Bundesverwaltungsgericht
Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal


Corte VI

F-5929/2018

Sentenza del 25 novembre 2021

Giudici Daniele Cattaneo (presidente del collegio),

Composizione Gregor Chatton, Yannick Antoniazza-Hafner,

cancelliere Lorenzo Rapelli.

A._______,

patrocinato dall'avv.Paolo Bernasconi,

Parti Studio legale Bernasconi Martinelli Alippi & Partners, Via Lucchini 1, casella postale 5271,

6901 Lugano,

ricorrente,

contro

Segreteria di Stato della migrazione SEM,

Quellenweg 6,

3003 Berna,

autorità inferiore.

Oggetto Naturalizzazione ordinaria.

Fatti:

A.
A._______, cittadino franco-tunisino, è giunto, in Svizzera nel dicembre del 2001, insediandosi a (...), dove soggiorna tuttora munito di un permesso di domicilio C UE/AELS. Titolare di una laurea (...) riveste la carica di Imam della Moschea di (...), la quale è gestita dalla B._______, associazione, iscritta nel registro di commercio (...), e di cui egli è vicepresidente (...). In aggiunta alla sua attività religiosa, il ricorrente è intervenuto e/o interviene come conferenziere e mediatore interculturale, ed è stato, tra l'altro, membro della Commissione federale sulla migrazione (CFM). A decorrere dal (...), egli percepisce una mezza rendita d'invalidità.

B.
Il (...) 2015, l'interessato ha indirizzato al Municipio di (...) il formulario "Domanda di concessione della cittadinanza svizzera, della cittadinanza cantonale ticinese e dell'attinenza per stranieri", compilato e corredato delle dichiarazioni circa il pagamento delle imposte federali, cantonali e comunali, di estratti del casellario giudiziale e delle esecuzioni, nonché del suo certificato di domicilio.

C.
Il (...) 2016, il Consiglio comunale di (...) ha comunicato al richiedente di avere risolto di concedergli l'attinenza comunale, precisando che il possesso della stessa sarebbe divenuto effettivo soltanto al termine della procedura di naturalizzazione ordinaria in conformità di legge.

D.
Il 28 febbraio 2017, mediante una nota confidenziale, il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) ha preavvisato alla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) di rifiutare l'autorizzazione alla naturalizzazione dell'interessato, e ciò con riferimento alla radicalizzazione di alcuni membri della B._______ e di taluni frequentatori della Moschea di (...), come pure alla mancanza di collaborazione e di trasparenza di quest'ultimo nel rispondere alle questioni postegli dal SIC in occasione di due sue audizioni avvenute nella prima metà del 2016.

E.
Il 21 giugno 2017, alcuni collaboratori della SEM si sono recati alla sede del SIC per consultare l'incarto costituito dal predetto servizio a carico del richiedente.

F.
Il 3 novembre 2017, la SEM ha informato A._______ che, in seguito ai controlli da essa intrapresi, "sono emersi indizi concreti che dimostrano un suo presumibile coinvolgimento nell'ambito del terrorismo islamico. In particolare, lei intratterrebbe dei legami con islamisti radicali o con persone sospettate di partecipare ad attività legate al terrorismo islamico. Egli stesso avrebbe affermato di aver casualmente incontrato, in Arabia Saudita, un personaggio che secondo quanto sarebbe poi emerso da alcune indagini, apparterrebbe alla Jihad islamica. Risulta inoltre che alcuni membri della - B._______ -, così come alcuni visitatori della Moschea di (...), si sarebbero radicalizzati divenendo combattenti della Jihad islamica. Va inoltre rilevata una mancanza di cooperazione nell'ambito di inchieste antiterrorismo durante le quali lei è stato sentito in qualità di persona informata sui fatti. Quanto da lei affermato durante alcuni interrogatori, risulta contraddittorio e poco verosimile. Lei ha sostenuto ad esempio di non intrattenere alcun contatto, né di conoscere i finanziatori della Moschea. Ha poi aggiunto di non ricevere alcun finanziamento esterno. Riteniamo tali affermazioni poco attendibili, specialmente in considerazione del ruolo centrale che riveste all'interno della Moschea. Non da ultimo, da alcuni elementi risulta che lei sarebbe a conoscenza del contenuto di alcune conversazioni che sarebbero avvenute all'interno della Moschea. Sennonché, ha poi contraddittoriamente affermato di essere estraneo a ciò che accade all'interno della Moschea stessa. Tali comportamenti costituiscono una significativa compromissione della sicurezza interna ed esterna della Svizzera".

La SEM, dopo avere reso attento il richiedente quanto al fatto che il SIC aveva espresso un preavviso negativo sulla sua naturalizzazione ordinaria, gli ha quindi fissato fino al 3 gennaio 2018 per pronunciarsi in proposito.

G.
Il 4 dicembre 2017, l'interessato, per il tramite del suo legale, ha indirizzato quattro lettere, in francese, rispettivamente alla SEM, al Procuratore generale della Confederazione (PGC), al SIC e all'Autorità di vigilanza indipendente sulle attività informative (AVI-AIn), nelle quali ha asserito, in sintesi, di rigettare tutte le contestazioni contenute nella missiva della SEM del 3 novembre 2017, alludendo quindi alla sua intenzione di dare avvio a delle procedure, sul piano civile e penale, "pour obtenir la rectification de ces accusations infondées".

H.
Il 29 dicembre 2017, il richiedente ha risposto allo scritto speditogli dalla SEM il 3 novembre 2017, negando innanzitutto "categoricamente di essere implicato in ogni atto o attività legata al terrorismo, ciò che ho sempre denunciato e continuerò a farlo". In secondo luogo, egli ha sottolineato che "come religioso e mediatore interculturale, intrattengo dei vasti legami con diverse persone di diverse etnie e con diversi problemi che sollecitano i miei servizi religiosi, morali e spirituali. Fa parte anche della mia funzione [...] avere contatti anche con persone di - statuto speciale -, con lo scopo di orientarle o correggere il loro comportamento". Ancora, egli ha rivelato il nome della persona incontrata in Arabia Saudita, "il giovane marocchino [...], espulso dall'Italia e finito in Svizzera, più precisamente nel quartiere della nostra Moschea, con un permesso di soggiorno valido. Il mio rapporto con lui si è limitato nell'avvertimento a lui rivolto di non mettersi lui stesso o la Moschea in difficoltà e di comportarsi bene e soprattutto di approfittare dell'occasione offertagli dalla Svizzera per aprire una pagina nuova dopo l'episodio dell'espulsione dall'Italia. Voglio precisare che in Arabia Saudita, il mio incontro con lui è avvenuto per caso durante il pellegrinaggio, in un luogo pubblico e aperto per una durata di pochi minuti". Dipoi, egli ha rammentato che "durante tutti questi anni la mia collaborazione era ottima con le diverse autorità dell'amministrazione cantonale e federale". In quinto luogo, egli ha precisato che "nella Moschea non ho mai assistito a discorsi Jihadisti o richiami alla violenza oppure di opinioni che si esprimevano a favore della partenza nelle zone di conflitto in Medio Oriente", aggiungendo in particolare che "la posizione geografica [...] è certamente un fattore che ha favorito l'espansione del radicalismo nella nostra comunità e nel nostro territorio". Da ultimo, l'interessato ha manifestato la sua sorpresa riguardo alla questione vertente sul finanziamento del luogo di culto, dichiarando che "è la prima volta che sento che nel quadro di una domanda di naturalizzazione venga fatto questo tipo di richiesta. [...]. In ogni caso, per dimostrare la nostra trasparenza e collaborazione, per rispetto dei dati personali dei membri della nostra associazione, siamo pronti a consegnare la documentazione richiesta al mio legale e ad un esperto eventualmente scelto di comune accordo, affinché quest'ultimo analizzi la documentazione e verifichi l'origine del finanziamento della Moschea". Al suo scritto il richiedente ha allegato una serie di certificati e testimonianze sulla sua persona, rilasciati da istituzioni e persone con cui ha "collaborato in modo stretto" nel corso
degli anni della sua presenza in Svizzera, nonché alcuni articoli di giornale, e dei quali si dirà, per quanto necessario, nel prosieguo.

I.
Su richiesta dell'interessato, il 26 gennaio 2018 la SEM gli ha trasmesso il suo incarto (...) con un elenco degli atti (doc. 1 a 24), dal quale risultano i documenti che sono stati prodotti integralmente, quelli che sono stati riassunti o anonimizzati (confidenziali) e quelli che non sono stati esibiti. La SEM ha invitato il richiedente a restituirle l'incarto entro il 5 febbraio 2018, fissandogli un termine fino al 23 febbraio successivo per un'eventuale presa di posizione complementare e per farle pervenire, in particolare, "i giustificativi degli estratti bancari che comprovino la provenienza dei fondi che finanziano la Moschea".

J.
Il 15 febbraio 2018, A._______ ha comunicato all'autorità di prima istanza la sua disponibilità a sollecitare il consenso della B._______ per consegnare la documentazione bancaria relativa alla Moschea ad un esperto indipendente a scopo di analisi e per mettere il rapporto peritale a disposizione della SEM. Egli ha inoltre chiesto alla SEM di concedergli pieno accesso agli atti oppure di motivare i motivi dell'estromissione di alcuni documenti, e di concedergli un nuovo termine per presentare le sue osservazioni inerenti alla lettera del 26 gennaio 2018.

K.
Il 5 marzo 2018, l'autorità inferiore ha precisato di "rinunciare per il momento alla nostra precedente richiesta di trasmetterci i giustificativi richiesti. Tuttavia, le [sue] affermazioni, secondo le quali egli non conoscerebbe le persone che finanziano la Moschea e non saprebbe nulla su tale finanziamento, risultano poco credibili, specialmente in considerazione del ruolo che riveste al [suo] interno. Le chiediamo pertanto di indicarci almeno in maniera generale, la provenienza dei fondi che finanziano la Moschea". Allo scopo di esprimersi in proposito, la SEM ha impartito al richiedente un nuovo termine scadente il 2 maggio 2018.

L.
Il 25 aprile 2018, l'interessato ha informato la SEM che il "finanziamento della Moschea avviene tramite il versamento della quota sociale da parte dei soci dell'associazione B._______, le libere offerte e le donazioni (ad esempio, tramite la raccolta di offerte in occasione delle funzioni religiose, come avviene in ogni chiesa cristiana e in ogni sinagoga). Come per tutte le associazioni, la B._______ inoltra regolarmente la dichiarazione fiscale alle competenti autorità e tiene la propria contabilità". Egli ha concluso di non essere "in grado di fornire altre informazioni e documentazione a sostegno della propria posizione, avendo fornito tutto quanto in suo potere nei precedenti scritti a voi indirizzati".

M.
Con decisione negativa del 14 settembre 2018 (data di notifica: 17 settembre 2018), l'autorità di prima istanza ha rifiutato di concedere l'autorizzazione alla naturalizzazione ordinaria di A._______. In sunto, la SEM ha ritenuto che egli "intratterrebbe dei legami con islamisti radicali, con persone sospettate di partecipare ad attività legate al terrorismo, mantenendo contatti con giovani radicalizzati o in fase di radicalizzazione, che sarebbero in seguito divenuti combattenti della Jihad islamica", concludendone che questi rappresenterebbe una "compromissione duratura della sicurezza interna ed esterna della Svizzera".

N.
Il 17 ottobre 2018, l'interessato ha sporto una "denuncia/querela" al Ministero pubblico della Confederazione (MPC) contro "ignoti funzionari dell'Amministrazione federale", in particolare della SEM e del SIC per titolo di diffamazione, calunnia, ingiuria e abuso d'autorità.

O.

In medesima data, A._______, rappresentato dal suo legale, ha adito il Tribunale amministrativo federale (TAF), chiedendo, sul piano sostanziale, l'annullamento della decisione della SEM del 14 settembre 2018 e la concessione l'autorizzazione federale alla naturalizzazione ordinaria; contestualmente di accertare l'effetto sospensivo del ricorso e di accordargli l'assistenza giudiziaria con il gratuito patrocinio, nonché di sospendere la procedura sino all'evasione della precitata denuncia e all'ottenimento di una risposta alle "segnalazion[i]" inoltrate all'AVI-AIn e alla Consigliera federale Simonetta Sommaruga.

In sintesi, il ricorrente rimprovera alla SEM di avere ecceduto e abusato del proprio potere d'apprezzamento, di avere accertato i fatti giuridicamente rilevanti in maniera inesatta e incompleta e pretende inoltre che la decisione impugnata sarebbe inadeguata. Innanzitutto, egli afferma che il rifiuto, da parte della SEM, di concedere l'autorizzazione federale alla sua naturalizzazione ordinaria, si fonderebbe "(quasi) esclusivamente su quanto emergerebbe dagli atti del SIC", e si chiede, alla luce del fatto di non aver potuto "prendere atto delle (infondate) accuse mosse nei suoi confronti dal SIC", come potrebbe "validamente confutare le argomentazioni della SEM?". Su questa scia, egli sostiene che "il rifiuto della SEM di concedere completo accesso agli atti costituisce una grave violazione del diritto di essere sentito" (ricorso, §§ 42, 44, 45 e 46). In secondo luogo, riferendosi al "Manuale sulla cittadinanza" edito dalla stessa autorità inferiore e valevole fino al 31 dicembre 2017, nonché, in particolare, alla sentenza del TAF C-4132/2012 del 30 gennaio 2015, il ricorrente sottolinea come la SEM non sarebbe vincolata dal preavviso del SIC essendo tenuta a verificare la "sussistenza di un ruolo concreto (e non aleatorio o presunto) in attività incompatibili con la sicurezza interna ed esterna della Svizzera" (ricorso, § 50). Rispetto al suo caso, prendendo spunto dalla sentenza TAF C-2917/2012 del 6 luglio 2015, il ricorrente rimprovera inoltre alla SEM di aver "fatto esattamente il contrario di quanto afferma la giurisprudenza", nella misura in cui le affermazioni del SIC, contenute nello scritto del 28 febbraio 2017, sarebbero "puramente delle supposizioni, senza che vi siano agli atti elementi concreti e reali circa un coinvolgimento del ricorrente in attività terroristiche" (ricorso, §§ 54 e 55). Ancora, il ricorrente contesta di essere stato poco collaborativo con il SIC, al quale rimprovera peraltro una "pura valutazione soggettiva" sul suo conto (ricorso, § 58). Per il resto, egli ribadisce che "la SEM si fonda acriticamente sul rapporto datato 28.02.2017 del SIC, senza analizzarlo e senza suffragarlo con elementi concreti a sostegno", puntualizzando segnatamente che, rispetto al finanziamento del luogo di culto, non potrebbe essergli rimproverato di non avere collaborato, nella misura in cui egli "ha potuto fornire unicamente quelle informazioni che la B._______ gli ha permesso di fornire" di modo che, se avesse rivelato ulteriori informazioni, avrebbe violato, tra l'altro, i diritti della personalità della stessa (ricorso, §§ 60 e 65).

P.
Con decisione incidentale del 30 ottobre 2018, questo Tribunale ha comunicato al ricorrente, da un lato, che il ricorso contro una decisione negativa, come quella impugnata, non può avere, per definizione, alcun effetto sospensivo, e, dall'altro lato, ha acconsentito a sospendere la procedura per un periodo di tre mesi a decorrere dal ricevimento della decisione incidentale, riservandosi di trattare la questione dell'assistenza giudiziaria e del gratuito patrocinio una volta conosciuto l'esito della procedura davanti al MPC e delle segnalazioni all'AVI-AIn e alla Consigliera federale Simonetta Sommaruga.

Q.
Il 28 e il 31 gennaio 2019, il ricorrente ha indirizzato a questo Tribunale un'istanza tendente a prorogare la sospensione della procedura fino al 21 maggio successivo, e ciò in attesa della definizione delle predette procedure. Il 5 febbraio 2019, il TAF ha dato un seguito positivo all'istanza, invitando il ricorrente ad informarlo sulla situazione entro la fine del periodo di sospensione. Il 16 maggio 2019, il ricorrente si è così rivolto a questo Tribunale per ottenere una nuova proroga della sospensione della procedura fino al 16 settembre susseguente, richiesta accolta dal TAF con ordinanza del 27 maggio 2019.

R.
Il 13 giugno 2019, il MPC ha decretato il non luogo a procedere nel contesto della procedura sub lett. N, non ritenendo dati i presupposti processuali per i reati di diffamazione e calunnia e non adempiuti gli elementi costitutivi dei reati di diffamazione, calunnia, ingiuria e abuso d'autorità. Il 27 giugno 2019, il ricorrente ha così inoltrato un reclamo contro detta decisione alla Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale (CRP-TPF), con la richiesta di ordinare al MPC di aprire l'istruzione dei presunti reati.

