Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal
Corte VI
F-5929/2018
Sentenza del 25 novembre 2021
Giudici Daniele Cattaneo (presidente del collegio),
Composizione Gregor Chatton, Yannick Antoniazza-Hafner,
cancelliere Lorenzo Rapelli.
A._______,
patrocinato dall'avv.Paolo Bernasconi,
Parti Studio legale Bernasconi Martinelli Alippi & Partners, Via Lucchini 1, casella postale 5271,
6901 Lugano,
ricorrente,
contro
Segreteria di Stato della migrazione SEM,
Quellenweg 6,
3003 Berna,
autorità inferiore.
Oggetto Naturalizzazione ordinaria.
Fatti:
A.
A._______, cittadino franco-tunisino, è giunto, in Svizzera nel dicembre del 2001, insediandosi a (...), dove soggiorna tuttora munito di un permesso di domicilio C UE/AELS. Titolare di una laurea (...) riveste la carica di Imam della Moschea di (...), la quale è gestita dalla B._______, associazione, iscritta nel registro di commercio (...), e di cui egli è vicepresidente (...). In aggiunta alla sua attività religiosa, il ricorrente è intervenuto e/o interviene come conferenziere e mediatore interculturale, ed è stato, tra l'altro, membro della Commissione federale sulla migrazione (CFM). A decorrere dal (...), egli percepisce una mezza rendita d'invalidità.
B.
Il (...) 2015, l'interessato ha indirizzato al Municipio di (...) il formulario "Domanda di concessione della cittadinanza svizzera, della cittadinanza cantonale ticinese e dell'attinenza per stranieri", compilato e corredato delle dichiarazioni circa il pagamento delle imposte federali, cantonali e comunali, di estratti del casellario giudiziale e delle esecuzioni, nonché del suo certificato di domicilio.
C.
Il (...) 2016, il Consiglio comunale di (...) ha comunicato al richiedente di avere risolto di concedergli l'attinenza comunale, precisando che il possesso della stessa sarebbe divenuto effettivo soltanto al termine della procedura di naturalizzazione ordinaria in conformità di legge.
D.
Il 28 febbraio 2017, mediante una nota confidenziale, il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) ha preavvisato alla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) di rifiutare l'autorizzazione alla naturalizzazione dell'interessato, e ciò con riferimento alla radicalizzazione di alcuni membri della B._______ e di taluni frequentatori della Moschea di (...), come pure alla mancanza di collaborazione e di trasparenza di quest'ultimo nel rispondere alle questioni postegli dal SIC in occasione di due sue audizioni avvenute nella prima metà del 2016.
E.
Il 21 giugno 2017, alcuni collaboratori della SEM si sono recati alla sede del SIC per consultare l'incarto costituito dal predetto servizio a carico del richiedente.
F.
Il 3 novembre 2017, la SEM ha informato A._______ che, in seguito ai controlli da essa intrapresi, "sono emersi indizi concreti che dimostrano un suo presumibile coinvolgimento nell'ambito del terrorismo islamico. In particolare, lei intratterrebbe dei legami con islamisti radicali o con persone sospettate di partecipare ad attività legate al terrorismo islamico. Egli stesso avrebbe affermato di aver casualmente incontrato, in Arabia Saudita, un personaggio che secondo quanto sarebbe poi emerso da alcune indagini, apparterrebbe alla Jihad islamica. Risulta inoltre che alcuni membri della - B._______ -, così come alcuni visitatori della Moschea di (...), si sarebbero radicalizzati divenendo combattenti della Jihad islamica. Va inoltre rilevata una mancanza di cooperazione nell'ambito di inchieste antiterrorismo durante le quali lei è stato sentito in qualità di persona informata sui fatti. Quanto da lei affermato durante alcuni interrogatori, risulta contraddittorio e poco verosimile. Lei ha sostenuto ad esempio di non intrattenere alcun contatto, né di conoscere i finanziatori della Moschea. Ha poi aggiunto di non ricevere alcun finanziamento esterno. Riteniamo tali affermazioni poco attendibili, specialmente in considerazione del ruolo centrale che riveste all'interno della Moschea. Non da ultimo, da alcuni elementi risulta che lei sarebbe a conoscenza del contenuto di alcune conversazioni che sarebbero avvenute all'interno della Moschea. Sennonché, ha poi contraddittoriamente affermato di essere estraneo a ciò che accade all'interno della Moschea stessa. Tali comportamenti costituiscono una significativa compromissione della sicurezza interna ed esterna della Svizzera".
La SEM, dopo avere reso attento il richiedente quanto al fatto che il SIC aveva espresso un preavviso negativo sulla sua naturalizzazione ordinaria, gli ha quindi fissato fino al 3 gennaio 2018 per pronunciarsi in proposito.
G.
Il 4 dicembre 2017, l'interessato, per il tramite del suo legale, ha indirizzato quattro lettere, in francese, rispettivamente alla SEM, al Procuratore generale della Confederazione (PGC), al SIC e all'Autorità di vigilanza indipendente sulle attività informative (AVI-AIn), nelle quali ha asserito, in sintesi, di rigettare tutte le contestazioni contenute nella missiva della SEM del 3 novembre 2017, alludendo quindi alla sua intenzione di dare avvio a delle procedure, sul piano civile e penale, "pour obtenir la rectification de ces accusations infondées".
H.
Il 29 dicembre 2017, il richiedente ha risposto allo scritto speditogli dalla SEM il 3 novembre 2017, negando innanzitutto "categoricamente di essere implicato in ogni atto o attività legata al terrorismo, ciò che ho sempre denunciato e continuerò a farlo". In secondo luogo, egli ha sottolineato che "come religioso e mediatore interculturale, intrattengo dei vasti legami con diverse persone di diverse etnie e con diversi problemi che sollecitano i miei servizi religiosi, morali e spirituali. Fa parte anche della mia funzione [...] avere contatti anche con persone di - statuto speciale -, con lo scopo di orientarle o correggere il loro comportamento". Ancora, egli ha rivelato il nome della persona incontrata in Arabia Saudita, "il giovane marocchino [...], espulso dall'Italia e finito in Svizzera, più precisamente nel quartiere della nostra Moschea, con un permesso di soggiorno valido. Il mio rapporto con lui si è limitato nell'avvertimento a lui rivolto di non mettersi lui stesso o la Moschea in difficoltà e di comportarsi bene e soprattutto di approfittare dell'occasione offertagli dalla Svizzera per aprire una pagina nuova dopo l'episodio dell'espulsione dall'Italia. Voglio precisare che in Arabia Saudita, il mio incontro con lui è avvenuto per caso durante il pellegrinaggio, in un luogo pubblico e aperto per una durata di pochi minuti". Dipoi, egli ha rammentato che "durante tutti questi anni la mia collaborazione era ottima con le diverse autorità dell'amministrazione cantonale e federale". In quinto luogo, egli ha precisato che "nella Moschea non ho mai assistito a discorsi Jihadisti o richiami alla violenza oppure di opinioni che si esprimevano a favore della partenza nelle zone di conflitto in Medio Oriente", aggiungendo in particolare che "la posizione geografica [...] è certamente un fattore che ha favorito l'espansione del radicalismo nella nostra comunità e nel nostro territorio". Da ultimo, l'interessato ha manifestato la sua sorpresa riguardo alla questione vertente sul finanziamento del luogo di culto, dichiarando che "è la prima volta che sento che nel quadro di una domanda di naturalizzazione venga fatto questo tipo di richiesta. [...]. In ogni caso, per dimostrare la nostra trasparenza e collaborazione, per rispetto dei dati personali dei membri della nostra associazione, siamo pronti a consegnare la documentazione richiesta al mio legale e ad un esperto eventualmente scelto di comune accordo, affinché quest'ultimo analizzi la documentazione e verifichi l'origine del finanziamento della Moschea". Al suo scritto il richiedente ha allegato una serie di certificati e testimonianze sulla sua persona, rilasciati da istituzioni e persone con cui ha "collaborato in modo stretto" nel corso
degli anni della sua presenza in Svizzera, nonché alcuni articoli di giornale, e dei quali si dirà, per quanto necessario, nel prosieguo.
I.
Su richiesta dell'interessato, il 26 gennaio 2018 la SEM gli ha trasmesso il suo incarto (...) con un elenco degli atti (doc. 1 a 24), dal quale risultano i documenti che sono stati prodotti integralmente, quelli che sono stati riassunti o anonimizzati (confidenziali) e quelli che non sono stati esibiti. La SEM ha invitato il richiedente a restituirle l'incarto entro il 5 febbraio 2018, fissandogli un termine fino al 23 febbraio successivo per un'eventuale presa di posizione complementare e per farle pervenire, in particolare, "i giustificativi degli estratti bancari che comprovino la provenienza dei fondi che finanziano la Moschea".
J.
Il 15 febbraio 2018, A._______ ha comunicato all'autorità di prima istanza la sua disponibilità a sollecitare il consenso della B._______ per consegnare la documentazione bancaria relativa alla Moschea ad un esperto indipendente a scopo di analisi e per mettere il rapporto peritale a disposizione della SEM. Egli ha inoltre chiesto alla SEM di concedergli pieno accesso agli atti oppure di motivare i motivi dell'estromissione di alcuni documenti, e di concedergli un nuovo termine per presentare le sue osservazioni inerenti alla lettera del 26 gennaio 2018.
K.
Il 5 marzo 2018, l'autorità inferiore ha precisato di "rinunciare per il momento alla nostra precedente richiesta di trasmetterci i giustificativi richiesti. Tuttavia, le [sue] affermazioni, secondo le quali egli non conoscerebbe le persone che finanziano la Moschea e non saprebbe nulla su tale finanziamento, risultano poco credibili, specialmente in considerazione del ruolo che riveste al [suo] interno. Le chiediamo pertanto di indicarci almeno in maniera generale, la provenienza dei fondi che finanziano la Moschea". Allo scopo di esprimersi in proposito, la SEM ha impartito al richiedente un nuovo termine scadente il 2 maggio 2018.
L.
Il 25 aprile 2018, l'interessato ha informato la SEM che il "finanziamento della Moschea avviene tramite il versamento della quota sociale da parte dei soci dell'associazione B._______, le libere offerte e le donazioni (ad esempio, tramite la raccolta di offerte in occasione delle funzioni religiose, come avviene in ogni chiesa cristiana e in ogni sinagoga). Come per tutte le associazioni, la B._______ inoltra regolarmente la dichiarazione fiscale alle competenti autorità e tiene la propria contabilità". Egli ha concluso di non essere "in grado di fornire altre informazioni e documentazione a sostegno della propria posizione, avendo fornito tutto quanto in suo potere nei precedenti scritti a voi indirizzati".
M.
Con decisione negativa del 14 settembre 2018 (data di notifica: 17 settembre 2018), l'autorità di prima istanza ha rifiutato di concedere l'autorizzazione alla naturalizzazione ordinaria di A._______. In sunto, la SEM ha ritenuto che egli "intratterrebbe dei legami con islamisti radicali, con persone sospettate di partecipare ad attività legate al terrorismo, mantenendo contatti con giovani radicalizzati o in fase di radicalizzazione, che sarebbero in seguito divenuti combattenti della Jihad islamica", concludendone che questi rappresenterebbe una "compromissione duratura della sicurezza interna ed esterna della Svizzera".
N.
Il 17 ottobre 2018, l'interessato ha sporto una "denuncia/querela" al Ministero pubblico della Confederazione (MPC) contro "ignoti funzionari dell'Amministrazione federale", in particolare della SEM e del SIC per titolo di diffamazione, calunnia, ingiuria e abuso d'autorità.
O.
In medesima data, A._______, rappresentato dal suo legale, ha adito il Tribunale amministrativo federale (TAF), chiedendo, sul piano sostanziale, l'annullamento della decisione della SEM del 14 settembre 2018 e la concessione l'autorizzazione federale alla naturalizzazione ordinaria; contestualmente di accertare l'effetto sospensivo del ricorso e di accordargli l'assistenza giudiziaria con il gratuito patrocinio, nonché di sospendere la procedura sino all'evasione della precitata denuncia e all'ottenimento di una risposta alle "segnalazion[i]" inoltrate all'AVI-AIn e alla Consigliera federale Simonetta Sommaruga.
