Bundesverwaltungsgericht
Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal


Corte I

A-2845/2020

Sentenza del 19 luglio 2021

Giudici Raphaël Gani (presidente del collegio),

Composizione Keita Mutombo, Annie Rochat Pauchard,

cancelliera Sara Pifferi.

A._______,

Parti rappresentata dallaCortesi & Associati S.A.,

ricorrente,

contro

Amministrazione federale delle contribuzioni AFC, Imposta federale diretta, Imposta preventiva, Tasse di bollo, Eigerstrasse 65, 3003 Berna,

autorità inferiore.

Oggetto Imposta preventiva.

Fatti:

A.
La società anonima A._______, con sede attuale a X._______, è iscritta a Registro di commercio del Cantone Ticino dal [data] 2002. Fino al 15 dicembre 2020, il suo scopo sociale era il seguente:

« [...] ».

Durante i periodi fiscali 2010-2011, i membri del consiglio di amministrazione della società erano i signori B._______ (presidente), C._______, D._______, E._______, F._______ e G._______. L'ufficio di revisione era la H._______, con sede a Y._______. L'azionariato era invece composto (stato luglio 2011) dai signori B._______ (10'677 azioni), C._______ (10'677 azioni) e G._______ (2'000 azioni), nonché da diversi azionisti minori per un totale di 34'632 azioni.

B.

B.a Il 10 agosto 2011, la A._______ ha inoltrato all'Amministrazione federale delle contribuzioni (di seguito: AFC) il modulo 103 relativo alla distribuzione di un dividendo di 100'000 franchi in relazione all'esercizio contabile 2010. Il versamento di tale dividendo era stato deciso dall'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011, con scadenza al 24 agosto 2011.

Il 5 settembre 2011, la A._______ ha poi versato l'importo dovuto sulla distribuzione del predetto dividendo a titolo d'imposta preventiva pari a 35'000 franchi (= 35% di 100'000 franchi).

B.b Il 21 novembre 2011, la A._______ ha postulato dinanzi all'AFC il rimborso dell'imposta preventiva di 35'000 franchi, in quanto la relativa distribuzione di dividendo, dichiarata con modulo 103 del 10 agosto 2011, non avrebbe di fatto avuto luogo.

B.c Dopo vari scambi di scritti tra le parti, con decisione 4 luglio 2014, l'AFC ha formalmente respinto la predetta domanda di restituzione dell'imposta preventiva, a motivo che la rinuncia alla distribuzione del dividendo è intervenuta dopo la sua scadenza. Essa ha poi ritenuto la sussistenza di un versamento suppletivo in rapporto alla rinuncia alla distribuzione del dividendo e imposto la A._______ al pagamento della tassa di bollo d'emissione dell'importo di 650 franchi, più un interesse di mora del 5% sull'ammontare di 650 franchi a calcolare dal 30 luglio 2012.

B.d Con reclamo 2 settembre 2014, la A._______ - per il tramite della sua rappresentante - ha impugnato detta decisione ribadendo la richiesta di rimborso dell'imposta preventiva di 35'000 franchi e i motivi che l'hanno condotta ad annullare la distribuzione del dividendo. Essa ha poi sottolineato di essersi spontaneamente « denunciata » all'AFC il 21 novembre 2011, sicché la rinuncia alla distribuzione del dividendo e la relativa necessaria correzione dei conti e dei bilanci - a suo avviso, qualificabile di « Bilanzberichtigung » - sarebbe intervenuta prima dell'apertura di un qualsiasi controllo ufficiale fiscale. Poiché il conto annuale 2010 corretto, approvato dall'assemblea generale degli azionisti in data 23 aprile 2012, sarebbe stato utilizzato ed ammesso quale base per la tassazione delle imposte dirette (utile e capitale) dell'esercizio 2010, lo stesso dovrebbe valere anche dal profilo dell'imposta preventiva. Le correzioni da essa operate giustificherebbero dunque il postulato rimborso dell'imposta preventiva.

B.e Con decisione su reclamo del 9 novembre 2015, l'AFC ha respinto il suddetto reclamo e confermato la decisione 4 luglio 2014, ritenendo come non dati i presupposti per un rimborso dell'imposta preventiva.

B.f Avverso detta decisione su reclamo, la A._______ - per il tramite della sua rappresentante - ha inoltrato ricorso 10 dicembre 2015 dinanzi al Tribunale amministrativo federale, postulandone l'annullamento. Oltre alle censure già sollevate con reclamo, essa ha invocato la nullità della deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011.

B.g Con sentenza A-8035/2015 del 14 novembre 2017, il Tribunale amministrativo federale ha annullato la decisione su reclamo del 9 novembre 2015 dell'AFC rinviando eccezionalmente a quest'ultima la causa per nuovo giudizio, nell'ottica di preservare il diritto della società a una doppia istanza di giudizio. Nello specifico, il Tribunale ha chiesto all'AFC di analizzare se la deliberazione del 25 luglio 2011 dell'assemblea generale degli azionisti della A._______ di versare un dividendo di 100'000 franchi possa o meno reputarsi nulla.

B.h In tale ottica, dovendo procedere ad un'analisi delle manovre contabili effettuate dalla società e non disponendo di tutti i documenti necessari per valutare la nullità o meno della deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011, l'AFC ha proceduto a vari atti istruttori. In particolare, essa ha effettuato varie verifiche fiscali presso la A._______ tra il 17 e il 20 settembre 2018, nonché il 2 dicembre 2019. L'AFC ha altresì domandato alla A._______ la documentazione mancante e ulteriori ragguagli, che quest'ultima gli ha fornito il 12 dicembre 2019 e il 10 gennaio 2020.

B.i Con decisione su reclamo del 29 aprile 2020, l'AFC in sostanza ha ritenuto come non dati i presupposti per considerare come nulla la decisione dell'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011. Ritenendo come non dati i presupposti per un rimborso dell'imposta preventiva, essa ha nuovamente respinto il reclamo 2 settembre 2014 della A._______ e confermato la decisione 4 luglio 2014.

C.

C.a Avverso la predetta decisione su reclamo, la A._______ (di seguito: ricorrente o società ricorrente) - per il tramite della sua rappresentante - ha inoltrato ricorso 2 giugno 2020 dinanzi al Tribunale amministrativo federale. Protestando tasse, spese e ripetibili, di prima e seconda istanza, di un importo pari almeno a 20'000 franchi, la ricorrente postula l'accoglimento del suo ricorso, con conseguente annullamento della decisione su reclamo del 29 aprile 2020 e della decisione 4 luglio 2014 dell'AFC, rispettivamente rimborso da parte dell'AFC dell'imposta preventiva di 35'000 franchi, incluso un interesse del 5% a decorrere dal 21 novembre 2011. In sostanza, considerando come dati i presupposti per ritenere nulla la deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011, essa invoca nei confronti dell'AFC una violazione del diritto federale, un eccesso del potere di apprezzamento e un accertamento inesatto e incompleto dei fatti.

C.b Con risposta 7 settembre 2020, l'AFC (di seguito: autorità inferiore) si è riconfermata nella propria decisione su reclamo, postulando la reiezione del ricorso e prendendo posizione sulle censure della ricorrente.

C.c Con replica spontanea del 16 settembre 2020, la società ricorrente - sempre per il tramite della sua rappresentante - ha preso posizione sulla risposta dell'autorità inferiore.

D.
Ulteriori fatti e argomenti verranno ripresi, per quanto necessario, nei considerandi in diritto del precedente giudizio.

Diritto:

1.

1.1 Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'art. 5
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
1    Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
a  la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi;
b  l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi;
c  il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi.
2    Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24
3    Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni.
PA, emanate dalle autorità menzionate all'art. 33
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni:
a  del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente;
b  del Consiglio federale concernenti:
b1  la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale,
b10  la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie;
b2  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari,
b3  il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita,
b4  il divieto di determinate attività secondo la LAIn30,
b4bis  il divieto di organizzazioni secondo la LAIn,
b5  la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia,
b6  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori,
b7  la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici,
b8  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione,
b9  la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato,
c  del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cbis  del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cquater  del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione;
cquinquies  dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria;
cter  dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria;
d  della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente;
e  degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione;
f  delle commissioni federali;
g  dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende;
h  delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione;
i  delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale.
LTAF, riservate le eccezioni di cui all'art. 32
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 32 Eccezioni - 1 Il ricorso è inammissibile contro:
1    Il ricorso è inammissibile contro:
a  le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale pubblico non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale;
b  le decisioni in materia di diritto di voto dei cittadini nonché di elezioni e votazioni popolari;
c  le decisioni in materia di salario al merito del personale federale, in quanto non concernano la parità dei sessi;
d  ...
e  le decisioni nel settore dell'energia nucleare concernenti:
e1  le autorizzazioni di massima per impianti nucleari,
e2  l'approvazione del programma di smaltimento,
e3  la chiusura di depositi geologici in profondità,
e4  la prova dello smaltimento;
f  le decisioni in materia di rilascio o estensione di concessioni di infrastrutture ferroviarie;
g  le decisioni dell'autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva;
h  le decisioni in materia di rilascio di concessioni per case da gioco;
i  le decisioni in materia di rilascio, modifica o rinnovo della concessione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR);
j  le decisioni in materia di diritto ai sussidi di una scuola universitaria o di un altro istituto accademico.
2    Il ricorso è inoltre inammissibile contro:
a  le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante opposizione o ricorso dinanzi a un'autorità ai sensi dell'articolo 33 lettere c-f;
b  le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante ricorso dinanzi a un'autorità cantonale.
LTAF (cfr. art. 31
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA).
LTAF). In particolare, le decisioni emanate dall'AFC su reclamo in materia di riscossione dell'imposta preventiva - come in concreto - sono impugnabili dinanzi al Tribunale (cfr. art. 39
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 39 - 1 Il contribuente deve indicare coscienziosamente all'AFC tutti i fatti che possono essere di qualche momento nell'accertamento dell'obbligazione fiscale o delle basi di calcolo dell'imposta; egli è tenuto in particolare a:
1    Il contribuente deve indicare coscienziosamente all'AFC tutti i fatti che possono essere di qualche momento nell'accertamento dell'obbligazione fiscale o delle basi di calcolo dell'imposta; egli è tenuto in particolare a:
a  compilare in tutte le loro parti ed esattamente i moduli dei rendiconti e delle dichiarazioni d'imposta e i questionari;
b  tenere regolarmente i libri di commercio e, su richiesta dell'autorità, presentarli corredati dei giustificativi e di altri documenti.
2    La contestazione dell'obbligo di pagare l'imposta preventiva o di presentare la notifica sostitutiva del pagamento non dispensa dall'obbligo di fornire informazioni.
3    Se l'obbligo di fornire informazioni è contestato, l'AFC emana una decisione formale.93
della legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva [LIP, RS 642.21], in combinato disposto con l'art. 32
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 32 Eccezioni - 1 Il ricorso è inammissibile contro:
1    Il ricorso è inammissibile contro:
a  le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale pubblico non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale;
b  le decisioni in materia di diritto di voto dei cittadini nonché di elezioni e votazioni popolari;
c  le decisioni in materia di salario al merito del personale federale, in quanto non concernano la parità dei sessi;
d  ...
e  le decisioni nel settore dell'energia nucleare concernenti:
e1  le autorizzazioni di massima per impianti nucleari,
e2  l'approvazione del programma di smaltimento,
e3  la chiusura di depositi geologici in profondità,
e4  la prova dello smaltimento;
f  le decisioni in materia di rilascio o estensione di concessioni di infrastrutture ferroviarie;
g  le decisioni dell'autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva;
h  le decisioni in materia di rilascio di concessioni per case da gioco;
i  le decisioni in materia di rilascio, modifica o rinnovo della concessione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR);
j  le decisioni in materia di diritto ai sussidi di una scuola universitaria o di un altro istituto accademico.
2    Il ricorso è inoltre inammissibile contro:
a  le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante opposizione o ricorso dinanzi a un'autorità ai sensi dell'articolo 33 lettere c-f;
b  le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante ricorso dinanzi a un'autorità cantonale.
LTAF). Il Tribunale è dunque competente per dirimere la presente vertenza. Fatta eccezione per quanto prescritto direttamente dalla LTAF come pure da eventuali normative speciali, la procedura dinanzi al Tribunale è di principio retta dalla PA (cfr. art. 37
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 37 Principio - La procedura dinanzi al Tribunale amministrativo federale è retta dalla PA56, in quanto la presente legge non disponga altrimenti.
LTAF; art. 2 cpv. 4
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 2 - 1 Gli articoli 12 a 19 e 30 a 33 non si applicano alla procedura in materia fiscale.
1    Gli articoli 12 a 19 e 30 a 33 non si applicano alla procedura in materia fiscale.
2    Gli articoli 4 a 6, 10, 34, 35, 37 e 38 si applicano alla procedura delle prove negli esami professionali, negli esami di maestro e negli altri esami di capacità.
3    In caso di espropriazione, la procedura è retta dalla presente legge, in quanto la legge federale del 20 giugno 193012 sull'espropriazione non vi deroghi.13
4    La procedura davanti al Tribunale amministrativo federale è retta dalla presente legge, in quanto la legge del 17 giugno 200514 sul Tribunale amministrativo federale non vi deroghi.15
PA). Su riserva dell'art. 2 cpv. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 2 - 1 Gli articoli 12 a 19 e 30 a 33 non si applicano alla procedura in materia fiscale.
1    Gli articoli 12 a 19 e 30 a 33 non si applicano alla procedura in materia fiscale.
2    Gli articoli 4 a 6, 10, 34, 35, 37 e 38 si applicano alla procedura delle prove negli esami professionali, negli esami di maestro e negli altri esami di capacità.
3    In caso di espropriazione, la procedura è retta dalla presente legge, in quanto la legge federale del 20 giugno 193012 sull'espropriazione non vi deroghi.13
4    La procedura davanti al Tribunale amministrativo federale è retta dalla presente legge, in quanto la legge del 17 giugno 200514 sul Tribunale amministrativo federale non vi deroghi.15
PA - che per inciso menziona dei principi comunque applicati per analogia dal Tribunale nell'ambito delle procedure in materia d'imposta preventiva - quanto precede vale altresì per la presente procedura di ricorso ([tra le tante] sentenza del TAF A-2164/2020 del 3 agosto 2020 consid. 1.1).

1.2 Il presente ricorso è stato interposto tempestivamente (art. 20
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 20 - 1 Un termine computato in giorni, se deve essere notificato alle parti, comincia a decorrere il giorno dopo la notificazione.
1    Un termine computato in giorni, se deve essere notificato alle parti, comincia a decorrere il giorno dopo la notificazione.
2    Se non deve essere notificato alle parti, esso comincia a decorrere il giorno dopo l'evento che lo fa scattare.
2bis    Una notificazione recapitabile soltanto dietro firma del destinatario o di un terzo autorizzato a riceverla è reputata avvenuta al più tardi il settimo giorno dopo il primo tentativo di consegna infruttuoso.49
3    Se l'ultimo giorno del termine è un sabato, una domenica o un giorno riconosciuto festivo dal diritto federale o cantonale, il termine scade il primo giorno feriale seguente. È determinante il diritto del Cantone ove ha domicilio o sede la parte o il suo rappresentante.50
segg., art. 50
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 50 - 1 Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione.
1    Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione.
2    Il ricorso per denegata o ritardata giustizia può essere interposto in ogni tempo.
PA), nel rispetto delle esigenze di contenuto e di forma previste dalla legge (art. 52
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
1    L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
2    Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi.
3    Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso.
PA). L'atto impugnato è una decisione dell'AFC fondata sul diritto pubblico federale giusta l'art. 5
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
1    Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
a  la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi;
b  l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi;
c  il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi.
2    Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24
3    Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni.
PA, che respinge la domanda di rimborso dell'imposta preventiva della ricorrente e la condanna al pagamento della tassa di bollo d'emissione. Poiché la decisione impugnata comporta un onere pecuniario per la ricorrente, quest'ultima risulta legittimata a ricorrere ex art. 48 cpv. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi:
1    Ha diritto di ricorrere chi:
a  ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo;
b  è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e
c  ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa.
2    Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto.
PA.

1.3 Oltre all'annullamento della decisione su reclamo del 29 aprile 2020 dell'autorità inferiore, la società ricorrente postula altresì l'annullamento della precedente decisione 4 luglio 2014. Sennonché, tenuto conto dell'effetto devolutivo della procedura di ricorso (cfr. DTF 134 II 142 consid. 1.4; 129 II 438 consid. 1; [tra le tante] sentenza del TAF
A-5576/2018 del 5 dicembre 2019 consid. 1.3), soltanto la decisione su reclamo del 19 aprile 2020 dell'autorità inferiore risulta impugnabile dinanzi allo scrivente Tribunale. Le censure sollevate avverso la decisione 4 luglio 2014 sono pertanto qui irricevibili.

1.4 Visto quanto precede, il ricorso - su riserva di quanto precisato al consid. 1.3 che precede - è ricevibile in ordine e deve essere esaminato nel merito dallo scrivente Tribunale.

2.

2.1 Con ricorso al Tribunale amministrativo federale possono essere invocati la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento (cfr. art. 49 lett. a
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere:
a  la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento;
b  l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti;
c  l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso.
PA), l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti (cfr. art. 49 lett. b
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere:
a  la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento;
b  l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti;
c  l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso.
PA) nonché l'inadeguatezza (cfr. art. 49 lett. c
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere:
a  la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento;
b  l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti;
c  l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso.
PA; cfr. Moser/Beusch/Kneubühler, Prozessieren vor dem Bundesverwaltungsgericht, 2a ed. 2013, n. 2.149).

2.2 Il Tribunale amministrativo federale non è vincolato né dai motivi addotti (cfr. art. 62 cpv. 4
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 62 - 1 L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte.
1    L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte.
2    Essa può modificare a pregiudizio di una parte la decisione impugnata quando questa violi il diritto federale o poggi su un accertamento inesatto o incompleto dei fatti; per inadeguatezza, la decisione impugnata non può essere modificata a pregiudizio di una parte, a meno che la modificazione giovi ad una controparte.
3    L'autorità di ricorso che intenda modificare la decisione impugnata a pregiudizio di una parte deve informarla della sua intenzione e darle la possibilità di esprimersi.
4    L'autorità di ricorso non è vincolata in nessun caso dai motivi del ricorso.
PA), né dalle considerazioni giuridiche della decisione impugnata, né dalle argomentazioni delle parti (cfr. DTF 142 V 551 consid. 5; 141 V 234 consid. 1; DTAF 2007/41 consid. 2; Moor/Poltier, Droit administratif, vol. II, 3a ed. 2011, no. 2.2.6.5, pag. 300). I principi della massima inquisitoria e dell'applicazione d'ufficio del diritto sono tuttavia limitati: l'autorità competente procede difatti spontaneamente a constatazioni complementari o esamina altri punti di diritto solo se dalle censure sollevate o dagli atti risultino indizi in tal senso (cfr. DTF 141 V 234 consid. 1 con rinvii; 122 V 157 consid. 1a; 121 V 204 consid. 6c; DTAF 2007/27 consid. 3.3). Secondo il principio di articolazione delle censure (« Rügeprinzip ») l'autorità di ricorso non è tenuta a esaminare le censure che non appaiono evidenti o non possono dedursi facilmente dalla constatazione e presentazione dei fatti, non essendo a sufficienza sostanziate (cfr. DTF 141 V 234 consid. 1; Moser/Beusch/Kneubühler, op. cit., n. 1.55). Il principio inquisitorio non è quindi assoluto, atteso che la sua portata è limitata dal dovere delle parti di collaborare all'istruzione della causa (cfr. DTF 143 II 425 consid. 5.1; 140 I 285 consid. 6.3.1; 128 II 139 consid. 2b). Il dovere processuale di collaborazione concernente in particolare il ricorrente che interpone un ricorso al Tribunale nel proprio interesse, comprende, in particolare, l'obbligo di portare le prove necessarie, d'informare il giudice sulla fattispecie e di motivare la propria richiesta, ritenuto che in caso contrario arrischierebbe di dover sopportare le conseguenze della carenza di prove (cfr. art. 52
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
1    L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
2    Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi.
3    Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso.
PA; cfr. DTF 140 I 285 consid. 6.3.1; 119 III 70 consid. 1; Moor/Poltier, op. cit., no. 2.2.6.3, pag. 293 e segg.).

2.3 Allorquando l'autorità reputa come chiare le circostanze di fatto e che le prove assunte le abbiano permesso di formarsi una propria convinzione, essa emana la propria decisione. In tale ipotesi, se procedendo in modo non arbitrario ad un apprezzamento anticipato delle prove proposte, è convinta che le stesse non potrebbero condurla a modificare la sua opinione, essa può porre un termine all'istruzione (cfr. DTF 133 II 384 consid. 4.2.3 con rinvii; [tra le tante] sentenze del TAF A-2888/2016 del 16 giugno 2017 consid. 3.2 con rinvii; A-5070/2013 del 9 dicembre 2014 consid. 2.3.1 con rinvii; Moser/Beusch/Kneubühler, op. cit., n. 3.144). Tale modo di procedere non è contrario al diritto di essere sentito garantito dall'art. 29 cpv. 2
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole.
1    In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole.
2    Le parti hanno diritto d'essere sentite.
3    Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti.
Cost. (cfr. DTF 144 II 427 consid. 3.1.3; 141 I 60 consid. 3.3; sentenze del TAF A-5842/2020 del 31 marzo 2021 consid. 2.3; A-2176/2020 del 20 gennaio 2021 consid. 2.3 con rinvii).

Se al contrario, l'autorità di ricorso rimane nell'incertezza dopo aver provveduto alle investigazioni richieste dalle circostanze, essa applicherà le regole sulla ripartizione dell'onere probatorio. In tale contesto, e a difetto di disposizioni speciali in materia, il giudice s'ispirerà all'art. 8
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907
CC Art. 8 - Ove la legge non disponga altrimenti, chi vuol dedurre il suo diritto da una circostanza di fatto da lui asserita, deve fornirne la prova.
CC, in virtù del quale chi vuol dedurre il suo diritto da una circostanza di fatto da lui asserita, deve fornirne la prova. Detto in altre parole, incombe all'amministrato il compito di stabilire i fatti che sono di natura a procurargli un vantaggio e all'amministrazione di dimostrare l'esistenza di quelli che assoggettano ad un obbligo in suo favore. L'assenza di prove va a scapito della parte che intendeva trarre un diritto da una circostanza di fatto non provata. Inoltre la sola allegazione non basta (cfr. [tra le tante] sentenza del TAF A-5842/2020 del 31 marzo 2021 consid. 2.3). Il principio inquisitorio non ha alcuna influenza sulla ripartizione dell'onere probatorio, poiché interviene ad un stadio anteriore (cfr. [tra le tante] sentenze del TAF
A-5842/2020 del 31 marzo 2021 consid. 2.3; A-2888/2016 del 16 giugno 2017 consid. 3.2; A-5070/2013 del 9 dicembre 2014 consid. 2.3.2).

Applicate al diritto fiscale, tali regole presuppongono che l'amministrazione fiscale sopporti l'onere della prova delle circostanze di fatto che determinano l'imposizione o l'importo dell'imposta dovuto, ovvero i fatti che fondano o aumentano l'imposizione, mentre l'assoggettato di quelle che diminuiscono o azzerano l'imposizione, ovvero i fatti che l'esonerano o riducono l'importo d'imposta dovuto (cfr. DTF 146 II 6 consid. 4.2; 144 II 427 consid. 8.3.1; 133 II 153 consid. 4.3; sentenza del TF 2C_814/2010 del 23 settembre 2011 consid. 5.4; [tra le tante] sentenze del TAF A-2176/2020 del 20 gennaio 2021 consid. 2.3; A-5070/2013 del 9 dicembre 2014 consid. 2.3.3). Se le prove raccolte dall'autorità forniscono sufficienti indizi dell'esistenza di elementi imponibili, spetta poi di nuovo al contribuente stabilire l'esattezza delle sue affermazioni e sostenere l'onere della prova del fatto che giustifica la sua esenzione (cfr. DTF 133 II 153 consid. 4.3; [tra le tante] sentenza del TAF A-2888/2016 del 16 giugno 2017 consid. 3.2 con rinvii). Tuttavia, ciò si applica solo se risulta impossibile, nell'ambito della massima inquisitoria e in applicazione del principio del libero apprezzamento delle prove, stabilire i fatti corrispondenti con un grado di verosimiglianza sufficiente alla realtà (cfr. DTF 139 V 176 consid. 5.2; [tra le tante] sentenze del TAF A-5842/2020 del 31 marzo 2021 consid. 2.3;
A-2176/2020 del 20 gennaio 2021 consid. 2.3 con rinvii).

