Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal
6B 56/2020
Urteil vom 16. Juni 2020
Strafrechtliche Abteilung
Besetzung
Bundesrichter Denys, Präsident,
Bundesrichterinnen van de Graaf, Koch,
Gerichtsschreiber Boog.
Verfahrensbeteiligte
A.________,
vertreten durch Rechtsanwalt Dr. Peter Steiner,
Beschwerdeführer,
gegen
1. Oberstaatsanwaltschaft des Kantons Luzern,
2. A.B.________ und B.B.________,
Beschwerdegegner.
Gegenstand
Angriff; Willkür, rechtliches Gehör etc.,
Beschwerde gegen das Urteil des Kantonsgerichts Luzern, 2. Abteilung, vom 19. August 2019 (4M 18 44 / 4M 18 45 / 4M 18 46).
Sachverhalt:
A.
Am frühen Morgen des Samstag, 8. August 2009, ereignete sich in U.________/LU, in der Nähe des Festivalgeländes C.________ (Gemeinde V.________), wo das "Festival D.________" stattfand, zwischen zwei Gruppen junger Männer eine tätliche Auseinandersetzung. An dieser beteiligt waren auf der einen Seite C.B.________, ein 24-jähriger brasilianischer Staatsangehöriger, der in W.________ ein Landwirtschaftspraktikum absolvierte, sowie drei weitere Landsmänner und auf der anderen Seite die aus dem Balkan stammenden A.________, E.________ (Parallelverfahren 6B 128/2020) und F.________ (Parallelverfahren 6B 135/2020). Bei der tätlichen Auseinandersetzung erlitt C.B.________ eine Stichverletzung mit einem Messer, der er noch am Ort des Geschehens erlag.
B.
Das Kriminalgericht des Kantons Luzern erklärte A.________ mit Urteil vom 22. März 2017 des Angriffs, der mehrfachen Widerhandlung gegen Art. 33 Abs. 1 lit. a Waffengesetz sowie verschiedener Widerhandlungen gegen das Strassenverkehrsgesetz schuldig und verurteilte ihn zu einer Freiheitsstrafe von 3 Jahren und 6 Monaten, unter Anrechnung von 89 Tagen erstandener Haft, sowie zu einer bei einer Probezeit von 2 Jahren bedingt aufgeschobenen Geldstrafe von 100 Tagessätzen zu je Fr. 110.--. Schliesslich verurteilte es A.________ zu einer Busse von Fr. 1'000.-- (Ersatzfreiheitsstrafe 10 Tage). In einem Punkt sprach es ihn von der groben Verletzung der Verkehrsregeln frei.
Auf Berufung des Beurteilten erklärte das Kantonsgericht des Kantons Luzern A.________ am 19. August 2019 des Angriffs schuldig und verurteilte ihn zu einer Freiheitsstrafe von 3 Jahren und 3 Monaten, unter Anrechnung der ausgestandenen Haft, sowie zu einer Geldstrafe von 90 Tagessätzen zu je Fr. 110.--, als Zusatzstrafe zum Urteil des Regionalgerichts Berner Oberland, Thun, vom 12. Juni 2018, und zu einer Busse von Fr. 1'000.-- (Ersatzfreiheitsstrafe 9 Tage). Den Vollzug der Geldstrafe schob es unter Auferlegung einer Probezeit von 2 Jahren bedingt auf. In Bezug auf die Widerhandlungen gegen das Waffengesetz und das Strassenverkehrsgesetz stellte es die Rechtskraft des erstinstanzlichen Urteils fest.
C.
A.________ führt Bes chwerde in Strafsachen, mit der er beantragt, das angefochtene Urteil sei in Bezug auf den Schuldspruch wegen Angriffs und auf die Freiheitsstrafe aufzuheben und er sei von der Anklage des Angriffs freizusprechen. Ferner sei er für die ausgestandene Untersuchungshaft sowie den Lohnausfall während dieser Zeit angemessen zu entschädigen.
Erwägungen:
1.
1.1. Der Beschwerdeführer rügt zunächst eine Verletzung des Grundsatzes "ne bis in idem". Er macht geltend, den in der Anklageschrift erhobenen Vorwürfen der eventualvorsätzlichen Tötung und des Angriffs liege der gleiche Lebenssachverhalt zugrunde. Die Staatsanwaltschaft habe mit Verfügung vom 27. Mai 2013 das gegen ihn geführte Strafverfahren wegen eventualvorsätzlicher Tötung rechtskräftig eingestellt. Aufgrund des Grundsatzes "ne bis in idem" und der Sperrwirkung der materiellen Rechtskraft der Einstellungsverfügung hätten die Strafverfolgungsbehörden und kantonalen Gerichtsinstanzen daher das Strafverfahren wegen Angriffs gegen ihn nicht mehr weiterführen dürfen. Es liege ein Verfahrenshindernis im Sinne von Art. 329 Abs. 1 lit. c
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 329 Esame dell'accusa; sospensione e abbandono del procedimento - 1 Chi dirige il procedimento esamina se: |
|
1 | Chi dirige il procedimento esamina se: |
a | l'atto d'accusa e il fascicolo sono stati allestiti regolarmente; |
b | i presupposti processuali sono adempiuti; |
c | vi sono impedimenti a procedere. |
2 | Se da tale esame, o successivamente nel procedimento, risulta che non può ancora essere pronunciata una sentenza, il giudice sospende il procedimento. Se necessario, rinvia l'accusa al pubblico ministero affinché la completi o la rettifichi. |
3 | Il giudice decide se mantenere pendente presso di sé una causa sospesa. |
4 | Se risulta definitivamente che non può essere pronunciata una sentenza, il giudice abbandona il procedimento dopo aver accordato alle parti e ai terzi aggravati dall'abbandono il diritto di essere sentiti. L'articolo 320 è applicabile per analogia. |
5 | L'abbandono riguardante soltanto singoli capi d'accusa può essere pronunciato insieme con la sentenza. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 339 Apertura; questioni pregiudiziali e incidentali - 1 Chi dirige il procedimento apre il dibattimento, rende nota la composizione dell'autorità giudicante e accerta che le persone citate a comparire siano presenti. |
|
1 | Chi dirige il procedimento apre il dibattimento, rende nota la composizione dell'autorità giudicante e accerta che le persone citate a comparire siano presenti. |
2 | In seguito il giudice e le parti possono sollevare questioni pregiudiziali concernenti segnatamente: |
a | la validità dell'accusa; |
b | i presupposti processuali; |
c | gli impedimenti a procedere; |
d | gli atti di causa e le prove raccolte; |
e | la pubblicità del dibattimento; |
f | la suddivisione del dibattimento in due parti. |
3 | Il giudice decide senza indugio sulle questioni pregiudiziali dopo aver accordato alle parti presenti il diritto di essere sentite. |
4 | Le questioni incidentali sollevate dalle parti durante il dibattimento sono trattate dal giudice come questioni pregiudiziali. |
5 | Nell'ambito della trattazione delle questioni pregiudiziali o incidentali, il giudice può aggiornare in ogni tempo il dibattimento per completare o far completare dal pubblico ministero gli atti di causa o le prove. |
verschiedene Straftatbestände noch in einzelne Handlungen aufspalten (Beschwerde S. 8 ff.).
