Bundesstrafgericht Tribunal pénal fédéral Tribunale penale federale Tribunal penal federal
Numéro de dossier: BB.2014.19
Décision du 7 octobre 2014 Cour des plaintes
Composition
Les juges pénaux fédéraux Stephan Blätter, président, Giorgio Bomio et Patrick Robert-Nicoud, la greffière Julienne Borel
Parties
A., recourant
contre
Ministère public de la Confédération, intimé
Objet
Ordonnance de non-entrée en matière (art. 310
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 310 Decreto di non luogo a procedere - 1 Il pubblico ministero emana un decreto di non luogo a procedere non appena, sulla base della denuncia o del rapporto di polizia, accerta che: |
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1 | Il pubblico ministero emana un decreto di non luogo a procedere non appena, sulla base della denuncia o del rapporto di polizia, accerta che: |
a | gli elementi costitutivi di reato o i presupposti processuali non sono adempiuti; |
b | vi sono impedimenti a procedere; |
c | si giustifica di rinunciare all'azione penale per uno dei motivi di cui all'articolo 8. |
2 | Per altro, la procedura è retta dalle disposizioni sull'abbandono del procedimento. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 322 Approvazione e impugnazione - 1 La Confederazione e i Cantoni possono prevedere che il decreto di abbandono debba essere approvato dal pubblico ministero superiore o generale. |
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1 | La Confederazione e i Cantoni possono prevedere che il decreto di abbandono debba essere approvato dal pubblico ministero superiore o generale. |
2 | Le parti possono impugnare entro dieci giorni il decreto di abbandono dinanzi alla giurisdizione di reclamo. |
3 | Un'eventuale decisione di confisca emanata nell'ambito di un decreto di abbandono può essere impugnata con opposizione. La procedura d'opposizione è retta dalle disposizioni sul decreto d'accusa. Un'eventuale decisione del giudice è emanata in forma di decreto o di ordinanza.237 |
Faits:
A. Le 2 mai 2011, A. a déposé plainte pénale auprès du Ministère public du canton de Genève (ci-après: MP-GE) contre B. et C., qui sont respectivement l'ancien Directeur général et la Directrice de la Division des ressources humaines de l'Organisation mondiale du commerce (ci-après: OMC), du chef de contrainte (art. 181
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 181 - Chiunque, usando violenza o minaccia di grave danno contro una persona, o intralciando in altro modo la libertà d'agire di lei, la costringe a fare, omettere o tollerare un atto, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
B. Le 28 août 2012, le MP-GE a rendu une ordonnance de non-entrée en matière, au motif que le litige serait de nature purement civile (act. 1.30, p. 7).
C. Le 5 septembre 2012, A. a recouru auprès de la Chambre pénale de recours du Tribunal cantonal genevois (ci-après: TC-GE) contre ladite ordonnance (in act. 1.31, p. 2).
D. Le TC-GE a rejeté le recours précité par arrêt du 6 décembre 2012. Il a conclu que les autorités cantonales n'étaient en l'espèce pas compétentes dans la mesure où la contrainte aurait été commise contre une personne jouissant d'une protection spéciale en vertu du droit international au moment des faits et qu'en vertu de l'art. 23 al. 1 let. a
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 23 - 1 Se l'autore ha spontaneamente desistito dal consumare un reato iniziato o ha contribuito ad impedirne la consumazione, il giudice può attenuare la pena o prescindere da ogni pena. |
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1 | Se l'autore ha spontaneamente desistito dal consumare un reato iniziato o ha contribuito ad impedirne la consumazione, il giudice può attenuare la pena o prescindere da ogni pena. |
2 | Il giudice può attenuare la pena o prescindere da ogni pena nei confronti dei coautori o dei compartecipi che hanno spontaneamente contribuito ad impedire la consumazione del reato. |
3 | Il giudice può attenuare la pena o prescindere da ogni pena anche se la desistenza dell'autore o del compartecipe non ha, per altri motivi, potuto impedire la consumazione del reato. |
4 | Il giudice può attenuare la pena o prescindere da ogni pena nei confronti del coautore o compartecipe che si è adoperato seriamente e spontaneamente per impedire la consumazione del reato, sempreché il reato medesimo sia stato commesso indipendentemente dal suo contributo. |
E. Le 17 décembre 2012, A. a déposé plainte pénale auprès du Ministère public de la Confédération (ci-après: MPC) contre B. et C. du chef de contrainte (art. 181
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 181 - Chiunque, usando violenza o minaccia di grave danno contro una persona, o intralciando in altro modo la libertà d'agire di lei, la costringe a fare, omettere o tollerare un atto, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
F. Le 3 janvier 2014, le MPC a rendu une ordonnance de non-entrée en matière, considérant que les éléments constitutifs de l'infraction de contrainte n'étaient en l'occurrence pas réunis et qu'il n'y avait ainsi pas lieu de solliciter la levée d'immunité des personnes concernées (act. 1.28, p. 4).
G. Le 28 janvier 2014, A. a interjeté recours à l'encontre de ce dernier prononcé. Il a conclu, sous suite de frais et dépens, à l'annulation de ladite ordonnance et au renvoi de la cause au MPC afin qu'il ouvre une instruction du chef de contrainte à l'encontre de B. et C. (act. 1, p. 34-35).
