Bundesverwaltungsgericht
Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal


Corte IV

D-3107/2017

Sentenza del 4 luglio 2017

Giudici Daniele Cattaneo (presidente del collegio),

Composizione Simon Thurnheer, Gérald Bovier,

cancelliere Lorenzo Rapelli.

A._______, nato il (...), alias
B._______, nato il (...)

Parti Iraq,

patrocinato dal lic. iur. Mario Amato,
Soccorso operaio svizzero SOS Ticino,
ricorrente,

contro

Segreteria di Stato della migrazione (SEM),

Quellenweg 6, 3003 Berna,

autorità inferiore.

Oggetto Esecuzione dell'allontanamento (ricorso contro una decisione di riesame);
decisione della SEM del 9 maggio 2017 / N (...).

Fatti:

A.
A._______, cittadino iracheno originario di Suleimania, è giunto illegalmente in Svizzera il 22 dicembre 2002, depositando una domanda di asilo, poi respinta il 16 marzo 2005 dall'allora Ufficio federale della migrazione (UFM; ora Segreteria di Stato della migrazione: SEM), il quale ha parimenti pronunciato, nella medesima occasione, il suo allontanamento dalla Svizzera e l'esecuzione dello stesso siccome lecito, esigibile e possibile. Nell'ambito di tale procedura, il richiedente aveva fatto valere, quali motivi d'asilo, le sue attività politiche per il partito comunista del Kurdistan negli anni 90 ed il susseguente timore di essere esposto a pregiudizi a seguito delle minacce e di un sequestro subito nel 1993 da parte di un gruppo fondamentalista (cfr. atto A1 e A9).

B.
Il 30 settembre 2005 I'UFM, a seguito di un ricorso inoltrato dall'interessato presso l'allora Commissione di ricorso in materia d'asilo, ha parzialmente rivisto la propria decisione in applicazione dell'art. 58
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 58 - 1 L'autorità inferiore può, fino all'invio della sua risposta, riesaminare la decisione impugnata.
1    L'autorità inferiore può, fino all'invio della sua risposta, riesaminare la decisione impugnata.
2    Essa notifica immediatamente una nuova decisione alle parti e la comunica all'autorità di ricorso.
3    Quest'ultima continua la trattazione del ricorso in quanto non sia divenuto senza oggetto per effetto di una nuova decisione; l'articolo 57 è applicabile, se la nuova decisione si fonda su fatti notevolmente differenti o cagiona una situazione giuridica notevolmente differente.
PA, ammettendo provvisoriamente l'interessato in Svizzera per inesigibilità dell'esecuzione dell'allontanamento (cfr. atto A18). L'autorità di ricorso ha quindi stralciato la procedura dai ruoli (cfr. atto A20).

C.
Considerato l'adempimento dei presupposti di cui all'art. 84 cpv. 4
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 84 Fine dell'ammissione provvisoria - 1 La SEM verifica periodicamente se le condizioni per l'ammissione provvisoria sono ancora soddisfatte.
1    La SEM verifica periodicamente se le condizioni per l'ammissione provvisoria sono ancora soddisfatte.
2    Se le condizioni non sono più soddisfatte, la SEM revoca l'ammissione provvisoria e ordina l'esecuzione dell'allontanamento.261
3    Su richiesta delle autorità cantonali, di fedpol o del SIC, la SEM può revocare l'ammissione provvisoria ordinata perché l'esecuzione non era ragionevolmente esigibile o possibile (art. 83 cpv. 2 e 4) e ordinare l'esecuzione dell'allontanamento se sussistono motivi di cui all'articolo 83 capoverso 7.262
4    L'ammissione provvisoria si estingue al momento della partenza definitiva, in caso di soggiorno all'estero di oltre due mesi senza autorizzazione o al momento dell'ottenimento di un permesso di dimora.263
5    Le domande di rilascio di un permesso di dimora presentate da stranieri ammessi provvisoriamente che si trovano in Svizzera da oltre cinque anni sono esaminate approfonditamente considerandone il grado d'integrazione, la situazione familiare e la ragionevolezza di un rientro nello Stato di provenienza.
LStr, nell'aprile del 2008, l'interessato si è visto accordare, previa richiesta dell'autorità cantonale e approvazione dell'UFM, un permesso di dimora annuale di tipo B (cfr. atti dell'autorità cantonale). Tale permesso è stato rinnovato a più riprese dall'autorità cantonale, in ultimo con scadenza il 21 gennaio 2016.

D.
Con decisione dell'8 febbraio 2016, l'autorità cantonale competente (Sezione della popolazione; di seguito Spop) ha negato all'interessato un ulteriore rinnovo del permesso di dimora sulla base del fatto che egli, nonostante i numerosi ammonimenti dipartimentali pervenutigli, avrebbe continuato a beneficiare di sussidi e sostegno sociale sin dal gennaio 2013. Nella stessa occasione all'interessato è stato impartito un termine per lasciare il suolo elvetico scadente l'8 aprile 2016.

E.
Tale decisione è stata confermata dall'autorità cantonale di ricorso (Consiglio di Stato) con risoluzione del 31 maggio 2016. In tale sede il Consiglio di Stato ha parimenti concluso all'esigibilità dell'esecuzione dell'allontanamento dell'interessato verso la regione d'origine. Avendo omesso ulteriori impugnative, la decisione è cresciuta in giudicato.

F.
L'11 agosto 2016 lo straniero ha presentato alla Spop una "istanza di riesame e revisione per il rinnovo del permesso di dimora, sub. istanza di rilascio del permesso di dimora" con richiesta di sospensione del termine di partenza sulla scorta della sottoscrizione di un nuovo contratto di lavoro ed alla luce dell'allegata inesigibilità di un suo rientro in lraq.

G.
Con decisione del 4 novembre 2016 la Spop non è entrata nel merito della predetta istanza, sulla base del fatto che l'interessato non avrebbe sollevato fatti nuovi e di importanza tale da modificare la decisone dell'8 febbraio 2016.

H.
Contro tale pronuncia l'interessato è nuovamente insorto al Consiglio di Stato, il quale, con risoluzione del 21 dicembre 2016, ha respinto il ricorso per quanto ricevibile. Il Consiglio di Stato ha in particolare confermato il ben fondato della non entrata nel merito della Spop. Quo all'esecuzione dell'allontanamento, l'autorità di ricorso cantonale ha osservato di transenna come la stessa non sarebbe risultata inesigibile. Essa ha richiamato a tal proposito la giurisprudenza del Tribunale amministrativo federale (di seguito: il Tribunale) relativa alla regione del Kurdistan iracheno, constatando nel contempo l'esistenza di fattori personali favorevoli quali la giovane età, la presenza di parenti stretti in loco e l'assenza di figli a carico nonché una certa esperienza professionale. Anche tale decisione è poi cresciuta in giudicato per omesso rimedio giuridico ulteriore.

I.
Con scritto del 2 febbraio 2017 l'interessato si è appellato nuovamente alla Spop sollecitando la proposta di una sua nuova ammissione provvisoria in Svizzera basata sul fatto che il suo allontanamento verso l'Iraq non sarebbe risultato esigibile. Quest'ultima ha respinto anche tale richiesta con scritto del 22 marzo 2017.