3.
Nel caso in disamina, oggetto del litigio è la domanda di rimborso dell'imposta preventiva di 35'000 franchi avanzata dalla società ricorrente dinanzi all'autorità inferiore in rapporto all'annullamento di una distribuzione di un dividendo di 100'000 franchi. Più concretamente, il 25 luglio 2011 l'assemblea generale degli azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 100'000 franchi, con scadenza al 24 agosto 2011. Il 22 dicembre 2011, l'assemblea straordinaria degli azionisti ha poi annullato la deliberazione del 25 luglio 2011 dell'assemblea generale degli azionisti relativa alla distribuzione di dividendo, considerandola di fatto nulla, non essendoci invero alcun utile di bilancio distribuibile in violazione dell'art. 675 cpv. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO, come risulterebbe dai conti 2010 corretti successivamente alla scoperta, durante la revisione straordinaria dei conti 2010, di « gravi lacune ed errori nell'allestimento della contabilità per l'anno 2010 ».

Detta domanda di rimborso è stata respinta dall'autorità inferiore con decisione 4 luglio 2014, poi confermata da quest'ultima con decisione su reclamo del 9 novembre 2015. Con sentenza A-8035/2015 del 14 novembre 2017, il Tribunale ha poi annullato la decisione su reclamo del 9 novembre 2015 dell'autorità inferiore, rinviandogli la causa ex art. 61 cpv. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 61 - 1 L'autorità di ricorso decide la causa o eccezionalmente la rinvia, con istruzioni vincolanti, all'autorità inferiore.
1    L'autorità di ricorso decide la causa o eccezionalmente la rinvia, con istruzioni vincolanti, all'autorità inferiore.
2    La decisione del ricorso deve contenere la ricapitolazione dei fatti rilevanti, i motivi e il dispositivo.
3    Essa è notificata alle parti e all'autorità inferiore.
PA per nuovo giudizio ai sensi del consid. 3.6.3.3, invitandola in particolare ad esaminare se la deliberazione del 25 luglio 2011 dell'assemblea generale degli azionisti poteva essere considerata come nulla, tale evenienza non essendo stata da lei esaminata. Dando seguito al rinvio del Tribunale, l'autorità inferiore ha dunque esaminato tale questione ed emanato la nuova decisione su reclamo del 29 aprile 2020, ritenendo come non date le condizioni cumulative per l'annullamento dell'imposta preventiva - in particolare, la nullità della deliberazione del 25 luglio 2011 dell'assemblea generale sulla distribuzione del dividendo - e il suo conseguente rimborso. Di avviso contrario, la società ricorrente ha impugnato detta decisione dinanzi al Tribunale, postulandone in sostanza l'annullamento.

In tale contesto, il Tribunale precisa già sin d'ora che, nella misura in cui la società ricorrente non ha promosso un'azione civile in annullamento della deliberazione del 25 luglio 2011 dell'assemblea generale degli azionisti nel termine di 2 mesi ai sensi dell'art. 706a cpv. 1
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706a - 1 Il diritto di contestare le deliberazioni si estingue se l'azione non è proposta entro due mesi dall'assemblea generale.
1    Il diritto di contestare le deliberazioni si estingue se l'azione non è proposta entro due mesi dall'assemblea generale.
2    Se l'azione è proposta dal consiglio d'amministrazione, il giudice designa un rappresentante della società.
3    ... 563
CO (cfr. a tal proposito, consid. 4.4.4.1 del presente giudizio) e che difetta un giudizio civile constatante tale annullamento, in concreto si pone unicamente la questione a sapere se la predetta deliberazione possa o meno essere considerata nulla ai sensi dell'art. 706b
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706b - Sono nulle in particolare le deliberazioni dell'assemblea generale che:
1  sopprimono o limitano il diritto di partecipare all'assemblea generale, il diritto di voto minimo, il diritto di proporre azione o altri diritti degli azionisti garantiti imperativamente dalla legge;
2  limitano i diritti di controllo degli azionisti oltre la misura ammessa dalla legge; o
3  non rispettano le strutture fondamentali della società anonima o violano le disposizioni sulla protezione del capitale.
CO (cfr. a tal proposito, consid. 4.4.4.2 del presente giudizio). L'esame del Tribunale si focalizzerà pertanto sulla questione della nullità della predetta deliberazione.

A tal fine, prima di entrare nel merito del ricorso (cfr. consid. 5 del presente giudizio), qui di seguito verranno dapprima richiamati i principi applicabili alla presente fattispecie, con particolare riguardo alle condizioni per ritenere nulla una deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti circa la distribuzione di un dividendo (cfr. consid. 4 del presente giudizio).

4.

4.1 La Confederazione può riscuotere un'imposta preventiva sul reddito dei capitali mobili (cfr. art. 132 cpv. 1
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 132 Tassa di bollo e imposta preventiva - 1 La Confederazione può riscuotere una tassa di bollo sui titoli, sulle quietanze di premi d'assicurazione e su altri documenti delle operazioni commerciali; ne sono eccettuati i documenti delle operazioni fondiarie e ipotecarie.
1    La Confederazione può riscuotere una tassa di bollo sui titoli, sulle quietanze di premi d'assicurazione e su altri documenti delle operazioni commerciali; ne sono eccettuati i documenti delle operazioni fondiarie e ipotecarie.
2    La Confederazione può riscuotere un'imposta preventiva sul reddito dei capitali mobili, sulle vincite alle lotterie e sulle prestazioni assicurative. Il 10 per cento del gettito dell'imposta spetta ai Cantoni.113
Cost. e art. 1 cpv. 1
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 1 - 1 La Confederazione riscuote un'imposta preventiva sui redditi di capitali mobili, sulle vincite ai giochi in denaro secondo la legge federale del 29 settembre 20175 sui giochi in denaro (LGD), sulle vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che secondo l'articolo 1 capoverso 2 lettere d ed e LGD non sottostanno a quest'ultima e sulle prestazioni d'assicurazione; nei casi previsti dalla legge, la notifica della prestazione imponibile sostituisce il pagamento dell'imposta.6
1    La Confederazione riscuote un'imposta preventiva sui redditi di capitali mobili, sulle vincite ai giochi in denaro secondo la legge federale del 29 settembre 20175 sui giochi in denaro (LGD), sulle vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che secondo l'articolo 1 capoverso 2 lettere d ed e LGD non sottostanno a quest'ultima e sulle prestazioni d'assicurazione; nei casi previsti dalla legge, la notifica della prestazione imponibile sostituisce il pagamento dell'imposta.6
2    L'imposta preventiva è rimborsata al beneficiario della prestazione decurtata dell'imposta, in conformità della presente legge, dalla Confederazione o, a carico di questa, dal Cantone.
LIP). L'imposta preventiva è rimborsata al beneficiario della prestazione decurtata dell'imposta (cfr. art. 1 cpv. 2
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 1 - 1 La Confederazione riscuote un'imposta preventiva sui redditi di capitali mobili, sulle vincite ai giochi in denaro secondo la legge federale del 29 settembre 20175 sui giochi in denaro (LGD), sulle vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che secondo l'articolo 1 capoverso 2 lettere d ed e LGD non sottostanno a quest'ultima e sulle prestazioni d'assicurazione; nei casi previsti dalla legge, la notifica della prestazione imponibile sostituisce il pagamento dell'imposta.6
1    La Confederazione riscuote un'imposta preventiva sui redditi di capitali mobili, sulle vincite ai giochi in denaro secondo la legge federale del 29 settembre 20175 sui giochi in denaro (LGD), sulle vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che secondo l'articolo 1 capoverso 2 lettere d ed e LGD non sottostanno a quest'ultima e sulle prestazioni d'assicurazione; nei casi previsti dalla legge, la notifica della prestazione imponibile sostituisce il pagamento dell'imposta.6
2    L'imposta preventiva è rimborsata al beneficiario della prestazione decurtata dell'imposta, in conformità della presente legge, dalla Confederazione o, a carico di questa, dal Cantone.
LIP).

Stante l'art. 4 cpv. 1 lett. b
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 4 - 1 L'imposta preventiva sui redditi di capitali mobili ha per oggetto gli interessi, le rendite, le parti di utile e tutti gli altri redditi:
1    L'imposta preventiva sui redditi di capitali mobili ha per oggetto gli interessi, le rendite, le parti di utile e tutti gli altri redditi:
a  da obbligazioni, da cartelle ipotecarie e rendite fondiarie emesse in serie, rilasciate da una persona domiciliata in Svizzera, di averi iscritti nel libro del debito pubblico;
b  da azioni, quote sociali di società a garanzia limitata o di società cooperative, buoni di partecipazione di banche cooperative, buoni di partecipazione e buoni di godimento, emessi da una persona domiciliata in Svizzera;
c  da quote di investimenti collettivi di capitale ai sensi della legge del 23 giugno 200612 sugli investimenti collettivi (LICol) emesse da una persona domiciliata in Svizzera o da una persona domiciliata all'estero unitamente a una persona domiciliata in Svizzera;
d  da averi di clienti presso banche e casse di risparmio svizzere.
2    Il trasferimento all'estero della sede di una società anonima, di una società a garanzia limitata o di una società cooperativa è fiscalmente equiparato alla liquidazione della società; questa disposizione si applica per analogia agli investimenti collettivi di capitale ai sensi della LICol.13
LIP, oggetto dell'imposta sono, tra l'altro, i redditi di capitali mobili da azioni, quote sociali, in società, a garanzia limitata o cooperative, buoni di partecipazione e buoni di godimento, emessi da una persona domiciliata in Svizzera. Per i redditi di capitali mobili essa ammonta al 35% della prestazione imponibile (cfr. art. 13 cpv. 1 lett. a
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 13 - 1 L'imposta preventiva è:
1    L'imposta preventiva è:
a  il 35 per cento della prestazione imponibile, per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD57 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD;
b  il 15 per cento per le rendite vitalizie e le pensioni;
c  l'8 per cento per le altre prestazioni d'assicurazione.
2    Il Consiglio federale può, per la fine di un anno, ridurre al 30 per cento il saggio d'imposta stabilito nel capoverso 1 lettera a, se lo sviluppo della situazione monetaria o del mercato dei capitali lo esige.58
LIP).

L'art. 20 cpv. 1
SR 642.211 Ordinanza del 19 dicembre 1966 sull'imposta preventiva (OIPrev)
OIPrev Art. 20 - 1 Si considera reddito imponibile di azioni, di quote sociali in società a garanzia limitata e in cooperative, ogni prestazione valutabile in denaro corrisposta dalla società ai titolari di diritti di partecipazione, o a terze persone loro vicine, che non ha il carattere di rimborso delle quote di capitale sociale versato esistenti all'atto della prestazione (dividendi, abbuoni, azioni gratuite, buoni di partecipazione gratuiti, eccedenze di liquidazione, ecc.).24
1    Si considera reddito imponibile di azioni, di quote sociali in società a garanzia limitata e in cooperative, ogni prestazione valutabile in denaro corrisposta dalla società ai titolari di diritti di partecipazione, o a terze persone loro vicine, che non ha il carattere di rimborso delle quote di capitale sociale versato esistenti all'atto della prestazione (dividendi, abbuoni, azioni gratuite, buoni di partecipazione gratuiti, eccedenze di liquidazione, ecc.).24
2    Si considera reddito imponibile di buoni di partecipazione, buoni di godimento e buoni di partecipazione di una banca cooperativa ogni prestazione valutabile in denaro corrisposta ai titolari di buoni di partecipazione, buoni di godimento o buoni di partecipazione di una banca cooperativa; il rimborso del valore nominale dei buoni di partecipazione o dei buoni di partecipazione di una banca cooperativa emessi gratuitamente non costituisce reddito imponibile in quanto la società o la banca cooperativa provi di aver pagato l'imposta preventiva sul valore nominale al momento dell'emissione dei titoli.25
3    ...26
dell'ordinanza del 19 dicembre 1966 sull'imposta preventiva (OIPrev, RS 642.211) considera reddito imponibile di azioni, ogni prestazione valutabile in denaro corrisposta dalla società ai titolari di diritti di partecipazione, o a terze persone loro vicine, che non abbia il carattere di rimborso delle quote di capitale sociale versato esistenti all'atto della prestazione (come ad esempio: dividendi, buoni, azioni gratuite, buoni di partecipazione gratuiti, eccedenze di liquidazione, ecc.; [tra le tante] sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.1 con rinvii).

4.2

4.2.1 L'obbligazione fiscale spetta al debitore della prestazione imponibile, il quale deve eseguirla dopo averne dedotto l'imposta preventiva (cfr. art. 10 cpv. 1
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 10 - 1 L'obbligazione fiscale spetta al debitore della prestazione imponibile.
1    L'obbligazione fiscale spetta al debitore della prestazione imponibile.
2    Nel caso degli investimenti collettivi di capitale ai sensi della LICol47, soggetto fiscale sono la direzione del fondo, la società di investimento a capitale variabile, la società di investimento a capitale fisso e la società in accomandita. Se una maggioranza di soci illimitatamente responsabili di una società in accomandita per investimenti collettivi di capitale ha il domicilio all'estero o se i soci illimitatamente responsabili sono persone giuridiche cui partecipano in maggioranza persone con domicilio o sede all'estero, la banca depositaria della società in accomandita risponde in solido per l'imposta sui redditi che riversa.48
in relazione con l'art. 14 cpv. 1
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 14 - 1 L'imposta preventiva va dedotta all'atto del pagamento, della girata, dell'accreditamento o del computo della prestazione imponibile, senza riguardo alla persona del beneficiario; ogni convenzione in contrario è nulla.
1    L'imposta preventiva va dedotta all'atto del pagamento, della girata, dell'accreditamento o del computo della prestazione imponibile, senza riguardo alla persona del beneficiario; ogni convenzione in contrario è nulla.
2    Il contribuente deve dare al beneficiario i dati necessari per consentirgli l'esercizio del diritto al rimborso e, su sua richiesta, rilasciare un'attestazione in merito.
LIP). Giusta l'art. 16 cpv. 1 lett. c
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 16 - 1 L'imposta preventiva scade:
1    L'imposta preventiva scade:
a  sugli interessi delle obbligazioni di cassa e degli averi di clienti presso banche o casse di risparmio svizzere: 30 giorni dopo la fine di ogni trimestre commerciale, per gli interessi maturati nel corso dello stesso;
b  ...
c  sugli altri redditi di capitali mobili, sulle vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD62 e sulle vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD: 30 giorni dopo che è sorto il credito fiscale (art. 12);
d  sulle prestazioni d'assicurazione: 30 giorni dopo la fine di ogni mese, per le prestazioni eseguite nel corso dello stesso.
2    Un interesse di mora è dovuto, senza diffida, sugli importi di imposta non ancora pagati alle scadenze stabilite dal capoverso 1. Il Dipartimento federale delle finanze stabilisce il tasso di interesse.63
2bis    Non è dovuto alcun interesse di mora se le condizioni materiali per l'adempimento dell'obbligazione fiscale sono soddisfatte mediante la notifica della prestazione imponibile conformemente a:
a  l'articolo 20 e le sue disposizioni d'esecuzione;
abis  l'articolo 20a e le sue disposizioni d'esecuzione; o
b  l'accordo internazionale applicabile nel singolo caso e le sue disposizioni d'esecuzione.65
3    Se il debitore è dichiarato fallito, o se trasferisce il domicilio o il luogo di soggiorno all'estero, l'imposta scade all'atto di tale dichiarazione o trasferimento.
LIP, l'imposta preventiva scade trenta giorni dopo che è sorto il credito fiscale. Per i redditi da capitale mobiliare, il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile (cfr. art. 12 cpv. 1
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP). Un interesse di mora del 5% annuo è dovuto, senza diffida, sugli importi di imposta non ancora pagati alle scadenze stabilite dal cpv. 1 fino al giorno del pagamento (cfr. art. 16 cpv. 2
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 16 - 1 L'imposta preventiva scade:
1    L'imposta preventiva scade:
a  sugli interessi delle obbligazioni di cassa e degli averi di clienti presso banche o casse di risparmio svizzere: 30 giorni dopo la fine di ogni trimestre commerciale, per gli interessi maturati nel corso dello stesso;
b  ...
c  sugli altri redditi di capitali mobili, sulle vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD62 e sulle vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD: 30 giorni dopo che è sorto il credito fiscale (art. 12);
d  sulle prestazioni d'assicurazione: 30 giorni dopo la fine di ogni mese, per le prestazioni eseguite nel corso dello stesso.
2    Un interesse di mora è dovuto, senza diffida, sugli importi di imposta non ancora pagati alle scadenze stabilite dal capoverso 1. Il Dipartimento federale delle finanze stabilisce il tasso di interesse.63
2bis    Non è dovuto alcun interesse di mora se le condizioni materiali per l'adempimento dell'obbligazione fiscale sono soddisfatte mediante la notifica della prestazione imponibile conformemente a:
a  l'articolo 20 e le sue disposizioni d'esecuzione;
abis  l'articolo 20a e le sue disposizioni d'esecuzione; o
b  l'accordo internazionale applicabile nel singolo caso e le sue disposizioni d'esecuzione.65
3    Se il debitore è dichiarato fallito, o se trasferisce il domicilio o il luogo di soggiorno all'estero, l'imposta scade all'atto di tale dichiarazione o trasferimento.
LIP in combinato disposto con l'art. 1 dell'ordinanza del 29 novembre 1996 del Dipartimento federale delle finanze concernente l'interesse di mora in materia d'imposta preventiva [RS 642.212]; [tra le tante] sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.2.1 con rinvii).

4.2.2 La nozione di « scadenza » ai sensi dell'art. 12 cpv. 1
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP per la determinazione della nascita del credito fiscale è di principio quella del diritto civile (cfr. [tra le tante] sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.2.2 con rinvii; Michael Beusch, in: Zweifel/Beusch/Bauer-Balmelli [ed.], Kommentar zum Bundesgesetz über die Verrechnungssteuer, 2a ed. 2012 [di seguito: VStG-Kommentar], n. 21 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP; Walter Robert Pfund, Die eidgenössischen Steuern, Zölle und Abgaben, Verrechnungssteuer, Parte I, 1971, n. 2.2 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP). Nel caso in disamina, determinante è la scadenza di diritto civile dei dividendi, equivalente alla scadenza del credito di imposta preventiva.

4.2.3 L'utile netto dell'esercizio annuale di una società per azioni viene di regola distribuito agli azionisti sotto forma di dividendo. Giusta l'art. 675 cpv. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO, il dividendo può essere prelevato solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite. Detto dividendo non scade tuttavia con il decorrere dell'esercizio annuale, bensì prima, ossia non appena l'assemblea generale degli azionisti ha determinato l'utile d'esercizio ed emanato un'apposita decisione al riguardo. Giusta l'art. 698 cpv. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 698 - 1 L'assemblea generale degli azionisti costituisce l'organo supremo della società anonima.
1    L'assemblea generale degli azionisti costituisce l'organo supremo della società anonima.
2    All'assemblea generale spettano i poteri intrasmissibili seguenti:524
1  l'approvazione e la modificazione dello statuto;
2  la nomina degli amministratori e dei membri dell'ufficio di revisione;
3  l'approvazione della relazione annuale e del conto di gruppo;
4  l'approvazione del conto annuale, come pure la deliberazione sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio, in modo particolare la determinazione del dividendo e della partecipazione agli utili;
5  la determinazione degli acconti sui dividendi e l'approvazione del conto intermedio necessario a tal fine;
6  la deliberazione sul rimborso della riserva legale da capitale;
7  il discarico ai membri del consiglio d'amministrazione;
8  la revoca della quotazione dei titoli di partecipazione della società;
9  le deliberazioni sopra le materie ad essa riservate dalla legge o dallo statuto.531
3    Nelle società le cui azioni sono quotate in borsa, all'assemblea generale spettano inoltre i poteri intrasmissibili seguenti:
1  l'elezione del presidente del consiglio d'amministrazione;
2  l'elezione dei membri del comitato di retribuzione;
3  l'elezione del rappresentante indipendente;
4  il voto sulle retribuzioni del consiglio d'amministrazione, della direzione e del consiglio consultivo.532
cifra 4 CO, l'approvazione del conto annuale, come pure la deliberazione sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio, in modo particolare la determinazione del dividendo e della partecipazione agli utili sono poteri intrasmissibili che spettano all'assemblea generale. Tali poteri intrasmissibili non possono essere esercitati dagli altri organi della società. Di norma, nel momento in cui l'assemblea generale delibera una distribuzione dei dividendi, la stessa fissa immediatamente una data precisa per il loro pagamento; in tal caso, i dividendi sono reputati come scaduti alla predetta data. In caso contrario, ossia quando non viene stabilita una data determinata, i dividendi sono invece reputati come immediatamente scaduti (cfr. sentenza del TF 2C_730/2013 del 4 febbraio 2014 consid. 3.4; [tra le tante] sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.2.3 con rinvii; Beusch, VStG-Kommentar, n. 33 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP).

Conformemente alla scadenza di diritto civile, l'art. 21 cpv. 3
SR 642.211 Ordinanza del 19 dicembre 1966 sull'imposta preventiva (OIPrev)
OIPrev Art. 21 - 1 Ogni società anonima o società a garanzia limitata svizzera (art. 9 cpv. 1 LIP) è tenuta a consegnare spontaneamente all'AFC, nei 30 giorni successivi all'approvazione del conto annuale, il rapporto di gestione o una copia firmata del conto annuale (bilancio e conto dei profitti e delle perdite), come pure una distinta su modulo ufficiale che indichi il capitale esistente alla fine dell'esercizio, la data dell'assemblea generale, l'ammontare e la scadenza della ripartizione dell'utile, e a pagare l'imposta sui redditi maturati in seguito all'approvazione del conto annuale, se:
1    Ogni società anonima o società a garanzia limitata svizzera (art. 9 cpv. 1 LIP) è tenuta a consegnare spontaneamente all'AFC, nei 30 giorni successivi all'approvazione del conto annuale, il rapporto di gestione o una copia firmata del conto annuale (bilancio e conto dei profitti e delle perdite), come pure una distinta su modulo ufficiale che indichi il capitale esistente alla fine dell'esercizio, la data dell'assemblea generale, l'ammontare e la scadenza della ripartizione dell'utile, e a pagare l'imposta sui redditi maturati in seguito all'approvazione del conto annuale, se:
a  la somma di bilancio ammonta a oltre cinque milioni di franchi;
b  dalla decisione di ripartizione dell'utile deriva una prestazione imponibile;
c  dall'esercizio commerciale risulta una prestazione imponibile;
d  la società è tassata in base all'articolo 69 della legge federale del 14 dicembre 199027 sull'imposta federale diretta o all'articolo 28 della legge federale del 14 dicembre 199028 sull'armonizzazione delle imposte dirette dei Comuni e dei Cantoni; oppure
e  la società ha fatto valere una convenzione di doppia imposizione conclusa dalla Svizzera con un altro Stato.29
1bis    Negli altri casi i documenti vanno presentati su richiesta dell'AFC.30
2    L'imposta sui redditi non maturati in seguito all'approvazione del conto annuale o che non sono versati in base al conto annuale (acconti di dividendo, interessi per il periodo di avviamento, azioni gratuite, eccedenze di liquidazione, riscatto di buoni di godimento, prestazioni valutabili in denaro di altro genere) deve essere pagata spontaneamente all'AFC nei 30 giorni successivi alla scadenza del reddito, in base ad un rendiconto da farsi su modulo ufficiale.
3    Se non è stabilita la data di scadenza del reddito, il termine di 30 giorni decorre dal giorno in cui viene deliberata la distribuzione o, non dandosi una deliberazione, dal giorno della distribuzione del reddito.
4    Se il conto annuale non è approvato nei sei mesi successivi alla fine del relativo esercizio, la società è tenuta ad informare l'AFC, prima della scadenza del settimo mese, dei motivi del ritardo e della data alla quale i conti verranno presumibilmente approvati.
OIPrev, sancisce che se non è stabilita la data di scadenza del reddito, il termine di 30 giorni decorre dal giorno in cui viene deliberata la distribuzione o, non dandosi una deliberazione, dal giorno della distribuzione del reddito. Ne discende che, sia secondo il diritto civile, che il diritto fiscale, il giorno della scadenza del dividendo - immediata o ad una determinata data - e della conseguente nascita del relativo credito d'imposta preventiva sulla base della decisione dell'assemblea generale, può di principio essere sempre determinato (cfr. [tra le tante] sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.2.3 con rinvii).