H. Invité à répondre, le MPC a conclu au rejet du recours dans la mesure de sa recevabilité, sous suite de frais et dépens (act. 6).
I. Le recourant, sur invitation, a persisté dans ses conclusions par réplique du 28 février 2014 (act. 8). Quant au MPC, il a renoncé à dupliquer en date du 17 mars 2014 (act. 11).
Les arguments et moyens de preuve invoqués par les parties seront repris, si nécessaire, dans les considérants en droit.
La Cour considère en droit:
1.
1.1 En tant qu’autorité de recours, la Cour des plaintes examine avec plein pouvoir de cognition en fait et en droit les recours qui lui sont soumis (Message relatif à l’unification du droit de la procédure pénale du 21 décembre 2005 [ci-après: Message CPP], FF 2006 1057, p. 1296 in fine; Stephenson/Thiriet, Commentaire bâlois, Schweizerische Strafprozessordnung, Bâle 2011, n° 15 ad art. 393; Keller, Kommentar zur Schweizerischen Strafprozessordnung [StPO], Donatsch/Hansjakob/ Lieber [édit.], Zurich/Bâle/Genève 2014, 2e éd., n° 39 ad art. 393; Schmid, Handbuch des schweizerischen Strafprozessrechts, 2e éd., Zurich 2013, n° 1512).
1.2 Les décisions de non-entrée en matière du MPC peuvent faire l'objet d'un recours devant la Cour de céans (art. 322 al. 2
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 322 Approvazione e impugnazione - 1 La Confederazione e i Cantoni possono prevedere che il decreto di abbandono debba essere approvato dal pubblico ministero superiore o generale. |
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1 | La Confederazione e i Cantoni possono prevedere che il decreto di abbandono debba essere approvato dal pubblico ministero superiore o generale. |
2 | Le parti possono impugnare entro dieci giorni il decreto di abbandono dinanzi alla giurisdizione di reclamo. |
3 | Un'eventuale decisione di confisca emanata nell'ambito di un decreto di abbandono può essere impugnata con opposizione. La procedura d'opposizione è retta dalle disposizioni sul decreto d'accusa. Un'eventuale decisione del giudice è emanata in forma di decreto o di ordinanza.237 |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 310 Decreto di non luogo a procedere - 1 Il pubblico ministero emana un decreto di non luogo a procedere non appena, sulla base della denuncia o del rapporto di polizia, accerta che: |
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1 | Il pubblico ministero emana un decreto di non luogo a procedere non appena, sulla base della denuncia o del rapporto di polizia, accerta che: |
a | gli elementi costitutivi di reato o i presupposti processuali non sono adempiuti; |
b | vi sono impedimenti a procedere; |
c | si giustifica di rinunciare all'azione penale per uno dei motivi di cui all'articolo 8. |
2 | Per altro, la procedura è retta dalle disposizioni sull'abbandono del procedimento. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 393 Ammissibilità e motivi - 1 Il reclamo può essere interposto contro: |
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1 | Il reclamo può essere interposto contro: |
a | le decisioni e gli atti procedurali della polizia, del pubblico ministero e delle autorità penali delle contravvenzioni; |
b | i decreti e le ordinanze, nonché gli atti procedurali dei tribunali di primo grado; sono eccettuate le decisioni ordinatorie; |
c | le decisioni del giudice dei provvedimenti coercitivi, sempreché il presente Codice non le dichiari definitive. |
2 | Mediante il reclamo si possono censurare: |
a | le violazioni del diritto, compreso l'eccesso e l'abuso del potere di apprezzamento e la denegata o ritardata giustizia; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti; |
c | l'inadeguatezza. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 396 Forma e termine - 1 I reclami contro decisioni comunicate per scritto od oralmente vanno presentati e motivati per scritto entro dieci giorni presso la giurisdizione di reclamo. |
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1 | I reclami contro decisioni comunicate per scritto od oralmente vanno presentati e motivati per scritto entro dieci giorni presso la giurisdizione di reclamo. |
2 | I reclami per denegata o ritardata giustizia non sono subordinati al rispetto di alcun termine. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 393 Ammissibilità e motivi - 1 Il reclamo può essere interposto contro: |
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1 | Il reclamo può essere interposto contro: |
a | le decisioni e gli atti procedurali della polizia, del pubblico ministero e delle autorità penali delle contravvenzioni; |
b | i decreti e le ordinanze, nonché gli atti procedurali dei tribunali di primo grado; sono eccettuate le decisioni ordinatorie; |
c | le decisioni del giudice dei provvedimenti coercitivi, sempreché il presente Codice non le dichiari definitive. |
2 | Mediante il reclamo si possono censurare: |
a | le violazioni del diritto, compreso l'eccesso e l'abuso del potere di apprezzamento e la denegata o ritardata giustizia; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti; |
c | l'inadeguatezza. |
1.3 Dispose de la qualité pour recourir toute partie qui a un intérêt juridiquement protégé à l'annulation ou à la modification d'une décision (art. 382 al. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 382 Legittimazione delle altre parti - 1 Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa. |
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1 | Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa. |
2 | L'accusatore privato non può impugnare una decisione riguardo alla sanzione inflitta. |
3 | Alla morte dell'imputato, del condannato o dell'accusatore privato, i congiunti giusta l'articolo 110 capoverso 1 CP263 sono legittimati, nell'ordine di successibilità, a interporre ricorso o a continuare la procedura di ricorso già avviata dal defunto, purché siano lesi nei loro interessi giuridicamente protetti. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 104 Parti - 1 Sono parti: |
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1 | Sono parti: |
a | l'imputato; |
b | l'accusatore privato; |
c | il pubblico ministero nella procedura dibattimentale e in quella di ricorso. |
