Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal
6B 158/2017
Urteil vom 19. September 2017
Strafrechtliche Abteilung
Besetzung
Bundesrichterin Jacquemoud-Rossari,
präsidierendes Mitglied,
Bundesrichter Oberholzer,
Bundesrichterin Jametti,
Gerichtsschreiber Boog.
Verfahrensbeteiligte
X.________,
vertreten durch Rechtsanwalt Dr. Julius Effenberger,
Beschwerdeführerin,
gegen
Staatsanwaltschaft des Kantons St. Gallen, Schützengasse 1, 9001 St. Gallen,
Beschwerdegegnerin.
Gegenstand
Betrug, Zivilforderung; Willkür, Gehörsanspruch etc.,
Beschwerde gegen den Entscheid des Kantonsgerichts St. Gallen, Strafkammer, vom 21. September 2016.
Sachverhalt:
A.
X.________ (geb. 1959) wird vorgeworfen, sie habe A.________ (geb. 1952; nachfolgend: Privatkläger), der nach der Trennung von seiner Ehefrau im Internet umgehend nach einer neuen Lebenspartnerin gesucht habe, zwischen Ende Januar und 9. Mai 2012 durch Vorspielen nicht vorhandener Liebesgefühle vorgegeben, mit ihm eine dauerhafte und ernstgemeinte Beziehung eingehen zu wollen. In Kenntnis und unter Ausnutzung seiner labilen Persönlichkeit bzw. seiner psychischen Erkrankung habe sie ihn zu Vermögensdispositionen zu ihren Gunsten veranlasst, die zu einem Vermögensschaden von insgesamt CHF 130'610.-- geführt hätten. Im Einzelnen habe X.________ dem Privatkläger etwa vorgegeben, sie benötige CHF 150'000.-- für den Kauf einer Wohnung bzw. für die Finanzierung von Steuern für eine Wohnung in ihrem Heimatland Brasilien. Zudem habe sie sich vom Privatkläger ein neues Auto gewünscht. Der Vermögensschaden von CHF 130'610.-- setzte sich zusammen aus der Übergabe von CHF 113'000.-- in bar, der Finanzierung einer gemeinsamen Reise nach Brasilien im Wert von CHF 5'610.-- sowie aus dem Verlust beim Wiederverkauf des für sie angeschafften Mercedes in Höhe von CHF 12'000.--. Den Betrag von CHF 113'000.-- habe der Privatkläger X.________ an fünf
Daten zwischen dem 13. März und 8. Mai 2012übergeben, wobei sie in Bezug auf den letzten Teilbetrag von CHF 45'000.-- entgegen ihrer Absicht in Aussicht gestellt habe, diesen dem Privatkläger nach ihrer Scheidung zurückzubezahlen. Aufgrund der umfangreichen Ausgaben des Privatklägers habe dessen Familie interveniert, was zu einem Fürsorgerischen Freiheitsentzug in der psychiatrischen Klinik B.________ in U.________ geführt habe.
B.
Das Kreisgericht Werdenberg-Sarganserland sprach X.________ mit Urteil vom 12. August 2015 von der Anklage des Betruges frei. Die Zivilforderung des Privatklägers verwies es auf den Zivilweg.
Auf Berufung des Privatklägers erklärte das Kantonsgericht St. Gallen X.________ am 21. September 2016 in Bezug auf die Geldübergaben des Betruges schuldig und verurteilte sie zu einer Geldstrafe von 360 Tagessätzen zu CHF 210.--. mit bedingtem Vollzug bei einer Probezeit von 2 Jahren und unter Anrechnung von einem Tag Untersuchungshaft. Ferner verpflichtete es sie zur Zahlung von CHF 113'000.-- Schadenersatz an den Privatkläger, nebst Zins zu 5 % seit 9. Mai 2012. Im Mehrbetrag wies es die Zivilklage ab. In Bezug auf die Kosten für die Reise nach Brasilien und den Verlust beim Wiederverkauf des Mercedes sprach es X.________ von der Anklage des Betruges frei.
C.
X.________ führt Beschwerde in Strafsachen. Sie beantragt, das angefochtene Urteil sei aufzuheben und der erstinstanzliche Freispruch sei zu bestätigen. Ferner ersucht sie um Erteilung der aufschiebenden Wirkung für ihre Beschwerde.
Erwägungen:
1.
1.1. Die Beschwerdeführerin macht zunächst geltend, die Staatsanwaltschaft habe gegen den erstinstanzlichen Freispruch keine Berufung erhoben und damit die Anklage nicht mehr aufrecht erhalten. Aus diesem Grund habe sie nach dem Anklageprinzip nicht bestraft werden dürfen, da die gesetzlich vorgeschriebene Bindung des Gerichts an den Sachverhalt entfalle. Zudem habe der Privatkläger Berufung eingereicht, ohne seine Legitimation im Strafpunkt zu substantiieren. Die Vorinstanz hätte daher auf die Berufung nicht eintreten dürfen. Da die Staatsanwaltschaft ihre Anklage fallen gelassen habe, habe der Privatkläger vor der Vorinstanz keinen Antrag auf Bestrafung stellen dürfen (Beschwerde S. 5 ff., 40 f.).
1.2.