J.
Il 31 marzo 2017, l'interessato si è rivolto questa volta alla SEM con uno scritto intitolato domanda d'asilo. In tale sede egli ha dapprima premesso che nel caso in cui l'autorità avesse ritenuto opportuno trattare la richiesta quale domanda di riesame, vi sarebbe stata la necessità di concedere alla stessa l'effetto sospensivo. Nel merito, egli ha anzitutto richiamato i fatti ed i motivi alla base della sua domanda d'asilo del 2002 ribadendo di essere stato sequestrato nel 1993 da componenti di Al-Qaeda e di avere subito delle minacce da parte di quest'ultimi. Per il resto egli si è avvalso della difficile situazione sotto il profilo della sicurezza nel Kurdistan iracheno che, di concerto con la sua lunga assenza dal paese d'origine e con la precaria situazione dei famigliari in loco, avrebbe dovuto far concludere all'inesigibilità dell'esecuzione dell'allontanamento verso tale regione.

K.
La SEM, con decisione del 9 maggio 2017 è entrata nel merito della domanda, trattando la stessa quale richiesta di riesame. L'autorità di prima istanza, dopo aver constatato che i motivi addotti nello scritto del 31 marzo 2017 avrebbero coinciso con quelli già considerati nell'ambito della procedura d'asilo svolta ed aver concluso all'inesistenza in specie di impedimenti all'esecuzione dell'allontanamento, ha confermato la sua precedente decisione facente data al 26 marzo 2005, respingendo l'istanza.

L.
Il 1° giugno 2017 l'interessato è insorto contro suddetta decisione innanzi al Tribunale con ricorso e richiesta di misure cautelari urgenti e di rispristino dell'effetto sospensivo.

M.
Il Tribunale ha ordinato cautelarmente la sospensione dell'esecuzione dell'allontanamento il 6 giugno 2017.

Ulteriori fatti ed argomenti addotti dalle parti negli scritti verranno ripresi nei considerandi qualora risultino decisivi per l'esito della vertenza.

Diritto:

1.
Le procedure in materia d'asilo sono rette dalla PA, dalla LTAF e dalla LTF, in quanto la legge sull'asilo (LAsi, RS 142.31) non preveda altrimenti (art. 6
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 6 Norme procedurali - Le procedure sono rette dalla legge federale del 20 dicembre 196811 sulla procedura amministrativa (PA), dalla legge del 17 giugno 200512 sul Tribunale amministrativo federale e dalla legge del 17 giugno 200513 sul Tribunale federale, in quanto la presente legge non preveda altrimenti.
LAsi).

2.

2.1 La LAsi, con l'art. 111b
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 111b Riesame - 1 La domanda di riesame debitamente motivata deve essere indirizzata per scritto alla SEM entro 30 giorni dalla scoperta del motivo di riesame. Non si svolge alcuna fase preparatoria.388
1    La domanda di riesame debitamente motivata deve essere indirizzata per scritto alla SEM entro 30 giorni dalla scoperta del motivo di riesame. Non si svolge alcuna fase preparatoria.388
2    Di norma, la decisione di non entrata nel merito è presa entro cinque giorni lavorativi dal deposito della domanda di riesame. Negli altri casi la decisione è presa di norma entro dieci giorni lavorativi dal deposito della domanda.
3    La presentazione di una domanda di riesame non sospende l'esecuzione. L'autorità competente per il disbrigo può, su richiesta, concedere l'effetto sospensivo se il richiedente è esposto a un pericolo concreto nello Stato d'origine o di provenienza.
4    Le domande di riesame infondate o presentate ripetutamente con gli stessi motivi sono stralciate senza formalità.
, prevede un disposto specifico circa la procedura di riesame. Giusta l'art. 111b cpv. 1
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 111b Riesame - 1 La domanda di riesame debitamente motivata deve essere indirizzata per scritto alla SEM entro 30 giorni dalla scoperta del motivo di riesame. Non si svolge alcuna fase preparatoria.388
1    La domanda di riesame debitamente motivata deve essere indirizzata per scritto alla SEM entro 30 giorni dalla scoperta del motivo di riesame. Non si svolge alcuna fase preparatoria.388
2    Di norma, la decisione di non entrata nel merito è presa entro cinque giorni lavorativi dal deposito della domanda di riesame. Negli altri casi la decisione è presa di norma entro dieci giorni lavorativi dal deposito della domanda.
3    La presentazione di una domanda di riesame non sospende l'esecuzione. L'autorità competente per il disbrigo può, su richiesta, concedere l'effetto sospensivo se il richiedente è esposto a un pericolo concreto nello Stato d'origine o di provenienza.
4    Le domande di riesame infondate o presentate ripetutamente con gli stessi motivi sono stralciate senza formalità.
LAsi, entrato in vigore il 1° febbraio 2014, la domanda di riesame motivata dev'essere indirizzata per iscritto alla SEM entro 30 giorni dalla scoperta del motivo di riesame e per il rimanente la procedura è retta dagli art. 66
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 66 - 1 L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto.
1    L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto.
2    Essa procede, inoltre, alla revisione della sua decisione, a domanda di una parte, se:
a  la parte allega fatti o produce mezzi di prova nuovi e rilevanti;
b  la parte prova che l'autorità di ricorso non ha tenuto conto di fatti rilevanti che risultano dagli atti o di determinate conclusioni;
c  la parte prova che l'autorità di ricorso ha violato gli articoli 10, 59 o 76 sulla ricusazione o l'astensione, gli articoli 26-28 sull'esame degli atti o gli articoli 29-33 sul diritto di essere sentiti; oppure
d  la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accertato in una sentenza definitiva che la Convenzione del 4 novembre 1950118 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) o i suoi protocolli sono stati violati oppure ha chiuso la causa con una composizione amichevole (art. 39 CEDU), per quanto un indennizzo non sia atto a compensare le conseguenze della violazione e la revisione sia necessaria per ovviarvi.
3    I motivi indicati nel capoverso 2 lettere a-c non danno adito a revisione se la parte poteva invocarli nella procedura precedente la decisione del ricorso o mediante un ricorso contro quest'ultima.
-68
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 68 - 1 L'autorità di ricorso, se entra nel merito della domanda di revisione e la giudica fondata, annulla la decisione e ne prende una nuova.
1    L'autorità di ricorso, se entra nel merito della domanda di revisione e la giudica fondata, annulla la decisione e ne prende una nuova.
2    Alla domanda di revisione sono per il resto applicabili gli articoli 56, 57 e 59 a 65.
PA. Giurisprudenza e dottrina hanno inoltre dedotto un diritto al riesame dall'art. 29 cpv. 1
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole.
1    In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole.
2    Le parti hanno diritto d'essere sentite.
3    Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti.
seg. Cost. e dall'art. 66
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 66 - 1 L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto.
1    L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto.
2    Essa procede, inoltre, alla revisione della sua decisione, a domanda di una parte, se:
a  la parte allega fatti o produce mezzi di prova nuovi e rilevanti;
b  la parte prova che l'autorità di ricorso non ha tenuto conto di fatti rilevanti che risultano dagli atti o di determinate conclusioni;
c  la parte prova che l'autorità di ricorso ha violato gli articoli 10, 59 o 76 sulla ricusazione o l'astensione, gli articoli 26-28 sull'esame degli atti o gli articoli 29-33 sul diritto di essere sentiti; oppure
d  la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accertato in una sentenza definitiva che la Convenzione del 4 novembre 1950118 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) o i suoi protocolli sono stati violati oppure ha chiuso la causa con una composizione amichevole (art. 39 CEDU), per quanto un indennizzo non sia atto a compensare le conseguenze della violazione e la revisione sia necessaria per ovviarvi.
3    I motivi indicati nel capoverso 2 lettere a-c non danno adito a revisione se la parte poteva invocarli nella procedura precedente la decisione del ricorso o mediante un ricorso contro quest'ultima.
PA, il quale prevede la facoltà di domandare la revisione delle decisioni (cfr. DTAF 2010/27 consid. 2 e riferimenti citati; Karin Scherrer, in: Praxiskommentar zum Bundesgesetz über das Verwaltungsverfahren [VwVG], 2009, ad art. 66 n. 16 seg. pagg. 1303 seg.).

