Bundesverwaltungsgericht
Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal


Corte I

A-1966/2017

Sentenza del 26 luglio 2018

Giudici Michael Beusch (presidente del collegio),

Composizione Marianne Ryter, Salome Zimmermann,

cancelliere Manuel Borla.

A._______,

...,
Parti
patrocinata dall'avv. Fabrizio F. Monaci,
Studio legale e notarile Celio-Kraushaar Galfetti Monaci, Piazza Indipendenza 2, casella postale 1820, 6501 Bellinzona,

ricorrente,

contro

Direzione generale delle dogane (DGD),
Divisione principale Procedure ed esercizio, Monbijoustrasse 40,
3003 Berna,

autorità inferiore.

Oggetto Tariffa doganale (carré di maiale).

Fatti:

A.
Il 28 maggio 2014 la A._______ (in seguito anche A._______) ha importato, per la prima volta, per il tramite del dichiarante doganale B._______ di ..., della carne di maiale (in seguito anche merce). Essa, dichiarata presso l'ufficio doganale di ..., suddivisione ... (...) (in seguito Ufficio doganale o UD), recava la dicitura "Carne di animali della specie suina fresche o refrigerate, importate fuori dal contingente doganale voce di tariffa 0203.1199, aliquota di dazio fr. 347.- per 100 kg di peso lordo, massa netta 110 kg, massa lorda 112,5 kg".

Questa prima dichiarazione doganale è stata però corretta dall'UD citato, il quale ha precisato che l'indicazione corretta della merce era "Carré di maiale, soggiacente alla voce di tariffa nr. 0203.1999", con aliquota di 396 CHF per 100 kg di peso lordo.

B.
Tra il 5 giugno e il 21 novembre 2014 sono avvenute successive 18 importazioni della medesima merce con identica dichiarazione in ordine alla voce di tariffa (0203.1999) e all'aliquota di dazio (396 CHF/100 kg). Il 5 dicembre 2014 l'UD ha sottoposto a un controllo materiale la merce importata, la quale è risultata essere conforme alla dichiarazione doganale citata. In seguito tra il 18 dicembre 2014 e il 25 settembre 2015 sono avvenute ulteriori 35 importazioni con identiche dichiarazioni in ordine alla voce di tariffa e all'aliquota di dazio, a cui hanno fatto seguito le decisioni d'imposizione emesse sulla base dei dati dichiarati.

C.
Il 2 ottobre 2015 l'UD citato ha sottoposto ad un nuovo controllo materiale l'invio dichiarato all'importazione, anch'esso analogo ai precedenti.

Conseguentemente, con decisione di imposizione del 6 ottobre 2015, l'UD ha deciso di classificare l'invio controllato, nella voce di tariffa 0203.1991, aliquota di dazio 2'304 CHF/100 kg di peso lordo, con il testo "carré di maiale (lombata)". Avverso tale decisione non è stato interposto ricorso.

D.
Con scritto del 7 dicembre 2015 la Direzione del circondario delle dogane di Lugano (in seguito: D IV) ha avvisato l'importatore che intendeva procedere con la riscossione posticipata della differenza tra i dazi doganali e IVA riferiti alle partite introdotte tra il 18 dicembre 2014 e il 25 settembre 2015 per un importo complessivo di 50'472,65 CHF (48'272,70 CHF per dazi; 1'230,55 CHF per IVA e 969,40 CHF per interessi di mora).

Con scritto del 10 dicembre 2015 la A._______ ha rilevato di ritenere ingiustificata la riscossione posticipata, nella misura in cui essa sarebbe dovuta ad un errore occorso in occasione della scelta della voce di tariffa 0203.1999, non imputabile alla società stessa.

E.
Con decisione di riscossione posticipata del 17 febbraio 2016 la D IV ha stabilito che dovevano essere riscossi a posteriori tributi all'importazione pari a complessivi 50'866,70 CHF. In sunto, la D IV ha rilevato che l'UD ha classificato in modo non corretto il "carré di maiale", con la conseguenza che è stato stabilito un dazio doganale errato, in casu non sufficiente. In questo contesto e sulla scorta della legislazione doganale, la D IV godrebbe quindi della facoltà di riscuotere posticipatamente l'importo dovuto, nel rispetto del termine di un anno dalla decisione di imposizione reputata errata.

F.
Con scritto 22 marzo 2016, la A._______ ha presentato ricorso alla Direzione generale delle dogane (in seguito: DGD) contro la predetta decisione, ponendo dapprima l'interrogativo a sapere se la D IV avesse avuto la competenza decisionale per l'adozione della decisione impugnata. Nel merito essa ha evidenziato che alla merce importata è stata attribuita la giusta posizione tariffale e quindi la giusta aliquota di dazio. Ma se anche così non fosse la A._______ ha censurato la violazione della legislazione doganale, in particolare il mancato ossequio del presupposti alla base della riscossione posticipata fondata sul principio dell'errore dell'amministrazione come pure la violazione del principio della buona fede.

G.
Con decisione su ricorso del 23 febbraio 2017, la DGD ha respinto il predetto ricorso, confermando la decisione di riscossione posticipata del 17 febbraio 2016 della D IV.

H.
Contro la predetta decisione, la A._______ (in seguito: ricorrente o insorgente) ha presentato ricorso con scritto del 3 aprile 2017 dinanzi al Tribunale amministrativo federale (in seguito: Tribunale o TAF), chiedendo che la stessa come pure la decisione del 17 febbraio 2016 della D IV siano dichiarate nulle e in subordine annullate. In buona sostanza l'insorgente ha ravvisato le violazioni del diritto di essere sentito nei suoi corollari della decisione motivata e del diritto ad offrire delle prove pertinenti in casu testimoni, e ad ottenerne l'assunzione. Essa ha ravvisato altresì delle violazioni alla legislazione in materia di dogane, una erronea classificazione tariffale ed infine la violazione del principio della buona fede.

I.
Con risposta del 26 giugno 2017, la DGD si è riconfermata nella propria decisione, evidenziando elementi che per quanto più d'interesse per la presente controversia verranno ripresi in appresso.

