Bundesstrafgericht Tribunal pénal fédéral Tribunale penale federale Tribunal penal federal
Geschäftsnummer: BE.2008.11
Entscheid vom 12. Dezember 2008 I. Beschwerdekammer
Besetzung
Bundesstrafrichter Alex Staub, Vorsitz, Tito Ponti und Andreas J. Keller, Gerichtsschreiber Stefan Graf
Parteien
Bundesanwaltschaft,
Gesuchstellerin
gegen
A1. AG, vertreten durch Rechtsanwalt Maurice Harari, vertreten durch Rechtsanwalt Jürg Wernli,
Gesuchsgegnerin
Gegenstand
Entsiegelung (Art. 69 Abs. 3 BStP)
Sachverhalt:
A. Die Bundesanwaltschaft führt ein gerichtspolizeiliches Ermittlungsverfahren gegen B. wegen des Verdachts der qualifizierten Geldwäscherei (Art. 305bis Ziff. 2
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 305bis - 1. Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.420 |
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1 | Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.420 |
2 | Nei casi gravi, la pena è una pena detentiva sino a cinque anni o una pena pecuniaria.424 |
a | agisce come membro di un'organizzazione criminale o terroristica (art. 260ter); |
b | agisce come membro di una banda costituitasi per esercitare sistematicamente il riciclaggio; |
c | realizza una grossa cifra d'affari o un guadagno considerevole facendo mestiere del riciclaggio. |
3 | L'autore è punibile anche se l'atto principale è stato commesso all'estero, purché costituisca reato anche nel luogo in cui è stato compiuto. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 322septies - Chiunque offre, promette o procura un indebito vantaggio a un membro di un'autorità giudiziaria o di un'altra autorità, a un funzionario, a un perito, traduttore o interprete delegato dall'autorità, a un arbitro o a un militare di un Paese straniero o di un'organizzazione internazionale, a favore di lui o di terzi, per indurlo a commettere un atto o un'omissione in relazione con la sua attività ufficiale e contrastante coi doveri d'ufficio o sottostante al suo potere d'apprezzamento, |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
B. Mit Gesuch vom 24. Oktober 2008 gelangte die Bundesanwaltschaft an die I. Beschwerdekammer und beantragte die Entsiegelung der am 22. und 25. August 2008 versiegelten Unterlagen und IT-Daten sowie die Anordnung von deren Durchsuchung, wobei die Verfahrenskosten der A1. AG aufzuerlegen seien (act. 1).
In ihrer Gesuchsantwort vom 24. November 2008 verlangte die A1. AG die Abweisung des Gesuchs, unter Kosten- und Entschädigungsfolge (act. 6).
Die Gesuchsantwort der A1. AG wurde der Bundesanwaltschaft am 28. November 2008 zur Kenntnis gebracht (act. 7).
Auf die Ausführungen der Parteien und die eingereichten Akten wird, soweit erforderlich, in den folgenden rechtlichen Erwägungen Bezug genommen.
Die I. Beschwerdekammer zieht in Erwägung:
1.
1.1 Werden im Bundesstrafverfahren Papiere sichergestellt, so ist dem Inhaber derselben womöglich Gelegenheit zu geben, sich vor der Durchsuchung über ihren Inhalt auszusprechen. Erhebt er gegen die Durchsuchung Einsprache, so werden die Papiere versiegelt und verwahrt. In diesem Falle entscheidet über die Zulässigkeit der Durchsuchung bis zur Hauptverhandlung die I. Beschwerdekammer (Art. 69 Abs. 3 BStP i.V.m. Art. 28 Abs. 1 lit. b
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
1.2 Die Gesuchsgegnerin ist Inhaberin der nun versiegelten Daten und Unterlagen und somit berechtigt, gegen deren Durchsuchung Einsprache zu erheben. Die I. Beschwerdekammer ist vorliegend zuständig, über die Zulässigkeit der Durchsuchung zu entscheiden. Auf das Entsiegelungsgesuch ist daher einzutreten.
