Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

{T 1/2}
1C_23/2010

Sentenza del 16 agosto 2010
I Corte di diritto pubblico

Composizione
Giudici federali Féraud, Presidente,
Aemisegger, Reeb, Raselli, Eusebio,
Cancelliere Gadoni.

Partecipanti al procedimento
1. Carla Soldati,
2. Tullio Foglia,
patrocinati dall'avv. Claudio Cereghetti e dall'avv. dott. Federica De Rossa Gisimundo,
ricorrenti,

contro

Gran Consiglio del Cantone Ticino, rappresentato
dal Consiglio di Stato, 6500 Bellinzona,
opponente.

Oggetto
modifica della legge cantonale di applicazione della legge federale sulla pianificazione del territorio (piano
di quartiere),

ricorso in materia di diritto pubblico contro la modifica della LALPT decretata il 19 ottobre 2009 dal Gran Consiglio del Cantone Ticino.
Fatti:

A.
Il 19 ottobre 2009 il Gran Consiglio del Cantone Ticino ha adottato una modifica della legge cantonale di applicazione della legge federale sulla pianificazione del territorio (LALPT), del 23 maggio 1990, dal seguente tenore:
Capitolo IV
Piani particolareggiati e piani di quartiere
Piano di quartiere
a) definizione e scopo
Art. 56 1 Il piano di quartiere è un progetto planovolumetrico inteso a concretizzare gli obiettivi di qualità paesaggistica, architettonica ed urbanistica fissati dal piano regolatore.

2 Il piano di quartiere si compone di una relazione tecnica, di piani e di un modello del progetto.

3 Il piano regolatore stabilisce il perimetro del piano di quartiere, i requisiti qualitativi minimi ed i parametri edilizi minimi e massimi.
b) procedura
Art. 56a (nuovo) 1 Il piano di quartiere segue la procedura della domanda di costruzione. Questa può essere presentata dai proprietari che detengono i due terzi della superficie soggetta a piano di quartiere; le modifiche minori possono essere presentate da un solo proprietario.

2 Il piano di quartiere approvato mantiene la sua validità fino a quando il piano regolatore da cui dipende resta in vigore.

3 Per l'attuazione del piano di quartiere i detentori dei due terzi della superficie possono chiedere al Consiglio di Stato il conferimento del diritto d'espropriazione giusta l'art. 3 cpv. 1 della Legge d'espropriazione.
Norma transitoria
1 Le norme d'attuazione di piano regolatore in vigore o già adottate e pubblicate dal legislativo, che contemplano un piano di quartiere facoltativo ed enunciano chiari requisiti di qualità paesaggistica, architettonica ed urbanistica vanno uniformate al nuovo diritto entro il termine stabilito dal Consiglio di Stato.

2 Le domande di piano di quartiere facoltativo pubblicate prima dell'entrata in vigore di questa modifica legislativa sono decise in base al diritto previgente.
La modifica legislativa è stata pubblicata nel Bollettino ufficiale delle leggi e degli atti esecutivi del 15 dicembre 2009 ed è entrata immediatamente in vigore.

B.
Contro la modifica legislativa, il 15 gennaio 2010 Carla Soldati, proprietaria di un fondo a Paradiso soggetto a piano di quartiere, e Tullio Foglia, proprietario di una particella vicina, hanno presentato un ricorso in materia di diritto pubblico al Tribunale federale, chiedendone l'annullamento. I ricorrenti fanno valere la violazione di disposizioni costituzionali e della LPT.
Il Consiglio di Stato, agendo per sé ed in rappresentanza del Gran Consiglio, chiede di respingere il gravame nella misura della sua ammissibilità.
Con decreto presidenziale del 12 febbraio 2010 è stata respinta la domanda di effetto sospensivo contenuta nel ricorso.

Diritto:

1.
1.1 Secondo l'art. 82 lett. b
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 82 Grundsatz - Das Bundesgericht beurteilt Beschwerden:
a  gegen Entscheide in Angelegenheiten des öffentlichen Rechts;
b  gegen kantonale Erlasse;
c  betreffend die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen sowie betreffend Volkswahlen und -abstimmungen.
LTF, il Tribunale federale giudica i ricorsi contro gli atti normativi cantonali. Poiché il diritto ticinese non prevede una procedura di un loro controllo astratto, il ricorso al Tribunale federale è direttamente aperto in applicazione dell'art. 87 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 87 Vorinstanzen bei Beschwerden gegen Erlasse - 1 Gegen kantonale Erlasse ist unmittelbar die Beschwerde zulässig, sofern kein kantonales Rechtsmittel ergriffen werden kann.
1    Gegen kantonale Erlasse ist unmittelbar die Beschwerde zulässig, sofern kein kantonales Rechtsmittel ergriffen werden kann.
2    Soweit das kantonale Recht ein Rechtsmittel gegen Erlasse vorsieht, findet Artikel 86 Anwendung.
LTF (cfr. sentenza 2C_750/2008 del 2 giugno 2009 consid. 1.1, in: RtiD I-2010, n. 30, pag. 137 segg.). Interposto entro trenta giorni dalla pubblicazione della modifica legislativa secondo il diritto cantonale, il ricorso è tempestivo ai sensi dell'art. 101
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 101 Beschwerde gegen Erlasse - Die Beschwerde gegen einen Erlass ist innert 30 Tagen nach der nach dem kantonalen Recht massgebenden Veröffentlichung des Erlasses beim Bundesgericht einzureichen.
LTF (DTF 133 I 286 consid. 1).