S.
In esito a quanto sopra, 13 settembre 2019 il ricorrente ha sollecitato il TAF a prorogare ulteriormente la sospensione della procedura fino al
2 dicembre seguente. Il 1° ottobre 2019, il Tribunale ha acconsentito a procedere in questo senso, invitando contestualmente il ricorrente ad informarlo sullo stato dei fatti alla scadenza del termine prorogato.

T.
Il 4 ottobre 2019, mediante sentenza definitiva, la CRP-TPF ha respinto il reclamo testé menzionato confermando la decisione del MPC.

U.
Il 29 novembre 2019, l'insorgente ha così informato questo Tribunale circa il suo interesse al proseguimento della procedura richiedendone la riattivazione. Egli ha inoltre rinnovato la sua istanza tesa alla concessione dell'assistenza giudiziaria ed al gratuito patrocinio, esibendo un nuovo formulario, compilato e corredato dai relativi giustificativi, il tutto puntualizzando alcune sue esigenze riguardo all'anonimizzazione della sentenza di merito. Infine, egli ha chiesto di essere sentito onde "fornire tutti i dettagli necessari [...] quanto alle infondate accuse mosse nei suoi confronti dal SIC e dalla SEM". Al suo scritto il ricorrente ha allegato ulteriori documenti, che verranno menzionati di seguito laddove necessario.

V.
Con ordinanza del 25 settembre 2020, il TAF, richiamati i principi reggenti l'assistenza giudiziaria, ha intimato il ricorrente di fornire ulteriore documentazione bancaria onde evadere la relativa istanza.

W.
Mediante scritto del 19 ottobre 2020, egli ha dato parzialmente seguito alle richieste di questo Tribunale.

X.
Per mezzo di ulteriore decisione incidentale del 16 dicembre 2020, il TAF ha respinto la domanda di assistenza giudiziaria e di gratuito patrocinio, invitando nel contempo l'insorgente a versare un anticipo di CHF 1'000.- a copertura delle presunte spese processuali, somma poi tempestivamente corrisposta da quest'ultimo.

Y.
Il 12 gennaio 2021 questo Tribunale ha così trasmesso alla SEM una copia del ricorso e dell'incarto invitandola a presentare una risposta entro il
1° febbraio 2021.

Z.
Il 27 gennaio 2021 il patrocinatore dell'insorgente ha inoltrato al TAF alcune osservazioni aggiuntive ribadendo la necessità di assumere le prove già richieste nell'allegato del 29 novembre 2019. Nella medesima occasione ha prodotto uno scritto redatto di proprio pugno dal ricorrente medesimo.

AA.
Con risposta del 29 gennaio 2021, la SEM si è limitata a rinviare agli argomenti di cui al provvedimento avversato.

BB.
Mediante successiva ordinanza del 3 febbraio 2021, il TAF ha accusato ricezione dello scritto di cui sopra e trasmesso al ricorrente un esemplare della risposta dell'autorità intimata concedendogli un termine sino al 23 febbraio 2021 per inoltrare la propria replica.

CC.
Il 22 febbraio 2021 l'insorgente ha presentato la propria replica. In tale contesto egli ha segnatamente chiesto a questo Tribunale di "verificare le prove in possesso della SEM" e sulla cui base gli sarebbero state mosse le gravi accuse di coinvolgimento in attività terroristiche nonché di procedere ad alcuni interrogatori di terze persone. Detto allegato è stato trasmesso per conoscenza alla SEM il 25 febbraio 2021.

DD.
Il 30 marzo 2021, il TAF ha proceduto alla consultazione dell'incarto del SIC e ne ha versato agli atti un dettagliato verbale in cui sono stati referenziati tutti gli atti che lo componevano. Atteso che dalla compulsazione si è altresì evinto che il ricorrente era stato sentito, il (...) 2017, nell'ambito di una procedura penale riguardante una terza persona, poi sfociata in un decreto d'abbandono, questo Tribunale ha pure richiesto ed ottenuto anche il relativo verbale di interrogatorio presso MPC.

EE.
Con decisione incidentale del 27 maggio 2021, il TAF ha quindi trasmesso all'insorgente una versione parzialmente anonimizzata del verbale redatto nell'ambito della consultazione degli atti del SIC svoltasi il 30 marzo 2021 e una copia del verbale di interrogatorio che ha avuto luogo presso il MPC il (...) 2017, concedendogli un termine per esprimersi al riguardo.

FF.
Il 15 giugno 2021 il ricorrente ha presentato le proprie osservazioni in merito ai precitati verbali. In tale sede, egli ha posto in particolare l'accento sul fatto che nonostante la sorveglianza sia durata oltre 18 anni, dall'incarto del Servizio non emergerebbe alcun comportamento di rilevanza penale. L'insorgente ha dipoi fornito delle precisazioni con riferimento ad alcuni degli atti raccolti dal del SIC. Egli ha concluso la sua presa posizione sostenendo che "la maggior parte degli atti [...] sono stati allestiti dal SIC prima dell'emissione della decisione [...] impugnata"; "io non ero al corrente degli atti riportati nel verbale, ciò che conferma il mio agire naturale di persona che non ha niente a che vedere con l'estremismo". Ha altresì puntualizzato "il sottoscritto nei suoi oltre 20 anni di residenza in Svizzera si è molto impegnato a favore dell'integrazione della sua comunità [...] del dialogo interculturale ed interreligioso" e che "non ci sono affermazioni secondo le quali il sottoscritto sarebbe coinvolto in attività terroristica, di sostegno al terrorismo o simpatizzante con i movimenti islamici radicali". Inoltre ha affermato che "dagli atti non emergono affermazioni che potrebbero costituire un danno alla sicurezza interna o esterna del Paese"; "prove o elementi che confermano che il sottoscritto finanzierebbe il terrorismo" e ricordato come "il SIC non afferma da nessuna parte che io appartenga a correnti d'estremismo islamico oppure che io sia coinvolto in attività terroristiche". Da ultimo, ha posto l'accento sul fatto che "come si può notare [...] sono molteplici le attività e gli anni in cui il sottoscritto ha collaborato con la SEM [...] pertanto la SEM contraddice sé stessa con l'adozione della decisione impugnata".

Ulteriori fatti ed argomenti addotti dalle parti saranno ripresi nei considerandi qualora risultino decisivi per l'esito della vertenza.

Diritto:

1.
Secondo l'art. 31
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 31 Grundsatz - Das Bundesverwaltungsgericht beurteilt Beschwerden gegen Verfügungen nach Artikel 5 des Bundesgesetzes vom 20. Dezember 196819 über das Verwaltungsverfahren (VwVG).
della legge sul Tribunale amministrativo federale del 17 giugno 2005 (LTAF, RS 173.32), questo Tribunale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'art. 5
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 5
1    Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben:
a  Begründung, Änderung oder Aufhebung von Rechten oder Pflichten;
b  Feststellung des Bestehens, Nichtbestehens oder Umfanges von Rechten oder Pflichten;
c  Abweisung von Begehren auf Begründung, Änderung, Aufhebung oder Feststellung von Rechten oder Pflichten oder Nichteintreten auf solche Begehren.
2    Als Verfügungen gelten auch Vollstreckungsverfügungen (Art. 41 Abs. 1 Bst. a und b), Zwischenverfügungen (Art. 45 und 46), Einspracheentscheide (Art. 30 Abs. 2 Bst. b und 74), Beschwerdeentscheide (Art. 61), Entscheide im Rahmen einer Revision (Art. 68) und die Erläuterung (Art. 69).25
3    Erklärungen von Behörden über Ablehnung oder Erhebung von Ansprüchen, die auf dem Klageweg zu verfolgen sind, gelten nicht als Verfügungen.
PA, emanate dalle autorità menzionate all'art. 33
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 33 Vorinstanzen - Die Beschwerde ist zulässig gegen Verfügungen:
a  des Bundesrates und der Organe der Bundesversammlung auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses des Bundespersonals einschliesslich der Verweigerung der Ermächtigung zur Strafverfolgung;
b  des Bundesrates betreffend:
b1  die Amtsenthebung eines Mitgliedes des Bankrats, des Direktoriums oder eines Stellvertreters oder einer Stellvertreterin nach dem Nationalbankgesetz vom 3. Oktober 200325,
b10  die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Schweizerischen Trassenvergabestelle oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Geschäftsführerin oder des Geschäftsführers durch den Verwaltungsrat nach dem Eisenbahngesetz vom 20. Dezember 195743;
b2  die Abberufung eines Verwaltungsratsmitgliedes der Eidgenössischen Finanzmarktaufsicht oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Direktorin oder des Direktors durch den Verwaltungsrat nach dem Finanzmarktaufsichtsgesetz vom 22. Juni 200726,
b3  die Sperrung von Vermögenswerten gestützt auf das Bundesgesetz vom 18. Dezember 201528 über die Sperrung und die Rückerstattung unrechtmässig erworbener Vermögenswerte ausländischer politisch exponierter Personen,
b4  das Verbot von Tätigkeiten nach dem NDG30,
b5bis  die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Eidgenössischen Instituts für Metrologie nach dem Bundesgesetz vom 17. Juni 201133 über das Eidgenössische Institut für Metrologie,
b6  die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Eidgenössischen Revisionsaufsichtsbehörde oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Direktorin oder des Direktors durch den Verwaltungsrat nach dem Revisionsaufsichtsgesetz vom 16. Dezember 200535,
b7  die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Schweizerischen Heilmittelinstituts nach dem Heilmittelgesetz vom 15. Dezember 200037,
b8  die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Anstalt nach dem Ausgleichsfondsgesetz vom 16. Juni 201739,
b9  die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Schweizerischen Instituts für Rechtsvergleichung nach dem Bundesgesetz vom 28. September 201841 über das Schweizerische Institut für Rechtsvergleichung,
c  des Bundesstrafgerichts auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses seiner Richter und Richterinnen und seines Personals;
cbis  des Bundespatentgerichts auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses seiner Richter und Richterinnen und seines Personals;
cter  der Aufsichtsbehörde über die Bundesanwaltschaft auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses der von der Vereinigten Bundesversammlung gewählten Mitglieder der Bundesanwaltschaft;
dquinquies  der Bundeskanzlei, der Departemente und der ihnen unterstellten oder administrativ zugeordneten Dienststellen der Bundesverwaltung;
e  der Anstalten und Betriebe des Bundes;
f  der eidgenössischen Kommissionen;
g  der Schiedsgerichte auf Grund öffentlich-rechtlicher Verträge des Bundes, seiner Anstalten und Betriebe;
h  der Instanzen oder Organisationen ausserhalb der Bundesverwaltung, die in Erfüllung ihnen übertragener öffentlich-rechtlicher Aufgaben des Bundes verfügen;
i  kantonaler Instanzen, soweit ein Bundesgesetz gegen ihre Verfügungen die Beschwerde an das Bundesverwaltungsgericht vorsieht.
LTAF, salvo nei casi previsti all'art. 32
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 32 Ausnahmen
1    Die Beschwerde ist unzulässig gegen:
a  Verfügungen auf dem Gebiet der inneren und äusseren Sicherheit des Landes, der Neutralität, des diplomatischen Schutzes und der übrigen auswärtigen Angelegenheiten, soweit das Völkerrecht nicht einen Anspruch auf gerichtliche Beurteilung einräumt;
b  Verfügungen betreffend die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen sowie Volkswahlen und -abstimmungen;
c  Verfügungen über leistungsabhängige Lohnanteile des Bundespersonals, soweit sie nicht die Gleichstellung der Geschlechter betreffen;
d  ...
e  Verfügungen auf dem Gebiet der Kernenergie betreffend:
e1  Rahmenbewilligungen von Kernanlagen,
e2  die Genehmigung des Entsorgungsprogramms,
e3  den Verschluss von geologischen Tiefenlagern,
e4  den Entsorgungsnachweis;
f  Verfügungen über die Erteilung oder Ausdehnung von Infrastrukturkonzessionen für Eisenbahnen;
g  Verfügungen der unabhängigen Beschwerdeinstanz für Radio und Fernsehen;
h  Verfügungen über die Erteilung von Konzessionen für Spielbanken;
i  Verfügungen über die Erteilung, Änderung oder Erneuerung der Konzession für die Schweizerische Radio- und Fernsehgesellschaft (SRG);
j  Verfügungen über die Beitragsberechtigung einer Hochschule oder einer anderen Institution des Hochschulbereichs.
2    Die Beschwerde ist auch unzulässig gegen:
a  Verfügungen, die nach einem anderen Bundesgesetz durch Einsprache oder durch Beschwerde an eine Behörde im Sinne von Artikel 33 Buchstaben c-f anfechtbar sind;
b  Verfügungen, die nach einem anderen Bundesgesetz durch Beschwerde an eine kantonale Behörde anfechtbar sind.
LTAF. La procedura di ricorso è retta dalla PA (art. 37
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 37 Grundsatz - Das Verfahren vor dem Bundesverwaltungsgericht richtet sich nach dem VwVG56, soweit dieses Gesetz nichts anderes bestimmt.
LTAF). La SEM fa parte delle dette autorità
(art. 33 lett. d
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 33 Vorinstanzen - Die Beschwerde ist zulässig gegen Verfügungen:
a  des Bundesrates und der Organe der Bundesversammlung auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses des Bundespersonals einschliesslich der Verweigerung der Ermächtigung zur Strafverfolgung;
b  des Bundesrates betreffend:
b1  die Amtsenthebung eines Mitgliedes des Bankrats, des Direktoriums oder eines Stellvertreters oder einer Stellvertreterin nach dem Nationalbankgesetz vom 3. Oktober 200325,
b10  die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Schweizerischen Trassenvergabestelle oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Geschäftsführerin oder des Geschäftsführers durch den Verwaltungsrat nach dem Eisenbahngesetz vom 20. Dezember 195743;
b2  die Abberufung eines Verwaltungsratsmitgliedes der Eidgenössischen Finanzmarktaufsicht oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Direktorin oder des Direktors durch den Verwaltungsrat nach dem Finanzmarktaufsichtsgesetz vom 22. Juni 200726,
b3  die Sperrung von Vermögenswerten gestützt auf das Bundesgesetz vom 18. Dezember 201528 über die Sperrung und die Rückerstattung unrechtmässig erworbener Vermögenswerte ausländischer politisch exponierter Personen,
b4  das Verbot von Tätigkeiten nach dem NDG30,
b5bis  die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Eidgenössischen Instituts für Metrologie nach dem Bundesgesetz vom 17. Juni 201133 über das Eidgenössische Institut für Metrologie,
b6  die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Eidgenössischen Revisionsaufsichtsbehörde oder die Genehmigung der Auflösung des Arbeitsverhältnisses der Direktorin oder des Direktors durch den Verwaltungsrat nach dem Revisionsaufsichtsgesetz vom 16. Dezember 200535,
b7  die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Schweizerischen Heilmittelinstituts nach dem Heilmittelgesetz vom 15. Dezember 200037,
b8  die Abberufung eines Verwaltungsratsmitglieds der Anstalt nach dem Ausgleichsfondsgesetz vom 16. Juni 201739,
b9  die Abberufung eines Mitglieds des Institutsrats des Schweizerischen Instituts für Rechtsvergleichung nach dem Bundesgesetz vom 28. September 201841 über das Schweizerische Institut für Rechtsvergleichung,
c  des Bundesstrafgerichts auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses seiner Richter und Richterinnen und seines Personals;
cbis  des Bundespatentgerichts auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses seiner Richter und Richterinnen und seines Personals;
cter  der Aufsichtsbehörde über die Bundesanwaltschaft auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses der von der Vereinigten Bundesversammlung gewählten Mitglieder der Bundesanwaltschaft;
dquinquies  der Bundeskanzlei, der Departemente und der ihnen unterstellten oder administrativ zugeordneten Dienststellen der Bundesverwaltung;
e  der Anstalten und Betriebe des Bundes;
f  der eidgenössischen Kommissionen;
g  der Schiedsgerichte auf Grund öffentlich-rechtlicher Verträge des Bundes, seiner Anstalten und Betriebe;
h  der Instanzen oder Organisationen ausserhalb der Bundesverwaltung, die in Erfüllung ihnen übertragener öffentlich-rechtlicher Aufgaben des Bundes verfügen;
i  kantonaler Instanzen, soweit ein Bundesgesetz gegen ihre Verfügungen die Beschwerde an das Bundesverwaltungsgericht vorsieht.
LTAF) ed il rifiuto di concedere l'autorizzazione federale alla naturalizzazione ordinaria, costituisce una decisione ai sensi
dell'art. 5 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 5
1    Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben:
a  Begründung, Änderung oder Aufhebung von Rechten oder Pflichten;
b  Feststellung des Bestehens, Nichtbestehens oder Umfanges von Rechten oder Pflichten;
c  Abweisung von Begehren auf Begründung, Änderung, Aufhebung oder Feststellung von Rechten oder Pflichten oder Nichteintreten auf solche Begehren.
2    Als Verfügungen gelten auch Vollstreckungsverfügungen (Art. 41 Abs. 1 Bst. a und b), Zwischenverfügungen (Art. 45 und 46), Einspracheentscheide (Art. 30 Abs. 2 Bst. b und 74), Beschwerdeentscheide (Art. 61), Entscheide im Rahmen einer Revision (Art. 68) und die Erläuterung (Art. 69).25
3    Erklärungen von Behörden über Ablehnung oder Erhebung von Ansprüchen, die auf dem Klageweg zu verfolgen sind, gelten nicht als Verfügungen.
PA, dimodoché questo Tribunale è competente a giudicare definitivamente il presente ricorso (cfr. art. 1 cpv. 2
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 1 Grundsatz
1    Das Bundesverwaltungsgericht ist das allgemeine Verwaltungsgericht des Bundes.
2    Es entscheidet als Vorinstanz des Bundesgerichts, soweit das Gesetz die Beschwerde an das Bundesgericht nicht ausschliesst.
3    Es umfasst 50-70 Richterstellen.
4    Die Bundesversammlung bestimmt die Anzahl Richterstellen in einer Verordnung.
5    Zur Bewältigung aussergewöhnlicher Geschäftseingänge kann die Bundesversammlung zusätzliche Richterstellen auf jeweils längstens zwei Jahre bewilligen.
LTAF e 83 lett. b della legge sul Tribunale federale del 17 giugno 2005 [LTF, RS 173.110]).