J.
Con replica del 31 agosto 2017 e duplica del 7 novembre 2017 le parti si sono riconfermate nelle proprie allegazioni e conclusioni di causa.

K.
Con ordinanza del 31 maggio 2018, il TAF ha invitato l'autorità inferiore a prendere posizione in ordine alla competenza della D IV nel riscuotere posticipatamente la tariffa doganale litigiosa ai sensi dell'art. 85
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 85 Riscossione posticipata di tributi doganali - Se per errore l'UDSC non ha stabilito un tributo doganale o ha stabilito un tributo doganale insufficiente, oppure ha restituito un importo troppo elevato di un tributo doganale, esso può riscuotere posticipatamente l'importo dovuto, purché ne comunichi l'intenzione entro un anno dalla decisione d'imposizione34.
della legge sulle dogane (LD, RS 631).

L.
Con scritto del 6 giugno 2018 l'DGD ha indicato che siccome "né la legge sulle dogane né l'ordinanza sulle dogane" stabiliscono quale sia l'istanza dell'Amministrazione federale delle dogane (in seguito: AFD) abilitata alla riscossione posticipata litigiosa, ciò deve essere determinato sulla base di disposizioni di servizio interne.

Diritto:

1.
1.1
1.1.1 Giusta l'art. 31
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA).
della legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF, RS 173.32), il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'art. 5
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
1    Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
a  la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi;
b  l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi;
c  il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi.
2    Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24
3    Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni.
PA. In particolare, le decisioni emanate dalla DGD possono essere impugnate dinanzi al Tribunale conformemente all'art. 33 lett. d
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni:
a  del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente;
b  del Consiglio federale concernenti:
b1  la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale,
b10  la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie;
b2  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari,
b3  il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita,
b4  il divieto di determinate attività secondo la LAIn30,
b4bis  il divieto di organizzazioni secondo la LAIn,
b5  la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia,
b6  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori,
b7  la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici,
b8  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione,
b9  la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato,
c  del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cbis  del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cquater  del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione;
cquinquies  dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria;
cter  dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria;
d  della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente;
e  degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione;
f  delle commissioni federali;
g  dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende;
h  delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione;
i  delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale.
LTAF. Fatta eccezione per quanto prescritto direttamente dalla LTAF come pure da eventuali normative speciali, la procedura dinanzi allo scrivente Tribunale, nella misura in cui non concerne la procedura di imposizione doganale stessa (cfr. art. 3 lett. e
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 3 - Non sono regolate dalla presente legge:
a  la procedura di autorità nel senso dell'articolo 1 capoverso 2 lettera e in quanto contro le loro decisioni non sia ammissibile un ricorso direttamente ad un'autorità federale;
b  la procedura di prima istanza in materia di personale federale concernente l'istituzione iniziale del rapporto di servizio, la promozione, gli ordini di servizio e l'autorizzazione al procedimento penale contro l'agente;
c  la procedura di prima istanza nelle cause amministrative penali e la procedura d'accertamento della polizia giudiziaria;
d  la procedura della giustizia militare, compresa la giustizia militare disciplinare, la procedura in affari in materia di comando giusta l'articolo 37 come pure la procedura speciale giusta gli articoli 38 e 39 della legge militare del 3 febbraio 199517,18 ...19;
dbis  la procedura in materia di assicurazioni sociali, sempre che la legge federale del 6 ottobre 200021 sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali sia applicabile;
e  la procedura d'imposizione doganale;
fbis  la procedura di prima istanza in altre cause amministrative, quando la loro natura esige di dirimerle sul posto con decisione immediatamente esecutiva.
della legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa [PA, RS 172.021]), è retta dalla PA.

1.1.2 Nel proprio atto ricorsuale la ricorrente ha lamentato l'assenza di una base legale che conferisca competenza decisionale della contestata riscossione posticipata alla D IV, rispettivamente la carente motivazione in ordine a tale punto da parte dell'autorità inferiore. In altre parole essa ha censurato la violazione del diritto di essere sentito nel suo corollario appunto di una carente motivazione della decisione impugnata.

1.1.3 Sennonché tale aspetto, quale presupposto processuale, deve essere determinato d'ufficio nel quadro della competenza decisionale della presente autorità. Par tale ragione il Tribunale ha chiesto all'autorità inferiore di prendere posizione in ordine alla competenza giurisdizionale della D IV. In questo contesto non può quindi trovare tutela l'allegazione della ricorrente in ordine alla violazione del diritto di essere sentito e meglio ad una carente motivazione della decisione impugnata.

Ora, conseguentemente allo scritto di questo Tribunale, la DGD ha precisato che la competenza della D IV nella riscossione posticipata dei tributi qui litigiosi si fonda su regolamenti interni. Tale fondamento può trovare qui conferma. Va infatti rilevato che a differenza dell'art. 126 della previgente legge federale del 1° ottobre 1925 sulle dogane (vLD, RO 42 307), l'art. 85
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 85 Riscossione posticipata di tributi doganali - Se per errore l'UDSC non ha stabilito un tributo doganale o ha stabilito un tributo doganale insufficiente, oppure ha restituito un importo troppo elevato di un tributo doganale, esso può riscuotere posticipatamente l'importo dovuto, purché ne comunichi l'intenzione entro un anno dalla decisione d'imposizione34.
LD non indica quale divisione dell'AFD sia competente per tale riscossione. Nemmeno l'Ordinanza sulle dogane (OD, RS 631.01) e i materiali legislativi permettono di chiarire tale aspetto. Per contro l'art. 29 cpv. 1 lett. a
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 29 Competenze degli uffici doganali, orario e luogo dell'imposizione - 1 L'UDSC stabilisce per i singoli uffici doganali:
1    L'UDSC stabilisce per i singoli uffici doganali:
a  quali sono le loro competenze;
b  gli orari in cui vengono espletate le operazioni d'imposizione;
c  il luogo in cui si svolge l'imposizione (area ufficiale).
2    Esso tiene conto delle necessità nazionali e regionali e rende note le sue disposizioni in modo appropriato.
3    Gli uffici doganali possono effettuare le operazioni d'imposizione anche fuori dell'area ufficiale, segnatamente al domicilio dello speditore o del destinatario.
LD indica che "l'AFD stabilisce per i singoli uffici doganali quali sono le loro competenze", rispettivamente l'art. 94
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 94 Compiti di natura doganale - L'UDSC esegue la legislazione doganale e i trattati internazionali la cui esecuzione rientra nelle sue competenze.
LD evidenzia come l'AFD "esegue la legislazione doganale e i trattati internazionali la cui esecuzione rientra nelle sue competenze". A questo contesto legislativo consegue quindi che i regolamenti interni possono statuire quale divisione sia competente e quindi precisare la base legale. In concreto tali regolamenti sono chiari e non soggetti ad interpretazione: in particolare essi indicano che "gli UD avviano la procedura di riscossione posticipata se accertano che, a seguito dell'imposizione, un importo non è stato riscosso o è stato riscosso un importo insufficiente"; inoltre "gli UD comunicano alle persone soggette all'obbligo di dichiarazione l'intenzione di riscuotere a posteriori l'importo e chiedono, verbalmente o con una semplice lettera modello il consenso scritto della controparte. Se la persona soggetta all'obbligo di dichiarazione acconsente l'UD procede alla riscossione posticipata". Qualora la persona soggetta all'obbligo di dichiarazione si opponga "l'UD trasmette l'incarto alla DC che accorda formalmente il diritto di essere sentiti".