4.3 In materia di imposta preventiva, la dichiarazione e il pagamento del tributo sono rette dal principio dell'autotassazione, in applicazione del quale, il contribuente ha l'obbligo di annunciarsi come tale all'AFC, senza esservi sollecitato (cfr. art. 38 cpv. 1
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 38 - 1 Chiunque diviene soggetto dell'imposta preventiva in base alla presente legge ha l'obbligo di annunciarsi come contribuente presso l'AFC, senza esservi sollecitato.
1    Chiunque diviene soggetto dell'imposta preventiva in base alla presente legge ha l'obbligo di annunciarsi come contribuente presso l'AFC, senza esservi sollecitato.
2    Il contribuente, alla scadenza dell'imposta (art. 16), è tenuto a presentare spontaneamente all'AFC il rendiconto prescritto, corredato dei giustificativi, e a pagare in pari tempo l'imposta o a fare la notifica sostitutiva del pagamento (art. 19 e 20).
3    La notifica nell'ambito della procedura di cui all'articolo 20a capoverso 1 va fatta nei 90 giorni successivi alla scadenza della prestazione imponibile allegando i giustificativi e il certificato di domicilio del vincitore.90
4    Per le notifiche di cui all'articolo 19 concernenti le prestazioni d'assicurazione versate alle persone fisiche domiciliate in Svizzera deve essere indicato il loro numero AVS.91
5    Le persone fisiche domiciliate in Svizzera che hanno diritto alle prestazioni d'assicurazione di cui all'articolo 7 devono comunicare il loro numero AVS all'assoggettato all'obbligo di notifica secondo l'articolo 19. In mancanza di tale comunicazione, per l'assoggettato all'obbligo di notifica gli effetti legali o contrattuali della mora restano in sospeso fino all'ottenimento del numero AVS. È fatto salvo l'articolo 19 capoverso 3.92
LIP) e deve, alla scadenza dell'imposta (cfr. art. 16
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 16 - 1 L'imposta preventiva scade:
1    L'imposta preventiva scade:
a  sugli interessi delle obbligazioni di cassa e degli averi di clienti presso banche o casse di risparmio svizzere: 30 giorni dopo la fine di ogni trimestre commerciale, per gli interessi maturati nel corso dello stesso;
b  ...
c  sugli altri redditi di capitali mobili, sulle vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD62 e sulle vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD: 30 giorni dopo che è sorto il credito fiscale (art. 12);
d  sulle prestazioni d'assicurazione: 30 giorni dopo la fine di ogni mese, per le prestazioni eseguite nel corso dello stesso.
2    Un interesse di mora è dovuto, senza diffida, sugli importi di imposta non ancora pagati alle scadenze stabilite dal capoverso 1. Il Dipartimento federale delle finanze stabilisce il tasso di interesse.63
2bis    Non è dovuto alcun interesse di mora se le condizioni materiali per l'adempimento dell'obbligazione fiscale sono soddisfatte mediante la notifica della prestazione imponibile conformemente a:
a  l'articolo 20 e le sue disposizioni d'esecuzione;
abis  l'articolo 20a e le sue disposizioni d'esecuzione; o
b  l'accordo internazionale applicabile nel singolo caso e le sue disposizioni d'esecuzione.65
3    Se il debitore è dichiarato fallito, o se trasferisce il domicilio o il luogo di soggiorno all'estero, l'imposta scade all'atto di tale dichiarazione o trasferimento.
LIP), presentare spontaneamente all'AFC il rendiconto prescritto, corredato dei giustificativi e pagare in pari tempo l'imposta o compiere la notifica sostitutiva del pagamento (cfr. artt. 19 e 20 LIP; art. 38 cpv. 2
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 38 - 1 Chiunque diviene soggetto dell'imposta preventiva in base alla presente legge ha l'obbligo di annunciarsi come contribuente presso l'AFC, senza esservi sollecitato.
1    Chiunque diviene soggetto dell'imposta preventiva in base alla presente legge ha l'obbligo di annunciarsi come contribuente presso l'AFC, senza esservi sollecitato.
2    Il contribuente, alla scadenza dell'imposta (art. 16), è tenuto a presentare spontaneamente all'AFC il rendiconto prescritto, corredato dei giustificativi, e a pagare in pari tempo l'imposta o a fare la notifica sostitutiva del pagamento (art. 19 e 20).
3    La notifica nell'ambito della procedura di cui all'articolo 20a capoverso 1 va fatta nei 90 giorni successivi alla scadenza della prestazione imponibile allegando i giustificativi e il certificato di domicilio del vincitore.90
4    Per le notifiche di cui all'articolo 19 concernenti le prestazioni d'assicurazione versate alle persone fisiche domiciliate in Svizzera deve essere indicato il loro numero AVS.91
5    Le persone fisiche domiciliate in Svizzera che hanno diritto alle prestazioni d'assicurazione di cui all'articolo 7 devono comunicare il loro numero AVS all'assoggettato all'obbligo di notifica secondo l'articolo 19. In mancanza di tale comunicazione, per l'assoggettato all'obbligo di notifica gli effetti legali o contrattuali della mora restano in sospeso fino all'ottenimento del numero AVS. È fatto salvo l'articolo 19 capoverso 3.92
LIP). Il contribuente è quindi il solo responsabile nella compilazione esatta dei moduli dei rendiconti e delle dichiarazioni d'imposta e dei questionari (cfr. art. 39 cpv. 1
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 39 - 1 Il contribuente deve indicare coscienziosamente all'AFC tutti i fatti che possono essere di qualche momento nell'accertamento dell'obbligazione fiscale o delle basi di calcolo dell'imposta; egli è tenuto in particolare a:
1    Il contribuente deve indicare coscienziosamente all'AFC tutti i fatti che possono essere di qualche momento nell'accertamento dell'obbligazione fiscale o delle basi di calcolo dell'imposta; egli è tenuto in particolare a:
a  compilare in tutte le loro parti ed esattamente i moduli dei rendiconti e delle dichiarazioni d'imposta e i questionari;
b  tenere regolarmente i libri di commercio e, su richiesta dell'autorità, presentarli corredati dei giustificativi e di altri documenti.
2    La contestazione dell'obbligo di pagare l'imposta preventiva o di presentare la notifica sostitutiva del pagamento non dispensa dall'obbligo di fornire informazioni.
3    Se l'obbligo di fornire informazioni è contestato, l'AFC emana una decisione formale.93
LIP) nonché nel procedere con il versamento dell'imposta preventiva dovuta (cfr. [tra le tante] sentenza del TAF
A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.3 con rinvii).

In tale contesto, giusta l'art. 39 cpv. 1
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 39 - 1 Il contribuente deve indicare coscienziosamente all'AFC tutti i fatti che possono essere di qualche momento nell'accertamento dell'obbligazione fiscale o delle basi di calcolo dell'imposta; egli è tenuto in particolare a:
1    Il contribuente deve indicare coscienziosamente all'AFC tutti i fatti che possono essere di qualche momento nell'accertamento dell'obbligazione fiscale o delle basi di calcolo dell'imposta; egli è tenuto in particolare a:
a  compilare in tutte le loro parti ed esattamente i moduli dei rendiconti e delle dichiarazioni d'imposta e i questionari;
b  tenere regolarmente i libri di commercio e, su richiesta dell'autorità, presentarli corredati dei giustificativi e di altri documenti.
2    La contestazione dell'obbligo di pagare l'imposta preventiva o di presentare la notifica sostitutiva del pagamento non dispensa dall'obbligo di fornire informazioni.
3    Se l'obbligo di fornire informazioni è contestato, l'AFC emana una decisione formale.93
LIP, il contribuente deve indicare coscienziosamente all'autorità fiscale tutti i fatti che possono essere importanti per l'accertamento dell'obbligazione fiscale o delle basi di calcolo dell'imposta; egli è tenuto in particolare a produrre, su richiesta, tutti i documenti corredati dai giustificativi e da altra documentazione. In tal senso, al contribuente incombe un dovere di collaborazione, lo stesso essendo tenuto a fornire all'AFC tutte le informazioni necessarie all'accertamento dell'imposta preventiva (cfr. [tra le tante] sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.3 con rinvii).

4.4

4.4.1 Secondo la giurisprudenza e la prassi amministrativa, una volta sorto conformemente all'art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP, un credito d'imposta preventiva continua a sussistere fino alla sua estinzione - segnatamente per effetto della prescrizione o del condono (cfr. artt. 17 e 18 LIP) - quand'anche le condizioni alla base della sua nascita vengano meno successivamente con effetto ex nunc. L'imposta preventiva avendo carattere formale, l'annullamento da parte dell'assoggettato di una prestazione imponibile non conduce in linea di principio alla soppressione pura e semplice di un credito fiscale nato ex lege. Eventuali accordi intervenuti successivamente tra le parti, di fatto non hanno pertanto alcuna influenza sul credito fiscale (cfr. sentenza del TAF A-1360/2006 del 1° marzo 2007 consid. 5.1 con rinvii, confermata dal TF con sentenza 2C_115/2007 dell'11 febbraio 2008; cfr. parimenti sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.4.1 con rinvii;Beusch, VStG-Kommentar, n. 10 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP con rinvii).

4.4.2 In presenza di negozi giuridici nulli o annullabili ai sensi del diritto civile, tale principio va tuttavia qui relativizzato.

Secondo la giurisprudenza, un negozio giuridico nullo o annullabile ai sensi del diritto civile, che per natura sarebbe di principio fiscalmente imponibile, non dà infatti origine all'imposta preventiva allorquando i seguenti presupposti sono adempiuti cumulativamente: (i) sussiste un negozio giuridico nullo o annullabile ai sensi del diritto civile; (ii) detto negozio giuridico nullo o annullabile viene retroattivamente annullato dai diretti interessati; (iii) i diretti interessati hanno agito in buona fede. A contrario, allorquando i diretti interessati accettano volontariamente le conseguenze di un negozio giuridico nullo o annullabile, rispettivamente hanno agito in mala fede, si reputa detto negozio giuridico come soggetto all'imposta preventiva (cfr. sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.4.2.1 con rinvii; Beusch, VStG-Kommentar, n. 12 e 13 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP; Pfund, op. cit., n. 1.14 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP).

4.4.3 Perché l'imposta preventiva venga annullata, un negozio giuridico dev'essere effettivamente invalidato ai sensi del diritto civile o del diritto pubblico. Ciò è segnatamente il caso in presenza di una decisione cresciuta in giudicato della competente autorità, generalmente l'autorità civile. In tale evenienza, l'AFC è tenuta a rispettare la decisione civile che constata la nullità o annulla il negozio giuridico in maniera retroattiva. In tale contesto, qualora sia pendente dinanzi ad un'autorità civile una procedura mirata a constatare la nullità o l'annullamento di un negozio giuridico, l'AFC sarà tenuta ad attendere che la relativa decisione cresca in giudicato su questa questione preliminare, prima di potersi pronunciare circa la questione principale dell'assoggettamento all'imposta preventiva (cfr. Beusch, VStG-Kommentar, n. 14 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP; Pfund, op. cit., n. 1.15 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP). Qualora tuttavia detta autorità civile non si sia pronunciata sulla questione preliminare, rispettivamente i diretti interessati non si siano rivolti a quest'ultima per fare constatare la nullità o pronunciare l'annullamento del negozio giuridico, l'AFC - quale autorità competente per la questione principale - non è allora più legata al giudizio dell'autorità civile, sicché la stessa può pronunciarsi anche sulla questione preliminare (cfr. sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.4.2.3; Beusch, VStG-Kommentar, n. 15 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP;Pfund, op. cit., n. 1.15 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP).

4.4.4 Per quanto concerne la società anonima, le cause di annullabilità delle deliberazioni dell'assemblea generale sono disciplinate agli artt. 706-706a CO (cfr. consid. 4.4.4.1 del presente giudizio), mentre quelle di nullità all'art. 706b
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706b - Sono nulle in particolare le deliberazioni dell'assemblea generale che:
1  sopprimono o limitano il diritto di partecipare all'assemblea generale, il diritto di voto minimo, il diritto di proporre azione o altri diritti degli azionisti garantiti imperativamente dalla legge;
2  limitano i diritti di controllo degli azionisti oltre la misura ammessa dalla legge; o
3  non rispettano le strutture fondamentali della società anonima o violano le disposizioni sulla protezione del capitale.
CO (cfr. consid. 4.4.4.2 del presente giudizio).

Per costante giurisprudenza, conformemente al principio della sicurezza del diritto, l'annullabilità è la regola, mentre la nullità l'eccezione. La nullità va ammessa con un certo riserbo, in presenza di gravi violazioni dei principi fondamentali, scritti o non scritti, del diritto societario (cfr. DTF 138 III 204 consid. 4.1; 137 III 460 consid. 3.3.2; sentenza del TF 4A_516/2016 del 28 agosto 2017 consid. 6 con rinvii).

4.4.4.1 In virtù dell'art. 706 cpv. 1
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706 - 1 Il consiglio d'amministrazione ed ogni azionista hanno il diritto di contestare davanti al giudice le deliberazioni dell'assemblea generale contrarie alla legge o allo statuto; l'azione è diretta contro la società.
1    Il consiglio d'amministrazione ed ogni azionista hanno il diritto di contestare davanti al giudice le deliberazioni dell'assemblea generale contrarie alla legge o allo statuto; l'azione è diretta contro la società.
2    Possono essere contestate in particolare le deliberazioni che:
1  sopprimono o limitano i diritti degli azionisti, in violazione della legge o dello statuto;
2  sopprimono o limitano incongruamente i diritti degli azionisti;
3  provocano per gli azionisti un'ineguaglianza di trattamento o un pregiudizio non giustificati dallo scopo della società;
4  sopprimono lo scopo lucrativo della società senza il consenso di tutti gli azionisti.560
3    e 4 ...561
5    L'annullamento per sentenza delle deliberazioni ha effetto per tutti gli azionisti.
CO, sono annullabili le deliberazioni dell'assemblea generale contrarie alla legge o allo statuto. I casi più importanti di annullamento sono elencati all'art. 706 cpv. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706 - 1 Il consiglio d'amministrazione ed ogni azionista hanno il diritto di contestare davanti al giudice le deliberazioni dell'assemblea generale contrarie alla legge o allo statuto; l'azione è diretta contro la società.
1    Il consiglio d'amministrazione ed ogni azionista hanno il diritto di contestare davanti al giudice le deliberazioni dell'assemblea generale contrarie alla legge o allo statuto; l'azione è diretta contro la società.
2    Possono essere contestate in particolare le deliberazioni che:
1  sopprimono o limitano i diritti degli azionisti, in violazione della legge o dello statuto;
2  sopprimono o limitano incongruamente i diritti degli azionisti;
3  provocano per gli azionisti un'ineguaglianza di trattamento o un pregiudizio non giustificati dallo scopo della società;
4  sopprimono lo scopo lucrativo della società senza il consenso di tutti gli azionisti.560
3    e 4 ...561
5    L'annullamento per sentenza delle deliberazioni ha effetto per tutti gli azionisti.
CO e riguardano essenzialmente le deliberazioni che violano le disposizioni a tutela degli azionisti, il principio della proporzionalità e, in particolare, il principio secondo cui un diritto dev'essere esercitato con riguardo (« Gebot der schonenden Rechtsausübung »), come l'adozione di disposizioni statutarie che limitano l'influenza degli azionisti minoritari, che non sono giustificate dallo scopo statutario o il cui scopo potrebbe essere raggiunto altrettanto bene con mezzi meno incisivi (cfr. DTF 143 III 120 consid. 4.3; sentenza del TF 4A_516/2016 del 28 agosto 2017 consid. 6). L'azione in annullamento può essere promossa solo entro due mesi dalla data dell'assemblea generale (cfr. art. 706a cpv. 1
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706a - 1 Il diritto di contestare le deliberazioni si estingue se l'azione non è proposta entro due mesi dall'assemblea generale.
1    Il diritto di contestare le deliberazioni si estingue se l'azione non è proposta entro due mesi dall'assemblea generale.
2    Se l'azione è proposta dal consiglio d'amministrazione, il giudice designa un rappresentante della società.
3    ... 563
CO) e solo dal consiglio di amministrazione o da un azionista contro la società (cfr. art. 706 cpv. 1
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706 - 1 Il consiglio d'amministrazione ed ogni azionista hanno il diritto di contestare davanti al giudice le deliberazioni dell'assemblea generale contrarie alla legge o allo statuto; l'azione è diretta contro la società.
1    Il consiglio d'amministrazione ed ogni azionista hanno il diritto di contestare davanti al giudice le deliberazioni dell'assemblea generale contrarie alla legge o allo statuto; l'azione è diretta contro la società.
2    Possono essere contestate in particolare le deliberazioni che:
1  sopprimono o limitano i diritti degli azionisti, in violazione della legge o dello statuto;
2  sopprimono o limitano incongruamente i diritti degli azionisti;
3  provocano per gli azionisti un'ineguaglianza di trattamento o un pregiudizio non giustificati dallo scopo della società;
4  sopprimono lo scopo lucrativo della società senza il consenso di tutti gli azionisti.560
3    e 4 ...561
5    L'annullamento per sentenza delle deliberazioni ha effetto per tutti gli azionisti.
CO; sentenza del TF 4A_516/2016 del 28 agosto 2017 consid. 6).

4.4.4.2 In virtù dell'art. 706b
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706b - Sono nulle in particolare le deliberazioni dell'assemblea generale che:
1  sopprimono o limitano il diritto di partecipare all'assemblea generale, il diritto di voto minimo, il diritto di proporre azione o altri diritti degli azionisti garantiti imperativamente dalla legge;
2  limitano i diritti di controllo degli azionisti oltre la misura ammessa dalla legge; o
3  non rispettano le strutture fondamentali della società anonima o violano le disposizioni sulla protezione del capitale.
CO, le deliberazioni dell'assemblea generale intaccate di un grave vizio sono nulle. L'enumerazione delle cause di nullità di cui all'art. 706b
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706b - Sono nulle in particolare le deliberazioni dell'assemblea generale che:
1  sopprimono o limitano il diritto di partecipare all'assemblea generale, il diritto di voto minimo, il diritto di proporre azione o altri diritti degli azionisti garantiti imperativamente dalla legge;
2  limitano i diritti di controllo degli azionisti oltre la misura ammessa dalla legge; o
3  non rispettano le strutture fondamentali della società anonima o violano le disposizioni sulla protezione del capitale.
CO non è esaustiva. In particolare, gravi ed evidenti vizi di forma nell'adozione delle deliberazioni possono portare alla loro nullità (cfr. DTF 137 III 460 consid. 3.3.2; 115 II 468 consid. 3b; sentenza del TF 4A_516/2016 del 28 agosto 2017 consid. 6). Tuttavia, anche in questi casi, un vizio formale di procedura può portare alla nullità di una deliberazione, solo se il corretto svolgimento della procedura avrebbe portato ad una diversa deliberazione (cfr. sentenza del TF 4A_516/2016 del 28 agosto 2017 consid. 6 con rinvio). L'azione di accertamento della nullità delle deliberazioni dell'assemblea generale ex art. 706b
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706b - Sono nulle in particolare le deliberazioni dell'assemblea generale che:
1  sopprimono o limitano il diritto di partecipare all'assemblea generale, il diritto di voto minimo, il diritto di proporre azione o altri diritti degli azionisti garantiti imperativamente dalla legge;
2  limitano i diritti di controllo degli azionisti oltre la misura ammessa dalla legge; o
3  non rispettano le strutture fondamentali della società anonima o violano le disposizioni sulla protezione del capitale.
CO può essere promossa in ogni tempo contro la società e da ogni persona avente un interesse degno di protezione (cfr. DTF 115 II 468 consid. 3b; sentenza del TF 4A_516/2016 del 28 agosto 2017 consid. 6).

Giusta l'art. 706b
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706b - Sono nulle in particolare le deliberazioni dell'assemblea generale che:
1  sopprimono o limitano il diritto di partecipare all'assemblea generale, il diritto di voto minimo, il diritto di proporre azione o altri diritti degli azionisti garantiti imperativamente dalla legge;
2  limitano i diritti di controllo degli azionisti oltre la misura ammessa dalla legge; o
3  non rispettano le strutture fondamentali della società anonima o violano le disposizioni sulla protezione del capitale.
cifra 3 CO, è in particolare nulla la deliberazione dell'assemblea generale che viola le disposizioni sulla protezione del capitale. Tutte le deliberazioni dell'assemblea generale che violano le prescrizioni sul prelievo legale dell'utile sono pertanto nulle. Le disposizioni sulla protezione del capitale comprendono tutta una serie di disposizioni imperative - segnatamente quelle sulla distribuzione dei dividendi (cfr. artt. 660 e 675 cpv. 2 CO) - volte a garantire che la società anonima mantenga sempre il patrimonio netto (ovvero, l'attivo meno il capitale preso in prestito) almeno nella misura del capitale sociale e delle riserve vincolate (cfr. DTF 140 III 533 consid. 4.1 con rinvii; sentenza del TF 4A_248/2012 del 7 gennaio 2013 consid. 3.2 con rinvii).

