Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

1C 670/2019,

1C 397/2020

Sentenza del 20 agosto 2020

I Corte di diritto pubblico

Composizione
Giudici federali Chaix, Presidente,
Jametti, Haag, Müller, Merz,
Cancelliere Crameri.

Partecipanti al procedimento
Gianluca Padlina,
Studio legale Sulser Jelmini Padlina e Partner,
ricorrente,

contro

1C 670/2019
Consiglio di Stato della Repubblica e Cantone Ticino,

CSt-2019, ricorso contro il verbale di accertamento dei risultati della votazione di ballottaggio del 17 novembre 2019 per l'elezione di due deputati al Consiglio degli Stati per il Cantone Ticino,

e

1C 397/2020
Tribunale amministrativo del Cantone Ticino.

Oggetto
atti preparatori della votazione di ballottaggio del 17 novembre 2019per l'elezione di due deputati al Consiglio degli Stati per il Cantone Ticino (tempestività dell'invio del materiale di voto agli elettori all'estero),

ricorso contro la sentenza emanata il 3 giugno 2020 dal Tribunale cantonale amministrativo (incarto 52.2019.599).

Fatti:

A.
Con decreto del 5 giugno 2019 il Consiglio di Stato ha convocato le assemblee dei Comuni del Cantone per domenica 20 ottobre 2019 per eleggere, in un circondario unico costituito dall'intero Cantone e con il sistema maggioritario, due deputati al Consiglio degli Stati per la legislatura 2019-2023 (Foglio ufficiale n. 46/2019 del 7 giugno 2019 pag. 5479). L'Esecutivo cantonale ha stabilito che, nel caso in cui la maggioranza assoluta non fosse stata raggiunta, il ballottaggio si sarebbe tenuto domenica 17 novembre 2019.

B.
Il 20 ottobre 2019 ha avuto luogo il primo turno; nessuno dei candidati ha raggiunto la maggioranza assoluta. Tre candidati non hanno conseguito il numero di voti necessario per poter partecipare al turno di ballottaggio (FU n. 86/2019 del 25 ottobre 2019 pag. 10122). Il Governo, accertato che due candidati avevano nel frattempo rinunciato a parteciparvi, ha confermato lo svolgimento dell'elezione per domenica 17 novembre 2019 con il sistema della maggioranza relativa (decreto del 25 ottobre 2019, FU n. 87/88 del 29 ottobre 2019 pag. 10245).

C.
Domenica 17 novembre 2019 ha avuto luogo il turno di ballottaggio. Mercoledì 20 novembre 2019, il Consiglio di Stato ha stabilito i risultati, pubblicandoli il 22 novembre seguente (Foglio ufficiale n. 94/2019 pag. 11136). I candidati hanno ottenuto i seguenti voti:

Filippo Lombardi, 1956, PPD+GG 36'423
Marina Carobbio Guscetti, 1966, PS 36'469
Marco Ch iesa, 1974, Lega dei Ticinesi/UDC 42'548
Giovanni Merlini, 1962, PLR 33 '278

Sono stati proclamati eletti Marco Chiesa e Marina Carobbio Guscetti, quest'ultima avendo ottenuto 46 suffragi in più del deputato uscente Filippo Lombardi, giunto terzo.

D.
Avverso il verbale di accertamento dei risultati di quest'ultima elezione, il 23 dicembre 2019 l'avv. Gianluca Padlina, cittadino di Mend risio, ha presentato al Tribunale federale un ricorso per violazione del diritto di voto dei cittadini (causa 1C 670/2019). Chiede di rinunciare a prelevare un anticipo delle spese postulando, in via principale, di annullare la proclamazione e l'accertamento dei risultati della votazione, di ordinarne la ripetizione e d'invitare il Consiglio di Stato a convocare le assemblee a tale scopo; in via subordinata chiede di accertare l'irregolarità della procedura preparatoria della votazione di ballottaggio.

Il Consiglio di Stato propone di respingere il ricorso. In replica il ricorrente ribadisce le proprie conclusioni, come il Governo nella duplica del 15 aprile 2020, trasmessa per conoscenza al ricorrente.

E.
Nel frattempo, martedì 19 novembre 2019, Gianluca Padlina aveva chiesto in via provvisionale al Consiglio di Stato di ordinare ai municipi di conservare le buste contenenti le schede di voto e le carte di legittimazione del turno di ballottaggio pervenute o che sarebbero giunte dopo il 17 novembre 2019. La Cancelleria dello Stato ha chiesto ai comuni di conservarle e di comunicare il numero di ticinesi all'estero che avevano votato al primo turno e in occasione del ballottaggio, nonché il numero di buste depositate dopo il termine del primo turno, differenziando se possibile per provenienza dall'estero o residenti.

F.
Il 20 novembre 2019 Gianluca Padlina è insorto davanti al Tribunale cantonale amministrativo lamentando l'operato delle cancellerie comunali riguardo alla tempestività dell'invio del materiale di voto agli elettori all'estero per il turno di ballottaggio. Dopo la settuplica, con giudizio del 3 giugno 2020, la Corte cantonale, dichiarate tardive le censure relative ad asserite discrepanze tra il numero di buste inviate all'estero e quello dei ticinesi all'estero iscritti nei cataloghi elettorali, ha respinto in quanto ricevibile il ricorso.

G.
Con ricorso in materia di diritto pubblico per violazione dei diritti politici del 6 luglio 2020, Gianluca Padlina impugna questa sentenza dinanzi al Tribunale federale ( causa 1C 397/2020). Ne postula l'annullamento e ripropone, in via principale le conclusioni formulate nel precedente ricorso e, in via subordinata, di accertare l'irregolarità della procedura preparatoria e che il materiale di voto non sarebbe pervenuto a tutti gli elettori ticinesi residenti all'estero entro il termine di 10 giorni fissato dal diritto cantonale; in via ancora più subordinata chiede di rinviare gli atti alla Corte cantonale affinché, esperiti accertamenti relativi a possibili errori operati da alcuni comuni circa la determinazione degli aventi diritto di voto, si pronunci nuovamente.
In questa causa non è stato ordinato uno scambio di scritti, ma è stato richiamato l'incarto cantonale.

Diritto:

1.

1.1. Il ricorrente chiede di congiungere i due gravami da lui presentati. La richiesta può essere accolta, ritenuto che le cause concernono la medesima fattispecie (art. 24 cpv. 2
SR 273 Bundesgesetz vom 4. Dezember 1947 über den Bundeszivilprozess
BZP Art. 24
1    Mehrere Ansprüche des Klägers gegen denselben Beklagten können in der gleichen Klage geltend gemacht werden, wenn das Bundesgericht für jeden einzelnen Anspruch zuständig ist. Dieses Erfordernis gilt nicht für Nebenansprüche.
2    Mehrere Personen können in der gleichen Klage als Kläger auftreten oder als Beklagte belangt werden:
a  wenn sie mit Rücksicht auf den Streitgegenstand in Rechtsgemeinschaft stehen oder aus dem gleichen tatsächlichen und rechtlichen Grunde berechtigt oder verpflichtet sind. Der Richter kann einen Dritten, der in der Rechtsgemeinschaft steht, zum Streite beiladen. Der Beigeladene wird Partei.
b  wenn gleichartige, auf einem im Wesentlichen gleichartigen tatsächlichen und rechtlichen Grunde beruhende Ansprüche den Streitgegenstand bilden und die Zuständigkeit des Bundesgerichts für jeden einzelnen Anspruch begründet ist.
3    Der Richter kann jederzeit verbundene Klagen trennen, wenn er es für zweckmässig hält.
PC [RS 273] e 71 LTF).

1.2. Il Tribunale federale vaglia d'ufficio se e in che misura un ricorso può essere esaminato nel merito (DTF 145 II 168 consid. 1 pag. 170). La legittimazione del ricorrente, quale avente diritto di voto nell'affare in causa e che ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore (art. 89 cpv. 1 lett. a
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 89 Beschwerderecht - 1 Zur Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten ist berechtigt, wer:
1    Zur Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten ist berechtigt, wer:
a  vor der Vorinstanz am Verfahren teilgenommen hat oder keine Möglichkeit zur Teilnahme erhalten hat;
b  durch den angefochtenen Entscheid oder Erlass besonders berührt ist; und
c  ein schutzwürdiges Interesse an dessen Aufhebung oder Änderung hat.
2    Zur Beschwerde sind ferner berechtigt:
a  die Bundeskanzlei, die Departemente des Bundes oder, soweit das Bundesrecht es vorsieht, die ihnen unterstellten Dienststellen, wenn der angefochtene Akt die Bundesgesetzgebung in ihrem Aufgabenbereich verletzen kann;
b  das zuständige Organ der Bundesversammlung auf dem Gebiet des Arbeitsverhältnisses des Bundespersonals;
c  Gemeinden und andere öffentlich-rechtliche Körperschaften, wenn sie die Verletzung von Garantien rügen, die ihnen die Kantons- oder Bundesverfassung gewährt;
d  Personen, Organisationen und Behörden, denen ein anderes Bundesgesetz dieses Recht einräumt.
3    In Stimmrechtssachen (Art. 82 Bst. c) steht das Beschwerderecht ausserdem jeder Person zu, die in der betreffenden Angelegenheit stimmberechtigt ist.
e cpv. 3 LTF), è pacifica.

1.3. Il ricorso in materia di diritti politici (art. 82 lett. c
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 82 Grundsatz - Das Bundesgericht beurteilt Beschwerden:
a  gegen Entscheide in Angelegenheiten des öffentlichen Rechts;
b  gegen kantonale Erlasse;
c  betreffend die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen sowie betreffend Volkswahlen und -abstimmungen.
LTF) è dato contro la violazione del diritto di voto dei cittadini e le elezioni a livello federale, cantonale e comunale (DTF 138 I 171 consid. 1.1 pag. 175). I gravami sono tempestivi (art. 100 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 100 Beschwerde gegen Entscheide - 1 Die Beschwerde gegen einen Entscheid ist innert 30 Tagen nach der Eröffnung der vollständigen Ausfertigung beim Bundesgericht einzureichen.
1    Die Beschwerde gegen einen Entscheid ist innert 30 Tagen nach der Eröffnung der vollständigen Ausfertigung beim Bundesgericht einzureichen.
2    Die Beschwerdefrist beträgt zehn Tage:
a  bei Entscheiden der kantonalen Aufsichtsbehörden in Schuldbetreibungs- und Konkurssachen;
b  bei Entscheiden auf den Gebieten der internationalen Rechtshilfe in Strafsachen und der internationalen Amtshilfe in Steuersachen;
c  bei Entscheiden über die Rückgabe eines Kindes nach dem Europäischen Übereinkommen vom 20. Mai 198089 über die Anerkennung und Vollstreckung von Entscheidungen über das Sorgerecht für Kinder und die Wiederherstellung des Sorgerechts oder nach dem Übereinkommen vom 25. Oktober 198090 über die zivilrechtlichen Aspekte internationaler Kindesentführung;
d  bei Entscheiden des Bundespatentgerichts über die Erteilung einer Lizenz nach Artikel 40d des Patentgesetzes vom 25. Juni 195492.
3    Die Beschwerdefrist beträgt fünf Tage:
a  bei Entscheiden der kantonalen Aufsichtsbehörden in Schuldbetreibungs- und Konkurssachen im Rahmen der Wechselbetreibung;
b  bei Entscheiden der Kantonsregierungen über Beschwerden gegen eidgenössische Abstimmungen.
4    Bei Entscheiden der Kantonsregierungen über Beschwerden gegen die Nationalratswahlen beträgt die Beschwerdefrist drei Tage.
5    Bei Beschwerden wegen interkantonaler Kompetenzkonflikte beginnt die Beschwerdefrist spätestens dann zu laufen, wenn in beiden Kantonen Entscheide getroffen worden sind, gegen welche beim Bundesgericht Beschwerde geführt werden kann.
6    ...93
7    Gegen das unrechtmässige Verweigern oder Verzögern eines Entscheids kann jederzeit Beschwerde geführt werden.
LTF) e diretti contro decisioni delle autorità cantonali di ultima istanza. Con riferimento alla causa 1C 670/2019 giova rilevare infatti che le decisioni del Consiglio di Stato inerenti ai ricorsi contro i risultati delle votazioni e delle elezioni sono definitive, riservato il diritto federale (art. 134 cpv. 1 della legge sull'esercizio dei diritti politici del 19 novembre 2018, entrata in vigore il 1° settembre 2019; LEDP; RL 150.100 e art. 88 cpv. 2
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 88 Vorinstanzen in Stimmrechtssachen - 1 Beschwerden betreffend die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen sowie betreffend Volkswahlen und -abstimmungen sind zulässig:
1    Beschwerden betreffend die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen sowie betreffend Volkswahlen und -abstimmungen sind zulässig:
a  in kantonalen Angelegenheiten gegen Akte letzter kantonaler Instanzen;
b  in eidgenössischen Angelegenheiten gegen Verfügungen der Bundeskanzlei und Entscheide der Kantonsregierungen.
2    Die Kantone sehen gegen behördliche Akte, welche die politischen Rechte der Stimmberechtigten in kantonalen Angelegenheiten verletzen können, ein Rechtsmittel vor. Diese Pflicht erstreckt sich nicht auf Akte des Parlaments und der Regierung.
secondo periodo LTF; cfr. DTF 143 I 426 consid. 3 pag. 431). Anche nell'impugnato verbale di accertamento dei risultati della votazione di ballottaggio quale rimedio di diritto è indicato il ricorso al Tribunale federale. I ricorsi contro i risultati delle elezioni non sospendono l'entrata in carica delle persone elette (art. 134 cpv. 3 LEDP).