1.1.4 Ferme queste premesse il regolamento interno menzionato può determinare la competenza della D IV nell'adozione della decisione di riscossione posticipata. Pertanto la decisione impugnata, emanata dalla DGD, può essere impugnata dinanzi al presente Tribunale conformemente all'art. 33 lett. d
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni:
a  del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente;
b  del Consiglio federale concernenti:
b1  la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale,
b10  la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie;
b2  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari,
b3  il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita,
b4  il divieto di determinate attività secondo la LAIn30,
b4bis  il divieto di organizzazioni secondo la LAIn,
b5  la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia,
b6  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori,
b7  la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici,
b8  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione,
b9  la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato,
c  del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cbis  del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cquater  del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione;
cquinquies  dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria;
cter  dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria;
d  della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente;
e  degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione;
f  delle commissioni federali;
g  dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende;
h  delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione;
i  delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale.
LTAF.

1.2 Il ricorso è stato interposto tempestivamente (art. 20
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 20 - 1 Un termine computato in giorni, se deve essere notificato alle parti, comincia a decorrere il giorno dopo la notificazione.
1    Un termine computato in giorni, se deve essere notificato alle parti, comincia a decorrere il giorno dopo la notificazione.
2    Se non deve essere notificato alle parti, esso comincia a decorrere il giorno dopo l'evento che lo fa scattare.
2bis    Una notificazione recapitabile soltanto dietro firma del destinatario o di un terzo autorizzato a riceverla è reputata avvenuta al più tardi il settimo giorno dopo il primo tentativo di consegna infruttuoso.49
3    Se l'ultimo giorno del termine è un sabato, una domenica o un giorno riconosciuto festivo dal diritto federale o cantonale, il termine scade il primo giorno feriale seguente. È determinante il diritto del Cantone ove ha domicilio o sede la parte o il suo rappresentante.50
segg., art. 50
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 50 - 1 Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione.
1    Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione.
2    Il ricorso per denegata o ritardata giustizia può essere interposto in ogni tempo.
PA), nel rispetto delle esigenze di contenuto e di forma previste dalla legge
(art. 52
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
1    L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
2    Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi.
3    Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso.
PA).

1.3 L'atto impugnato è una decisione della DGD fondata sul diritto pubblico federale giusta l'art. 5
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
1    Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
a  la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi;
b  l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi;
c  il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi.
2    Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24
3    Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni.
PA, che condanna la ricorrente al pagamento posticipato di tributi doganali e dell'IVA come pure di interessi di mora. Poiché la decisione impugnata comporta un onere pecuniario per la ricorrente, quest'ultimo risulta legittimato a ricorrere ai sensi dell'art. 48 cpv. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi:
1    Ha diritto di ricorrere chi:
a  ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo;
b  è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e
c  ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa.
2    Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto.
PA.

1.4 Visto quanto precede, il ricorso è ricevibile in ordine e viene esaminato nel merito.

2.

2.1 Con ricorso al Tribunale amministrativo federale possono essere invocati la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento (art. 49 lett. a
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere:
a  la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento;
b  l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti;
c  l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso.
PA), l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti (art. 49 lett. b
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere:
a  la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento;
b  l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti;
c  l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso.
PA) e l'inadeguatezza (art. 49 lett. c
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere:
a  la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento;
b  l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti;
c  l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso.
PA; cfr. Moser/Beusch/Kneubühler, Prozessieren vor dem Bundesverwaltungsgericht, 2a ed. 2013, n. 2.149).