1.2 Secondo l'art. 89 cpv. 1 lett. b
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 89 Beschwerderecht - 1 Zur Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten ist berechtigt, wer:
1    Zur Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten ist berechtigt, wer:
a  vor der Vorinstanz am Verfahren teilgenommen hat oder keine Möglichkeit zur Teilnahme erhalten hat;
b  durch den angefochtenen Entscheid oder Erlass besonders berührt ist; und
c  ein schutzwürdiges Interesse an dessen Aufhebung oder Änderung hat.
2    Zur Beschwerde sind ferner berechtigt:
a  die Bundeskanzlei, die Departemente des Bundes oder, soweit das Bundesrecht es vorsieht, die ihnen unterstellten Dienststellen, wenn der angefochtene Akt die Bundesgesetzgebung in ihrem Aufgabenbereich verletzen kann;
b  das zuständige Organ der Bundesversammlung auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses des Bundespersonals;
c  Gemeinden und andere öffentlich-rechtliche Körperschaften, wenn sie die Verletzung von Garantien rügen, die ihnen die Kantons- oder Bundesverfassung gewährt;
d  Personen, Organisationen und Behörden, denen ein anderes Bundesgesetz dieses Recht einräumt.
3    In Stimmrechtssachen (Art. 82 Bst. c) steht das Beschwerderecht ausserdem jeder Person zu, die in der betreffenden Angelegenheit stimmberechtigt ist.
e c LTF contro un atto normativo cantonale è legittimato a ricorrere chi è particolarmente toccato in modo attuale o virtuale dall'atto normativo impugnato e ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modifica dello stesso. L'interesse degno di protezione può essere di natura giuridica o fattuale (DTF 133 I 286 consid. 2.2). Il coinvolgimento virtuale presuppone che il ricorrente, prima o poi, possa essere toccato direttamente dalla regolamentazione impugnata con una probabilità minima (DTF 136 I 17 consid. 2.1, 49 consid. 2.1; 133 I 286 consid. 2.2). In quanto proprietaria di un fondo situato in un comparto soggetto all'obbligo di piano di quartiere, Carla Soldati è particolarmente toccata quantomeno virtualmente dall'impugnata modifica ed ha un interesse degno di protezione al suo annullamento. In virtù dell'art. 89 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 89 Beschwerderecht - 1 Zur Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten ist berechtigt, wer:
1    Zur Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten ist berechtigt, wer:
a  vor der Vorinstanz am Verfahren teilgenommen hat oder keine Möglichkeit zur Teilnahme erhalten hat;
b  durch den angefochtenen Entscheid oder Erlass besonders berührt ist; und
c  ein schutzwürdiges Interesse an dessen Aufhebung oder Änderung hat.
2    Zur Beschwerde sind ferner berechtigt:
a  die Bundeskanzlei, die Departemente des Bundes oder, soweit das Bundesrecht es vorsieht, die ihnen unterstellten Dienststellen, wenn der angefochtene Akt die Bundesgesetzgebung in ihrem Aufgabenbereich verletzen kann;
b  das zuständige Organ der Bundesversammlung auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses des Bundespersonals;
c  Gemeinden und andere öffentlich-rechtliche Körperschaften, wenn sie die Verletzung von Garantien rügen, die ihnen die Kantons- oder Bundesverfassung gewährt;
d  Personen, Organisationen und Behörden, denen ein anderes Bundesgesetz dieses Recht einräumt.
3    In Stimmrechtssachen (Art. 82 Bst. c) steht das Beschwerderecht ausserdem jeder Person zu, die in der betreffenden Angelegenheit stimmberechtigt ist.
LTF, la sua legittimazione a ricorrere è quindi data. In tale circostanza, la legittimazione a ricorrere di Tullio Foglia, proprietario di un fondo vicino, non soggetto all'obbligo del piano di quartiere, non deve essere approfondita e può pertanto rimanere indecisa.

1.3 Le esigenze di motivazione previste per i ricorsi al Tribunale federale valgono anche per i gravami contro gli atti normativi cantonali. Secondo l'art. 42 cpv. 2
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 42 Rechtsschriften - 1 Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
1    Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
2    In der Begründung ist in gedrängter Form darzulegen, inwiefern der angefochtene Akt Recht verletzt. Ist eine Beschwerde nur unter der Voraussetzung zulässig, dass sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt, so ist auszuführen, warum die jeweilige Voraussetzung erfüllt ist. 14 15
3    Die Urkunden, auf die sich die Partei als Beweismittel beruft, sind beizulegen, soweit die Partei sie in Händen hat; richtet sich die Rechtsschrift gegen einen Entscheid, so ist auch dieser beizulegen.
4    Bei elektronischer Einreichung muss die Rechtsschrift von der Partei oder ihrem Vertreter beziehungsweise ihrer Vertreterin mit einer qualifizierten elektronischen Signatur gemäss Bundesgesetz vom 18. März 201616 über die elektronische Signatur versehen werden. Das Bundesgericht bestimmt in einem Reglement:
a  das Format der Rechtsschrift und ihrer Beilagen;
b  die Art und Weise der Übermittlung;
c  die Voraussetzungen, unter denen bei technischen Problemen die Nachreichung von Dokumenten auf Papier verlangt werden kann.17
5    Fehlen die Unterschrift der Partei oder ihrer Vertretung, deren Vollmacht oder die vorgeschriebenen Beilagen oder ist die Vertretung nicht zugelassen, so wird eine angemessene Frist zur Behebung des Mangels angesetzt mit der Androhung, dass die Rechtsschrift sonst unbeachtet bleibt.
6    Unleserliche, ungebührliche, unverständliche, übermässig weitschweifige oder nicht in einer Amtssprache verfasste Rechtsschriften können in gleicher Weise zur Änderung zurückgewiesen werden.
7    Rechtsschriften, die auf querulatorischer oder rechtsmissbräuchlicher Prozessführung beruhen, sind unzulässig.
LTF, occorre quindi spiegare perché l'atto impugnato viola il diritto (cfr. art. 95
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 95 Schweizerisches Recht - Mit der Beschwerde kann die Verletzung gerügt werden von:
a  Bundesrecht;
b  Völkerrecht;
c  kantonalen verfassungsmässigen Rechten;
d  kantonalen Bestimmungen über die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen und über Volkswahlen und -abstimmungen;
e  interkantonalem Recht.
segg. LTF). Questa Corte non è tenuta a vagliare, come lo farebbe un'autorità di prima istanza, tutte le questioni giuridiche che si pongono, se queste non sono presentate nella sede federale (DTF 133 II 249 consid. 1.4.1). Inoltre, quando è invocata la violazione di diritti costituzionali del cittadino, a norma dell'art. 106 cpv. 2
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 106 Rechtsanwendung - 1 Das Bundesgericht wendet das Recht von Amtes wegen an.
1    Das Bundesgericht wendet das Recht von Amtes wegen an.
2    Es prüft die Verletzung von Grundrechten und von kantonalem und interkantonalem Recht nur insofern, als eine solche Rüge in der Beschwerde vorgebracht und begründet worden ist.
LTF il Tribunale federale esamina soltanto le censure motivate in modo chiaro e preciso, conformemente alla prassi precedentemente in vigore in materia di ricorso di diritto pubblico (cfr. DTF 136 I 49 consid. 1.4.1; 133 II 249 consid. 1.4.2; 133 III 393 consid. 6). Le censure di carattere appellatorio addotte dai ricorrenti per sostenere che la soluzione previgente o quelle adottate da altri Cantoni sarebbero preferibili a quella litigiosa, non adempiono queste esigenze di motivazione e non possono essere esaminate nel merito.