1.2.1. Gemäss Art. 337 Abs. 2
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 337 Pubblico ministero - 1 Il pubblico ministero può presentare istanze scritte al giudice o comparire personalmente. |
|
1 | Il pubblico ministero può presentare istanze scritte al giudice o comparire personalmente. |
2 | Il pubblico ministero non è vincolato né dalla qualificazione giuridica formulata nell'atto d'accusa né dalle richieste ivi contenute. |
3 | Se chiede una pena detentiva superiore a un anno o una misura privativa della libertà, il pubblico ministero sostiene personalmente l'accusa al dibattimento. |
4 | Se lo ritiene necessario, chi dirige il procedimento può obbligare il pubblico ministero a sostenere personalmente l'accusa anche in altri casi. |
5 | Se il pubblico ministero non compare personalmente pur essendovi tenuto, il dibattimento è rinviato. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 340 Seguito del dibattimento - 1 L'avvenuta trattazione delle questioni pregiudiziali ha come conseguenza che: |
|
1 | L'avvenuta trattazione delle questioni pregiudiziali ha come conseguenza che: |
a | il dibattimento deve essere portato a termine senza interruzioni inutili; |
b | l'accusa non può più essere ritirata né, fatto salvo l'articolo 333, modificata; |
c | le parti la cui presenza è obbligatoria possono abbandonare il luogo del dibattimento soltanto con il consenso del giudice; se una parte abbandona tale luogo senza il consenso del giudice, il dibattimento prosegue comunque. |
2 | Trattate le eventuali questioni pregiudiziali, chi dirige il procedimento comunica le conclusioni del pubblico ministero, salvo che le parti vi rinuncino. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 333 Modifica e estensione dell'accusa ad altri reati - 1 Se ritiene che i fatti descritti nell'atto d'accusa potrebbero realizzare un'altra fattispecie penale, senza però che lo stesso soddisfi i requisiti legali, il giudice dà al pubblico ministero l'opportunità di modificare l'accusa. |
|
1 | Se ritiene che i fatti descritti nell'atto d'accusa potrebbero realizzare un'altra fattispecie penale, senza però che lo stesso soddisfi i requisiti legali, il giudice dà al pubblico ministero l'opportunità di modificare l'accusa. |
2 | Se durante la procedura dibattimentale si viene a conoscenza di altri reati dell'imputato, il giudice può consentire al pubblico ministero di estendere l'accusa. |
3 | L'accusa non può venire estesa se il procedimento ne dovesse risultare oltremodo complicato, se ne derivasse una diversa competenza giurisdizionale o se si tratta di un caso di correità o di partecipazione. In tali casi, il pubblico ministero avvia una procedura preliminare. |
4 | Il giudice può fondare la sua sentenza su un'accusa modificata o estesa soltanto se sono stati salvaguardati i diritti di parte dell'imputato e dell'accusatore privato. A tal fine interrompe se necessario il dibattimento. |
Dass die Staatsanwaltschaft St. Gallen mit Schreiben vom 19. Oktober 2015 auf die Erhebung einer Berufung oder einer Anschlussberufung gegen den erstinstanzlichen Freispruch verzichtet und im Übrigen auf die zutreffenden Erwägungen des kreisgerichtlichen Urteils verwiesen hat (Berufungsakten act. B/4; Beschwerdebeilage 4), bedeutet daher weder, dass die Anklage als Grundlage für eine Verurteilung dahinfällt noch dass der Sachverhalt offensichtlich unrichtig festgestellt worden ist. Dementsprechend hat die Vorinstanz, indem sie auf das Rechtsmittel des Privatklägers eingetreten ist, auch nicht das Anklageprinzip verletzt (Beschwerde S. 6).
1.2.2. Der Privatkläger hat am 8. März 2013 bei der Polizeistation Flums gegen die Beschwerdeführerin Strafanzeige erstattet und sich gemäss Art. 118 Abs. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 118 Definizione e presupposti - 1 È accusatore privato il danneggiato che dichiara espressamente di partecipare al procedimento penale con un'azione penale o civile. |
|
1 | È accusatore privato il danneggiato che dichiara espressamente di partecipare al procedimento penale con un'azione penale o civile. |
2 | La querela è equiparata a tale dichiarazione. |
3 | La dichiarazione va fatta a un'autorità di perseguimento penale al più tardi alla conclusione della procedura preliminare. |
4 | Se il danneggiato non ha fatto di propria iniziativa una tale dichiarazione, il pubblico ministero lo rende attento a questa possibilità dopo l'apertura della procedura preliminare. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 119 Forma e contenuto della dichiarazione - 1 Il danneggiato può presentare la dichiarazione per scritto oppure oralmente a verbale. |
|
1 | Il danneggiato può presentare la dichiarazione per scritto oppure oralmente a verbale. |
2 | Nella dichiarazione il danneggiato può, cumulativamente o alternativamente: |
a | chiedere il perseguimento e la condanna del responsabile del reato (azione penale); |
b | far valere in via adesiva pretese di diritto privato desunte dal reato (azione civile). |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 122 Disposizioni generali - 1 In veste di accusatore privato il danneggiato può far valere in via adesiva nel procedimento penale pretese di diritto civile desunte dal reato. |
|
1 | In veste di accusatore privato il danneggiato può far valere in via adesiva nel procedimento penale pretese di diritto civile desunte dal reato. |
2 | Il medesimo diritto spetta ai congiunti della vittima, per quanto facciano valere proprie pretese civili nei riguardi dell'imputato. |
3 | L'azione civile nel procedimento penale diventa pendente al momento della dichiarazione di cui all'articolo 119 capoverso 2 lettera b. |
4 | Se ritira l'azione civile prima del dibattimento di primo grado, l'accusatore privato può nuovamente promuoverla nel foro civile. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 123 Quantificazione e motivazione - 1 La pretesa fatta valere nell'azione civile deve per quanto possibile essere quantificata nella dichiarazione di cui all'articolo 119 e succintamente motivata per scritto indicando i mezzi di prova invocati. |
|
1 | La pretesa fatta valere nell'azione civile deve per quanto possibile essere quantificata nella dichiarazione di cui all'articolo 119 e succintamente motivata per scritto indicando i mezzi di prova invocati. |
2 | La quantificazione e la motivazione devono avvenire entro il termine impartito secondo l'articolo 331 capoverso 2 da chi dirige il procedimento.56 |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 104 Parti - 1 Sono parti: |
|
1 | Sono parti: |
a | l'imputato; |
b | l'accusatore privato; |
c | il pubblico ministero nella procedura dibattimentale e in quella di ricorso. |
2 | La Confederazione e i Cantoni possono conferire pieni o limitati diritti di parte ad altre autorità cui spetta la tutela di interessi pubblici. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 382 Legittimazione delle altre parti - 1 Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa. |
|
1 | Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa. |
2 | L'accusatore privato non può impugnare una decisione riguardo alla sanzione inflitta. |
3 | Alla morte dell'imputato, del condannato o dell'accusatore privato, i congiunti giusta l'articolo 110 capoverso 1 CP263 sono legittimati, nell'ordine di successibilità, a interporre ricorso o a continuare la procedura di ricorso già avviata dal defunto, purché siano lesi nei loro interessi giuridicamente protetti. |
SCHMID, Schweizerische Strafprozessordnung, Praxiskommentar, 2 Aufl., N. 6 zu Art. 382).