2.2 Il Tribunale amministrativo federale non è vincolato né dai motivi addotti (cfr. art. 62 cpv. 4
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 62 - 1 L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte.
1    L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte.
2    Essa può modificare a pregiudizio di una parte la decisione impugnata quando questa violi il diritto federale o poggi su un accertamento inesatto o incompleto dei fatti; per inadeguatezza, la decisione impugnata non può essere modificata a pregiudizio di una parte, a meno che la modificazione giovi ad una controparte.
3    L'autorità di ricorso che intenda modificare la decisione impugnata a pregiudizio di una parte deve informarla della sua intenzione e darle la possibilità di esprimersi.
4    L'autorità di ricorso non è vincolata in nessun caso dai motivi del ricorso.
PA), né dalle considerazioni giuridiche della decisione impugnata, né dalle argomentazioni delle parti (cfr. sentenza del TAF
A-7174/2016 del 25 aprile 2018 consid. 2.2 con rinvii; Moor/Poltier, Droit administratif, vol. II, 3a ed. 2011, no. 2.2.6.5, pag. 300). I principi della massima inquisitoria e dell'applicazione d'ufficio del diritto sono tuttavia limitati: l'autorità competente procede difatti spontaneamente a constatazioni complementari o esamina altri punti di diritto solo se dalle censure sollevate o dagli atti risultino indizi in tal senso (cfr. sentenza A-7174/2016 consid. 2.2 con rinvii). Secondo il principio di articolazione delle censure ("Rügeprinzip") l'autorità di ricorso non è tenuta a esaminare le censure che non appaiono evidenti o non possono dedursi facilmente dalla constatazione e presentazione dei fatti, non essendo a sufficienza sostanziate (cfr. Moser/Beusch/Kneubühler, op. cit., n. 1.55). Il principio inquisitorio non è quindi assoluto, atteso che la sua portata è limitata dal dovere delle parti di collaborare all'istruzione della causa (cfr. DTF 128 II 139 consid. 2b). Il dovere processuale di collaborazione concernente in particolare il ricorrente che interpone un ricorso al Tribunale nel proprio interesse, comprende, in particolare, l'obbligo di portare le prove necessarie, d'informare il giudice sulla fattispecie e di motivare la propria richiesta, ritenuto che in caso contrario arrischierebbe di dover sopportare le conseguenze della carenza di prove (cfr. art. 52
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
1    L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
2    Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi.
3    Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso.
PA; cfr. sentenza A-7174/2016 consid. 2.2 con rinvii; Moor/Poltier, op. cit., no. 2.2.6.3, pag. 293 e segg.).

3.
3.1 Prima di affrontare le singole censure di merito avanzate nel gravame, occorre dirimere la censura in ordine alla violazione del diritto di essere sentito. L'insorgente ha infatti evidenziato l'assenza ingiustificata dell'assunzione di diversi mezzi probatori offerti, segnatamente l'audizione testimoniale di alcuni professionisti del ramo, allegata ancora in questa sede, al fine di comprovare la distinzione tra i tagli di carni in particolare tra la lombata, la lonza e il carré.

3.2 Per costante giurisprudenza, il diritto di essere sentito sancito
all'art. 29 cpv. 2
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole.
1    In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole.
2    Le parti hanno diritto d'essere sentite.
3    Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti.
Cost. comprende anche - pur valendo nella procedura amministrativa, di regola, il principio inquisitorio - la facoltà per l'interessato di offrire mezzi di prova su punti rilevanti e di partecipare alla loro assunzione, o perlomeno di potersi esprimere sui risultati, in quanto possano influire sul giudizio (DTF 136 I 265 consid. 3.2; 135 II 286 consid. 5.1; 129 II 497 consid. 2.2 e riferimenti). Tale garanzia non impedisce tuttavia all'autorità in causa di procedere ad un apprezzamento anticipato delle prove richieste, se è convinta che esse non potrebbero condurla a modificare la sua opinione (cfr. art. 33
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 33 - 1 L'autorità ammette le prove offerte dalla parte se paiano idonee a chiarire i fatti.
1    L'autorità ammette le prove offerte dalla parte se paiano idonee a chiarire i fatti.
2    Se la loro assunzione implichi una spesa relativamente elevata, che andrebbe a carico della parte ove fosse soccombente, l'autorità può subordinarla alla condizione che la parte anticipi, entro un termine, le spese che possono essere ragionevolmente pretese da essa; la parte indigente ne è dispensata.
PA; DTF 136 I 229 consid. 5.3; 130 II 425 consid. 2.1; 125 I 127 consid. 6c/cc in fine; 124 I 208 consid. 4a e le sentenze citate).

3.3 Nella fattispecie, l'offerta dei mezzi di prova in ordine all'assunzione di diversi teste deve essere respinta, siccome le richieste delle audizioni dei testi elencati non apporterebbero alcun elemento utile per il presente giudizio, lo stesso potendo venir emanato sulla scorta del materiale già agli atti, come si vedrà nei considerandi qui di seguito.

3.4 A fronte di quanto sopra menzionato l'allegazione della ricorrente in ordine alla violazione del diritto di essere sentito nel corollario del diritto ad offrire mezzi di prova è respinta.

4.
Nel merito del ricorso, la ricorrente ha censurato la violazione della legislazione in materia doganale in particolare l'assenza dei presupposti per l'applicazione di una riscossione posticipata, l'erronea classificazione tariffale della merce ed infine la violazione del principio della buona fede.

5.
5.1 Giusta la legislazione doganale (cfr. art. 7
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 7 Principio - Le merci introdotte nel territorio doganale o asportate da esso sono soggette all'obbligo doganale e devono essere tassate secondo la presente legge e la legge sulla tariffa delle dogane7.
LD), le merci introdotte nel territorio doganale o asportate da esso sono soggette all'obbligo doganale e devono essere tassate secondo la LD, nonché la legge federale del 9 ottobre 1986 sulla tariffa delle dogane (LTD, RS 632.10). L'art. 1 cpv. 1
SR 632.10 Legge del 9 ottobre 1986 sulla tariffa delle dogane (LTD)
LTD Art. 1 Obbligo doganale generale - 1 Tutte le merci introdotte nel territorio doganale o asportate da esso devono essere imposte conformemente alla tariffa generale degli allegati 1 e 2.4
1    Tutte le merci introdotte nel territorio doganale o asportate da esso devono essere imposte conformemente alla tariffa generale degli allegati 1 e 2.4
2    Sono salve le deroghe previste in trattati, in disposizioni speciali di leggi o in ordinanze emanate dal Consiglio federale in virtù della presente legge.
LTD precisa che tutte le merci importate o esportate attraverso la linea doganale svizzera devono essere sdoganate conformemente alla tariffa generale degli allegati 1 e 2, i quali informano circa i dazi all'importazione come pure circa l'eventuale contingente doganale ([tra le tante] sentenza del TAF
A-3798/2009 del 27 marzo 2012 consid. 5.1.1). Sono salve le deroghe previste in trattati, in disposizioni speciali di legge o in ordinanze emanate dal Consiglio federale che si fondano sulla LTD (cfr. art. 2 cpv. 1
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 2 Diritto internazionale - 1 Rimangono salvi i trattati internazionali.
1    Rimangono salvi i trattati internazionali.
2    Il Consiglio federale emana le disposizioni necessarie all'esecuzione di trattati, decisioni e raccomandazioni internazionali che concernono campi normativi della presente legge, sempre che non si tratti di disposizioni importanti che contengono norme di diritto secondo l'articolo 164 capoverso 1 della Costituzione federale.
LD; art. 1 cpv. 2
SR 632.10 Legge del 9 ottobre 1986 sulla tariffa delle dogane (LTD)
LTD Art. 1 Obbligo doganale generale - 1 Tutte le merci introdotte nel territorio doganale o asportate da esso devono essere imposte conformemente alla tariffa generale degli allegati 1 e 2.4
1    Tutte le merci introdotte nel territorio doganale o asportate da esso devono essere imposte conformemente alla tariffa generale degli allegati 1 e 2.4
2    Sono salve le deroghe previste in trattati, in disposizioni speciali di leggi o in ordinanze emanate dal Consiglio federale in virtù della presente legge.
LTD).