In sintesi, il ricorrente rimprovera alla SEM di avere ecceduto e abusato del proprio potere d'apprezzamento, di avere accertato i fatti giuridicamente rilevanti in maniera inesatta e incompleta e pretende inoltre che la decisione impugnata sarebbe inadeguata. Innanzitutto, egli afferma che il rifiuto, da parte della SEM, di concedere l'autorizzazione federale alla sua naturalizzazione ordinaria, si fonderebbe "(quasi) esclusivamente su quanto emergerebbe dagli atti del SIC", e si chiede, alla luce del fatto di non aver potuto "prendere atto delle (infondate) accuse mosse nei suoi confronti dal SIC", come potrebbe "validamente confutare le argomentazioni della SEM?". Su questa scia, egli sostiene che "il rifiuto della SEM di concedere completo accesso agli atti costituisce una grave violazione del diritto di essere sentito" (ricorso, §§ 42, 44, 45 e 46). In secondo luogo, riferendosi al "Manuale sulla cittadinanza" edito dalla stessa autorità inferiore e valevole fino al 31 dicembre 2017, nonché, in particolare, alla sentenza del TAF C-4132/2012 del 30 gennaio 2015, il ricorrente sottolinea come la SEM non sarebbe vincolata dal preavviso del SIC essendo tenuta a verificare la "sussistenza di un ruolo concreto (e non aleatorio o presunto) in attività incompatibili con la sicurezza interna ed esterna della Svizzera" (ricorso, § 50). Rispetto al suo caso, prendendo spunto dalla sentenza TAF C-2917/2012 del 6 luglio 2015, il ricorrente rimprovera inoltre alla SEM di aver "fatto esattamente il contrario di quanto afferma la giurisprudenza", nella misura in cui le affermazioni del SIC, contenute nello scritto del 28 febbraio 2017, sarebbero "puramente delle supposizioni, senza che vi siano agli atti elementi concreti e reali circa un coinvolgimento del ricorrente in attività terroristiche" (ricorso, §§ 54 e 55). Ancora, il ricorrente contesta di essere stato poco collaborativo con il SIC, al quale rimprovera peraltro una "pura valutazione soggettiva" sul suo conto (ricorso, § 58). Per il resto, egli ribadisce che "la SEM si fonda acriticamente sul rapporto datato 28.02.2017 del SIC, senza analizzarlo e senza suffragarlo con elementi concreti a sostegno", puntualizzando segnatamente che, rispetto al finanziamento del luogo di culto, non potrebbe essergli rimproverato di non avere collaborato, nella misura in cui egli "ha potuto fornire unicamente quelle informazioni che la B._______ gli ha permesso di fornire" di modo che, se avesse rivelato ulteriori informazioni, avrebbe violato, tra l'altro, i diritti della personalità della stessa (ricorso, §§ 60 e 65).
P.
Con decisione incidentale del 30 ottobre 2018, questo Tribunale ha comunicato al ricorrente, da un lato, che il ricorso contro una decisione negativa, come quella impugnata, non può avere, per definizione, alcun effetto sospensivo, e, dall'altro lato, ha acconsentito a sospendere la procedura per un periodo di tre mesi a decorrere dal ricevimento della decisione incidentale, riservandosi di trattare la questione dell'assistenza giudiziaria e del gratuito patrocinio una volta conosciuto l'esito della procedura davanti al MPC e delle segnalazioni all'AVI-AIn e alla Consigliera federale Simonetta Sommaruga.
Q.
Il 28 e il 31 gennaio 2019, il ricorrente ha indirizzato a questo Tribunale un'istanza tendente a prorogare la sospensione della procedura fino al 21 maggio successivo, e ciò in attesa della definizione delle predette procedure. Il 5 febbraio 2019, il TAF ha dato un seguito positivo all'istanza, invitando il ricorrente ad informarlo sulla situazione entro la fine del periodo di sospensione. Il 16 maggio 2019, il ricorrente si è così rivolto a questo Tribunale per ottenere una nuova proroga della sospensione della procedura fino al 16 settembre susseguente, richiesta accolta dal TAF con ordinanza del 27 maggio 2019.
R.
Il 13 giugno 2019, il MPC ha decretato il non luogo a procedere nel contesto della procedura sub lett. N, non ritenendo dati i presupposti processuali per i reati di diffamazione e calunnia e non adempiuti gli elementi costitutivi dei reati di diffamazione, calunnia, ingiuria e abuso d'autorità. Il 27 giugno 2019, il ricorrente ha così inoltrato un reclamo contro detta decisione alla Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale (CRP-TPF), con la richiesta di ordinare al MPC di aprire l'istruzione dei presunti reati.
S.
In esito a quanto sopra, 13 settembre 2019 il ricorrente ha sollecitato il TAF a prorogare ulteriormente la sospensione della procedura fino al
2 dicembre seguente. Il 1° ottobre 2019, il Tribunale ha acconsentito a procedere in questo senso, invitando contestualmente il ricorrente ad informarlo sullo stato dei fatti alla scadenza del termine prorogato.
T.
Il 4 ottobre 2019, mediante sentenza definitiva, la CRP-TPF ha respinto il reclamo testé menzionato confermando la decisione del MPC.
U.
Il 29 novembre 2019, l'insorgente ha così informato questo Tribunale circa il suo interesse al proseguimento della procedura richiedendone la riattivazione. Egli ha inoltre rinnovato la sua istanza tesa alla concessione dell'assistenza giudiziaria ed al gratuito patrocinio, esibendo un nuovo formulario, compilato e corredato dai relativi giustificativi, il tutto puntualizzando alcune sue esigenze riguardo all'anonimizzazione della sentenza di merito. Infine, egli ha chiesto di essere sentito onde "fornire tutti i dettagli necessari [...] quanto alle infondate accuse mosse nei suoi confronti dal SIC e dalla SEM". Al suo scritto il ricorrente ha allegato ulteriori documenti, che verranno menzionati di seguito laddove necessario.
V.
Con ordinanza del 25 settembre 2020, il TAF, richiamati i principi reggenti l'assistenza giudiziaria, ha intimato il ricorrente di fornire ulteriore documentazione bancaria onde evadere la relativa istanza.
W.
Mediante scritto del 19 ottobre 2020, egli ha dato parzialmente seguito alle richieste di questo Tribunale.
X.
Per mezzo di ulteriore decisione incidentale del 16 dicembre 2020, il TAF ha respinto la domanda di assistenza giudiziaria e di gratuito patrocinio, invitando nel contempo l'insorgente a versare un anticipo di CHF 1'000.- a copertura delle presunte spese processuali, somma poi tempestivamente corrisposta da quest'ultimo.
Y.
Il 12 gennaio 2021 questo Tribunale ha così trasmesso alla SEM una copia del ricorso e dell'incarto invitandola a presentare una risposta entro il
1° febbraio 2021.
Z.
Il 27 gennaio 2021 il patrocinatore dell'insorgente ha inoltrato al TAF alcune osservazioni aggiuntive ribadendo la necessità di assumere le prove già richieste nell'allegato del 29 novembre 2019. Nella medesima occasione ha prodotto uno scritto redatto di proprio pugno dal ricorrente medesimo.
AA.
Con risposta del 29 gennaio 2021, la SEM si è limitata a rinviare agli argomenti di cui al provvedimento avversato.
BB.
Mediante successiva ordinanza del 3 febbraio 2021, il TAF ha accusato ricezione dello scritto di cui sopra e trasmesso al ricorrente un esemplare della risposta dell'autorità intimata concedendogli un termine sino al 23 febbraio 2021 per inoltrare la propria replica.
CC.
Il 22 febbraio 2021 l'insorgente ha presentato la propria replica. In tale contesto egli ha segnatamente chiesto a questo Tribunale di "verificare le prove in possesso della SEM" e sulla cui base gli sarebbero state mosse le gravi accuse di coinvolgimento in attività terroristiche nonché di procedere ad alcuni interrogatori di terze persone. Detto allegato è stato trasmesso per conoscenza alla SEM il 25 febbraio 2021.
DD.
Il 30 marzo 2021, il TAF ha proceduto alla consultazione dell'incarto del SIC e ne ha versato agli atti un dettagliato verbale in cui sono stati referenziati tutti gli atti che lo componevano. Atteso che dalla compulsazione si è altresì evinto che il ricorrente era stato sentito, il (...) 2017, nell'ambito di una procedura penale riguardante una terza persona, poi sfociata in un decreto d'abbandono, questo Tribunale ha pure richiesto ed ottenuto anche il relativo verbale di interrogatorio presso MPC.
EE.
Con decisione incidentale del 27 maggio 2021, il TAF ha quindi trasmesso all'insorgente una versione parzialmente anonimizzata del verbale redatto nell'ambito della consultazione degli atti del SIC svoltasi il 30 marzo 2021 e una copia del verbale di interrogatorio che ha avuto luogo presso il MPC il (...) 2017, concedendogli un termine per esprimersi al riguardo.
FF.
Il 15 giugno 2021 il ricorrente ha presentato le proprie osservazioni in merito ai precitati verbali. In tale sede, egli ha posto in particolare l'accento sul fatto che nonostante la sorveglianza sia durata oltre 18 anni, dall'incarto del Servizio non emergerebbe alcun comportamento di rilevanza penale. L'insorgente ha dipoi fornito delle precisazioni con riferimento ad alcuni degli atti raccolti dal del SIC. Egli ha concluso la sua presa posizione sostenendo che "la maggior parte degli atti [...] sono stati allestiti dal SIC prima dell'emissione della decisione [...] impugnata"; "io non ero al corrente degli atti riportati nel verbale, ciò che conferma il mio agire naturale di persona che non ha niente a che vedere con l'estremismo". Ha altresì puntualizzato "il sottoscritto nei suoi oltre 20 anni di residenza in Svizzera si è molto impegnato a favore dell'integrazione della sua comunità [...] del dialogo interculturale ed interreligioso" e che "non ci sono affermazioni secondo le quali il sottoscritto sarebbe coinvolto in attività terroristica, di sostegno al terrorismo o simpatizzante con i movimenti islamici radicali". Inoltre ha affermato che "dagli atti non emergono affermazioni che potrebbero costituire un danno alla sicurezza interna o esterna del Paese"; "prove o elementi che confermano che il sottoscritto finanzierebbe il terrorismo" e ricordato come "il SIC non afferma da nessuna parte che io appartenga a correnti d'estremismo islamico oppure che io sia coinvolto in attività terroristiche". Da ultimo, ha posto l'accento sul fatto che "come si può notare [...] sono molteplici le attività e gli anni in cui il sottoscritto ha collaborato con la SEM [...] pertanto la SEM contraddice sé stessa con l'adozione della decisione impugnata".
Ulteriori fatti ed argomenti addotti dalle parti saranno ripresi nei considerandi qualora risultino decisivi per l'esito della vertenza.
Diritto:
1.