Ha diritto di ricorrere chi ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore, è particolarmente toccato dalla decisione impugnata e ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa (art. 48 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 48
1    Zur Beschwerde ist berechtigt, wer:
a  vor der Vorinstanz am Verfahren teilgenommen hat oder keine Möglichkeit zur Teilnahme erhalten hat;
b  durch die angefochtene Verfügung besonders berührt ist; und
c  ein schutzwürdiges Interesse an deren Aufhebung oder Änderung hat.
2    Zur Beschwerde berechtigt sind ferner Personen, Organisationen und Behörden, denen ein anderes Bundesgesetz dieses Recht einräumt.
PA). Il ricorso deve essere depositato entro trenta giorni dalla notificazione della decisione (art. 50 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 50
1    Die Beschwerde ist innerhalb von 30 Tagen nach Eröffnung der Verfügung einzureichen.
2    Gegen das unrechtmässige Verweigern oder Verzögern einer Verfügung kann jederzeit Beschwerde geführt werden.
PA) e contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante, con allegati, se disponibili, la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova (art. 52 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 52
1    Die Beschwerdeschrift hat die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift des Beschwerdeführers oder seines Vertreters zu enthalten; die Ausfertigung der angefochtenen Verfügung und die als Beweismittel angerufenen Urkunden sind beizulegen, soweit der Beschwerdeführer sie in Händen hat.
2    Genügt die Beschwerde diesen Anforderungen nicht oder lassen die Begehren des Beschwerdeführers oder deren Begründung die nötige Klarheit vermissen und stellt sich die Beschwerde nicht als offensichtlich unzulässig heraus, so räumt die Beschwerdeinstanz dem Beschwerdeführer eine kurze Nachfrist zur Verbesserung ein.
3    Sie verbindet diese Nachfrist mit der Androhung, nach unbenutztem Fristablauf auf Grund der Akten zu entscheiden oder, wenn Begehren, Begründung oder Unterschrift fehlen, auf die Beschwerde nicht einzutreten.
PA).

In concreto, il ricorrente, destinatario della decisione impugnata, ha adito questo Tribunale tempestivamente e nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge. Ne discende che il ricorso è ammissibile e nulla osta al suo esame da parte del TAF.

2.
Con ricorso al Tribunale amministrativo federale possono essere invocati, giusta l'art. 49
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 49 - Der Beschwerdeführer kann mit der Beschwerde rügen:
a  Verletzung von Bundesrecht einschliesslich Überschreitung oder Missbrauch des Ermessens;
b  unrichtige oder unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhaltes;
c  Unangemessenheit; die Rüge der Unangemessenheit ist unzulässig, wenn eine kantonale Behörde als Beschwerdeinstanz verfügt hat.
PA in combinato disposto con l'art. 37
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 37 Grundsatz - Das Verfahren vor dem Bundesverwaltungsgericht richtet sich nach dem VwVG56, soweit dieses Gesetz nichts anderes bestimmt.
LTAF, la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento, l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti, nonché l'inadeguatezza. Il TAF non è vincolato né dai motivi addotti (art. 62 cpv. 4
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 62
1    Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern.
2    Zuungunsten einer Partei kann sie die angefochtene Verfügung ändern, soweit diese Bundesrecht verletzt oder auf einer unrichtigen oder unvollständigen Feststellung des Sachverhaltes beruht; wegen Unangemessenheit darf die angefochtene Verfügung nicht zuungunsten einer Partei geändert werden, ausser im Falle der Änderung zugunsten einer Gegenpartei.
3    Beabsichtigt die Beschwerdeinstanz, die angefochtene Verfügung zuungunsten einer Partei zu ändern, so bringt sie der Partei diese Absicht zur Kenntnis und räumt ihr Gelegenheit zur Gegenäusserung ein.
4    Die Begründung der Begehren bindet die Beschwerdeinstanz in keinem Falle.
PA), né dalle considerazioni giuridiche della decisione impugnata, né dalle argomentazioni delle parti (cfr. DTAF 2014/1 consid. 2).

3.
Giusta l'art. 50 cpv. 2
SR 141.0 Bundesgesetz vom 20. Juni 2014 über das Schweizer Bürgerrecht (Bürgerrechtsgesetz, BüG) - Bürgerrechtsgesetz
BüG Art. 50 Nichtrückwirkung - 1 Erwerb und Verlust des Schweizer Bürgerrechts richten sich nach dem Recht, das bei Eintritt des massgebenden Tatbestandes in Kraft steht.
1    Erwerb und Verlust des Schweizer Bürgerrechts richten sich nach dem Recht, das bei Eintritt des massgebenden Tatbestandes in Kraft steht.
2    Vor dem Inkrafttreten dieses Gesetzes eingereichte Gesuche werden bis zum Entscheid über das Gesuch nach den Bestimmungen des bisherigen Rechts behandelt.
della Legge federale sulla cittadinanza svizzera del 20 giugno 2014 (LCit, RS 141.0), entrata in vigore il 1° gennaio 2018, le domande presentate prima dell'entrata in vigore di tale testo normativo sono trattate secondo le disposizioni della Legge federale del 29 settembre 1952 su l'acquisto e la perdita della cittadinanza svizzera (di seguito: vLCit) fino alla decisione relativa alla domanda. Atteso che nel caso in narrativa la domanda di naturalizzazione ordinaria risale al 19 febbraio 2015, la presente procedura ricorsuale è retta dal diritto anteriore (cfr. sentenza del TAF F-349/2016 del 10 maggio 2019 [parzialmente pubblicata come
DTAF 2019 VII/5] consid. 4).

4.

4.1 Nel ricorso l'interessato si duole innanzitutto di una violazione formale, e meglio, di un'ingiustificata limitazione del suo diritto di accesso agli atti. A suo dire, il rifiuto di concedergli in compulsazione l'integralità dell'incarto configurerebbe una grave violazione del diritto di essere sentito
(art. 29 cpv. 2
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 29 Allgemeine Verfahrensgarantien - 1 Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist.
1    Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist.
2    Die Parteien haben Anspruch auf rechtliches Gehör.
3    Jede Person, die nicht über die erforderlichen Mittel verfügt, hat Anspruch auf unentgeltliche Rechtspflege, wenn ihr Rechtsbegehren nicht aussichtslos erscheint. Soweit es zur Wahrung ihrer Rechte notwendig ist, hat sie ausserdem Anspruch auf unentgeltlichen Rechtsbeistand.
Cost.) nonché degli art. 26 e
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 29 Allgemeine Verfahrensgarantien - 1 Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist.
1    Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist.
2    Die Parteien haben Anspruch auf rechtliches Gehör.
3    Jede Person, die nicht über die erforderlichen Mittel verfügt, hat Anspruch auf unentgeltliche Rechtspflege, wenn ihr Rechtsbegehren nicht aussichtslos erscheint. Soweit es zur Wahrung ihrer Rechte notwendig ist, hat sie ausserdem Anspruch auf unentgeltlichen Rechtsbeistand.
seg. PA, atteso che un siffatto diniego non lo avrebbe posto nelle condizioni di "potersi adeguatamente difender[e] dalle accuse rivoltegli" e di impugnare il provvedimento avversato in piena cognizione di causa.

4.2 Il diritto di essere sentiti fa parte delle garanzie procedurali generali previste dalla Costituzione; esso è consacrato dall'art. 29 cpv. 2
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 29 Allgemeine Verfahrensgarantien - 1 Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist.
1    Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist.
2    Die Parteien haben Anspruch auf rechtliches Gehör.
3    Jede Person, die nicht über die erforderlichen Mittel verfügt, hat Anspruch auf unentgeltliche Rechtspflege, wenn ihr Rechtsbegehren nicht aussichtslos erscheint. Soweit es zur Wahrung ihrer Rechte notwendig ist, hat sie ausserdem Anspruch auf unentgeltlichen Rechtsbeistand.
Cost., e comprende il diritto, per la persona interessata, di prendere conoscenza dell'incarto, di esprimersi in merito agli elementi pertinenti prima che una decisione sia emanata nei suoi confronti, di produrre delle prove pertinenti, di ottenere che sia dato seguito alle sue offerte in tal senso, di partecipare all'amministrazione delle prove essenziali o almeno di poter esprimersi sul suo risultato, se ciò può influenzare la decisione da emanare.

4.3 L'art. 26 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 26
1    Die Partei oder ihr Vertreter hat Anspruch darauf, in ihrer Sache folgende Akten am Sitze der verfügenden oder einer durch diese zu bezeichnenden kantonalen Behörde einzusehen:
a  Eingaben von Parteien und Vernehmlassungen von Behörden;
b  alle als Beweismittel dienenden Aktenstücke;
c  Niederschriften eröffneter Verfügungen.
1bis    Die Behörde kann die Aktenstücke auf elektronischem Weg zur Einsichtnahme zustellen, wenn die Partei oder ihr Vertreter damit einverstanden ist.66
2    Die verfügende Behörde kann eine Gebühr für die Einsichtnahme in die Akten einer erledigten Sache beziehen; der Bundesrat regelt die Bemessung der Gebühr.
PA, che ne concretizza parte delle prerogative nell'ordinamento processuale, prevede la facoltà della parte o del suo rappresentante di consultare, nella sua causa, le memorie delle parti e le osservazioni delle autorità, tutti gli atti adoperati come mezzi di prova e le copie delle decisioni notificate. Non rientrano in questo decalogo gli atti interni non utilizzati quali mezzi di prova nell'ambito della trattazione di un determinato caso. Si tratta di quei documenti che non hanno valore probatorio e che servono esclusivamente alla formazione di un'opinione a livello interno nella misura in cui sono destinati all'uso proprio ed esclusivo dell'amministrazione, segnatamente richieste, bozze di decisione, annotazioni dei collaboratori e scambi di e-mail (cfr. DTF 132 II 485 consid. 3.4, 125 II 473 consid. 4a, 113 Ia 286 consid. 2d, Sentenze del Tribunale federale 2C_63/2011 del 20 ottobre 2011 consid. 3.2.4, sentenza del TAF A-2675/2015 del 9 febbraio 2017 consid. 4; Waldmann/Oeschger in: Waldmann/Weissenberger (ed.), Praxiskommentar VwVG, 2a ed. 2016, 65 ad art. 26). La finalità di tale delimitazione è quella di evitare che sia reso pubblico ciò che è servito a formare l'opinione dell'amministrazione o di un'autorità giudiziaria, a patto che i documenti in questione non siano serviti direttamente alla motivazione in causa, pur potendosi avverare utili per supportare un eventuale decisione ulteriore (cfr. Benoît Bovay, Procédure administrative, 2e ed. 2015, pag. 289). La classificazione fisica degli atti quali "documentazione interna" o "confidenziale" non è decisiva per giudicare se essi soggiacciano o meno al diritto di accesso, essendo la valenza oggettiva per la definizione della fattispecie rilevante per il giudizio a dover essere oggetto di apprezzamento (cfr. DTF 115 V 297 consid. 2g; DTAF 2011/37 consid. 5.4.1).

4.4 Visto il carattere costituzionale rivestito dalla garanzia procedurale, l'accesso agli atti che rientrano nel campo di applicazione
dell'art. 26 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 26
1    Die Partei oder ihr Vertreter hat Anspruch darauf, in ihrer Sache folgende Akten am Sitze der verfügenden oder einer durch diese zu bezeichnenden kantonalen Behörde einzusehen:
a  Eingaben von Parteien und Vernehmlassungen von Behörden;
b  alle als Beweismittel dienenden Aktenstücke;
c  Niederschriften eröffneter Verfügungen.
1bis    Die Behörde kann die Aktenstücke auf elektronischem Weg zur Einsichtnahme zustellen, wenn die Partei oder ihr Vertreter damit einverstanden ist.66
2    Die verfügende Behörde kann eine Gebühr für die Einsichtnahme in die Akten einer erledigten Sache beziehen; der Bundesrat regelt die Bemessung der Gebühr.
può essere negato solamente se un interesse pubblico o privato importante esiga l'osservanza del segreto (cfr. art. 27
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 27
1    Die Behörde darf die Einsichtnahme in die Akten nur verweigern, wenn:
a  wesentliche öffentliche Interessen des Bundes oder der Kantone, insbesondere die innere oder äussere Sicherheit der Eidgenossenschaft, die Geheimhaltung erfordern;
b  wesentliche private Interessen, insbesondere von Gegenparteien, die Geheimhaltung erfordern;
c  das Interesse einer noch nicht abgeschlossenen amtlichen Untersuchung es erfordert.
2    Die Verweigerung der Einsichtnahme darf sich nur auf die Aktenstücke erstrecken, für die Geheimhaltungsgründe bestehen.
3    Die Einsichtnahme in eigene Eingaben der Partei, ihre als Beweismittel eingereichten Urkunden und ihr eröffnete Verfügungen darf nicht, die Einsichtnahme in Protokolle über eigene Aussagen der Partei nur bis zum Abschluss der Untersuchung verweigert werden.
PA). L'esistenza di un motivo di diniego va in ogni caso valutata con il dovuto riserbo (cfr. Waldmann/Oeschger in: Waldmann/Weissenberger (ed.), Praxiskommentar VwVG, 2a ed. 2016, n. 17 ad art. 27). Una limitazione al diritto di consultazione è segnatamente giustificata allorquando la messa a disposizione degli atti pregiudichi la sicurezza interna o esterna della Confederazione a causa della divulgazione dei metodi di lavoro e delle fonti di informazione della polizia e dei servizi segreti (cfr. DTAF 2013/23 consid. 6.3 e seg.; sentenza del TAF C-1118/2006 del 2 luglio 2010 consid. 4, Waldmann/Oeschger, op. cit., n. 20 ad art. 27). In una pari eventualità gli atti di causa non concessi in compulsazione possono essere adoperati contro la parte in causa soltanto qualora l'autorità gliene abbia comunicato oralmente o per scritto il contenuto essenziale concedendogli la possibilità di pronunciarsi e di indicare prove contrarie (cfr. art. 28
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 28 - Wird einer Partei die Einsichtnahme in ein Aktenstück verweigert, so darf auf dieses zum Nachteil der Partei nur abgestellt werden, wenn ihr die Behörde von seinem für die Sache wesentlichen Inhalt mündlich oder schriftlich Kenntnis und ihr ausserdem Gelegenheit gegeben hat, sich zu äussern und Gegenbeweismittel zu bezeichnen.
PA). Questo principio trova applicazione sia per i documenti che non sono accessibili sia per i singoli elementi rimossi, per esempio mediante parziale anonimizzazione (cfr. DTAF 2012/19 consid. 4.3).