1.2. Die Vorinstanz nimmt an, die Teileinstellung des Verfahrens in Bezug auf die eventualvorsätzliche Tötung erfasse einzig den Vorgang des (eventual-) vorsätzlich ausgeführten tödlichen Messerstichs. Von der Einstellung nicht erfasst seien hingegen die übrigen, dem Beschwerdeführer vorgeworfenen Handlungen, namentlich das Losrennen (im Sinne von Jagen, Vorsichhintreiben) auf die Brasilianer, das anschliessende Angreifen mit den Fäusten, das Schlagen mit dem Hammer und das Anwenden des Pfeffersprays. Der Umstand, dass ein Angriff im Sinne von Art. 134
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 134 - Chiunque prende parte ad un'aggressione, a danno di una o più persone, che ha per conseguenza la morte o la lesione di un aggredito o di un terzo, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria193. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 134 - Chiunque prende parte ad un'aggressione, a danno di una o più persone, che ha per conseguenza la morte o la lesione di un aggredito o di un terzo, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria193. |
Lebenssachverhalten auszugehen sei (angefochtenes Urteil S. 29 ff.).
1.3.
1.3.1. Nach dem Grundsatz "ne bis in idem" darf niemand wegen einer Straftat, für welche er nach dem Gesetz und dem Strafverfahrensrecht eines Staates rechtskräftig verurteilt oder freigesprochen worden ist, in einem Strafverfahren desselben Staates erneut strafrechtlich verfolgt oder bestraft werden. Das Verbot der doppelten Strafverfolgung verbietet die Wiederholung eines durch rechtskräftige Entscheidung abgeschlossenen Strafverfahrens. Es bildet mithin ein Verfahrenshindernis, das in jedem Verfahrensstadium von Amtes wegen zu berücksichtigen ist (BGE 144 IV 362 E. 1.3.2 mit Hinweisen).
Das Prinzip leitet sich direkt aus Art. 8 Abs. 1
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 8 Uguaglianza giuridica - 1 Tutti sono uguali davanti alla legge. |
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1 | Tutti sono uguali davanti alla legge. |
2 | Nessuno può essere discriminato, in particolare a causa dell'origine, della razza, del sesso, dell'età, della lingua, della posizione sociale, del modo di vita, delle convinzioni religiose, filosofiche o politiche, e di menomazioni fisiche, mentali o psichiche. |
3 | Uomo e donna hanno uguali diritti. La legge ne assicura l'uguaglianza, di diritto e di fatto, in particolare per quanto concerne la famiglia, l'istruzione e il lavoro. Uomo e donna hanno diritto a un salario uguale per un lavoro di uguale valore. |
4 | La legge prevede provvedimenti per eliminare svantaggi esistenti nei confronti dei disabili. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
|
1 | In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
2 | Le parti hanno diritto d'essere sentite. |
3 | Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti. |
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 4 Divieto di schiavitù e lavori forzati - 1. Nessuno può essere tenuto in condizione di schiavitù o di servitù. |
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1 | Nessuno può essere tenuto in condizione di schiavitù o di servitù. |
2 | Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio. |
3 | Non è considerato «lavoro forzato o obbligatorio» nel senso di questo articolo: |
a | ogni lavoro normalmente richiesto ad una persona detenuta alle condizioni previste dall'articolo 5 della presente Convenzione o nel periodo di libertà condizionata; |
b | ogni servizio di carattere militare o, nel caso di obiettori di coscienza nei paesi nei quali l'obiezione di coscienza è riconosciuta legittima, un altro servizio sostitutivo di quello militare obbligatorio; |
c | ogni servizio richiesto in caso di crisi o di calamità che minacciano la vita o il benessere della comunità; |
d | ogni lavoro o servizio che faccia parte dei normali doveri civici. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 11 Divieto di un secondo procedimento - 1 Chi è stato condannato o assolto in Svizzera con decisione passata in giudicato non può essere nuovamente perseguito per lo stesso reato. |
|
1 | Chi è stato condannato o assolto in Svizzera con decisione passata in giudicato non può essere nuovamente perseguito per lo stesso reato. |
2 | Sono fatte salve la riapertura dei procedimenti per cui è stato deciso l'abbandono oppure il non luogo, nonché la revisione. |
1.3.2. Gemäss Art. 319 Abs. 1 lit. d
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 319 Motivi - 1 Il pubblico ministero dispone l'abbandono totale o parziale del procedimento se: |
|
1 | Il pubblico ministero dispone l'abbandono totale o parziale del procedimento se: |
a | non si sono corroborati indizi di reato tali da giustificare la promozione dell'accusa; |
b | non sono adempiuti gli elementi costitutivi di un reato; |
c | cause esimenti impediscono di promuovere l'accusa; |
d | non possono definitivamente essere adempiuti presupposti processuali o sono intervenuti impedimenti a procedere; |
e | una disposizione legale prevede la possibilità di rinunciare all'azione penale o alla punizione. |
2 | A titolo eccezionale, il pubblico ministero può pure abbandonare il procedimento se: |
a | l'interesse di una vittima che non aveva ancora 18 anni al momento del reato lo esige imperativamente e tale interesse prevale manifestamente sull'interesse dello Stato al perseguimento penale; e |
b | la vittima o, qualora la vittima sia incapace di discernimento, il suo rappresentante legale vi acconsente. |
Eine rechtskräftige Einstellungsverfügung steht einem freisprechenden Endentscheid gleich (Art. 320 Abs. 4
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 320 Decreto di abbandono - 1 La forma e il contenuto generale del decreto d'abbandono sono retti dagli articoli 80 e 81. |
|
1 | La forma e il contenuto generale del decreto d'abbandono sono retti dagli articoli 80 e 81. |
2 | Con il decreto d'abbandono, il pubblico ministero revoca i provvedimenti coercitivi adottati. Può disporre la confisca di oggetti e valori patrimoniali. |
3 | Il decreto d'abbandono non si pronuncia in merito alle azioni civili. L'accusatore privato può proporle al foro civile non appena il decreto è passato in giudicato. |
4 | Un decreto di abbandono passato in giudicato equivale a una decisione finale assolutoria. |
1.4.