2.
2.1 I ricorrenti sostengono che la modifica legislativa violerebbe il divieto di retroattività nella misura in cui è applicabile ai piani di quartiere obbligatori già approvati o previsti da piani regolatori già in vigore. Occorrerebbe, a loro avviso, prevedere una disposizione transitoria, che limiti esplicitamente l'applicabilità del nuovo diritto ai piani di quartiere previsti da piani regolatori adottati dopo l'entrata in vigore della modifica legislativa.

2.2 Secondo la giurisprudenza, vi è retroattività in senso stretto quando un nuovo regime legale viene applicato a fatti accaduti nel passato e completamente conclusi al momento dell'entrata in vigore del nuovo diritto. Una tale retroattività (propria) è di principio vietata, a meno che ricorrano presupposti del tutto particolari (DTF 126 V 134 consid. 4a; 125 I 182 consid. 2b/cc; 119 Ia 154 consid. 4b, 254 consid. 3b). Da ciò va distinta la retroattività in senso improprio, ovvero l'applicazione del nuovo diritto a situazioni che hanno avuto origine sotto la pregressa normativa, ma perdurano ancora dopo la modifica legislativa. Dal profilo costituzionale, questo secondo tipo di retroattività è di massima ammissibile, se non va ad intaccare dei diritti acquisiti o contrasta con il principio della buona fede (DTF 133 II 97 consid. 4.1; 126 V 134 consid. 4a; 124 III 271 consid. 4e; 122 II 113 consid. 3b/dd).

2.3 La questione del diritto intertemporale è esplicitamente disciplinata dalla norma transitoria unicamente riguardo ai piani di quartiere facoltativi, ora aboliti. Per quanto concerne i piani di quartiere obbligatori, contrariamente all'opinione dei ricorrenti, la fattispecie non configura in ogni modo un caso di retroattività in senso stretto, ritenuto che le disposizioni litigiose non riguardano i piani di quartiere già completamente realizzati. La nuova normativa, che regola essenzialmente le modalità della loro presentazione ed attuazione, è infatti applicabile ai piani di quartiere che, pur se previsti da piani regolatori vigenti, non sono ancora stati realizzati. Ciò costituisce semmai un caso di retroattività impropria, di principio ammissibile.
Al riguardo, i ricorrenti si limitano a sostenere che avrebbero potuto fare affidamento sul mantenimento del previgente presupposto dell'unanimità dei proprietari interessati dal piano di quartiere e sulla stabilità dello stesso. Tuttavia, l'invocato principio della buona fede, sancito dall'art. 9
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 9 Schutz vor Willkür und Wahrung von Treu und Glauben - Jede Person hat Anspruch darauf, von den staatlichen Organen ohne Willkür und nach Treu und Glauben behandelt zu werden.
Cost., non impedisce che le leggi vengano modificate e nemmeno che ciò avvenga in ogni tempo, come impone di per sé la nozione stessa di democrazia (DTF 130 I 26 consid. 8.1). Una violazione del diritto alla protezione della buona fede è pertanto data soltanto quando il legislatore ha assicurato nella legge che la stessa non sarebbe stata modificata o sarebbe stata mantenuta immutata per un certo periodo, fondando in tal modo un diritto acquisito (DTF 130 I 26 consid. 8.1; 128 II 112 consid. 10b/aa e rinvii). Questi estremi non ricorrono nella fattispecie e, d'altra parte, ribadendo essenzialmente di avere fatto affidamento sul fatto che la disciplina non sarebbe mutata, nonché adducendo generiche disposizioni prese da Carla Soldati con riferimento alla sua particella, i ricorrenti non dimostrano la necessità di un regime transitorio per i piani di quartiere obbligatori.
L'interesse pubblico impone di massima che la modifica legislativa entri in vigore senza ritardi e, al riguardo, il legislatore beneficia di un ampio margine di apprezzamento: la giurisprudenza dà quindi prova di riserbo nel giudicare incostituzionale l'assenza di disposizioni transitorie (DTF 122 V 405 consid. 3b/bb; sentenza 2C_750/2008 del 2 giugno 2009 consid. 7.2, in: RtiD I-2010, n. 30, pag. 137 segg.; sentenza 1P.298/2005 del 4 ottobre 2005 consid. 2.4). Il richiamo al principio della stabilità dei piani, invero sollevato dai ricorrenti con riferimento a una pretesa retroattività in senso stretto non è pertinente. Le nuove disposizioni non modificano infatti né il piano regolatore vigente né la portata del piano di quartiere al quale è collegato e non comportano quindi un cambiamento della pianificazione lesivo dell'art. 21
SR 700 Bundesgesetz vom 22. Juni 1979 über die Raumplanung (Raumplanungsgesetz, RPG) - Raumplanungsgesetz
RPG Art. 21 Verbindlichkeit und Anpassung - 1 Nutzungspläne sind für jedermann verbindlich.
1    Nutzungspläne sind für jedermann verbindlich.
2    Haben sich die Verhältnisse erheblich geändert, so werden die Nutzungspläne überprüft und nötigenfalls angepasst.
LPT (cfr., sulla stabilità dei piani, DTF 132 II 408 consid. 4.2 e rinvii). In tali circostanze, nemmeno si pone la questione, accennata dai ricorrenti, dell'informazione e della partecipazione della popolazione al processo pianificatorio ai sensi dell'art. 4
SR 700 Bundesgesetz vom 22. Juni 1979 über die Raumplanung (Raumplanungsgesetz, RPG) - Raumplanungsgesetz
RPG Art. 4 Information und Mitwirkung - 1 Die mit Planungsaufgaben betrauten Behörden unterrichten die Bevölkerung über Ziele und Ablauf der Planungen nach diesem Gesetz.
1    Die mit Planungsaufgaben betrauten Behörden unterrichten die Bevölkerung über Ziele und Ablauf der Planungen nach diesem Gesetz.
2    Sie sorgen dafür, dass die Bevölkerung bei Planungen in geeigneter Weise mitwirken kann.
3    Die Pläne nach diesem Gesetz sind öffentlich.
LPT.
La modifica legislativa litigiosa non viola quindi il divieto di retroattività, sicché le ulteriori argomentazioni sollevate dai ricorrenti, sempre con riferimento a una simile violazione, non devono essere vagliate oltre.

