Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal
Cour VI
F-4814/2020
Arrêt du 27 novembre 2020
Yannick Antoniazza-Hafner, juge unique,
Composition avec l'approbation de Yanick Felley, juge ;
Claudine Schenk, greffière.
A._______, née le [...],
alias A._______, née le [...],
alias A._______, née le [...],
alias A._______, née le [...],
Parties
Ethiopie,
représentée par l'Association elisa-asile, par l'entremise de Mme Marine Zurbuchen,
Case postale 542, 1214 Vernier,
recourante,
contre
Secrétariat d'Etat aux migrations SEM,
Quellenweg 6, 3003 Berne,
autorité inférieure.
Objet Décision concernant l'octroi d'un délai de rétablissement et de réflexion (respectivement une demande de réexamen) ; asile (non-entrée en matière / procédure Dublin) et renvoi ; décision du SEM du 23 septembre 2020 / N ... ...
Faits :
A.
Le 22 novembre 2018, A.________ a déposé une première demande d'asile en Suisse. Par décision du 22 février 2019, le Secrétariat d'Etat aux migrations (SEM ou autorité inférieure) n'est pas entré en matière sur cette demande et a prononcé le transfert de la prénommée vers l'Italie, le pays compétent pour le traitement de sa requête en vertu du règlement Dublin III (JO L 180/31 du 29.6.2013; ci-après : RD III). Cette décision, qui est demeurée incontestée, est entrée en force. L'intéressée a été transférée vers l'Italie le 12 juin 2019.
B.
Par acte du 6 mai 2020, la prénommée a déposé une seconde demande d'asile en Suisse. Une comparaison avec la base de données européenne d'empreintes digitales "Eurodac" a révélé que l'intéressée, suite à son transfert, avait déposé une demande d'asile en Italie le 13 juin 2019.
Dans le cadre de cette procédure, la requérante a versé en cause deux rapports médicaux datés respectivement des 2 et 3 juillet 2020.
Par décision du 27 juillet 2020, le SEM n'est pas entré en matière sur la seconde demande d'asile de la prénommée et a derechef prononcé le transfert de celle-ci vers l'Italie. Le recours formé par l'intéressée contre cette décision a été rejeté par arrêt du Tribunal administratif fédéral (TAF ou Tribunal de céans) du 13 août 2020 rendu en la cause F-3922/2020.
C.
C.a Par requête du 17 septembre 2020, A._______ a requis du SEM qu'il suspende l'exécution de son renvoi (recte : transfert) vers l'Italie. Elle s'est appuyée principalement sur une attestation du Centre social protestant (CSP) datée du même jour et censée établir sa qualité de victime potentielle de traite humaine au sens de l'art. 4 de la Convention du Conseil de l'Europe du 16 mai 2005 sur la lutte contre la traite des êtres humains entrée en vigueur pour la Suisse le 1er avril 2013 (RS 0.311.543; ci-après : Convention anti-traite ou CTEH). Elle a également versé en cause un rapport médical du 2 septembre 2020 traitant de sa santé psychique, ainsi qu'un rapport de consultation gynécologique daté du 26 août 2020.
C.b Par décision du 23 septembre 2020 (notifiée le jour suivant) intitulée "décision concernant l'octroi d'un délai de rétablissement et de réflexion", le SEM a rejeté cette requête, refusant par là même de suspendre l'exécution du transfert de la requérante. Il a indiqué qu'un recours pouvait être interjeté contre sa décision (incidente) auprès du Tribunal de céans "dans les 5 jours" dès sa notification, conformément à l'art. 108 al. 1
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 108 Termini di ricorso - 1 Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
|
1 | Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Nella procedura ampliata, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro 30 giorni o, se si tratta di una decisione incidentale, entro dieci giorni dalla notificazione della decisione. |
3 | Il ricorso contro le decisioni di non entrata nel merito e contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a deve essere interposto entro cinque giorni lavorativi dalla notificazione della decisione. |
4 | Il ricorso contro il rifiuto dell'entrata in Svizzera secondo l'articolo 22 capoverso 2 può essere interposto fino al momento della notificazione di una decisione secondo l'articolo 23 capoverso 1. |
5 | La verifica della legalità e dell'adeguatezza dell'assegnazione di un luogo di soggiorno all'aeroporto o in un altro luogo appropriato conformemente all'articolo 22 capoversi 3 e 4 può essere chiesta in qualsiasi momento mediante ricorso. |
6 | Negli altri casi il termine di ricorso è di 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
7 | Gli atti scritti trasmessi per telefax sono considerati consegnati validamente se pervengono tempestivamente al Tribunale amministrativo federale e sono regolarizzati mediante l'invio ulteriore dell'originale firmato, conformemente alle norme dell'articolo 52 capoversi 2 e 3 PA365. |
C.c En date du 29 septembre 2020, la prénommée (agissant par l'entremise de sa mandataire) a recouru contre cette décision. Elle a conclu, principalement, à l'annulation de la décision querellée et à l'octroi du délai de rétablissement et de réflexion d'au moins 30 jours prévu par l'art. 13 par. 1 CTEH et, subsidiairement, au renvoi de la cause à l'autorité inférieure pour complément d'instruction et nouvelle décision dans le sens des considérants. Elle a par ailleurs requis la suspension de l'exécution de son renvoi (recte: transfert) jusqu'à l'issue de la procédure, ainsi que le bénéfice de l'assistance judiciaire partielle.
Sur le plan formel, elle a invoqué que la décision querellée contenait une indication erronée des voies de droit, en ce sens que le délai de recours applicable en l'espèce était de 30 jours, conformément à l'art. 108 al. 6
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 108 Termini di ricorso - 1 Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
|
1 | Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Nella procedura ampliata, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro 30 giorni o, se si tratta di una decisione incidentale, entro dieci giorni dalla notificazione della decisione. |
3 | Il ricorso contro le decisioni di non entrata nel merito e contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a deve essere interposto entro cinque giorni lavorativi dalla notificazione della decisione. |
4 | Il ricorso contro il rifiuto dell'entrata in Svizzera secondo l'articolo 22 capoverso 2 può essere interposto fino al momento della notificazione di una decisione secondo l'articolo 23 capoverso 1. |
5 | La verifica della legalità e dell'adeguatezza dell'assegnazione di un luogo di soggiorno all'aeroporto o in un altro luogo appropriato conformemente all'articolo 22 capoversi 3 e 4 può essere chiesta in qualsiasi momento mediante ricorso. |
6 | Negli altri casi il termine di ricorso è di 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
7 | Gli atti scritti trasmessi per telefax sono considerati consegnati validamente se pervengono tempestivamente al Tribunale amministrativo federale e sono regolarizzati mediante l'invio ulteriore dell'originale firmato, conformemente alle norme dell'articolo 52 capoversi 2 e 3 PA365. |
C.d Le 1er octobre 2020, le Tribunal de céans a provisoirement suspendu l'exécution du transfert de la recourante. Par ordonnance du 6 octobre 2020 (notifiée le jour suivant), il a avisé la mandataire de celle-ci qu'il se prononcerait ultérieurement sur la question de la durée du délai de recours applicable en l'espèce et lui a, à toutes fins utiles, donné la possibilité de présenter un mémoire ampliatif jusqu'au 26 octobre 2020, faculté dont l'intéressée n'a pas fait usage.
Droit :
1.