2 | La Confederazione e i Cantoni possono conferire pieni o limitati diritti di parte ad altre autorità cui spetta la tutela di interessi pubblici. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 105 Altri partecipanti al procedimento - 1 Sono altri partecipanti al procedimento: |
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1 | Sono altri partecipanti al procedimento: |
a | il danneggiato; |
b | il denunciante; |
c | il testimone; |
d | la persona informata sui fatti; |
e | il perito; |
f | il terzo aggravato da atti procedurali. |
2 | Le persone di cui al capoverso 1, se direttamente lese nei loro diritti, fruiscono dei diritti procedurali spettanti alle parti, nella misura necessaria alla tutela dei loro interessi. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 104 Parti - 1 Sono parti: |
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1 | Sono parti: |
a | l'imputato; |
b | l'accusatore privato; |
c | il pubblico ministero nella procedura dibattimentale e in quella di ricorso. |
2 | La Confederazione e i Cantoni possono conferire pieni o limitati diritti di parte ad altre autorità cui spetta la tutela di interessi pubblici. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 118 Definizione e presupposti - 1 È accusatore privato il danneggiato che dichiara espressamente di partecipare al procedimento penale con un'azione penale o civile. |
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1 | È accusatore privato il danneggiato che dichiara espressamente di partecipare al procedimento penale con un'azione penale o civile. |
2 | La querela è equiparata a tale dichiarazione. |
3 | La dichiarazione va fatta a un'autorità di perseguimento penale al più tardi alla conclusione della procedura preliminare. |
4 | Se il danneggiato non ha fatto di propria iniziativa una tale dichiarazione, il pubblico ministero lo rende attento a questa possibilità dopo l'apertura della procedura preliminare. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 115 - 1 Il danneggiato è la persona i cui diritti sono stati direttamente lesi dal reato. |
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1 | Il danneggiato è la persona i cui diritti sono stati direttamente lesi dal reato. |
2 | È considerato tale in ogni caso chi è legittimato a sporgere querela. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 105 Altri partecipanti al procedimento - 1 Sono altri partecipanti al procedimento: |
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1 | Sono altri partecipanti al procedimento: |
a | il danneggiato; |
b | il denunciante; |
c | il testimone; |
d | la persona informata sui fatti; |
e | il perito; |
f | il terzo aggravato da atti procedurali. |
2 | Le persone di cui al capoverso 1, se direttamente lese nei loro diritti, fruiscono dei diritti procedurali spettanti alle parti, nella misura necessaria alla tutela dei loro interessi. |
1.4 La qualité pour recourir de la partie plaignante, du lésé ou du dénonciateur contre une ordonnance de classement ou de non-entrée en matière est ainsi subordonnée à la condition qu'ils soient directement touchés par l'infraction et puissent faire valoir un intérêt juridiquement protégé à l'annulation de la décision. En règle générale, seul peut se prévaloir d'une atteinte directe le titulaire du bien juridique protégé par la disposition pénale qui a été enfreinte (ATF 129 IV 95 consid. 3.1 et les arrêts cités). Les droits touchés sont les biens juridiques individuels tels que la vie et l'intégrité corporelle, la propriété, l'honneur, etc. (Message CPP, FF 2006 1057, p. 1148). En revanche, lorsque l'infraction protège en première ligne l'intérêt collectif, les particuliers ne sont considérés comme lésés que si leurs intérêts privés ont été effectivement touchés par les actes en cause, de sorte que leur dommage apparaît comme la conséquence directe de l'acte dénoncé (arrêts du Tribunal fédéral 1B_723/2012 du 15 mars 2013, consid. 4.1; 1B_489/2011 du 24 janvier 2012, consid. 1.2; ATF 129 IV 95 consid. 3.1 et les arrêts cités). L'atteinte doit par ailleurs revêtir une certaine gravité. À cet égard, la qualification de l'infraction n'est pas déterminante; sont décisifs les effets de celle-ci sur le lésé (ATF 129 IV 216 consid. 1.2.1), lesquels doivent être appréciés de manière objective, et non en fonction de la sensibilité personnelle et subjective de ce dernier (arrêt du Tribunal fédéral 6B_266/2009 du 30 juin 2009, consid. 1.2.1). L'art. 115 al. 2
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 115 - 1 Il danneggiato è la persona i cui diritti sono stati direttamente lesi dal reato. |
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1 | Il danneggiato è la persona i cui diritti sono stati direttamente lesi dal reato. |
2 | È considerato tale in ogni caso chi è legittimato a sporgere querela. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 30 - 1 Se un reato è punibile solo a querela di parte, chiunque ne è stato leso può chiedere che l'autore sia punito. |
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1 | Se un reato è punibile solo a querela di parte, chiunque ne è stato leso può chiedere che l'autore sia punito. |
2 | Se la persona lesa non ha l'esercizio dei diritti civili, il diritto di querela spetta al suo rappresentante legale. Se essa si trova sotto tutela o curatela generale, il diritto di querela spetta anche all'autorità di protezione degli adulti.19 |
3 | La persona lesa minorenne o sotto curatela generale può anch'essa presentare la querela se è capace di discernimento.20 |
4 | Se la persona lesa muore senza avere presentato querela né avere espressamente rinunciato a presentarla, il diritto di querela passa a ognuno dei suoi congiunti. |
5 | Se l'avente diritto ha espressamente rinunciato a presentare la querela, la rinuncia è definitiva. |
1.5 Une plainte ayant été déposée en l’espèce (in act. 1.28, p. 1; cf. dossier du MPC), il convient en tout état de cause d'examiner si le recourant a qualité de lésé. Lorsque les faits ne sont pas définitivement arrêtés, il faut se fonder sur les allégués de celui qui se prétend lésé pour déterminer si tel est le cas (ATF 119 IV 339 consid. 1d/aa).
