Bundesstrafgericht Tribunal pénal fédéral Tribunale penale federale Tribunal penal federal
Numero dell’incarto: BB.2011.8/BB.2011.9
Decisione del 19 maggio 2011 I Corte dei reclami penali
Composizione
Giudici penali federali Tito Ponti, Presidente, Emanuel Hochstrasser e Joséphine Contu, Cancelliera Susy Pedrinis Quadri
Parti
A. Corporation, Panama, e B. LIMITED, Nicosia,
entrambe rappresentate dall’avv. Edy Grignola,
Reclamanti
contro
Ministero pubblico della Confederazione, Controparte
Oggetto
Sequestro (art. 263
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 263 Principe - 1 Des objets et des valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable: |
|
1 | Des objets et des valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable: |
a | qu'ils seront utilisés comme moyens de preuves; |
b | qu'ils seront utilisés pour garantir le paiement des frais de procédure, des peines pécuniaires, des amendes et des indemnités; |
c | qu'ils devront être restitués au lésé; |
d | qu'ils devront être confisqués; |
e | qu'ils seront utilisés pour couvrir les créances compensatrices de l'État selon l'art. 71 CP149. |
2 | Le séquestre est ordonné par voie d'ordonnance écrite, brièvement motivée. En cas d'urgence, il peut être ordonné oralement; toutefois, par la suite, l'ordre doit être confirmé par écrit. |
3 | Lorsqu'il y a péril en la demeure, la police ou des particuliers peuvent provisoirement mettre en sûreté des objets et des valeurs patrimoniales à l'intention du ministère public ou du tribunal. |
Fatti:
A. Il 6 marzo 2009 l’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS) ha trasmesso al Ministero pubblico della Confederazione (in seguito: MPC) una comunicazione in cui veniva segnalata l’esistenza, presso la banca C. AG di Zurigo, di tre relazioni bancarie, e meglio la relazione n. 1 intestata alla A. Corporation, Panama, di cui è avente diritto economico D., la relazione n. 2 intestata alla E. Corp., Panama di cui avente diritto economico è F. e la relazione n. 3 intestata alla G. Corporation, Panama, relazione quest’ultima di cui è avente diritto economico H., figlio dell’attuale Presidente della Repubblica dell’J. Nella comunicazione MROS veniva ipotizzato che sulle relazioni bancarie summenzionate sarebbero transitati e confluiti – attraverso l’interposizione di diverse società di diritto estero – ingenti valori in provenienza dalla società di diritto spagnolo I. SA, Madrid, la quale avrebbe stipulato importanti accordi con la Repubblica dell’J. per l’edificazione di opere pubbliche.
B. Il 9 marzo 2009 il MPC ha avviato un’indagine preliminare di polizia giudiziaria per il reato di riciclaggio di denaro ai sensi dell’art. 305bis
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937 CP Art. 305bis - 1. Quiconque commet un acte propre à entraver l'identification de l'origine, la découverte ou la confiscation de valeurs patrimoniales dont il sait ou doit présumer qu'elles proviennent d'un crime ou d'un délit fiscal qualifié, est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.455 |
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1 | Quiconque commet un acte propre à entraver l'identification de l'origine, la découverte ou la confiscation de valeurs patrimoniales dont il sait ou doit présumer qu'elles proviennent d'un crime ou d'un délit fiscal qualifié, est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.455 |
2 | Dans les cas graves, l'auteur est puni d'une peine privative de liberté de cinq ans au plus ou d'une peine pécuniaire.459 |
a | agit comme membre d'une organisation criminelle ou terroriste (art. 260ter); |
b | agit comme membre d'une bande formée pour se livrer de manière systématique au blanchiment d'argent461; |
c | réalise un chiffre d'affaires ou un gain importants en faisant métier de blanchir de l'argent. |
3 | Le délinquant est aussi punissable lorsque l'infraction principale a été commise à l'étranger et lorsqu'elle est aussi punissable dans l'État où elle a été commise.462 |
C. Il 23 giugno 2009 il MROS ha completato la sua comunicazione del 6 marzo 2009 segnalando l’esistenza di una procedura condotta dal Servicio Ejecutivo de Prevención del Blanqueo de Capitales (SEPBLAC) spagnolo nei confronti della I. SA relativamente a pagamenti indebiti a cittadini di J.
D. Ritenuto il preavviso negativo da parte del Dipartimento federale degli affari esteri in merito alla praticabilità ed agli esiti di una commissione rogatoriale alla Repubblica dell’J., il 17 luglio ed il 4 dicembre 2009 il MPC ha inoltrato una richiesta rogatoriale alle autorità spagnole finalizzata a verificare la natura dei legami contrattuali tra la società I. SA ed i suoi dirigenti da un lato, e H. e le società a lui riconducibili dall’altro.