1.1. Le Tribunal de céans, en vertu de l'art. 31
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA). |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
|
1 | Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
a | la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi; |
b | l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi; |
c | il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi. |
2 | Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24 |
3 | Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni. |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni: |
|
a | del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente; |
b | del Consiglio federale concernenti: |
b1 | la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale, |
b10 | la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie; |
b2 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari, |
b3 | il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita, |
b4 | il divieto di determinate attività secondo la LAIn30, |
b4bis | il divieto di organizzazioni secondo la LAIn, |
b5 | la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia, |
b6 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori, |
b7 | la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici, |
b8 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione, |
b9 | la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato, |
c | del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cbis | del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cquater | del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione; |
cquinquies | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria; |
cter | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria; |
d | della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente; |
e | degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione; |
f | delle commissioni federali; |
g | dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende; |
h | delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione; |
i | delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale. |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 1 Principio - 1 Il Tribunale amministrativo federale è il tribunale amministrativo generale della Confederazione. |
|
1 | Il Tribunale amministrativo federale è il tribunale amministrativo generale della Confederazione. |
2 | In quanto la legge non escluda il ricorso al Tribunale federale, il Tribunale amministrativo federale giudica quale autorità di grado precedente. |
3 | È dotato di 50-70 posti di giudice. |
4 | L'Assemblea federale stabilisce il numero dei posti di giudice mediante ordinanza. |
5 | Per far fronte a un afflusso straordinario di nuove pratiche, l'Assemblea federale può di volta in volta autorizzare, per due anni al massimo, posti supplementari di giudice. |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni: |
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a | del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente; |
b | del Consiglio federale concernenti: |
b1 | la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale, |
b10 | la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie; |
b2 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari, |
b3 | il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita, |
b4 | il divieto di determinate attività secondo la LAIn30, |
b4bis | il divieto di organizzazioni secondo la LAIn, |
b5 | la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia, |
b6 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori, |
b7 | la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici, |
b8 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione, |
b9 | la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato, |
c | del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cbis | del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cquater | del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione; |
cquinquies | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria; |
cter | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria; |
d | della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente; |
e | degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione; |
f | delle commissioni federali; |
g | dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende; |
h | delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione; |
i | delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 83 Eccezioni - Il ricorso è inammissibile contro: |
|
a | le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale; |
b | le decisioni in materia di naturalizzazione ordinaria; |
c | le decisioni in materia di diritto degli stranieri concernenti: |
c1 | l'entrata in Svizzera, |
c2 | i permessi o autorizzazioni al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto, |
c3 | l'ammissione provvisoria, |
c4 | l'espulsione fondata sull'articolo 121 capoverso 2 della Costituzione federale e l'allontanamento, |
c5 | le deroghe alle condizioni d'ammissione, |
c6 | la proroga del permesso per frontalieri, il cambiamento di Cantone, il cambiamento d'impiego del titolare di un permesso per frontalieri, nonché il rilascio di documenti di viaggio a stranieri privi di documenti; |
d | le decisioni in materia d'asilo pronunciate: |
d1 | dal Tribunale amministrativo federale, salvo quelle che concernono persone contro le quali è pendente una domanda d'estradizione presentata dallo Stato che hanno abbandonato in cerca di protezione, |
d2 | da un'autorità cantonale inferiore e concernenti un permesso o un'autorizzazione al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto; |
e | le decisioni concernenti il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente contro membri di autorità o contro agenti della Confederazione; |
f | le decisioni in materia di appalti pubblici se: |
fbis | le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti decisioni secondo l'articolo 32i della legge del 20 marzo 200963 sul trasporto di viaggiatori; |
f1 | non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; sono fatti salvi i ricorsi contro gli appalti del Tribunale amministrativo federale, del Tribunale penale federale, del Tribunale federale dei brevetti, del Ministero pubblico della Confederazione e delle autorità giudiziarie cantonali superiori, o |
f2 | il valore stimato della commessa non raggiunge il valore soglia determinante secondo l'articolo 52 capoverso 1 in combinato disposto con l'allegato 4 numero 2 della legge federale del 21 giugno 201961 sugli appalti pubblici; |
g | le decisioni in materia di rapporti di lavoro di diritto pubblico, in quanto concernano una controversia non patrimoniale, ma non la parità dei sessi; |
h | le decisioni concernenti l'assistenza amministrativa internazionale, eccettuata l'assistenza amministrativa in materia fiscale; |
i | le decisioni in materia di servizio militare, civile o di protezione civile; |
j | le decisioni in materia di approvvigionamento economico del Paese adottate in situazioni di grave penuria; |
k | le decisioni concernenti i sussidi al cui ottenimento la legislazione non conferisce un diritto; |
l | le decisioni concernenti l'imposizione di dazi operata in base alla classificazione tariffaria o al peso delle merci; |
m | le decisioni concernenti il condono o la dilazione del pagamento di tributi; in deroga alla presente disposizione, il ricorso è ammissibile contro le decisioni concernenti il condono dell'imposta federale diretta o dell'imposta cantonale o comunale sul reddito e sull'utile se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o se si tratta per altri motivi di un caso particolarmente importante; |
n | le decisioni in materia di energia nucleare concernenti: |
n1 | l'esigenza di un nulla osta o la modifica di un'autorizzazione o di una decisione, |
n2 | l'approvazione di un piano d'accantonamenti per le spese di smaltimento antecedenti lo spegnimento di un impianto nucleare, |
n3 | i nulla osta; |
o | le decisioni in materia di circolazione stradale concernenti l'omologazione del tipo di veicoli; |
p | le decisioni del Tribunale amministrativo federale in materia di traffico delle telecomunicazioni, radiotelevisione e poste concernenti:68 |
p1 | concessioni oggetto di una pubblica gara, |
p2 | controversie secondo l'articolo 11a della legge del 30 aprile 199769 sulle telecomunicazioni; |
p3 | controversie secondo l'articolo 8 della legge del 17 dicembre 201071 sulle poste; |
q | le decisioni in materia di medicina dei trapianti concernenti: |
q1 | l'iscrizione nella lista d'attesa, |
q2 | l'attribuzione di organi; |
r | le decisioni in materia di assicurazione malattie pronunciate dal Tribunale amministrativo federale in virtù dell'articolo 3472 della legge del 17 giugno 200573 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF); |
s | le decisioni in materia di agricoltura concernenti: |
s1 | ... |
s2 | la delimitazione delle zone nell'ambito del catasto della produzione; |
t | le decisioni concernenti l'esito di esami e di altre valutazioni della capacità, segnatamente nei settori della scuola, della formazione continua e dell'esercizio della professione; |
u | le decisioni in materia di offerte pubbliche di acquisto (art. 125-141 della L del 19 giu. 201577 sull'infrastruttura finanziaria); |
v | le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti divergenze d'opinione tra autorità in materia di assistenza amministrativa o giudiziaria a livello nazionale; |
w | le decisioni in materia di diritto dell'elettricità concernenti l'approvazione dei piani di impianti elettrici a corrente forte e di impianti elettrici a corrente debole e l'espropriazione dei diritti necessari per la costruzione o l'esercizio di siffatti impianti, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; |
x | le decisioni concernenti la concessione di contributi di solidarietà ai sensi della legge federale del 30 settembre 201681 sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981, tranne se si pone una questione di diritto di importanza fondamentale o si tratta di un caso particolarmente importante per altri motivi; |
y | le decisioni pronunciate dal Tribunale amministrativo federale nelle procedure amichevoli per evitare un'imposizione non conforme alla convenzione internazionale applicabile in ambito fiscale; |
z | le decisioni concernenti le autorizzazioni edilizie di impianti eolici d'interesse nazionale secondo l'articolo 71c capoverso 1 lettera b della legge federale del 30 settembre 201684 sull'energia e le autorizzazioni di competenza cantonale a esse necessariamente connesse, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale. |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 105 Ricorsi contro le decisioni della SEM - Contro le decisioni della SEM può essere interposto ricorso secondo la legge federale del 17 giugno 2005357 sul Tribunale amministrativo federale. |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 37 Principio - La procedura dinanzi al Tribunale amministrativo federale è retta dalla PA56, in quanto la presente legge non disponga altrimenti. |
1.2. La recourante a qualité pour recourir (cf. art. 48 al. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi: |
|
1 | Ha diritto di ricorrere chi: |
a | ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo; |
b | è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e |
c | ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa. |
2 | Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente. |
|
1 | L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente. |
2 | Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi. |
3 | Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso. |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 108 Termini di ricorso - 1 Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
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1 | Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Nella procedura ampliata, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro 30 giorni o, se si tratta di una decisione incidentale, entro dieci giorni dalla notificazione della decisione. |
3 | Il ricorso contro le decisioni di non entrata nel merito e contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a deve essere interposto entro cinque giorni lavorativi dalla notificazione della decisione. |
4 | Il ricorso contro il rifiuto dell'entrata in Svizzera secondo l'articolo 22 capoverso 2 può essere interposto fino al momento della notificazione di una decisione secondo l'articolo 23 capoverso 1. |
5 | La verifica della legalità e dell'adeguatezza dell'assegnazione di un luogo di soggiorno all'aeroporto o in un altro luogo appropriato conformemente all'articolo 22 capoversi 3 e 4 può essere chiesta in qualsiasi momento mediante ricorso. |
6 | Negli altri casi il termine di ricorso è di 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
7 | Gli atti scritti trasmessi per telefax sono considerati consegnati validamente se pervengono tempestivamente al Tribunale amministrativo federale e sono regolarizzati mediante l'invio ulteriore dell'originale firmato, conformemente alle norme dell'articolo 52 capoversi 2 e 3 PA365. |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 108 Termini di ricorso - 1 Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
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1 | Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Nella procedura ampliata, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro 30 giorni o, se si tratta di una decisione incidentale, entro dieci giorni dalla notificazione della decisione. |
3 | Il ricorso contro le decisioni di non entrata nel merito e contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a deve essere interposto entro cinque giorni lavorativi dalla notificazione della decisione. |
4 | Il ricorso contro il rifiuto dell'entrata in Svizzera secondo l'articolo 22 capoverso 2 può essere interposto fino al momento della notificazione di una decisione secondo l'articolo 23 capoverso 1. |
5 | La verifica della legalità e dell'adeguatezza dell'assegnazione di un luogo di soggiorno all'aeroporto o in un altro luogo appropriato conformemente all'articolo 22 capoversi 3 e 4 può essere chiesta in qualsiasi momento mediante ricorso. |
6 | Negli altri casi il termine di ricorso è di 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
7 | Gli atti scritti trasmessi per telefax sono considerati consegnati validamente se pervengono tempestivamente al Tribunale amministrativo federale e sono regolarizzati mediante l'invio ulteriore dell'originale firmato, conformemente alle norme dell'articolo 52 capoversi 2 e 3 PA365. |
2.
2.1. A titre préliminaire, il convient de trancher la question de la nature de la décision querellée et de déterminer les règles de procédure applicables en l'espèce, en particulier celles relatives à la durée du délai de recours.
2.2. Dans ce contexte, il sied de rappeler que la procédure administrative distingue les moyens de droit ordinaires et extraordinaires. Contrairement aux premiers, les seconds sont dirigés contre des décisions entrées en force de chose jugée formelle, à savoir contre des décisions qui ne peuvent plus être contestées par un moyen de droit ordinaire. La demande de révision (dont l'examen incombe à l'autorité de recours et suppose que la cause ait fait l'objet d'une décision sur recours) et la demande de réexamen ou de reconsidération (dont l'examen incombe à l'autorité inférieure) relèvent de la procédure extraordinaire (sur ces questions, cf. arrêt du TAF
F-7048/2018 du 20 octobre 2020 consid. 3.1, et la jurisprudence citée).
