Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal
5A 67/2021
Urteil vom 31. August 2021
II. zivilrechtliche Abteilung
Besetzung
Bundesrichter Herrmann, Präsident,
Bundesrichter von Werdt,
nebenamtliche Bundesrichterin Arndt,
Gerichtsschreiber Monn.
Verfahrensbeteiligte
A.________,
vertreten durch Rechtsanwalt Adrian Keller,
Beschwerdeführer,
gegen
B.________,
gesetzlich vertreten durch C.________,
diese vertreten durch Rechtsanwältin Barbara Obrecht Steiner,
Beschwerdegegnerin.
Gegenstand
Obhut, Besuchsrecht und Kindsunterhalt,
Beschwerde gegen das Urteil des Obergerichts des Kantons Solothurn, Zivilkammer, vom 7. Dezember 2020 (ZKBER.2020.71).
Sachverhalt:
A.
A.________ (Jg. 1982) und C.________ (Jg. 1987) sind die Eltern der Tochter B.________ (geb. xx.August 2018). Die nicht verheirateten Eltern, die schon bei B.________s Geburt getrennt gewohnt hatten, trennten sich kurz nach der Geburt ihres Kindes.
B.
B.a. Am 9. August 2019 verklagte B.________, gesetzlich vertreten durch ihre Mutter, ihren Vater auf Unterhalt. Der Vater stellte eigene Begehren betreffend die Alimente. Ausserdem beantragte er, für das Kind die gemeinsame elterliche Sorge anzuordnen und es unter die alternierende Obhut der Eltern zu stellen. Die väterliche Betreuung sollte alle vierzehn Tage von anfänglich einem Wochenende (ab 1. August 2020) schrittweise zunächst (ab 1. Oktober 2020) auch den Freitag und dann (ab 1. Januar 2021) auch noch den Donnerstag umfassen.
B.b. Mit Urteil vom 27. Mai 2020 regelte der Amtsgerichtspräsident von Solothurn-Lebern die Kinderbelange. Soweit für das vorliegende Verfahren relevant, stellte er das Kind unter die Obhut der Mutter und regelte das Besuchsrecht des Vaters, indem er die Kontaktregelung der freien Vereinbarung der Eltern überliess und für den Fall der Nichteinigung eine Konfliktregelung vorsah, wonach der Vater die Tochter (ab 1. August 2019) jedes zweite Wochenende von Samstag 9:00 bis Sonntag 18:00 Uhr betreut. Sodann verpflichtete er den Vater dazu, für die Tochter zeitlich gestaffelte monatliche Unterhaltsbeiträge zu leisten (ab 1. März 2020 bis 31. Dezember 2020 Fr. 645.-- [Barunterhalt Fr. 500.--, Betreuungsunterhalt: Fr. 145.--], ab 1. Januar 2021 bis 28. Februar 2022 Fr. 850.-- [Barunterhalt Fr. 500.--, Betreuungsunterhalt: Fr. 350.--], ab 1. März 2022 bis 31. Juli 2028 Fr. 960.-- [Barunterhalt Fr. 560.--, Betreuungsunterhalt: Fr. 400.--], ab 1. August 2028 bis 31. Juli 2031 Fr. 1'095.-- [Barunterhalt Fr. 820.--, Betreuungsunterhalt: Fr. 275.--] und ab 1. August 2031: Fr. 1'060.-- [Barunterhalt]).
C.
C.a. A.________ legte beim Obergericht des Kantons Solothurn Berufung ein. Er hielt an seinen Begehren betreffend die alternierende Obhut und die Regelung der Betreuungszeiten fest (Bst. B.a). Zusätzlich verlangte er, die väterliche Betreuung des Kindes ab 1. Juli 2021 jede zweite Woche um den Mittwoch zu erweitern. Im Unterhaltsstreit beantragte er, die monatlichen Alimente auf Fr. 300.-- festzusetzen.
C.b. Das Obergericht hiess die Berufung teilweise gut. Es beliess B.________ unter der Obhut der Mutter und legte das Besuchsrecht des Vaters wie folgt fest: Jedes zweite Wochenende von Samstag 9:00 Uhr bis Sonntag 18:00 Uhr und ab dem 1. August 2022 drei Wochen Ferien pro Jahr sowie in ungeraden Jahren an Weihnachten und am 1. August und in geraden Jahren an Ostern und Silvester. Die monatlichen Unterhaltsbeiträge reduzierte es in der Phase vom 1. Januar 2021 bis 28. Februar 2022 auf Fr. 760.-- (Barunterhalt Fr. 466.--, Betreuungsunterhalt: Fr. 294.--); im Übrigen bestätigte es die vorinstanzliche Unterhaltsregelung (Urteil vom 7. Dezember 2020).
D.
Mit Beschwerde vom 25. Januar 2021 wendet sich A.________ (Beschwerdeführer) an das Bundesgericht. Er stellt das Begehren, B.________ (Beschwerdegegnerin) unter die alternierende Obhut zu stellen und seine Betreuungszeiten wie folgt festzulegen: Vom 1. August 2020 bis 31. September 2020 jedes zweite Wochenende von Samstag 9:00 Uhr bis Sonntag 18:00 Uhr; vom 1. Oktober 2020 bis 31. Dezember 2020 jede zweite Woche von Freitag 09.00 Uhr bis Sonntag 18:00 Uhr; ab dem 1. Januar 2021 jede zweite Woche von Donnerstag 9:00 Uhr bis Sonntag 18:00 Uhr; ab dem 1. Juli 2021 jede zweite Woche von Mittwoch 9:00 Uhr bis Sonntag 18:00 Uhr. Weiter beantragt er die Festsetzung eines monatlichen Unterhaltsbeitrags an die Tochter von Fr. 300.--; eventualiter sei die Sache zur Neubeurteilung der Unterhaltsbeiträge an die Vorinstanz zurückzuweisen. Für das bundesgerichtliche Verfahren ersucht der Beschwerdeführer überdies um unentgeltliche Rechtspflege. Den weiteren Antrag, der Beschwerde die aufschiebende Wirkung zu gewähren, wies der Präsident der II. zivilrechtlichen Abteilung mit Verfügung vom 26. Januar 2021 ab. Im Übrigen hat das Bundesgericht die kantonalen Akten, aber keine Vernehmlassungen eingeholt.
Erwägungen:
1.
