(Entscheid der Eidgenössischen Steuerrekurskommission vom 12. Februar 2001 i.S. X [SRK 2000-073])
Mehrwertsteuer. Fakturierung von Kurtaxen. Rechtmässigkeit des Art. 26 Abs. 6 Bst. a
SR 641.201 Ordinanza del 27 novembre 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Ordinanza sull'IVA, OIVA) - Ordinanza sull'IVA OIVA Art. 26 Prestazioni a persone strettamente vincolate - (art. 18 cpv. 1 LIVA) |
- Fliessen dem Leistungserbringer Einnahmen zu, die entweder in die Bemessungsgrundlage seiner gastgewerblichen Leistung fallen (Gegenleistung für die Beherbergung) oder nicht (Kurtaxe), ist es unerlässlich, dass diese gesondert fakturiert werden, um der Verwaltung die Ermittlung der geschuldeten Mehrwertsteuer zu ermöglichen bzw. die Kurtaxen auszuscheiden (E. 3c).
- Das Erfordernis der gesonderten Rechnungsstellung verlangt, dass die nicht zum Entgelt gehörenden Abgaben - hier die Kurtaxen - ausdrücklich als solche bezeichnet werden (E. 3d).
- Vorliegend sind die Grundsätze des Vertrauensschutzes, der Rechtsgleichheit und der Verhältnismässigkeit nicht verletzt (E. 4).
Taxe sur la valeur ajoutée. Facturation de taxes de séjour. Conformité au droit supérieur de l'art. 26 al. 6 let. a OTVA et de la pratique administrative de l'Administration fédérale des contributions.
- Lorsque certaines recettes de l'assujetti rentrent dans la base de calcul de ses prestations d'hôtellerie (contre-prestations pour l'hébergement) et d'autres pas (taxes de séjour), une facturation séparée de ces dernières est indispensable pour que l'administration puisse les exclure de la base de calcul et déterminer l'impôt dû (consid. 3c).
- L'exigence d'une comptabilité séparée suppose que les contributions ne faisant pas partie de la contre-prestation - en l'espèce les taxes de séjour - soient expressément désignées comme telles (consid. 3d).
- En l'espèce, les principes de la protection de la confiance, de l'égalité de traitement et de la proportionnalité ne sont pas violés (consid. 4).
Imposta sul valore aggiunto. Fatturazione di tasse di soggiorno. Legalità dell'art. 26 cpv. 6 lett. a OIVA e della prassi amministrativa dell'Amministrazione federale delle contribuzioni.
- Se il fornitore di prestazioni ha degli introiti che rientrano nella base di calcolo della sua prestazione di ristorazione (contro-prestazione per l'alloggio) e altri introiti che non rientrano in tale categoria (tassa di soggiorno), è indispensabile che questi ultimi vengano fatturati separatamente, per permettere all'amministrazione di calcolare l'imposta sul valore aggiunto dovuta rispettivamente per separare le tasse di soggiorno (consid. 3c).
- L'esigenza di una contabilità separata presuppone che i contributi che non fanno parte della contro-prestazione - in casu le tasse di soggiorno - vengano esplicitamente designati come tali (consid. 3d).
- Nella fattispecie i principi della protezione della buona fede, della parità di trattamento e della proporzionalità non sono violati (consid. 4).
A. Die X betreibt ein Hotel und ist seit 1. Januar 1995 im Register der Eidgenössischen Steuerverwaltung (ESTV) für Mehrwertsteuerpflichtige eingetragen. Mit Brief vom 5. April 1997 liess die X der ESTV die Fotokopie einer Hotelrechnung zukommen mit der Bitte zu prüfen, ob die Mehrwertsteuersätze und -beträge vorschriftsgemäss ausgewiesen seien. Am 1. Mai 1997 schickte die ESTV der X die Broschüre «Änderungen ab 1. Oktober 1996» mit dem Vermerk, dass anhand der Beispiele auf S. 13-20 ersichtlich sei, wie eine mehrwertsteuerkonforme Rechnung auszusehen habe.
B. Im Januar 1998 führte die ESTV bei der X eine Steuerkontrolle betreffend die Steuerperioden 1. Quartal 1995 bis 3. Quartal 1997 durch. Gestützt darauf forderte sie mit Ergänzungsabrechnung (EA) vom 13. Februar 1998 Fr. 36'626.- nebst Verzugszins nach. Ein Teil der Nachforderung (Fr. 6'987.55) ergab sich aus Steuersatzdifferenzen. Die Verwaltung warf der X in diesem Zusammenhang vor, die Kurtaxe jeweils nicht gesondert, sondern zusammen mit dem Beherbergungsentgelt fakturiert zu haben. Zudem sei die Kurtaxe in den Rechnungen nicht als solche bezeichnet worden.