E. Il 23 marzo 2010 la Procura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata di Madrid ha trasmesso al MPC gli atti assunti in evasione della rogatoria e, l’8 settembre 2010, ha a sua volta inoltrato un complemento rogatoriale da cui si evince che diversi funzionari pubblici e politici della Repubblica dell’J., nonché lo stesso H., avrebbero ricevuto delle tangenti da parte di responsabili delle società spagnole appartenenti alla N. (tra cui la I. SA) per la conclusione di rilevanti contratti per l’esecuzione di opere pubbliche con l’Ufficio O. (v. act. 7.1). Il 13 gennaio 2011 l’autorità spagnola ha confermato telefonicamente al MPC di possedere dei riscontri indiziari e probatori relativamente all’ipotesi di corruzione e alla natura criminale dei fondi transitati sulle relazioni in essere presso istituti bancari elvetici. Il 19/20 gennaio 2011 il MPC ha quindi inoltrato agli inquirenti iberici un nuovo complemento rogatoriale alfine di acquisire gli ultimi riscontri indiziari e probatori raccolti dall’autorità estera.
F. Nel contempo, il 14 ottobre 2010, le reclamanti hanno presentato istanza al MPC affinché procedesse alla chiusura dell’istruzione e all’abbandono del procedimento, subordinatamente al dissequestro dei conti ad esse intestati.
G. Il 21 gennaio 2011 il MPC ha respinto l’istanza delle reclamanti e deciso di continuare con l’istruzione nel procedimento penale a carico di H., mantenendo il blocco degli averi patrimoniali sequestrati (v. act. 1.1).
H. Con reclamo del 2 febbraio 2011 A. Corporation e B. Limited sono insorte contro la decisione di mantenere il sequestro dei loro conti dinanzi alla I Corte dei reclami penali, postulandone l’annullamento (v. act. 1). Le reclamanti sostengono in sostanza che il mantenimento del sequestro risalente al marzo 2009 in assenza di seri e concreti indizi di reato sarebbe contrario ai principi di proporzionalità e di celerità. Ciò a maggior ragione se si considera, così le reclamanti, che la struttura ideata per far transitare il pagamento in provenienza da I. SA sarebbe chiaramente motivata da interessi economici e fiscali.
I. Con risposta dell’8 marzo 2011 il MPC ha chiesto di respingere l’impugnativa e di porre a carico delle reclamanti spese e ripetibili (v. act. 7). In particolare, il MPC ha rilevato che il pagamento da parte di I. SA, effettuato attraverso l’interposizione di diverse società di diritto estero, non aveva un’apparente ragione economica, ritenuto pure che dette società non erano realmente operative. Oltre a ciò, la ripartizione tra l’indagato e gli altri aventi diritto economico delle relazioni oggetto di segnalazione non risulterebbe da accordi preventivamente definiti in base alle prestazioni realmente fornite alla I. SA, bensì corrisponderebbe alla partecipazione dei medesimi alla P. SA, B.V.I., società di cui non sarebbe stato possibile verificare l’attività espletata in territorio di J.; tale verifica non ha potuto essere effettuata neppure relativamente ai fatti dichiarati dalle persone interrogate né in merito all’esecuzione delle commesse attribuite. Ad ogni modo, risulterebbe comunque anomala la richiesta di una società operante su territorio di J. ed entrata in contatto con organi statali, di essere pagata attraverso versamenti estero su estero con l’interposizione di società di sede, come pure anomalo sarebbe il compenso pattuito nell’ambito del “Business Development & Co-ordination Agreement” sottoscritto tra la società Q. Ltd., Londra (la quale ha a sua volta sottoscritto un “Agency Agreement” con E. Corp.) e la I. SA, pari al 10% del valore della commessa. Il MPC ha pertanto spiegato che, stante l’impossibilità di effettuare commissioni rogatorie in J., la verifica della legittimità del compenso elargito da I. SA ha dovuto essere svolta attraverso una richiesta rogatoriale alle autorità spagnole, autorità queste ultime che avrebbero di conseguenza aperto una procedura penale nei confronti di diverse imprese spagnole tra cui I. SA: sarebbero infatti emersi indizi a carico di rappresentanti delle summenzionate imprese secondo cui questi avrebbero corrotto autorità di J. e terzi – incluso H., figlio dell’attuale Presidente – mediante il pagamento di prestazioni di servizio fittizie, per poter giungere alla sottoscrizione di contratti per l’esecuzione di opere pubbliche ed approvvigionamenti con l’Ufficio O. A mente del MPC, per tutti questi motivi si giustificherebbe il mantenimento dei sequestri ordinati.