Angefochten ist der Endentscheid (Art. 90
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 90 Decisioni finali - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni che pongono fine al procedimento. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 75 Autorità inferiori - 1 Il ricorso è ammissibile contro le decisioni pronunciate dalle autorità cantonali di ultima istanza, dal Tribunale amministrativo federale e dal Tribunale federale dei brevetti.36 |
|
1 | Il ricorso è ammissibile contro le decisioni pronunciate dalle autorità cantonali di ultima istanza, dal Tribunale amministrativo federale e dal Tribunale federale dei brevetti.36 |
2 | I Cantoni istituiscono tribunali superiori quali autorità cantonali di ultima istanza. Tali tribunali giudicano su ricorso, salvo nei casi in cui: |
a | una legge federale prevede un'istanza cantonale unica; |
b | un tribunale specializzato nelle controversie di diritto commerciale giudica in istanza cantonale unica; |
c | è proposta loro direttamente, con il consenso di tutte le parti, un'azione con un valore litigioso di almeno 100 000 franchi. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 72 Principio - 1 Il Tribunale federale giudica i ricorsi contro le decisioni pronunciate in materia civile. |
|
1 | Il Tribunale federale giudica i ricorsi contro le decisioni pronunciate in materia civile. |
2 | Al ricorso in materia civile soggiacciono anche: |
a | le decisioni in materia di esecuzione e fallimento; |
b | le decisioni in rapporto diretto con il diritto civile pronunciate in applicazione di norme di diritto pubblico, segnatamente le decisioni: |
b1 | sul riconoscimento e l'esecuzione di decisioni e sull'assistenza giudiziaria in materia civile, |
b2 | sulla tenuta del registro fondiario, dei registri dello stato civile, del registro di commercio e dei registri in materia di marchi, disegni e modelli, brevetti d'invenzione, varietà vegetali e topografie, |
b3 | sull'autorizzazione al cambiamento del nome, |
b4 | in materia di vigilanza sulle fondazioni, eccettuati gli istituti di previdenza e di libero passaggio, |
b5 | in materia di vigilanza sugli esecutori testamentari e altri rappresentanti previsti dal diritto successorio, |
b6 | in materia di protezione dei minori e degli adulti, |
b7 | ... |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 76 Diritto di ricorso - 1 Ha diritto di interporre ricorso in materia civile chi: |
|
1 | Ha diritto di interporre ricorso in materia civile chi: |
a | ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo; e |
b | è particolarmente toccato dalla decisione impugnata e ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modifica della stessa. |
2 | Il diritto di ricorrere contro le decisioni di cui all'articolo 72 capoverso 2 spetta inoltre alla Cancelleria federale, ai dipartimenti federali o, in quanto lo preveda il diritto federale, ai servizi loro subordinati, se la decisione impugnata viola la legislazione federale nella sfera dei loro compiti.40 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 100 Ricorso contro decisioni - 1 Il ricorso contro una decisione deve essere depositato presso il Tribunale federale entro 30 giorni dalla notificazione del testo integrale della decisione. |
|
1 | Il ricorso contro una decisione deve essere depositato presso il Tribunale federale entro 30 giorni dalla notificazione del testo integrale della decisione. |
2 | Il termine è di dieci giorni per i ricorsi contro le decisioni: |
a | delle autorità cantonali di vigilanza in materia di esecuzione e fallimento; |
b | nel campo dell'assistenza giudiziaria internazionale in materia penale e dell'assistenza amministrativa internazionale in materia fiscale; |
c | in materia di ritorno di un minore secondo la Convenzione europea del 20 maggio 198090 sul riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia di affidamento di minori e sul ristabilimento dell'affidamento oppure secondo la Convenzione del 25 ottobre 198091 sugli aspetti civili del rapimento internazionale di minori; |
d | del Tribunale federale dei brevetti in materia di rilascio di una licenza secondo l'articolo 40d della legge del 25 giugno 195493 sui brevetti. |
3 | Il termine è di cinque giorni per i ricorsi contro le decisioni: |
a | delle autorità cantonali di vigilanza in materia di esecuzione e fallimento pronunciate nell'ambito dell'esecuzione cambiaria; |
b | dei Governi cantonali su ricorsi concernenti votazioni federali. |
4 | Il termine è di tre giorni per i ricorsi contro le decisioni dei Governi cantonali su ricorsi concernenti le elezioni al Consiglio nazionale. |
5 | Per i ricorsi concernenti conflitti di competenza tra due Cantoni, il termine decorre al più tardi dal giorno in cui in ciascun Cantone sono state pronunciate decisioni impugnabili mediante ricorso al Tribunale federale. |
6 | ...94 |
7 | Il ricorso per denegata o ritardata giustizia può essere interposto in ogni tempo. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 46 Sospensione - 1 I termini stabiliti in giorni dalla legge o dal giudice sono sospesi: |
|
1 | I termini stabiliti in giorni dalla legge o dal giudice sono sospesi: |
a | dal settimo giorno precedente la Pasqua al settimo giorno successivo alla Pasqua incluso; |
b | dal 15 luglio al 15 agosto incluso; |
c | dal 18 dicembre al 2 gennaio incluso. |
2 | Il capoverso 1 non si applica nei procedimenti concernenti: |
a | l'effetto sospensivo e altre misure provvisionali; |
b | l'esecuzione cambiaria; |
c | i diritti politici (art. 82 lett. c); |
d | l'assistenza giudiziaria internazionale in materia penale e l'assistenza amministrativa internazionale in materia fiscale; |
e | gli appalti pubblici.18 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 72 Principio - 1 Il Tribunale federale giudica i ricorsi contro le decisioni pronunciate in materia civile. |
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1 | Il Tribunale federale giudica i ricorsi contro le decisioni pronunciate in materia civile. |
2 | Al ricorso in materia civile soggiacciono anche: |
a | le decisioni in materia di esecuzione e fallimento; |
b | le decisioni in rapporto diretto con il diritto civile pronunciate in applicazione di norme di diritto pubblico, segnatamente le decisioni: |
b1 | sul riconoscimento e l'esecuzione di decisioni e sull'assistenza giudiziaria in materia civile, |
b2 | sulla tenuta del registro fondiario, dei registri dello stato civile, del registro di commercio e dei registri in materia di marchi, disegni e modelli, brevetti d'invenzione, varietà vegetali e topografie, |
b3 | sull'autorizzazione al cambiamento del nome, |
b4 | in materia di vigilanza sulle fondazioni, eccettuati gli istituti di previdenza e di libero passaggio, |
b5 | in materia di vigilanza sugli esecutori testamentari e altri rappresentanti previsti dal diritto successorio, |
b6 | in materia di protezione dei minori e degli adulti, |
b7 | ... |
2.
2.1. Mit der Beschwerde in Zivilsachen können Rechtsverletzungen gemäss Art. 95 f
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione: |
|
a | del diritto federale; |
b | del diritto internazionale; |
c | dei diritti costituzionali cantonali; |
d | delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari; |
e | del diritto intercantonale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
|
1 | Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
2 | Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 42 Atti scritti - 1 Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
|
1 | Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
2 | Nei motivi occorre spiegare in modo conciso perché l'atto impugnato viola il diritto. Qualora il ricorso sia ammissibile soltanto se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o un caso particolarmente importante per altri motivi, occorre spiegare perché la causa adempie siffatta condizione.14 15 |
3 | Se sono in possesso della parte, i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati; se l'atto scritto è diretto contro una decisione, anche questa deve essere allegata. |
4 | In caso di trasmissione per via elettronica, la parte o il suo patrocinatore deve munire l'atto scritto di una firma elettronica qualificata secondo la legge del 18 marzo 201616 sulla firma elettronica. Il Tribunale federale determina mediante regolamento: |
a | il formato dell'atto scritto e dei relativi allegati; |
b | le modalità di trasmissione; |
c | le condizioni alle quali può essere richiesta la trasmissione successiva di documenti cartacei in caso di problemi tecnici.17 |
5 | Se mancano la firma della parte o del suo patrocinatore, la procura dello stesso o gli allegati prescritti, o se il patrocinatore non è autorizzato in quanto tale, è fissato un congruo termine per sanare il vizio, con la comminatoria che altrimenti l'atto scritto non sarà preso in considerazione. |
6 | Gli atti illeggibili, sconvenienti, incomprensibili, prolissi o non redatti in una lingua ufficiale possono essere del pari rinviati al loro autore affinché li modifichi. |
7 | Gli atti scritti dovuti a condotta processuale da querulomane o altrimenti abusiva sono inammissibili. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
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1 | Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
2 | Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura. |
nur klar und detailliert erhobene und soweit möglich belegte Rügen (BGE 142 III 364 E. 2.4).
2.2. Beim Entscheid über die Anordnung einer alternierenden Obhut und über andere Kinderbelange ist der Sachrichter, der die Parteien und die weitere Umgebung des Kindes am besten kennt, in vielfacher Hinsicht auf sein Ermessen verwiesen (BGE 142 III 612 E. 4.5). Bei der Überprüfung solcher Ermessensentscheide schreitet das Bundesgericht nur ein, wenn die kantonale Instanz grundlos von in Lehre und Rechtsprechung anerkannten Grundsätzen abgewichen ist, wenn sie Gesichtspunkte berücksichtigt hat, die keine Rolle hätten spielen dürfen, oder wenn sie umgekehrt rechtserhebliche Umstände ausser Acht gelassen hat. Aufzuheben und zu korrigieren sind ausserdem Ermessensentscheide, die sich als im Ergebnis offensichtlich unbillig, als in stossender Weise ungerecht erweisen (BGE 142 III 336 E. 5.3.2; 132 III 97 E. 1; 131 III 12 E. 4.2).
