Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal
Abteilung I
A-5875/2009
{T 0/2}
Urteil vom 16. Juni 2010
Besetzung
Richter Michael Beusch (Vorsitz),
Richter Pascal Mollard, Richter Daniel Riedo,
Gerichtsschreiber Lino Etter.
Parteien
X._______,
vertreten durch A._______,
Beschwerdeführer,
gegen
Eidgenössische Steuerverwaltung ESTV,
Hauptabteilung Mehrwertsteuer,
Schwarztorstrasse 50, 3003 Bern,
Vorinstanz.
Gegenstand
Mehrwertsteuer (1. Quartal 1999 - 2. Quartal 2004); Ermessenseinschätzung.
Sachverhalt:
A.
X._______ erklärte der Eidgenössischen Steuerverwaltung (ESTV) mit Schreiben vom 14. August 1997 die Einstellung seines Betriebs, worauf ihm die Streichung aus dem Register der Mehrwertsteuerpflichtigen der ESTV (im Folgenden: Steuerregister) per 30. September 1997 mitgeteilt wurde. Nach Eintragung der Einzelunternehmung Y._______ ins Handelsregister per 17. Oktober 2003 stellte die ESTV am 22. Juni 2004 fest, dass gestützt auf die Auskünfte von X._______ die Voraussetzungen zur (Neu-)Eintragung seines Einzelunternehmens ins Steuerregister nicht gegeben seien. Am 30. Juni 2004 beantragte X._______ die Eintragung ins Steuerregister, da im laufenden Jahr der steuerpflichtige Umsatz bereits erreicht worden sei. Gemäss Handelsregister bezweckt die Y._______ "Internet-Dienstleistungen aller Art". Dieser Zweck enthielt unstrittig u.a. den Betrieb eines Escort-Services sowie - unter Zuhilfenahme eines Fotostudios - den Verkauf von erotischen Webinseraten und Videoclips.
B.
Im November 2004 führte die ESTV bei X._______ eine vorangekündigte Kontrolle für die Steuerperioden zwischen dem 1. Januar 1999 und dem 30. Juni 2004 durch und stellte ihm bei rückwirkender Eintragung ins Steuerregister die Ergänzungsabrechnung (EA) Nr. ...8 über Fr. 23'006.-- (für die Steuerjahre 1999 und 2000) sowie die EA Nr. ...9 über Fr. 80'900.-- (für die Steuerperiode zwischen dem 1. Januar 2001 und dem 30. Juni 2004) zu. Gegen die dazu am 13. Dezember 2004 formell erlassenen Entscheide erhob X._______ am 25. Januar 2005 Einsprache. Er machte insbesondere geltend, die kalkulatorische Ermittlung seines Umsatzes rund um die sich bis im Jahr 2002 im Aufbau befindliche Website
C.
Am 18. Juni 2007 informierte die ESTV X._______, dass sie über ein Onlinearchiv seine ehemals aufgeschalteten Websites besucht habe, weshalb sie aufgrund diverser Neukalkulationen eine zusätzliche Belastung in der Gesamthöhe von Fr. 378'933.-- erwäge, und forderte ihn zur Stellungnahme auf. Nach Akteneinsicht bestritt X._______ mit Schreiben vom 4. April 2008 die Steuerforderungen, beantragte Zeugeneinvernahmen sowie "amtliche Erkundigungen" und reichte diverse Belege nach. X._______ präzisierte dabei seine Rügen bezüglich der Vornahme einer bzw. der Methoden der erfolgten Ermessenstaxation und machte insbesondere geltend, dass die Callgirls, für die sein Escort-Service warb, selbständig seien, weshalb ihm der von ihnen generierte Umsatz nicht zuzuordnen sei.
D.
Mit Einspracheentscheid vom 12. August 2009 hiess die ESTV die Einsprache in Bezug auf die Steuerjahre 1999 und 2000 (EA Nr. ...8) in der Höhe von Fr. 6'698.-- gut, jedoch verfügte die Vorinstanz unter Berücksichtigung neuer Erkenntnisse hinsichtlich der Steuerperiode vom 1. Januar 2001 bis am 30. Juni 2004 eine gegenüber der EA Nr. ...9 um Fr. 72'939.-- erhöhte Nachbelastung. Insgesamt forderte sie damit von X._______ eine Mehrwertsteuer von Fr. 170'147.-- plus Verzugszins ab 31. Dezember 2000 bzw. 27. Mai 2003. Des Weiteren verfügte die ESTV rückwirkend per 15. Oktober 1999 die Eintragung von X._______ ins Steuerregister.
E.
Mit Beschwerde vom 14. September 2009 beantragt X._______ (nachfolgend: Beschwerdeführer) unter Kosten- und Entschädigungsfolge die Aufhebung des Einspracheentscheides vom 12. August 2009 und der Entscheide vom 13. Dezember 2004 sowie seine Eintragung ins Steuerregister (frühstens) per 1. Juli 2004. Mit Vernehmlassung vom 6. November 2009 beantragt die ESTV (nachfolgend auch: Vorinstanz) die Abweisung der Beschwerde unter Kostenfolge.
Das Bundesverwaltungsgericht zieht in Erwägung:
1.
1.1 Gemäss Art. 31
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA). |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
|
1 | Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
a | la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi; |
b | l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi; |
c | il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi. |
2 | Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24 |
3 | Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
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1 | Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
a | la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi; |
b | l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi; |
c | il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi. |
2 | Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24 |
3 | Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni. |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni: |
|
a | del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente; |
b | del Consiglio federale concernenti: |
b1 | la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale, |
b10 | la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie; |
b2 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari, |
b3 | il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita, |
b4 | il divieto di determinate attività secondo la LAIn30, |
b4bis | il divieto di organizzazioni secondo la LAIn, |
b5 | la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia, |
b6 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori, |
b7 | la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici, |
b8 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione, |
b9 | la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato, |
c | del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cbis | del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cquater | del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione; |
cquinquies | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria; |
cter | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria; |
d | della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente; |
e | degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione; |
f | delle commissioni federali; |
g | dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende; |
h | delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione; |
i | delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale. |
1.2 Das Bundesverwaltungsgericht kann den angefochtenen Einspracheentscheid grundsätzlich im vollen Umfang überprüfen. Die Beschwerdeführerin kann neben der Verletzung von Bundesrecht und der unrichtigen oder unvollständigen Feststellung des rechtserheblichen Sachverhalts auch die Rüge der Unangemessenheit erheben (Art. 49
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
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a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |
1.3 Am 1. Januar 2010 ist das Mehrwertsteuergesetz vom 12. Juni 2009 (MWSTG, SR 641.20) in Kraft getreten. Die bisherigen gesetzlichen Bestimmungen sowie die darauf gestützt erlassenen Vorschriften bleiben grundsätzlich weiterhin auf alle während ihrer Geltungsdauer eingetretenen Tatsachen und entstandenen Rechtsverhältnisse anwendbar (Art. 112 Abs. 1
SR 641.20 Legge federale del 12 giugno 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Legge sull'IVA, LIVA) - Legge sull'IVA LIVA Art. 112 Applicazione del diritto anteriore - 1 Fatto salvo l'articolo 113, le disposizioni del diritto anteriore e le loro prescrizioni d'esecuzione rimangono ancora applicabili a tutti i fatti e rapporti di diritto sorti durante la loro validità. La prescrizione continua a essere retta dagli ex articoli 49 e 50. |
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1 | Fatto salvo l'articolo 113, le disposizioni del diritto anteriore e le loro prescrizioni d'esecuzione rimangono ancora applicabili a tutti i fatti e rapporti di diritto sorti durante la loro validità. La prescrizione continua a essere retta dagli ex articoli 49 e 50. |
2 | Il diritto anteriore è applicabile alle prestazioni effettuate prima dell'entrata in vigore della presente legge nonché alle importazioni di beni per i quali il debito d'imposta sull'importazione è sorto prima dell'entrata in vigore della presente legge. |
3 | Le prestazioni effettuate parzialmente prima dell'entrata in vigore della presente legge sono imponibili secondo il diritto anteriore. Il nuovo diritto si applica alla parte di prestazioni effettuata dopo la sua entrata in vigore. |
SR 641.20 Legge federale del 12 giugno 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Legge sull'IVA, LIVA) - Legge sull'IVA LIVA Art. 93 Garanzie - 1 L'AFC può esigere garanzie per le imposte, gli interessi e le spese, anche se non sono passati in giudicato, né scaduti, se:181 |
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1 | L'AFC può esigere garanzie per le imposte, gli interessi e le spese, anche se non sono passati in giudicato, né scaduti, se:181 |
a | l'esazione tempestiva sembra in pericolo; |
b | il debitore prende disposizioni per abbandonare il suo domicilio, la sua sede sociale o il suo stabilimento d'impresa in Svizzera o per farsi cancellare dal registro svizzero di commercio; |