Die Beschwerdeführerin ist im erstinstanzlichen Verfahren vollumfänglich freigesprochen worden. Gegen diesen Entscheid erhob der Privatkläger Berufung. Dass er hiezu in Bezug auf den Schuld- und Zivilpunkt berechtigt war, steht ausser Frage (vgl. auch BGE 141 IV 231 E. 2.5. a.E.). Weshalb er angesichts seiner anwaltlichen Vertretung verpflichtet gewesen sein sollte, seine Legitimation gesondert zu begründen (Beschwerde S. 5 f.), ist unerfindlich. Im Übrigen hat er schon in der Berufungsanmeldung vorgebracht, dass er als Zivil- und Strafkläger zur Erhebung der Berufung legitimiert ist (Akten des Kreisgerichts, act. 16 S. 2). Dass der Privatkläger sodann in seiner Berufungseingabe neben Anträgen zum Schuld- und Zivilpunkt auch einen Antrag zur auszusprechenden Sanktion stellt, widerspricht grundsätzlich Art. 382 Abs. 2
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 382 Legittimazione delle altre parti - 1 Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa. |
|
1 | Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa. |
2 | L'accusatore privato non può impugnare una decisione riguardo alla sanzione inflitta. |
3 | Alla morte dell'imputato, del condannato o dell'accusatore privato, i congiunti giusta l'articolo 110 capoverso 1 CP263 sono legittimati, nell'ordine di successibilità, a interporre ricorso o a continuare la procedura di ricorso già avviata dal defunto, purché siano lesi nei loro interessi giuridicamente protetti. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 391 Decisione - 1 Nella sua decisione, la giurisdizione di ricorso non è vincolata: |
|
1 | Nella sua decisione, la giurisdizione di ricorso non è vincolata: |
a | dalle motivazioni delle parti; |
b | dalle conclusioni delle parti, eccettuate quelle riguardanti le azioni civili. |
2 | La giurisdizione di ricorso non può modificare una decisione a pregiudizio dell'imputato o condannato se il ricorso è stato esperito esclusivamente a suo favore. È fatta salva una punizione più severa sulla base di fatti di cui il tribunale di primo grado non poteva essere a conoscenza. |
3 | Se il ricorso è stato esperito esclusivamente dall'accusatore privato, la giurisdizione di ricorso non può modificare a pregiudizio di costui i punti della decisione relativi agli aspetti civili. |
insofern dem Antrag des Privatklägers folgt, zu einem "Exekutivorgan des Privatklägers" machen und das staatliche Strafmonopol verletzen soll (Beschwerde S. 7).
Die Beschwerde ist in diesen Punkten unbegründet. Die Rügen erfolgen trölerisch.
2.
2.1. Die Beschwerdeführerin rügt ferner eine offensichtlich unrichtige Feststellung des Sachverhalts und eine Verletzung der Unschuldsvermutung. Im Einzelnen beanstandet sie zunächst, dass die Vorinstanz die erste polizeiliche Einvernahme vom 28. Mai 2013 verwertet habe, obwohl diese ohne Übersetzungshilfe durchgeführt worden sei. Der Vorinstanz sei bewusst gewesen, dass sie die deutsche Sprache nicht völlig beherrsche und eine Übersetzung ins Portugiesische benötige. Ferner rügt die Beschwerdeführerin, dass die Vorinstanz den Schuldspruch ausschliesslich auf die Aussagen des Privatklägers stütze. Dessen Bekundungen sagten indes nichts über ihr Wissen und ihren Willen aus. Namentlich habe die Vorinstanz die Behauptungen des Privatklägers, er sei in sie verliebt und ihr unterlegen gewesen, willkürlich als glaubhaft erachtet. Jener sei mit ihr in der fragliche Zeit Anfang Mai 2012 erst seit einem ersten Internet-Kontakt vom 30. Januar 2012 bekannt gewesen. Zudem hätten sie zu keiner Zeit eine intime Beziehung geführt. Die Annahme, er habe in ihr eine neue Familie gefunden, erscheine in Anbetracht von lediglich zwei privaten Treffen als offensichtlich abwegig. Zudem argumentiere die Vorinstanz widersprüchlich, wenn sie die
Entgegennahme erheblicher Vermögenswerte als Indiz für blosse finanzielle Absichten und mangelndes Interesse an einer Beziehung mit dem Privatkläger werte, da sie die Entgegennahme irgendwelcher Vermögenswerte stets bestritten habe. Es sei denn auch trotz umfangreicher Ermittlungen bei verschiedenen Geldinstituten kein einziges Indiz dafür gefunden worden, dass sie vom Privatkläger je Geld angenommen habe (Beschwerde S. 7 ff., 15, 17).