1.4. Per contro, riguardo alla causa 1C 397/2020, occorre rilevare che avverso gli atti della procedura preparatoria, ossia quelli compiuti fino alla chiusura delle operazioni di voto, in concreto dai municipi, può essere interposto dapprima ricorso al Tribunale cantonale amministrativo (art. 133 cpv. 1 e 2 LEDP), il cui giudizio costituisce una decisione dell'autorità cantonale di ultima istanza, impugnabile al Tribunale federale (art. 86 cpv. 1 lett. d
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 86 Vorinstanzen im Allgemeinen - 1 Die Beschwerde ist zulässig gegen Entscheide:
1    Die Beschwerde ist zulässig gegen Entscheide:
a  des Bundesverwaltungsgerichts;
b  des Bundesstrafgerichts;
c  der unabhängigen Beschwerdeinstanz für Radio und Fernsehen;
d  letzter kantonaler Instanzen, sofern nicht die Beschwerde an das Bundesverwaltungsgericht zulässig ist.
2    Die Kantone setzen als unmittelbare Vorinstanzen des Bundesgerichts obere Gerichte ein, soweit nicht nach einem anderen Bundesgesetz Entscheide anderer richterlicher Behörden der Beschwerde an das Bundesgericht unterliegen.
3    Für Entscheide mit vorwiegend politischem Charakter können die Kantone anstelle eines Gerichts eine andere Behörde als unmittelbare Vorinstanz des Bundesgerichts einsetzen.
LTF).

1.5. Le esigenze in materia di motivazione previste dall'art. 42 cpv. 2
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 42 Rechtsschriften - 1 Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
1    Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
2    In der Begründung ist in gedrängter Form darzulegen, inwiefern der angefochtene Akt Recht verletzt. Ist eine Beschwerde nur unter der Voraussetzung zulässig, dass sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt, so ist auszuführen, warum die jeweilige Voraussetzung erfüllt ist. 14 15
3    Die Urkunden, auf die sich die Partei als Beweismittel beruft, sind beizulegen, soweit die Partei sie in Händen hat; richtet sich die Rechtsschrift gegen einen Entscheid, so ist auch dieser beizulegen.
4    Bei elektronischer Einreichung muss die Rechtsschrift von der Partei oder ihrem Vertreter beziehungsweise ihrer Vertreterin mit einer qualifizierten elektronischen Signatur gemäss Bundesgesetz vom 18. März 201616 über die elektronische Signatur versehen werden. Das Bundesgericht bestimmt in einem Reglement:
a  das Format der Rechtsschrift und ihrer Beilagen;
b  die Art und Weise der Übermittlung;
c  die Voraussetzungen, unter denen bei technischen Problemen die Nachreichung von Dokumenten auf Papier verlangt werden kann.17
5    Fehlen die Unterschrift der Partei oder ihrer Vertretung, deren Vollmacht oder die vorgeschriebenen Beilagen oder ist die Vertretung nicht zugelassen, so wird eine angemessene Frist zur Behebung des Mangels angesetzt mit der Androhung, dass die Rechtsschrift sonst unbeachtet bleibt.
6    Unleserliche, ungebührliche, unverständliche, übermässig weitschweifige oder nicht in einer Amtssprache verfasste Rechtsschriften können in gleicher Weise zur Änderung zurückgewiesen werden.
7    Rechtsschriften, die auf querulatorischer oder rechtsmissbräuchlicher Prozessführung beruhen, sind unzulässig.
LTF valgono anche per i ricorsi secondo l'art. 82 lett. c
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 82 Grundsatz - Das Bundesgericht beurteilt Beschwerden:
a  gegen Entscheide in Angelegenheiten des öffentlichen Rechts;
b  gegen kantonale Erlasse;
c  betreffend die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen sowie betreffend Volkswahlen und -abstimmungen.
LTF (DTF 141 I 78 consid. 4.1 pag. 82, 36 consid. 1.3 pag. 41). Questa Corte non è pertanto di massima tenuta a vagliare, come lo farebbe un'autorità di prima istanza, tutte le questioni giuridiche che si pongono, se queste non sono presentate nella sede federale (DTF 145 II 153 consid. 2.1 pag. 156; 144 V 388 consid. 2 pag. 394). Quando il ricorrente, come in concreto, invoca la violazione di diritti costituzionali (buona fede, principio dell'affidamento), il Tribunale federale, in applicazione dell'art. 106 cpv. 2
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 106 Rechtsanwendung - 1 Das Bundesgericht wendet das Recht von Amtes wegen an.
1    Das Bundesgericht wendet das Recht von Amtes wegen an.
2    Es prüft die Verletzung von Grundrechten und von kantonalem und interkantonalem Recht nur insofern, als eine solche Rüge in der Beschwerde vorgebracht und begründet worden ist.
LTF, esamina le censure soltanto se siano state esplicitamente sollevate e motivate in modo chiaro e preciso (DTF 143 I 377 consid. 1.2 e 1.3 pag. 380) : in caso contrario esso non può accogliere un ricorso neppure quando si sia effettivamente in presenza di una violazione della Costituzione (DTF 143 II 283 consid. 1.2.2 pag. 286 e rinvii). Come si vedrà, gli atti di ricorso disattendono in larga misura queste esigenze di motivazione.

1.6. Il Tribunale federale, quando come nella causa 1C 397/2020, si tratti di un'autorità giudiziaria, fonda il suo ragionamento giuridico sui fatti accertati dall'autorità inferiore (art. 97 cpv. 1 e
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 97 Unrichtige Feststellung des Sachverhalts - 1 Die Feststellung des Sachverhalts kann nur gerügt werden, wenn sie offensichtlich unrichtig ist oder auf einer Rechtsverletzung im Sinne von Artikel 95 beruht und wenn die Behebung des Mangels für den Ausgang des Verfahrens entscheidend sein kann.
1    Die Feststellung des Sachverhalts kann nur gerügt werden, wenn sie offensichtlich unrichtig ist oder auf einer Rechtsverletzung im Sinne von Artikel 95 beruht und wenn die Behebung des Mangels für den Ausgang des Verfahrens entscheidend sein kann.
2    Richtet sich die Beschwerde gegen einen Entscheid über die Zusprechung oder Verweigerung von Geldleistungen der Militär- oder Unfallversicherung, so kann jede unrichtige oder unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhalts gerügt werden.86
art. 105 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 105 Massgebender Sachverhalt - 1 Das Bundesgericht legt seinem Urteil den Sachverhalt zugrunde, den die Vorinstanz festgestellt hat.
1    Das Bundesgericht legt seinem Urteil den Sachverhalt zugrunde, den die Vorinstanz festgestellt hat.
2    Es kann die Sachverhaltsfeststellung der Vorinstanz von Amtes wegen berichtigen oder ergänzen, wenn sie offensichtlich unrichtig ist oder auf einer Rechtsverletzung im Sinne von Artikel 95 beruht.
3    Richtet sich die Beschwerde gegen einen Entscheid über die Zusprechung oder Verweigerung von Geldleistungen der Militär- oder Unfallversicherung, so ist das Bundesgericht nicht an die Sachverhaltsfeststellung der Vorinstanz gebunden.95
LTF; DTF 138 I 171 consid. 1.4 pag. 176; GEROLD STEINMANN/ADRIAN MATTLE, in: BSK Bundesgerichtsgesetz, 3aed., n. 90 e 91 ad art 82
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 82 Grundsatz - Das Bundesgericht beurteilt Beschwerden:
a  gegen Entscheide in Angelegenheiten des öffentlichen Rechts;
b  gegen kantonale Erlasse;
c  betreffend die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen sowie betreffend Volkswahlen und -abstimmungen.
). Esso può scostarsene solo se tale accertamento è stato eseguito in violazione del diritto ai sensi dell'art. 95
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 95 Schweizerisches Recht - Mit der Beschwerde kann die Verletzung gerügt werden von:
a  Bundesrecht;
b  Völkerrecht;
c  kantonalen verfassungsmässigen Rechten;
d  kantonalen Bestimmungen über die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen und über Volkswahlen und -abstimmungen;
e  interkantonalem Recht.
LTF o in modo manifestamente inesatto, ovvero arbitrario, ciò che spetta al ricorrente dimostrare (DTF 145 V 188 consid. 2 pag. 190; 142 II 355 consid. 6 pag. 358). Di massima, il Tribunale federale non deve procedere esso medesimo all'assunzione di prove (DTF 136 II 101 consid. 2 pag. 104).

1.7. Secondo l'art. 95 lett. a
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 95 Schweizerisches Recht - Mit der Beschwerde kann die Verletzung gerügt werden von:
a  Bundesrecht;
b  Völkerrecht;
c  kantonalen verfassungsmässigen Rechten;
d  kantonalen Bestimmungen über die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen und über Volkswahlen und -abstimmungen;
e  interkantonalem Recht.
, c, nonché d LTF, nel ricorso per violazione dei diritti politici si può far valere la lesione del diritto federale, dei diritti costituzionali cantonali, come pure delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari. Il Tribunale federale esamina liberamente queste censure nonché l'interpretazione e l'applicazione del diritto federale e del diritto costituzionale cantonale, come pure delle norme di rango inferiore che sono strettamente legate al diritto di voto o ne precisano il contenuto e la portata; vaglia per contro soltanto sotto il ristretto profilo dell'arbitrio l'applicazione delle norme di procedura e d'organizzazione che non toccano il contenuto stesso dei diritti politici (DTF 141 I 221 consid. 3.1 pag. 224; 138 I 171 consid. 1.5 pag. 176).

2.

2.1. In larga misura i Cantoni sono di massima liberi nell'organizzare i loro sistemi politici e le procedure di elezione in materia cantonale, come è quella dell'elezione dei deputati al Consiglio degli Stati (art. 39 cpv. 1
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 39 Ausübung der politischen Rechte - 1 Der Bund regelt die Ausübung der politischen Rechte in eidgenössischen, die Kantone regeln sie in kantonalen und kommunalen Angelegenheiten.
1    Der Bund regelt die Ausübung der politischen Rechte in eidgenössischen, die Kantone regeln sie in kantonalen und kommunalen Angelegenheiten.
2    Die politischen Rechte werden am Wohnsitz ausgeübt. Bund und Kantone können Ausnahmen vorsehen.
3    Niemand darf die politischen Rechte in mehr als einem Kanton ausüben.
4    Die Kantone können vorsehen, dass Neuzugezogene das Stimmrecht in kantonalen und kommunalen Angelegenheiten erst nach einer Wartefrist von höchstens drei Monaten nach der Niederlassung ausüben dürfen.
Cost.). Questa competenza viene esercitata nel quadro dell'art. 34 cpv. 2
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 34 Politische Rechte - 1 Die politischen Rechte sind gewährleistet.
1    Die politischen Rechte sind gewährleistet.
2    Die Garantie der politischen Rechte schützt die freie Willensbildung und die unverfälschte Stimmabgabe.
Cost., secondo cui la garanzia dei diritti politici protegge la libera formazione della volontà e l'espressione fedele del voto (DTF 145 I 207 consid. 2.1 pag. 215; 143 I 211 consid. 3.1 pag. 212).
La libertà di voto e di elezione garantisce al cittadino elettore che siano riconosciuti solo i risultati elettorali corrispondenti in modo affidabile e non falsato alla sua volontà liberamente espressa (art. 34 cpv. 2
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 34 Politische Rechte - 1 Die politischen Rechte sind gewährleistet.
1    Die politischen Rechte sind gewährleistet.
2    Die Garantie der politischen Rechte schützt die freie Willensbildung und die unverfälschte Stimmabgabe.
Cost.) e pertanto di criticare attraverso un ricorso fondato sull'art. 82 lett. c
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 82 Grundsatz - Das Bundesgericht beurteilt Beschwerden:
a  gegen Entscheide in Angelegenheiten des öffentlichen Rechts;
b  gegen kantonale Erlasse;
c  betreffend die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen sowie betreffend Volkswahlen und -abstimmungen.
LTF ogni circostanza che si presti a falsare l'espressione della volontà dei votanti. Questa garanzia tutela il diritto dei cittadini di non subire pressioni o di essere influenzati in maniera inammissibile nella formazione e nell'espressione della loro volontà politica (DTF 143 I 211 consid. 3.1 pag. 212; 140 I 338 consid. 5 e 5.1 pag. 341 seg.). La stessa potrebbe essere pregiudicata quando una parte rilevante degli aventi diritto di voto, in concreto quelli residenti all'estero, sarebbe, di fatto, esclusa dall'esercizio del diritto di voto, cosicché non si potrebbe più parlare di una composizione corretta del corpo elettorale (DTF 116 Ia 359 consid. 3b pag. 365; 114 Ia 42 consid. 4a pag. 44; sentenza 1C 243/2011 del 15 settembre 2011 consid. 2.1, in: ZBl 113/2012 pag. 143).