In principio, una domanda di riesame non costituisce un rimedio di diritto. Per questo motivo l'autorità di ricorso non è tenuta ad entrare nel merito di una tale richiesta a meno che essa costituisca una «domanda di riconsiderazione qualificata», vale a dire «una domanda di adattamento», ovvero nel caso in cui l'insorgente si prevalga di un cambiamento notevole delle circostanze dal momento della pronuncia della decisione materiale finale di prima o seconda istanza oppure se il ricorrente presenta uno dei motivi di revisione previsto dall'art. 66
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 66 - 1 L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto.
1    L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto.
2    Essa procede, inoltre, alla revisione della sua decisione, a domanda di una parte, se:
a  la parte allega fatti o produce mezzi di prova nuovi e rilevanti;
b  la parte prova che l'autorità di ricorso non ha tenuto conto di fatti rilevanti che risultano dagli atti o di determinate conclusioni;
c  la parte prova che l'autorità di ricorso ha violato gli articoli 10, 59 o 76 sulla ricusazione o l'astensione, gli articoli 26-28 sull'esame degli atti o gli articoli 29-33 sul diritto di essere sentiti; oppure
d  la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accertato in una sentenza definitiva che la Convenzione del 4 novembre 1950118 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) o i suoi protocolli sono stati violati oppure ha chiuso la causa con una composizione amichevole (art. 39 CEDU), per quanto un indennizzo non sia atto a compensare le conseguenze della violazione e la revisione sia necessaria per ovviarvi.
3    I motivi indicati nel capoverso 2 lettere a-c non danno adito a revisione se la parte poteva invocarli nella procedura precedente la decisione del ricorso o mediante un ricorso contro quest'ultima.
PA (cfr. DTAF 2010/27 consid. 2 e riferimenti ivi citati). La stessa non può inoltre servire a rimettere continuamente in discussione le decisioni amministrative. In analogia con l'art. 66 cpv. 3
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 66 - 1 L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto.
1    L'autorità di ricorso, a domanda di una parte o d'ufficio, procede alla revisione della sua decisione quando sulla stessa ha influito un crimine o un delitto.
2    Essa procede, inoltre, alla revisione della sua decisione, a domanda di una parte, se:
a  la parte allega fatti o produce mezzi di prova nuovi e rilevanti;
b  la parte prova che l'autorità di ricorso non ha tenuto conto di fatti rilevanti che risultano dagli atti o di determinate conclusioni;
c  la parte prova che l'autorità di ricorso ha violato gli articoli 10, 59 o 76 sulla ricusazione o l'astensione, gli articoli 26-28 sull'esame degli atti o gli articoli 29-33 sul diritto di essere sentiti; oppure
d  la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accertato in una sentenza definitiva che la Convenzione del 4 novembre 1950118 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) o i suoi protocolli sono stati violati oppure ha chiuso la causa con una composizione amichevole (art. 39 CEDU), per quanto un indennizzo non sia atto a compensare le conseguenze della violazione e la revisione sia necessaria per ovviarvi.
3    I motivi indicati nel capoverso 2 lettere a-c non danno adito a revisione se la parte poteva invocarli nella procedura precedente la decisione del ricorso o mediante un ricorso contro quest'ultima.
PA, il riesame di una decisione di prima istanza cresciuta in giudicato è escluso, se il ricorrente fa valere mezzi di prova che avrebbe già potuto presentare nell'ambito del ricorso contro la decisione in questione (cfr. DTF 136 II 177 consid. 2.1 e riferimenti ivi citati; Giurisprudenza ed informazione della Commissione svizzera di ricorso in materia di asilo [GICRA] 2003 n. 17 consid. 2b e riferimenti ivi citati).

2.2 Quo alla distinzione tra domanda di riesame ed ulteriore domanda d'asilo, occorre fare riferimento agli argomenti di cui l'interessato si avvale nella propria richiesta. Si è in presenza di una nuova domanda d'asilo, sia essa formulata entro cinque anni dal passaggio in giudicato della decisione in materia d'asilo (cfr. art. 111c
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 111c Domande multiple - 1 Le domande d'asilo presentate entro cinque anni dal passaggio in giudicato della decisione in materia d'asilo e di allontanamento devono essere motivate e presentate per scritto. Non si svolge alcuna fase preparatoria. Si applicano i motivi di non entrata nel merito di cui all'articolo 31a capoversi 1-3.390
1    Le domande d'asilo presentate entro cinque anni dal passaggio in giudicato della decisione in materia d'asilo e di allontanamento devono essere motivate e presentate per scritto. Non si svolge alcuna fase preparatoria. Si applicano i motivi di non entrata nel merito di cui all'articolo 31a capoversi 1-3.390
2    Le domande multiple infondate o presentate ripetutamente con gli stessi motivi sono stralciate senza formalità.
LAsi; domanda multipla) o meno, quando il richiedente asilo respinto che si trova ancora in Svizzera invoca dei fatti nuovi propri a motivare la qualità di rifugiato, posto che gli stessi siano sopraggiunti dopo la chiusura dell'ultima procedura d'asilo (cfr. DTAF 2014/39 consid. 4.6 e GICRA 1998 n. 1 consid. 6c.bb). Negli altri casi ed in particolare allorquando l'interessato miri esclusivamente a far valere nuovi impedimenti all'esecuzione dell'allontanamento, trattasi invece di richiesta di riesame nei termini di cui sopra.

2.3 Nel caso in oggetto, lo scritto indirizzato alla SEM dal ricorrente e facente data al 31 marzo 2017, seppur intitolato domanda d'asilo, non invoca alcun fatto nuovo atto a motivare la qualità di rifugiato. Per quanto concerne la questione dell'asilo, lo stesso si limita infatti a riepilogare fatti antecedenti alla domanda del 2001 e già considerati nella decisione negativa del 26 marzo 2005 (cfr.supra lett. A e J). Ora, già solo per questi motivi e senza necessità di ulteriori disamine, vi è luogo di qualificare la domanda in questione, in accordo con l'autorità di prime cure, quale richiesta di riesame in quanto la stessa non apporta fatti nuovi propri a motivare la qualità di rifugiato sopraggiunti dopo la chiusura dell'ultima procedura d'asilo.

3.

