Bundesstrafgericht Tribunal pénal fédéral Tribunale penale federale Tribunal penal federal
Numero dell’incarto: BB.2012.151 (BP.2012.62)
Decisione del 23 gennaio 2013 Corte dei reclami penali
Composizione
Giudici penali federali Stephan Blättler, Presidente, Tito Ponti e Patrick Robert-Nicoud, Cancelliere Giampiero Vacalli
Parti
A., rappresentato dall'avv. Olivier Corda,
Ricorrente
contro
Ministero pubblico della Confederazione,
Controparte
Oggetto
Denegata/Ritardata giustizia (art. 393 cpv. 2 lett. a

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 393 Ammissibilità e motivi - 1 Il reclamo può essere interposto contro: |
Fatti:
A. A. è stato arrestato a Ginevra il 22 marzo 2010 nell'ambito di un'indagine condotta dal Ministero pubblico della Confederazione (in seguito: MPC) nei confronti di 7 persone per diversi titolo di reato, in particolare organizzazione criminale ai sensi dell'art. 260ter

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 260ter - 1 È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
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1 | È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
a | partecipa a un'organizzazione che ha lo scopo di: |
a1 | commettere atti di violenza criminali o di arricchirsi con mezzi criminali, o |
a2 | commettere atti di violenza criminali volti a intimidire la popolazione o a costringere uno Stato o un'organizzazione internazionale a fare o ad omettere un atto; o |
b | sostiene una tale organizzazione nella sua attività. |
2 | Il capoverso 1 lettera b non si applica ai servizi umanitari forniti da un'organizzazione umanitaria imparziale, quale il Comitato internazionale della Croce Rossa, conformemente all'articolo 3 comune alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949343. |
3 | Se esercita un'influenza determinante all'interno dell'organizzazione, l'autore è punito con una pena detentiva non inferiore a tre anni. |
4 | Il giudice può attenuare la pena (art. 48a) se l'autore si sforza di impedire la prosecuzione dell'attività dell'organizzazione. |
5 | È punibile anche chi commette il reato all'estero, se l'organizzazione esercita o intende esercitare l'attività criminale in tutto o in parte in Svizzera. L'articolo 7 capoversi 4 e 5 è applicabile. |

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 305bis - 1. Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.422 |
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1 | Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.422 |
2 | Nei casi gravi, la pena è una pena detentiva sino a cinque anni o una pena pecuniaria.426 |
a | agisce come membro di un'organizzazione criminale o terroristica (art. 260ter); |
b | agisce come membro di una banda costituitasi per esercitare sistematicamente il riciclaggio; |
c | realizza una grossa cifra d'affari o un guadagno considerevole facendo mestiere del riciclaggio. |
3 | L'autore è punibile anche se l'atto principale è stato commesso all'estero, purché costituisca reato anche nel luogo in cui è stato compiuto. |

SR 812.121 Legge federale del 3 ottobre 1951 sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope (Legge sugli stupefacenti, LStup) - Legge sugli stupefacenti LStup Art. 19 - 1 È punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria chiunque: |

SR 812.121 Legge federale del 3 ottobre 1951 sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope (Legge sugli stupefacenti, LStup) - Legge sugli stupefacenti LStup Art. 19 - 1 È punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
B. Su istanza di parte, il 26 novembre 2010 la situazione di detenzione preventiva di A. è stata modificata in espiazione anticipata della pena. Dalle indagini finora svolte sembra emergere il coinvolgimento attivo del ricorrente in almeno 6 traffici di stupefacente effettuati – sempre con le medesime modalità – fra la Bolivia e l'Europa, per un quantitativo totale di 127.5 kg di cocaina. Indagato per i reati di partecipazione ad organizzazione criminale, falsità in certificati, riciclaggio di denaro e infrazione aggravata alla LStup, l'imputato risulta per contro estraneo ai traffici di armi tra Italia e Svizzera.
C. Con lettera del 25 giugno 2012 (v. act. 7.1) del suo patrocinatore, A. ha chiesto al MPC l'accesso integrale agli atti dell'incarto e la chiusura dell'istruzione nei suoi confronti ex art. 318

