Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal
5A 69/2019
Urteil vom 20. Juni 2019
II. zivilrechtliche Abteilung
Besetzung
Bundesrichter Herrmann, Präsident,
Bundesrichter Marazzi, Schöbi,
Gerichtsschreiber Monn.
Verfahrensbeteiligte
C.________,
vertreten durch Rechtsanwalt Eric Stern,
Beschwerdeführerin,
gegen
1. A.A.________,
2. B.A.________,
beide vertreten durch Rechtsanwalt Paul Bürgi,
Beschwerdegegner.
Gegenstand
Auszahlung eines Vermächtnisses,
Beschwerde gegen das Urteil des Obergerichts des Kantons Zürich, II. Zivilkammer, vom 5. Dezember 2018 (LB180004-O/U).
Sachverhalt:
A.
A.A.________ und B.A.________ sind die Söhne von D.A.________, der 2010 starb (nachfolgend "Erblasser"). C.________ ist die frühere Lebenspartnerin des Erblassers. Sie fordert von den beiden Söhnen die Auszahlung eines Vermächtnisses von Fr. 10 Mio. aus dem Erbe des Verstorbenen.
B.
B.a. Mit Verfügung vom 15. Dezember 2010 eröffnete die Einzelrichterin am Bezirksgericht Meilen eine Reihe von letztwilligen Verfügungen bzw. Schenkungsversprechen des Erblassers aus der Zeit zwischen dem 14. Januar 2008 und dem 27. Juni 2010, darunter das im Original erhaltene "Testament" vom 7. November 2008, dessen Ziffer 3 wie folgt lautet:
"An meine frühere Ehefrau E.A.________, richte ich ein Vermächtnis von CHF 20'000'000.-- (zwanzig Millionen Schweizerfranken) und an meine jetzige Lebenspartnerin C.________, CHF 10'000'000.-- (zehn Millionen Schweizerfranken) höchstens jedoch für beide insgesamt 10 % (zehn Prozent) meines Nettovermögens."
B.b. Ein weiteres "Testament" datiert vom 17. März 2010. Es ist lediglich in Kopie vorhanden. Laut Ziffer 3.2 soll "Frau C.________" bis fünf Jahre nach dem Ableben des Erblassers monatlich den Betrag von Fr. 15'000.-- erhalten. In der Zeit danach sollen deren Tochter F.________ monatlich Fr. 5'000.-- ausbezahlt werden. Ergänzt durch Schulgelder, einschliesslich Internatskosten, Studiengebühren etc., dauert die zuletzt erwähnte Verpflichtung an, solange F.________ einer angemessenen Ausbildung nachgeht. Spätestens am 14. Februar 2026, F.________s 26. Geburtstag, soll die Verpflichtung zulasten des Nachlasses erlöschen. Ziffer 7 des Testaments vom 17. März 2010 trägt den Titel "Verhältnis zu früheren Verfügungen" und lautet wie folgt:
"Dieses Testament ersetzt alle früheren letztwillige Verfügungen und Testamente einschliesslich aller Nachträge zu diesen."
In einem "Nachtrag zum Testament vom 17. März 2010", der vom 27. Juni 2010 datiert und ebenfalls nur in Kopie vorhanden ist, ergänzte der Erblasser die Ziffern 3.2 und 5 des Testaments vom 17. März 2010. Neu sollte der Anspruch von C.________ spätestens am 15. April 2015, das heisst fünf Jahre nach der Trennung erlöschen.
C.
C.a. Mit Eingabe vom 6. Juni 2011 reichte C.________ beim Bezirksgericht Meilen gegen die Gebrüder A.________ Klage ein. Sie formulierte verschiedene Anträge, die sie im Verlaufe des Verfahrens durch Ergänzungen bzw. durch teilweisen Rückzug änderte. Vor Bundesgericht streitig ist das Rechtsbegehren, die Beklagten solidarisch zu verpflichten, ihr "10 Mio. Schweizer Franken gemäss Vermächtnis des Erblassers vom 7. November 2008 zuzüglich 5 % Verzugszinsen seit 30. Juli 2010 zu bezahlen". Das Bezirksgericht wies dieses Begehren mit Urteil vom 3. November 2016 ab.
C.b. Auf Berufung von C.________ hiess das Obergericht des Kantons Zürich die Klage gut. Es entsprach dem Begehren der Klägerin; einzig den Beginn des Zinsenlaufs bestimmte es neu auf den 25. Januar 2011 (Urteil vom 26. April 2017).
C.c. Darauf gelangten A.A.________ und B.A.________ an das Bundesgericht. Dieses hiess ihre Beschwerde teilweise gut. Es hob das Urteil vom 26. April 2017 auf und wies die Sache zu neuer Entscheidung an das Obergericht zurück (Urteil 5A 412/2017 vom 8. Januar 2018, auszugsweise publiziert in: BGE 144 III 81).
C.d. Am 5. Dezember 2018 fällte das Obergericht sein neues Urteil. Es wies die Berufung von C.________ ab und bestätigte das Urteil des Bezirksgerichts. Das Urteil wurde am 6. Dezember 2018 versandt.
D.
Mit Beschwerde vom 22. Januar 2019 wendet sich C.________ (Beschwerdeführerin) an das Bundesgericht. Sie beantragt, das obergerichtliche Urteil vom 5. Dezember 2018 aufzuheben und ihre Vermächtnisklage auf solidarische Verpflichtung von A.A.________ und B.A.________ (Beschwerdegegner), ihr Fr. 10 Mio. gemäss Testament des Erblassers vom 7. November 2008 zuzüglich 5 % Verzugszinsen seit 30. Juli 2010 zu bezahlen, gutzuheissen. Eventualiter sei die Sache zur Neubeurteilung der Vermächtnisklage an die Vorinstanz zurückzuweisen. Überdies ersucht die Beschwerdeführerin für das bundesgerichtliche Verfahren um unentgeltliche Rechtspflege.
Das Bundesgericht hat sich die kantonalen Akten überweisen lassen, jedoch keinen Schriftenwechsel angeordnet.
Erwägungen:
1.