3.
3.1 Secondo i ricorrenti, le nuove disposizioni contrasterebbero con le disposizioni del CC in materia di proprietà collettiva, segnatamente con gli art. 648 cpv. 2 e
SR 210 Schweizerisches Zivilgesetzbuch vom 10. Dezember 1907
ZGB Art. 648 - 1 Jeder Miteigentümer ist befugt, die Sache insoweit zu vertreten, zu gebrauchen und zu nutzen, als es mit den Rechten der andern verträglich ist.
1    Jeder Miteigentümer ist befugt, die Sache insoweit zu vertreten, zu gebrauchen und zu nutzen, als es mit den Rechten der andern verträglich ist.
2    Zur Veräusserung oder Belastung der Sache sowie zur Veränderung ihrer Zweckbestimmung bedarf es der Übereinstimmung aller Miteigentümer, soweit diese nicht einstimmig eine andere Ordnung vereinbart haben.
3    Bestehen Grundpfandrechte oder Grundlasten an Miteigentumsanteilen, so können die Miteigentümer die Sache selbst nicht mehr mit solchen Rechten belasten.
653 CC. Adducono che il sistema legale verrebbe modificato consentendo ai proprietari dei 2/3 della superficie soggetta a piano di quartiere, o a un solo proprietario nel caso di modifiche minori, di presentare una domanda di piano di quartiere concernente la proprietà altrui.

3.2 I ricorrenti non censurano, tantomeno con una motivazione conforme alle già citate esigenze, una violazione del principio della preminenza del diritto federale enunciato dall'art. 49 cpv. 1
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 49 Vorrang und Einhaltung des Bundesrechts - 1 Bundesrecht geht entgegenstehendem kantonalem Recht vor.
1    Bundesrecht geht entgegenstehendem kantonalem Recht vor.
2    Der Bund wacht über die Einhaltung des Bundesrechts durch die Kantone.
Cost. (cfr. su questo principio, DTF 134 I 269 consid. 6.2 e rinvii). Comunque, le nuove disposizioni di diritto pubblico non intervengono sulla definizione di proprietà data dal CC e non disciplinano diversamente i rapporti di proprietà relativamente ai fondi soggetti al vincolo di piano di quartiere. Esse rientrano nella competenza cantonale in materia di pianificazione del territorio (art. 75
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 75 Raumplanung - 1 Der Bund legt Grundsätze der Raumplanung fest. Diese obliegt den Kantonen und dient der zweckmässigen und haushälterischen Nutzung des Bodens und der geordneten Besiedlung des Landes.
1    Der Bund legt Grundsätze der Raumplanung fest. Diese obliegt den Kantonen und dient der zweckmässigen und haushälterischen Nutzung des Bodens und der geordneten Besiedlung des Landes.
2    Der Bund fördert und koordiniert die Bestrebungen der Kantone und arbeitet mit den Kantonen zusammen.
3    Bund und Kantone berücksichtigen bei der Erfüllung ihrer Aufgaben die Erfordernisse der Raumplanung.
Cost.) e non influiscono sulle norme di diritto privato sulla proprietà.

4.
4.1 I ricorrenti fanno valere una violazione della garanzia della proprietà. Sostengono che il carattere retroattivo della legge disattenderebbe la protezione della situazione acquisita e che, anche prescindendo da tale retroattività, la nuova disciplina comporterebbe una restrizione eccessiva per i proprietari minoritari, che sarebbero esposti al volere dei proprietari detentori dei 2/3 della superficie soggetta al vincolo di piano di quartiere, i quali potrebbero presentare una domanda riguardante i fondi dei primi. Ritengono che la maggioranza di 2/3 sarebbe comunque esigua e non terrebbe conto del valore dei terreni e delle costruzioni che vi sorgono. Negano l'esistenza di un interesse pubblico per la modifica legislativa legato a un obiettivo di pianificazione del territorio. Pur riconoscendo che tale modifica è idonea a sbloccare le situazioni di stallo esistenti sotto l'egida del precedente diritto, rimproverano alle autorità cantonali di non avere dimostrato quanti e quali sono tali situazioni. A loro dire, i pochi progetti attualmente bloccati per il mancato consenso di alcuni proprietari non giustificherebbero comunque la modifica impugnata, la quale non sarebbe nemmeno rispettosa del principio della proporzionalità.

4.2 Sollevando tali critiche, i ricorrenti fanno in sostanza valere che l'art. 56a cpv. 1 LALPT, che prevede la facoltà per i proprietari dei 2/3 della superficie soggetta a piano di quartiere di presentare la relativa domanda senza il consenso del terzo rimanente, disattenderebbe la garanzia della proprietà, segnatamente i requisiti dell'interesse pubblico e del principio della proporzionalità. Il richiamo al principio della protezione della situazione acquisita non deve più essere vagliato in questo contesto, siccome è invocato dai ricorrenti in relazione a una pretesa retroattività della legge, che come visto è infondata.
La facoltà per una parte dei proprietari interessati dal vincolo di elaborare autonomamente il piano di quartiere e la conseguente possibilità di avviare una procedura espropriativa per attuarlo comportano per gli altri proprietari una restrizione del loro diritto di proprietà. Essa è compatibile con l'art. 26
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 26 Eigentumsgarantie - 1 Das Eigentum ist gewährleistet.
1    Das Eigentum ist gewährleistet.
2    Enteignungen und Eigentumsbeschränkungen, die einer Enteignung gleichkommen, werden voll entschädigt.
Cost. se si fonda su una base legale sufficiente, se è giustificata da un interesse pubblico preponderante e se è conforme al principio della proporzionalità (art. 36 cpv. 1 a
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 36 Einschränkungen von Grundrechten - 1 Einschränkungen von Grundrechten bedürfen einer gesetzlichen Grundlage. Schwerwiegende Einschränkungen müssen im Gesetz selbst vorgesehen sein. Ausgenommen sind Fälle ernster, unmittelbarer und nicht anders abwendbarer Gefahr.
1    Einschränkungen von Grundrechten bedürfen einer gesetzlichen Grundlage. Schwerwiegende Einschränkungen müssen im Gesetz selbst vorgesehen sein. Ausgenommen sind Fälle ernster, unmittelbarer und nicht anders abwendbarer Gefahr.
2    Einschränkungen von Grundrechten müssen durch ein öffentliches Interesse oder durch den Schutz von Grundrechten Dritter gerechtfertigt sein.
3    Einschränkungen von Grundrechten müssen verhältnismässig sein.
4    Der Kerngehalt der Grundrechte ist unantastbar.
3 Cost.). Quest'ultimo principio esige che le misure messe in atto dall'ente pubblico siano idonee a raggiungere lo scopo desiderato, ch'esso non possa essere raggiunto mediante misure meno incisive e che esista un rapporto ragionevole tra questo scopo e gli interessi pregiudicati (DTF 135 I 233 consid. 3.1 e rinvii).