Il diritto costituzionale federale impone che nel quadro di uno spoglio, l'autorità incaricata di procedervi conti con cura e diligenza i suffragi e garantisca la regolarità del conteggio nonché la corretta determinazione dei risultati dello scrutinio (DTF 141 II 297 consid. 5.2 pag. 299). In particolare, l'autorità deve procedere con cura, e conformemente alle norme applicabili, alle differenti operazioni di cernita del materiale di voto, della qualificazione delle schede e del conteggio dei suffragi (DTF 141 I 221 consid. 3.2 pag. 225; 138 II 13 consid. 6.3 pag. 20). Trattandosi dell'esattezza dello scrutinio, l'art. 34
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 34 Politische Rechte - 1 Die politischen Rechte sind gewährleistet.
1    Die politischen Rechte sind gewährleistet.
2    Die Garantie der politischen Rechte schützt die freie Willensbildung und die unverfälschte Stimmabgabe.
Cost. impone un obbligo di risultato, ma non prescrive alcuna procedura particolare riguardo alle operazioni di spoglio. Spetta in primo luogo al diritto cantonale definire la natura e la portata delle verifiche da effettuare nell'ambito dello spoglio; le autorità di ricorso devono tuttavia esaminare accuratamente le censure sollevate contro i risultati di elezioni o votazioni, in ogni caso qualora il risultato sia molto serrato e il ricorrente indichi elementi precisi che permettano di desumere un conteggio errato dei voti o un comportamento non consono delle autorità incaricate di garantire lo svolgimento
corretto della votazione o dell'elezione (DTF 141 I 221 consid. 3.2 pag. 225). Questi aspetti garantiscono un funzionamento sicuro, regolare e corretto della democrazia (DTF 145 I 207 consid. 2.1 e consid. 4.1 pag. 5; 143 I 78 consid. 4.3 pag. 82; sentenza 1C 396/2019 dell'8 novembre 2019, apparsa in: ZGRG, Rivista grigionese di legislazione e giurisprudenza, n. 4/2019, pag. 188).

2.2. Quando il Tribunale federale accerta l'esistenza di errori nello svolgimento di votazioni o elezioni, esso le annulla soltanto qualora le criticate irregolarità siano rilevanti e abbiano potuto influenzare l'esito dello scrutinio. In questi casi, il cittadino non deve dimostrare che il vizio ha avuto ripercussioni importanti sull'esito della votazione, essendo sufficiente che - sulla base dei fatti accertati - una siffatta conseguenza sia possibile, ciò che il Tribunale federale esamina, tenendo conto di tutte le circostanze della fattispecie, liberamente. In tale contesto, esso considera in particolare l'ampiezza della differenza dei voti, la gravità del vizio accertato e la sua importanza nel quadro complessivo della votazione (DTF 145 I 1 consid. 4.2 pag. 5; 143 I 78 consid. 7.1 pag. 91 seg.).

3.
Nella causa 1C 670/2019, il ricorrente sostiene d'impugnare i risultati della votazione di ballottaggio. Egli non critica né adduce tuttavia alcuna irregolarità nel conteggio delle schede, non censura l'accertata differenza di 46 voti né mette in dubbio la correttezza di questo risultato; non fa neppure valere che, visto l'esito molto stretto, dinanzi alle autorità cantonali avrebbe postulato di procedere a un riconteggio adducendo seri indizi secondo i quali lo spoglio delle schede non sarebbe avvenuto in maniera regolare, ricordato che il Cantone Ticino non prevede un obbligo di riconteggio in presenza di un risultato molto stretto (cfr. DTF 141 II 297 consid. 5.2-5.5 pag. 299 segg.; 138 I 171; 138 II 5 consid. 2 e 3 pag. 7 segg.; sentenza 1C 651/2017 del 9 marzo 2018, apparsa in: RtiD II-2018 n. 23).

In questa causa egli non fa valere infatti che vi sarebbero state delle irregolarità nell'ambito dello spoglio, come ad esempio un comportamento non consono o non diligente delle autorità nel quadro della qualificazione delle schede e nel conteggio dei suffragi, che avrebbero potuto influire sulla corretta determinazione dei risultati. Egli non critica nemmeno la correttezza del verbale di accertamento dei risultati. Il gravame è in effetti incentrato solo indirettamente sul risultato del ballottaggio, ritenuto ch'egli contesta unicamente pretese irregolarità asseritamente compiute nell'ambito della procedura preparatoria riguardo a ipotizzati ritardi negli invii del materiale di voto agli elettori residenti all'estero. Al riguardo egli si limita a ribadire gli argomenti che aveva precedentemente addotto dinanzi al Tribunale cantonale amministrativo, alla cui procedura egli rinvia, censure poi riproposte nella causa 1C 397/2020. Queste critiche esulano dall'oggetto di un ricorso contro i risultati dell'elezione, dovendo essere esaminate nell'ambito di quello presentato contro gli atti della procedura preparatoria, irregolarità che avrebbero se del caso potuto influire poi, di riflesso, sul risultato dello scrutinio. Dette critiche
sono inoltre inammissibili, perché al riguardo non si è in presenza di una decisione dell'autorità cantonale di ultima istanza (art. 86 cpv. 1 lett. d
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 86 Vorinstanzen im Allgemeinen - 1 Die Beschwerde ist zulässig gegen Entscheide:
1    Die Beschwerde ist zulässig gegen Entscheide:
a  des Bundesverwaltungsgerichts;
b  des Bundesstrafgerichts;
c  der unabhängigen Beschwerdeinstanz für Radio und Fernsehen;
d  letzter kantonaler Instanzen, sofern nicht die Beschwerde an das Bundesverwaltungsgericht zulässig ist.
2    Die Kantone setzen als unmittelbare Vorinstanzen des Bundesgerichts obere Gerichte ein, soweit nicht nach einem anderen Bundesgesetz Entscheide anderer richterlicher Behörden der Beschwerde an das Bundesgericht unterliegen.
3    Für Entscheide mit vorwiegend politischem Charakter können die Kantone anstelle eines Gerichts eine andere Behörde als unmittelbare Vorinstanz des Bundesgerichts einsetzen.
LTF). In effetti, il ricorrente precisa che i fatti descritti nel primo ricorso sono identici a quelli addotti nel secondo, nel quale riprende le censure sollevate nel primo. In quanto ammissibile, il ricorso nella causa 1C 670/2019 dev'essere quindi respinto (sulle condizioni per impugnare congiuntamente il verbale di accertamento e la decisione che accerta la validità degli atti della procedura preparatoria cfr. sentenza 1C 346/2018 del 4 marzo 2019 consid. 1.2).

4.

4.1. Come rilevato dal ricorrente, la procedura d'elezione dei deputati al Consiglio degli Stati è determinata dal diritto cantonale (art. 150 cpv. 3
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 150 Zusammensetzung und Wahl des Ständerates - 1 Der Ständerat besteht aus 46 Abgeordneten der Kantone.
1    Der Ständerat besteht aus 46 Abgeordneten der Kantone.
2    Die Kantone Obwalden, Nidwalden, Basel-Stadt, Basel-Landschaft, Appenzell Ausserrhoden und Appenzell Innerrhoden wählen je eine Abgeordnete oder einen Abgeordneten; die übrigen Kantone wählen je zwei Abgeordnete.
3    Die Wahl in den Ständerat wird vom Kanton geregelt.
Cost.; cfr. anche gli art. 39 cpv. 1
SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999
BV Art. 39 Ausübung der politischen Rechte - 1 Der Bund regelt die Ausübung der politischen Rechte in eidgenössischen, die Kantone regeln sie in kantonalen und kommunalen Angelegenheiten.
1    Der Bund regelt die Ausübung der politischen Rechte in eidgenössischen, die Kantone regeln sie in kantonalen und kommunalen Angelegenheiten.
2    Die politischen Rechte werden am Wohnsitz ausgeübt. Bund und Kantone können Ausnahmen vorsehen.
3    Niemand darf die politischen Rechte in mehr als einem Kanton ausüben.
4    Die Kantone können vorsehen, dass Neuzugezogene das Stimmrecht in kantonalen und kommunalen Angelegenheiten erst nach einer Wartefrist von höchstens drei Monaten nach der Niederlassung ausüben dürfen.
Cost. e 15 cpv. 2 della legge federale concernente persone e istituzioni svizzere all'estero, LSEst, RS 195.1, secondo cui per i diritti politici in materia cantonale e comunale è fatto salvo il diritto cantonale). Nel Cantone Ticino i deputati al Consiglio degli Stati sono eletti con il sistema maggioritario ogni quattro anni contemporaneamente ai deputati al Consiglio nazionale, con la maggioranza assoluta al primo turno in un circondario unico costituito dall'intero Cantone (art. 48 cpv. 1
SR 131.229 Verfassung von Republik und Kanton Tessin, vom 14. Dezember 1997
KV/TI Art. 48 - 1 Die Vertreter im Ständerat werden gleichzeitig mit den Vertretern im Nationalrat und für vier Jahre gewählt; im ersten Wahlgang gilt das absolute Mehr.
1    Die Vertreter im Ständerat werden gleichzeitig mit den Vertretern im Nationalrat und für vier Jahre gewählt; im ersten Wahlgang gilt das absolute Mehr.
2    Nicht wählbar sind Bürger, die wegen eines Verbrechens oder Vergehens, das mit der Würde des Amtes nicht vereinbar ist, zu einer Freiheits- oder Geldstrafe verurteilt worden sind.32
Cost./TI e art. 73 cpv.1 LEDP), secondo le modalità previste dalla LEDP (art. 1 cpv. 1 LEDP). L'art. 30
SR 131.229 Verfassung von Republik und Kanton Tessin, vom 14. Dezember 1997
KV/TI Art. 30 - Das Gesetz bestimmt die Fälle, in denen die Tessinerbürgerin oder der Tessinerbürger im Ausland die politischen Rechte erwirbt, und legt deren Ausübung fest.
Cost./TI dispone che la legge definisce i casi in cui il cittadino ticinese all'estero acquista i diritti politici e ne stabilisce l'esercizio. Giusta l'art. 3 LEDP, ha diritto di voto in materia cantonale ogni cittadino ticinese all'estero di diciotto anni compiuti il cui comune di voto ai sensi della legislazione federale è nel Cantone (lett. b). La disciplina relativa al materiale di voto è regolata nel capitolo quarto della LEDP. Secondo l'art. 17 cpv.
1 LEDP, l'autorità competente per la votazione o l'elezione prepara il materiale di voto e se ne assume i costi, riservato quanto previsto dal capoverso 2, che stabilisce che quello messo a disposizione dal Cantone è pagato da questo, mentre le spese di invio sono assunte dal Comune. Nelle elezioni il materiale di voto comprende le schede e le istruzioni sulle modalità di voto. Il Governo può emanare ulteriori prescrizioni sul materiale di voto e sulla sua custodia (cpv. 6).