1.4.1. Die Staatsanwaltschaft verfügte am 27. Mai 2013 eine teilweise Einstellung und Nichtanhandnahme des Verfahrens, mit welcher sie mit Bezug auf den Beschwerdeführer u.a. die Strafuntersuchung wegen vorsätzlicher Tötung, angeblich begangen am 8. August 2009, in Anwendung von Art. 319 Abs. 1 lit. a
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 319 Motivi - 1 Il pubblico ministero dispone l'abbandono totale o parziale del procedimento se: |
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1 | Il pubblico ministero dispone l'abbandono totale o parziale del procedimento se: |
a | non si sono corroborati indizi di reato tali da giustificare la promozione dell'accusa; |
b | non sono adempiuti gli elementi costitutivi di un reato; |
c | cause esimenti impediscono di promuovere l'accusa; |
d | non possono definitivamente essere adempiuti presupposti processuali o sono intervenuti impedimenti a procedere; |
e | una disposizione legale prevede la possibilità di rinunciare all'azione penale o alla punizione. |
2 | A titolo eccezionale, il pubblico ministero può pure abbandonare il procedimento se: |
a | l'interesse di una vittima che non aveva ancora 18 anni al momento del reato lo esige imperativamente e tale interesse prevale manifestamente sull'interesse dello Stato al perseguimento penale; e |
b | la vittima o, qualora la vittima sia incapace di discernimento, il suo rappresentante legale vi acconsente. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 111 - Chiunque intenzionalmente uccide una persona è punito con una pena detentiva157 non inferiore a cinque anni, in quanto non ricorrano le condizioni previste negli articoli seguenti. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 134 - Chiunque prende parte ad un'aggressione, a danno di una o più persone, che ha per conseguenza la morte o la lesione di un aggredito o di un terzo, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria193. |
1.4.2. Mit Anklageschrift vom 16. August 2016 wurde dem Beschwerdeführer u.a. Mittäterschaft zu Angriff nach Art. 134
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 134 - Chiunque prende parte ad un'aggressione, a danno di una o più persone, che ha per conseguenza la morte o la lesione di un aggredito o di un terzo, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria193. |
Am frühen Morgen des Samstags, 8. August 2009, ereignete sich zwischen zwei Gruppierungen in U.________ in der Nähe des Festivalgeländes C.________ (Gemeinde V.________) eine tätliche Auseinandersetzung. Auf der einen Seite waren dies die Brasilianer C.B.________, A.G.________, B.G.________ und H.________ und auf der anderen Seite die aus dem Balkan stammenden E.________ und F.________ sowie der Beschwerdeführer. Während dieser tätlichen Auseinandersetzung wurde C.B.________ eine Stichverletzung zugefügt, der er noch am Ort des Geschehens erlag (angefochtenes Urteil S. 3, vgl. auch S. 37).
Bei der Umschreibung des Angriffs des Beschwerdeführers und seiner beiden Begleiter auf die Gruppe der Brasilianer und der Tötung des Opfers schildert die Anklageschrift zunächst, wie sich die Täter nach ihrer Ankunft mit dem Personenwagen mit Hammer, Messer und Pfefferspray bewaffnet hätten und hernach vom Parkplatz auf die Strasse zurückgerannt seien, bis sie sich in Reichweite der anderen Gruppe befunden hätten. Dabei sei der Beschwerdeführer als erster auf die brasilianische Gruppe zugerannt, welche sich zum Zeitpunkt des Angriffs auf dem Trottoir befunden habe. Das Opfer und seine Kollegen hätten daraufhin ihre Fahrräder fallen lassen und jeder für sich zu fliehen versucht.
Den weiteren Verlauf schildert die Anklageschrift folgendermassen:
-..] Danach ging der Beschwerdeführer auf A.G.________ los, welcher den Schlägen jedoch auswich. Der Beschwerdeführer fiel aufgrund eines Fehlschlags kurzzeitig hin, rappelte sich aber sogleich wieder auf. A.G.________ versuchte davonzurennen. E.________ stellte ihm daraufhin ein Bein, legte den rechten Arm um seinen Hals und zerrte ihn zu Boden. Sodann behändigte der Beschwerdeführer den Hammer von E.________. Als A.G.________ mit dem Bauch auf der Strasse lag, hielt ihn E.________ zunächst im Schwitzkasten, bis der Beschwerdeführer mit seinem Hammer auf ihn steigen und ihn fixieren konnte. Danach schlug er mit dem Hammer mindestens zweimal auf A.G.________ ein. [...] Als der Beschwerdeführer gewaltsam auf den keinerlei aktiven Widerstand leistenden A.G.________ einwirkte und dabei den zuvor erhaltenen Hammer einsetzte, verfügte E.________ noch über das Messer, welches ihm der Beschwerdeführer nach dem Einlass in das Festzelt wieder ausgehändigt hatte, und nahm dieses als einsetzbare Bewaffnung zur Hand. Über ein solches verfügte auch F.________, der sich damit dem A.G.________ zu Hilfe kommenden späteren Opfer entgegenstellte, wobei sich auch E.________ ganz in der Nähe aufhielt und an der Auseinandersetzung beteiligte.
F.________ machte mit dem geöffneten Messer in der Hand auf Brusthöhe Hin- und Herbewegungen. [...] Dieser oder eventuell der neben ihm befindliche E.________ stach in dieser Situation mit dem mitgeführten offenen Messer dem sich mit ihnen in einer Auseinandersetzung befindlichen Opfer linksseitig in die Brust (angefochtenes Urteil S. 6 ff.).
1.5.
1.5.1. Nach der Rechtsprechung kommt eine Teileinstellung und Weiterführung der Strafuntersuchung hinsichtlich anderer Lebenssachverhalte nur in Betracht, wenn mehrere Straftaten zu beurteilen sind, die unterschiedliche Lebenssachverhalte betreffen und deshalb einer separaten Erledigung zugänglich sind. Soweit nur eine andere rechtliche Würdigung des identischen Lebensvorgangs in Frage steht, bleibt für eine teilweise Einstellung des Verfahrens kein Raum (oben E. 1.3.2). Es kann nicht wegen ein und derselben Tat im prozessualen Sinn die beschuldigte Person unter dem einen rechtlichen Gesichtspunkt verurteilt und das gegen diese eröffnete Verfahren unter dem anderen eingestellt werden. Soweit die Staatsanwaltschaft in Bezug auf einen inkriminierten Lebenssachverhalt einen von mehreren in Betracht fallenden Straftatbeständen als nicht erfüllt erachtet, hat sie insoweit somit nicht eine (Teil-) Einstellung des Verfahrens anzuordnen (BGE 144 IV 362 E. 1.3.1; ferner Urteile 6B 756/2017 vom 20. September 2017 E. 5.2.1; 6B 1056/2015 vom 4. Dezember 2015 E. 1.3; 6B 425/2015 vom 12. November 2015 E. 1.4 [Unzulässigkeit der Teileinstellung]; 6B 653/2013 vom 20. März 2014 E. 3.2; 6B 856/2013 vom 3. April 2014 E. 2.3; je mit Hinweisen; vgl.
auch BGE 142 IV 378 E. 1.3 [betreffend Teilfreisprüche]).