3.1 Ai sensi dell'art. 84 cpv. 5
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 84 Fine dell'ammissione provvisoria - 1 La SEM verifica periodicamente se le condizioni per l'ammissione provvisoria sono ancora soddisfatte.
1    La SEM verifica periodicamente se le condizioni per l'ammissione provvisoria sono ancora soddisfatte.
2    Se le condizioni non sono più soddisfatte, la SEM revoca l'ammissione provvisoria e ordina l'esecuzione dell'allontanamento.261
3    Su richiesta delle autorità cantonali, di fedpol o del SIC, la SEM può revocare l'ammissione provvisoria ordinata perché l'esecuzione non era ragionevolmente esigibile o possibile (art. 83 cpv. 2 e 4) e ordinare l'esecuzione dell'allontanamento se sussistono motivi di cui all'articolo 83 capoverso 7.262
4    L'ammissione provvisoria si estingue al momento della partenza definitiva, in caso di soggiorno all'estero di oltre due mesi senza autorizzazione o al momento dell'ottenimento di un permesso di dimora.263
5    Le domande di rilascio di un permesso di dimora presentate da stranieri ammessi provvisoriamente che si trovano in Svizzera da oltre cinque anni sono esaminate approfonditamente considerandone il grado d'integrazione, la situazione familiare e la ragionevolezza di un rientro nello Stato di provenienza.
LStr, le domande di rilascio di un permesso di dimora presentate da stranieri ammessi provvisoriamente che si trovano in Svizzera da oltre cinque anni sono esaminate approfonditamente considerandone il grado d'integrazione, la situazione familiare e la ragionevolezza di un rientro nello Stato di provenienza. I permessi sono rilasciati dai Cantoni (art. 40
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 40 Autorità competenti per il rilascio dei permessi e decisione preliminare delle autorità preposte al mercato del lavoro - 1 I permessi di cui agli articoli 32-35 e 37-39 sono rilasciati dai Cantoni. È fatta salva la competenza dell'autorità federale nel contesto di misure limitative (art. 20) e di deroghe alle condizioni d'ammissione (art. 30) e alla procedura d'approvazione (art. 99).
1    I permessi di cui agli articoli 32-35 e 37-39 sono rilasciati dai Cantoni. È fatta salva la competenza dell'autorità federale nel contesto di misure limitative (art. 20) e di deroghe alle condizioni d'ammissione (art. 30) e alla procedura d'approvazione (art. 99).
2    Se non sussiste un diritto all'esercizio di un'attività lucrativa, è necessaria una decisione preliminare delle autorità cantonali preposte al mercato del lavoro per ammettere l'esercizio di un'attività lucrativa, il cambiamento d'impiego o il passaggio a un'attività indipendente.
3    Se un Cantone chiede il rilascio di un permesso di soggiorno di breve durata o di dimora computato sui contingenti della Confederazione, la decisione preliminare è emanata dalla SEM.
LStr). L'autorità federale (SEM) resta tuttavia competente per l'approvazione del rilascio e del rinnovo degli stessi (cfr. art. 40 cpv. 1
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 40 Autorità competenti per il rilascio dei permessi e decisione preliminare delle autorità preposte al mercato del lavoro - 1 I permessi di cui agli articoli 32-35 e 37-39 sono rilasciati dai Cantoni. È fatta salva la competenza dell'autorità federale nel contesto di misure limitative (art. 20) e di deroghe alle condizioni d'ammissione (art. 30) e alla procedura d'approvazione (art. 99).
1    I permessi di cui agli articoli 32-35 e 37-39 sono rilasciati dai Cantoni. È fatta salva la competenza dell'autorità federale nel contesto di misure limitative (art. 20) e di deroghe alle condizioni d'ammissione (art. 30) e alla procedura d'approvazione (art. 99).
2    Se non sussiste un diritto all'esercizio di un'attività lucrativa, è necessaria una decisione preliminare delle autorità cantonali preposte al mercato del lavoro per ammettere l'esercizio di un'attività lucrativa, il cambiamento d'impiego o il passaggio a un'attività indipendente.
3    Se un Cantone chiede il rilascio di un permesso di soggiorno di breve durata o di dimora computato sui contingenti della Confederazione, la decisione preliminare è emanata dalla SEM.
LStr in relazione con l'art. 99
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 40 Autorità competenti per il rilascio dei permessi e decisione preliminare delle autorità preposte al mercato del lavoro - 1 I permessi di cui agli articoli 32-35 e 37-39 sono rilasciati dai Cantoni. È fatta salva la competenza dell'autorità federale nel contesto di misure limitative (art. 20) e di deroghe alle condizioni d'ammissione (art. 30) e alla procedura d'approvazione (art. 99).
1    I permessi di cui agli articoli 32-35 e 37-39 sono rilasciati dai Cantoni. È fatta salva la competenza dell'autorità federale nel contesto di misure limitative (art. 20) e di deroghe alle condizioni d'ammissione (art. 30) e alla procedura d'approvazione (art. 99).
2    Se non sussiste un diritto all'esercizio di un'attività lucrativa, è necessaria una decisione preliminare delle autorità cantonali preposte al mercato del lavoro per ammettere l'esercizio di un'attività lucrativa, il cambiamento d'impiego o il passaggio a un'attività indipendente.
3    Se un Cantone chiede il rilascio di un permesso di soggiorno di breve durata o di dimora computato sui contingenti della Confederazione, la decisione preliminare è emanata dalla SEM.
della medesima legge e con l'art. 85
SR 142.201 Ordinanza del 24 ottobre 2007 sull'ammissione, il soggiorno e l'attività lucrativa (OASA)
OASA Art. 85 Permessi e decisioni preliminari soggetti ad approvazione - (art. 30 cpv. 2 e 99 LStrI)
1    La SEM è competente per l'approvazione del rilascio e del rinnovo dei permessi di soggiorno di breve durata e di dimora, del rilascio dei permessi di domicilio nonché delle decisioni preliminari delle autorità cantonali preposte al mercato del lavoro (art. 83).
2    Il DFGP determina in un'ordinanza i casi in cui i permessi di soggiorno di breve durata, di dimora o di domicilio nonché le decisioni preliminari delle autorità preposte al mercato del lavoro devono essere sottoposti alla procedura d'approvazione.227
3    L'autorità cantonale preposta al mercato del lavoro (art. 83) e l'autorità cantonale della migrazione (art. 88 cpv. 1) possono sottoporre alla SEM per approvazione una decisione cantonale affinché verifichi se le condizioni previste dal diritto federale sono adempiute.228
OASA [(cfr. al proposito sentenza del Tribunale C-5718/2010 del 27 gennaio 2012)]. Giusta l'art. 33
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 33 Permesso di dimora - 1 Per soggiorni di oltre un anno è rilasciato un permesso di dimora.
1    Per soggiorni di oltre un anno è rilasciato un permesso di dimora.
2    Il permesso di dimora è rilasciato per un determinato scopo di soggiorno e può essere vincolato a ulteriori condizioni.
3    È di durata limitata e può essere prorogato se non vi sono motivi di revoca secondo l'articolo 62 capoverso 151.
4    In caso di rilascio e di proroga del permesso di dimora, la durata di validità del permesso è determinata prendendo in considerazione l'integrazione dello straniero.52
5    Il rilascio e la proroga del permesso di dimora possono essere vincolati alla conclusione di un accordo d'integrazione se, alla luce dei criteri di cui all'articolo 58a, vi è un bisogno d'integrazione particolare.53
LStr per soggiorni della durata di oltre un anno e per un determinato scopo di soggiorno l'autorità cantonale rilascia un permesso di dimora. L'autorizzazione di cui all'art. 33
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 33 Permesso di dimora - 1 Per soggiorni di oltre un anno è rilasciato un permesso di dimora.
1    Per soggiorni di oltre un anno è rilasciato un permesso di dimora.
2    Il permesso di dimora è rilasciato per un determinato scopo di soggiorno e può essere vincolato a ulteriori condizioni.
3    È di durata limitata e può essere prorogato se non vi sono motivi di revoca secondo l'articolo 62 capoverso 151.
4    In caso di rilascio e di proroga del permesso di dimora, la durata di validità del permesso è determinata prendendo in considerazione l'integrazione dello straniero.52
5    Il rilascio e la proroga del permesso di dimora possono essere vincolati alla conclusione di un accordo d'integrazione se, alla luce dei criteri di cui all'articolo 58a, vi è un bisogno d'integrazione particolare.53
LStr è di durata limitata e può essere prorogata se non vi sono motivi di revoca secondo l'art. 62
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 62 Revoca di permessi e di altre decisioni - 1 L'autorità competente può revocare i permessi, eccetto quelli di domicilio, e le altre decisioni giusta la presente legge se:
1    L'autorità competente può revocare i permessi, eccetto quelli di domicilio, e le altre decisioni giusta la presente legge se:
a  lo straniero o il suo rappresentante ha fornito, durante la procedura d'autorizzazione, indicazioni false o taciuto fatti essenziali;
b  lo straniero è stato condannato a una pena detentiva di lunga durata o a una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP116;
c  lo straniero ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo l'ordine e la sicurezza pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera;
d  lo straniero disattende una delle condizioni legate alla decisione;
e  lo straniero o una persona a suo carico dipende dall'aiuto sociale;
f  lo straniero ha tentato di ottenere abusivamente la cittadinanza svizzera oppure la cittadinanza svizzera gli è stata revocata in virtù di una decisione passata in giudicato nell'ambito di un annullamento secondo l'articolo 36 della legge del 20 giugno 2014118 sulla cittadinanza;
g  lo straniero non rispetta un accordo d'integrazione senza validi motivi.
2    Un permesso o un'altra decisione giusta la presente legge non possono essere revocati per il solo motivo che è stato commesso un reato per il quale il giudice penale ha già pronunciato una pena o una misura ma ha rinunciato all'espulsione.
LStr.