c | il debitore è in mora con il loro pagamento; |
d | il contribuente assume in tutto o in parte un'impresa in fallimento. |
e | il contribuente presenta rendiconti in cui figurano importi manifestamente troppo bassi. |
2 | Se il contribuente rinuncia all'esenzione dall'assoggettamento (art. 11) o opta per l'imposizione di prestazioni escluse dall'imposta (art. 22), l'AFC può esigere che presti garanzie conformemente al capoverso 7. |
3 | La richiesta di garanzie deve indicare la causa giuridica delle stesse, l'importo da garantire e l'ufficio incaricato di riceverle; essa vale come decreto di sequestro ai sensi dell'articolo 274 LEF182. Contro la richiesta di garanzie non è ammesso reclamo. |
4 | La richiesta di garanzie è impugnabile con ricorso al Tribunale amministrativo federale. |
5 | Il ricorso contro la richiesta di garanzie non ha effetto sospensivo. |
6 | La notificazione della decisione concernente il credito fiscale vale come inizio dell'azione ai sensi dell'articolo 279 LEF. Il termine per promuovere l'esecuzione decorre dal momento in cui la decisione relativa al credito fiscale è passata in giudicato. |
7 | Le garanzie devono essere prestate sotto forma di depositi in contanti, fideiussioni solidali solvibili, garanzie bancarie, cartelle ipotecarie o ipoteche, polizze di assicurazione sulla vita con valore di riscatto, obbligazioni in franchi svizzeri, quotate in borsa, di debitori svizzeri o obbligazioni di cassa emesse da banche svizzere. |
SR 641.20 Legge federale del 12 giugno 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Legge sull'IVA, LIVA) - Legge sull'IVA LIVA Art. 94 Altri provvedimenti di garanzia - 1 Un'eccedenza a favore del contribuente risultante dal rendiconto d'imposta può essere: |
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1 | Un'eccedenza a favore del contribuente risultante dal rendiconto d'imposta può essere: |
a | compensata con debiti di periodi precedenti; |
b | accreditata per compensare debiti di periodi successivi, se il contribuente è in ritardo con i pagamenti o per altri motivi il credito fiscale appare verosimilmente messo in pericolo; l'importo accreditato frutta interesse, allo stesso tasso di quello rimuneratorio, a contare dal 61° giorno dopo la ricezione del rendiconto da parte dell'AFC e sino al momento della compensazione; oppure |
c | compensata con garanzie richieste dall'AFC. |
2 | Se il contribuente non ha né domicilio né sede sociale in Svizzera, l'AFC può inoltre esigere la prestazione di garanzie secondo l'articolo 93 capoverso 7 per i debiti probabili. |
3 | In caso di ripetuto pagamento tardivo, l'AFC può obbligare il debitore a effettuare pagamenti anticipati mensili o bimensili. |
Demgegenüber ist das neue mehrwertsteuerliche Verfahrensrecht im Sinne von Art. 113 Abs. 3
SR 641.20 Legge federale del 12 giugno 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Legge sull'IVA, LIVA) - Legge sull'IVA LIVA Art. 113 Applicazione del nuovo diritto - 1 Per determinare se le condizioni dell'esenzione dall'assoggettamento ai sensi dell'articolo 10 capoverso 2 sono adempite all'entrata in vigore della presente legge, il nuovo diritto si applica alle prestazioni imponibili in virtù della presente legge effettuate nel corso dei 12 mesi precedenti. |
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1 | Per determinare se le condizioni dell'esenzione dall'assoggettamento ai sensi dell'articolo 10 capoverso 2 sono adempite all'entrata in vigore della presente legge, il nuovo diritto si applica alle prestazioni imponibili in virtù della presente legge effettuate nel corso dei 12 mesi precedenti. |
2 | Le disposizioni sullo sgravio fiscale successivo di cui all'articolo 32 si applicano anche alle prestazioni per le quali non era dato il diritto alla deduzione dell'imposta precedente prima dell'entrata in vigore del nuovo diritto. |
3 | Fatto salvo l'articolo 91, il nuovo diritto procedurale è applicabile a tutti i procedimenti pendenti al momento della sua entrata in vigore. |
SR 641.20 Legge federale del 12 giugno 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Legge sull'IVA, LIVA) - Legge sull'IVA LIVA Art. 70 Contabilità e conservazione - 1 Il contribuente deve tenere i suoi libri contabili e i pertinenti documenti secondo i principi del diritto commerciale. L'AFC può eccezionalmente prescrivere obblighi più estesi di quelli previsti dal diritto commerciale se ciò è indispensabile alla corretta riscossione dell'IVA. |
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1 | Il contribuente deve tenere i suoi libri contabili e i pertinenti documenti secondo i principi del diritto commerciale. L'AFC può eccezionalmente prescrivere obblighi più estesi di quelli previsti dal diritto commerciale se ciò è indispensabile alla corretta riscossione dell'IVA. |
2 | Il contribuente deve conservare debitamente i suoi libri contabili, i giustificativi, le carte d'affari e altri documenti sino alla scadenza del termine assoluto di prescrizione del credito fiscale (art. 42 cpv. 6). È fatto salvo l'articolo 958f del Codice delle obbligazioni137.138 |
3 | I documenti commerciali necessari per il calcolo dello sgravio fiscale successivo e del consumo proprio di beni immobili devono essere conservati per 20 anni (art. 31 cpv. 3 e 32 cpv. 2). |
4 | Il Consiglio federale stabilisce le condizioni alle quali i giustificativi necessari all'esecuzione dell'imposta secondo la presente legge possono essere trasmessi e conservati in forma non cartacea. |
SR 641.20 Legge federale del 12 giugno 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Legge sull'IVA, LIVA) - Legge sull'IVA LIVA Art. 71 Presentazione del rendiconto - 1 Il contribuente è tenuto a presentare spontaneamente all'AFC il rendiconto sul credito fiscale, nella forma prescritta, entro 60 giorni dalla fine del periodo di rendiconto. |
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1 | Il contribuente è tenuto a presentare spontaneamente all'AFC il rendiconto sul credito fiscale, nella forma prescritta, entro 60 giorni dalla fine del periodo di rendiconto. |
2 | Se l'assoggettamento prende fine, il termine decorre a partire da tale momento. |
SR 641.20 Legge federale del 12 giugno 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Legge sull'IVA, LIVA) - Legge sull'IVA LIVA Art. 72 Correzione di lacune nel rendiconto - 1 Se nell'ambito dell'allestimento dei conti annuali constata lacune nei suoi rendiconti fiscali, il contribuente deve correggerle al più tardi nel rendiconto allestito per il periodo in cui cade il 180° giorno dalla fine dell'esercizio contabile in questione. |
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1 | Se nell'ambito dell'allestimento dei conti annuali constata lacune nei suoi rendiconti fiscali, il contribuente deve correggerle al più tardi nel rendiconto allestito per il periodo in cui cade il 180° giorno dalla fine dell'esercizio contabile in questione. |
2 | Il contribuente è tenuto a correggere successivamente le lacune constatate in rendiconti di periodi fiscali precedenti, sempre che i crediti fiscali di questi periodi fiscali non siano passati in giudicato o prescritti. |
3 | Le correzioni successive dei rendiconti devono essere effettuate nella forma prescritta dall'AFC. |
4 | In caso di errori sistematici difficili da determinare, l'AFC può accordare al contribuente facilitazioni ai sensi dell'articolo 80. |
2.
2.1 Der Mehrwertsteuer unterliegen unter anderem die im Inland gegen Entgelt erbrachten Lieferungen von Gegenständen und Dienstleistungen (Art. 4 Bst. a und b aMWSTV bzw. Art. 5 Bst. a und b aMWSTG). Als Dienstleistung gilt jede Leistung, die keine Lieferung eines Gegenstandes ist (Art. 6 Abs. 1 aMWSTV bzw. Art. 7 Abs. 1 aMWSTG).
2.2 Die Mehrwertsteuer wird vom Entgelt berechnet. Dazu gehört alles, was der Leistungsempfänger oder ein Dritter für ihn als Gegenleistung für die Leistung aufwendet. Die Gegenleistung umfasst auch den Ersatz aller Kosten, selbst wenn diese gesondert in Rechnung gestellt werden (Art. 26 Abs. 1 und 2 aMWSTV bzw. Art. 33 Abs. 1 und 2 aMWSTG).
2.3 Mehrwertsteuerpflichtig ist, wer eine mit der Erzielung von Einnahmen verbundene gewerbliche oder berufliche Tätigkeit selbständig ausübt, auch wenn die Gewinnabsicht fehlt, sofern seine Leistungen im Inland jährlich gesamthaft Fr. 75'000.-- übersteigen (Art. 17 Abs. 1 aMWSTV bzw. Art. 21 Abs. 1 aMWSTG). Mehrwertsteuerpflichtig sind insbesondere natürliche Personen, Personengesellschaften, juristische Personen des privaten und öffentlichen Rechts, unselbständige öffentliche Anstalten sowie Personengesamtheiten ohne Rechtsfähigkeit, die unter gemeinsamer Firma Umsätze tätigen (Art. 17 Abs. 2 aMWSTV bzw. Art. 21 Abs. 2 aMWSTG). Die Steuerpflicht beginnt nach Ablauf des Kalenderjahres, in dem der massgebende Umsatz erzielt worden ist. Wurde die für die Steuerpflicht massgebende Tätigkeit nicht während des gesamten Kalenderjahres ausgeübt, so ist der Umsatz auf ein volles Jahr umzurechnen (Art. 21 Abs. 1 aMWSTV bzw. Art. 28 Abs. 1 aMWSTG). Wird die massgebende Tätigkeit neu aufgenommen oder durch Eröffnung eines neuen Betriebszweiges erweitert, so beginnt die Steuerpflicht mit der Aufnahme der Tätigkeit oder Geschäftserweiterung, wenn zu erwarten ist, dass der für die Steuerpflicht massgebende Umsatz innerhalb der nächsten zwölf Monate Fr. 75'000.-- übersteigen wird (Art. 21 Abs. 2 aMWSTV bzw. Art. 28 Abs. 2 aMWSTG).