4.3 Secondo la giurisprudenza, nell'ambito del controllo astratto di un atto normativo cantonale, è determinante se alla norma impugnata possa essere attribuito un senso che la possa fare ritenere compatibile con le garanzie costituzionali invocate. Il Tribunale federale annulla una disposizione cantonale solo se non si presta ad alcuna interpretazione conforme al diritto costituzionale o del diritto federale di rango superiore (DTF 135 II 243 consid. 2; 135 I 233 consid. 3.2). Occorre al riguardo considerare la portata dell'ingerenza nel diritto fondamentale, la possibilità di ottenere una sufficiente protezione nel contesto di un successivo controllo della norma, le circostanze concrete in cui essa viene applicata, come pure la possibilità di una correzione nel caso di una sua applicazione e gli effetti sulla sicurezza del diritto. La semplice circostanza che in singoli casi la disposizione impugnata possa essere applicata in modo lesivo della Costituzione non conduce di per sé al suo annullamento da parte di questa Corte (DTF 134 I 293 consid. 2; 133 I 77 consid. 2; 130 I 26 consid. 2.1).

4.4 Secondo l'art. 56 cpv. 1 LALPT, il piano di quartiere è un progetto planovolumetrico inteso a concretizzare gli obiettivi di qualità paesaggistica, architettonica ed urbanistica fissati dal piano regolatore. Si tratta di uno strumento volto a promuovere un insediamento di particolare qualità architettonica ed urbanistica in un comparto delimitato a tale scopo dal piano regolatore. Esso è destinato a valorizzare sotto il profilo formale, funzionale ed estetico un insediamento ed è contestualmente chiamato ad offrire a chi vi abita elementi di identificazione e di aggregazione, come per esempio una piccola piazza, un parco o un'area da gioco (cfr. messaggio del Consiglio di Stato n. 6192 del 1° aprile 2009, pag. 3; linee guida Piani di quartiere, criteri di valutazione nell'ambito della licenza edilizia, edite dal Dipartimento del territorio, novembre 2009). I ricorrenti non contestano che di per sé lo strumento del piano di quartiere costituisce una misura pianificatoria fondata e giustificata dall'interesse pubblico. L'interesse alla base di un piano di quartiere concerne d'altra parte il singolo piano e può di principio essere contestato dai proprietari coinvolti nel contesto della procedura di adozione del piano regolatore,
che ne fissa i requisiti. Come riconosce l'autorità cantonale nella sua riposta al gravame, i proprietari interessati possono inoltre aggravarsi contro un piano di quartiere concreto nell'ambito della specifica procedura di approvazione (art. 56a cpv. 1 LALPT). Per quanto concerne la questione oggetto del presente litigio, riguardante la facoltà dei proprietari dei 2/3 della superficie sottoposta all'obbligo del piano di quartiere di presentare il relativo progetto, basta qui rilevare che, ammesso l'interesse pubblico alla base del piano stesso, non può ragionevolmente essere negato che esiste un interesse corrispondente a elaborarlo e ad attuarlo.
I ricorrenti sostengono che le situazioni di stallo attualmente esistenti, riconducibili al tenore della normativa previgente, non sarebbero conosciute: esse non sarebbero comunque così numerose e gravi da giustificare la modifica contestata. Ora, la previgente disciplina del piano di quartiere presupponeva il consenso di tutti i proprietari dei fondi soggetti al vincolo per elaborarlo ed attuarlo e non regolava il caso e le conseguenze di un eventuale disaccordo fra i proprietari. Il dissenso di un proprietario poteva quindi impedire l'attuazione del piano, comportando a sua volta per gli altri proprietari una limitazione rilevante della loro garanzia della proprietà (cfr. sentenza 1C_61/2009 del 28 luglio 2009 consid. 3.3). Come risulta chiaramente dai materiali legislativi, questa situazione è nota e riconosciuta dalle autorità cantonali, sicché la decisione del legislatore cantonale di prevedere una maggioranza qualificata per avviare la procedura di attuazione del piano risulta fondata su un interesse pubblico sufficiente.

4.5 I ricorrenti ritengono che la quota di proprietà corrispondente ai 2/3 della superficie soggetta al vincolo non costituirebbe una misura proporzionata allo scopo perseguito, poiché non terrebbe conto del valore dei terreni e degli edifici esistenti, non prenderebbe in considerazione le soluzioni alternative vigenti in altri Cantoni e rappresenterebbe un sacrificio insopportabile per i proprietari minoritari che non dovessero condividere l'impostazione del progetto presentato dai proprietari di maggioranza.
Poiché il piano di quartiere è destinato a concretizzare una costruzione di qualità su un comparto di ampie dimensioni di massima non ancora edificato, i vincoli dovrebbero generalmente interessare soprattutto fondi contigui inedificati. Di principio, la questione del valore del terreno inedificabile e di quello di eventuali edifici non dovrebbe quindi porsi nei termini prospettati dai ricorrenti. Tenuto conto dell'interesse a realizzare il piano di quartiere, il criterio della maggioranza dei 2/3 della superficie vincolata, certo opinabile ma frutto di una scelta legislativa, appare comunque praticabile e sostenibile. Richiamando le regolamentazioni vigenti nei Cantoni di Zurigo e di Vaud, i ricorrenti sostengono poi che si sarebbe potuta introdurre anche in Ticino la competenza dell'ente pubblico di elaborare il piano di quartiere, conferendo ai proprietari unicamente la facoltà di formularne la richiesta e di presentare eventuali suggerimenti. Disattendono tuttavia che il legislatore ticinese ha essenzialmente confermato l'istituto del piano di quartiere obbligatorio preesistente, che ha caratteristiche proprie, e lascia in particolare ai proprietari privati l'iniziativa della sua realizzazione (cfr. messaggio del Consiglio di
Stato citato, pag. 3). Sotto il profilo sistematico il legislatore ha inoltre mantenuto la regolamentazione del piano di quartiere accanto a quella del piano particolareggiato, la cui portata non è stata modificata. Il semplice fatto che altri Cantoni prevedano discipline diverse non basta a fare ritenere violato il principio della proporzionalità. Accennando poi al sacrificio sopportato dai proprietari che non dovessero condividere il progetto elaborato, i ricorrenti non considerano l'interesse alla realizzazione del piano di quartiere e la restrizione che potrebbe essere imposta agli altri proprietari fondiari nella situazione attuale, ove il dissenso di un unico proprietario può impedire del tutto l'edificazione dei loro fondi. Gli opponenti possono d'altra parte tutelare i loro interessi nel singolo caso, aggravandosi contro il progetto di piano di quartiere. In tali circostanze, la maggioranza di 2/3 prevista dall'art. 56a cpv. 1 LALPT può essere ritenuta una misura tutto sommato giustificata e adeguata a permettere la realizzazione del piano di quartiere obbligatorio stabilito dal piano regolatore.

