BGE 72 III 74
21. Sentenza 11 settembre 1946 nella causa Wieser.
Regeste:
La pretesa del debitore alla consegna di cartevalori da parte d'un terzo non è
un bene suscettibile di pignoramento nè di realizzazione.
Il testatore non ha il diritto di creare, mediante restrizioni imposte al
diritto di disposizione del legatario, categorie di beni assolutamente o
relativamente impignorabili non previste dalla legge.
Ein Anspruch des Schuldners auf Herausgabe von Wertpapieren durch einen
Dritten ist kein pfänd- und verwertbares Recht.
Dem Erblasser steht nicht zu, durch Beschränkungen des Verfügungsrechtes des
Vermächtnisnehmers neue, vom SchKG nicht vorgesehene Gattungen absolut oder
relativ unpfändbarer Gegenstände zu schaffen.
Le droit qu'a le débiteur d'obliger un tiers à lui remettre des
papiers-valeurs n'est pas un droit susceptible d'être saisi ni réalisé.
Le testateur ne peut, en restreignant le droit de disposition du légataire,
créer des catégories de biens absolument ou relativement insaisissables non
prévues par la loi.
Ritenuto in fatto:
A. In alcune esecuzioni promosse contro Gustavo Lehmkuhl l'Ufficio di Zurigo
I, richiesto da quello di
Seite: 75
Lugano, pignorava, presso la Banca cantonale di Zurigo, obbligazioni fondiarie
per un valore nominale di 13000 fr. emesse nel 1942, al 3,25%, dalla
Pfandbriefbank schweizerischer Hypothekarinstitute, e l'Ufficio di Lugano
procedeva direttamente al pignoramento d'un credito di 637 fr. 30 possedato
dall'escusso verso la suddetta banca cantonale a dipendenza del libretto di
risparmio no 17801.
La Banca cantonale di Zurigo notificava che i beni pignorati, di cui è
amministratrice, sono gravati da un diritto di pegno di 2000 fr. e
rappresentano un legato del defunto Oscar Rohte a favore dell'escusso, il
quale non può disporne prima del suo venticinquesimo anno di età.
Su domanda di creditori, l'Ufficio di Lugano fissava pel primo giugno 1946
l'incanto dei suddetti beni.
Tullio Caglioni, uno dei creditori procedenti, otteneva per 2500 fr.
l'aggiudicazione dei beni staggiti che erano stati stimati 13669 fr. 80 (13032
fr. 50 le obbligazioni fondiarie e 637 fr. 30 il libretto di risparmio).
Secondo il verbale, il funzionario incaricato dell'incanto aveva reso noto ai
presenti quanto segue: « I valori messi in vendita sono depositati presso la
Zürcher Kantonalbank, la quale ebbe a dichiarare che per disposizione
testamentaria del fu Oscar Rohte, il legato a favore del debitore escusso
Antonio Gustavo Lehmkuhl e costituito dai valori di cui sopra resta vincolato
sino al compimento del 25° anno di età di quest'ultimo. Inoltre esiste un
diritto di pegno di 2000 fr. a favore della Polizia cantonale degli stranieri
a Bellinzona, diritto stato riconosciuto dai creditori procedenti. I valori di
cui sopra vengono pertanto venduti a rischio e pericolo dell'aggiudicatario
senza responsabilità nè garanzia da parte dell'ufficio. »
Tullio Caglioni compensava parzialmente il prezzo di 2500 fr. col suo credito
in escussione.
Il 24 giugno, l'Ufficio di Lugano mandava all'aggiudicatario la copia del
verbale d'incanto e della lettera indirizzata quello stesso giorno alla Banca
cantonale di Zurigo per informarla della vendita a Tullio Caglioni, « il quale
Seite: 76
subentra quindi in luogo e vece del Lehmkuhl nei diritti a questi spettanti
sui valori realizzati. »
La creditrice procedente Frieda Wieser-Bucher riceveva, il 24 giugno, un
attestato di carenza di beni per il suo credito in escussione e inoltrava, il
4 luglio, un reclamo, chiedendo l'annullamento dell'incanto per i seguenti
motivi: I beni pignorati furono venduti per soli 2500 fr., mentre il loro
valore era di molto superiore, come risulta dalla quotazione di borsa. La
Banca cantonale di Zurigo non consegnò i titoli all'ufficio, il quale non ne
aveva quindi la disposizione materiale. In realtà l'ufficio non realizzò i
beni pignorati, ma unicamente il diritto di esigerne la consegna, il che è ben
diverso.