1.6 L'infraction de contrainte (art. 181
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 181 - Chiunque, usando violenza o minaccia di grave danno contro una persona, o intralciando in altro modo la libertà d'agire di lei, la costringe a fare, omettere o tollerare un atto, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 181 - Chiunque, usando violenza o minaccia di grave danno contro una persona, o intralciando in altro modo la libertà d'agire di lei, la costringe a fare, omettere o tollerare un atto, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
1.7 Reste en outre à examiner si, tel que l'affirme le MPC, la levée des privilèges et immunités dont bénéficierait le recourant était en l'espèce nécessaire avant que celui-ci puisse participer à la procédure pénale, notamment déposer sa plainte et former le présent recours (act. 6, p. 2-3).
1.7.1 En vertu de l'accord de siège passé entre l'OMC et la Suisse (Accord entre la Confédération suisse et l'Organisation mondiale du commerce en vue de déterminer le statut juridique de l'Organisation en Suisse; RS 0.192.122.632; ci-après: Accord OMC), les fonctionnaires internationaux de rang P–5 jouissent des privilèges, immunités et facilités reconnus aux agents diplomatiques conformément au droit des gens et aux usages internationaux (art. 31 al. 1). C'est la Convention de Vienne du 18 avril 1961 sur les relations diplomatiques (CVRD; RS 0.191.01) qui codifie les principes de droit coutumier en matière d'immunités et privilèges des diplomates (SJ 2014 I p. 238, 1B_332/2013 et références citées). Selon l'art. 39 al. 2 CVRD, lorsque les fonctions d'une personne bénéficiant des privilèges et immunités prennent fin, ces privilèges cessent normalement au moment où cette personne quitte le pays, ou à l'expiration d'un délai raisonnable qui lui aura été accordé à cette fin, mais ils subsistent jusqu'à ce moment, même en cas de conflit armé; toutefois l'immunité subsiste en ce qui concerne les actes accomplis par cette personne dans l'exercice de ses fonctions comme membre de la mission. Vu la teneur claire de cette disposition, toute immunité et tout privilège cessent lorsque l'activité du diplomate prend fin. Par rapport aux actes antérieurs à la fin de la mission, la protection perdure, selon la volonté expresse des Etats cocontractants, mais uniquement pour les actes – y compris délictueux – effectués dans le cadre de ses fonctions officielles. Il en résulte que tous les autres actes – passés et futurs – de l'ancien agent ne sont plus couverts par les immunités et privilèges (SJ 2014 I p. 240, 1B_332/2013 et références citées).
1.7.2 Le MPC allègue que le recourant, au moment des faits dont il se prévaut, jouissait des privilèges et immunités prévus par l'Accord OMC et qu'il n'a ni obtenu la levée de son immunité ni même initié la procédure afin d'en obtenir la levée auprès de l'OMC. Ainsi, le MPC estime que le recourant est empêché de participer à la procédure et donc qu'il ne dispose pas de la qualité pour recourir à l'encontre de l'ordonnance de non-entrée en matière du 3 janvier 2014 (act. 6, p. 3). Quant au recourant, il expose que ses rapports de travail ont pris fin le 30 avril 2011 et que dans la mesure où il a déposé sa plainte pénale le 17 décembre 2012, il ne bénéficiait plus d'une immunité de juridiction lors de son dépôt (act. 8, p. 2). Le recourant considère ainsi qu'aux termes de l'art. 39 al. 2 CVRD, il bénéficie toujours d'une immunité s'agissant des actes qu'il a lui-même accomplis dans l'exercice de ses fonctions à l'OMC. En revanche, il ne serait pas couvert par une quelconque immunité pour des actes accomplis par d'autres fonctionnaires internationaux alors qu'il était au service de l'OMC (act. 8, p. 3-4).