Die Beschwerdeführerin rügt im Weiteren, die Vorinstanz habe willkürlich wesentliche, für sie sprechende Indizien nicht beachtet. Der Privatkläger habe in seinem Internetinserat angeführt, er verfüge über ein Vermögen von CHF 500'000.-- und ein Einkommen von CHF 100'000.--. Er habe somit offensichtlich eine auf Geld ausgerichtete Beziehung, namentlich käuflichen Geschlechtsverkehr gewollt. Seine Behauptung, er habe sich umgehend derart in sie verliebt, dass er sich ernsthafte Hoffnungen für die Zukunft gemacht habe, sei daher völlig unglaubhaft. Es lägen keinerlei Anhaltspunkte dafür vor, dass der Privatkläger für sie Liebe empfunden habe. Der Kontakt zu ihr sei von seiner Seite allein von Geld geprägt gewesen (Beschwerde S. 11 ff.).
Schliesslich macht die Beschwerdeführerin geltend, die Vorinstanz werfe ihr zu Unrecht vor, falsch ausgesagt zu haben. Dies gelte namentlich für den vom Bruder des Privatklägers an sie adressierten Brief vom 17. Februar 2012. Es sei nicht erstellt und angesichts ihrer beschränkten Deutschkenntnisse zweifelhaft, dass sie diesen Brief gelesen und verstanden habe. Aufgrund ihrer beschränkten Kenntnisse der deutschen Sprache habe sie dem Privatkläger das Entlassungsgesuch an die Klinik gar nicht diktieren können. Selbst wenn sie diesem bei der Aufhebung der zwangsweisen Freiheitsentziehung geholfen hätte, läge darin kein arglistiges Verhalten zur Selbstbereicherung (Beschwerde S. 15 ff.).
2.2. Die Vorinstanz gelangt zum Schluss, die Beschwerdeführerin habe dem unter der Trennung von seiner Frau leidenden Privatkläger mehrfach vermittelt, dass sie in ihn verliebt sei bzw. dass zwischen ihnen eine (Liebes-) Beziehung bestehe. Dabei bestünden keine ernsthaften Zweifel daran, dass die Beschwerdeführerin den Privatkläger über ihre wahren Absichten getäuscht habe. Namentlich mit ihren Liebesbekundungen per SMS und E-Mail, den persönlichen Treffen, dem Besuch und der Unterstützung während seines Aufenthalts in der Klinik B.________ habe sie dem Privatkläger in klarer Weise vorgegeben, ernsthaft an ihm und an einer gemeinsamen Zukunft interessiert zu sein. In Wirklichkeit sei sie indes allein auf finanzielle Zuwendungen seitens des Privatklägers aus gewesen. Der Privatkläger habe ihr denn auch in der Zeit nach seiner Entlassung aus der fürsorgerischen Unterbringung in mehreren Tranchen zwischen CHF 3'000.-- und CHF 50'000.-- insgesamt CHF 113'000.-- übergeben.
Die Vorinstanz stützt sich hiefür im Wesentlichen auf die Aussagen der Beteiligten. Dabei erachtet sie die Aussagen des Privatklägers, wonach er aufgrund der Verhaltensweise der Beschwerdeführerin von einer ernsthaften Beziehung ausgegangen sei und angenommen habe, er habe in jener eine neue Familie gefunden und könne mit ihr den Lebensabend in Brasilien verbringen, als glaubhaft. In gleichem Masse glaubhaft erachtet sie seine Aussagen zu den Übergaben der Geldbeträge an die Beschwerdeführerin. In diesem Punkt stützt sie sich zudem auf die im Recht liegenden Bankbelege zu den einzelnen Bargeldbezügen. Demgegenüber wertet sie die Bekundungen der Beschwerdeführerin in Bezug auf die Beziehung zum Privatkläger als widersprüchlich. So habe sie in der ersten, polizeilichen Einvernahme vom 28. Mai 2013 erklärt, sie sei in den Privatkläger wirklich verliebt gewesen und es habe zwischen ihnen eine Liebesbeziehung bestanden, wenngleich keine sexuellen Kontakte stattgefunden hätten, während sie in den Konfrontationseinvernahmen vom 28. August und 16. September 2013 eine Beziehung in Abrede gestellt habe. Als unglaubhaft erachtet die Vorinstanz auch die Angaben der Beschwerdeführerin zur Entgegennahme der Geldbeträge. Sie beschränke sich in
diesem Punkt im Wesentlichen darauf, den Privatkläger als krank und paranoid zu bezeichnen. Der Privatkläger habe in dieser Hinsicht im Kern über alle Einvernahmen hinweg konstant und stimmig ausgesagt sowie konkrete Angaben zum Ablauf der Übergaben machen können. Zudem seien sämtliche Bargeldbezüge durch entsprechende Bankbelege nachgewiesen. Schliesslich habe der Privatkläger in der Berufungsverhandlung plausibel begründet, weshalb er gegenüber den Gutachtern fälschlicherweise angegeben habe, er habe das Geld aus dem Erlös des Mercedes im Wald vergraben (angefochtenes Urteil S. 35 ff., 39 ff.).
In subjektiver Hinsicht gelangt die Vorinstanz zum Schluss, die Beschwerdeführerin habe den Privatkläger wissentlich und willentlich über ihre wahren Gefühle und Interessen getäuscht und zu den Vermögensdispositionen veranlasst. Sie habe im Bewusstsein gehandelt, dass beim Privatkläger "etwas nicht normal" gewesen sei. Spätestens im Zeitpunkt ihres Besuchs in der psychiatrische Klinik U.________ und des Gesprächs mit dem Oberarzt bzw. des kurz darauf eingegangenen Briefs des Bruders des Privatklägers habe sie keinerlei Zweifel in Bezug auf den krankhaften psychischen Zustand des Privatklägers mehr haben können (angefochtenes Urteil S. 11 ff., 35 ff., 42).