Con decisione 24 luglio 1946 l'Autorità cantonale di vigilanza respingeva il
reclamo in ordine e anche nel merito, essenzialmente per i seguenti motivi: La
reclamante avrebbe dovuto insorgere entro dieci giorni dalla comunicazione
dell'avviso d'incanto, ossia entro l'otto giugno al più tardi. Il suo reclamo
interposto il 4 luglio è quindi tardivo. Esso è comunque infondato. Infatti,
la questione se all'atto dell'incanto l'ufficio avesse o no la materiale
disposizione dei titoli pignorati e se essi siano stati consegnati o no
all'aggiudicatario è senz'importanza per la reclamante.
B. Frieda Wieser-Bucher ha deferito tempestivamente questa decisione alla
Camera d'esecuzione e dei fallimenti del Tribunale federale.
Considerando in diritto:
1. Le obbligazioni fondiarie pignorate in odio di Gustavo Lehmkuhl sono
cartevalori e, come tali, soggette alle norme sulla realizzazione dei beni
mobili. Giusta l'art. 129
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) LEF Art. 129 - 1 Il pagamento deve essere effettuato immediatamente dopo l'aggiudicazione. L'ufficiale può tuttavia accordare un termine per il pagamento di 20 giorni al massimo. La consegna avviene soltanto quando l'ufficio d'esecuzione può disporre irrevocabilmente del denaro.262 |
|
1 | Il pagamento deve essere effettuato immediatamente dopo l'aggiudicazione. L'ufficiale può tuttavia accordare un termine per il pagamento di 20 giorni al massimo. La consegna avviene soltanto quando l'ufficio d'esecuzione può disporre irrevocabilmente del denaro.262 |
2 | Il pagamento può essere effettuato in contanti fino a 100 000 franchi. Se il prezzo è superiore, il pagamento della parte eccedente tale importo deve essere effettuato per il tramite di un intermediario finanziario ai sensi della legge del 10 ottobre 1997263 sul riciclaggio di denaro. L'ufficiale stabilisce il modo di pagamento.264 |
3 | Se il pagamento non è fatto nel termine prescritto, l'ufficio ordina un nuovo incanto al quale si applica l'articolo 126.265 |
4 | Il precedente deliberatario ed i suoi fideiussori rispondono della minor somma ricavata e d'ogni altro danno. Gli interessi perduti sono calcolati nella misura del cinque per cento. |
all'atto della vendita, all'aggiudicatario che deve pagarne il prezzo in
contanti.
Nel fattispecie l'ufficio non aveva la disposizione nè diretta nè indiretta
dei titoli che si trovavano depositati
Seite: 77
presso la Banca cantonale di Zurigo sotto il nome del debitore. Infatti, come
risulta dalla comunicazione I aprile 1946 dell'Ufficio di Zurigo I a quello di
Lugano, la banca rifiutò di consegnare i titoli in discorso prima del 21
novembre 1948, giorno in cui l'escusso compirà i venticinque anni d'età. Ne
segue che, contrariamente al verbale d'incanto, l'Ufficio di Lugano non
vendette le obbligazioni fondiarie, di cui non aveva la disposizione, ma la
pretesa del debitore alla loro consegna, come chiaramente dichiarò nelle sue
lettere 24 giugno 1946 all'aggiudicatario e alla Banca cantonale di Zurigo. Se
non che una siffatta pretesa non è un bene suscettibile di realizzazione (cfr.
RU 60 III 232 e 61 III 152) e il suo incanto è quindi inesistente. La
ricorrente ha il diritto di chiedere in ogni tempo che l'incanto sia ripetuto
in modo regolare e conforme al verbale di pignoramento che menziona le
obbligazioni fondiarie e non la pretesa alla loro consegna.
Quanto al libretto di risparmio, devesi rilevare che non è una cartavalore,
poichè non è un documento che incorpora un diritto ai sensi dell'art. 965
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto CO Art. 965 - Titolo di credito (cartavalore) è ogni documento, nel quale un diritto è incorporato sì da non poter essere né esercitato né trasferito senza il documento medesimo. |
ma un semplice credito dell'escusso verso la Banca cantonale di Zurigo, il
quale poteva quindi essere venduto, in linea di massima, nella forma seguita
dall'Ufficio di Lugano. Questo vendita dev'essere tuttavia dichiarata nulla:
quantunque completamente distinto, il credito fu venduto come se costituisse
un bene unico con la pretesa alla consegna delle obbligazioni fondiarie, la
realizzazione della quale è nulla per i motivi suesposti.