Wichtige Kriterien für die erforderliche Selbständigkeit der beruflichen Tätigkeit sind beispielsweise, dass die steuerbare Tätigkeit im eigenen Namen, auf eigenes wirtschaftliches und unternehmerisches Risiko, in betriebswirtschaftlicher oder arbeitsorganisatorischer Unabhängigkeit von einem Arbeitgeber erbracht wird ([statt vieler] Urteile des Bundesgerichts 2A.47/2006 vom 6. Juli 2006 E. 3 und 2A.468/1999 vom 27. Oktober 2000, veröffentlicht in Revue de Droit Administratif et de Droit Fiscal [RDAF] 2001 II 53 ff. und ASA 71 S. 651 ff. E. 4a f.; Urteile des Bundesverwaltungsgerichts A-156/2007 vom 20. April 2009 E. 2.2.1 und A-3822/2007 vom 3. Juni 2008 E. 2.1.3). Ob der Leistungserbringer selbständig im mehrwertsteuerlichen Sinn handelt, ist aufgrund der Gesamtheit der wirtschaftlichen Verhältnisse zu beurteilen. Angesichts des Wesens der Mehrwertsteuer als allgemeine Verbrauchsteuer ist der Begriff der Selbständigkeit eher weit auszulegen (Urteile des Bundesverwaltungsgerichts A-5460/2008 vom 12. Mai 2010 E. 2.2, A-5876/2008 vom 24. März 2010 E. 2.2, A-1399/2006 vom 6. Februar 2008 E. 2.2, A-1580/2006 vom 16. Mai 2007 E. 2.2; vgl. DANIEL RIEDO, Vom Wesen der Mehrwertsteuer als allgemeine Verbrauchsteuer und von den entsprechenden Wirkungen auf das schweizerische Recht, Bern 1999, S. 115, 175).
Die Frage, ob ein Unternehmer im eigenen Namen auftritt oder nicht, ist aber nicht nur für den Tatbestand der Selbständigkeit massgeblich, sondern nach konstanter Rechtsprechung auch dafür, ob der Unternehmer überhaupt als mehrwertsteuerlicher Leistungserbringer oder -empfänger zu gelten hat. Denn das Handeln wird grundsätzlich demjenigen mehrwertsteuerlich zugerechnet, der nach aussen, gegenüber Dritten im eigenen Namen auftritt (Urteile des Bundesverwaltungsgerichts A-6743/2009 vom 3. Mai 2010 E. 2.1.1, A-1562/2006 vom 26. September 2008 E. 2.2.3, A-1399/2006 vom 6. Februar 2008 E. 2.2 und A-1341/2006 vom 7. März 2007 E. 2.3.1).
2.4 Die mehrwertsteuerliche Qualifikation von Vorgängen hat nicht in erster Linie aus einer zivil-, sprich vertragsrechtlichen Sicht, sondern nach wirtschaftlichen, tatsächlichen Kriterien zu erfolgen (Urteil des Bundesgerichts 2A.304/2003 vom 14. November 2003 E. 3.6.1, mit Hinweisen; Urteile des Bundesverwaltungsgerichts A-5460/2008 vom 12. Mai 2010 E. 2.4, A-1579/2006 vom 19. November 2009 E. 3.1.1, A-1562/2006 vom 26. September 2008 E. 2.4 und A-1399/2006 vom 6. Februar 2008 E. 2.4; ausführlich: Riedo, a.a.O., S. 112). Bei der Beurteilung der Frage nach dem wirtschaftlichen Zusammenhang zwischen Leistung und Gegenleistung ist primär auf die Sicht des Leistungsempfängers abzustellen, was namentlich der Konzeption der Mehrwertsteuer als Verbrauchsteuer entspricht. Es ist zu prüfen, ob der Aufwand vom Leistungsempfänger erbracht wird, um die Leistung des Leistungserbringers zu erhalten (BVGE 2009/34 E. 2.2.1 S. 452, sowie weitere Urteile des Bundesverwaltungsgerichts A-5876/2008 vom 24. März 2010 E. 2.4 und A-1354/2006 vom 24. August 2007 E. 3.1 und 3.4 mit Hinweisen; Riedo, a.a.O., S. 230 ff.). Im Sinne dieser Betrachtungsweise zählt das Bundesgericht (vgl. Urteil des Bundesgerichts 2C_518/2007 vom 11. März 2008 E. 3.2) im Hinblick auf die Erotikbranche zu den Indizien für die Unselbständigkeit der tätigen Damen unter anderem das Auftreten mehrerer unter einer gemeinsamen Firma, der Hinweis eines Dritten auf einen Richtpreis, die Unmöglichkeit einer (auch erneuten) direkten Kontaktaufnahme seitens des Kunden und die Verfügbarkeit von bzw. die Verbundenheit zu Räumlichkeiten anderer.
3.
3.1 Die Veranlagung und Entrichtung der Mehrwertsteuer erfolgt nach dem Selbstveranlagungsprinzip (Art. 46 aMWSTG bzw. Art. 37 aMWSTV; vgl. Ernst Blumenstein/Peter Locher, System des schweizerischen Steuerrechts, 6. Aufl., Zürich 2002, S. 421 ff.). Dies bedeutet, dass der Steuerpflichtige selbst und unaufgefordert über seine Umsätze und Vorsteuern abzurechnen und innerhalb von 60 Tagen nach Ablauf der Abrechnungsperiode den geschuldeten Mehrwertsteuerbetrag an die ESTV abzuliefern hat. Die ESTV ermittelt die Höhe des geschuldeten Mehrwertsteuerbetrages nur dann an Stelle des Steuerpflichtigen, wenn dieser seinen Pflichten nicht nachkommt (Alois Camenzind/Niklaus Honauer/Klaus A. Vallender, Handbuch zum Mehrwertsteuergesetz, 2. Aufl., Bern 2003, Rz. 1680). Der Steuerpflichtige hat seine Mehrwertsteuerforderung selbst festzustellen; er ist allein für die vollständige und richtige Versteuerung seiner steuerbaren Umsätze und für die korrekte Ermittlung der Vorsteuer verantwortlich (anstelle vieler: Urteil des Bundesverwaltungsgerichts A-140/2008 vom 30. Oktober 2009 E. 2.1). Ein Verstoss des Steuerpflichtigen gegen diesen Grundsatz ist als schwerwiegend anzusehen, da der Steuerpflichtige durch das Missachten dieser Vorschrift die ordnungsgemässe Erhebung der ihn betreffenden Mehrwertsteuer gefährdet (anstelle vieler: Urteil des Bundesverwaltungsgerichts A-4360/2007 vom 3. Juli 2009 E. 2.1 mit Hinweisen).
3.2
3.2.1 Zu den Obliegenheiten des Steuerpflichtigen gehört insbesondere die Buchführungspflicht (vgl. dazu die Urteile des Bundesgerichts 2A.552/2006 vom 1. Februar 2007 E. 3.1, 2A.109/2005 vom 10. März 2006 E. 2.1 f.). Gemäss Art. 58 Abs. 1 aMWSTG (bzw. Art. 47 aMWSTV) hat der Mehrwertsteuerpflichtige seine Geschäftsbücher ordnungsgemäss zu führen und so einzurichten, dass sich aus ihnen die für die Feststellung der Mehrwertsteuerpflicht sowie für die Berechnung der Steuer und der abziehbaren Vorsteuern massgebenden Tatsachen leicht und zuverlässig ermitteln lassen.
Die mehrwertsteuerliche Buchführungspflicht knüpft nach dem klaren Wortlaut von Art. 58 Abs. 1 aMWSTG (bzw. Art. 47 aMWSTV) und sachgerechterweise an eine bestehende Mehrwertsteuerpflicht an ("Die steuerpflichtige Person...."). Insofern missverständlich, da logisch nicht denkbar, ist damit die Aussage, das Mehrwertsteuerrecht gebiete die Führung von Geschäftsbüchern in oberwähntem Sinn schon betreffend Feststellung der Steuerpflicht, besteht doch vor Entstehung der Steuerpflicht eben gerade noch keine steuerpflichtige Person, welche unter den Anwendungsbereich von Art. 58 Abs. 1 aMWSTG (bzw. Art. 47 aMWSTV) fallen könnte. Da indessen die Selbstveranlagung auch die Anmeldepflicht umfasst (Art. 56 aMWSTG bzw. Art. 45 Abs. 1 aMWSTV), sind auch Unternehmerinnen und Unternehmer, die noch nicht mehrwertsteuerpflichtig sind, gehalten, durch geeignete Massnahmen periodisch zu überprüfen, ob sie der Mehrwertsteuerpflicht unterliegen (Urteile des Bundesverwaltungsgerichts A-1578/2006 vom 2. Oktober 2008 E. 2.4.1, A-1544/2006 vom 11. September 2008 E. 3.2 mit Hinweisen).