Das Bundesgericht hat in den Fällen, in denen die Staatsanwaltschaft in einzelnen Sachverhaltskomplexen des Verfahrens Anklage erhoben oder einen Strafbefehl erlassen und in anderen das Verfahren eingestellt hat, in seiner früheren Rechtsprechung zunächst erkannt, soweit für eine Teileinstellung kein Raum bestehe und diese nicht hätte ergehen dürfen, sei die (im bundesgerichtlichen Beschwerdeverfahren nicht angefochtene) Einstellungsverfügung unbeachtlich und stehe einer Verurteilung in Bezug auf den angeklagten Sachverhaltskomplex nicht entgegen (Urteil 6B 1056/2015 vom 4. Dezember 2015 E. 1.4; vgl. auch Urteile 6B 756/2017 vom 20. September 2017 E. 5.2; 6B 653/2013 vom 20. März 2014 E. 3.3). In seiner neueren Rechtsprechung hat das Bundesgericht demgegenüber angenommen, die nicht angefochtene und damit rechtskräftige Teileinstellung sei - auch wenn sie nicht hätte verfügt werden dürfen - nicht einfach inexistent. Die Sperrwirkung einer fehlerhaften, aber infolge Nichtanfechtung in Rechtskraft erwachsenen Teileinstellungsverfügung erfasse die Tat vielmehr unter jedem rechtlichen Gesichtspunkt und lasse eine Verurteilung wegen des gleichen Lebenssachverhalts nicht zu. Es bestehe daher ein Verfahrenshindernis im Sinne von Art. 329
Abs. 1 lit. c
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 329 Esame dell'accusa; sospensione e abbandono del procedimento - 1 Chi dirige il procedimento esamina se: |
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1 | Chi dirige il procedimento esamina se: |
a | l'atto d'accusa e il fascicolo sono stati allestiti regolarmente; |
b | i presupposti processuali sono adempiuti; |
c | vi sono impedimenti a procedere. |
2 | Se da tale esame, o successivamente nel procedimento, risulta che non può ancora essere pronunciata una sentenza, il giudice sospende il procedimento. Se necessario, rinvia l'accusa al pubblico ministero affinché la completi o la rettifichi. |
3 | Il giudice decide se mantenere pendente presso di sé una causa sospesa. |
4 | Se risulta definitivamente che non può essere pronunciata una sentenza, il giudice abbandona il procedimento dopo aver accordato alle parti e ai terzi aggravati dall'abbandono il diritto di essere sentiti. L'articolo 320 è applicabile per analogia. |
5 | L'abbandono riguardante soltanto singoli capi d'accusa può essere pronunciato insieme con la sentenza. |
1.5.2. Im zu beurteilenden Fall kann zunächst offenbleiben, ob die am 27. Mai 2013 in Bezug auf den Beschwerdeführer verfügte Teileinstellung des Verfahrens wegen eventualvorsätzlicher Tötung für sich allein zulässig war, zumal diese nicht Gegenstand des Verfahrens bildet (6B 1056/2015 vom 4. Dezember 2015 E. 1.3; 6B 653/2013 vom 20. März 2014 E. 3.3). Zu prüfen ist allein, ob der Schuldspruch wegen Angriffs angesichts der Teileinstellung in Bezug auf die Tötung vor Bundesrecht standhält. Dies ist zu bejahen. Der zu beurteilende Fall betrifft nicht eine andere rechtliche Würdigung ein- und desselben Lebensvorgangs, welche einer teilweisen Verfahrenseinstellung entgegensteht. Der Strafuntersuchung liegen mit dem Angriff des Beschwerdeführers und seiner Mittäter auf die Gruppe der Brasilianer einerseits sowie der eventualvorsätzlichen Tötung eines der Mitglieder der angegriffenen Personengruppe andererseits vielmehr zwei von einander unterscheidbare Lebensvorgänge zugrunde. Entgegen der Auffassung des Beschwerdeführers (Beschwerde S. 14) lassen sich mithin die Sachverhalte hinsichtlich des Angriffs und der Tötungshandlung ohne weiteres auseinanderhalten und aufteilen (offengelassen in Urteil 6B 1056/2015 vom 4. Dezember 2015 E.
1.5). Dies ergibt sich daraus, dass sich der Angriff des Beschwerdeführers und seiner Mittäter nicht nur gegen das spätere Tötungsopfer, sondern gegen alle vier Personen der Gruppe der Brasilianer gerichtet hat. Die Sperrwirkung der Teileinstellung wegen der Tötung kann sich von daher von vornherein nicht auf den Angriff zum Nachteil der nicht tödlich verletzten Personen erstrecken. Die Straftatbestände stehen insofern auch nicht im Verhältnis der unechten Konkurrenz zueinander (anders Urteil 6B 653/2013 vom 20. März 2014; vgl. Floriaan Wendt, fp 2015, S. 219; Brigitte Tag, in: Basler Kommentar, Strafrecht II, 4. Aufl. 2019, N 18 zu Art. 11). An diesem Ergebnis ändert nichts, dass beide Handlungskomplexe Teil eines übergeordneten Gesamtgeschehens bilden. Der Tatbestand des Angriffs gemäss Art. 134
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 134 - Chiunque prende parte ad un'aggressione, a danno di una o più persone, che ha per conseguenza la morte o la lesione di un aggredito o di un terzo, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria193. |
Im vorliegenden Fall steht einer Verurteilung des Beschwerdeführers wegen Angriffs somit nicht entgegen, dass das gegen ihn wegen eventualvorsätzlicher Tötung geführte Verfahren am 27. Mai 2013 eingestellt worden ist und die Tötung in der erst rund drei Jahre nach der Teileinstellungsverfügung erstellten Anklageschrift nunmehr dem Mitbeschuldigten F.________ bzw. eventualiter dem Mitbeschuldigten E.________ vorgeworfen wird (angefochtenes Urteil S. 7). Dabei schadet nicht, dass die beiden Lebensvorgänge in der Anklageschrift nicht explizit gegeneinander abgegrenzt sind, sondern der gesamte Hergang der Taten einheitlich dargestellt und in die Abschnitte Vorgeschichte, Verfolgung und Tatentschluss, Angriff und Tod des Opfers, Obduktionsgutachten und Tatwerkzeug sowie Nachtatverhalten unterteilt wird. Soweit das Bundesgericht in einem jüngeren Entscheid erkannt hat, die Einstellung des Verfahrens wegen einfacher Körperverletzung und Tätlichkeiten sowie Sachbeschädigung stehe mangels Vorliegens mehrerer Lebensvorgänge einem Schuldspruch wegen Raufhandels entgegen, kann darauf im vorliegenden Verfahren nicht abgestellt werden. Dies gilt umso mehr, als in dem jenem Entscheid zugrunde liegenden Fall die teilweise Einstellung des
Verfahrens offenbar allein wegen des Verzichts der Geschädigten auf einen Strafantrag erfolgt ist (Art. 319 Abs. 1 lit. d
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 319 Motivi - 1 Il pubblico ministero dispone l'abbandono totale o parziale del procedimento se: |
|
1 | Il pubblico ministero dispone l'abbandono totale o parziale del procedimento se: |
a | non si sono corroborati indizi di reato tali da giustificare la promozione dell'accusa; |
b | non sono adempiuti gli elementi costitutivi di un reato; |
c | cause esimenti impediscono di promuovere l'accusa; |
d | non possono definitivamente essere adempiuti presupposti processuali o sono intervenuti impedimenti a procedere; |
e | una disposizione legale prevede la possibilità di rinunciare all'azione penale o alla punizione. |
2 | A titolo eccezionale, il pubblico ministero può pure abbandonare il procedimento se: |
a | l'interesse di una vittima che non aveva ancora 18 anni al momento del reato lo esige imperativamente e tale interesse prevale manifestamente sull'interesse dello Stato al perseguimento penale; e |
b | la vittima o, qualora la vittima sia incapace di discernimento, il suo rappresentante legale vi acconsente. |
2.
