S. 229 / Nr. 41 Versicherungsvertrag (i)

BGE 70 II 229

41. Sentenza 13 settembre 1944 della I a Sezione civile nella causa Inselmini
contro «La Basilese».


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Regeste:
Natura e portata dell'assicurazione contro gli infortuni; rimborso delle spese
di cura. Applicazione dell'art. 96
SR 221.229.1 Legge federale del 2 aprile 1908 sul contratto d'assicurazione (Legge sul contratto d'assicurazione, LCA) - Legge sul contratto d'assicurazione
LCA Art. 96 - Nell'assicurazione di somma fissa i diritti verso terzi spettanti per effetto del sinistro all'avente diritto non passano all'assicuratore.
LCA.
Rechtsnatur und Tragweite der Unfallversicherung; Ersatz der Heilungskosten.
Anwendung von Art. 96 WG.
Nature et portée de l'assurance contre les accidents · remboursement des frais
de traitement. Application de l'art. 96
SR 221.229.1 Legge federale del 2 aprile 1908 sul contratto d'assicurazione (Legge sul contratto d'assicurazione, LCA) - Legge sul contratto d'assicurazione
LCA Art. 96 - Nell'assicurazione di somma fissa i diritti verso terzi spettanti per effetto del sinistro all'avente diritto non passano all'assicuratore.
LCA.

Eligio Inselmini, vittima d'un infortunio automobilistico, ha convenuto «La
Basilese», compagnia d'assicurazioni, per ottenere, tra l'altro, il rimborso
delle spese di cura. Dall'ammontare di queste spese di cura la convenuta ha
chiesto che sia dedotto «l'ammontare di 500 fr., che «La Winterthur ha versato
all'Inselmini per spese mediche ed ospedaliere» in virtù d'una polizza
d'assicurazione contro gli infortuni da lui stipulata privatamente: per
quest'ammontare «La Winterthur» sarebbe subrogata, giusta l'art. 72
SR 221.229.1 Legge federale del 2 aprile 1908 sul contratto d'assicurazione (Legge sul contratto d'assicurazione, LCA) - Legge sul contratto d'assicurazione
LCA Art. 96 - Nell'assicurazione di somma fissa i diritti verso terzi spettanti per effetto del sinistro all'avente diritto non passano all'assicuratore.
LCA
applicabile invece dell'art. 96
SR 221.229.1 Legge federale del 2 aprile 1908 sul contratto d'assicurazione (Legge sul contratto d'assicurazione, LCA) - Legge sul contratto d'assicurazione
LCA Art. 96 - Nell'assicurazione di somma fissa i diritti verso terzi spettanti per effetto del sinistro all'avente diritto non passano all'assicuratore.
LCA, nei diritti del leso, il quale non
potrebbe quindi più farli valere nei confronti del terzo responsabile.
Sulla questione sollevata dal ricorrente la dottrina non è concorde. Alcuni
autori, si pronunciano per la tesi della convenuta (THILO, Journal des
Tribunaux, 1934, pag. 450; DE WATTEVILLE nella Schweizerische
Versicherungszeitschrift, fascicolo del marzo 1934, pag. 371 e 374; PÉTERMANN,
ibidem, fascicolo del luglio 1934, pag. 137 e seg.; FARNER, L'assurance privée
contre les accidents et la responsabilité civile, 1943, pag. 17, 71 /72).
D'opinione contraria si professano invece OFTINGER (Schweizerisches
Haftpflichtrecht, vol. I, pag. 282); BUSSY (Commentaire