2. In un primo tempo, l'Ufficio di Lugano volle rettamente procedere alla
realizzazione delle obbligazioni fondiarie per mezzo dell'Ufficio di Zurigo I:
esse si trovavano infatti depositate presso la Banca cantonale di Zurigo. Gli
errori, nei quali incorse ulteriormente, sono dovuti al rifiuto della banca di
consegnare il legato, di cui è amministratrice, prima che il legatario
raggiunga l'età di venticinque anni stabilita dal testamento. Un siffatto
rifiuto implica che il testatore abbia il diritto di creare delle
Seite: 78
categorie di beni assolutamente o relativemente impignorabili non previste
dalla legge. Gli art. 92 e
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto CO Art. 965 - Titolo di credito (cartavalore) è ogni documento, nel quale un diritto è incorporato sì da non poter essere né esercitato né trasferito senza il documento medesimo. |
impignorabili, nessuna delle quali comprende i beni legati in concreto. In
particolare la restrizione imposta dal testatore al diritto di disposizione
del legatario non può essere considerata come un usufrutto ai sensi dell'art.
93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia. |
|
1 | Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia. |
2 | Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111). |
3 | Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze. |
4 | Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215 |
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) LEF Art. 92 - 1 Sono impignorabili: |
|
1 | Sono impignorabili: |
10a | i diritti non ancora esigibili a prestazioni previdenziali e al libero passaggio nei confronti di fondi di previdenza professionale; |
9a | le rendite, indennità in capitale e altre prestazioni elargite alla vittima o ai suoi parenti per lesioni corporali, danno alla salute o morte d'uomo, in quanto costituiscano indennità a titolo di riparazione morale, o risarcimento per le spese di cura o per l'acquisto di mezzi ausiliari; |
2 | Sono inoltre impignorabili gli oggetti per i quali vi è senz'altro da presumere che il ricavo eccederebbe di così poco la somma delle spese da non giustificare la loro realizzazione. Tali oggetti devono tuttavia essere indicati nel verbale di pignoramento con il loro valore di stima.208 |
3 | Gli oggetti di cui al capoverso 1 numeri 1 a 3 sono pignorabili se di valore elevato; tuttavia essi possono essere tolti al debitore soltanto dopo che il creditore ha messo a disposizione del debitore, in loro sostituzione, oggetti del medesimo valore d'uso oppure la somma necessaria per il loro acquisto.209 |
4 | Sono salve le disposizioni speciali sull'impignorabilità previste dalla legge federale del 2 aprile 1908210 sul contratto d'assicurazione (art. 79 cpv. 2 e 80 LCA), dalla legge federale del 9 ottobre 1992211 sul diritto d'autore (art. 18 LDA) e dal Codice penale (CP)212 (art. 378 cpv. 2 CP).213 |
Banca cantonale di Zurigo non può quindi invocare questa restrizione prevista
nel testamento per sottrarsi all'obbligo della consegna dei beni pignorati
all'ufficio (art. 98
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) LEF Art. 98 - 1 Il denaro, i biglietti di banca, i titoli al portatore, le cambiali e gli altri titoli girabili, gli oggetti di metallo prezioso e gli altri oggetti di valore sono presi in custodia dall'ufficio.224 |
|
1 | Il denaro, i biglietti di banca, i titoli al portatore, le cambiali e gli altri titoli girabili, gli oggetti di metallo prezioso e gli altri oggetti di valore sono presi in custodia dall'ufficio.224 |
2 | Le altre cose mobili possono essere lasciate provvisoriamente nelle mani del debitore o del terzo possessore con l'obbligo di tenerle pronte ad ogni richiesta. |
3 | Questi oggetti dovranno però essere collocati in custodia dell'ufficio o d'un terzo, se l'ufficiale lo reputi opportuno o se il creditore giustifichi che ciò è necessario per garantire i diritti costituiti in suo favore dal pignoramento.225 |
4 | L'ufficio può interessarsi anche di cose sulle quali un terzo abbia un diritto di pegno. Ove non vengano realizzate, gli saranno restituite. |
L'Ufficio di Lugano dovrà quindi incaricare quello di Zurigo I della
realizzazione dei titoli in discorso. Per ottenerne la consegna dalla banca,
si applicheranno eventualmente i mezzi legali. L'impignorabilità allegata
dalla banca dipende dal diritto d'esecuzione e non dal diritto sostanziale.
Spetta adunque alle autorità d'esecuzione e non ai tribunali di pronunciarsi
su questo punto.
La Camera d'esecuzione e dei fallimenti pronuncia:
n ricorso è ammesso ed è quindi annullato l'incanto tenuto in odio di Gustavo
Lehmkuhl, il primo giugno 1946, presso l'Ufficio di esecuzione di Lugano.