1.7.3 L'immunité de juridiction pénale ne doit pas avoir pour effet d'empêcher son bénéficiaire d'avoir recours à la justice de l'Etat accréditaire. La plainte déposée par un diplomate doit dès lors être enregistrée, que l'infraction soit poursuivie d'office ou seulement sur plainte. La police judiciaire n'a pas besoin de s'assurer que l'immunité de juridiction de l'agent diplomatique ait été levée par son gouvernement au préalable. Dans le cas d'une infraction poursuivie d'office, telle que la contrainte (Dupuis, Geller, Monnier, Moreillon, Piguet, Bettex, Stoll [édit.], Petit Commentaire, Code pénal, Bâle 2012, n° 38 ad art. 181), l'autorité publique est tenue d'ouvrir une enquête. Cette enquête, ainsi que l'instruction pénale peuvent en principe suivre leur cours, même si l'agent diplomatique refuse de fournir tous les renseignements dont il dispose. On pourrait dès lors considérer que la levée de l'immunité de juridiction n'est pas indispensable dans un tel cas (Krafft, Les privilèges et immunités diplomatiques en droit international, RPS 101/1984, p. 141, 149). Néanmoins, une fois la plainte déposée, l'immunité de juridiction pénale est un obstacle à la continuation par le procureur ou le juge de la procédure pénale (convocation, audition, etc.; Perez, Le système des privilèges et immunités applicables aux organisations internationales en Suisse et aux délégations permanentes étrangères à Genève, Genève 1997, p. 42). Le fait que la poursuite a lieu d'office n'exclut nullement que le juge d'instruction puisse avoir besoin d'informations que seul l'agent diplomatique est à même de donner. Dans tous les cas, celui qui refuse de fournir les renseignements qu'il possède peut paralyser, en fait, la poursuite pénale, que celle-ci doive être menée d'office ou seulement sur plainte. Il peut sembler contradictoire, de la part d'un agent diplomatique, de dénoncer une infraction, puis de ne pas préconiser la levée de son immunité de juridiction pénale, dès lors que son audition personnelle sera, dans la plupart des cas, indispensable pour éclaircir sinon l'ensemble, du moins certains aspects des actes délictueux (Krafft, op. cit., p. 150).
1.7.4 Aux termes de l'art. 38 de l'Accord OMC, les privilèges et immunités que ce dernier prévoit ne sont pas établis en vue de conférer à ceux qui en bénéficient des avantages personnels. Ils sont institués uniquement afin d'assurer, en toute circonstance, le libre fonctionnement de l'OMC et la complète indépendance des personnes concernées dans l'exercice de leurs fonctions en rapport avec l'OMC (al. 1). Le Directeur général ou, en cas d'empêchement de ce dernier, son remplaçant, a non seulement le droit, mais également le devoir de lever l'immunité d'un fonctionnaire ou d'un expert dans tous les cas où il estime que cette immunité entraverait l'action de la justice et où elle pourrait être levée sans porter atteinte à la réalisation de l'objectif pour lequel elle a été accordée (al. 2).
1.7.5 Cela étant, les questions de savoir si en l'espèce l'immunité de juridiction pénale du recourant subsiste à ce jour concernant les faits qu'il a dénoncés dans sa plainte pénale et si dès lors la levée de son immunité en vertu des dispositions légales précitées est possible et nécessaire afin de lui permettre de participer à la procédure pénale peuvent, au vu du sort du litige, souffrir d’être laissées ouvertes.
2. Conformément à l'art. 310 al. 1 let. a
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 310 Decreto di non luogo a procedere - 1 Il pubblico ministero emana un decreto di non luogo a procedere non appena, sulla base della denuncia o del rapporto di polizia, accerta che: |
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1 | Il pubblico ministero emana un decreto di non luogo a procedere non appena, sulla base della denuncia o del rapporto di polizia, accerta che: |
a | gli elementi costitutivi di reato o i presupposti processuali non sono adempiuti; |
b | vi sono impedimenti a procedere; |
c | si giustifica di rinunciare all'azione penale per uno dei motivi di cui all'articolo 8. |
2 | Per altro, la procedura è retta dalle disposizioni sull'abbandono del procedimento. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 8 Rinuncia al procedimento penale - 1 Il pubblico ministero e il giudice prescindono dal procedimento penale se il diritto federale lo prevede, segnatamente se sono adempiute le condizioni di cui agli articoli 52-54 del Codice penale (CP)3. |
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1 | Il pubblico ministero e il giudice prescindono dal procedimento penale se il diritto federale lo prevede, segnatamente se sono adempiute le condizioni di cui agli articoli 52-54 del Codice penale (CP)3. |
2 | Salvo che vi si oppongano interessi preponderanti dell'accusatore privato, il pubblico ministero e il giudice prescindono inoltre dal procedimento penale se: |
a | considerati gli altri fatti contestati all'imputato, il reato in questione non è di rilevanza tale da incidere sensibilmente sulla determinazione della pena o della misura; |
b | la pena che dovrebbe essere inflitta, complementare a una pena pronunciata con decisione passata in giudicato, sarebbe presumibilmente irrilevante; |
c | la pena ipotizzabile per il reato perseguito corrisponderebbe a una pena da computare inflitta all'estero. |