Secondo l'art. 31
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 31 Grundsatz - Das Bundesverwaltungsgericht beurteilt Beschwerden gegen Verfügungen nach Artikel 5 des Bundesgesetzes vom 20. Dezember 196819 über das Verwaltungsverfahren (VwVG). |
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 5 - 1 Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben: |
|
1 | Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben: |
a | Begründung, Änderung oder Aufhebung von Rechten oder Pflichten; |
b | Feststellung des Bestehens, Nichtbestehens oder Umfanges von Rechten oder Pflichten; |
c | Abweisung von Begehren auf Begründung, Änderung, Aufhebung oder Feststellung von Rechten oder Pflichten oder Nichteintreten auf solche Begehren. |
2 | Als Verfügungen gelten auch Vollstreckungsverfügungen (Art. 41 Abs. 1 Bst. a und b), Zwischenverfügungen (Art. 45 und 46), Einspracheentscheide (Art. 30 Abs. 2 Bst. b und 74), Beschwerdeentscheide (Art. 61), Entscheide im Rahmen einer Revision (Art. 68) und die Erläuterung (Art. 69).25 |
3 | Erklärungen von Behörden über Ablehnung oder Erhebung von Ansprüchen, die auf dem Klageweg zu verfolgen sind, gelten nicht als Verfügungen. |
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 33 Vorinstanzen - Die Beschwerde ist zulässig gegen Verfügungen: |
|
a | des Bundesrates und der Organe der Bundesversammlung auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses des Bundespersonals einschliesslich der Verweigerung der Ermächtigung zur Strafverfolgung; |
b | des Bundesrates betreffend: |
b1 | die Amtsenthebung eines Mitgliedes des Bankrats, des Direktoriums oder eines Stellvertreters oder einer Stellvertreterin nach dem Nationalbankgesetz vom 3. Oktober 200325, |
b10 | die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Schweizerischen Trassenvergabestelle oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Geschäftsführerin oder des Geschäftsführers durch den Verwaltungsrat nach dem Eisenbahngesetz vom 20. Dezember 195743; |
b2 | die Abberufung eines Verwaltungsratsmitgliedes der Eidgenössischen Finanzmarktaufsicht oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Direktorin oder des Direktors durch den Verwaltungsrat nach dem Finanzmarktaufsichtsgesetz vom 22. Juni 200726, |
b3 | die Sperrung von Vermögenswerten gestützt auf das Bundesgesetz vom 18. Dezember 201528 über die Sperrung und die Rückerstattung unrechtmässig erworbener Vermögenswerte ausländischer politisch exponierter Personen, |
b4 | das Verbot von Tätigkeiten nach dem NDG30, |
b5bis | die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Eidgenössischen Instituts für Metrologie nach dem Bundesgesetz vom 17. Juni 201133 über das Eidgenössische Institut für Metrologie, |
b6 | die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Eidgenössischen Revisionsaufsichtsbehörde oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Direktorin oder des Direktors durch den Verwaltungsrat nach dem Revisionsaufsichtsgesetz vom 16. Dezember 200535, |
b7 | die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Schweizerischen Heilmittelinstituts nach dem Heilmittelgesetz vom 15. Dezember 200037, |
b8 | die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Anstalt nach dem Ausgleichsfondsgesetz vom 16. Juni 201739, |
b9 | die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Schweizerischen Instituts für Rechtsvergleichung nach dem Bundesgesetz vom 28. September 201841 über das Schweizerische Institut für Rechtsvergleichung, |
c | des Bundesstrafgerichts auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses seiner Richter und Richterinnen und seines Personals; |
cbis | des Bundespatentgerichts auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses seiner Richter und Richterinnen und seines Personals; |
cquater | des Bundesanwaltes oder der Bundesanwältin auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses der von ihm oder ihr gewählten Staatsanwälte und Staatsanwältinnen sowie des Personals der Bundesanwaltschaft; |
cquinquies | der Aufsichtsbehörde über die Bundesanwaltschaft auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses ihres Sekretariats; |
cter | der Aufsichtsbehörde über die Bundesanwaltschaft auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses der von der Vereinigten Bundesversammlung gewählten Mitglieder der Bundesanwaltschaft; |
d | der Bundeskanzlei, der Departemente und der ihnen unterstellten oder administrativ zugeordneten Dienststellen der Bundesverwaltung; |
e | der Anstalten und Betriebe des Bundes; |
f | der eidgenössischen Kommissionen; |
g | der Schiedsgerichte auf Grund öffentlich-rechtlicher Verträge des Bundes, seiner Anstalten und Betriebe; |
h | der Instanzen oder Organisationen ausserhalb der Bundesverwaltung, die in Erfüllung ihnen übertragener öffentlich-rechtlicher Aufgaben des Bundes verfügen; |
i | kantonaler Instanzen, soweit ein Bundesgesetz gegen ihre Verfügungen die Beschwerde an das Bundesverwaltungsgericht vorsieht. |
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 32 Ausnahmen - 1 Die Beschwerde ist unzulässig gegen: |
|
1 | Die Beschwerde ist unzulässig gegen: |
a | Verfügungen auf dem Gebiet der inneren und äusseren Sicherheit des Landes, der Neutralität, des diplomatischen Schutzes und der übrigen auswärtigen Angelegenheiten, soweit das Völkerrecht nicht einen Anspruch auf gerichtliche Beurteilung einräumt; |
b | Verfügungen betreffend die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen sowie Volkswahlen und -abstimmungen; |
c | Verfügungen über leistungsabhängige Lohnanteile des Bundespersonals, soweit sie nicht die Gleichstellung der Geschlechter betreffen; |
d | ... |
e | Verfügungen auf dem Gebiet der Kernenergie betreffend: |
e1 | Rahmenbewilligungen von Kernanlagen, |
e2 | die Genehmigung des Entsorgungsprogramms, |
e3 | den Verschluss von geologischen Tiefenlagern, |
e4 | den Entsorgungsnachweis; |
f | Verfügungen über die Erteilung oder Ausdehnung von Infrastrukturkonzessionen für Eisenbahnen; |
g | Verfügungen der unabhängigen Beschwerdeinstanz für Radio und Fernsehen; |
h | Verfügungen über die Erteilung von Konzessionen für Spielbanken; |
i | Verfügungen über die Erteilung, Änderung oder Erneuerung der Konzession für die Schweizerische Radio- und Fernsehgesellschaft (SRG); |
j | Verfügungen über die Beitragsberechtigung einer Hochschule oder einer anderen Institution des Hochschulbereichs. |
2 | Die Beschwerde ist auch unzulässig gegen: |
a | Verfügungen, die nach einem anderen Bundesgesetz durch Einsprache oder durch Beschwerde an eine Behörde im Sinne von Artikel 33 Buchstaben c-f anfechtbar sind; |
b | Verfügungen, die nach einem anderen Bundesgesetz durch Beschwerde an eine kantonale Behörde anfechtbar sind. |
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 37 Grundsatz - Das Verfahren vor dem Bundesverwaltungsgericht richtet sich nach dem VwVG56, soweit dieses Gesetz nichts anderes bestimmt. |
(art. 33 lett. d
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 33 Vorinstanzen - Die Beschwerde ist zulässig gegen Verfügungen: |
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a | des Bundesrates und der Organe der Bundesversammlung auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses des Bundespersonals einschliesslich der Verweigerung der Ermächtigung zur Strafverfolgung; |
b | des Bundesrates betreffend: |
b1 | die Amtsenthebung eines Mitgliedes des Bankrats, des Direktoriums oder eines Stellvertreters oder einer Stellvertreterin nach dem Nationalbankgesetz vom 3. Oktober 200325, |
b10 | die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Schweizerischen Trassenvergabestelle oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Geschäftsführerin oder des Geschäftsführers durch den Verwaltungsrat nach dem Eisenbahngesetz vom 20. Dezember 195743; |
b2 | die Abberufung eines Verwaltungsratsmitgliedes der Eidgenössischen Finanzmarktaufsicht oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Direktorin oder des Direktors durch den Verwaltungsrat nach dem Finanzmarktaufsichtsgesetz vom 22. Juni 200726, |
b3 | die Sperrung von Vermögenswerten gestützt auf das Bundesgesetz vom 18. Dezember 201528 über die Sperrung und die Rückerstattung unrechtmässig erworbener Vermögenswerte ausländischer politisch exponierter Personen, |
b4 | das Verbot von Tätigkeiten nach dem NDG30, |
b5bis | die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Eidgenössischen Instituts für Metrologie nach dem Bundesgesetz vom 17. Juni 201133 über das Eidgenössische Institut für Metrologie, |
b6 | die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Eidgenössischen Revisionsaufsichtsbehörde oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Direktorin oder des Direktors durch den Verwaltungsrat nach dem Revisionsaufsichtsgesetz vom 16. Dezember 200535, |
b7 | die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Schweizerischen Heilmittelinstituts nach dem Heilmittelgesetz vom 15. Dezember 200037, |
b8 | die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Anstalt nach dem Ausgleichsfondsgesetz vom 16. Juni 201739, |
b9 | die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Schweizerischen Instituts für Rechtsvergleichung nach dem Bundesgesetz vom 28. September 201841 über das Schweizerische Institut für Rechtsvergleichung, |
c | des Bundesstrafgerichts auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses seiner Richter und Richterinnen und seines Personals; |
cbis | des Bundespatentgerichts auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses seiner Richter und Richterinnen und seines Personals; |
cquater | des Bundesanwaltes oder der Bundesanwältin auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses der von ihm oder ihr gewählten Staatsanwälte und Staatsanwältinnen sowie des Personals der Bundesanwaltschaft; |
cquinquies | der Aufsichtsbehörde über die Bundesanwaltschaft auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses ihres Sekretariats; |
cter | der Aufsichtsbehörde über die Bundesanwaltschaft auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses der von der Vereinigten Bundesversammlung gewählten Mitglieder der Bundesanwaltschaft; |
d | der Bundeskanzlei, der Departemente und der ihnen unterstellten oder administrativ zugeordneten Dienststellen der Bundesverwaltung; |
e | der Anstalten und Betriebe des Bundes; |
f | der eidgenössischen Kommissionen; |
g | der Schiedsgerichte auf Grund öffentlich-rechtlicher Verträge des Bundes, seiner Anstalten und Betriebe; |
h | der Instanzen oder Organisationen ausserhalb der Bundesverwaltung, die in Erfüllung ihnen übertragener öffentlich-rechtlicher Aufgaben des Bundes verfügen; |
i | kantonaler Instanzen, soweit ein Bundesgesetz gegen ihre Verfügungen die Beschwerde an das Bundesverwaltungsgericht vorsieht. |
dell'art. 5 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 5 - 1 Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben: |
|
1 | Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben: |
a | Begründung, Änderung oder Aufhebung von Rechten oder Pflichten; |
b | Feststellung des Bestehens, Nichtbestehens oder Umfanges von Rechten oder Pflichten; |
c | Abweisung von Begehren auf Begründung, Änderung, Aufhebung oder Feststellung von Rechten oder Pflichten oder Nichteintreten auf solche Begehren. |
2 | Als Verfügungen gelten auch Vollstreckungsverfügungen (Art. 41 Abs. 1 Bst. a und b), Zwischenverfügungen (Art. 45 und 46), Einspracheentscheide (Art. 30 Abs. 2 Bst. b und 74), Beschwerdeentscheide (Art. 61), Entscheide im Rahmen einer Revision (Art. 68) und die Erläuterung (Art. 69).25 |
3 | Erklärungen von Behörden über Ablehnung oder Erhebung von Ansprüchen, die auf dem Klageweg zu verfolgen sind, gelten nicht als Verfügungen. |
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 1 Grundsatz - 1 Das Bundesverwaltungsgericht ist das allgemeine Verwaltungsgericht des Bundes. |
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1 | Das Bundesverwaltungsgericht ist das allgemeine Verwaltungsgericht des Bundes. |
2 | Es entscheidet als Vorinstanz des Bundesgerichts, soweit das Gesetz die Beschwerde an das Bundesgericht nicht ausschliesst. |
3 | Es umfasst 50-70 Richterstellen. |
4 | Die Bundesversammlung bestimmt die Anzahl Richterstellen in einer Verordnung. |
5 | Zur Bewältigung aussergewöhnlicher Geschäftseingänge kann die Bundesversammlung zusätzliche Richterstellen auf jeweils längstens zwei Jahre bewilligen. |
Ha diritto di ricorrere chi ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore, è particolarmente toccato dalla decisione impugnata e ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa (art. 48 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 48 - 1 Zur Beschwerde ist berechtigt, wer: |
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1 | Zur Beschwerde ist berechtigt, wer: |
a | vor der Vorinstanz am Verfahren teilgenommen hat oder keine Möglichkeit zur Teilnahme erhalten hat; |
b | durch die angefochtene Verfügung besonders berührt ist; und |
c | ein schutzwürdiges Interesse an deren Aufhebung oder Änderung hat. |
2 | Zur Beschwerde berechtigt sind ferner Personen, Organisationen und Behörden, denen ein anderes Bundesgesetz dieses Recht einräumt. |
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 50 - 1 Die Beschwerde ist innerhalb von 30 Tagen nach Eröffnung der Verfügung einzureichen. |
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1 | Die Beschwerde ist innerhalb von 30 Tagen nach Eröffnung der Verfügung einzureichen. |
2 | Gegen das unrechtmässige Verweigern oder Verzögern einer Verfügung kann jederzeit Beschwerde geführt werden. |
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 52 - 1 Die Beschwerdeschrift hat die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift des Beschwerdeführers oder seines Vertreters zu enthalten; die Ausfertigung der angefochtenen Verfügung und die als Beweismittel angerufenen Urkunden sind beizulegen, soweit der Beschwerdeführer sie in Händen hat. |
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1 | Die Beschwerdeschrift hat die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift des Beschwerdeführers oder seines Vertreters zu enthalten; die Ausfertigung der angefochtenen Verfügung und die als Beweismittel angerufenen Urkunden sind beizulegen, soweit der Beschwerdeführer sie in Händen hat. |
2 | Genügt die Beschwerde diesen Anforderungen nicht oder lassen die Begehren des Beschwerdeführers oder deren Begründung die nötige Klarheit vermissen und stellt sich die Beschwerde nicht als offensichtlich unzulässig heraus, so räumt die Beschwerdeinstanz dem Beschwerdeführer eine kurze Nachfrist zur Verbesserung ein. |
3 | Sie verbindet diese Nachfrist mit der Androhung, nach unbenutztem Fristablauf auf Grund der Akten zu entscheiden oder, wenn Begehren, Begründung oder Unterschrift fehlen, auf die Beschwerde nicht einzutreten. |
In concreto, il ricorrente, destinatario della decisione impugnata, ha adito questo Tribunale tempestivamente e nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge. Ne discende che il ricorso è ammissibile e nulla osta al suo esame da parte del TAF.
2.