5.
5.1 I ricorrenti criticano il diritto di espropriazione che, giusta il nuovo art. 56a cpv. 3 LALPT, può essere conferito per l'attuazione del piano di quartiere ai detentori dei 2/3 della superficie interessata dallo stesso. Lamentano il fatto che la disposizione non precisa esplicitamente che il diritto di espropriare può essere conferito ai privati solamente se dimostrano l'esistenza di un interesse pubblico importante. Sostengono inoltre che la tesi risultante dai materiali legislativi, secondo cui un'espropriazione dovrebbe avvenire solo quale ultima soluzione, qualora non possa essere evitata facendo capo in priorità alla procedura di raggruppamento terreni, sarebbe difficilmente praticabile.

5.2 L'art. 56a cpv. 3 LALPT rinvia esplicitamente alla legge cantonale di espropriazione, dell'8 marzo 1971 (LEspr/TI), segnatamente all'art. 3 cpv. 1, che disciplina la competenza del Consiglio di Stato a conferire il diritto di espropriazione giusta i cpv. 2 e 3 dell'art. 2 LEspr/TI, dopo avere sentito il preavviso del Municipio del Comune ove si prevede di costruire l'opera. L'art. 3 cpv. 1 LEspr/TI richiama quindi esplicitamente l'art. 2 cpv. 3
SR 711 Bundesgesetz vom 20. Juni 1930 über die Enteignung (EntG)
EntG Art. 2 - Der Bund kann das Enteignungsrecht selbst ausüben oder es an Dritte übertragen.
LEspr, secondo cui il conferimento del diritto di espropriazione ad un ente privato può avvenire solo se il richiedente provi l'esistenza di un interesse pubblico importante. Non v'è motivo per ritenere che il conferimento del diritto di espropriazione sarà basato su criteri diversi o che nell'ambito di un caso di applicazione dell'art. 56a cpv. 3 LALPT la procedura espropriativa non verrà svolta correttamente. Contro la decisione del Governo sul conferimento del diritto di espropriazione è inoltre dato il ricorso al Tribunale cantonale amministrativo (art. 3 cpv. 2 LEspr/TI) e, d'altra parte, gli espropriati potranno fare valere le loro pretese nell'ambito del procedimento espropriativo nel cui contesto dovrà essere riconosciuta una piena indennità (art. 26 cpv. 2
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 26 Eigentumsgarantie - 1 Das Eigentum ist gewährleistet.
1    Das Eigentum ist gewährleistet.
2    Enteignungen und Eigentumsbeschränkungen, die einer Enteignung gleichkommen, werden voll entschädigt.
Cost., art. 9 LEspr/
TI).

5.3 Dai materiali legislativi e dalla risposta al gravame risulta che il diritto di espropriazione sarebbe imponibile solo quale "ultima ratio", qualora non fosse possibile giungere a una soluzione praticabile per tutti i proprietari mediante una procedura di riordino fondiario. Questo presupposto non trova tuttavia riscontro nel testo legale, che per l'attuazione del piano di quartiere, non prevede l'obbligo di eseguire una simile procedura prima di avviare quella espropriativa. La questione non deve tuttavia essere approfondita, siccome, adducendo che una ricomposizione particellare permetterebbe unicamente di ridisegnare i confini dei fondi senza risolvere la questione del dissenso dei proprietari di minoranza a realizzare il piano di quartiere, i ricorrenti non sostengono che l'espropriazione prevista dall'art. 56a cpv. 3 LALPT non sarebbe adeguata e necessaria a raggiungere lo scopo perseguito, vale a dire la realizzazione concreta del piano di quartiere.

6.
6.1 I ricorrenti lamentano infine la violazione della garanzia della libertà economica. Asseriscono che la modifica legislativa limiterebbe la libertà contrattuale dei proprietari di minoranza, che non potrebbero più vendere i loro fondi ad un acquirente di loro scelta ad un prezzo di mercato adeguato. Ritengono inoltre che i proprietari della maggioranza di 2/3 potrebbero elaborare un piano di quartiere che esclude determinate destinazioni per gli edifici al suo interno, impedendo così agli altri proprietari di avviarvi ed esercitarvi le loro attività economiche.

6.2 Il Tribunale federale ha già avuto modo di precisare che il semplice fatto che un provvedimento pianificatorio possa avere un'incidenza su un'attività economica non è di per sé contrario all'art. 27
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 27 Wirtschaftsfreiheit - 1 Die Wirtschaftsfreiheit ist gewährleistet.
1    Die Wirtschaftsfreiheit ist gewährleistet.
2    Sie umfasst insbesondere die freie Wahl des Berufes sowie den freien Zugang zu einer privatwirtschaftlichen Erwerbstätigkeit und deren freie Ausübung.
Cost., nella misura in cui le limitazioni siano giustificate dalle necessità di una pianificazione territoriale conforme agli scopi dell'art. 75
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 75 Raumplanung - 1 Der Bund legt Grundsätze der Raumplanung fest. Diese obliegt den Kantonen und dient der zweckmässigen und haushälterischen Nutzung des Bodens und der geordneten Besiedlung des Landes.
1    Der Bund legt Grundsätze der Raumplanung fest. Diese obliegt den Kantonen und dient der zweckmässigen und haushälterischen Nutzung des Bodens und der geordneten Besiedlung des Landes.
2    Der Bund fördert und koordiniert die Bestrebungen der Kantone und arbeitet mit den Kantonen zusammen.
3    Bund und Kantone berücksichtigen bei der Erfüllung ihrer Aufgaben die Erfordernisse der Raumplanung.
Cost. e ch'esse non privino di qualsiasi contenuto la libertà di commercio e di industria (cfr. sentenza 1C_323/2007 del 15 febbraio 2008 consid. 5, in: RtiD II-2008, n. 55, pag. 235 segg.).