2.2.1. Dans le cadre de la procédure d'asile, est une demande de réexamen au sens de l'art. 111b
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 111b Riesame - 1 La domanda di riesame debitamente motivata deve essere indirizzata per scritto alla SEM entro 30 giorni dalla scoperta del motivo di riesame. Non si svolge alcuna fase preparatoria.388 |
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1 | La domanda di riesame debitamente motivata deve essere indirizzata per scritto alla SEM entro 30 giorni dalla scoperta del motivo di riesame. Non si svolge alcuna fase preparatoria.388 |
2 | Di norma, la decisione di non entrata nel merito è presa entro cinque giorni lavorativi dal deposito della domanda di riesame. Negli altri casi la decisione è presa di norma entro dieci giorni lavorativi dal deposito della domanda. |
3 | La presentazione di una domanda di riesame non sospende l'esecuzione. L'autorità competente per il disbrigo può, su richiesta, concedere l'effetto sospensivo se il richiedente è esposto a un pericolo concreto nello Stato d'origine o di provenienza. |
4 | Le domande di riesame infondate o presentate ripetutamente con gli stessi motivi sono stralciate senza formalità. |
E-5232/2019 du 18 octobre 2019 consid. 2.1). Dite demande doit être distinguée de la demande d'asile multiple au sens de l'art. 111c
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 111c Domande multiple - 1 Le domande d'asilo presentate entro cinque anni dal passaggio in giudicato della decisione in materia d'asilo e di allontanamento devono essere motivate e presentate per scritto. Non si svolge alcuna fase preparatoria. Si applicano i motivi di non entrata nel merito di cui all'articolo 31a capoversi 1-3.390 |
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1 | Le domande d'asilo presentate entro cinque anni dal passaggio in giudicato della decisione in materia d'asilo e di allontanamento devono essere motivate e presentate per scritto. Non si svolge alcuna fase preparatoria. Si applicano i motivi di non entrata nel merito di cui all'articolo 31a capoversi 1-3.390 |
2 | Le domande multiple infondate o presentate ripetutamente con gli stessi motivi sono stralciate senza formalità. |
2.2.2. Dans la mesure où la demande de réexamen est un moyen de droit extraordinaire, le SEM n'est tenu de s'en saisir qu'à certaines conditions, à savoir lorsque la partie requérante se prévaut d'un changement notable de circonstances survenu postérieurement au prononcé de la première décision (demande d'adaptation), ou lorsque - en l'absence d'un arrêt matériel sur recours rendu par le Tribunal de céans - elle invoque l'un des motifs de révision prévus par l'art. 66
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 66 - 1 L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto. |
|
1 | L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto. |
2 | Essa procede, inoltre, alla revisione della sua decisione, a domanda di una parte, se: |
a | la parte allega fatti o produce mezzi di prova nuovi e rilevanti; |
b | la parte prova che l'autorità di ricorso non ha tenuto conto di fatti rilevanti che risultano dagli atti o di determinate conclusioni; |
c | la parte prova che l'autorità di ricorso ha violato gli articoli 10, 59 o 76 sulla ricusazione o l'astensione, gli articoli 26-28 sull'esame degli atti o gli articoli 29-33 sul diritto di essere sentiti; oppure |
d | la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accertato in una sentenza definitiva che la Convenzione del 4 novembre 1950118 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) o i suoi protocolli sono stati violati oppure ha chiuso la causa con una composizione amichevole (art. 39 CEDU), per quanto un indennizzo non sia atto a compensare le conseguenze della violazione e la revisione sia necessaria per ovviarvi. |
3 | I motivi indicati nel capoverso 2 lettere a-c non danno adito a revisione se la parte poteva invocarli nella procedura precedente la decisione del ricorso o mediante un ricorso contro quest'ultima. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 66 - 1 L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto. |
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1 | L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto. |
2 | Essa procede, inoltre, alla revisione della sua decisione, a domanda di una parte, se: |
a | la parte allega fatti o produce mezzi di prova nuovi e rilevanti; |
b | la parte prova che l'autorità di ricorso non ha tenuto conto di fatti rilevanti che risultano dagli atti o di determinate conclusioni; |
c | la parte prova che l'autorità di ricorso ha violato gli articoli 10, 59 o 76 sulla ricusazione o l'astensione, gli articoli 26-28 sull'esame degli atti o gli articoli 29-33 sul diritto di essere sentiti; oppure |
d | la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accertato in una sentenza definitiva che la Convenzione del 4 novembre 1950118 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) o i suoi protocolli sono stati violati oppure ha chiuso la causa con una composizione amichevole (art. 39 CEDU), per quanto un indennizzo non sia atto a compensare le conseguenze della violazione e la revisione sia necessaria per ovviarvi. |
3 | I motivi indicati nel capoverso 2 lettere a-c non danno adito a revisione se la parte poteva invocarli nella procedura precedente la decisione del ricorso o mediante un ricorso contro quest'ultima. |
2.3. Dans sa demande du 17 septembre 2020 (act. SEM 19), la recourante a requis du SEM qu'il suspende l'exécution de son renvoi (recte : transfert) vers l'Italie. Elle s'est fondée principalement sur une attestation du CSP datée du 17 septembre 2020, expliquant qu'elle avait été entendue le même jour par le Service d'assistance aux victimes de traite des êtres humains du CSP et que son audition avait permis de mettre en évidence de nouveaux éléments la faisant apparaître comme une victime potentielle de traite humaine. L'intéressée a également produit deux nouveaux documents médicaux, faisant valoir qu'il ressortait du rapport médical du 2 septembre 2020 que l'exécution de son transfert vers l'Italie l'exposerait à "un risque concret de passage à l'acte suicidaire" et du rapport de consultation gynécologique du 26 août 2020 qu'elle devait subir une intervention chirurgicale dans les prochaines semaines.
Dans sa décision du 23 septembre 2020 (act. SEM 20), le SEM a qualifié la requête de l'intéressée de "demande d'octroi d'un délai de rétablissement et de réflexion" au sens de l'art. 13 par. 1 CTEH.
En vertu de l'art. 13 par. 1 CTEH, lorsqu'il existe des motifs raisonnables de croire qu'une personne est victime de traite des êtres humains, chaque Etat partie à cette convention doit en effet garantir à la personne concernée un délai de rétablissement et de réflexion d'au moins 30 jours, afin de lui permettre de se rétablir et d'échapper à l'influence des trafiquants et/ou de prendre, en connaissance de cause, une décision quant à sa coopération avec les autorités compétentes (1ère et 2ème phrase). Pendant ce délai, aucune mesure d'éloignement ne peut être exécutée à son égard (3ème phrase).
2.4. A la lecture de la demande de la recourante du 17 septembre 2020, il appert que celle-ci entendait principalement faire constater qu'un fait nouveau - son identification comme victime potentielle de traite humaine au terme de son audition du même jour par le service du CSP spécialisé dans l'assistance aux victimes de telles infractions - justifiaient d'annuler la décision de non-entrée en matière rendue le 27 juillet 2020 par le SEM (et confirmée le 13 août 2020 par le Tribunal de céans) sous l'angle de l'exécution de son transfert. Le fait que l'intéressée se soit référée à un arrêt du Tribunal de céans dans lequel celui-ci (dans un contexte différent de celui à la base de la présente procédure) avait annulé une décision du SEM prononçant un transfert vers l'Italie (cf. arrêt du TAF E-543/2020 du 16 avril 2020) et qu'elle se soit également fondée sur de nouveaux documents médicaux - notamment sur un rapport médical daté du 2 septembre 2020 - pour conclure que le transfert envisagé présentait un risque de passage à l'acte suicidaire montre par ailleurs qu'elle ne sollicitait pas seulement la suspension provisoire de son transfert de manière à pouvoir bénéficier du délai de rétablissement et de réflexion prévu par l'art. 13 par. 1 CTEH, mais demandait, en réalité, qu'il soit renoncé purement et simplement à son éloignement de Suisse.
2.5. Par conséquent, et au regard de la jurisprudence susmentionnée (cf. consid. 2.2.1 et 2.2.2 supra), la requête de la recourante du 17 septembre 2020, qui s'appuyait sur des faits et moyens de preuve nouveaux et visait à obtenir la reconsidération d'une décision de non-entrée en matière (entrée en force) alors que le transfert vers l'Etat Dublin responsable n'avait pas encore eu lieu, doit être qualifiée, nonobstant l'appréciation erronée du SEM à cet égard, de demande de réexamen au sens de l'art. 111b
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 111b Riesame - 1 La domanda di riesame debitamente motivata deve essere indirizzata per scritto alla SEM entro 30 giorni dalla scoperta del motivo di riesame. Non si svolge alcuna fase preparatoria.388 |
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1 | La domanda di riesame debitamente motivata deve essere indirizzata per scritto alla SEM entro 30 giorni dalla scoperta del motivo di riesame. Non si svolge alcuna fase preparatoria.388 |
2 | Di norma, la decisione di non entrata nel merito è presa entro cinque giorni lavorativi dal deposito della domanda di riesame. Negli altri casi la decisione è presa di norma entro dieci giorni lavorativi dal deposito della domanda. |
3 | La presentazione di una domanda di riesame non sospende l'esecuzione. L'autorità competente per il disbrigo può, su richiesta, concedere l'effetto sospensivo se il richiedente è esposto a un pericolo concreto nello Stato d'origine o di provenienza. |
4 | Le domande di riesame infondate o presentate ripetutamente con gli stessi motivi sono stralciate senza formalità. |
C'est donc dans le cadre de cette procédure extraordinaire que doit être examinée la question de savoir si l'attestation du CSP du 27 septembre 2020 produite par la recourante - pièce censée établir sa qualité de victime potentielle de traite humaine - justifie l'octroi d'un délai de rétablissement et de réflexion de 30 jours (au moins) au sens de l'art. 13 par. 1 CTEH et la suspension de l'exécution de son transfert pendant ce délai.