Angefochten ist mit dem Urteil vom 5. Dezember 2018 ein Endentscheid (Art. 90
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 90 Decisioni finali - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni che pongono fine al procedimento. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 72 Principio - 1 Il Tribunale federale giudica i ricorsi contro le decisioni pronunciate in materia civile. |
|
1 | Il Tribunale federale giudica i ricorsi contro le decisioni pronunciate in materia civile. |
2 | Al ricorso in materia civile soggiacciono anche: |
a | le decisioni in materia di esecuzione e fallimento; |
b | le decisioni in rapporto diretto con il diritto civile pronunciate in applicazione di norme di diritto pubblico, segnatamente le decisioni: |
b1 | sul riconoscimento e l'esecuzione di decisioni e sull'assistenza giudiziaria in materia civile, |
b2 | sulla tenuta del registro fondiario, dei registri dello stato civile, del registro di commercio e dei registri in materia di marchi, disegni e modelli, brevetti d'invenzione, varietà vegetali e topografie, |
b3 | sull'autorizzazione al cambiamento del nome, |
b4 | in materia di vigilanza sulle fondazioni, eccettuati gli istituti di previdenza e di libero passaggio, |
b5 | in materia di vigilanza sugli esecutori testamentari e altri rappresentanti previsti dal diritto successorio, |
b6 | in materia di protezione dei minori e degli adulti, |
b7 | ... |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 74 Valore litigioso minimo - 1 Nelle cause di carattere pecuniario il ricorso è ammissibile soltanto se il valore litigioso ammonta almeno a: |
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1 | Nelle cause di carattere pecuniario il ricorso è ammissibile soltanto se il valore litigioso ammonta almeno a: |
a | 15 000 franchi nelle controversie in materia di diritto del lavoro e di locazione; |
b | 30 000 franchi in tutti gli altri casi. |
2 | Quando il valore litigioso non raggiunge l'importo determinante secondo il capoverso 1, il ricorso è ammissibile: |
a | se la controversia concerne una questione di diritto di importanza fondamentale; |
b | se una legge federale prevede un'istanza cantonale unica; |
c | contro le decisioni delle autorità cantonali di vigilanza in materia di esecuzione e fallimento; |
d | contro le decisioni del giudice del fallimento e del concordato; |
e | contro le decisioni del Tribunale federale dei brevetti. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 100 Ricorso contro decisioni - 1 Il ricorso contro una decisione deve essere depositato presso il Tribunale federale entro 30 giorni dalla notificazione del testo integrale della decisione. |
|
1 | Il ricorso contro una decisione deve essere depositato presso il Tribunale federale entro 30 giorni dalla notificazione del testo integrale della decisione. |
2 | Il termine è di dieci giorni per i ricorsi contro le decisioni: |
a | delle autorità cantonali di vigilanza in materia di esecuzione e fallimento; |
b | nel campo dell'assistenza giudiziaria internazionale in materia penale e dell'assistenza amministrativa internazionale in materia fiscale; |
c | in materia di ritorno di un minore secondo la Convenzione europea del 20 maggio 198090 sul riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia di affidamento di minori e sul ristabilimento dell'affidamento oppure secondo la Convenzione del 25 ottobre 198091 sugli aspetti civili del rapimento internazionale di minori; |
d | del Tribunale federale dei brevetti in materia di rilascio di una licenza secondo l'articolo 40d della legge del 25 giugno 195493 sui brevetti. |
3 | Il termine è di cinque giorni per i ricorsi contro le decisioni: |
a | delle autorità cantonali di vigilanza in materia di esecuzione e fallimento pronunciate nell'ambito dell'esecuzione cambiaria; |
b | dei Governi cantonali su ricorsi concernenti votazioni federali. |
4 | Il termine è di tre giorni per i ricorsi contro le decisioni dei Governi cantonali su ricorsi concernenti le elezioni al Consiglio nazionale. |
5 | Per i ricorsi concernenti conflitti di competenza tra due Cantoni, il termine decorre al più tardi dal giorno in cui in ciascun Cantone sono state pronunciate decisioni impugnabili mediante ricorso al Tribunale federale. |
6 | ...94 |
7 | Il ricorso per denegata o ritardata giustizia può essere interposto in ogni tempo. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 46 Sospensione - 1 I termini stabiliti in giorni dalla legge o dal giudice sono sospesi: |
|
1 | I termini stabiliti in giorni dalla legge o dal giudice sono sospesi: |
a | dal settimo giorno precedente la Pasqua al settimo giorno successivo alla Pasqua incluso; |
b | dal 15 luglio al 15 agosto incluso; |
c | dal 18 dicembre al 2 gennaio incluso. |
2 | Il capoverso 1 non si applica nei procedimenti concernenti: |
a | l'effetto sospensivo e altre misure provvisionali; |
b | l'esecuzione cambiaria; |
c | i diritti politici (art. 82 lett. c); |
d | l'assistenza giudiziaria internazionale in materia penale e l'assistenza amministrativa internazionale in materia fiscale; |
e | gli appalti pubblici.18 |
2.
Streitig ist nach wie vor die Frage, welche Bedeutung Ziffer 7 des Testaments vom 17. März/27. Juni 2010 für das Testament vom 7. November 2008 hat, nachdem der Erblasser das spätere Testament gemäss übereinstimmender Auffassung der Parteien in Aufhebungsabsicht vernichtete. Mit Blick darauf trug das Bundesgericht dem Obergericht auf, sich in einem ersten Schritt dazu zu äussern, ob der Erblasser seinen Testierwillen erklärte, als er in Ziffer 7 der Urkunde vom 17. März/27. Juni 2010 anordnete, dass dieses Testament alle früheren letztwilligen Verfügungen und Testamente einschliesslich aller Nachträge ersetzt (Urteil 5A 412/2017 vom 8. Januar 2018 E. 3).
2.1. Das Obergericht knüpft an die Erkenntnis aus dem ersten Berufungsentscheid an, wonach bei der gegebenen Behauptungslage nicht ausgeschlossen werden könne, dass es sich beim Testament vom 17. März 2010 lediglich um einen Entwurf gehandelt habe (Urteil 5A 412/2017 vom 8. Januar 2018 E. 2.2). Die Beschwerdegegner hätten demnach nachzuweisen, dass das Dokument vom 17. März/27. Juni 2010, das in seiner Ausgestaltung wie ein fertiges Testament erscheine, vom Erblasser im Zeitpunkt der Errichtung auch tatsächlich so gewollt war. Sei dies der Fall, hätte dieses Testament gemäss Ziffer 7 das noch im Original vorhandene Testament vom 7. November 2008 ersetzt.
Die Vorinstanz zählt die Beweismittel auf, deren Abnahme sie in ihrem Beschluss vom 2. März 2018 zum Hauptbeweis und Gegenbeweis anordnete. Ebenso erläutert sie, welche Beweismittel sie nicht abnahm und aus welchem Grund sie auf die Abnahme verzichtete. Der angefochtene Entscheid zitiert den Inhalt der edierten Urkunden (ein Schreiben von Rechtsanwalt Dr. G.________ an Rechtsanwalt Dr. H.________ vom 24. August 2010, ein Schreiben von Rechtsanwalt Dr. H.________ an das Bezirksgericht Meilen vom 27. August 2010 sowie eine E-Mail von Dr. I.________ vom 18. Oktober 2010 an die Beschwerdegegner) und schildert die Aussagen der befragten Zeugen (Dr. I.________, der den Erblasser in dessen letzten Lebensmonaten als enger Freund und ärztlicher Berater begleitete, Rechtsanwalt Dr. H.________, der den Erblasser seit Anfang 2010 im Zusammenhang mit der Neufassung des Testaments beriet, Dr. J.________, der mit dem Erblasser von 1994 bis zu dessen Tod eine tiefe Freundschaft pflegte, K.________, I.________s Ehefrau, sowie L.________, die in der Villa des Erblassers in St. Tropez für die Haushaltführung und das Kochen zuständig gewesen war).