2.3. Sodann ist das Bundesgericht an den festgestellten Sachverhalt grundsätzlich gebunden (Art. 105 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 105 Fatti determinanti - 1 Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
|
1 | Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
2 | Può rettificare o completare d'ufficio l'accertamento dei fatti dell'autorità inferiore se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95. |
3 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, il Tribunale federale non è vincolato dall'accertamento dei fatti operato dall'autorità inferiore.96 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione: |
|
a | del diritto federale; |
b | del diritto internazionale; |
c | dei diritti costituzionali cantonali; |
d | delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari; |
e | del diritto intercantonale. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
|
1 | In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
2 | Le parti hanno diritto d'essere sentite. |
3 | Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 8 - Ove la legge non disponga altrimenti, chi vuol dedurre il suo diritto da una circostanza di fatto da lui asserita, deve fornirne la prova. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
|
1 | Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
2 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
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1 | Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
2 | Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura. |
3.
Der Streit dreht sich hauptsächlich um die alternierende Obhut bzw. um die Betreuungsanteile des Vaters und um den persönlichen Verkehr zwischen Vater und Tochter. Der Beschwerdeführer besteht auf der alternierenden Obhut und will die Beschwerdegegnerin (ab 1. Juli 2021) jede zweite Woche von Mittwoch 9:00 Uhr bis Sonntag 18:00 betreuen (s. Sachverhalt Bst. D).
3.1.
3.1.1. Bei gemeinsamer elterlicher Sorge prüft das (mit der Unterhaltsklage befasste) Gericht im Sinne des Kindeswohls die Möglichkeit einer alternierenden Obhut, wenn ein Elternteil oder das Kind dies verlangt (Art. 298b Abs. 3
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 298b - 1 Se uno dei genitori si rifiuta di rilasciare la dichiarazione comune, l'altro può rivolgersi all'autorità di protezione dei minori del domicilio del figlio. |
|
1 | Se uno dei genitori si rifiuta di rilasciare la dichiarazione comune, l'altro può rivolgersi all'autorità di protezione dei minori del domicilio del figlio. |
2 | L'autorità di protezione dei minori dispone l'autorità parentale congiunta sempreché, per tutelare il bene del figlio, non si imponga di mantenere l'autorità parentale esclusiva della madre o di trasferirla al padre. |
3 | Contestualmente alla decisione sull'autorità parentale, l'autorità di protezione dei minori disciplina anche le altre questioni litigiose. È fatta salva l'azione di mantenimento dinanzi al giudice competente; in tal caso il giudice decide anche in merito all'autorità parentale e alle altre questioni riguardanti i figli.366 |
3bis | Per decidere sulla custodia, sulle relazioni personali o sulla partecipazione alla cura, l'autorità di protezione dei minori tiene conto del diritto del figlio a intrattenere regolarmente relazioni personali con entrambi i genitori.367 |
3ter | In caso di esercizio congiunto dell'autorità parentale, ad istanza di uno dei genitori o del figlio l'autorità di protezione dei minori valuta se, per il bene del figlio, sia opportuno disporre la custodia alternata.368 |
4 | Se la madre è minorenne o sotto curatela generale, l'autorità di protezione dei minori trasferisce l'autorità parentale al padre o nomina un tutore, scegliendo la soluzione più adatta a tutelare il bene del figlio. |
3.1.2. Wie Art. 298 Abs. 2ter
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 298 - 1 Nell'ambito di una procedura di divorzio o di una procedura a tutela dell'unione coniugale il giudice attribuisce l'autorità parentale esclusiva a uno dei genitori se è necessario per tutelare il bene del figlio. |
|
1 | Nell'ambito di una procedura di divorzio o di una procedura a tutela dell'unione coniugale il giudice attribuisce l'autorità parentale esclusiva a uno dei genitori se è necessario per tutelare il bene del figlio. |
2 | Può anche limitarsi a disciplinare la custodia, le relazioni personali o la partecipazione di ciascun genitore alla cura del figlio, se non vi sono prospettive di un accordo in merito tra i genitori. |
2bis | Per decidere sulla custodia, sulle relazioni personali o sulla partecipazione alla cura, il giudice tiene conto del diritto del figlio a intrattenere regolarmente relazioni personali con entrambi i genitori.362 |
2ter | In caso di esercizio congiunto dell'autorità parentale, ad istanza di uno dei genitori o del figlio il giudice valuta se, per il bene del figlio, sia opportuno disporre la custodia alternata.363 |
3 | Invita l'autorità di protezione dei minori a nominare un tutore se né la madre né il padre sono idonei ad assumere l'autorità parentale. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 298 - 1 Nell'ambito di una procedura di divorzio o di una procedura a tutela dell'unione coniugale il giudice attribuisce l'autorità parentale esclusiva a uno dei genitori se è necessario per tutelare il bene del figlio. |
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1 | Nell'ambito di una procedura di divorzio o di una procedura a tutela dell'unione coniugale il giudice attribuisce l'autorità parentale esclusiva a uno dei genitori se è necessario per tutelare il bene del figlio. |
2 | Può anche limitarsi a disciplinare la custodia, le relazioni personali o la partecipazione di ciascun genitore alla cura del figlio, se non vi sono prospettive di un accordo in merito tra i genitori. |
2bis | Per decidere sulla custodia, sulle relazioni personali o sulla partecipazione alla cura, il giudice tiene conto del diritto del figlio a intrattenere regolarmente relazioni personali con entrambi i genitori.362 |
2ter | In caso di esercizio congiunto dell'autorità parentale, ad istanza di uno dei genitori o del figlio il giudice valuta se, per il bene del figlio, sia opportuno disporre la custodia alternata.363 |
3 | Invita l'autorità di protezione dei minori a nominare un tutore se né la madre né il padre sono idonei ad assumere l'autorità parentale. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 298b - 1 Se uno dei genitori si rifiuta di rilasciare la dichiarazione comune, l'altro può rivolgersi all'autorità di protezione dei minori del domicilio del figlio. |
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1 | Se uno dei genitori si rifiuta di rilasciare la dichiarazione comune, l'altro può rivolgersi all'autorità di protezione dei minori del domicilio del figlio. |
2 | L'autorità di protezione dei minori dispone l'autorità parentale congiunta sempreché, per tutelare il bene del figlio, non si imponga di mantenere l'autorità parentale esclusiva della madre o di trasferirla al padre. |
3 | Contestualmente alla decisione sull'autorità parentale, l'autorità di protezione dei minori disciplina anche le altre questioni litigiose. È fatta salva l'azione di mantenimento dinanzi al giudice competente; in tal caso il giudice decide anche in merito all'autorità parentale e alle altre questioni riguardanti i figli.366 |