L'art. 18 LEDP ha il seguente tenore:

1 La cancelleria comunale invia al domicilio di ogni avente diritto di voto il materiale di voto in modo che questo lo riceva al minimo tre e al massimo quattro settimane prima del giorno della votazione o dell'elezione.
2 Nel caso di elezione del Sindaco o di turno di ballottaggio, il termine minimo del capoverso 1 è ridotto a dieci giorni.

4.2. Il ricorrente critica il mancato esame da parte della Corte cantonale delle sue contestazioni, ritenute tardive, inerenti all'asserita discrepanza tra il numero di buste inviate all'estero con quello dei ticinesi all'estero aventi diritto di voto. Al riguardo adduce una violazione della massima d'ufficio, del principio inquisitorio e di quelli dell'affidamento e della buona fede, nonché la violazione del divieto di formalismo eccessivo. A torto.

4.2.1. I giudici cantonali hanno ritenuto che questa critica è diretta contro un ulteriore atto preparatorio svolto dai comuni, segnatamente quello della stampa delle schede di legittimazione, che al dire del ricorrente sarebbe verosimilmente avvenuto sulla base di cataloghi elettorali errati. Egli non contesta, rettamente, che la censura non concernerebbe un atto preparatorio (DTF 142 I 42 consid. 4a pag. 44). Al riguardo i giudici cantonali hanno stabilito che per l'insorgente il preteso vizio era desumibile dalla tabella trasmessagli dal Governo il 23 dicembre 2019, ma ch'egli ha contestato tale aspetto soltanto con la triplica del 10 gennaio 2020, ovvero quando il notorio termine di tre giorni per impugnare quest'atto preparatorio era ampiamente scaduto (art. 133 cpv. 5 LEDP), visto che la LEDP non prevede ferie giudiziarie (art. 130 cpv. 1 LEDP).

4.2.2. I giudici cantonali hanno ritenuto tardive anche le censure volte a contestare asserite anomali variazioni dei cataloghi elettorali, visto che i relativi dati erano contenuti nei verbali di accertamento dei risultati dell'elezione, pubblicati nel Foglio ufficiale del 25 ottobre, rispettivamente del 22 novembre 2019. Contravvenendo al suo obbligo di motivazione (art. 42
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 42 Rechtsschriften - 1 Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
1    Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
2    In der Begründung ist in gedrängter Form darzulegen, inwiefern der angefochtene Akt Recht verletzt. Ist eine Beschwerde nur unter der Voraussetzung zulässig, dass sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt, so ist auszuführen, warum die jeweilige Voraussetzung erfüllt ist. 14 15
3    Die Urkunden, auf die sich die Partei als Beweismittel beruft, sind beizulegen, soweit die Partei sie in Händen hat; richtet sich die Rechtsschrift gegen einen Entscheid, so ist auch dieser beizulegen.
4    Bei elektronischer Einreichung muss die Rechtsschrift von der Partei oder ihrem Vertreter beziehungsweise ihrer Vertreterin mit einer qualifizierten elektronischen Signatur gemäss Bundesgesetz vom 18. März 201616 über die elektronische Signatur versehen werden. Das Bundesgericht bestimmt in einem Reglement:
a  das Format der Rechtsschrift und ihrer Beilagen;
b  die Art und Weise der Übermittlung;
c  die Voraussetzungen, unter denen bei technischen Problemen die Nachreichung von Dokumenten auf Papier verlangt werden kann.17
5    Fehlen die Unterschrift der Partei oder ihrer Vertretung, deren Vollmacht oder die vorgeschriebenen Beilagen oder ist die Vertretung nicht zugelassen, so wird eine angemessene Frist zur Behebung des Mangels angesetzt mit der Androhung, dass die Rechtsschrift sonst unbeachtet bleibt.
6    Unleserliche, ungebührliche, unverständliche, übermässig weitschweifige oder nicht in einer Amtssprache verfasste Rechtsschriften können in gleicher Weise zur Änderung zurückgewiesen werden.
7    Rechtsschriften, die auf querulatorischer oder rechtsmissbräuchlicher Prozessführung beruhen, sind unzulässig.
LTF), il ricorrente non contesta quest'argomentazione. Ora, secondo la consolidata prassi, quando la decisione impugnata, come in concreto, si fonda su diverse motivazioni indipendenti e di per sé sufficienti per definire l'esito della causa, il ricorrente è tenuto, pena l'inammissibilità, a dimostrare che ognuna di esse viola il diritto (DTF 142 III 364 consid. 2.4 in fine pag. 368; 138 I 97 consid. 4.1.4 pag. 100).

4.2.3. Quale terza motivazione hanno aggiunto ch'egli non poteva pretendere che la Corte cantonale esaminasse queste domande a titolo indipendente, tali aspetti non essendo rilevanti ai fini dell'oggetto del litigio, limitato alla criticata tempestività dell'invio del materiale di voto. Hanno poi ricordato ch'essa non è autorità di vigilanza in materia elettorale. Il ricorrente non contesta questa tesi.

4.2.4. Quale quarta motivazione hanno rinviato alle spiegazioni, ritenute pertinenti, espresse dal Governo con la quadruplica e la sestuplica. Ora, il ricorrente non si confronta con le stesse, limitandosi a rilevare in maniera generica che dette spiegazioni non sarebbero sufficienti e/o soddisfacenti, visto che non indicherebbero il numero determinante degli iscritti in catalogo. Anche questa critica è quindi inammissibile per carenza di motivazione (art. 42
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 42 Rechtsschriften - 1 Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
1    Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
2    In der Begründung ist in gedrängter Form darzulegen, inwiefern der angefochtene Akt Recht verletzt. Ist eine Beschwerde nur unter der Voraussetzung zulässig, dass sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt, so ist auszuführen, warum die jeweilige Voraussetzung erfüllt ist. 14 15
3    Die Urkunden, auf die sich die Partei als Beweismittel beruft, sind beizulegen, soweit die Partei sie in Händen hat; richtet sich die Rechtsschrift gegen einen Entscheid, so ist auch dieser beizulegen.
4    Bei elektronischer Einreichung muss die Rechtsschrift von der Partei oder ihrem Vertreter beziehungsweise ihrer Vertreterin mit einer qualifizierten elektronischen Signatur gemäss Bundesgesetz vom 18. März 201616 über die elektronische Signatur versehen werden. Das Bundesgericht bestimmt in einem Reglement:
a  das Format der Rechtsschrift und ihrer Beilagen;
b  die Art und Weise der Übermittlung;
c  die Voraussetzungen, unter denen bei technischen Problemen die Nachreichung von Dokumenten auf Papier verlangt werden kann.17
5    Fehlen die Unterschrift der Partei oder ihrer Vertretung, deren Vollmacht oder die vorgeschriebenen Beilagen oder ist die Vertretung nicht zugelassen, so wird eine angemessene Frist zur Behebung des Mangels angesetzt mit der Androhung, dass die Rechtsschrift sonst unbeachtet bleibt.
6    Unleserliche, ungebührliche, unverständliche, übermässig weitschweifige oder nicht in einer Amtssprache verfasste Rechtsschriften können in gleicher Weise zur Änderung zurückgewiesen werden.
7    Rechtsschriften, die auf querulatorischer oder rechtsmissbräuchlicher Prozessführung beruhen, sind unzulässig.
LTF).

Inoltre, nella misura in cui il ricorrente parrebbe criticare la tenuta dei cataloghi elettorali, occorre sottolineare che in tale ambito egli nemmeno accenna a una pretesa violazione dell'art. 5 LEDP, secondo cui i Municipi tengono i cataloghi elettorali (cpv. 1), che devono essere costantemente aggiornati fino al quinto giorno prima di ogni votazione o elezione (cpv. 2). Né tenta di spiegare perché sarebbe stato legittimato a contestare quelli di altri Comuni, ritenuto che nella lista di quelli che avrebbero inviato all'estero un numero di buste asseritamente superiore a quello degli iscritti in catalogo non figura il suo. Secondo l'art. 5 cpv. 3 LEDP, soltanto gli aventi diritto di voto nel Comune hanno infatti il diritto di consultarlo. Secondo l'art. 132 cpv. 1 LEDP, solo i cittadini attivi nel Comune possono poi interporre ricorso al Governo contro il catalogo elettorale federale, cantonale e comunale del proprio Comune (art. 8 LEDP); contro le decisioni governative, limitatamente al catalogo elettorale cantonale e comunale, è poi dato il ricorso al Tribunale cantonale amministrativo (art. 132 cpv. 2 LEDP).

4.3. La critica sarebbe comunque infondata. Egli si limita infatti ad addurre che dopo aver ricevuto la duplica governativa ha chiesto la fissazione di un termine per esprimersi sulla stessa, istanza accolta dalla Corte cantonale. Ciò nulla muta al fatto che una semplice lettura dei rimedi di diritto previsti dalla LEDP, segnatamente degli art. 132-134 (ricorsi contro il catalogo elettorale, contro gli atti della procedura preparatoria e contro i risultati delle votazioni ed elezioni), permetteva al ricorrente, peraltro avvocato di professione e che aveva già inoltrato gravami in tale materia, di impugnare correttamente e tempestivamente il nuovo, asserito vizio.
Certo, l'art. 25 cpv. 1 della legge ticinese sulla procedura amministrativa del 24 settembre 2013 (LPAmm; RL 165.100), applicabile anche alle autorità di ricorso, stabilisce che l'autorità amministrativa accerta d'ufficio i fatti, non è vincolata alle domande di prova delle parti e valuta le prove secondo libero convincimento. Ciò tuttavia, qualora sia debitamente adita con i relativi rimedi di diritto, condizione non adempiuta in concreto. La circostanza che il ricorrente ha sollevato detta problematica, sollecitando "chiarimenti" al riguardo, non imponeva alla Corte cantonale d'esaminarla compiutamente d'ufficio, in maniera non consona con la LEDP: non si è quindi in presenza di un diniego di giustizia formale né di una violazione del principio della buona fede (DTF 145 I 201 consid. 4.2.1 pag. 204; 144 II 184 consid. 3.1 pag. 192; 142 II 154 consid. 4.2 pag. 157).

5.

5.1. Il ricorrente ricorda d'essere stato contattato da cittadini ticinesi residenti all'estero che lamentavano di non avere ricevuto tempestivamente il materiale di voto. Osserva che nel decreto governativo del 25 ottobre 2019 si precisa che per i ticinesi all'estero le Cancellerie comunali, non appena in possesso delle schede ufficiali, procedono "immediatamente" alla loro spedizione, visto che nel turno di ballottaggio il termine è ridotto a 10 giorni. Egli censura l'invio tardivo del materiale di voto, nonché la pretesa irregolarità consistente nell'affrancatura al suo dire errata e insufficiente di un importante numero di buste, inviate tramite Posta B (economy), segnatamente 71 buste da parte di cinque Comuni e 1330 schede inviate da 32 comuni dopo il 29 ottobre 2019, per un totale di 1401 schede. Sostiene che l'art. 18 cpv. 2 LEDP istituirebbe un termine chiaro e inequivocabile circa la ricezione del materiale di voto, norma che la Corte cantonale avrebbe interpretato in maniera arbitraria. È vero che il tenore e lo scopo di questa norma sono di per sé chiari e facilmente intelligibili, per cui essa non necessita di massima di alcuna interpretazione, ritenuto che il limite dell'interpretazione è costituito dal senso
letterale chiaro e univoco della disposizione (interpretazione letterale; sulle regole d'interpretazione vedi DTF 145 I 26 consid. 5 pag. 35; 145 IV 146 consid. 2.3 pag. 149). Come si vedrà, esaminandone compiutamente l'applicazione da parte dei singoli comuni, la Corte cantonale non l'ha interpretata in maniera anticostituzionale.