In der Folge widmet sich das Obergericht der Beweiswürdigung. Es stellt fest, dass einzig die Zeugen Dr. J.________, Dr. I.________ und Dr. H.________ sich zur Frage äussern konnten, ob der Erblasser den handschriftlichen Text vom 17. März/27. Juni 2010 im Zeitpunkt, als er ihn niederschrieb, auch so wollte. Was Dr. H.________ angeht, verwirft das Obergericht den Einwand der Beschwerdeführerin, wonach er als Zeuge unglaubwürdig sei, weil er den Erblasser in der Sache beriet und insbesondere auch als Willensvollstrecker mit den Beschwerdegegnern in Kontakt stand; indes sei seine Aussage "unter dieser Prämisse zu würdigen". In der Sache hätten sich Dr. J.________ und Dr. I.________ "subjektiv sehr überzeugt" gezeigt, zu wissen, was der Erblasser wollte. Auf Vorhalt der Kopie des Testaments vom 17. März/27. Juni 2010 habe Dr. J.________ klar und unmissverständlich erklärt, dass dies für ihn das richtige Testament sei, "das greife - zu 100 %". Dr. I.________ habe nichts von einem Testament vom 17. März/27. Juni 2010 gewusst, auf Vorhalt von dessen Kopie indes erklärt, dass das, was er anlässlich der Zeugeneinvernahme zum ersten Mal lese, dem entspreche, was ihm der Erblasser mündlich gesagt habe.
Dem angefochtenen Entscheid zufolge werden die "eher allgemein gehaltenen Äusserungen" von Dr. J.________ und Dr. I.________ durch die "sehr viel detailliertere Aussage" von Dr. H.________ bestätigt, was für die Glaubhaftigkeit aller drei Zeugen spreche. Dies gelte für die Schilderung über das Zustandekommen des Testaments vom 17. März/27. Juni 2010 in mehreren Schritten sowie auch für die Thematik in der testamentarischen Anordnung. Das Obergericht zitiert Dr. H.________ mit der Aussage, er sei wirklich davon ausgegangen, dass das Testament vom 17. März 2010 dem gefestigten Willen des Erblassers entsprochen habe; dieser habe sich über die erbrechtliche Regelung sehr viele Gedanken gemacht, als klar geworden sei, dass er "mit hoher Wahrscheinlichkeit" [sic!] sterben würde. Gemäss Dr. H.________ habe der Erblasser die Ergänzung vom 27. Juni 2010 ausdrücklich als solche angebracht. Konfrontiert mit seinem Schreiben vom 27. August 2010 an das Bezirksgericht Meilen, worin er Zweifel daran geäussert habe, dass der Erblasser das Testament vom 17. März/27. Juni 2010 als endgültig erachtete, habe Dr. H.________ erklärt, dass sich der Erblasser überlegt habe, ob er das Testament nochmals ändern wollte. Für ihn, den Zeugen, sei aber klar,
dass der Erblasser das am 17. März 2010 abgefasste Testament damals so wollte und es auch seinem Willen entsprochen habe. Auf sein Befragen hin habe der Erblasser ihm gesagt, dass er alles Frühere vernichtet habe; man habe Ziffer 7 dann aber doch in den Testamentsentwurf hineingeschrieben, denn er, der Zeuge, habe mit dem Erblasser besprochen, dass man so "tabula rasa" machen könne, was der Erblasser auch gewollt habe.
Laut Vorinstanz "scheint" gestützt auf die Aussagen der drei Zeugen "hinreichend gesichert", dass das Testament vom 17. März/27. Juni 2010, so wie es in Kopie vorliegt, im Zeitpunkt der Errichtung dem gefestigten Willen des Erblassers entsprach. Die von Dr. H.________ mit Schreiben vom 27. August 2010 erwähnten Zweifel an der Endgültigkeit des vom Erblasser eigenhändig niedergeschriebenen Testaments vermöchten hieran nichts zu ändern. Ob der Erblasser zu einem späteren Zeitpunkt das Testament nochmals hätte ändern wollen, sei im vorliegenden Zusammenhang unerheblich. Entgegen der Auffassung der Beschwerdeführerin treffe es auch nicht zu, dass nur bei Vorlage der gesamten Korrespondenz geklärt werden könne, ob die Scandokumente vom März/Juni 2010 wirklich ein verbindliches Testament oder bloss ein Entwurf sein sollten. Für das Obergericht steht fest, dass der Erblasser das Testament so, wie es in Kopie vorliege, am 17. März 2010 entsprechend den gesetzlichen Formvorschriften eigenhändig niedergeschrieben hat, was grundsätzlich dafür spreche, dass er in jenem Zeitpunkt auch einen dem Inhalt des Testaments entsprechenden Willen hatte. Dies sei nunmehr durch die klaren Zeugenaussagen bestätigt worden, so dass keine ernsthaften Zweifel
mehr daran bestünden, dass das Testament vom 17. März 2010 mit Testierwille errichtet wurde. Daran ändert laut Vorinstanz auch der Umstand nichts, dass das Testament nicht bei einem Rechtsanwalt oder in einem Safe verwahrt wurde, zumal dies für die gültige Errichtung nicht erforderlich sei. Ebenso wenig sei erkennbar, dass die von der Beschwerdeführerin beantragte Edition eines Notiz- oder Tagebuchs an diesem Ergebnis etwas ändern könnte. Aus den Erkenntnissen über den Testierwillen folgert die Vorinstanz, es könne als rechtsgenügend nachgewiesen gelten, dass der Erblasser mit der Errichtung des Testaments vom 17. März/27. Juni 2010 alle früheren letztwilligen Verfügungen und Testamente einschliesslich aller Nachträge ersetzen wollte. Aus dem Beweisverfahren ergäben sich keine Anhaltspunkte dafür, dass der Erblasser unentschlossen gewesen sei, ob er das Testament vom 7. November 2008 abändern solle, wie die Beschwerdeführerin dies im Rahmen des Gegenbeweises behauptet habe.