3bis | Per decidere sulla custodia, sulle relazioni personali o sulla partecipazione alla cura, l'autorità di protezione dei minori tiene conto del diritto del figlio a intrattenere regolarmente relazioni personali con entrambi i genitori.367 |
3ter | In caso di esercizio congiunto dell'autorità parentale, ad istanza di uno dei genitori o del figlio l'autorità di protezione dei minori valuta se, per il bene del figlio, sia opportuno disporre la custodia alternata.368 |
4 | Se la madre è minorenne o sotto curatela generale, l'autorità di protezione dei minori trasferisce l'autorità parentale al padre o nomina un tutore, scegliendo la soluzione più adatta a tutelare il bene del figlio. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 273 - 1 I genitori che non sono detentori dell'autorità parentale o della custodia nonché il figlio minorenne hanno reciprocamente il diritto di conservare le relazioni personali indicate dalle circostanze. |
|
1 | I genitori che non sono detentori dell'autorità parentale o della custodia nonché il figlio minorenne hanno reciprocamente il diritto di conservare le relazioni personali indicate dalle circostanze. |
2 | Se l'esercizio o il mancato esercizio delle relazioni personali è pregiudizievole al figlio, oppure altri motivi lo esigono, l'autorità di protezione dei minori può richiamare ai loro doveri i genitori, gli affilianti o il figlio e dare loro istruzioni. |
3 | Il padre o la madre può esigere che il suo diritto all'esercizio delle relazioni personali sia regolato. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 298b - 1 Se uno dei genitori si rifiuta di rilasciare la dichiarazione comune, l'altro può rivolgersi all'autorità di protezione dei minori del domicilio del figlio. |
|
1 | Se uno dei genitori si rifiuta di rilasciare la dichiarazione comune, l'altro può rivolgersi all'autorità di protezione dei minori del domicilio del figlio. |
2 | L'autorità di protezione dei minori dispone l'autorità parentale congiunta sempreché, per tutelare il bene del figlio, non si imponga di mantenere l'autorità parentale esclusiva della madre o di trasferirla al padre. |
3 | Contestualmente alla decisione sull'autorità parentale, l'autorità di protezione dei minori disciplina anche le altre questioni litigiose. È fatta salva l'azione di mantenimento dinanzi al giudice competente; in tal caso il giudice decide anche in merito all'autorità parentale e alle altre questioni riguardanti i figli.366 |
3bis | Per decidere sulla custodia, sulle relazioni personali o sulla partecipazione alla cura, l'autorità di protezione dei minori tiene conto del diritto del figlio a intrattenere regolarmente relazioni personali con entrambi i genitori.367 |
3ter | In caso di esercizio congiunto dell'autorità parentale, ad istanza di uno dei genitori o del figlio l'autorità di protezione dei minori valuta se, per il bene del figlio, sia opportuno disporre la custodia alternata.368 |
4 | Se la madre è minorenne o sotto curatela generale, l'autorità di protezione dei minori trasferisce l'autorità parentale al padre o nomina un tutore, scegliendo la soluzione più adatta a tutelare il bene del figlio. |
3.1.3. Ob die alternierende Obhut überhaupt in Frage kommt und ob sie sich mit dem Kindeswohl verträgt, hängt von den konkreten Umständen ab. Das bedeutet, dass das Gericht gestützt auf festgestellte Tatsachen der Gegenwart und der Vergangenheit eine sachverhaltsbasierte Prognose darüber zu stellen hat, ob die alternierende Obhut als Betreuungslösung aller Voraussicht nach dem Wohl des Kindes entspricht (BGE 142 III 612 E. 4.2 mit Hinweisen). Unter den Kriterien, auf die es bei dieser Beurteilung ankommt, ist zunächst die Erziehungsfähigkeit der Eltern hervorzuheben, und zwar in dem Sinne, dass die alternierende Obhut grundsätzlich nur dann in Frage kommt, wenn beide Eltern erziehungsfähig sind. Weiter erfordert die alternierende Obhut organisatorische Massnahmen und gegenseitige Informationen. Insofern setzt die praktische Umsetzung einer alternierenden Betreuung voraus, dass die Eltern fähig und bereit sind, in den Kinderbelangen miteinander zu kommunizieren und zu kooperieren. Allein aus dem Umstand, dass ein Elternteil sich einer alternierenden Betreuungsregelung widersetzt, kann indessen nicht ohne Weiteres auf eine fehlende Kooperationsfähigkeit der Eltern geschlossen werden, die einer alternierenden Obhut im Weg steht. Ein
derartiger Schluss kann nur dort in Betracht fallen, wo die Eltern aufgrund der zwischen ihnen bestehenden Feindseligkeiten auch hinsichtlich anderer Kinderbelange nicht zusammenarbeiten können, mit der Folge, dass sie ihr Kind im Szenario einer alternierenden Obhut dem gravierenden Elternkonflikt in einer Weise aussetzen würden, die seinen Interessen offensichtlich zuwiderläuft (BGE 142 III 612 E. 4.3).
Zu berücksichtigen ist ferner die geographische Situation, namentlich die Distanz zwischen den Wohnungen der beiden Eltern, und die Stabilität, welche die Weiterführung der bisherigen Regelung für das Kind gegebenenfalls mit sich bringt. In diesem Sinn fällt die alternierende Obhut eher in Betracht, wenn die Eltern das Kind schon vor ihrer Trennung abwechselnd betreuten. Weitere Gesichtspunkte sind die Möglichkeit der Eltern, das Kind persönlich zu betreuen (s. dazu Urteil 5A 629/2019 vom 13. November 2020 E. 4.2), das Alter des Kindes, seine Beziehungen zu (Halb- oder Stief-) Geschwistern und seine Einbettung in ein weiteres soziales Umfeld (vgl. Urteile 5A 46/2015 vom 26. Mai 2015 E. 4.4.2 und 4.4.5; 5A 345/2014 vom 4. August 2014 E. 4.2). Auch dem Wunsch des Kindes ist Beachtung zu schenken, selbst wenn es bezüglich der Frage der Betreuungsregelung (noch) nicht urteilsfähig ist. Das Gericht, das den Sachverhalt von Amtes wegen erforscht (Art. 296 Abs. 1
SR 272 Codice di diritto processuale civile svizzero del 19 dicembre 2008 (Codice di procedura civile, CPC) - Codice di procedura civile CPC Art. 296 Principio inquisitorio e non vincolatività delle conclusioni delle parti - 1 Il giudice esamina d'ufficio i fatti. |
|
1 | Il giudice esamina d'ufficio i fatti. |
2 | Le parti e i terzi sono tenuti a collaborare agli esami necessari all'accertamento della filiazione, sempre che non comportino rischi per la salute. Le disposizioni sui diritti delle parti e dei terzi di rifiutare la collaborazione non sono qui applicabili. |
3 | Il giudice statuisce senza essere vincolato dalle conclusioni delle parti. |
alternierende Obhut in jedem Fall die Erziehungsfähigkeit beider Eltern voraussetzt, sind die weiteren Beurteilungskriterien oft voneinander abhängig und je nach den konkreten Umständen des Einzelfalls von unterschiedlicher Bedeutung. So spielen das Kriterium der Stabilität und dasjenige der Möglichkeit zur persönlichen Betreuung des Kindes bei Säuglingen und Kleinkindern eine wichtige Rolle. Geht es hingegen um Jugendliche, kommt der Zugehörigkeit zu einem sozialen Umfeld grosse Bedeutung zu. Die Kooperationsfähigkeit der Eltern wiederum verdient besondere Beachtung, wenn das Kind schulpflichtig ist oder die geografische Entfernung zwischen den Wohnorten der Eltern ein Mehr an Organisation erfordert (BGE 142 III 612 E. 4.3).
3.2.