3.2 Nel caso in disamina, l'allora UFM, con decisione del 16 marzo 2005, ha respinto la domanda d'asilo dell'interessato, pronunciando nella medesima occasione il suo allontanamento dalla Svizzera ed ordinandone l'esecuzione siccome ammissibile, esigibile e possibile. L'UFM ha tuttavia rivisto parzialmente tale decisione, accordando al ricorrente l'ammissione provvisoria in Svizzera a decorrere dal 30 settembre 2005. In seguito, il 21 gennaio 2008, preso atto del soddisfacimento delle condizioni di cui all'art. 84 cpv. 5
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 84 Fine dell'ammissione provvisoria - 1 La SEM verifica periodicamente se le condizioni per l'ammissione provvisoria sono ancora soddisfatte.
1    La SEM verifica periodicamente se le condizioni per l'ammissione provvisoria sono ancora soddisfatte.
2    Se le condizioni non sono più soddisfatte, la SEM revoca l'ammissione provvisoria e ordina l'esecuzione dell'allontanamento.261
3    Su richiesta delle autorità cantonali, di fedpol o del SIC, la SEM può revocare l'ammissione provvisoria ordinata perché l'esecuzione non era ragionevolmente esigibile o possibile (art. 83 cpv. 2 e 4) e ordinare l'esecuzione dell'allontanamento se sussistono motivi di cui all'articolo 83 capoverso 7.262
4    L'ammissione provvisoria si estingue al momento della partenza definitiva, in caso di soggiorno all'estero di oltre due mesi senza autorizzazione o al momento dell'ottenimento di un permesso di dimora.263
5    Le domande di rilascio di un permesso di dimora presentate da stranieri ammessi provvisoriamente che si trovano in Svizzera da oltre cinque anni sono esaminate approfonditamente considerandone il grado d'integrazione, la situazione familiare e la ragionevolezza di un rientro nello Stato di provenienza.
LStr e vista la sua richiesta in tal senso, l'autorità cantonale competente ha proposto all'UFM la concessione di un permesso di dimora annuale all'interessato. Susseguentemente all'approvazione dell'UFM, facente data al 14 aprile 2008, l'autorità cantonale ha quindi rilasciato allo straniero, il 18 aprile 2008, un permesso di dimora annuale ai sensi dell'art. 33
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 33 Permesso di dimora - 1 Per soggiorni di oltre un anno è rilasciato un permesso di dimora.
1    Per soggiorni di oltre un anno è rilasciato un permesso di dimora.
2    Il permesso di dimora è rilasciato per un determinato scopo di soggiorno e può essere vincolato a ulteriori condizioni.
3    È di durata limitata e può essere prorogato se non vi sono motivi di revoca secondo l'articolo 62 capoverso 151.
4    In caso di rilascio e di proroga del permesso di dimora, la durata di validità del permesso è determinata prendendo in considerazione l'integrazione dello straniero.52
5    Il rilascio e la proroga del permesso di dimora possono essere vincolati alla conclusione di un accordo d'integrazione se, alla luce dei criteri di cui all'articolo 58a, vi è un bisogno d'integrazione particolare.53
LStr. Tale permesso è poi stato rinnovato rispettivamente prorogato a più riprese dall'autorità cantonale a seguito delle richieste dell'interessato, in ultima sede con validità sino al 21 gennaio 2016. A partire dal 18 aprile 2008, l'autorità cantonale risultava pertanto competente per la regolamentazione del soggiorno dell'interessato.