2.2. Unter dem Titel einer angeblichen Verletzung ihres rechtlichen Gehörs beklagt sich die Beschwerdeführerin darüber, dass das Obergericht von ihr offerierte Beweise nicht abgenommen habe. In ihrer Eingabe vom 14. September 2018 habe sie die Edition des Tagebuchs bzw. der Agenda des Erblassers und weiterer Unterlagen wie insbesondere Kopien von Testamenten bzw. Testamentsentwürfen und Korrespondenzen zwischen dem Erblasser und seinen erbrechtlich mandatierten Anwälten beantragt und beanstandet, dass zahlreiche weitere Beweisofferten (Zeugen und Urkunden), die sie sowohl vor dem Bezirksgericht als auch beim Obergericht beantragt hätte, nicht abgenommen worden seien.
Die Beschwerdeführerin kommt auf den Beschluss vom 2. März 2018 zu sprechen, auf den der angefochtene Entscheid verweist (E. 2.1). Dort habe das Obergericht die Edition des "schwarzen Büchleins" mit dem Hinweis auf die Erklärung der Beschwerdegegner verweigert, wonach es kein solches Büchlein gebe bzw. der Erblasser eine Agenda, aber kein Tagebuch geführt habe, und ihr entgegen gehalten, dies nicht explizit und unter Präzisierung ihrer Begehren in Frage gestellt zu haben. Diese "unhaltbare Beweisverweigerung" tadelt die Beschwerdeführerin als "klare Verletzung des Gehörsanspruchs", weil die Begründung "formalistisch überspitzt" sei. Wie in ihrer Eingabe vom 14. September 2018 dargelegt, handle es sich um die Agenda des Erblassers, in der er alle Termine und Vorkehrungen festhielt. Die entsprechenden Notizen wären für die Frage nach dem "Entwurfscharakter" des Dokuments vom 17. März/27. Juni 2010 durchaus aufschlussreich. Dasselbe gelte für die Beweisanträge betreffend die Mandatsunterlagen und die Liste der Telefonverbindungen, so die Argumentation der Beschwerdeführerin.
Die Beschwerdeführerin stört sich im Weiteren an der vorinstanzlichen Erwägung, wonach diejenigen Zeugen, die sie in ihrer Stellungnahme zu den Prozessaussichten ihrer Klage genannt hatte, nicht als Beweismittel abzunehmen waren. Sie räumt ein, dass die Beweisanträge, die sie schon vor Bezirksgericht gestellt hatte, sich nicht explizit auf die Fragen bezogen, die erst nach der bundesgerichtlichen Rückweisung zu klären waren. Das Obergericht verletze aber ihr rechtliches Gehör, da es mit dem "direkten Beweisbeschluss" vom 2. März 2018 das Beweisthema und die Beweismittel von sich aus eingegrenzt und keine Gelegenheit gegeben habe, die Beweisanträge einzureichen, die sich nach der Rückweisung durch das Bundesgericht ergaben.
2.3. Die zitierten Beanstandungen betreffen die "beweismässige Abklärung", die das Obergericht infolge des bundesgerichtlichen Rückweisungsentscheids zur Frage durchführte, ob der Erblasser das Testament vom 17. März/27. Juni 2010 mit Testierwillen errichtete. Welches Ziel die Beschwerdeführerin mit ihren Gehörsrügen verfolgt, bleibt im Dunkeln. Die überkommene Rechtsprechung, wonach die Verletzung des rechtlichen Gehörs ungeachtet der materiellen Begründetheit zur Gutheissung des Rechtsmittels und zur Aufhebung des angefochtenen Entscheids führt (BGE 137 I 195 E. 2.2 S. 197; 135 I 279 E. 2.6.1 S. 285), impliziert gerade, dass der angefochtene Entscheid auch in der Sache selbst beanstandet wird und das Rechtsmittel - hier die Beschwerde an das Bundesgericht - in materieller Hinsicht ergriffen wurde (Urteile 5A 845/2017 vom 14. Mai 2018 E. 2.2; 5A 534/2016 vom 15. Februar 2017 E. 4.3). Dies ist mit Bezug auf das vorinstanzliche Beweisergebnis, wonach der Erblasser seinen Testierwillen erklärte, als er die letztwillige Verfügung vom 17. März 2010 errichtete, nicht geschehen. Die Beschwerdeführerin stellt diese Erkenntnis vor Bundesgericht nicht mehr in Abrede. Was den vorinstanzlich festgestellten Sachverhalt angeht, zielen ihre
Beanstandungen in eine andere Richtung (s. E. 3.2). Will sie in der Sache aber gar keine Abänderung oder Aufhebung des angefochtenen Entscheids erreichen, so hat sie an der Beurteilung von (Gehörs-) Rügen, mit denen sie letztlich die Berücksichtigung bestimmter Beweismittel als Selbstzweck anstrebt, kein schutzwürdiges Interesse (vgl. Urteile 5A 968/2016 vom 14. Juni 2017 E. 3.3; 5A 749/2016 vom 11. März 2017 E. 6). In dieser Hinsicht ist auf die Beschwerde nicht einzutreten.
3.
Nach dem Gesagten bleibt es bei der vorinstanzlichen Erkenntnis, dass der Erblasser im Testament vom 17. März/27. Juni 2010 seinen Testierwillen erklärte und dieses Testament - entsprechend seiner Ziffer 7 - alle früheren letztwilligen Verfügungen und Testamente einschliesslich aller Nachträge zu diesen ersetzte (E. 2.1 i.f.). Für diesen Fall gab das Bundesgericht dem Obergericht vor, sich in einem zweiten Schritt mit der Frage auseinanderzusetzen, welche Konsequenzen sich aus der Vernichtung des Testaments vom 17. März/27. Juni 2010 ergeben (Urteil 5A 412/2017 vom 8. Januar 2018 E. 3.3 f.).
3.1. Das Obergericht äussert sich zunächst zu drei Bundesgerichtsentscheiden, die im erstinstanzlichen Entscheid zur Sprache kamen und von den Parteien in der Berufung aufgegriffen wurden (BGE 73 II 144, 91 II 264 und 101 II 211). Es erklärt, inwiefern sich die dort beurteilten Sachverhalte vom vorliegenden Fall unterscheiden, alle drei Entscheide für das Wiederaufleben eines früheren, widerrufenen Testaments aber übereinstimmend fordern, dass der "animus revivendi" des Erblassers in den gesetzlichen Formen geäussert wird und sich dies mindestens durch Auslegung ergeben kann. Diese Auffassung werde auch im Schrifttum überwiegend geteilt. Das Obergericht verweist auf die diesbezüglichen Schilderungen der ersten Instanz und hält fest, es bestehe in der vorliegenden Konstellation keine Veranlassung, von dem Erfordernis abzuweichen, das Wiederaufleben eines widerrufenen Testaments von der Einhaltung der testamentarischen Formen abhängig zu machen.