2.1. Der Beschwerdeführer rügt eventualiter in Bezug auf den Anklagevorwurf des Angriffs eine offensichtlich unrichtige Feststellung des Sachverhalts. Er bringt vor, die angegriffenen Brasilianer seien bei der Auseinandersetzung nicht nahe beieinander geblieben, sondern hätten vielmehr versucht, in Richtung des Wieslandes zu fliehen. Nur das spätere Opfer sei in Richtung Strasse gesprungen. Er selbst habe sich zusammen mit dem Mitbeschuldigten E.________ während der gesamten Auseinandersetzung mit A.G.________ abgegeben, an welchem er sich für den auf dem Festgelände erhaltenen Faustschlag habe rächen wollen. Völlig isoliert und unabhängig davon habe sich in 10 - 15 Metern Entfernung zwischen dem Mitbeschuldigten F.________ und dem Tötungsopfer eine zweite Auseinandersetzung ereignet. Da bei der Streitigkeit zwischen ihm und A.G.________ keiner der Beteiligten verletzt oder getötet worden sei, liege kein Angriff oder Raufhandel im Sinne des Strafgesetzbuches vor. Grundlage für seine Verurteilung bilde allein der isolierte Sachverhalt, wonach er unbewaffnet auf A.G.________ losgegangen sei und ihn nach der Fixierung durch den Mitbeschuldigten E.________ mit dem Hammer zweimal, ohne dass dieser dabei verletzt worden wäre, auf das
Gesäss geschlagen habe. Die Tötung des Opfers sei keine Folge des von ihm unter Mithilfe des Mitbeschuldigten E.________ geführten Angriffs auf A.G.________ gewesen, sondern habe aus zufälligen oder atypischen Umständen resultiert. Schliesslich verfalle die Vorinstanz auch insofern in Willkür, als sie bei der Verneinung einer Verletzung des Grundsatzes "ne bis in idem" von einem separaten Lebenssachverhalt und im Hinblick auf die Anklage des Angriffs von einem einzigen zu beurteilenden Sachverhalt ausgehe (Beschwerde S. 18 ff.).
2.2. Die Vorinstanz stellt in tatsächlicher Hinsicht fest, der Beschwerdeführer habe bei der tätlichen Auseinandersetzung zwischen den beiden Gruppen im Vorfeld der eigentlichen Tat von einer unbekannten Person im Bereich des Festgeländes einen Faustschlag und (wohl von der Security) Pfefferspray ins Gesicht abbekommen. Einige Zeit später sei er daraufhin im Auto des Mitbeschuldigten E.________ und in Begleitung des Mitbeschuldigten F.________ in Richtung U.________ gefahren, wo sie die Gruppe der Brasilianer, die zu Fuss auf dem Trottoir ihre Fahrräder geschoben hätten, überholt hätten. Nachdem E.________ seinen Wagen parkiert habe, sei der Beschwerdeführer als erster unbewaffnet auf die Brasilianer losgegangen; die beiden anderen seien ihm etwas später gefolgt. Der Beschwerdeführer habe seinen Angriff von Anfang an auf A.G.________ gerichtet, in welchem er den Urheber des auf dem Festgelände erlittenen Faustschlages erkannt habe. Dabei sei er ausgerutscht und hingefallen. E.________ sei ihm daraufhin unaufgefordert zu Hilfe gekommen und habe ihn bei seinem Angriff auf A.G.________ unterstützt. Die Vorinstanz gelangt zum Schluss, alle drei Beschuldigten hätten sich aktiv am Angriff auf die vier Brasilianer beteiligt und seien mit
Faustschlägen, Fusstritten sowie mit einem Hammer und Pfefferspray auf diese losgegangen (angefochtenes Urteil S. 48 ff.).
In rechtlicher Hinsicht gelangt die Vorinstanz zum Schluss, der Auslöser für den Angriff sei der Beschwerdeführer gewesen. Die beiden Mittäter hätten sich ihm angeschlossen. Dass es der Beschwerdeführer allein auf A.G.________ abgesehen habe, ändere nichts an seiner Verantwortung für den gesamten Angriff. Denn er habe davon ausgehen müssen, dass die ihm beistehenden Begleiter die übrigen Personen der brasilianischen Gruppe angreifen würden. Seine Behauptung, er habe alleine handeln wollen und lediglich die Hilfe von E.________ angenommen, vermöge ihn ebenfalls nicht zu entlasten. Es sei ihm bewusst gewesen, dass er und seine Mittäter zu dritt die vier Brasilianer angreifen würden, ansonsten die von ihm behauptete Aufforderung an seine Mitstreiter, keine Waffen mitzunehmen, aus seiner Sicht keinen Sinn gehabt hätte. Dasselbe gelte für seinen Versuch, einen Strassenpfosten auszureissen, nachdem er gesehen habe, dass E.________ mit einem Hammer bewaffnet gewesen sei. Daraus ergebe sich ohne Weiteres, dass eine gemeinsame Aktion bevorgestanden habe, auch wenn es keine explizite Absprache gegeben habe. Im Weiteren habe der Beschwerdeführer angesichts des vom Mitbeschuldigten E.________ mitgeführten Hammers und der festen Absicht, sich
zu schlagen, in Kauf genommen, dass es bei diesem Angriff Verletzte geben könnte. Unter diesen Umständen müsse sich der Beschwerdeführer das Verhalten der Gruppe anrechnen lassen, so dass von einem Angriff im Sinne von Art. 134
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 134 - Chiunque prende parte ad un'aggressione, a danno di una o più persone, che ha per conseguenza la morte o la lesione di un aggredito o di un terzo, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria193. |
2.3.