1.3 Zwischen den Hausdurchsuchungen bzw. der Einsprache der Gesuchsgegnerin gegen die Durchsuchung eines Teils der Unterlagen und IT-Daten (act. 1.3) und der Einreichung des Entsiegelungsgesuchs verstrichen im vorliegenden Fall fast zwei Monate. Auch wenn das geltende Recht diesbezüglich keine Fristen vorsieht, so sind die Strafverfolgungsbehörden – gerade im Falle von Zwangsmassnahmen – gehalten, das strafprozessuale Beschleunigungsgebot gebührend zu berücksichtigen. Diesbezüglich kann im Sinne einer Auslegungshilfe für das bestehende Recht darauf hingewiesen werden, dass die am 5. Oktober 2007 vom Gesetzgeber verabschiedete schweizerische Strafprozessordnung in Art. 248 Abs. 2 die Strafbehörde verpflichtet, ein Entsiegelungsgesuch innert 20 Tagen (seit Behändigung der Unterlagen) zu stellen, andernfalls die versiegelten Aufzeichnungen und Gegenstände der berechtigten Person zurückzugeben sind. Es wird der Gesuchstellerin empfohlen, sich bereits heute an der künftigen Frist als Richtlinie zu orientieren.
2. Gemäss konstanter Praxis der I. Beschwerdekammer entscheidet diese bei Entsiegelungsgesuchen in einem ersten Schritt, ob die Durchsuchung im Grundsatz zulässig ist und – bejahendenfalls in einem zweiten Schritt – ob die Voraussetzungen für eine Entsiegelung erfüllt sind. Von einer Durchsuchung von Papieren, bei der es sich um eine strafprozessuale Zwangsmassnahme handelt, wird gesprochen, wenn Schriftstücke oder Datenträger im Hinblick auf ihren Inhalt oder ihre Beschaffenheit durchgelesen bzw. besichtigt werden, um ihre Beweiseignung festzustellen und sie allenfalls beschlagnahmeweise zu den Akten zu nehmen. Eine derartige Durchsuchung ist nur zulässig, wenn ein hinreichender Tatverdacht besteht, anzunehmen ist, dass sich unter den Papieren Schriften befinden, die für die Untersuchung von Bedeutung sind (Art. 69 Abs. 2
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
3.
3.1 Im Entsiegelungsentscheid ist vorab zu prüfen, ob ein hinreichender Tatverdacht für eine Durchsuchung besteht. Dazu bedarf es zweier Elemente: Erstens muss ein Sachverhalt ausreichend detailliert umschrieben werden, damit eine Subsumtion unter einen oder allenfalls auch alternativ unter mehrere Tatbestände des Strafrechts überhaupt nachvollziehbar vorgenommen werden kann. Zweitens müssen ausreichende Beweismittel oder Indizien angegeben und vorgelegt werden, die diesen Sachverhalt stützen. In Abgrenzung zum dringenden setzt dabei der hinreichende Tatverdacht gerade nicht voraus, dass Beweise oder Indizien bereits für eine erhebliche oder hohe Wahrscheinlichkeit einer Verurteilung sprechen. Zu beachten ist schliesslich, dass auch mit Bezug auf den hinreichenden Tatverdacht die vom Bundesgericht zum dringenden Tatverdacht entwickelte Rechtsprechung sachgemäss gelten muss, wonach sich dieser im Verlaufe des Verfahrens konkretisieren und dergestalt verdichten muss, dass eine Verurteilung immer wahrscheinlicher wird. Die Verdachtslage unterliegt mit anderen Worten einer umso strengeren Überprüfung, „je weiter das Verfahren fortgeschritten ist“. Allerdings ist festzuhalten, dass die diesbezüglichen Anforderungen nicht überspannt werden dürfen (vgl. zum Ganzen TPF BE.2006.7 vom 20. Februar 2007 E. 3.1 m.w.H.).