J. Con replica del 31 marzo 2011, le reclamanti hanno precisato che i fondi provenienti da I. SA sarebbero transitati attraverso Q. Ltd. e E. Corp., e sottolineato che l’inchiesta in Svizzera sarebbe stata condotta con una lentezza esasperante avendo ormai compiuto i due anni di indagini; dagli accertamenti effettuati sarebbe poi emerso che la struttura su cui sarebbe transitato il pagamento di I. SA avrebbe una sua logica commerciale coerente, intesa ad ottenere un importante risparmio fiscale sull’utile (il 3% invece del 45% che si sarebbe dovuto pagare in J.). Inoltre, contrariamente a quanto asserito dal MPC, la struttura sarebbe stata da subito trasparente, inclusa l’indicazione dei beneficiari economici agli istituti bancari. Nessuna anomalia risulterebbe dal compenso pattuito, trattandosi di un onorario basato sul successo dell’operazione e non in base all’attività effettivamente svolta. In merito agli indizi finora raccolti, le reclamanti sostengono che l’autorità inquirente non avrebbe trovato alcun appiglio e che essa starebbe tentando di giustificare la sua azione unicamente con la pendenza dell’inchiesta all’estero; anche la richiesta rogatoriale del 19/20 gennaio 2011 sarebbe tuttavia senza fondamento, non bastando asseriti e non ben precisati elementi indiziali in Spagna a rafforzare la posizione della Pubblica accusa in Svizzera. Di particolare rilievo sarebbe il fatto che le prove raccolte sinora non conforterebbero l’esistenza di un crimine, anzi, a mente delle reclamanti non si comprenderebbe neppure quale sarebbe il reato a monte per il quale sarebbe dato il reato di riciclaggio in Svizzera (v. act. 12).
K. Le ulteriori argomentazioni delle parti saranno riprese, per quanto necessario, nei considerandi seguenti.
Diritto:
1.
1.1. Contro le decisioni e gli atti procedurali del MPC può essere interposto reclamo dinanzi alla I Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale a norma degli art. 393 ss
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 393 Recevabilité et motifs de recours - 1 Le recours est recevable: |
|
1 | Le recours est recevable: |
a | contre les décisions et les actes de procédure de la police, du ministère public et des autorités pénales compétentes en matière de contraventions; |
b | contre les ordonnances, les décisions et les actes de procédure des tribunaux de première instance, sauf contre ceux de la direction de la procédure; |
c | contre les décisions du tribunal des mesures de contrainte, pour autant que le présent code ne les qualifie pas de définitives. |
2 | Le recours peut être formé pour les motifs suivants: |
a | violation du droit, y compris l'excès et l'abus du pouvoir d'appréciation, le déni de justice et le retard injustifié; |
b | constatation incomplète ou erronée des faits; |
c | inopportunité. |
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 393 Recevabilité et motifs de recours - 1 Le recours est recevable: |
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1 | Le recours est recevable: |
a | contre les décisions et les actes de procédure de la police, du ministère public et des autorités pénales compétentes en matière de contraventions; |
b | contre les ordonnances, les décisions et les actes de procédure des tribunaux de première instance, sauf contre ceux de la direction de la procédure; |
c | contre les décisions du tribunal des mesures de contrainte, pour autant que le présent code ne les qualifie pas de définitives. |
2 | Le recours peut être formé pour les motifs suivants: |
a | violation du droit, y compris l'excès et l'abus du pouvoir d'appréciation, le déni de justice et le retard injustifié; |
b | constatation incomplète ou erronée des faits; |
c | inopportunité. |
SR 173.71 Loi fédérale du 19 mars 2010 sur l'organisation des autorités pénales de la Confédération (Loi sur l'organisation des autorités pénales, LOAP) - Loi sur l'organisation des autorités pénales LOAP Art. 37 Compétences - 1 Les cours des plaintes statuent sur les affaires dont le CPP14 attribue la compétence à l'autorité de recours ou au Tribunal pénal fédéral. |
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1 | Les cours des plaintes statuent sur les affaires dont le CPP14 attribue la compétence à l'autorité de recours ou au Tribunal pénal fédéral. |
2 | Elles statuent en outre: |
a | sur les recours en matière d'entraide pénale internationale, conformément aux actes législatifs suivants: |
a1 | loi du 20 mars 1981 sur l'entraide pénale internationale15, |
a2 | loi fédérale du 21 décembre 1995 relative à la coopération avec les tribunaux internationaux chargés de poursuivre les violations graves du droit international humanitaire16, |
a3 | loi fédérale du 22 juin 2001 sur la coopération avec la Cour pénale internationale17, |
a4 | loi fédérale du 3 octobre 1975 relative au traité conclu avec les États-Unis d'Amérique sur l'entraide judiciaire en matière pénale18; |
b | sur les plaintes qui lui sont soumises en vertu de la loi fédérale du 22 mars 1974 sur le droit pénal administratif19; |
c | sur les recours contre les décisions du Tribunal administratif fédéral qui portent sur les rapports de travail de ses juges et de son personnel et sur ceux des collaborateurs des secrétariats permanents des commissions fédérales d'estimation; |
d | sur les conflits de compétence entre les juridictions militaire et civile; |
e | sur les différends qui lui sont soumis en vertu de la loi fédérale du 21 mars 1997 instituant des mesures visant au maintien de la sûreté intérieure21; |
f | sur les différends qui lui sont soumis en vertu de la loi fédérale du 7 octobre 1994 sur les Offices centraux de police criminelle de la Confédération22; |
g | sur les conflits de compétence qui lui sont soumis en vertu de la loi fédérale du 29 septembre 2017 sur les jeux d'argent24. |
1.2. Il Tribunale penale federale, analogamente al Tribunale federale, esamina d'ufficio e con piena cognizione l'ammissibilità dei reclami che gli sono sottoposti senza essere vincolato, in tale ambito, dagli argomenti delle parti o dalle loro conclusioni (v. DTF 132 I 140 consid. 1.1; 131 I 153 consid. 1; 131 II 361 consid. 1, 131 II 571 consid. 1).