Im Anschluss daran stellt die Vorinstanz klar, dass es nicht genügen könne, wenn die Beschwerdeführerin das Wiederaufleben nicht aus einer entsprechenden Willensäusserung des Erblassers ableite, sondern aus der Vernichtung des Testaments vom 17. März/27. Juni 2010 "an sich". Laut dem Obergericht könnte aber auch aus einem verbliebenen Unterstützungswillen des Erblassers nicht abgeleitet werden, dass dieser das Testament vom 7. November 2008 wieder aufleben lassen wollte. Das Obergericht nimmt damit Bezug auf das Beweisverfahren, das es infolge der bundesgerichtlichen Rückweisung durchführte. Dieses habe ergeben, dass der Erblasser die Beschwerdeführerin und ihre Tochter begünstigen wollte. Ob dies im Zeitpunkt, als er das Testament vom 17. März/27. Juni 2010 in Widerrufsabsicht vernichtete, noch der Fall war, sei nicht gesichert. Der Zeitpunkt der Vernichtung sei nicht bekannt. Da insbesondere der Zeuge Dr. I.________ den Begünstigungswillen des Erblassers jedenfalls für die Tochter der Beschwerdeführerin noch für den Zeitraum 4 bis 5 Tage vor dem Tod des Erblassers bestätigte, erscheine die Auffassung der Beschwerdeführerin, wonach der Erblasser nicht gewollt habe, dass die gesetzliche Erbfolge eintrete, nachvollziehbar. Der
Schlussfolgerung der Beschwerdeführerin, wonach sich dies klar aufgrund des Beweisverfahrens ergebe, könne indes nicht gefolgt werden. In jedem Fall bleibe unklar, wie diese Begünstigung letztlich hätte ausfallen sollen, zumal sich deren Umfang im Verlauf der Zeit immer mehr reduziert habe. Das Obergericht weist darauf hin, dass die Beziehung zwischen dem Erblasser und der Beschwerdeführerin im Jahr 2010 beendet war, dass im Testament vom 17. März 2010 eine wesentlich geringere Begünstigung der Beschwerdeführerin vorgesehen war als noch im Testament vom 7. November 2008 und dass diese Begünstigung in der Ergänzung vom 27. Juni 2010 noch einmal reduziert wurde. Diese Tatsachen lassen es nach der Einschätzung der Vorinstanz als unwahrscheinlich erscheinen, dass der Erblasser in einem späteren Zeitpunkt, das heisst im Zeitraum zwischen dem 27. Juni 2010 und seinem Tod am 30. Juli 2010, eine massiv erhöhte Begünstigung der Beschwerdeführerin wollte; hierfür bestünden keinerlei Anhaltspunkte. Selbst wenn dies der Fall wäre, gebiete es die Rechtssicherheit zu fordern, dass ein solcher Wille in einer der gesetzlichen Formen erklärt würde, auch wenn diese Erklärung nicht zwingend den Inhalt im Einzelnen umfassen müsste. Da dies vorliegend
"unzweifelhaft nicht geschehen" sei, habe das Testament vom 7. November 2008 mit der Vernichtung desjenigen vom 17. März/27. Juni 2010 nicht wieder aufgelebt, so das Fazit des Obergerichts.
3.2. Die Beschwerdeführerin erinnert an die bundesgerichtliche Erwägung, wonach die im Rückweisungsentscheid erörterten Grundlagen aus der Lehre von den Rechtsgeschäften auch für den nach Massgabe von Art. 509 ff
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 509 - 1 Il testamento può essere revocato in ogni tempo in una delle forme prescritte per la sua confezione. |
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1 | Il testamento può essere revocato in ogni tempo in una delle forme prescritte per la sua confezione. |
2 | La revoca può essere totale o parziale. |
Begünstigungswille noch bestand, als der Erblasser die Urkunden vom 17. März/27. Juni 2010 zu einem unbekannten Zeitpunkt vernichtete. Die Beschwerdeführerin legt unter Hinweis auf Ausführungen in ihrer Klage und auf den Schlussvortrag der Beklagten dar, weshalb der Erblasser das Testament vom 17. März/27. Juni 2010 zwischen dem 21. und dem 26. Juli 2010 vernichtet haben müsse. Sie zitiert die Aussagen der verschiedenen Zeugen, aus denen sich "unabweislich" ergebe, was der Erblasser letztwillig wollte. Insbesondere habe der Erblasser seinen klaren Begünstigungswillen zugunsten von ihr, der Beschwerdeführerin, und ihrer Tochter "bis in die letzten Tage hinein" und auch im Zeitpunkt der Vernichtung des Testaments vom 17. März/27. Juni 2010 gehabt. Über den Umfang dieser Begünstigung habe sich der Erblasser zwar nicht ziffernmässig erklärt, doch habe er klar seinen Willen ausgedrückt, dass sie, die Beschwerdeführerin, und ihre Tochter sich "nie mehr finanzielle Sorgen machen müssten" und er ihr "eine grosse Geldsumme" vermache.
Die Beschwerdeführerin rügt als "krass willkürlich, unhaltbar, ja aktenwidrig", dass die Vorinstanz einen grundsätzlichen Begünstigungswillen anerkenne, indes so tue, als ob der Zeitpunkt der Vernichtung des Widerrufstestaments nicht gesichert sei und auch hinsichtlich des Umfangs des Begünstigungswillens Unklarheit bestehe. Das Obergericht übersehe das "zusätzliche unabweisliche Faktum", dass der Erblasser das Testament vom 7. November 2008 intakt gelassen hatte und in diesem Testament die Legatssumme von Fr. 10 Mio. klar festgelegt war. Der Erblasser habe die Verfügung vom 17. März/27. Juni 2010 wenige Tage vor seinem Tod in Aufhebungsabsicht vernichtet, so dass sie nach seinem Willen das Testament vom 7. November 2008 nicht mehr "ersetzen" sollte. Das Obergericht versäume es, "hinsichtlich des Tatbestands und seiner tatbestandlichen Wirkung" zu untersuchen, ob nicht gerade durch diesen Vernichtungsakt und durch das Intaktlassen des Testaments vom 7. November 2008 eine klare Willensäusserung des Erblassers zum Ausdruck kommt, dergestalt, dass der Umfang der Begünstigung der Legatssumme gemäss Testament vom 7. November 2008 entsprechen soll. Die Auffassung des Obergerichts, wonach der Umfang der Begünstigung unklar sei, weil er
sich im Verlauf der Zeit immer mehr reduziert habe, lasse die "Willensbekundung durch die Vernichtung" ausser Acht, die "Ausdruck eines klaren Sinneswandels" des Erblassers sei. Den offenkundigen "animus revivendi" des Erblassers hinsichtlich des Testaments vom 8. November 2008 bestätigt laut der Beschwerdeführerin der Zeuge Dr. H.________. Nach dessen Aussage sei es "gegen Ende" zwischen dem Erblasser und seiner Ex-Frau wieder zu einer Annäherung gekommen und habe der Erblasser seine Söhne nicht mehr mit harten Auflagen belasten wollen. Strebte der Erblasser eine wiederum stärkere Begünstigung seiner Ex-Frau an und wollte er die Auflagen und Bedingungen zulasten seiner Söhne weglassen, so habe er dies am besten dadurch bewerkstelligen können, dass er mit der Vernichtung des Widerrufstestaments und dem Intaktlassen des Legatstestaments Letzteres wieder voll wirksam werden liess, so die Überlegung der Beschwerdeführerin.