Con ricorso al Tribunale amministrativo federale possono essere invocati, giusta l'art. 49
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 49 - Der Beschwerdeführer kann mit der Beschwerde rügen: |
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a | Verletzung von Bundesrecht einschliesslich Überschreitung oder Missbrauch des Ermessens; |
b | unrichtige oder unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhaltes; |
c | Unangemessenheit; die Rüge der Unangemessenheit ist unzulässig, wenn eine kantonale Behörde als Beschwerdeinstanz verfügt hat. |
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 37 Grundsatz - Das Verfahren vor dem Bundesverwaltungsgericht richtet sich nach dem VwVG56, soweit dieses Gesetz nichts anderes bestimmt. |
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 62 - 1 Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern. |
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1 | Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern. |
2 | Zuungunsten einer Partei kann sie die angefochtene Verfügung ändern, soweit diese Bundesrecht verletzt oder auf einer unrichtigen oder unvollständigen Feststellung des Sachverhaltes beruht; wegen Unangemessenheit darf die angefochtene Verfügung nicht zuungunsten einer Partei geändert werden, ausser im Falle der Änderung zugunsten einer Gegenpartei. |
3 | Beabsichtigt die Beschwerdeinstanz, die angefochtene Verfügung zuungunsten einer Partei zu ändern, so bringt sie der Partei diese Absicht zur Kenntnis und räumt ihr Gelegenheit zur Gegenäusserung ein. |
4 | Die Begründung der Begehren bindet die Beschwerdeinstanz in keinem Falle. |
3.
Giusta l'art. 50 cpv. 2
SR 141.0 Bundesgesetz vom 20. Juni 2014 über das Schweizer Bürgerrecht (Bürgerrechtsgesetz, BüG) - Bürgerrechtsgesetz BüG Art. 50 Nichtrückwirkung - 1 Erwerb und Verlust des Schweizer Bürgerrechts richten sich nach dem Recht, das bei Eintritt des massgebenden Tatbestandes in Kraft steht. |
|
1 | Erwerb und Verlust des Schweizer Bürgerrechts richten sich nach dem Recht, das bei Eintritt des massgebenden Tatbestandes in Kraft steht. |
2 | Vor dem Inkrafttreten dieses Gesetzes eingereichte Gesuche werden bis zum Entscheid über das Gesuch nach den Bestimmungen des bisherigen Rechts behandelt. |
DTAF 2019 VII/5] consid. 4).
4.
4.1 Nel ricorso l'interessato si duole innanzitutto di una violazione formale, e meglio, di un'ingiustificata limitazione del suo diritto di accesso agli atti. A suo dire, il rifiuto di concedergli in compulsazione l'integralità dell'incarto configurerebbe una grave violazione del diritto di essere sentito
(art. 29 cpv. 2
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999 BV Art. 29 Allgemeine Verfahrensgarantien - 1 Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist. |
|
1 | Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist. |
2 | Die Parteien haben Anspruch auf rechtliches Gehör. |
3 | Jede Person, die nicht über die erforderlichen Mittel verfügt, hat Anspruch auf unentgeltliche Rechtspflege, wenn ihr Rechtsbegehren nicht aussichtslos erscheint. Soweit es zur Wahrung ihrer Rechte notwendig ist, hat sie ausserdem Anspruch auf unentgeltlichen Rechtsbeistand. |
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999 BV Art. 29 Allgemeine Verfahrensgarantien - 1 Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist. |
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1 | Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist. |
2 | Die Parteien haben Anspruch auf rechtliches Gehör. |
3 | Jede Person, die nicht über die erforderlichen Mittel verfügt, hat Anspruch auf unentgeltliche Rechtspflege, wenn ihr Rechtsbegehren nicht aussichtslos erscheint. Soweit es zur Wahrung ihrer Rechte notwendig ist, hat sie ausserdem Anspruch auf unentgeltlichen Rechtsbeistand. |
4.2 Il diritto di essere sentiti fa parte delle garanzie procedurali generali previste dalla Costituzione; esso è consacrato dall'art. 29 cpv. 2
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999 BV Art. 29 Allgemeine Verfahrensgarantien - 1 Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist. |
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1 | Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist. |
2 | Die Parteien haben Anspruch auf rechtliches Gehör. |
3 | Jede Person, die nicht über die erforderlichen Mittel verfügt, hat Anspruch auf unentgeltliche Rechtspflege, wenn ihr Rechtsbegehren nicht aussichtslos erscheint. Soweit es zur Wahrung ihrer Rechte notwendig ist, hat sie ausserdem Anspruch auf unentgeltlichen Rechtsbeistand. |
4.3 L'art. 26 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 26 - 1 Die Partei oder ihr Vertreter hat Anspruch darauf, in ihrer Sache folgende Akten am Sitze der verfügenden oder einer durch diese zu bezeichnenden kantonalen Behörde einzusehen: |
|
1 | Die Partei oder ihr Vertreter hat Anspruch darauf, in ihrer Sache folgende Akten am Sitze der verfügenden oder einer durch diese zu bezeichnenden kantonalen Behörde einzusehen: |
a | Eingaben von Parteien und Vernehmlassungen von Behörden; |
b | alle als Beweismittel dienenden Aktenstücke; |
c | Niederschriften eröffneter Verfügungen. |
1bis | Die Behörde kann die Aktenstücke auf elektronischem Weg zur Einsichtnahme zustellen, wenn die Partei oder ihr Vertreter damit einverstanden ist.66 |
2 | Die verfügende Behörde kann eine Gebühr für die Einsichtnahme in die Akten einer erledigten Sache beziehen; der Bundesrat regelt die Bemessung der Gebühr. |
4.4 Visto il carattere costituzionale rivestito dalla garanzia procedurale, l'accesso agli atti che rientrano nel campo di applicazione
dell'art. 26 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 26 - 1 Die Partei oder ihr Vertreter hat Anspruch darauf, in ihrer Sache folgende Akten am Sitze der verfügenden oder einer durch diese zu bezeichnenden kantonalen Behörde einzusehen: |
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1 | Die Partei oder ihr Vertreter hat Anspruch darauf, in ihrer Sache folgende Akten am Sitze der verfügenden oder einer durch diese zu bezeichnenden kantonalen Behörde einzusehen: |
a | Eingaben von Parteien und Vernehmlassungen von Behörden; |
b | alle als Beweismittel dienenden Aktenstücke; |
c | Niederschriften eröffneter Verfügungen. |
1bis | Die Behörde kann die Aktenstücke auf elektronischem Weg zur Einsichtnahme zustellen, wenn die Partei oder ihr Vertreter damit einverstanden ist.66 |
2 | Die verfügende Behörde kann eine Gebühr für die Einsichtnahme in die Akten einer erledigten Sache beziehen; der Bundesrat regelt die Bemessung der Gebühr. |
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 27 - 1 Die Behörde darf die Einsichtnahme in die Akten nur verweigern, wenn: |
|
1 | Die Behörde darf die Einsichtnahme in die Akten nur verweigern, wenn: |
a | wesentliche öffentliche Interessen des Bundes oder der Kantone, insbesondere die innere oder äussere Sicherheit der Eidgenossenschaft, die Geheimhaltung erfordern; |
b | wesentliche private Interessen, insbesondere von Gegenparteien, die Geheimhaltung erfordern; |
c | das Interesse einer noch nicht abgeschlossenen amtlichen Untersuchung es erfordert. |
2 | Die Verweigerung der Einsichtnahme darf sich nur auf die Aktenstücke erstrecken, für die Geheimhaltungsgründe bestehen. |
3 | Die Einsichtnahme in eigene Eingaben der Partei, ihre als Beweismittel eingereichten Urkunden und ihr eröffnete Verfügungen darf nicht, die Einsichtnahme in Protokolle über eigene Aussagen der Partei nur bis zum Abschluss der Untersuchung verweigert werden. |
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 28 - Wird einer Partei die Einsichtnahme in ein Aktenstück verweigert, so darf auf dieses zum Nachteil der Partei nur abgestellt werden, wenn ihr die Behörde von seinem für die Sache wesentlichen Inhalt mündlich oder schriftlich Kenntnis und ihr ausserdem Gelegenheit gegeben hat, sich zu äussern und Gegenbeweismittel zu bezeichnen. |
4.5 La violazione del diritto di essere sentito, ritenuta la natura formale dello stesso, implica, di principio, l'annullamento della decisione impugnata a prescindere dalle possibilità di successo nel merito (cfr. DTF 132 V 387 consid. 5.1; 127 V 431 consid. 3d). Secondo la prassi del Tribunale federale, tuttavia, una violazione del diritto di essere sentito può essere sanata nell'ambito di una procedura di ricorso qualora l'autorità adita goda dello stesso potere di esame di quella decidente (cfr. DTF 129 I 129 consid. 2.2.3; 126 I 68 consid. 2; 124 II 132 consid. 2d). La riparazione del vizio deve però, segnatamente in presenza di gravi violazioni, rimanere l'eccezione, non fosse altro perché la concessione successiva del diritto di essere sentito costituisce solo un surrogato imperfetto (cfr. DTF 137 I 195 consid. 2.3.2; 136 V 117 consid. 4.2.2.2; 135 I 279 consid. 2.6.1). Una riparazione entra inoltre in considerazione solo se la persona interessata non abbia a subire pregiudizio dalla concessione successiva, rispettivamente dalla sanatoria. In nessun caso, comunque, può essere ammesso che l'autorità pervenga ad un risultato che non avrebbe mai ottenuto procedendo in modo corretto (cfr. DTF 129 I 129 consid. 2.2.3).
4.6 Nel caso de quo, è a giusto titolo che l'autorità inferiore ha classificato parte degli atti come interni sottraendoli al diritto di consultazione. Si tratta infatti esclusivamente di scambi di e-mail, di note interne e di bozze prive di carattere probatorio. Sotto tale punto di questione, l'agire della SEM non presta pertanto il fianco a critiche. Per quanto riguarda invece gli atti utilizzati come mezzi di prova, va rilevato che alla luce del fatto che una parte dell'incarto conteneva documentazione confidenziale emessa dal SIC, rispettivamente un riassunto dell'incarto allestito da detto servizio, la restrizione dell'accesso agli atti rispondeva effettivamente ad un interesse pubblico preminente ed era di principio giustificata. Certo, questo Tribunale, dopo aver a sua volta preso conoscenza del dossier allestito dal Servizio, constata come il contenuto essenziale del medesimo, così come comunicato all'insorgente dall'autorità di prima istanza risulti estremamente succinto e parziale, tanto da lasciare dubbi circa l'effettivo rispetto di quanto prescritto all'art. 28
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 28 - Wird einer Partei die Einsichtnahme in ein Aktenstück verweigert, so darf auf dieses zum Nachteil der Partei nur abgestellt werden, wenn ihr die Behörde von seinem für die Sache wesentlichen Inhalt mündlich oder schriftlich Kenntnis und ihr ausserdem Gelegenheit gegeben hat, sich zu äussern und Gegenbeweismittel zu bezeichnen. |
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 28 - Wird einer Partei die Einsichtnahme in ein Aktenstück verweigert, so darf auf dieses zum Nachteil der Partei nur abgestellt werden, wenn ihr die Behörde von seinem für die Sache wesentlichen Inhalt mündlich oder schriftlich Kenntnis und ihr ausserdem Gelegenheit gegeben hat, sich zu äussern und Gegenbeweismittel zu bezeichnen. |
5.
5.1 Ai sensi dell'art. 37 cpv. 1
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999 BV Art. 37 Bürgerrechte - 1 Schweizerbürgerin oder Schweizerbürger ist, wer das Bürgerrecht einer Gemeinde und das Bürgerrecht des Kantons besitzt. |
|
1 | Schweizerbürgerin oder Schweizerbürger ist, wer das Bürgerrecht einer Gemeinde und das Bürgerrecht des Kantons besitzt. |
2 | Niemand darf wegen seiner Bürgerrechte bevorzugt oder benachteiligt werden. Ausgenommen sind Vorschriften über die politischen Rechte in Bürgergemeinden und Korporationen sowie über die Beteiligung an deren Vermögen, es sei denn, die kantonale Gesetzgebung sehe etwas anderes vor. |
(cfr. art. 38 cpv. 2
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999 BV Art. 38 Erwerb und Verlust der Bürgerrechte - 1 Der Bund regelt Erwerb und Verlust der Bürgerrechte durch Abstammung, Heirat und Adoption. Er regelt zudem den Verlust des Schweizer Bürgerrechts aus anderen Gründen sowie die Wiedereinbürgerung. |
|
1 | Der Bund regelt Erwerb und Verlust der Bürgerrechte durch Abstammung, Heirat und Adoption. Er regelt zudem den Verlust des Schweizer Bürgerrechts aus anderen Gründen sowie die Wiedereinbürgerung. |
2 | Er erlässt Mindestvorschriften über die Einbürgerung von Ausländerinnen und Ausländern durch die Kantone und erteilt die Einbürgerungsbewilligung. |
3 | Er erleichtert die Einbürgerung von: |
a | Personen der dritten Ausländergeneration; |
b | staatenlosen Kindern.6 |
5.2 Il rilascio dell'autorizzazione federale è la conditio sine qua non per la concessione della cittadinanza svizzera nell'ambito di una naturalizzazione ordinaria. Essa costituisce il presupposto necessario per l'ottenimento della cittadinanza cantonale e comunale (cfr. sentenza del TAF F-349/2016 consid. 5.2; in questo senso anche la DTF 138 I 305, consid. 1.4.3). Tale passaggio permette all'Autorità federale competente di verificare se le condizioni formali (in particolare la residenza ai sensi dell'art. 15 vLCit) e materiali (art. 14 vLCit) per la naturalizzazione, che sono anche requisiti di base per i Cantoni e i Comuni, siano soddisfatte (cfr. DTF 138 I 305 consid. 1.4.3; DTAF 2013/34 consid. 5.1; decisione del TAF C-2917/2012 del 6 luglio 2015, consid. 4.2).