3.3 L'art. 62
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 62 Revoca di permessi e di altre decisioni - 1 L'autorità competente può revocare i permessi, eccetto quelli di domicilio, e le altre decisioni giusta la presente legge se:
1    L'autorità competente può revocare i permessi, eccetto quelli di domicilio, e le altre decisioni giusta la presente legge se:
a  lo straniero o il suo rappresentante ha fornito, durante la procedura d'autorizzazione, indicazioni false o taciuto fatti essenziali;
b  lo straniero è stato condannato a una pena detentiva di lunga durata o a una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP116;
c  lo straniero ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo l'ordine e la sicurezza pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera;
d  lo straniero disattende una delle condizioni legate alla decisione;
e  lo straniero o una persona a suo carico dipende dall'aiuto sociale;
f  lo straniero ha tentato di ottenere abusivamente la cittadinanza svizzera oppure la cittadinanza svizzera gli è stata revocata in virtù di una decisione passata in giudicato nell'ambito di un annullamento secondo l'articolo 36 della legge del 20 giugno 2014118 sulla cittadinanza;
g  lo straniero non rispetta un accordo d'integrazione senza validi motivi.
2    Un permesso o un'altra decisione giusta la presente legge non possono essere revocati per il solo motivo che è stato commesso un reato per il quale il giudice penale ha già pronunciato una pena o una misura ma ha rinunciato all'espulsione.
LStr prevede segnatamente che l'autorità competente può revocare i permessi, eccetto quelli di domicilio, se lo straniero o una persona a suo carico dipende dall'aiuto sociale. Secondo l'art. 64 cpv. 1 lett. c
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 64 Decisione di allontanamento - 1 Le autorità competenti emanano una decisione di allontanamento ordinaria nei confronti dello straniero:
1    Le autorità competenti emanano una decisione di allontanamento ordinaria nei confronti dello straniero:
a  che non è in possesso del permesso necessario;
b  che non adempie o non adempie più le condizioni d'entrata (art. 5);
c  cui il permesso è negato o il cui permesso è revocato o non è prorogato dopo un soggiorno autorizzato.
2    Lo straniero che soggiorna illegalmente in Svizzera e che è in possesso di un titolo di soggiorno valido rilasciato da un altro Stato vincolato da un accordo di associazione alla normativa di Schengen128 (Stato Schengen) è invitato senza formalità a recarsi immediatamente in tale Stato. Se lo straniero non dà seguito a questo invito, è emanata una decisione secondo il capoverso 1. Qualora motivi di sicurezza e ordine pubblici o di sicurezza interna o esterna della Svizzera rendano opportuna la sua immediata partenza, è emanata una decisione senza previo invito.
3    Il ricorso contro le decisioni secondo il capoverso 1 lettere a e b deve essere presentato entro cinque giorni feriali dalla notificazione. Esso non ha effetto sospensivo. L'autorità di ricorso decide entro dieci giorni sulla restituzione dell'effetto sospensivo.
4    Le competenti autorità cantonali nominano senza indugio una persona di fiducia che difenda durante la procedura di allontanamento gli interessi dello straniero minorenne non accompagnato.
5    Il Consiglio federale definisce il ruolo, le competenze e le mansioni della persona di fiducia secondo il capoverso 4.129
LStr, le autorità competenti emanano una decisione di allontanamento ordinaria nei confronti dello straniero cui il permesso è negato o il cui permesso è revocato o non è prorogato dopo un soggiorno autorizzato. Ai sensi della giurisprudenza, per autorità competente si deve intendere quella che ha rifiutato di concedere o di prorogare il permesso o che ha revocato un'autorizzazione (cfr. sentenza del Tribunale C-2610/2012 del 13 agosto 2014 consid. 7.1; si veda anche DTF 137 II 305 consid. 3.1). Tale autorità, in presenza di elementi fattuali pertinenti allegati dalla persona interessata, sarà in tale sede tenuta anche ad esaminare la presenza di impedimenti all'esecuzione dell'allontanamento. Gli stessi possono infatti essere invocati dall'interessato nei confronti di qualsiasi autorità competente per la pronuncia dell'allontanamento (cfr. DTF 137 II 305 consid. 3.2). Vien da sé che in caso di decisione negativa o qualora tale esame non sia stato effettuato in sede di prima istanza, all'interessato sarà fatta facoltà di avvalersene anche nelle preposte sedi ricorsuali (in genere, in ambito di LStr, si tratterà di 2 istanze di ricorso cantonali e, in ultima istanza, del Tribunale federale). Nel caso in cui l'autorità cantonale competente (o una delle autorità adite su ricorso, previo rinvio in prima istanza) giungesse alla conclusione che l'esecuzione dell'allontanamento risulti inammissibile, inesigibile o impossibile, essa sarebbe tenuta, a norma dell'art. 83 cpv. 6
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.249
1    Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.249
2    L'esecuzione non è possibile se lo straniero non può partire né alla volta dello Stato d'origine o di provenienza o di uno Stato terzo, né esservi trasportato.
3    L'esecuzione non è ammissibile se la prosecuzione del viaggio dello straniero verso lo Stato d'origine o di provenienza o verso uno Stato terzo è contraria agli impegni di diritto internazionale pubblico della Svizzera.
4    L'esecuzione può non essere ragionevolmente esigibile qualora, nello Stato d'origine o di provenienza, lo straniero venisse a trovarsi concretamente in pericolo in seguito a situazioni quali guerra, guerra civile, violenza generalizzata o emergenza medica.
5    Il Consiglio federale designa gli Stati d'origine o di provenienza o le regioni di tali Stati nei quali il ritorno è ragionevolmente esigibile.250 Se gli stranieri allontanati provengono da uno di tali Stati o da uno Stato membro dell'UE o dell'AELS, si ritiene che l'esecuzione dell'allontanamento sia di norma ragionevolmente esigibile.251
5bis    Il Consiglio federale verifica periodicamente la decisione di cui al capoverso 5.252
6    L'ammissione provvisoria può essere proposta dalle autorità cantonali.
7    L'ammissione provvisoria secondo i capoversi 2 e 4 è esclusa se lo straniero allontanato:253
a  è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP255;
b  ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o
c  ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento.
8    I rifugiati per i quali esistono motivi di esclusione dall'asilo secondo gli articoli 53 e 54 LAsi257 sono ammessi provvisoriamente.
9    L'ammissione provvisoria non è disposta o si estingue con il passaggio in giudicato dell'espulsione ai sensi dell'articolo 66a o 66abis CP, dell'articolo 49a o 49abis CPM258 o dell'articolo 68 della presente legge.259
10    Le autorità cantonali possono concludere accordi d'integrazione con persone ammesse provvisoriamente se, alla luce dei criteri di cui all'articolo 58a, vi è un bisogno d'integrazione particolare.260
LStr, a proporre l'ammissione provvisoria alla SEM; in caso contrario la stessa disporrà invece l'esecuzione dell'allontanamento in maniera vincolante (cfr. DTAF 2010/42 consid. 10.3 e sentenza del Tribunale amministrativo del canton Zurigo VB.2009.00154 del 24 aprile 2009 consid. 1.3 e 3). In tale ambito l'intervento della SEM è invece escluso in quanto la facoltà a trattare della questione è stata trasferita alle autorità cantonali (cfr. mutatis mutandis GICRA 2001 n. 21 consid. 11a e sentenza del Tribunale
D-3928/2008 del 7 luglio 2008 consid. 2.2).

3.4 Nella presente fattispecie, posto che l'interessato risultava a carico della pubblica assistenza sin dal 17 gennaio 2013, e ritenendo a quel tempo sproporzionata una revoca del permesso vista la situazione nel paese d'origine, l'autorità cantonale ha provveduto, l'8 agosto 2014, ad ammonire lo straniero significandogli che un'ulteriore dipendenza dal pubblico sostegno avrebbe comportato la revoca del permesso. Non essendosi mutata la situazione, l'autorità cantonale ha dapprima emesso, il 21 maggio 2015, un nuovo ammonimento nei confronti dell'interessato per poi giungere, l'8 febbraio 2016, a rifiutare l'ulteriore rinnovo del permesso di soggiorno nel frattempo postulato dall'interessato. Il 10 marzo 2016, l'interessato è quindi insorto contro detto rifiuto innanzi alla prima istanza di ricorso cantonale, la quale ha respinto l'impugnativa vagliando tra le altre cose anche la questione dell'esigibilità dell'esecuzione dell'allontanamento (cfr. decisione del Consiglio di Stato STR.2016.126 del 31 maggio 2016
consid. 3). L'11 agosto 2016, il ricorrente si è nuovamente rivolto alla Spop con istanza di riesame e revisione sulla scorta di un nuovo contratto di lavoro da lui sottoscritto. Il 4 novembre 2016, l'autorità cantonale ha deciso di non entrare nel merito dell'istanza di riesame in questione. Il ricorrente ha quindi impugnato anche tale decisione di non entrata nel merito presso il Consiglio di Stato, il quale ha nuovamente respinto il ricorso in data
21 dicembre 2016, esaminando anche di transenna l'eventuale presenza di impedimenti all'esecuzione dell'allontanamento (cfr. decisione del Consiglio di Stato STR.2016.506 del 21 dicembre 2016 consid. 4). L'autorità cantonale ha quindi fissato un nuovo termine di partenza all'interessato. Ciò nonostante, con scritto del 26 gennaio 2017, il qui insorgente si è indirizzato per l'ennesima volta alla Spop, chiedendo ad essa di voler proporre alla SEM di concedergli nuovamente l'ammissione provvisoria per causa d'inesigibilità. L'autorità cantonale non ha dato seguito nemmeno a tale richiesta (cfr. atti dell'autorità cantonale). Occorre pertanto constatare che l'autorità cantonale, in ossequio ai disposti citati, ha effettivamente preso in esame la situazione del ricorrente e ne ha disposto l'allontanamento. A seguito delle impugnative da lui presentate e della richiesta di concessione dell'ammissione provvisoria, le varie autorità intervenute in sede cantonale hanno inoltre avuto modo di esaminare la questione dell'esistenza di eventuali ostacoli all'esecuzione dello stesso. La SEM non rientrava invece tra le autorità aventi facoltà di esprimersi al riguardo.