1.3. Il reclamo contro decisioni comunicate per iscritto od oralmente va presentato e motivato entro dieci giorni (art. 396
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 396 Forme et délai - 1 Le recours contre les décisions notifiées par écrit ou oralement est motivé et adressé par écrit, dans le délai de dix jours, à l'autorité de recours. |
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1 | Le recours contre les décisions notifiées par écrit ou oralement est motivé et adressé par écrit, dans le délai de dix jours, à l'autorité de recours. |
2 | Le recours pour déni de justice ou retard injustifié n'est soumis à aucun délai. |
1.4. Sono legittimate ad interporre reclamo contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all’annullamento o alla modifica della stessa (art. 382 cpv. 1
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 382 Qualité pour recourir des autres parties - 1 Toute partie qui a un intérêt juridiquement protégé à l'annulation ou à la modification d'une décision a qualité pour recourir contre celle-ci. |
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1 | Toute partie qui a un intérêt juridiquement protégé à l'annulation ou à la modification d'une décision a qualité pour recourir contre celle-ci. |
2 | La partie plaignante ne peut pas interjeter recours sur la question de la peine ou de la mesure prononcée. |
3 | Si le prévenu, le condamné ou la partie plaignante décèdent, leurs proches au sens de l'art. 110, al. 1, CP268 peuvent, dans l'ordre de succession, interjeter recours ou poursuivre la procédure à condition que leurs intérêts juridiquement protégés aient été lésés. |
1.5. Trattandosi di una misura di sequestro di un conto bancario, il titolare del conto adempie questa condizione (v. sentenza del Tribunale penale federale BB.2005.69 del 1. febbraio 2006; BB.2005.25 del 12 agosto 2005, consid. 1.2 e rinvii; BB.2005.11 del 14 giugno 2005, consid. 1.2 e rinvii; cfr. anche sentenza del Tribunale federale 6S.365/2005 dell’8 febbraio 2006, consid. 4.2.1); la legittimazione delle reclamanti è pertanto data.
1.6. Adita con un reclamo, la I Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale dispone di un libero potere d’apprezzamento (art. 393
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 393 Recevabilité et motifs de recours - 1 Le recours est recevable: |
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1 | Le recours est recevable: |
a | contre les décisions et les actes de procédure de la police, du ministère public et des autorités pénales compétentes en matière de contraventions; |
b | contre les ordonnances, les décisions et les actes de procédure des tribunaux de première instance, sauf contre ceux de la direction de la procédure; |
c | contre les décisions du tribunal des mesures de contrainte, pour autant que le présent code ne les qualifie pas de définitives. |
2 | Le recours peut être formé pour les motifs suivants: |
a | violation du droit, y compris l'excès et l'abus du pouvoir d'appréciation, le déni de justice et le retard injustifié; |
b | constatation incomplète ou erronée des faits; |
c | inopportunité. |
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 393 Recevabilité et motifs de recours - 1 Le recours est recevable: |
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1 | Le recours est recevable: |
a | contre les décisions et les actes de procédure de la police, du ministère public et des autorités pénales compétentes en matière de contraventions; |
b | contre les ordonnances, les décisions et les actes de procédure des tribunaux de première instance, sauf contre ceux de la direction de la procédure; |
c | contre les décisions du tribunal des mesures de contrainte, pour autant que le présent code ne les qualifie pas de définitives. |
2 | Le recours peut être formé pour les motifs suivants: |
a | violation du droit, y compris l'excès et l'abus du pouvoir d'appréciation, le déni de justice et le retard injustifié; |
b | constatation incomplète ou erronée des faits; |
c | inopportunité. |
2. Il sequestro, così come il blocco del registro fondiario per i fondi, costituiscono misure processuali provvisionali volte ad assicurare i mezzi di prova nel corso dell’inchiesta e/o la restituzione ai danneggiati, nonché a garantire le spese procedurali, le pene pecuniarie, le multe e le indennità (v. art. 263 cpv. 1 lett. a
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 263 Principe - 1 Des objets et des valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable: |
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1 | Des objets et des valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable: |
a | qu'ils seront utilisés comme moyens de preuves; |
b | qu'ils seront utilisés pour garantir le paiement des frais de procédure, des peines pécuniaires, des amendes et des indemnités; |
c | qu'ils devront être restitués au lésé; |
d | qu'ils devront être confisqués; |
e | qu'ils seront utilisés pour couvrir les créances compensatrices de l'État selon l'art. 71 CP149. |
2 | Le séquestre est ordonné par voie d'ordonnance écrite, brièvement motivée. En cas d'urgence, il peut être ordonné oralement; toutefois, par la suite, l'ordre doit être confirmé par écrit. |
3 | Lorsqu'il y a péril en la demeure, la police ou des particuliers peuvent provisoirement mettre en sûreté des objets et des valeurs patrimoniales à l'intention du ministère public ou du tribunal. |
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 263 Principe - 1 Des objets et des valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable: |
