Bundesverwaltungsgericht
Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal


Corte IV

D-43/2021

Sentenza del 12 febbraio 2021

Giudici Daniele Cattaneo (presidente del collegio),

Composizione Constance Leisinger, Nina Spälti Giannakitsas,

cancelliera Alissa Vallenari.

A._______, nato il (...),

con la moglie

B._______, nata il (...),

ed i loro figli

Parti C._______, nato il (...),

D._______, nato l'(...),

Iraq,

tutti rappresentati dall'avv. MLaw Eliane Schmid, Rechtsanwältin,

ricorrenti,

contro

Segreteria di Stato della migrazione (SEM),

Quellenweg 6, 3003 Berna,

autorità inferiore.

Asilo (non entrata nel merito / procedura Dublino) ed
Oggetto allontanamento;
decisione della SEM del 28 dicembre 2020 / N (...).

Fatti:

A.
Gli interessati hanno depositato una domanda d'asilo in Svizzera il
(...) agosto 2020 (cfr. atti SEM n. [{...}]-3/2 per A._______ [di seguito anche: A._______ o ricorrente 1], n. 4/2 per la moglie B._______ [di seguito anche B._______ o ricorrente 2], n. 5/2 per il figlio C._______ [di seguito anche: ricorrente 3] e n. 6/2 per l'altro figlio D._______ [di seguito anche:
ricorrente 4]). Alle stesse hanno presentato quale unico documento
originale (in seguito restituito agli stessi, dopo averne preso copia dello stesso), la licenza di condurre di A._______ (cfr. atti SEM n. 1/1, n. 19/2 e n. 33/11, p.to 4.01 e 4.04, pag. 5 seg.).

B.
Dalle successive investigazioni svolte dalla SEM è risultato che il
(...) A._______ avesse presentato una domanda d'asilo pregressa in E._______, mentre che il (...), avrebbe depositato un'ulteriore
domanda d'asilo in Croazia (cfr. atti SEM n. 21/2, n. 22/1 e n. 35/3). Dal canto suo anche la moglie B._______ avrebbe presentato due analoghe
domande d'asilo, dapprima in E._______ il (...) e successivamente in Croazia il (...) (cfr. atti SEM n. 23/2 e n. 24/1).

C.
Il (...) agosto 2020 si sono tenuti con i succitati dei colloqui di rilevamento dei loro dati personali (cfr. atti SEM n. 33/11 per A._______, mentre che n. 34/11 per B._______), ove entrambi hanno dichiarato di essere giunti quale primo Stato nell'Unione europea in E._______ nel (...) del (...) (cfr. atti SEM n. 33/11, p.to 5.02, pag. 6 e n. 34/11, p.to 5.02, pag. 6). Nei successivi colloqui Dublino tenutisi in data (...) agosto 2020 ai sensi dell'art. 5 del regolamento (UE) n. 604/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide (rifusione) (Gazzetta ufficiale dell'Unione
europea [GU] L 180/31 del 29.6.2013; di seguito: Regolamento Dublino III), i richiedenti l'asilo hanno entrambi confermato di aver richiesto l'asilo in
E._______ il (...), ove avrebbero in seguito ricevuto una risposta
negativa. In seguito si sarebbero trasferiti in F._______ laddove, dopo un
soggiorno di circa (...) mesi, avrebbero tentato diverse volte di varcare il confine con la Croazia venendo però malamente respinti dalle autorità croate. In data (...), queste ultime li avrebbero fermati ed
obbligati a richiedere asilo. Ivi sarebbero rimasti per circa un mese fino a quando, transitando per la G._______ e l'H._______, sarebbero giunti in Svizzera. Sentito in merito ai motivi che si opporrebbero per una competenza della Croazia nella trattazione della sua domanda d'asilo, A._______ ha sostenuto che non vorrebbe ritornare in tale Paese, in quanto sia lui che la sua famiglia avrebbero ivi molto sofferto, ribadendo peraltro di aver tentato varie volte di varcare il confine croato, ma che in ogni occasione le autorità croate lo avrebbero trattato malamente. Riguardo al suo stato valetudinario, ha riferito di godere di buona salute, anche se a volte soffrirebbe di mal di testa (cfr. atto SEM n. 38/2). Dal canto suo B._______, ha invece asserito di non stare bene, in particolare di avere problemi alla vista e dolori alla schiena, come pure che sia lei che la famiglia sarebbero psicologicamente provati dalla situazione. Segnatamente, il figlio D._______ presenterebbe degli scatti nervosi, mentre che l'altro figlio C._______ avrebbe spesso mal di testa e soffrirebbe di enuresi notturna. Ha inoltre aggiunto che nel periodo del loro soggiorno in Croazia, il figlio C._______ sarebbe stato molto malato e le autorità croate lo avrebbero ricoverato in ospedale, allorché invece lei ed il resto della famiglia sarebbero stati accolti in un Centro. Interrogata in merito ad un'eventuale competenza croata nella trattazione della sua domanda d'asilo, la richiedente ha sostenuto di non voler ritornare in Croazia, in quanto sia lei che la sua famiglia avrebbero sofferto moltissimo in questo Paese e che tutto il viaggio sino a giungere in Svizzera, sarebbe stato molto difficoltoso (cfr. atto SEM n. 40/2).

D.
A fronte delle predette risultanze, l'autorità elvetica competente, in data (...), ha richiesto all'omologa autorità croata la ripresa in carico dei richiedenti l'asilo ai sensi dell'art. 18 par. 1 lett. b Regolamento Dublino III, con separate domande (cfr. atti SEM n. 42/5, n. 44/1 e n. 46/1 per A._______; n. 43/5, n. 45/1 e n. 47/1 per B._______ ed i due figli). La Croazia ha risposto affermativamente l'(...), tramite risposte separate (cfr. atti SEM n. 54/1 per A._______ e n. 55/1 per B._______ ed i due figli minorenni), segnalando come i precitati avrebbero richiesto asilo nel predetto Paese il (...) e la procedura d'asilo sarebbe tutt'ora in corso. Tuttavia gli interessati avrebbero lasciato il centro di ricezione in data (...) e da allora sarebbero scomparsi.

E.
Con decisione del 28 dicembre 2020 - notificata il giorno seguente (cfr. atto SEM n. 91/1) - la SEM non è entrata nel merito delle summenzionate
domande d'asilo ai sensi dell'art. 31a cpv. 1 lett. b
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 31a Entscheide des SEM - 1 Das SEM tritt in der Regel auf Asylgesuche nicht ein, wenn Asylsuchende:
1    Das SEM tritt in der Regel auf Asylgesuche nicht ein, wenn Asylsuchende:
a  in einen sicheren Drittstaat nach Artikel 6a Absatz 2 Buchstabe b zurückkehren können, in welchem sie sich vorher aufgehalten haben;
b  in einen Drittstaat ausreisen können, welcher für die Durchführung des Asyl- und Wegweisungsverfahrens staatsvertraglich zuständig ist;
c  in einen Drittstaat zurückkehren können, in welchem sie sich vorher aufgehalten haben;
d  in einen Drittstaat weiterreisen können, für welchen sie ein Visum besitzen und in welchem sie um Schutz nachsuchen können;
e  in einen Drittstaat weiterreisen können, in dem Personen, zu denen sie enge Beziehungen haben, oder nahe Angehörige leben;
f  nach Artikel 31b in ihren Heimat- oder Herkunftsstaat weggewiesen werden können.
2    Absatz 1 Buchstaben c-e findet keine Anwendung, wenn Hinweise bestehen, dass im Einzelfall im Drittstaat kein effektiver Schutz vor Rückschiebung nach Artikel 5 Absatz 1 besteht.
3    Das SEM tritt auf ein Gesuch nicht ein, welches die Voraussetzungen von Artikel 18 nicht erfüllt. Dies gilt namentlich, wenn das Asylgesuch ausschliesslich aus wirtschaftlichen oder medizinischen Gründen eingereicht wird.
4    In den übrigen Fällen lehnt das SEM das Asylgesuch ab, wenn die Flüchtlingseigenschaft weder bewiesen noch glaubhaft gemacht worden ist oder ein Asylausschlussgrund nach den Artikeln 53 und 54 vorliegt.96
della legge sull'asilo (LAsi, RS 142.31), pronunciando nel contempo l'allontanamento (recte: il trasferimento) degli interessati verso la Croazia e l'esecuzione della
predetta misura, nonché statuendo che un eventuale ricorso contro la
decisione non abbia effetto sospensivo.

F.
Per il tramite del plico raccomandato del 5 gennaio 2021 (cfr. risultanze processuali), gli interessati hanno interposto ricorso - in lingua tedesca - al Tribunale amministrativo federale (di seguito: il Tribunale) contro la
succitata decisione, chiedendo l'annullamento della predetta ed a titolo principale che la competenza della Svizzera sia constatata e la domanda d'asilo degli interessati sia materialmente esaminata. A titolo eventuale hanno concluso al rinvio degli atti all'autorità inferiore per nuova
valutazione. Ai fini processuali hanno presentato domanda di concessione dell'effetto sospensivo al ricorso, nonché, quale provvedimento cautelare, di ordinare alle autorità d'esecuzione di astenersi da ogni misura esecutoria sino a decisione in merito all'effetto sospensivo. Contestualmente hanno presentato un'istanza di assistenza giudiziaria, nel senso dell'esenzione dal versamento delle spese processuali e del relativo anticipo.

G.
Il 6 gennaio 2021, il Tribunale ha provvisoriamente sospeso l'esecuzione dell'allontanamento degli insorgenti quale misura supercautelare (cfr.
risultanze processuali).

H.
Con scritto datato 12 gennaio 2021 (cfr. risultanze processuali), la rappresentante legale dei ricorrenti ha chiesto al Tribunale di attendere
l'eventuale documentazione inerente la visita medica prevista per il
ricorrente il giorno (...) prima di prendere una decisione in merito. Documentazione (F2 del [...]) che è stata inoltrata al Tribunale dalla mandataria con scritto successivo del 15 gennaio 2021 (cfr. risultanze processuali).

Ulteriori fatti ed argomenti addotti dalle parti saranno ripresi nei considerandi qualora risultino decisivi per l'esito della vertenza.

Diritto:

1.
Le procedure in materia d'asilo sono rette dalla PA, dalla LTAF e dalla LTF, in quanto la LAsi non preveda altrimenti (art. 6
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 6 Verfahrensgrundsätze - Verfahren richten sich nach dem Verwaltungsverfahrensgesetz vom 20. Dezember 196810 (VwVG), dem Verwaltungsgerichtsgesetz vom 17. Juni 200511 und dem Bundesgerichtsgesetz vom 17. Juni 200512, soweit das vorliegende Gesetz nichts anderes bestimmt.
LAsi).

Fatta eccezione per le decisioni previste all'art. 32
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 32 Ausnahmen - 1 Die Beschwerde ist unzulässig gegen:
1    Die Beschwerde ist unzulässig gegen:
a  Verfügungen auf dem Gebiet der inneren und äusseren Sicherheit des Landes, der Neutralität, des diplomatischen Schutzes und der übrigen auswärtigen Angelegenheiten, soweit das Völkerrecht nicht einen Anspruch auf gerichtliche Beurteilung einräumt;
b  Verfügungen betreffend die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen sowie Volkswahlen und -abstimmungen;
c  Verfügungen über leistungsabhängige Lohnanteile des Bundespersonals, soweit sie nicht die Gleichstellung der Geschlechter betreffen;
d  ...
e  Verfügungen auf dem Gebiet der Kernenergie betreffend:
e1  Rahmenbewilligungen von Kernanlagen,
e2  die Genehmigung des Entsorgungsprogramms,
e3  den Verschluss von geologischen Tiefenlagern,
e4  den Entsorgungsnachweis;
f  Verfügungen über die Erteilung oder Ausdehnung von Infrastrukturkonzessionen für Eisenbahnen;
g  Verfügungen der unabhängigen Beschwerdeinstanz für Radio und Fernsehen;
h  Verfügungen über die Erteilung von Konzessionen für Spielbanken;
i  Verfügungen über die Erteilung, Änderung oder Erneuerung der Konzession für die Schweizerische Radio- und Fernsehgesellschaft (SRG);
j  Verfügungen über die Beitragsberechtigung einer Hochschule oder einer anderen Institution des Hochschulbereichs.
2    Die Beschwerde ist auch unzulässig gegen:
a  Verfügungen, die nach einem anderen Bundesgesetz durch Einsprache oder durch Beschwerde an eine Behörde im Sinne von Artikel 33 Buchstaben c-f anfechtbar sind;
b  Verfügungen, die nach einem anderen Bundesgesetz durch Beschwerde an eine kantonale Behörde anfechtbar sind.
LTAF, il Tribunale, in virtù dell'art. 31
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 31 Grundsatz - Das Bundesverwaltungsgericht beurteilt Beschwerden gegen Verfügungen nach Artikel 5 des Bundesgesetzes vom 20. Dezember 196819 über das Verwaltungsverfahren (VwVG).
LTAF, giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'art. 5
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 5 - 1 Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben:
1    Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben:
a  Begründung, Änderung oder Aufhebung von Rechten oder Pflichten;
b  Feststellung des Bestehens, Nichtbestehens oder Umfanges von Rechten oder Pflichten;
c  Abweisung von Begehren auf Begründung, Änderung, Aufhebung oder Feststellung von Rechten oder Pflichten oder Nichteintreten auf solche Begehren.
2    Als Verfügungen gelten auch Vollstreckungsverfügungen (Art. 41 Abs. 1 Bst. a und b), Zwischenverfügungen (Art. 45 und 46), Einspracheentscheide (Art. 30 Abs. 2 Bst. b und 74), Beschwerdeentscheide (Art. 61), Entscheide im Rahmen einer Revision (Art. 68) und die Erläuterung (Art. 69).25
3    Erklärungen von Behörden über Ablehnung oder Erhebung von Ansprüchen, die auf dem Klageweg zu verfolgen sind, gelten nicht als Verfügungen.
PA prese dalle autorità menzionate all'art. 33
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 33 Vorinstanzen - Die Beschwerde ist zulässig gegen Verfügungen:
a  des Bundesrates und der Organe der Bundesversammlung auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses des Bundespersonals einschliesslich der Verweigerung der Ermächtigung zur Strafverfolgung;
b  des Bundesrates betreffend:
b1  die Amtsenthebung eines Mitgliedes des Bankrats, des Direktoriums oder eines Stellvertreters oder einer Stellvertreterin nach dem Nationalbankgesetz vom 3. Oktober 200325,
b10  die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Schweizerischen Trassenvergabestelle oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Geschäftsführerin oder des Geschäftsführers durch den Verwaltungsrat nach dem Eisenbahngesetz vom 20. Dezember 195743;
b2  die Abberufung eines Verwaltungsratsmitgliedes der Eidgenössischen Finanzmarktaufsicht oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Direktorin oder des Direktors durch den Verwaltungsrat nach dem Finanzmarktaufsichtsgesetz vom 22. Juni 200726,
b3  die Sperrung von Vermögenswerten gestützt auf das Bundesgesetz vom 18. Dezember 201528 über die Sperrung und die Rückerstattung unrechtmässig erworbener Vermögenswerte ausländischer politisch exponierter Personen,
b4  das Verbot von Tätigkeiten nach dem NDG30,
b5bis  die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Eidgenössischen Instituts für Metrologie nach dem Bundesgesetz vom 17. Juni 201133 über das Eidgenössische Institut für Metrologie,
b6  die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Eidgenössischen Revisionsaufsichtsbehörde oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Direktorin oder des Direktors durch den Verwaltungsrat nach dem Revisionsaufsichtsgesetz vom 16. Dezember 200535,
b7  die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Schweizerischen Heilmittelinstituts nach dem Heilmittelgesetz vom 15. Dezember 200037,
b8  die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Anstalt nach dem Ausgleichsfondsgesetz vom 16. Juni 201739,
b9  die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Schweizerischen Instituts für Rechtsvergleichung nach dem Bundesgesetz vom 28. September 201841 über das Schweizerische Institut für Rechtsvergleichung,
c  des Bundesstrafgerichts auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses seiner Richter und Richterinnen und seines Personals;
cbis  des Bundespatentgerichts auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses seiner Richter und Richterinnen und seines Personals;
cquater  des Bundesanwaltes oder der Bundesanwältin auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses der von ihm oder ihr gewählten Staatsanwälte und Staatsanwältinnen sowie des Personals der Bundesanwaltschaft;
cquinquies  der Aufsichtsbehörde über die Bundesanwaltschaft auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses ihres Sekretariats;
cter  der Aufsichtsbehörde über die Bundesanwaltschaft auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses der von der Vereinigten Bundesversammlung gewählten Mitglieder der Bundesanwaltschaft;
d  der Bundeskanzlei, der Departemente und der ihnen unterstellten oder administrativ zugeordneten Dienststellen der Bundesverwaltung;
e  der Anstalten und Betriebe des Bundes;
f  der eidgenössischen Kommissionen;
g  der Schiedsgerichte auf Grund öffentlich-rechtlicher Verträge des Bundes, seiner Anstalten und Betriebe;
h  der Instanzen oder Organisationen ausserhalb der Bundesverwaltung, die in Erfüllung ihnen übertragener öffentlich-rechtlicher Aufgaben des Bundes verfügen;
i  kantonaler Instanzen, soweit ein Bundesgesetz gegen ihre Verfügungen die Beschwerde an das Bundesverwaltungsgericht vorsieht.
LTAF. La SEM rientra tra dette autorità (art. 105
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 105 Beschwerde gegen Verfügungen des SEM - Gegen Verfügungen des SEM kann nach Massgabe des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005357 Beschwerde geführt werden.
LAsi) e l'atto impugnato costituisce una decisione ai sensi dell'art. 5
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 5 - 1 Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben:
1    Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben:
a  Begründung, Änderung oder Aufhebung von Rechten oder Pflichten;
b  Feststellung des Bestehens, Nichtbestehens oder Umfanges von Rechten oder Pflichten;
c  Abweisung von Begehren auf Begründung, Änderung, Aufhebung oder Feststellung von Rechten oder Pflichten oder Nichteintreten auf solche Begehren.
2    Als Verfügungen gelten auch Vollstreckungsverfügungen (Art. 41 Abs. 1 Bst. a und b), Zwischenverfügungen (Art. 45 und 46), Einspracheentscheide (Art. 30 Abs. 2 Bst. b und 74), Beschwerdeentscheide (Art. 61), Entscheide im Rahmen einer Revision (Art. 68) und die Erläuterung (Art. 69).25
3    Erklärungen von Behörden über Ablehnung oder Erhebung von Ansprüchen, die auf dem Klageweg zu verfolgen sind, gelten nicht als Verfügungen.
PA.