2.3. Gemäss Art. 97 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
|
1 | Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
2 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione: |
|
a | del diritto federale; |
b | del diritto internazionale; |
c | dei diritti costituzionali cantonali; |
d | delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari; |
e | del diritto intercantonale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
|
1 | Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
2 | Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 10 Presunzione d'innocenza e valutazione delle prove - 1 Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato. |
|
1 | Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato. |
2 | Il giudice valuta liberamente le prove secondo il convincimento che trae dall'intero procedimento. |
3 | Se vi sono dubbi insormontabili quanto all'adempimento degli elementi di fatto, il giudice si fonda sulla situazione oggettiva più favorevole all'imputato. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 32 Procedura penale - 1 Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con sentenza passata in giudicato. |
|
1 | Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con sentenza passata in giudicato. |
2 | L'accusato ha diritto di essere informato il più presto possibile e compiutamente sulle imputazioni contestategli. Deve essergli data la possibilità di far valere i diritti di difesa che gli spettano. |
3 | Il condannato ha il diritto di far esaminare la sentenza da un tribunale superiore. Sono eccettuati i casi in cui il Tribunale federale giudica come istanza unica. |
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
|
1 | Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
2 | Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata. |
3 | Ogni accusato ha segnatamente diritto a: |
a | essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; |
b | disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa; |
c | difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia; |
d | interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico; |
e | farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 9 Protezione dall'arbitrio e tutela della buona fede - Ognuno ha diritto d'essere trattato senza arbitrio e secondo il principio della buona fede da parte degli organi dello Stato. |
Dem Sachgericht steht im Bereich der Beweiswürdigung ein erheblicher Ermessensspielraum zu (BGE 129 IV 6 E. 6.1). Das Bundesgericht greift auf Beschwerde hin nur ein, wenn das Sachgericht diesen missbraucht, insbesondere offensichtlich unhaltbare Schlüsse zieht, erhebliche Beweise übersieht oder solche offensichtlich verkennt (BGE 140 III 264 E. 2.3; 135 II 356 E. 4.2.1). Was die Beschwerdeführerin vorbringt, erschöpft sich weitgehend in einer appellatorischen Kritik an der vorinstanzlichen Beweiswürdigung. Sie beschränkt sich im Wesentlichen darauf, ihre eigene Sicht der Dinge darzulegen und zum Beweisergebnis wie in einem Berufungsverfahren frei zu plädieren. Dies genügt zur Begründung von Willkür nicht. Willkür liegt nach ständiger Rechtsprechung nur vor, wenn der angefochtene Entscheid auf einer schlechterdings unhaltbaren Beweiswürdigung beruht, d.h. wenn die Behörde in ihrem Entscheid von Tatsachen ausgeht, die mit der tatsächlichen Situation in klarem Widerspruch stehen oder auf einem offenkundigen Fehler beruhen, oder wenn der Entscheid eine Norm oder einen unumstrittenen Rechtsgrundsatz krass verletzt oder in stossender Weise dem Gerechtigkeitsgedanken zuwiderläuft. Dass das angefochtene Urteil mit der eigenen Darstellung
des Beschwerdeführers nicht übereinstimmt oder dass auch eine andere Lösung oder Würdigung als vertretbar erscheint, genügt praxisgemäss nicht (BGE 141 IV 49 E. 3.4, 70 E. 2.2 und 249 E. 1.3.1; 140 III 167 E. 2.1 und 264 E. 2.3; 140 I 201 E. 6.1). Die Beschwerdeführerin hätte somit klar und substantiiert darlegen müssen, inwiefern die Feststellungen der Vorinstanz offensichtlich unhaltbar sein und die vorhandenen Beweise andere Schlussfolgerungen geradezu aufdrängen sollen. Diesen Anforderungen wird ihre Beschwerde in weiten Teilen nicht gerecht.
So mag zutreffen, dass der Privatkläger im Kontaktinserat des Dating-Portals angegeben hat, er verfüge über ein Vermögen von CHF 500'000.-- und ein Einkommen von CHF 100'000.-- (angefochtenes Urteil S. 11). Doch ist nicht ersichtlich, inwiefern dies gegen den ernsthaften Wunsch des Privatklägers nach einer festen Beziehung sprechen sollte (Beschwerde S. 12). Aus dem Inserat lässt sich nicht schliessen, dass der Privatkläger "offensiv Geldleistungen anbot" und keine ausschliessliche Liebe erwartete (Beschwerde S. 21). Die Vorinstanz nimmt mit zureichenden Gründen an, dass der Privatkläger nicht nur eine auf Geld ausgerichtete Beziehung gewollt habe und nicht allein auf käufliche, geschlechtliche Kontakte aus gewesen sei. Dass dem so wäre, ergibt sich auch nicht aus der von der Beschwerdeführerin angeführten Aussage in ihrer ersten Einvernahme, die sich im Übrigen nicht auf das Kontaktinserat bezieht (Beschwerde S. 12 und 21; Untersuchungsakten act. E/2 S. 4). Jedenfalls ist nicht schlechthin unhaltbar, wenn die Vorinstanz aufgrund des SMS und E-Mail-Kontakts annimmt, die Beschwerdeführerin habe dem Privatkläger wahrheitswidrig Liebesgefühle vorgespiegelt und dieser sei in sie verliebt gewesen und habe mit ihr in einer neuen Familie