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1 | Des objets et des valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable: |
a | qu'ils seront utilisés comme moyens de preuves; |
b | qu'ils seront utilisés pour garantir le paiement des frais de procédure, des peines pécuniaires, des amendes et des indemnités; |
c | qu'ils devront être restitués au lésé; |
d | qu'ils devront être confisqués; |
e | qu'ils seront utilisés pour couvrir les créances compensatrices de l'État selon l'art. 71 CP149. |
2 | Le séquestre est ordonné par voie d'ordonnance écrite, brièvement motivée. En cas d'urgence, il peut être ordonné oralement; toutefois, par la suite, l'ordre doit être confirmé par écrit. |
3 | Lorsqu'il y a péril en la demeure, la police ou des particuliers peuvent provisoirement mettre en sûreté des objets et des valeurs patrimoniales à l'intention du ministère public ou du tribunal. |
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 263 Principe - 1 Des objets et des valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable: |
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1 | Des objets et des valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable: |
a | qu'ils seront utilisés comme moyens de preuves; |
b | qu'ils seront utilisés pour garantir le paiement des frais de procédure, des peines pécuniaires, des amendes et des indemnités; |
c | qu'ils devront être restitués au lésé; |
d | qu'ils devront être confisqués; |
e | qu'ils seront utilisés pour couvrir les créances compensatrices de l'État selon l'art. 71 CP149. |
2 | Le séquestre est ordonné par voie d'ordonnance écrite, brièvement motivée. En cas d'urgence, il peut être ordonné oralement; toutefois, par la suite, l'ordre doit être confirmé par écrit. |
3 | Lorsqu'il y a péril en la demeure, la police ou des particuliers peuvent provisoirement mettre en sûreté des objets et des valeurs patrimoniales à l'intention du ministère public ou du tribunal. |
Per sua natura, tale provvedimento va preso rapidamente ritenuto che, di regola, spetterà al giudice di merito pronunciare le misure definitive e determinare i diritti dei terzi sui beni in questione. Come in tutti gli istituti procedurali che intaccano eccezionalmente i diritti individuali per prevalenza di interesse pubblico, il sequestro è legittimo unicamente in presenza concorrente di sufficienti indizi di reato e di connessione tra questo e l’oggetto che occorre salvaguardare agli incombenti dell’autorità inquirente; la misura ordinata deve inoltre essere rispettosa del principio della proporzionalità (Donatsch/ Hansjakob/Lieber, Kommentar zur Schweizerischen Strafprozessordnung (StPO), Zurigo/Basilea/Ginevra 2010, n. 4 ad art. 263
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 263 Principe - 1 Des objets et des valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable: |
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1 | Des objets et des valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable: |
a | qu'ils seront utilisés comme moyens de preuves; |
b | qu'ils seront utilisés pour garantir le paiement des frais de procédure, des peines pécuniaires, des amendes et des indemnités; |
c | qu'ils devront être restitués au lésé; |
d | qu'ils devront être confisqués; |
e | qu'ils seront utilisés pour couvrir les créances compensatrices de l'État selon l'art. 71 CP149. |
2 | Le séquestre est ordonné par voie d'ordonnance écrite, brièvement motivée. En cas d'urgence, il peut être ordonné oralement; toutefois, par la suite, l'ordre doit être confirmé par écrit. |
3 | Lorsqu'il y a péril en la demeure, la police ou des particuliers peuvent provisoirement mettre en sûreté des objets et des valeurs patrimoniales à l'intention du ministère public ou du tribunal. |
Nelle fasi iniziali dell’inchiesta penale non ci si dovrà mostrare troppo esigenti quanto al fondamento del sospetto: è infatti sufficiente che il carattere illecito dei fatti rimproverati appaia verosimile. L’indizio di reato deve però concretizzarsi e rafforzarsi nel corso del procedimento in modo che “la prospettiva di una condanna deve sembrare vieppiù fortemente verosimile” (cfr. sentenza del Tribunale federale 1B_157/2007 del 25 ottobre 2007, consid. 2.2; sentenza del Tribunale federale 1S.3/2005 del 7 febbraio 2005, consid. 2.3; TPF BB.2006.16 del 24 luglio 2006, consid. 2.1 e rinvii; Donatsch/Hansjakob/Lieber, op. cit., n. 13 ad art. 263
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 263 Principe - 1 Des objets et des valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable: |
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1 | Des objets et des valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable: |
a | qu'ils seront utilisés comme moyens de preuves; |
b | qu'ils seront utilisés pour garantir le paiement des frais de procédure, des peines pécuniaires, des amendes et des indemnités; |
c | qu'ils devront être restitués au lésé; |
d | qu'ils devront être confisqués; |
e | qu'ils seront utilisés pour couvrir les créances compensatrices de l'État selon l'art. 71 CP149. |
2 | Le séquestre est ordonné par voie d'ordonnance écrite, brièvement motivée. En cas d'urgence, il peut être ordonné oralement; toutefois, par la suite, l'ordre doit être confirmé par écrit. |
3 | Lorsqu'il y a péril en la demeure, la police ou des particuliers peuvent provisoirement mettre en sûreté des objets et des valeurs patrimoniales à l'intention du ministère public ou du tribunal. |
3.