I ricorrenti hanno partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore, sono particolarmente toccati dalla decisione impugnata e vantano
un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa (art. 48 cpv. 1 lett. a
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 48 - 1 Zur Beschwerde ist berechtigt, wer:
1    Zur Beschwerde ist berechtigt, wer:
a  vor der Vorinstanz am Verfahren teilgenommen hat oder keine Möglichkeit zur Teilnahme erhalten hat;
b  durch die angefochtene Verfügung besonders berührt ist; und
c  ein schutzwürdiges Interesse an deren Aufhebung oder Änderung hat.
2    Zur Beschwerde berechtigt sind ferner Personen, Organisationen und Behörden, denen ein anderes Bundesgesetz dieses Recht einräumt.
-c PA). Pertanto sono legittimati ad
aggravarsi contro di essa.

I requisiti relativi ai termini di ricorso (art. 108 cpv. 3
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 108 Beschwerdefristen - 1 Im beschleunigten Verfahren ist die Beschwerde gegen einen Entscheid nach Artikel 31a Absatz 4 innerhalb von sieben Arbeitstagen, gegen Zwischenverfügungen innerhalb von fünf Tagen seit Eröffnung der Verfügung einzureichen.
1    Im beschleunigten Verfahren ist die Beschwerde gegen einen Entscheid nach Artikel 31a Absatz 4 innerhalb von sieben Arbeitstagen, gegen Zwischenverfügungen innerhalb von fünf Tagen seit Eröffnung der Verfügung einzureichen.
2    Im erweiterten Verfahren ist die Beschwerde gegen einen Entscheid nach Artikel 31a Absatz 4 innerhalb von 30 Tagen, bei Zwischenverfügungen innerhalb von zehn Tagen seit Eröffnung der Verfügung einzureichen.
3    Die Beschwerde gegen Nichteintretensentscheide sowie gegen Entscheide nach Artikel 23 Absatz 1 und Artikel 40 in Verbindung mit Artikel 6a Absatz 2 Buchstabe a ist innerhalb von fünf Arbeitstagen seit Eröffnung der Verfügung einzureichen.
4    Die Verweigerung der Einreise nach Artikel 22 Absatz 2 kann bis zum Zeitpunkt der Eröffnung einer Verfügung nach Artikel 23 Absatz 1 angefochten werden.
5    Die Überprüfung der Rechtmässigkeit und der Angemessenheit der Zuweisung eines Aufenthaltsortes am Flughafen oder an einem anderen geeigneten Ort nach Artikel 22 Absätze 3 und 4 kann jederzeit mittels Beschwerde beantragt werden.
6    In den übrigen Fällen beträgt die Beschwerdefrist 30 Tage seit Eröffnung der Verfügung.
7    Per Telefax übermittelte Rechtsschriften gelten als rechtsgültig eingereicht, wenn sie innert Frist beim Bundesverwaltungsgericht eintreffen und mittels Nachreichung des unterschriebenen Originals nach den Regeln gemäss Artikel 52 Absätze 2 und 3 VwVG365 verbessert werden.
LAsi), alla forma e al contenuto dell'atto di ricorso (art. 52 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 52 - 1 Die Beschwerdeschrift hat die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift des Beschwerdeführers oder seines Vertreters zu enthalten; die Ausfertigung der angefochtenen Verfügung und die als Beweismittel angerufenen Urkunden sind beizulegen, soweit der Beschwerdeführer sie in Händen hat.
1    Die Beschwerdeschrift hat die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift des Beschwerdeführers oder seines Vertreters zu enthalten; die Ausfertigung der angefochtenen Verfügung und die als Beweismittel angerufenen Urkunden sind beizulegen, soweit der Beschwerdeführer sie in Händen hat.
2    Genügt die Beschwerde diesen Anforderungen nicht oder lassen die Begehren des Beschwerdeführers oder deren Begründung die nötige Klarheit vermissen und stellt sich die Beschwerde nicht als offensichtlich unzulässig heraus, so räumt die Beschwerdeinstanz dem Beschwerdeführer eine kurze Nachfrist zur Verbesserung ein.
3    Sie verbindet diese Nachfrist mit der Androhung, nach unbenutztem Fristablauf auf Grund der Akten zu entscheiden oder, wenn Begehren, Begründung oder Unterschrift fehlen, auf die Beschwerde nicht einzutreten.
PA) sono soddisfatti.

Occorre pertanto entrare nel merito del ricorso.

2.
Giusta l'art. 33a cpv. 2
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 33a - 1 Das Verfahren wird in einer der vier Amtssprachen geführt, in der Regel in der Sprache, in der die Parteien ihre Begehren gestellt haben oder stellen würden.
1    Das Verfahren wird in einer der vier Amtssprachen geführt, in der Regel in der Sprache, in der die Parteien ihre Begehren gestellt haben oder stellen würden.
2    Im Beschwerdeverfahren ist die Sprache des angefochtenen Entscheids massgebend. Verwenden die Parteien eine andere Amtssprache, so kann das Verfahren in dieser Sprache geführt werden.
3    Reicht eine Partei Urkunden ein, die nicht in einer Amtssprache verfasst sind, so kann die Behörde mit dem Einverständnis der anderen Parteien darauf verzichten, eine Übersetzung zu verlangen.
4    Im Übrigen ordnet die Behörde eine Übersetzung an, wo dies nötig ist.
PA, applicabile per rimando dell'art. 6
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 6 Verfahrensgrundsätze - Verfahren richten sich nach dem Verwaltungsverfahrensgesetz vom 20. Dezember 196810 (VwVG), dem Verwaltungsgerichtsgesetz vom 17. Juni 200511 und dem Bundesgerichtsgesetz vom 17. Juni 200512, soweit das vorliegende Gesetz nichts anderes bestimmt.
LAsi e dell'art. 37
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 37 Grundsatz - Das Verfahren vor dem Bundesverwaltungsgericht richtet sich nach dem VwVG56, soweit dieses Gesetz nichts anderes bestimmt.
LTAF, nei procedimenti su ricorso è determinante la lingua della decisione impugnata. Se le parti utilizzano un'altra lingua, il procedimento può svolgersi in tale lingua.

Nel caso in parola, la decisione avversata è stata resa in italiano, allorché invece il ricorso è stato inoltrato in lingua tedesca. La presente sentenza può pertanto essere redatta in italiano.

3.
Con ricorso al Tribunale, possono essere invocati la violazione del diritto federale e l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente
rilevanti (art. 106 cpv. 1
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 106 Beschwerdegründe - 1 Mit der Beschwerde kann gerügt werden:
1    Mit der Beschwerde kann gerügt werden:
a  Verletzung von Bundesrecht, einschliesslich Missbrauch und Überschreitung des Ermessens;
b  unrichtige und unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhalts;
c  ...
2    Artikel 27 Absatz 3 und Artikel 68 Absatz 2 bleiben vorbehalten.
LAsi). Il Tribunale non è vincolato né dai motivi
addotti (art. 62 cpv. 4
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 62 - 1 Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern.
1    Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern.
2    Zuungunsten einer Partei kann sie die angefochtene Verfügung ändern, soweit diese Bundesrecht verletzt oder auf einer unrichtigen oder unvollständigen Feststellung des Sachverhaltes beruht; wegen Unangemessenheit darf die angefochtene Verfügung nicht zuungunsten einer Partei geändert werden, ausser im Falle der Änderung zugunsten einer Gegenpartei.
3    Beabsichtigt die Beschwerdeinstanz, die angefochtene Verfügung zuungunsten einer Partei zu ändern, so bringt sie der Partei diese Absicht zur Kenntnis und räumt ihr Gelegenheit zur Gegenäusserung ein.
4    Die Begründung der Begehren bindet die Beschwerdeinstanz in keinem Falle.
PA), né dalle considerazioni giuridiche della
decisione impugnata, né dalle argomentazioni delle parti (cfr. DTAF 2014/1
consid. 2). Inoltre si rileva che il Tribunale, adito con un ricorso contro una decisione di non entrata nel merito di una domanda d'asilo, si limita ad esaminare la fondatezza di una tale decisione (cfr. DTAF 2012/4
consid. 2.2; 2009/54 consid. 1.3.3; 2007/8 consid. 5).

4.
Altresì il Tribunale rinuncia, ex art. 111a cpv. 1
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 111a Verfahren und Entscheid - 1 Das Bundesverwaltungsgericht kann auf die Durchführung des Schriftenwechsels verzichten.382
1    Das Bundesverwaltungsgericht kann auf die Durchführung des Schriftenwechsels verzichten.382
2    Beschwerdeentscheide nach Artikel 111 werden nur summarisch begründet.
LAsi e per i motivi che
seguono, allo scambio di scritti.

5.

5.1 Nel suo provvedimento, la SEM ha dapprima concluso come la
competenza della Croazia - fondandosi sui riscontri Eurodac e
sull'accettazione da parte di quest'ultimo Stato membro della ripresa in
carico degli interessati ai sensi dell'art. 18 par. 1 lett. b Regolamento
Dublino III - per lo svolgimento della procedura d'asilo e di allontanamento dei richiedenti fosse data. In tale contesto il fatto che le autorità croate li avrebbero obbligati a registrare le loro impronte digitali come pure a
depositare una domanda d'asilo, sarebbe ininfluente. In seguito l'autorità inferiore ha rilevato come in Croazia non sussisterebbero delle carenze sistemiche nella procedura d'asilo e nelle condizioni d'accoglienza dei
richiedenti l'asilo in virtù dell'art. 3 par. 2 Regolamento Dublino III. In particolare, riguardo alle critiche mosse da numerose organizzazioni circa l'agire delle autorità croate ree di non offrire ai migranti la possibilità di
presentare una domanda d'asilo e di respingerli verso altri Stati tra cui la F._______ ed I._______, con l'utilizzo della forza (i cosiddetti "pushbacks"), la SEM ha osservato che a sua conoscenza emergerebbe che tale problematica toccherebbe perlopiù persone che rifiuterebbero il rilevamento
dattiloscopico alle autorità di polizia e di frontiera croate una volta penetrate illegalmente in Croazia, e quindi nello spazio UE, poiché non desidererebbero ivi presentare una domanda d'asilo, bensì proseguire il loro viaggio per un altro Stato membro. La problematica dei pushbacks non sarebbe invece correlata ai trasferimenti Dublino. Invero, tramite l'(...) in Croazia, si sarebbe potuto accertare - l'(...) avrebbe a tale scopo consultato fonti accessibili al pubblico e svolto dei colloqui personali con rappresentanti del (...), dell'(...) ([...]) e con l'(...) - che non vi sarebbero delle lacune generali nel sistema d'asilo e di accoglienza croato per le persone trasferite nel
succitato Paese in virtù del Regolamento Dublino. Le medesime
verrebbero accolte senza eccezioni nella capitale Zagabria, avrebbero
accesso ad una procedura d'asilo e di allontanamento conforme ai principi dello Stato di diritto, e non vi sarebbero inoltre indizi per cui rischierebbero di essere respinte verso la F._______ ed I._______ (il cosiddetto "rinvio a catena") o di essere sistematicamente vittime di atti di violenza da parte delle autorità croate di polizia. Peraltro, l'accesso ai rimedi giuridici efficaci sarebbe ivi garantito, e se gli interessati ritenessero di non aver beneficiato in Croazia di una procedura d'asilo corretta oppure di essere stati trattati scorrettamente o illecitamente da parte delle autorità croate, potranno adire le vie legali preposte. A fronte di tali elementi, si potrebbe pertanto partire dal presupposto che i richiedenti non si ritroverebbero esposti a delle serie violazioni dei diritti dell'uomo, nel caso di un loro trasferimento in Croazia, ai sensi dell'art. 3 par. 2 Regolamento Dublino III e
dell'art. 3
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)
EMRK Art. 3 Verbot der Folter - Niemand darf der Folter oder unmenschlicher oder erniedrigender Strafe oder Behandlung unterworfen werden.
CEDU (RS 0.101), né che essi non si troverebbero in una
situazione esistenziale difficile. Inoltre, non rischierebbero di essere
trasferiti nel loro Paese d'origine o di provenienza, senza che la loro
domanda d'asilo sia esaminata in violazione del principio di non-respingimento. Tale valutazione sarebbe inoltre condivisa anche dalle autorità
(...) e (...) e finora la Commissione europea, non avrebbe adottato delle misure nei confronti della Croazia. Proseguendo nell'analisi, l'autorità inferiore ha osservato che non esisterebbero dei motivi ai sensi dell'art. 16 par. 1 Regolamento Dublino III, che obblighino la Svizzera ad esaminare la loro domanda d'asilo. Altresì, anche l'art. 17 par. 1 del succitato Regolamento («clausola di sovranità») non troverebbe applicazione in specie. Invero la loro situazione di salute non sarebbe di una gravità tale da costituire una violazione dell'art. 3
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)
EMRK Art. 3 Verbot der Folter - Niemand darf der Folter oder unmenschlicher oder erniedrigender Strafe oder Behandlung unterworfen werden.
CEDU in caso di un loro trasferimento in Croazia. Paese quest'ultimo che disporrebbe di un'infrastruttura medica sufficiente e che sarebbe peraltro tenuta, ai sensi dell'art. 19 par. 1 della direttiva 2013/33/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale (di seguito: direttiva accoglienza), a fornire la necessaria assistenza sanitaria - il cui accesso sarebbe garantito per legge. Essi potrebbero inoltre rivolgersi, in caso di bisogno, anche alle diverse organizzazioni caritative presenti in loco. Per il prosieguo della procedura Dublino, sarebbe pertanto determinante unicamente l'idoneità a viaggiare, che verrà accertata definitivamente poco prima del loro trasferimento. Da ultimo, la SEM ha ritenuto che non troverebbe applicazione nella fattispecie neppure l'art. 29a cpv. 3
SR 142.311 Asylverordnung 1 vom 11. August 1999 über Verfahrensfragen (Asylverordnung 1, AsylV 1) - Asylverordnung 1
AsylV-1 Art. 29a Zuständigkeitsprüfung nach Dublin - (Art. 31a Absatz 1 Bst. b AsylG)85
1    Das SEM prüft die Zuständigkeit zur Behandlung eines Asylgesuchs nach den Kriterien, die in der Verordnung (EU) Nr. 604/201386 geregelt sind.87
2    Ergibt die Prüfung, dass ein anderer Staat für die Behandlung des Asylgesuches zuständig ist, und hat dieser Staat der Aufnahme oder Wiederaufnahme der asylsuchenden Person zugestimmt, so fällt das SEM einen Nichteintretensentscheid.
3    Das SEM kann aus humanitären Gründen das Gesuch auch dann behandeln, wenn die Prüfung ergeben hat, dass ein anderer Staat dafür zuständig ist.
4    Das Verfahren für die Aufnahme oder Wiederaufnahme der asylsuchenden Person durch den zuständigen Staat richtet sich nach der Verordnung (EG) Nr. 1560/200388.89
dell'Ordinanza 1 sull'asilo relativa a questioni procedurali (OAsi 1, RS 142.311) in relazione con l'art. 17 par. 1 Regolamento Dublino III. Circa i maltrattamenti che avrebbero ricevuto da parte delle autorità di polizia croate, essi infatti non avrebbero presentato alcun mezzo di prova a sostegno dei loro asserti in tal senso. Tuttavia, anche se ciò fosse realmente avvenuto, essi avrebbero potuto denunciare i presunti maltrattamenti ricevuti in Croazia. Non sussisterebbero peraltro elementi indicanti che le autorità croate non offrirebbero la protezione adeguata contro le aggressioni da parte di terzi, alle quali potranno rivolgersi anche in futuro in caso di bisogno. In merito alle condizioni d'accoglienza, per la Croazia si potrebbe partire dal presupposto che essa rispetti le condizioni d'accoglienza minime predisposte dalla direttiva accoglienza e dalla direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale (di seguito: direttiva procedura). Inoltre, da accertamenti svolti sempre dall'(...) in Croazia, sarebbe emerso che le persone vulnerabili, trasferite tramite il regolamento Dublino, riceverebbero dalle autorità croate un sostegno particolare per quanto
riguarda l'alloggio, l'assistenza, la scolarizzazione e l'integrazione. Prevedrebbe in particolare a tal fine 100 posti letto, nonché vi sarebbero svariate organizzazioni non governative che offrirebbero il loro sostegno in merito. I richiedenti non avrebbero fornito degli elementi concreti a sostegno del fatto che la Croazia avrebbe loro negato, per un periodo protratto, le condizioni vitali minime ai sensi della direttiva accoglienza. In caso di una limitazione temporanea delle stesse, essi saranno tenuti, se del caso, a rivolgersi alle competenti autorità croate onde far valere i loro diritti.