C. Mit Entscheid vom 15. Dezember 1999 stellte die ESTV fest, dass die von der X nicht gesondert in Rechnung gestellten Kurtaxen der Mehrwertsteuer unterliegen; massgebend seien die folgenden Steuersätze: 6,5% vom 1. Januar 1995 bis 30. September 1996, 3% vom 1. Oktober 1996 bis 31. Dezember 1998 und 3,5% ab 1. Januar 1999. Gestützt auf diese Steuersatzregelung schrieb die ESTV der X am 20. Dezember 1999 Fr. 1'104.- auf die Teilnachforderung vom 13. Februar 1998 betreffend Steuersatzdifferenzen bei Kurtaxen gut.
D. Am 12. Januar 2000 erhob die X Einsprache gegen den Entscheid der ESTV mit dem sinngemässen Begehren, den angefochtenen Entscheid in Bezug auf Ziff. (...) der EA vom 13. Februar 1998 aufzuheben.
Mit Einspracheentscheid vom 15. Juni 2000 wies die ESTV die Einsprache ab und erkannte, dass die Einsprecherin für die Steuerperioden 1. Quartal 1995 bis 3. Quartal 1997 Fr. 5'883.65 (Fr. 6'987.55 abzüglich Fr. 1'104.-) nebst Verzugszins schulde und zu Recht bezahlt habe. Zur Begründung des Einspracheentscheides führte die ESTV an, die vom Gast geschuldete Kurtaxe sei dann steuerfrei, wenn sie ihm gesondert in Rechnung gestellt werde. In allen andern Fällen sei die Taxe als Kostenfaktor für die gastgewerbliche Leistung zu versteuern.
E. Am 5. August 2000 führte die X dagegen Beschwerde bei der Eidgenössischen Steuerrekurskommission (SRK) und beantragte, den angefochtenen Einspracheentscheid aufzuheben; die ESTV sei zu verpflichten, die Fr. 5'883.65 Mehrwertsteuern zuzüglich Vergütungszins zurückzuerstatten.
Mit Vernehmlassung vom 25. September 2000 beantragte die ESTV, die Beschwerde sei kostenpflichtig abzuweisen.
Aus den Erwägungen:
1.a. Die SRK ist zur Behandlung der Beschwerde zuständig (Art. 71a Abs. 1
SR 641.201 Ordinanza del 27 novembre 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Ordinanza sull'IVA, OIVA) - Ordinanza sull'IVA OIVA Art. 26 Prestazioni a persone strettamente vincolate - (art. 18 cpv. 1 LIVA) |
SR 641.20 Legge federale del 12 giugno 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Legge sull'IVA, LIVA) - Legge sull'IVA LIVA Art. 93 Garanzie - 1 L'AFC può esigere garanzie per le imposte, gli interessi e le spese, anche se non sono passati in giudicato, né scaduti, se:181 |
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1 | L'AFC può esigere garanzie per le imposte, gli interessi e le spese, anche se non sono passati in giudicato, né scaduti, se:181 |
a | l'esazione tempestiva sembra in pericolo; |
b | il debitore prende disposizioni per abbandonare il suo domicilio, la sua sede sociale o il suo stabilimento d'impresa in Svizzera o per farsi cancellare dal registro svizzero di commercio; |
c | il debitore è in mora con il loro pagamento; |
d | il contribuente assume in tutto o in parte un'impresa in fallimento. |
e | il contribuente presenta rendiconti in cui figurano importi manifestamente troppo bassi. |
2 | Se il contribuente rinuncia all'esenzione dall'assoggettamento (art. 11) o opta per l'imposizione di prestazioni escluse dall'imposta (art. 22), l'AFC può esigere che presti garanzie conformemente al capoverso 7. |
3 | La richiesta di garanzie deve indicare la causa giuridica delle stesse, l'importo da garantire e l'ufficio incaricato di riceverle; essa vale come decreto di sequestro ai sensi dell'articolo 274 LEF182. Contro la richiesta di garanzie non è ammesso reclamo. |
4 | La richiesta di garanzie è impugnabile con ricorso al Tribunale amministrativo federale. |
5 | Il ricorso contro la richiesta di garanzie non ha effetto sospensivo. |
6 | La notificazione della decisione concernente il credito fiscale vale come inizio dell'azione ai sensi dell'articolo 279 LEF. Il termine per promuovere l'esecuzione decorre dal momento in cui la decisione relativa al credito fiscale è passata in giudicato. |