4.5 La violazione del diritto di essere sentito, ritenuta la natura formale dello stesso, implica, di principio, l'annullamento della decisione impugnata a prescindere dalle possibilità di successo nel merito (cfr. DTF 132 V 387 consid. 5.1; 127 V 431 consid. 3d). Secondo la prassi del Tribunale federale, tuttavia, una violazione del diritto di essere sentito può essere sanata nell'ambito di una procedura di ricorso qualora l'autorità adita goda dello stesso potere di esame di quella decidente (cfr. DTF 129 I 129 consid. 2.2.3; 126 I 68 consid. 2; 124 II 132 consid. 2d). La riparazione del vizio deve però, segnatamente in presenza di gravi violazioni, rimanere l'eccezione, non fosse altro perché la concessione successiva del diritto di essere sentito costituisce solo un surrogato imperfetto (cfr. DTF 137 I 195 consid. 2.3.2; 136 V 117 consid. 4.2.2.2; 135 I 279 consid. 2.6.1). Una riparazione entra inoltre in considerazione solo se la persona interessata non abbia a subire pregiudizio dalla concessione successiva, rispettivamente dalla sanatoria. In nessun caso, comunque, può essere ammesso che l'autorità pervenga ad un risultato che non avrebbe mai ottenuto procedendo in modo corretto (cfr. DTF 129 I 129 consid. 2.2.3).

4.6 Nel caso de quo, è a giusto titolo che l'autorità inferiore ha classificato parte degli atti come interni sottraendoli al diritto di consultazione. Si tratta infatti esclusivamente di scambi di e-mail, di note interne e di bozze prive di carattere probatorio. Sotto tale punto di questione, l'agire della SEM non presta pertanto il fianco a critiche. Per quanto riguarda invece gli atti utilizzati come mezzi di prova, va rilevato che alla luce del fatto che una parte dell'incarto conteneva documentazione confidenziale emessa dal SIC, rispettivamente un riassunto dell'incarto allestito da detto servizio, la restrizione dell'accesso agli atti rispondeva effettivamente ad un interesse pubblico preminente ed era di principio giustificata. Certo, questo Tribunale, dopo aver a sua volta preso conoscenza del dossier allestito dal Servizio, constata come il contenuto essenziale del medesimo, così come comunicato all'insorgente dall'autorità di prima istanza risulti estremamente succinto e parziale, tanto da lasciare dubbi circa l'effettivo rispetto di quanto prescritto all'art. 28
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 28 - Wird einer Partei die Einsichtnahme in ein Aktenstück verweigert, so darf auf dieses zum Nachteil der Partei nur abgestellt werden, wenn ihr die Behörde von seinem für die Sache wesentlichen Inhalt mündlich oder schriftlich Kenntnis und ihr ausserdem Gelegenheit gegeben hat, sich zu äussern und Gegenbeweismittel zu bezeichnen.
PA. Resta il fatto che lo stesso TAF ha consultato l'incarto in parola versandone agli atti un compendio ben più dettagliato e puntuale, permettendo dipoi al qui insorgente di prendere posizione al riguardo nel corso della procedura ricorsuale. Alla luce di ciò e conto tenuto della piena cognizione di cui gode questa autorità ricorsuale, vi sarebbe così da chiedersi se un'eventuale violazione del diritto di essere sentito ingenerata dal mancato rispetto dei presupposti di cui all'art. 28
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 28 - Wird einer Partei die Einsichtnahme in ein Aktenstück verweigert, so darf auf dieses zum Nachteil der Partei nur abgestellt werden, wenn ihr die Behörde von seinem für die Sache wesentlichen Inhalt mündlich oder schriftlich Kenntnis und ihr ausserdem Gelegenheit gegeben hat, sich zu äussern und Gegenbeweismittel zu bezeichnen.
PA possa essere considerata sanata. Visto l'esito della procedura la questione può nondimeno essere lasciata aperta.

5.

5.1 Ai sensi dell'art. 37 cpv. 1
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 37 Bürgerrechte - 1 Schweizerbürgerin oder Schweizerbürger ist, wer das Bürgerrecht einer Gemeinde und das Bürgerrecht des Kantons besitzt.
1    Schweizerbürgerin oder Schweizerbürger ist, wer das Bürgerrecht einer Gemeinde und das Bürgerrecht des Kantons besitzt.
2    Niemand darf wegen seiner Bürgerrechte bevorzugt oder benachteiligt werden. Ausgenommen sind Vorschriften über die politischen Rechte in Bürgergemeinden und Korporationen sowie über die Beteiligung an deren Vermögen, es sei denn, die kantonale Gesetzgebung sehe etwas anderes vor.
Cost. ha la cittadinanza svizzera chi possiede una cittadinanza comunale e la cittadinanza di un Cantone. Gli stranieri acquistano la cittadinanza svizzera mediante la naturalizzazione in un cantone e in un comune (dopo una procedura disciplinata dal diritto cantonale) e su riserva dell'autorizzazione federale rilasciata dall'autorità competente (art. 12 cpv. 1 e 2, art. 13 cpv. 1 e 15a cpv. 1 vLCit), ossia la SEM. I tre livelli di cui si compone la nazionalità svizzera sono indissolubilmente legati (cfr. sentenza del Tribunale federale 1D_3/2016 del 27 aprile 2017 consid. 2; DTAF 2013/34 consid. 5). Sebbene i cantoni dispongano di una competenza primaria nell'ambito della procedura di naturalizzazione ordinaria, la Confederazione ne stabilisce le prescrizioni minime ("Mindestvorschriften") e concede l'autorizzazione federale
(cfr. art. 38 cpv. 2
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 38 Erwerb und Verlust der Bürgerrechte - 1 Der Bund regelt Erwerb und Verlust der Bürgerrechte durch Abstammung, Heirat und Adoption. Er regelt zudem den Verlust des Schweizer Bürgerrechts aus anderen Gründen sowie die Wiedereinbürgerung.
1    Der Bund regelt Erwerb und Verlust der Bürgerrechte durch Abstammung, Heirat und Adoption. Er regelt zudem den Verlust des Schweizer Bürgerrechts aus anderen Gründen sowie die Wiedereinbürgerung.
2    Er erlässt Mindestvorschriften über die Einbürgerung von Ausländerinnen und Ausländern durch die Kantone und erteilt die Einbürgerungsbewilligung.
3    Er erleichtert die Einbürgerung von:
a  Personen der dritten Ausländergeneration;
b  staatenlosen Kindern.6
Cost.; DTAF 2013/34 consid. 5.1).

5.2 Il rilascio dell'autorizzazione federale è la conditio sine qua non per la concessione della cittadinanza svizzera nell'ambito di una naturalizzazione ordinaria. Essa costituisce il presupposto necessario per l'ottenimento della cittadinanza cantonale e comunale (cfr. sentenza del TAF F-349/2016 consid. 5.2; in questo senso anche la DTF 138 I 305, consid. 1.4.3). Tale passaggio permette all'Autorità federale competente di verificare se le condizioni formali (in particolare la residenza ai sensi dell'art. 15 vLCit) e materiali (art. 14 vLCit) per la naturalizzazione, che sono anche requisiti di base per i Cantoni e i Comuni, siano soddisfatte (cfr. DTF 138 I 305 consid. 1.4.3; DTAF 2013/34 consid. 5.1; decisione del TAF C-2917/2012 del 6 luglio 2015, consid. 4.2).

5.3 La procedura inerente l'autorizzazione federale è contraddistinta dalla grande libertà di apprezzamento di cui gode la SEM. Di principio, non esiste alcun diritto al rilascio della medesima anche laddove le condizioni legali risultino ossequiate (cfr. sentenze del TAF F-1704/2019 del 10 giugno 2020 consid. 4.2; F-2877/2018 del 14 gennaio 2019 consid. 3.4.1;
C-7590/2014 del 28 settembre 2015 consid. 4.3.1; Céline Gutzwiller, Droit de la nationalité et fédéralisme en Suisse, 2008, n. 539, 549 e 554 ; Minh Son Nguyen, Droit public des étrangers, 2003, p. 716 ; Dominique Fasel, La naturalisation des étrangers, Etude de droit fédéral et de droit vaudois, 1989, pag. 110 e 276, con relativi riferimenti). Ad oggi, si ritiene non di meno che detto principio possa essere stemperato, dal momento che alcuni autori riconoscono l'esistenza di un quasi-diritto alla naturalizzazione (cfr. cfr. sentenza del TAF F-349/2016 consid. 5.2 che rinvia a Sow/Mahon, in: Amarelle/ Nguyen [éd.], vol. V : Loi sur la nationalité, 2014, p. 49, ch. 2.1.2, n° 8). Una tendenza in tal senso può essere dedotta anche dalla formulazione della più recente versione del testo normativo e dalla dottrina che vi fa riferimento (cfr. art. 13 cpv. 3
SR 141.0 Bundesgesetz vom 20. Juni 2014 über das Schweizer Bürgerrecht (Bürgerrechtsgesetz, BüG) - Bürgerrechtsgesetz
BüG Art. 13 Einbürgerungsverfahren - 1 Der Kanton bezeichnet die Behörde, bei welcher das Einbürgerungsgesuch einzureichen ist.
1    Der Kanton bezeichnet die Behörde, bei welcher das Einbürgerungsgesuch einzureichen ist.
2    Können der Kanton und, falls das kantonale Recht dies vorsieht, die Gemeinde die Einbürgerung zusichern, leiten sie das Einbürgerungsgesuch nach Abschluss der kantonalen Prüfung an das Staatssekretariat für Migration (SEM) weiter.
3    Sind alle formellen und materiellen Voraussetzungen erfüllt, so erteilt das SEM die Einbürgerungsbewilligung des Bundes und stellt diese der kantonalen Einbürgerungsbehörde zum Entscheid über die Einbürgerung zu.
4    Die Einbürgerungsbewilligung des Bundes kann hinsichtlich des Einbezuges von Kindern nachträglich geändert werden.
LCit; Fanny De Weck, in: Spescha/Thür/Zünd/Bolzli/Hruschka, Kommentar zum Migrationsrecht, 5a ed. 2019, n. 2 ad art. 13
SR 141.0 Bundesgesetz vom 20. Juni 2014 über das Schweizer Bürgerrecht (Bürgerrechtsgesetz, BüG) - Bürgerrechtsgesetz
BüG Art. 13 Einbürgerungsverfahren - 1 Der Kanton bezeichnet die Behörde, bei welcher das Einbürgerungsgesuch einzureichen ist.
1    Der Kanton bezeichnet die Behörde, bei welcher das Einbürgerungsgesuch einzureichen ist.
2    Können der Kanton und, falls das kantonale Recht dies vorsieht, die Gemeinde die Einbürgerung zusichern, leiten sie das Einbürgerungsgesuch nach Abschluss der kantonalen Prüfung an das Staatssekretariat für Migration (SEM) weiter.
3    Sind alle formellen und materiellen Voraussetzungen erfüllt, so erteilt das SEM die Einbürgerungsbewilligung des Bundes und stellt diese der kantonalen Einbürgerungsbehörde zum Entscheid über die Einbürgerung zu.
4    Die Einbürgerungsbewilligung des Bundes kann hinsichtlich des Einbezuges von Kindern nachträglich geändert werden.
LCit) ed è a sua volta sorretta dalla letteratura costituzionale (cfr. Achermann/von Rütte, in: Basler Kommentar, Bundesverfassung, 2015, n. 35 ad art. 38
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 38 Erwerb und Verlust der Bürgerrechte - 1 Der Bund regelt Erwerb und Verlust der Bürgerrechte durch Abstammung, Heirat und Adoption. Er regelt zudem den Verlust des Schweizer Bürgerrechts aus anderen Gründen sowie die Wiedereinbürgerung.
1    Der Bund regelt Erwerb und Verlust der Bürgerrechte durch Abstammung, Heirat und Adoption. Er regelt zudem den Verlust des Schweizer Bürgerrechts aus anderen Gründen sowie die Wiedereinbürgerung.
2    Er erlässt Mindestvorschriften über die Einbürgerung von Ausländerinnen und Ausländern durch die Kantone und erteilt die Einbürgerungsbewilligung.
3    Er erleichtert die Einbürgerung von:
a  Personen der dritten Ausländergeneration;
b  staatenlosen Kindern.6
Cost.). Resta il fatto che con la naturalizzazione lo Stato non risponde solo a un desiderio dello straniero, ma difende anche i propri interessi (cfr. sentenza del TAF
F-5465/2020 del 10 maggio 2021 consid. 4.2 e rif. citati). In ogni caso, sebbene la SEM disponga di un ampio potere di apprezzamento sulla questione, le considerazioni che conducono al rifiuto dell'autorizzazione federale si devono oggettive e sorrette da considerazioni giuridiche e fattuali chiare e non arbitrarie (cfr. sentenza del TAF F-5322/2017
del 20 dicembre 2019 consid. 8.2).

6.

6.1 Giusta l'art. 14 vLCit, prima del rilascio dell'autorizzazione l'autorità esamina se il richiedente è idoneo alla naturalizzazione, in particolare se si è integrato nella comunità svizzera (lett. a); si è familiarizzato con il modo di vita e gli usi e costumi svizzeri (lett. b); si conforma all'ordine giuridico svizzero (lett. c); non compromette la sicurezza interna o esterna della Svizzera (lett. d). La valutazione di idoneità svolta a livello federale verte innanzitutto sull'ordine giuridico e sulla sicurezza interna o esterna della Svizzera, Cantoni e i Comuni trovandosi in una posizione migliore per verificare i restanti presupposti (cfr. sentenza del TAF F-6597/2016 del 24 novembre 2017 consid. 3.3.2). La SEM può di principio fare riferimento anche a criteri diversi rispetto a quelli previsti all'art. 14 vLCit (cfr. DTAF 2019 VII/5 consid. 6.1.2; Hartmann/Merz, § 12 Einbürgerung: Erwerb und Verlust des Schweizer Bürgerrechts, in: Uebersax/Rudin/Hugi Yar/Geiser, Ausländerrecht, Uebersax und andere [Hrsg.], 2a ed. 2009, n. marg. 12.20).

6.2 Solo lo straniero che è idoneo e degno di diventare svizzero può essere naturalizzato. La concessione della cittadinanza svizzera è una questione di qualità, non di quantità. Così, se con il suo comportamento, l'interessato compromette la sicurezza interna o esterna della Svizzera, la sua naturalizzazione risulta contraria agli interessi del Paese. Si tratta, in altri termini, di vagliare l'attitudine personale del richiedente all'ottenimento della cittadinanza (cfr. DTAF 2019 VII/5 consid. 6.1.1; Messaggio del Consiglio federale concernente la modificazione della legge sulla cittadinanza [uguaglianza dei diritti tra uomo e donna, cittadinanza dei coniugi qualora uno di essi sia cittadino di un altro Stato, adeguamento di altre disposizioni all'evoluzione del diritto] del 26 agosto 1987, FF 1987 III 245, 257). In altre parole, lo straniero deve attendersi che prima di essere naturalizzato saranno esaminate la sua personalità, (ma anche) quella dei membri della sua famiglia, la sua condotta morale e politica e le sue relazioni con la comunità (cfr. DTAF 2019 VII/5 consid. 6.2; Dominique Fasel, op. cit., pag. 101 e nota a pie di pagina n. 23).

7.