2.3.1. Die Feststellung des Sachverhalts durch die Vorinstanz kann nur gerügt werden, wenn sie offensichtlich unrichtig, d.h. willkürlich ist oder auf einer Rechtsverletzung im Sinne von Art. 95
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione: |
|
a | del diritto federale; |
b | del diritto internazionale; |
c | dei diritti costituzionali cantonali; |
d | delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari; |
e | del diritto intercantonale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
|
1 | Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
2 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 105 Fatti determinanti - 1 Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
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1 | Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
2 | Può rettificare o completare d'ufficio l'accertamento dei fatti dell'autorità inferiore se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95. |
3 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, il Tribunale federale non è vincolato dall'accertamento dei fatti operato dall'autorità inferiore.96 |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 9 Protezione dall'arbitrio e tutela della buona fede - Ognuno ha diritto d'essere trattato senza arbitrio e secondo il principio della buona fede da parte degli organi dello Stato. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
|
1 | Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
2 | Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura. |
2.3.2. Gemäss Art. 134
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 134 - Chiunque prende parte ad un'aggressione, a danno di una o più persone, che ha per conseguenza la morte o la lesione di un aggredito o di un terzo, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria193. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 134 - Chiunque prende parte ad un'aggressione, a danno di una o più persone, che ha per conseguenza la morte o la lesione di un aggredito o di un terzo, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria193. |
Tötung oder Körperverletzung eines Teilnehmers durch einen bestimmten anderen Beteiligten an der tätlichen Auseinandersetzung nachgewiesen, tritt für diesen neben den Schuldspruch wegen Angriffs auch ein solcher wegen Art. 111 ff
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 111 - Chiunque intenzionalmente uccide una persona è punito con una pena detentiva157 non inferiore a cinque anni, in quanto non ricorrano le condizioni previste negli articoli seguenti. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 122 - È punito con una pena detentiva da uno a dieci anni chiunque intenzionalmente: |
|
a | ferisce una persona mettendone in pericolo la vita; |
b | mutila il corpo, un organo o arto importante di una persona, le produce la perdita dell'uso di un tale organo o arto, o le cagiona permanentemente incapacità al lavoro, infermità o malattia mentale, o le sfregia in modo grave e permanente il viso; |
c | cagiona un altro grave danno al corpo o alla salute fisica o mentale di una persona. |
2.4. Was der Beschwerdeführer gegen die tatsächlichen Feststellungen der Vorinstanz einwendet, erschöpft sich in weiten Teilen in einer unzulässigen appellatorischen Kritik am angefochtenen Urteil, die für die Begründung einer willkürlichen Feststellung des Sachverhalts nicht genügt. Der Beschwerdeführer hätte darlegen müssen, inwiefern die tatsächlichen Feststellungen der Vorinstanz nach seiner Auffassung offensichtlich unhaltbar sein oder mit der tatsächlichen Situation in klarem Widerspruch stehen und die vorhandenen Beweise andere Schlussfolgerungen geradezu aufdrängen sollen. Diesen Anforderungen wird seine Beschwerde weitgehend nicht gerecht. So ist namentlich nicht ersichtlich, inwiefern die Vorinstanz mit ihrer Annahme, beim Vorfall habe es sich um einen einzigen Angriff und nicht um zwei voneinander unabhängige Geschehen gehandelt, in Willkür verfallen sein soll. Aus der ganzen Vorgeschichte und namentlich aus der Bewaffnung der Mittäter nach dem Parken des Personenwagens und dem Versuch des Beschwerdeführers, sich mit einem Strassenpfosten auszurüsten, ergibt sich ohne Weiteres, dass eine gemeinsame Aktion bevorstand, die sich gegen alle Personen der brasilianischen Gruppe richten würde. Jedenfalls ist dieser Schluss
nicht schlechterdings unhaltbar. Was der Beschwerdeführer hiegegen einwendet, ist - soweit er sich mit dem angefochtenen Urteil überhaupt hinreichend auseinandersetzt - nicht geeignet Willkür darzutun. Nichts anderes gilt hinsichtlich des behaupteten Widerspruchs zwischen den Erwägungen der Vorinstanz zum Grundsatz "ne bis in idem" und der rechtlichen Würdigung des Sachverhalts als Angriff. Die Vorinstanz hat in Bezug auf den Grundsatz "ne bis in idem" lediglich festgehalten, der Sachverhalt sei durch die Teileinstellung des Verfahrens gegen den Beschwerdeführer wegen eventualvorsätzlicher Tötung nicht auch hinsichtlich der Anklage wegen Angriffs rechtskräftig erledigt, weil es nicht bloss um die rechtliche Würdigung ein und desselben Lebenssachverhalts gehe. In Bezug auf den Handlungskomplex des Angriffs lässt sich daraus nichts für den Standpunkt des Beschwerdeführers ableiten. Insbesondere liegt hierin nicht eine Aufteilung des Sachverhalts in zwei voneinander unabhängige Angriffe.
Es mag zutreffen, dass eine Würdigung der Beweise, wie sie der Beschwerdeführer für richtig ansieht, ebenso in Betracht gezogen werden könnte. Doch genügt für die Begründung von Willkür praxisgemäss nicht, dass das angefochtene Urteil mit der Darstellung der beschwerdeführenden Partei nicht übereinstimmt oder eine andere Lösung oder Würdigung der Beweise denkbar wäre (BGE 144 V 50 E. 4.2 S. 53; 143 IV 241 E. 2.3.1 S. 244; 141 IV 305 E. 1.2 S. 308 f. und 369 E. 6.3 S. 375).
3.
3.1. Der Beschwerdeführer wendet sich schliesslich vorsorglich gegen die Strafzumessung. Er sei wegen der relativ geringfügigen Schuldsprüche betreffend Verletzung des Waffengesetzes und des Strassenverkehrsgesetzes, die er im Berufungsverfahren nicht angefochten habe, zu einer Geldstrafe und einer Busse verurteilt worden. Es sei kein Grund ersichtlich, weshalb die Vorinstanz den ordentlichen Strafrahmen des Angriffs gemäss Art. 134
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 134 - Chiunque prende parte ad un'aggressione, a danno di una o più persone, che ha per conseguenza la morte o la lesione di un aggredito o di un terzo, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria193. |
dass er seine Begleiter aufgefordert habe, keine Waffen mitzunehmen. Im Weiteren habe die Vorinstanz nicht genügend zu seinen Gunsten gewertet, dass er im Untersuchungsverfahren mit den Behörden kooperiert und entscheidend zur Aufklärung des Sachverhalts beigetragen habe. Schliesslich habe sie auch seinem jugendlichen Alter im Tatzeitpunkt, seiner geordneten Lebensführung und der Verletzung des Beschleunigungsgebots nicht ausreichend Rechnung getragen. Eine Freiheitsstrafe von mehr als 24 Monate, welche faktisch die ausländerrechtliche Ausweisung zur Folge hätte, erweise sich als offensichtlich unverhältnismässig. Angemessen wäre allein die Ausfällung einer Geldstrafe (Beschwerde S. 25 ff.).