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 318 Chiusura dell'istruzione - 1 Se ritiene che l'istruzione sia completa, il pubblico ministero emana un decreto d'accusa o notifica per scritto alle parti con domicilio noto l'imminente chiusura dell'istruzione, comunicando loro se intende promuovere l'accusa o abbandonare il procedimento. Nel contempo, impartisce alle parti un termine per presentare istanze probatorie. |
D. Il MPC ha dato seguito alla richiesta di accesso agli atti dell'indagato, senza tuttavia dichiarare conclusa l'istruttoria nei suoi confronti; anche la richiesta di procedere con rito abbreviato è stata respinta, giacché l'autorità inquirente non ravvisa nel caso di specie i presupposti legali di cui all'art. 358 cpv. 2

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 358 Principi - 1 Fintanto che non sia promossa l'accusa, l'imputato che ammette i fatti essenziali ai fini dell'apprezzamento giuridico e riconosce quanto meno nella sostanza le pretese civili può chiedere al pubblico ministero che si proceda con rito abbreviato. |
E. Con reclamo del 28 settembre 2012 alla Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale, A. chiede la constatazione della ritardata giustizia e la fissazione di un termine al MPC per procedere alla comunicazione della chiusura dell'istruttoria; egli postula al contempo la concessione dell'assistenza giudiziaria gratuita.
F. Con osservazioni del 19 ottobre 2012 il MPC contesta l'accusa di ritardata giustizia formulata nel reclamo, osservando che l'indagine in corso non è delle più semplici, riguardando numerosi soggetti appartenenti ad un'organizzazione criminale estera, taluni residenti all'estero; oltre alle numerose rogatorie indirizzate in vari paesi europei e sudamericani, è stato necessario estradare alcuni coimputati dal Sudamerica, due dei quali solo nel corso del 2012. Non sarebbe quindi corretto sostenere che l'attività investigativa procede a rilento o è del tutto ferma; al contrario, i coimputati del ricorrente vengono attivamente interrogati dal MPC e la polizia giudiziaria federale sta allestendo un rapporto finale di indagine. Il MPC conta di deferire gli imputati davanti alla competente Corte del Tribunale penale federale nel corso del 2013, configurando quindi una durata complessiva della procedura in esame di circa 3 anni, termine che, tenuto conto della complessità della procedura e dell'attitudine poco collaborativa di alcuni imputati, rispetta pienamente il principio della celerità (v. act. 5, pag. 4).
G. Nei rispettivi allegati di replica e duplica le parti hanno sostanzialmente ribadito le proprie precedenti allegazioni e conclusioni. Le ulteriori argomentazioni delle parti saranno riprese, per quanto necessario, nei considerandi di diritto.
Diritto:
1.
1.1 Il Tribunale penale federale, analogamente al Tribunale federale, esamina d'ufficio e con piena cognizione l'ammissibilità dei ricorsi che gli sono sottoposti senza essere vincolato, in tale ambito, dagli argomenti delle parti o dalle loro conclusioni (v. DTF 132 I 140 consid. 1.1; 131 I 153 consid. 1; 131 II 571 consid. 1).
1.2 Giusta gli art. 393 cpv. 1 lett. a

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 393 Ammissibilità e motivi - 1 Il reclamo può essere interposto contro: |

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 382 Legittimazione delle altre parti - 1 Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa. |

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 393 Ammissibilità e motivi - 1 Il reclamo può essere interposto contro: |

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 396 Forma e termine - 1 I reclami contro decisioni comunicate per scritto od oralmente vanno presentati e motivati per scritto entro dieci giorni presso la giurisdizione di reclamo. |
2. A sostegno della sua censura di ritardata giustizia, il reclamante lamenta il fatto che, almeno per quanto lo riguarda personalmente, l'indagine sarebbe in stagnazione da molto tempo; egli sarebbe stato interrogato una sola volta nell'ultimo anno (trascorso sempre in carcere) e il suo ruolo nei traffici di cocaina contestati sarebbe chiaro da un pezzo (partecipazione a due trasporti per complessivi 4 kg di stupefacente, fatti ammessi dallo stesso ricorrente), le indagini ulteriori non avendo potuto suffragare la sua partecipazione ad altri traffici. Sarebbero quindi prive di ogni fondamento le supposizioni avanzate dall'autorità inquirente in merito alla sua partecipazione ad "almeno 6 trasporti per complessivi 127.5 kg di stupefacente". Egli chiede quindi, in ossequio al principio della celerità che permea tutta la procedura penale, l'emanazione immediata della chiusura dell'istruttoria ex art. 318