7.1 Il compito della Confederazione di vegliare sulla propria sicurezza interna ed esterna si fonda su una norma costituzionale non scritta (cfr. DTAF 2019 VII/5 consid. 6.3.1). Il concetto di sicurezza interna o esterna della Svizzera cui è fatto menzione all'art. 14 lett. d vLCit configura una nozione giuridica indeterminata che si ritrova anche in altri ambiti del diritto pubblico (cfr. art. 67 cpv. 4 e
SR 142.20 Bundesgesetz vom 16. Dezember 2005 über die Ausländerinnen und Ausländer und über die Integration (Ausländer- und Integrationsgesetz, AIG) - Ausländer- und Integrationsgesetz
AIG Art. 67 Einreiseverbot - 1 Das SEM verfügt unter Vorbehalt von Absatz 5 Einreiseverbote gegenüber weggewiesenen Ausländerinnen und Ausländern, wenn:
1    Das SEM verfügt unter Vorbehalt von Absatz 5 Einreiseverbote gegenüber weggewiesenen Ausländerinnen und Ausländern, wenn:
a  die Wegweisung nach Artikel 64d Absatz 2 Buchstaben a-c sofort vollstreckbar ist;
b  diese nicht innerhalb der angesetzten Frist ausgereist sind;
c  sie gegen die öffentliche Sicherheit und Ordnung in der Schweiz oder im Ausland verstossen haben oder diese gefährden; oder
d  sie bestraft worden sind, weil sie Handlungen im Sinne von Artikel 115 Absatz 1, 116, 117 oder 118 begangen haben oder weil sie versucht haben, solche Handlungen zu begehen.148
2    Es kann Einreiseverbote gegenüber Ausländerinnen und Ausländern verfügen, die:
a  Sozialhilfekosten verursacht haben;
b  in Vorbereitungs-, Ausschaffungs- oder Durchsetzungshaft (Art. 75-78) genommen worden sind.149
3    Das Einreiseverbot wird für eine Dauer von höchstens fünf Jahren verfügt. Es kann für eine längere Dauer verfügt werden, wenn die betroffene Person eine schwerwiegende Gefahr für die öffentliche Sicherheit und Ordnung darstellt.
4    Das Bundesamt für Polizei (fedpol) kann zur Wahrung der inneren oder der äusseren Sicherheit der Schweiz gegenüber Ausländerinnen und Ausländern ein Einreiseverbot verfügen; es hört den Nachrichtendienst des Bundes (NDB) vorgängig an. Das fedpol kann Einreiseverbote für eine Dauer von mehr als fünf Jahren und in schwerwiegenden Fällen unbefristet verfügen.
5    Die verfügende Behörde kann ausnahmsweise aus humanitären oder anderen wichtigen Gründen von der Verhängung eines Einreiseverbots absehen oder ein Einreiseverbot endgültig oder vorübergehend aufheben. Dabei sind namentlich die Gründe, die zum Einreiseverbot geführt haben, sowie der Schutz der öffentlichen Sicherheit und Ordnung und die Wahrung der inneren oder äusseren Sicherheit der Schweiz gegenüber den privaten Interessen der betroffenen Person an einer Aufhebung abzuwägen.150
68 cpv. 1 LStrI; 53 lett. b LAsi; 63 cpv. 2 LAsi; DTAF 2019 VII/5 consid. 6.3.2). Siccome la sicurezza interna è contraddistinta, al giorno d'oggi, da un'importante componente internazionale, è sempre più difficile delimitarla dalla sicurezza esterna. In modo generale si può comunque partire dal presupposto che la prima tenda a garantire la coesistenza pacifica sul piano interno, mentre la seconda persegua lo stesso scopo sul piano internazionale. Indipendentemente da ciò, né la messa in pericolo della sicurezza interna, né la messa in pericolo della sicurezza esterna implicano necessariamente la commissione di un reato passibile di una pena detentiva, e ciò per il motivo che la loro salvaguardia ha una funzione preventiva, la quale consiste nella difesa dello Stato (cfr. DTAF 2019 VII/5 consid. 6.2; DTAF 2018 VI/5 consid. 3.3 e 3.6.2, nonché la sentenza del TAF F-5587/2018 [prevista per la pubblicazione come DTAF] del 12 gennaio 2021
consid. 9.2).

7.2 La compromissione della sicurezza interna ed esterna della Svizzera si riferisce in particolare alle minacce alla supremazia del potere statale nella sfera militare e politica. Ciò include segnatamente il terrorismo, l'estremismo violento, le attività vietate di servizio d'informazione, la criminalità organizzata e gli atti o i tentativi volti a compromettere gravemente le relazioni della Svizzera con altri Stati o a modificare mediante la violenza l'ordine statale (cfr. DTAF 2015/1 consid. 3.4; si veda anche il Messaggio del Consiglio federale dell'8 marzo 2002 concernente la LStr, FF 2002 3327, pag. 3429). La letteratura ha finanche osservato che il concetto di sicurezza interna ed esterna denota "mehr als nur die polizeirechtlichen Aspekte der Wahrung der öffentlichen Sicherheit und Ordnung [...], er reicht bis zur Friedens- und Existenzgarantie der schweizerischen staatlichen Gemeinschaft [...]", e che "der Begriff der inneren Sicherheit verfügt sowohl über einen polizeirechtlichen als auch über einen staatspolitischen Aspekt mit primär prospektiver Wirkung" (Rainer J. Schweizer/Markus H.F. Mohler, in: Ehrenzeller/Schindler/Schweizer/Vallender [editori], Die schweizerische Bundesverfassung, St. Galler Kommentar, 3a ed., 2014, nn. 8 e 10 ad art. 57
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 57 Sicherheit - 1 Bund und Kantone sorgen im Rahmen ihrer Zuständigkeiten für die Sicherheit des Landes und den Schutz der Bevölkerung.
1    Bund und Kantone sorgen im Rahmen ihrer Zuständigkeiten für die Sicherheit des Landes und den Schutz der Bevölkerung.
2    Sie koordinieren ihre Anstrengungen im Bereich der inneren Sicherheit.
Cost.).

7.3 Secondo una posizione dottrinale più recente propria al diritto della cittadinanza, l'assenza di compromissione dei suddetti beni giuridici implica inoltre la condizione che il richiedente non debba avere alcuna attività suscettibile di destabilizzare la situazione politica o le relazioni della Svizzera con i paesi circostanti (cfr. Céline Gutzwiller, Droit de la nationalité suisse, Acquisition, perte et perspectives, collection « Quid
Juris », 2016, pag. 40). La giurisprudenza topica ha peraltro precisato come sia di primaria importanza che la persona che chiede la naturalizzazione accetti il monopolio dello Stato e che il suo comportamento indichi l'esistenza di quel minimo di disponibilità al dialogo necessario in una democrazia. Ciò implica che i candidati, il cui atteggiamento non esclude inequivocabilmente la violenza come mezzo di dibattito politico, possono essere esclusi dalla naturalizzazione (cfr. DTAF 2015/1 consid. 3.4 e rif. citati).

7.4 È su questi presupposti che la SEM comunica l'esistenza di una domanda di naturalizzazione al SIC e che ne raccoglie il preavviso (cfr. art. 4 cpv. 2 lett. d e 22 della vecchia ordinanza del 4 dicembre 2009 sul Servizio delle attività informative della Confederazione secondo il tenore in vigore fino al 31 agosto 2017 [O-SIC, RU 2009 6939] in combinato disposto con l'allegato 1 n. 4.2.1 e l'allegato 3 n. 8.2.1; dal 1° settembre 2017, cfr. 4.2.1 e allegato 3, cpv. 8.2.1; a far data dal 1° settembre 2017 si veda l'articolo 32
SR 121.1 Verordnung vom 16. August 2017 über den Nachrichtendienst (Nachrichtendienstverordnung, NDV) - Nachrichtendienstverordnung
NDV Art. 32 Bekanntgabe von Personendaten an inländische Behörden und Amtsstellen - 1 Die Bekanntgabe von Personendaten an inländische Behörden und Amtsstellen durch den NDB ist in Anhang 3 festgelegt.
1    Die Bekanntgabe von Personendaten an inländische Behörden und Amtsstellen durch den NDB ist in Anhang 3 festgelegt.
2    Der NDB informiert die Empfängerin oder den Empfänger bei jeder Bekanntgabe über die Bewertung und die Aktualität der Daten.
3    Er registriert die Bekanntgabe, die Empfängerin oder den Empfänger, den Gegenstand und den Grund.
4    Die Bekanntgabe von Personendaten ist untersagt, wenn ihr überwiegende öffentliche oder private Interessen entgegenstehen.
dell'ordinanza del 16 agosto 2017 sul servizio informazioni [OAIn, RS 121.1] in combinato disposto con l'allegato 3, n. 9.2 e 9.2.1; cfr. anche DTAF 2019 VII/5 consid. 6.2; 2015/1 consid. 4.4; 2013/34 consid. 6.1). Tale Servizio interviene quale centro di competenza per le questioni di intelligence e le operazioni preventive relative alla sicurezza ed è tenuto a fornire informazioni pertinenti sulle minacce alla sicurezza che potrebbero ostacolare la naturalizzazione (cfr. DTAF 2015/1, consid. 4.4; art. 8 dell'Ordinanza sull'organizzazione del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport [OOrg-DDPS, RS 172.214.1]). Non è disutile segnalare che la cooperazione con il SIC non influisce sulla competenza decisionale dell'Autorità amministrativa, né fa sì che detto Servizio acquisisca qualità di parte nella procedura di naturalizzazione (cfr. DTAF 2013/34 consid. 6.1e rif. citati). Il parere del SIC, che fa parte delle fonti di informazioni su cui la SEM può basarsi per la determinazione dei fatti giuridicamente rilevanti, non è peraltro vincolante, di modo che, la SEM deve in ogni caso procedere ad una propria valutazione delle contestazioni mosse (cfr. DTAF 2019 VII/5 consid. 6.2). Ciò non di meno, trattandosi di un'opinione specialistica, l'autorità vi si scosta solo se sono recensibili validi motivi ("triftige Gründe") per farlo (cfr. DTAF 2018 VI/5 consid. 3.10; 2015/1 consid. 4.4; sentenza del TAF C-3769/2011 del 6 ottobre 2014 consid. 4.6 e 4.7).

8.

8.1 Anche nel contesto della procedura che tende al rilascio dell'autorizzazione federale alla naturalizzazione ordinaria si applica il principio inquisitorio (cfr. DTAF 2015/1 consid. 4.2). Ciò sottintende che l'autorità competente deve provvedere d'ufficio all'accertamento esatto e completo dei fatti giuridicamente rilevanti (art. 12
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 12 - Die Behörde stellt den Sachverhalt von Amtes wegen fest und bedient sich nötigenfalls folgender Beweismittel:
a  Urkunden;
b  Auskünfte der Parteien;
c  Auskünfte oder Zeugnis von Drittpersonen;
d  Augenschein;
e  Gutachten von Sachverständigen.
PA). L'accertamento dei fatti è incompleto allorquando tutte le circostanze di fatto e i mezzi di prova determinanti per la propria decisione non sono stati presi in considerazione. Esso risulta inesatto se l'autorità omette di amministrare la prova di un fatto rilevante, apprezza in maniera erronea il risultato dell'amministrazione di un mezzo di prova o fonda la decisione su fatti non conformi all'incarto (cfr. DTAF 2015/10 consid. 3.2; sentenze del TAF
A-671/2015 del 3 agosto 2020 consid. 2.1 e D-1079/2018 del 17 dicembre 2019 consid. 5.2; Kiener/Rütsche/Kuhn, Öffentliches Verfahrensrecht, 2a ed. 2015, n. marg 1585). Significativo è il substrato fattuale per le condizioni di applicazione della norma giuridica (cfr. sentenza del TAF
D-291/2021 del 9 marzo 2021 consid. 7.2.2; Isabelle Häner, in: Häner/Waldmann, Das erstinstanzliche Verwaltungsverfahren, 2008, n. 34). In concreto, l'autorità deve procurarsi la documentazione necessaria alla trattazione del caso, chiarire le circostanze giuridiche ed amministrare a tal fine le opportune prove a riguardo (cfr. DTAF 2012/21 consid. 5).

8.2 L'istruzione d'ufficio ("Amtsermittlung") è da ritenersi conclusa nel momento in cui i fatti giuridicamente rilevanti sono stati chiariti o quando, in modo non arbitrario, si può partire dall'assunto che ulteriori chiarimenti non porteranno a conoscenze aggiuntive sulla questione (cfr. DTAF 2012/21 consid. 5). Qualora un fatto rimanga non comprovato nonostante un accertamento completo e corretto dei fatti, occorre fare riferimento alle regole sulla ripartizione dell'onere della prova derivanti dall'applicazione analogica dell'art. 8
SR 210 Schweizerisches Zivilgesetzbuch vom 10. Dezember 1907
ZGB Art. 8 - Wo das Gesetz es nicht anders bestimmt, hat derjenige das Vorhandensein einer behaupteten Tatsache zu beweisen, der aus ihr Rechte ableitet.
CC (cfr. DTAF 2019 I/6 consid. 5.3; 2015/1 consid. 4.2 e rif. citati). Nelle procedure di naturalizzazione, l'onere della prova circa l'adempimento dei presupposti legali per il rilascio dell'autorizzazione incombe al richiedente. Così, se l'autorità, in esito ad una procedura probatoria eseguita correttamente, ha ragionevoli dubbi sull'esistenza di una delle condizioni dell'art. 14 vLCit, deve decidere come se detto presupposto legale non sia ossequiato (cfr. DTAF 2015/1 consid. 4.3; sentenze del TAF C-2917/2012 del 6 luglio 2015 cosid. 5.3 e C-563/2011 del 10 settembre 2014 consid. 4.2).

8.3 Il principio inquisitorio non dispensa inoltre le parti dal dovere di collaborare all'accertamento dei fatti ed in modo particolare dall'onere di provare quanto sia in loro facoltà e quanto l'amministrazione non sia in grado di delucidare con mezzi propri (art. 13
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 13
1    Die Parteien sind verpflichtet, an der Feststellung des Sachverhaltes mitzuwirken:
a  in einem Verfahren, das sie durch ihr Begehren einleiten;
b  in einem anderen Verfahren, soweit sie darin selbständige Begehren stellen;
c  soweit ihnen nach einem anderen Bundesgesetz eine weitergehende Auskunfts- oder Offenbarungspflicht obliegt.
1bis    Die Mitwirkungspflicht erstreckt sich nicht auf die Herausgabe von Gegenständen und Unterlagen aus dem Verkehr einer Partei mit ihrem Anwalt, wenn dieser nach dem Anwaltsgesetz vom 23. Juni 200034 zur Vertretung vor schweizerischen Gerichten berechtigt ist.35
2    Die Behörde braucht auf Begehren im Sinne von Absatz 1 Buchstabe a oder b nicht einzutreten, wenn die Parteien die notwendige und zumutbare Mitwirkung verweigern.
PA; DTAF 2019 I/6 consid. 5.1). Se la parte rifiuta di dare il proprio contributo al chiarimento della fattispecie per ciò che ci si può ragionevolmente attendere da essa, l'autorità può tenerne conto a suo sfavore nell'apprezzamento delle prove e, in determinate circostanze, può esimersi dall'indagare ulteriormente (cfr. per maggiori sviluppi DTF 130 II 482 consid. 3.2; DTAF 2015/1 consid. 4.2 e seg.; sentenza del Tribunale federale 2A.669/2005 del 10 maggio 2006 consid. 3.5.2; anche Kiener/Rütsche/Kuhn, op. cit., n. marg. 710 e seg.).

9.

9.1 Come già doviziosamente enucleato, nel caso in narrativa l'autorità inferiore, fondandosi sul preavviso negativo del SIC e previa compulsazione della documentazione raccolta da detto servizio, ha ritenuto che l'interessato "costituisca una compromissione duratura della sicurezza interna o esterna della Svizzera". Secondo la SEM, l'insorgente "intratterrebbe legami con islamisti radicali" e "con persone sospettate di partecipare ad attività legate al terrorismo". Inoltre, egli "avrebbe mantenuto contatti con giovani in fase di radicalizzazione, che sarebbero in seguito divenuti combattenti della Jihad islamica". Nel caso de quo tali circostanze "costituirebbero un rischio accresciuto per la sicurezza interna o esterna della Svizzera" a fronte del "ruolo di guida spirituale" rivestito dall'interessato e del "rapporto di fiducia e devozione con i fedeli" da esso derivante. L'autorità di prima istanza non ha ignorato l'impegno del ricorrente a favore del dialogo interreligioso. Nondimeno, ha contestato a quest'ultimo di svolgere le proprie mansioni in detto contesto "con lo scopo finale di intrattenere delle relazioni, in Svizzera ed all'estero, con persone in corso di radicalizzazione, già radicalizzate, o che sono divenute combattenti della Jihad islamica". Si tratterebbe, in buona sostanza, di "un doppio ruolo" attraverso il quale l'odierno insorgente "agirebbe per non destare sospetti da parte delle autorità". Così, egli si sarebbe contraddetto in merito al fatto di essere stato o meno a conoscenza delle attività jihadiste di una persona incontrata casualmente in occasione di un pellegrinaggio in Arabia Saudita. Sarebbe del resto poco credibile ch'egli non fosse a conoscenza dei propositi estremisti tenuti da alcuni frequentatori della Moschea a causa della sua assenza per malattia. Pur essendo stato posto di fronte alle dichiarazioni contradditorie e poco verosimili da lui rilasciate nell'ambito degli accertamenti svolti dal SIC, il ricorrente non avrebbe "sollevato contestazioni valide", limitandosi ad avanzare la tesi secondo la quale il suo precario stato di salute ed i suoi pregressi biografici avrebbero influito sulla sua sensibilità in occasione degli interrogatori. Ancora, l'autorità inferiore rimprovera a A._______ di aver sostenuto di non conoscere i sovvenzionatori della Moschea e, più generalmente, di non possedere informazioni sul finanziamento della stessa, cosa ulteriormente inverosimile visto il ruolo di rilievo da lui ricoperto. Sarebbe peraltro sospetto che il richiedente non abbia dato seguito alla richiesta di fornire la documentazione finanziaria inerente violando il suo dovere di collaborazione.