5.2 Nel loro gravame i ricorrenti avversano le succitate conclusioni. In primo luogo, con la sua decisione, la SEM avrebbe violato l'art. 3
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)
EMRK Art. 3 Verbot der Folter - Niemand darf der Folter oder unmenschlicher oder erniedrigender Strafe oder Behandlung unterworfen werden.
CEDU. Invero, da rapporti inerenti la situazione in Croazia, si evincerebbe come le condizioni di accoglienza dei richiedenti l'asilo si presenterebbero in tale Stato difficili ed il ricevimento di un trattamento adeguato sarebbe
estremamente discutibile. Citando alcune fonti di articoli online e di un
rapporto del (...) del (...), gli insorgenti difatti osservano come i maltrattamenti alle frontiere croate dei richiedenti l'asilo, sarebbero noti e verrebbero riconosciuti anche dalle più alte autorità croate. Sarebbero stati vittime di maltrattamenti anche i richiedenti, come da loro allegato nel corso del colloquio Dublino e nel seguito di procedura. I richiedenti sarebbero inoltre tutti psichicamente affetti e soffrirebbero parimenti di problematiche psicosomatiche riconducibili a tali violenze. La SEM non avrebbe tenuto conto sufficientemente nella sua valutazione, che lo stato di salute dei ricorrenti, rischierebbe di essere seriamente compromesso in caso di un loro rinvio in Croazia. In merito anche il Tribunale avrebbe ritenuto che andrebbe considerato nell'esame come ed in che modo le autorità croate trattino le persone alle frontiere allorché vi è da apprezzare il rispetto delle obbligazioni internazionali da parte della Croazia. In casi analoghi alla fattispecie il Tribunale avrebbe peraltro osservato come la SEM non avrebbe sufficientemente esaminato se vi siano degli elementi a favore di carenze sistemiche nel sistema di accoglienza croato ed alla problematica dei pushbacks. D'altro canto, anche le condizioni d'accoglienza croate sarebbero molto precarie. Invero, al contrario di quanto ritenuto dall'autorità resistente, a mente degli insorgenti vi sarebbe la carenza di standard e garanzie minime nel sistema d'asilo croato. Già sola la possibilità di depositare una domanda d'asilo in Croazia, parrebbe essere talmente ristretta, che insinuerebbe ulteriori dubbi fondati riguardo al rispetto delle obbligazioni internazionali da parte delle autorità croate. Il centro con una capienza di 100 posti nominato poi dalla SEM nella decisione, parrebbe essere di capacità troppo ridotta. Peraltro, anche diversi rapporti, riporterebbero l'affollamento di tale centro. A fronte di tali elementi, l'autorità inferiore avrebbe tralasciato di procurarsi delle informazioni attuali circa la situazione presente in Croazia. In tale contesto, le più volte citate risultanze dell'(...) nel precitato Paese, non potrebbero essere giudicate, in quanto non accessibili. In tal senso, l'autorità inferiore avrebbe pure violato il diritto di essere sentito dei
ricorrenti. Ciò tenuto conto anche che il Tribunale, in procedure analoghe (cfr. le sentenze F-661/2020 del 7 febbraio 2020, E-5830/2019 del
30 dicembre 2019, E-3078/2019 del 12 luglio 2019 [pubblicata quale sentenza di riferimento] e la successiva E-4211/2019 del 9 dicembre 2019), avrebbe più volte concluso che l'autorità inferiore non avrebbe intrapreso gli accertamenti sufficienti riguardo al sistema d'accoglienza vigente in Croazia. Altresì, sarebbero congruenti i diversi rapporti che ritengono come vi siano dei fondati dubbi circa la possibilità di accedere all'assistenza sanitaria di base croata. In particolare, vi sarebbe una possibilità limitata di ricevere delle cure psichiatriche, come pure mancherebbero in tale ambito dei traduttori. Inoltre, come sarebbe riportato dal rapporto dell'(...) ([...]) del (...), il diritto all'accesso medico, coprirebbe unicamente le cure generali ed urgenti, mentre che ulteriori servizi, come pure la maggior parte dei medicamenti, sarebbero a carico dei richiedenti l'asilo. In generale tale problematica toccherebbe le cure psichiatriche, il quale accesso verrebbe così fattivamente reso impossibile. A differenza poi di quanto osservato dalla SEM nella decisione avversata, ciò che risulterebbe dagli atti di causa, è che l'intera famiglia dei ricorrenti avrebbe la necessità di una continua presa in carico medica. Le asserzioni contrarie della SEM in merito a tale punto, sarebbero pertanto scorrette ed incomplete. Visto quanto sopra, non si potrebbe però escludere che i ricorrenti, se rinviati in Croazia, non avranno accesso alle cure mediche di cui necessitano. Quanto attinente poi la presunta presa in carico del figlio in Croazia, A._______ avrebbe riportato al rappresentante legale come sia lui che il figlio sarebbero stati isolati all'ospedale ai fini di ovviare semplicemente ad un caso di Coronavirus. Tuttavia, un'ulteriore presa in carico non sarebbe seguita. Pertanto le considerazioni presenti in merito nella decisione impugnata sarebbero da far risalire ad una carente istruzione, anche con mancanza di quesiti specifici posti dalla SEM nell'ambito del colloquio Dublino, da parte dell'autorità inferiore. Altresì, a causa dei maltrattamenti ricevuti dai ricorrenti, come pure dell'assenza del sostegno medico adeguato, vi sarebbero sufficienti motivi per riconoscere che la procedura e le condizioni d'accoglienza per i richiedenti l'asilo in Croazia presentino delle debolezze, le quali condurrebbero alla conclusione che non siano ivi rispettate le garanzie dei diritti umani. Sarebbe inoltre prevedibile che i ricorrenti si vedrebbero costretti a vivere in Croazia senza un alloggio e l'adeguato sostegno medico, contrario all'art. 3
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)
EMRK Art. 3 Verbot der Folter - Niemand darf der Folter oder unmenschlicher oder erniedrigender Strafe oder Behandlung unterworfen werden.
CEDU. Sotto tale aspetto, tali mancanze sarebbero pure contrarie all'interesse superiore dei due ricorrenti minorenni ai sensi dell'art. 3
IR 0.107 Übereinkommen vom 20. November 1989 über die Rechte des Kindes
KRK Art. 3 - (1) Bei allen Massnahmen, die Kinder betreffen, gleichviel ob sie von öffentlichen oder privaten Einrichtungen der sozialen Fürsorge, Gerichten, Verwaltungsbehörden oder Gesetzgebungsorganen getroffen werden, ist das Wohl des Kindes ein Gesichtspunkt, der vorrangig zu berücksichtigen ist.
della Convenzione sui diritti del
fanciullo (CDF, RS 0.107), ciò che l'autorità inferiore non avrebbe neppure vagliato nel provvedimento querelato.

A titolo eventuale, i ricorrenti sostengono che l'esame dei motivi umanitari che porterebbe all'applicazione della clausola di sovranità da parte della Svizzera nella fattispecie, sarebbe stato fatto in modo insufficiente da parte della SEM. Difatti quest'ultima avrebbe formulato i suoi considerandi nella decisione impugnata in modo standardizzato, non adempiendo anzi
superando così il suo potere discrezionale. L'autorità inferiore non avrebbe nominato nella sua decisione alcuna fonte accessibile dalla quale avrebbe preso le sue informazioni. In generale, nella sua decisione, la SEM rinvierebbe a delle delucidazioni dell'(...) in Croazia - delle quali richiedono l'accesso per rispettare il loro diritto di essere sentiti - senza tuttavia presentare in merito dei dati concreti. Agendo della sorta, ovvero nominando delle evenienze generiche non verificabili, l'autorità resistente non avrebbe preso sufficientemente in considerazione la situazione individuale dei ricorrenti. Procedere dell'autorità inferiore che sarebbe più volte stato censurato anche da codesto Tribunale. Non sarebbe chiaro difatti se un alloggio sarebbe disponibile ed accessibile in Croazia, come pure i ricorrenti soffrirebbero tutti di problematiche mediche. Sotto tale aspetto gli insorgenti sarebbero da ritenere particolarmente vulnerabili e viste anche le precarie condizioni del sistema vigente in Croazia, la SEM avrebbe dovuto richiedere - in analogia con la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (di seguito CorteEDU) Tarakhel contro Svizzera del 4 novembre 2014 [Grande Camera], n. 29217/12) - delle garanzie per adempiere le sue obbligazioni internazionali. Tali garanzie supplementari sarebbero state necessarie anche per evitare una separazione del nucleo familiare lesivo dell'art. 8
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)
EMRK Art. 8 Recht auf Achtung des Privat- und Familienlebens - (1) Jede Person hat das Recht auf Achtung ihres Privat- und Familienlebens, ihrer Wohnung und ihrer Korrespondenz.
CEDU. Rischio dovuto al fatto che le autorità croate avrebbero risposto alla ripresa in carico unica della famiglia da parte svizzera con due scritti separati. Dal profilo medico, l'autorità sindacata, non avrebbe né intrapreso tutti gli accertamenti necessari che si sarebbero imposti in specie, né avrebbe tenuto conto di tutti gli elementi rilevanti per la sua valutazione. Invero, dagli atti, sarebbe deducibile che i ricorrenti minori necessiteranno in un prossimo futuro di trattamenti di tipo psicosomatico. Vi sarebbe inoltre ancora da chiarire sia lo stato psichico dei bambini e della madre, ed in quale forma essi necessiterebbero di sostegno, come pure da valutare ulteriormente lo stato psichiatrico di A._______ riguardo all'evenienza che egli si senta osservato, e quindi che non si tratti di sintomi psicotici. Tali valutazioni potranno essere effettuate soltanto se verranno fissati in futuro degli ulteriori colloqui medici per i ricorrenti. Riguardo all'accoglienza in Croazia, la SEM non avrebbe inoltre richiesto ulteriori chiarimenti agli insorgenti, né riguardo ai maltrattamenti allegati in relazione ai loro tentativi di entrare nel suddetto Stato, né circa le cure che uno dei ricorrenti minori avrebbe ricevuto nello stesso. In tal senso, la SEM avrebbe esaminato i fatti rilevanti in modo
incompleto, e per questo sarebbero da restituire gli atti all'autorità inferiore perché intraprenda gli ulteriori necessari complementi istruttori.

6.
Nel gravame vengono sollevate delle censure formali che occorre
analizzare d'ingresso, in quanto potrebbero condurre alla cassazione della sentenza impugnata. In tale contesto, i ricorrenti rimproverano all'autorità inferiore di aver violato il suo obbligo di motivare la decisione, e di convesso anche il loro diritto di essere sentiti, come pure di aver stabilito i fatti
rilevanti per la causa in modo inesatto ed incompleto.

6.1 Il diritto di essere sentito, disciplinato dall'art. 29 cpv. 2
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 29 Allgemeine Verfahrensgarantien - 1 Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist.
1    Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist.
2    Die Parteien haben Anspruch auf rechtliches Gehör.
3    Jede Person, die nicht über die erforderlichen Mittel verfügt, hat Anspruch auf unentgeltliche Rechtspflege, wenn ihr Rechtsbegehren nicht aussichtslos erscheint. Soweit es zur Wahrung ihrer Rechte notwendig ist, hat sie ausserdem Anspruch auf unentgeltlichen Rechtsbeistand.
Cost. (RS 101) comprende segnatamente il diritto per l'interessato di consultare l'incarto, di offrire mezzi di prova su punti rilevanti e di esigerne l'assunzione, di
partecipare alla stessa e di potersi esprimere sulle relative risultanze nella misura in cui possano influire sulla decisione (cfr. DTF 135 II 286
consid. 5.1; 135 I 279 consid. 2.3).

L'obbligo per l'autorità di motivare la sua decisione ne è inoltre corollario fondamentale. Detta prerogativa è finalizzata a permettere ai destinatari e a tutte le persone interessate, di comprenderla, eventualmente di
impugnarla, in modo da rendere possibile all'autorità di ricorso, se adita, di esercitare convenientemente il suo controllo (cfr. DTF 139 V 496
consid. 5.1, 136 I 184 consid. 2.2). Ciò non significa che l'autorità sia tenuta a pronunciarsi in modo esplicito ed esaustivo su tutte le argomentazioni addotte; essa può occuparsi delle sole circostanze rilevanti per il giudizio (cfr. DTF 133 III 439 consid. 3.3). Per adempiere a queste esigenze è
necessario che essa menzioni, almeno brevemente, i motivi sui quali ha fondato la sua decisione, in modo da consentire agli interessati di
apprezzarne la portata (cfr. DTF 136 I 229 consid. 5.2, 136 V 351,
129 I 232 consid. 3.2; DTAF 2013/34 consid. 4.1, 2012/23 consid. 6.1.2; sentenza del Tribunale federale 2C.1020/2019 del 31 marzo 2020
consid. 3.4.2).