In tale contesto, è segnatamente nulla la deliberazione sull'impiego dell'utile e la sua distribuzione agli azionisti sotto forma di dividendo (cfr. art. 660
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 660 - 1 Ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale degli utili risultanti dal bilancio, in quanto, secondo le disposizioni della legge e dello statuto, essi siano destinati ad essere ripartiti fra gli azionisti.
1    Ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale degli utili risultanti dal bilancio, in quanto, secondo le disposizioni della legge e dello statuto, essi siano destinati ad essere ripartiti fra gli azionisti.
2    Sciolta la società, ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale dell'avanzo della liquidazione, in quanto lo statuto non disponga un diverso impiego del patrimonio della società disciolta.
3    Sono salvi i privilegi accordati dallo statuto a determinate categorie di azioni.
CO), pronunciata senza che sussista il necessario capitale proprio liberamente disponibile, ossia senza che sussistano l'utile risultante dal bilancio e le riserve costituite a tale scopo, in violazione dell'art. 675 cpv. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO (cfr. Peter Böckli, Schweizer Aktienrecht, 4a ed. 2009, pag. 1526 n. 547; Chenaux/Gachet, in: Tercier/Amstutz/Trigo Trindade [ed.], Commentaire romand, Code des obligations II, 2a ed. 2017 [di seguito: CR CO II], n. 39 ad art. 675
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO; Hans-Ueli Vogt, in: Honseln/Vogt/Watter [ed.], Basler Kommentar, Obligationenrecht II, 5a ed. 2016 [di seguito: BSK OR II], n. 28 ad art. 675
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO). L'art. 660 cpv. 1
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 660 - 1 Ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale degli utili risultanti dal bilancio, in quanto, secondo le disposizioni della legge e dello statuto, essi siano destinati ad essere ripartiti fra gli azionisti.
1    Ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale degli utili risultanti dal bilancio, in quanto, secondo le disposizioni della legge e dello statuto, essi siano destinati ad essere ripartiti fra gli azionisti.
2    Sciolta la società, ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale dell'avanzo della liquidazione, in quanto lo statuto non disponga un diverso impiego del patrimonio della società disciolta.
3    Sono salvi i privilegi accordati dallo statuto a determinate categorie di azioni.
CO e l'art. 675 cpv. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO subordinano infatti il pagamento di un dividendo all'esistenza di un « utile di bilancio », che non corrisponde al risultato annuale, bensì alla somma positiva dell'utile annuale, rispettivamente della perdita annuale, e degli utili rispettivamente delle perdite riportati dai periodi d'esercizio precedenti (cfr. sentenza del TF 2C_993/2018 dell'11 luglio 2019 consid. 6.4; Chenaux/Gachet, CR CO II, n. 8 ad art. 675
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO; Hans Caspar von der Crone, Aktienrecht, 2014, pag. 607 n. 25 seg.). Un « utile di bilancio » e quindi la possibilità di distribuire un dividendo sussiste dunque anche in un periodo di esercizio in cui è stata generata una perdita, a condizione che la situazione di liquidità della società consenta la distribuzione di un dividendo e la perdita annuale non ecceda l'utile di bilancio distribuibile dell'anno precedente o le riserve liberamente disponibili (cfr. Bahar/Peyer, in: Handschin/Jung [ed.], Zürcher Kommentar, Obligationenrecht, Art. 660-697m OR, 2a ed. 2021 [di seguito: ZK], n. 12 ad art. 660
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 660 - 1 Ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale degli utili risultanti dal bilancio, in quanto, secondo le disposizioni della legge e dello statuto, essi siano destinati ad essere ripartiti fra gli azionisti.
1    Ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale degli utili risultanti dal bilancio, in quanto, secondo le disposizioni della legge e dello statuto, essi siano destinati ad essere ripartiti fra gli azionisti.
2    Sciolta la società, ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale dell'avanzo della liquidazione, in quanto lo statuto non disponga un diverso impiego del patrimonio della società disciolta.
3    Sono salvi i privilegi accordati dallo statuto a determinate categorie di azioni.
CO e n. 20 seg. ad art. 675
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO; parimenti, von der Crone, op. cit., pag. 607 n. 26). In questo ambito, l'ufficio di revisione riveste una funzione centrale: esso deve verificare la correttezza e la legalità del bilancio, come base per la distribuzione dell'utile e confermare agli organi responsabili, ovvero l'assemblea generale degli azionisti, che è disponibile un utile di bilancio che può essere legalmente distribuito come dividendo dell'importo previsto (cfr. art. 728a cpv. 1
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 728a - 1 L'ufficio di revisione verifica se:
1    L'ufficio di revisione verifica se:
1  il conto annuale ed eventualmente il conto di gruppo siano conformi alle disposizioni legali, allo statuto e alla normativa tecnica prescelta;
2  la proposta del consiglio d'amministrazione all'assemblea generale sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio sia conforme alle disposizioni legali e allo statuto;
3  esista un sistema di controllo interno;
4  nelle società le cui azioni sono quotate in borsa, la relazione sulle retribuzioni sia conforme alle disposizioni legali e allo statuto.
2    Nell'eseguire la verifica e nel determinarne la portata l'ufficio di revisione tiene conto del sistema di controllo interno.
3    La gestione del consiglio d'amministrazione non è oggetto della verifica da parte dell'ufficio di revisione.
cifra 2 CO; art. 729a cpv. 1
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 729a - 1 L'ufficio di revisione verifica se vi siano fatti dai quali si deve dedurre che:
1    L'ufficio di revisione verifica se vi siano fatti dai quali si deve dedurre che:
1  il conto annuale non sia conforme alle disposizioni legali e allo statuto;
2  la proposta del consiglio d'amministrazione all'assemblea generale sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio non sia conforme alle disposizioni legali e allo statuto.
2    La verifica si limita a interrogazioni, ad atti di verifica analitici e ad adeguate verifiche di dettaglio.
3    La gestione del consiglio d'amministrazione non è oggetto della verifica da parte dell'ufficio di revisione.
cifra 2 CO). Le distribuzioni di dividendo non fondate su un bilancio annuale revisionato e approvato dall'ufficio di revisione sono illegali (cfr. sentenza del TF 4A_248/2012 del 7 gennaio 2013 consid. 3.2 con rinvii).

Tale è altresì il caso, allorquando la società libera semplicemente la parte bloccata delle riserve legali generali (art. 671
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 671 - 1 Sono assegnati alla riserva legale da capitale:
1    Sono assegnati alla riserva legale da capitale:
1  il ricavo proveniente dall'emissione di azioni sopra la pari, dedotte le spese d'emissione;
2  i versamenti non rimborsati su azioni annullate (art. 681 cpv. 2), in quanto non sia subita alcuna perdita sulle nuove azioni emesse;
3  altri conferimenti e versamenti suppletivi effettuati da titolari di titoli di partecipazione.
2    La riserva legale da capitale può essere rimborsata agli azionisti se le riserve legali da capitale e da utili, dedotte eventuali perdite, eccedono la metà del capitale azionario iscritto nel registro di commercio.
3    Le società il cui scopo consiste prevalentemente nella partecipazione ad altre imprese (società holding) possono rimborsare agli azionisti la riserva legale da capitale se quest'ultima e la riserva legale da utili eccedono il 20 per cento del capitale azionario iscritto nel registro di commercio.
4    Nel calcolare i valori soglia secondo i capoversi 2 e 3 non può essere tenuto conto della riserva legale da utili per azioni proprie in seno al gruppo (art. 659b) né della riserva legale da utili risultante da rivalutazioni (art. 725c).
CO) al fine di costituire un utile risultante dal bilancio, che di fatto invero non esiste. In virtù dell'art. 731 cpv. 3
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 731 - 1 Per le società obbligate a far verificare il conto annuale ed eventualmente il conto di gruppo da un ufficio di revisione, la relazione di revisione deve essere presentata prima che l'assemblea generale approvi il conto annuale e il conto di gruppo e decida sull'impiego dell'utile derivante dal bilancio.
1    Per le società obbligate a far verificare il conto annuale ed eventualmente il conto di gruppo da un ufficio di revisione, la relazione di revisione deve essere presentata prima che l'assemblea generale approvi il conto annuale e il conto di gruppo e decida sull'impiego dell'utile derivante dal bilancio.
2    In caso di revisione ordinaria, l'ufficio di revisione deve presenziare all'assemblea generale. Mediante decisione unanime, l'assemblea generale può rinunciare alla presenza dell'ufficio di revisione.
3    Se la necessaria relazione di revisione non è disponibile, le decisioni sull'approvazione del conto annuale e del conto di gruppo e sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio sono nulle. Se le disposizioni concernenti la presenza dell'ufficio di revisione sono disattese, tali decisioni sono impugnabili.
CO, la decisione sull'approvazione del conto annuale e del conto di gruppo e sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio è inoltre nulla, allorquando quest'ultima non è suffragata dalla necessaria relazione di revisione dell'ufficio di revisione ai sensi dell'art. 731 cpv. 1
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 731 - 1 Per le società obbligate a far verificare il conto annuale ed eventualmente il conto di gruppo da un ufficio di revisione, la relazione di revisione deve essere presentata prima che l'assemblea generale approvi il conto annuale e il conto di gruppo e decida sull'impiego dell'utile derivante dal bilancio.
1    Per le società obbligate a far verificare il conto annuale ed eventualmente il conto di gruppo da un ufficio di revisione, la relazione di revisione deve essere presentata prima che l'assemblea generale approvi il conto annuale e il conto di gruppo e decida sull'impiego dell'utile derivante dal bilancio.
2    In caso di revisione ordinaria, l'ufficio di revisione deve presenziare all'assemblea generale. Mediante decisione unanime, l'assemblea generale può rinunciare alla presenza dell'ufficio di revisione.
3    Se la necessaria relazione di revisione non è disponibile, le decisioni sull'approvazione del conto annuale e del conto di gruppo e sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio sono nulle. Se le disposizioni concernenti la presenza dell'ufficio di revisione sono disattese, tali decisioni sono impugnabili.
CO (cfr. Böckli, op. cit., pag. 1526 n. 547; Peter/Genequand/Cavadini, CR CO II, n. 19-20 ad art. 731
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 731 - 1 Per le società obbligate a far verificare il conto annuale ed eventualmente il conto di gruppo da un ufficio di revisione, la relazione di revisione deve essere presentata prima che l'assemblea generale approvi il conto annuale e il conto di gruppo e decida sull'impiego dell'utile derivante dal bilancio.
1    Per le società obbligate a far verificare il conto annuale ed eventualmente il conto di gruppo da un ufficio di revisione, la relazione di revisione deve essere presentata prima che l'assemblea generale approvi il conto annuale e il conto di gruppo e decida sull'impiego dell'utile derivante dal bilancio.
2    In caso di revisione ordinaria, l'ufficio di revisione deve presenziare all'assemblea generale. Mediante decisione unanime, l'assemblea generale può rinunciare alla presenza dell'ufficio di revisione.
3    Se la necessaria relazione di revisione non è disponibile, le decisioni sull'approvazione del conto annuale e del conto di gruppo e sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio sono nulle. Se le disposizioni concernenti la presenza dell'ufficio di revisione sono disattese, tali decisioni sono impugnabili.
CO; parimenti [altri esempi di nullità], Dubs/Truffer, BSK OR II, n. 16-16a ad art. 706b
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706b - Sono nulle in particolare le deliberazioni dell'assemblea generale che:
1  sopprimono o limitano il diritto di partecipare all'assemblea generale, il diritto di voto minimo, il diritto di proporre azione o altri diritti degli azionisti garantiti imperativamente dalla legge;
2  limitano i diritti di controllo degli azionisti oltre la misura ammessa dalla legge; o
3  non rispettano le strutture fondamentali della società anonima o violano le disposizioni sulla protezione del capitale.
CO;Peter/Cavadini, CR CO II, n. 12 ad art. 706b
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706b - Sono nulle in particolare le deliberazioni dell'assemblea generale che:
1  sopprimono o limitano il diritto di partecipare all'assemblea generale, il diritto di voto minimo, il diritto di proporre azione o altri diritti degli azionisti garantiti imperativamente dalla legge;
2  limitano i diritti di controllo degli azionisti oltre la misura ammessa dalla legge; o
3  non rispettano le strutture fondamentali della società anonima o violano le disposizioni sulla protezione del capitale.
CO).

Negli altri casi, ossia quando per il prelievo legale dell'utile vengono disattese delle mere formalità, la deliberazione dell'assemblea generale è invece solo annullabile ai sensi dell'art. 706
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706 - 1 Il consiglio d'amministrazione ed ogni azionista hanno il diritto di contestare davanti al giudice le deliberazioni dell'assemblea generale contrarie alla legge o allo statuto; l'azione è diretta contro la società.
1    Il consiglio d'amministrazione ed ogni azionista hanno il diritto di contestare davanti al giudice le deliberazioni dell'assemblea generale contrarie alla legge o allo statuto; l'azione è diretta contro la società.
2    Possono essere contestate in particolare le deliberazioni che:
1  sopprimono o limitano i diritti degli azionisti, in violazione della legge o dello statuto;
2  sopprimono o limitano incongruamente i diritti degli azionisti;
3  provocano per gli azionisti un'ineguaglianza di trattamento o un pregiudizio non giustificati dallo scopo della società;
4  sopprimono lo scopo lucrativo della società senza il consenso di tutti gli azionisti.560
3    e 4 ...561
5    L'annullamento per sentenza delle deliberazioni ha effetto per tutti gli azionisti.
CO, purché essa venga contestata entro due mesi dalla data dell'assemblea generale ex art. 706a cpv. 1
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706a - 1 Il diritto di contestare le deliberazioni si estingue se l'azione non è proposta entro due mesi dall'assemblea generale.
1    Il diritto di contestare le deliberazioni si estingue se l'azione non è proposta entro due mesi dall'assemblea generale.
2    Se l'azione è proposta dal consiglio d'amministrazione, il giudice designa un rappresentante della società.
3    ... 563
CO (cfr. consid. 4.4.4.1 del presente giudizio; sentenze del TAF
A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.4.2.4; A-570/2014 del 19 settembre 2014 consid. 4.7; Böckli, op. cit., pag. 1526 n. 547; Bahar/Peyer, ZK, n. 13 ad art. 660
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 660 - 1 Ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale degli utili risultanti dal bilancio, in quanto, secondo le disposizioni della legge e dello statuto, essi siano destinati ad essere ripartiti fra gli azionisti.
1    Ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale degli utili risultanti dal bilancio, in quanto, secondo le disposizioni della legge e dello statuto, essi siano destinati ad essere ripartiti fra gli azionisti.
2    Sciolta la società, ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale dell'avanzo della liquidazione, in quanto lo statuto non disponga un diverso impiego del patrimonio della società disciolta.
3    Sono salvi i privilegi accordati dallo statuto a determinate categorie di azioni.
CO).

4.4.5 Allorquando i presupposti cumulativi esposti al consid. 4.4.2 del presente giudizio non risultino adempiuti, la rinuncia ad una prestazione imponibile non comporta l'annullamento dell'assoggettamento all'imposta preventiva (cfr. Beusch, VStG-Kommentar, n. 18 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP).

In materia di dividendi, il Tribunale federale ha già avuto modo di sancire - sulla base della dottrina unanime (cfr. [in particolare] Pfund, op. cit., n. 1.11 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP; Bauer-Balmelli/Küpfer/Hochreutener, Die Praxis der Bundessteuern, Stempelabgaben und Verrechnungssteuer, Parte II, Vol. II, 2008, n. 18 e 22 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP; Beusch, VStG-Kommentar, n. 18 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP) - che se il dividendo deciso da una società è scaduto, l'imposta preventiva è dovuta anche se i soci rinunciano ulteriormente al versamento o annullano la deliberazione relativa alla ripartizione del beneficio (cfr. sentenza del TF 2C_115/2007 dell'11 febbraio 2008 consid. 4.1 con rinvii; cfr. parimenti sentenze del TF 2C_730/2013 del 4 febbraio 2014 consid. 3.5; 2C_116/2010 del 21 giugno 2010 consid. 2.2 [conferma giurisprudenza]). L'imposta preventiva è dovuta quand'anche la rinuncia intervenga prima della scadenza del credito d'imposta (cfr. art. 16 cpv. 1 lett. c
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 16 - 1 L'imposta preventiva scade:
1    L'imposta preventiva scade:
a  sugli interessi delle obbligazioni di cassa e degli averi di clienti presso banche o casse di risparmio svizzere: 30 giorni dopo la fine di ogni trimestre commerciale, per gli interessi maturati nel corso dello stesso;
b  ...
c  sugli altri redditi di capitali mobili, sulle vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD62 e sulle vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD: 30 giorni dopo che è sorto il credito fiscale (art. 12);
d  sulle prestazioni d'assicurazione: 30 giorni dopo la fine di ogni mese, per le prestazioni eseguite nel corso dello stesso.
2    Un interesse di mora è dovuto, senza diffida, sugli importi di imposta non ancora pagati alle scadenze stabilite dal capoverso 1. Il Dipartimento federale delle finanze stabilisce il tasso di interesse.63
2bis    Non è dovuto alcun interesse di mora se le condizioni materiali per l'adempimento dell'obbligazione fiscale sono soddisfatte mediante la notifica della prestazione imponibile conformemente a:
a  l'articolo 20 e le sue disposizioni d'esecuzione;
abis  l'articolo 20a e le sue disposizioni d'esecuzione; o
b  l'accordo internazionale applicabile nel singolo caso e le sue disposizioni d'esecuzione.65
3    Se il debitore è dichiarato fallito, o se trasferisce il domicilio o il luogo di soggiorno all'estero, l'imposta scade all'atto di tale dichiarazione o trasferimento.
LIP; sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.4.3.2).

In tale contesto, il Tribunale federale ha altresì precisato che la « Stornopraxis », sviluppata in rapporto alle prestazioni valutabili in denaro (cfr. per i dettagli, sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.4.3), non trova applicazione in caso di rinuncia da parte degli azionisti alla distribuzione di dividendi scaduti (cfr. sentenza del TF 2C_115/2007 dell'11 febbraio 2008 consid. 6.1 con rinvii; Beusch, VStG-Kommentar, n. 18 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP). Come visto (cfr. consid. 4.2.3 del presente giudizio), giusta l'art. 698 cpv. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 698 - 1 L'assemblea generale degli azionisti costituisce l'organo supremo della società anonima.
1    L'assemblea generale degli azionisti costituisce l'organo supremo della società anonima.
2    All'assemblea generale spettano i poteri intrasmissibili seguenti:524
1  l'approvazione e la modificazione dello statuto;
2  la nomina degli amministratori e dei membri dell'ufficio di revisione;
3  l'approvazione della relazione annuale e del conto di gruppo;
4  l'approvazione del conto annuale, come pure la deliberazione sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio, in modo particolare la determinazione del dividendo e della partecipazione agli utili;
5  la determinazione degli acconti sui dividendi e l'approvazione del conto intermedio necessario a tal fine;
6  la deliberazione sul rimborso della riserva legale da capitale;
7  il discarico ai membri del consiglio d'amministrazione;
8  la revoca della quotazione dei titoli di partecipazione della società;
9  le deliberazioni sopra le materie ad essa riservate dalla legge o dallo statuto.531
3    Nelle società le cui azioni sono quotate in borsa, all'assemblea generale spettano inoltre i poteri intrasmissibili seguenti:
1  l'elezione del presidente del consiglio d'amministrazione;
2  l'elezione dei membri del comitato di retribuzione;
3  l'elezione del rappresentante indipendente;
4  il voto sulle retribuzioni del consiglio d'amministrazione, della direzione e del consiglio consultivo.532
cifra 4 CO, la deliberazione circa la distribuzione del dividendo e l'approvazione dei conti spettano all'assemblea generale degli azionisti. La legge non contiene regole sull'annullamento di una deliberazione presa dall'assemblea generale. Tuttavia, considerato il fatto che la deliberazione relativa alla distribuzione di un dividendo è una competenza inalienabile dell'assemblea generale e conformemente al principio del parallelismo delle forme, solamente quest'ultima può annullare la deliberazione sulla distribuzione del dividendo. Un tale annullamento implica, inoltre, di principio la modifica dei conti della società. Ora, l'approvazione dei conti è ugualmente una competenza inalienabile dell'assemblea generale. Una decisione d'annullamento, che risulta dal cambiamento di idea della maggioranza degli azionisti, ha solamente effetto ex nunc e non ex tunc (cfr. sentenza del TF 2C_115/2007 dell'11 febbraio 2008 consid. 4.2; sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.4.3.2).

5.
In concreto, per il Tribunale si tratta essenzialmente di determinare se nel caso della società ricorrente vi sono i presupposti per annullare l'imposta preventiva in oggetto in correlazione con la nullità della deliberazione el 25 luglio 2011 dell'assemblea generale degli azionisti sulla distribuzione del dividendo di 100'000 franchi, decisa dall'assemblea straordinaria degli azionisti del 22 dicembre 2011. A tal fine, il Tribunale deve innanzitutto esaminare se la deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011, con cui è stata originariamente decisa la distribuzione del dividendo di 100'000 franchi, può essere considerata nulla ai sensi del diritto civile (cfr. consid. 4.4.2 del presente giudizio). Come visto (cfr. consid. 4.4.4.2 del presente giudizio), ai sensi dell'art. 706b
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706b - Sono nulle in particolare le deliberazioni dell'assemblea generale che:
1  sopprimono o limitano il diritto di partecipare all'assemblea generale, il diritto di voto minimo, il diritto di proporre azione o altri diritti degli azionisti garantiti imperativamente dalla legge;
2  limitano i diritti di controllo degli azionisti oltre la misura ammessa dalla legge; o
3  non rispettano le strutture fondamentali della società anonima o violano le disposizioni sulla protezione del capitale.
cifra 3 CO, è in particolare nulla la deliberazione dell'assemblea generale che viola le disposizioni sulla protezione del capitale, segnatamente le disposizioni sulla distribuzione dei dividendi: una deliberazione sulla distribuzione di dividendi è nulla, allorquando la stessa viene pronunciata senza che sussista il necessario capitale proprio liberamente disponibile - ovvero l'utile di bilancio e le riserve costituite a tale scopo - in violazione dell'art. 675 cpv. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO. In tale contesto, il Tribunale deve dunque in sostanza determinare se, tenuto conto dei vizi nei conti 2010 invocati dalla società ricorrente, è possibile ritenere che le disposizioni sulla protezione del capitale, in particolare quelle sulla distribuzione dei dividendi, sono state violate in maniera così grave da rendere nulla la deliberazione sulla distribuzione di dividendo.

5.1

5.1.1 Come visto (cfr. consid. 3 del presente giudizio), la società ricorrente sostiene che la deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011 relativa all'approvazione dei conti per l'esercizio 2010 e alla distribuzione di un dividendo di 100'000 franchi vada considerata come nulla. Più nel dettaglio, essa indica che il 22 dicembre 2011, l'assemblea generale degli azionisti ha annullato la predetta deliberazione e la distribuzione di dividendo, non essendoci invero alcun utile di bilancio distribuibile in violazione dell'art. 675 cpv. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO. In occasione di una revisione straordinaria dei conti 2010 sarebbero infatti emersi « gravi lacune ed errori nell'allestimento della contabilità per l'anno 2010 », a fronte delle quali la società ricorrente ha « provveduto ad effettuare le correzioni contabili necessarie », da cui sarebbe risultata « una perdita d'esercizio per l'anno 2010 di CHF 67'077 che non permette di pagare alcun dividendo ». A tal proposito, la ricorrente precisa che le misure di correzione contabile - qualificabili come misure necessarie di « Bilanzberichtigung » - che avrebbero condotto al conto annuale 2010 approvato in data 23 aprile 2012 avrebbero fatto parte di una serie di importanti ed eccezionali interventi interni alla società, a vari livelli e in diversi settori ed ambiti dell'azienda, in una situazione delicata tale da mettere a repentaglio la solidità finanziaria della società e la continuità aziendale. Nel periodo da fine estate 2011 e la primavera 2012 - da lei designati come periodo « di crisi » o « di emergenza » - il consiglio di amministrazione avrebbe dovuto fronteggiare molte difficoltà straordinarie e prendere una serie di misure anche drastiche, quali l'allontanamento del responsabile della contabilità, il signor I._______, l'esclusione dal consiglio d'amministrazione e il declassamento dell'allora CEO, il signor G._______, dalle proprie funzioni e competenze, la disdetta di relazioni di servizio con i consulenti contabili esterni della J._______, la sostituzione dell'ufficio di revisione H._______, ecc. Tali misure si sarebbero rese inevitabili, dopo che iniziali riscontri puntuali su incongruenze contabili e finanziarie, a seguito delle quali il consiglio d'amministrazione avrebbe ordinato la verifica integrale della situazione contabile societaria tramite il signor K._______ della L._______, avrebbero fatto emergere gravi lacune e mancanze nella tenuta contabile e nell'allestimento del conto annuale, in particolare dell'esercizio 2010. In tale contesto, la ricorrente ritiene, più che ogni singola registrazione correttiva (circa 420) effettuata sul conto annuale 2010, sarebbe determinante il risultato finale di questo processo correttivo,
ossia la versione approvata il 23 aprile 2012 che evidenzierebbe una situazione economia e patrimoniale completamente diversa (perdita di bilancio cumulata di fr. 138'737) da cui non risulterebbero utili distribuibili. Già da ciò risulterebbe la nullità della distribuzione di dividendo deliberata il 25 luglio 2011 (cfr. ricorso 2 giugno 2020, pagg. 3 e 7 seg.).