5.3 La procedura inerente l'autorizzazione federale è contraddistinta dalla grande libertà di apprezzamento di cui gode la SEM. Di principio, non esiste alcun diritto al rilascio della medesima anche laddove le condizioni legali risultino ossequiate (cfr. sentenze del TAF F-1704/2019 del 10 giugno 2020 consid. 4.2; F-2877/2018 del 14 gennaio 2019 consid. 3.4.1;
C-7590/2014 del 28 settembre 2015 consid. 4.3.1; Céline Gutzwiller, Droit de la nationalité et fédéralisme en Suisse, 2008, n. 539, 549 e 554 ; Minh Son Nguyen, Droit public des étrangers, 2003, p. 716 ; Dominique Fasel, La naturalisation des étrangers, Etude de droit fédéral et de droit vaudois, 1989, pag. 110 e 276, con relativi riferimenti). Ad oggi, si ritiene non di meno che detto principio possa essere stemperato, dal momento che alcuni autori riconoscono l'esistenza di un quasi-diritto alla naturalizzazione (cfr. cfr. sentenza del TAF F-349/2016 consid. 5.2 che rinvia a Sow/Mahon, in: Amarelle/ Nguyen [éd.], vol. V : Loi sur la nationalité, 2014, p. 49, ch. 2.1.2, n° 8). Una tendenza in tal senso può essere dedotta anche dalla formulazione della più recente versione del testo normativo e dalla dottrina che vi fa riferimento (cfr. art. 13 cpv. 3
SR 141.0 Bundesgesetz vom 20. Juni 2014 über das Schweizer Bürgerrecht (Bürgerrechtsgesetz, BüG) - Bürgerrechtsgesetz BüG Art. 13 Einbürgerungsverfahren - 1 Der Kanton bezeichnet die Behörde, bei welcher das Einbürgerungsgesuch einzureichen ist. |
|
1 | Der Kanton bezeichnet die Behörde, bei welcher das Einbürgerungsgesuch einzureichen ist. |
2 | Können der Kanton und, falls das kantonale Recht dies vorsieht, die Gemeinde die Einbürgerung zusichern, leiten sie das Einbürgerungsgesuch nach Abschluss der kantonalen Prüfung an das Staatssekretariat für Migration (SEM) weiter. |
3 | Sind alle formellen und materiellen Voraussetzungen erfüllt, so erteilt das SEM die Einbürgerungsbewilligung des Bundes und stellt diese der kantonalen Einbürgerungsbehörde zum Entscheid über die Einbürgerung zu. |
4 | Die Einbürgerungsbewilligung des Bundes kann hinsichtlich des Einbezuges von Kindern nachträglich geändert werden. |
SR 141.0 Bundesgesetz vom 20. Juni 2014 über das Schweizer Bürgerrecht (Bürgerrechtsgesetz, BüG) - Bürgerrechtsgesetz BüG Art. 13 Einbürgerungsverfahren - 1 Der Kanton bezeichnet die Behörde, bei welcher das Einbürgerungsgesuch einzureichen ist. |
|
1 | Der Kanton bezeichnet die Behörde, bei welcher das Einbürgerungsgesuch einzureichen ist. |
2 | Können der Kanton und, falls das kantonale Recht dies vorsieht, die Gemeinde die Einbürgerung zusichern, leiten sie das Einbürgerungsgesuch nach Abschluss der kantonalen Prüfung an das Staatssekretariat für Migration (SEM) weiter. |
3 | Sind alle formellen und materiellen Voraussetzungen erfüllt, so erteilt das SEM die Einbürgerungsbewilligung des Bundes und stellt diese der kantonalen Einbürgerungsbehörde zum Entscheid über die Einbürgerung zu. |
4 | Die Einbürgerungsbewilligung des Bundes kann hinsichtlich des Einbezuges von Kindern nachträglich geändert werden. |
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999 BV Art. 38 Erwerb und Verlust der Bürgerrechte - 1 Der Bund regelt Erwerb und Verlust der Bürgerrechte durch Abstammung, Heirat und Adoption. Er regelt zudem den Verlust des Schweizer Bürgerrechts aus anderen Gründen sowie die Wiedereinbürgerung. |
|
1 | Der Bund regelt Erwerb und Verlust der Bürgerrechte durch Abstammung, Heirat und Adoption. Er regelt zudem den Verlust des Schweizer Bürgerrechts aus anderen Gründen sowie die Wiedereinbürgerung. |
2 | Er erlässt Mindestvorschriften über die Einbürgerung von Ausländerinnen und Ausländern durch die Kantone und erteilt die Einbürgerungsbewilligung. |
3 | Er erleichtert die Einbürgerung von: |
a | Personen der dritten Ausländergeneration; |
b | staatenlosen Kindern.6 |
F-5465/2020 del 10 maggio 2021 consid. 4.2 e rif. citati). In ogni caso, sebbene la SEM disponga di un ampio potere di apprezzamento sulla questione, le considerazioni che conducono al rifiuto dell'autorizzazione federale si devono oggettive e sorrette da considerazioni giuridiche e fattuali chiare e non arbitrarie (cfr. sentenza del TAF F-5322/2017
del 20 dicembre 2019 consid. 8.2).
6.
6.1 Giusta l'art. 14 vLCit, prima del rilascio dell'autorizzazione l'autorità esamina se il richiedente è idoneo alla naturalizzazione, in particolare se si è integrato nella comunità svizzera (lett. a); si è familiarizzato con il modo di vita e gli usi e costumi svizzeri (lett. b); si conforma all'ordine giuridico svizzero (lett. c); non compromette la sicurezza interna o esterna della Svizzera (lett. d). La valutazione di idoneità svolta a livello federale verte innanzitutto sull'ordine giuridico e sulla sicurezza interna o esterna della Svizzera, Cantoni e i Comuni trovandosi in una posizione migliore per verificare i restanti presupposti (cfr. sentenza del TAF F-6597/2016 del 24 novembre 2017 consid. 3.3.2). La SEM può di principio fare riferimento anche a criteri diversi rispetto a quelli previsti all'art. 14 vLCit (cfr. DTAF 2019 VII/5 consid. 6.1.2; Hartmann/Merz, § 12 Einbürgerung: Erwerb und Verlust des Schweizer Bürgerrechts, in: Uebersax/Rudin/Hugi Yar/Geiser, Ausländerrecht, Uebersax und andere [Hrsg.], 2a ed. 2009, n. marg. 12.20).
6.2 Solo lo straniero che è idoneo e degno di diventare svizzero può essere naturalizzato. La concessione della cittadinanza svizzera è una questione di qualità, non di quantità. Così, se con il suo comportamento, l'interessato compromette la sicurezza interna o esterna della Svizzera, la sua naturalizzazione risulta contraria agli interessi del Paese. Si tratta, in altri termini, di vagliare l'attitudine personale del richiedente all'ottenimento della cittadinanza (cfr. DTAF 2019 VII/5 consid. 6.1.1; Messaggio del Consiglio federale concernente la modificazione della legge sulla cittadinanza [uguaglianza dei diritti tra uomo e donna, cittadinanza dei coniugi qualora uno di essi sia cittadino di un altro Stato, adeguamento di altre disposizioni all'evoluzione del diritto] del 26 agosto 1987, FF 1987 III 245, 257). In altre parole, lo straniero deve attendersi che prima di essere naturalizzato saranno esaminate la sua personalità, (ma anche) quella dei membri della sua famiglia, la sua condotta morale e politica e le sue relazioni con la comunità (cfr. DTAF 2019 VII/5 consid. 6.2; Dominique Fasel, op. cit., pag. 101 e nota a pie di pagina n. 23).
7.
7.1 Il compito della Confederazione di vegliare sulla propria sicurezza interna ed esterna si fonda su una norma costituzionale non scritta (cfr. DTAF 2019 VII/5 consid. 6.3.1). Il concetto di sicurezza interna o esterna della Svizzera cui è fatto menzione all'art. 14 lett. d vLCit configura una nozione giuridica indeterminata che si ritrova anche in altri ambiti del diritto pubblico (cfr. art. 67 cpv. 4 e
SR 142.20 Bundesgesetz vom 16. Dezember 2005 über die Ausländerinnen und Ausländer und über die Integration (Ausländer- und Integrationsgesetz, AIG) - Ausländer- und Integrationsgesetz AIG Art. 67 Einreiseverbot - 1 Das SEM verfügt unter Vorbehalt von Absatz 5 Einreiseverbote gegenüber weggewiesenen Ausländerinnen und Ausländern, wenn: |
|
1 | Das SEM verfügt unter Vorbehalt von Absatz 5 Einreiseverbote gegenüber weggewiesenen Ausländerinnen und Ausländern, wenn: |
a | die Wegweisung nach Artikel 64d Absatz 2 Buchstaben a-c sofort vollstreckbar ist; |
b | diese nicht innerhalb der angesetzten Frist ausgereist sind; |
c | sie gegen die öffentliche Sicherheit und Ordnung in der Schweiz oder im Ausland verstossen haben oder diese gefährden; oder |
d | sie bestraft worden sind, weil sie Handlungen im Sinne von Artikel 115 Absatz 1, 116, 117 oder 118 begangen haben oder weil sie versucht haben, solche Handlungen zu begehen.149 |
2 | Es kann Einreiseverbote gegenüber Ausländerinnen und Ausländern verfügen, die: |
a | Sozialhilfekosten verursacht haben; |
b | in Vorbereitungs-, Ausschaffungs- oder Durchsetzungshaft (Art. 75-78) genommen worden sind.150 |
3 | Das Einreiseverbot wird für eine Dauer von höchstens fünf Jahren verfügt. Es kann für eine längere Dauer verfügt werden, wenn die betroffene Person eine schwerwiegende Gefahr für die öffentliche Sicherheit und Ordnung darstellt. |
4 | Das Bundesamt für Polizei (fedpol) kann zur Wahrung der inneren oder der äusseren Sicherheit der Schweiz gegenüber Ausländerinnen und Ausländern ein Einreiseverbot verfügen; es hört den Nachrichtendienst des Bundes (NDB) vorgängig an. Das fedpol kann Einreiseverbote für eine Dauer von mehr als fünf Jahren und in schwerwiegenden Fällen unbefristet verfügen. |
5 | Die verfügende Behörde kann ausnahmsweise aus humanitären oder anderen wichtigen Gründen von der Verhängung eines Einreiseverbots absehen oder ein Einreiseverbot endgültig oder vorübergehend aufheben. Dabei sind namentlich die Gründe, die zum Einreiseverbot geführt haben, sowie der Schutz der öffentlichen Sicherheit und Ordnung und die Wahrung der inneren oder äusseren Sicherheit der Schweiz gegenüber den privaten Interessen der betroffenen Person an einer Aufhebung abzuwägen.151 |
consid. 9.2).