7 | Le garanzie devono essere prestate sotto forma di depositi in contanti, fideiussioni solidali solvibili, garanzie bancarie, cartelle ipotecarie o ipoteche, polizze di assicurazione sulla vita con valore di riscatto, obbligazioni in franchi svizzeri, quotate in borsa, di debitori svizzeri o obbligazioni di cassa emesse da banche svizzere. |
SR 641.201 Ordinanza del 27 novembre 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Ordinanza sull'IVA, OIVA) - Ordinanza sull'IVA OIVA Art. 53 Preparazione sul posto e servizio presso il cliente - (art. 25 cpv. 3 LIVA) |
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1 | Sono considerati preparazione segnatamente il fatto di cuocere, riscaldare, frullare, preparare o mescolare derrate alimentari60. Non è considerato preparazione il semplice mantenimento della temperatura di derrate alimentari pronte per il consumo. |
2 | Per servizio s'intende segnatamente il fatto di servire i prodotti commestibili nei piatti, preparare buffet freddi e caldi, versare le bevande nei bicchieri, apparecchiare e sparecchiare i tavoli, servire gli ospiti, nonché la direzione e la sorveglianza del personale di servizio, la gestione e il rifornimento dei buffet a libero servizio. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 50 - 1 Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
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1 | Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Il ricorso per denegata o ritardata giustizia può essere interposto in ogni tempo. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi: |
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1 | Ha diritto di ricorrere chi: |
a | ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo; |
b | è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e |
c | ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa. |
2 | Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto. |
b. Sowohl die Beschwerdeführerin als auch die ESTV erwähnen ein Entgegenkommen der Verwaltung gegenüber dem Schweizerischen Hotelier-Verein, das offenbar zugunsten des Gastgewerbes für den Zeitraum von der Einführung der Mehrwertsteuer am 1. Januar 1995 bis zum 31. März 1998 gewährt worden ist. Dieses Entgegenkommen bestand nach Angaben der ESTV darin, dass die Kurtaxe irgendwo auf der Rechnung aufgeführt sein durfte, das heisst entweder im eigentlichen Rechnungsteil oder nach dem Endbetrag bei der Steuersatzaufteilung. Die Bezeichnung der Kurtaxe als solche in der Rechnung war auch bei diesem Entgegenkommen unerlässliche Voraussetzung, um die Kurtaxe aus dem Entgelt für die Beherbergungsleistung auszuscheiden. Da die Beschwerdeführerin im zu beurteilenden Zeitraum unbestrittenermassen die dem Gast überwälzten Kurtaxen nicht namentlich in den Rechnungen erwähnte, erfüllte sie selbst die dem Gastgewerbe offenbar erleichterten Formerfordernisse nicht. Insofern ist hier mangels Streitgegenstand auch nicht über dieses Zugeständnis zu befinden.
c. Zu entscheiden bleibt die Frage, ob die Kurtaxe zur Steuerbemessungsgrundlage der gastgewerblichen Leistung der Beschwerdeführerin an den Gast hinzuzurechnen ist, wenn sie nicht gesondert in Rechnung gestellt wird. Missverständnissen vorbeugend ist zu erwähnen, dass die Formulierung der ESTV «die vom Gast geschuldete Kurtaxe [sei] dann steuerfrei, wenn sie ihm gesondert in Rechnung gestellt wird» unzutreffend ist. Nicht die Kurtaxe selbst oder das Bezahlen der Kurtaxe unterliegt nämlich der Mehrwertsteuer, sondern die gastgewerbliche Leistung der Beschwerdeführerin.
2. (...)