3.1 Nel caso concreto, il MPC, nel respingere l’istanza del 14 ottobre 2010, invoca in sostanza i seguenti motivi. Inizialmente, vi sarebbe il sospetto che i valori patrimoniali confluiti sulle relazioni oggetto di segnalazione MROS (relazioni su cui i fondi sarebbero detenuti anche a titolo fiduciario da D. e F. in favore di H.) sarebbero di origine criminale in quanto provento di attività di corruzione espletate a danno dello Stato J. (act. 1.1, p. 2). Secondariamente, sarebbe stato accertato che, preventivamente all’accredito effettuato da I. SA, sarebbe stata costituita una struttura finanziaria, con l’interposizione di diverse società di diritto estero, senza alcuna apparente giustificazione di natura economica e funzionale se non quella, ipotizzata, di rendere più difficile o vanificare l’accertamento dell’origine dei valori patrimoniali (act. 1.1, p. 3). A tale riguardo, il MPC ha evidenziato che il quadro giuridico dell’accordo sulla base del quale era fornita la prestazione apparirebbe nebuloso e non chiaramente definito, come non chiara sarebbe la giustificazione (e la successiva ripartizione) dell’elevato e inusuale compenso pattuito, pari al 10% del valore della commessa. In terzo luogo, le anomalie dei rapporti tra H. (che beneficerebbe di una posizione di privilegio nell’amministrazione di J. sebbene non rivesta formalmente alcuna funzione all’interno dello Stato stesso) e I. SA ipotizzate dal MPC, sarebbero confermate dalla Procura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata di Madrid, autorità che avrebbe inoltrato un complemento rogatoriale da cui risulterebbe che diversi funzionari pubblici e politici della Repubblica dell’J., nonché H., avrebbero ricevuto tangenti (celate sotto la veste di prestazioni di servizio fittizie) da parte dei responsabili di società spagnole, tra cui I. SA, per la conclusione di contratti per l’esecuzione di opere pubbliche con l’Ufficio O. Inoltre, il 13 gennaio 2011 l’autorità spagnola avrebbe confermato telefonicamente di possedere riscontri indiziari e probatori in merito all’ipotesi di corruzione, riscontri oggetto di un complemento rogatoriale richiesto dal MPC il 19/20 gennaio 2011 (act. 1.1, p. 3 e 4).
3.2 Contrariamente a quanto asserito nel reclamo, allo stadio attuale dell’inchiesta e sulla base della documentazione agli atti incluse le comunicazioni delle autorità estere non è chiaro né fuori dubbio che i fondi transitati sui conti sequestrati non siano di origine criminale. In effetti, le indagini hanno evidenziato diversi aspetti che necessitano di chiarimento, tra cui segnatamente i seguenti: la fondatezza del compenso fisso previsto nel contratto denominato “Business Development & Co-ordination Agreement” sottoscritto tra la Q. Ltd. e la I. SA, pari a ben il 10% del valore della commessa principale, dovuto in caso di successo dell’operazione, indipendentemente dal grado di avanzamento dei lavori; la motivazione dell’interposizione di una complessa ed articolata struttura societaria costituita da società di sede estere per il flusso del denaro, transitato estero su estero; verifiche sulla ripartizione della commissione del 10% tra H., D. e F., fondata non su prestazioni da essi fornite alla I. SA, ma apparentemente sulla partecipazione degli stessi alla società P. SA, la quale avrebbe prestato attività di consulenza alla I. SA senza tuttavia sottoscrivere con essa un regolare contratto (accordo che, a mente delle reclamanti, è invece stato concluso con la Q. Ltd. per motivi fiscali); la chiarificazione delle relazioni tra le varie persone coinvolte, in particolare per quanto concerne H., la cui posizione necessita di particolari (e delicate) verifiche essendo egli figlio dell’attuale Presidente della Repubblica dell’J.
A tutto ciò va aggiunto che, a seguito di indagini sulle persone interrogate per via rogatoriale dal MPC, le autorità spagnole hanno segnalato di avere individuato indizi in merito ad attività criminose a danno dello Stato J. in cui sarebbero coinvolti anche H. e I. SA. Detta informativa è oggetto della richiesta rogatoriale del 19/20 gennaio 2011 da parte del MPC, ed è in attesa di essere evasa.