3.2.2 Gemäss Art. 58 Abs. 1 aMWSTG (bzw. Art. 47 aMWSTV) hat der Mehrwertsteuerpflichtige seine Geschäftsbücher ordnungsgemäss zu führen und so einzurichten, dass sich aus ihnen die für die Feststellung der Mehrwertsteuerpflicht sowie für die Berechnung der Steuer und der abziehbaren Vorsteuern massgebenden Tatsachen leicht und zuverlässig ermitteln lassen. Die ESTV kann hierüber nähere Bestimmungen aufstellen. Von dieser Befugnis hat sie mit dem Erlass der "Wegleitung 2001 zur Mehrwertsteuer" vom Sommer 2000 (Wegleitung 2001), gültig ab 1. Januar 2001, Gebrauch gemacht. Darin sind genauere Angaben enthalten, wie eine Buchhaltung auszugestalten ist (Rz. 878 ff.). Alle Geschäftsfälle müssen fortlaufend, chronologisch und lückenlos aufgezeichnet werden (Rz. 884) und alle Eintragungen haben sich auf entsprechende Belege zu stützen, so dass die einzelnen Geschäftsvorfälle von der Eintragung in die Hilfs- und Grundbücher bis zur Steuerabrechnung und bis zum Jahresabschluss sowie umgekehrt leicht und genau verfolgt werden können ("Prüfspur"; vgl. Rz. 890 der Wegleitung 2001). Nach der Rechtsprechung ist der Steuerpflichtige selbst bei geringem Barverkehr zur Führung zumindest eines einfachen ordentlichen Kassabuchs verpflichtet. Er ist zwar mehrwertsteuerrechtlich nicht gehalten, kaufmännische Bücher im Sinne des Handelsrechts zu führen; die Bücher müssen die erzielten Umsätze jedoch lückenlos erfassen und die entsprechenden Belege sind aufzubewahren (Urteile des Bundesgerichts 2A.693/2006 vom 26. Juli 2007 E. 3.1 und 2A.569/2006 vom 28. Februar 2007 E. 3.1; vgl. auch die "Wegleitung 1997 für Mehrwertsteuerpflichtige" der ESTV, welche dieselben Grundsätze schon unter dem Regime der aMWSTV notifizierte [Rz. 872]). Die "Wegleitung 2008 zur Mehrwertsteuer", gültig ab 1. Januar 2008, bestätigt diese Grundsätze und empfiehlt, Barumsätze täglich zu verbuchen und mit dem effektiven Bargeldbestand abzustimmen (Rz. 884a). Nach neuer Regelung (Art. 70 Abs. 1
SR 641.20 Legge federale del 12 giugno 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Legge sull'IVA, LIVA) - Legge sull'IVA LIVA Art. 70 Contabilità e conservazione - 1 Il contribuente deve tenere i suoi libri contabili e i pertinenti documenti secondo i principi del diritto commerciale. L'AFC può eccezionalmente prescrivere obblighi più estesi di quelli previsti dal diritto commerciale se ciò è indispensabile alla corretta riscossione dell'IVA. |
|
1 | Il contribuente deve tenere i suoi libri contabili e i pertinenti documenti secondo i principi del diritto commerciale. L'AFC può eccezionalmente prescrivere obblighi più estesi di quelli previsti dal diritto commerciale se ciò è indispensabile alla corretta riscossione dell'IVA. |
2 | Il contribuente deve conservare debitamente i suoi libri contabili, i giustificativi, le carte d'affari e altri documenti sino alla scadenza del termine assoluto di prescrizione del credito fiscale (art. 42 cpv. 6). È fatto salvo l'articolo 958f del Codice delle obbligazioni137.138 |
3 | I documenti commerciali necessari per il calcolo dello sgravio fiscale successivo e del consumo proprio di beni immobili devono essere conservati per 20 anni (art. 31 cpv. 3 e 32 cpv. 2). |
4 | Il Consiglio federale stabilisce le condizioni alle quali i giustificativi necessari all'esecuzione dell'imposta secondo la presente legge possono essere trasmessi e conservati in forma non cartacea. |
3.3 Die detaillierte und chronologische Führung eines Kassabuchs muss besonders hohen Anforderungen genügen (vgl. dazu bereits Martin Zweifel, Die Sachverhaltsermittlung im Steuerveranlagungsverfahren, Zürich 1989, S. 36). Soll also ein Kassabuch für die Richtigkeit des erfassten Bargeldverkehrs Beweis erbringen, ist zu verlangen, dass in diesem die Bareinnahmen und -ausgaben fortlaufend, lückenlos und zeitnah aufgezeichnet und durch Kassenstürze regelmässig - in bargeldintensiven Betrieben täglich - kontrolliert werden. Nur auf diese Weise ist gewährleistet, dass die erfassten Bareinnahmen vollständig sind, das heisst den effektiven Bareinnahmen entsprechen (statt vieler: Urteil des Bundesgerichts 2C_302/2009 vom 15. Oktober 2009 E. 4.2). Wiederholte Minussaldi im Kassenkonto deuten darauf hin, dass nicht sämtliche Entgelte verbucht wurden, was einen gravierenden Verstoss gegen die Buchhaltungsvorschriften darstellt (Urteil des Bundesverwaltungsgerichts A-705/2008 vom 12. April 2010 E. 2.3; Entscheid der SRK vom 11. April 2005, veröffentlicht in Steuerrevue 2005 S. 892).
3.4 Liegen keine oder nur unvollständige Aufzeichnungen vor oder stimmen die ausgewiesenen Ergebnisse mit dem wirklichen Sachverhalt offensichtlich nicht überein, so nimmt die ESTV nach Art. 60 aMWSTG (bzw. nach Art. 48 aMWSTV) eine Schätzung nach pflichtgemässem Ermessen vor. Eine Ermessenstaxation ist somit immer dann nötig, wenn eine steuerpflichtige Person ihren Obliegenheiten zur Mitwirkung nicht ordnungsgemäss nachkommt und entweder überhaupt keine oder aber unvollständige oder ungenügende Aufzeichnungen führt. Eine Schätzung muss insbesondere einerseits dann erfolgen, wenn die Verstösse gegen die formellen Buchhaltungsregeln derart gravierend sind, dass sie die materielle Richtigkeit der Buchhaltungsergebnisse in Frage stellen (Urteil des Bundesgerichts 2A.437/2005 vom 3. Mai 2006 E. 3.1; Urteil des Bundesverwaltungsgerichts A-5754/2008 vom 5. November 2009 E. 2.6). Dies gilt auch für Ausnahmesituationen, die den Steuerpflichtigen in einen Beweisnotstand versetzen. Die Steuerbehörde hat diesfalls jedoch die erhöhte Pflicht, alle Vorbringen abzuklären, die der Steuerpflichtige zu seiner Entlastung geltend macht (so bereits das Urteil des Bundesgericht vom 8. Februar 1980, publiziert in ASA 63 S. 237 zum Bundesratsbeschluss vom 29. Juli 1941 über die Warenumsatzsteuer [WUB, BS 6 173 und nachträgliche Änderungen], zu einem angeblichen Einbruch und Diebstahl eines Kassabuches). Anderseits kann selbst eine formell einwandfreie Buchführung die Durchführung einer Schätzung erfordern, wenn die ausgewiesenen Ergebnisse mit dem wirklichen Sachverhalt offensichtlich nicht übereinstimmen (statt vieler: Urteil des Bundesverwaltungsgerichts A-1634/2006 vom 31. März 2009 E. 3.6 mit Hinweisen).
3.5 Für das Vorliegen der Voraussetzungen zur Vornahme einer Ermessenseinschätzung ist nach den allgemeinen Regeln die ESTV beweisbelastet (statt vieler: Urteil des Bundesverwaltungsgerichts A-4360/2007 vom 3. Juli 2009 E. 3.1; Blumenstein/Locher, a.a.O., S. 454). Jedoch bestehen Auskunftspflichten der steuerpflichtigen Person sowie Dritter für die Feststellung der Steuerpflicht oder die Berechnung der Steuer, welche die Vorlage oder Einreichung von Geschäftsbüchern und -papieren, Belegen und sonstigen Aufzeichnungen enthalten (Art. 57 Abs. 1 und 61 aMWSTG bzw. Art. 46 und 49 aMWSTV; vgl. auch BGE 123 II 16 E. 9c; Urteile des Bundesverwaltungsgerichts A-1501/2006 vom 6. November 2008 E. 2.1, A-1373/2006 vom 16. November 2007 E. 3.4, A-1387/2006 vom 11. Juni 2007 E. 3.2). Sind die Voraussetzungen für eine Ermessenstaxation erfüllt, ist die ESTV nicht nur berechtigt, sondern verpflichtet, eine solche nach pflichtgemässem Ermessen vorzunehmen. Die Fälle, in denen die Steuerpflichtigen ihre Mitwirkungspflichten nicht wahrnehmen und keine, unvollständige oder ungenügende Aufzeichnungen über ihre Umsätze führen, dürfen keine Steuerausfälle zur Folge haben (Urteil des Bundesgerichts 2A.552/2006 vom 1. Februar 2007 E. 3.2; Urteil des Bundesverwaltungsgerichts A-1636/2006 vom 2. Juli 2008 E. 2.3.2; vgl. auch bereits Kommentar des Eidgenössischen Finanzdepartements zur Mehrwertsteuerverordnung vom 22. Juni 1994 zu Art. 48 aMWSTV).
3.6
3.6.1 Sind die Voraussetzungen für die Vornahme einer Ermessenseinschätzung gegeben, so hat die Verwaltung diejenige Schätzungsmethode zu wählen, die den individuellen Verhältnissen im Betrieb des Steuerpflichtigen soweit als möglich Rechnung trägt, auf plausiblen Angaben beruht und deren Ergebnis der wirklichen Situation möglichst nahe kommt (Urteil des Bundesgerichts 2C_426/2007 vom 22. November 2007 E. 3.2; Urteil des Bundesverwaltungsgerichts A-5754/2008 vom 5. November 2009 E. 2.7.2). Die Ermessensveranlagung hat somit zum Ziel, den tatsächlichen Gegebenheiten möglichst gerecht zu werden. Es haftet ihr dabei eine gewisse Unsicherheit an, die der Steuerpflichtige aufgrund seiner Pflichtverletzung selber zu vertreten hat (statt vieler: Urteil des Bundesgerichts 2A.437/2005 vom 3. Mai 2006 E. 3.2; vgl. ferner Pascal Mollard, TVA et taxation par estimation, veröffentlicht in ASA 69 S. 519 f.).
3.6.2 In Betracht fallen einerseits Schätzungsmethoden, die auf eine Ergänzung oder Rekonstruktion der ungenügenden Buchhaltung hinauslaufen, andererseits Umsatzschätzungen aufgrund unbestrittener Teil-Rechnungsergebnisse in Verbindung mit Erfahrungssätzen ([anstelle vieler] Urteile des Bundesverwaltungsgerichts A-1379/2007 vom 18. März 2010 E. 4.2; A-1549/2006 vom 16. Mai 2008 E. 4.2; A-1454/2006 vom 26. September 2007 E. 2.6.1). Die brauchbaren Teile der Buchhaltung und allenfalls vorhandene Belege sind soweit als möglich bei der Schätzung mitzuberücksichtigen. Sie können durchaus als Basiswerte der Ermessenstaxation fungieren (Urteile des Bundesverwaltungsgerichts A-1634/2006 vom 31. März 2009 E. 3.7 und A-1527/2006 vom 6. März 2008 E. 2.3; Mollard, a.a.O., S. 550 ff.). Im Rahmen einer Ermessenstaxation ist es nach der Rechtsprechung des Bundesgerichts zulässig, dass die ESTV eine Prüfung der Verhältnisse während eines Teils der Kontrollperiode vornimmt und in der Folge das Ergebnis auf den gesamten kontrollierten Zeitraum umlegt bzw. hochrechnet, vorausgesetzt die massgebenden Verhältnisse im eingehend kontrollierten Zeitabschnitt seien ähnlich wie in der gesamten Kontrollperiode (Urteile des Bundesgerichts 2C_309/2009 vom 1. Februar 2010 E. 2.2 und 2A.437/2005 vom 3. Mai 2006 E. 4.3.2; [anstelle vieler] Urteile des Bundesverwaltungsgerichts A-705/2008 vom 12. April 2010 E. 2.6.2, A-4146/2009 vom 9. März 2010 E. 3.4 und A-746/2007 vom 6. November 2009 E. 4.3; sog. Umlageverfahren).