2.6. Il ressort par ailleurs de ces développements que le délai de recours applicable en l'espèce est de 30 jours (cf. art. 108 al. 6
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 108 Termini di ricorso - 1 Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
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1 | Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Nella procedura ampliata, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro 30 giorni o, se si tratta di una decisione incidentale, entro dieci giorni dalla notificazione della decisione. |
3 | Il ricorso contro le decisioni di non entrata nel merito e contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a deve essere interposto entro cinque giorni lavorativi dalla notificazione della decisione. |
4 | Il ricorso contro il rifiuto dell'entrata in Svizzera secondo l'articolo 22 capoverso 2 può essere interposto fino al momento della notificazione di una decisione secondo l'articolo 23 capoverso 1. |
5 | La verifica della legalità e dell'adeguatezza dell'assegnazione di un luogo di soggiorno all'aeroporto o in un altro luogo appropriato conformemente all'articolo 22 capoversi 3 e 4 può essere chiesta in qualsiasi momento mediante ricorso. |
6 | Negli altri casi il termine di ricorso è di 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
7 | Gli atti scritti trasmessi per telefax sono considerati consegnati validamente se pervengono tempestivamente al Tribunale amministrativo federale e sono regolarizzati mediante l'invio ulteriore dell'originale firmato, conformemente alle norme dell'articolo 52 capoversi 2 e 3 PA365. |
Dans ce contexte, il sied de constater que l'indication erronée des voies de droit contenue dans la décision querellée n'a entraîné aucun préjudice pour l'intéressée (cf. art. 38
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 38 - Una notificazione difettosa non può cagionare alle parti alcun pregiudizio. |
3.
3.1. Selon la jurisprudence, les faits ou moyens de preuves nouveaux ne peuvent entraîner le réexamen (ou la révision) que s'ils sont "importants", c'est-à-dire de nature à influer, ensuite d'une appréciation juridique correcte, sur l'issue de la contestation. Cela suppose, en d'autres termes, que les faits nouveaux soient pertinents et décisifs, et que les moyens de preuve offerts soient propres à les établir (sur les notions de réexamen et de révision, cf. ATF 144 V 245 consid. 5.2, 143 III 272 consid. 2.2, 127 V 353 consid. 5a; ATAF 2013/37 consid. 2.2 dernière phrase; cf. également l'arrêt du TAF E-6471/2018 précité consid. 2.3).
C'est à la partie requérante qu'incombe le devoir de substantification (cf. arrêt du TAF F-7048/2018 précité consid. 3.4, et la jurisprudence citée). Ainsi, elle ne peut se borner à alléguer un fait nouveau ou un changement de circonstances, mais il lui appartient de le rendre à tout le moins vraisemblable et de produire des moyens de preuves aptes à le démontrer (cf. arrêts du TF 2C_393/2019 du 18 septembre 2019 consid. 3.2 in fine et 2C_883/2018 du 21 mars 2019 consid. 4.3 in fine).
3.2. La procédure extraordinaire ne saurait toutefois servir à remettre sans cesse en cause des décisions exécutoires, ni viser à éluder les dispositions légales sur les délais de recours (prévus en procédure ordinaire) ou celles sur la restitution desdits délais (cf. ATF 136 II 177 consid. 2.1, 130 IV 72 consid. 2.2 et 109 Ib 246 consid. 4a); elle ne permet donc pas de faire valoir des faits ou des moyens de preuve qui auraient pu et dû être invoqués dans le cadre de la procédure ordinaire en faisant preuve de la diligence requise (cf. art. 66 al. 3
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 66 - 1 L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto. |
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1 | L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto. |
2 | Essa procede, inoltre, alla revisione della sua decisione, a domanda di una parte, se: |
a | la parte allega fatti o produce mezzi di prova nuovi e rilevanti; |
b | la parte prova che l'autorità di ricorso non ha tenuto conto di fatti rilevanti che risultano dagli atti o di determinate conclusioni; |
c | la parte prova che l'autorità di ricorso ha violato gli articoli 10, 59 o 76 sulla ricusazione o l'astensione, gli articoli 26-28 sull'esame degli atti o gli articoli 29-33 sul diritto di essere sentiti; oppure |
d | la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accertato in una sentenza definitiva che la Convenzione del 4 novembre 1950118 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) o i suoi protocolli sono stati violati oppure ha chiuso la causa con una composizione amichevole (art. 39 CEDU), per quanto un indennizzo non sia atto a compensare le conseguenze della violazione e la revisione sia necessaria per ovviarvi. |
3 | I motivi indicati nel capoverso 2 lettere a-c non danno adito a revisione se la parte poteva invocarli nella procedura precedente la decisione del ricorso o mediante un ricorso contro quest'ultima. |
3.3. A ce stade, il convient donc de déterminer, à la lumière de la jurisprudence susmentionnée (cf. consid. 2.2.1, 2.2.2, 3.1 et 3.2 supra), si les faits et moyens de preuve sur lesquels se fonde la demande du 17 septembre 2020 constituent des motifs susceptibles d'ouvrir la voie du réexamen et, le cas échéant, si ces nouveaux éléments sont suffisamment importants pour faire obstacle - de manière temporaire ou définitive - à l'exécution du transfert de la recourante, et modifier ainsi l'appréciation émise par le SEM dans sa décision du 27 juillet 2020 (confirmée le 13 août 2020 par le Tribunal de céans) dans un sens favorable.
4.
4.1. A titre d'élément nouveau, la recourante s'est prévalue, en premier lieu, d'une attestation établie le 17 septembre 2020 par le service du CSP spécialisé dans l'assistance aux victimes de traite humaine, pièce censée établir sa qualité de victime potentielle d'une telle infraction.
4.2. A cet égard, il sied de constater que la recourante avait déjà allégué dans le cadre de la procédure ordinaire - en particulier dans le recours qu'elle avait interjeté le 5 août 2020 contre la décision du SEM du 27 juillet 2020 (act. SEM 17) - qu'elle avait été séquestrée en Italie par un homme, qui aurait abusé d'elle et l'aurait forcée à la prostitution. A l'appui de ses dires, elle avait produit un certificat médical daté du 4 août 2020 (act. SEM 17 annexe 3) indiquant qu'elle n'était pas en mesure de donner plus de détails sur ces événements "en raison d'une charge affective associée très forte". Dans son arrêt du 23 août 2020 (act. SEM 18), le Tribunal de céans avait retenu à ce sujet (au consid. 5.2.4) qu'il ne ressortait pas du dossier, en particulier du "récit très succinct et peu détaillé" rapporté par l'intéressée, que celle-ci aurait été victime d'exploitation de quelque nature que ce soit.
Dans le recours qu'elle a formé le 29 septembre 2020 dans le cadre de la présente procédure extraordinaire (act. TAF 1), l'intéressée a fait valoir qu'elle n'avait pas été en mesure de relater ces événements traumatisants de manière détaillée au cours de la procédure ordinaire en raison des circonstances particulières qui prévalaient à cette époque (à savoir notamment du fait que l'entretien avec le psychiatre avait eu lieu par téléphone en raison de la situation de Covid-19 et qu'elle venait de débuter un suivi psychiatrique) et que ce n'était que lors de son audition du 17 septembre 2020 par le service du CSP spécialisé dans l'assistance aux victimes de traite humaine qu'elle avait pu, pour la première fois, exposer en détail ce qui lui était arrivé.
Au vu du contexte particulier évoqué ci-dessus et des explications fournies par la recourante, il est possible d'admettre a priori que celle-ci n'ait pas été en mesure de fournir plus tôt toutes les précisions requises sur ces événements et que l'attestation du CSP du 17 septembre 2020 (dans laquelle les nouvelles déclarations de l'intéressée ont été consignées) puisse constituer un nouveau moyen de preuve potentiellement apte à démontrer (ou, à tout le moins, à rendre vraisemblable) des faits allégués durant la procédure ordinaire mais demeurés non établis (cf. consid. 2.2.1 et 2.2.2 supra), autrement dit un motif de réexamen.
Dans les considérants qui suivent, il conviendra en conséquence de déterminer si la qualité de victime potentielle de traite humaine de la recourante doit être admise sur la base de l'attestation du CSP du 17 septembre 2020 et, dans l'affirmative, si cette circonstance est de nature à faire obstacle temporairement (pendant la durée du délai de rétablissement et de réflexion prévu par l'art. 13 par. 1 CETH) ou définitivement à l'exécution du transfert de l'intéressée vers l'Italie.
4.3. Selon la Convention anti-traite entrée en vigueur pour la Suisse le 1er avril 2013 (cf. let. C.a supra), lorsqu'il existe des motifs raisonnables de croire qu'une personne est victime de traite d'êtres humains au sens de l'art. 4 CTEH, les Etats parties à cette convention doivent notamment garantir à la personne concernée des mesures minimales d'assistance (cf. art. 12 CTEH), ainsi qu'un délai de rétablissement et de réflexion d'au moins 30 jours (cf. art. 13 CTEH) durant lequel aucune mesure d'éloignement ne peut être prononcée (cf. consid. 2.3 in fine supra), voire lui délivrer - à certaines conditions - un permis de séjour (cf. art. 14 CTEH).