3 | Salvo che vi si oppongano interessi preponderanti dell'accusatore privato, il pubblico ministero e il giudice possono prescindere dal procedimento penale se il reato in questione è già perseguito da un'autorità estera o il perseguimento è delegato a una siffatta autorità. |
4 | Nei casi di cui ai capoversi precedenti, il pubblico ministero e il giudice decidono il non luogo a procedere o l'abbandono del procedimento. |
2.1 Se rend coupable de contrainte, celui qui, en usant de violence envers une personne ou en la menaçant d'un dommage sérieux ou en l'entravant de quelque autre manière dans sa liberté d'action, l'aura obligé à faire, à ne pas faire ou à laisser faire un acte (art.181
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 181 - Chiunque, usando violenza o minaccia di grave danno contro una persona, o intralciando in altro modo la libertà d'agire di lei, la costringe a fare, omettere o tollerare un atto, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2.2 Pour être condamnable, la contrainte doit en outre être illicite. Selon la jurisprudence constante tel est le cas lorsque le but visé ou le moyen utilisé pour atteindre un but n'est pas avec lui dans un rapport interne de connexité ou encore si un moyen de contrainte conforme au droit et utilisé pour atteindre un but légitime constitue au vu des circonstances un moyen de pression abusif ou contraire aux moeurs (ATF 137 IV 326 consid. 3.3.1; 134 IV 216 consid. 4.1; 120 IV 17 consid. 2a/bb; 108 IV 165 consid. 3).
2.3 En l'occurrence, le MPC a partagé l'appréciation du MP-GE, qui avait considéré que les faits dénoncés par le recourant n'étaient pas constitutifs de contrainte et que le litige était de nature purement civile (act. 1.28, p. 4 et act. 1.30, p. 7).
2.4 Le recourant explique qu'il a signé avec l'OMC le 8 octobre 2010 un accord mettant fin aux rapports de travail entre les parties et réglementant les conditions de fin de ceux-ci (act. 1.18; in act. 1, n° 72, p. 11). Le recourant allègue à cet égard avoir signé ledit accord sous la contrainte et contre son gré, soit sous la menace, proférée dès le 5 octobre 2010 par B. et C., d'une procédure de licenciement (act. 1, n° 66, p. 10, n° 75, p. 11 et p. 24; dossier du MP-GE, plainte pénale du 2 mai 2011, n° 152, p. 20; dossier du MPC, plainte pénale du 17 décembre 2012, n° 121, p. 17). Le recourant estime que ce moyen était illicite, car son licenciement unilatéral n'aurait eu ni fondement en droit ni fondement en fait et que l'art. 10.3 du Statut du personnel de l'OMC n'aurait pu le justifier (act. 1, p. 25). En outre, le recourant se prévaut que la contrainte était bien réelle dans la mesure où même si la procédure de licenciement à son encontre avait échouée, elle aurait terni sa réputation, à l'intérieur et à l'extérieur de l'OMC (dossier du MP-GE, plainte pénale du 2 mai 2011, n° 153, p. 20).
2.5 En vertu du Statut du personnel de l'OMC (act. 1.4), il peut y avoir cessation de service dans les cas de démission, avec préavis donné en temps voulu; expiration d'un contrat conformément à ses clauses; licenciement par le Directeur général; retraite; renvoi sans préavis pour faute grave; abandon de poste ou décès (art. 10.1; act. 1.4, p. 6). Le licenciement sur décision du Directeur général (art. 10.1, let. c) peut avoir lieu, selon l'art. 10.3 du Statut du personnel, notamment si cette mesure est souhaitable compte tenu de l'évolution des besoins de l'OMC, les conditions étant fixées d'un commun accord avec le fonctionnaire (let. c), si le travail du fonctionnaire concerné est inférieur aux normes minimales fixées, comme en attestent les rapports d'évaluation annuels (let. d) et si la conduite du fonctionnaire ne correspond pas aux plus hautes qualités d'intégrité requises par ledit Statut, y compris le respect des obligations exposées en détail à l'annexe A de ce Statut (let. e).
2.6 Il ressort du dossier que l'Organe d'appel souhaitait le départ du recourant pour des raisons de perte de confiance et que la qualité du travail du recourant n'était pas la seule dimension du problème (act. 1.16, noos 3-4, p. 1; act. 1.25, n° 6, p. 1). Le recourant estime que la procédure de licenciement que menaçait d'engager B. à son encontre s'il n'acceptait pas le « packaging de départ » proposé et ne quittait pas l'OMC était abusive et illicite. Le recourant relève notamment que la procédure applicable en cas de licenciement prévue par le Mémorandum administratif n° 967 (act. 1.27), soit cinq étapes comprenant un entretien en tête-à-tête, un avertissement préalable, un premier avertissement formel, un deuxième avertissement formel et finalement une décision administrative (act. 1.27, annexe 1, p. 7), n'a pas été dans le cas présent respectée. Le recourant prétend dès lors qu'en le menaçant de recourir à la procédure de licenciement, le Directeur général passait directement à l'étape 5 prévue par ledit Mémorandum (dossier du MP-GE, plainte pénale du 2 mai 2011, n° 173, p. 22). Afin de licencier le recourant aux termes de l'art. 10.3 let. d, il aurait fallu au préalable que la qualité du travail du recourant soit considérée insuffisante dans deux rapports d'évaluation périodique et qu'aucun effort d'amélioration dans le cadre de la procédure du Mémorandum administratif n° 967 n'ait été constaté (act. 1.25, n° 6, p. 1 in fine).