3.7 Sind die Voraussetzungen einer Ermessenstaxation erfüllt und ist die ESTV damit zu Recht zu einer Ermessensveranlagung geschritten, obliegt es dem Steuerpflichtigen, die Unrichtigkeit der Schätzung im Detail nachzuweisen und zu belegen (Urteile des Bundesgerichts 2C_582/2007 vom 1. September 2008 E. 3, 2C_171/2008 vom 30. Juli 2008 E. 4.2 und 2A.437/2005 vom 3. Mai 2006 E. 3.3). Aufgrund der Zurückhaltung bei der Überprüfung der zulässigerweise erfolgten Ermessensveranlagung nimmt das Bundesverwaltungsgericht erst dann eine Korrektur der erstinstanzlichen Schätzung vor, wenn der Mehrwertsteuerpflichtige den Nachweis dafür erbringt, dass der Vorinstanz bei der Schätzung erhebliche und offensichtliche Ermessensfehler unterlaufen sind. Als offensichtlich unrichtig gilt eine Schätzung dann, wenn sie sachlich nicht begründbar ist, sich auf sachwidrige Schätzungsgrundlagen, -methoden oder -hilfsmittel stützt oder sonst mit den aktenkundigen Verhältnissen des Einzelfalles unvereinbar ist (Urteile des Bundesverwaltungsgerichts A-140/2008 vom 30. Oktober 2009 E. 4.3 und A-1425/2006 vom 6. November 2008 E. 2). Der Steuerpflichtige hat klar nachzuweisen, dass die Schätzung offensichtlich nicht der Wirklichkeit entspricht (Urteil des Bundesverwaltungsgerichts A-5460/2008 vom 12. Mai 2010 E. 2.5.4; Ueli Manser, mwst.com, Kommentar zum Bundesgesetz über die Mehrwertsteuer, Basel 2000, Rz. 5 zu Art. 60).
4.
In diesem Zusammenhang stellt sich die Frage, wie Beweisanträge im Beschwerdeverfahren zu behandeln sind. Entgegen dem alten Recht sind gemäss Art. 81 Abs. 1
SR 641.20 Legge federale del 12 giugno 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Legge sull'IVA, LIVA) - Legge sull'IVA LIVA Art. 81 Principi - 1 Le disposizioni della PA168 sono applicabili. L'articolo 2 capoverso 1 PA non si applica alla procedura in materia di imposta sul valore aggiunto. |
|
1 | Le disposizioni della PA168 sono applicabili. L'articolo 2 capoverso 1 PA non si applica alla procedura in materia di imposta sul valore aggiunto. |
2 | Le autorità accertano d'ufficio i fatti giuridicamente rilevanti. |
3 | Il principio del libero apprezzamento delle prove è applicabile. L'ammissione di una prova non può essere fatta dipendere esclusivamente dalla presentazione di determinati mezzi di prova. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 2 - 1 Gli articoli 12 a 19 e 30 a 33 non si applicano alla procedura in materia fiscale. |
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1 | Gli articoli 12 a 19 e 30 a 33 non si applicano alla procedura in materia fiscale. |
2 | Gli articoli 4 a 6, 10, 34, 35, 37 e 38 si applicano alla procedura delle prove negli esami professionali, negli esami di maestro e negli altri esami di capacità. |
3 | In caso di espropriazione, la procedura è retta dalla presente legge, in quanto la legge federale del 20 giugno 193012 sull'espropriazione non vi deroghi.13 |
4 | La procedura davanti al Tribunale amministrativo federale è retta dalla presente legge, in quanto la legge del 17 giugno 200514 sul Tribunale amministrativo federale non vi deroghi.15 |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 12 - L'autorità accerta d'ufficio i fatti e si serve, se necessario, dei seguenti mezzi di prova: |
|
a | documenti; |
b | informazioni delle parti; |
c | informazioni o testimonianze di terzi; |
d | sopralluoghi; |
e | perizie. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 19 - Alla procedura probatoria sono, inoltre, applicabili per analogia gli articoli 37, 39 a 41 e 43 a 61 della legge di procedura civile federale, del 4 dicembre 194748; le sanzioni penali previste in detta legge contro le parti e i terzi renitenti sono sostituite con quelle previste nell'articolo 60 della presente legge. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 30 - 1 L'autorità, prima di prendere una decisione, sente le parti. |
|
1 | L'autorità, prima di prendere una decisione, sente le parti. |
2 | Essa non è tenuta a sentirle, prima di prendere: |
a | una decisione incidentale non impugnabile con ricorso a titolo indipendente: |
b | una decisione impugnabile mediante opposizione; |
c | una decisione interamente conforme alle domande delle parti; |
d | una misura d'esecuzione; |
e | altre decisioni in un procedimento di prima istanza, quando vi sia pericolo nell'indugio, il ricorso sia dato alle parti, e nessun'altra disposizione di diritto federale conferisca loro il diritto di essere preliminarmente sentite. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 33 - 1 L'autorità ammette le prove offerte dalla parte se paiano idonee a chiarire i fatti. |
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1 | L'autorità ammette le prove offerte dalla parte se paiano idonee a chiarire i fatti. |
2 | Se la loro assunzione implichi una spesa relativamente elevata, che andrebbe a carico della parte ove fosse soccombente, l'autorità può subordinarla alla condizione che la parte anticipi, entro un termine, le spese che possono essere ragionevolmente pretese da essa; la parte indigente ne è dispensata. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
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1 | In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
2 | Le parti hanno diritto d'essere sentite. |
3 | Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 33 - 1 L'autorità ammette le prove offerte dalla parte se paiano idonee a chiarire i fatti. |
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1 | L'autorità ammette le prove offerte dalla parte se paiano idonee a chiarire i fatti. |
2 | Se la loro assunzione implichi una spesa relativamente elevata, che andrebbe a carico della parte ove fosse soccombente, l'autorità può subordinarla alla condizione che la parte anticipi, entro un termine, le spese che possono essere ragionevolmente pretese da essa; la parte indigente ne è dispensata. |
SR 641.20 Legge federale del 12 giugno 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Legge sull'IVA, LIVA) - Legge sull'IVA LIVA Art. 81 Principi - 1 Le disposizioni della PA168 sono applicabili. L'articolo 2 capoverso 1 PA non si applica alla procedura in materia di imposta sul valore aggiunto. |
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1 | Le disposizioni della PA168 sono applicabili. L'articolo 2 capoverso 1 PA non si applica alla procedura in materia di imposta sul valore aggiunto. |
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3 | Il principio del libero apprezzamento delle prove è applicabile. L'ammissione di una prova non può essere fatta dipendere esclusivamente dalla presentazione di determinati mezzi di prova. |
SR 641.20 Legge federale del 12 giugno 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Legge sull'IVA, LIVA) - Legge sull'IVA LIVA Art. 81 Principi - 1 Le disposizioni della PA168 sono applicabili. L'articolo 2 capoverso 1 PA non si applica alla procedura in materia di imposta sul valore aggiunto. |
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1 | Le disposizioni della PA168 sono applicabili. L'articolo 2 capoverso 1 PA non si applica alla procedura in materia di imposta sul valore aggiunto. |
2 | Le autorità accertano d'ufficio i fatti giuridicamente rilevanti. |
3 | Il principio del libero apprezzamento delle prove è applicabile. L'ammissione di una prova non può essere fatta dipendere esclusivamente dalla presentazione di determinati mezzi di prova. |
5.
Bevor das im vorliegenden Fall beanstandete Vorgehen der ESTV im Hinblick auf die Ermessenseinschätzung thematisiert werden kann (vgl. unten E. 6), ist über die vorliegend strittige mehrwertsteuerliche Selbständigkeit der durch den Beschwerdeführer auf seiner Website
5.1 Vorab kann festgestellt werden, dass wer mit einer gewissen Regelmässigkeit gegen Entgelt Personen begleitet (bzw. begleiten lässt) und erotische Dienstleistungen im Sinne einer beruflichen Tätigkeit anbietet, einen steuerbaren Umsatz generiert, falls mit diesen Leistungen im Inland jährlich gesamthaft Fr. 75'000.-- erzielt werden.
5.2 Der Beschwerdeführer bzw. sein Escort-Service arbeitete mit den Begleitpersonen folgendermassen zusammen: Nach Erstellung entsprechender Fotos (in seinem Studio) präsentierte der Beschwerdeführer die Escort-Damen (und -Herren) relativ einheitlich mit Pseudonymen unter der gemeinsamen Bezeichnung "noir et blanc" auf seiner Internetseite. Über die genauen vertraglichen Beziehungen zwischen dem Beschwerdeführer und den Begleitpersonen besteht Unklarheit, jedoch wurde der Beschwerdeführer offenbar jeweils ermächtigt, aufgeschaltete Videos nach Auflösung der Vertragsbeziehungen weiterzuverwenden (vgl. unten E. 6.2.3). Auf der Website wurden Richtpreise angegeben und Lokalitäten für Treffen empfohlen, darunter sein Fotostudio (vgl. unten E. 6.2.1). Auf der Website wurde jeweils die Zugehörigkeit der Begleitpersonen zum Escort-Service betont ("unsere Girls"; "unsere Dienstleistung"; "unsere Agentur hat die Damen und Mädchen nach strengen Kriterien ausgesucht und gewissenhaft auf ihre Aufgabe [...] vorbereitet").