4.3.1. Les obligations découlant de la Convention anti-traite s'imposent à toutes les autorités pouvant avoir des contacts avec des victimes potentielles de traite humaine, y compris aux autorités d'asile, lorsqu'elles sont en présence - notamment sur la base des procès-verbaux d'audition de la personne qui demande protection - d'indices concrets que cette personne pourrait avoir été victime d'une telle infraction (cf. arrêts du TAF E-1999/ 2020 du 14 août 2020 consid. 7.2 et E-6729/2016 du 10 avril 2017 consid. 7.4.1).
4.3.2. La traite des êtres humains entre dans le champ d'application de l'art. 4
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 4 Divieto di schiavitù e lavori forzati - 1. Nessuno può essere tenuto in condizione di schiavitù o di servitù. |
|
1 | Nessuno può essere tenuto in condizione di schiavitù o di servitù. |
2 | Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio. |
3 | Non è considerato «lavoro forzato o obbligatorio» nel senso di questo articolo: |
a | ogni lavoro normalmente richiesto ad una persona detenuta alle condizioni previste dall'articolo 5 della presente Convenzione o nel periodo di libertà condizionata; |
b | ogni servizio di carattere militare o, nel caso di obiettori di coscienza nei paesi nei quali l'obiezione di coscienza è riconosciuta legittima, un altro servizio sostitutivo di quello militare obbligatorio; |
c | ogni servizio richiesto in caso di crisi o di calamità che minacciano la vita o il benessere della comunità; |
d | ogni lavoro o servizio che faccia parte dei normali doveri civici. |
4.3.3. Selon le Message du Conseil fédéral du 17 novembre 2010 concernant la Convention anti-traite (publié in: FF 2011 1 ss), le champ d'application de cette convention, qui correspond à celui de l'art. 182
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 182 - 1 Chiunque, come offerente, intermediario o destinatario, fa commercio di un essere umano a scopo di sfruttamento sessuale, di sfruttamento del suo lavoro o di prelievo di un suo organo, è punito con una pena detentiva o con una pena pecuniaria. Il reclutamento di un essere umano per i medesimi scopi è parificato alla tratta. |
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1 | Chiunque, come offerente, intermediario o destinatario, fa commercio di un essere umano a scopo di sfruttamento sessuale, di sfruttamento del suo lavoro o di prelievo di un suo organo, è punito con una pena detentiva o con una pena pecuniaria. Il reclutamento di un essere umano per i medesimi scopi è parificato alla tratta. |
2 | Se la vittima è minorenne o se l'autore fa mestiere della tratta di esseri umani, la pena è una pena detentiva non inferiore a un anno. |
3 | ...256 |
4 | È punibile anche chi commette il reato all'estero. Gli articoli 5 e 6 sono applicabili. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 182 - 1 Chiunque, come offerente, intermediario o destinatario, fa commercio di un essere umano a scopo di sfruttamento sessuale, di sfruttamento del suo lavoro o di prelievo di un suo organo, è punito con una pena detentiva o con una pena pecuniaria. Il reclutamento di un essere umano per i medesimi scopi è parificato alla tratta. |
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1 | Chiunque, come offerente, intermediario o destinatario, fa commercio di un essere umano a scopo di sfruttamento sessuale, di sfruttamento del suo lavoro o di prelievo di un suo organo, è punito con una pena detentiva o con una pena pecuniaria. Il reclutamento di un essere umano per i medesimi scopi è parificato alla tratta. |
2 | Se la vittima è minorenne o se l'autore fa mestiere della tratta di esseri umani, la pena è una pena detentiva non inferiore a un anno. |
3 | ...256 |
4 | È punibile anche chi commette il reato all'estero. Gli articoli 5 e 6 sono applicabili. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 5 - 1 Il presente Codice si applica inoltre a chiunque si trova in Svizzera, non è estradato e ha commesso all'estero uno dei seguenti reati: |
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1 | Il presente Codice si applica inoltre a chiunque si trova in Svizzera, non è estradato e ha commesso all'estero uno dei seguenti reati: |
a | tratta di esseri umani (art. 182), coazione sessuale (art. 189 cpv. 2 e 3), violenza carnale (art. 190 cpv. 2 e 3), atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere (art. 191) o promovimento della prostituzione (art. 195), se la vittima è minore di diciotto anni; |
abis | atti sessuali con persone dipendenti (art. 188) e atti sessuali con minorenni contro rimunerazione (art. 196); |
b | atti sessuali con fanciulli (art. 187), se la vittima è minore di quattordici anni; |
c | pornografia qualificata (art. 197 cpv. 3 e 4), se gli oggetti o le rappresentazioni vertono su atti sessuali con minorenni. |
2 | Fatta salva una crassa violazione dei principi della Costituzione federale e della CEDU9, l'autore non è più perseguito in Svizzera per il medesimo fatto se: |
a | è stato assolto con sentenza definitiva da un tribunale estero; |
b | la sanzione inflittagli all'estero è stata eseguita o condonata oppure è caduta in prescrizione. |
3 | Se, per il medesimo fatto, l'autore è stato condannato all'estero e vi ha scontato solo parzialmente la pena, il giudice computa la pena scontata all'estero in quella da pronunciare. Il giudice decide se una misura ordinata all'estero, ma all'estero solo parzialmente eseguita, debba essere continuata o computata nella pena inflitta in Svizzera. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 6 - 1 Il presente Codice si applica a chiunque commette all'estero un crimine o un delitto che la Svizzera si è impegnata a reprimere in virtù di un accordo internazionale se: |
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1 | Il presente Codice si applica a chiunque commette all'estero un crimine o un delitto che la Svizzera si è impegnata a reprimere in virtù di un accordo internazionale se: |
a | l'atto è punibile anche nel luogo in cui è stato commesso o questo luogo non soggiace ad alcuna giurisdizione penale; e |
b | l'autore si trova in Svizzera e non è estradato all'estero. |
2 | Il giudice fissa le sanzioni in modo da non farle risultare complessivamente più severe di quelle previste dalla legge del luogo in cui l'atto è stato commesso. |
3 | Fatta salva una crassa violazione dei principi della Costituzione federale e della CEDU10, l'autore non è più perseguito in Svizzera per il medesimo fatto se: |
a | è stato assolto con sentenza definitiva da un tribunale estero; |
b | la sanzione inflittagli all'estero è stata eseguita o condonata oppure è caduta in prescrizione. |
4 | Se, per il medesimo fatto, l'autore è stato condannato all'estero e vi ha scontato solo parzialmente la pena, il giudice computa la pena scontata all'estero in quella da pronunciare. Il giudice decide se una misura ordinata all'estero, ma all'estero solo parzialmente eseguita, debba essere continuata o computata nella pena inflitta in Svizzera. |
4.3.4. En droit suisse, les art. 13 et 14 CTEH (concernant l'octroi d'un délai de rétablissement et de réflexion et d'un permis de séjour) ont été concrétisés aux art. 35
SR 142.201 Ordinanza del 24 ottobre 2007 sull'ammissione, il soggiorno e l'attività lucrativa (OASA) OASA Art. 35 - (art. 30 cpv. 1 lett. e LStrI) |
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1 | Se vi sono indizi fondati che fanno supporre che uno straniero senza regolare titolo di soggiorno sia una vittima o un testimone della tratta di esseri umani, le autorità cantonali della migrazione (art. 88 cpv. 1) accordano un periodo di recupero e di riflessione durante il quale la persona interessata può ristabilirsi e deve decidere se continuare a collaborare con le autorità. Durante tale periodo i provvedimenti d'esecuzione secondo il diritto in materia di stranieri sono sospesi. Le autorità cantonali fissano la durata del periodo di recupero e di riflessione caso per caso a seconda delle necessità; tale durata è almeno di 30 giorni.82 |
2 | Il periodo di recupero e di riflessione finisce prima del termine fissato se lo straniero in questione annuncia la propria disponibilità a collaborare con le autorità e conferma di aver rotto ogni rapporto con i presunti autori.83 |
3 | Il periodo di recupero e di riflessione finisce inoltre se lo straniero in questione:84 |
a | dichiara di non essere disposto a collaborare con le autorità; |
b | ha liberamente ripreso i contatti con i presunti autori; |
c | in base a nuovi elementi risulta non essere né una vittima né un testimone della tratta di esseri umani; o |
d | viola gravemente la sicurezza e l'ordine pubblici. |
SR 142.201 Ordinanza del 24 ottobre 2007 sull'ammissione, il soggiorno e l'attività lucrativa (OASA) OASA Art. 36 Soggiorno delle vittime e dei testimoni della tratta di esseri umani - (art. 30 cpv. 1 lett. e LStrI) |
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1 | Prima della fine del tempo di riflessione (art. 35) l'autorità competente per le indagini di polizia o per la procedura giudiziaria comunica alle autorità cantonali della migrazione (art. 88 cpv. 1) se e per quanto tempo è necessaria un'ulteriore presenza dello straniero in questione. |
2 | L'autorità della migrazione del Cantone in cui è stato commesso il reato rilascia un permesso di soggiorno di breve durata valido per la presumibile durata delle indagini di polizia o della procedura giudiziaria. Se le indagini di polizia sono svolte in diversi Cantoni, il permesso di soggiorno di breve durata è rilasciato dal Cantone in cui lo straniero ha soggiornato per ultimo.85 |
3 | Per i motivi di cui all'articolo 35 capoverso 3, il permesso può essere revocato o non prorogato. |
4 | L'esercizio di un'attività lucrativa può essere autorizzato, se: |
a | vi è la domanda di un datore di lavoro secondo l'articolo 18 lettera b LStrI; |
b | sono rispettate le condizioni di salario e di lavoro secondo l'articolo 22 LStrI; |
c | il richiedente dispone di un'abitazione conforme ai suoi bisogni secondo l'articolo 24 LStrI. |
5 | Se il tempo di riflessione finisce o se non sussiste più la necessità di un ulteriore soggiorno nell'ambito delle indagini di polizia o della procedura giudiziaria, lo straniero in questione deve lasciare la Svizzera. |