9.2 Volendo riassumere nuovamente anche la posizione del ricorrente, v'è da constatare come questi, in buona sostanza, respinga ogni addebito quanto a sue pretese connessioni con attività terroristiche di stampo islamico. A suo dire, la tesi della SEM non sarebbe suffragata da alcun elemento concreto a suo sostegno. Infatti, per giungere alle conclusioni di cui sopra l'autorità inferiore si sarebbe fondata unicamente ed acriticamente sul rapporto allestito dal SIC senza considerare altre prove. D'altro canto, le stesse affermazioni addotte da detto Servizio si esaurirebbero in mere supposizioni prive di riscontri. In primo luogo, l'impegno del ricorrente contro il terrorismo ed a favore della tolleranza religiosa non sarebbe certamente riconducibile ad un "doppio ruolo" come sostenuto dalla SEM. Altrettanto, anche laddove fosse provato che frequentatori della Moschea e membri della B._______ si siano radicalizzati, nel caso de quo non sarebbero in ogni caso stati forniti elementi che permettano di determinare l'esistenza di un legame tra l'insorgente ed il terrorismo islamico. Peraltro, la pretesa assenza di collaborazione nell'ambito delle indagini esperite dal SIC discenderebbe da una pura valutazione soggettiva del Servizio medesimo. Le restanti argomentazioni dell'autorità inferiore sarebbero dipoi unicamente asserzioni di contorno, parzialmente contraddittorie ed inconsistenti. Dando per fondato e scontato il rapporto del SIC, l'autorità di prima istanza si sarebbe limitata a ritenere ingiustificata ogni argomentazione contraria proposta dall'insorgente. Inoltre, non si comprenderebbe in che modo la SEM possa essere giunta alla conclusione che il ruolo di Imam e di mediatore culturale fosse finalizzato a non destare sospetti. La radicalizzazione del giovane incontrato casualmente in Arabia Saudita costituirebbe peraltro fatto notorio, di modo che non vi sarebbe modo di dedurre alcuna contraddittorietà nelle allegazioni di A._______. I motivi per i quali quest'ultimo avrebbe dovuto essere forzatamente a conoscenza dei propositi a sfondo jihadista tenutisi presso il luogo di culto non sarebbero noti. Gli apprezzamenti quo alla situazione ambientale e psicologica in occasione degli interrogatori risulterebbero peraltro del tutto soggettivi e le argomentazioni inerenti il finanziamento della Moschea pretestuose. Così, la conclusione della SEM sarebbe manifestamente errata, in quanto "non sarebbe affatto comprovato da sospetti concreti e reali che il ricorrente comprometta la sicurezza interna ed esterna della Svizzera".

10.

10.1 In proposito, questo Tribunale rileva come per sostanziare l'esistenza di un rischio di compromissione della sicurezza interna o esterna della Svizzera ai sensi dell'art. 14 lett. d vLCit, l'autorità di prima istanza abbia mosso gravi addebiti al richiedente, contestandogli connessioni, quantomeno indirette, con ambienti radicali e legati al terrorismo islamico. Onde giungere a tale conclusione la SEM ha fatto ampio riferimento al preavviso emesso dal SIC. Come detto, in tale presa di posizione, il suddetto Servizio ha effettivamente raccomandato di rifiutare l'autorizzazione alla naturalizzazione del ricorrente, segnalando che alcuni membri della B._______ e avventori della Moschea di (...) si sarebbero radicalizzati ed avrebbero abbracciato la causa jihadista. Il SIC ha fortemente criticato l'attitudine di A._______ nel corso degli accertamenti svolti a titolo preventivo constatando come non fosse stato possibile delineare un quadro chiaro relativamente ad un suo coinvolgimento personale negli ambienti islamisti a quel tempo attivi presso il luogo di culto. Ha concluso il proprio preavviso ponendo l'accento sull'impossibilità ad invalidare i sospetti esistenti. Ora, dal dossier dell'intelligence si evince effettivamente che nell'ambito della sua funzione di guida spirituale il ricorrente abbia intrattenuto un qualche tipo di contatto con alcuni fedeli le cui posizioni possono senz'altro essere definite sensibili, comprese due persone che si sarebbero poi recate nei teatri bellici mediorientali. Va nondimeno rilevato che il ricorrente, che non ha mai negato di aver incontrato dette persone, ha anche contestualizzato tali evenienze facendo riferimento al fatto che si sarebbe prodigato per veicolare in loro una visione più moderata dell'Islam, giungendo sino a segnalare uno dei casi alle autorità preposte. Così, la lettura proposta dall'autorità inferiore, laddove si limita a rimproverare a quest'ultimo di intrattenere legami con islamisti radicali e con persone sospettate di partecipare ad attività terroristiche, deducendone una compromissione della sicurezza interna o esterna della Svizzera, risulta parziale e si scosta dal tenore reale dei fatti. In effetti, non è stato chiarito quali fossero le finalità ed il contesto oggettivo degli incontri in parola. Ciò a maggior ragione dal momento che l'autorità intimata non poteva respingere la tesi dell'insorgente secondo la quale il fatto di confrontarsi anche con tali persone farebbe parte della sua funzione di Imam, limitandosi ad avanzare dei dubbi circa un suo non meglio sostanziato "doppio ruolo", che però non trova rispondenza da un punto di vista fattuale.

10.2 A ben vedere, tale argomentazione, sulla base della quale l'autorità inferiore ha persino relativizzato l'attestato pregresso impegno del ricorrente a favore della comunità e del dialogo interreligioso, non risulta apparentemente sorretta, ad oggi, da alcun riscontro fattuale oggettivo. Innanzitutto, dal fascicolo non si evincono segnalazioni in tal senso da parte dagli enti con cui il diretto interessato ha collaborato nel corso degli anni, i quali si sono semmai limitati a sottolineare, pur nel novero di alcune attestazioni di compiacenza, l'importanza del suo pluriennale contributo. Detta ipotesi non è peraltro stata espressamente avanzata nemmeno dal SIC, ma pare risultare una deduzione propria dell'autorità inferiore, che non ha però amministrato autonomamente alcuna prova al riguardo né ha referenziato elementi conseguenti nella documentazione prodotta dal diretto interessato. Su questi nitidi presupposti, ritenere che A._______ abbia partecipato per anni a gruppi di lavoro intessendo rapporti con diverse autorità ed istituzioni, tra cui la CFM, il Servizio per la lotta al razzismo e lo stesso Servizio di analisi e prevenzione, al solo implicito scopo di fornirsi una copertura che gli permettesse "di intrattenere delle relazioni, in Svizzera ed all'estero, con persone in corso di radicalizzazione, radicalizzate, o che sono divenute combattenti della Jihad islamica" pare d'acchito una motivazione che rasenta la speculazione e che non può essere seguita da questa autorità ricorsuale.

10.3 D'altro canto, nemmeno le conclusioni cui è giunta la SEM rispetto alla questione del finanziamento del luogo di culto paiono del tutto sostenibili alla luce delle modalità in cui è stata esperita la procedura istruttoria. Infatti, sebbene sia indubbio che risulti poco concepibile che A._______, in considerazione del suo ruolo di rilievo, non disponga di informazioni dettagliate sul finanziamento della Moschea, non si può misconoscere come sia stata la stessa autorità inferiore a comunicare al patrocinatore del ricorrente, in contraddizione con quanto inizialmente preteso, di "rinuncia[re] per il momento alla precedente richiesta [tesa alla trasmissione] dei giustificativi finanziari". In questo senso e anche volendo considerare che nella medesima occasione detta autorità ha invitato il ricorrente a indicare "in maniera generale la provenienza dei fondi", domanda a cui quest'ultimo ha dato quantomeno parzialmente seguito nello scritto del 25 aprile 2018, la SEM non aveva titolo per rimproverare all'interessato una violazione dell'obbligo di collaborare deducendone conseguenze giuridiche. Il ricorrente poteva invero ragionevolmente attendersi di aver ottemperato all'ingiunzione nelle ultime modalità precisate dall'autorità inferiore (l'obbligo di collaborare delle parti va infatti di pari passo con un obbligo di informare al riguardo dell'autorità ["Aufklärungspflicht"]; cfr. Kölz/Häner/Bertschi, Verwaltungsverfahren und Verwaltungsrechtspflege des Bundes, 3a ed. 2013, n. marg. 466). Oltremodo, non risulta che la SEM abbia fatto capo a tutte le possibilità di ottenere ulteriori chiarimenti sulla questione, ad esempio richiedendo formalmente l'edizione di documenti agli organi dell'associazione o reiterando la richiesta presso il ricorrente medesimo, dopo averne respinto le obiezioni (sulle opzioni di raccolta delle prove cfr. Kiener/Rütsche/Kuhn, op. cit., n. marg. 696 e seg.). Visto che l'accertamento dei fatti svolto d'ufficio rispetto a questi punti di questione non soddisfa i requisiti giurisprudenziali, la SEM non era peraltro in misura di dedurre alcunché dalle regole sulla ripartizione dell'onere della prova.

10.4 Con questo, non si vuole affermare che l'idoneità del richiedente sia da considerarsi data. A ben vedere e pur tenendo in considerazione quanto precede, permangono infatti alcuni elementi che non sono certo privi di rilevanza per la valutazione circa l'esistenza di una possibile compromissione della sicurezza interna o esterna della Svizzera. In primo luogo, non si può misconoscere che una delle persone che apparentemente orbitava attorno alla Moschea sia stata condannata per infrazione alla Legge federale che vieta i gruppi «Al-Qaïda» e «Stato islamico» nonché le organizzazioni associate. Inoltre, è circostanza ammessa dal ricorrente medesimo che almeno due dei frequentatori della Moschea si siano recati nei teatri bellici mediorientali per unirsi a gruppi armati radicali (cfr. ricorso, pag. 9). Assume a sua volta rilievo il fatto che il SIC abbia rimproverato all'insorgente una scarsa collaborazione nel corso degli accertamenti svolti a titolo preventivo, tanto più che il ricorrente si è limitato a censurarne in modo generalizzato le modalità di azione senza contribuire a far luce in modo concludente sui motivi per i quali detto Servizio avrebbe dovuto accusarlo, a torto, di aver mantenuto un'attitudine elusiva. Con riferimento a ciò, si deve peraltro osservare che la procedura penale da lui avviata contro ignoti funzionari non è sfociata in nulla di concreto e ciò finanche egli abbia a più riprese sostenuto che gli accertamenti esperiti in tale sede avrebbero avuto "certamente un influsso" sul presente procedimento.

10.5 Stando così le cose, questo Tribunale, nonostante le misure istruttorie intraprese, non dispone di sufficienti elementi per dirimere risolutivamente la questione dell'idoneità alla naturalizzazione dell'interessato. Da una parte, come detto, le constatazioni che hanno condotto l'autorità inferiore a ritenere data una compromissione della sicurezza interna ed esterna della Svizzera sono solo parzialmente sorrette da riscontri oggettivi agli atti. L'amministrazione delle prove svolta risulta carente e gli oneri di istruzione derivanti dal principio inquisitorio sono stati in parte disattesi. La SEM, nonostante abbia fatto uso di tali argomenti per giustificare il diniego dell'autorizzazione federale, non ha versato all'inserto alcun mezzo di prova atto a corroborare la propria tesi circa il preteso "doppio ruolo" del ricorrente, né tantomeno ha determinato se ed in che modo quest'ultimo fosse direttamente implicato con persone dedite ad attività reprensibili. Più generalmente, non si è espressa in modo compiuto circa una sua condivisione di idee incompatibili con i beni giuridici contemplati all'art. 14 lett. d vLCit o ha indicato che il suo atteggiamento precluda ipso facto una naturalizzazione. Resta nondimeno da rilevare che, come testé enucleato, permangono una serie di elementi avvalorati da un substrato fattuale effettivo (cfr. supra consid. 10.4) che pur non permettendo, ad essi soli, di giustificare un diniego dell'autorizzazione federale alla naturalizzazione, necessitano di chiarimenti complementari.

11.

Stante l'art. 61 cpv. 1
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 61
1    Die Beschwerdeinstanz entscheidet in der Sache selbst oder weist diese ausnahmsweise mit verbindlichen Weisungen an die Vorinstanz zurück.
2    Der Beschwerdeentscheid enthält die Zusammenfassung des erheblichen Sachverhalts, die Begründung (Erwägungen) und die Entscheidungsformel (Dispositiv).
3    Er ist den Parteien und der Vorinstanz zu eröffnen.
PA, l'autorità di ricorso decide la causa o eccezionalmente la rinvia, con istruzioni vincolanti all'autorità inferiore. Nonostante il disposto dia preminenza alle decisioni di natura riformatoria, va constatato come nell'ambito di una procedura ricorsuale si tratti piuttosto di esaminare la fattispecie così come è stata stabilita dall'autorità inferiore e, se del caso, di confermarla o di completarla, senza che vi sia la necessità di ricostruire in integralmente quanto determinante per la decisione (cfr. DTAF 2019 I/9 consid. 2.3). Così, un rinvio si giustifica segnatamente nel caso in cui altri elementi fattuali devono essere constatati e la procedura di amministrazione delle prove risulta essere troppo gravosa. In una simile evenienza si intende salvaguardare il principio della doppia istanza di giudizio, poiché il ricorrente potrà nuovamente contestare questi punti, i quali, per definizione, saranno nuovi, ciò che sarebbe escluso se il TAF dovesse statuire (cfr. Giurisprudenza delle autorità amministrative della Confederazione [GAAC] 68.156 consid. 3bb con rinvii). Anche se il Tribunale è competente per procedere a ulteriori atti istruttori volti ad acclarare ulteriormente la fattispecie, è inoltre preferibile che sia l'autorità inferiore, più prossima alla materia, a pronunciarsi sulla causa. Il rinvio è peraltro indispensabile allorquando appare che la fattispecie determinante sia stata manifestamente constatata in maniera inesatta o incompleta e che conseguentemente, si configuri una grave violazione
dell'art. 49 lett. b
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 49 - Der Beschwerdeführer kann mit der Beschwerde rügen:
a  Verletzung von Bundesrecht einschliesslich Überschreitung oder Missbrauch des Ermessens;
b  unrichtige oder unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhaltes;
c  Unangemessenheit; die Rüge der Unangemessenheit ist unzulässig, wenn eine kantonale Behörde als Beschwerdeinstanz verfügt hat.
PA. In simili casi, una decisione di natura riformatoria di principio non entra più in linea di conto (cfr. Moser/Beusch/Kneubühler, Prozessieren vor dem Bundesverwaltungsgericht, 2a ed. 2013, n.marg. 2.191, n.marg 3.197 segg.).

11.1 Su queste premesse, nel caso in narrativa gli atti di causa sono da rinviare all'autorità inferiore per il completamento dell'istruttoria e l'emanazione di una nuova decisione.

11.2 Qualora la SEM intenda confermare i motivi che hanno condotto al diniego dell'autorizzazione federale, essa è richiesta ad avvalorare le proprie argomentazioni sulla base di riscontri oggettivi e di considerazioni giuridiche e fattuali chiare, non speculative e non arbitrarie. A questo proposito, l'autorità avrà premura di accertare il tenore, il contesto e le finalità dei contatti intrattenuti dal ricorrente con le persone sospettate di essersi votate ad attività reprensibili. Particolare attenzione andrà, se del caso, posta su coloro che hanno interessato la giustizia, l'eventuale frequentazione della Moschea da parte di questi o il cui sostegno alla causa jihadista è da ritenersi assodato. Nel limite della confidenzialità richiesta, essa ne indicherà le generalità o quantomeno elementi che permettano di ricondurre gli addebiti a delle evenienze concrete. Deluciderà dipoi in modo dettagliato la questione del finanziamento della Moschea dopo aver fatto ragionevole uso di tutte le possibilità a sua disposizione per raccogliere le prove, rispettivamente contesterà al ricorrente una violazione dell'obbligo di collaborare dopo averne comminato puntualmente le conseguenze dell'inosservanza. Laddove le considerazioni al soggetto del ricorrente permarranno inconcludenti, la SEM potrà mantenere la sua posizione quanto all'attitudine dell'interessato nel corso degli accertamenti preventivi svolti, ma salvo nuove evidenze, non dedurre da tale singolo aspetto l'assenza di idoneità alla naturalizzazione. In esito alle ulteriori misure istruttorie e previa nuova consultazione dell'incarto del SIC, la SEM prenderà infine posizione sull'entità della compromissione della sicurezza interna o esterna della Svizzera in concreto, restando beninteso libera di far capo ad argomentazioni diverse che si iscrivano nei canoni dei principi illustrati nei considerandi della presente sentenza.