7.2 La compromissione della sicurezza interna ed esterna della Svizzera si riferisce in particolare alle minacce alla supremazia del potere statale nella sfera militare e politica. Ciò include segnatamente il terrorismo, l'estremismo violento, le attività vietate di servizio d'informazione, la criminalità organizzata e gli atti o i tentativi volti a compromettere gravemente le relazioni della Svizzera con altri Stati o a modificare mediante la violenza l'ordine statale (cfr. DTAF 2015/1 consid. 3.4; si veda anche il Messaggio del Consiglio federale dell'8 marzo 2002 concernente la LStr, FF 2002 3327, pag. 3429). La letteratura ha finanche osservato che il concetto di sicurezza interna ed esterna denota "mehr als nur die polizeirechtlichen Aspekte der Wahrung der öffentlichen Sicherheit und Ordnung [...], er reicht bis zur Friedens- und Existenzgarantie der schweizerischen staatlichen Gemeinschaft [...]", e che "der Begriff der inneren Sicherheit verfügt sowohl über einen polizeirechtlichen als auch über einen staatspolitischen Aspekt mit primär prospektiver Wirkung" (Rainer J. Schweizer/Markus H.F. Mohler, in: Ehrenzeller/Schindler/Schweizer/Vallender [editori], Die schweizerische Bundesverfassung, St. Galler Kommentar, 3a ed., 2014, nn. 8 e 10 ad art. 57
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999 BV Art. 57 Sicherheit - 1 Bund und Kantone sorgen im Rahmen ihrer Zuständigkeiten für die Sicherheit des Landes und den Schutz der Bevölkerung. |
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1 | Bund und Kantone sorgen im Rahmen ihrer Zuständigkeiten für die Sicherheit des Landes und den Schutz der Bevölkerung. |
2 | Sie koordinieren ihre Anstrengungen im Bereich der inneren Sicherheit. |
7.3 Secondo una posizione dottrinale più recente propria al diritto della cittadinanza, l'assenza di compromissione dei suddetti beni giuridici implica inoltre la condizione che il richiedente non debba avere alcuna attività suscettibile di destabilizzare la situazione politica o le relazioni della Svizzera con i paesi circostanti (cfr. Céline Gutzwiller, Droit de la nationalité suisse, Acquisition, perte et perspectives, collection « Quid
Juris », 2016, pag. 40). La giurisprudenza topica ha peraltro precisato come sia di primaria importanza che la persona che chiede la naturalizzazione accetti il monopolio dello Stato e che il suo comportamento indichi l'esistenza di quel minimo di disponibilità al dialogo necessario in una democrazia. Ciò implica che i candidati, il cui atteggiamento non esclude inequivocabilmente la violenza come mezzo di dibattito politico, possono essere esclusi dalla naturalizzazione (cfr. DTAF 2015/1 consid. 3.4 e rif. citati).
7.4 È su questi presupposti che la SEM comunica l'esistenza di una domanda di naturalizzazione al SIC e che ne raccoglie il preavviso (cfr. art. 4 cpv. 2 lett. d e 22 della vecchia ordinanza del 4 dicembre 2009 sul Servizio delle attività informative della Confederazione secondo il tenore in vigore fino al 31 agosto 2017 [O-SIC, RU 2009 6939] in combinato disposto con l'allegato 1 n. 4.2.1 e l'allegato 3 n. 8.2.1; dal 1° settembre 2017, cfr. 4.2.1 e allegato 3, cpv. 8.2.1; a far data dal 1° settembre 2017 si veda l'articolo 32
SR 121.1 Verordnung vom 16. August 2017 über den Nachrichtendienst (Nachrichtendienstverordnung, NDV) - Nachrichtendienstverordnung NDV Art. 32 Bekanntgabe von Personendaten an inländische Behörden und Amtsstellen - 1 Die Bekanntgabe von Personendaten an inländische Behörden und Amtsstellen durch den NDB ist in Anhang 3 festgelegt. |
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1 | Die Bekanntgabe von Personendaten an inländische Behörden und Amtsstellen durch den NDB ist in Anhang 3 festgelegt. |
2 | Der NDB informiert die Empfängerin oder den Empfänger bei jeder Bekanntgabe über die Bewertung und die Aktualität der Daten. |
3 | Er registriert die Bekanntgabe, die Empfängerin oder den Empfänger, den Gegenstand und den Grund. |
4 | Die Bekanntgabe von Personendaten ist untersagt, wenn ihr überwiegende öffentliche oder private Interessen entgegenstehen. |
8.
8.1 Anche nel contesto della procedura che tende al rilascio dell'autorizzazione federale alla naturalizzazione ordinaria si applica il principio inquisitorio (cfr. DTAF 2015/1 consid. 4.2). Ciò sottintende che l'autorità competente deve provvedere d'ufficio all'accertamento esatto e completo dei fatti giuridicamente rilevanti (art. 12
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 12 - Die Behörde stellt den Sachverhalt von Amtes wegen fest und bedient sich nötigenfalls folgender Beweismittel: |
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a | Urkunden; |
b | Auskünfte der Parteien; |
c | Auskünfte oder Zeugnis von Drittpersonen; |
d | Augenschein; |
e | Gutachten von Sachverständigen. |
A-671/2015 del 3 agosto 2020 consid. 2.1 e D-1079/2018 del 17 dicembre 2019 consid. 5.2; Kiener/Rütsche/Kuhn, Öffentliches Verfahrensrecht, 2a ed. 2015, n. marg 1585). Significativo è il substrato fattuale per le condizioni di applicazione della norma giuridica (cfr. sentenza del TAF
D-291/2021 del 9 marzo 2021 consid. 7.2.2; Isabelle Häner, in: Häner/Waldmann, Das erstinstanzliche Verwaltungsverfahren, 2008, n. 34). In concreto, l'autorità deve procurarsi la documentazione necessaria alla trattazione del caso, chiarire le circostanze giuridiche ed amministrare a tal fine le opportune prove a riguardo (cfr. DTAF 2012/21 consid. 5).
8.2 L'istruzione d'ufficio ("Amtsermittlung") è da ritenersi conclusa nel momento in cui i fatti giuridicamente rilevanti sono stati chiariti o quando, in modo non arbitrario, si può partire dall'assunto che ulteriori chiarimenti non porteranno a conoscenze aggiuntive sulla questione (cfr. DTAF 2012/21 consid. 5). Qualora un fatto rimanga non comprovato nonostante un accertamento completo e corretto dei fatti, occorre fare riferimento alle regole sulla ripartizione dell'onere della prova derivanti dall'applicazione analogica dell'art. 8
SR 210 Schweizerisches Zivilgesetzbuch vom 10. Dezember 1907 ZGB Art. 8 - Wo das Gesetz es nicht anders bestimmt, hat derjenige das Vorhandensein einer behaupteten Tatsache zu beweisen, der aus ihr Rechte ableitet. |
8.3 Il principio inquisitorio non dispensa inoltre le parti dal dovere di collaborare all'accertamento dei fatti ed in modo particolare dall'onere di provare quanto sia in loro facoltà e quanto l'amministrazione non sia in grado di delucidare con mezzi propri (art. 13
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 13 - 1 Die Parteien sind verpflichtet, an der Feststellung des Sachverhaltes mitzuwirken: |
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1 | Die Parteien sind verpflichtet, an der Feststellung des Sachverhaltes mitzuwirken: |
a | in einem Verfahren, das sie durch ihr Begehren einleiten; |
b | in einem anderen Verfahren, soweit sie darin selbständige Begehren stellen; |
c | soweit ihnen nach einem anderen Bundesgesetz eine weitergehende Auskunfts- oder Offenbarungspflicht obliegt. |
1bis | Die Mitwirkungspflicht erstreckt sich nicht auf die Herausgabe von Gegenständen und Unterlagen aus dem Verkehr einer Partei mit ihrem Anwalt, wenn dieser nach dem Anwaltsgesetz vom 23. Juni 200034 zur Vertretung vor schweizerischen Gerichten berechtigt ist.35 |
2 | Die Behörde braucht auf Begehren im Sinne von Absatz 1 Buchstabe a oder b nicht einzutreten, wenn die Parteien die notwendige und zumutbare Mitwirkung verweigern. |
9.
9.1 Come già doviziosamente enucleato, nel caso in narrativa l'autorità inferiore, fondandosi sul preavviso negativo del SIC e previa compulsazione della documentazione raccolta da detto servizio, ha ritenuto che l'interessato "costituisca una compromissione duratura della sicurezza interna o esterna della Svizzera". Secondo la SEM, l'insorgente "intratterrebbe legami con islamisti radicali" e "con persone sospettate di partecipare ad attività legate al terrorismo". Inoltre, egli "avrebbe mantenuto contatti con giovani in fase di radicalizzazione, che sarebbero in seguito divenuti combattenti della Jihad islamica". Nel caso de quo tali circostanze "costituirebbero un rischio accresciuto per la sicurezza interna o esterna della Svizzera" a fronte del "ruolo di guida spirituale" rivestito dall'interessato e del "rapporto di fiducia e devozione con i fedeli" da esso derivante. L'autorità di prima istanza non ha ignorato l'impegno del ricorrente a favore del dialogo interreligioso. Nondimeno, ha contestato a quest'ultimo di svolgere le proprie mansioni in detto contesto "con lo scopo finale di intrattenere delle relazioni, in Svizzera ed all'estero, con persone in corso di radicalizzazione, già radicalizzate, o che sono divenute combattenti della Jihad islamica". Si tratterebbe, in buona sostanza, di "un doppio ruolo" attraverso il quale l'odierno insorgente "agirebbe per non destare sospetti da parte delle autorità". Così, egli si sarebbe contraddetto in merito al fatto di essere stato o meno a conoscenza delle attività jihadiste di una persona incontrata casualmente in occasione di un pellegrinaggio in Arabia Saudita. Sarebbe del resto poco credibile ch'egli non fosse a conoscenza dei propositi estremisti tenuti da alcuni frequentatori della Moschea a causa della sua assenza per malattia. Pur essendo stato posto di fronte alle dichiarazioni contradditorie e poco verosimili da lui rilasciate nell'ambito degli accertamenti svolti dal SIC, il ricorrente non avrebbe "sollevato contestazioni valide", limitandosi ad avanzare la tesi secondo la quale il suo precario stato di salute ed i suoi pregressi biografici avrebbero influito sulla sua sensibilità in occasione degli interrogatori. Ancora, l'autorità inferiore rimprovera a A._______ di aver sostenuto di non conoscere i sovvenzionatori della Moschea e, più generalmente, di non possedere informazioni sul finanziamento della stessa, cosa ulteriormente inverosimile visto il ruolo di rilievo da lui ricoperto. Sarebbe peraltro sospetto che il richiedente non abbia dato seguito alla richiesta di fornire la documentazione finanziaria inerente violando il suo dovere di collaborazione.
9.2 Volendo riassumere nuovamente anche la posizione del ricorrente, v'è da constatare come questi, in buona sostanza, respinga ogni addebito quanto a sue pretese connessioni con attività terroristiche di stampo islamico. A suo dire, la tesi della SEM non sarebbe suffragata da alcun elemento concreto a suo sostegno. Infatti, per giungere alle conclusioni di cui sopra l'autorità inferiore si sarebbe fondata unicamente ed acriticamente sul rapporto allestito dal SIC senza considerare altre prove. D'altro canto, le stesse affermazioni addotte da detto Servizio si esaurirebbero in mere supposizioni prive di riscontri. In primo luogo, l'impegno del ricorrente contro il terrorismo ed a favore della tolleranza religiosa non sarebbe certamente riconducibile ad un "doppio ruolo" come sostenuto dalla SEM. Altrettanto, anche laddove fosse provato che frequentatori della Moschea e membri della B._______ si siano radicalizzati, nel caso de quo non sarebbero in ogni caso stati forniti elementi che permettano di determinare l'esistenza di un legame tra l'insorgente ed il terrorismo islamico. Peraltro, la pretesa assenza di collaborazione nell'ambito delle indagini esperite dal SIC discenderebbe da una pura valutazione soggettiva del Servizio medesimo. Le restanti argomentazioni dell'autorità inferiore sarebbero dipoi unicamente asserzioni di contorno, parzialmente contraddittorie ed inconsistenti. Dando per fondato e scontato il rapporto del SIC, l'autorità di prima istanza si sarebbe limitata a ritenere ingiustificata ogni argomentazione contraria proposta dall'insorgente. Inoltre, non si comprenderebbe in che modo la SEM possa essere giunta alla conclusione che il ruolo di Imam e di mediatore culturale fosse finalizzato a non destare sospetti. La radicalizzazione del giovane incontrato casualmente in Arabia Saudita costituirebbe peraltro fatto notorio, di modo che non vi sarebbe modo di dedurre alcuna contraddittorietà nelle allegazioni di A._______. I motivi per i quali quest'ultimo avrebbe dovuto essere forzatamente a conoscenza dei propositi a sfondo jihadista tenutisi presso il luogo di culto non sarebbero noti. Gli apprezzamenti quo alla situazione ambientale e psicologica in occasione degli interrogatori risulterebbero peraltro del tutto soggettivi e le argomentazioni inerenti il finanziamento della Moschea pretestuose. Così, la conclusione della SEM sarebbe manifestamente errata, in quanto "non sarebbe affatto comprovato da sospetti concreti e reali che il ricorrente comprometta la sicurezza interna ed esterna della Svizzera".
10.