6 | Può essere autorizzato un ulteriore soggiorno in presenza di casi personali particolarmente gravi (art. 31). Occorre considerare la situazione particolare delle vittime nonché dei testimoni della tratta di esseri umani. È fatta salva la disposizione sull'ammissione provvisoria (art. 83 LStrI). |
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 30 - 1 È possibile derogare alle condizioni d'ammissione (art. 18-29) al fine di: |
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1 | È possibile derogare alle condizioni d'ammissione (art. 18-29) al fine di: |
a | disciplinare l'attività lucrativa degli stranieri ammessi in Svizzera nel quadro del ricongiungimento familiare, purché non sussista un diritto ad esercitare un'attività lucrativa (art. 46); |
b | tenere conto dei casi personali particolarmente gravi o di importanti interessi pubblici; |
c | disciplinare il soggiorno dei minori affiliati; |
d | proteggere le persone particolarmente esposte al pericolo di sfruttamento nel contesto della loro attività lucrativa; |
e | disciplinare il soggiorno delle vittime e dei testimoni della tratta di esseri umani, nonché delle persone che collaborano con le autorità di perseguimento penale nell'ambito di un programma di protezione dei testimoni svizzero, estero o di un tribunale penale internazionale; |
f | consentire soggiorni nel quadro di programmi di aiuto e di sviluppo in materia di cooperazione economica e tecnica; |
g | agevolare gli scambi internazionali nel settore economico, scientifico e culturale, nonché la formazione professionale e la formazione professionale continua; |
h | semplificare il trasferimento, per motivi aziendali, di quadri superiori e specialisti indispensabili in imprese che operano su scala internazionale; |
i | ... |
j | consentire soggiorni di formazione continua in Svizzera a impiegati alla pari collocati da un'organizzazione riconosciuta; |
k | agevolare la riammissione degli stranieri ex titolari di un permesso di dimora o di domicilio; |
l | disciplinare l'attività lucrativa e la partecipazione a programmi occupazionali da parte di richiedenti l'asilo (art. 43 della L del 26 giu. 199845 sull'asilo, LAsi), stranieri ammessi provvisoriamente (art. 85) e persone bisognose di protezione (art. 75 LAsi). |
2 | Il Consiglio federale stabilisce le condizioni generali e disciplina la procedura. |
Ainsi que le Tribunal fédéral l'a rappelé dans un arrêt publié in: ATF 145 I 308, en vertu du principe de l'exclusivité de la procédure d'asile ancré à l'art. 14 al. 1
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 14 Relazione con la procedura prevista dalla legislazione sugli stranieri - 1 Dalla presentazione della domanda d'asilo fino alla partenza dalla Svizzera in seguito a un ordine di allontanamento passato in giudicato, dopo il ritiro della domanda d'asilo o fino a quando sia ordinata una misura sostitutiva nel caso l'esecuzione non sia possibile, il richiedente l'asilo non può avviare una procedura per il rilascio di un permesso di dimora secondo la legislazione sugli stranieri, a meno che non abbia diritto al permesso medesimo. |
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1 | Dalla presentazione della domanda d'asilo fino alla partenza dalla Svizzera in seguito a un ordine di allontanamento passato in giudicato, dopo il ritiro della domanda d'asilo o fino a quando sia ordinata una misura sostitutiva nel caso l'esecuzione non sia possibile, il richiedente l'asilo non può avviare una procedura per il rilascio di un permesso di dimora secondo la legislazione sugli stranieri, a meno che non abbia diritto al permesso medesimo. |
2 | Con il benestare della SEM il Cantone può rilasciare un permesso di dimora a una persona attribuitagli secondo la presente legge se:34 |
a | l'interessato si trova in Svizzera da almeno cinque anni dalla presentazione della domanda d'asilo; |
b | il luogo di soggiorno dell'interessato era sempre noto alle autorità; |
c | si è in presenza di un grave caso di rigore personale in considerazione del grado di integrazione dell'interessato; e |
d | non sussistono motivi di revoca secondo l'articolo 62 capoverso 1 della legge federale del 16 dicembre 200536 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)37. |
3 | Se intende fare uso di tale possibilità, il Cantone ne avvisa senza indugio la SEM. |
4 | L'interessato ha qualità di parte soltanto nella procedura di benestare della SEM. |
5 | Le procedure già pendenti in vista del rilascio di un permesso di dimora diventano senza oggetto con l'inoltro della domanda d'asilo. |
6 | I permessi di dimora già rilasciati rimangono validi e possono essere prorogati conformemente alle disposizioni della legislazione sugli stranieri. |
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 30 - 1 È possibile derogare alle condizioni d'ammissione (art. 18-29) al fine di: |
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1 | È possibile derogare alle condizioni d'ammissione (art. 18-29) al fine di: |
a | disciplinare l'attività lucrativa degli stranieri ammessi in Svizzera nel quadro del ricongiungimento familiare, purché non sussista un diritto ad esercitare un'attività lucrativa (art. 46); |
b | tenere conto dei casi personali particolarmente gravi o di importanti interessi pubblici; |
c | disciplinare il soggiorno dei minori affiliati; |
d | proteggere le persone particolarmente esposte al pericolo di sfruttamento nel contesto della loro attività lucrativa; |
e | disciplinare il soggiorno delle vittime e dei testimoni della tratta di esseri umani, nonché delle persone che collaborano con le autorità di perseguimento penale nell'ambito di un programma di protezione dei testimoni svizzero, estero o di un tribunale penale internazionale; |
f | consentire soggiorni nel quadro di programmi di aiuto e di sviluppo in materia di cooperazione economica e tecnica; |
g | agevolare gli scambi internazionali nel settore economico, scientifico e culturale, nonché la formazione professionale e la formazione professionale continua; |
h | semplificare il trasferimento, per motivi aziendali, di quadri superiori e specialisti indispensabili in imprese che operano su scala internazionale; |
i | ... |
j | consentire soggiorni di formazione continua in Svizzera a impiegati alla pari collocati da un'organizzazione riconosciuta; |
k | agevolare la riammissione degli stranieri ex titolari di un permesso di dimora o di domicilio; |
l | disciplinare l'attività lucrativa e la partecipazione a programmi occupazionali da parte di richiedenti l'asilo (art. 43 della L del 26 giu. 199845 sull'asilo, LAsi), stranieri ammessi provvisoriamente (art. 85) e persone bisognose di protezione (art. 75 LAsi). |
2 | Il Consiglio federale stabilisce le condizioni generali e disciplina la procedura. |
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 4 Divieto di schiavitù e lavori forzati - 1. Nessuno può essere tenuto in condizione di schiavitù o di servitù. |
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1 | Nessuno può essere tenuto in condizione di schiavitù o di servitù. |
2 | Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio. |
3 | Non è considerato «lavoro forzato o obbligatorio» nel senso di questo articolo: |
a | ogni lavoro normalmente richiesto ad una persona detenuta alle condizioni previste dall'articolo 5 della presente Convenzione o nel periodo di libertà condizionata; |
b | ogni servizio di carattere militare o, nel caso di obiettori di coscienza nei paesi nei quali l'obiezione di coscienza è riconosciuta legittima, un altro servizio sostitutivo di quello militare obbligatorio; |
c | ogni servizio richiesto in caso di crisi o di calamità che minacciano la vita o il benessere della comunità; |
d | ogni lavoro o servizio che faccia parte dei normali doveri civici. |
4.4. En l'espèce, il convient de rappeler que, dans le cadre de la procédure ordinaire, tant le SEM (dans sa décision du 27 juillet 2020) que le Tribunal de céans (dans son arrêt du 23 août 2020) avaient mis en doute la crédibilité des événements traumatisants que la recourante disait avoir vécus en Italie après son transfert par les autorités suisses en date du 12 juin 2019, en particulier en raison de l'inconsistance et de l'incohérence du récit rapporté par l'intéressée.
Dans sa décision du 27 juillet 2020 (act. SEM 13), le SEM, sans nier que l'Italie connaissait certaines difficultés dans la prise en charge des migrants, avait notamment observé que l'accueil à l'aéroport de Rome de personnes (telle la recourante) ayant fait l'objet d'un transfert organisé en concertation avec un autre Etat dans le cadre des accords Dublin répondait à un standard de prise en charge connu et que la description que l'intéressée avait faite des conditions dans lesquelles elle avait été accueillie à l'aéroport de Rome après son transfert par les autorités suisses était incompatible avec ce standard de prise en charge, de sorte que son récit apparaissait d'emblée sujet à caution. Elle avait relevé que la recourante s'était au surplus clairement contredite dans ce contexte. Ainsi, dans sa seconde demande d'asile du 6 mai 2020 (act. SEM 1), l'intéressée avait soutenu qu'à l'aéroport de Rome, elle avait "uniquement attendu" et n'avait "rempli aucun document" ni "eu la possibilité de déposer une demande d'asile", alors que - après avoir été avisée par le SEM qu'il ressortait d'une comparaison avec la base de données européenne d'empreintes digitales "Eurodac" qu'elle avait déposé une demande d'asile en Italie le 13 juin 2019, soit le lendemain de son transfert (cf. act. SEM 3, 4 et 5, et let. B supra) - elle avait été obligée de reconnaître, dans sa détermination du 8 juin 2020 (act. SEM 6), que ses empreintes digitales avaient été prélevées et qu'elle avait bel et bien signé un document à l'aéroport de Rome. Le SEM avait par ailleurs souligné que la recourante n'avait pas été en mesure d'indiquer les différents lieux où elle avait vécu durant son séjour en Italie, ni les autorités et organisations auprès desquelles elle s'était adressée pour tenter d'obtenir de l'aide. Dans son arrêt du 23 août 2020 (act. SEM 18), le Tribunal de céans avait confirmé le bien-fondé de cette appréciation, considérant qu'il ne ressortait pas du "récit très succinct et peu détaillé" relaté par l'intéressée que celle-ci aurait été victime d'exploitation de quelque nature que ce soit (cf. consid. 4.2 supra).