6.2 Nelle procedure d'asilo - così come nelle altre procedure di natura
amministrativa - si applica il principio inquisitorio. Ciò significa che l'autorità competente deve procedere d'ufficio all'accertamento esatto e completo dei fatti giuridicamente rilevanti (art. 6
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 6 Verfahrensgrundsätze - Verfahren richten sich nach dem Verwaltungsverfahrensgesetz vom 20. Dezember 196810 (VwVG), dem Verwaltungsgerichtsgesetz vom 17. Juni 200511 und dem Bundesgerichtsgesetz vom 17. Juni 200512, soweit das vorliegende Gesetz nichts anderes bestimmt.
LAsi in relazione con l'art. 12
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 12 - Die Behörde stellt den Sachverhalt von Amtes wegen fest und bedient sich nötigenfalls folgender Beweismittel:
a  Urkunden;
b  Auskünfte der Parteien;
c  Auskünfte oder Zeugnis von Drittpersonen;
d  Augenschein;
e  Gutachten von Sachverständigen.
PA, art. 106 cpv. 1 lett. b
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 106 Beschwerdegründe - 1 Mit der Beschwerde kann gerügt werden:
1    Mit der Beschwerde kann gerügt werden:
a  Verletzung von Bundesrecht, einschliesslich Missbrauch und Überschreitung des Ermessens;
b  unrichtige und unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhalts;
c  ...
2    Artikel 27 Absatz 3 und Artikel 68 Absatz 2 bleiben vorbehalten.
LAsi). In concreto, essa deve procurarsi la documentazione necessaria alla trattazione del caso, chiarire le circostanze giuridiche ed amministrare a tal fine le opportune prove a riguardo (cfr. DTAF 2019 I/6 consid. 5.1; 2012/21 consid. 5). L'autorità incorre in un
accertamento inesatto quando fonda la propria decisione su fatti incorretti e non conformi agli atti. Un accertamento incompleto è invece da constatare quando non è tenuto conto di tutti gli elementi fattuali giuridicamente
rilevanti (cfr. DTAF 2015/10 consid. 3.2). Il principio inquisitorio non è
illimitato, in particolare visto il nesso con l'obbligo di collaborare delle parti (art. 13
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 13 - 1 Die Parteien sind verpflichtet, an der Feststellung des Sachverhaltes mitzuwirken:
1    Die Parteien sind verpflichtet, an der Feststellung des Sachverhaltes mitzuwirken:
a  in einem Verfahren, das sie durch ihr Begehren einleiten;
b  in einem anderen Verfahren, soweit sie darin selbständige Begehren stellen;
c  soweit ihnen nach einem anderen Bundesgesetz eine weitergehende Auskunfts- oder Offenbarungspflicht obliegt.
1bis    Die Mitwirkungspflicht erstreckt sich nicht auf die Herausgabe von Gegenständen und Unterlagen aus dem Verkehr einer Partei mit ihrem Anwalt, wenn dieser nach dem Anwaltsgesetz vom 23. Juni 200034 zur Vertretung vor schweizerischen Gerichten berechtigt ist.35
2    Die Behörde braucht auf Begehren im Sinne von Absatz 1 Buchstabe a oder b nicht einzutreten, wenn die Parteien die notwendige und zumutbare Mitwirkung verweigern.
PA ed art. 8
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 8 Mitwirkungspflicht - 1 Asylsuchende sind verpflichtet, an der Feststellung des Sachverhaltes mitzuwirken. Sie müssen insbesondere:
1    Asylsuchende sind verpflichtet, an der Feststellung des Sachverhaltes mitzuwirken. Sie müssen insbesondere:
a  ihre Identität offen legen;
b  Reisepapiere und Identitätsausweise abgeben;
c  bei der Anhörung angeben, weshalb sie um Asyl nachsuchen;
d  allfällige Beweismittel vollständig bezeichnen und sie unverzüglich einreichen oder, soweit dies zumutbar erscheint, sich darum bemühen, sie innerhalb einer angemessenen Frist zu beschaffen;
e  bei der Erhebung der biometrischen Daten mitwirken;
f  sich einer vom SEM angeordneten medizinischen Untersuchung unterziehen (Art. 26a).
2    Von Asylsuchenden kann verlangt werden, für die Übersetzung fremdsprachiger Dokumente in eine Amtssprache besorgt zu sein.
3    Asylsuchende, die sich in der Schweiz aufhalten, sind verpflichtet, sich während des Verfahrens den Behörden von Bund und Kantonen zur Verfügung zu halten. Sie müssen ihre Adresse und jede Änderung der nach kantonalem Recht zuständigen Behörde des Kantons oder der Gemeinde (kantonale Behörde) sofort mitteilen.
3bis    Personen, die ohne triftigen Grund ihre Mitwirkungspflicht verletzen oder den Asylbehörden während mehr als 20 Tagen nicht zur Verfügung stehen, verzichten damit auf eine Weiterführung des Verfahrens. Dasselbe gilt für Personen, die den Asylbehörden in einem Zentrum des Bundes ohne triftigen Grund während mehr als 5 Tagen nicht zur Verfügung stehen. Die Gesuche werden formlos abgeschrieben. Ein neues Gesuch kann frühestens nach drei Jahren deponiert werden. Vorbehalten bleibt die Einhaltung der Flüchtlingskonvention vom 28. Juli 195120.21
4    Nach Vorliegen eines vollziehbaren Wegweisungsentscheides sind die betroffenen Personen verpflichtet, bei der Beschaffung gültiger Reisepapiere mitzuwirken.
LAsi; cfr. Auer/Binder, in: Kommentar zum
Bundesgesetz über das Verwaltungsverfahren [VwVG], 2a ed. 2019, ad art. 12 n. 9). Il Tribunale è tenuto ad effettuare d'ufficio un esteso controllo delle circostanze di fatto ritenute nella decisione avversata (art. 106 cpv. 1 lett. b
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 106 Beschwerdegründe - 1 Mit der Beschwerde kann gerügt werden:
1    Mit der Beschwerde kann gerügt werden:
a  Verletzung von Bundesrecht, einschliesslich Missbrauch und Überschreitung des Ermessens;
b  unrichtige und unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhalts;
c  ...
2    Artikel 27 Absatz 3 und Artikel 68 Absatz 2 bleiben vorbehalten.
LAsi e 49 lett. b PA). Quando in sede ricorsuale vengono identificate delle carenze in tal senso, pur considerando il tenore dell'art. 61 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 61 - 1 Die Beschwerdeinstanz entscheidet in der Sache selbst oder weist diese ausnahmsweise mit verbindlichen Weisungen an die Vorinstanz zurück.
1    Die Beschwerdeinstanz entscheidet in der Sache selbst oder weist diese ausnahmsweise mit verbindlichen Weisungen an die Vorinstanz zurück.
2    Der Beschwerdeentscheid enthält die Zusammenfassung des erheblichen Sachverhalts, die Begründung (Erwägungen) und die Entscheidungsformel (Dispositiv).
3    Er ist den Parteien und der Vorinstanz zu eröffnen.
PA, spesso non ci si può esimere dal retrocedere gli atti all'autorità di prima istanza, di modo che questa possa procedere ad un nuovo e completo accertamento dei fatti (cfr. Moser/Beusch/Kneubühler, Prozessieren vor dem Bundesverwaltungsgericht, 2a ed. 2013, n. 2.191).

6.3 L'autorità inferiore ha riportato, in modo riassuntivo e comprensibile nella decisione avversata, gli accertamenti svolti dall'(...) in Croazia sia relativa i pushbacks sia circa le condizioni d'accoglienza delle persone trasferite in Croazia tramite il Regolamento Dublino III - anche per quanto attiene l'alloggio di persone vulnerabili - mostrando quali considerazioni l'avrebbero condotta al suo apprezzamento nella fattispecie. In tal senso, al contrario di quanto addotto dai ricorrenti, la SEM ha adempiuto il suo obbligo di motivare la decisione sufficientemente. Per il che non v'è pertanto luogo di concedere alcuna compulsazione ai ricorrenti delle chiarificazioni richieste all'(...) da parte della SEM. Inoltre, come mostra il ricorso corposo e motivato introdotto dai ricorrenti, gli stessi hanno potuto impugnare con piena cognizione di causa la decisione avversata. Frattanto, per quanto concerne tale aspetto della decisione avversata non risulta esservi in specie alcuna violazione dell'obbligo di motivare da parte della SEM rispettivamente del diritto di essere sentito degli insorgenti (cfr. nello stesso senso anche la sentenza del Tribunale D-5691/2020 del 9 gennaio 2021 consid. 4.3 con ulteriori riferimenti ivi citati).

6.4 Nella loro impugnativa, i ricorrenti rimproverano inoltre all'autorità
inferiore di avere stabilito in modo inesatto ed incompleto i fatti giuridicamente rilevanti sia dal profilo del sistema d'accoglienza croato - anche ed in particolare circa i maltrattamenti che essi avrebbero subito alla frontiera croata da parte delle autorità di polizia, della mancanza sia di un alloggio rispettoso anche dell'unità famigliare, sia di cure mediche adeguate al loro stato di salute - che dal profilo del loro stato di salute e della loro particolare vulnerabilità. Questo anche nell'ottica dell'esame della clausola di
sovranità, ove la SEM non avrebbe neppure tenuto conto della situazione di salute dei richiedenti, come pure dell'interesse dei ricorrenti minorenni ex art. 3
IR 0.107 Übereinkommen vom 20. November 1989 über die Rechte des Kindes
KRK Art. 3 - (1) Bei allen Massnahmen, die Kinder betreffen, gleichviel ob sie von öffentlichen oder privaten Einrichtungen der sozialen Fürsorge, Gerichten, Verwaltungsbehörden oder Gesetzgebungsorganen getroffen werden, ist das Wohl des Kindes ein Gesichtspunkt, der vorrangig zu berücksichtigen ist.
CDF. Poiché tali censure riguardano in realtà anche aspetti
materiali, il Tribunale tratterà dappresso anche in tal senso le medesime.

7.

7.1 Ai sensi dell'art. 31a cpv. 1 lett. b
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 31a Entscheide des SEM - 1 Das SEM tritt in der Regel auf Asylgesuche nicht ein, wenn Asylsuchende:
1    Das SEM tritt in der Regel auf Asylgesuche nicht ein, wenn Asylsuchende:
a  in einen sicheren Drittstaat nach Artikel 6a Absatz 2 Buchstabe b zurückkehren können, in welchem sie sich vorher aufgehalten haben;
b  in einen Drittstaat ausreisen können, welcher für die Durchführung des Asyl- und Wegweisungsverfahrens staatsvertraglich zuständig ist;
c  in einen Drittstaat zurückkehren können, in welchem sie sich vorher aufgehalten haben;
d  in einen Drittstaat weiterreisen können, für welchen sie ein Visum besitzen und in welchem sie um Schutz nachsuchen können;
e  in einen Drittstaat weiterreisen können, in dem Personen, zu denen sie enge Beziehungen haben, oder nahe Angehörige leben;
f  nach Artikel 31b in ihren Heimat- oder Herkunftsstaat weggewiesen werden können.
2    Absatz 1 Buchstaben c-e findet keine Anwendung, wenn Hinweise bestehen, dass im Einzelfall im Drittstaat kein effektiver Schutz vor Rückschiebung nach Artikel 5 Absatz 1 besteht.
3    Das SEM tritt auf ein Gesuch nicht ein, welches die Voraussetzungen von Artikel 18 nicht erfüllt. Dies gilt namentlich, wenn das Asylgesuch ausschliesslich aus wirtschaftlichen oder medizinischen Gründen eingereicht wird.
4    In den übrigen Fällen lehnt das SEM das Asylgesuch ab, wenn die Flüchtlingseigenschaft weder bewiesen noch glaubhaft gemacht worden ist oder ein Asylausschlussgrund nach den Artikeln 53 und 54 vorliegt.96
LAsi, di norma non si entra nel merito di una domanda di asilo se il richiedente può partire alla volta di uno Stato terzo cui compete, in virtù di un trattato internazionale, l'esecuzione della procedura di asilo e allontanamento.

7.2 Prima di applicare la precitata disposizione, la SEM esamina la
competenza relativa al trattamento di una domanda di asilo secondo i criteri previsti dal Regolamento Dublino III. Se in base a questo esame è
individuato un altro Stato quale responsabile per l'esame della domanda di asilo, la SEM pronuncia la non entrata nel merito previa accettazione, espressa o tacita, di ripresa in carico del richiedente l'asilo da parte dello Stato in questione (cfr. DTAF 2017 VI/5 consid. 6.2).

7.3 Ai sensi dell'art. 3 par. 1 Regolamento Dublino III, la domanda di
protezione internazionale è esaminata da un solo Stato membro, ossia quello individuato in base ai criteri enunciati al capo III (art. 7-15). La
procedura di determinazione dello Stato membro competente è avviata non appena una domanda di protezione internazionale è presentata per la prima volta in uno Stato membro. Nel caso di una procedura di ripresa in carico (inglese: take back) - come nel caso in parola - di principio non viene effettuato un nuovo esame di determinazione dello Stato membro competente secondo il capo III (cfr. DTAF 2017 VI/5 consid. 6.2 e 8.2.1; sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea [CGUE] nelle cause riunite C-582/17 e C-583/17 [Grande Sezione] del 2 aprile 2019, par. 67 e 68).

7.4 Giusta l'art. 3 par. 2 Regolamento Dublino III, qualora sia impossibile trasferire un richiedente verso lo Stato membro inizialmente designato come competente in quanto si hanno fondati motivi di ritenere che
sussistono delle carenze sistemiche nella procedura di asilo e nelle
condizioni di accoglienza dei richiedenti, che implichino il rischio di un
trattamento inumano o degradante ai sensi dell'art. 4 della Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea (GU C 364/1 del 18.12.2000; di seguito: CartaUE), lo Stato membro che ha avviato la procedura di determinazione dello Stato membro competente prosegue l'esame dei criteri di cui al capo III per verificare se un altro Stato membro possa essere designato come competente.

7.5 Lo Stato membro è tenuto a riprendere in carico - alle condizioni di cui agli art. 23, 24, 25 e 29 - il richiedente la cui domanda è in corso d'esame e che ha presentato domanda in un altro Stato membro oppure si trova nel territorio di un altro Stato membro senza un titolo di soggiorno (art. 18 par. 1 lett. b Regolamento Dublino III).

7.6

7.6.1 Giusta l'art. 17 par. 1 Regolamento Dublino III, in deroga ai criteri di competenza sopra definiti, ciascuno Stato membro può decidere di esaminare una domanda di protezione internazionale presentata da un cittadino di un paese terzo o da un apolide, anche se tale esame non gli compete.

7.6.2 Aisensi dell'art. 29a cpv. 3
SR 142.311 Asylverordnung 1 vom 11. August 1999 über Verfahrensfragen (Asylverordnung 1, AsylV 1) - Asylverordnung 1
AsylV-1 Art. 29a Zuständigkeitsprüfung nach Dublin - (Art. 31a Absatz 1 Bst. b AsylG)85
1    Das SEM prüft die Zuständigkeit zur Behandlung eines Asylgesuchs nach den Kriterien, die in der Verordnung (EU) Nr. 604/201386 geregelt sind.87
2    Ergibt die Prüfung, dass ein anderer Staat für die Behandlung des Asylgesuches zuständig ist, und hat dieser Staat der Aufnahme oder Wiederaufnahme der asylsuchenden Person zugestimmt, so fällt das SEM einen Nichteintretensentscheid.
3    Das SEM kann aus humanitären Gründen das Gesuch auch dann behandeln, wenn die Prüfung ergeben hat, dass ein anderer Staat dafür zuständig ist.
4    Das Verfahren für die Aufnahme oder Wiederaufnahme der asylsuchenden Person durch den zuständigen Staat richtet sich nach der Verordnung (EG) Nr. 1560/200388.89
OAsi 1, disposizione che concretizza in diritto interno svizzero la clausola di sovranità, se "motivi umanitari" lo giustificano la SEM può entrare nel merito della domanda anche qualora giusta il Regolamento Dublino III un altro Stato sarebbe competente per il trattamento della domanda. Nell'applicazione di tale articolo, l'autorità inferiore dispone di un reale potere di apprezzamento ed il Tribunale, a seguito dell'abrogazione dell'art. 106 cpv. 1 lett. c
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 106 Beschwerdegründe - 1 Mit der Beschwerde kann gerügt werden:
1    Mit der Beschwerde kann gerügt werden:
a  Verletzung von Bundesrecht, einschliesslich Missbrauch und Überschreitung des Ermessens;
b  unrichtige und unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhalts;
c  ...
2    Artikel 27 Absatz 3 und Artikel 68 Absatz 2 bleiben vorbehalten.
LAsi (entrata in vigore il 1° febbraio 2014), dispone di un potere di esame ridotto (cfr. DTAF 2015/9 consid. 7 seg.). Esso può infatti unicamente esaminare se la SEM ha esercitato il suo potere di apprezzamento in modo conforme alla legge, ossia se l'autorità inferiore ha fatto uso di tale potere e se l'ha fatto secondo criteri oggettivi e trasparenti (cfr. DTAF 2015/9 consid. 8).

7.6.3 Al contrario, se il trasferimento del richiedente nel paese di destinazione contravviene ad una norma imperativa del diritto internazionale, tra cui quelle della CEDU, l'autorità inferiore è obbligata ad applicare la clausola di sovranità e ad entrare nel merito della domanda d'asilo ed il Tribunale dispone di potere di controllo al riguardo (cfr. DTAF 2015/9
consid. 8.2.1).

7.7 Nel caso in parola, occorre in primo luogo rilevare come i ricorrenti, secondo le stesse dichiarazioni rese da A._______ e B._______, come pure sulla base delle insorgenze di causa, hanno depositato una seconda domanda d'asilo in Croazia - dopo la precedente presentata invece in E._______- senza tuttavia attendere la fine della loro procedura d'asilo, essendosi diretti dopo poco tempo verso la Svizzera (cfr. atti SEM n. 21/2, n. 23/2, n. 38/2, n. 40/2, n. 54/1 e n. 55/1). L'evenienza sollevata dagli insorgenti nel colloquio Dublino, di non avere volontariamente richiesto asilo nel sopra citato Paese, risulta del tutto ininfluente, atteso che il meccanismo del Regolamento Dublino III non offre il diritto di scegliere autonomamente lo Stato nel quale la domanda debba essere esaminata (cfr. DTAF 2010/45 consid. 8.3). Per il resto, i termini procedurali di cui all'art. 23 par. 2 Regolamento Dublino III come pure per la risposta d'accettazione ricevuta dalla Croazia ex art. 25 par. 1 del succitato Regolamento, sono stati rispettati. A differenza poi di quanto sostenuto nel gravame dai ricorrenti, non si intravvede in specie alcuna violazione dell'art. 8
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)
EMRK Art. 8 Recht auf Achtung des Privat- und Familienlebens - (1) Jede Person hat das Recht auf Achtung ihres Privat- und Familienlebens, ihrer Wohnung und ihrer Korrespondenz.
CEDU da parte delle autorità croate per aver risposto alle due richieste di ripresa in carico della Svizzera (cfr. atti SEM n. 42/5 e n. 44/1 per A._______ e n. 43/5 e n. 45/1 per B._______ ed i due figli) - e non una come sostenuto nel ricorso (cfr. p.to 24, pag. 10) - con due separate accettazioni (cfr. atti SEM n. 54/1 e n. 55/1). Pertanto, ulteriori garanzie in tal senso da parte della Croazia non dovevano essere richieste dalla Svizzera, come postulato invece dagli insorgenti. Alla luce di quanto precede la Croazia è quindi tenuta, in principio, a riprendere in carico gli insorgenti, al fine della trattazione della loro domanda d'asilo.