3.3. Bei den Umständen, aus denen sich der Wille des Erblassers ergibt, handelt es sich um Tatfragen (Urteil 5A 412/2017, zit., E. 3.3). Diesbezüglich legt das Bundesgericht seinem Urteil die vorinstanzlichen Feststellungen zugrunde (Art. 105 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 105 Fatti determinanti - 1 Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
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1 | Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
2 | Può rettificare o completare d'ufficio l'accertamento dei fatti dell'autorità inferiore se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95. |
3 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, il Tribunale federale non è vincolato dall'accertamento dei fatti operato dall'autorità inferiore.96 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
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1 | Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
2 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione: |
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a | del diritto federale; |
b | del diritto internazionale; |
c | dei diritti costituzionali cantonali; |
d | delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari; |
e | del diritto intercantonale. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
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1 | In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
2 | Le parti hanno diritto d'essere sentite. |
3 | Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 8 - Ove la legge non disponga altrimenti, chi vuol dedurre il suo diritto da una circostanza di fatto da lui asserita, deve fornirne la prova. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
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1 | Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
2 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
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1 | Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
2 | Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura. |
aus, wenn die Beschwerdeführerin die Sach- oder Rechtslage aus ihrer Sicht darlegt und den davon abweichenden angefochtenen Entscheid als willkürlich bezeichnet. Vielmehr muss sie im Einzelnen darlegen, inwiefern der angefochtene Entscheid, so wie ihn das kantonale Gericht gefällt hat, an einem qualifizierten und offensichtlichen Mangel leidet (BGE 134 II 244 E. 2.2 S. 246).
3.4. Wie ihre Sachverhaltsrügen zeigen, wirft die Beschwerdeführerin der Vorinstanz im Kern vor, sich darüber hinwegzusetzen, dass der Erblasser das Testament vom 7. November 2008 "intakt liess". Zusammen mit dieser Tatsache steht und fällt ihre These, wonach sich aus dem festgestellten Begünstigungswillen des Erblassers und dem äusseren Geschehensablauf - der Errichtung des "Legatstestaments" am 7. November 2008, der Errichtung des "Widerrufstestaments" am 17. März/27. Juni 2010 und der (angeblich zwischen dem 21. und dem 26. Juli 2010 erfolgten) Vernichtung desselben - die Erklärung eines (Gestaltungs-) Willens des Erblassers ergebe, das Testament vom 7. November 2008 wieder in Kraft zu setzen. Die Beschwerdeführerin setzt dabei stillschweigend voraus, dass der Erblasser im Zeitpunkt, als er das Testament vom 17. März/27. Juni 2010 vernichtete, wusste oder jedenfalls annahm, dass das Testament vom 7. November 2008 existierte. Diese Tatsache kann nicht weggedacht werden, ohne dass auch die Herleitung der Willenserklärung des Erblassers, wie sie der Beschwerdeführerin vorschwebt, zu Fall kommt: Handelte der Erblasser im besagten Zeitpunkt nicht im Wissen darum oder zumindest in der Annahme, dass die Urkunde des Testaments vom 7.
November 2008 vorhanden war, so konnte sich sein Wille auch nicht darauf erstrecken, die letztwillige Verfügung aus dem Jahr 2008 "intakt" zu lassen. Gab der Erblasser seinen (angeblichen) Willen mit anderen Worten einzig dadurch äusserlich wahrnehmbar kund, dass er das Testament vom 17. März/27. Juni 2010 vernichtete, so konnte er ohne Wissen um das Vorhandensein des Testaments vom 7. November 2008 nicht davon ausgehen, dass diese letztwillige Verfügung nach seinem Tod eröffnet und als vom Tode an wirksam behandelt wird. Daran ändert auch die Rechtsprechung nichts, wonach sogar eine letztwillige Verfügung, die infolge ihrer Vernichtung körperlich nicht mehr vorhanden ist, durch "Widerruf des Widerrufs" wieder aufleben kann, sofern sich ihr Inhalt zweifelsfrei rekonstruieren lässt (BGE 101 II 211 E. 4b S. 216 f.). Daraus folgt lediglich die Erkenntnis, dass die Wiederinkraftsetzung einer widerrufenen letztwilligen Verfügung nicht zwingend davon abhängt, dass die Urkunde des Testaments noch vorhanden ist. Allein damit ist nichts darüber gesagt, ob der Erblasser ein früher widerrufenes Testament mit Wissen und Willen intakt liess, wie die Beschwerdeführerin dies unterstellt.
Nun findet sich im angefochtenen Entscheid aber keine Feststellung, wonach der Erblasser das Testament vom 17. März/27. Juni 2010 im Wissen darum oder in der Meinung vernichtete, dass das Testament vom 7. November 2008 existierte. Zwar hält die Vorinstanz fest, aus dem Beweisverfahren hätten sich keine Anhaltspunkte dafür ergeben, dass der Erblasser unentschlossen gewesen sei, ob er das Testament vom 7. November 2008 abändern wollte (E. 3.1). Dieses (negative) Beweisergebnis steht im Zusammenhang mit der Feststellung des Obergerichts, wonach der Erblasser mit der Errichtung des Testaments vom 17. März/27. Juni 2010 alle früheren letztwilligen Verfügungen und Testamente einschliesslich aller Nachträge ersetzen wollte. Hinsichtlich der Frage, was der Erblasser im späteren Zeitpunkt der Vernichtung dieses Testaments tatsächlich wusste oder zu wissen glaubte, lässt sich daraus nichts herleiten. An anderer Stelle erwähnt das Obergericht, laut den Beschwerdegegnern sei Dr. G.________ vom Erblasser beauftragt worden, frühere Testamente zu vernichten. Die Beschwerdegegner hätten erklärt, es sei einem Versehen von Dr. G.________ zuzuschreiben, dass das Testament vom 7. November 2008 noch existiere. In einem Schreiben vom 24. August 2010
habe sich Dr. G.________ gegenüber Dr. H.________ dahingehend geäussert, dass er in einem Dossier einen Briefumschlag mit einem Testament aus dem Jahr 2008 gefunden habe, der zur Rückgabe an den Klienten bestimmt gewesen sei. Das Obergericht trifft keine eigenen Sachverhaltsfeststellungen darüber, wie es dazu kam, dass das Testament vom 7. November 2008 nach dem Tod des Erblassers auftauchte. Allein die Hinweise der Beschwerdegegner, wonach das Testament aus Versehen nicht zu Lebzeiten des Erblassers zerstört wurde, vermögen eine selbständige richterliche Tatsachenfeststellung darüber, was der Erblasser im Zeitpunkt der Vernichtung des Testaments vom 17. März/27. Juni 2010 wusste oder zu wissen meinte, nicht zu ersetzen.