4.5. Dans le cadre de la présente procédure extraordinaire, la recourante a versé en cause une attestation du CSP du 17 septembre 2020 reproduisant les déclarations qu'elle avait faites lors de son audition du même jour par le service du CSP spécialisé dans l'assistance aux victimes de traite humaine, faisant valoir que cette audition avait permis de mettre en évidence de nouveaux éléments la faisant apparaître comme une victime potentielle de cette infraction. Dite attestation conclut que les déclarations de l'intéressée sont cohérentes et correspondent au processus connus d'exploitation sexuelle et de la force de travail.
Ainsi qu'il ressort de l'attestation susmentionnée, la recourante a allégué, lors de son audition du 17 septembre 2020, que, suite à son transfert vers l'Italie, elle avait "passé une semaine dans un aéroport italien, probablement à Rome" et que, dans cet aéroport, elle "dormait sur des chaises" et "recevait, une fois par jour, un morceau de pain et des petites bouteilles d'eau". Après avoir été invitée à quitter les lieux, alors qu'elle se trouvait "livrée à elle-même dans les rues romaines", elle aurait été abordée par un homme d'origine africaine. Après qu'elle lui eut fait part de son histoire, cet homme - "dont elle ignore le nom" - lui aurait proposé de le suivre, lui assurant qu'il avait une soeur qui connaissait des personnes d'origine éthiopienne. Une fois au domicile de cet homme, elle n'aurait toutefois vu personne. Cet homme l'aurait alors enfermée, séquestrée pendant environ un mois et violée à plusieurs reprises, en se montrant agressif envers elle, avant de la relâcher du fait qu'elle souffrait de menstruations importantes. EIle se serait alors "à nouveau trouvée livrée à elle-même dans les rues italiennes". "A la recherche d'un emploi", elle aurait rencontré "un autre homme de type caucasien", un individu "avec qui elle parlait en anglais" et "dont elle ignore le nom" qui lui aurait proposé un logement et un emploi rémunéré de femme de ménage, offre qu'elle aurait acceptée au vu de la situation de détresse dans laquelle elle se trouvait. Elle aurait alors vécu chez ce dernier et aurait fait le ménage et la cuisine pour des hommes venant tous les jours dans l'appartement. L'individu l'aurait également incitée à se prostituer, ce qu'elle aurait refusé. "Après près de 15 jours", elle aurait été "violemment violée par cet homme" et aurait décidé de s'enfuir, sans avoir été payée pour le travail accompli. Elle se serait alors "réfugiée devant une église", où elle aurait rencontré "une femme" qui l'aurait "aidée à rejoindre son frère en Suisse".
Dans ce contexte, on ne saurait perdre de vue que la recourante, après son transfert vers l'Italie en date du 12 juin 2019, a séjourné dans ce pays jusqu'en février 2020 (époque de son retour en Suisse; cf. les indications concordantes contenues à ce sujet dans les rapports médicaux des 2 et 3 juillet 2020 et du 9 septembre 2020 ayant été versés en cause par l'intéressée; act. SEM 10 annexes 1 et 2, et act. SEM 19 annexe 2), comme le SEM l'a relevé dans sa décision du 27 juillet 2020 (act. SEM 13, p. 8 par. 4), qui est demeurée incontestée sur ce point. L'intéressée a donc séjourné pendant plus de sept mois en Italie après son transfert par les autorités suisses.
4.6. A la lecture de l'attestation du 17 septembre 2020 ayant été versée en cause dans le cadre de la présente procédure extraordinaire, force est de constater que les déclarations que la recourante a faites - lors de son audition du même jour par le service du CSP spécialisé dans l'assistance des victimes de traite humaine - au sujet des événements traumatisants qu'elle aurait prétendument vécus durant les quelque sept mois qu'elle a passés en Italie après son transfert sont aussi inconsistantes que le récit qu'elle avait présenté à ce sujet dans le cadre de la procédure ordinaire.
En effet, une nouvelle fois, l'intéressée n'a pas été en mesure d'apporter des précisions sur l'identité (nom, prénom, pays provenance, etc.) des personnes qui se seraient prétendument rendues coupables d'actes de traite humaine à son égard, ni sur les lieux (immeubles ou appartements) dans lesquels elle aurait prétendument été séquestrée (noms et numéros de rue, etc.). Bien qu'elle ait affirmé avoir été séquestrée la première fois pendant plus d'un mois et la seconde fois durant plus de deux semaines, le récit qu'elle a rapporté au sujet de ces événements - notamment au sujet des préjudices qu'elle aurait prétendument subis durant ses semaines de captivité - demeure particulièrement vague et indigent. L'intéressée n'a pas non plus fourni la moindre indication sur les autorités et organismes d'entraide auxquels elle se serait adressée pour obtenir de l'aide durant son séjour en Italie. Elle n'a ainsi apporté aucun élément nouveau, sérieux et concret, permettant d'exclure la possibilité que son récit a été inventé de toute pièce pour les seuls besoins de la cause.
A cela s'ajoute que les événements relatés par la recourante apparaissent très peu plausibles, au regard de l'ensemble des circonstances afférentes à la présente cause. Il ressort en effet du dossier que l'intéressée - une personne dans la force de l'âge et jouissant apparemment d'un bon niveau d'éducation (puisqu'elle s'exprime en anglais) - est entrée dans l'Espace Dublin à la faveur d'un visa Schengen (à des fins touristiques) qui lui avait été délivré le 24 octobre 2018 par les autorités italiennes (cf. act. SEM 3 et 4), ce qui suppose qu'elle disposait des ressources nécessaires pour financer son voyage, de même que son séjour en Italie, pays qu'elle avait choisi de visiter. Or, compte tenu de la débrouillardise dont elle a fait preuve pour se rendre en Italie, il est pour le moins improbable qu'elle se soit trouvée dans l'incapacité de solliciter une quelconque aide dans ce pays après son transfert par les autorités suisses. En tout état de cause, à supposer qu'elle se soit réellement retrouvée à la rue et totalement démunie après son transfert vers l'Italie (ainsi qu'elle le soutient), il est difficilement concevable que A._______, sachant qu'elle a un frère (de nationalité suisse) résidant en Suisse avec sa famille sur le soutien duquel elle peut compter (cf. act. SEM 1, ch. 12, et act. SEM 6, p. 3), n'ait pas cherché à obtenir de la part de ce dernier une aide financière lui permettant de se loger dans des hôtels ou des pensions. Enfin, dans la mesure où la prénommée - qui a déposé sa seconde demande d'asile sur le territoire helvétique en mai 2020 - est en réalité de retour en Suisse depuis le mois de février 2020 déjà, pays où elle n'est exposée à aucun danger et dans lequel elle bénéficie de surcroît d'un environnement familial sécurisant, on ne saurait concevoir, à supposer qu'elle ait réellement vécu des événements traumatisants durant son séjour en Italie, qu'elle n'ait pas été en mesure de les relater de manière détaillée avant le prononcé de l'arrêt du Tribunal de céans du 13 août 2020 ayant mis fin à la procédure ordinaire. De telles circonstances mettent, elles aussi, à mal la vraisemblance de son récit.
4.7. Force est dès lors de constater que la qualité de victime potentielle de traite humaine de la recourante repose sur de simples allégations et que ces allégations - telles qu'elles ont été consignées dans l'attestation du CSP du 17 septembre 2020 ayant été versée en cause dans le cadre de la présente procédure extraordinaire - n'apparaissent ni crédibles ni plausibles.
En l'absence d'éléments nouveaux - sérieux et concrets - laissant à penser qu'elle pourrait être une victime potentielle de traite humaine, l'intéressée ne saurait donc bénéficier des mesures de protection spécifiques garanties par la Convention anti-traite (cf. 4.3 et 4.3.4 supra).
5.
5.1. Il convient encore d'examiner si les deux nouveaux documents médicaux produits par la recourante dans le cadre de la présente procédure extraordinaire constituent des motifs susceptibles d'ouvrir la voie du réexamen et, le cas échéant, s'ils sont susceptibles de conduire à une nouvelle appréciation de la situation de l'intéressée dans un sens favorable.
5.2. S'agissant de l'état de santé physique de la recourante, il ressort du rapport de consultation gynécologique du 26 août 2020 versé en cause dans le cadre de la présente procédure extraordinaire (act. SEM 19 annexe 3) que la patiente présente un utérus multimyomateux lui occasionnant des saignements abondants et, en conséquence, une anémie ferriprive sévère. Il appert toutefois du dossier que cette affection avait déjà été diagnostiquée dans le rapport médical du 2 juillet 2020 qui avait été transmis au SEM dans le cadre de la procédure ordinaire (act. SEM 10 annexe 1), rapport qui constatait que l'intéressée souffrait "depuis de nombreuses années" de cette maladie de l'utérus (autrement dit que dite maladie était largement préexistante à son arrivée en Europe) et qui faisait, lui aussi, état de la nécessité de procéder à une intervention chirurgicale de nature gynécologique en lien avec cette maladie (cf. le rapport médical du 2 juillet 2020, ch. 2, 3.2, 3.3 et 5.2). Une telle affection peut, au demeurant, parfaitement être traitée dans des pays autres que la Suisse, telle l'Italie, qui dispose d'infrastructures médicales similaires; elle n'est donc pas de nature à faire obstacle à un éventuel transfert, ainsi que le Tribunal de céans l'a retenu dans son arrêt du 13 août 2020 (act. SEM 18, consid. 5.2.2). Force est dès lors de constater que le rapport de consultation gynécologique du 26 août 2020 versé en cause dans le cadre de présente procédure extraordinaire ne fait pas état d'éléments nouveaux - telle la survenance de problèmes de santé qui n'existaient pas encore au cours de la procédure ordinaire ou une subite péjoration de l'état de santé de l'intéressée après la fin de la procédure ordinaire - susceptibles d'ouvrir la voie du réexamen.
