S. 54 / Nr. 18 Schuldbetreibungs- und Konkursrecht (d)

BGE 57 III 54

18. Entscheid vom 6. Mai 1931 i. S. Raschle.

Regeste:
Lohnpfändung. Bei der Berechnung der pfändbaren Quote ist der Verdienst von
Familienmitgliedern nur unter der Voraussetzung mitzuberücksichtigen, dass der
Schuldner einen Rechtsanspruch darauf hat, ihn zur Bezahlung der betreffenden
Schuld heranzuziehen. - Den Verdienst der Ehefrau kann er, soweit notwendig,
zur Bezahlung von Haushaltungsschulden beanspruchen.
Art. 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
SchKG u. Art. 192 Abs. 2
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907
CC Art. 192 - In caso di separazione dei beni, la liquidazione fra i coniugi è retta dalle norme del loro precedente regime, salvo diversa disposizione della legge.
ZGB.
Saisie de salaire. Le salaire des membres de la famille ne peut entrer en
ligne de compte dans le calcul de la quotité saisissable que si le débiteur
est en droit de le percevoir pour l'affecter au payement de la dette. En tant
que besoin, il a un droit sur le salaire de sa femme pour acquitter les dettes
du ménage.
Art. 93 LP et 192 al. 2 Cc.
Pignoramento d'un salario. Nel determinare la quota pignorabile d'un salario
si terrà conto del guadagno dei membri della famiglia solo in quanto il
debitore ha il diritto di destinarlo all'estinzione del debito. Se é
necessario, il debitore può esigere che il guadagno della moglie sia destinato
al pagamento dei debiti di casa.
Art. 93 LEF e 192 cp. 2 CC.

A. - Durch Beschwerdeentscheid vom 4. April 1931 hat die Aufsichtsbehörde des
Kantons Luzern in einer Betreibung des Rekurrenten gegen Gottlieb Kilchenmann,
Maler, Zürichstr. 19, Luzern, den 400 Fr. betragenden Monatslohn des
Schuldners dem ganzen Umfange nach als unpfändbar erklärt. Sie stellte fest,
dass zwar auch die Ehefrau des Schuldners 100 Fr. im Monat verdiene und das
Existenzminimum der Familie insgesamt nur 480 Fr. betrage; es sei jedoch nur
der Lohn des Schuldners persönlich in Rechnung zu setzen und auf den Verdienst

Seite: 55
der Ehefrau dann dadurch Rücksicht zu nehmen, dass auch ihr Existenzminimum
nicht miteinbezogen werde. Unter Ausschluss der Ehefrau betrage das
Existenzminimum der Familie 420 Fr. Das sei 20 Fr. mehr als der Lohn des
Schuldners ausmache, weshalb nichts gepfändet werden könne.
B. - Gegen diesen Entscheid richtet sich der vorliegende, rechtzeitig
eingereichte Rekurs des Gläubigers. Der Rekurrent beantragt, es sei eine nach
dem Ermessen der Rekursinstanz zu bestimmende Lohnquote als pfändbar zu
erklären. Zur Begründung macht er geltend, dass der Schuldner allein 500 Fr.
im Monat verdiene. Aber auch wenn 100 Fr. davon auf die Ehefrau entfallen
sollten, so müsse gepfändet werden, weil die Ehegatten Kilchenmann in
Güterverbindung leben und der Schuldner daher das Lohneinkommen der Ehefrau in
Anspruch nehmen könne. Im weitern wird bestritten, dass das Existenzminimum
des Schuldners und seiner Familie 480 Fr. resp. 420 Fr. im Monat betrage.
Die Schuldbetreibungs- und Konkurskammer zieht in Erwägung:
Die von der Vorinstanz ihrem Entscheid zu Grunde gelegte Berechnung ist nicht
richtig. Dem Ehemann obliegt der Unterhalt der Ehefrau ohne Rücksicht darauf,
ob sie ebenfalls einen Arbeitserwerb habe oder nicht (Art. 160
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907
CC Art. 160 - 1 Ciascun coniuge conserva il proprio cognome.
1    Ciascun coniuge conserva il proprio cognome.
2    Gli sposi possono tuttavia dichiarare all'ufficiale dello stato civile di voler assumere un cognome coniugale; possono scegliere il cognome da nubile o celibe di uno di loro.214
3    Se mantengono ciascuno il proprio cognome, gli sposi determinano il cognome dei figli, scegliendo il cognome da nubile o celibe di uno di loro. In casi motivati, l'ufficiale dello stato civile può liberarli da quest'obbligo.215
ZGB). Demgemäss
gehört zum Existenzminimum der Familie im Sinne von Art. 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
SchKG unter allen
Umständen auch dasjenige der Ehefrau. Dafür muss aber anderseits ihr
Arbeitserwerb unter der gleichen Voraussetzung wie derjenige anderer
Familienmitglieder zum Lohne des Schuldners hinzugerechnet werden, um darnach
die von diesem Lohne pfändbare Quote zu bestimmen. Die Voraussetzung besteht
darin, dass der Ehemann auf ihren Arbeitserwerb einen Rechtsanspruch hat; denn
es würde dem Sinne von Art. 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
SchKG widerstreiten, den Gläubigern einen
vermehrten Zugriff auf schuldnerischen