È dunque a torto che le reclamanti censurano l’operato del MPC, ed in particolare la sua decisione di mantenere, almeno per il momento, il sequestro sulle relazioni bancarie ad esse intestate. Non è infatti da escludere che, a seguito del complemento rogatoriale del 19/20 gennaio 2011, il MPC possa avere accesso ad importanti informazioni per il proseguo delle sue indagini in merito agli aspetti sopra menzionati, come pure nell’ottica di verificare le affermazioni delle autorità spagnole sia in merito al reato di riciclaggio che al crimine a monte.
4. Con riguardo al principio di celerità, va rilevato che, come confermato anche dalle reclamanti, la presente inchiesta dipende in misura sostanziale dagli atti di indagine effettuati dalle autorità estere, atti che possono essere richiesti dal MPC solo a mezzo di domande rogatoriali. Inoltre, non risulta che né le autorità estere né il MPC abbiano sinora condotto le indagini in tempi tali da comportare una ritardata giustizia. Basti ricordare che il MPC ha avviato le indagini preliminari di polizia giudiziaria il 9 marzo 2009 (a seguito di una segnalazione MROS del 6 marzo precedente), data in cui sono pure stati ordinati la perquisizione ed il sequestro delle relazioni oggetto della presente procedura. A tale misura ha fatto seguito la perquisizione domiciliare nei confronti delle persone interessate, della L. AG e della M. SA. La documentazione ricevuta dalla banca C. AG di Zurigo e quella reperita in occasione delle perquisizioni domiciliari è quindi stata analizzata, analisi che ha portato, il 30 luglio 2009, alla perquisizione ed al sequestro di un’ulteriore conto presso la banca K. SA di Lugano. Contemporaneamente, il 23 giugno 2009, il MPC ha ricevuto dal MROS un complemento alla sua segnalazione del 6 marzo 2009. Nel corso dei mesi di luglio agosto e settembre 2009, nonché febbraio 2010, il MPC ha effettuato diversi interrogatori, tra cui quelli di D. e di F. Parallelamente, avendo ricevuto preavviso negativo da parte del Dipartimento degli affari esteri in merito all’esito di una procedura rogatoriale in J., il 17 luglio ed il 4 dicembre 2009 il MPC ha inoltrato una richiesta rogatoriale alle autorità spagnole, in risposta alla quale, il 23 marzo 2010, la Procura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata di Madrid ha trasmesso i relativi atti. Nel contempo, il 25 ottobre 2010, H. ha confermato di essere disponibile ad essere interrogato tramite una commissione rogatoriale in J., ma non in Svizzera. Parallelamente, l’8 settembre 2010, la Procura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata di Madrid ha inoltrato al MPC un complemento rogatoriale, a seguito del quale – come richiesto anche dall’autorità estera - il MPC, il 13 gennaio 2011, ha preso contatto telefonicamente con le autorità spagnole, le quali hanno confermato di possedere riscontri indiziari
e probatori relativamente all’ipotesi di corruzione ed alla natura criminale dei fondi transitati sulle relazioni sequestrate. Pertanto, onde ottenere gli ultimi riscontri indiziari e probatori acquisiti dalle autorità spagnole, il 19/20 gennaio 2011 il MPC ha trasmesso all’autorità estera un ulteriore complemento rogatoriale. Alla luce di detti accadimenti, il 21 gennaio 2011 il MPC ha respinto l’istanza delle reclamanti del 14 ottobre 2010, intesa ad ottenere l’abbandono del procedimento.
Da quanto sopra risulta che l’inchiesta aperta da poco più di due anni è stata costantemente monitorata e la sua prosecuzione sollecitata, di modo che non si può ritenere che via sia stata, da parte del MPC, una violazione del principio di celerità.
5. Le reclamanti invocano infine la violazione del principio di proporzionalità. Affinché una misura sia rispettosa del principio di proporzionalità, occorre che essa sia idonea a raggiungere lo scopo desiderato, ch’esso non possa essere raggiunto mediante misure meno incisive e che esista un rapporto ragionevole tra questo scopo e gli interessi pregiudicati (DTF 135 I 233 consid. 3.1 e rinvii). Trattandosi di un sequestro penale, la misura deve essere proporzionata nel suo ammontare, nella durata e riguardo alla situazione della persona toccata (DTF 132 I 229 consid. 11.3).
Nella fattispecie, come esposto ai punti precedenti, allo stadio attuale dell’inchiesta non può essere esclusa l’esistenza di elementi che possano condurre ad una continuazione delle indagini e alla raccolta di ulteriori e decisivi elementi, e neppure può essere ritenuto che la procedura sia durata tanto a lungo da violare il principio di celerità, dovendo soprattutto essere considerato che il presente procedimento deve attingere in buona misura alle informazioni raccolte da autorità estere. Di conseguenza, non si vede in che misura la decisione di mantenere il sequestro sulle relazioni intestate alle reclamanti possa essere considerata lesiva del principio della proporzionalità, essendo detta misura chiaramente atta a raggiungere lo scopo desiderato (evitare che la documentazione ed i fondi divengano irreperibili) ed esistendo un rapporto ragionevole con gli interessi pregiudicati dal sequestro. In merito all’importo degli averi sequestrati, le reclamanti non hanno fatto valere nessuna ragione che imporrebbe di ritenere la misura sproporzionata e per esse insopportabile. Anche questa censura delle reclamanti non può pertanto trovare accoglimento.