3.2 Die Gesuchsgegnerin bestreitet das Vorliegen eines hinreichenden Tatverdachts strafbarer Handlungen. Namentlich bringt sie vor, dass drei der Projekte (in Italien, Sambia und Mexiko), in denen die Gesuchsgegnerin engagiert gewesen war und welche von der Gesuchstellerin im Zusammenhang mit dem Ermittlungsverfahren gegen B. erwähnt würden, keine Ermittlungsverfahren in der Schweiz erlauben würden, da diese Fälle bereits von ausländischen Strafverfolgungsbehörden untersucht worden seien bzw. untersucht werden. Der Gesuchsgegnerin komme in zwei dieser Verfahren überdies die Stellung der geschädigten Partei zu. Die Gesuchsgegnerin rügt weiter, dass ihr von Seiten der Gesuchstellerin implizit eine Beteiligung an strafbaren Handlungen unterstellt werde, obwohl solches weder belegt sei noch hierfür Indizien bestünden, sie demzufolge auch nicht als Beschuldigte in das Verfahren miteinbezogen sei. Weiter bezieht sich die Gesuchsgegnerin auf ein französisches Rechtshilfebegehren, auf welches sich offenbar einer der Hausdurchsuchungsbefehle stütze, und führt hierzu aus, dass die nun erhobenen Unterlagen weitgehend keinen Zusammenhang mit dem Gegenstand des in Frankreich geführten Strafverfahrens aufwiesen, weshalb das Entsiegelungsgesuch diesbezüglich als unbegründet abzuweisen sei. Soweit die Gesuchstellerin die Entsiegelung mit den Interessen ihres eigenen Ermittlungsverfahrens begründen wolle, so fehle es an einem hinreichenden Tatverdacht. Die Ausführungen der Gesuchstellerin stellten lediglich einen unbelegten, allgemein gehaltenen Verdacht dar. Der Tatverdacht werde von der Gesuchstellerin heute nicht konkreter umschrieben als in früheren Verfahren; angesichts der fortgeschrittenen Dauer des Strafverfahrens sei dies jedoch nicht ausreichend. Die nun beabsichtigte Durchsuchung komme einer unzulässigen „fishing expedition“ gleich.
3.3 Die I. Beschwerdekammer hatte sich bisher zwei Mal mit dem Gegenstand des vorliegenden Ermittlungsverfahrens zu befassen und den entsprechenden Tatverdacht zu beurteilen. Im Rahmen der Beurteilung des Haftverlängerungsantrages gegenüber dem Beschuldigten B. kam die I. Beschwerdekammer hierbei zum Schluss, dass auf Grund der vorliegenden Aktenlage der dringende Verdacht bestehe, wonach B. massgeblich an der Ausschleusung von Geldern aus der A.-Gruppe zur Ausführung von nachfolgenden Korruptionszahlungen beteiligt gewesen sei (TPF BH.2008.17 vom 23. September 2008 E. 3.6). In einem weiteren, von der Gesuchsgegnerin angestrengten Beschwerdeverfahren bestätigte die I. Beschwerdekammer das Vorliegen eines Verdachtes, wonach in einzelnen Fällen Gelder aus der A.-Gruppe ausgeschleust und zu kriminellen Zwecken eingesetzt worden sind (TPF BB.2008.75 vom 13. Oktober 2008 E. 3.5). An diesen Ausführungen ist zum jetzigen Zeitpunkt grundsätzlich festzuhalten. Namentlich legen die vor wenigen Monaten in den bisherigen Verfahren genannten Sachverhalte den Verdacht nahe, dass von den Beteiligten in weiteren als den bisher der I. Beschwerdekammer bekannt gemachten Fällen mittels fingierter Beratungsverträge Gelder aus der A.-Gruppe ausgeschleust worden sind. So konnten nebst den Projekten in Italien, Sambia und Mexiko zumindest zwei weitere Consultancy Agreements gefunden werden, welche beide im Namen der Gesuchsgegnerin durch B. unterzeichnet worden sind, wobei die Vertreter der Vertragspartner der Gesuchsgegnerin ausgesagt haben, dass sie keine Beratungsdienstleistungen erbracht hätten, sondern nur als „Durchlaufstation“ für die Weiterleitung von Geldern gedient haben (vgl. hierzu TPF BH.2008.17 vom 23. September 2008 E. 3.5 und BB.2008.75 vom 13. Oktober 2008 E. 3.2 in fine). Der vorliegende Tatverdacht ist hinreichend genug, um eine Durchsuchung der Geschäftsunterlagen der Gesuchsgegnerin zu rechtfertigen, womit die gegen den ehemaligen Mitarbeiter der Gesuchsgegnerin und Beschuldigten B. erhobenen Vorwürfe erhärtet oder entkräftet werden können.