3.a. Art. 196 Ziff. 14 Abs. 1
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 196 - 1. Disposizione transitoria dell'art. 84 (Transito alpino) |
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1 | La facoltà di riscuotere l'imposta sul valore aggiunto decade alla fine del 2035.151 |
2 | Per garantire il finanziamento dell'assicurazione invalidità, il Consiglio federale aumenta le aliquote dell'imposta sul valore aggiunto, dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2017, come segue: |
a | per gli autocarri e i veicoli articolati: |
2bis | Il Consiglio federale può utilizzare i mezzi di cui al capoverso 2 fino al 31 dicembre 2018 per finanziare l'infrastruttura ferroviaria e, in seguito, per rimunerare e rimborsare gli anticipi al fondo di cui all'articolo 87a capoverso 2. I mezzi sono calcolati conformemente all'articolo 86 capoverso 2 lettera e.141 |
2ter | L'aliquota di cui all'articolo 86 capoverso 2 lettera f si applica due anni dopo l'entrata in vigore di tale disposizione. Prima di tale data ammonta al 5 per cento.142 |
3 | Il provento dell'aumento secondo il capoverso 2 è devoluto integralmente al fondo di compensazione dell'assicurazione invalidità.152 |
4 | Per garantire il finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria, dal 1° gennaio 2018 il Consiglio federale aumenta di 0,1 punti percentuali le aliquote secondo l'articolo 25 della legge del 12 giugno 2009153 sull'IVA; in caso di proroga del termine di cui al capoverso 1, l'aumento si applica al più tardi sino al 31 dicembre 2030.154 |
5 | Il provento dell'aumento secondo il capoverso 4 è devoluto integralmente al fondo di cui all'articolo 87a.155 |
6 | Il Consiglio federale disciplina l'esecuzione. Per speciali categorie di veicoli può stabilire le aliquote nel senso del capoverso 2, esentare dalla tassa determinati veicoli e emanare normative speciali segnatamente per i trasporti nella zona di confine. I veicoli immatricolati all'estero non vanno però privilegiati rispetto a quelli svizzeri. Il Consiglio federale può prevedere multe in caso di contravvenzione. I Cantoni riscuotono la tassa per i veicoli immatricolati in Svizzera. |
7 | In via legislativa si potrà rinunciare interamente o parzialmente alla tassa. |
8 | Il presente articolo ha effetto sino all'entrata in vigore della legge del 19 dicembre 1997138 concernente una tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 196 - 1. Disposizione transitoria dell'art. 84 (Transito alpino) |
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1 | La facoltà di riscuotere l'imposta sul valore aggiunto decade alla fine del 2035.151 |
2 | Per garantire il finanziamento dell'assicurazione invalidità, il Consiglio federale aumenta le aliquote dell'imposta sul valore aggiunto, dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2017, come segue: |
a | per gli autocarri e i veicoli articolati: |
2bis | Il Consiglio federale può utilizzare i mezzi di cui al capoverso 2 fino al 31 dicembre 2018 per finanziare l'infrastruttura ferroviaria e, in seguito, per rimunerare e rimborsare gli anticipi al fondo di cui all'articolo 87a capoverso 2. I mezzi sono calcolati conformemente all'articolo 86 capoverso 2 lettera e.141 |
2ter | L'aliquota di cui all'articolo 86 capoverso 2 lettera f si applica due anni dopo l'entrata in vigore di tale disposizione. Prima di tale data ammonta al 5 per cento.142 |
3 | Il provento dell'aumento secondo il capoverso 2 è devoluto integralmente al fondo di compensazione dell'assicurazione invalidità.152 |
4 | Per garantire il finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria, dal 1° gennaio 2018 il Consiglio federale aumenta di 0,1 punti percentuali le aliquote secondo l'articolo 25 della legge del 12 giugno 2009153 sull'IVA; in caso di proroga del termine di cui al capoverso 1, l'aumento si applica al più tardi sino al 31 dicembre 2030.154 |
5 | Il provento dell'aumento secondo il capoverso 4 è devoluto integralmente al fondo di cui all'articolo 87a.155 |
6 | Il Consiglio federale disciplina l'esecuzione. Per speciali categorie di veicoli può stabilire le aliquote nel senso del capoverso 2, esentare dalla tassa determinati veicoli e emanare normative speciali segnatamente per i trasporti nella zona di confine. I veicoli immatricolati all'estero non vanno però privilegiati rispetto a quelli svizzeri. Il Consiglio federale può prevedere multe in caso di contravvenzione. I Cantoni riscuotono la tassa per i veicoli immatricolati in Svizzera. |
7 | In via legislativa si potrà rinunciare interamente o parzialmente alla tassa. |
8 | Il presente articolo ha effetto sino all'entrata in vigore della legge del 19 dicembre 1997138 concernente una tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 196 - 1. Disposizione transitoria dell'art. 84 (Transito alpino) |