5.2. Riguardo all'art. 18 LEDP, essa ha rilevato infatti che, facendo dipendere il termine per l'invio del materiale di voto da quello della sua ricezione da parte dell'elettore, il legislatore ha inteso adeguarsi a quanto già previsto dalla legge federale sui diritti politici del 17 dicembre 1976 (LDP; RS 161.1), allo scopo di allinearne le modalità di invio. Ciò, in particolare, riguardo all'art. 11 cpv. 3, secondo cui gli aventi diritto di voto ricevono il materiale necessario per votare validamente, secondo la normativa cantonale, al minimo tre e al massimo quattro settimane prima del giorno della votazione, rinviando al messaggio governativo n. 7185 del 20 aprile 2016 concernente la revisione della LEDP e al relativo rapporto commissionale. In quest'ultimo si rileva che a livello pratico, in occasione delle elezioni, il Servizio dei diritti politici prende contatto con La Posta e da essa riceve una tabella in cui sono riportati i termini di recapito del materiale di voto a dipendenza delle opzioni di invio (posta A, posta B, ecc.). La tabella è trasmessa ai comuni, che si organizzano in modo da consegnare il materiale di voto a La Posta secondo una tempistica che consenta a quest'ultima un recapito tempestivo dello stesso,
rilevando che La Posta può sbagliare, casi simili essendo poi regolati dal rapporto contrattuale ch'essa ha con i comuni. Circa eventuali ricorsi contro presunte ritardate spedizioni del materiale di voto, un argomento ch'era stato sollevato dalla minoranza commissionale, si osserva che sono già successi alcuni casi simili, ma i comuni interessati sono sempre riusciti a dimostrare che avevano trasmesso per tempo il materiale di voto. La minoranza della Commissione riteneva per contro che i termini previsti per il ricevimento del materiale di voto non potrebbero essere garantiti, a maggior ragione trattandosi di cittadini residenti all'estero, motivo per cui essi potrebbero contestare al Municipio di non averlo spedito in tempo. Visto che non si può verificare quando l'elettore riceve il materiale di voto, ma per converso la data della sua spedizione proponeva di fissare quest'ultima data quale criterio determinante, e non quella della sua ricezione: questa proposta non è stata accettata.

Riguardo al termine di 10 giorni in caso di ballottaggio, dal messaggio risulta che il Governo era cosciente del problema della ricezione tempestiva del materiale di voto, anche all'estero. Esso ha quindi proposto al Parlamento di anticipare il termine per il ritiro delle candidature, non volendo tuttavia modificare quello di quattro settimane tra il primo turno e quello di ballottaggio. Tale tempistica teneva conto della volontà, da un lato, di disporre di più tempo per il recapito del materiale di voto e, dall'altro, di permettere l'insediamento dei deputati al Consiglio degli Stati per poter partecipare all'elezione del Consiglio federale, proposta adottata senza discussione.

Certo, come rilevato dai giudici cantonali, l'art. 18 LEDP impone alle cancellerie comunali di spedire tempestivamente il materiale di voto, ma non istituisce tuttavia un diritto alla ricezione tempestiva dello stesso da parte dell'elettore. Al loro dire, ciò non sarebbe del resto nemmeno possibile, perché l'autorità non è in misura né di verificare né di garantire che il materiale di voto consegnato a La Posta a una determinata data giunga entro un giorno stabilito a tutti gli elettori, siano essi in Svizzera o all'estero. L'invio tramite posta comporta infatti il rischio ch'esso sia recapitato tardivamente o anche smarrito; eventuali ritardi possono essere dovuti anche a omissioni da parte degli elettori nell'annunciare modifiche dell'indirizzo di recapito, carente apposizione del nome sulla cassetta delle lettere, ecc. Per gli elettori all'estero, questi rischi sono accresciuti dalla circostanza che gli attori incaricati del trasporto sono ovviamente più numerosi, includendo anche servizi postali stranieri.

Secondo la Corte cantonale, il fatto che il Legislatore cantonale non abbia inteso istituire un diritto soggettivo alla tempestiva ricezione del materiale di voto è confermato proprio dalla tempistica prevista per la procedura di ballottaggio, anche per gli elettori all'estero. Infatti, pur avendo in occasione della revisione della LEDP inteso rendere più agevole la partecipazione al voto di questi ultimi, il Parlamento per la procedura di ballottaggio ha comunque mantenuto una tempistica assai serrata. Nel caso in esame, tra il momento in cui le liste sono divenute definitive, segnatamente giovedì 24 ottobre alle ore 18:00, e giovedì 7 novembre 2019, termine entro il quale il materiale avrebbe dovuto essere recapitato agli elettori, erano a disposizione unicamente nove giorni lavorativi (considerando la festività cantonale di venerdì 1° novembre) per effettuare tutte le operazioni necessarie (stampa del materiale di voto, preparazione per ciascun comune, consegna alle cancellerie, confezione delle carte di legittimazione e delle buste e invio, trasporto e recapito all'elettore). Tale interpretazione troverebbe inoltre conforto pure nel fatto che l'attuale impostazione della LEDP deriva dalla volontà di allinearla a quella
federale. In tale ambito l'art. 12 cpv. 4
SR 195.11 Verordnung vom 7. Oktober 2015 über Schweizer Personen und Institutionen im Ausland (Auslandschweizerverordnung, V-ASG) - Auslandschweizerverordnung
V-ASG Art. 12 Versand des Stimmmaterials - (Art. 18 ASG)
1    Die Stimmgemeinde oder der Kanton stellt den Stimmberechtigten das amtliche Stimmmaterial und die Erläuterungen des Bundesrates direkt an ihre ausländische Adresse zu.
2    Anmeldungen für die Ausübung des Stimmrechts und Meldungen über Wohnsitzwechsel werden beim Versand des Stimmmaterials berücksichtigt, wenn sie mindestens sechs Wochen vor dem Urnengang bei der Stimmgemeinde eintreffen.
3    Die Stimmgemeinde oder der Kanton versendet das Stimmmaterial frühestens eine Woche vor dem offiziellen Versand in der Schweiz.
4    Trifft das Stimmmaterial trotz rechtzeitigem Versand zu spät bei der oder dem Stimmberechtigten im Ausland ein oder trifft ihre oder sein Stimm- oder Wahlzettel zu spät bei der Stimmgemeinde ein, so kann die oder der Stimmberechtigte daraus keine Rechtsansprüche ableiten.
dell'ordinanza concernente persone e istituzioni svizzere all'estero del 7 ottobre 2015 (OSEst; RS 195.11), dispone che l'avente diritto di voto all'estero che riceve il materiale di voto in ritardo, sebbene sia stato spedito tempestivamente, o la cui scheda perviene troppo tardi al comune di voto, non può far valere alcun diritto per questi ritardi.

5.3. Il ricorrente, riproponendo le censure addotte nella causa 1C 670/2019, sostiene che il materiale di voto non sarebbe pervenuto almeno dieci giorni prima al domicilio di un numero estremamente elevato di elettori all'estero, al suo dire 1'401, ossia a tutti i destinatari dei 1'330 invii effettuati per posta priority dopo il 29 ottobre 2019, rispettivamente i 71 destinatari degli invii per posta economy. Adduce poi un asserito crollo della partecipazione di detti elettori tra il primo turno e quello di ballottaggio di 620 votanti. Davanti alla Corte cantonale egli ha contestato la tempestività degli atti preparatori con cui le cancellerie comunali hanno consegnato le buste a La Posta, censura riproposta dinanzi al Tribunale federale, senza tuttavia confrontarsi come si vedrà, con gli accertamenti e le conclusioni ritenuti dai giudici cantonali al riguardo. Fa valere che il mancato rispetto del termine di 10 giorni sarebbe imputabile ai comuni che, per negligenza non avrebbero inviato immediatamente il materiale di voto violando in tal modo il punto 3b del decreto governativo del 25 ottobre 2019, e/o che l'hanno spedito per posta economy, violando la direttiva n. 2 Svizzeri e ticinesi all'estero.

5.4. In concreto, il 24 ottobre 2019 la Cancelleria dello Stato ha comunicato ai municipi che il materiale di voto sarebbe stato disponibile a partire da lunedì 28 ottobre 2019. Riguardo ai ticinesi all'estero, ha attirato l'attenzione sul fatto che, a causa dei termini brevi, occorre inviare il materiale di voto il più presto possibile e con modalità di spedizione rapide. La Corte cantonale osserva che il rispetto dei termini di cui all'art. 18 LEDP non dipende dalla verifica dell'effettiva ricezione del materiale di voto da parte degli elettori, bensì dalla dimostrazione della tempestività del suo invio. Ha quindi esaminato se al riguardo le cancellerie comunali hanno o no adottato la diligenza necessaria, domanda alla quale ha in sostanza risposto affermativamente. Ha stabilito che il semplice fatto di avere spedito le schede per posta non prioritaria, non comporterebbe di per sé una violazione del diritto. Ha nondimeno ritenuto - rettamente - che nel caso in esame, considerati i tempi ristretti del ballottaggio, gli invii per posta economy appaiono tuttavia problematici sotto il profilo della diligenza richiesta, tenendone conto nell'ambito delle verifiche di cui si dirà. Essa ha riassunto nel modo seguente la cronologia del
ballottaggio:

- giovedì 24 ottobre le liste divengono definitive;
- venerdì 25 ottobre le schede stampate sono consegnate ai servizi dello Stato, che cominciano a preparare il materiale e contattano i comuni; una parte dei comuni ritira le schede e 3 procedono con l'invio all'estero per posta priority;
- sabato 26 ottobre 2 comuni procedono con l'invio delle buste all'estero per posta priority;
- lunedì 28 ottobre una parte dei comuni ritira le schede e alcuni le inviano per posta priority; il Comune di Grancia invia 14 buste per posta economy in Europa;
- martedì 29 ottobre gli ultimi comuni ritirano le schede e una parte invia le schede all'estero per posta priority; il Comune di Brusino Arsizio invia 20 buste in Europa e 8 nel resto del mondo per posta economy, il Comune di Personico invia 3 buste in Europa per posta economy;
- mercoledì 30 ottobre una parte dei comuni invia le schede all'estero per posta priority; il Comune di Cadempino invia 22 buste in Europa e 3 nel resto del mondo per posta economy;
- giovedì 31 ottobre una parte dei comuni invia le buste all'estero per posta priority;
Ognissanti (giorno festiv
- venerdì 1° novembre
o ufficiale nel Cantone Ticino);
il Comune di Dalpe invia 10 buste in Europa per posta priority e
- lunedì 4 novembre
una nel resto del mondo per posta economy;
- martedì 5 novembre il Comune di Brione Verzasca invia 10 buste (7 in Europa e 3 nel resto del mondo) per posta priority;
-mercoledì 6 novembre il Comune di Ponte Capriasca invia 19 buste (15 in Europa e 4 nel resto del mondo) per posta priority;
- giovedì 7 novembre termine entro il quale il materiale di voto deve giungere agli elettori.

5.5. Secondo i giudici cantonali, sulla base della direttiva del 24 ottobre 2019 della Cancelleria dello Stato, le cancellerie comunali non potevano attendersi che la consegna delle schede avrebbe avuto luogo prima di lunedì 28 ottobre, motivo per cui potevano organizzarsi per ritirare il materiale anche nei giorni seguenti, ossia il 29 e il 30 ottobre. Ne hanno concluso che, considerato il tempo necessario per confezionare il materiale di voto e il suo invio, la consegna delle buste a La Posta entro giovedì 31 ottobre 2019, ovvero il giorno successive a quello in cui al più tardi avrebbero potuto con sicurezza disporre delle schede, corrisponderebbe, tutto sommato, alla diligenza organizzativa minima necessaria per adempiere quanto stabilito dall'art. 18 LEDP. Non hanno ritenuto che dal decreto governativo del 25 ottobre, pubblicato il 29 ottobre 2019, secondo cui le Cancellerie comunali procedono "immediatamente" alla spedizione si potrebbe ritenere, come asserito dal ricorrente, l'obbligo di procedere all'invio entro il 29 ottobre. Questa conclusione può essere condivisa.