eine Zukunft in Brasilien gesehen. Dem steht nicht entgegen, dass es bis zu diesem Zeitpunkt noch zu keinen intimen Kontakten gekommen ist. Mit diesen Erwägungen setzt sich die Beschwerdeführerin nicht rechtsgenüglich auseinander. Jedenfalls legt sie nicht dar, inwiefern die Vorinstanz in dieser Hinsicht in Willkür verfallen sein und das angefochtene Urteil an einem offensichtlichem Mangel leiden sollte. Insbesondere lässt sich aus dem Umstand, dass der Privatkläger nach Einschätzung der Vorinstanz konstant ausgesagt hat (angefochtenes Urteil S. 15), für sich allein nicht ableiten, dieser habe seine Angaben planmässig zurechtgelegt (Beschwerde S. 10), zumal die Vorinstanz die Schilderungen des Privatklägers zutreffend auch als realitätsnah erachtete. Zudem lässt sich aus dem Umstand, dass eine Aussage-gegen-Aussage-Situation vorliegt, nicht dartun, dass das Abstellen der Vorinstanz auf die als glaubhaft erachteten Aussagen des Privatklägers willkürlich im Sinne von Art. 9
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 9 Protezione dall'arbitrio e tutela della buona fede - Ognuno ha diritto d'essere trattato senza arbitrio e secondo il principio della buona fede da parte degli organi dello Stato. |
soll. Es kann hiefür auf die zutreffenden Erwägungen der Vorinstanz verwiesen werden. Schliesslich stützt die Vorinstanz ihren Schluss, wonach die Beschwerdeführerin dem Privatkläger ihre Liebe nur vorgespiegelt hat, nicht nur auf dessen Aussagen, sondern auch auf die auch durch SMS, E-Mail und Voicemail-Nachrichten belegten Umstände, wonach jene im selben Zeitraum mit zahlreichen weiteren Männern Kontakt pflegte, denen sie ebenfalls ihre Liebe und Zuneigung bekundete (angefochtenes Urteil S. 20 ff.). Was die Beschwerdeführerin hiegegen einwendet, ist rein appellatorisch. Zuletzt ist nicht zu beanstanden, dass die Vorinstanz auf die erste Einvernahme der Beschwerdeführerin vom 28. Mai 2013 durch die Kantonspolizei abstellt. Dass die Befragung ohne Dolmetscher durchgeführt worden ist, steht entgegen der Auffassung der Beschwerdeführerin (Beschwerde S. 9) dazu nicht im Widerspruch, zumal diese in jener Einvernahme unter Hinweis darauf, dass sie gut Deutsch verstehe und gegebenenfalls Rückfragen stellen oder eine Übersetzerin verlangen werde, ausdrücklich auf eine Übersetzung verzichtet hat. Zudem hat die Beschwerdeführerin nach den Feststellungen der Vorinstanz im Laufe der weiteren Einvernahmen, namentlich auch in der
Berufungsverhandlung mehrfach ohne Übersetzung direkt auf Deutsch geantwortet und damit ihre Sprachkenntnisse hinreichend bewiesen (angefochtenes Urteil S. 16 f.; Untersuchungsakten act. E/2 S. 2).
Die Beschwerde erweist sich auch in diesem Punkt als unbegründet.
3.
3.1. Die Beschwerdeführerin rügt ferner, die Vorinstanz habe willkürlich das Tatbestandsmerkmal der Arglist bejaht. Eine emotionale Bindung seitens des Privatklägers habe ihr gegenüber nie bestanden oder sei jedenfalls für sie nicht erkennbar gewesen. Zudem habe sie ihm auch keine Notlage vorgespiegelt. Die Vorinstanz stelle auch nirgends fest, dass sie dem Privatkläger ernsthaft eine ausschliessliche Beziehung und eine gemeinsame Zukunft in Aussicht gestellt hätte. Der Privatkläger sei für sein Handeln uneingeschränkt selbst verantwortlich gewesen. Sodann nehme die Vorinstanz zu Unrecht an, dass der Privatkläger schwer krank und daher besonders schutzwürdig gewesen sei. Dies widerspreche den medizinischen Gutachten, nach welchen keine Erkrankung vorgelegen habe, welche eine vormundschaftliche Massnahme gerechtfertigt hätte. Jedenfalls habe sie selbst von einer psychischen Erkrankung des Privatklägers nichts gewusst. Sie habe den Privatkläger vielmehr als ruhig, fröhlich und lebenserfahren erlebt. Wesentlich sei für sie allein gewesen, dass die psychiatrische Klinik, in welche der Privatkläger auf Betreiben der Familie zwangsweise eingeliefert worden sei, ihn auf sein Gesuch hin umgehend entlassen habe. Die Vorinstanz stelle
überdies nicht fest, inwiefern sie (die Beschwerdeführerin) den Privatkläger mit falschen Angaben getäuscht haben solle. Namentlich könne aus ihrer Reaktion auf das vom Privatkläger aufgeschaltete Inserat, in welcher sie ihn mit "toller Mann" angesprochen und eine "völlig unsachlich heisse Besprechung" sowie "dicke Küsse" und "einen liebe Küsse" in Aussicht gestellt und nach einem Date gefragt habe, keine Arglist abgeleitet werden, auch wenn sie zur selben Zeit in gleicher Weise mit anderen Männern verkehrt habe. Schliesslich sei auch kein Indiz für Arglist, dass sie bereit gewesen sei, den Privatkläger nach dessen Einlieferung in die psychiatrische Klinik, begleitet mit den Worten "ich liebe dich. Ich helfe Dich" umgehend zu besuchen. Darin liege vielmehr eine natürliche mitmenschliche Kundgabe von Sympathie und Zuwendung. Schliesslich sprächen auch der Umstand, dass sie dem Privatkläger gesagt habe, sie könnten später immer noch Sex haben, und die Art und Weise der Beendigung der Beziehung nicht für Arglist, sondern im Gegenteil für ein rechtschaffenes, transparentes Verhalten (Beschwerde S. 22 ff.).