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1 | La facoltà di riscuotere l'imposta sul valore aggiunto decade alla fine del 2035.151 |
2 | Per garantire il finanziamento dell'assicurazione invalidità, il Consiglio federale aumenta le aliquote dell'imposta sul valore aggiunto, dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2017, come segue: |
a | per gli autocarri e i veicoli articolati: |
2bis | Il Consiglio federale può utilizzare i mezzi di cui al capoverso 2 fino al 31 dicembre 2018 per finanziare l'infrastruttura ferroviaria e, in seguito, per rimunerare e rimborsare gli anticipi al fondo di cui all'articolo 87a capoverso 2. I mezzi sono calcolati conformemente all'articolo 86 capoverso 2 lettera e.141 |
2ter | L'aliquota di cui all'articolo 86 capoverso 2 lettera f si applica due anni dopo l'entrata in vigore di tale disposizione. Prima di tale data ammonta al 5 per cento.142 |
3 | Il provento dell'aumento secondo il capoverso 2 è devoluto integralmente al fondo di compensazione dell'assicurazione invalidità.152 |
4 | Per garantire il finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria, dal 1° gennaio 2018 il Consiglio federale aumenta di 0,1 punti percentuali le aliquote secondo l'articolo 25 della legge del 12 giugno 2009153 sull'IVA; in caso di proroga del termine di cui al capoverso 1, l'aumento si applica al più tardi sino al 31 dicembre 2030.154 |
5 | Il provento dell'aumento secondo il capoverso 4 è devoluto integralmente al fondo di cui all'articolo 87a.155 |
6 | Il Consiglio federale disciplina l'esecuzione. Per speciali categorie di veicoli può stabilire le aliquote nel senso del capoverso 2, esentare dalla tassa determinati veicoli e emanare normative speciali segnatamente per i trasporti nella zona di confine. I veicoli immatricolati all'estero non vanno però privilegiati rispetto a quelli svizzeri. Il Consiglio federale può prevedere multe in caso di contravvenzione. I Cantoni riscuotono la tassa per i veicoli immatricolati in Svizzera. |
7 | In via legislativa si potrà rinunciare interamente o parzialmente alla tassa. |
8 | Il presente articolo ha effetto sino all'entrata in vigore della legge del 19 dicembre 1997138 concernente una tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni. |
b. Nach der Mehrwertsteuerverordnung wird die Steuer vom Entgelt berechnet. Dazu gehört alles, was der Leistungsempfänger oder ein Dritter für ihn als Gegenleistung für die Leistung aufwendet (Art. 26 Abs. 1
SR 641.201 Ordinanza del 27 novembre 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Ordinanza sull'IVA, OIVA) - Ordinanza sull'IVA OIVA Art. 26 Prestazioni a persone strettamente vincolate - (art. 18 cpv. 1 LIVA) |
SR 641.201 Ordinanza del 27 novembre 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Ordinanza sull'IVA, OIVA) - Ordinanza sull'IVA OIVA Art. 26 Prestazioni a persone strettamente vincolate - (art. 18 cpv. 1 LIVA) |
SR 641.201 Ordinanza del 27 novembre 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Ordinanza sull'IVA, OIVA) - Ordinanza sull'IVA OIVA Art. 26 Prestazioni a persone strettamente vincolate - (art. 18 cpv. 1 LIVA) |
c. Die Rechtsprechung hat in andern Bereichen die Praxis der ESTV über die gesonderte Rechnungsstellung als Voraussetzung für eine Steuerbefreiung bereits geschützt. So sei beispielsweise für Unternehmen, die eine gemischte Tätigkeit ausüben, die teilweise unecht befreit und teilweise steuerpflichtig ist, eine Aufteilung dieser Leistungsarten in den Fakturen für eine ordnungsgemässe Mehrwertsteuerabrechnung (zur Ermittlung der geschuldeten Steuer sowie der berechtigten Vorsteuerabzüge) absolut unerlässlich. Der Steuerpflichtige habe seine Geschäftsbücher so einzurichten, dass sich aus ihnen die für die Berechnung der Steuer und der abziehbaren Vorsteuern massgebenden Tatsachen leicht und zuverlässig ermitteln lassen. Die ESTV könne - um eine wirksame Steuerkontrolle zu ermöglichen - hierüber nähere Bestimmungen aufstellen. Zum Ziele einer leicht und zuverlässig durchführbaren Steuerkontrolle sowohl durch den Steuerpflichtigen selbst als namentlich aber auch durch die ESTV sei es durchaus gerechtfertigt, dass die als Buchungsbelege dienenden Fakturen nach steuerpflichtigen einerseits und unecht befreiten Leistungen andererseits aufzuteilen sind. Denn der Steuerpflichtige habe zu beachten, dass das Verfolgen der
Geschäftsvorfälle vom Einzelbeleg über die Buchhaltung bis zur Mehrwertsteuerabrechnung sowie in umgekehrter Richtung ohne grossen Zeitverlust gewährleistet sei (Entscheid der SRK vom 25. September 1998 [SRK 1997-020], VPB 63.75, E. 6a/aa, mit Hinweisen; vgl. Entscheid der SRK vom 3. Februar 1999 [SRK 1997-127], E. 4e, in MWST-Journal 1/99, S. 29 f.; vgl. noch unveröffentlichter Entscheid des Bundesgerichts vom 25. August 2000 in Sachen S. [2A.233/1997], E. 5).