5.6. Certo, nell'invocata Direttiva n. 2 Svizzeri e Ticinesi all'estero emanata il 29 agosto 2019 dalla Cancelleria dello Stato si precisa che i Comuni sono tenuti a inviare il materiale di voto sempre per "posta A". Al riguardo si richiama, oltre all'analoga Circolare del 7 ottobre 2015 della Cancelleria federale concernente l'esercizio dei diritti politici degli Svizzeri all'estero (FF 2015 6157), la Circolare del 20 agosto 2008 del Consiglio federale ai Governi cantonali, all'attenzione dei Comuni, concernente l'esercizio del diritto di voto degli Svizzeri all'estero (FF 2008 6595). Nella stessa si precisa ch'erano pervenuti reclami da numerosi cittadini svizzeri all'estero, che avrebbero ricevuto tardivamente il materiale di voto relativo all'elezione del Consiglio nazionale svoltasi nel 2007. Un quinto circa dei reclami avrebbe riguardato il ballottaggio per l'elezione al Consiglio degli Stati, tematica sulla quale la Confederazione non si era tuttavia espressa, ciò che il ricorrente parrebbe disattendere, perché di spettanza della legislazione cantonale. Per il resto ha ritenuto che uno dei motivi ricorrenti a giustificazione dei ritardi è la lentezza dei servizi postali esteri; nel dieci per cento dei casi, i Comuni inviano
il materiale di voto agli Svizzeri residenti in Europa per "posta B", forma di recapito ammessa soltanto se la partecipazione tempestiva allo scrutinio non ne risulta compromessa (art. 10 cpv. 2 dell'ordinanza del 16 ottobre 1991 sui diritti politici degli Svizzeri all'estero, ODPSE, RS 161.51) : si sottolineava che il materiale di voto va recapitato per "posta A" se è destinato a Paesi extraeuropei e, se necessario, anche a Paesi europei. Si richiamava l'art. 2b
SR 161.11 Verordnung vom 24. Mai 1978 über die politischen Rechte (VPR)
VPR Art. 2b Vorwegzustellung von Abstimmungsmaterial - Die Kantone stellen sicher, dass die nach kantonalem Recht zuständigen Behörden den Auslandschweizern und auf spezielles Gesuch hin andern im Ausland weilenden Stimmberechtigten die Abstimmungsunterlagen vorweg frühestens eine Woche vor dem offiziellen Versand zustellen können.
dell'ordinanza del 24 maggio 1978 sui diritti politici (ODP; RS 161.11), secondo cui i Cantoni provvedono affinché le autorità competenti secondo il diritto cantonale possano far pervenire il materiale di voto agli Svizzeri all'estero al più presto una settimana prima della spedizione ufficiale. Si trattava tuttavia dell'elezione del Consiglio nazionale, disciplinata a livello federale, e non di quella al Consiglio degli Stati, retta dalla legislazione cantonale.

5.7. Con riferimento ai criticati invii per Posta economy, la Corte cantonale ha accertato che la legge non impone di far capo alla modalità prioritaria per gli elettori all'estero, la stessa essendo prevista unicamente nella citata direttiva n. 2. Al riguardo ha tuttavia condiviso le spiegazioni addotte dal Consiglio di Stato nella quadruplica, ossia che la delega dell'art. 11 del regolamento sull'esercizio dei diritti politici del 5 giugno 2019 (REDP; RL 150.110) concerne unicamente la facoltà per la Cancelleria dello Stato di emanare direttive sul materiale di voto stesso, ma non sulle modalità del suo invio. Questa norma è inserita nel capitolo intitolato "Materiale di voto" che comprende gli art. 8-11 REDP, che si riferiscono unicamente alla forma e al contenuto del materiale di voto, ma non al loro invio. Ha aggiunto, richiamando giurisprudenza e dottrina, che, inoltre, si tratterrebbe di una semplice ordinanza amministrativa, che non fonderebbe né diritti né obblighi per i privati. Il ricorrente non censura queste conclusioni (art. 42
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 42 Rechtsschriften - 1 Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
1    Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
2    In der Begründung ist in gedrängter Form darzulegen, inwiefern der angefochtene Akt Recht verletzt. Ist eine Beschwerde nur unter der Voraussetzung zulässig, dass sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt, so ist auszuführen, warum die jeweilige Voraussetzung erfüllt ist. 14 15
3    Die Urkunden, auf die sich die Partei als Beweismittel beruft, sind beizulegen, soweit die Partei sie in Händen hat; richtet sich die Rechtsschrift gegen einen Entscheid, so ist auch dieser beizulegen.
4    Bei elektronischer Einreichung muss die Rechtsschrift von der Partei oder ihrem Vertreter beziehungsweise ihrer Vertreterin mit einer qualifizierten elektronischen Signatur gemäss Bundesgesetz vom 18. März 201616 über die elektronische Signatur versehen werden. Das Bundesgericht bestimmt in einem Reglement:
a  das Format der Rechtsschrift und ihrer Beilagen;
b  die Art und Weise der Übermittlung;
c  die Voraussetzungen, unter denen bei technischen Problemen die Nachreichung von Dokumenten auf Papier verlangt werden kann.17
5    Fehlen die Unterschrift der Partei oder ihrer Vertretung, deren Vollmacht oder die vorgeschriebenen Beilagen oder ist die Vertretung nicht zugelassen, so wird eine angemessene Frist zur Behebung des Mangels angesetzt mit der Androhung, dass die Rechtsschrift sonst unbeachtet bleibt.
6    Unleserliche, ungebührliche, unverständliche, übermässig weitschweifige oder nicht in einer Amtssprache verfasste Rechtsschriften können in gleicher Weise zur Änderung zurückgewiesen werden.
7    Rechtsschriften, die auf querulatorischer oder rechtsmissbräuchlicher Prozessführung beruhen, sind unzulässig.
LTF).

Per quanto riguarda la tabella de La Posta prodotta dal ricorrente e sulla quale egli insiste, la Corte cantonale ha precisato ch'essa non è vincolante, giacché la legge non lo prevede, né la stessa corrisponde a quella citata nel rapporto relativo alla LEDP. Ha stabilito che in ogni caso, detta tabella non milita comunque in favore della tesi ricorsuale, secondo cui il materiale di voto avrebbe dovuto essere spedito entro il 29 ottobre 2019; al contrario. Ciò poiché i tempi indicati nella stessa possono variare di molto: nel caso degli invii priority si va in effetti da un minino di 2 a un massimo di 14 giorni, per la modalità economy i tempi si allungano notevolmente, essendo necessari dai 4 ai 30 giorni. Si tratta quindi di un margine molto ampio, che non permette di garantire che il materiale di voto venga ricevuto nei termini stabiliti dalla legge, tesi non contestata dal ricorrente (art. 42
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 42 Rechtsschriften - 1 Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
1    Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
2    In der Begründung ist in gedrängter Form darzulegen, inwiefern der angefochtene Akt Recht verletzt. Ist eine Beschwerde nur unter der Voraussetzung zulässig, dass sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt, so ist auszuführen, warum die jeweilige Voraussetzung erfüllt ist. 14 15
3    Die Urkunden, auf die sich die Partei als Beweismittel beruft, sind beizulegen, soweit die Partei sie in Händen hat; richtet sich die Rechtsschrift gegen einen Entscheid, so ist auch dieser beizulegen.
4    Bei elektronischer Einreichung muss die Rechtsschrift von der Partei oder ihrem Vertreter beziehungsweise ihrer Vertreterin mit einer qualifizierten elektronischen Signatur gemäss Bundesgesetz vom 18. März 201616 über die elektronische Signatur versehen werden. Das Bundesgericht bestimmt in einem Reglement:
a  das Format der Rechtsschrift und ihrer Beilagen;
b  die Art und Weise der Übermittlung;
c  die Voraussetzungen, unter denen bei technischen Problemen die Nachreichung von Dokumenten auf Papier verlangt werden kann.17
5    Fehlen die Unterschrift der Partei oder ihrer Vertretung, deren Vollmacht oder die vorgeschriebenen Beilagen oder ist die Vertretung nicht zugelassen, so wird eine angemessene Frist zur Behebung des Mangels angesetzt mit der Androhung, dass die Rechtsschrift sonst unbeachtet bleibt.
6    Unleserliche, ungebührliche, unverständliche, übermässig weitschweifige oder nicht in einer Amtssprache verfasste Rechtsschriften können in gleicher Weise zur Änderung zurückgewiesen werden.
7    Rechtsschriften, die auf querulatorischer oder rechtsmissbräuchlicher Prozessführung beruhen, sind unzulässig.
LTF).

6.
Il ricorrente insiste sulla direttiva del 24 ottobre 2019 che indicava che il materiale di voto doveva essere inviato "il più presto possibile". Ne deduce che se l'invio all'estero il 29 ottobre 2019, ossia un giorno dopo la data preannunciata in quella direttiva, è accettabile, non sarebbe più conforme alla diligenza attendere ancora due o tre giorni. Poiché le schede sono state messe a disposizione venerdì 25 ottobre 2019, i loro invii avrebbero dovuto aver luogo entro martedì 29 ottobre.
La Corte cantonale ha accertato che le buste inviate all'estero sono in massima parte destinate a paesi della tariffa europea (7060 rispetto a 1416 nel resto del mondo). Qualora si volesse misurare la diligenza minima che i comuni dovevano adottare in base alla tabella invocata dal ricorrente, si dovrebbe calcolare quale ultimo termine per la spedizione il tempo medio d'invio nei paesi sottoposti a questa tariffa: per i paesi sottoposti a tariffa Europa il tempo di spedizione per posta priority oscilla tra un minimo di 2 e un massimo di 8 giorni. Ha valutato che, facendo la media di tutti i tempi, si ottiene una forchetta di 2.5 - 4.2 giorni. Inoltre, nella quasi totalità di questi Paesi, il tempo minimo previsto varia dai 2 ai 3 giorni; il tempo massimo è di 4 giorni in oltre i 3/5 dei Paesi. Ha ritenuto che questo tempo appare pertanto determinante e conferma la tempestività degli invii effettuati entro il 31 ottobre 2019 compreso. Tanto più che Ognissanti non è un giorno festivo a livello svizzero né lo è in molti paesi, per cui in realtà potrebbe essere computato come ulteriore giorno utile.

7.

7.1. La Corte cantonale ha quindi esaminato la rilevanza del mancato invio del materiale di voto entro il 31 ottobre 2019, nonché, considerati i tempi particolarmente ristretti nel caso del ballottaggio, anche di tutti quelli effettuati con modalità economy: queste due fattispecie concernono sette comuni, situazioni riportate nella seguente tabella:



Votanti
Buste Buste resto Votanti

Comune Data invio Totale buste
20.1
Europa del mondo 17.11
__________ ____________ ______ ________ ___________ ________ _______0 _______

Brione

5.11 10 7 Priority 3 Priority 1 0

Verzasca_ _________ __________ ____________ ______ ________ ___________ ________ _______ _______

Brusino

29.10 28 20 Economy 8 Economy 6 4

Arsizio_ __________ __________ ____________ ______ ________ ___________ ________ _______ _______

Cadempino_ ________ ______30.10 ___________25 _____22 Economy_ ___________3 Economy_ _______4 _______4

Dalpe_ ____________ _______4.11 ___________11 _____10 Priority_ ___________1 Economy_ _______0 _______2

Grancia_ __________ ______28.10 ___________19 _____14 Economy_ ___________5 Priority_ _______6 _______1

Personico_ ________ ______29.10 ____________3 ______3 Economy_ ___________0 _ ___ _______0 _______0

Ponte Capriasca_ __ _______6.11 ___________19 _____15 Priority_ ___________4 Priority_ _______9 _______7

Totale_ ___________ ________ __________115 _____91 ______ __________24 ______ ______26 ______18