8.

8.1 Concernente la procedura d'asilo e di accoglienza dei richiedenti l'asilo in Croazia, il Tribunale osserva quanto segue.

8.2 La Croazia è legata alla CartaUE e firmataria della CEDU, della Convenzione del 10 dicembre 1984 contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti (Conv. tortura, RS 0.105), della Convenzione del 28 luglio 1951 sullo statuto dei rifugiati (Conv. rifugiati, RS 0.142.30), oltre che del relativo Protocollo aggiuntivo del 31 gennaio 1967 (RS 0.142.301) e ne applica, a tale titolo, le disposizioni. Di conseguenza, la Croazia è presunta rispettare la sicurezza dei richiedenti l'asilo, in particolare il diritto alla trattazione della propria domanda secondo una procedura giusta ed equa e garantire una protezione conforme al diritto internazionale ed europeo (cfr. fra le tante le sentenze del Tribunale E-5910/2020 del 10 dicembre 2020 consid. 7.1, F-4486/2020 del 16 settembre 2020 consid. 4.1.1).

8.3 Tale presunzione non è tuttavia assoluta e può essere confutata in presenza di indizi seri che, nel caso concreto, le autorità di tale Stato non rispetterebbero il diritto internazionale (cfr. DTAF 2011/9 consid. 6; 2010/45 consid. 7.4 e 7.5). La stessa va inoltra scartata d'ufficio in presenza di violazioni sistematiche delle garanzie minime previste dall'Unione europea o di indizi seri di violazioni del diritto internazionale (cfr. DTAF 2011/9 consid. 6; sentenza della CorteEDU M.S.S. contro Belgio e Grecia del 21 gennaio 2011, 30696/09).

8.4 Dal profilo delle cure mediche, secondo quanto noto allo scrivente
Tribunale, come pure a giusta ragione considerato dall'autorità sindacata nella decisione impugnata, le autorità croate tengono conto di richiedenti appartenenti a gruppi vulnerabili per quanto attiene l'alloggio e la cura, anche attinente le cure psichiatriche, per lo meno di una certa gravità, e di sostegno psicologico (cfr. in merito il rapporto di AIDA, Country Report: Croatia 2019, aprile 2020, pag. 77 segg.). Per adempiere a tali obiettivi, lo Stato croato può avvalersi anche dell'aiuto di organizzazioni non governative. Tuttavia, i richiedenti che necessiterebbero di una speciale
accoglienza o di garanzie procedurali particolari (in particolare vittime di torture, stupri o altre serie forme di violenze psicologiche, fisiche o
sessuali), anche se legalmente verrebbero loro garantite le cure adeguate alla loro condizione specifica, tuttavia in concreto tali cure addizionali non sarebbero accessibili in modo regolare (cfr. AIDA, ibidem, pag. 79). Non vi sarebbero però degli indizi che la Croazia non adempia i suoi obblighi dal profilo medico nel contesto del Regolamento Dublino III (cfr. nello stesso senso anche le sentenze del Tribunale D-5691/2020 consid. 6.3.4,
E-5910/2020 consid. 8.4.1, F-5933/2019 consid. 6.4 e 7.5). Quanto precede come pure le conclusioni generali presentate dalla SEM al riguardo di una sufficiente e garantita assistenza medica in Croazia (cfr. p.to II, pag. 8 seg. della decisione impugnata), secondo per lo meno quanto
prescrive la direttiva accoglienza, non sono minimamente poste in discussione dalle allegazioni del tutto generiche dei ricorrenti in merito, come pure dal richiamo del rapporto del (...) dell'(...). Quest'ultimo risulta peraltro datato e nel frattempo la situazione dal profilo medico in Croazia appare essersi evoluta positivamente. Non si possono pertanto seguire le argomentazioni ricorsuali in punto al fatto che i ricorrenti potrebbero non accedere alle cure mediche di cui necessitano, non avendo per il resto apportato contro le conclusioni dettagliate e motivate della decisione avversata, alcun elemento concreto e circostanziato che possa instaurare dei dubbi fondati circa la loro mancata presa in carico da parte delle autorità croate per quanto attiene le patologie di cui soffrono. Invero a differenza delle asserzioni addotte da A._______ in fase ricorsuale che lui ed il figlio sarebbero stati unicamente isolati in ospedale da parte delle autorità croate, a causa di un sospetto di coronavirus, senza ulteriore presa in carico, risulta dagli stessi inserti di causa e dalle dichiarazioni degli insorgenti che il ricorrente 3 è stato ricoverato in ospedale in Croazia per essere curato ed ivi sarebbero stati fatti anche degli accertamenti riguardo all'enuresi secondaria notturna di cui soffre tutt'ora il fanciullo (cfr. atto SEM n. 40/2 e n. 58/2). Queste ultime asserzioni, rese peraltro in un primo tempo dai ricorrenti, fanno perlomeno dubitare della veridicità delle affermazioni incoerenti addotte soltanto in fase ricorsuale. Inoltre, sulla scorta delle asserzioni riferite dai ricorrenti nel corso del colloquio Dublino III, non si vede, a differenza del parere contrario espresso nel ricorso, come la SEM avrebbe dovuto porre ulteriori quesiti ai ricorrenti circa le cure che sarebbero state prodigate in Croazia al loro figlio C._______, in mancanza di qualsivoglia elemento contrario da parte loro in tale contesto. Neppure soccorrono in merito i ricorrenti le loro allegazioni circa una violazione dell'art. 3
IR 0.107 Übereinkommen vom 20. November 1989 über die Rechte des Kindes
KRK Art. 3 - (1) Bei allen Massnahmen, die Kinder betreffen, gleichviel ob sie von öffentlichen oder privaten Einrichtungen der sozialen Fürsorge, Gerichten, Verwaltungsbehörden oder Gesetzgebungsorganen getroffen werden, ist das Wohl des Kindes ein Gesichtspunkt, der vorrangig zu berücksichtigen ist.
CDF nel caso di un trasferimento dei ricorrenti minorenni nel suddetto Paese, in quanto nel medesimo, come sopra già considerato (cfr. anche infra consid. 8.5.4), essi potranno trovare le cure mediche di cui necessitano.

8.5

8.5.1 Con riferimento alla situazione vigente in Croazia quale Stato membro Dublino, v'è da ritenere come secondo svariati rapporti sia di organizzazioni nazionali che internazionali - anche citati nel gravame dai ricorrenti - vi siano delle evidenze circa il fatto che le autorità croate impediscano a richiedenti l'asilo di depositare una domanda d'asilo in Croazia e che li respingano, in grandi numeri, in particolare alla frontiera con la F._______ ed I._______, forzandoli alla partenza. Circa la problematica dei cosiddetti "pushbacks" in Croazia, il Tribunale si è espresso in particolare nella sentenza di riferimento E-3078/2019 del 12 luglio 2019 - citata anche nell'atto ricorsuale - in un caso di domanda di presa in carico del richiedente l'asilo ex art. 13 par. 1 Regolamento Dublino III da parte della Croazia, rilevando e riportando anche le fonti rilevanti per la questione dei pushbacks (cfr. consid. 5.6), ritenendo tuttavia di non doversi esprimere oltre circa la questione con un'analisi maggiormente dettagliata della situazione. Invero, a mente del Tribunale, rientrerebbe nell'obbligo istruttorio della SEM - che avrebbe proceduto in specie con una motivazione standardizzata - in primo luogo esaminare se, alla luce delle conoscenze attuali, in Croazia per i richiedenti l'asilo in modo generale vi sia il pericolo di subire un trattamento inumano o degradante (cfr. consid. 5.7). Il Tribunale ha poi proseguito nel suo esame, osservando come, in un secondo passo, se l'autorità inferiore arrivasse - dopo esame della situazione generale in Croazia - alla conclusione che il limite elevato posto dall'art. 3 par. 2 Regolamento Dublino III per ammettere delle carenze sistemiche nel sistema d'asilo croato non sia raggiunto, allora dovrebbe esaminare d'ufficio se, per il richiedente in questione in un esame individualizzato, egli sia esposto al rischio di violazioni ex art. 3
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)
EMRK Art. 3 Verbot der Folter - Niemand darf der Folter oder unmenschlicher oder erniedrigender Strafe oder Behandlung unterworfen werden.
CEDU (cfr. consid. 5.8). Il Tribunale ha quindi lasciata aperta la questione a sapere se il sistema d'asilo croato presenti o meno delle carenze sistemiche. In una successiva sentenza E-4211/2019 del 9 dicembre 2019 - sempre relativa il medesimo ricorrente di cui alla sentenza di riferimento succitata - il Tribunale ha ribadito nuovamente quanto già concluso nella sua sentenza E-3078/2019 e segnatamente che, non avendo la SEM chiarito se la situazione d'accesso alla procedura d'asilo in Croazia appaia così difficile come era già stato il caso in E._______ negli anni 2009-2011, come pure se i pushbacks alle frontiere interessino anche le persone che si trovano già su suolo croato e quali persone siano effettivamente toccate da tali azioni (cfr. consid. 3.3), l'autorità inferiore avrebbe nuovamente violato il suo obbligo di accertare
in modo completo i fatti rilevanti per la causa (cfr. consid. 3.4. e 3.6. della sentenza citata). In seguito il Tribunale con diverse sue sentenze, ha precisato la giurisprudenza resa nella sentenza di riferimento E-3078/2019, ritenendo che la problematica dei pushbacks esplicata in quest'ultima sentenza di riferimento riguardi delle prese in carico ove al richiedente o ai richiedenti in oggetto era stato impedito o rifiutato di depositare una domanda d'asilo in Croazia con un allontanamento verso il confine della F._______ ed I._______ da parte delle autorità di polizia croate e non invece delle riprese in carico ove i richiedenti l'asilo in oggetto avevano potuto depositare una domanda d'asilo nel Paese succitato. Invero, la menzionata sentenza di riferimento tematizza la situazione di persone, le quali nel loro transito illegale attraverso la Croazia vengono fermate e respinte o rinviate alla frontiera della F._______ e I._______. Tra le persone che possono dar luogo ai cosiddetti pushbacks rientrano i richiedenti l'asilo, ai quali viene negata la possibilità di depositare una domanda d'asilo o viene impedito l'accesso ad una procedura equa (cfr. tra le altre le sentenze del Tribunale D-5691/2020 precitata consid. 6.2.3, F-4456/2020 del 15 settembre 2020 consid. 6.4,
F-4204/2020 del 2 settembre 2020 consid. 4.3, F-2315/2020 dell'11 maggio 2020 consid. 6.2, D-405/2020 del 28 gennaio 2020 consid. 6.1,
E-6105/2019 del 12 dicembre 2019 consid. 6.1, D-5430/2019 del 5 novembre 2019 consid. 3.2 e 3.3). Tuttavia, date le evenienze documentate riguardo ai maltrattamenti compiuti dalla polizia ed alle autorità di frontiera croate nei confronti di migranti, tra i quali anche dei richiedenti l'asilo, come già sottolineato dal Tribunale nelle succitate sentenze E-3078/2019 (cfr. consid. 5.6) e E-4211/2019 (cfr. consid. 3.2 e 3.3), la scrivente autorità non può arrestare la sua analisi alla presunzione generica che la Croazia tratti in modo adeguato, rispetto alle garanzie minime previste nell'intero sistema d'asilo dell'Unione europea, le persone che richiedono l'accesso a tale sistema (cfr. in proposito la sentenza del Tribunale E-4211/2019 consid. 3.4 con riferimenti citati). Invero, come ricordato sopra, la presunzione che la Croazia rispetti i suoi obblighi internazionali, può essere sovvertita in un caso specifico, laddove sussistano degli elementi seri e concreti di violazioni di norme internazionali, che devono però essere rese verosimili dall'interessato (cfr. DTAF 2010/45 consid. 7.4 seg.; sentenza del Tribunale D-5698/2017 del 6 marzo 2018 consid. 5.3.1).

8.5.2 Venendo ora al caso in parola, dalle insorgenze di causa risulta che gli insorgenti abbiano richiesto asilo in Croazia, anche se involontariamente secondo le loro asserzioni, il (...), ed in seguito che sarebbero stati accolti per quanto attiene B._______ con il marito ed il figlio D._______ in un centro, mentre che l'altro figlio C._______ sarebbe stato ricoverato in ospedale dalle autorità croate (cfr. atti SEM n. 38/2 e n. 40/2). Sempre dalle insorgenze processuali, si può inoltre desumere come gli interessati, dal (...) abbiano abbandonato in modo incontrollato il centro ricettivo ove erano alloggiati, ovvero a distanza di poco più di un mese dalla loro registrazione quali richiedenti l'asilo. Risulta inoltre come la loro procedura d'asilo è tutt'ora aperta in Croazia (cfr. atti SEM n. 54/1 e n. 55/1). In tal senso, le considerazioni riguardo alle difficoltà che il sistema d'asilo croato presenterebbe per il deposito di una domanda d'asilo come pure in relazione alle possibilità ricettive e di cure prodigate ai richiedenti l'asilo esposte nel ricorso, non possono nel caso di specie essere seguite e pertanto i ricorrenti non possono prevalersi con successo, in tal senso, dell'applicazione della giurisprudenza succitata. Invero essi hanno potuto presentare la loro domanda d'asilo in Croazia, ciò che è stato pure confermato dalle autorità croate. Peraltro, non vi sono elementi agli atti per ritenere come ai richiedenti possa essere anche in futuro negato dalle autorità croate, l'esame della loro domanda d'asilo, posto anche che il loro proseguimento del viaggio dopo un soggiorno breve su suolo croato, possa essere interpretato come un ritiro della loro domanda d'asilo nel predetto Stato membro.

8.5.3 Occorre tuttavia ancora valutare, come sopra rammentato (cfr. consid. 8.5.1), se i ricorrenti abbiano reso verosimili degli indizi seri e concreti di violazioni di norme di diritto internazionale da parte della Croazia - rispetto alla loro situazione di salute (cfr. infra consid. 8.5.4) come pure in merito agli allegati maltrattamenti subiti da parte delle autorità croate nell'ambito di pushbacks (cfr. infra consid. 8.5.5) - che possano risultare ostativi ad un loro trasferimento nel succitato Stato membro.

8.5.4

8.5.4.1 Riguardo il respingimento forzato di persone che soffrono di problemi medici la CorteEDU ha statuito che lo stesso non è suscettibile di costituire una violazione dell'art. 3
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)
EMRK Art. 3 Verbot der Folter - Niemand darf der Folter oder unmenschlicher oder erniedrigender Strafe oder Behandlung unterworfen werden.
CEDU, a meno che la malattia dell'interessato non si trovi ad uno stadio avanzato e terminale, al punto che la sua morte appaia come una prospettiva prossima (cfr. sentenza della CorteEDU N. contro Regno Unito del 27 maggio 2008, 26565/05; DTAF 2011/9 consid. 7.1). A tal proposito, la CorteEDU ha successivamente precisato in una sua sentenza, che una violazione dell'art. 3
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)
EMRK Art. 3 Verbot der Folter - Niemand darf der Folter oder unmenschlicher oder erniedrigender Strafe oder Behandlung unterworfen werden.
CEDU può però anche sussistere qualora vi siano dei seri motivi di ritenere che la persona, in assenza di trattamenti medici adeguati nello Stato di destinazione, sarà confrontata ad un reale rischio di un grave, rapido ed irreversibile peggioramento delle condizioni di salute comportante delle intense sofferenze o una significativa riduzione della speranza di vita (cfr. sentenza della CorteEDU Paposhvili contro Belgio del 13 dicembre 2016, 41738/10, §181 segg.).

8.5.4.2 Ora, dalle insorgenze di causa, si evince come il ricorrente 1, soffra di una cefalea cronica recidivante che viene trattata con una terapia di (...) e di (...), come pure di disturbi dell'adattamento (F43.2), che viene invece curato con una terapia a base di (...) ed (...) (cfr. atti SEM n. 60/2, n. 76/2, n. 81/2, n. 82/2). Anche se nel rapporto medico del (...) del (...) (cfr. atto SEM n. 81/2), viene consigliato di esaminare nel seguito se egli non abbia sviluppato dei sintomi psicotici rispetto al suo sentimento di essere osservato, non risulta nel seguito ci sia stata la necessità per il ricorrente 1 di svolgere ulteriori consulti medici per appurare lo stesso, a parte l'inizio e la prosecuzione del trattamento psichiatrico a base di (...) (cfr. atti SEM n. 82/2, n. 83/2 e n. 102/1), come pure l'indicazione di svolgere tra due e sei mesi dopo l'inizio della terapia un controllo dei parametri quali il sangue, la creatinina, i valori epatici, TSH (cfr. atto SEM n. 81/2). Non si può pertanto seguire l'argomentazione dei ricorrenti esposta nel gravame, secondo la quale vi sarebbero ancora da valutare gli eventuali sintomi psicotici del ricorrente 1, essendo che le sue diagnosi risultano essere state adeguatamente delucidate, come pure i trattamenti che egli segue e di cui necessita risultano essere stati impostati. In tale contesto, lo scritto del rappresentante legale degli insorgenti del 15 gennaio 2021 sullo stato di salute del ricorrente 1 come pure l'F2 del (...), non sono atti a mutare l'apprezzamento del Tribunale in merito. Invero quest'ultimo, non dà atto che della conosciuta diagnosi di disturbi dell'adattamento con la continuazione dell'assunzione di (...) ([...] dal [...]), trattamento già impostato in precedenza.