10.1 In proposito, questo Tribunale rileva come per sostanziare l'esistenza di un rischio di compromissione della sicurezza interna o esterna della Svizzera ai sensi dell'art. 14 lett. d vLCit, l'autorità di prima istanza abbia mosso gravi addebiti al richiedente, contestandogli connessioni, quantomeno indirette, con ambienti radicali e legati al terrorismo islamico. Onde giungere a tale conclusione la SEM ha fatto ampio riferimento al preavviso emesso dal SIC. Come detto, in tale presa di posizione, il suddetto Servizio ha effettivamente raccomandato di rifiutare l'autorizzazione alla naturalizzazione del ricorrente, segnalando che alcuni membri della B._______ e avventori della Moschea di (...) si sarebbero radicalizzati ed avrebbero abbracciato la causa jihadista. Il SIC ha fortemente criticato l'attitudine di A._______ nel corso degli accertamenti svolti a titolo preventivo constatando come non fosse stato possibile delineare un quadro chiaro relativamente ad un suo coinvolgimento personale negli ambienti islamisti a quel tempo attivi presso il luogo di culto. Ha concluso il proprio preavviso ponendo l'accento sull'impossibilità ad invalidare i sospetti esistenti. Ora, dal dossier dell'intelligence si evince effettivamente che nell'ambito della sua funzione di guida spirituale il ricorrente abbia intrattenuto un qualche tipo di contatto con alcuni fedeli le cui posizioni possono senz'altro essere definite sensibili, comprese due persone che si sarebbero poi recate nei teatri bellici mediorientali. Va nondimeno rilevato che il ricorrente, che non ha mai negato di aver incontrato dette persone, ha anche contestualizzato tali evenienze facendo riferimento al fatto che si sarebbe prodigato per veicolare in loro una visione più moderata dell'Islam, giungendo sino a segnalare uno dei casi alle autorità preposte. Così, la lettura proposta dall'autorità inferiore, laddove si limita a rimproverare a quest'ultimo di intrattenere legami con islamisti radicali e con persone sospettate di partecipare ad attività terroristiche, deducendone una compromissione della sicurezza interna o esterna della Svizzera, risulta parziale e si scosta dal tenore reale dei fatti. In effetti, non è stato chiarito quali fossero le finalità ed il contesto oggettivo degli incontri in parola. Ciò a maggior ragione dal momento che l'autorità intimata non poteva respingere la tesi dell'insorgente secondo la quale il fatto di confrontarsi anche con tali persone farebbe parte della sua funzione di Imam, limitandosi ad avanzare dei dubbi circa un suo non meglio sostanziato "doppio ruolo", che però non trova rispondenza da un punto di vista fattuale.
10.2 A ben vedere, tale argomentazione, sulla base della quale l'autorità inferiore ha persino relativizzato l'attestato pregresso impegno del ricorrente a favore della comunità e del dialogo interreligioso, non risulta apparentemente sorretta, ad oggi, da alcun riscontro fattuale oggettivo. Innanzitutto, dal fascicolo non si evincono segnalazioni in tal senso da parte dagli enti con cui il diretto interessato ha collaborato nel corso degli anni, i quali si sono semmai limitati a sottolineare, pur nel novero di alcune attestazioni di compiacenza, l'importanza del suo pluriennale contributo. Detta ipotesi non è peraltro stata espressamente avanzata nemmeno dal SIC, ma pare risultare una deduzione propria dell'autorità inferiore, che non ha però amministrato autonomamente alcuna prova al riguardo né ha referenziato elementi conseguenti nella documentazione prodotta dal diretto interessato. Su questi nitidi presupposti, ritenere che A._______ abbia partecipato per anni a gruppi di lavoro intessendo rapporti con diverse autorità ed istituzioni, tra cui la CFM, il Servizio per la lotta al razzismo e lo stesso Servizio di analisi e prevenzione, al solo implicito scopo di fornirsi una copertura che gli permettesse "di intrattenere delle relazioni, in Svizzera ed all'estero, con persone in corso di radicalizzazione, radicalizzate, o che sono divenute combattenti della Jihad islamica" pare d'acchito una motivazione che rasenta la speculazione e che non può essere seguita da questa autorità ricorsuale.
10.3 D'altro canto, nemmeno le conclusioni cui è giunta la SEM rispetto alla questione del finanziamento del luogo di culto paiono del tutto sostenibili alla luce delle modalità in cui è stata esperita la procedura istruttoria. Infatti, sebbene sia indubbio che risulti poco concepibile che A._______, in considerazione del suo ruolo di rilievo, non disponga di informazioni dettagliate sul finanziamento della Moschea, non si può misconoscere come sia stata la stessa autorità inferiore a comunicare al patrocinatore del ricorrente, in contraddizione con quanto inizialmente preteso, di "rinuncia[re] per il momento alla precedente richiesta [tesa alla trasmissione] dei giustificativi finanziari". In questo senso e anche volendo considerare che nella medesima occasione detta autorità ha invitato il ricorrente a indicare "in maniera generale la provenienza dei fondi", domanda a cui quest'ultimo ha dato quantomeno parzialmente seguito nello scritto del 25 aprile 2018, la SEM non aveva titolo per rimproverare all'interessato una violazione dell'obbligo di collaborare deducendone conseguenze giuridiche. Il ricorrente poteva invero ragionevolmente attendersi di aver ottemperato all'ingiunzione nelle ultime modalità precisate dall'autorità inferiore (l'obbligo di collaborare delle parti va infatti di pari passo con un obbligo di informare al riguardo dell'autorità ["Aufklärungspflicht"]; cfr. Kölz/Häner/Bertschi, Verwaltungsverfahren und Verwaltungsrechtspflege des Bundes, 3a ed. 2013, n. marg. 466). Oltremodo, non risulta che la SEM abbia fatto capo a tutte le possibilità di ottenere ulteriori chiarimenti sulla questione, ad esempio richiedendo formalmente l'edizione di documenti agli organi dell'associazione o reiterando la richiesta presso il ricorrente medesimo, dopo averne respinto le obiezioni (sulle opzioni di raccolta delle prove cfr. Kiener/Rütsche/Kuhn, op. cit., n. marg. 696 e seg.). Visto che l'accertamento dei fatti svolto d'ufficio rispetto a questi punti di questione non soddisfa i requisiti giurisprudenziali, la SEM non era peraltro in misura di dedurre alcunché dalle regole sulla ripartizione dell'onere della prova.
10.4 Con questo, non si vuole affermare che l'idoneità del richiedente sia da considerarsi data. A ben vedere e pur tenendo in considerazione quanto precede, permangono infatti alcuni elementi che non sono certo privi di rilevanza per la valutazione circa l'esistenza di una possibile compromissione della sicurezza interna o esterna della Svizzera. In primo luogo, non si può misconoscere che una delle persone che apparentemente orbitava attorno alla Moschea sia stata condannata per infrazione alla Legge federale che vieta i gruppi «Al-Qaïda» e «Stato islamico» nonché le organizzazioni associate. Inoltre, è circostanza ammessa dal ricorrente medesimo che almeno due dei frequentatori della Moschea si siano recati nei teatri bellici mediorientali per unirsi a gruppi armati radicali (cfr. ricorso, pag. 9). Assume a sua volta rilievo il fatto che il SIC abbia rimproverato all'insorgente una scarsa collaborazione nel corso degli accertamenti svolti a titolo preventivo, tanto più che il ricorrente si è limitato a censurarne in modo generalizzato le modalità di azione senza contribuire a far luce in modo concludente sui motivi per i quali detto Servizio avrebbe dovuto accusarlo, a torto, di aver mantenuto un'attitudine elusiva. Con riferimento a ciò, si deve peraltro osservare che la procedura penale da lui avviata contro ignoti funzionari non è sfociata in nulla di concreto e ciò finanche egli abbia a più riprese sostenuto che gli accertamenti esperiti in tale sede avrebbero avuto "certamente un influsso" sul presente procedimento.
10.5 Stando così le cose, questo Tribunale, nonostante le misure istruttorie intraprese, non dispone di sufficienti elementi per dirimere risolutivamente la questione dell'idoneità alla naturalizzazione dell'interessato. Da una parte, come detto, le constatazioni che hanno condotto l'autorità inferiore a ritenere data una compromissione della sicurezza interna ed esterna della Svizzera sono solo parzialmente sorrette da riscontri oggettivi agli atti. L'amministrazione delle prove svolta risulta carente e gli oneri di istruzione derivanti dal principio inquisitorio sono stati in parte disattesi. La SEM, nonostante abbia fatto uso di tali argomenti per giustificare il diniego dell'autorizzazione federale, non ha versato all'inserto alcun mezzo di prova atto a corroborare la propria tesi circa il preteso "doppio ruolo" del ricorrente, né tantomeno ha determinato se ed in che modo quest'ultimo fosse direttamente implicato con persone dedite ad attività reprensibili. Più generalmente, non si è espressa in modo compiuto circa una sua condivisione di idee incompatibili con i beni giuridici contemplati all'art. 14 lett. d vLCit o ha indicato che il suo atteggiamento precluda ipso facto una naturalizzazione. Resta nondimeno da rilevare che, come testé enucleato, permangono una serie di elementi avvalorati da un substrato fattuale effettivo (cfr. supra consid. 10.4) che pur non permettendo, ad essi soli, di giustificare un diniego dell'autorizzazione federale alla naturalizzazione, necessitano di chiarimenti complementari.
11.
Stante l'art. 61 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 61 - 1 Die Beschwerdeinstanz entscheidet in der Sache selbst oder weist diese ausnahmsweise mit verbindlichen Weisungen an die Vorinstanz zurück. |
|
1 | Die Beschwerdeinstanz entscheidet in der Sache selbst oder weist diese ausnahmsweise mit verbindlichen Weisungen an die Vorinstanz zurück. |
2 | Der Beschwerdeentscheid enthält die Zusammenfassung des erheblichen Sachverhalts, die Begründung (Erwägungen) und die Entscheidungsformel (Dispositiv). |
3 | Er ist den Parteien und der Vorinstanz zu eröffnen. |
dell'art. 49 lett. b
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 49 - Der Beschwerdeführer kann mit der Beschwerde rügen: |
|
a | Verletzung von Bundesrecht einschliesslich Überschreitung oder Missbrauch des Ermessens; |
b | unrichtige oder unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhaltes; |
c | Unangemessenheit; die Rüge der Unangemessenheit ist unzulässig, wenn eine kantonale Behörde als Beschwerdeinstanz verfügt hat. |
11.1 Su queste premesse, nel caso in narrativa gli atti di causa sono da rinviare all'autorità inferiore per il completamento dell'istruttoria e l'emanazione di una nuova decisione.
11.2 Qualora la SEM intenda confermare i motivi che hanno condotto al diniego dell'autorizzazione federale, essa è richiesta ad avvalorare le proprie argomentazioni sulla base di riscontri oggettivi e di considerazioni giuridiche e fattuali chiare, non speculative e non arbitrarie. A questo proposito, l'autorità avrà premura di accertare il tenore, il contesto e le finalità dei contatti intrattenuti dal ricorrente con le persone sospettate di essersi votate ad attività reprensibili. Particolare attenzione andrà, se del caso, posta su coloro che hanno interessato la giustizia, l'eventuale frequentazione della Moschea da parte di questi o il cui sostegno alla causa jihadista è da ritenersi assodato. Nel limite della confidenzialità richiesta, essa ne indicherà le generalità o quantomeno elementi che permettano di ricondurre gli addebiti a delle evenienze concrete. Deluciderà dipoi in modo dettagliato la questione del finanziamento della Moschea dopo aver fatto ragionevole uso di tutte le possibilità a sua disposizione per raccogliere le prove, rispettivamente contesterà al ricorrente una violazione dell'obbligo di collaborare dopo averne comminato puntualmente le conseguenze dell'inosservanza. Laddove le considerazioni al soggetto del ricorrente permarranno inconcludenti, la SEM potrà mantenere la sua posizione quanto all'attitudine dell'interessato nel corso degli accertamenti preventivi svolti, ma salvo nuove evidenze, non dedurre da tale singolo aspetto l'assenza di idoneità alla naturalizzazione. In esito alle ulteriori misure istruttorie e previa nuova consultazione dell'incarto del SIC, la SEM prenderà infine posizione sull'entità della compromissione della sicurezza interna o esterna della Svizzera in concreto, restando beninteso libera di far capo ad argomentazioni diverse che si iscrivano nei canoni dei principi illustrati nei considerandi della presente sentenza.
12.
Visto l'esito della procedura, il Tribunale può esimersi dall'esaminare le ulteriori censure e le richieste di assunzione prove, per quanto le stesse non siano già state evase in sede di istruzione.
13.