Totale invii economy_ _ _____ _ _______ _ _ _ ___ _ ______ _ ___ _ __ ______71

Ha poi accertato che in questi Comuni le variazioni del catalogo elettorale complessivo tra il primo e il secondo turno sono molto contenute, finanche nulle.
L'istanza precedente ha osservato che, globalmente, gli invii effettuati dopo il 31 ottobre 2019 rispettivamente per posta economy concernono 110 invii (91 + 24 dedotti i 5 invii prioritari di Grancia). In secondo luogo ha ritenuto che si può constatare come al primo turno hanno votato 26 elettori, mentre al secondo turno il loro numero è sceso a 18, dunque di 8 unità. Ci ò corrisponde a una riduzione del 30,8 %, che è perfettamente in linea con quella avvenuta per gli elettori all'estero nel complesso dei comuni tici nesi, rispettivamente di quei comuni che hanno inviato il materiale di voto entro il 29 ottobre 2019 per posta priority, data determinante secondo il ricorrente; essa è addirittura inferiore a quella dei pochi comuni che hanno potuto spedire il materiale per posta prioritaria già il 25/26 ottobre 2019, dati compiutamente dettagliati in una tabella, con la quale il ricorrente, disattendendo il suo obbligo di motivazione (art. 42
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 42 Rechtsschriften - 1 Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
1    Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
2    In der Begründung ist in gedrängter Form darzulegen, inwiefern der angefochtene Akt Recht verletzt. Ist eine Beschwerde nur unter der Voraussetzung zulässig, dass sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt, so ist auszuführen, warum die jeweilige Voraussetzung erfüllt ist. 14 15
3    Die Urkunden, auf die sich die Partei als Beweismittel beruft, sind beizulegen, soweit die Partei sie in Händen hat; richtet sich die Rechtsschrift gegen einen Entscheid, so ist auch dieser beizulegen.
4    Bei elektronischer Einreichung muss die Rechtsschrift von der Partei oder ihrem Vertreter beziehungsweise ihrer Vertreterin mit einer qualifizierten elektronischen Signatur gemäss Bundesgesetz vom 18. März 201616 über die elektronische Signatur versehen werden. Das Bundesgericht bestimmt in einem Reglement:
a  das Format der Rechtsschrift und ihrer Beilagen;
b  die Art und Weise der Übermittlung;
c  die Voraussetzungen, unter denen bei technischen Problemen die Nachreichung von Dokumenten auf Papier verlangt werden kann.17
5    Fehlen die Unterschrift der Partei oder ihrer Vertretung, deren Vollmacht oder die vorgeschriebenen Beilagen oder ist die Vertretung nicht zugelassen, so wird eine angemessene Frist zur Behebung des Mangels angesetzt mit der Androhung, dass die Rechtsschrift sonst unbeachtet bleibt.
6    Unleserliche, ungebührliche, unverständliche, übermässig weitschweifige oder nicht in einer Amtssprache verfasste Rechtsschriften können in gleicher Weise zur Änderung zurückgewiesen werden.
7    Rechtsschriften, die auf querulatorischer oder rechtsmissbräuchlicher Prozessführung beruhen, sind unzulässig.
LTF) non si confronta. Non è ravvisabile alcun motivo per non ritenere corrette queste dettagliate verifiche.
I giudici cantonali hanno accertato che una parte delle schede è comunque stata votata persino laddove gli invii sono stati effettuati tra il 4 e il 6 novembre 2019, constatando inoltre che la riduzione di votanti dall'estero in questi comuni rispetto al primo turno è in linea con quella generale. Hanno quindi ritenuto che si potrebbe escludere che la tempistica e le modalità degli invii abbiano effettivamente avuto conseguenze preclusive per i loro destinatari.
Hanno inoltre osservato, a ragione, che notoriamente una partecipazione del 100 % degli elettori a un'elezione è irrealistica. Hanno sottolineato, riferendosi ai materiali di archivio, che è altrettanto notorio che la partecipazione al ballottaggio per il Consiglio degli Stati è inferiore a quella del primo turno, ciò che si è verificato anche nell'elezione in esame, sia per gli elettori all'estero sia per la globalità dei votanti. Hanno ritenuto che, anche nell'ipotesi in cui si volesse ammettere che la partecipazione al ballottaggio fosse stata la medesima di quella al primo turno, mancherebbero solamente 8 schede, manifestamente insufficienti per colmare il divario di 46 voti tra la seconda e il terzo classificato.

7.2. Quale ulteriore motivazione hanno precisato che si arriverebbe alla stessa conclusione analizzando la partecipazione degli elettori ai quali è stato inviato il materiale di voto all'estero, che al secondo turno, nei sette citati comuni, si è fermata al 15.7 %, mentre in generale si è attestata al 19.8 %, percentuale identica a quella riscontrata nei comuni che hanno inviato il materiale di voto all'estero entro il 29 ottobre 2019. Hanno stabilito che anche volendo applicare ai 115 invii spediti dopo il 31 ottobre 2019 il tasso di partecipazione più elevato del 20 % circa, al più sarebbero rientrate 23 schede, ossia comunque tre in meno rispetto al primo turno e cinque in più di quelle effettivamente rientrate.

Ne hanno desunto che per poter modificare il risultato, conseguendo almeno un pareggio tra i candidati in questione, in questi comuni si sarebbe dovuto registrare al secondo turno più che un raddoppio dei votanti dall'estero, percentuale superiore a quella dell'intero corpo elettorale, ferma al 47.84 %, e mai raggiunta nelle ultime cinque volte dal complesso degli elettori per il turno di ballottaggio. Sarebbe inoltre stato necessario che tutti questi elettori votassero per Filippo Lombardi e nessuno per Marina Carobbio Guscetti, ciò che è assolutamente inverosimile. Ne hanno dedotto che, anche nell'ipotesi di irregolarità nell'invio del materiale di voto nei citati comuni, ciò non avrebbe in ogni caso influenzato l'esito dell'elezione.

La Corte cantonale ha soggiunto, quale argomento supplementare, che la maggior parte delle buste relative ai sette comuni in questione è comunque stata inviata verso l'Europa. Anche nell'eventualità che il materiale di voto non fosse giunto dieci giorni prima dell'elezione, cioè il 7 novembre 2019, la rilevanza del possibile ritardo andrebbe comunque relativizzata. Ha infatti considerato che in presenza di un turno di ballottaggio, al quale non sono ammessi nuovi candidati (art. 64 cpv. 4 LEDP), i loro profili e le loro posizioni sono note, motivo per cui il processo di formazione della volontà politica del cittadino è ampiamente consolidato, il suo compito potendo quindi essere svolto molto celermente, visto che nel caso in esame si trattava di esprimere due preferenze con soli quattro candidati tra i quali scegliere.

7.3. Nell'ambito della rigorosa procedura probatoria, sfociata fino alla settuplica, la Corte cantonale ha compiutamente accertato i fatti, valutandoli accuratamente e in maniera estremamente scrupolosa, fatti che infirmano le supposizioni del ricorrente (cfr. per il caso contrario DTF 114 Ia 42 consid. 4b e 4c in fine pag. 45 segg.).

Il ricorrente si limita infatti a riproporre le sue tesi iniziali fondate su ipotetiche fattispecie e calcoli astratti, senza tuttavia confrontarsi con le verifiche e i dettagliati accertamenti concreti poi esperiti dalla Corte cantonale e con le sue deduzioni e conclusioni, né tenta di dimostrare che l'accertamento dei fatti e la valutazione delle prove sarebbero addirittura insostenibili e quindi arbitrari (DTF 146 IV 88 consid. 1.3.1 pag. 91 seg.; 145 V 326 consid. 1 pag. 328; 143 V 19 consid. 2.2 pag. 23). Queste generiche critiche appellatorie non adempiono le esigenze di motivazione dell'art. 42
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 42 Rechtsschriften - 1 Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
1    Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
2    In der Begründung ist in gedrängter Form darzulegen, inwiefern der angefochtene Akt Recht verletzt. Ist eine Beschwerde nur unter der Voraussetzung zulässig, dass sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt, so ist auszuführen, warum die jeweilige Voraussetzung erfüllt ist. 14 15
3    Die Urkunden, auf die sich die Partei als Beweismittel beruft, sind beizulegen, soweit die Partei sie in Händen hat; richtet sich die Rechtsschrift gegen einen Entscheid, so ist auch dieser beizulegen.
4    Bei elektronischer Einreichung muss die Rechtsschrift von der Partei oder ihrem Vertreter beziehungsweise ihrer Vertreterin mit einer qualifizierten elektronischen Signatur gemäss Bundesgesetz vom 18. März 201616 über die elektronische Signatur versehen werden. Das Bundesgericht bestimmt in einem Reglement:
a  das Format der Rechtsschrift und ihrer Beilagen;
b  die Art und Weise der Übermittlung;
c  die Voraussetzungen, unter denen bei technischen Problemen die Nachreichung von Dokumenten auf Papier verlangt werden kann.17
5    Fehlen die Unterschrift der Partei oder ihrer Vertretung, deren Vollmacht oder die vorgeschriebenen Beilagen oder ist die Vertretung nicht zugelassen, so wird eine angemessene Frist zur Behebung des Mangels angesetzt mit der Androhung, dass die Rechtsschrift sonst unbeachtet bleibt.
6    Unleserliche, ungebührliche, unverständliche, übermässig weitschweifige oder nicht in einer Amtssprache verfasste Rechtsschriften können in gleicher Weise zur Änderung zurückgewiesen werden.
7    Rechtsschriften, die auf querulatorischer oder rechtsmissbräuchlicher Prozessführung beruhen, sind unzulässig.
LTF e sono quindi inammissibili (sentenza 1C 346/2018, citata, consid. 6.5). L'ipotesi ricorsuale, secondo cui se tutti gli aventi diritto di voto all'estero che hanno partecipato al primo turno, ma non al secondo, avessero votato per il terzo classificato, quest'ultimo avrebbe largamente superato la candidata eletta, costituisce una semplice congettura, che non dev'essere esaminata oltre. In effetti, quando la differenza di voti, come nella fattispecie, è serrata, non ci si può fondare su approssimazioni o supposizioni per valutare pretese irregolarità. Le operazioni elettorali richiedono infatti un notevole formalismo, proprio allo
scopo di evitare di affidarsi a deduzioni per ricostruire lo svolgimento delle operazioni che hanno condotto all'accertamento del risultato del voto e per valutarne le asserite irregolarità (DTF 141 I 221 consid. 3.5.2 pag. 229 seg., consid. 3.6.2 in fine). La Corte cantonale non si è fondata su semplici supposizioni, ma, come visto, su fatti e conclusioni oggettive e condivisibili.

Questo esito non muta per il richiamo ricorsuale alla sentenza 1C 243/2011 del 15 settembre 2011. Anche in quella causa il ricorrente non aveva infatti dimostrato che gli accertamenti fattuali della Corte cantonale non sarebbero stati corretti (consid. 2.2 e 2.3).

8.
Ne segue che, nella misura in cui è ammissibile, anche il ricorso oggetto della causa 1C 397/2020 dev'essere respinto. Le spese seguono la soccombenza (art. 66 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 66 Erhebung und Verteilung der Gerichtskosten - 1 Die Gerichtskosten werden in der Regel der unterliegenden Partei auferlegt. Wenn die Umstände es rechtfertigen, kann das Bundesgericht die Kosten anders verteilen oder darauf verzichten, Kosten zu erheben.
1    Die Gerichtskosten werden in der Regel der unterliegenden Partei auferlegt. Wenn die Umstände es rechtfertigen, kann das Bundesgericht die Kosten anders verteilen oder darauf verzichten, Kosten zu erheben.
2    Wird ein Fall durch Abstandserklärung oder Vergleich erledigt, so kann auf die Erhebung von Gerichtskosten ganz oder teilweise verzichtet werden.
3    Unnötige Kosten hat zu bezahlen, wer sie verursacht.
4    Dem Bund, den Kantonen und den Gemeinden sowie mit öffentlich-rechtlichen Aufgaben betrauten Organisationen dürfen in der Regel keine Gerichtskosten auferlegt werden, wenn sie in ihrem amtlichen Wirkungskreis, ohne dass es sich um ihr Vermögensinteresse handelt, das Bundesgericht in Anspruch nehmen oder wenn gegen ihre Entscheide in solchen Angelegenheiten Beschwerde geführt worden ist.
5    Mehrere Personen haben die ihnen gemeinsam auferlegten Gerichtskosten, wenn nichts anderes bestimmt ist, zu gleichen Teilen und unter solidarischer Haftung zu tragen.
LTF). Contrariamente all'assunto ricorsuale, non vi sono infatti motivi per scostarsi dalla consolidata prassi sull'accollamento di spese giudiziarie in materia di diritti politici (DTF 133 I 141 consid. 4.1 e. 42 pag. 142; STEINMANN/MATTLE, loc cit., n. 100 ad art. 82).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1.
Le cause 1C 670/2019 e 1C 397/2020 sono congiunte.