Dass die Vorinstanz den Sachverhalt in dieser Hinsicht im Sinne von Art. 97
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
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1 | Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
2 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87 |
Grundlage entzogen.
3.5. Nach alledem muss es sein Bewenden damit haben, dass nicht gesichert ist, ob der Erblasser mit der Vernichtung des Testaments vom 17. März/27. Juni 2010 die gesetzliche Erbfolge eintreten lassen wollte oder nicht (E. 3.1). In tatsächlicher Hinsicht sind keine Umstände erstellt, aus denen sich die Erklärung eines rechtsgeschäftlichen Willens des Erblassers ergibt, die letztwillige Verfügung vom 7. November 2008 wieder in Kraft zu setzen. Ist das Rechtsgeschäft von Todes wegen, das die Beschwerdeführerin im Verhalten des Erblassers ausgemacht haben will, aber nicht zustande gekommen, so kann unter dem Gesichtspunkt des (form-) gültigen Zustandekommens dieses Rechtsgeschäfts offenbleiben, ob - wie die Beschwerdeführerin anzunehmen scheint - die in Art. 510
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 510 - 1 Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
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1 | Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
2 | Ove l'atto sia stato distrutto per caso fortuito o per colpa di un terzo e non sia possibile ricostituirne esattamente ed integralmente il tenore, la disposizione perde pure ogni effetto, riservata l'azione di danni. |
lediglich eine Kopie vorlag und die Originalurkunde vom Erblasser zerstört wurde. Die Beschwerdeführerin stützt sich auf Art. 510
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 510 - 1 Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
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1 | Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
2 | Ove l'atto sia stato distrutto per caso fortuito o per colpa di un terzo e non sia possibile ricostituirne esattamente ed integralmente il tenore, la disposizione perde pure ogni effetto, riservata l'azione di danni. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 510 - 1 Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
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1 | Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
2 | Ove l'atto sia stato distrutto per caso fortuito o per colpa di un terzo e non sia possibile ricostituirne esattamente ed integralmente il tenore, la disposizione perde pure ogni effetto, riservata l'azione di danni. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 510 - 1 Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
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1 | Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
2 | Ove l'atto sia stato distrutto per caso fortuito o per colpa di un terzo e non sia possibile ricostituirne esattamente ed integralmente il tenore, la disposizione perde pure ogni effetto, riservata l'azione di danni. |
Die Beschwerdeführerin verkennt den Unterschied zwischen der letztwilligen Verfügung als Rechtsgeschäft und der Form, die das Gesetz für dieses Rechtsgeschäft vorschreibt. Nach der Rechtsprechung ist die Testamentsform Gültigkeitsform (Solennitätsform), nicht Beweisform. Daraus folgt, dass für den Beweis einer letztwilligen Verfügung die formgerechte Urkunde nicht erforderlich ist und der Untergang der Testamentsurkunde auch nicht zwingend zur Folge hat, dass die letztwillige Verfügung (als Rechtsgeschäft) untergeht. Dies entspricht der allgemeinen Regel von Art. 11 Abs. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto CO Art. 11 - 1 Per la validità dei contratti non si richiede alcuna forma speciale, se questa non sia prescritta dalla legge. |
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1 | Per la validità dei contratti non si richiede alcuna forma speciale, se questa non sia prescritta dalla legge. |
2 | Ove non sia diversamente stabilito circa l'importanza e l'efficacia d'una forma legalmente prescritta, dalla osservanza di questa dipende la validità del contratto. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 510 - 1 Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
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1 | Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
2 | Ove l'atto sia stato distrutto per caso fortuito o per colpa di un terzo e non sia possibile ricostituirne esattamente ed integralmente il tenore, la disposizione perde pure ogni effetto, riservata l'azione di danni. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 510 - 1 Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
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1 | Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
2 | Ove l'atto sia stato distrutto per caso fortuito o per colpa di un terzo e non sia possibile ricostituirne esattamente ed integralmente il tenore, la disposizione perde pure ogni effetto, riservata l'azione di danni. |
Grund dafür, dass diese Widerrufsform andere Wirkungen zeitigen soll als der Widerruf in Testamentsform (Art. 509
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 509 - 1 Il testamento può essere revocato in ogni tempo in una delle forme prescritte per la sua confezione. |
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1 | Il testamento può essere revocato in ogni tempo in una delle forme prescritte per la sua confezione. |
2 | La revoca può essere totale o parziale. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 511 - 1 Se il testatore fa un nuovo testamento senza revocare espressamente il primo, la disposizione posteriore revoca l'anteriore, in quanto non risulti con certezza che ne è un semplice complemento. |
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1 | Se il testatore fa un nuovo testamento senza revocare espressamente il primo, la disposizione posteriore revoca l'anteriore, in quanto non risulti con certezza che ne è un semplice complemento. |
2 | La disposizione testamentaria circa una cosa determinata rimane pure revocata quando il testatore ne abbia successivamente disposto in una maniera inconciliabile con la prima. |
Was die hier zu beurteilende Situation angeht, folgt aus den vorigen Erwägungen ein Doppeltes: Hat die Vernichtung der Testamentsurkunde durch den Erblasser, wie sie Art. 510 Abs. 1
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 510 - 1 Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
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1 | Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
2 | Ove l'atto sia stato distrutto per caso fortuito o per colpa di un terzo e non sia possibile ricostituirne esattamente ed integralmente il tenore, la disposizione perde pure ogni effetto, riservata l'azione di danni. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 510 - 1 Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
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1 | Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
2 | Ove l'atto sia stato distrutto per caso fortuito o per colpa di un terzo e non sia possibile ricostituirne esattamente ed integralmente il tenore, la disposizione perde pure ogni effetto, riservata l'azione di danni. |
verurkundet wurde, behauptet die Beschwerdeführerin nicht.