Die Beschwerdeführerin rügt im Weiteren, die Vorinstanz habe willkürlich auf Vorsatz geschlossen. Der Umstand, dass sie von einer dritten Person eine grössere Erbschaft gemacht habe, deute darauf hin, dass sie es nicht nötig gehabt habe, auf unredliche Weise vom Privatkläger relativ bescheidene Beträge zu erschleichen. Ausserdem habe sie von ihrem Ehemann monatliche Unterhaltszahlungen in der Höhe von CHF 8'500.-- sowie von einer weiteren Drittperson weitere nicht unbedeutende Beträge erhalten. Sie habe sich also nicht in einer materiellen Not befunden (Beschwerde S. 31 f.). Insgesamt bestünden unüberwindliche Zweifel an der Erfüllung des Tatbestandes. Das angefochtene Urteil führe zu einem stossenden Ergebnis, das sich auch auf ihren Sohn und ihre weitere Familie nachhaltig schädigend auswirke. Zuletzt erscheine die Strafe, selbst wenn man davon ausgehen wollte, dass sie den Privatkläger durch Vorspiegeln unwahrer Gefühle zu Geldzahlungen an sie veranlasst hätte, als unangemessen hoch (Beschwerde S. 32 ff., 38 ff.).
3.2. Die Vorinstanz nimmt an, die Täuschung der Beschwerdeführerin über ihre wahren Absichten sei arglistig gewesen. Eine zum Ausschluss der Strafbarkeit führende Opferverantwortung des Privatklägers sei nicht gegeben. Von zentraler Bedeutung sei hiefür, dass der Privatkläger seit Jahren psychisch schwer krank sei und an einer bipolaren Störung und einer Persönlichkeitsakzentuierung mit vor allem paranoiden und anankastischen Anteilen andererseits leide. Im relevanten Zeitraum zwischen Ende Januar 2012 und 9. Mai 2012 habe sich der Privatkläger zusätzlich in einer ausgesprochen schwierigen persönlichen Situation befunden, nachdem sich seine Ehefrau nach über 30 Jahren von ihm getrennt habe. Vom 15. bis 20. Februar 2012 sei der Privatkläger zudem wegen der abzusehenden Möglichkeit einer Eigengefährdung im Rahmen einer manischen Episode fürsorgerisch in der psychiatrischen Klinik B.________ hospitalisiert gewesen. Der Privatkläger müsse daher - jedenfalls für den vorliegend relevanten Zeitraum - als besonders schutzbedürftige Person betrachtet werden. Er habe sich aufgrund des Verhaltens der Beschwerdeführerin nachvollziehbar in einer Beziehung geglaubt, welchen Umstand diese, auch nachdem sie von der psychischen Erkrankung des
Privatklägers Kenntnis erlangt habe, geschickt ausgenützt habe. Dass der Privatkläger auch in einem gewissen Masse misstrauisch gewesen sei und den Chatverlauf archiviert bzw. vor der letzten Geldübergabe die Seriennummern der am 8./9. Mai 2012 abgehobenen Tausendernoten notiert habe, ändere daran ebenso wenig, wie die Tatsache, dass er keine Quittungen für die Geldübergaben eingefordert habe. Insgesamt könne nicht gesagt werden, dass das täuschende Verhalten der Beschwerdeführerin völlig in den Hintergrund trete und Arglist deshalb ausnahmsweise zu verneinen wäre (angefochtenes Urteil S. 24 ff.).
3.3.
3.3.1. Die Beschwerde erschöpft sich auch in diesem Punkt weitgehend in einer unzulässigen appellatorischen Kritik am angefochtenen Urteil. Dies gilt zunächst, soweit die Beschwerdeführerin vorbringt, der Privatkläger sei nicht krank gewesen bzw. sie sei über dessen psychischen Zustand nicht im Bilde gewesen. Die Vorinstanz verweist in diesem Zusammenhang zu Recht darauf, dass die psychische Erkrankung des Privatklägers derart gravierend war, dass sie eine 100% IV-Rente zur Folge hatte (angefochtenes Urteil S. 24). Die Stelle im psychiatrischen Gutachten vom 18. Juli 2012, auf welche sich die Beschwerdeführerin beruft (Gutachten, Berufungsakten act. B/2 und Beschwerdebeilage 9, S. 54), bezieht sich allein auf die Anordnung vormundschaftlicher Massnahmen, welche die Gutachter zum damaligen Zeitpunkt nicht empfahlen. Im Übrigen steht in diesem Kontext auch weniger die Art der psychischen Erkrankung des Privatklägers im Vordergrund als der Umstand, dass es ihm nach Einschätzung der behandelnden Ärztin an der Einsicht in das nicht situations-adäquate Denken, Fühlen und Verhalten gefehlt habe und es ihm auch nicht möglich gewesen sei, gemäss einer solchen Einsicht sein Handeln zu ändern (angefochtenes Urteil S. 25; Arztbericht
Untersuchungsakten act. S/35 S. 2 f.). Insofern ist auch ohne Bedeutung, dass die Beschwerdeführerin die ärztlichen Gutachten und die genauen medizinischen Diagnosen nicht kannte (Beschwerde S. 27). Dass der Privatkläger in der massgeblichen Zeit weder an Wahn, noch Wahrnehmungs- oder Ich-Störungen litt und vom Klinikarzt bei seinem Eintritt in die Klinik als wach, bewusstseinsklar und vollumfänglich orientiert beschrieben wurde (Beschwerde S. 26), steht dem nicht entgegen. Schliesslich durfte die Vorinstanz aus dem Umstand, wonach der Klinikarzt der Beschwerdeführerin aus psychiatrischer Sicht von einer Reise des Privatklägers nach Rio de Janeiro dringend abgeraten hat (Beschwerde S. 25), willkürfrei ableiten, dass diese keinerlei Zweifel in Bezug auf den labilen, krankhaften Zustand des Privatklägers mehr hegen konnte (angefochtenes Urteil S. 42). Insgesamt ist der Schluss der Vorinstanz, die Beschwerdeführerin habe gezielt ein emotionales Vertrauensverhältnis aufgebaut, welches sie in der Folge ausnützt habe (angefochtenes Urteil S. 26), nicht schlechterdings unhaltbar.