3.2.1. Das Obergericht verweist zunächst auf die erstinstanzliche Erkenntnis, wonach die Erziehungsfähigkeit beider Eltern gegeben sei; dies sei unbestritten geblieben. Weiter konstatiert es, dass sich die Mutter seit der Geburt des Kindes allein um die Beschwerdegegnerin und ihre Erziehung gekümmert habe. Der Beschwerdeführer sei bis zum Frühling 2020 nur in unregelmässigen Abständen mit der Beschwerdegegnerin in persönlichen Kontakt getreten; berufliche Engagements in der Schweiz und in Deutschland hätten eine regelmässige Betreuung durch den Vater verunmöglicht. Dass erst im Lauf des Verfahrens bzw. seit Sommer 2020 ein regelmässiger Kontakt zwischen Vater und Tochter etabliert werden konnte, fällt laut Vorinstanz negativ ins Gewicht. Da die Beziehung immer noch im Aufbau sei und die Beschwerdegegnerin bis vor kurzem noch nie beim Beschwerdeführer übernachtet habe, fehle es am Element der Weiterführung eines bisher gelebten Betreuungsmodells. Bezüglich der Frage, ob die Eltern willens und in der Lage sind, das Kind selbst zu betreuen, gibt die Vorinstanz zu bedenken, dass die Mutter jeden Freitag ausser Haus eine Weiterbildung absolviere und somit an den Stundenplan der Schule gebunden sei. Der vom Beschwerdeführer beantragte
Betreuungsrhythmus bedinge, dass die Beschwerdegegnerin trotz väterlicher Betreuung jeden zweiten Freitag während der Abwesenheit der Mutter drittbetreut werde. Damit sei der hauptbetreuenden Mutter nicht optimal gedient, da eine durch Fremdbetreuung zu schliessende Betreuungslücke verbleibe. Eine nicht auf die beiderseitigen Bedürfnisse abgestimmte Aufteilung der Betreuung schmälert dem angefochtenen Entscheid zufolge den Mehrwert, den die alternierende Obhut mit persönlicher Betreuung durch den Beschwerdeführer bieten könnte. In der Folge kommt das Obergericht auf die Wohnsituation zu sprechen. Es stellt fest, dass die aktuellen Wohnorte der Eltern rund eine Autostunde voneinander entfernt sind; daran ändere sich auch nichts, wenn die Mutter im Frühling 2021 nach U.________ (BE) umziehe. Eine zu grosse räumliche Distanz schliesse eine alternierende Obhut zwar nicht von vornherein aus, sei aber dennoch nicht ideal, da sie praktische Hindernisse bei der Bewältigung des Wegs, vermehrten Organisationsaufwand und zusätzliche Kosten mit sich bringe. Das gelte umso mehr, sobald das Kind eingeschult und unter der Woche nicht am Schulort betreut werde. Im konkreten Fall spreche die grosse Distanz zwischen elterlichen Wohnorten "eher
gegen die alternierende Obhut"; im Hinblick auf die Einschulung der Beschwerdegegnerin im Sommer 2022 gewinne diese Problematik an Gewicht. Als gewichtiges Argument gegen die alternierende Obhut wertet die Vorinstanz schliesslich den Umstand, dass die Eltern sich nicht zutrauen würden, die Kinderbelange einvernehmlich zu regeln, und auf die Vermittlung durch einen Beistand angewiesen seien. Gerade bei der alternierenden Obhut gebe es viele alltägliche Dinge zu besprechen, bezüglich derer ein Beistand die Eltern höchstens organisatorisch beraten könne. Da die Abstimmung im Alltag selbst gemeistert werden müsse und die Kommunikation nicht immer über eine Drittperson laufen könne, sei zu befürchten, dass sich die "aktuell mangelnde Kommunikation unter den Eltern längerfristig negativ auf das Kindswohl auswirkt".
3.2.2. Im Ergebnis findet das Obergericht, auch wenn der regelmässige Kontakt zwischen Vater und Tochter für die Persönlichkeitsentwicklung des Kindes wichtig sei, sprächen die in der praktischen Umsetzung beachtlichen Faktoren "insgesamt mehr gegen die alternierende Obhut als dafür". Im Vordergrund steht für die Vorinstanz - neben der nicht zu unterschätzenden Distanz zwischen den Wohnorten der Eltern - vor allem die Tatsache, dass sich die Eltern nicht zutrauen, die Kinderbelange ohne Beistand zu regeln, und das dahinterstehende gegenseitige Misstrauen. Der Antrag auf alternierende Obhut sei deshalb abzuweisen und die Beschwerdegegnerin unter der alleinigen Obhut der Mutter zu belassen. "Angesichts der derzeit gestörten Kommunikation zwischen den Eltern" will die Vorinstanz die Betreuungsregelung nicht den Eltern überlassen und ordnet den väterlichen Betreuungsanteil konkret im Sinne alle vierzehn Tage stattfindender Wochenendbesuche, verbunden mit einer Feiertags- und Ferienregelung (vgl. Sachverhalt Bst. C.b).
3.3. Der Beschwerdeführer will die vorinstanzliche Beurteilung nicht gelten lassen. Er wirft dem Obergericht vor, den Sachverhalt offensichtlich unrichtig festzustellen und das Recht falsch anzuwenden.
3.3.1. Der Beschwerdeführer räumt ein, dass er und die Kindsmutter bereits seit der Geburt der Beschwerdegegnerin in einem "latenten Paarkonflikt" stecken. Mit ihren Feststellungen über seine unregelmässigen Kontakte zur Beschwerdegegnerin und die überwiegende Betreuung durch die Kindsmutter bis zum Frühling 2020 verkenne die Vorinstanz, dass die Kontakte stets vom aktuellen Stand des Elternkonflikts abhängig gewesen seien. Unter Hinweis auf die Rechtsprechung besteht der Beschwerdeführer darauf, dass der nicht funktionierende Kontakt während der Trennungsphase die Zuteilung der Obhut an den während der Trennungszeit überwiegend oder allein betreuenden Elternteil nicht rechtfertigen könne. Das Obergericht lasse in unvollständiger Sachverhaltsfeststellung ausser Acht, dass aus der Zeit vor der Trennung der Eltern gar keine "bereits gelebte Betreuungsregelung" existiere, an der angeknüpft werden könne. Anstatt auf die Betreuungssituation während der Trennung zurückzugreifen, hätte das Obergericht erkennen müssen, dass eine vor der Trennung gelebte Betreuungsregelung als Beurteilungskriterium entfällt, und anhand der übrigen entscheidrelevanten Faktoren über den Antrag betreffend die alternierende Obhut entscheiden müssen.
Die Befürchtungen des Beschwerdeführers sind unbegründet. Das Obergericht stellt selbst ausdrücklich fest, dass sich seit der Geburt der Beschwerdegegnerin "keine überdauernde Betreuungsregelung im Kernfamilienverband etablieren konnte", weshalb es "an einem valablen Status quo" fehle, an den nach der Trennung angeknüpft werden konnte. Der Vorwurf der unvollständigen Sachverhaltsfeststellung ist unbegründet. Die Vorinstanz kommt weiter zum Schluss, dass die Kontakte zwischen Vater und Tochter je nach Lebenssituation der Eltern unterschiedlich gehandhabt worden seien, was offensichtlich ihrem Willen entsprochen habe. Im Anschluss daran stellt das Obergericht klar, dass die gegenseitigen Vorwürfe der Eltern, wer diese Situation zu verantworten habe, nicht zielführend seien. Gegen diese Erkenntnisse hat der Beschwerdeführer nichts einzuwenden; der zuletzt erwähnten Einschätzung pflichtet er ausdrücklich bei. Warum er trotzdem auf dem "latenten Paarkonflikt" beharrt, den die Vorinstanz als Ursache für das Fehlen einer vor der Trennung gelebten Betreuungsregelung übersehe, mag er nicht erklären. Soweit der Beschwerdeführer schliesslich darauf pocht, dass die Betreuungssituation nach der Trennung gänzlich ausser Betracht bleiben müsse,
laufen seine Beanstandungen ebenfalls ins Leere. Inwiefern das Obergericht seinen Rechtsspruch entscheidtragend darauf stützt, dass die Beschwerdegegnerin in ihren ersten Lebensjahren nach der Trennung der Eltern abgesehen von unregelmässigen Kontakten zum Vater ausschliesslich von der Mutter betreut wurde, vermag der Beschwerdeführer nicht aufzuzeigen und ist auch nicht ersichtlich. Wie die vorinstanzlichen Erwägungen zeigen, stehen für das Obergericht vielmehr die in der praktischen Umsetzung einer alternierenden Obhut beachtlichen Faktoren, mithin die künftige Entwicklung, im Vordergrund (s. oben E. 3.2.2).