13.1 Nel corso della presente procedura ricorsuale, l'insorgente ha presentato alcune richieste in relazione all'anonimizzazione ed alla pubblicità della sentenza. In primo luogo, egli propone che la stessa sia effettuata in modo da non rendere possibile risalire all'identità del ricorrente, cosa che implicherebbe la necessità di anonimizzare, oltre alle sue generalità, anche ogni riferimento al suo ruolo di Imam presso la Moschea di (...) nonché alla B._______. Parimenti egli pretende di essere preventivamente informato in merito prima della pubblicazione della sentenza, di modo che possa esprimersi al riguardo. Chiede inoltre che solo la versione anonimizzata sia messa a disposizione dei giornalisti accreditati e che non venga emesso alcun comunicato stampa.
13.2 Il principio fondamentale della pubblicità della giustizia ancorato all'art. 30 cpv. 3
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999 BV Art. 30 Gerichtliche Verfahren - 1 Jede Person, deren Sache in einem gerichtlichen Verfahren beurteilt werden muss, hat Anspruch auf ein durch Gesetz geschaffenes, zuständiges, unabhängiges und unparteiisches Gericht. Ausnahmegerichte sind untersagt. |
|
1 | Jede Person, deren Sache in einem gerichtlichen Verfahren beurteilt werden muss, hat Anspruch auf ein durch Gesetz geschaffenes, zuständiges, unabhängiges und unparteiisches Gericht. Ausnahmegerichte sind untersagt. |
2 | Jede Person, gegen die eine Zivilklage erhoben wird, hat Anspruch darauf, dass die Sache vom Gericht des Wohnsitzes beurteilt wird. Das Gesetz kann einen anderen Gerichtsstand vorsehen. |
3 | Gerichtsverhandlung und Urteilsverkündung sind öffentlich. Das Gesetz kann Ausnahmen vorsehen. |
13.3 Conformemente all'art. 29 cpv. 1
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 29 Information - 1 Das Bundesverwaltungsgericht informiert die Öffentlichkeit über seine Rechtsprechung. |
|
1 | Das Bundesverwaltungsgericht informiert die Öffentlichkeit über seine Rechtsprechung. |
2 | Die Veröffentlichung der Entscheide hat grundsätzlich in anonymisierter Form zu erfolgen. |
3 | Das Bundesverwaltungsgericht regelt die Grundsätze der Information in einem Reglement. |
4 | Für die Gerichtsberichterstattung kann das Bundesverwaltungsgericht eine Akkreditierung vorsehen. |
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 29 Information - 1 Das Bundesverwaltungsgericht informiert die Öffentlichkeit über seine Rechtsprechung. |
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1 | Das Bundesverwaltungsgericht informiert die Öffentlichkeit über seine Rechtsprechung. |
2 | Die Veröffentlichung der Entscheide hat grundsätzlich in anonymisierter Form zu erfolgen. |
3 | Das Bundesverwaltungsgericht regelt die Grundsätze der Information in einem Reglement. |
4 | Für die Gerichtsberichterstattung kann das Bundesverwaltungsgericht eine Akkreditierung vorsehen. |
IR 0.632.314.891.1 Landwirtschaftsabkommen vom 24. Juni 2004 zwischen der Schweiz und Libanon (mit Anhängen) Art. 8 - 1 Dieses Abkommen bedarf der Ratifikation, Annahme oder Genehmigung. |
|
1 | Dieses Abkommen bedarf der Ratifikation, Annahme oder Genehmigung. |
2 | Es tritt am gleichen Tag wie das Freihandelsabkommen zwischen den EFTA-Staaten und Libanon in Kraft. |
13.4 Nel caso in narrativa, il TAF ritiene giudizioso anonimizzare, oltre alle generalità del ricorrente e ad alcuni aspetti biografici, anche i riferimenti alla B._______ ed al luogo in cui si trova la Moschea. Poiché renderebbe di impossibile lettura buona parte delle considerazioni giuridiche esposte nei considerandi, non è invece concepibile omettere di menzionare il ruolo di Imam di quest'ultimo. Del resto, visto che il ricorrente medesimo ha espresso nei media delle opinioni sulla questione che sono in parte inerenti agli argomenti proposti in sede ricorsuale (cfr. ad esempio lo scritto del ricorrente del 29 novembre 2019, allegato AZ2), la garanzia assoluta dell'anonimato non può essere perseguita mediante un'ancor maggiore anonimizzazione, atteso che occorrerebbe rimuovere intere sezioni della sentenza rendendola indecifrabile. Peraltro, l'insorgente è persona nota alla comunità, di modo che, non si può misconoscere un certo interesse pubblico all'ottenimento di informazioni che lo riguardano. La richiesta di accresciuta anonimizzazione è pertanto parzialmente accolta nei termini di cui sopra.
13.5 Per quanto concerne le ulteriori richieste presentate dall'insorgente, occorre rilevare quanto segue. In primo luogo, non sussiste alcun diritto al che la parte possa esprimersi preventivamente in merito al tenore dell'anonimizzazione, effettuata d'ufficio dal TAF, tanto più che il ricorrente ha già avuto modo di elencare le proprie esigenze al soggetto in corso di procedura. Detta domanda risulta inammissibile. Per il resto, si fa presente che il TAF, a sua discrezione e conto tenuto della ritrasmissione degli atti all'autorità inferiore, non prevede di emettere alcun comunicato stampa ed intende trasmettere ai giornalisti unicamente una versione anonimizzata della sentenza.
14.
14.1 Stante l'art. 63 cpv. 2
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 63 - 1 Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden. |
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1 | Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden. |
2 | Keine Verfahrenskosten werden Vorinstanzen oder beschwerdeführenden und unterliegenden Bundesbehörden auferlegt; anderen als Bundesbehörden, die Beschwerde führen und unterliegen, werden Verfahrenskosten auferlegt, soweit sich der Streit um vermögensrechtliche Interessen von Körperschaften oder autonomen Anstalten dreht. |
3 | Einer obsiegenden Partei dürfen nur Verfahrenskosten auferlegt werden, die sie durch Verletzung von Verfahrenspflichten verursacht hat. |
4 | Die Beschwerdeinstanz, ihr Vorsitzender oder der Instruktionsrichter erhebt vom Beschwerdeführer einen Kostenvorschuss in der Höhe der mutmasslichen Verfahrenskosten. Zu dessen Leistung ist dem Beschwerdeführer eine angemessene Frist anzusetzen unter Androhung des Nichteintretens. Wenn besondere Gründe vorliegen, kann auf die Erhebung des Kostenvorschusses ganz oder teilweise verzichtet werden.102 |
4bis | Die Spruchgebühr richtet sich nach Umfang und Schwierigkeit der Streitsache, Art der Prozessführung und finanzieller Lage der Parteien. Sie beträgt: |
a | in Streitigkeiten ohne Vermögensinteresse 100-5000 Franken; |
b | in den übrigen Streitigkeiten 100-50 000 Franken.103 |
5 | Der Bundesrat regelt die Bemessung der Gebühren im Einzelnen.104 Vorbehalten bleiben Artikel 16 Absatz 1 Buchstabe a des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005105 und Artikel 73 des Strafbehördenorganisationsgesetzes vom 19. März 2010106.107 |
14.2 Giusta l'art. 64
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 64 - 1 Die Beschwerdeinstanz kann der ganz oder teilweise obsiegenden Partei von Amtes wegen oder auf Begehren eine Entschädigung für ihr erwachsene notwendige und verhältnismässig hohe Kosten zusprechen. |
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1 | Die Beschwerdeinstanz kann der ganz oder teilweise obsiegenden Partei von Amtes wegen oder auf Begehren eine Entschädigung für ihr erwachsene notwendige und verhältnismässig hohe Kosten zusprechen. |
2 | Die Entschädigung wird in der Entscheidungsformel beziffert und der Körperschaft oder autonomen Anstalt auferlegt, in deren Namen die Vorinstanz verfügt hat, soweit sie nicht einer unterliegenden Gegenpartei auferlegt werden kann. |
3 | Einer unterliegenden Gegenpartei kann sie je nach deren Leistungsfähigkeit auferlegt werden, wenn sich die Partei mit selbständigen Begehren am Verfahren beteiligt hat. |
4 | Die Körperschaft oder autonome Anstalt, in deren Namen die Vorinstanz verfügt hat, haftet für die einer unterliegenden Gegenpartei auferlegte Entschädigung, soweit sich diese als uneinbringlich herausstellt. |
5 | Der Bundesrat regelt die Bemessung der Entschädigung.108 Vorbehalten bleiben Artikel 16 Absatz 1 Buchstabe a des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005109 und Artikel 73 des Strafbehördenorganisationsgesetzes vom 19. März 2010110.111 |
SR 173.320.2 Reglement vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE) VGKE Art. 14 Festsetzung der Parteientschädigung - 1 Die Parteien, die Anspruch auf Parteientschädigung erheben, und die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen haben dem Gericht vor dem Entscheid eine detaillierte Kostennote einzureichen. |
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1 | Die Parteien, die Anspruch auf Parteientschädigung erheben, und die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen haben dem Gericht vor dem Entscheid eine detaillierte Kostennote einzureichen. |
2 | Das Gericht setzt die Parteientschädigung und die Entschädigung für die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen auf Grund der Kostennote fest. Wird keine Kostennote eingereicht, so setzt das Gericht die Entschädigung auf Grund der Akten fest. |
SR 173.320.2 Reglement vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE) VGKE Art. 14 Festsetzung der Parteientschädigung - 1 Die Parteien, die Anspruch auf Parteientschädigung erheben, und die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen haben dem Gericht vor dem Entscheid eine detaillierte Kostennote einzureichen. |
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1 | Die Parteien, die Anspruch auf Parteientschädigung erheben, und die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen haben dem Gericht vor dem Entscheid eine detaillierte Kostennote einzureichen. |
2 | Das Gericht setzt die Parteientschädigung und die Entschädigung für die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen auf Grund der Kostennote fest. Wird keine Kostennote eingereicht, so setzt das Gericht die Entschädigung auf Grund der Akten fest. |
SR 173.320.2 Reglement vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE) VGKE Art. 9 Kosten der Vertretung - 1 Die Kosten der Vertretung umfassen: |
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1 | Die Kosten der Vertretung umfassen: |
a | das Anwaltshonorar oder die Entschädigung für eine nichtanwaltliche berufsmässige Vertretung; |
b | die Auslagen, namentlich die Kosten für das Kopieren von Schriftstücken, die Reise-, Verpflegungs- und Unterkunftskosten, die Porti und die Telefonspesen; |
c | die Mehrwertsteuer für die Entschädigungen nach den Buchstaben a und b, soweit eine Steuerpflicht besteht und die Mehrwertsteuer nicht bereits berücksichtigt wurde. |
2 | Keine Entschädigung ist geschuldet, wenn der Vertreter oder die Vertreterin in einem Arbeitsverhältnis zur Partei steht. |
SR 173.320.2 Reglement vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE) VGKE Art. 7 Grundsatz - 1 Obsiegende Parteien haben Anspruch auf eine Parteientschädigung für die ihnen erwachsenen notwendigen Kosten. |
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1 | Obsiegende Parteien haben Anspruch auf eine Parteientschädigung für die ihnen erwachsenen notwendigen Kosten. |
2 | Obsiegt die Partei nur teilweise, so ist die Parteientschädigung entsprechend zu kürzen. |
3 | Keinen Anspruch auf Parteientschädigung haben Bundesbehörden und, in der Regel, andere Behörden, die als Parteien auftreten. |
4 | Sind die Kosten verhältnismässig gering, so kann von einer Parteientschädigung abgesehen werden. |
5 | Artikel 6a ist sinngemäss anwendbar.7 |
(dispositivo alla pagina seguente)
Per questi motivi, il Tribunale amministrativo federale pronuncia:
1.
Il ricorso è accolto. La decisione della SEM del 14 settembre 2018 è annullata e gli atti di causa le sono rinviati affinché abbia a procedere ai sensi dei considerandi.
2.
La richiesta di anonimizzazione accresciuta è parzialmente accolta.
3.
La domanda tesa a potersi esprimere preventivamente in merito al tenore dell'anonimizzazione è inammissibile.
4.
Non viene emesso un comunicato stampa. Ai giornalisti viene trasmessa la versione anonimizzata della sentenza.
5.
Non si prelevano spese processuali. Al ricorrente è restituito l'anticipo di CHF 1'000.-.
6.
Al ricorrente è attribuita un'indennità per spese ripetibili cifrata in CHF 3'000.-, a carico della SEM.
7.
Comunicazione:
- al ricorrente (raccomandata; allegato: formulario indirizzo per il pagamento);
- alla SEM (restituzione dell'incarto [...]);
Il presidente del collegio: Il cancelliere:
Daniele Cattaneo Lorenzo Rapelli