3.5 Sennonché, a seguito di tale serie di decisioni negative prolate dalle preposte sedi cantonali, l'interessato ha depositato la domanda di riesame litigiosa direttamente presso la SEM. Tale domanda è poi sfociata nella decisione qui impugnata laddove l'autorità di prime cure, entrando nel merito della richiesta, ha confermato il suo provvedimento del 16 marzo 2005. Ora, per loro stessa natura, le domande di riesame, così come definite sopra (cfr. supra consid. 2), vanno rivolte all'autorità che ha emanato la decisione amministrativa di prima istanza cresciuta in giudicato ed esecutiva (cfr. Wiederkehr/Richli, Praxis des allgemeinen Verwaltungsrecht, 2012, n° 2644; Benoît Bovay, Procédure administrative, 2015, pag. 391). Ciò detto, va qui constatato come nel caso in esame, dal momento che l'interessato è stato posto al beneficio di un permesso di dimora in applicazione della legislazione sugli stranieri, poi rinnovato a più riprese, la competenza per l'emanazione della relativa decisione di allontanamento e conseguentemente anche per l'esame degli ostacoli all'esecuzione dello stesso era ormai di appannaggio delle autorità cantonali. Come del resto è avvenuto, le stesse, ed in particolare la Spop, risultavano pertanto competenti anche per la trattazione di una domanda di riesame diretta contro la decisione di allontanamento a seguito della crescita in giudicato. Per questi stessi motivi, occorre ammettere che la SEM risultava invece manifestamente incompetente ad esaminare una tale richiesta di riesame, essendo la questione dell'allontanamento in ambito di LStr ormai prerogativa cantonale. Per di più, la decisione confermata dall'autorità di prime cure e facente data al 16 marzo 2005 era già stata parzialmente rivista dalla stessa SEM (allora UFM) il 30 settembre 2005 in applicazione dell'art. 58
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 58 - 1 L'autorità inferiore può, fino all'invio della sua risposta, riesaminare la decisione impugnata.
1    L'autorità inferiore può, fino all'invio della sua risposta, riesaminare la decisione impugnata.
2    Essa notifica immediatamente una nuova decisione alle parti e la comunica all'autorità di ricorso.
3    Quest'ultima continua la trattazione del ricorso in quanto non sia divenuto senza oggetto per effetto di una nuova decisione; l'articolo 57 è applicabile, se la nuova decisione si fonda su fatti notevolmente differenti o cagiona una situazione giuridica notevolmente differente.
PA, per il che - sul punto dell'esecuzione dell'allontanamento, di cui l'interessato chiedeva, secondo il succitato senso dello scritto del 31 marzo 2017 (cfr. supra consid. 2.4), il riesame - la stessa non risultava esecutiva. Codesta deduzione pare del resto essere stata ben compresa anche dal ricorrente che prima di rivolgersi discrezionalmente alla SEM con la domanda di riesame sfociata nella decisione avversata, ha richiesto, nelle debite sedi e dopo aver esaurito gli ordinari rimedi di diritto, la riconsiderazione della decisione cantonale che disponeva il rifiuto del rinnovo del permesso ed ordinava il suo allontanamento dal suolo elvetico.

Ciò posto, v'è da concludere che la SEM difettava della necessaria competenza per l'emanazione della decisione impugnata. Resta ora da vagliare quale sia la conseguenza di una tale incompetenza.

4.

4.1 Per costante giurisprudenza una decisione è nulla soltanto quando è affetta da un vizio particolarmente grave e manifesto, che sia riconoscibile con evidenza o perlomeno con una certa facilità. L'accertamento della nullità non deve inoltre mettere in pericolo in modo serio la sicurezza del diritto (cfr. DTF 138 II 501 consid. 3.1; 137 I 273 consid. 3.1; 137 III 217 consid. 2.4.3). Quali motivi di nullità entrano innanzitutto in considerazione gravi errori di procedura, come per esempio l'incompetenza dell'autorità giudicante, mentre gli errori nel merito della decisione provocano solo raramente la nullità dell'atto (cfr. DTF 133 II 366 consid. 3.2). Dal canto suo, l'incompetenza funzionale o per materia dell'autorità configura un motivo principale per la nullità della decisione fatti salvi i casi nei quali l'autorità dispone di un potere decisionale generale o laddove la sicurezza del diritto risulti compromessa (cfr. DTF 136 II 489 consid. 3.3; 133 II 181
consid. 5.1.3; 132 II 21; DTAF 2008/59 consid. 4.2; decisione del Tribunale B-3700/2015 del 16 ottobre 2015).