2.7 Il appert dès lors que, contrairement à ce qu'affirme le recourant, aucun moyen de pression illicite n'a été exercé à son égard. Le fait d'avoir exposé au recourant qu'au cas où il refuserait le « packaging de départ » proposé une procédure de licenciement serait initiée à son encontre (act. 1, nos 45 et 66, p. 8 et 10) n'est pas en l'espèce illicite (« [i]f the answer is negative or if no answer is received [by Tuesday 12 October 2010, 1.00 pm], I [B.], in full co-operation with the Chairman of the Appellate Body, will have no other option but to initiate the relevant procedures for you separation from service under Staff Regulation 10.3 »; act. 1.16, n° 9, p. 2). En effet, il ressort du dossier que le recourant s'est simplement vu présenter les alternatives, certes peu agréables, prévues par l'art. 10.3 dudit statut. Soit le recourant fixait, conformément à l'art. 10.3 let. c et d'un commun d'accord avec le Directeur général, les conditions de son départ, soit une procédure de licenciement était entamée avec les conséquences inhérentes à celle-ci. Un licenciement aux termes de l'art. 10.3 let. d aurait ainsi généré la mise en route de la procédure du Mémorandum administratif n° 967 d'une durée approximative d'une année (act. 1.27, p. 7), alors qu'en vertu de l'art. 10.3 let. e l'ouverture d'une enquête administrative aurait probablement été nécessaire (act. 1.25, n° 50).
3. Au demeurant et par surabondance, on ne saurait suivre le recourant lorsqu'il allègue que c'est la « […] menace de licenciement unilatéral, moyen de contrainte illicite, qui est la cause du comportement adopté par le Recourant après le 5 octobre 2010 » (act. 1, p. 27). C'est à cette dernière date, oralement lors d'une réunion avec le recourant puis confirmé par écrit, que B. lui aurait indiqué vouloir engager une procédure de licenciement à son encontre s'il n'acceptait pas l'offre qu'il lui avait été présentée au courant de l'été 2010 pour qu'il quitte l'OMC (act. 1, nos 44 et 52, p. 8; v. supra consid. 2.4). En effet, s'agissant d'une infraction de résultat, le moyen de contrainte illicite doit être la cause du comportement adopté par la victime, conformément à la volonté de l'auteur (Corboz, Les infractions en droit suisse, vol. I, 3e éd., Berne 2010, n° 35 ad art. 181
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 181 - Chiunque, usando violenza o minaccia di grave danno contro una persona, o intralciando in altro modo la libertà d'agire di lei, la costringe a fare, omettere o tollerare un atto, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
d'activité au sein de l'OMC, tel que notamment le problème de renouvellement du titre de séjour ou l'absence de prestation de chômage, font partie intégrante des relations entre l'OMC et son employé (act. 1.28, p. 4). En outre, l'argument selon lequel c'est la perspective d'être mis à mal par une procédure de licenciement qui a contraint le recourant à donner sa démission, il n'est pas pertinent. En effet, il sied de relever que le recourant a engagé de lui-même diverses procédures, soit le 27 avril 2011 une demande de réexamen par le Directeur général de l'OMC (classeur P/6649/11, pièce n° 42 du recours du 18 mai 2011 auprès de la Commission paritaire de recours de l'OMC), le 2 mai 2011 une plainte pénale auprès du MP-GE (procédure n° P76649/2011), le 18 mai 2011 un recours auprès de la Commission paritaire de recours de l'OMC, le 15 décembre 2011 une requête auprès du Tribunal administratif de l'Organisation internationale du travail (procédure n° AT 5-3265) et le 17 décembre 2012 une plainte pénale auprès du MPC (procédure n° SV.13.0157). Il apparaît par ailleurs que ces procédures ont été introduites par le recourant plus de 6 mois après la conclusion de l'accord du 8 octobre 2010 relatif à son départ de l'OMC et après avoir reçu l'entier des indemnités prévues par ledit document (classeur P/6649/11, pièce n° 43 annexée au recours du 18 mai 2011 auprès de la Commission paritaire de recours de l'OMC). Il n'est certes pas reproché au recourant d'avoir fait ces nombreuses démarches. Néanmoins, dans la mesure où il s'expose de son plein gré aux désagréments qu'ils cherchaient à éviter en signant l'accord du 8 octobre 2010, on ne saurait retenir dans le cas d'espèce que la menace de ses supérieurs d'engager une procédure de licenciement à son encontre aurait eu une influence prépondérante sur son acceptation du « packaging de départ ».