5.3 Interessenten konnten nur über den Beschwerdeführer zu den Damen Kontakt aufnehmen. Nach Weitergabe der Kontaktdaten durch den Beschwerdeführer nahm die Begleitperson mit dem Interessenten Kontakt auf, regelte (angeblich) die finanziellen und organisatorischen Details der Treffen und besorgte das Inkasso. Die Interessenten wurden auf der Website ausdrücklich darauf hingewiesen, dass "indiskrete Fragen nach Beruf, Zivilstand, Adresse oder privater Telefonnummer [...] unweigerlich [...] zum Abbruch des Gesprächs" führen würden "mit der Konsequenz, dass keine weiteren Rückrufe mehr [...] vermittelt" würden. Eine erneute Kontaktaufnahme bedingte somit wiederum den Einbezug des Beschwerdeführers. Eine Fakturierung mit individueller Zuordnung (Briefkopf etc.) seitens der Begleitpersonen wird nicht behauptet. Es befinden sich auch keinerlei Unterlagen oder Nachweise bei den Akten, aus denen hervorgeht, dass die Begleitpersonen selbst für die Akquisitionen ihrer Kunden verantwortlich gewesen wären bzw. sie solche überhaupt selbst ohne Verletzung von Vertragspflichten gegenüber dem Beschwerdeführer hätten vornehmen dürfen (z. B. mit Hilfe von Konkurrenzwebsites). Gleichwohl betonte der Beschwerdeführer in der Einsprache vom 25. Januar 2005 wie wichtig der Werbeaufwand in dieser Branche sei. Der Beschwerdeführer erhielt pro Kontaktaufnahme einen Fixbetrag von Fr. 150.-- von den Begleitpersonen. Während sich die Damen somit (bei Annahme der in diesem Gewerbe üblichen Vorauszahlung) lediglich das Risiko eines nutzlosen Fotoshootings aufbürdeten, trug der Beschwerdeführer finanzielle Belastungen insbesondere hinsichtlich der umfangreichen Insertion.
5.4 Entgegen seiner Behauptung muss der Beschwerdeführer sehr wohl gewusst haben, ob die Callgirls mit den Interessenten Kontakt aufnahmen, denn es ist davon auszugehen, dass sich die Kunden beim Beschwerdeführer nach ausgebliebener Kontaktaufnahme erkundigt hätten. Bezeichnenderweise hat er auch eine grobe Ahnung vom Ablauf der Treffen, stützt er sich doch ausdrücklich auf einen Artikel des SPIEGEL ONLINE vom 18. März 2008, demgemäss das Callgirl nach Buchung der Agentur lediglich entsprechende Informationen erhalte und derartige Treffen "zwangsläufig im Bett" enden würden. Gemäss selben Berichts sei übrigens das Thema Geld zwischen Begleitperson und Kunde tabu, wobei ein selbständiger Erwerb (erst) bei Preisen um EUR 5'000.-- pro Abend ein Thema werde. Der Beschwerdeführer erachtet für seine Callgirls einen Durchschnittspreis von Fr. 900.-- pro "Date" als realitätsfremd hoch und behauptet, die Anzahl "Dates" schätzen zu können (vgl. unten E. 6.2.4.1), was zumindest auf eine minimale betriebliche Kontrolle deutet. Dieser Anschein wird durch die Angabe von (Minimal-)Richtpreisen erheblich verstärkt, da diese in jedem Falle die betriebswirtschaftliche Unabhängigkeit der Begleitpersonen beeinträchtigen (dazu ausführlich: Urteil des Bundesverwaltungsgerichts A-1400/2006 vom 6. Februar 2008 E. 3.2). Auch die Pressewerbung zur Rekrutierung der Damen (vgl. z. B. eine Inserate-Rechnung vom 11. Mai 2000: "Escort sucht Girls") lässt den Eindruck entstehen, die Damen hätten für den Beschwerdeführer gearbeitet und nicht von ihm einen blossen Vermittlungsdienst in Anspruch genommen.
5.5 Zusammenfassend erscheinen dergestalt der Geschäftszweig Escort-Service des Beschwerdeführers und die Callgirls für einen neutralen Dritten als betriebliche Einheit. Zwar organisierten die Begleitpersonen ihr Arbeitspensum (angeblich) selbst, jedoch musste sich aus der entscheidenden Sicht des Kunden der Eindruck aufdrängen, er geniesse eine Dienstleistung (bzw. einen Service) des offerierenden Escort-Services, insbesondere da er zum Bezug der (einheitlich präsentierten) Leistung jeweils den Beschwerdeführer kontaktieren musste. Schliesslich zeigen auch der veröffentlichte (Minimal-)Richtpreis, die gleichzeitige Vermietung von Räumlichkeiten und die hohe "Provision", die der Beschwerdeführer von "seinen" Damen einzog, dass sich seine Tätigkeit nicht in der blossen Vermittlung von Begleitpersonen erschöpfte. Eine mehrwertsteuerliche Selbständigkeit der Callgirls ist damit zu verneinen und entsprechende Umsätze sind dem Beschwerdeführer als Leistungserbringer zu zuordnen.
5.6 Die gegenüber den Kunden präsentierte Unselbständigkeit der Begleitpersonen ist nach dem Gesagten und nicht zuletzt auch aufgrund des umfangreichen Werbematerials des Beschwerdeführers bereits zur Genüge aus den Akten ersichtlich. Somit kommt das Bundesverwaltungsgericht in vorweggenommener, antizipierter Beweiswürdigung (vgl. oben E. 4) zum Schluss, dass seine Überzeugung durch eine Einvernahme zweier, vom Beschwerdeführer ausgewählter Callgirls nicht geändert würde. Unter diesen Umständen kann diese beantragte Beweiserhebung unterbleiben.
5.7 Aufgrund der festgestellten Umsatz-Zuordnung zum Beschwerdeführer hat die ESTV - obgleich die exakte Höhe der Umsätze der jeweiligen Teilgeschäftsbereiche strittig ist - zu Recht ermessensweise dessen subjektive Steuerpflicht bejaht. Denn im Hinblick auf diese zugeordneten Umsätze bestehen infolge fehlender Aufzeichnungen neben weiteren Mängeln (vgl. unten E. 6.1 ff.) Hinweise auf eine Verletzung der Buchführungspflichten bzw. Aufzeichnungspflichten. Damit kann für die Frage der Unterstellung unter die Mehrwertsteuern nicht auf die - soweit vorhandene - Buchhaltung abgestellt werden und es ist mit einer (vorerst groben) Schätzung über die Umsätze zu operieren. Unter Berücksichtigung sämtlicher Geschäftsbereiche um die Website
6.
Nach (vorläufiger) Bejahung der Steuerpflicht des Beschwerdeführers sind die Voraussetzungen zur bzw. die Methoden der Ermessenseinschätzung unter Berücksichtigung der Rügen des Beschwerdeführers zu erwägen.
6.1 Die ESTV beanstandet die Buchhaltung des Beschwerdeführers in vielfältiger Weise und leitet daraus ihre Pflicht zur Ermessenstaxation ab:
6.1.1 Es würden für die Jahre 1999-2003 Haupt- oder Grundbücher sowie eine Debitorenabrechnung fehlen, für das Jahr 2003 und 2004 seien bei der Kontrolle nur summarische Aufzeichnungen über Bargeldeinnahmen vorhanden gewesen, ein (offenbar nur) anlässlich der Kontrolle bestehendes Postcheckkontoblatt zeige für das Jahr 1999 erheblich höhere Einnahmen als insgesamt ausgewiesen seien, im Jahr 2000 entspreche die Summe der aufgelisteten Einnahmen nicht dem Umsatz in der Erfolgsrechnung und die Aufstellung bzw. die Einteilung der Kreditkartenumsätze stimme nicht mit den Recherchen aus den archivierten Websites überein, was eine Vermischung mit den Geschäftstätigkeiten der Ehefrau des Beschwerdeführers aufzeige. Zudem seien von Hand zahlreiche Fragezeichen durch den Beschwerdeführer in den Postcheckkontoauszügen angebracht worden, was auf eine Unsicherheit schliessen lasse. Des Weiteren weise die nachträglich erstellte Buchhaltung dauernd Minusbestände in der Kasse auf und stimme nicht mit den Angaben des Beschwerdeführers überein, dergemäss sämtliche Einnahmen des Geschäftsbereiches "Member" via Kreditkarte bezahlt worden seien.
6.1.2 Der Beschwerdeführer stellt sich in erster Linie auf den Standpunkt, er sei bis am 1. Juli 2004 nicht mehrwertsteuerpflichtig gewesen und habe somit bis dahin auch kein entsprechenden Bücher führen müssen. Im Übrigen seien sämtliche weiteren Unterlagen (insbesondere die angeblich aufschlussreichen Agenden) aufgrund eines Brandes vernichtet worden. Er gesteht jedoch zu, dass gewisse Kundeneingänge auf ein Konto seiner Ehefrau bezahlt worden seien, um anschliessend dem Kassa/Verrechnungskonto überwiesen zu werden. Eine chronologische und zeitnahe Verbuchung sei zweimal jährlich im Sinne einer Zusammenfassung zur Ausgleichung des Minussaldos erfolgt. Schliesslich seien - so die pauschale Rüge des Beschwerdeführers - von ihm im vorinstanzlichen Verfahren nachgereichte Postcheck-, Kreditkarten- und Kontoauszüge seitens der ESTV nicht beachtet worden.