5.2
5.2.1 Il regime doganale, è fondato sul principio dell'autodichiarazione. In virtù di detto principio, la persona soggetta all'obbligo di dichiarazione (cfr. art. 26
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 26 Persone soggette all'obbligo di dichiarazione - Sono soggette all'obbligo di dichiarazione:
a  le persone soggette all'obbligo di presentare la merce in dogana;
b  le persone incaricate di allestire la dichiarazione doganale;
c  ...
d  le persone che modificano l'impiego previsto di una merce.
LD) deve presentare la merce in dogana e dichiararla sommariamente, presentando altresì i documenti di scorta (cfr. art. 25 cpv. 1
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 25 Dichiarazione - 1 Entro il termine fissato dall'UDSC, la persona soggetta all'obbligo di dichiarazione deve dichiarare per l'imposizione le merci presentate in dogana e dichiarate sommariamente e presentare i documenti di scorta.
1    Entro il termine fissato dall'UDSC, la persona soggetta all'obbligo di dichiarazione deve dichiarare per l'imposizione le merci presentate in dogana e dichiarate sommariamente e presentare i documenti di scorta.
2    Nella dichiarazione doganale occorre precisare la destinazione doganale delle merci.
3    Nell'interesse della vigilanza doganale, l'UDSC può prevedere che le merci siano dichiarate all'ufficio doganale prima di essere introdotte nel territorio doganale o asportate da esso.
4    Prima di consegnare la dichiarazione doganale la persona soggetta all'obbligo di dichiarazione può esaminare o far esaminare a proprie spese e a proprio rischio le merci dichiarate sommariamente.
LD). Detto in altri termini, la legge doganale impone alle persone soggette all'obbligo della dichiarazione doganale di prendere tutte le disposizioni necessarie, secondo la legge e i regolamenti, per l'esecuzione del controllo doganale stesso e stabilire l'obbligazione doganale (cfr. sentenze del TAF
A-3056/2015 del 22 dicembre 2016 consid. 5.1.2; A-3798/2009 del 27 marzo 2012 consid. 5.1.2; A-393/2009 del 14 aprile 2011 consid. 3.1). In virtù di detto principio, le persone soggette all'obbligo di dichiarazione hanno la piena responsabilità per la presentazione nonché la completa, corretta e tempestiva dichiarazione della merce. A loro vengono pertanto poste delle esigenze severe in rapporto al loro dovere di diligenza (cfr. [tra le tante] sentenze del TAF A-5519/2012 del 31 marzo 2014 consid. 4.3 con rinvii; A-817/2013 del 7 ottobre 2013 consid. 4.2 con rinvii).

Di conseguenza, il contribuente deve lui stesso esaminare se adempie le condizioni di assoggettamento e, in caso di dubbi, informarsi tempestivamente presso le competenti autorità doganali. Se si astiene dal richiedere i necessari chiarimenti, egli non può successivamente appellarsi alle proprie conoscenze lacunose o invocare la violazione del principio della buona fede per opporsi alla riscossione dei tributi doganali (cfr. DTF 135 IV 217 consid. 2.1.3; 112 IV 53 consid. 1). In particolare, egli non può desumere alcunché dal principio della buona fede, segnatamente in ordine al fatto che le autorità doganali non hanno notato - prima - il carattere inesatto delle indicazioni contenute nella sua dichiarazione doganale (cfr. DTF 129 II 385 consid. 3.6; sentenza del TF 2A.461/2003 del 20 gennaio 2004 consid. 3.2). Per le autorità doganali chiamate a statuire sull'imposizione ai tributi, non sussiste infatti alcun obbligo di controllare sistematicamente se la dichiarazione doganale sia corretta e completa (cfr. art. 32
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 32 Esame sommario - 1 L'ufficio doganale può esaminare in modo approfondito o saltuario se la dichiarazione doganale è formalmente corretta e completa e se è corredata dei documenti di scorta richiesti.
1    L'ufficio doganale può esaminare in modo approfondito o saltuario se la dichiarazione doganale è formalmente corretta e completa e se è corredata dei documenti di scorta richiesti.
2    Se tale non è il caso, esso restituisce la dichiarazione doganale affinché sia rettificata o completata. Se accerta errori manifesti, li rettifica d'intesa con la persona soggetta all'obbligo di dichiarazione.
3    Se l'ufficio doganale non ha accertato una lacuna esistente e non ha restituito la dichiarazione doganale, la persona soggetta all'obbligo di dichiarazione non può dedurne alcun diritto.
4    L'ufficio doganale restituisce le merci che non devono essere introdotte, importate, esportate o fatte transitare nel territorio doganale, ma che sono dichiarate regolarmente per l'imposizione doganale, sempre che non debbano essere distrutte.
LD; sentenza del TAF A-5519/2012 del 31 marzo 2014 consid. 4.3).