5.1.2 Nella decisione impugnata, l'autorità inferiore - preso atto di quanto indicato dalla ricorrente - ha ritenuto che per poter valutare se la deliberazione del 25 luglio 2011 dell'assemblea generale degli azionisti poteva essere considerata come nulla in ragione di una violazione delle disposizioni sulla protezione del capitale ex art. 706b
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706b - Sono nulle in particolare le deliberazioni dell'assemblea generale che:
1  sopprimono o limitano il diritto di partecipare all'assemblea generale, il diritto di voto minimo, il diritto di proporre azione o altri diritti degli azionisti garantiti imperativamente dalla legge;
2  limitano i diritti di controllo degli azionisti oltre la misura ammessa dalla legge; o
3  non rispettano le strutture fondamentali della società anonima o violano le disposizioni sulla protezione del capitale.
cifra 3 CO in combinato disposto con l'art. 675 cpv. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO, la stessa doveva analizzare se vi fossero gli estremi per procedere ad una rettifica del bilancio (« Bilanzberichtigung ») o se la prima versione della contabilità 2010 fosse già da considerarsi valida dal profilo del diritto contabile, ragione per la quale le scritture di correzione eseguite sarebbero fiscalmente irrilevanti in quanto qualificabili di una modifica del bilancio (« Bilanzänderung »). L'autorità inferiore ha sottolineato che « [...] Secondo giurisprudenza e dottrina, gli elementi sostanziali di un bilancio approvato dagli organi sociali e prodotto con la dichiarazione d'imposta, vincolano la società conformemente ai principi della buona fede. Una successiva modificazione degli elementi contabili è consentita solo quando ricorrano gli estremi della "Bilanzberichtigung", ovvero della rettifica del bilancio [...] ». A suo avviso, soltanto in presenza di un caso di rettifica del bilancio, la suddetta deliberazione potrebbe essere considerata come nulla (cfr. decisione impugnata, consid. 5.4). Per stabilire ciò, l'autorità inferiore si è soffermata in particolare su tre correzioni principali apportate alle voci del bilancio 2010 denominate « 128080 Lavori in corso » (una correzione) e « 200080 Ratei e risconti passivi » (due correzioni), così come concordato con la ricorrente, giungendo alla conclusione che si trattava di semplici modifiche di bilancio e non di rettifiche comportanti la nullità della deliberazione dell'assemblea generale (cfr. decisione impugnata, considd. 5.6.2-5.6.8).

5.2 Ora, prima di procedere ulteriormente nell'analisi il Tribunale osserva quanto segue. La questione qui litigiosa è quella della nullità eventuale della deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011 e non la questione a sapere se l'autorità fiscale è vincolata o meno ai conti 2010 depositati dalla società ricorrente. Di conseguenza, non è possibile applicare direttamente alla presente fattispecie la giurisprudenza e la dottrina concernenti le rettifiche di bilancio (« Bilanzberichtigungen ») e le modifiche di bilancio (« Bilanzänderungen »), come neppure il principio della rilevanza del bilancio commerciale (« Massgeblichkeitsprinzip ») ai sensi dell'art. 58 cpv. 1 lett. a
SR 642.11 Legge federale del 14 dicembre 1990 sull'imposta federale diretta (LIFD)
LIFD Art. 58 In generale - 1 Costituiscono utile netto imponibile:
1    Costituiscono utile netto imponibile:
a  il saldo del conto profitti e perdite, epurato dal riporto dell'anno precedente;
b  tutti i prelevamenti fatti prima del calcolo del saldo del conto profitti e perdite e non destinati alla copertura di spese riconosciute dall'uso commerciale, in particolare:
c  i ricavi non accreditati al conto profitti e perdite, compresi gli utili in capitale, di liquidazione e di rivalutazione, fatto salvo l'articolo 64. ...134
2    L'utile netto imponibile delle persone giuridiche che non tengono un conto profitti e perdite è determinato applicando per analogia il capoverso 1.
3    Le prestazioni che imprese miste di interesse pubblico procurano in modo preponderante a persone a loro vicine devono essere stimate al valore di mercato, al loro prezzo di costo aumentato di un margine adeguato o al loro prezzo di vendita finale diminuito di un margine di utile adeguato; il risultato di ciascuna impresa è adattato di conseguenza.
della legge federale del 14 dicembre 1990 sull'imposta federale diretta (LIFD, RS 642.11; cfr. al tal proposito, DTF 143 II 8 consid. 7.1; 141 II 83 considd. 3.1-3.4; sentenze del TF 2C_576/2020 del 17 agosto 2020 considd. 2.1 seg.; 2C_911/2013 e 2C_912/2013 del 26 agosto 2014 considd. 6.1.1 seg.; cfr. in tal senso, Pfund, op. cit., n. 1.20 ad art. 12
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
LIP). In effetti, dette regole sono state sviluppate per le imposte dirette e l'imposizione delle imprese, sicché possono essere applicate solo per analogia alla questione a sapere se i conti 2010 approvati dall'assemblea generale degli azionisti, così come revisionati e avvallati dall'ufficio di revisione, sono erronei a tal punto da rendere nulla la deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti sulla distribuzione di dividendo. Bisogna infatti ammettere in maniera ancora più restrittiva un errore implicante la nullità di una deliberazione dell'assemblea generale che un errore giustificante una rettifica di bilancio.

Ciò precisato, il Tribunale è nondimeno di avviso che nel valutare se i conti 2010 approvati dall'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011 erano intaccati di vizi talmente gravi da far ritenere le disposizioni sulla protezione del capitale come violate (in particolare, quelle sulla distribuzione di un dividendo di cui all'art. 675 cpv. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO), si possa comunque prendere in considerazione l'analisi dell'autorità inferiore e esaminare in particolare quanto risultante dalla verifica delle tre correzioni apportate alle voci del bilancio « 128080 Lavori in corso » (una correzione) e « 200080 Ratei e risconti passivi » (due correzioni), ovvero « [...] le poste di correzione principali che conducono la società a registrare una perdita anziché un utile di esercizio per l'anno contabile 2010 [...] » (cfr. decisione impugnata, consid. 5.6.2). Ciò appare qui ancor più opportuno, se si considera che è la stessa ricorrente - come da lei sottolineato nel suo ricorso (cfr. ricorso 2 giugno 2020, pagg. 6 e 9) - ad aver proposto all'autorità inferiore di concentrarsi su dette tre correzioni principali da lei apportate ai conti 2010:

- 128080 Lavori in corso

Bilancio 31 dicembre 2010 approvato il 25 luglio 2011: fr. 154'000.00

Bilancio 31 dicembre 2010 approvato il 23 aprile 2012: fr. 20'000.00

Per una differenza di: fr. 134'000.00

- 200080 Ratei e risconti passivi

Bilancio 31 dicembre 2010 approvato il 25 luglio 2011: fr. 136'123.00

Bilancio 31 dicembre 2010 approvato il 23 aprile 2012: fr. 211'250.00

Per una differenza di: fr. 75'127.00

Senza queste tre modifiche ai conti 2010 inizialmente approvati, la distribuzione di un dividendo di 100'000 franchi rimarrebbe contabilmente possibile, nonostante le altre modifiche.

5.3 Voce contabile n. 128080 « Lavori in corso » (riduzione dell'importo dei lavori in corso per l'anno 2010 da fr. 154'000 a fr. 20'000).

5.3.1

5.3.1.1 Nella decisione impugnata, per la voce contabile n. 128080 « Lavori in corso », l'autorità inferiore ha dapprima riassunto le spiegazioni fornite dalla società ricorrente a sostegno della riduzione da 154'000 franchi a 20'000 franchi: in fase di revisione del bilancio, si sarebbe rilevato che la ricorrente non disponeva di alcuna calcolazione analitica e di dettaglio per tale voce. Non essendo stata rilevata documentazione a supporto dell'importo esposto a bilancio, la ricorrente avrebbe semplicemente ritenuto che tale posizione fosse ingiustificata e quindi non riattivabile. Per tale motivo, il revisore - il signor K._______ - ha dunque stornato dal bilancio l'importi di ben 134'000 franchi, mantenendo soli 20'000 franchi, quest'ultimi da lui stesso dichiarati una semplice stima, non suffraga da alcun giustificativo (cfr. processo verbale [di seguito: PV] K._______ del 2 dicembre 2019, punto 3 [atto n. 26 dell'inc. AFC]).

Al riguardo, l'autorità inferiore ha poi indicato che nella dichiarazione di completezza indirizzata alla H._______, l'allora ufficio di revisione, il signor B._______, rappresentando il consiglio di amministrazione ha confermato firmando che i « lavori in corso al 31 dicembre 2010 sono relativi a prestazioni effettuate nel corso del 2010 ed il valore iscritto a bilancio al 31 dicembre 2010 per CHF 154'000 rappresenta effettivamente il ricavo di competenza dell'esercizio » (cfr. dichiarazione di completezza del 14 giugno 2011, punto 17 [atto n. 40 dell'inc. AFC]). Attraverso le sue verifiche, l'autorità inferiore ha rilevato una bizzarra incongruenza nell'agire della società per tale posta contabile. Di fatto, il medesimo revisore che ha effettuato lo storno dell'importo di 134'000 franchi nel periodo contabile 2010, per il periodo contabile successivo ha reso attenta la società « che considerata l'impossibilità di verifica dell'ammontare dei lavori in corso egli conferma che, qualora tale importo (n.d.r. CHF 140'000.00) non fosse corrispondente all'ammontare effettivo dei lavori incorso alla data del bilancio, bisognerebbe provvedere ad una diminuzione di tale importo con conseguente riduzione del risultato annuale presentato » (cfr. verbale dell'assemblea generale degli azionisti del 23 aprile 2012, punto 5 [atto n. 32 dell'inc. AFC]). Ciò nonostante, per l'esercizio contabile 2011, la ricorrente avrebbe deciso di ammettere e mantenere l'integralità della somma di 140'000 franchi nella voce di bilancio « Lavori in corso ». Essa indica poi che la chiusura e l'approvazione dei conti annuali 2010 e 2011 sarebbe avvenuta lo stesso giorno, durante l'assemblea generale degli azionisti del 23 aprile 2012. Ciò significherebbe che l'assenza di calcolazione analitica e di dettaglio per i « lavori in corso » fosse identica per i due periodi fiscali, ma che inspiegabilmente la ricorrente ha proceduto allo storno summenzionato di 134'000 franchi solo per il periodo contabile in esame. L'autorità inferiore ha poi indicato di non comprendere perché la motivazione dell'assenza di una contabilità analitica sia stata da lei usata solo per l'anno in cui ha richiesto la restituzione dell'imposta preventiva, ma non quello successivo. Essa ha dunque ritenuto che la ricorrente non sarebbe riuscita a provare né che la prima contabilizzazione dei lavori in corso fosse errata dal profilo del diritto contabile imperativo, né tantomeno che la scrittura di correzione fosse (più) corretta (cfr. decisione impugnata, consid. 5.6.4).

5.3.1.2 Nel suo ricorso, la società ricorrente contesta le conclusioni dell'autorità inferiore. Essa sottolinea che, come rilevato dall'autorità inferiore, con la voce « lavori in corso » vengono valorizzate a bilancio prestazioni di servizi non ancora conteggiate o concluse, cui viene riconosciuto un relativo valore economico e che detta voce va valutata in maniera prudenziale. La ricorrente indica poi di aver già fornito all'autorità inferiore tutte le spiegazioni disponibili in merito alla necessità di procedere alla correzione della voce « lavori in corso » da 154'000 franchi a 20'000 franchi, ribadendo in sostanza che, come riportato in vari documenti societari dell'epoca, in sede della sua verifica contabile il signor K._______ avrebbe constatato che non esistevano nella società la documentazione e le informazioni necessarie per una corretta e prudente delimitazione dei lavori in corso, come neppure una contabilità industriale e analitica per progetto, come si evincerebbe dalle trattande n. 1 e 5 del verbale dell'assemblea del 23 aprile 2012, in quanto tale strumento sarebbe stato introdotto solo successivamente nel 2012. In altre parole, con gli strumenti gestionali e contabili a sua disposizione, la ricorrente non sarebbe stata in grado di determinare e quantificare correttamente l'entità dei lavori in corso al 31 dicembre 2010, sicché si sarebbe imposto un approccio prudenziale nella definizione della variazione della voce contabile « lavori in corso », che è dunque stata integralmente stornata e considerata unicamente per progetti in corso di realizzazione per i quali la contabilizzazione si poteva giustificare in modo attendibile. Al riguardo, essa sottolinea che durante l'ispezione complementare del 2 dicembre 2019 il signor K._______ - interrogato al riguardo dall'autorità inferiore - avrebbe indicato che la valutazione dei lavori in corso al 31 dicembre 2010 in 20'000 franchi sarebbe avvenuta in base alla « pertinenza di lavori fatturati nel 2011 », mancando « una contabilità analitica che constatasse precisamente i lavori in corso » (cfr. PV K._______ del 2 dicembre 2019, punto 5). L'autorità inferiore non avrebbe però approfondito ulteriormente detta questione, né chiesto ulteriori ragguagli o richieste di complementi d'informazione per iscritto. La ricorrente precisa altresì che, la difficoltà nella validazione della predetta voce contabile sarebbe stata evidenziata anche con riferimento alla chiusura 2011 da parte del nuovo ufficio di revisione L._______. Essa ritiene poi che i motivi che hanno portato al mantenimento di tale posta a bilancio dell'esercizio 2011, nonostante la riserva espressa dal revisore, non andrebbero qui ulteriormente approfonditi. Né occorrerebbe indagare se
l'attivazione di 140'000 franchi possa essere anch'essa in contrasto con le norme imperative del CO o meno. A suo avviso, non sarebbe inoltre possibile fondarsi sulla dichiarazione di completezza dell'esercizio 2010 del signor B._______ all'attenzione dell'allora ufficio di revisione, H._______, né sul rapporto di revisione del 14 giugno 2011, per confermare l'esattezza della registrazione contabile di 154'000 franchi contenuta nei conti 2010 approvati dall'assemblea generale il 25 luglio 2011. La ricorrente ritiene che l'ufficio di revisione avrebbe senz'altro gravemente mancato ai propri doveri di diligenza derivanti dal mandato di revisione, inducendo ingiustamente in errore gli azionisti circa la reale situazione patrimoniale della società (cfr. ricorso 2 giugno 2020, pagg. 9-12).

5.3.1.3 Nella sua risposta, l'autorità inferiore ha ribadito quanto indicato nella decisione impugnata, puntualizzando quanto segue. A suo avviso, contrariamente a quanto affermato dalla ricorrente, pure i 20'000 franchi sarebbero frutto di una stima effettuata dal revisore al momento della correzione per nulla giustificati « in modo attendibile » (cfr. PV K._______ del 2 dicembre 2019, punto 5). Non disponendo punto di prove, l'autorità inferiore ha dunque concluso che la sostituzione di una stima con un'altra stima non fosse sufficiente a provare l'illegalità della prima versione dei conti. Nella sua valutazione, essa ha considerato il trattamento dei lavori in corso per l'anno 2011 come indizio a sfavore della ricorrente, in quanto nemmeno nel 2011 essa avrebbe disposto di una « contabilità individuale e analitica per progetto » e nemmeno allora la voce « Lavori in corso » sarebbe stata suffragata da più prove di quelle presenti per l'anno 2010. Malgrado ciò, la stima di 140'000 franchi non è stata sostituita con una somma inferiore, come per l'anno 2010. Un altro indizio da lei preso in considerazione, è la dichiarazione di completezza del 14 giugno 2011, nella quale il preciso importo di 154'000 franchi per l'anno 2010 è stato confermato. Al riguardo, l'autorità inferiore precisa che, a prescindere della finalità di tale dichiarazione, con la stessa la H._______, la quale tra l'altro aveva il mandato di revisione limitata, avrebbe portato efficacemente all'attenzione del Presidente del consiglio di amministrazione e azionista di peso della società ricorrente, il signor B._______, il preciso importo di 154'000 franchi, il quale l'ha confermato. Essa indica poi di non ritenere suo compito quello di verificare se il membro del consiglio di amministrazione - quale organo a cui spetta la supervisione ultima dell'organizzazione contabile e finanziaria, pur sapendo che la società non disponeva di meccanismi di controllo per progetto - abbia o meno fatto gli approfondimenti interni necessari prima di confermare tale importo. In assenza poi di prove circa l'eventuale causa promossa dalla società nei confronti dei revisori della H._______ contro la mala esecuzione del mandato di revisione, essa indica di essere convinta che l'ufficio di revisione abbia eseguito il suo lavoro nel rispetto della legge e del suo mandato di revisione limitata dei conti (cfr. risposta 7 settembre 2020, pag. 5 seg.).

5.3.1.4 Nella sua replica, rimandando al suo ricorso, la società ricorrente indica di considerare come non condivisibile dal punto di vista dei principi contabili l'argomentazione dell'autorità inferiore secondo cui, stima per stima, tanto varrebbe ritenere valida quella della prima versione di bilancio (di importo quasi 8 volte più alto, per altro). Essa ribadisce di aver già illustrato nel suo ricorso il procedimento con cui la valutazione in 20'000 franchi al 31 dicembre 2010 sarebbe stata giustificata. Detta posizione non avrebbe nulla a che vedere con i lavori in corso al 31 dicembre 2011. I lavori in corso dipenderebbero dall'andamento dei progetti e dai loro tempi di realizzazione, e potrebbero differenziare notevolmente di anno in anno: pur non avendo una contabilità di progetto in funzione, la ricorrente ritiene di aver potuto ricostruire in modo più preciso i singoli progetti in corso d'opera che giustificherebbero i lavori in corso d'importo più elevato al 31 dicembre 2011. A suo avviso quella effettuata sui lavori in corso sarebbe dunque una misura correttiva contabile, operata in scienza, coscienza e competenza dalle persone responsabili e andrebbe dunque riconosciuta anche ai fini dell'imposta preventiva. Essa precisa poi che le motivazioni che hanno portato alle operazioni correttive all'epoca dei fatti non sarebbero state « guidate » dalla prospettiva di poter argomentare la nullità della deliberazione della distribuzione del dividendo per i fini dell'imposta preventiva (cfr. replica 16 settembre 2020, pag. 3).

5.3.2

5.3.2.1 Al riguardo, il Tribunale rileva come quanto constatato dall'autorità inferiore risulti qui convincente alla luce degli atti dell'incarto. Di fatto, le spiegazioni fornite dalla società ricorrente secondo cui la stessa avrebbe corretto la voce contabile « Lavori in corso » nei conti 2010, riducendo l'importo di 154'000 franchi a 20'000 franchi, in considerazione di una valutazione più prudente rispetto a quella effettuata originariamente in assenza di calcolazione analitica e di dettaglio per tale voce di bilancio, non risultano infatti sufficienti a ritenere che la prima registrazione di 154'000 franchi fosse talmente sbagliata da dover essere corretta, poiché costitutiva di una violazione delle disposizioni sulla protezione del capitale.

5.3.2.2 Più nel dettaglio, come giustamente rilevato dall'autorità inferiore, sia nel caso dei 154'000 franchi che nel caso dei 20'000 franchi si è in presenza di una stima, non suffragata da giustificativi, così come confermato dal signor K._______ (cfr. PV K._______ del 2 dicembre 2019, punto 5 [atto n. 26 dell'inc. AFC]). Ora, il Tribunale è conscio che nel caso della voce contabile « Lavoro in corso » - trattandosi di una voce contabile « transitoria » relativa a delle prestazioni di servizi non ancora conteggiate ma già iniziate, cui viene comune comunque riconosciuto un valore economico sulla base del loro « costo di produzione » - si tratti per natura di un elemento di difficile valutazione, in quanto di principio non corredate da giustificativi inequivocabili, come giustamente sottolineato dalla ricorrente e dall'autorità inferiore. Nel sistema di contabilizzazione al momento della fatturazione, un problema particolare si pone infatti in relazione ai lavori o alle attività in corso, cioè ai servizi non ancora completati, soprattutto nei contratti che coprono un lungo periodo. In linea di principio, tali lavori in corso dovrebbero essere contabilizzati (cfr. sentenze del TF 2C_907/2012 del 22 maggio 2013 considd. 5.2.2-5.2.4; 2C_157/2010 del 12 dicembre 2010 considd. 4.1 e 4.2; 2A.196/1988 del 30 agosto 1989 consid. 3b; Robert Danon, in: Noël/Aubry Girardin [ed.], Commentaire Romand, Impôt fédéral direct, 2a ed. 2017 [di seguito: CR LIFD], n. 94 ad art. 58
SR 642.11 Legge federale del 14 dicembre 1990 sull'imposta federale diretta (LIFD)
LIFD Art. 58 In generale - 1 Costituiscono utile netto imponibile:
1    Costituiscono utile netto imponibile:
a  il saldo del conto profitti e perdite, epurato dal riporto dell'anno precedente;
b  tutti i prelevamenti fatti prima del calcolo del saldo del conto profitti e perdite e non destinati alla copertura di spese riconosciute dall'uso commerciale, in particolare:
c  i ricavi non accreditati al conto profitti e perdite, compresi gli utili in capitale, di liquidazione e di rivalutazione, fatto salvo l'articolo 64. ...134
2    L'utile netto imponibile delle persone giuridiche che non tengono un conto profitti e perdite è determinato applicando per analogia il capoverso 1.
3    Le prestazioni che imprese miste di interesse pubblico procurano in modo preponderante a persone a loro vicine devono essere stimate al valore di mercato, al loro prezzo di costo aumentato di un margine adeguato o al loro prezzo di vendita finale diminuito di un margine di utile adeguato; il risultato di ciascuna impresa è adattato di conseguenza.
LIFD; Xavier Oberson, Droit fiscal suisse, 5a ed. 2021, §7, pag. 138 n. 786; Peter Locher, Kommentar zum DBG, I. Teil, 2a ed. 2019, n. 75 ad art. 18
SR 642.11 Legge federale del 14 dicembre 1990 sull'imposta federale diretta (LIFD)
LIFD Art. 18 Principio - 1 Sono imponibili tutti i proventi dall'esercizio di un'impresa, commerciale, industriale, artigianale, agricola o forestale, da una libera professione e da ogni altra attività lucrativa indipendente.
1    Sono imponibili tutti i proventi dall'esercizio di un'impresa, commerciale, industriale, artigianale, agricola o forestale, da una libera professione e da ogni altra attività lucrativa indipendente.
2    Fanno parte dei proventi da attività indipendente anche tutti gli utili in capitale conseguiti mediante alienazione, realizzazione o rivalutazione contabile di elementi della sostanza commerciale. Il trasferimento di questi elementi nella sostanza privata o in imprese o stabilimenti d'impresa siti all'estero è equiparato all'alienazione. La sostanza commerciale comprende tutti i valori patrimoniali che servono integralmente o in modo preponderante all'attività lucrativa indipendente; lo stesso dicasi delle partecipazioni di almeno il 20 per cento al capitale azionario o al capitale sociale di una società di capitali o di una società cooperativa, purché il proprietario le dichiari come sostanza commerciale al momento del loro acquisto. Rimane salvo l'articolo 18b.30
3    L'articolo 58 s'applica per analogia ai contribuenti che tengono una contabilità in buona e debita forma.
4    Gli utili conseguiti con l'alienazione di fondi agricoli e silvicoli rientrano nel reddito imponibile sino a concorrenza delle spese d'investimento.
LIFD; cfr. vecchio art. 666 cpv. 1
SR 642.11 Legge federale del 14 dicembre 1990 sull'imposta federale diretta (LIFD)
LIFD Art. 18 Principio - 1 Sono imponibili tutti i proventi dall'esercizio di un'impresa, commerciale, industriale, artigianale, agricola o forestale, da una libera professione e da ogni altra attività lucrativa indipendente.
1    Sono imponibili tutti i proventi dall'esercizio di un'impresa, commerciale, industriale, artigianale, agricola o forestale, da una libera professione e da ogni altra attività lucrativa indipendente.
2    Fanno parte dei proventi da attività indipendente anche tutti gli utili in capitale conseguiti mediante alienazione, realizzazione o rivalutazione contabile di elementi della sostanza commerciale. Il trasferimento di questi elementi nella sostanza privata o in imprese o stabilimenti d'impresa siti all'estero è equiparato all'alienazione. La sostanza commerciale comprende tutti i valori patrimoniali che servono integralmente o in modo preponderante all'attività lucrativa indipendente; lo stesso dicasi delle partecipazioni di almeno il 20 per cento al capitale azionario o al capitale sociale di una società di capitali o di una società cooperativa, purché il proprietario le dichiari come sostanza commerciale al momento del loro acquisto. Rimane salvo l'articolo 18b.30
3    L'articolo 58 s'applica per analogia ai contribuenti che tengono una contabilità in buona e debita forma.
4    Gli utili conseguiti con l'alienazione di fondi agricoli e silvicoli rientrano nel reddito imponibile sino a concorrenza delle spese d'investimento.
CO [RU 1992 733], abrogato con la revisione del 23 dicembre 2011 [RU 2012 6679] e gli attuali art. 959a cpv. 1 lett. d
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 959a - 1 Negli attivi del bilancio devono figurare, in ordine di liquidità decrescente, separatamente e nella sequenza qui appresso, almeno le poste seguenti:
1    Negli attivi del bilancio devono figurare, in ordine di liquidità decrescente, separatamente e nella sequenza qui appresso, almeno le poste seguenti:
1  attivo circolante:
1a  liquidità e attivi quotati in borsa detenuti a breve termine,
1b  crediti da forniture e prestazioni,
1c  altri crediti a breve termine,
1d  scorte e prestazioni di servizi non fatturate,
1e  ratei e risconti attivi;
2  attivo fisso:
2a  immobilizzazioni finanziarie,
2b  partecipazioni,
2c  immobilizzazioni materiali,
2d  immobilizzazioni immateriali,
2e  capitale sociale o capitale della fondazione non versato.
2    Nei passivi del bilancio devono figurare, in ordine di esigibilità decrescente, separatamente e nella sequenza qui appresso, almeno le poste seguenti:
1  capitale di terzi a breve termine:
1a  debiti per forniture e prestazioni,
1b  debiti onerosi a breve termine,
1c  altri debiti a breve termine,
1d  ratei e risconti passivi;
2  capitale di terzi a lungo termine:
2a  debiti onerosi a lungo termine,
2b  altri debiti a lungo termine,
2c  accantonamenti e poste analoghe previste dalla legge;
3  capitale proprio:
3a  capitale sociale o capitale della fondazione, se del caso suddiviso per categoria di diritti di partecipazione,
3b  riserva legale da capitale,
3c  riserva legale da utili,
3d  riserve facoltative da utili,
3e  proprie quote del capitale, da iscriversi quale posta negativa,
3f  utile o perdita riportati, da iscriversi quale posta negativa,
3g  utile o perdita dell'esercizio, da iscriversi quale posta negativa.
3    Il bilancio o l'allegato devono contenere altre poste qualora ciò sia importante ai fini della valutazione della situazione patrimoniale o finanziaria da parte di terzi o usuale nel settore d'attività dell'impresa.
4    I crediti e i debiti nei confronti dei partecipanti diretti o indiretti, degli organi e delle imprese nelle quali è detenuta direttamente o indirettamente una partecipazione devono essere indicati separatamente nel bilancio o nell'allegato.
e art. 958b
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 958b - 1 Costi e ricavi sono correlati sotto il profilo temporale e materiale.
1    Costi e ricavi sono correlati sotto il profilo temporale e materiale.
2    Se l'importo netto dei ricavi da forniture e prestazioni o i ricavi finanziari non eccedono 100 000 franchi, si può derogare al principio della correlazione temporale, limitandosi a tenere la contabilità delle entrate e delle uscite.
3    Se i conti non sono redatti in franchi, il corso medio annuale è decisivo per stabilire il valore secondo il capoverso 2.782
CO). La difficoltà, tuttavia, sta nel modo in cui viene calcolato il reddito generato (cfr. sentenze del TF 2C_907/2012 del 22 maggio 2013 consid. 5.2.3; 2C_157/2010 del 12 dicembre 2010 considd. 4.2 e 4.3; 2P.3/2002 del 3 aprile 2002 consid. 2c). Secondo la giurisprudenza del Tribunale federale, le attività in corso devono essere valutate al loro valore di produzione (« costo di produzione ») e non al valore della loro fatturazione prevista, tranne nel caso di un ritardo artificiale nella fatturazione (cfr. sentenza del TF 2C_907/2012 del 22 maggio 2013 consid. 5.2.3). Tuttavia, il « costo di produzione » può essere definito più o meno precisamente. A livello cantonale, sono spesso utilizzate le valutazioni forfettarie (cfr. per degli esempi, sentenza del TF 2C_157/2010 del 12 dicembre 2010 consid. 4.3).