6.1.3 Es sind kaum Buchhaltungsunterlagen im eigentlichen Sinne aus den Jahren 1999 - 2003 vorhanden: Neben einer handschriftlichen Notiz über die (unklar zuzuordnenden) Umsätze des Jahres 2003 findet sich in den Akten eine Tabelle angeblich aller Umsätze sortiert nach Geschäftszweigen, sowie Geschäftsabschlüsse (aus den Jahren 1999, 2002 und 2003), deren Gehalt nicht nachgeprüft werden kann, wobei deutliche Differenzen zu einer von der Staatsanwaltschaft L. beschlagnahmten "Erfolgsrechnung 2003" ersichtlich sind. Eine Verbindung oder "Prüfspur" zwischen den Bank- und Postcheckunterlagen und diesen Kurzzusammenfassungen zum Jahresende besteht nicht. Zwar gilt ein Liegenschaftsbrand und die einhergehende Vernichtung von Akten tatsächlich als Ausnahmesituation, die eine erhöhte Abklärungspflicht der entlastenden Tatsachen seitens der Steuerbehörden auszulösen vermag (vgl. E. 3.4). Jedoch zeigt der Beschwerdeführer nicht auf, inwiefern die ESTV erhebliche konkrete Hinweise nicht entgegen genommen hätte. Die erwähnten Abklärungspflichten der ESTV implizieren nämlich nicht die Erstellung der Buchhaltung des Beschwerdeführers mit Hilfe der nachgelieferten, mehrere Bundesordner umfassenden Auswahl von Bank- und Postcheckbelegen, deren Zuordnung zu den Geschäftsbereichen offenbar gar dem Beschwerdeführer schwerfällt.
6.1.4 Die nachträglich eingereichten Aufzeichnungen für das Jahr 2004 lassen keine Schlüsse darauf zu, in welchem Geschäftsbereich die jeweiligen Einnahmen generiert wurden. Eine Unterscheidung besteht lediglich zwischen "Mieteinnahmen (Studio)" und "Einnahmen Internet". Als grob fehlerhaft zeigt sich diese Buchhaltung im Übrigen auch durch die dauernden Minusbestände auf dem Kassakonto. Minusbestände in der Kasse sind schlechterdings nicht möglich; auch nicht bei halbjährlicher "Verrechnung". Darüber hinaus fehlen die dem Beschwerdeführer (zusätzlich) zugerechneten Umsätze des Escort-Services (vgl. oben E. 5.5).
6.1.5 Zusammenfassend können die Aufzeichnungen des Beschwerdeführers hinsichtlich sämtlicher Betriebszweige höchstens als Indizien gewertet werden, denen jedoch keine erhebliche Beweiskraft zugestanden werden kann. Das Argument des Beschwerdeführers, er habe keine Aufzeichnungen führen müssen, da er nicht mehrwertsteuerpflichtig gewesen sei, verfängt nicht. Denn einerseits muss der ab 2004 auch nach eigenem Dafürhalten Mehrwertsteuerpflichtige Hand bieten, den genauen Eintritt der Mehrwertsteuerpflicht zu eruieren, und andererseits sind auch Dritte, die als Steuerpflichtige in Betracht fallen, einer Auskunftspflicht zur Feststellung der Steuerpflicht unterstellt (vgl. oben E. 3.5). Im Übrigen deuten im vorliegenden Fall bereits die vorläufig lediglich in groben Zügen ermessensweise geschätzten Einnahmen der verschiedenen Geschäftsbereiche ab dem 4. Quartal 1999 auf einen steuerbaren Umsatz und damit auch auf eine Steuerpflicht hin (vgl. oben E. 5.7).
6.1.6 Mithin war die ESTV nicht nur berechtigt, sondern verpflichtet, eine Einschätzung nach pflichtgemässem Ermessen vorzunehmen. Es braucht auf weitere Begründungen, Erklärungen und Korrekturen durch den Beschwerdeführer betreffend bisher nicht erwähnte, im angefochtenen Entscheid aufgeführte Beanstandungen seitens der Vorinstanz nicht weiter eingegangen zu werden.
6.2 Nachdem festgestellt wurde, dass die ESTV zu Recht zu einer Ermessenstaxation geschritten ist, sind im Folgenden die Methoden der ESTV zu beleuchten. Um die Vorgehensweise der ESTV zu erschüttern, hat der Steuerpflichtige klar zu belegen, dass die Schätzungen offensichtlich nicht der Wirklichkeit entsprechen (vgl. oben E. 3.7). Vorliegend ist jedoch vorab bereits anzumerken, dass den nachgereichten Belegen ganz grundsätzlich die Eignung zur Widerlegung der Ermessenstaxation nicht zukommen kann, denn diese Aufzeichnungen können - wie festgestellt (vgl. oben E. 6.1.5) - höchstens als Indizien ohne erhebliche Beweiskraft gewertet werden. Entsprechend vermag der Beschwerdeführer damit den Nachweis dafür, dass der Vorinstanz bei der Schätzung erhebliche und offensichtliche Ermessensfehler unterlaufen sind, nicht zu leisten. Im Folgenden ist daher lediglich punktuell auf die von der Buchhaltung losgelösten Beanstandungen des Beschwerdeführers hinsichtlich der Schätzungsmethoden der ESTV einzugehen.
6.2.1 Der Beschwerdeführer bestreitet Mieteinnahmen, welche ihm die ESTV in der Gesamthöhe von Fr. 100'530.-- (3. Quartal 1999 - 2. Quartal 2004) zuordnet. Das Fotostudio habe "zur Hauptsache" der "grösstenteils kostenlosen" Aufnahme von Fotos der Inserentinnen gedient. In der Einsprache vom 25. Januar 2005 führte der Beschwerdeführer den primären Nutzen des Studios noch auf den Escort-Service zurück. Die ESTV verweist auf die von der Staatsanwaltschaft L. beschlagnahmte Erfolgsrechnung des Beschwerdeführers, die für das Jahr 2003 Studiomieteinnahmen von Fr. 75'530.-- enthält, sowie auf die Website (vom 14. Februar 2003) des Beschwerdeführers, welche für die stundenweise Vermietung eines Fotostudios inklusive Einrichtung und Models wirbt. Dabei wurden gegen "Unkostenbeitrag" auch sogenannte "Hardcore-Castings" angeboten (Beilage 13 des Einspracheentscheides). Aus Inserate-Rechnungen (z. B. vom 13. September 2000) geht hervor, dass auch in der Presse für ein Studio für entsprechende Zwecke geworben wurde. Dafür, dass der Beschwerdeführer u.a. durch die Nutzung dieses Studios Umsatz erzielte, spricht auch, dass entgegen der Ansicht des Beschwerdeführers gemäss einem von ihm mit einem Franchisenehmer geschlossenen Vertrag für die Erstellung der Fotos der Inserenten eine Gegenleistung verlangt wurde (Beilage 9 des Einspracheentscheides, Ziff. 2). Schliesslich werden gar in den vom Beschwerdeführer nachgereichten Aufzeichnungen des Jahres 2004 ausdrücklich Studiomieteinnahmen (ev. französischer Herkunft) ausgewiesen (vgl. oben E. 6.1.4). Nach dem Gesagten erscheint die pauschale Bestreitung von Umsätzen aus dem Studiobetrieb als durch den Beschwerdeführer nicht substanziiert. Die Vorbringen des Beschwerdeführers können die Teilschätzung "Mieteinnahmen" der ESTV nicht untergraben.
6.2.2 Der Beschwerdeführer rügt, auf seiner digitalen Werbeplattform für Night- und Saunaclubs (nicht zu verwechslen mit dem Plattformbereich des Escort-Services) seien viele Inserate nur für kurze Zeit und kostenlos aufgeschaltet gewesen, während die Schätzung der ESTV auf Monatsinsertionspreisen basiere. Die ESTV begründet im angefochtenen Entscheid ihre (entgegen der Ansicht des Beschwerdeführers) auf die fraglichen Steuerperioden ausgerichtete Schätzungsmethode und betont mit hervorgehobenen Buchstaben, dass Kurzinserate (unter einem Monat) gar nicht in ihre Schätzung eingeflossen seien. Dem ist nichts beizufügen. Damit wird die ESTV-Schätzung dieses Geschäftsbereichs durch die an der Sache vorbeiziehenden Ausführungen des Beschwerdeführers nicht in Frage gestellt.
6.2.3 Die Website des Beschwerdeführers enthielt ab dem Jahr 2001 die Möglichkeit, gegen Entgelt (Fr. 100.-- pro Halbjahr) als "Member" "Hardcore-Bilder und Videoclips aller Escort- und Callgirls von noir et blanc seit 1992" zu betrachten und einen Link, um für Fr. 4.23/min telefonisch Verbindung aufzunehmen. Die ESTV schätzte pro "Member" einen Konsumationsbetrag von Fr. 121.15 (pro Jahr) und ging davon aus, dass durchschnittlich ein Drittel der täglichen Websitebesucher "Member" mit erweitertem Zugriff seien (d.h. 1'671 Mitglieder im Jahr 2003). Der Beschwerdeführer beharrt auf seiner nicht überprüfbaren Umsatzaufstellung (Beilage Nr. 17 der Eingabe vom 4. April 2008) und fordert amtliche Erkundigungen bei diversen Kreditkartenunternehmen. Er nennt jedoch gleich selbst den Grund, wieso entsprechende Erhebungen ungeeignet sind: im Kreditkartenumsatz sind auch die Einnahmen der Sexshops seiner Ehefrau enthalten. Eine schlüssige, überprüfbare Abgrenzung ist nicht belegt. Dazu kommt, dass gemäss (unbestrittenen) Darstellungen der ESTV der Geschäftszweig "Member" auch Einnahmen per Einzahlungsschein generierte.