Per quanto attiene la ricorrente 2, le problematiche minori sia ginecologiche che dentali da lei incorse, risultano essersi nel frattempo, con l'adeguato trattamento ricevuto, risolte positivamente (cfr. atti SEM n. 52/2, n. 53/2, n. 56/2, n. 59/2, n. 61/2, n. 63/2, n. 70/2, n. 71/2, n. 72/2, n. 75/2, n. 77/2 e n. 79/2). Dopo i consulti medici effettuati per i problemi visivi
lamentati (cfr. atti SEM n. 53/2, n. 62/4, n. 73/2 e n. 74/5), alla ricorrente 2 è stato diagnosticato un cheratocono ad entrambi gli occhi, moderatamente avanzato nella parte sinistra, mentre che meno nella parte destra. Per questa patologia le sono stati prescritti un paio di occhiali ed è stato consigliato un nuovo controllo della vista circa tra dieci mesi (cfr. atto SEM n. 74/5). Nel messaggio elettronico del 21 dicembre 2020 del medico del centro per richiedenti l'asilo di J._______, risulta inoltre come la richiedente soltanto il (...) si sia nuovamente lamentata di disturbi del sonno e dell'umore, per i quali però avrebbe rifiutato ogni trattamento medicamentoso (cfr. atto SEM n. 83/2 e n. 84/2). Alla luce di tale quadro chiaro della situazione valetudinaria della ricorrente 2, ove sia la diagnosi che i trattamenti necessari le sono stati prescritti o proposti (per quanto concerne i disturbi del sonno e dell'umore), non occorre esaminare oltre, come proposto dai ricorrenti nel gravame, lo stato psichico della ricorrente 2. Invero, dai vari consulti medici da lei avuti, non risulta esservi alcun elemento che dovesse condurre l'autorità inferiore a ritenere necessario indagare oltre tale aspetto.

Per quanto poi concerne i due bambini, dagli atti risulta quanto segue. Il ricorrente 4 è stato visitato in data (...) dal pediatra, sia per valutare il suo stato di salute fisico che psicologico, ed è risultato tutto normale (cfr. atto SEM n. 57/2). Per il medesimo non sono state previste ulteriori visite, salvo per la somministrazione di eventuali vaccini. Circa invece il fratello C._______, è stato segnalato nel rapporto medico del (...), come il bambino sia in salute, con segni di problematiche socio-psichiatriche dovute alla fuga; probabili regolari mal di testa di tipo tensivo, come pure un'enuresi secondaria notturna già da un anno. Degli accertamenti medici effettuati sia in Croazia che in Svizzera non avrebbero segnalato nulla di rilevante dal profilo organico (cfr. atto SEM n. 58/2). Per la cura dell'enuresi notturna, è stata impostata una terapia a base di (...) dal (...) - assunzione del medicamento interrotto a partire dal (...) secondo indicazione del medico curante (cfr. atto SEM n. 68/2) - nonché è stato approntato un (...). Nel seguito è stato spiegato ai genitori come regolarsi per l'assunzione dei liquidi da parte del bambino (cfr. atto SEM n. 68/2). Per il resto, per lo stato febbrile presentato dal ricorrente 3 il (...) (cfr. atto SEM n. 69/2), a parte la prescrizione di (...) per la febbre, non si è segnalato alcun seguito di nota (cfr. anche in merito alla sua situazione medica attuale, atto SEM n. 83/2). Anche rispetto allo stato di salute dei bambini, non si può pertanto seguire l'argomentazione contraria espressa dai ricorrenti nel gravame, secondo i quali vi sarebbe ancora da chiarire nei loro confronti il loro stato psichico nonché gli aiuti che essi necessiterebbero in tal senso, come pure che sarebbero prevedibili dei trattamenti di tipo psicosomatico anche in futuro per i medesimi. Invero, una valutazione del loro stato di salute sia fisico che psicologico è già stata adempiuta ed al momento anche da parte dei medici curanti non è stata segnalata alcuna necessità di procedere con altri esami, rispetto a quelli già effettuati in merito dai fanciulli.

8.5.4.3 Pur considerando con la dovuta attenzione lo stato di salute degli insorgenti, dagli atti all'inserto, non si evince perciò la necessità per gli stessi di rimanere in Svizzera poiché altrimenti il loro stato di salute si degraderebbe a tal punto da metterne in pericolo concretamente la loro vita o il loro stato di salute, secondo quanto previsto dalla giurisprudenza succitata (cfr. supra consid. 8.5.4.1). In tal senso, agli occhi del Tribunale, i trattamenti necessari per la cura delle patologie di cui sono affetti i ricorrenti, possono essere senz'altro proseguiti in Croazia, che dispone in tal senso di un'infrastruttura medica sufficiente (cfr. anche supra consid. 8.4). Non vi è dunque alcun motivo di dubitare circa il fatto che anche le eventuali terapie prescritte in Svizzera, possano essere proseguite in Croazia. In tale contesto va ulteriormente rammentato come, lo Stato di destinazione, in quanto firmatario della direttiva accoglienza, deve provvedere affinché i richiedenti ricevano la necessaria assistenza sanitaria comprendente quanto meno le prestazioni di pronto soccorso e il trattamento essenziale di malattie e di gravi disturbi mentali e fornire la necessaria assistenza medica o di altro tipo, ai richiedenti con esigenze di accoglienze particolari, comprese, se necessarie, appropriate misure di assistenza psichica (art. 19 par. 1 e 2 direttiva accoglienza). Incomberà inoltre alle autorità svizzere trasmettere alle autorità croate, anticipatamente ed in modo appropriato, le informazioni che permettano una presa in carico medica degli interessati, adeguata e conforme alle patologie di cui sono affetti. In tal senso, non vi è motivo di dubitare che l'autorità preposta comunichi allo Stato in questione la situazione medica degli insorgenti (cfr. art. 31 e 32 Regolamento Dublino III), come d'altronde già rilevato a ragione anche dall'autorità inferiore nella decisione impugnata. In tal senso, e per quanto già sopra rilevato, la censura di un accertamento incompleto ed inesatto dei fatti sollevata nel gravame dagli interessati, riguardo la loro situazione medica, risulta essere infondata.

8.5.5 Concernente i maltrattamenti asseriti dai ricorrenti in Croazia, il Tribunale non può invece seguire, per lo meno allo stato attuale degli atti, le argomentazioni esposte nella decisione avversata. In quest'ultima invero l'autorità inferiore, senza escludere la verosimiglianza che gli insorgenti abbiano potuto incorrere in maltrattamenti da parte delle autorità di frontiera e di polizia croate, ha liquidato la questione con un'argomentazione generica, affermando che gli stessi non avrebbero apportato alcuna prova a supporto ed avrebbero potuto denunciare gli stessi, nonché che si tratterebbe di atti commessi da terzi contro i quali essi potrebbero beneficiare in Croazia del relativo sostegno ed adire le preposte vie legali anche in futuro. Tuttavia, la SEM, malgrado i ricorrenti abbiano da subito ed in modo coerente sollevato in corso di procedura di aver subito dei maltrattamenti nel succitato Paese (cfr. atti SEM n. 38/2, n. 40/2) - che risultano elementi importanti a favore della verosimiglianza degli stessi - è giunta all'apprezzamento esposto nella decisione avversata, senza aver interrogato in modo più approfondito gli insorgenti in merito agli stessi. In particolare, la gravità delle angherie sollevate, che sono messe in relazione dai ricorrenti anche con il loro stato psicosomatico (cfr. atti SEM n. 38/2, n. 40/2, n. 81/2) - evenienza che appare peraltro pure in parte confermata anche dai rapporti medici agli atti (cfr. atti SEM n. 58/2, n. 61/2, n. 81/2, n. 83/2, n. 84/2) - si rivela essere un elemento essenziale per la valutazione dell'ammissibilità del trasferimento dei ricorrenti nel succitato paese, in particolare sotto l'aspetto dell'art. 3
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)
EMRK Art. 3 Verbot der Folter - Niemand darf der Folter oder unmenschlicher oder erniedrigender Strafe oder Behandlung unterworfen werden.
CEDU. Invero, se d'un canto, come già sopra rilevato e come ritenuto a ragione dalla SEM nella decisione avversata, il Tribunale ritiene che i ricorrenti non dovrebbero riscontrare alcuna problematica d'accesso al sistema d'accoglienza croato (cfr. supra consid. 8.5.2); d'altro canto l'esame se i ricorrenti, nel caso di un loro trasferimento in Croazia, potrebbero subire un «real risk» di essere vittime di trattamenti inumani o degradanti ai sensi dell'art. 3
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)
EMRK Art. 3 Verbot der Folter - Niemand darf der Folter oder unmenschlicher oder erniedrigender Strafe oder Behandlung unterworfen werden.
CEDU o dell'art. 4 della CartaUE, va al di là della mera possibilità d'accesso a tale sistema d'asilo. Mancando però da parte della SEM qualsivoglia approfondimento delle allegate violenze subite da parte degli insorgenti alla frontiera croata, tale esame non può essere effettuato in modo completo. La lacunosità degli accertamenti in tal senso da parte dall'autorità inferiore, rende inoltre impossibile per il Tribunale esaminare se l'apprezzamento della SEM riguardo la non entrata nel merito della domanda d'asilo dei ricorrenti, non ritenendo quindi di convesso applicabile la clausola di
sovranità di cui all'art. 17 par. 1 Regolamento Dublino III, rispetti i criteri sopra definiti (cfr. supra consid. 7.6) e quindi neppure se l'autorità inferiore abbia esercitato o meno in maniera arbitraria il suo potere di apprezzamento circa l'esistenza di motivi umanitari ai sensi dell'art. 29a cpv. 3
SR 142.311 Asylverordnung 1 vom 11. August 1999 über Verfahrensfragen (Asylverordnung 1, AsylV 1) - Asylverordnung 1
AsylV-1 Art. 29a Zuständigkeitsprüfung nach Dublin - (Art. 31a Absatz 1 Bst. b AsylG)85
1    Das SEM prüft die Zuständigkeit zur Behandlung eines Asylgesuchs nach den Kriterien, die in der Verordnung (EU) Nr. 604/201386 geregelt sind.87
2    Ergibt die Prüfung, dass ein anderer Staat für die Behandlung des Asylgesuches zuständig ist, und hat dieser Staat der Aufnahme oder Wiederaufnahme der asylsuchenden Person zugestimmt, so fällt das SEM einen Nichteintretensentscheid.
3    Das SEM kann aus humanitären Gründen das Gesuch auch dann behandeln, wenn die Prüfung ergeben hat, dass ein anderer Staat dafür zuständig ist.
4    Das Verfahren für die Aufnahme oder Wiederaufnahme der asylsuchenden Person durch den zuständigen Staat richtet sich nach der Verordnung (EG) Nr. 1560/200388.89
OAsi 1.

8.6 In definitiva, i presupposti sulla cui base è stata negata la non entrata nel merito nella domanda d'asilo dei ricorrenti da parte dell'autorità inferiore, si fondano d'un canto su di un accertamento inesatto ed incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti (art. 106 cpv. 1 lett. b
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 106 Beschwerdegründe - 1 Mit der Beschwerde kann gerügt werden:
1    Mit der Beschwerde kann gerügt werden:
a  Verletzung von Bundesrecht, einschliesslich Missbrauch und Überschreitung des Ermessens;
b  unrichtige und unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhalts;
c  ...
2    Artikel 27 Absatz 3 und Artikel 68 Absatz 2 bleiben vorbehalten.
LAsi) concernenti gli asseriti maltrattamenti subiti dagli insorgenti in Croazia. D'altro canto gli stessi non risultano conformi al diritto internazionale e federale in materia, ravvisando peraltro, sempre sull'aspetto delle angherie subite in Croazia, una violazione da parte della SEM del suo obbligo di motivare sufficientemente la decisione derivante dal diritto di essere sentito (art. 106 cpv. 1 lett. a
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 106 Beschwerdegründe - 1 Mit der Beschwerde kann gerügt werden:
1    Mit der Beschwerde kann gerügt werden:
a  Verletzung von Bundesrecht, einschliesslich Missbrauch und Überschreitung des Ermessens;
b  unrichtige und unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhalts;
c  ...
2    Artikel 27 Absatz 3 und Artikel 68 Absatz 2 bleiben vorbehalten.
LAsi). La decisione impugnata va pertanto annullata.

9.

9.1 Considerati i sopra già esposti principi (cfr. consid. 6.2) nella fattispecie, a parte risultare necessario un complemento istruttorio circa i maltrattamenti incorsi dai ricorrenti in Croazia, salvaguardandone di convesso anche il principio della doppia istanza di giudizio, poiché i ricorrenti potranno nuovamente contestare tali evenienze, le quali, per definizione, saranno nuove (cfr. DTAF 2019 1/5 consid. 2.3), un rinvio degli atti all'autorità inferiore si impone. Ciò poiché la SEM possa - dopo il completamento dell'istruzione - esercitare il suo pieno potere d'esame per l'eventuale applicazione della clausola di sovranità ex art. 17 par. 1 Regolamento Dublino III e concretizzata in diritto interno svizzero all'art. 29a cpv. 3
SR 142.311 Asylverordnung 1 vom 11. August 1999 über Verfahrensfragen (Asylverordnung 1, AsylV 1) - Asylverordnung 1
AsylV-1 Art. 29a Zuständigkeitsprüfung nach Dublin - (Art. 31a Absatz 1 Bst. b AsylG)85
1    Das SEM prüft die Zuständigkeit zur Behandlung eines Asylgesuchs nach den Kriterien, die in der Verordnung (EU) Nr. 604/201386 geregelt sind.87
2    Ergibt die Prüfung, dass ein anderer Staat für die Behandlung des Asylgesuches zuständig ist, und hat dieser Staat der Aufnahme oder Wiederaufnahme der asylsuchenden Person zugestimmt, so fällt das SEM einen Nichteintretensentscheid.
3    Das SEM kann aus humanitären Gründen das Gesuch auch dann behandeln, wenn die Prüfung ergeben hat, dass ein anderer Staat dafür zuständig ist.
4    Das Verfahren für die Aufnahme oder Wiederaufnahme der asylsuchenden Person durch den zuständigen Staat richtet sich nach der Verordnung (EG) Nr. 1560/200388.89
OAsi 1, questione sulla quale il Tribunale, invece, dispone di un potere di apprezzamento ridotto (cfr. anche supra consid. 7.6). Il Tribunale può inoltre esimersi dall'esaminare le ulteriori e residuali censure.

9.2 Per le sopra delimitate ragioni, il ricorso è quindi accolto e la decisione della SEM del 28 dicembre 2020 è annullata. Gli atti di causa sono trasmessi all'autorità inferiore affinché la stessa proceda, in termini ragionevoli (art. 29 cpv. 1
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 29 Allgemeine Verfahrensgarantien - 1 Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist.
1    Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist.
2    Die Parteien haben Anspruch auf rechtliches Gehör.
3    Jede Person, die nicht über die erforderlichen Mittel verfügt, hat Anspruch auf unentgeltliche Rechtspflege, wenn ihr Rechtsbegehren nicht aussichtslos erscheint. Soweit es zur Wahrung ihrer Rechte notwendig ist, hat sie ausserdem Anspruch auf unentgeltlichen Rechtsbeistand.
Cost.), a completare l'istruttoria ed a pronunciare una nuova decisione rispettosa dei considerandi della presente sentenza. L'autorità intimata è segnatamente invitata ad accertare con la debita esaustività quali maltrattamenti avrebbero subito i ricorrenti in Croazia, per poter in seguito statuire riguardo la loro verosimiglianza ed intensità, aspetti determinanti in particolare per l'esame successivo sotto l'aspetto dell'ammissibilità di un trasferimento dei ricorrenti nel succitato Paese ai sensi dell'art. 3
IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK)
EMRK Art. 3 Verbot der Folter - Niemand darf der Folter oder unmenschlicher oder erniedrigender Strafe oder Behandlung unterworfen werden.
CEDU. Se la SEM, dopo tali approfondimenti ed esame, giungesse alla conclusione che un trasferimento degli insorgenti violerebbe delle norme internazionali, sarà tenuta ad applicare la clausola di sovranità ex art. 17 par. 1 Regolamento Dublino III e ad entrare quindi nel merito della loro domanda d'asilo in Svizzera. Se al contrario, la SEM dovesse ritenere di dover confermare la sua decisione di non entrata nel merito della domanda d'asilo dei ricorrenti, l'autorità precitata avrà premura di emanare una decisione negativa sufficientemente motivata confrontandosi sia con l'insieme delle risultanze deducibili dagli atti, sia spiegando in modo particolare gli elementi che supporterebbero nel caso di specie una mancata applicazione della clausola di sovranità.