2.
Nella misura in cui sono ammissibili, i ricorsi sono respinti.

3.
Le spese giudiziarie di fr. 2'000.-- sono poste a carico del ricorrente.

4.
Comunicazione al ricorrente, al Consiglio di Stato e al Tribunale amministrativo del Cantone Ticino.

Losanna, 20 agosto 2020

In nome della I Corte di diritto pubblico
del Tribunale federale svizzero

Il Presidente: Chaix

Il Cancelliere: Crameri
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : 1C_670/2019
Data : 20. August 2020
Pubblicato : 03. September 2020
Sorgente : Bundesgericht
Stato : Unpubliziert
Ramo giuridico : Politische Rechte
Oggetto : atti preparatori della votazione di ballottaggio del 17 novembre 2019 per l'elezione di due deputati al Consiglio degli Stati per il Cantone Ticino (tempestività dell'invio del materiale di voto agli elettori all'estero)


Registro di legislazione
Cost: 34 
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 34 Diritti politici - 1 I diritti politici sono garantiti.
1    I diritti politici sono garantiti.
2    La garanzia dei diritti politici protegge la libera formazione della volontà e l'espressione fedele del voto.
39 
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 39 Esercizio dei diritti politici - 1 La Confederazione disciplina l'esercizio dei diritti politici in materia federale e i Cantoni in materia cantonale e comunale.
1    La Confederazione disciplina l'esercizio dei diritti politici in materia federale e i Cantoni in materia cantonale e comunale.
2    I diritti politici si esercitano nel luogo di domicilio. La Confederazione e i Cantoni possono prevedere eccezioni.
3    Nessuno può esercitare i diritti politici in più di un Cantone.
4    I Cantoni possono prevedere che i neodomiciliati esercitino il diritto di voto in materia cantonale e comunale soltanto dopo un termine d'attesa che non può superare tre mesi.
150
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 150 Composizione ed elezione del Consiglio degli Stati - 1 Il Consiglio degli Stati è composto di 46 deputati dei Cantoni.
1    Il Consiglio degli Stati è composto di 46 deputati dei Cantoni.
2    I Cantoni di Obvaldo, Nidvaldo, Basilea Città, Basilea Campagna, Appenzello Esterno e Appenzello Interno eleggono un deputato ciascuno; gli altri Cantoni, due.
3    La procedura d'elezione è determinata dal Cantone.
Cost/TI: 30 
SR 131.229 Costituzione della Repubblica e Cantone Ticino, del 14 dicembre 1997
Cost./TI Art. 30 - La legge definisce i casi in cui il cittadino ticinese all'estero acquista i diritti politici e ne stabilisce l'esercizio.
48
SR 131.229 Costituzione della Repubblica e Cantone Ticino, del 14 dicembre 1997
Cost./TI Art. 48 - 1 I deputati al Consiglio degli Stati sono eletti ogni quattro anni contemporaneamente ai deputati al Consiglio nazionale, con la maggioranza assoluta al primo turno.
1    I deputati al Consiglio degli Stati sono eletti ogni quattro anni contemporaneamente ai deputati al Consiglio nazionale, con la maggioranza assoluta al primo turno.
2    È ineleggibile il cittadino condannato alla pena detentiva o alla pena pecuniaria per crimini o delitti contrari alla dignità della carica.31
LTF: 42 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 42 Atti scritti - 1 Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati.
1    Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati.
2    Nei motivi occorre spiegare in modo conciso perché l'atto impugnato viola il diritto. Qualora il ricorso sia ammissibile soltanto se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o un caso particolarmente importante per altri motivi, occorre spiegare perché la causa adempie siffatta condizione.14 15
3    Se sono in possesso della parte, i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati; se l'atto scritto è diretto contro una decisione, anche questa deve essere allegata.
4    In caso di trasmissione per via elettronica, la parte o il suo patrocinatore deve munire l'atto scritto di una firma elettronica qualificata secondo la legge del 18 marzo 201616 sulla firma elettronica. Il Tribunale federale determina mediante regolamento:
a  il formato dell'atto scritto e dei relativi allegati;
b  le modalità di trasmissione;
c  le condizioni alle quali può essere richiesta la trasmissione successiva di documenti cartacei in caso di problemi tecnici.17
5    Se mancano la firma della parte o del suo patrocinatore, la procura dello stesso o gli allegati prescritti, o se il patrocinatore non è autorizzato in quanto tale, è fissato un congruo termine per sanare il vizio, con la comminatoria che altrimenti l'atto scritto non sarà preso in considerazione.
6    Gli atti illeggibili, sconvenienti, incomprensibili, prolissi o non redatti in una lingua ufficiale possono essere del pari rinviati al loro autore affinché li modifichi.
7    Gli atti scritti dovuti a condotta processuale da querulomane o altrimenti abusiva sono inammissibili.
66 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti.
1    Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti.
2    In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie.
3    Le spese inutili sono pagate da chi le causa.
4    Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso.
5    Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale.
82 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 82 Principio - Il Tribunale federale giudica i ricorsi:
a  contro le decisioni pronunciate in cause di diritto pubblico;
b  contro gli atti normativi cantonali;
c  concernenti il diritto di voto dei cittadini nonché le elezioni e votazioni popolari.
86 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 86 Autorità inferiori in generale - 1 Il ricorso è ammissibile contro le decisioni:
1    Il ricorso è ammissibile contro le decisioni:
a  del Tribunale amministrativo federale;
b  del Tribunale penale federale;
c  dell'autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva;
d  delle autorità cantonali di ultima istanza, sempreché non sia ammissibile il ricorso al Tribunale amministrativo federale.
2    I Cantoni istituiscono tribunali superiori che giudicano quali autorità di grado immediatamente inferiore al Tribunale federale, in quanto un'altra legge federale non preveda che le decisioni di altre autorità giudiziarie sono impugnabili mediante ricorso al Tribunale federale.
3    Per le decisioni di carattere prevalentemente politico i Cantoni possono istituire quale autorità di grado immediatamente inferiore al Tribunale federale un'autorità diversa da un tribunale.
88 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 88 Autorità inferiori in materia di diritti politici - 1 I ricorsi concernenti il diritto di voto dei cittadini nonché le elezioni e votazioni popolari sono ammissibili:
1    I ricorsi concernenti il diritto di voto dei cittadini nonché le elezioni e votazioni popolari sono ammissibili:
a  in materia cantonale, contro gli atti delle autorità cantonali di ultima istanza;
b  in materia federale, contro le decisioni della Cancelleria federale e dei Governi cantonali.
2    I Cantoni prevedono un rimedio giuridico contro gli atti delle autorità che possono violare i diritti politici dei cittadini in materia cantonale. Quest'obbligo non si estende agli atti del Parlamento e del Governo.
89 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 89 Diritto di ricorso - 1 Ha diritto di interporre ricorso in materia di diritto pubblico chi:
1    Ha diritto di interporre ricorso in materia di diritto pubblico chi:
a  ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo;
b  è particolarmente toccato dalla decisione o dall'atto normativo impugnati; e
c  ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modifica degli stessi.
2    Hanno inoltre diritto di ricorrere:
a  la Cancelleria federale, i dipartimenti federali o, in quanto lo preveda il diritto federale, i servizi loro subordinati, se l'atto impugnato può violare la legislazione federale nella sfera dei loro compiti;
b  in materia di rapporti di lavoro del personale federale, l'organo competente dell'Assemblea federale;
c  i Comuni e gli altri enti di diritto pubblico, se fanno valere la violazione di garanzie loro conferite dalla costituzione cantonale o dalla Costituzione federale;
d  le persone, le organizzazioni e le autorità legittimate al ricorso in virtù di un'altra legge federale.
3    In materia di diritti politici (art. 82 lett. c), il diritto di ricorrere spetta inoltre a chiunque abbia diritto di voto nell'affare in causa.
95 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione:
a  del diritto federale;
b  del diritto internazionale;
c  dei diritti costituzionali cantonali;
d  delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari;
e  del diritto intercantonale.
97 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento.
1    Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento.
2    Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87
100 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 100 Ricorso contro decisioni - 1 Il ricorso contro una decisione deve essere depositato presso il Tribunale federale entro 30 giorni dalla notificazione del testo integrale della decisione.
1    Il ricorso contro una decisione deve essere depositato presso il Tribunale federale entro 30 giorni dalla notificazione del testo integrale della decisione.
2    Il termine è di dieci giorni per i ricorsi contro le decisioni:
a  delle autorità cantonali di vigilanza in materia di esecuzione e fallimento;
b  nel campo dell'assistenza giudiziaria internazionale in materia penale e dell'assistenza amministrativa internazionale in materia fiscale;
c  in materia di ritorno di un minore secondo la Convenzione europea del 20 maggio 198090 sul riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia di affidamento di minori e sul ristabilimento dell'affidamento oppure secondo la Convenzione del 25 ottobre 198091 sugli aspetti civili del rapimento internazionale di minori;
d  del Tribunale federale dei brevetti in materia di rilascio di una licenza secondo l'articolo 40d della legge del 25 giugno 195493 sui brevetti.
3    Il termine è di cinque giorni per i ricorsi contro le decisioni:
a  delle autorità cantonali di vigilanza in materia di esecuzione e fallimento pronunciate nell'ambito dell'esecuzione cambiaria;
b  dei Governi cantonali su ricorsi concernenti votazioni federali.
4    Il termine è di tre giorni per i ricorsi contro le decisioni dei Governi cantonali su ricorsi concernenti le elezioni al Consiglio nazionale.
5    Per i ricorsi concernenti conflitti di competenza tra due Cantoni, il termine decorre al più tardi dal giorno in cui in ciascun Cantone sono state pronunciate decisioni impugnabili mediante ricorso al Tribunale federale.
6    ...94
7    Il ricorso per denegata o ritardata giustizia può essere interposto in ogni tempo.
105 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 105 Fatti determinanti - 1 Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore.
1    Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore.
2    Può rettificare o completare d'ufficio l'accertamento dei fatti dell'autorità inferiore se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95.
3    Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, il Tribunale federale non è vincolato dall'accertamento dei fatti operato dall'autorità inferiore.96
106
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto.
1    Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto.
2    Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura.
ODP: 2b
SR 161.11 Ordinanza del 24 maggio 1978 sui diritti politici (ODP)
ODP Art. 2b Consegna anticipata del materiale di voto - I Cantoni provvedono affinché le autorità competenti secondo il diritto cantonale possano far pervenire il materiale di voto agli Svizzeri all'estero e, su apposita richiesta, ad altri aventi diritto di voto che si trovano all'estero al più presto una settimana prima della spedizione ufficiale.
OSEst: 12
SR 195.11 Ordinanza del 7 ottobre 2015 concernente persone e istituzioni svizzere all'estero (Ordinanza sugli Svizzeri all'estero, OSEst) - Ordinanza sugli Svizzeri all'estero
OSEst Art. 12 Spedizione del materiale di voto - (art. 18 LSEst)
1    Il Comune di voto o il relativo Cantone trasmette il materiale ufficiale di voto e le spiegazioni del Consiglio federale direttamente all'avente diritto di voto al suo indirizzo all'estero.
2    Nell'ambito della spedizione del materiale di voto si tiene conto degli annunci per l'esercizio dei diritti politici e delle comunicazioni di cambiamenti di domicilio se essi sono pervenuti al Comune di voto almeno sei settimane prima dello scrutinio.
3    Il Comune di voto o il relativo Cantone spedisce il materiale di voto al più presto una settimana prima della data di spedizione ufficiale in Svizzera.
4    L'avente diritto di voto all'estero che riceve il materiale di voto in ritardo, sebbene sia stato spedito tempestivamente, o la cui scheda perviene troppo tardi al Comune di voto non può far valere alcun diritto per questi ritardi.
PC: 24
SR 273 Legge del 4 dicembre 1947 di procedura civile federale
PC Art. 24
1    L'attore che intende esercitare più azioni contro lo stesso convenuto può farle valere in un'unica petizione, se il Tribunale federale è competente per giudicare ogni singola pretesa. Questa condizione non è richiesta per pretese accessorie.
2    Più persone possono agire o essere convenute con la stessa petizione:
a  se esiste tra loro una comunione giuridica in relazione con l'oggetto litigioso o se i loro diritti o le loro obbligazioni derivano da una stessa causa materiale e giuridica. Il giudice può chiamare in causa un terzo che faccia parte della comunione giuridica. Il chiamato in causa diventa parte in lite;
b  se pretese di eguale natura, che si fondano su di una causa materiale e giuridica essenzialmente dello stesso genere, formano l'oggetto di una lite, semprechè la competenza del Tribunale federale esista per ognuna di esse.
3    Quando lo reputa necessario, il giudice può ordinare d'ufficio, in ogni stadio della procedura, la disgiunzione delle cause.
Registro DTF
114-IA-42 • 116-IA-359 • 133-I-141 • 136-II-101 • 138-I-171 • 138-I-97 • 138-II-13 • 138-II-5 • 140-I-338 • 141-I-221 • 141-I-78 • 141-II-297 • 142-I-42 • 142-II-154 • 142-II-355 • 142-III-364 • 143-I-211 • 143-I-377 • 143-I-426 • 143-I-78 • 143-II-283 • 143-V-19 • 144-II-184 • 144-V-388 • 145-I-1 • 145-I-201 • 145-I-207 • 145-I-26 • 145-II-153 • 145-II-168 • 145-IV-146 • 145-V-188 • 145-V-326 • 146-IV-88
Weitere Urteile ab 2000
1C_243/2011 • 1C_346/2018 • 1C_396/2019 • 1C_397/2020 • 1C_651/2017 • 1C_670/2019
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
materiale di voto • questio • ricorrente • tribunale federale • diritti politici • diritto di voto • esaminatore • cio • consiglio di stato • consiglio degli stati • catalogo elettorale • federalismo • procedura preparatoria • la posta • risultato del voto • diritto cantonale • circo • municipio • posta a • tribunale cantonale
... Tutti
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2008/6595 • 2015/6157