In der Tat erfolgte die Ausdehnung der Strafverfolgung auf B. erst am 7. Mai 2008. Im August 2008 wurden sodann Zwangsmassnahmen gegen den Beschuldigten als auch gegen die Gesuchsgegnerin als dessen ehemalige Arbeitgeberin eingeleitet. Somit kann diesbezüglich zum jetzigen Zeitpunkt noch nicht von einem fortgeschrittenen Verfahrensstadium gesprochen werden. Der Einwand der Gesuchsgegnerin, dass die bisher geltend gemachte Verdachtslage aufgrund der insgesamt knapp vier Jahren dauernden Untersuchung ungenügend verdichtet sei, geht daher fehl. Abschliessend ist festzuhalten, dass die Verdachtslage, wie sie sich im schweizerischen Ermittlungsverfahren gegen B. präsentiert, eine Durchsuchung der fraglichen Unterlagen rechtfertigt. Die Gesuchsgegnerin wird ihre Einwendungen bezüglich der Unzulässigkeit der Durchsuchung im Hinblick auf zu leistende Rechtshilfe zu Gunsten eines in Frankreich laufenden Strafverfahrens gegebenenfalls im Rahmen der hierfür vorgesehenen Rechtsmittel vorzubringen haben.
3.4 Sofern die Gesuchstellerin in ihrem Gesuch jedoch über den bisher gegenüber der I. Beschwerdekammer offen gelegten Tatverdacht hinaus geltend macht, dass „bisherigen polizeilichen Ermittlungen“ zufolge B. auftrags und in Ansprache mit der A.-Gruppe ein Konstrukt mit mehreren Gesellschaften, Beteiligten und Konten bei verschiedenen Banken geschaffen habe, um zwecks Vergabe öffentlicher Aufträge an die A.-Gruppe (ausländische) Amtsträger zu bestechen, stellt dies lediglich eine pauschale Behauptung dar. Worauf sich dieser Verdacht tatsächlich stützen soll, ist der I. Beschwerdekammer unklar. Entsprechende Indizien sind den bisher eingereichten Akten keine zu entnehmen. Die Gesuchstellerin wird künftige Zwangsmassnahmen im Rahmen dieses Strafverfahrens mit – gegenüber den nun bekannten fünf einzelnen Projekten – in persönlicher und sachlicher Hinsicht weitergehenden tatsächlichen Verdachtsmomenten stützen, oder aber den Fokus ihrer Ermittlungen auf die strafrechtliche Relevanz der bisher bekannten Sachverhalte beschränken müssen.
4.
4.1 Die Gesuchsgegnerin bestreitet zudem den Zusammenhang mit den zu durchsuchenden Akten und den Gegenstand des Ermittlungsverfahrens bildenden Sachverhalten. Es sei insbesondere nicht ersichtlich, weshalb zur Abklärung des Geschehens bezüglich einzelner, bisher genannter Projekte, nun uneingeschränkt alle Akten aus dem Archiv der Gesuchsgegnerin durchsucht werden sollen. Zudem beträfen die Archivunterlagen zu einem grossen Teil andere Gesellschaften als die Gesuchsgegnerin bzw. stammten von anderen Gesellschaften. Der Beschuldigte sei seit 2005 nicht mehr für die Gesuchsgegnerin tätig. Zudem sei nicht nachvollziehbar, weshalb die Korrespondenzen anderer Mitarbeiter von Relevanz sein sollen.
4.2 Bei den im Archiv der Gesuchsgegnerin sichergestellten Unterlagen handelt es sich zum grössten Teil um Originalverträge von Consultants sowie um Unterlagen im Zusammenhang mit Projekten, für welche diese Consultants tätig waren (act. 1.4). Es ist folglich davon auszugehen, dass sich unter den sichergestellten Unterlagen und den IT-Daten, Schriften und Informationen befinden, welche für die Untersuchung gegen B. und unbekannte Täterschaft von Bedeutung sein können. Namentlich wird zu überprüfen sein, ob die in den bekannten Einzelfällen vorgenommene Ausschleusung von Geldern aus der A.-Gruppe bzw. der hierzu angewandte Mechanismus in weiteren, bisher unbekannten Fällen zur Anwendung gebracht worden ist. Nicht zu hören sind im vorliegenden Verfahren Einwände, wonach einzelne der sichergestellten Schriftstücke für die Strafuntersuchung nicht von Relevanz seien. Dieser Entscheid ist der zur Durchsuchung der fraglichen Unterlagen ermächtigten Behörde zu überlassen. Die für das Strafverfahren offensichtlich irrelevanten Unterlagen wird die Gesuchstellerin nach erfolgter Durchsuchung umgehend an die Gesuchsgegnerin auszuhändigen haben. Der Gesuchsgegnerin steht es im Folgenden offen, die Frage nach der Relevanz von im Nachgang zur Durchsuchung mittels Verfügung beschlagnahmter Unterlagen auf dem Beschwerdeweg überprüfen zu lassen.
5.