10.
Con la presente sentenza, le misure supercautelari pronunciate dal Tribunale il 6 gennaio 2021 sono revocate.

11.
Avendo il Tribunale statuito nel merito del ricorso, la domanda di concessione dell'effetto sospensivo è divenuta senza oggetto.

12.
Altresì, per lo stesso motivo summenzionato al consid. 11, l'istanza tendente all'esenzione dal versamento di un anticipo equivalente alle presumibili spese processuali, risulta pure senza oggetto.

13.
Visto l'esito della procedura, non sono riscosse delle spese processuali (art. 63 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 63 - 1 Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden.
1    Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden.
2    Keine Verfahrenskosten werden Vorinstanzen oder beschwerdeführenden und unterliegenden Bundesbehörden auferlegt; anderen als Bundesbehörden, die Beschwerde führen und unterliegen, werden Verfahrenskosten auferlegt, soweit sich der Streit um vermögensrechtliche Interessen von Körperschaften oder autonomen Anstalten dreht.
3    Einer obsiegenden Partei dürfen nur Verfahrenskosten auferlegt werden, die sie durch Verletzung von Verfahrenspflichten verursacht hat.
4    Die Beschwerdeinstanz, ihr Vorsitzender oder der Instruktionsrichter erhebt vom Beschwerdeführer einen Kostenvorschuss in der Höhe der mutmasslichen Verfahrenskosten. Zu dessen Leistung ist dem Beschwerdeführer eine angemessene Frist anzusetzen unter Androhung des Nichteintretens. Wenn besondere Gründe vorliegen, kann auf die Erhebung des Kostenvorschusses ganz oder teilweise verzichtet werden.102
4bis    Die Spruchgebühr richtet sich nach Umfang und Schwierigkeit der Streitsache, Art der Prozessführung und finanzieller Lage der Parteien. Sie beträgt:
a  in Streitigkeiten ohne Vermögensinteresse 100-5000 Franken;
b  in den übrigen Streitigkeiten 100-50 000 Franken.103
5    Der Bundesrat regelt die Bemessung der Gebühren im Einzelnen.104 Vorbehalten bleiben Artikel 16 Absatz 1 Buchstabe a des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005105 und Artikel 73 des Strafbehördenorganisationsgesetzes vom 19. März 2010106.107
PA). Pertanto l'istanza di assistenza giudiziaria, nel senso dell'esenzione dal versamento delle spese di giustizia, è divenuta senza oggetto. Inoltre, ai sensi dell'art. 111ater LAsi non sono attribuite indennità ripetibili, in quanto i ricorrenti sono assistiti dalla rappresentante legale designata dalla SEM a norma dell'art. 102h
SR 142.31 Asylgesetz vom 26. Juni 1998 (AsylG)
AsylG Art. 102h Rechtsvertretung - 1 Jeder asylsuchenden Person wird ab Beginn der Vorbereitungsphase und für das weitere Asylverfahren eine Rechtsvertretung zugeteilt, sofern die asylsuchende Person nicht ausdrücklich darauf verzichtet.
1    Jeder asylsuchenden Person wird ab Beginn der Vorbereitungsphase und für das weitere Asylverfahren eine Rechtsvertretung zugeteilt, sofern die asylsuchende Person nicht ausdrücklich darauf verzichtet.
2    Die zugewiesene Rechtsvertretung informiert die asylsuchende Person so rasch als möglich über ihre Chancen im Asylverfahren.
3    Die Rechtsvertretung dauert bis zur Rechtskraft des Entscheides im beschleunigten und im Dublin-Verfahren oder bis zum Entscheid über die Durchführung eines erweiterten Verfahrens. Vorbehalten bleibt Artikel 102l.
4    Die Rechtsvertretung endet mit der Mitteilung der zugewiesenen Rechtsvertreterin oder des zugewiesenen Rechtsvertreters an die asylsuchende Person, sie oder er sei wegen Aussichtslosigkeit nicht gewillt, eine Beschwerde einzureichen. Diese Mitteilung erfolgt so rasch als möglich nach Eröffnung des ablehnenden Asylentscheides.
5    Die Aufgaben der Rechtsvertretung richten sich nach Artikel 102k.
LAsi.

14.
La presente decisione non concerne persone contro le quali è pendente una domanda d'estradizione presentata dallo Stato che hanno abbandonato in cerca di protezione, per il che non può essere impugnata con ricorso in materia di diritto pubblico dinanzi al Tribunale federale (art. 83 lett. d
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 83 Ausnahmen - Die Beschwerde ist unzulässig gegen:
a  Entscheide auf dem Gebiet der inneren oder äusseren Sicherheit des Landes, der Neutralität, des diplomatischen Schutzes und der übrigen auswärtigen Angelegenheiten, soweit das Völkerrecht nicht einen Anspruch auf gerichtliche Beurteilung einräumt;
b  Entscheide über die ordentliche Einbürgerung;
c  Entscheide auf dem Gebiet des Ausländerrechts betreffend:
c1  die Einreise,
c2  Bewilligungen, auf die weder das Bundesrecht noch das Völkerrecht einen Anspruch einräumt,
c3  die vorläufige Aufnahme,
c4  die Ausweisung gestützt auf Artikel 121 Absatz 2 der Bundesverfassung und die Wegweisung,
c5  Abweichungen von den Zulassungsvoraussetzungen,
c6  die Verlängerung der Grenzgängerbewilligung, den Kantonswechsel, den Stellenwechsel von Personen mit Grenzgängerbewilligung sowie die Erteilung von Reisepapieren an schriftenlose Ausländerinnen und Ausländer;
d  Entscheide auf dem Gebiet des Asyls, die:
d1  vom Bundesverwaltungsgericht getroffen worden sind, ausser sie betreffen Personen, gegen die ein Auslieferungsersuchen des Staates vorliegt, vor welchem sie Schutz suchen,
d2  von einer kantonalen Vorinstanz getroffen worden sind und eine Bewilligung betreffen, auf die weder das Bundesrecht noch das Völkerrecht einen Anspruch einräumt;
e  Entscheide über die Verweigerung der Ermächtigung zur Strafverfolgung von Behördenmitgliedern oder von Bundespersonal;
f  Entscheide auf dem Gebiet der öffentlichen Beschaffungen, wenn:
fbis  Entscheide des Bundesverwaltungsgerichts über Verfügungen nach Artikel 32i des Personenbeförderungsgesetzes vom 20. März 200963;
f1  sich keine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt; vorbehalten bleiben Beschwerden gegen Beschaffungen des Bundesverwaltungsgerichts, des Bundesstrafgerichts, des Bundespatentgerichts, der Bundesanwaltschaft sowie der oberen kantonalen Gerichtsinstanzen, oder
f2  der geschätzte Wert des zu vergebenden Auftrags den massgebenden Schwellenwert nach Artikel 52 Absatz 1 in Verbindung mit Anhang 4 Ziffer 2 des Bundesgesetzes vom 21. Juni 201961 über das öffentliche Beschaffungswesen nicht erreicht;
g  Entscheide auf dem Gebiet der öffentlich-rechtlichen Arbeitsverhältnisse, wenn sie eine nicht vermögensrechtliche Angelegenheit, nicht aber die Gleichstellung der Geschlechter betreffen;
h  Entscheide auf dem Gebiet der internationalen Amtshilfe, mit Ausnahme der Amtshilfe in Steuersachen;
i  Entscheide auf dem Gebiet des Militär-, Zivil- und Zivilschutzdienstes;
j  Entscheide auf dem Gebiet der wirtschaftlichen Landesversorgung, die bei schweren Mangellagen getroffen worden sind;
k  Entscheide betreffend Subventionen, auf die kein Anspruch besteht;
l  Entscheide über die Zollveranlagung, wenn diese auf Grund der Tarifierung oder des Gewichts der Ware erfolgt;
m  Entscheide über die Stundung oder den Erlass von Abgaben; in Abweichung davon ist die Beschwerde zulässig gegen Entscheide über den Erlass der direkten Bundessteuer oder der kantonalen oder kommunalen Einkommens- und Gewinnsteuer, wenn sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder es sich aus anderen Gründen um einen besonders bedeutenden Fall handelt;
n  Entscheide auf dem Gebiet der Kernenergie betreffend:
n1  das Erfordernis einer Freigabe oder der Änderung einer Bewilligung oder Verfügung,
n2  die Genehmigung eines Plans für Rückstellungen für die vor Ausserbetriebnahme einer Kernanlage anfallenden Entsorgungskosten,
n3  Freigaben;
o  Entscheide über die Typengenehmigung von Fahrzeugen auf dem Gebiet des Strassenverkehrs;
p  Entscheide des Bundesverwaltungsgerichts auf dem Gebiet des Fernmeldeverkehrs, des Radios und des Fernsehens sowie der Post betreffend:68
p1  Konzessionen, die Gegenstand einer öffentlichen Ausschreibung waren,
p2  Streitigkeiten nach Artikel 11a des Fernmeldegesetzes vom 30. April 199769,
p3  Streitigkeiten nach Artikel 8 des Postgesetzes vom 17. Dezember 201071;
q  Entscheide auf dem Gebiet der Transplantationsmedizin betreffend:
q1  die Aufnahme in die Warteliste,
q2  die Zuteilung von Organen;
r  Entscheide auf dem Gebiet der Krankenversicherung, die das Bundesverwaltungsgericht gestützt auf Artikel 3472 des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 200573 (VGG) getroffen hat;
s  Entscheide auf dem Gebiet der Landwirtschaft betreffend:
s1  ...
s2  die Abgrenzung der Zonen im Rahmen des Produktionskatasters;
t  Entscheide über das Ergebnis von Prüfungen und anderen Fähigkeitsbewertungen, namentlich auf den Gebieten der Schule, der Weiterbildung und der Berufsausübung;
u  Entscheide auf dem Gebiet der öffentlichen Kaufangebote (Art. 125-141 des Finanzmarktinfrastrukturgesetzes vom 19. Juni 201576);
v  Entscheide des Bundesverwaltungsgerichts über Meinungsverschiedenheiten zwischen Behörden in der innerstaatlichen Amts- und Rechtshilfe;
w  Entscheide auf dem Gebiet des Elektrizitätsrechts betreffend die Plangenehmigung von Starkstromanlagen und Schwachstromanlagen und die Entscheide auf diesem Gebiet betreffend Enteignung der für den Bau oder Betrieb solcher Anlagen notwendigen Rechte, wenn sich keine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt;
x  Entscheide betreffend die Gewährung von Solidaritätsbeiträgen nach dem Bundesgesetz vom 30. September 201680 über die Aufarbeitung der fürsorgerischen Zwangsmassnahmen und Fremdplatzierungen vor 1981, ausser wenn sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt;
y  Entscheide des Bundesverwaltungsgerichts in Verständigungsverfahren zur Vermeidung einer den anwendbaren internationalen Abkommen im Steuerbereich nicht entsprechenden Besteuerung;
z  Entscheide betreffend die in Artikel 71c Absatz 1 Buchstabe b des Energiegesetzes vom 30. September 201683 genannten Baubewilligungen und notwendigerweise damit zusammenhängenden in der Kompetenz der Kantone liegenden Bewilligungen für Windenergieanlagen von nationalem Interesse, wenn sich keine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt.
cifra 1 LTF). La pronuncia è quindi definitiva.

(dispositivo alla pagina seguente)

Per questi motivi, il Tribunale amministrativo federale
pronuncia:

1.
Il ricorso è accolto. La decisione della SEM del 28 dicembre 2020 è
annullata e gli atti di causa le sono ritrasmessi per il completamento dell'istruttoria e la pronuncia di una nuova decisione ai sensi dei
considerandi.

2.
Le misure supercautelari pronunciate il 6 gennaio 2021 dal Tribunale sono revocate.

3.
Non si prelevano spese processuali.

4.
Non si assegnano indennità ripetibili.

5.
Questa sentenza è comunicata ai ricorrenti, alla SEM e all'autorità
cantonale competente.

Il presidente del collegio: La cancelliera:

Daniele Cattaneo Alissa Vallenari

Data di spedizione:
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : D-43/2021
Data : 12. Februar 2021
Pubblicato : 16. April 2021
Sorgente : Bundesverwaltungsgericht
Stato : Unpubliziert
Ramo giuridico : Wegweisung Dublin (Art. 107a AsylG)
Oggetto : Asilo (non entrata nel merito / procedura Dublino) ed allontanamento; decisione della SEM del 28 dicembre 2020