3.3.2. Soweit die Beschwerdeführerin überhaupt in rechtlicher Hinsicht Rügen erhebt, sind diese unbegründet. Nach der Rechtsprechung ist im Rahmen der Arglistprüfung nach einem individuellen Massstab die Lage des Täuschungsopfers im Einzelfall zu berücksichtigen. Dabei ist namentlich auf geistesschwache, unerfahrene oder auf Grund von Alter oder Krankheit beeinträchtigte Opfer oder auf solche, die sich in einem Abhängigkeits- oder Unterordnungsverhältnis oder in einer Notlage befinden, und deshalb kaum im Stande sind, dem Täter zu misstrauen, Rücksicht zu nehmen (BGE 136 IV 76 E. 5.2; 119 IV 210 E. 3c). Das Bundesgericht hat dabei Arglist auch bei inferioren Opfern bejaht, deren Hilfsbereitschaft und Vertrauensseligkeit gezielt missbraucht werden (Urteile 6B 383/2013 vom 9. September 2013 E. 2.2; 6B 180/2016 vom 28. Oktober 2016 E. 3.3; 6B 254/2007 vom 10. August 2007 E. 5.3).
Die Vorinstanz nimmt aufgrund der psychischen Erkrankung und der Labilität des Privatklägers zu Recht an, dieser sei als besonders schutzwürdiges Opfer zu betrachten. Was die Beschwerdeführerin hiegegen einwendet, führt zu keinem anderen Ergebnis. Insbesondere ist in diesem Kontext bedeutungslos, dass es zwischen den Parteien nicht zum Geschlechtsverkehr gekommen ist bzw. sie keine intime Beziehung geführt haben, wie die Beschwerdeführerin wiederholt vorbringt (vgl. etwa Beschwerde S. 10, 12, 16 f., 19, 23, 30, 31 f., 38). Wesentlich ist allein, dass die Beschwerdeführerin eine emotionale Bindung aufbaute und der Privatkläger aufgrund der vorgetäuschten Liebesgefühle und seiner schwierigen persönlichen und psychischen Situation nicht in der Lage war, sein eigenes Verhalten kritisch zu hinterfragen und die Täuschungen der Beschwerdeführerin zu überprüfen.
3.3.3. Zuletzt ist das angefochtene Urteil auch hinsichtlich der Strafzumessung nicht zu beanstanden. Was die Beschwerdeführerin in diesem Kontext vorbringt, genügt den Anforderungen an die Beschwerdebegründung von Art. 42
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 42 Atti scritti - 1 Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
|
1 | Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
2 | Nei motivi occorre spiegare in modo conciso perché l'atto impugnato viola il diritto. Qualora il ricorso sia ammissibile soltanto se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o un caso particolarmente importante per altri motivi, occorre spiegare perché la causa adempie siffatta condizione.14 15 |
3 | Se sono in possesso della parte, i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati; se l'atto scritto è diretto contro una decisione, anche questa deve essere allegata. |
4 | In caso di trasmissione per via elettronica, la parte o il suo patrocinatore deve munire l'atto scritto di una firma elettronica qualificata secondo la legge del 18 marzo 201616 sulla firma elettronica. Il Tribunale federale determina mediante regolamento: |
a | il formato dell'atto scritto e dei relativi allegati; |
b | le modalità di trasmissione; |
c | le condizioni alle quali può essere richiesta la trasmissione successiva di documenti cartacei in caso di problemi tecnici.17 |
5 | Se mancano la firma della parte o del suo patrocinatore, la procura dello stesso o gli allegati prescritti, o se il patrocinatore non è autorizzato in quanto tale, è fissato un congruo termine per sanare il vizio, con la comminatoria che altrimenti l'atto scritto non sarà preso in considerazione. |
6 | Gli atti illeggibili, sconvenienti, incomprensibili, prolissi o non redatti in una lingua ufficiale possono essere del pari rinviati al loro autore affinché li modifichi. |
7 | Gli atti scritti dovuti a condotta processuale da querulomane o altrimenti abusiva sono inammissibili. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 48 - Il giudice attenua la pena se: |
|
a | l'autore ha agito: |
a1 | per motivi onorevoli, |
a2 | in stato di grave angustia, |
a3 | sotto l'impressione d'una grave minaccia, |
a4 | ad incitamento di una persona a cui doveva obbedienza o da cui dipendeva; |
b | l'autore è stato seriamente indotto in tentazione dalla condotta della vittima; |
c | l'autore ha agito cedendo a una violenta commozione dell'animo scusabile per le circostanze o in stato di profonda prostrazione; |
d | l'autore ha dimostrato con fatti sincero pentimento, specialmente se ha risarcito il danno per quanto si potesse ragionevolmente pretendere da lui; |
e | la pena ha manifestamente perso di senso visto il tempo trascorso dal reato e da allora l'autore ha tenuto buona condotta. |
Die Beschwerde ist auch in diesem Punkt unbegründet.
4.
Aus diesen Gründen ist die Beschwerde abzuweisen, soweit darauf eingetreten werden kann. Bei diesem Ausgang trägt die Beschwerdeführerin die Kosten des bundesgerichtlichen Verfahrens (Art. 66 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
|
1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
Demnach erkennt das Bundesgericht:
1.
Die Beschwerde wird abgewiesen, soweit darauf einzutreten ist.
2.
Die Gerichtskosten von Fr. 3'000.-- werden der Beschwerdeführerin auferlegt.
3.
Dieses Urteil wird den Parteien und dem Kantonsgericht St. Gallen, Strafkammer, schriftlich mitgeteilt.
Lausanne, 19. September 2017
Im Namen der Strafrechtlichen Abteilung
des Schweizerischen Bundesgerichts
Das präsidierende Miglied: Der Gerichtsschreiber:
Jacquemoud-Rossari Boog