4. Il ressort clairement des déclarations et des pièces produites que les éléments constitutifs de l'infraction dénoncée ne sont pas réunis, notamment le caractère illicite de la contrainte (v. supra consid. 2.7), et que le litige est en définitive de nature purement civile. Ainsi, l'autorité intimée ne pouvait légalement ouvrir une enquête pénale (art. 7
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 7 Obbligo di procedere - 1 Nell'ambito delle loro competenze, le autorità penali sono tenute ad avviare e attuare un procedimento se vengono a conoscenza di reati o di indizi di reato. |
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1 | Nell'ambito delle loro competenze, le autorità penali sono tenute ad avviare e attuare un procedimento se vengono a conoscenza di reati o di indizi di reato. |
2 | I Cantoni possono: |
a | escludere o limitare la responsabilità penale dei membri delle loro autorità legislative e giudiziarie e dei membri del loro Governo per espressioni usate nel Parlamento cantonale; |
b | subordinare all'autorizzazione di un'autorità extragiudiziaria il procedimento penale per crimini o delitti che membri delle loro autorità amministrative e giudiziarie hanno commesso nell'esercizio delle proprie funzioni. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 310 Decreto di non luogo a procedere - 1 Il pubblico ministero emana un decreto di non luogo a procedere non appena, sulla base della denuncia o del rapporto di polizia, accerta che: |
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1 | Il pubblico ministero emana un decreto di non luogo a procedere non appena, sulla base della denuncia o del rapporto di polizia, accerta che: |
a | gli elementi costitutivi di reato o i presupposti processuali non sono adempiuti; |
b | vi sono impedimenti a procedere; |
c | si giustifica di rinunciare all'azione penale per uno dei motivi di cui all'articolo 8. |
2 | Per altro, la procedura è retta dalle disposizioni sull'abbandono del procedimento. |
5. Les considérants qui précèdent conduisent au rejet du recours dans la mesure de sa recevabilité.
6. Selon l’art. 428 al. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 428 Assunzione delle spese nella procedura di ricorso - 1 Le parti sostengono le spese della procedura di ricorso nella misura in cui prevalgono o soccombono nella causa. È ritenuta soccombente anche la parte che ha ritirato il ricorso o sul cui ricorso non si è entrati nel merito. |
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1 | Le parti sostengono le spese della procedura di ricorso nella misura in cui prevalgono o soccombono nella causa. È ritenuta soccombente anche la parte che ha ritirato il ricorso o sul cui ricorso non si è entrati nel merito. |
2 | Se una parte ricorrente ottiene una decisione a lei più favorevole, le spese della procedura di impugnazione possono esserle addossate se: |
a | i presupposti della prevalenza nella causa sono stati creati soltanto nell'ambito della procedura di ricorso; o |
b | la decisione impugnata viene modificata soltanto riguardo ad aspetti non sostanziali. |
3 | Se emana essa stessa una nuova decisione, la giurisdizione di ricorso statuisce anche in merito alla liquidazione delle spese prevista dalla giurisdizione inferiore. |
4 | Se la giurisdizione di ricorso annulla una decisione e rinvia la causa alla giurisdizione inferiore perché statuisca nuovamente, la Confederazione o il Cantone sostengono le spese della procedura di ricorso e, secondo il libero apprezzamento della giurisdizione di ricorso, quelle della giurisdizione inferiore. |
5 | Se l'istanza di revisione è accolta, l'autorità penale chiamata in seguito a statuire sulla causa decide secondo libero apprezzamento in merito alle spese del primo procedimento. |
SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF) RSPPF Art. 5 Basi di calcolo - Gli emolumenti sono fissati in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale, della situazione finanziaria delle parti e dell'onere di lavoro della cancelleria. |
SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF) RSPPF Art. 8 Emolumenti riscossi davanti alla Corte dei reclami penali - (art. 73 cpv. 3 lett. c LOAP, art. 63 cpv. 4bis e 5 PA, art. 25 cpv. 4 DPA) |
|
1 | Per la procedura di reclamo ai sensi degli articoli 393 e seguenti del CPP12 e secondo il DPA possono essere riscossi degli emolumenti da 200 a 50 000 franchi. |
2 | Gli emolumenti per le altre procedure condotte secondo il CPP variano tra 200 e 20 000 franchi. |
3 | Gli emolumenti riscossi per le procedure ai sensi della PA variano: |
a | per le cause in cui non entra in linea di conto alcun interesse finanziario: da 100 a 5000 franchi; |
b | per le altre cause: da 100 a 50 000 franchi. |
Par ces motifs, la Cour des plaintes prononce:
1. Le recours est rejeté dans la mesure de sa recevabilité.
2. Un émolument de CHF 2'000.--, couvert pas l'avance de frais déjà versée, est mis à la charge du recourant.
Bellinzone, le 8 octobre 2014
Au nom de la Cour des plaintes
du Tribunal pénal fédéral
Le président: La greffière:
Distribution
- A.
- Ministère public de la Confédération
Indication des voies de recours
Il n’existe pas de voie de recours ordinaire contre la présente décision.