Nicht anders verhält es sich hier. Zwar geht es nicht in erster Linie um eine gemischte Tätigkeit, jedoch gewissermassen um gemischte Entgelte. Dem Leistungserbringer fliessen Gelder zu, die entweder in die Bemessungsgrundlage seiner gastgewerblichen Leistung fallen (Gegenleistung für Beherbergung) oder eben nicht (Kurtaxe). Um auch hier die Ermittlung der geschuldeten Steuer (im Nachprüfverfahren der ESTV) überhaupt zu ermöglichen bzw. die Kurtaxen aus der Steuerbemessungsgrundlage auszuscheiden, ist es unerlässlich, dass diese gesondert fakturiert werden.
Wenn sich überdies die genannte Verwaltungspraxis über die gesonderte Fakturierung als rechtmässig erweist, dann hat dies erst recht für eine entsprechende Bestimmung der Mehrwertsteuerverordnung (Art. 26 Abs. 6 Bst. a) zu gelten. Zunächst lässt die bundesgerichtliche Rechtsprechung keine Gelegenheit aus, dem Bundesrat als Verordnungsgeber regelmässig den gleichen politischen Entscheidungsspielraum zuzugestehen wie dem ordentlichen Gesetzgeber (statt vieler: BGE 125 II 331, BGE 123 II 298 f.). Der Richter hat also nicht sein Ermessen an die Stelle desjenigen des Bundesrates zu setzen. Er beschränkt sich vielmehr auf die Prüfung der Verfassungsmässigkeit der in Frage stehenden Regelung (E. 2c hievor). Eine Verletzung der Verfassung ist nicht ersichtlich. Vielmehr war der Bundesrat in Umsetzung der Vorgabe auf Verfassungsstufe gehalten, bei der Berechnung der Steuer nur das Entgelt für die Leistung zu berücksichtigen, mithin was der Empfänger für die Leistung (Beherbergung) aufwendet. Darunter fallen klarerweise nicht die Kurtaxen, auch wenn der Leistungserbringer diese zusammen mit der Gegenleistung einkassiert. Damit die ESTV im Nachprüfverfahren die Kurtaxen einwandfrei und ohne unnötigen und unverhältnismässigen
Aufwand aus der Berechnungsgrundlage ausscheiden kann, ist eine gesonderte Rechnungsstellung wie gesehen unerlässlich und beeinträchtigt weder weitere Vorgaben dieser Verfassungsbestimmung noch übergeordnete Mehrwertsteuergrundsätze (E. 2b hievor). Ebensowenig sind das Rechtsgleichheitsgebot oder die Wettbewerbsneutralität beeinträchtigt, da vergleichbare Leistungserbringer und direkte Konkurrenten gleich behandelt werden. Zusammenfassend hält Art. 26 Abs. 6 Bst. a
SR 641.201 Ordinanza del 27 novembre 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Ordinanza sull'IVA, OIVA) - Ordinanza sull'IVA OIVA Art. 26 Prestazioni a persone strettamente vincolate - (art. 18 cpv. 1 LIVA) |
d. Nach der Verwaltungspraxis ist die dem Gast gesondert in Rechnung gestellte Kurtaxe steuerfrei. Andernfalls ist die Taxe als Kostenfaktor für die Beherbergungsleistung zu versteuern (Wegleitung für Mehrwertsteuerpflichtige [1994 und 1997][64], Rz. 243; Branchenbroschüre für das Gastgewerbe vom Oktober 1994[65], Ziff. 2.19).
Diese Praxis basiert auf Art. 26 Abs. 6 Bst. a
SR 641.201 Ordinanza del 27 novembre 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Ordinanza sull'IVA, OIVA) - Ordinanza sull'IVA OIVA Art. 26 Prestazioni a persone strettamente vincolate - (art. 18 cpv. 1 LIVA) |
e. Im vorliegenden Fall führte die Beschwerdeführerin in den Rechnungen an die Hotelgäste unbestrittenermassen die Bezeichnung Kurtaxe nicht ausdrücklich auf. Sie hat damit die Kurtaxen neben dem Entgelt für ihre steuerbaren Leistungen nicht gesondert im Sinne des anwendbaren Rechts in Rechnung gestellt. Unter diesen Umständen hat sie die gesetzmässigen Formvorschriften nicht erfüllt, und die Kurtaxen bilden Bestandteil der Berechnungsgrundlage für die geschuldete Steuer.