3.2. Die Vorinstanz geht angesichts der Mehrheit der Delikte von einem ordentlichen Strafrahmen für den Angriff von 7 1/2 Jahren aus. Sie wertet das objektive und subjektive Tatverschulden als mittelschwer an der Grenze zu schwer. Anlass für die Rache des Beschwerdeführers sei ein banaler Grund gewesen. Zwar habe sich dieser im Vorfeld der Auseinandersetzung mit den Brasilianern nicht bewaffnet bzw. sei sein Versuch, sich mit einem Strassenpfosten zu bewaffnen, erfolglos gewesen, doch habe er im Verlaufe der Auseinandersetzung, abgesehen von den Fäusten, mit dem vom Mitbeschuldigten E.________ mitgeführten Hammer A.G.________ mindestens zweimal auf den Rücken bzw. aufs Gesäss eingeschlagen. Massgeblich sei, dass der Angriff nicht im Affekt erfolgt sei. Der Beschwerdeführer sei Auslöser der Auseinandersetzung gewesen und habe auch den Angriff lanciert. Sein Verhalten sei aggressiv, rücksichtslos sowie von Brutalität und Entschlossenheit, sich zu rächen, geprägt gewesen. Schliesslich sei der Beschwerdeführer auch geflüchtet, ohne sich um die im Rahmen der Auseinandersetzung offensichtlich schwer verletzte Person zu kümmern. Im Rahmen der Würdigung der Täterkomponenten, welche sie insgesamt als neutral wertet, berücksichtigt die
Vorinstanz sodann, dass der Beschwerdeführer seine Teilnahme am Angriff relativ rasch, wenn auch in verharmlosender Weise, zugegeben, die ihm bekannten Namen der weiteren Beteiligten genannt habe und an den Vertuschungshandlungen nach der Tat nicht aktiv beteiligt gewesen sei. Negativ wertet die Vorinstanz, dass das Strafverfahren mehrfach wegen seinen Verstössen gegen das SVG habe erweitert werden müssen. Ferner seien Einsicht in das Unrecht seiner Tat und Reue nicht ersichtlich. Hingegen falle die lange Dauer des Verfahrens, welche durch die Flucht des Mitbeschuldigten F.________, die Komplexität des Sachverhalts sowie personelle Änderungen auf Seiten der Strafverfolgungsbehörde verursacht und durch die Dauer zwischen erstinstanzlichem Entscheid und Urteilsbegründung noch weiter verlängert worden sei, entlastend ins Gewicht. Ebenfalls positiv zu werten seien die nach der Tat abgeschlossene Berufsbildung sowie die geordneten finanziellen und beruflichen Verhältnisse des Beschwerdeführers. Insgesamt erachtet die Vorinstanz für den Angriff nach Art. 134
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 134 - Chiunque prende parte ad un'aggressione, a danno di una o più persone, che ha per conseguenza la morte o la lesione di un aggredito o di un terzo, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria193. |
nicht bloss mit einer Busse zu sanktionieren seien, eine Geldstrafe fest. Bei der Bildung der Gesamtstrafe für die Widerhandlungen gemäss Art. 49 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 49 - 1 Quando per uno o più reati risultano adempiute le condizioni per l'inflizione di più pene dello stesso genere, il giudice condanna l'autore alla pena prevista per il reato più grave aumentandola in misura adeguata. Non può tuttavia aumentare di oltre la metà il massimo della pena comminata. È in ogni modo vincolato al massimo legale del genere di pena. |
|
1 | Quando per uno o più reati risultano adempiute le condizioni per l'inflizione di più pene dello stesso genere, il giudice condanna l'autore alla pena prevista per il reato più grave aumentandola in misura adeguata. Non può tuttavia aumentare di oltre la metà il massimo della pena comminata. È in ogni modo vincolato al massimo legale del genere di pena. |
2 | Se deve giudicare un reato che l'autore ha commesso prima di essere stato condannato per un altro fatto, il giudice determina la pena complementare in modo che l'autore non sia punito più gravemente di quanto sarebbe stato se i diversi reati fossero stati compresi in un unico giudizio. |
3 | Nella commisurazione della pena unica secondo i capoversi 1 e 2, i reati che l'autore avesse commesso prima di aver compiuto i diciott'anni non devono incidere più di quanto sarebbe stato se fossero stati giudicati singolarmente. |
3.3. Gemäss Art. 47 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 47 - 1 Il giudice commisura la pena alla colpa dell'autore. Tiene conto della vita anteriore e delle condizioni personali dell'autore, nonché dell'effetto che la pena avrà sulla sua vita. |
|
1 | Il giudice commisura la pena alla colpa dell'autore. Tiene conto della vita anteriore e delle condizioni personali dell'autore, nonché dell'effetto che la pena avrà sulla sua vita. |
2 | La colpa è determinata secondo il grado di lesione o esposizione a pericolo del bene giuridico offeso, secondo la reprensibilità dell'offesa, i moventi e gli obiettivi perseguiti, nonché, tenuto conto delle circostanze interne ed esterne, secondo la possibilità che l'autore aveva di evitare l'esposizione a pericolo o la lesione. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 47 - 1 Il giudice commisura la pena alla colpa dell'autore. Tiene conto della vita anteriore e delle condizioni personali dell'autore, nonché dell'effetto che la pena avrà sulla sua vita. |
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1 | Il giudice commisura la pena alla colpa dell'autore. Tiene conto della vita anteriore e delle condizioni personali dell'autore, nonché dell'effetto che la pena avrà sulla sua vita. |
2 | La colpa è determinata secondo il grado di lesione o esposizione a pericolo del bene giuridico offeso, secondo la reprensibilità dell'offesa, i moventi e gli obiettivi perseguiti, nonché, tenuto conto delle circostanze interne ed esterne, secondo la possibilità che l'autore aveva di evitare l'esposizione a pericolo o la lesione. |
Überschreitung oder Missbrauch ihres Ermessens falsch gewichtet hat (BGE 141 IV 244 E. 1.2.2; 136 IV 55 E. 5.6 mit Hinweis).