3.3.2. Der Beschwerdeführer verwahrt sich gegen den Vorhalt, die von ihm beantragte Betreuungsregelung sei nicht hinreichend auf die Situation und die Bedürfnisse der Beschwerdegegnerin bzw. ihrer Mutter abgestimmt. Er anerkennt, aufgrund der gegnerischen Eingabe vom 21. April 2020 im erstinstanzlichen Verfahren erfahren zu haben, dass die Mutter ab 1. Juni 2020 eine 50 %-Stelle auf einem Landwirtschaftsbetrieb sowie die Ausbildung zur Landwirtin antreten wollte. Obwohl gerade die Regelung des Besuchs- und Betreuungsrechts strittig gewesen sei, habe man ihn aber nicht dahingehend informiert, dass eine wöchentlich wiederkehrende Kinderbetreuung der Mutter dienen würde. Das Obergericht verkenne die Prozessgeschichte und stelle folglich den Sachverhalt falsch fest. Die Anordnung der alternierenden Obhut davon abhängig zu machen, dass er die Betreuungszeiten entsprechend dem aktuellen Stundenplan der Mutter beantragte, sei stossend und überspitzt formalistisch und komme einer Rechtsverletzung gleich. Die Vorinstanz hätte die konkreten Betreuungszeiten im Rahmen der Untersuchungs- und Offizialmaxime in Rücksprache mit den Parteien den neuen Bedürfnissen der Beschwerdegegnerin bzw. ihrer Mutter anpassen müssen.
Soweit sich der Beschwerdeführer über eine falsche Sachverhaltsfeststellung und überspitzten Formalismus beklagt, verstrickt er sich in Widersprüche. So beteuert er vor Bundesgericht seine Flexibilität in Bezug auf die Organisation der Kinderbetreuung. Was ihn im erstinstanzlichen Verfahren trotzdem daran hinderte, sich bei der Beschwerdegegnerin nach den allfälligen Auswirkungen der angekündigten beruflichen Veränderungen auf die Betreuungssituation zu erkundigen, mag er nicht erklären. Die Verantwortung für seine Versäumnisse mit den jetzt erhobenen Vorwürfen der Berufungsinstanz zuzuschieben, verträgt sich nicht dem Grundsatz, wonach alle am Verfahren beteiligten Personen nach Treu und Glauben zu handeln haben (Art. 52
SR 272 Codice di diritto processuale civile svizzero del 19 dicembre 2008 (Codice di procedura civile, CPC) - Codice di procedura civile CPC Art. 52 Comportamento secondo buona fede - Tutte le persone che partecipano al procedimento devono comportarsi secondo buona fede. |
Aufhorchen lässt indessen die vorinstanzliche Wertung, wonach die "Betreuungslücke", die der vom Beschwerdeführer offerierte Betreuungsrhythmus hinterlasse, den "Mehrwert schmälere", den eine alternierende Obhut mit persönlicher Betreuung durch den Beschwerdeführer bieten könnte (E. 3.2.1). Nach der Rechtsprechung soll die Möglichkeit persönlicher Betreuung als Beurteilungskriterium im Obhutsstreit grundsätzlich nur ins Spiel kommen, falls eine persönliche Betreuung aufgrund spezifischer Bedürfnisse des Kindes erforderlich erscheint oder ein Elternteil selbst in Randzeiten nicht bzw. kaum zur Verfügung stünde; ansonsten ist von der Gleichwertigkeit von Eigen- und Fremdbetreuung auszugehen (Urteil 5A 629/2019 vom 13. November 2020 E. 4.2 mit Hinweis). Dass im konkreten Fall eine dieser Voraussetzungen gegeben wäre, ist dem angefochtenen Entscheid nicht zu entnehmen. Damit spricht der Umstand, dass die Mutter jeweils freitags einer Weiterbildung nachgeht und die Beschwerdegegnerin folglich alle vierzehn Tage auf Fremdbetreuung angewiesen wäre, nicht gegen die Anordnung der vom Beschwerdeführer gewünschten Betreuungsregelung. In diesem Punkt verträgt sich jedenfalls die Begründung des angefochtenen Entscheid nicht mit dem
Bundesrecht.
3.3.3. Unter dem Titel der "Willkür in der Rechtsanwendung verbunden mit einer falschen Feststellung des Sachverhalts" beklagt sich der Beschwerdeführer darüber, dass die Vorinstanz die Distanz zwischen den Wohnorten der Eltern zu seinem Nachteil berücksichtige. Die Rechtsprechung, wonach diese Distanz für Eltern schulpflichtiger Kinder zu erhöhtem Koordinierungsbedarf führen könne, bedeute "im Umkehrschluss", dass die Distanz für nicht schulpflichtige Kleinkinder nicht zum entscheidenden Faktor werden darf. Der Beschwerdeführer insistiert, dass die Beschwerdegegnerin nicht wie von der Vorinstanz angenommen im Sommer 2022, sondern erst im Sommer 2023 eingeschult werde. Die Vorinstanz verkenne, dass der Stichtag für die Einschulung im Wohnkanton der Beschwerdegegnerin der 31. Juli ist und in der Regel alle Kinder, die bis zum 31. Juli vierjährig sind, im August in den Kindergarten eintreten. In der Folge trete der vom Obergericht erwähnte distanzbedingte Organisationsaufwand für Fahrten zur Schule, Mittagsbetreuung und ausserschulische Aktivitäten frühestens in zweieinhalb Jahren auf. Alsdann sei aus dem Sachverhalt erstellt, dass sich bei der Beschwerdegegnerin bis zur Einschulung noch mindestens ein Wohnsitzwechsel abzeichne. Die
schwergewichtige Berücksichtigung der Wohnorte erscheine im Hinblick auf die Einschulung willkürlich, zumal die Wohnorte beider Parteien bis zum Sommer 2023 nach der allgemeinen Lebenserfahrung durchaus noch ändern könnten.
Angesichts der vorinstanzlichen Erwägungen, wonach die Distanz zwischen den Wohnorten der Eltern "tendenziell" und "eher" gegen die alternierende Obhut spricht, erscheint von vornherein fraglich, dass das Obergericht dieses Kriterium zu einem entscheidenden Faktor erhebt. Soweit das Obergericht die geographische Situation aber für die Zeit vor dem Schuleintritt der Beschwerdegegnerin als ungünstig bewertet, vermag der angefochtene Entscheid in der Tat nicht zu überzeugen. Denn hinsichtlich der Anzahl Autofahrten unterscheidet sich die vom Beschwerdegegner beantragte Betreuungsregelung nicht vom Besuchsrecht, das die Vorinstanz dem Beschwerdeführer einräumt. Bei richtiger Betrachtung wird die Distanz zwischen den elterlichen Wohnorten erst mit der Einschulung der Beschwerdegegnerin relevant. Was den Vorwurf angeht, dass die Vorinstanz diesbezüglich vom falschen Zeitpunkt ausgehe, ist dem Beschwerdeführer beizupflichten: Nach Art. 5 Abs. 1 der Interkantonalen Vereinbarung über die Harmonisierung der obligatorischen Schule (HarmoS-Konkordat) vom 14. Juni 2007, der auch der Kanton Bern beigetreten ist (BSG 439.60-1) und die das Bundesgericht als interkantonales Recht von Amtes wegen anwendet (Art. 95
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione: |
|
a | del diritto federale; |
b | del diritto internazionale; |
c | dei diritti costituzionali cantonali; |
d | delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari; |
e | del diritto intercantonale. |
Schülerinnen und Schüler mit dem vollendeten 4. Altersjahr eingeschult, wobei der 31. Juli Stichtag ist. Die Beschwerdegegnerin, die dem angefochtenen Entscheid zufolge am xx.August 2018 zur Welt kam, wird also im Jahr 2023 eingeschult. Inwiefern es sich auch mit Blick auf diese spätere Einschulung nicht mit dem Kindeswohl verträgt, schon heute von einer alternierenden Obhut Abstand zu nehmen, ist der Beschwerde freilich nicht zu entnehmen. Der Beschwerdeführer macht auch nicht geltend, dass die alternierende Obhut im von ihm beantragten Sinn gegebenenfalls bis zum Schuleintritt gewährt werden könnte. Er begnügt sich mit Beteuerungen, seine Rolle als Bezugs- und Betreuungsperson wahrnehmen, seine Freizeit dafür hergeben und den damit verbunden Mehraufwand auf sich nehmen zu wollen. Allein mit diesen auf den Beschwerdeführer fokussierten Überlegungen ist mit Blick auf das Kindeswohl, das an erster Stelle zu berücksichtigen ist (E. 3.1.1), nichts gewonnen. Dasselbe gilt für die vagen Mutmassungen des Beschwerdeführers, denen zufolge es bis zum Sommer 2023 noch zu Wohnortswechseln kommen könnte.