5.1 Die Durchsuchung von Papieren ist mit grösster Schonung der Privatgeheimnisse und unter Wahrung des Berufsgeheimnisses im Sinne von Art. 77
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
5.2 Die Gesuchsgegnerin verkennt, dass die gegen B. im Raum stehenden Vorwürfe schwerer Natur sind und dass die Interessen der Strafverfolgungsbehörden an der Abklärung des Sachverhalts zur Erhärtung der Vorwürfe oder aber auch zur Entlastung des Beschuldigten erheblicher Natur sind. Den lediglich allgemeinen Geheimhaltungsinteressen bezüglich Betriebs- und Geschäftsgeheimnisse der Gesuchsgegnerin wird durch die den mit der Durchsuchung betreuten Strafverfolgungsbehörden obliegenden Geheimhaltungspflichten genügend Rechnung getragen.
6. Nach dem Gesagten ist das Gesuch bezüglich Entsiegelung der am 22. und 25. August 2008 versiegelten Unterlagen und IT-Daten gutzuheissen und die Gesuchstellerin zu ermächtigen, diese zu entsiegeln und zu durchsuchen. Anlässlich der Durchsuchung werden diejenigen Papiere auszuscheiden und der Inhaberin unverzüglich zurückzugeben sein, die mit dem Gegenstand der Strafuntersuchung offensichtlich in keinem Zusammenhang stehen und keinen Bezug zu den in Frage stehenden Straftaten haben. Die Gesuchstellerin wird danach mittels beschwerdefähiger Verfügung zu entscheiden haben, welche Papiere sie beschlagnahmeweise zu den Akten nehmen will (vgl. TPF BE.2008.2 vom 18. Februar 2008). Die Gesuchstellerin wird aufgefordert, die Durchsuchung nach Eintritt der Rechtskraft des vorliegenden Entscheides ohne weiteren Verzug vorzunehmen.
7. Bei diesem Ausgang des Verfahrens hat die Gesuchsgegnerin die Gerichtskosten zu tragen (Art. 245 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
|
1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
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1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
Demnach erkennt die I. Beschwerdekammer:
1. Das Gesuch wird gutgeheissen.
2. Die Gesuchstellerin wird ermächtigt, die am 22. und 25. August 2008 versiegelten Unterlagen und IT-Daten der Gesuchsgegnerin zu entsiegeln und zu durchsuchen.
3. Die Gerichtsgebühr von Fr. 1'500.-- wird der Gesuchsgegnerin auferlegt.
Bellinzona, 15. Dezember 2008
Im Namen der I. Beschwerdekammer des Bundesstrafgerichts
Der Vorsitzende: Der Gerichtsschreiber:
Zustellung an
- Bundesanwaltschaft
- Rechtsanwalt Jürg Wernli
Rechtsmittelbelehrung
Gegen Entscheide der I. Beschwerdekammer über Zwangsmassnahmen kann innert 30 Tagen nach der Eröffnung der vollständigen Ausfertigung beim Bundesgericht Beschwerde geführt werden (Art. 79 und 100 Abs. 1 des Bundesgesetzes über das Bundesgericht vom 17. Juni 2005; BGG). Das Verfahren richtet sich nach den Artikeln 90 ff. BGG.
Eine Beschwerde hemmt den Vollzug des angefochtenen Entscheides nur, wenn der Instruktionsrichter oder die Instruktionsrichterin es anordnet (Art. 103
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 103 Effetto sospensivo - 1 Di regola il ricorso non ha effetto sospensivo. |
|
1 | Di regola il ricorso non ha effetto sospensivo. |
2 | Nei limiti delle conclusioni presentate, il ricorso ha effetto sospensivo: |
a | in materia civile, se è diretto contro una sentenza costitutiva; |
b | in materia penale, se è diretto contro una decisione che infligge una pena detentiva senza sospensione condizionale o una misura privativa della libertà; l'effetto sospensivo non si estende alla decisione sulle pretese civili; |
c | nei procedimenti nel campo dell'assistenza giudiziaria internazionale in materia penale, se è diretto contro una decisione di chiusura o contro qualsiasi altra decisione che autorizza la comunicazione di informazioni inerenti alla sfera segreta o la consegna di oggetti o beni; |
d | nei procedimenti nel campo dell'assistenza amministrativa internazionale in materia fiscale. |
3 | Il giudice dell'istruzione può, d'ufficio o ad istanza di parte, decidere altrimenti circa l'effetto sospensivo. |