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 318 Chiusura dell'istruzione - 1 Se ritiene che l'istruzione sia completa, il pubblico ministero emana un decreto d'accusa o notifica per scritto alle parti con domicilio noto l'imminente chiusura dell'istruzione, comunicando loro se intende promuovere l'accusa o abbandonare il procedimento. Nel contempo, impartisce alle parti un termine per presentare istanze probatorie. |
2.1 Giusta l'art. 5 cpv. 1

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 5 Imperativo di celerità - 1 Le autorità penali avviano senza indugio i procedimenti penali e li portano a termine senza ritardi ingiustificati. |

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 5 Imperativo di celerità - 1 Le autorità penali avviano senza indugio i procedimenti penali e li portano a termine senza ritardi ingiustificati. |
2.2 Con riguardo al principio di celerità, va rilevato che la presente inchiesta dipende in misura sostanziale dagli atti di indagine effettuati dalle autorità estere, atti che possono essere richiesti dal MPC solo a mezzo di domande rogatoriali; a tale proposito il MPC ha precisato che, vista la struttura transfrontaliera dell'organizzazione indagata e la sua attività a cavallo fra due continenti, è stato necessario espletare rogatorie in Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Brasile, Bolivia e Colombia; inoltre sono stati spiccati dei mandati di arresto a livello internazionale, con contestuale richiesta di estradizione, nei confronti di alcuni imputati, estradizioni che si sono materializzate solo nel corso dell'ultimo anno, e segnatamente, per il coimputato B. definitivamente nel corso del mese di gennaio del 2012 e per il coimputato C. solo in forma temporanea tra i mesi di giugno e dicembre 2012. Non risulta peraltro che né le autorità estere né il MPC abbiano sinora condotto le indagini in tempi tali da comportare una ritardata giustizia. Basti ricordare che il MPC ha avviato le indagini preliminari di polizia giudiziaria il 26 ottobre 2009, e che queste sono state estese al ricorrente il successivo 22 marzo 2010, data del suo arresto a Ginevra in flagranza di reato. Egli è stato in seguito prontamente interrogato, in più occasioni; man mano che l'indagine si è estesa ad altri imputati, il MPC ha proceduto ad altri interrogatori, all'allestimento di domande rogatoriali e ad altre misure coercitive (ad esempio, perquisizioni e sequestri); si è trattato in particolare di stabilire l'effettiva partecipazione dei vari corrieri ai numerosi "viaggi" effettuati tra il Sudamerica e l'Europa tra il 2005 e il 2010 (v. tabella riassuntiva act. 5.1) e di definire il quantitativo di stupefacente trasportato. Il ricorrente ha spontaneamente ammesso le sue responsabilità in due trasporti, ma le autorità inquirenti sospettano la sua partecipazione anche ad altri episodi, per cui l'approfondimento dei sospetti tramite l'audizione e il confronto con altri imputati e il coinvolgimento delle autorità estere è risultato necessario. In particolare, gli interrogatori dei due estradati hanno potuto avere luogo solo nel 2012, quelli di C. nell'agosto del 2012, con la partecipazione del rappresentante legale
del qui ricorrente. Nel corso dell'autunno del 2012 la Polizia giudiziaria federale ha poi proceduto all'allestimento del rapporto finale di indagine, strumento indispensabile per poter procedere alla chiusura delle indagini e all'(eventuale) promozione dell'accusa nei confronti degli imputati (alla Corte non risulta a tutt'oggi se lo stesso è stato depositato agli atti).
Da quanto sopra risulta che l’inchiesta aperta da poco più di tre anni è stata costantemente monitorata e la sua prosecuzione sollecitata, di modo che non si può ritenere che via sia stata, da parte del MPC, una violazione del principio di celerità. Occorre inoltre precisare che, se nei confronti del ricorrente l'attività investigativa è effettivamente rallentata nel corso del 2012, essa è proseguita nei confronti di altri; la sua posizione non può essere disgiunta da quella dei coimputati, e il MPC ha spiegato le ragioni per le quali non è possibile procedere con rito abbreviato nei suoi confronti (v. act. 7.3). Stante le considerazioni che precedono, l'esistenza di una ritardata e/o denegata giustizia non può essere ammessa in concreto; il reclamo deve pertanto essere respinto.
3. Il ricorrente ha presentato una domanda di assistenza giudiziaria gratuita, motivandola con la sua completa indigenza.
3.1. Nelle sue osservazioni al reclamo, il MPC osserva che il ricorrente deve essere considerato indigente, tenuto conto dell'imputazione di organizzazione criminale giusta l'art. 260ter