Seite: 56
Lohn einzuräumen mit Rücksicht auf solches Einkommen von Familienmitgliedern,
welches heranzuziehen der Schuldner seinerseits rechtlich gar nicht die
Möglichkeit hat. Nach diesem Grundsatz hat das Bundesgericht bereits früher
entschieden (vgl. BGE 33 I 665 = Sep.-Ausg. 10, 197 und 39 I 431 = Sep.-Ausg.
16132). Immerhin wurde dabei in einem Falle (BGE 39 I 431) ein Recht des
Ehemannes, Arbeits- oder anderes Einkommen der Ehefrau in Anspruch zu nehmen,
schon aus Art. 161
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907
CC Art. 161 - Ciascun coniuge conserva la propria cittadinanza cantonale e attinenza comunale.
ZGB herausgelesen. Zu Unrecht; dort ist nur eine allgemeine
Beistandspflicht aufgestellt, deren vermögensrechtliche Tragweite durch
besondere Bestimmungen umschrieben wird. Den Arbeitserwerb überlässt Art. 191
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907
CC Art. 191 - 1 Tacitati i creditori, il giudice, ad istanza di un coniuge, può ordinare il ripristino della comunione dei beni.
1    Tacitati i creditori, il giudice, ad istanza di un coniuge, può ordinare il ripristino della comunione dei beni.
2    Per convenzione matrimoniale, i coniugi possono adottare la partecipazione agli acquisti.

ZGB der Ehefrau unter allen Güterständen als Sondergut und ein Rechtsanspruch
steht dem Ehemanne darauf nach Art. 192 Abs. 2
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 192 - Il fallimento è dichiarato d'ufficio, senza preventiva esecuzione, nei casi previsti dalla legge.
nur für die Bedürfnisse des
Haushaltes zu. Daraus folgt, dass die Ehefrau ihren Arbeitserwerb auch nach
Art. 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
SchKG lediglich zur Bezahlung von Haushaltungsschulden einzuwerfen
hat. So ist es allerdings möglich, dass gegen den Ehemann (für
Nichthaushaltsschulden) Verlustscheine ausgestellt werden, während die Ehefrau
ihren Lohn für beliebige andere Zwecke verwendet. Allein darin kann nicht, wie
der Rekurrent meint, eine Unbilligkeit erblickt werden, oder man müsste denn
schon die Ordnung, dass nicht von Gesetzes wegen alles Vermögen und alle
Einkünfte der Ehefrau auch für alle Schulden des Ehemannes haften, überhaupt
als unbillig bezeichnen.
Dass es sich nun im vorliegenden Falle um eine Haushaltschuld handle, hat der
Rekurrent nicht einmal geltend gemacht. Somit bleibt für die Berechnung der
pfändbaren Quote nur der Lohn des Schuldners selbst. Er beträgt nach der nicht
aktenwidrigen und für das Bundesgericht deshalb verbindlichen Feststellung der
Vorinstanz 400 Fr. im Monat. Das Existenzminimum des Schuldners und seiner
Familie ist im vorinstanzlichen Entscheid sodann auf 480 Fr. pro Monat
beziffert. Dabei

Seite: 57
muss es, da keine Rechtsgrundsätze verletzt worden sind, sein Bewenden haben;
blosse Unangemessenheit kann vor Bundesgericht nicht gerügt werden (Art. 19 in
Verbindung mit Art; 17 und 18 SchKG). Unter diesen Umständen ist eine
Lohnpfändung, wenn auch aus andern als den von der Vorinstanz angenommenen
Gründen, ausgeschlossen.
Demnach erkennt die Schuldbetr.- u. Konkurskammer: Der Rekurs wird abgewiesen.
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : 57 III 54
Data : 01. gennaio 1931
Pubblicato : 06. maggio 1931
Sorgente : Tribunale federale
Stato : 57 III 54
Ramo giuridico : DTF - Diritto delle esecuzioni e del fallimento
Oggetto : Lohnpfändung. Bei der Berechnung der pfändbaren Quote ist der Verdienst von Familienmitgliedern nur...


Registro di legislazione
CC: 160 
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907
CC Art. 160 - 1 Ciascun coniuge conserva il proprio cognome.
1    Ciascun coniuge conserva il proprio cognome.
2    Gli sposi possono tuttavia dichiarare all'ufficiale dello stato civile di voler assumere un cognome coniugale; possono scegliere il cognome da nubile o celibe di uno di loro.214
3    Se mantengono ciascuno il proprio cognome, gli sposi determinano il cognome dei figli, scegliendo il cognome da nubile o celibe di uno di loro. In casi motivati, l'ufficiale dello stato civile può liberarli da quest'obbligo.215
161 
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907
CC Art. 161 - Ciascun coniuge conserva la propria cittadinanza cantonale e attinenza comunale.
191 
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907
CC Art. 191 - 1 Tacitati i creditori, il giudice, ad istanza di un coniuge, può ordinare il ripristino della comunione dei beni.
1    Tacitati i creditori, il giudice, ad istanza di un coniuge, può ordinare il ripristino della comunione dei beni.
2    Per convenzione matrimoniale, i coniugi possono adottare la partecipazione agli acquisti.
192
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907
CC Art. 192 - In caso di separazione dei beni, la liquidazione fra i coniugi è retta dalle norme del loro precedente regime, salvo diversa disposizione della legge.
LEF: 93 
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
192
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 192 - Il fallimento è dichiarato d'ufficio, senza preventiva esecuzione, nei casi previsti dalla legge.
Registro DTF
33-I-663 • 39-I-429 • 57-III-54
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
attestato di carenza beni • autorità inferiore • bene riservato • calcolo • campo d'applicazione materiale • casale • coniuge • debitore • diritto delle esecuzioni e del fallimento • dovere di assistenza • economia domestica • esattezza • estensione • famiglia • mese • minimo vitale • motivazione della decisione • pittore • potere d'apprezzamento • salario • salario mensile • tribunale federale • vita