6.3 Ora, la modifica legislativa non impone né vieta ai proprietari contrari alla realizzazione del piano di quartiere di concludere contratti di compravendita con determinati acquirenti (cfr., per un caso contrario, DTF 135 I 233 consid. 5.4). L'asserzione dei ricorrenti secondo cui questi proprietari non potrebbero conseguire un prezzo adeguato nel contesto di una libera contrattazione a causa della possibilità di esproprio non poggia su argomenti validi e nemmeno appare oggettivamente verosimile. Si tratta in effetti di comparti previsti per un'edificazione di qualità, senz'altro atti a suscitare l'interesse di una determinata cerchia di acquirenti disponibili se del caso a partecipare all'attuazione del piano di quartiere. Questo piano deve poi essere conforme alla destinazione della zona prevista dal piano regolatore (cfr. Matea Pessina, Il piano di quartiere nel diritto della pianificazione del territorio ticinese, in: RDAT II-1997, pag. 299; Renato Steiger, Il piano di quartiere nella LALPT, in: RDAT II-1993, pag. 337). I proprietari toccati, per tutelare i loro interessi riguardo all'utilizzazione ammissibile nel comparto, possono quindi intervenire nel quadro della procedura pianificatoria, rispettivamente possono
aggravarsi contro il progetto di piano di quartiere qualora non fosse conforme ai requisiti del piano regolatore. La modifica legislativa non introduce pertanto misure adottate sotto l'apparenza della pianificazione territoriale, ma volte unicamente a favorire determinate imprese o settori di attività a scapito di altri.

7.
Ne segue che, in quanto ammissibile, il ricorso deve essere respinto. Le spese giudiziarie seguono la soccombenza e sono quindi poste a carico dei ricorrenti (art. 66 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 66 Erhebung und Verteilung der Gerichtskosten - 1 Die Gerichtskosten werden in der Regel der unterliegenden Partei auferlegt. Wenn die Umstände es rechtfertigen, kann das Bundesgericht die Kosten anders verteilen oder darauf verzichten, Kosten zu erheben.
1    Die Gerichtskosten werden in der Regel der unterliegenden Partei auferlegt. Wenn die Umstände es rechtfertigen, kann das Bundesgericht die Kosten anders verteilen oder darauf verzichten, Kosten zu erheben.
2    Wird ein Fall durch Abstandserklärung oder Vergleich erledigt, so kann auf die Erhebung von Gerichtskosten ganz oder teilweise verzichtet werden.
3    Unnötige Kosten hat zu bezahlen, wer sie verursacht.
4    Dem Bund, den Kantonen und den Gemeinden sowie mit öffentlich-rechtlichen Aufgaben betrauten Organisationen dürfen in der Regel keine Gerichtskosten auferlegt werden, wenn sie in ihrem amtlichen Wirkungskreis, ohne dass es sich um ihr Vermögensinteresse handelt, das Bundesgericht in Anspruch nehmen oder wenn gegen ihre Entscheide in solchen Angelegenheiten Beschwerde geführt worden ist.
5    Mehrere Personen haben die ihnen gemeinsam auferlegten Gerichtskosten, wenn nichts anderes bestimmt ist, zu gleichen Teilen und unter solidarischer Haftung zu tragen.
LTF).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1.
Nella misura in cui è ammissibile, il ricorso è respinto.

2.
Le spese giudiziarie di fr. 2'000.-- sono poste a carico dei ricorrenti.

3.
Comunicazione ai patrocinatori dei ricorrenti, al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio del Cantone Ticino.

Losanna, 16 agosto 2010

In nome della I Corte di diritto pubblico
del Tribunale federale svizzero
Il Presidente: Il Cancelliere:

Féraud Gadoni
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : 1C_23/2010
Data : 16. August 2010
Pubblicato : 31. August 2010
Sorgente : Bundesgericht
Stato : Unpubliziert
Ramo giuridico : Raumplanung und öffentliches Baurecht
Oggetto : modifica della legge cantonale di applicazione della legge federale sulla pianificazione del territorio (piano di quartiere)