4.2 Nel caso in esame l'incompetenza dell'autorità di prima istanza risulta manifesta (cfr. DTF 136 II 489 consid. 3.3). La procedura d'asilo, di competenza della SEM, serve infatti a verificare se esiste un diritto alla protezione (art. 6
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 6 Norme procedurali - Le procedure sono rette dalla legge federale del 20 dicembre 196811 sulla procedura amministrativa (PA), dalla legge del 17 giugno 200512 sul Tribunale amministrativo federale e dalla legge del 17 giugno 200513 sul Tribunale federale, in quanto la presente legge non preveda altrimenti.
LAsi). È solo nell'ambito di un tale iter procedurale che suddetta autorità federale ha la facoltà di pronunciarsi sull'allontanamento e sull'eventuale presenza di impedimenti all'esecuzione dello stesso (cfr. DTAF 2010/42 consid. 10.2). Negli altri casi ed in particolare a seguito del mancato rinnovo o della revoca di un permesso rilasciato su base della LStr, siffatta prerogativa incombe invece, come detto, all'autorità cantonale, per espresso disposto legale (cfr. art. 40
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 40 Autorità competenti per il rilascio dei permessi e decisione preliminare delle autorità preposte al mercato del lavoro - 1 I permessi di cui agli articoli 32-35 e 37-39 sono rilasciati dai Cantoni. È fatta salva la competenza dell'autorità federale nel contesto di misure limitative (art. 20) e di deroghe alle condizioni d'ammissione (art. 30) e alla procedura d'approvazione (art. 99).
1    I permessi di cui agli articoli 32-35 e 37-39 sono rilasciati dai Cantoni. È fatta salva la competenza dell'autorità federale nel contesto di misure limitative (art. 20) e di deroghe alle condizioni d'ammissione (art. 30) e alla procedura d'approvazione (art. 99).
2    Se non sussiste un diritto all'esercizio di un'attività lucrativa, è necessaria una decisione preliminare delle autorità cantonali preposte al mercato del lavoro per ammettere l'esercizio di un'attività lucrativa, il cambiamento d'impiego o il passaggio a un'attività indipendente.
3    Se un Cantone chiede il rilascio di un permesso di soggiorno di breve durata o di dimora computato sui contingenti della Confederazione, la decisione preliminare è emanata dalla SEM.
, 62
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 62 Revoca di permessi e di altre decisioni - 1 L'autorità competente può revocare i permessi, eccetto quelli di domicilio, e le altre decisioni giusta la presente legge se:
1    L'autorità competente può revocare i permessi, eccetto quelli di domicilio, e le altre decisioni giusta la presente legge se:
a  lo straniero o il suo rappresentante ha fornito, durante la procedura d'autorizzazione, indicazioni false o taciuto fatti essenziali;
b  lo straniero è stato condannato a una pena detentiva di lunga durata o a una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP116;
c  lo straniero ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo l'ordine e la sicurezza pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera;
d  lo straniero disattende una delle condizioni legate alla decisione;
e  lo straniero o una persona a suo carico dipende dall'aiuto sociale;
f  lo straniero ha tentato di ottenere abusivamente la cittadinanza svizzera oppure la cittadinanza svizzera gli è stata revocata in virtù di una decisione passata in giudicato nell'ambito di un annullamento secondo l'articolo 36 della legge del 20 giugno 2014118 sulla cittadinanza;
g  lo straniero non rispetta un accordo d'integrazione senza validi motivi.
2    Un permesso o un'altra decisione giusta la presente legge non possono essere revocati per il solo motivo che è stato commesso un reato per il quale il giudice penale ha già pronunciato una pena o una misura ma ha rinunciato all'espulsione.
e 67
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 67 Divieto d'entrare in Svizzera - 1 Fatto salvo il capoverso 5, la SEM vieta l'entrata in Svizzera a uno straniero allontanato se:
1    Fatto salvo il capoverso 5, la SEM vieta l'entrata in Svizzera a uno straniero allontanato se:
a  l'allontanamento è eseguibile immediatamente in virtù dell'articolo 64d capoverso 2 lettere a-c;
b  lo straniero non ha lasciato la Svizzera entro il termine impartitogli;
c  lo straniero ha violato o espone a pericolo l'ordine e la sicurezza pubblici in Svizzera o all'estero; o
d  lo straniero è stato punito per aver commesso un reato di cui agli articoli 115 capoverso 1, 116, 117 o 118 oppure per aver tentato di commettere un tale reato.152
2    La SEM può vietare l'entrata in Svizzera allo straniero che:
a  ha causato spese di aiuto sociale;
b  si trova in carcerazione preliminare, in carcerazione in vista di rinvio coatto o in carcerazione cautelativa (art. 75-78).153
3    Il divieto d'entrata è pronunciato per una durata massima di cinque anni. Può essere pronunciato per una durata più lunga se l'interessato costituisce un grave pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblici.
4    L'Ufficio federale di polizia (fedpol) può, previa consultazione del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), vietare l'entrata in Svizzera a uno straniero allo scopo di salvaguardare la sicurezza interna o esterna della Svizzera. Fedpol può pronunciare un divieto d'entrata di durata superiore a cinque anni e, in casi gravi, di durata indeterminata.
5    L'autorità cui compete la decisione può, per motivi umanitari o altri motivi gravi, rinunciare eccezionalmente a pronunciare un divieto d'entrata oppure sospenderlo definitivamente o temporaneamente. A tal proposito occorre considerare segnatamente i motivi che hanno portato al divieto d'entrata nonché la protezione della sicurezza e dell'ordine pubblici e la salvaguardia della sicurezza interna ed esterna della Svizzera e ponderarli con gli interessi privati dell'interessato a una decisione di sospensione.154
LStr; DTF 137 II 305 consid. 3.2). Il fatto che ad una regolamentazione cantonale ai sensi della LStr sia preceduta una procedura d'asilo è inoltre ininfluente, essendo decisivo l'ambito nel quale è stato disposto l'allontanamento (cfr. supra consid. 3.3). Per gli stessi motivi e diversamente dalla fattispecie di cui alla DTF 136 II 489, tale dicotomia - e conseguentemente anche l'incompetenza dell'autorità adita - risultava del resto anche facilmente riconoscibile. Essendo la questione di appannaggio cantonale, non si può inoltre ritenere che l'autorità d'asilo disponesse di un potere decisionale generale nella materia. Tali circostanze parrebbero del resto trovare conferma anche nell'agire del ricorrente che si è rivolto alla SEM solo susseguentemente alle infruttuose impugnative da lui proposte in sede cantonale. Stante quanto sopra, occorre in questa sede concludere alla nullità della decisione impugnata, soluzione quest'ultima giustificata anche sotto l'aspetto della certezza del diritto.

5.

5.1 Se una decisione o un giudizio difettano di qualsiasi forza obbligatoria a seguito di nullità, ciò deve essere rilevato in ogni momento e d'ufficio dall'autorità adita e quindi pure da codesto Tribunale (DTF 138 II 501 con-sid. 3.1; decisione del Tribunale B-3700/2015 del 16 ottobre 2015). Una decisione nulla non è inoltre impugnabile in mancanza di oggetto di lite (cfr. DTF 132 II 342 consid. 2.3 e sentenza del Tribunale A-6630/2010 del 19 luglio 2011 consid. 2.4). L'autorità di ricorso può infatti esaminare e giudicare, in principio, solamente i rapporti giuridici per i quali l'autorità competente si è pronunciata precedentemente in modo vincolante (cfr. sentenza del Tribunale federale K 76/00 del 17 ottobre 2000 consid. 1 e B-326/2008 del 17 aprile 2008 consid. 1.3 e sentenza del Tribunale E-5007/2014 consid. 2.1). La nullità va tuttavia accertata nel dispositivo (cfr. DTF 132 II 342 consid. 2.3; Yvo Hangartner, Die Anfechtung nichtiger Verfügungen und von Scheinverfügungen, AJP 2004, pag. 1054).

5.2 Ne consegue pertanto che non vi è luogo di entrare nel merito del gravame. Lo stesso va pertanto dichiarato inammissibile (cfr. DTAF 2008/59). La nullità della decisione avversata è altresì da accertare nel dispositivo della presente sentenza in ossequio alle fonti citate.

6.
Ritenute le circostanze generali della causa, si prescinde dal prelevare spese processuali (art. 63 cpv. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
1    L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
2    Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi.
3    Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura.
4    L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100
4bis    La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla:
a  da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario;
b  da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101
5    Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105
PA nonché art. 6 lett. b del regolamento sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale del 21 febbraio 2008 [TS-TAF, RS 173.320.2]). Non vengono assegnate indennità ripetibili (art. 7 e
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
1    L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
2    Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi.
3    Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura.
4    L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100
4bis    La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla:
a  da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario;
b  da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101
5    Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105
segg. TS-TAF).

(dispositivo alla pagina seguente)

Per questi motivi, il Tribunale amministrativo federale pronuncia:

1.
È accertata la nullità della decisione su riesame della SEM del 9 maggio 2017.

2.
Per il resto, il ricorso è inammissibile.

3.
La provvisoria sospensione dell'allontanamento ordinata cautelarmente dal Tribunale il 6 giugno 2017 è revocata.

4.
Non vengono prelevate spese né assegnate indennità ripetibili.

5.
Questa sentenza è comunicata al ricorrente, alla SEM e all'autorità cantonale competente.

Il presidente del collegio: Il cancelliere:

Daniele Cattaneo Lorenzo Rapelli

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