12.
Visto l'esito della procedura, il Tribunale può esimersi dall'esaminare le ulteriori censure e le richieste di assunzione prove, per quanto le stesse non siano già state evase in sede di istruzione.

13.

13.1 Nel corso della presente procedura ricorsuale, l'insorgente ha presentato alcune richieste in relazione all'anonimizzazione ed alla pubblicità della sentenza. In primo luogo, egli propone che la stessa sia effettuata in modo da non rendere possibile risalire all'identità del ricorrente, cosa che implicherebbe la necessità di anonimizzare, oltre alle sue generalità, anche ogni riferimento al suo ruolo di Imam presso la Moschea di (...) nonché alla B._______. Parimenti egli pretende di essere preventivamente informato in merito prima della pubblicazione della sentenza, di modo che possa esprimersi al riguardo. Chiede inoltre che solo la versione anonimizzata sia messa a disposizione dei giornalisti accreditati e che non venga emesso alcun comunicato stampa.

13.2 Il principio fondamentale della pubblicità della giustizia ancorato all'art. 30 cpv. 3
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 30 Gerichtliche Verfahren - 1 Jede Person, deren Sache in einem gerichtlichen Verfahren beurteilt werden muss, hat Anspruch auf ein durch Gesetz geschaffenes, zuständiges, unabhängiges und unparteiisches Gericht. Ausnahmegerichte sind untersagt.
1    Jede Person, deren Sache in einem gerichtlichen Verfahren beurteilt werden muss, hat Anspruch auf ein durch Gesetz geschaffenes, zuständiges, unabhängiges und unparteiisches Gericht. Ausnahmegerichte sind untersagt.
2    Jede Person, gegen die eine Zivilklage erhoben wird, hat Anspruch darauf, dass die Sache vom Gericht des Wohnsitzes beurteilt wird. Das Gesetz kann einen anderen Gerichtsstand vorsehen.
3    Gerichtsverhandlung und Urteilsverkündung sind öffentlich. Das Gesetz kann Ausnahmen vorsehen.
Cost. tende a assicurare il controllo democratico dell'amministrazione della giustizia da parte della popolazione. Esso garantisce d'un lato il corretto trattamento delle parti coinvolte in un procedimento giudiziario e dall'altro permette all'opinione pubblica ed ai media di accedere all'amministrazione in maniera trasparente, ricevendo informazioni sull'attività degli organi giudiziari, sulla loro composizione e sull'attività giurisprudenziale. Nel caso di procedure non pubbliche, esso è concretizzato dalla pubblicazione delle decisioni emesse in procedura scritta. Di principio, solo ragioni di alta sicurezza dello Stato, di ordine pubblico o interessi privati preponderanti giustificano eccezioni. In tal caso, una ponderazione tra gli interessi pubblici alla trasparenza della giurisprudenza e gli interessi privati alla segretezza ed alla protezione della sfera privata è necessaria (cfr. DTF 133 I 106 consid. 8).

13.3 Conformemente all'art. 29 cpv. 1
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 29 Information
1    Das Bundesverwaltungsgericht informiert die Öffentlichkeit über seine Rechtsprechung.
2    Die Veröffentlichung der Entscheide hat grundsätzlich in anonymisierter Form zu erfolgen.
3    Das Bundesverwaltungsgericht regelt die Grundsätze der Information in einem Reglement.
4    Für die Gerichtsberichterstattung kann das Bundesverwaltungsgericht eine Akkreditierung vorsehen.
LTAF, il Tribunale amministrativo federale informa il pubblico sulla sua giurisprudenza. Stante gli art. 29 cpv. 2
SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz
VGG Art. 29 Information
1    Das Bundesverwaltungsgericht informiert die Öffentlichkeit über seine Rechtsprechung.
2    Die Veröffentlichung der Entscheide hat grundsätzlich in anonymisierter Form zu erfolgen.
3    Das Bundesverwaltungsgericht regelt die Grundsätze der Information in einem Reglement.
4    Für die Gerichtsberichterstattung kann das Bundesverwaltungsgericht eine Akkreditierung vorsehen.
LTAF, 4 cpv. 2 e 8 cpv. 1 del Regolamento del Tribunale amministrativo federale concernente l'informazione [RS 173.320.4; RegInf], il TAF pubblica le proprie decisioni in forma anonimizzata. La Conferenza dei presidenti definisce i dettagli dell'anonimizzazione, comprese le competenze e la procedura (cfr. art. 8 cpv. 3
IR 0.632.314.891.1 Landwirtschaftsabkommen vom 24. Juni 2004 zwischen der Schweiz und Libanon (mit Anhängen)
Art. 8
1    Dieses Abkommen bedarf der Ratifikation, Annahme oder Genehmigung.
2    Es tritt am gleichen Tag wie das Freihandelsabkommen zwischen den EFTA-Staaten und Libanon in Kraft.
RegInf). La pubblicazione in forma anonimizzata tende ad impedire, nel limite del possibile, di risalire all'identità della persona interessata (cfr. sentenza del TF 2E_2/2013 del 30 ottobre 2014 consid. 3.2.1, con riferimenti). Nondimeno, la garanzia assoluta che l'interessato non sia identificabile non può essere data (cfr. DTF 133 I 106 consid. 8.3), atteso in particolare che I'anonimizzazione di una decisione non deve essere tale da rendere la medesima illeggibile o incomprensibile e che non si può escludere che le persone che conoscono i dettagli del caso siano in grado di identificare chi è coinvolto (cfr. sentenza del TF 2C_799/2017 del 18 settembre 2018 consid. 7.2). Inoltre, nel caso di persone note all'opinione pubblica, vi è un interesse legittimo all'informazione sulla persona, sulla sua reputazione e sul suo modo di agire (cfr. DTF 137 I 16 consid. 2).

13.4 Nel caso in narrativa, il TAF ritiene giudizioso anonimizzare, oltre alle generalità del ricorrente e ad alcuni aspetti biografici, anche i riferimenti alla B._______ ed al luogo in cui si trova la Moschea. Poiché renderebbe di impossibile lettura buona parte delle considerazioni giuridiche esposte nei considerandi, non è invece concepibile omettere di menzionare il ruolo di Imam di quest'ultimo. Del resto, visto che il ricorrente medesimo ha espresso nei media delle opinioni sulla questione che sono in parte inerenti agli argomenti proposti in sede ricorsuale (cfr. ad esempio lo scritto del ricorrente del 29 novembre 2019, allegato AZ2), la garanzia assoluta dell'anonimato non può essere perseguita mediante un'ancor maggiore anonimizzazione, atteso che occorrerebbe rimuovere intere sezioni della sentenza rendendola indecifrabile. Peraltro, l'insorgente è persona nota alla comunità, di modo che, non si può misconoscere un certo interesse pubblico all'ottenimento di informazioni che lo riguardano. La richiesta di accresciuta anonimizzazione è pertanto parzialmente accolta nei termini di cui sopra.

13.5 Per quanto concerne le ulteriori richieste presentate dall'insorgente, occorre rilevare quanto segue. In primo luogo, non sussiste alcun diritto al che la parte possa esprimersi preventivamente in merito al tenore dell'anonimizzazione, effettuata d'ufficio dal TAF, tanto più che il ricorrente ha già avuto modo di elencare le proprie esigenze al soggetto in corso di procedura. Detta domanda risulta inammissibile. Per il resto, si fa presente che il TAF, a sua discrezione e conto tenuto della ritrasmissione degli atti all'autorità inferiore, non prevede di emettere alcun comunicato stampa ed intende trasmettere ai giornalisti unicamente una versione anonimizzata della sentenza.

14.

14.1 Stante l'art. 63 cpv. 2
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 63
1    Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden.
2    Keine Verfahrenskosten werden Vorinstanzen oder beschwerdeführenden und unterliegenden Bundesbehörden auferlegt; anderen als Bundesbehörden, die Beschwerde führen und unterliegen, werden Verfahrenskosten auferlegt, soweit sich der Streit um vermögensrechtliche Interessen von Körperschaften oder autonomen Anstalten dreht.
3    Einer obsiegenden Partei dürfen nur Verfahrenskosten auferlegt werden, die sie durch Verletzung von Verfahrenspflichten verursacht hat.
4    Die Beschwerdeinstanz, ihr Vorsitzender oder der Instruktionsrichter erhebt vom Beschwerdeführer einen Kostenvorschuss in der Höhe der mutmasslichen Verfahrenskosten. Zu dessen Leistung ist dem Beschwerdeführer eine angemessene Frist anzusetzen unter Androhung des Nichteintretens. Wenn besondere Gründe vorliegen, kann auf die Erhebung des Kostenvorschusses ganz oder teilweise verzichtet werden.102
4bis    Die Spruchgebühr richtet sich nach Umfang und Schwierigkeit der Streitsache, Art der Prozessführung und finanzieller Lage der Parteien. Sie beträgt:
a  in Streitigkeiten ohne Vermögensinteresse 100-5000 Franken;
b  in den übrigen Streitigkeiten 100-50 000 Franken.103
5    Der Bundesrat regelt die Bemessung der Gebühren im Einzelnen.104 Vorbehalten bleiben Artikel 16 Absatz 1 Buchstabe a des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005105 und Artikel 73 des Strafbehördenorganisationsgesetzes vom 19. März 2010106.107
PA, nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore né delle autorità federali.

14.2 Giusta l'art. 64
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 64
1    Die Beschwerdeinstanz kann der ganz oder teilweise obsiegenden Partei von Amtes wegen oder auf Begehren eine Entschädigung für ihr erwachsene notwendige und verhältnismässig hohe Kosten zusprechen.
2    Die Entschädigung wird in der Entscheidungsformel beziffert und der Körperschaft oder autonomen Anstalt auferlegt, in deren Namen die Vorinstanz verfügt hat, soweit sie nicht einer unterliegenden Gegenpartei auferlegt werden kann.
3    Einer unterliegenden Gegenpartei kann sie je nach deren Leistungsfähigkeit auferlegt werden, wenn sich die Partei mit selbständigen Begehren am Verfahren beteiligt hat.
4    Die Körperschaft oder autonome Anstalt, in deren Namen die Vorinstanz verfügt hat, haftet für die einer unterliegenden Gegenpartei auferlegte Entschädigung, soweit sich diese als uneinbringlich herausstellt.
5    Der Bundesrat regelt die Bemessung der Entschädigung.108 Vorbehalten bleiben Artikel 16 Absatz 1 Buchstabe a des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005109 und Artikel 73 des Strafbehördenorganisationsgesetzes vom 19. März 2010110.111
PA, l'autorità di ricorso se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente un'indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato. La parte vincente ha diritto alle ripetibili per le spese necessarie derivanti dalla causa (art. 7 cpv. 1 del regolamento sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale del 21 febbraio 2008 [TS-TAF, RS 173.320.2]). Le parti che chiedono la rifusione di ripetibili devono presentare al Tribunale, prima della pronuncia della decisione, una nota particolareggiata delle spese ed il Tribunale fissa l'indennità dovuta alla parte sulla base di tale nota. In difetto di tale nota il Tribunale fissa l'indennità sulla base degli atti di causa (cfr. art. 14
SR 173.320.2 Reglement vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE)
VGKE Art. 14 Festsetzung der Parteientschädigung
1    Die Parteien, die Anspruch auf Parteientschädigung erheben, und die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen haben dem Gericht vor dem Entscheid eine detaillierte Kostennote einzureichen.
2    Das Gericht setzt die Parteientschädigung und die Entschädigung für die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen auf Grund der Kostennote fest. Wird keine Kostennote eingereicht, so setzt das Gericht die Entschädigung auf Grund der Akten fest.
TS-TAF). Nella fattispecie, in difetto di una nota particolareggiata, l'indennità per spese ripetibili a carico della SEM è fissata d'ufficio dal Tribunale sulla base degli atti di causa in CHF 3'000.- (disborsi e indennità supplementare in rapporto all'IVA compresi) (art. 14 cpv. 2
SR 173.320.2 Reglement vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE)
VGKE Art. 14 Festsetzung der Parteientschädigung
1    Die Parteien, die Anspruch auf Parteientschädigung erheben, und die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen haben dem Gericht vor dem Entscheid eine detaillierte Kostennote einzureichen.
2    Das Gericht setzt die Parteientschädigung und die Entschädigung für die amtlich bestellten Anwälte und Anwältinnen auf Grund der Kostennote fest. Wird keine Kostennote eingereicht, so setzt das Gericht die Entschädigung auf Grund der Akten fest.
TS-TAF, art. 9 cpv. 1 lett. c
SR 173.320.2 Reglement vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE)
VGKE Art. 9 Kosten der Vertretung
1    Die Kosten der Vertretung umfassen:
a  das Anwaltshonorar oder die Entschädigung für eine nichtanwaltliche berufsmässige Vertretung;
b  die Auslagen, namentlich die Kosten für das Kopieren von Schriftstücken, die Reise-, Verpflegungs- und Unterkunftskosten, die Porti und die Telefonspesen;
c  die Mehrwertsteuer für die Entschädigungen nach den Buchstaben a und b, soweit eine Steuerpflicht besteht und die Mehrwertsteuer nicht bereits berücksichtigt wurde.
2    Keine Entschädigung ist geschuldet, wenn der Vertreter oder die Vertreterin in einem Arbeitsverhältnis zur Partei steht.
TS-TAF, art. 7
SR 173.320.2 Reglement vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE)
VGKE Art. 7 Grundsatz
1    Obsiegende Parteien haben Anspruch auf eine Parteientschädigung für die ihnen erwachsenen notwendigen Kosten.
2    Obsiegt die Partei nur teilweise, so ist die Parteientschädigung entsprechend zu kürzen.
3    Keinen Anspruch auf Parteientschädigung haben Bundesbehörden und, in der Regel, andere Behörden, die als Parteien auftreten.
4    Sind die Kosten verhältnismässig gering, so kann von einer Parteientschädigung abgesehen werden.
5    Artikel 6a ist sinngemäss anwendbar.7
TS-TAF).

(dispositivo alla pagina seguente)

Per questi motivi, il Tribunale amministrativo federale pronuncia:

1.
Il ricorso è accolto. La decisione della SEM del 14 settembre 2018 è annullata e gli atti di causa le sono rinviati affinché abbia a procedere ai sensi dei considerandi.