Ciò precisato, poiché la società ricorrente sostiene che la prima valutazione di 154'000 franchi sarebbe sbagliata, la stessa non può però limitarsi a sostenere tale evenienza, senza suffragare minimamente detta correzione, l'onere probatorio incombendo a quest'ultima. Nella misura in cui è la ricorrente a richiedere la restituzione dell'imposta preventiva di 35'000 franchi da lei versata in correlazione alla distribuzione di dividendo di 100'000 franchi deliberata dall'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011, invocandone la nullità, spetta infatti a lei provare la sussistenza di un caso di nullità e, se non dovesse riuscirci, sopportarne le conseguenze (cfr. consid. 2.3 del presente giudizio). Concretamente, spetta alla ricorrente provare la sussistenza di vizi gravi nei conti 2010 - segnatamente producendo i relativi giustificativi contabili - tali da far ritenere che le disposizioni sulla protezione del capitale relative alla distribuzione dei dividendi sono state violate, sicché non era possibile deliberare il dividendo di 100'000 franchi. Ciò a maggior ragione, se - come in concreto (cfr. consid. 5.3.2.3 del presente giudizio) - l'ufficio di revisione ha formalmente confermato la conformità dei conti 2010 alle disposizioni legali e statutarie, prima della deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti relativa alla distribuzione di dividendo, qui litigiosa.

In tale contesto, i rimproveri espressi nei confronti dell'autorità inferiore in merito all'asserita assenza di richiesta di giustificativi o spiegazioni ulteriori a seguito dell'ultima ispezione esperita nel 2019, non le sono di alcun aiuto, tanto più che non sono giustificati. Da un esame degli atti dell'incarto, risulta infatti che l'autorità inferiore ha chiesto a più riprese alla ricorrente di produrre i documenti giustificativi comprovanti tutte le modifiche da essa apportate ai conti 2010 (cfr. segnatamente scritti 16 luglio 2018 [doc. I della ricorrente], 1° novembre 2019 [atto n. 8 dell'inc. AFC], 25 novembre 2019 [atto n. 6 dell'inc. AFC], ecc.). Risulta altresì che la ricorrente non è però stata in grado di dare seguito a tale richiesta, tant'è che è lei stessa ad aver indicato all'autorità inferiore nel suo scritto 14 novembre 2019 (cfr. atto n. 7 dell'inc. AFC, pag. 2) di non essere in grado di produrre in maniera esaustiva tutti i giustificativi di tutte le correzioni apportate ai conti 2010:

« [...] non siamo stati, né lo siamo oggi, in grado di fornirvi tutte le informazioni ed i dettagli richiesti per tutte le modifiche, anche perché la ricostruzione integrale, nonostante i notevoli sforzi profusi, non ci e stata possibile. Vogliamo sottolineare che alcune di queste registrazioni correttive non sono avvenute sulla base di elementi formali, ma sono risultate da un apprezzamento coscienzioso e prudenziale operato dai responsabili della società, in considerazione delle informazioni e delle conoscenze a loro note dell'attività societaria, nell'esercizio della propria responsabilità e competenza in un contesto aziendale d'emergenza in cui si sono trovati a gestire e risolvere una situazione complessa e delicata, non solo a livello societario e finanziario, ma anche a livello personale ed umano [...] ».

5.3.2.3 Ciò sancito, il Tribunale rileva che l'esattezza dell'importo di 154'000 franchi è stata confermata dal signor B._______ nella dichiarazione di completezza del 14 giugno 2011 indirizzata alla H._______, ovvero l'allora ufficio di revisione (cfr. citato atto, punto 17 [atto n. 40 dell'inc. AFC]; parimenti consid. 5.3.1.1 del presente giudizio). Il 14 giugno 2011, detto ufficio di revisione ha a sua volta approvato i conti 2010 (cfr. rapporto di revisione limitata del 14 giugno 2011, pag. 2 [atto n. 43 dell'inc. AFC]), precisando quanto segue:

« [...] Sulla base della nostra revisione non abbiamo rilevato fatti che ci possano fare ritenere che il conto annuale riscontrante un utile di bilancio di CHF 109'171, come pure la proposta d'impiego dell'utile di bilancio, non siano conformi alle disposizioni legali e statutarie [...] ».

Ora, se è vero che la dichiarazione di completezza non esime l'ufficio di revisione dall'effettuare le verifiche necessarie dei conti 2010, nulla agli atti permette tuttavia di ritenere che lo stesso non avrebbe ottemperato ai suoi compiti legali o che il signor B._______ avrebbe dato a quest'ultimo delle indicazioni non corrispondenti al vero. Non essendoci agli atti prova alcuna di una condanna penale o civile dell'ufficio di revisione attestante un suo agire non conforme alle disposizioni legali, rispettivamente di una causa penale o civile pendente nei suoi confronti per tali ragioni, il Tribunale non ha infatti motivo di dubitare della correttezza del suo operato.

Se è vero poi che dal verbale dell'assemblea straordinaria degli azionisti del 22 dicembre 2011 (cfr. atto n. 36 dell'inc. AFC) si apprende che determinate persone sono state allontanate dalla società ricorrente (segnatamente, il licenziamento del CFO, il signor I._______), ciò non prova tuttavia automaticamente che la registrazione di 154'000 franchi - così come tutte le altre registrazioni modificate dalla ricorrente nei conti 2010 - sia sbagliata o insostenibile, a tal punto da far ritenere la sussistenza di una violazione grave delle disposizioni sulla protezione del capitale. Può darsi che la nuova registrazione sia molto più prudente rispetto alla prima. Ciò non significa tuttavia ancora che la prima debba automaticamente essere considerata come sbagliata, tanto più che in entrambi i casi si tratta di una stima, non suffragata dalla necessaria documentazione.

5.3.2.4 Un ulteriore elemento a sfavore della ricorrente è il fatto che la voce contabile « Lavoro in corso » è stata da lei ridotta prudenzialmente da 154'000 franchi a 20'000 franchi unicamente nei conti 2010, ma non nei conti 2011 ove è stato registrato un importo di 140'000 franchi (cfr. conto annuale 2011 [atto n. 41 dell'inc. AFC]), ciò malgrado le raccomandazioni del nuovo ufficio di revisione di procedere anche per l'anno 2011 ad una valutazione più prudente, così come risultante dal punto n. 5 del verbale dell'assemblea generale degli azionisti del 23 aprile 2012 (cfr. atto n. 32 dell'inc. AFC; parimenti consid. 5.3.1.1 del presente giudizio). Ora però, in data 23 aprile 2012 l'assemblea generale degli azionisti ha confermato tale dato. In tale frangente, non si vede per quale motivo solo il dato 2010 sia stato corretto, ma non quello 2011. Contrariamente a quanto sostenuto dalla società ricorrente, il Tribunale ritiene che sia a giusto titolo che l'autorità inferiore abbia tenuto conto di quanto risultante dai conti 2011, per valutare la plausibilità della correzione apportata ai conti 2010.

I lavori in corso sono naturalmente legati al fatturato di un'impresa, anche se questo legame non è matematico. Così, la prassi e la giurisprudenza (cfr. sentenza del TF 2C_810/2017 del 16 agosto 2018 consid. 6.5) ammettono di prendere in considerazione una frazione (per esempio 1/8) della cifra d'affari realizzata nell'esercizio per valutare i lavori in corso del periodo. Tuttavia, tra l'esercizio 2010 (anche dopo le modifiche al bilancio e al conto economico) e l'esercizio 2011, il fatturato è rimasto stabile a circa 3,7 milioni di franchi. In questo contesto, è ancora più difficile capire la valutazione a posteriori dei lavori in corso per il 2010 a 20'000 franchi, allorquando per l'anno successivo, per un fatturato comparabile, i lavori in corso sarebbero di 120'000 franchi.

5.3.2.5 In definitiva, nulla permette di considerare che la contabilizzazione nei conti 2010, sotto la voce contabile « Lavori in corso », di un importo di 154'000 franchi piuttosto che di 20'000 franchi, costituisca nel caso concreto una violazione così grave delle regole contabili, sicché la deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011, presa sulla base del rapporto di revisione del 14 giugno 2011 che approva i conti e la distribuzione, non può essere considerata nulla ab ovo.

5.4 Voce contabile n. 200080 « Ratei e risconti passivi » (spostamento della registrazione contabile della fattura n. 201001250 della M._______ di fr. 54'000 dai conti 2010 ai conti 2011).

5.4.1

5.4.1.1 Nella decisione impugnata, nella nuova versione dei conti per il periodo contabile 2010, alla voce n. 200080 denominata « Ratei e risconti passivi », l'autorità inferiore ha constatato la registrazione della fattura n. 201001250 emessa dalla società ricorrente in data 30 novembre 2010 nei confronti della società M._______, per un importo di 54'000 franchi (al netto di IVA). Tale fattura risulterebbe essere stata spedita con condizione di pagamento di 30 giorni dalla sua data. Dinanzi all'autorità inferiore, la ricorrente ha dichiarato che il ricavo derivante da tale fattura sarebbe di competenza dell'esercizio contabile 2011 e non, come riportato sulla stessa, dell'esercizio contabile 2010, cosicché avrebbe proceduto allo spostamento nell'esercizio contabile 2011 di quest'ultima. La ricorrente si sarebbe però limitata ad affermare ciò senza comprovare tale evenienza. A suo avviso, l'annotazione a mano sulla fattura « lavori 2011 » sarebbe insufficiente a giustificare la decisione di spostare l'intero importo di 54'400 franchi dall'anno contabile 2010 all'anno contabile 2011. In assenza di giustificativi, l'autorità inferiore ha dunque ritenuto detta correzione come non sufficientemente comprovata. A suo parere, parrebbe trattarsi di una correzione che ha sostituito una scrittura corretta con una di pertinenza di un altro periodo contabile (cfr. decisione impugnata, consid. 5.6.5.1).

5.4.1.2 Nel suo ricorso, la società ricorrente indica che la questione puntuale della fattura M._______ non sarebbe sostanzialmente mai stata tema di discussione con l'autorità inferiore, in ogni caso non in modo espressamente dedicato o mediante la richiesta di informazioni e documenti di prova integrativi, come invece sarebbe stato il caso per altre poste, non contestate nella decisione impugnata, per le quali essa ha dovuto fornire complementi informativi. Per tale motivo, la ricorrente aveva ritenuto di aver sufficientemente documentato e giustificato le correzioni contabili, avendola fra l'altro anche recepita nella distinta consegnata il 2 dicembre 2019, allegando una copia della fattura e specificando quanto segue:

« [...] Dall'analisi delle fatture emesse e dei contratti con i clienti e risultato che alla M._______ è stata mandata una fattura per prestazioni nell'anno 2010 ma la cui pertinenza era l'anno 2011. Trattandosi di un ricavo anticipato lo stesso è stato sospeso a risconto passivo e poi sciolto nell'anno 2011 quando sono state effettivamente fornite le prestazioni ed i prodotti [...] ».

Ciò premesso, in merito alla predetta fattura la ricorrente spiega quanto segue. Essa indica che la M._______ era una società anonima a cui era affidata la creazione, la messa in funzione e la gestione della banca dati ufficiale del turismo ticinese, quindi la piattaforma Internet dello stesso, nonché di curarne la distribuzione dei contenuti. Essa era detenuta da vari enti privati e pubblici del settore turistico, ed e stata assorbita nel 2019 nella N._______, mediante fusione. A mente della ricorrente l'emissione anticipata della fattura in questione nell'anno 2010 sarebbe stata espressamente richiesta da parte della M._______, verosimilmente per « finalità di budget », ossia per giustificare le necessità di finanziamento corrente ai fini della pianificazione budgetaria degli anni seguenti. Essa precisa che non si tratterebbe di una prassi isolata e che non sarebbe stata la prima volta che la cliente esprimeva una simile esigenza e che ad ogni modo la società ricorrente tenderebbe quando possibile ad anticipare la fatturazione rispetto allo svolgimento delle prestazioni. lnoltre la M._______ sarebbe uno fra i principali clienti della ricorrente in quegli anni e sarebbe dunque stato normale che si cercasse di accontentare determinate esigenze. La ricorrente indica che le prestazioni inerenti a tale fattura sarebbero comunque state effettuate per l'appunto solo nel corso dell'anno 2011, ragion per cui si imponeva la corretta delimitazione temporale e materiale del relative ricavo, come imposto dal principio contabile enunciato all'art. 958b cpv. 1
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 958b - 1 Costi e ricavi sono correlati sotto il profilo temporale e materiale.
1    Costi e ricavi sono correlati sotto il profilo temporale e materiale.
2    Se l'importo netto dei ricavi da forniture e prestazioni o i ricavi finanziari non eccedono 100 000 franchi, si può derogare al principio della correlazione temporale, limitandosi a tenere la contabilità delle entrate e delle uscite.
3    Se i conti non sono redatti in franchi, il corso medio annuale è decisivo per stabilire il valore secondo il capoverso 2.782
CO. Prova ne sarebbe che anche il pagamento della fattura sarebbe avvenuto nell'anno di effettiva competenza, ossia in data 30 dicembre 2011, ossia 13 mesi dopo l'emissione della fattura anticipata (cfr. ricorso 2 giugno 2020, pagg. 12-13).

5.4.1.3 Nella sua risposta, l'autorità inferiore indica di ritenere che nel suo ricorso la ricorrente avrebbe ammesso di avere emesso una fattura fasulla, ovvero di facciata attinente all'anno 2010, ma de facto pertinente a quello successivo. A suo avviso, questa contabilizzazione sarebbe avvenuta in piena coscienza e intenzione, volendo la società ricorrente cercare di « accontentare determinate esigenze » di un suo importante cliente. lnoltre, secondo quanto indicato dalla società ricorrente « non si trattava di una prassi isolata », e perciò tale comportamento sarebbe « normale ». Essa ha poi rilevato che la ricorrente non contesterebbe che la fattura in discussione, così come redatta, sarebbe di pertinenza del 2010. Essa sarebbe tuttavia da considerare predatata e in realtà attinente al periodo successivo. L'autorità inferiore sottolinea che, in base all'art. 958c cpv. 1
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 958c - 1 La presentazione dei conti è retta in particolare dai principi seguenti:
1    La presentazione dei conti è retta in particolare dai principi seguenti:
1  la chiarezza e la comprensibilità;
2  la completezza;
3  l'affidabilità;
4  l'essenzialità;
5  la prudenza;
6  la continuità nella presentazione e nei criteri di valutazione;
7  il divieto di compensare attivi e passivi come pure costi e ricavi.
2    La situazione delle singole poste del bilancio e dell'allegato è documentata mediante un inventario o in altro modo.
3    La presentazione dei conti è adeguata alle particolarità dell'impresa e del ramo in cui essa opera, nel rispetto del contenuto minimo prescritto dalla legge.
cifra 3 CO, come qualsiasi terzo, essa avrebbe il diritto di affidarsi alla veridicità della contabilità redatta, revisionata e approvata di una società. Sarebbe dunque inaccettabile che una società emetta, per di più sistematicamente ed intenzionalmente, delle fatture predatate. A tal proposito, l'autorità inferiore ha precisato che non spetta a lei valutare se una fattura palesemente di pertinenza di un periodo fiscale, in realtà sia riferita a un altro e non è in qualsiasi caso tollerabile che la società possa trarre da questo comportamento un qualsiasi vantaggio legale. Per finire, essa ha indicato di ritenere sorprendente che il patrocinatore della ricorrente, dopo essersi lamentato delle reiterate (e a suo dire inutili) richieste dell'autorità inferiore di produrre tutta la documentazione atta a provare le correzioni dei conti, abbia prodotto dei nuovi documenti sostenendo che l'autorità inferiore avrebbe dovuto richiederli in maniera più puntuale. L'autorità inferiore è infatti partita dal presupposto che dopo le ripetute richieste non ci fossero altri documenti disponibili. Tanto più ch'essa si è focalizzata segnatamente sulla voce « Ratei/Transitori passivi » proprio su proposta della ricorrente (cfr. risposta 7 settembre 2020, pag. 6).

5.4.1.4 Nella sua replica, la ricorrente contesta recisamente le accuse dell'autorità inferiore sull'asserita natura « fasulla » della fattura alla M._______. Essa indica che, come spiegato nel ricorso, si tratterebbe di una modalità di fatturazione richiesta dalla committente (ente pubblico) e relativa a prestazioni già deliberate, programmate e poi effettivamente finalizzate da lei finalizzate l'anno seguente. Essa precisa che per lei sarebbe inoltre usuale fatturare il 30-50% del valore di progetto dopo la firma del contratto. Sarebbe dunque anche contabilmente ineccepibile la delimitazione temporale effettuata con l'addebito a conto economico della posta di transitorio (cfr. replica 16 settembre 2020, pag. 3).

5.4.2 A tal proposito, il Tribunale rileva che pure per la predetta registrazione contabile, lo stesso è di medesimo avviso dell'autorità inferiore. Da un esame degli atti, risulta chiaramente che la fattura della M._______ (cfr. doc. T prodotto dalla ricorrente) per un importo totale di 54'000 franchi è datata 30 novembre 2010, pagabile entro 30 giorni dalla sua emissione. Ne consegue che il pagamento di detta fattura doveva avvenire formalmente nell'anno 2010 e non nell'anno 2011. Per tale motivo, è a giusto titolo che la predetta fattura è stata registrata sotto la voce contabile « Ratei e risconti passivi » nei conti 2010 e non nei conti 2011. In tale frangente, la semplice annotazione a mano sulla fattura « Lavori 2011 », apposta da una persona non meglio precisata, non è un elemento sufficiente tale da fare ritenere che la fattura debba essere attribuita all'anno 2011 e non all'anno 2010. I motivi che hanno spinto la società ricorrente ad emettere detta fattura in data 30 novembre 2010 sono qui ininfluenti. Poco importa dunque sapere se si tratta di una fattura emessa « anticipatamente » rispetto all'effettiva erogazione dei servizi oppure di una fattura « fittizia » ai fini degli accordi presi o meno con la società M._______. Rimane il fatto che detta fattura, visto il suo contenuto, risulta formalmente di pertinenza dei conti 2010. In assenza di giustificativi o documenti comprovanti la prassi in essere tra la ricorrente e la M._______, rispettivamente gli accordi presi in merito ai servizi oggetto della fattura 30 novembre 2010, il Tribunale non intravvede alcun valido motivo per ritenere che detta registrazione sia stata fatta in violazione delle disposizioni sulla protezione del capitale.

Ora, lo si ribadisce ancora, oggetto del litigio non è la questione a sapere come, secondo le regole del diritto contabile, questa fattura dovrebbe essere contabilizzata, bensì unicamente la questione a sapere se l'omissione della scrittura transitoria negli iniziali conti 2010 costituisce una tale violazione di queste regole da rendere conseguentemente nulla la deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011.

Anche in questo caso, le critiche mosse dalla ricorrente nei confronti dell'autorità inferiore, circa il fatto che non le avrebbe chiesto i documenti giustificativi od ulteriori ragguagli, non le sono qui di alcun aiuto. Come detto per la voce contabile « lavori in corso », a cui si rinviano le parti per i dettagli (cfr. consid. 5.3.2.2 del presente giudizio), spettava infatti alla ricorrente produrre i documenti destinati a provare la gravità del vizio nei conti 2010, dal momento che è lei a sostenere che la fattura è di rilevanza dell'anno 2011. Non essendo stata in grado di farlo, essa ne deve sopportare le conseguenze.

5.5 Voce contabile « Ratei e risconti passivi » (aggiunta ai conti 2010 della nuova registrazione contabile « Accantonamento ferie » di fr. 61'400).

5.5.1

5.5.1.1 Nella decisione impugnata, sempre alla voce « Ratei e risconti passivi », l'autorità inferiore ha analizzato la nuova registrazione contabile denominata « Accantonamento ferie » (il cui conto di contropartita è nominato « altri costi del personale ») dell'ammontare di 61'400 franchi. A tal proposito, l'autorità inferiore indica che la società ricorrente non avrebbe fornito alcun dettaglio riguardo tale importo. Essa indica che la ricorrente le avrebbe indicato che la somma di 61'400 franchi sarebbe stata definita sulla base di una stima per rapporto ai periodi contabili successivi, in particolare a quello del 2012. Tuttavia, nella dichiarazione di completezza indirizzata alla H._______, l'allora ufficio di revisione, rappresentando il consiglio di amministrazione avrebbe confermato firmando che « il costo del personale al 31 dicembre 2010 per complessivi 2'244'738 franchi risulta completo » e che « il suo valore rappresenta effettivamente il costo di competenza d'esercizio ». Trattandosi di una semplice stima, basata su un periodo contabile futuro e in assenza di prove a sostegno di tale modifica, l'autorità inferiore ha dunque ritenuto detta correzione come non sufficientemente comprovata (cfr. decisione impugnata, consid. 5.6.5).