5.2.2 Giusta l'art. 85
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 85 Riscossione posticipata di tributi doganali - Se per errore l'UDSC non ha stabilito un tributo doganale o ha stabilito un tributo doganale insufficiente, oppure ha restituito un importo troppo elevato di un tributo doganale, esso può riscuotere posticipatamente l'importo dovuto, purché ne comunichi l'intenzione entro un anno dalla decisione d'imposizione34.
LD (riscossione posticipata di tributi doganali
[Nachforderung von Zollabgaben]), se per errore l'AFD non ha stabilito un tributo doganale o ha stabilito un tributo doganale insufficiente, oppure ha restituito un importo troppo elevato di un tributo doganale, essa può riscuotere posticipatamente l'importo dovuto, purché ne comunichi l'intenzione entro un anno dalla decisione d'imposizione (sentenze del TAF
A-3005/2016 del 6 aprile 2017 consid. 3.7.2.1; A-7682/2009 del 15 giugno 2010 consid. 3.1; in precedenza, cfr. art. 126 vLD.).

La riscossione posticipata ai sensi di quest'articolo contempla in altre parole la facoltà di sottoporre a revisione un debito doganale cresciuto in giudicato (rechtskräftig veranlagte Zollschuld) (sentenze del TAF A-525/2013 del 25 novembre 2013 consid. 2.6). In proposito va detto che ciò si giustifica in considerazione delle circostanze particolari, quali la determinazione dei tributi sulla base di una dichiarazione presentata, secondo il principio dell'autodichiarazione, e della rapidità d'esecuzione della tassazione negli uffici doganali. Ne consegue quindi che, nell'interesse del fisco, l'Amministrazione delle dogane deve potere procedere facilmente a delle rettificazioni, a condizione di essere incorsa in un errore durante la tassazione (Messaggio concernente una nuova legge sulle dogane del 15 dicembre 2003, pag. FF 2004 485, 571).

5.2.3 Nel dettaglio i requisiti posti all'art. 85
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 85 Riscossione posticipata di tributi doganali - Se per errore l'UDSC non ha stabilito un tributo doganale o ha stabilito un tributo doganale insufficiente, oppure ha restituito un importo troppo elevato di un tributo doganale, esso può riscuotere posticipatamente l'importo dovuto, purché ne comunichi l'intenzione entro un anno dalla decisione d'imposizione34.
LD sono l'esistenza di una decisione cresciuta in giudicato, la determinazione oggettivamente erronea di un credito doganale a discapito degli interessi della Confederazione, rispettivamente il rimborso troppo elevato di tributi doganali, l'errore dell'Amministrazione delle dogane e il rispetto del termine annuale menzionato (esso non può essere interrotto o sospeso [ATF 94 I 475 consid. 2]; sentenza del TAF A-3005/2016 del 6 aprile 2017 consid. 3.7.2.1); tale termine inizia a decorrere il giorno seguente la decisione di tassazione, e termina il suo decorso con la semplice comunicazione da parte dell'autorità circa la volontà di riscuotere susseguentemente il credito (Michael Beusch, in Kocher/Clavadetscher [ed.], Stämpflis Handkommentar Zollgesetz [ZG], 2009, n. 3 ad art. 85).

Va inoltre evidenziato che un errore da parte del debitore non rappresenta un requisito per determinare la riscossione posticipata (sentenze del TAF A-525/2013 del 25 novembre 2013 consid. 2.6, A-931/2008 del 25 giugno 2008 consid. 2.4.2) come pure che la pretesa dell'amministrazione potrebbe, secondo le circostanze, opporsi ad allegazioni fondate sul principio della fiducia (sentenza del TAF A-525/2013 del 25 novembre 2013 consid. 5.1).

5.2.4 Per quanto attiene al requisito dell'errore, va rilevato che la CRD, autorità competente (fino al 31 dicembre 2006) per statuire sui ricorsi in materia doganale interposti contro le decisioni della DGD, ha sviluppato una propria giurisprudenza, evidenziando che una riscossione posticipata ai sensi dell'art. 126 vLD poteva avvenire non solo quando l'AFD aveva giudicato in modo erroneo una situazione di fatto ma pure allorquando essa aveva apprezzato erroneamente in diritto (sentenza del TAF A-7519/2006 del 14 febbraio 2008 consid. 5; decisione della CRD del 29 luglio 2004, in JAAC 69.16 consid. 3a/bb; cfr. DTF 82 I 251 consid. 2; cfr. anche Blumenstein/Locher, System des schweizerischen Steuerrechts, 7e éd., 2016, p. 418 s.). La CRD aveva pure considerato che l'art. 126 vLD permetteva di correggere delle decisioni di tassazione errate, indipendentemente dall'elemento di tassazione oggetto dell'errore (cfr. sentenza del TAF
A-7519/2006 del 14 febbraio 2008 consid. 5). In questo contesto la CRD ha rilevato che l'errore poteva essere oggettivo, segnatamente in ordine alla natura della merce sottoposta a tributi, ma pure legato ad un apprezzamento giuridico inesatto (decisione della CRD del 29 luglio 2004, in JAAC 69.16 consid. 3a/bb). Questa giurisprudenza ha trovato conferma da questo Tribunale, ancora recentemente (cfr. sentenza del TAF
A-3005/2016 del 6 aprile 2017 consid. 3.7.2.2).

5.3 Nel caso in esame risulta essere controverso individuare se l'amministrazione sia incorsa o meno in un errore ai sensi di legge.

Infatti, come esposto in narrativa, dalla documentazione agli atti emerge che in occasione della prima importazione al 28 maggio 2014, l'UD competente ha posto una rettifica alla dichiarazione, e meglio la dicitura "Carne di animali della specie suina fresche o refrigerate, importate fuori dal contingente doganale" è stata cancellata con l'apposizione di una riga e sostituita con la dicitura "carré di maiale" (cfr. Fatti, lettera A). In altre parole l'UD ha effettuato una valutazione in concreto della merce, optando quindi per una determinata classificazione (0203.1999 [carré di maiale]). In questo contesto, ha fatto evidentemente anche seguito una modifica dell'aliquota di dazio da 347 CHF a 396 CHF. Ora, conformandosi a questa rettifica la ricorrente ha operato altre successive 18 importazioni con identiche dichiarazioni in ordine alla voce di tariffa e di aliquota di dazio. Tale modus operandi pone già qualche serio dubbio circa l'esistenza di un errore delle autorità ai sensi della legislazione doganale.