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de la LCA, art. 41, nota 4 B, cp. 2; rivista «Touring» del 6 ottobre 1938).
Finora il Tribunale federale non si è pronunciato espressamente su tale
questione: con la sentenza 20 maggio 1932 nella causa Vereinigte
Bern-Worb-Bahn contro Remund (RU 58 II 253 /254) ha dichiarato che
dall'indennità spettante al leso a titolo di risarcimento del danno non sono
deducibili le prestazioni a dipendenza d'un'assicurazione delle persone, e con
la sentenza 7 Iuglio 1932 nella causa Langenthal-Jura-Bahn contro Kläntschi
(RU 58 II 260 /261) ha rifiutato di tenere conto, nel determinare l'indennità
dovuta in virtù della responsabilità civile delle ferrovie, delle prestazioni
dipendenti da un'assicurazione contro gli infortuni che un terzo aveva
conclusa a favore del leso. Per giustificare questo rifiuto, il Tribunale
federale si è bensì fondato sull'art. 13 della LRCF, ma ha anche posto il
principio che una deduzione è ammissibile soltanto quando, in forza d'uno
speciale disposto di legge, il diritto al risarcimento del danno passa dal
leso all'assicuratore, il che è escluso nel campo dell'assicurazione delle
persone.
È indubbio che l'assicurazione contro gli infortuni entra nel novero delle
assicurazioni delle persone. In sostanza si tratta dell'assicurazione di
rischi espressi mediante una somma fissa, il cui pagamento è esigibile col
prodursi d'un infortunio, senza che occorra fornire la prova d'un danno. Si è
invocato questo fatto per giustificare l'esclusione del diritto di regresso ai
sensi dell'art. 96
SR 221.229.1 Legge federale del 2 aprile 1908 sul contratto d'assicurazione (Legge sul contratto d'assicurazione, LCA) - Legge sul contratto d'assicurazione
LCA Art. 96 - Nell'assicurazione di somma fissa i diritti verso terzi spettanti per effetto del sinistro all'avente diritto non passano all'assicuratore.
LCA nel campo dell'assicurazione contro gli infortuni. Ma
anche in questo campo è possibile stipulare un'assicurazione a copertura del
danno effettivo, specialmente dell'effettiva perdita di guadagno. Come il
Tribunale federale ha dichiarato (RU 63 II 151 e seg.), non se ne deve
tuttavia concludere che l'assicurazione contro gli infortuni diventi
un'assicurazione contro i danni. Una siffatta conclusione è ancor meno
accettabile per quanto concerne le sole spese di cura, già pel motivo che il
contratto d'assicurazione contro gli infortuni sarebbe scisso in due parti.

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Occorre tener presente lo scopo dell'assicurazione delle persone.
L'assicurazione sulla vita e l'assicurazione contro gli infortuni mirano a
coprire i rischi cui è esposta l'integrità corporale dell'uomo. Quanto
l'assicurato spende per coprire questi rischi deve pervenire intatto a lui od
ai suoi discendenti, indipendentemente dalla circostanza che un terzo causi la
lesione e sia quindi tenuto al risarcimento del danno. Questo principio che,
per essere efficace, deve applicarsi a tutte le prestazioni d'assicurazione,
anche quindi al rimborso delle spese di cura, è stato ripetutamente confermato
dal Tribunale federale: una «compensatio danni cum lucro» nel senso di
computare nel danno le somme versate al leso a dipendenza d'una assicurazione
sulla vita o contro gli infortuni è ingiustificata già pel motivo che
l'aumento del di lui patrimonio non è la conseguenza adeguata dell'infortunio,
ma proviene da una causa giuridica particolare; inoltre non sarebbe conforme
all'equità che il terzo responsabile d'un danno possa trarre profitto dalla
previdenza del leso che ha versato i premi d'assicurazione (RU 53 II 498, 59
II 464
, 64 II 429 /430, 65 II 261 /262).
Si deve inoltre tener presente lo stretto nesso che esiste tra le spese di
cura ed il grado d'invalidità: a seconda delle cure cui il leso si sottopone,
la sua incapacità al lavoro può essere più o meno grande, il che influisce
naturalmente sulla misura del risarcimento dovuta al leso per perdita di
guadagno. Data questa interdipendenza, non è ammissibile considerare
diversamente le spese di cura e l'indennità per perdita di guadagno: si tratta
di due prestazioni indissociabili dell'assicurazione contro gli infortuni. Non
sarebbe del resto equo che il terzo responsabile del danno potesse trarre
profitto da queste spese.
Inoltre non appare per nulla ingiustificato che, accanto al risarcimento del
danno da parte del terzo responsabile, il leso ottenga ancora il rimborso
delle spese di cura in virtù d'un'assicurazione ch'egli ha stipulata
privatamente. Il risarcimento del terzo responsabile si limita a quelle spese
di cura che sono strettamente necessarie. Non si

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vede perchè gli dovrebbe essere impedito di procurarsi con quanto riceve dalla
suddetta assicurazione privata un trattamento che vada oltre gli angusti
limiti dello stretto necessario.
Infine devesi osservare che la tesi della convenuta aprirebbe una pericolosa
breccia nel principio posto dall'art. 96
SR 221.229.1 Legge federale del 2 aprile 1908 sul contratto d'assicurazione (Legge sul contratto d'assicurazione, LCA) - Legge sul contratto d'assicurazione
LCA Art. 96 - Nell'assicurazione di somma fissa i diritti verso terzi spettanti per effetto del sinistro all'avente diritto non passano all'assicuratore.
LCA: la sua logica applicazione
condurrebbe a riconoscere il diritto di regresso non soltanto per le spese di
cura, ma anche per tutte quelle altre prestazioni che il contratto
d'assicurazione contro gli infortuni prevede a copertura d'un danno.
Per i suesposti motivi, non si può riconoscere alla convenuta il diritto alla
deduzione del suddetto importo di 500 fr.»