5.5.1.2 Nel suo ricorso, la ricorrente lamenta che la predetta registrazione contabile non sarebbe stata approfondita in contradditorio in occasione delle ispezioni o nell'ambito delle richieste di complementi informativi scritti richiesti dall'autorità inferiore. Per tale motivo, essa aveva ritenuto di aver sufficientemente giustificato detta correzione, avendola peraltro recepita pure nella distinta consegnata di cui al doc. P, in cui constatava nella relativa rubrica « nel bilancio H._______ non figurava alcun accantonamento per ferie accumulate e non consumate da parte dei dipendenti » e che « l'analisi delle ferie ha evidenziato come vi fosse un accumulo di ferie non usufruite / consumate da parte dei dipendenti. La valorizzazione delle ore/giorni ha portato alla quantificazione, e conseguente contabilizzazione, del debito accumulato per ferie non usufruite per un ammontare di CHF 61'400 ». La ricorrente precisa che nel caso della voce contabile « accantonamento ferie » si tratterebbe di una posta di transitorio passivo e, di fatto, di un effettivo debito della società alla chiusura d'esercizio. Il fatto che nella chiusura dell'esercizio contabile 2010 una tale registrazione non sia stata fatta, sarebbe sicuramente in contrasto con le norme che impongono di contabilizzare il costo relativo alle ferie non godute dal personale dipendente, che rappresenterebbero un costo di competenza dell'esercizio in cui sono maturate e non dell'esercizio in cui saranno liquidate o fruite. Sarebbe dunque a giusto titolo che tale registrazione contabile sarebbe stata inserita fra le operazioni correttive nella revisione straordinaria dei conti 2010. Ciò indicato, a sostegno della fondatezza e congruità della valutazione dell'importo contabilizzato per le ferie non godute in 61'400 franchi essa ha prodotto i docc. V1, V2 e V3 - non prodotti in precedenza dinanzi all'autorità inferiore, in quanto all'epoca quest'ultima non le avrebbe chiesto ulteriori chiarimenti al riguardo - e meglio: un'estrazione dagli archivi del sistema informativo Livelink relativa alle vacanze del personale impiegato in quel periodo e tabella completa ricostruita a « ritroso » sulla base dei dati reperiti che riporterebbe le modalità di calcolo adottate. Da tali distinte risulterebbe che per la valorizzazione contabile delle ferie non godute sarebbe stata utilizzata una tariffa di costo orario unitaria per tutti i dipendenti di 50 franchi all'ora, criterio che sarebbe stato poi applicato anche in seguito, come si evincerebbe dalla tabella relativa all'anno 2012. A suo avviso detti documenti permetterebbero di comprovare che al 31 dicembre 2010 vi fosse effettivamente un saldo per ferie non godute di dipendenti, quantificabile in oltre 150
giorni e che dunque una registrazione correttiva in tal senso andava fatta. Essa precisa poi che né nella documentazione societaria, né nelle carte di lavoro del revisore figurerebbero i dettagli delle calcolazioni effettuate a suo tempo, ragion per cui non sarebbe stato possibile ricostruire esattamente l'importo di 61'400 franchi. Anche in tale contesto richiama quanto indicato per i lavori in corso in merito alla dichiarazione di completezza, sostenendo che detto documento non liberebbe l'ufficio di revisione dai propri obblighi di diligenza. Sarebbe dunque a giusto titolo che la registrazione correttiva è stata effettuata, le affermazioni nella dichiarazione di completezza non implicando alcuna limitazione in tal senso (cfr. ricorso 2 giugno 2020, pagg. 13-15).

5.5.1.3 Nella sua risposta, l'autorità inferiore indica che nemmeno dai nuovi documenti prodotti dalla ricorrente in sede ricorsuale emergerebbe l'ammontare della correzione pari a 61'400 franchi. Anzi, una parte dei giorni di ferie risulterebbe tuttora stimata sulla base delle ferie non godute di due anni dopo. Non sarebbe nemmeno lecito sapere su cosa si basi il valore univoco e forfettario di 50 franchi al giorno. Infine, contesta la qualifica del transitorio per ferie non godute come un debito della società. Essa si baserebbe sulla finzione che tutti i dipendenti sciolgano il proprio contratto di lavoro per la fine dell'esercizio 2010. Questo ammontare non potrebbe certo essere contabilizzato nel capitale di terzi o come accantonamento, non per nulla lo stesso sarebbe stato considerato dalla ricorrente come un transitorio passivo (cfr. risposta 7 settembre 2020, pag. 6).

5.5.1.4 Nella sua replica, la ricorrente conferma che si tratta effettivamente di una posta di transitorio passivo, fondata sul principio della corretta delimitazione temporale di ricavi e costi. A suo avviso, con le proprie prestazioni, svolte in eccesso dai dipendenti in luogo di godere delle vacanze, l'azienda realizzerebbe maggiori ricavi, che andrebbero dunque delimitati alla chiusura d'esercizio, in quanto economicamente di pertinenza di un esercizio successivo, in cui il dipendente lavorerà meno, in quanto godrà del recupero delle ferie. In applicazione di tale principio contabile, la commisurazione del « valore » delle ferie non godute avverrebbe secondo la finzione dell'interruzione dei rapporti di lavoro alla chiusura d'esercizio, ma sarebbe di principio solo una modalità di calcolo. Da un punto di vista più giuridico, tuttavia, si potrebbe anche ritenere un autentico debito della società nei confronti dei dipendenti. La ricorrente indica poi che nella prassi contabile una simile registrazione correttiva non sarebbe soltanto opportuna ma anche obbligatoria, e dovrebbe dunque essere effettuata: nella prima versione dei conti 2010 mancava invece del tutto. La determinazione di tale valore può magari essere opinabile o possono esservi parametri alternativi, ma i criteri da lei adottati sarebbero comunque ritenuti difendibili e non sarebbero mai stati oggetti di contestazione da parte dell'autorità fiscale cantonale (cfr. replica 16 settembre 2020, pag. 3).

5.5.2

5.5.2.1 A tal proposito, ancora una volta, il Tribunale rileva come quanto osservato dall'autorità inferiore sia qui condivisibile. Innanzitutto, come per le altre due voci contabili appena controllate, si constata che in correlazione ai costi del personale l'ufficio di revisione non ha rilevato alcun errore nei conti 2010 (cfr. rapporto di revisione limitata del 14 giugno 2011 [atto n. 43 dell'inc. AFC]). I costi del personale di complessivi 2'244'738 franchi - voce contabile « spese per il personale » nei conti 2010 (cfr. citati conti allegati all'atto n. 43 dell'inc. AFC) - sono stati peraltro confermati dal signor B._______ nella dichiarazione di completezza del 14 giugno 2011 (cfr. atto n. 40 dell'inc. AFC; parimenti consid. 5.5.1.1 del presente giudizio). Come già precisato in precedenza (cfr. consid. 5.3.2.3 del presente giudizio), si ribadisce che il Tribunale non ha motivo di dubitare dell'operato dell'ufficio di revisione, né di ritenere di principio che i costi del personale registrati siano talmente sbagliati da costituite una violazione delle disposizioni sulla protezione del capitale. In tale contesto, spetta alla società ricorrente provare che nei conti 2010 è stata dimenticata la voce contabile « accantonamento ferie » nonché il suo importo e soprattutto che il fatto di averla dimenticata costituisce un errore talmente grave, da costituire una violazione delle disposizioni sulla protezione del capitale. In merito alle critiche mosse dalla ricorrente nei confronti dell'autorità inferiore circa la mancata richiesta di documenti giustificativi, vale quanto già indicato al consid. 5.3.2.2 del presente giudizio, a cui si rinviano le parti per i dettagli. Per quanto qui necessario, il Tribunale sottolinea che spetta alla società ricorrente produrre i documenti giustificativi a comprova delle sue allegazioni, a prescindere da un invito o meno a farlo da parte dell'autorità inferiore. Detta censura non le è pertanto di alcun aiuto.

5.5.2.2 Ciò premesso, il Tribunale osserva che i documenti prodotti dalla società ricorrente in sede ricorsuale non permettono di ritenere in maniera inequivocabile che per l'esercizio 2010 è stata dimenticata la voce contabile « accantonamento ferie » per un importo di 61'400 franchi, per i motivi seguenti. Il Tribunale prende atto che la ricorrente non è riuscita a reperire i documenti relativi al calcolo dell'importo di 61'400 franchi e che dunque mancano i giustificativi indicando che i documenti V1, V2 e V3 renderebbero comunque plausibile detto importo. Di fatto, si deve dunque constatare che nel caso di detta voce contabile si è in presenza di una stima. Ora la stima effettuata dalla ricorrente si fonda non solo su dati riferiti al 2010 ma in parte anche su dati riferiti al 2011 (cfr. doc. V2 del ricorrente, ove viene chiaramente precisato « Stima partendo dal saldo vacanze al 31.12.2011 »). Non è poi chiaro su cosa si basi il valore univoco e forfettario di 50 franchi al giorno, preso in considerazione dalla ricorrente. Si tratta in ogni caso, di una stima basata sul futuro, che come tale non permette di ritenere che i conti 2010 erano sbagliati a tal punto da fondare una violazione delle disposizioni sulla protezione del capitale.

5.5.2.3 Che i parametri adottati dalla ricorrente nella valutazione della voce contabile siano o meno stati oggetto di contestazione da parte dell'autorità fiscale cantonale non è poi qui determinante. Nel caso concreto non si tratta di sapere se la ricorrente poteva o meno correggere detta voce contabile dal punto di vista delle imposte dirette quale caso di « Bilanzberichtigung » (cfr. consid. 5.2 del presente giudizio). Lo si ricorda ancora, dal punto di vista dell'imposta preventiva, si tratta unicamente di sapere se tale registrazione era talmente sbagliata da far ritenere che le disposizioni sulla protezione del capitale sono state violate a tal punto da rendere nulla la deliberazione dell'assemblea generale. Ora, come visto, la ricorrente non è riuscita a provare che ciò fosse il caso.

5.6 Visto quanto precede, il Tribunale giunge alla conclusione che le correzioni apportate dalla società ricorrente ai conti 2010 - in particolare le tre correzioni principali esaminate poc'anzi (cfr. considd. 5.3-5.5 del presente giudizio) - non rappresentano degli errori così gravi da far ritenere la sussistenza di una violazione delle disposizioni sulla protezione del capitale relative alla distribuzione di dividendi di cui all'art. 675 cpv. 2
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
CO e dunque come nulla ex art. 706b
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706b - Sono nulle in particolare le deliberazioni dell'assemblea generale che:
1  sopprimono o limitano il diritto di partecipare all'assemblea generale, il diritto di voto minimo, il diritto di proporre azione o altri diritti degli azionisti garantiti imperativamente dalla legge;
2  limitano i diritti di controllo degli azionisti oltre la misura ammessa dalla legge; o
3  non rispettano le strutture fondamentali della società anonima o violano le disposizioni sulla protezione del capitale.
cifra 3 CO la deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011 sulla distribuzione del dividendo (cfr. consid. 4.4.4.2 del presente giudizio) o qualsiasi altro vizio che porti alla nullità ab ovo della decisione aziendale. In tale contesto, non è determinante sapere se gli errori contabili sono stati provati o meno dalla ricorrente, come neppure se gli stessi rientrano nella categoria delle rettifiche o delle modifiche di un bilancio. È sufficiente che tali errori, quand'anche esistano, non risultino così gravi da rendere la deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti come nulla.

A titolo abbondanziale, il Tribunale rileva che, quand'anche si fosse ipoteticamente tenuto conto unicamente di queste tre correzioni contabili nel calcolo del capitale proprio disponibile - così come riportato nel conteggio dell'autorità inferiore, effettuato a titolo puramente esemplificativo e abbondanziale (cfr. decisione impugnata, consid. 5.6.6; risposta 7 settembre 2020, pag. 6 seg.) -, sarebbe comunque risultato un utile di bilancio tale da permettere la distribuzione del dividendo di 100'000 franchi. Poco importa sapere se tale conteggio sia corretto o meno, come invece censurato dalla società ricorrente (cfr. ricorso 2 giugno 2020, pagg. 15-16), dal momento che la stessa non è comunque riuscita a dimostrare che nel caso delle tre correzioni si è in presenza di errori così gravi da far ritenere una violazione grave delle disposizioni sulla protezione del capitale, tali da rendere nulla la deliberazione sulla distribuzione di dividendo.

5.7 Non potendo considerare la deliberazione dell'assemblea generale degli azionisti del 25 luglio 2011 come nulla, si deve ritenere che il dividendo è validamente scaduto il 24 agosto 2011 (cfr. Modulo 103 del 10 agosto 2011 [atto n. 38 dell'inc. AFC]), ovvero prima della data dell'assemblea straordinaria degli azionisti del 22 dicembre 2011, ove la distribuzione del dividendo è stata annullata. In tale contesto, non è necessario esaminare se la ricorrente era in buona fede, poiché l'annullamento dell'imposta preventiva presuppone l'adempimento cumulativo di tutte le condizioni poste dalla giurisprudenza (cfr. consid. 4.4.2 del presente giudizio). Come visto, difettando un giudizio civile constatante la nullità o l'annullabilità, difetta una delle tre condizioni cumulative per riconoscere un caso di annullamento dell'imposta preventiva. Ora, in presenza di un semplice annullamento deciso dall'assemblea straordinaria degli azionisti, non constatato da un giudizio civile, si deve ritenere che tale annullamento non ha alcuna influenza sulla nascita del credito d'imposta preventiva (cfr. consid. 4.4.5 del presente giudizio). Ne consegue che l'imposta preventiva in oggetto va qui confermata.

6.

Nella misura in cui gli azionisti hanno rinunciato al dividendo, si deve altresì considerare che si è in presenza di un abbandono di crediti. L'abbandono di crediti, di principio costituisce un versamento suppletivo accordato dal socio alla società che, come tale, soggiace alla tassa di bollo d'emissione ai sensi dell'art. 5 cpv. 2 lett. a
SR 641.10 Legge federale del 27 giugno 1973 sulle tasse di bollo (LTB)
LTB Art. 5 - 1 Soggiacciono alla tassa:
1    Soggiacciono alla tassa:
a  la costituzione e l'aumento del valore nominale a titolo oneroso o gratuito di diritti di partecipazione in forma di:
b  ...
2    Alla costituzione di diritti di partecipazione giusta il capoverso 1 lettera a sono equiparati:
a  i versamenti suppletivi che i soci fanno alla società, senza una corrispondente controprestazione e senza aumento del capitale sociale iscritto nel registro di commercio o dell'ammontare versato sulle quote sociali della società cooperativa;
b  il trasferimento della maggioranza delle azioni e, ove trattasi di società a garanzia limitata e di società cooperative, delle quote sociali di una società svizzera economicamente liquidata o i cui attivi sono stati convertiti in mezzi liquidi;
c  ...
della legge federale del 27 giugno 1973 sulle tasse di bollo ([LTB, RS 641.10]; cfr. sentenze del TF 2C_1095/2015 del 27 maggio 2016 consid. 5.3.1; 2C_115/2007 dell'11 febbraio 2008 consid. 7.2 con rinvii; [tra le tante] sentenza del TAF A-8035/2015 del 14 novembre 2017 consid. 3.5.4 con rinvii). Ne consegue che pure la tassa di bollo in oggetto va qui confermata. Nella misura in cui l'autorità inferiore ha rinunciato a correggere la data d'inizio dei relativi interessi di mora (30 luglio 2012) e tale punto non viene naturalmente contestato dalla società ricorrente, non vi è motivo di attardarsi al riguardo.

7.
In definitiva, la decisione impugnata va qui integralmente confermata, mentre il ricorso - per quanto ricevibile (cfr. consid. 1.3 del presente giudizio) - va respinto.

8.
In considerazione dell'esito della lite, giusta l'art. 63 cpv. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
1    L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
2    Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi.
3    Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura.
4    L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100
4bis    La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla:
a  da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario;
b  da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101
5    Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105
PA, le spese di procedura sono poste a carico della società ricorrente qui integralmente soccombente (cfr. art. 1 segg. del regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale [TS-TAF, RS 173.320.2]). Nella fattispecie esse sono stabilite in 3'000 franchi (cfr. art. 4
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF)
TS-TAF Art. 4 Tassa di giustizia per le cause con interesse pecuniario - Nelle cause con interesse pecuniario, la tassa di giustizia ammonta a:
TS-TAF), importo che verrà detratto interamente dall'anticipo spese di 3'000 franchi da lei versato a suo tempo.

Non vi sono poi i presupposti per l'assegnazione alla ricorrente di indennità a titolo di spese ripetibili (cfr. 64 cpv. 1 PA a contrario, rispettivamente art. 7 cpv. 1
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF)
TS-TAF Art. 7 Principio - 1 La parte vincente ha diritto alle ripetibili per le spese necessarie derivanti dalla causa.
1    La parte vincente ha diritto alle ripetibili per le spese necessarie derivanti dalla causa.
2    Se la parte vince solo parzialmente, le spese ripetibili sono ridotte in proporzione.
3    Le autorità federali e, di regola, le altre autorità con qualità di parte non hanno diritto a un'indennità a titolo di ripetibili.
4    Se le spese sono relativamente modeste, si può rinunciare a concedere alla parte un'indennità a titolo di ripetibili.
5    L'articolo 6a è applicabile per analogia.7
TS-TAF a contrario).

(Il dispositivo è menzionato alla pagina seguente)

Per questi motivi, il Tribunale amministrativo federale pronuncia:

1.
Per quanto ricevibile, il ricorso è respinto.

2.
Le spese processuali pari a 3'000 franchi sono poste a carico della ricorrente. Alla crescita in giudicato del presente giudizio, tale importo verrà interamente dedotto dall'anticipo spese di 3'000 franchi da lei versato a suo tempo.

3.
Non vengono assegnate indennità a titolo di spese ripetibili.

4.
Comunicazione a:

- ricorrente (atto giudiziario)

- autorità inferiore (n. di rif. ***; atto giudiziario)

I rimedi giuridici sono menzionati alla pagina seguente.

Il presidente del collegio: La cancelliera:

Raphaël Gani Sara Pifferi

Rimedi giuridici:

Contro la presente decisione può essere interposto ricorso in materia di diritto pubblico al Tribunale federale, 1000 Losanna 14, entro un termine di 30 giorni dalla sua notificazione (art. 82 e
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF)
TS-TAF Art. 7 Principio - 1 La parte vincente ha diritto alle ripetibili per le spese necessarie derivanti dalla causa.
1    La parte vincente ha diritto alle ripetibili per le spese necessarie derivanti dalla causa.
2    Se la parte vince solo parzialmente, le spese ripetibili sono ridotte in proporzione.
3    Le autorità federali e, di regola, le altre autorità con qualità di parte non hanno diritto a un'indennità a titolo di ripetibili.
4    Se le spese sono relativamente modeste, si può rinunciare a concedere alla parte un'indennità a titolo di ripetibili.
5    L'articolo 6a è applicabile per analogia.7
segg., 90 e segg. e 100 LTF). Il termine è reputato osservato se gli atti scritti sono consegnati al Tribunale federale oppure, all'indirizzo di questo, alla posta svizzera o a una rappresentanza diplomatica o consolare svizzera al più tardi l'ultimo giorno del termine (art. 48 cpv. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 48 Osservanza - 1 Gli atti scritti devono essere consegnati al Tribunale federale oppure, all'indirizzo di questo, alla posta svizzera o a una rappresentanza diplomatica o consolare svizzera al più tardi l'ultimo giorno del termine.
1    Gli atti scritti devono essere consegnati al Tribunale federale oppure, all'indirizzo di questo, alla posta svizzera o a una rappresentanza diplomatica o consolare svizzera al più tardi l'ultimo giorno del termine.
2    In caso di trasmissione per via elettronica, per il rispetto di un termine è determinante il momento in cui è rilasciata la ricevuta attestante che la parte ha eseguito tutte le operazioni necessarie per la trasmissione.19
3    Il termine è reputato osservato anche se l'atto scritto perviene in tempo utile all'autorità inferiore o a un'autorità federale o cantonale incompetente. In tal caso, l'atto deve essere trasmesso senza indugio al Tribunale federale.
4    Il termine per il versamento di anticipi o la prestazione di garanzie è osservato se, prima della sua scadenza, l'importo dovuto è versato alla posta svizzera, o addebitato a un conto postale o bancario in Svizzera, in favore del Tribunale federale.
LTF). Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. La decisione impugnata e - se in possesso della parte ricorrente - i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati (art. 42
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 42 Atti scritti - 1 Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati.
1    Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati.
2    Nei motivi occorre spiegare in modo conciso perché l'atto impugnato viola il diritto. Qualora il ricorso sia ammissibile soltanto se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o un caso particolarmente importante per altri motivi, occorre spiegare perché la causa adempie siffatta condizione.14 15
3    Se sono in possesso della parte, i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati; se l'atto scritto è diretto contro una decisione, anche questa deve essere allegata.
4    In caso di trasmissione per via elettronica, la parte o il suo patrocinatore deve munire l'atto scritto di una firma elettronica qualificata secondo la legge del 18 marzo 201616 sulla firma elettronica. Il Tribunale federale determina mediante regolamento:
a  il formato dell'atto scritto e dei relativi allegati;
b  le modalità di trasmissione;
c  le condizioni alle quali può essere richiesta la trasmissione successiva di documenti cartacei in caso di problemi tecnici.17
5    Se mancano la firma della parte o del suo patrocinatore, la procura dello stesso o gli allegati prescritti, o se il patrocinatore non è autorizzato in quanto tale, è fissato un congruo termine per sanare il vizio, con la comminatoria che altrimenti l'atto scritto non sarà preso in considerazione.
6    Gli atti illeggibili, sconvenienti, incomprensibili, prolissi o non redatti in una lingua ufficiale possono essere del pari rinviati al loro autore affinché li modifichi.
7    Gli atti scritti dovuti a condotta processuale da querulomane o altrimenti abusiva sono inammissibili.
LTF).