Ma vi è di più. L'UD citato ha effettuato un controllo materiale il 5 dicembre 2014 in occasione dell'importazione numero 20 (cfr. Fatti, lettera B). In questo contesto esso ha nuovamente riconosciuto come alla merce importata doveva corrispondere la voce di tariffa 0203.1999 (carré di maiale) e l'aliquota di dazio 396 CHF/100 kg, rispettivamente come fosse quindi corretta la dichiarazione presentata. In seguito tra il 18 dicembre 2014 e il 25 settembre 2015 sono avvenute ulteriori 35 importazioni con identiche dichiarazioni, in ordine alla voce di tariffa e all'aliquota di dazio, a cui hanno fatto seguito le decisioni d'imposizione emesse sulla base dei dati.

In questo contesto, considerate la rettifica del 28 maggio 2014 e il controllo materiale del 5 dicembre 2014, mal si comprendono le allegazioni dell'autorità di prima istanza. In altre parole alla luce delle circostanze fattuali oggettive, che l'autorità doganale non contesta, il presente Tribunale non può condividere la decisione impugnata, in punto al requisito dell'errore. In particolare l'autorità doganale non ha commesso errore in occasione delle importazioni tra il 28 maggio 2014 e fino al dicembre 2015, bensì ha ponderato e valutato la fattispecie a cui ha fatto seguito un apprezzamento e degli atti concreti segnatamente in ordine alla voce tariffale e all'aliquota di dazio. Questo apprezzamento è mutato in occasione del controllo materiale contestualmente all'importazione del 2/6 ottobre 2015 (cfr. Fatti, lettera C). Senza voler entrare nel merito della corretta valutazione o meno è sufficiente costatare, per il caso che qui ci occupa, il mutato apprezzamento dell'autorità doganale che esclude l'errore ai sensi dell'art. 85
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 85 Riscossione posticipata di tributi doganali - Se per errore l'UDSC non ha stabilito un tributo doganale o ha stabilito un tributo doganale insufficiente, oppure ha restituito un importo troppo elevato di un tributo doganale, esso può riscuotere posticipatamente l'importo dovuto, purché ne comunichi l'intenzione entro un anno dalla decisione d'imposizione34.
LD. In questo contesto va inoltre evidenziato, come giustamente rilevato dalla ricorrente, che la ratio legis dell'art. 85
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 85 Riscossione posticipata di tributi doganali - Se per errore l'UDSC non ha stabilito un tributo doganale o ha stabilito un tributo doganale insufficiente, oppure ha restituito un importo troppo elevato di un tributo doganale, esso può riscuotere posticipatamente l'importo dovuto, purché ne comunichi l'intenzione entro un anno dalla decisione d'imposizione34.
LD dispone la facoltà di procedere alla riscossione posticipata, poiché la procedura d'imposizione doganale è molto rapida, ciò che potrebbe dare adito ad errori: come già evidenziato ciò non è avvenuto nel caso in esame, tenuto conto in particolare della rettifica e del controllo materiale sopra citati da parte dell'UD.

Ora, considerato che l'esistenza di un errore da parte dell'amministrazione rappresenta un requisito cumulativo per procedere con una riscossione posticipata dei contributi, non occorre analizzare oltre l'adempimento dei rimanenti requisiti.

5.4 Ne discende quindi che la censura in ordine alla violazione della legge sulle dogane, in particolare dell'art 85
SR 631.0 Legge del 18 marzo 2005 sulle dogane (LD)
LD Art. 85 Riscossione posticipata di tributi doganali - Se per errore l'UDSC non ha stabilito un tributo doganale o ha stabilito un tributo doganale insufficiente, oppure ha restituito un importo troppo elevato di un tributo doganale, esso può riscuotere posticipatamente l'importo dovuto, purché ne comunichi l'intenzione entro un anno dalla decisione d'imposizione34.
LD, risulta essere fondata, con la conseguenza che la decisione impugnata vìola questa legislazione.

6.
Alla luce del considerando che precede, le ulteriori censure allegate dalla ricorrente, e meglio la violazione del principio della buona fede e la violazione della legislazione doganale in ordine ad un'errata classificazione tariffale, non vengono trattate in questa sede, poiché ininfluenti per l'esito del ricorso, il quale deve essere accolto. Conseguentemente la decisione impugnata e la decisione della D IV del 17 febbraio 2016 vanno integralmente annullate.

7.
Visto l'esito della procedura, nessuna spesa processuale è messa a carico dell'insorgente e dell'autorità inferiore (cfr. art. 63
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
1    L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
2    Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi.
3    Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura.
4    L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100
4bis    La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla:
a  da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario;
b  da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101
5    Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105
PA). Alla crescita in giudicato del presente giudizio, l'anticipo spese di 4'250 CHF versato a suo tempo dalla ricorrente le verrà pertanto restituito.

Il medesimo principio vale per la procedura ricorsuale davanti alla prima istanza. In proposito siccome la ricorrente ha pagato un anticipo spese nel quadro di tale procedura, esso deve esserle restituito.