2.
La richiesta di anonimizzazione accresciuta è parzialmente accolta.

3.
La domanda tesa a potersi esprimere preventivamente in merito al tenore dell'anonimizzazione è inammissibile.

4.
Non viene emesso un comunicato stampa. Ai giornalisti viene trasmessa la versione anonimizzata della sentenza.

5.
Non si prelevano spese processuali. Al ricorrente è restituito l'anticipo di CHF 1'000.-.

6.
Al ricorrente è attribuita un'indennità per spese ripetibili cifrata in CHF 3'000.-, a carico della SEM.

7.
Comunicazione:

- al ricorrente (raccomandata; allegato: formulario indirizzo per il pagamento);

- alla SEM (restituzione dell'incarto [...]);

Il presidente del collegio: Il cancelliere:

Daniele Cattaneo Lorenzo Rapelli
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : F-5929/2018
Data : 25. November 2021
Pubblicato : 07. Dezember 2021
Sorgente : Bundesverwaltungsgericht
Stato : Unpubliziert
Ramo giuridico : Bürgerrecht und Ausländerrecht
Oggetto : Naturalizzazione ordinaria


Registro di legislazione
CC: 8
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907
CC Art. 8 - Ove la legge non disponga altrimenti, chi vuol dedurre il suo diritto da una circostanza di fatto da lui asserita, deve fornirne la prova.
Cost: 29 
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole.
1    In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole.
2    Le parti hanno diritto d'essere sentite.
3    Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti.
30 
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 30 Procedura giudiziaria - 1 Nelle cause giudiziarie ognuno ha diritto d'essere giudicato da un tribunale fondato sulla legge, competente nel merito, indipendente e imparziale. I tribunali d'eccezione sono vietati.
1    Nelle cause giudiziarie ognuno ha diritto d'essere giudicato da un tribunale fondato sulla legge, competente nel merito, indipendente e imparziale. I tribunali d'eccezione sono vietati.
2    Nelle azioni civili il convenuto ha diritto che la causa sia giudicata dal tribunale del suo domicilio. La legge può prevedere un altro foro.
3    L'udienza e la pronuncia della sentenza sono pubbliche. La legge può prevedere eccezioni.
37 
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 37 Diritti di cittadinanza - 1 Ha la cittadinanza svizzera chi possiede una cittadinanza comunale e la cittadinanza di un Cantone.
1    Ha la cittadinanza svizzera chi possiede una cittadinanza comunale e la cittadinanza di un Cantone.
2    Nessuno dev'essere favorito o sfavorito a causa della sua cittadinanza. Sono eccettuate le prescrizioni sui diritti politici nei patriziati e nelle corporazioni, nonché sulle quote di partecipazione al loro patrimonio, salvo diversa disposizione della legislazione cantonale.
38 
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 38 Acquisizione e perdita della cittadinanza - 1 La Confederazione disciplina l'acquisizione e la perdita della cittadinanza per origine, matrimonio e adozione. Disciplina inoltre la perdita della cittadinanza svizzera per altri motivi e la reintegrazione nella medesima.
1    La Confederazione disciplina l'acquisizione e la perdita della cittadinanza per origine, matrimonio e adozione. Disciplina inoltre la perdita della cittadinanza svizzera per altri motivi e la reintegrazione nella medesima.
2    La Confederazione emana prescrizioni minime sulla naturalizzazione degli stranieri da parte dei Cantoni e rilascia il relativo permesso.
3    Essa agevola la naturalizzazione:
a  degli stranieri della terza generazione;
b  dei fanciulli apolidi.6
57
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 57 Sicurezza - 1 Nell'ambito delle loro competenze, la Confederazione e i Cantoni provvedono alla sicurezza del Paese e alla protezione della popolazione.
1    Nell'ambito delle loro competenze, la Confederazione e i Cantoni provvedono alla sicurezza del Paese e alla protezione della popolazione.
2    Coordinano i loro sforzi nel settore della sicurezza interna.
LCit: 13 
SR 141.0 Legge federale del 20 giugno 2014 sulla cittadinanza svizzera (Legge sulla cittadinanza, LCit) - Legge sulla cittadinanza
LCit Art. 13 Procedura di naturalizzazione - 1 Il Cantone designa l'autorità presso cui va presentata la domanda di naturalizzazione.
1    Il Cantone designa l'autorità presso cui va presentata la domanda di naturalizzazione.
2    Se il Cantone e, qualora il diritto cantonale lo preveda, il Comune sono in grado di assicurare la naturalizzazione, al termine dell'esame cantonale trasmettono la domanda di naturalizzazione alla Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
3    Se tutte le condizioni formali e materiali sono adempiute, la SEM concede l'autorizzazione federale di naturalizzazione e la trasmette per decisione all'autorità cantonale di naturalizzazione.
4    L'autorizzazione federale di naturalizzazione può essere modificata successivamente riguardo ai figli ai quali si estende.
50
SR 141.0 Legge federale del 20 giugno 2014 sulla cittadinanza svizzera (Legge sulla cittadinanza, LCit) - Legge sulla cittadinanza
LCit Art. 50 Irretroattività - 1 L'acquisizione e la perdita della cittadinanza svizzera sono rette dal diritto vigente nel momento in cui è avvenuto il fatto determinante.
1    L'acquisizione e la perdita della cittadinanza svizzera sono rette dal diritto vigente nel momento in cui è avvenuto il fatto determinante.
2    Le domande presentate prima dell'entrata in vigore della presente legge sono trattate secondo le disposizioni del diritto anteriore fino alla decisione relativa alla domanda.
LStr: 67
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 67 Divieto d'entrare in Svizzera - 1 Fatto salvo il capoverso 5, la SEM vieta l'entrata in Svizzera a uno straniero allontanato se:
1    Fatto salvo il capoverso 5, la SEM vieta l'entrata in Svizzera a uno straniero allontanato se:
a  l'allontanamento è eseguibile immediatamente in virtù dell'articolo 64d capoverso 2 lettere a-c;
b  lo straniero non ha lasciato la Svizzera entro il termine impartitogli;
c  lo straniero ha violato o espone a pericolo l'ordine e la sicurezza pubblici in Svizzera o all'estero; o
d  lo straniero è stato punito per aver commesso un reato di cui agli articoli 115 capoverso 1, 116, 117 o 118 oppure per aver tentato di commettere un tale reato.152
2    La SEM può vietare l'entrata in Svizzera allo straniero che:
a  ha causato spese di aiuto sociale;
b  si trova in carcerazione preliminare, in carcerazione in vista di rinvio coatto o in carcerazione cautelativa (art. 75-78).153
3    Il divieto d'entrata è pronunciato per una durata massima di cinque anni. Può essere pronunciato per una durata più lunga se l'interessato costituisce un grave pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblici.
4    L'Ufficio federale di polizia (fedpol) può, previa consultazione del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), vietare l'entrata in Svizzera a uno straniero allo scopo di salvaguardare la sicurezza interna o esterna della Svizzera. Fedpol può pronunciare un divieto d'entrata di durata superiore a cinque anni e, in casi gravi, di durata indeterminata.
5    L'autorità cui compete la decisione può, per motivi umanitari o altri motivi gravi, rinunciare eccezionalmente a pronunciare un divieto d'entrata oppure sospenderlo definitivamente o temporaneamente. A tal proposito occorre considerare segnatamente i motivi che hanno portato al divieto d'entrata nonché la protezione della sicurezza e dell'ordine pubblici e la salvaguardia della sicurezza interna ed esterna della Svizzera e ponderarli con gli interessi privati dell'interessato a una decisione di sospensione.154
LTAF: 1 
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 1 Principio
1    Il Tribunale amministrativo federale è il tribunale amministrativo generale della Confederazione.
2    In quanto la legge non escluda il ricorso al Tribunale federale, il Tribunale amministrativo federale giudica quale autorità di grado precedente.
3    È dotato di 50-70 posti di giudice.
4    L'Assemblea federale stabilisce il numero dei posti di giudice mediante ordinanza.
5    Per far fronte a un afflusso straordinario di nuove pratiche, l'Assemblea federale può di volta in volta autorizzare, per due anni al massimo, posti supplementari di giudice.
29 
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 29 Informazione
1    Il Tribunale amministrativo federale informa il pubblico sulla sua giurisprudenza.
2    La pubblicazione delle sentenze avviene di norma in forma anonimizzata.
3    Il Tribunale disciplina in un regolamento i principi dell'informazione.
4    Per la cronaca giudiziaria, il Tribunale può prevedere un accreditamento.
31 
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA).
32 
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 32 Eccezioni
1    Il ricorso è inammissibile contro:
a  le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale pubblico non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale;
b  le decisioni in materia di diritto di voto dei cittadini nonché di elezioni e votazioni popolari;
c  le decisioni in materia di salario al merito del personale federale, in quanto non concernano la parità dei sessi;
d  ...
e  le decisioni nel settore dell'energia nucleare concernenti:
e1  le autorizzazioni di massima per impianti nucleari,
e2  l'approvazione del programma di smaltimento,
e3  la chiusura di depositi geologici in profondità,
e4  la prova dello smaltimento;
f  le decisioni in materia di rilascio o estensione di concessioni di infrastrutture ferroviarie;
g  le decisioni dell'autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva;
h  le decisioni in materia di rilascio di concessioni per case da gioco;
i  le decisioni in materia di rilascio, modifica o rinnovo della concessione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR);
j  le decisioni in materia di diritto ai sussidi di una scuola universitaria o di un altro istituto accademico.
2    Il ricorso è inoltre inammissibile contro:
a  le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante opposizione o ricorso dinanzi a un'autorità ai sensi dell'articolo 33 lettere c-f;
b  le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante ricorso dinanzi a un'autorità cantonale.
33 
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni:
a  del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente;
b  del Consiglio federale concernenti:
b1  la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale,
b10  la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie;
b2  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari,
b3  il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita,
b4  il divieto di determinate attività secondo la LAIn30,
b4bis  il divieto di organizzazioni secondo la LAIn,
b5  la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia,
b6  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori,
b7  la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici,
b8  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione,
b9  la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato,
c  del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cbis  del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
dquinquies  della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente;
e  degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione;
f  delle commissioni federali;
g  dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende;
h  delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione;
i  delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale.
37
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 37 Principio - La procedura dinanzi al Tribunale amministrativo federale è retta dalla PA56, in quanto la presente legge non disponga altrimenti.
OAIn: 32
SR 121.1 Ordinanza del 16 agosto 2017 sulle attività informative (OAIn)
OAIn Art. 32 Comunicazione di dati personali ad autorità e servizi svizzeri - 1 La comunicazione di dati personali ad autorità e servizi svizzeri da parte del SIC è disciplinata nell'allegato 3.
PA: 5 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 5
1    Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
a  la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi;
b  l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi;
c  il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi.
2    Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24
3    Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni.
12 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 12 - L'autorità accerta d'ufficio i fatti e si serve, se necessario, dei seguenti mezzi di prova:
a  documenti;
b  informazioni delle parti;
c  informazioni o testimonianze di terzi;
d  sopralluoghi;
e  perizie.
13 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 13
1    Le parti sono tenute a cooperare all'accertamento dei fatti:
a  in un procedimento da esse proposto;
b  in un altro procedimento, se propongono domande indipendenti;
c  in quanto un'altra legge federale imponga loro obblighi più estesi d'informazione o di rivelazione.
1bis    L'obbligo di cooperazione non comprende la consegna di oggetti e documenti inerenti ai contatti tra una parte e il suo avvocato autorizzato a esercitare la rappresentanza in giudizio in Svizzera secondo la legge del 23 giugno 200033 sugli avvocati.34
2    L'autorità può dichiarare inammissibili le domande formulate nei procedimenti menzionati alle lettere a e b, qualora le parti neghino la cooperazione necessaria e ragionevolmente esigibile.
26 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 26
1    Nella sua causa, la parte o il suo rappresentante ha il diritto di esaminare alla sede dell'autorità che decide o d'una autorità cantonale, designata da questa, gli atti seguenti:
a  le memorie delle parti e le osservazioni delle autorità;
b  tutti gli atti adoperati come mezzi di prova;
c  le copie delle decisioni notificate.
1bis    Se la parte o il suo rappresentante vi acconsente, l'autorità può notificare per via elettronica gli atti da esaminare.64
2    L'autorità che decide può riscuotere una tassa per l'esame degli atti d'una causa definita; il Consiglio federale stabilisce la tariffa delle tasse.
26e  27 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 27
1    L'autorità può negare l'esame degli atti solamente se:
a  un interesse pubblico importante della Confederazione o del Cantone, in particolare la sicurezza interna o esterna della Confederazione, esiga l'osservanza del segreto;
b  un interesse privato importante, in particolare d'una controparte, esiga l'osservanza del segreto;
c  l'interesse di un'inchiesta ufficiale in corso lo esiga.
2    Il diniego d'esame dev'essere ristretto agli atti soggetti a segreto.
3    A una parte non può essere negato l'esame delle sue memorie, dei documenti da essa prodotti come mezzi di prova e delle decisioni notificatele; l'esame dei processi verbali delle sue dichiarazioni le può essere negato soltanto fino alla chiusura dell'inchiesta.
28 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 28 - L'atto il cui esame è stato negato alla parte può essere adoperato contro di essa soltanto qualora l'autorità gliene abbia comunicato oralmente o per scritto il contenuto essenziale quanto alla contestazione e, inoltre, le abbia dato la possibilità di pronunciarsi e indicare prove contrarie.
48 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 48
1    Ha diritto di ricorrere chi:
a  ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo;
b  è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e
c  ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa.
2    Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto.
49 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere:
a  la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento;
b  l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti;
c  l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso.
50 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 50
1    Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione.
2    Il ricorso per denegata o ritardata giustizia può essere interposto in ogni tempo.
52 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 52
1    L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
2    Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi.
3    Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso.
61 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 61
1    L'autorità di ricorso decide la causa o eccezionalmente la rinvia, con istruzioni vincolanti, all'autorità inferiore.
2    La decisione del ricorso deve contenere la ricapitolazione dei fatti rilevanti, i motivi e il dispositivo.
3    Essa è notificata alle parti e all'autorità inferiore.
62 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 62
1    L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte.
2    Essa può modificare a pregiudizio di una parte la decisione impugnata quando questa violi il diritto federale o poggi su un accertamento inesatto o incompleto dei fatti; per inadeguatezza, la decisione impugnata non può essere modificata a pregiudizio di una parte, a meno che la modificazione giovi ad una controparte.
3    L'autorità di ricorso che intenda modificare la decisione impugnata a pregiudizio di una parte deve informarla della sua intenzione e darle la possibilità di esprimersi.
4    L'autorità di ricorso non è vincolata in nessun caso dai motivi del ricorso.
63 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 63
1    L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
2    Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi.
3    Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura.
4    L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100
4bis    La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla:
a  da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario;
b  da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101
5    Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105
64
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 64
1    L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato.
2    Il dispositivo indica l'ammontare dell'indennità e l'addossa all'ente o all'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, in quanto non possa essere messa a carico di una controparte soccombente.
3    Se una controparte soccombente ha presentato conclusioni indipendenti, l'indennità può essere messa a suo carico, secondo la propria solvenza.
4    L'ente o l'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, risponde dell'indennità addossata a una controparte soccombente, in quanto non possa essere riscossa.
5    Il Consiglio federale disciplina la determinazione delle spese ripetibili.106 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005107 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010108 sull'organizzazione delle autorità penali.109
TS-TAF: 7 
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF)
TS-TAF Art. 7 Principio
1    La parte vincente ha diritto alle ripetibili per le spese necessarie derivanti dalla causa.
2    Se la parte vince solo parzialmente, le spese ripetibili sono ridotte in proporzione.
3    Le autorità federali e, di regola, le altre autorità con qualità di parte non hanno diritto a un'indennità a titolo di ripetibili.
4    Se le spese sono relativamente modeste, si può rinunciare a concedere alla parte un'indennità a titolo di ripetibili.
5    L'articolo 6a è applicabile per analogia.7
9 
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF)
TS-TAF Art. 9 Spese di rappresentanza e di patrocinio
1    Le spese di rappresentanza e di patrocinio comprendono:
a  l'onorario dell'avvocato o l'indennità dovuta ai mandatari professionali che non sono avvocati;
b  i disborsi quali, segnatamente, le spese di fotocopiatura, le spese di viaggio, di vitto e di alloggio, le spese di porto e le spese telefoniche;
c  l'imposta sul valore aggiunto eventualmente dovuta sulle indennità ai sensi delle lettere a e b, a meno che la stessa non sia già stata considerata.
2    Non è dovuta alcuna indennità se esiste un rapporto di lavoro tra il mandatario e la parte.
14
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF)
TS-TAF Art. 14 Determinazione delle spese ripetibili
1    Le parti che chiedono la rifusione di ripetibili e gli avvocati d'ufficio devono presentare al Tribunale, prima della pronuncia della decisione, una nota particolareggiata delle spese.
2    Il Tribunale fissa l'indennità dovuta alla parte e quella dovuta agli avvocati d'ufficio sulla base della nota particolareggiata delle spese. Se quest'ultima non è stata inoltrata, il Tribunale fissa l'indennità sulla base degli atti di causa.
all.: 8
IR 0.632.314.891.1 Accordo agricolo del 24 giugno 2004 tra la Svizzera e il Libano (all.)
all. Art. 8
1    Il presente accordo è soggetto a ratifica, accettazione o approvazione da parte degli Stati firmatari.
2    Entra in vigore alla stessa data dell'Accordo di libero scambio tra gli Stati dell'AELS e il Libano.
Registro DTF
113-IA-286 • 115-V-297 • 124-II-132 • 125-II-473 • 126-I-68 • 127-V-431 • 129-I-129 • 130-II-482 • 132-II-485 • 132-V-387 • 133-I-106 • 135-I-279 • 136-V-117 • 137-I-16 • 137-I-195 • 138-I-305
Weitere Urteile ab 2000
1D_3/2016 • 2A.669/2005 • 2C_63/2011 • 2C_799/2017 • 2E_2/2013
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
ricorrente • questio • federalismo • autorità inferiore • islam • cio • circo • mezzo di prova • diritto di essere sentito • tribunale amministrativo federale • cittadinanza svizzera • violazione del diritto • prima istanza • d'ufficio • ripetibili • arabia saudita • veduta • menzione • tribunale federale • obbligo di collaborare
... Tutti
BVGE
2019-VII-5 • 2019-I-9 • 2019-I-6 • 2018-VI-5 • 2015/1 • 2015/10 • 2014/1 • 2013/34 • 2013/23 • 2012/21 • 2012/19 • 2011/37
BVGer
A-2675/2015 • A-671/2015 • C-1118/2006 • C-2917/2012 • C-3769/2011 • C-4132/2012 • C-563/2011 • C-7590/2014 • D-1079/2018 • D-291/2021 • F-1704/2019 • F-2877/2018 • F-349/2016 • F-5322/2017 • F-5465/2020 • F-5587/2018 • F-5929/2018 • F-6597/2016
AS
AS 2009/6939
FF
1987/III/245 • 2002/3327