3.3.4. Der Beschwerdeführer rügt weiter eine unrichtige Feststellung des Sachverhalts in Bezug auf die mangelnde Kommunikation der Eltern. Er besteht darauf, dass kein kindeswohlgefährdender Kommunikationsmangel vorliege, der eine Alleinzuteilung der Obhut an die Mutter rechtfertigen würde. Noch im erstinstanzlichen Urteil sei festgehalten worden, dass die Eltern bisher in der Lage gewesen seien, bei wichtigen Angelegenheiten betreffend die gemeinsame Tochter miteinander zu kommunizieren, und mit E-Mail vom 24. August 2020 habe die Beiständin ausgeführt, dass beide grundsätzlich gewillt seien, Schritte auf den jeweils anderen Elternteil zuzugehen. Ergänzend reicht der Beschwerdeführer eine Berichterstattung der Begleitperson für die Übergaben der Beschwerdegegnerin vom 21. September bis 14. Dezember 2020 ein, woraus hervorgehe, dass ein Austausch unter den Eltern möglich sei. Der von der Vorinstanz angenommene Sachverhalt ergebe sich damit weder aus den Akten noch entspreche er den Tatsachen. Das Obergericht begründe mit keinem Wort, woraus auf die angeblich mangelhafte Kommunikation betreffend die Kinderbelange geschlossen werde. Würde alleine aufgrund des vom Obergericht erwähnten Umstands, dass auf beidseitigen Antrag eine
Beistandschaft errichtet wurde, die Kooperations- und Kommunikationsfähigkeit verneint, so käme eine alternierende Obhut jeweils nur in Frage, wenn die Errichtung einer Beistandschaft ausgeschlossen bleibt.
Tatsächlich erweckt der angefochtene Entscheid auch in diesem Punkt Bedenken. Dies gilt insbesondere für die vorinstanzliche Überlegung, wonach die Kommunikation zwischen den Eltern bei einer alternierenden Obhut "nicht immer über eine Drittperson laufen" könne. Wie der Beschwerdeführer zutreffend bemerkt, steht diese Auffassung im Widerspruch zur Rechtsprechung. Allein die Tatsache, dass die Eltern zur gemeinsamen Entscheidfindung über die Kinderbelange auf die Vermittlung einer Drittperson angewiesen sind, steht einer alternierenden Obhut nicht entgegen (Urteil 5A 629/2019 vom 13. November 2020 E. 4.2). Ebenso erscheint fraglich, ob es "gerade" bei der alternierenden Obhut "viele alltägliche Dinge zu besprechen" gibt, wie das Obergericht unterstellt. Im Rahmen der faktischen Obhut hat jeder Elternteil die autonome Befugnis zur täglichen Betreuung des Kindes und zur Ausübung der Rechte und Pflichten im Zusammenhang mit seiner Pflege und laufenden Erziehung (BGE 142 III 612 E. 4.1). Nichts anderes ergibt sich aus dem Gesetz. Nach Art. 301 Abs. 1bis Ziff. 1
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 301 - 1 I genitori, in considerazione del bene del figlio, ne dirigono le cure e l'educazione e, riservata la sua capacità, prendono le decisioni necessarie. |
|
1 | I genitori, in considerazione del bene del figlio, ne dirigono le cure e l'educazione e, riservata la sua capacità, prendono le decisioni necessarie. |
1bis | Il genitore che ha la cura del figlio può decidere autonomamente se: |
1 | si tratta di affari quotidiani o urgenti; |
2 | il dispendio richiesto per raggiungere l'altro genitore non risulta ragionevole.378 |
2 | Il figlio deve obbedienza ai genitori; i genitori consentono al figlio, corrispondentemente alla sua maturità, di organizzare liberamente la sua vita e, in affari importanti, tengono quanto possibile conto della sua opinione. |
3 | Il figlio non può abbandonare la comunione domestica senza il consenso dei genitori; non può nemmeno esser loro tolto senza causa legittima. |
4 | I genitori scelgono il prenome del figlio. |
alltäglicher Belange - abgesehen von rein organisatorischen Fragen wie namentlich den Übergaben des Kindes - also gerade nicht voraus, dass die Eltern sich untereinander absprechen können. Entsprechend kann auch der vorinstanzlichen Erwägung nicht ohne Weiteres gefolgt werden, wonach die Eltern die Abstimmung im Alltag trotz Beistandschaft selbst meistern müssen, sich jedoch nicht zutrauen, die Kinderbelange einvernehmlich ohne Beistand zu regeln. Das Obergericht berücksichtigt Gesichtspunkte, die keine Rolle hätten spielen dürfen.
3.4. Nach alledem steht fest, dass die Vorinstanz das ihr zustehende Ermessen in verschiedener Hinsicht bundesrechtswidrig ausübt, indem sie grundlos von in Lehre und Rechtsprechung anerkannten Grundsätzen abweicht und ihrer Beurteilung Gesichtspunkte zugrunde legt, die keine Rolle hätten spielen dürfen (E. 2.2). Zu prüfen bleibt, ob der angefochtene Entscheid deswegen aufzuheben und die Sache zu neuer Beurteilung an das Obergericht zurückzuweisen ist. Wie die nachfolgenden Erwägungen zeigen, ist dies nicht der Fall.
Unbestrittenermassen haben die Eltern seit der Geburt der Beschwerdegegnerin nie zusammengelebt. Die Erziehungs- und Betreuungsverantwortung für die Beschwerdegegnerin lag seit deren Geburt ausschliesslich bei der Mutter. Daran ändert auch nichts, dass der Beschwerdeführer ab und zu in Absprache mit der Mutter kurzfristige Betreuungsaufgaben übernahm. Bis zum Frühling 2020 trat der Beschwerdeführer nur unregelmässig mit seiner Tochter in Kontakt. Erst im Rahmen des Unterhaltsprozesses stellte die Beschwerdegegnerin (und nicht der Beschwerdeführer) vor erster Instanz anlässlich der Hauptverhandlung einen Antrag auf schrittweisen Aufbau eines Besuchsrechts. Anders als im Urteil 5A 367/2020 vom 19. Oktober 2020, auf das sich der Beschwerdeführer beruft, existierte im vorliegenden Fall gar nie eine vor der Trennung der Parteien gelebte Betreuungssituation, auf die hätte abgestützt werden können. Entgegen der Meinung des Beschwerdeführers folgt daraus nicht, dass das Kriterium der bisherigen Betreuungssituation gänzlich entfällt und über die Obhutsfrage allein anhand der übrigen Kriterien zu entscheiden ist, wenn in der Zeit vor der Trennung gar keine Regelung der (hier väterlichen) Betreuung bestand. Die bisher gelebte Betreuung des
Kindes ist in jedem Fall ein zentrales Entscheidungskriterium für die Zuteilung der Obhut. War der Betreuungsanteil des Beschwerdeführers vor der Hängigkeit des vorliegenden Verfahrens nicht geregelt, fanden auch keine regelmässigen Besuche statt und ist die Beziehung zwischen Vater und Tochter immer noch im Aufbau, so entspricht es mit Blick auf das Kriterium der Stabilität auch dem Kindeswohl, der heute dreijährigen Beschwerdegegnerin keinen vollständig neuen Lebensrhythmus zuzumuten. Im Ergebnis hält der Entscheid des Obergerichts, das Begehren des Beschwerdeführers auf Anordnung der alternierenden Obhut abzuweisen, deshalb vor Bundesrecht stand. Für den nun eingetretenen Fall, dass er mit seinem Begehren auf Anordnung der alternierende Obhut scheitert, hat der Beschwerdeführer gegen die vorinstanzliche Regelung des väterlichen Besuchs- und Ferienrechts nichts Konkretes einzuwenden.