Giusta l'art. 64 cpv. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 64 - 1 L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato.
1    L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato.
2    Il dispositivo indica l'ammontare dell'indennità e l'addossa all'ente o all'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, in quanto non possa essere messa a carico di una controparte soccombente.
3    Se una controparte soccombente ha presentato conclusioni indipendenti, l'indennità può essere messa a suo carico, secondo la propria solvenza.
4    L'ente o l'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, risponde dell'indennità addossata a una controparte soccombente, in quanto non possa essere riscossa.
5    Il Consiglio federale disciplina la determinazione delle spese ripetibili.106 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005107 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010108 sull'organizzazione delle autorità penali.109
PA in relazione con l'art. 7 cpv. 1 del regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF, RS 173.320.2), se ammette il ricorso, l'autorità giudicante assegna alla ricorrente un'indennità per le spese che ha sopportato. Lo scrivente Tribunale può statuire d'ufficio in merito alle ripetibili in base alla nota d'onorario del patrocinatore, ove esiste, nonché sugli atti e di regola senza dover procedere con una motivazione circostanziata (cfr. art. 10
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF)
TS-TAF Art. 10 Onorario dell'avvocato ed indennità dei mandatari professionali che non sono avvocati - 1 L'onorario dell'avvocato e l'indennità dovuta ai mandatari professionali che non sono avvocati sono calcolati in funzione del tempo necessario alla rappresentanza della parte.
1    L'onorario dell'avvocato e l'indennità dovuta ai mandatari professionali che non sono avvocati sono calcolati in funzione del tempo necessario alla rappresentanza della parte.
2    La tariffa oraria per gli avvocati oscilla tra un minimo di 200 e un massimo di 400 franchi, per i rappresentanti professionali che non sono avvocati tra un minimo di 100 e un massimo di 300 franchi. L'imposta sul valore aggiunto non è compresa in dette tariffe.
3    Nelle cause con interesse pecuniario, l'onorario dell'avvocato o l'indennità dovuta ai mandatari professionali che non sono avvocati possono essere adeguatamente aumentati.
segg. TS-TAF). Qualora la ricorrente è stata rappresentata da un patrocinatore pure davanti alla prima istanza devono esserle riconosciute parimenti le spese sopportate in questo contesto.

In concreto, tenuto conto degli atti della causa e del fatto che la ricorrente ha agito nella presente procedura, come pure nelle precedente, facendosi assistere da un legale iscritto nel registro degli avvocati del Cantone Ticino, la concessione di un'indennità per spese ripetibili appare qui giustificata e viene fissata, per entrambe le procedure, a 6'375 CHF. Alla crescita in giudicato del presente giudizio, tale importo dovrà essere versato alla ricorrente dall'autorità inferiore, qui parte soccombente.

(il dispositivo è sulla pagina seguente)

Per questi motivi, il Tribunale amministrativo federale pronuncia:

1.
Il ricorso è integralmente accolto. Di conseguenza, la decisione del 23 febbraio 2017 della Direzione generale delle dogane come pure la decisione del 17 febbraio 2016 della Direzione del circondario delle dogane di Lugano sono annullate.

2.
L'anticipo spese versato dalla ricorrente nel quadro della procedura ricorsuale davanti all'autorità inferiore deve esserle restituito alla crescita in giudicato del presente giudizio.

3.
Non si prelevano spese processuali. Alla crescita in giudicato della presente sentenza, l'anticipo spese di 4'250 franchi versato a suo tempo dalla ricorrente, le verrà restituito.

4.
Ad avvenuta crescita in giudicato del presente giudizio, l'autorità inferiore corrisponderà alla ricorrente l'importo di 6'375 franchi, a titolo di indennità di ripetibili per entrambe le procedure ricorsuali, davanti all'autorità inferiore e davanti a questo Tribunale.

5.
Comunicazione a:

- ricorrente (atto giudiziario)

- autorità inferiore (n. di rif. ...; atto giudiziario)

I rimedi giuridici sono menzionati alla pagina seguente.

Il presidente del collegio: Il cancelliere:

Michael Beusch Manuel Borla

Rimedi giuridici:

Contro la presente decisione può essere interposto ricorso in materia di diritto pubblico al Tribunale federale, 1000 Losanna 14, entro un termine di 30 giorni dalla sua notificazione (art. 82 e
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF)
TS-TAF Art. 10 Onorario dell'avvocato ed indennità dei mandatari professionali che non sono avvocati - 1 L'onorario dell'avvocato e l'indennità dovuta ai mandatari professionali che non sono avvocati sono calcolati in funzione del tempo necessario alla rappresentanza della parte.
1    L'onorario dell'avvocato e l'indennità dovuta ai mandatari professionali che non sono avvocati sono calcolati in funzione del tempo necessario alla rappresentanza della parte.
2    La tariffa oraria per gli avvocati oscilla tra un minimo di 200 e un massimo di 400 franchi, per i rappresentanti professionali che non sono avvocati tra un minimo di 100 e un massimo di 300 franchi. L'imposta sul valore aggiunto non è compresa in dette tariffe.
3    Nelle cause con interesse pecuniario, l'onorario dell'avvocato o l'indennità dovuta ai mandatari professionali che non sono avvocati possono essere adeguatamente aumentati.
segg., 90 e segg. e 100 LTF). Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. La decisione impugnata e - se in possesso della parte ricorrente - i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati (art. 42
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 42 Atti scritti - 1 Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati.
1    Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati.
2    Nei motivi occorre spiegare in modo conciso perché l'atto impugnato viola il diritto. Qualora il ricorso sia ammissibile soltanto se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o un caso particolarmente importante per altri motivi, occorre spiegare perché la causa adempie siffatta condizione.14 15
3    Se sono in possesso della parte, i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati; se l'atto scritto è diretto contro una decisione, anche questa deve essere allegata.
4    In caso di trasmissione per via elettronica, la parte o il suo patrocinatore deve munire l'atto scritto di una firma elettronica qualificata secondo la legge del 18 marzo 201616 sulla firma elettronica. Il Tribunale federale determina mediante regolamento:
a  il formato dell'atto scritto e dei relativi allegati;
b  le modalità di trasmissione;
c  le condizioni alle quali può essere richiesta la trasmissione successiva di documenti cartacei in caso di problemi tecnici.17
5    Se mancano la firma della parte o del suo patrocinatore, la procura dello stesso o gli allegati prescritti, o se il patrocinatore non è autorizzato in quanto tale, è fissato un congruo termine per sanare il vizio, con la comminatoria che altrimenti l'atto scritto non sarà preso in considerazione.
6    Gli atti illeggibili, sconvenienti, incomprensibili, prolissi o non redatti in una lingua ufficiale possono essere del pari rinviati al loro autore affinché li modifichi.
7    Gli atti scritti dovuti a condotta processuale da querulomane o altrimenti abusiva sono inammissibili.
LTF).

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