4. Was die Beschwerdeführerin vorbringt, dringt nicht durch.
a. Zunächst hält sie dafür, sie fakturiere in ihrem Arrangementpreis zwar sowohl Beherbergungstaxen als auch Kurtaxen zusammen. Jedoch führe sie mit der Aufschlüsselung nach Mehrwertsteuerprozenten im unteren Teil der Rechnung nur die Kurtaxen mit 0% auf.
Sofern die Beschwerdeführerin mit diesem Einwand geltend machen will, sie habe die Kurtaxen gesondert fakturiert, ist ihr nicht zu folgen. Denn im beigelegten Rechnungsmuster ist die Kurtaxe nicht als solche ausdrücklich aufgeführt. Eine Bezeichnung mit etwa 0% oder ähnlich genügt nicht.
b. Die Beschwerdeführerin beruft sich sodann auf den Grundsatz von Treu und Glauben und bringt vor, die ESTV habe ihre Anfrage über die Rechnungsstellung vom 5. April 1997 nicht konkret beantwortet, sondern einfach eine Broschüre zugesandt. Sie führt aus: «Ohne Antwort darf man annehmen, dass die Rechnungsstellung korrekt ist. Es verstösst gegen das Prinzip von Treu und Glauben, wenn die gleiche Amtsstelle nachträglich die Rechnungsstellung nicht anerkennt».
Das in Art. 9
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 9 Protezione dall'arbitrio e tutela della buona fede - Ognuno ha diritto d'essere trattato senza arbitrio e secondo il principio della buona fede da parte degli organi dello Stato. |
Ulrich Häfelin / Georg Müller, Grundriss des Allgemeinen Verwaltungsrechts, 3. Aufl., Zürich 1998, S. 128 ff. Rz. 525 ff.; René A. Rhinow / Beat Krähenmann, Schweizerische Verwaltungsrechtsprechung, Ergänzungsband, Basel/Frankfurt am Main 1990, S. 227 ff. Nr. 74 und S. 242 Nr. 75 B III/b/2; Beatrice Weber-Dürler, Vertrauensschutz im Öffentlichen Recht, Basel/Frankfurt am Main 1983, S. 79 ff., 128 ff.).
Vorab ist der Beschwerdeführerin entgegenzuhalten, dass ihr die ESTV keineswegs keine Antwort auf ihre Anfrage vom 5. April 1997 gegeben hat. Die Verwaltung hat bereits am 1. Mai 1997 geantwortet und ihr die Broschüre «Änderungen ab 1. Oktober 1996» mit dem Vermerk zugesandt, anhand der Beispiele auf S. 13-20 sei ersichtlich, wie eine mehrwertsteuerkonforme Rechnung aussehen müsse. Die ESTV hat damit bei der Beschwerdeführerin kein Vertrauen begründet, welches zu schützen wäre. Wäre diese mit der Antwort nicht zufriedengestellt gewesen, hätte sie nachfragen können und müssen.
Somit wäre gegebenenfalls das Vorbringen der Beschwerdeführerin unter dem Gesichtspunkt von Treu und Glauben nur noch zu schützen, wenn ihr die Verwaltung eine unrichtige Auskunft gegeben hätte. Dies trifft nicht zu. Die Anfrage der Beschwerdeführerin war sehr allgemein gehalten («Wir bitten Sie zu prüfen, ob die untenstehende Ausweisung der Mehrwertsteuersätze und -beträge sich im Rahmen der gesetzlichen Bestimmungen befindet»). Die Frage, wie Kurtaxen in Rechnung zu stellen sind, damit sie nicht zur Berechnungsgrundlage gehören, kann unter keinen Umständen aus der Anfrage herausgelesen werden. Auch das der Anfrage beigelegte Rechnungsmuster lässt nicht auf die Problematik der hier fraglichen Rechnungsstellung von Kurtaxen schliessen. Der in ähnlich allgemeiner Weise antwortende Beamte hat dennoch keine unrichtige Auskunft erteilt. Solches wird denn von der Beschwerdeführerin auch nicht geltend gemacht. Auch unter diesem Blickwinkel kann sich die Beschwerdeführerin demnach nicht auf den Grundsatz von Treu und Glauben berufen. Daran ändert nichts, dass der Beamte mit der Auskunftsuchenden zwecks Klärung der genauen Fragestellung hätte in Verbindung treten können. Massgebend bleibt, dass er keine Falschauskunft erteilt
hat. Im Übrigen geht das Erfordernis der gesonderten Fakturierung von Kurtaxen aus der Wegleitung, aus der Branchenbroschüre für das Gastgewerbe (E. 3d hievor) sowie aus der der Beschwerdeführerin infolge der Anfrage zugesandten Broschüre «Änderung ab 1. Oktober 1996» (S. 14) hervor. Die Beschwerdeführerin war zum jeweils massgeblichen Zeitpunkt im Besitze dieser Unterlagen.