4.
Anlass zur Beschwerde gibt alsdann die Festsetzung des Unterhalts für die Beschwerdegegnerin. Der Beschwerdeführer beantragt, den Kinderunterhalt auf Fr. 300.-- pro Monat zu bestimmen.
4.1. Gemäss Art. 285 Abs. 1
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 285 - 1 Il contributo di mantenimento deve essere commisurato ai bisogni del figlio, alla situazione sociale e alle possibilità dei genitori; si tiene inoltre conto della sostanza e dei redditi del figlio. |
|
1 | Il contributo di mantenimento deve essere commisurato ai bisogni del figlio, alla situazione sociale e alle possibilità dei genitori; si tiene inoltre conto della sostanza e dei redditi del figlio. |
2 | Il contributo di mantenimento serve anche a garantire la cura del figlio da parte dei genitori o di terzi. |
3 | Il contributo è pagato anticipatamente. Il giudice fissa le scadenze del pagamento. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 285 - 1 Il contributo di mantenimento deve essere commisurato ai bisogni del figlio, alla situazione sociale e alle possibilità dei genitori; si tiene inoltre conto della sostanza e dei redditi del figlio. |
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1 | Il contributo di mantenimento deve essere commisurato ai bisogni del figlio, alla situazione sociale e alle possibilità dei genitori; si tiene inoltre conto della sostanza e dei redditi del figlio. |
2 | Il contributo di mantenimento serve anche a garantire la cura del figlio da parte dei genitori o di terzi. |
3 | Il contributo è pagato anticipatamente. Il giudice fissa le scadenze del pagamento. |
4.2. Die Vorinstanz errechnet beim Beschwerdeführer einen monatlichen Bedarf von Fr. 2'296.-- (Grundbetrag Fr. 1'000.--, Miete inkl. Nebenkosten Fr. 700.--, obligatorische Krankenkassenprämie Fr. 379.--, Telecom/Mobiliarversicherung Fr. 100.--, Quellensteuer Fr. 117.--). Sie begründet den reduzierten Grundbetrag im Einklang mit der ersten Instanz damit, dass sich der Beschwerdeführer auf dem Bauernhof, wo er lebt und arbeitet, vergünstigt verpflegen könne. Bei den Wohnkosten weist sie darauf hin, dass sich der Beschwerdeführer um eine kleinere und günstigere Wohnung hätte bemühen können und dies angesichts seiner Unterhaltsverpflichtung auch hätte tun müssen.
4.3. Der Beschwerdeführer beanstandet, die Vorinstanz belasse ihm sein betreibungsrechtliches Existenzminimum nicht bzw. mute ihm eine Reduktion seines Bedarfs zugunsten der Deckung des Bedarfs seiner Tochter zu. Dieses Vorgehen verstosse gegen die konstante Rechtsprechung des Bundesgerichts und sei deshalb mangels sachlich haltbarer Gründe willkürlich. Der Beschwerdeführer macht einen Bedarf von Fr. 2'935.-- geltend (Grundbetrag Fr. 1'200.--, 35% Grundbetrag Kind Fr. 140.--, Miete inkl. Nebenkosten Fr. 1'000.--, obligatorische Krankenkassenprämie Fr. 378.--, Telecom/Mobiliarversicherung Fr. 100.--, Steuern Fr. 117.--). Er unterlässt es jedoch, sich mit den Erwägungen der Vorinstanz betreffend Grundbetrag und Miete auseinanderzusetzen und übt einzig appellatorische Kritik. Die Fr. 140.-- für den anteilsmässigen Grundbedarf des Kindes begründet er nicht weiter. Soweit dieser Betrag auf der Annahme beruht, dass er seine Tochter im Sinne einer alternierenden Obhut zu rund 35 % betreut, ist dieser Forderung nach dem Gesagten (E. 3.4) der Boden entzogen. Die dem Bundesgericht mit Schreiben vom 14. Juni 2021 eingereichten Unterlagen betreffend den Pfändungsvollzug der Zivilrechtsverwaltung Betreibungsamt Liestal vom 1. Juni 2021 sind
als echte Noven im bundesgerichtlichen Verfahren von vornherein unbeachtlich (Art. 99 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 99 - 1 Possono essere addotti nuovi fatti e nuovi mezzi di prova soltanto se ne dà motivo la decisione dell'autorità inferiore. |
|
1 | Possono essere addotti nuovi fatti e nuovi mezzi di prova soltanto se ne dà motivo la decisione dell'autorità inferiore. |
2 | Non sono ammissibili nuove conclusioni. |
4.4. Das Einkommen des Beschwerdeführers ist mit Fr. 2'939.-- pro Monat unbestritten geblieben, weshalb es bei den von der Vorinstanz festgelegten Kinderunterhaltsbeiträgen bleibt.
5.
Im Ergebnis erweist sich die Beschwerde also als unbegründet. Sie ist deshalb abzuweisen, soweit darauf eingetreten werden kann. Bei diesem Verfahrensausgang trägt der Beschwerdeführer die Gerichtskosten (Art. 66 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
|
1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 64 Gratuito patrocinio - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, il Tribunale federale la dispensa, su domanda, dal pagamento delle spese giudiziarie e dalla prestazione di garanzie per le spese ripetibili. |
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1 | Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, il Tribunale federale la dispensa, su domanda, dal pagamento delle spese giudiziarie e dalla prestazione di garanzie per le spese ripetibili. |
2 | Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, il Tribunale federale le designa un avvocato. Questi ha diritto a un'indennità adeguata, versata dalla cassa del Tribunale, in quanto le spese di patrocinio non possano essere coperte dalle spese ripetibili. |
3 | La corte decide sulla domanda di gratuito patrocinio nella composizione di tre giudici. Rimangono salvi i casi trattati in procedura semplificata secondo l'articolo 108. Il gratuito patrocinio può essere concesso dal giudice dell'istruzione se è indubbio che le relative condizioni sono adempiute. |
4 | Se in seguito è in grado di farlo, la parte è tenuta a risarcire la cassa del Tribunale. |
Demnach erkennt das Bundesgericht:
1.
Die Beschwerde wird abgewiesen, soweit darauf einzutreten ist.
2.
Das Gesuch des Beschwerdeführers um unentgeltliche Rechtspflege für das bundesgerichtliche Verfahren wird gutgeheissen und es wird dem Beschwerdeführer Rechtsanwalt Adrian Keller als Rechtsbeistand beigegeben.
3.
Die Gerichtskosten von Fr. 3'000.-- werden dem Beschwerdeführer auferlegt, indes vorläufig auf die Bundesgerichtskasse genommen.
4.
Rechtsanwalt Adrian Keller wird aus der Bundesgerichtskasse mit Fr. 3'500.-- entschädigt.
5.
Dieses Urteil wird den Parteien und dem Obergericht des Kantons Solothurn, Zivilkammer, schriftlich mitgeteilt.
Lausanne, 31. August 2021
Im Namen der II. zivilrechtlichen Abteilung
des Schweizerischen Bundesgerichts
Der Präsident: Herrmann
Der Gerichtsschreiber: Monn