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 260ter - 1 È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
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1 | È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
a | partecipa a un'organizzazione che ha lo scopo di: |
a1 | commettere atti di violenza criminali o di arricchirsi con mezzi criminali, o |
a2 | commettere atti di violenza criminali volti a intimidire la popolazione o a costringere uno Stato o un'organizzazione internazionale a fare o ad omettere un atto; o |
b | sostiene una tale organizzazione nella sua attività. |
2 | Il capoverso 1 lettera b non si applica ai servizi umanitari forniti da un'organizzazione umanitaria imparziale, quale il Comitato internazionale della Croce Rossa, conformemente all'articolo 3 comune alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949343. |
3 | Se esercita un'influenza determinante all'interno dell'organizzazione, l'autore è punito con una pena detentiva non inferiore a tre anni. |
4 | Il giudice può attenuare la pena (art. 48a) se l'autore si sforza di impedire la prosecuzione dell'attività dell'organizzazione. |
5 | È punibile anche chi commette il reato all'estero, se l'organizzazione esercita o intende esercitare l'attività criminale in tutto o in parte in Svizzera. L'articolo 7 capoversi 4 e 5 è applicabile. |

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 72 - Il giudice ordina la confisca di tutti i valori patrimoniali di cui un'organizzazione criminale o terroristica ha facoltà di disporre. I valori appartenenti a una persona che abbia partecipato a una simile organizzazione o l'abbia sostenuta (art. 260ter) sono presunti sottoposti, fino a prova del contrario, alla facoltà di disporre dell'organizzazione. |
Nella presente causa, il reclamante ha ritornato alla Corte giudicante l'apposito formulario largamente incompleto; va tuttavia tenuto conto che egli, cittadino italiano, non dispone di residenza in Svizzera ed è detenuto da quasi 3 anni. Di professione autotrasportatore, dal marzo 2012 non dispone più di alcun reddito legale, salvo la modesta diaria ricevuta in prigione, che egli afferma però di versare alla sua compagna vivente in Sudamerica; è padre di due figli adulti, residenti a U., di cui uno disoccupato (v. formulario, act. 3.1 dell'incarto BP.2012.62). In tali evenienze lo stato di indigenza del reclamante appare sufficientemente assodato, pur in mancanza di documentazione più precisa e completa (ma superflua, vista la particolarità del caso). L’assistenza giudiziaria gratuita può tuttavia essere accordata solo se la causa non sembra priva di possibilità di successo (art. 29 cpv. 3

SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
3.2. Il reclamante è patrocinato d'ufficio dall'avv. Olivier Corda, Lugano. L'art. 135 cpv. 2

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 135 Retribuzione del difensore d'ufficio - 1 Il difensore d'ufficio è retribuito secondo la tariffa d'avvocatura della Confederazione o del Cantone in cui si svolge il procedimento. |

SR 173.71 Legge federale del 19 marzo 2010 sull'organizzazione delle autorità penali della Confederazione (Legge sull'organizzazione delle autorità penali, LOAP) - Legge sull'organizzazione delle autorità penali LOAP Art. 35 Competenze - 1 Le corti penali giudicano in primo grado i casi che sottostanno alla giurisdizione federale, sempre che il Ministero pubblico della Confederazione non ne abbia deferito il giudizio alle autorità cantonali. |
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1 | Le corti penali giudicano in primo grado i casi che sottostanno alla giurisdizione federale, sempre che il Ministero pubblico della Confederazione non ne abbia deferito il giudizio alle autorità cantonali. |
2 | Le corti penali giudicano inoltre le cause penali che il Consiglio federale ha deferito al Tribunale penale federale in applicazione della legge federale del 22 marzo 197411 sul diritto penale amministrativo. |

SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF) RSPPF Art. 21 Pagamento e rimborso delle spese procedurali - 1 In linea di principio tutte le spese procedurali, le ripetibili nonché le indennità dovute all'avvocato d'ufficio sono pagate dal Ministero pubblico della Confederazione, rispettivamente, nei procedimenti di diritto penale amministrativo, dall'amministrazione interessata. |
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1 | In linea di principio tutte le spese procedurali, le ripetibili nonché le indennità dovute all'avvocato d'ufficio sono pagate dal Ministero pubblico della Confederazione, rispettivamente, nei procedimenti di diritto penale amministrativo, dall'amministrazione interessata. |
2 | Le spese occasionate dal Tribunale nella procedura davanti alla Corte dei reclami penali o dopo la messa in stato d'accusa sono pagate dalla cassa del Tribunale penale federale. |
3 | La decisione indica in che misura l'imputato, l'accusatore privato, la persona assolta o condannata deve rimborsare alla Confederazione l'indennità accordata all'avvocato d'ufficio. |
4 | Se il mandato d'ufficio si estende su una lunga durata possono essere versati degli acconti il cui importo è deciso da chi dirige il procedimento. |
3.3. L'art. 12 cpv. 1

SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF) RSPPF Art. 12 Onorari - 1 L'onorario è fissato secondo il tempo, comprovato e necessario, impiegato dall'avvocato per la causa e necessario alla difesa della parte rappresentata. L'indennità oraria ammonta almeno a 200 e al massimo a 300 franchi. |
|
1 | L'onorario è fissato secondo il tempo, comprovato e necessario, impiegato dall'avvocato per la causa e necessario alla difesa della parte rappresentata. L'indennità oraria ammonta almeno a 200 e al massimo a 300 franchi. |
2 | Se l'avvocato non presenta alcuna nota delle spese entro la conclusione dell'udienza finale o entro un termine fissato da chi dirige il procedimento oppure, nelle procedure davanti alla Corte dei reclami penali, al più tardi al momento dell'inoltro dell'unica o ultima memoria, il giudice fissa l'onorario secondo libero apprezzamento. |

SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF) RSPPF Art. 12 Onorari - 1 L'onorario è fissato secondo il tempo, comprovato e necessario, impiegato dall'avvocato per la causa e necessario alla difesa della parte rappresentata. L'indennità oraria ammonta almeno a 200 e al massimo a 300 franchi. |
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1 | L'onorario è fissato secondo il tempo, comprovato e necessario, impiegato dall'avvocato per la causa e necessario alla difesa della parte rappresentata. L'indennità oraria ammonta almeno a 200 e al massimo a 300 franchi. |
2 | Se l'avvocato non presenta alcuna nota delle spese entro la conclusione dell'udienza finale o entro un termine fissato da chi dirige il procedimento oppure, nelle procedure davanti alla Corte dei reclami penali, al più tardi al momento dell'inoltro dell'unica o ultima memoria, il giudice fissa l'onorario secondo libero apprezzamento. |

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 135 Retribuzione del difensore d'ufficio - 1 Il difensore d'ufficio è retribuito secondo la tariffa d'avvocatura della Confederazione o del Cantone in cui si svolge il procedimento. |

SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF) RSPPF Art. 21 Pagamento e rimborso delle spese procedurali - 1 In linea di principio tutte le spese procedurali, le ripetibili nonché le indennità dovute all'avvocato d'ufficio sono pagate dal Ministero pubblico della Confederazione, rispettivamente, nei procedimenti di diritto penale amministrativo, dall'amministrazione interessata. |
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1 | In linea di principio tutte le spese procedurali, le ripetibili nonché le indennità dovute all'avvocato d'ufficio sono pagate dal Ministero pubblico della Confederazione, rispettivamente, nei procedimenti di diritto penale amministrativo, dall'amministrazione interessata. |
2 | Le spese occasionate dal Tribunale nella procedura davanti alla Corte dei reclami penali o dopo la messa in stato d'accusa sono pagate dalla cassa del Tribunale penale federale. |
3 | La decisione indica in che misura l'imputato, l'accusatore privato, la persona assolta o condannata deve rimborsare alla Confederazione l'indennità accordata all'avvocato d'ufficio. |
4 | Se il mandato d'ufficio si estende su una lunga durata possono essere versati degli acconti il cui importo è deciso da chi dirige il procedimento. |
Per questi motivi, la Corte dei reclami penali pronuncia:
1. Il reclamo è respinto.
2. La domanda di assistenza giudiziaria è accolta.
3. Non si prelevano né tasse né spese.
4. All'avv. Olivier Corda, difensore d'ufficio, è accordata un'indennità di fr. 1'500.-- (IVA inclusa). Essa sarà corrisposta dalla Cassa del Tribunale, che ne potrà domandare la restituzione al reclamante non appena le sue condizioni economiche glielo permettano.
Bellinzona, il 23 gennaio 2013
In nome della Corte dei reclami penali
del Tribunale penale federale
Il Presidente: Il Cancelliere:
Comunicazione a:
- Avv. Olivier Corda
- Ministero pubblico della Confederazione
Informazione sui rimedi giuridici
Contro la presente decisione non è dato alcun rimedio giuridico.