c. Die Beschwerdeführerin rügt ferner eine Verletzung des Rechtsgleichheitsgebotes. Denn mit den «Grossverteilern» sei eine spezielle Vereinbarung getroffen worden, dergemäss diese nur auf Verlangen der Kunden eine Aufteilung der Fakturen nach den verschiedenen Mehrwertsteuersätzen vorzunehmen hätten.
Nach Angaben der ESTV handelt es sich dabei um ein Entgegenkommen der ESTV, wonach Detailhandelsgeschäfte mit Scannerkassen «die Verkaufsumsätze allein mit Hilfe der mehrwertsteuerlichen Codierung der Warenposition im Artikelstamm auf die verschiedenen Mehrwertsteuersätze aufteilen können, bzw. für Klein- und Mittelbetriebe die Möglichkeit der Aufteilung der diesbezüglichen Umsätze mit Hilfe des gewogenen Bruttogewinnzuschlages besteht». Auf diese Weise werde die Ermittlung der Steuer, die aufgrund der unterschiedlichen Mehrwertsteuersätze anfällt, nach Massgabe des Einkaufs vorgenommen.
Ein Erlass verletzt den Grundsatz der Rechtsgleichheit und damit Art. 8
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 8 Uguaglianza giuridica - 1 Tutti sono uguali davanti alla legge. |
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1 | Tutti sono uguali davanti alla legge. |
2 | Nessuno può essere discriminato, in particolare a causa dell'origine, della razza, del sesso, dell'età, della lingua, della posizione sociale, del modo di vita, delle convinzioni religiose, filosofiche o politiche, e di menomazioni fisiche, mentali o psichiche. |
3 | Uomo e donna hanno uguali diritti. La legge ne assicura l'uguaglianza, di diritto e di fatto, in particolare per quanto concerne la famiglia, l'istruzione e il lavoro. Uomo e donna hanno diritto a un salario uguale per un lavoro di uguale valore. |
4 | La legge prevede provvedimenti per eliminare svantaggi esistenti nei confronti dei disabili. |
Auf das Rechtsgleichheitsgebot bzw. auf den Grundsatz der Gleichbehandlung im Unrecht kann sich die Beschwerdeführerin nicht mit Erfolg berufen. Denn die beiden Sachverhalte sind miteinander nicht vergleichbar. Im vorliegenden Fall geht es um eine Formvorschrift, die es zum Nachweis dafür einzuhalten gilt, dass der Leistungserbringer im Zusammenhang mit seiner Leistung auch Abgaben vereinnahmt hat, die nicht zum Entgelt gehören und deswegen aus der Berechnungsgrundlage auszuscheiden sind. Demgegenüber geht es beim erwähnten Entgegenkommen - dessen Rechtmässigkeit hier nicht zur Diskussion steht - um eine Vereinfachung der Steuerermittlung bei Leistungen, die unterschiedlichen Steuersätzen unterliegen. Massgebend ist, dass die Beschwerdeführerin für das Vergleichbare (Fakturierung von Abgaben) gleich behandelt wird wie andere Betriebe.
d. Die Beschwerdeführerin macht schliesslich eine Verletzung des Verhältnismässigkeitsgrundsatzes geltend. Sie habe die Steuer immer korrekt abgeliefert. Sie werde gebüsst, obschon sie ohne jede böswillige Absicht das Wort Kurtaxe nicht namentlich erwähnt habe. Diese Busse sei unverhältnismässig.
Inwiefern Art. 26 Abs. 6 Bst. a
SR 641.201 Ordinanza del 27 novembre 2009 concernente l'imposta sul valore aggiunto (Ordinanza sull'IVA, OIVA) - Ordinanza sull'IVA OIVA Art. 26 Prestazioni a persone strettamente vincolate - (art. 18 cpv. 1 LIVA) |
5. Dem Gesagten zufolge ist die Beschwerde abzuweisen. Bei diesem Verfahrensausgang hat die Beschwerdeführerin als unterliegende Partei die Verfahrenskosten zu tragen.
[64] Zu beziehen beim Bundesamt für Bauten und Logistik (BBL/EDMZ), CH-3003 Bern.
[65] Zu beziehen beim Bundesamt für Bauten und Logistik (BBL/EDMZ), CH-3003 Bern.
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