Discende da quanto precede che il reclamo deve essere integralmente respinto.
6. Conformemente all’art. 428 cpv. 1
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale CPP Art. 428 Frais dans la procédure de recours - 1 Les frais de la procédure de recours sont mis à la charge des parties dans la mesure où elles ont obtenu gain de cause ou succombé. La partie dont le recours est irrecevable ou qui retire le recours est également considérée avoir succombé. |
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1 | Les frais de la procédure de recours sont mis à la charge des parties dans la mesure où elles ont obtenu gain de cause ou succombé. La partie dont le recours est irrecevable ou qui retire le recours est également considérée avoir succombé. |
2 | Lorsqu'une partie qui interjette un recours obtient une décision qui lui est plus favorable, les frais de la procédure peuvent être mis à sa charge dans les cas suivants: |
a | les conditions qui lui ont permis d'obtenir gain de cause n'ont été réalisées que dans la procédure de recours; |
b | la modification de la décision est de peu d'importance. |
3 | Si l'autorité de recours rend elle-même une nouvelle décision, elle se prononce également sur les frais fixés par l'autorité inférieure. |
4 | S'ils annulent une décision et renvoient la cause pour une nouvelle décision à l'autorité inférieure, la Confédération ou le canton supportent les frais de la procédure de recours et, selon l'appréciation de l'autorité de recours, les frais de la procédure devant l'autorité inférieure. |
5 | Lorsqu'une demande de révision est admise, l'autorité pénale appelée à connaître ensuite de l'affaire fixe les frais de la première procédure selon son pouvoir d'appréciation. |
SR 173.71 Loi fédérale du 19 mars 2010 sur l'organisation des autorités pénales de la Confédération (Loi sur l'organisation des autorités pénales, LOAP) - Loi sur l'organisation des autorités pénales LOAP Art. 73 Frais et indemnités - 1 Le Tribunal pénal fédéral fixe dans un règlement: |
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1 | Le Tribunal pénal fédéral fixe dans un règlement: |
a | le mode de calcul des frais de procédure; |
b | le tarif des émoluments; |
c | les dépens alloués aux parties et les indemnités allouées aux défenseurs d'office, aux conseils juridiques gratuits, aux experts et aux témoins. |
2 | Le montant de l'émolument est calculé en fonction de l'ampleur et de la difficulté de la cause, de la façon de procéder des parties, de leur situation financière et des frais de chancellerie. |
3 | La fourchette des émoluments est de 200 à 100 000 francs pour chacune des procédures suivantes: |
a | la procédure préliminaire; |
b | la procédure de première instance; |
c | la procédure de recours. |
Per questi motivi, la I Corte dei reclami penali pronuncia:
1. Il reclamo è respinto.
2. La tassa di giustizia di fr. 3’000.-- è posta a carico delle reclamanti in ragione di fr. 1'500.-- ciascuna a titolo solidale. Essa è coperta dall’anticipo delle spese già versato.
Bellinzona, il 20 maggio 2011
In nome della I Corte dei reclami penali
del Tribunale penale federale
Il Presidente: La Cancelliera:
Comunicazione a:
- Avv. Edy Grignola
- Ministero pubblico della Confederazione
Informazione sui rimedi giuridici
Le decisioni della I Corte dei reclami penali concernenti misure coercitive sono impugnabili entro 30 giorni dalla notifica mediante ricorso al Tribunale federale (artt. 79 e 100 cpv. 1 della legge federale del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale; LTF). La procedura è retta dagli art. 90 ss
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire LTF Art. 90 Décisions finales - Le recours est recevable contre les décisions qui mettent fin à la procédure. |
Il ricorso non sospende l’esecuzione della decisione impugnata se non nel caso in cui il giudice dell’istruzione lo ordini (art. 103
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire LTF Art. 103 Effet suspensif - 1 En règle générale, le recours n'a pas d'effet suspensif. |
|
1 | En règle générale, le recours n'a pas d'effet suspensif. |
2 | Le recours a effet suspensif dans la mesure des conclusions formulées: |
a | en matière civile, s'il est dirigé contre un jugement constitutif; |
b | en matière pénale, s'il est dirigé contre une décision qui prononce une peine privative de liberté ferme ou une mesure entraînant une privation de liberté; l'effet suspensif ne s'étend pas à la décision sur les prétentions civiles; |
c | en matière d'entraide pénale internationale, s'il a pour objet une décision de clôture ou toute autre décision qui autorise la transmission de renseignements concernant le domaine secret ou le transfert d'objets ou de valeurs; |
d | en matière d'assistance administrative fiscale internationale. |
3 | Le juge instructeur peut, d'office ou sur requête d'une partie, statuer différemment sur l'effet suspensif. |