Registro di legislazione
CC: 648
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907
CC Art. 648 - 1 Ogni comproprietario è autorizzato a rappresentare la cosa, ad usarne e goderne nella misura compatibile con i diritti degli altri.
1    Ogni comproprietario è autorizzato a rappresentare la cosa, ad usarne e goderne nella misura compatibile con i diritti degli altri.
2    Per alienare la cosa, per imporle degli aggravi o per cambiarne la destinazione, occorre il consenso di tutti i comproprietari, a meno che questi abbiano unanimemente stabilito un'altra norma.
3    I comproprietari non possono gravare la cosa di diritti di pegno o di oneri fondiari, qualora ne siano già gravate singole quote.
Cost: 9 
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 9 Protezione dall'arbitrio e tutela della buona fede - Ognuno ha diritto d'essere trattato senza arbitrio e secondo il principio della buona fede da parte degli organi dello Stato.
26 
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 26 Garanzia della proprietà - 1 La proprietà è garantita.
1    La proprietà è garantita.
2    In caso d'espropriazione o di restrizione equivalente della proprietà è dovuta piena indennità.
27 
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 27 Libertà economica - 1 La libertà economica è garantita.
1    La libertà economica è garantita.
2    Essa include in particolare la libera scelta della professione, il libero accesso a un'attività economica privata e il suo libero esercizio.
36 
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 36 Limiti dei diritti fondamentali - 1 Le restrizioni dei diritti fondamentali devono avere una base legale. Se gravi, devono essere previste dalla legge medesima. Sono eccettuate le restrizioni ordinate in caso di pericolo grave, immediato e non altrimenti evitabile.
1    Le restrizioni dei diritti fondamentali devono avere una base legale. Se gravi, devono essere previste dalla legge medesima. Sono eccettuate le restrizioni ordinate in caso di pericolo grave, immediato e non altrimenti evitabile.
2    Le restrizioni dei diritti fondamentali devono essere giustificate da un interesse pubblico o dalla protezione di diritti fondamentali altrui.
3    Esse devono essere proporzionate allo scopo.
4    I diritti fondamentali sono intangibili nella loro essenza.
49 
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 49 Preminenza e rispetto del diritto federale - 1 Il diritto federale prevale su quello cantonale contrario.
1    Il diritto federale prevale su quello cantonale contrario.
2    La Confederazione vigila sul rispetto del diritto federale da parte dei Cantoni.
75
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 75 Pianificazione del territorio - 1 La Confederazione stabilisce i principi della pianificazione territoriale. Questa spetta ai Cantoni ed è volta a un'appropriata e parsimoniosa utilizzazione del suolo e a un ordinato insediamento del territorio.
1    La Confederazione stabilisce i principi della pianificazione territoriale. Questa spetta ai Cantoni ed è volta a un'appropriata e parsimoniosa utilizzazione del suolo e a un ordinato insediamento del territorio.
2    La Confederazione promuove e coordina gli sforzi dei Cantoni e collabora con loro.
3    Nell'adempimento dei loro compiti, la Confederazione e i Cantoni considerano le esigenze della pianificazione territoriale.
LEspr: 2
SR 711 Legge federale del 20 giugno 1930 sull'espropriazione (LEspr)
LEspr Art. 2 - La Confederazione può esercitare essa medesima il diritto di espropriazione o conferirlo a terzi.
LPT: 4 
SR 700 Legge federale del 22 giugno 1979 sulla pianificazione del territorio (Legge sulla pianificazione del territorio, LPT) - Legge sulla pianificazione del territorio
LPT Art. 4 Informazione e partecipazione - 1 Le autorità incaricate di compiti pianificatori informano la popolazione sugli scopi e sullo sviluppo delle pianificazioni previste dalla presente legge.
1    Le autorità incaricate di compiti pianificatori informano la popolazione sugli scopi e sullo sviluppo delle pianificazioni previste dalla presente legge.
2    Esse provvedono per un'adeguata partecipazione della popolazione al processo pianificatorio.
3    I piani previsti dalla presente legge sono pubblici.
21
SR 700 Legge federale del 22 giugno 1979 sulla pianificazione del territorio (Legge sulla pianificazione del territorio, LPT) - Legge sulla pianificazione del territorio
LPT Art. 21 Obbligatorietà e adattamento - 1 I piani d'utilizzazione vincolano ognuno.
1    I piani d'utilizzazione vincolano ognuno.
2    In caso di notevole cambiamento delle circostanze, i piani d'utilizzazione sono riesaminati e, se necessario, adattati.
LTF: 42 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 42 Atti scritti - 1 Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati.
1    Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati.
2    Nei motivi occorre spiegare in modo conciso perché l'atto impugnato viola il diritto. Qualora il ricorso sia ammissibile soltanto se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o un caso particolarmente importante per altri motivi, occorre spiegare perché la causa adempie siffatta condizione.14 15
3    Se sono in possesso della parte, i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati; se l'atto scritto è diretto contro una decisione, anche questa deve essere allegata.
4    In caso di trasmissione per via elettronica, la parte o il suo patrocinatore deve munire l'atto scritto di una firma elettronica qualificata secondo la legge del 18 marzo 201616 sulla firma elettronica. Il Tribunale federale determina mediante regolamento:
a  il formato dell'atto scritto e dei relativi allegati;
b  le modalità di trasmissione;
c  le condizioni alle quali può essere richiesta la trasmissione successiva di documenti cartacei in caso di problemi tecnici.17
5    Se mancano la firma della parte o del suo patrocinatore, la procura dello stesso o gli allegati prescritti, o se il patrocinatore non è autorizzato in quanto tale, è fissato un congruo termine per sanare il vizio, con la comminatoria che altrimenti l'atto scritto non sarà preso in considerazione.
6    Gli atti illeggibili, sconvenienti, incomprensibili, prolissi o non redatti in una lingua ufficiale possono essere del pari rinviati al loro autore affinché li modifichi.
7    Gli atti scritti dovuti a condotta processuale da querulomane o altrimenti abusiva sono inammissibili.
66 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti.
1    Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti.
2    In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie.
3    Le spese inutili sono pagate da chi le causa.
4    Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso.
5    Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale.
82 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 82 Principio - Il Tribunale federale giudica i ricorsi:
a  contro le decisioni pronunciate in cause di diritto pubblico;
b  contro gli atti normativi cantonali;
c  concernenti il diritto di voto dei cittadini nonché le elezioni e votazioni popolari.
87 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 87 Autorità inferiori in caso di ricorsi contro atti normativi - 1 Gli atti normativi cantonali sono direttamente impugnabili mediante ricorso se non è possibile avvalersi di alcun rimedio giuridico cantonale.
1    Gli atti normativi cantonali sono direttamente impugnabili mediante ricorso se non è possibile avvalersi di alcun rimedio giuridico cantonale.
2    Se il diritto cantonale prevede un rimedio giuridico contro gli atti normativi, si applica l'articolo 86.
89 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 89 Diritto di ricorso - 1 Ha diritto di interporre ricorso in materia di diritto pubblico chi:
1    Ha diritto di interporre ricorso in materia di diritto pubblico chi:
a  ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo;
b  è particolarmente toccato dalla decisione o dall'atto normativo impugnati; e
c  ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modifica degli stessi.
2    Hanno inoltre diritto di ricorrere:
a  la Cancelleria federale, i dipartimenti federali o, in quanto lo preveda il diritto federale, i servizi loro subordinati, se l'atto impugnato può violare la legislazione federale nella sfera dei loro compiti;
b  in materia di rapporti di lavoro del personale federale, l'organo competente dell'Assemblea federale;
c  i Comuni e gli altri enti di diritto pubblico, se fanno valere la violazione di garanzie loro conferite dalla costituzione cantonale o dalla Costituzione federale;
d  le persone, le organizzazioni e le autorità legittimate al ricorso in virtù di un'altra legge federale.
3    In materia di diritti politici (art. 82 lett. c), il diritto di ricorrere spetta inoltre a chiunque abbia diritto di voto nell'affare in causa.
95 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione:
a  del diritto federale;
b  del diritto internazionale;
c  dei diritti costituzionali cantonali;
d  delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari;
e  del diritto intercantonale.
101 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 101 Ricorso contro atti normativi - Il ricorso contro un atto normativo deve essere depositato presso il Tribunale federale entro 30 giorni dalla pubblicazione di tale atto secondo il diritto cantonale.
106
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto.
1    Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto.
2    Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura.
Registro DTF
119-IA-154 • 122-II-113 • 122-V-405 • 124-III-266 • 125-I-182 • 126-V-134 • 128-II-112 • 130-I-26 • 132-II-408 • 133-I-286 • 133-I-77 • 133-II-249 • 133-II-97 • 133-III-393 • 134-I-269 • 134-I-293 • 135-I-233 • 135-II-243 • 136-I-17 • 136-I-49
Weitere Urteile ab 2000
1C_23/2010 • 1C_323/2007 • 1C_61/2009 • 1P.298/2005 • 2C_750/2008
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
ricorrente • questio • tribunale federale • interesse pubblico • consiglio di stato • diritto di espropriare • pianificazione del territorio • urbanistica • interesse degno di protezione • garanzia della proprietà • cio • diritto pubblico • entrata in vigore • concretizzazione • autorità cantonale • legge federale sulla pianificazione del territorio • principio della buona fede • ripartizione dei compiti • decisione • libertà economica
... Tutti