Registro di legislazione
CDF: 3
IR 0.107 Convenzione del 20 novembre 1989 sui diritti del fanciullo
CDF Art. 3 - 1. In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione permanente.
1    In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione permanente.
2    Gli Stati parti si impegnano ad assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere, in considerazione dei diritti e dei doveri dei suoi genitori, dei suoi tutori o di altre persone che hanno la sua responsabilità legale, ed a tal fine essi adottano tutti i provvedimenti legislativi ed amministrativi appropriati.
3    Gli Stati parti vigilano affinché il funzionamento delle istituzioni, servizi ed istituti che hanno la responsabilità dei fanciulli e che provvedono alla loro protezione sia conforme alle norme stabilite dalle autorità competenti in particolare nell'ambito della sicurezza e della salute e per quanto riguarda il numero e la competenza del loro personale nonché l'esistenza di un adeguato controllo.
CEDU: 3 
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU)
CEDU Art. 3 Divieto di tortura - Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti.
8
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU)
CEDU Art. 8 Diritto al rispetto della vita privata e familiare - 1. Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza.
1    Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza.
2    Non può esservi ingerenza della pubblica autorità nell'esercizio di tale diritto se non in quanto tale ingerenza sia prevista dalla legge e in quanto costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria per la sicurezza nazionale, l'ordine pubblico, il benessere economico del paese, la prevenzione dei reati, la protezione della salute o della morale, o la protezione dei diritti e delle libertà altrui.
Cost: 29
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole.
1    In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole.
2    Le parti hanno diritto d'essere sentite.
3    Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti.
LAsi: 6 
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 6 Norme procedurali - Le procedure sono rette dalla legge federale del 20 dicembre 196811 sulla procedura amministrativa (PA), dalla legge del 17 giugno 200512 sul Tribunale amministrativo federale e dalla legge del 17 giugno 200513 sul Tribunale federale, in quanto la presente legge non preveda altrimenti.
8 
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 8 Obbligo di collaborare - 1 Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare:
1    Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare:
a  dichiarare le sue generalità;
b  consegnare i documenti di viaggio e d'identità;
c  indicare, in occasione dell'audizione, le ragioni della sua domanda d'asilo;
d  designare in modo completo eventuali mezzi di prova e fornirli immediatamente oppure adoperarsi per procurarseli entro un termine adeguato, sempre che sia ragionevole esigerlo;
e  collaborare al rilevamento dei dati biometrici;
f  sottoporsi a un esame medico ordinato dalla SEM (art. 26a).
2    Si può esigere dal richiedente che faccia tradurre in una lingua ufficiale svizzera i documenti redatti in una lingua straniera.
3    Nel corso del procedimento, il richiedente che soggiorna in Svizzera deve tenersi a disposizione delle autorità federali e cantonali. Deve comunicare immediatamente alle autorità del Cantone o del Comune (autorità cantonale) competenti secondo il diritto cantonale il suo indirizzo e ogni mutamento dello stesso.
3bis    Il richiedente che senza un valido motivo viola il suo obbligo di collaborare o non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo per più di 20 giorni rinuncia di fatto alla continuazione del procedimento. Lo stesso vale per il richiedente che senza un valido motivo non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo in un centro della Confederazione per più di cinque giorni. La domanda è stralciata in entrambi i casi senza formalità. Una nuova domanda può essere presentata al più presto dopo tre anni. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 195121 sullo statuto dei rifugiati.22
4    In caso di decisione esecutiva d'allontanamento, il richiedente è tenuto a collaborare all'ottenimento di documenti di viaggio validi.
31a 
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 31a Decisioni della SEM - 1 Di norma la SEM non entra nel merito della domanda d'asilo se il richiedente:
1    Di norma la SEM non entra nel merito della domanda d'asilo se il richiedente:
a  può ritornare in uno Stato terzo sicuro secondo l'articolo 6a capoverso 2 lettera b nel quale aveva soggiornato precedentemente;
b  può partire alla volta di uno Stato terzo cui compete, in virtù di un trattato internazionale, l'esecuzione della procedura d'asilo e d'allontanamento;
c  può ritornare in uno Stato terzo nel quale aveva soggiornato precedentemente;
d  può recarsi in uno Stato terzo per il quale possiede un visto e in cui può chiedere protezione;
e  può recarsi in uno Stato terzo nel quale vivono suoi parenti prossimi o persone con cui intrattiene rapporti stretti;
f  può essere allontanato nel suo Stato d'origine o di provenienza secondo l'articolo 31b.
2    Il capoverso 1 lettere c-e non si applica se vi sono indizi che, nel singolo caso, nello Stato terzo non vi sia una protezione effettiva dal respingimento ai sensi dell'articolo 5 capoverso 1.
3    La SEM non entra nel merito della domanda se non sono soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 18. Questa disposizione si applica segnatamente se la domanda d'asilo è presentata esclusivamente per motivi economici o medici.
4    Negli altri casi, la SEM respinge la domanda d'asilo se non è stata dimostrata o resa verosimile la qualità di rifugiato o se sussiste un motivo d'esclusione ai sensi degli articoli 53 e 54.97
102h 
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 102h Rappresentante legale - 1 Dall'inizio della fase preparatoria e per il seguito della procedura d'asilo, a ogni richiedente l'asilo è assegnato un rappresentante legale, sempreché il richiedente l'asilo non vi rinunci esplicitamente.
1    Dall'inizio della fase preparatoria e per il seguito della procedura d'asilo, a ogni richiedente l'asilo è assegnato un rappresentante legale, sempreché il richiedente l'asilo non vi rinunci esplicitamente.
2    Il rappresentante legale assegnato informa quanto prima il richiedente l'asilo sulle probabilità di riuscita della procedura d'asilo.
3    La rappresentanza legale è assicurata fino al passaggio in giudicato della decisione emanata nel quadro di una procedura celere e di una procedura Dublino, oppure fino alla decisione in merito allo svolgimento di una procedura ampliata. È fatto salvo l'articolo 102l.
4    La rappresentanza legale cessa nel momento in cui il rappresentante legale designato comunica al richiedente l'asilo di non voler interporre ricorso, in quanto esso non avrebbe alcuna probabilità di successo. Tale comunicazione avviene quanto prima una volta notificata la decisione negativa sull'asilo.
5    I compiti del rappresentante legale sono retti dall'articolo 102k.
105 
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 105 Ricorsi contro le decisioni della SEM - Contro le decisioni della SEM può essere interposto ricorso secondo la legge federale del 17 giugno 2005357 sul Tribunale amministrativo federale.
106 
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 106 Motivi di ricorso - 1 Il ricorrente può far valere:
1    Il ricorrente può far valere:
a  la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento;
b  l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.
c  ...
2    Rimangono salvi gli articoli 27 capoverso 3 e 68 capoverso 2.359
108 
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 108 Termini di ricorso - 1 Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione.
1    Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione.
2    Nella procedura ampliata, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro 30 giorni o, se si tratta di una decisione incidentale, entro dieci giorni dalla notificazione della decisione.
3    Il ricorso contro le decisioni di non entrata nel merito e contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a deve essere interposto entro cinque giorni lavorativi dalla notificazione della decisione.
4    Il ricorso contro il rifiuto dell'entrata in Svizzera secondo l'articolo 22 capoverso 2 può essere interposto fino al momento della notificazione di una decisione secondo l'articolo 23 capoverso 1.
5    La verifica della legalità e dell'adeguatezza dell'assegnazione di un luogo di soggiorno all'aeroporto o in un altro luogo appropriato conformemente all'articolo 22 capoversi 3 e 4 può essere chiesta in qualsiasi momento mediante ricorso.
6    Negli altri casi il termine di ricorso è di 30 giorni dalla notificazione della decisione.
7    Gli atti scritti trasmessi per telefax sono considerati consegnati validamente se pervengono tempestivamente al Tribunale amministrativo federale e sono regolarizzati mediante l'invio ulteriore dell'originale firmato, conformemente alle norme dell'articolo 52 capoversi 2 e 3 PA365.
111a
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 111a Procedura e decisione - 1 Il Tribunale amministrativo federale può rinunciare allo scambio di scritti.382
1    Il Tribunale amministrativo federale può rinunciare allo scambio di scritti.382
2    Le decisioni su ricorso secondo l'articolo 111 sono motivate solo sommariamente.
LTAF: 31 
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA).
32 
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 32 Eccezioni - 1 Il ricorso è inammissibile contro:
1    Il ricorso è inammissibile contro:
a  le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale pubblico non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale;
b  le decisioni in materia di diritto di voto dei cittadini nonché di elezioni e votazioni popolari;
c  le decisioni in materia di salario al merito del personale federale, in quanto non concernano la parità dei sessi;
d  ...
e  le decisioni nel settore dell'energia nucleare concernenti:
e1  le autorizzazioni di massima per impianti nucleari,
e2  l'approvazione del programma di smaltimento,
e3  la chiusura di depositi geologici in profondità,
e4  la prova dello smaltimento;
f  le decisioni in materia di rilascio o estensione di concessioni di infrastrutture ferroviarie;
g  le decisioni dell'autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva;
h  le decisioni in materia di rilascio di concessioni per case da gioco;
i  le decisioni in materia di rilascio, modifica o rinnovo della concessione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR);
j  le decisioni in materia di diritto ai sussidi di una scuola universitaria o di un altro istituto accademico.
2    Il ricorso è inoltre inammissibile contro:
a  le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante opposizione o ricorso dinanzi a un'autorità ai sensi dell'articolo 33 lettere c-f;
b  le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante ricorso dinanzi a un'autorità cantonale.
33 
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni:
a  del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente;
b  del Consiglio federale concernenti:
b1  la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale,
b10  la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie;
b2  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari,
b3  il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita,
b4  il divieto di determinate attività secondo la LAIn30,
b4bis  il divieto di organizzazioni secondo la LAIn,
b5  la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia,
b6  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori,
b7  la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici,
b8  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione,
b9  la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato,
c  del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cbis  del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cquater  del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione;
cquinquies  dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria;
cter  dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria;
d  della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente;
e  degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione;
f  delle commissioni federali;
g  dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende;
h  delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione;
i  delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale.
37
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 37 Principio - La procedura dinanzi al Tribunale amministrativo federale è retta dalla PA56, in quanto la presente legge non disponga altrimenti.
LTF: 83
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 83 Eccezioni - Il ricorso è inammissibile contro:
a  le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale;
b  le decisioni in materia di naturalizzazione ordinaria;
c  le decisioni in materia di diritto degli stranieri concernenti:
c1  l'entrata in Svizzera,
c2  i permessi o autorizzazioni al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto,
c3  l'ammissione provvisoria,
c4  l'espulsione fondata sull'articolo 121 capoverso 2 della Costituzione federale e l'allontanamento,
c5  le deroghe alle condizioni d'ammissione,
c6  la proroga del permesso per frontalieri, il cambiamento di Cantone, il cambiamento d'impiego del titolare di un permesso per frontalieri, nonché il rilascio di documenti di viaggio a stranieri privi di documenti;
d  le decisioni in materia d'asilo pronunciate:
d1  dal Tribunale amministrativo federale, salvo quelle che concernono persone contro le quali è pendente una domanda d'estradizione presentata dallo Stato che hanno abbandonato in cerca di protezione,
d2  da un'autorità cantonale inferiore e concernenti un permesso o un'autorizzazione al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto;
e  le decisioni concernenti il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente contro membri di autorità o contro agenti della Confederazione;
f  le decisioni in materia di appalti pubblici se:
fbis  le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti decisioni secondo l'articolo 32i della legge del 20 marzo 200963 sul trasporto di viaggiatori;
f1  non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; sono fatti salvi i ricorsi contro gli appalti del Tribunale amministrativo federale, del Tribunale penale federale, del Tribunale federale dei brevetti, del Ministero pubblico della Confederazione e delle autorità giudiziarie cantonali superiori, o
f2  il valore stimato della commessa non raggiunge il valore soglia determinante secondo l'articolo 52 capoverso 1 in combinato disposto con l'allegato 4 numero 2 della legge federale del 21 giugno 201961 sugli appalti pubblici;
g  le decisioni in materia di rapporti di lavoro di diritto pubblico, in quanto concernano una controversia non patrimoniale, ma non la parità dei sessi;
h  le decisioni concernenti l'assistenza amministrativa internazionale, eccettuata l'assistenza amministrativa in materia fiscale;
i  le decisioni in materia di servizio militare, civile o di protezione civile;
j  le decisioni in materia di approvvigionamento economico del Paese adottate in situazioni di grave penuria;
k  le decisioni concernenti i sussidi al cui ottenimento la legislazione non conferisce un diritto;
l  le decisioni concernenti l'imposizione di dazi operata in base alla classificazione tariffaria o al peso delle merci;
m  le decisioni concernenti il condono o la dilazione del pagamento di tributi; in deroga alla presente disposizione, il ricorso è ammissibile contro le decisioni concernenti il condono dell'imposta federale diretta o dell'imposta cantonale o comunale sul reddito e sull'utile se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o se si tratta per altri motivi di un caso particolarmente importante;
n  le decisioni in materia di energia nucleare concernenti:
n1  l'esigenza di un nulla osta o la modifica di un'autorizzazione o di una decisione,
n2  l'approvazione di un piano d'accantonamenti per le spese di smaltimento antecedenti lo spegnimento di un impianto nucleare,
n3  i nulla osta;
o  le decisioni in materia di circolazione stradale concernenti l'omologazione del tipo di veicoli;
p  le decisioni del Tribunale amministrativo federale in materia di traffico delle telecomunicazioni, radiotelevisione e poste concernenti:68
p1  concessioni oggetto di una pubblica gara,
p2  controversie secondo l'articolo 11a della legge del 30 aprile 199769 sulle telecomunicazioni;
p3  controversie secondo l'articolo 8 della legge del 17 dicembre 201071 sulle poste;
q  le decisioni in materia di medicina dei trapianti concernenti:
q1  l'iscrizione nella lista d'attesa,
q2  l'attribuzione di organi;
r  le decisioni in materia di assicurazione malattie pronunciate dal Tribunale amministrativo federale in virtù dell'articolo 3472 della legge del 17 giugno 200573 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF);
s  le decisioni in materia di agricoltura concernenti:
s1  ...
s2  la delimitazione delle zone nell'ambito del catasto della produzione;
t  le decisioni concernenti l'esito di esami e di altre valutazioni della capacità, segnatamente nei settori della scuola, della formazione continua e dell'esercizio della professione;
u  le decisioni in materia di offerte pubbliche di acquisto (art. 125-141 della L del 19 giu. 201577 sull'infrastruttura finanziaria);
v  le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti divergenze d'opinione tra autorità in materia di assistenza amministrativa o giudiziaria a livello nazionale;
w  le decisioni in materia di diritto dell'elettricità concernenti l'approvazione dei piani di impianti elettrici a corrente forte e di impianti elettrici a corrente debole e l'espropriazione dei diritti necessari per la costruzione o l'esercizio di siffatti impianti, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale;
x  le decisioni concernenti la concessione di contributi di solidarietà ai sensi della legge federale del 30 settembre 201681 sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981, tranne se si pone una questione di diritto di importanza fondamentale o si tratta di un caso particolarmente importante per altri motivi;
y  le decisioni pronunciate dal Tribunale amministrativo federale nelle procedure amichevoli per evitare un'imposizione non conforme alla convenzione internazionale applicabile in ambito fiscale;
z  le decisioni concernenti le autorizzazioni edilizie di impianti eolici d'interesse nazionale secondo l'articolo 71c capoverso 1 lettera b della legge federale del 30 settembre 201684 sull'energia e le autorizzazioni di competenza cantonale a esse necessariamente connesse, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale.
OAsi 1: 29a
SR 142.311 Ordinanza 1 dell' 11 agosto 1999 sull'asilo relativa a questioni procedurali (Ordinanza 1 sull'asilo, OAsi 1) - Ordinanza 1 sull'asilo
OAsi-1 Art. 29a Esame della competenza secondo Dublino - (art. 31a cpv. 1 lett. b LAsi)85
1    La SEM esamina la competenza per il trattamento della domanda d'asilo giusta i criteri previsti dal regolamento (UE) 604/201386.87
2    Se da tale esame risulta che il trattamento della domanda d'asilo compete a un altro Stato, la SEM emana una decisione di non entrata nel merito dopo che lo Stato richiesto ha accettato la presa o ripresa in carico del richiedente l'asilo.
3    Se motivi umanitari lo giustificano, la SEM può decidere di entrare nel merito della domanda anche qualora dall'esame risulti che il trattamento della domanda d'asilo compete a un altro Stato.
4    La procedura di presa o ripresa in carico del richiedente l'asilo da parte dello Stato competente è retta dal regolamento (CE) 1560/200388.89
PA: 5 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
1    Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
a  la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi;
b  l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi;
c  il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi.
2    Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24
3    Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni.
12 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 12 - L'autorità accerta d'ufficio i fatti e si serve, se necessario, dei seguenti mezzi di prova:
a  documenti;
b  informazioni delle parti;
c  informazioni o testimonianze di terzi;
d  sopralluoghi;
e  perizie.
13 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 13 - 1 Le parti sono tenute a cooperare all'accertamento dei fatti:
1    Le parti sono tenute a cooperare all'accertamento dei fatti:
a  in un procedimento da esse proposto;
b  in un altro procedimento, se propongono domande indipendenti;
c  in quanto un'altra legge federale imponga loro obblighi più estesi d'informazione o di rivelazione.
1bis    L'obbligo di cooperazione non comprende la consegna di oggetti e documenti inerenti ai contatti tra una parte e il suo avvocato autorizzato a esercitare la rappresentanza in giudizio in Svizzera secondo la legge del 23 giugno 200033 sugli avvocati.34
2    L'autorità può dichiarare inammissibili le domande formulate nei procedimenti menzionati alle lettere a e b, qualora le parti neghino la cooperazione necessaria e ragionevolmente esigibile.
33a 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 33a - 1 Il procedimento si svolge in una delle quattro lingue ufficiali, di regola nella lingua in cui le parti hanno presentato o presenterebbero le conclusioni.
1    Il procedimento si svolge in una delle quattro lingue ufficiali, di regola nella lingua in cui le parti hanno presentato o presenterebbero le conclusioni.
2    Nei procedimenti su ricorso è determinante la lingua della decisione impugnata. Se le parti utilizzano un'altra lingua ufficiale, il procedimento può svolgersi in tale lingua.
3    Se una parte presenta documenti non redatti in una lingua ufficiale, l'autorità può, previo assenso delle altre parti, rinunciare a esigerne la traduzione.
4    Per il resto, l'autorità ordina una traduzione se necessario.
48 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi:
1    Ha diritto di ricorrere chi:
a  ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo;
b  è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e
c  ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa.
2    Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto.
52 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
1    L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
2    Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi.
3    Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso.
61 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 61 - 1 L'autorità di ricorso decide la causa o eccezionalmente la rinvia, con istruzioni vincolanti, all'autorità inferiore.
1    L'autorità di ricorso decide la causa o eccezionalmente la rinvia, con istruzioni vincolanti, all'autorità inferiore.
2    La decisione del ricorso deve contenere la ricapitolazione dei fatti rilevanti, i motivi e il dispositivo.
3    Essa è notificata alle parti e all'autorità inferiore.
62 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 62 - 1 L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte.
1    L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte.
2    Essa può modificare a pregiudizio di una parte la decisione impugnata quando questa violi il diritto federale o poggi su un accertamento inesatto o incompleto dei fatti; per inadeguatezza, la decisione impugnata non può essere modificata a pregiudizio di una parte, a meno che la modificazione giovi ad una controparte.
3    L'autorità di ricorso che intenda modificare la decisione impugnata a pregiudizio di una parte deve informarla della sua intenzione e darle la possibilità di esprimersi.
4    L'autorità di ricorso non è vincolata in nessun caso dai motivi del ricorso.
63
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
1    L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
2    Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi.
3    Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura.
4    L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100
4bis    La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla:
a  da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario;
b  da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101
5    Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105
Registro DTF
129-I-232 • 133-III-439 • 135-I-279 • 135-II-286 • 136-I-184 • 136-I-229 • 136-V-351 • 139-V-496
Weitere Urteile ab 2000
2C.1020/2019 • L_180/31
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
croazia • ricorrente • croato • autorità inferiore • regolamento dublino • circo • stato membro • richiedente l'asilo • questio • esaminatore • cedu • internazionale • stato di salute • procedura d'asilo • cio • allontanamento • frontiera • cura medica • diritto di essere sentito • mese
... Tutti
BVGE
2019-I-6 • 2017-VI-5 • 2015/10 • 2015/9 • 2014/1 • 2013/34 • 2012/4 • 2011/9 • 2010/45
BVGer
D-405/2020 • D-43/2021 • D-5430/2019 • D-5691/2020 • D-5698/2017 • E-3078/2019 • E-4211/2019 • E-5830/2019 • E-5910/2020 • E-6105/2019 • F-2315/2020 • F-4204/2020 • F-4456/2020 • F-4486/2020 • F-5933/2019 • F-661/2020
EU Richtlinie
2013/32 • 2013/33
EU Verordnung
604/2013