Zweitens täuscht sich die Beschwerdeführerin, wenn sie meint, die letztwillige Verfügung vom 17. März/27. Juni 2010 sei allein deswegen, weil die Urkunde vom Erblasser in der Absicht des Widerrufs der Verfügung vernichtet wurde, insgesamt unbeachtlich, so dass allein die Verfügung vom 7. November 2008 zum Tragen kommt, von der nach dem Tod des Erblassers als einziger noch die Urkunde existiert. Nach dem Gesagten kommt dem Widerruf durch Vernichtung (Art. 510 Abs. 1
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 510 - 1 Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
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1 | Il testatore può revocare la sua disposizione distruggendone in un qualsiasi modo il documento. |
2 | Ove l'atto sia stato distrutto per caso fortuito o per colpa di un terzo e non sia possibile ricostituirne esattamente ed integralmente il tenore, la disposizione perde pure ogni effetto, riservata l'azione di danni. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 509 - 1 Il testamento può essere revocato in ogni tempo in una delle forme prescritte per la sua confezione. |
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1 | Il testamento può essere revocato in ogni tempo in una delle forme prescritte per la sua confezione. |
2 | La revoca può essere totale o parziale. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 511 - 1 Se il testatore fa un nuovo testamento senza revocare espressamente il primo, la disposizione posteriore revoca l'anteriore, in quanto non risulti con certezza che ne è un semplice complemento. |
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1 | Se il testatore fa un nuovo testamento senza revocare espressamente il primo, la disposizione posteriore revoca l'anteriore, in quanto non risulti con certezza che ne è un semplice complemento. |
2 | La disposizione testamentaria circa una cosa determinata rimane pure revocata quando il testatore ne abbia successivamente disposto in una maniera inconciliabile con la prima. |
4.
Im Ergebnis erweist sich die Beschwerde als unbegründet. Sie ist abzuweisen. Es bleibt somit bei Ziffer 2 des erstinstanzlichen Urteilsspruchs, mit dem das Bezirksgericht die Vermächtnisklage der Beschwerdeführerin abweist (s. Sachverhalt Bst. C.a). Bei diesem Ausgang des Verfahrens unterliegt die Beschwerdeführerin. Sie hätte deshalb grundsätzlich für die Gerichtskosten aufzukommen (Art. 66 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
|
1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
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1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
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1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 68 Spese ripetibili - 1 Nella sentenza il Tribunale federale determina se e in che misura le spese della parte vincente debbano essere sostenute da quella soccombente. |
|
1 | Nella sentenza il Tribunale federale determina se e in che misura le spese della parte vincente debbano essere sostenute da quella soccombente. |
2 | La parte soccombente è di regola tenuta a risarcire alla parte vincente, secondo la tariffa del Tribunale federale, tutte le spese necessarie causate dalla controversia. |
3 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non sono di regola accordate spese ripetibili se vincono una causa nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali. |
4 | Si applica per analogia l'articolo 66 capoversi 3 e 5. |
5 | Il Tribunale federale conferma, annulla o modifica, a seconda dell'esito del procedimento, la decisione sulle spese ripetibili pronunciata dall'autorità inferiore. Può stabilire esso stesso l'importo di tali spese secondo la tariffa federale o cantonale applicabile o incaricarne l'autorità inferiore. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 64 Gratuito patrocinio - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, il Tribunale federale la dispensa, su domanda, dal pagamento delle spese giudiziarie e dalla prestazione di garanzie per le spese ripetibili. |
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1 | Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, il Tribunale federale la dispensa, su domanda, dal pagamento delle spese giudiziarie e dalla prestazione di garanzie per le spese ripetibili. |
2 | Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, il Tribunale federale le designa un avvocato. Questi ha diritto a un'indennità adeguata, versata dalla cassa del Tribunale, in quanto le spese di patrocinio non possano essere coperte dalle spese ripetibili. |
3 | La corte decide sulla domanda di gratuito patrocinio nella composizione di tre giudici. Rimangono salvi i casi trattati in procedura semplificata secondo l'articolo 108. Il gratuito patrocinio può essere concesso dal giudice dell'istruzione se è indubbio che le relative condizioni sono adempiute. |
4 | Se in seguito è in grado di farlo, la parte è tenuta a risarcire la cassa del Tribunale. |
Beschwerdeführerin hat der Bundesgerichtskasse Ersatz zu leisten, falls sie später dazu in der Lage ist (Art. 64 Abs. 4
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 64 Gratuito patrocinio - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, il Tribunale federale la dispensa, su domanda, dal pagamento delle spese giudiziarie e dalla prestazione di garanzie per le spese ripetibili. |
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1 | Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, il Tribunale federale la dispensa, su domanda, dal pagamento delle spese giudiziarie e dalla prestazione di garanzie per le spese ripetibili. |
2 | Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, il Tribunale federale le designa un avvocato. Questi ha diritto a un'indennità adeguata, versata dalla cassa del Tribunale, in quanto le spese di patrocinio non possano essere coperte dalle spese ripetibili. |
3 | La corte decide sulla domanda di gratuito patrocinio nella composizione di tre giudici. Rimangono salvi i casi trattati in procedura semplificata secondo l'articolo 108. Il gratuito patrocinio può essere concesso dal giudice dell'istruzione se è indubbio che le relative condizioni sono adempiute. |
4 | Se in seguito è in grado di farlo, la parte è tenuta a risarcire la cassa del Tribunale. |
Demnach erkennt das Bundesgericht:
1.
Die Beschwerde wird abgewiesen.
2.
Das Gesuch der Beschwerdeführerin um unentgeltliche Rechtspflege für das bundesgerichtliche Verfahren wird gutgeheissen und es wird der Beschwerdeführerin Rechtsanwalt Eric Stern als Rechtsbeistand beigegeben.
3.
Die Gerichtskosten von Fr. 40'000.-- werden je zur Hälfte der Beschwerdeführerin und den Beschwerdegegnern, diesen zu gleichen Teilen und unter solidarischer Haftung, auferlegt. Der Anteil der Beschwerdeführerin von Fr. 20'000.-- wird vorläufig auf die Bundesgerichtskasse genommen.
4.
Es werden keine Parteientschädigungen zugesprochen.
5.
Rechtsanwalt Eric Stern wird aus der Bundesgerichtskasse mit Fr. 40'000.-- entschädigt.
6.
Dieses Urteil wird den Parteien und dem Obergericht des Kantons Zürich, II. Zivilkammer, schriftlich mitgeteilt.
Lausanne, 20. Juni 2019
Im Namen der II. zivilrechtlichen Abteilung
des Schweizerischen Bundesgerichts
Der Präsident: Herrmann
Der Gerichtsschreiber: Monn