Gemäss Art. 50
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 50 - Se la sentenza dev'essere motivata, il giudice vi espone anche le circostanze rilevanti per la commisurazione della pena e la loro ponderazione. |
3.4. Die Vorinstanz setzt sich in ihren Erwägungen zur Strafzumessung mit den wesentlichen schuldrelevanten Komponenten auseinander und würdigt sämtliche Zumessungsgründe zutreffend. Dass sie sich dabei von rechtlich nicht massgeblichen Gesichtspunkten hätte leiten lassen, ist nicht ersichtlich. Die Vorinstanz geht zutreffend von einer Mehrheit von Straftaten aus. Dabei nimmt sie zu Recht an, angesichts der Strafdrohungen für den Tatbestand des Angriffs (Freiheitsstrafe bis 5 Jahre oder Geldstrafe) sowie für die Widerhandlungen gegen das Waffen- und Strassenverkehrsgesetz (Freiheitsstrafe bis 3 Jahre oder Geldstrafe) sei die Einsatzstrafe für den Angriff als abstrakt schwerste Straftat festzusetzen. Dass sie in diesem Zusammenhang annimmt, die angemessene Erhöhung der Strafe gemäss Art. 49 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 49 - 1 Quando per uno o più reati risultano adempiute le condizioni per l'inflizione di più pene dello stesso genere, il giudice condanna l'autore alla pena prevista per il reato più grave aumentandola in misura adeguata. Non può tuttavia aumentare di oltre la metà il massimo della pena comminata. È in ogni modo vincolato al massimo legale del genere di pena. |
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1 | Quando per uno o più reati risultano adempiute le condizioni per l'inflizione di più pene dello stesso genere, il giudice condanna l'autore alla pena prevista per il reato più grave aumentandola in misura adeguata. Non può tuttavia aumentare di oltre la metà il massimo della pena comminata. È in ogni modo vincolato al massimo legale del genere di pena. |
2 | Se deve giudicare un reato che l'autore ha commesso prima di essere stato condannato per un altro fatto, il giudice determina la pena complementare in modo che l'autore non sia punito più gravemente di quanto sarebbe stato se i diversi reati fossero stati compresi in un unico giudizio. |
3 | Nella commisurazione della pena unica secondo i capoversi 1 e 2, i reati che l'autore avesse commesso prima di aver compiuto i diciott'anni non devono incidere più di quanto sarebbe stato se fossero stati giudicati singolarmente. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 49 - 1 Quando per uno o più reati risultano adempiute le condizioni per l'inflizione di più pene dello stesso genere, il giudice condanna l'autore alla pena prevista per il reato più grave aumentandola in misura adeguata. Non può tuttavia aumentare di oltre la metà il massimo della pena comminata. È in ogni modo vincolato al massimo legale del genere di pena. |
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1 | Quando per uno o più reati risultano adempiute le condizioni per l'inflizione di più pene dello stesso genere, il giudice condanna l'autore alla pena prevista per il reato più grave aumentandola in misura adeguata. Non può tuttavia aumentare di oltre la metà il massimo della pena comminata. È in ogni modo vincolato al massimo legale del genere di pena. |
2 | Se deve giudicare un reato che l'autore ha commesso prima di essere stato condannato per un altro fatto, il giudice determina la pena complementare in modo che l'autore non sia punito più gravemente di quanto sarebbe stato se i diversi reati fossero stati compresi in un unico giudizio. |
3 | Nella commisurazione della pena unica secondo i capoversi 1 e 2, i reati che l'autore avesse commesso prima di aver compiuto i diciott'anni non devono incidere più di quanto sarebbe stato se fossero stati giudicati singolarmente. |
lediglich Geldstrafen und eine Busse ausgesprochen hat. Ebenfalls nicht zu beanstanden ist angesichts des Umstands, dass der Beschwerdeführer sich für einen erlittenen Faustschlag, den er im Rahmen einer sich rund eine Stunde zuvor zugetragenen, abgeschlossenen Auseinandersetzung abbekommen hatte, bewusst und unter Begleitung seiner beiden Mittäter rächen wollte, die Würdigung des Verschuldens als mittelschwer an der Grenze zu schwer. Dies gilt umso mehr, als er mitbekommen hat, dass seine Begleiter mit Pfefferspray, einem Hammer sowie mit Messern bewaffnet waren, worauf er sich mit einem Strassenpfosten ausrüsten wollte, mit dem er auf die Angegriffenen einschlagen wollte. Dass der Beschwerdeführer die Mitbeschuldigten aufgefordert haben soll, keine Waffen mitzunehmen, erachtet die Vorinstanz nicht als nachgewiesen (angefochtenes Urteil S. 51). Sie verweist lediglich im Rahmen der rechtlichen Würdigung des Sachverhalts als Angriff auf die entsprechende Behauptung des Beschwerdeführers und leitet daraus ab, dass ihm habe bewusst sein müssen, dass der Angriff allen vier Brasilianern gegolten habe (angefochtenes Urteil S. 62 f.). Dass der Beschwerdeführer beim Angriff nicht mit dem Tod des Opfers rechnen musste, führt zu keiner
anderen Beurteilung. Schliesslich würdigt die Vorinstanz auch zutreffend die Kooperation des Beschwerdeführers im Verfahren, sein jugendliches Alter im Tatzeitpunkt und seine persönlichen Verhältnisse sowie die lange Verfahrensdauer.
Insgesamt erscheinen die Erwägungen der Vorinstanz ohne weiteres nachvollziehbar und die daraus gezogenen Schlüsse einleuchtend. Im Übrigen könnte das Bundesgericht das angefochtene Urteil, wo sich die Strafe unter Beachtung aller relevanten Faktoren wie hier offensichtlich im Rahmen des dem Sachrichter zustehenden Ermessens hält, auch bestätigen, wenn dieses in Bezug auf die Erwägungen zum Strafmass einzelne Unklarheiten und Unvollkommenheiten enthielte. Die Vorinstanz hat somit jedenfalls ihr Ermessen in der Strafzumessung nicht überschritten.
4.
Aus diesen Gründen erweist sich die Beschwerde in allen Teilen als unbegründet. Sie ist daher abzuweisen, soweit darauf eingetreten werden kann. Bei diesem Ausgang trägt der Beschwerdeführer die Kosten des bundesgerichtlichen Verfahrens (Art. 66 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
|
1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
Demnach erkennt das Bundesgericht:
1.
Die Beschwerde wird abgewiesen, soweit darauf einzutreten ist.
2.
Die Gerichtskosten von Fr. 3'000.-- werden dem Beschwerdeführer auferlegt.
3.
Dieses Urteil wird den Parteien und dem Kantonsgericht Luzern, 2. Abteilung, schriftlich mitgeteilt.
Lausanne, 16. Juni 2020
Im Namen der Strafrechtlichen Abteilung
des Schweizerischen Bundesgerichts
Der Präsident: Denys
Der Gerichtsschreiber: Boog