5.3. En ce qui concerne l'état de santé psychique de la recourante, il appert du rapport médical du 2 septembre 2020 (act. SEM 19 annexe 2) que l'intéressée présente actuellement un état de stress post-traumatique et souffre d'un épisode dépressif sans symptômes somatiques. Or, ce diagnostic est similaire aux conclusions d'un précédent rapport médical daté du 3 juillet 2020 qui avait été transmis au SEM dans le cadre de la procédure ordinaire (act SEM 10 annexe 2). Alors que le rapport médical du 3 juillet 2020 faisait état d'un "épisode dépressif sévère", cet épisode dépressif est désormais qualifié de "moyen" dans le rapport médical du 2 septembre 2020. Sur ce dernier point, le rapport médical ayant été versé en cause dans le cadre de la procédure extraordinaire fait donc état d'une amélioration et non d'une péjoration de l'état de santé psychique de l'intéressée.
Il s'avère cependant que, dans son rapport médical du 2 septembre 2020, le médecin signataire a également indiqué que, lors de sa consultation du 31 août 2020, la recourante lui avait exposé ne pas dormir et connaître une baisse d'appétit "depuis l'annonce de la décision de renvoi", qu'elle lui avait dans un premier temps relaté des "idées noires", mais que "finalement, vers la fin de l'entretien", elle avait verbalisé des "idées suicidaires scénarisées", alors que le premier rapport médical daté du 3 juillet 2020 constatait qu'elle ne présentait pas de "velléités auto-dommageables ni d'idées suicidaires". Dans la mesure où l'intéressée exprime, depuis le prononcé de l'arrêt du Tribunal de céans du 13 août 2020 ayant mis fin à la procédure ordinaire, des tendances suicidaires en lien avec l'exécution de son transfert, le rapport médical du 2 septembre 2020 contient donc un élément nouveau susceptible d'ouvrir la voie du réexamen.
On ne saurait toutefois perdre de vue qu'une péjoration de l'état psychique - parfois accompagnée d'un risque de suicide ("suicidalité") - est une réaction qui peut être couramment observée chez les personnes dont la demande de protection a été rejetée et qui se trouvent ainsi confrontées à la perspective d'un renvoi (ou transfert) de Suisse. De jurisprudence constante, une tentative de suicide ou des menaces de suicide émanant d'une personne dont le renvoi (ou le transfert) a été prononcé ne constituent pas en soi un obstacle à la mise en oeuvre d'une telle mesure d'éloignement sous l'angle de l'art. 3
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 3 Divieto di tortura - Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti. |
En l'occurrence, force est de constater que le rapport médical du 2 septembre 2020 ne fait pas état de troubles psychiques sévères. De surcroît, dans la mesure où la recourante n'a pas rendu vraisemblable sa qualité de victime potentielle de traite humaine (cf. consid. 4.4 à 4.7 supra), la gravité de ses problèmes psychiques doit être fortement relativisée. Il sied par ailleurs de constater que, lors de sa consultation chez le médecin signataire du rapport médical susmentionné, l'intéressée, qui n'a jamais commis une tentative de suicide, n'a exprimé des idées suicidaires que "vers la fin de l'entretien". On ne saurait dans ces conditions conclure à l'existence d'un risque concret de passage à l'acte suicidaire. Cela dit, si - contre tout attente - il devait résulter d'un examen médical pratiqué avant le départ de l'intéressée que les tendances suicidaires de celle-ci se seraient accentuées dans le cadre de l'exécution forcée, il appartiendrait aux autorités chargées de l'exécution du transfert d'y remédier au moyen de mesures adéquates permettant d'exclure une mise en danger concrète, et de transmettre aux autorités italiennes les renseignements permettant une telle prise en charge (cf. art. 31 et 32 RD III; dans le même sens, cf. arrêts du TAF E-38/2019 du 22 octobre 2020 consid. 10.4, D-688/2020 du 17 mars 2020 consid. 6.2 et D-6630/2018 du 6 mai 2019 consid. 12.3.2).
6.
Sur le vu des considérations qui précèdent, le Tribunal de céans parvient à la conclusion que les faits et moyens invoqués à l'appui de la demande (de réexamen) du 17 septembre 2020, dans la mesure où ils sont recevables, ne sont manifestement pas susceptibles de faire obstacle - temporairement ou définitivement - à l'exécution du transfert de la recourante vers l'Italie, que ce soit pour des raisons tirées du respect par la Suisse de ses obligations internationales ou pour des raisons humanitaires.
C'est donc à bon droit que, par décision du 23 septembre 2020, le SEM a rejeté cette demande et confirmé que la décision de transfert Dublin qu'il avait rendue le 27 juillet 2020 dans le cadre de la procédure ordinaire demeurait en force.
7.
7.1. Partant, le recours doit être rejeté, dans la mesure où il est recevable.
7.2. S'avérant manifestement infondé, il est rejeté dans une procédure à juge unique, avec l'approbation d'un second juge (cf. art. 111 let. e
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 111 Competenza del giudice unico - I giudici decidono in qualità di giudice unico in caso di: |
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a | stralcio di ricorsi in quanto privi di oggetto; |
b | non entrata nel merito su ricorsi manifestamente irricevibili; |
c | decisione relativa al rifiuto provvisorio dell'entrata in Svizzera all'aeroporto e all'assegnazione di un luogo di soggiorno presso l'aeroporto; |
d | ... |
e | ricorsi manifestamente fondati o manifestamente infondati, con l'approvazione di un secondo giudice. |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 111a Procedura e decisione - 1 Il Tribunale amministrativo federale può rinunciare allo scambio di scritti.382 |
|
1 | Il Tribunale amministrativo federale può rinunciare allo scambio di scritti.382 |
2 | Le decisioni su ricorso secondo l'articolo 111 sono motivate solo sommariamente. |
7.3. Les conclusions du recours étant d'emblée vouées à l'échec, la requête d'assistance judiciaire gratuite formulée par la recourante doit également être rejetée (cf. art. 65 al. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 65 - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
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1 | Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
2 | Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione le designa inoltre un avvocato.111 |
3 | L'onorario e le spese d'avvocato sono messi a carico conformemente all'articolo 64 capoversi 2 a 4. |
4 | La parte, ove cessi d'essere nel bisogno, deve rimborsare l'onorario e le spese d'avvocato all'ente o all'istituto autonomo che li ha pagati. |
5 | Il Consiglio federale disciplina la determinazione degli onorari e delle spese.112 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005113 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010114 sull'organizzazione delle autorità penali.115 |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
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1 | L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
2 | Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi. |
3 | Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura. |
4 | L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100 |
4bis | La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla: |
a | da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101 |
5 | Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105 |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 2 Calcolo della tassa di giustizia - 1 La tassa di giustizia è calcolata in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Sono fatte salve le norme in materia di tasse e spese previste da leggi speciali. |
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1 | La tassa di giustizia è calcolata in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Sono fatte salve le norme in materia di tasse e spese previste da leggi speciali. |
2 | Il Tribunale può aumentare la tassa di giustizia al di là degli importi massimi previsti dagli articoli 3 e 4 se particolari motivi, segnatamente un procedimento temerario o necessitante un lavoro fuori dall'ordinario, lo giustificano.2 |
3 | In caso di procedimenti che hanno causato un lavoro trascurabile, la tassa di giustizia può essere ridotta se si tratta di decisioni concernenti le misure provvisionali, la ricusazione, la restituzione di un termine, la revisione o l'interpretazione, come pure di ricorsi contro le decisioni incidentali. L'importo minimo previsto dall'articolo 3 o dall'articolo 4 deve essere rispettato. |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 3 Tassa di giustizia nelle cause senza interesse pecuniario - Nelle cause senza interesse pecuniario, la tassa di giustizia varia: |
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a | tra 200 e 3000 franchi se la causa è giudicata da un giudice unico; |
b | tra 200 e 5000 franchi negli altri casi. |
(dispositif page suivante)
Pour ces motifs, le Tribunal administratif fédéral prononce :
1.
Le recours est rejeté, dans la mesure où il est recevable.
2.
La requête d'assistance judiciaire gratuite est rejetée.
3.
Les frais de procédure, d'un montant de 750 francs, sont mis à la charge de la recourante. Ce montant doit être versé sur le compte du Tribunal dans les 30 jours dès l'expédition du présent arrêt.
4.
Le présent arrêt est adressé à la recourante, au SEM et à l'autorité cantonale.
Le juge unique : La greffière :
Yannick Antoniazza-Hafner Claudine Schenk
Expédition :
Destinataires :
- recourante, par l'entremise de sa mandataire (Recommandé; annexe : un bulletin de versement);
- SEM, Centre fédéral de ...;
- Office cantonal de la population et des migrations du canton de Genève (en copie).