Zwar erscheint die Datengrundlage der Teilschätzung "Member" als nicht optimal, jedoch werden durch den Bezug zur Anzahl Websitebesucher die sich verändernden Verhältnisse (in den verschiedenen Steuerperioden) aufgrund des Ausbaus der Geschäftstätigkeit berücksichtigt. Des Weiteren ist zu beachten, dass der Beschwerdeführer am 6. September 2004 auf seiner Website damit warb, dass 98% seiner Websitebesucher an der entgeltlichen Inanspruchnahme erotischer Dienstleistungen interessiert seien (Beilage Nr. 9 der Vernehmlassung). Der Beschwerdeführer verschweigt sowohl die erbrachte Leistung pro Konsument als auch die Anzahl Konsumenten (bzw. Konsumentinnen), obgleich er diesbezügliche Informationen haben müsste, wurde doch - gemäss Website (Beilage Nr. 7 zum Einspracheentscheid) - das Passwort für den Zugang zum "Member"-Bereich telefonisch mitgeteilt. Es misslingt somit der Nachweis, dass diese Schätzung offensichtlich der Wirklichkeit widerspreche. Im Übrigen ist darauf hinzuweisen, dass die ESTV dem Beschwerdeführer mit Abrundungen bei der Berechnung diverser Teilgeschäftsergebnisse und der Anwendung des Saldosteuersatzes mehrfach entgegen gekommen ist.
6.2.4 Mit angefochtenem Einspracheentscheid ging die ESTV davon aus, dass die Damen des Geschäftszweigs Escort-Service/Callgirls bei Wiederaufnahme der Geschäftstätigkeit des Beschwerdeführers ein bis zwei und ab 2001 drei "Dates" pro Monat für einen Durchschnittspreis von Fr. 900.-- absolvierten. Damit senkte sie gegenüber früheren Erwägungen die Anzahl Treffen und erhöhte den Durchschnittspreis.
6.2.4.1 Der Beschwerdeführer erachtet diese geschätzte Preisgestaltung als gerichtsnotorisch realitätsfremd. Er behauptet, die Damen hätten höchstens zwei "Dates" pro Monat absolviert; die Annahme einer höheren Belastung sei angesichts des Wesens eines Studentinnennebenjobs und üblicher Ferien-, Feier- und Krankheitstage willkürlich. Die Website des Beschwerdeführers nennt (Minimal-)Richtpreise ab Fr. 500.-- bzw. ab Fr. 900.--, sowie für eine spezielle Dame ab Fr. 1'200.-- (für zwei Stunden). Erhebungen der ESTV bei Konkurrenzbetrieben zeigen Stundenpreise zwischen Fr. 350.-- und Fr. 500.-- und Arrangements über Nacht ab Fr. 1'800.-- (ohne Spesen). Der Beschwerdeführer legt Wert auf die Feststellung, es handle sich um einen exklusiven Escort-Service und er sei kein Bordellbetreiber. Zur Untermauerung reicht er einen Artikel von SPIEGEL ONLINE vom 18. März 2008 ein, demgemäss für zwei Stunden zwischen EUR 200.-- und EUR 1'000.-- und für ein Arrangement über Nacht zwischen EUR 1'200.-- und EUR 2'300.-- bezahlt würden.
6.2.4.2 In den Akten findet sich eine Rechnung für Zeitungsinserate, aus deren Auftragsbeschreibung hervorgeht, dass die Dienste der Damen explizit an den Feiertagen angeboten wurden ("Carmen! Auch über die Feiertage (...)"; "Auch über die Feiertage: Alix!"). Zusammenfassend ist die Schätzung der ESTV weder hinsichtlich des Durchschnittspreises noch bezüglich der Frequenz zu beanstanden, insbesondere im Hinblick darauf, dass es sich um einen Job zur (Mit-)Finanzierung eines Studiums handeln soll. Inwiefern einzelne, vom Beschwerdeführer ausgewählte Begleitpersonen diesbezüglich unter Berücksichtigung der üblichen statistischen Streuung bei Erhebung von Durchschnittsangaben eine erhebliche Präzisierung anbringen könnten, ist nicht ersichtlich. Entsprechende Anträge zu Beweiserhebungen sind mithin abzuweisen. Daher ist auch für diesen Geschäftsbereich kein Nachweis ersichtlich, dass der Vorinstanz bei dieser Teilschätzung erhebliche und offensichtliche Ermessensfehler unterlaufen sind.
6.3 Zusammenfassend gelingt es dem Beschwerdeführer nicht, die Schätzungen der ESTV betreffend die Steuerperioden 3. Quartal 1999 - 2. Quartal 2004 zu untergraben. Damit zeigt sich, dass die (vorläufige ermessensweise) Bejahung der subjektiven Steuerpflicht des Beschwerdeführers auf gesicherten Einschätzungsgrundlagen steht (vgl. oben E. 5.7). Denn die ESTV erkannte zu Recht, dass die Jahresumsätze des Beschwerdeführers in den Jahren 2000 bis 2003 die Umsatzlimite von Fr. 75'000.-- erheblich über- und lediglich 1999 unterschritten. Die geschätzten Einnahmen des im letzten Quartal 1999 neu eröffneten Geschäftszweigs "Escort-Service" überschritten bereits in den ersten 2½ Monaten bei der vorzunehmenden Hochrechnung auf ein Kalenderjahr (vgl. oben E. 2.3) die Umsatzlimite erheblich. Die ESTV erkannte deshalb sowie aufgrund des Marktauftretens des Beschwerdeführers (vgl. oben 5.7) zu Recht, dass durch diese Geschäftserweiterung erwartet werden durfte, dass ein für die Steuerpflicht massgebender Umsatz innerhalb von zwölf Monaten überschritten werde. Die Eintragung ins Steuerregister per Wiederaufnahme des Geschäftszweiges "Escort-Service" am 15. Oktober 1999 erscheint unter diesen Umständen als korrekt.
6.4 In der Folge dringen die Rügen gegen die Ermessenseinschätzungen und der Antrag des Beschwerdeführers bezüglich Eintragung ins Steuerregister per 1. Juli 2004 nicht durch. Zur Verdeutlichung wird in diesem Zusammenhang darauf hingewiesen, dass Einnahmen, die aufgrund der Geschäftstätigkeiten des Beschwerdeführers vor dem 15. Oktober 1999 generiert worden waren, von der ESTV anteilsmässig ausgeschieden wurden. Mithin ist die Beschwerde vollumfänglich abzuweisen, soweit darauf einzutreten ist.
7.
Bei diesem Ausgang des Verfahrens sind die Verfahrenskosten von Fr. 8'000.- dem Beschwerdeführer aufzuerlegen und mit dem von ihm geleisteten Kostenvorschuss in gleicher Höhe zu verrechnen (Art. 63 Abs. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
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1 | L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
2 | Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi. |
3 | Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura. |
4 | L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100 |
4bis | La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla: |
a | da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101 |
5 | Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105 |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 64 - 1 L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato. |
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1 | L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato. |
2 | Il dispositivo indica l'ammontare dell'indennità e l'addossa all'ente o all'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, in quanto non possa essere messa a carico di una controparte soccombente. |
3 | Se una controparte soccombente ha presentato conclusioni indipendenti, l'indennità può essere messa a suo carico, secondo la propria solvenza. |
4 | L'ente o l'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, risponde dell'indennità addossata a una controparte soccombente, in quanto non possa essere riscossa. |
5 | Il Consiglio federale disciplina la determinazione delle spese ripetibili.106 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005107 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010108 sull'organizzazione delle autorità penali.109 |
Demnach erkennt das Bundesverwaltungsgericht:
1.
Die Beschwerde wird abgewiesen, soweit darauf eingetreten wird.
2.
Die Verfahrenskosten von Fr. 8'000.-- werden dem Beschwerdeführer auferlegt und mit dem in gleicher Höhe geleisteten Kostenvorschuss verrechnet.
3.
Es wird keine Parteientschädigung zugesprochen.
4.
Dieses Urteil geht an:
den Beschwerdeführer (Gerichtsurkunde)
die Vorinstanz (Ref-Nr. ... / BNZ; Gerichtsurkunde)
Der vorsitzende Richter: Der Gerichtsschreiber:
Michael Beusch Lino Etter
Rechtsmittelbelehrung:
Gegen diesen Entscheid kann innert 30 Tagen nach Eröffnung beim Bundesgericht, 1000 Lausanne 14, Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten geführt werden (Art. 82 ff
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 82 Principio - Il Tribunale federale giudica i ricorsi: |
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a | contro le decisioni pronunciate in cause di diritto pubblico; |
b | contro gli atti normativi cantonali; |
c | concernenti il diritto di voto dei cittadini nonché le elezioni e votazioni popolari. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 42 Atti scritti - 1 Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
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1 | Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
2 | Nei motivi occorre spiegare in modo conciso perché l'atto impugnato viola il diritto. Qualora il ricorso sia ammissibile soltanto se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o un caso particolarmente importante per altri motivi, occorre spiegare perché la causa adempie siffatta condizione.14 15 |
3 | Se sono in possesso della parte, i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati; se l'atto scritto è diretto contro una decisione, anche questa deve essere allegata. |
4 | In caso di trasmissione per via elettronica, la parte o il suo patrocinatore deve munire l'atto scritto di una firma elettronica qualificata secondo la legge del 18 marzo 201616 sulla firma elettronica. Il Tribunale federale determina mediante regolamento: |
a | il formato dell'atto scritto e dei relativi allegati; |
b | le modalità di trasmissione; |
c | le condizioni alle quali può essere richiesta la trasmissione successiva di documenti cartacei in caso di problemi tecnici.17 |
5 | Se mancano la firma della parte o del suo patrocinatore, la procura dello stesso o gli allegati prescritti, o se il patrocinatore non è autorizzato in quanto tale, è fissato un congruo termine per sanare il vizio, con la comminatoria che altrimenti l'atto scritto non sarà preso in considerazione. |
6 | Gli atti illeggibili, sconvenienti, incomprensibili, prolissi o non redatti in una lingua ufficiale possono essere del pari rinviati al loro autore affinché li modifichi. |
7 | Gli atti scritti dovuti a condotta processuale da querulomane o altrimenti abusiva sono inammissibili. |
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