Data di spedizione:
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : A-2845/2020
Data : 19. luglio 2021
Pubblicato : 04. agosto 2021
Sorgente : Tribunale amministrativo federale
Stato : Inedito
Ramo giuridico : Imposta preventiva
Oggetto : Imposta preventiva


Registro di legislazione
CC: 8
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907
CC Art. 8 - Ove la legge non disponga altrimenti, chi vuol dedurre il suo diritto da una circostanza di fatto da lui asserita, deve fornirne la prova.
CO: 660 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 660 - 1 Ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale degli utili risultanti dal bilancio, in quanto, secondo le disposizioni della legge e dello statuto, essi siano destinati ad essere ripartiti fra gli azionisti.
1    Ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale degli utili risultanti dal bilancio, in quanto, secondo le disposizioni della legge e dello statuto, essi siano destinati ad essere ripartiti fra gli azionisti.
2    Sciolta la società, ogni azionista ha diritto ad una quota proporzionale dell'avanzo della liquidazione, in quanto lo statuto non disponga un diverso impiego del patrimonio della società disciolta.
3    Sono salvi i privilegi accordati dallo statuto a determinate categorie di azioni.
666  671 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 671 - 1 Sono assegnati alla riserva legale da capitale:
1    Sono assegnati alla riserva legale da capitale:
1  il ricavo proveniente dall'emissione di azioni sopra la pari, dedotte le spese d'emissione;
2  i versamenti non rimborsati su azioni annullate (art. 681 cpv. 2), in quanto non sia subita alcuna perdita sulle nuove azioni emesse;
3  altri conferimenti e versamenti suppletivi effettuati da titolari di titoli di partecipazione.
2    La riserva legale da capitale può essere rimborsata agli azionisti se le riserve legali da capitale e da utili, dedotte eventuali perdite, eccedono la metà del capitale azionario iscritto nel registro di commercio.
3    Le società il cui scopo consiste prevalentemente nella partecipazione ad altre imprese (società holding) possono rimborsare agli azionisti la riserva legale da capitale se quest'ultima e la riserva legale da utili eccedono il 20 per cento del capitale azionario iscritto nel registro di commercio.
4    Nel calcolare i valori soglia secondo i capoversi 2 e 3 non può essere tenuto conto della riserva legale da utili per azioni proprie in seno al gruppo (art. 659b) né della riserva legale da utili risultante da rivalutazioni (art. 725c).
675 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 675 - 1 Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
1    Non possono essere attribuiti interessi a favore del capitale azionario.
2    Possono essere prelevati dividendi solo sopra l'utile risultante dal bilancio e sulle riserve all'uopo costituite.453
3    I dividendi possono essere determinati soltanto dopo che alla riserva legale da utili e alle riserve facoltative da utili siano state assegnate le somme loro destinate.454
698 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 698 - 1 L'assemblea generale degli azionisti costituisce l'organo supremo della società anonima.
1    L'assemblea generale degli azionisti costituisce l'organo supremo della società anonima.
2    All'assemblea generale spettano i poteri intrasmissibili seguenti:524
1  l'approvazione e la modificazione dello statuto;
2  la nomina degli amministratori e dei membri dell'ufficio di revisione;
3  l'approvazione della relazione annuale e del conto di gruppo;
4  l'approvazione del conto annuale, come pure la deliberazione sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio, in modo particolare la determinazione del dividendo e della partecipazione agli utili;
5  la determinazione degli acconti sui dividendi e l'approvazione del conto intermedio necessario a tal fine;
6  la deliberazione sul rimborso della riserva legale da capitale;
7  il discarico ai membri del consiglio d'amministrazione;
8  la revoca della quotazione dei titoli di partecipazione della società;
9  le deliberazioni sopra le materie ad essa riservate dalla legge o dallo statuto.531
3    Nelle società le cui azioni sono quotate in borsa, all'assemblea generale spettano inoltre i poteri intrasmissibili seguenti:
1  l'elezione del presidente del consiglio d'amministrazione;
2  l'elezione dei membri del comitato di retribuzione;
3  l'elezione del rappresentante indipendente;
4  il voto sulle retribuzioni del consiglio d'amministrazione, della direzione e del consiglio consultivo.532
706 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706 - 1 Il consiglio d'amministrazione ed ogni azionista hanno il diritto di contestare davanti al giudice le deliberazioni dell'assemblea generale contrarie alla legge o allo statuto; l'azione è diretta contro la società.
1    Il consiglio d'amministrazione ed ogni azionista hanno il diritto di contestare davanti al giudice le deliberazioni dell'assemblea generale contrarie alla legge o allo statuto; l'azione è diretta contro la società.
2    Possono essere contestate in particolare le deliberazioni che:
1  sopprimono o limitano i diritti degli azionisti, in violazione della legge o dello statuto;
2  sopprimono o limitano incongruamente i diritti degli azionisti;
3  provocano per gli azionisti un'ineguaglianza di trattamento o un pregiudizio non giustificati dallo scopo della società;
4  sopprimono lo scopo lucrativo della società senza il consenso di tutti gli azionisti.560
3    e 4 ...561
5    L'annullamento per sentenza delle deliberazioni ha effetto per tutti gli azionisti.
706a 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706a - 1 Il diritto di contestare le deliberazioni si estingue se l'azione non è proposta entro due mesi dall'assemblea generale.
1    Il diritto di contestare le deliberazioni si estingue se l'azione non è proposta entro due mesi dall'assemblea generale.
2    Se l'azione è proposta dal consiglio d'amministrazione, il giudice designa un rappresentante della società.
3    ... 563
706b 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 706b - Sono nulle in particolare le deliberazioni dell'assemblea generale che:
1  sopprimono o limitano il diritto di partecipare all'assemblea generale, il diritto di voto minimo, il diritto di proporre azione o altri diritti degli azionisti garantiti imperativamente dalla legge;
2  limitano i diritti di controllo degli azionisti oltre la misura ammessa dalla legge; o
3  non rispettano le strutture fondamentali della società anonima o violano le disposizioni sulla protezione del capitale.
728a 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 728a - 1 L'ufficio di revisione verifica se:
1    L'ufficio di revisione verifica se:
1  il conto annuale ed eventualmente il conto di gruppo siano conformi alle disposizioni legali, allo statuto e alla normativa tecnica prescelta;
2  la proposta del consiglio d'amministrazione all'assemblea generale sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio sia conforme alle disposizioni legali e allo statuto;
3  esista un sistema di controllo interno;
4  nelle società le cui azioni sono quotate in borsa, la relazione sulle retribuzioni sia conforme alle disposizioni legali e allo statuto.
2    Nell'eseguire la verifica e nel determinarne la portata l'ufficio di revisione tiene conto del sistema di controllo interno.
3    La gestione del consiglio d'amministrazione non è oggetto della verifica da parte dell'ufficio di revisione.
729a 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 729a - 1 L'ufficio di revisione verifica se vi siano fatti dai quali si deve dedurre che:
1    L'ufficio di revisione verifica se vi siano fatti dai quali si deve dedurre che:
1  il conto annuale non sia conforme alle disposizioni legali e allo statuto;
2  la proposta del consiglio d'amministrazione all'assemblea generale sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio non sia conforme alle disposizioni legali e allo statuto.
2    La verifica si limita a interrogazioni, ad atti di verifica analitici e ad adeguate verifiche di dettaglio.
3    La gestione del consiglio d'amministrazione non è oggetto della verifica da parte dell'ufficio di revisione.
731 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 731 - 1 Per le società obbligate a far verificare il conto annuale ed eventualmente il conto di gruppo da un ufficio di revisione, la relazione di revisione deve essere presentata prima che l'assemblea generale approvi il conto annuale e il conto di gruppo e decida sull'impiego dell'utile derivante dal bilancio.
1    Per le società obbligate a far verificare il conto annuale ed eventualmente il conto di gruppo da un ufficio di revisione, la relazione di revisione deve essere presentata prima che l'assemblea generale approvi il conto annuale e il conto di gruppo e decida sull'impiego dell'utile derivante dal bilancio.
2    In caso di revisione ordinaria, l'ufficio di revisione deve presenziare all'assemblea generale. Mediante decisione unanime, l'assemblea generale può rinunciare alla presenza dell'ufficio di revisione.
3    Se la necessaria relazione di revisione non è disponibile, le decisioni sull'approvazione del conto annuale e del conto di gruppo e sull'impiego dell'utile risultante dal bilancio sono nulle. Se le disposizioni concernenti la presenza dell'ufficio di revisione sono disattese, tali decisioni sono impugnabili.
958b 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 958b - 1 Costi e ricavi sono correlati sotto il profilo temporale e materiale.
1    Costi e ricavi sono correlati sotto il profilo temporale e materiale.
2    Se l'importo netto dei ricavi da forniture e prestazioni o i ricavi finanziari non eccedono 100 000 franchi, si può derogare al principio della correlazione temporale, limitandosi a tenere la contabilità delle entrate e delle uscite.
3    Se i conti non sono redatti in franchi, il corso medio annuale è decisivo per stabilire il valore secondo il capoverso 2.782
958c 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 958c - 1 La presentazione dei conti è retta in particolare dai principi seguenti:
1    La presentazione dei conti è retta in particolare dai principi seguenti:
1  la chiarezza e la comprensibilità;
2  la completezza;
3  l'affidabilità;
4  l'essenzialità;
5  la prudenza;
6  la continuità nella presentazione e nei criteri di valutazione;
7  il divieto di compensare attivi e passivi come pure costi e ricavi.
2    La situazione delle singole poste del bilancio e dell'allegato è documentata mediante un inventario o in altro modo.
3    La presentazione dei conti è adeguata alle particolarità dell'impresa e del ramo in cui essa opera, nel rispetto del contenuto minimo prescritto dalla legge.
959a
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 959a - 1 Negli attivi del bilancio devono figurare, in ordine di liquidità decrescente, separatamente e nella sequenza qui appresso, almeno le poste seguenti:
1    Negli attivi del bilancio devono figurare, in ordine di liquidità decrescente, separatamente e nella sequenza qui appresso, almeno le poste seguenti:
1  attivo circolante:
1a  liquidità e attivi quotati in borsa detenuti a breve termine,
1b  crediti da forniture e prestazioni,
1c  altri crediti a breve termine,
1d  scorte e prestazioni di servizi non fatturate,
1e  ratei e risconti attivi;
2  attivo fisso:
2a  immobilizzazioni finanziarie,
2b  partecipazioni,
2c  immobilizzazioni materiali,
2d  immobilizzazioni immateriali,
2e  capitale sociale o capitale della fondazione non versato.
2    Nei passivi del bilancio devono figurare, in ordine di esigibilità decrescente, separatamente e nella sequenza qui appresso, almeno le poste seguenti:
1  capitale di terzi a breve termine:
1a  debiti per forniture e prestazioni,
1b  debiti onerosi a breve termine,
1c  altri debiti a breve termine,
1d  ratei e risconti passivi;
2  capitale di terzi a lungo termine:
2a  debiti onerosi a lungo termine,
2b  altri debiti a lungo termine,
2c  accantonamenti e poste analoghe previste dalla legge;
3  capitale proprio:
3a  capitale sociale o capitale della fondazione, se del caso suddiviso per categoria di diritti di partecipazione,
3b  riserva legale da capitale,
3c  riserva legale da utili,
3d  riserve facoltative da utili,
3e  proprie quote del capitale, da iscriversi quale posta negativa,
3f  utile o perdita riportati, da iscriversi quale posta negativa,
3g  utile o perdita dell'esercizio, da iscriversi quale posta negativa.
3    Il bilancio o l'allegato devono contenere altre poste qualora ciò sia importante ai fini della valutazione della situazione patrimoniale o finanziaria da parte di terzi o usuale nel settore d'attività dell'impresa.
4    I crediti e i debiti nei confronti dei partecipanti diretti o indiretti, degli organi e delle imprese nelle quali è detenuta direttamente o indirettamente una partecipazione devono essere indicati separatamente nel bilancio o nell'allegato.
Cost: 29 
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole.
1    In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole.
2    Le parti hanno diritto d'essere sentite.
3    Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti.
132
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999
Cost. Art. 132 Tassa di bollo e imposta preventiva - 1 La Confederazione può riscuotere una tassa di bollo sui titoli, sulle quietanze di premi d'assicurazione e su altri documenti delle operazioni commerciali; ne sono eccettuati i documenti delle operazioni fondiarie e ipotecarie.
1    La Confederazione può riscuotere una tassa di bollo sui titoli, sulle quietanze di premi d'assicurazione e su altri documenti delle operazioni commerciali; ne sono eccettuati i documenti delle operazioni fondiarie e ipotecarie.
2    La Confederazione può riscuotere un'imposta preventiva sul reddito dei capitali mobili, sulle vincite alle lotterie e sulle prestazioni assicurative. Il 10 per cento del gettito dell'imposta spetta ai Cantoni.113
LIFD: 18 
SR 642.11 Legge federale del 14 dicembre 1990 sull'imposta federale diretta (LIFD)
LIFD Art. 18 Principio - 1 Sono imponibili tutti i proventi dall'esercizio di un'impresa, commerciale, industriale, artigianale, agricola o forestale, da una libera professione e da ogni altra attività lucrativa indipendente.
1    Sono imponibili tutti i proventi dall'esercizio di un'impresa, commerciale, industriale, artigianale, agricola o forestale, da una libera professione e da ogni altra attività lucrativa indipendente.
2    Fanno parte dei proventi da attività indipendente anche tutti gli utili in capitale conseguiti mediante alienazione, realizzazione o rivalutazione contabile di elementi della sostanza commerciale. Il trasferimento di questi elementi nella sostanza privata o in imprese o stabilimenti d'impresa siti all'estero è equiparato all'alienazione. La sostanza commerciale comprende tutti i valori patrimoniali che servono integralmente o in modo preponderante all'attività lucrativa indipendente; lo stesso dicasi delle partecipazioni di almeno il 20 per cento al capitale azionario o al capitale sociale di una società di capitali o di una società cooperativa, purché il proprietario le dichiari come sostanza commerciale al momento del loro acquisto. Rimane salvo l'articolo 18b.30
3    L'articolo 58 s'applica per analogia ai contribuenti che tengono una contabilità in buona e debita forma.
4    Gli utili conseguiti con l'alienazione di fondi agricoli e silvicoli rientrano nel reddito imponibile sino a concorrenza delle spese d'investimento.
58
SR 642.11 Legge federale del 14 dicembre 1990 sull'imposta federale diretta (LIFD)
LIFD Art. 58 In generale - 1 Costituiscono utile netto imponibile:
1    Costituiscono utile netto imponibile:
a  il saldo del conto profitti e perdite, epurato dal riporto dell'anno precedente;
b  tutti i prelevamenti fatti prima del calcolo del saldo del conto profitti e perdite e non destinati alla copertura di spese riconosciute dall'uso commerciale, in particolare:
c  i ricavi non accreditati al conto profitti e perdite, compresi gli utili in capitale, di liquidazione e di rivalutazione, fatto salvo l'articolo 64. ...134
2    L'utile netto imponibile delle persone giuridiche che non tengono un conto profitti e perdite è determinato applicando per analogia il capoverso 1.
3    Le prestazioni che imprese miste di interesse pubblico procurano in modo preponderante a persone a loro vicine devono essere stimate al valore di mercato, al loro prezzo di costo aumentato di un margine adeguato o al loro prezzo di vendita finale diminuito di un margine di utile adeguato; il risultato di ciascuna impresa è adattato di conseguenza.
LIP: 1 
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 1 - 1 La Confederazione riscuote un'imposta preventiva sui redditi di capitali mobili, sulle vincite ai giochi in denaro secondo la legge federale del 29 settembre 20175 sui giochi in denaro (LGD), sulle vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che secondo l'articolo 1 capoverso 2 lettere d ed e LGD non sottostanno a quest'ultima e sulle prestazioni d'assicurazione; nei casi previsti dalla legge, la notifica della prestazione imponibile sostituisce il pagamento dell'imposta.6
1    La Confederazione riscuote un'imposta preventiva sui redditi di capitali mobili, sulle vincite ai giochi in denaro secondo la legge federale del 29 settembre 20175 sui giochi in denaro (LGD), sulle vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che secondo l'articolo 1 capoverso 2 lettere d ed e LGD non sottostanno a quest'ultima e sulle prestazioni d'assicurazione; nei casi previsti dalla legge, la notifica della prestazione imponibile sostituisce il pagamento dell'imposta.6
2    L'imposta preventiva è rimborsata al beneficiario della prestazione decurtata dell'imposta, in conformità della presente legge, dalla Confederazione o, a carico di questa, dal Cantone.
4 
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 4 - 1 L'imposta preventiva sui redditi di capitali mobili ha per oggetto gli interessi, le rendite, le parti di utile e tutti gli altri redditi:
1    L'imposta preventiva sui redditi di capitali mobili ha per oggetto gli interessi, le rendite, le parti di utile e tutti gli altri redditi:
a  da obbligazioni, da cartelle ipotecarie e rendite fondiarie emesse in serie, rilasciate da una persona domiciliata in Svizzera, di averi iscritti nel libro del debito pubblico;
b  da azioni, quote sociali di società a garanzia limitata o di società cooperative, buoni di partecipazione di banche cooperative, buoni di partecipazione e buoni di godimento, emessi da una persona domiciliata in Svizzera;
c  da quote di investimenti collettivi di capitale ai sensi della legge del 23 giugno 200612 sugli investimenti collettivi (LICol) emesse da una persona domiciliata in Svizzera o da una persona domiciliata all'estero unitamente a una persona domiciliata in Svizzera;
d  da averi di clienti presso banche e casse di risparmio svizzere.
2    Il trasferimento all'estero della sede di una società anonima, di una società a garanzia limitata o di una società cooperativa è fiscalmente equiparato alla liquidazione della società; questa disposizione si applica per analogia agli investimenti collettivi di capitale ai sensi della LICol.13
10 
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 10 - 1 L'obbligazione fiscale spetta al debitore della prestazione imponibile.
1    L'obbligazione fiscale spetta al debitore della prestazione imponibile.
2    Nel caso degli investimenti collettivi di capitale ai sensi della LICol47, soggetto fiscale sono la direzione del fondo, la società di investimento a capitale variabile, la società di investimento a capitale fisso e la società in accomandita. Se una maggioranza di soci illimitatamente responsabili di una società in accomandita per investimenti collettivi di capitale ha il domicilio all'estero o se i soci illimitatamente responsabili sono persone giuridiche cui partecipano in maggioranza persone con domicilio o sede all'estero, la banca depositaria della società in accomandita risponde in solido per l'imposta sui redditi che riversa.48
12 
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 12 - 1 Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1    Per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD52 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD il credito fiscale sorge alla scadenza della prestazione imponibile.53La capitalizzazione d'interessi o la decisione di trasferire la sede all'estero (art. 4 cpv. 2), implica il sorgere del credito fiscale.
1bis    Se una società acquista ai sensi dell'articolo 4a capoverso 2 i propri diritti di partecipazione, il credito fiscale sorge allo scadere del termine stabilito da detta disposizione.54
1ter    Nel caso di fondi di tesaurizzazione il credito fiscale sorge al momento dell'accredito del reddito imponibile (art. 4 cpv. 1 lett. c).55
2    Per le prestazioni d'assicurazione, il credito fiscale sorge all'atto del versamento della prestazione.
3    Se, per ragioni dipendenti dalla sua persona, il debitore non è in grado di eseguire la prestazione imponibile alla sua scadenza, il credito fiscale sorge soltanto alla data alla quale è rinviato il pagamento della prestazione stessa, o di quella sostitutiva, e in ogni caso all'atto dell'esecuzione effettiva.
13 
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 13 - 1 L'imposta preventiva è:
1    L'imposta preventiva è:
a  il 35 per cento della prestazione imponibile, per i redditi di capitali mobili, per le vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD57 e per le vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD;
b  il 15 per cento per le rendite vitalizie e le pensioni;
c  l'8 per cento per le altre prestazioni d'assicurazione.
2    Il Consiglio federale può, per la fine di un anno, ridurre al 30 per cento il saggio d'imposta stabilito nel capoverso 1 lettera a, se lo sviluppo della situazione monetaria o del mercato dei capitali lo esige.58
14 
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 14 - 1 L'imposta preventiva va dedotta all'atto del pagamento, della girata, dell'accreditamento o del computo della prestazione imponibile, senza riguardo alla persona del beneficiario; ogni convenzione in contrario è nulla.
1    L'imposta preventiva va dedotta all'atto del pagamento, della girata, dell'accreditamento o del computo della prestazione imponibile, senza riguardo alla persona del beneficiario; ogni convenzione in contrario è nulla.
2    Il contribuente deve dare al beneficiario i dati necessari per consentirgli l'esercizio del diritto al rimborso e, su sua richiesta, rilasciare un'attestazione in merito.
16 
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 16 - 1 L'imposta preventiva scade:
1    L'imposta preventiva scade:
a  sugli interessi delle obbligazioni di cassa e degli averi di clienti presso banche o casse di risparmio svizzere: 30 giorni dopo la fine di ogni trimestre commerciale, per gli interessi maturati nel corso dello stesso;
b  ...
c  sugli altri redditi di capitali mobili, sulle vincite ai giochi in denaro che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettere i-iter LIFD62 e sulle vincite ai giochi di destrezza e alle lotterie destinati a promuovere le vendite che non sono esentate dall'imposta sul reddito secondo l'articolo 24 lettera j LIFD: 30 giorni dopo che è sorto il credito fiscale (art. 12);
d  sulle prestazioni d'assicurazione: 30 giorni dopo la fine di ogni mese, per le prestazioni eseguite nel corso dello stesso.
2    Un interesse di mora è dovuto, senza diffida, sugli importi di imposta non ancora pagati alle scadenze stabilite dal capoverso 1. Il Dipartimento federale delle finanze stabilisce il tasso di interesse.63
2bis    Non è dovuto alcun interesse di mora se le condizioni materiali per l'adempimento dell'obbligazione fiscale sono soddisfatte mediante la notifica della prestazione imponibile conformemente a:
a  l'articolo 20 e le sue disposizioni d'esecuzione;
abis  l'articolo 20a e le sue disposizioni d'esecuzione; o
b  l'accordo internazionale applicabile nel singolo caso e le sue disposizioni d'esecuzione.65
3    Se il debitore è dichiarato fallito, o se trasferisce il domicilio o il luogo di soggiorno all'estero, l'imposta scade all'atto di tale dichiarazione o trasferimento.
38 
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 38 - 1 Chiunque diviene soggetto dell'imposta preventiva in base alla presente legge ha l'obbligo di annunciarsi come contribuente presso l'AFC, senza esservi sollecitato.
1    Chiunque diviene soggetto dell'imposta preventiva in base alla presente legge ha l'obbligo di annunciarsi come contribuente presso l'AFC, senza esservi sollecitato.
2    Il contribuente, alla scadenza dell'imposta (art. 16), è tenuto a presentare spontaneamente all'AFC il rendiconto prescritto, corredato dei giustificativi, e a pagare in pari tempo l'imposta o a fare la notifica sostitutiva del pagamento (art. 19 e 20).
3    La notifica nell'ambito della procedura di cui all'articolo 20a capoverso 1 va fatta nei 90 giorni successivi alla scadenza della prestazione imponibile allegando i giustificativi e il certificato di domicilio del vincitore.90
4    Per le notifiche di cui all'articolo 19 concernenti le prestazioni d'assicurazione versate alle persone fisiche domiciliate in Svizzera deve essere indicato il loro numero AVS.91
5    Le persone fisiche domiciliate in Svizzera che hanno diritto alle prestazioni d'assicurazione di cui all'articolo 7 devono comunicare il loro numero AVS all'assoggettato all'obbligo di notifica secondo l'articolo 19. In mancanza di tale comunicazione, per l'assoggettato all'obbligo di notifica gli effetti legali o contrattuali della mora restano in sospeso fino all'ottenimento del numero AVS. È fatto salvo l'articolo 19 capoverso 3.92
39
SR 642.21 Legge federale del 13 ottobre 1965 sull'imposta preventiva (LIP)
LIP Art. 39 - 1 Il contribuente deve indicare coscienziosamente all'AFC tutti i fatti che possono essere di qualche momento nell'accertamento dell'obbligazione fiscale o delle basi di calcolo dell'imposta; egli è tenuto in particolare a:
1    Il contribuente deve indicare coscienziosamente all'AFC tutti i fatti che possono essere di qualche momento nell'accertamento dell'obbligazione fiscale o delle basi di calcolo dell'imposta; egli è tenuto in particolare a:
a  compilare in tutte le loro parti ed esattamente i moduli dei rendiconti e delle dichiarazioni d'imposta e i questionari;
b  tenere regolarmente i libri di commercio e, su richiesta dell'autorità, presentarli corredati dei giustificativi e di altri documenti.
2    La contestazione dell'obbligo di pagare l'imposta preventiva o di presentare la notifica sostitutiva del pagamento non dispensa dall'obbligo di fornire informazioni.
3    Se l'obbligo di fornire informazioni è contestato, l'AFC emana una decisione formale.93
LTAF: 31 
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA).
32 
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 32 Eccezioni - 1 Il ricorso è inammissibile contro:
1    Il ricorso è inammissibile contro:
a  le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale pubblico non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale;
b  le decisioni in materia di diritto di voto dei cittadini nonché di elezioni e votazioni popolari;
c  le decisioni in materia di salario al merito del personale federale, in quanto non concernano la parità dei sessi;
d  ...
e  le decisioni nel settore dell'energia nucleare concernenti:
e1  le autorizzazioni di massima per impianti nucleari,
e2  l'approvazione del programma di smaltimento,
e3  la chiusura di depositi geologici in profondità,
e4  la prova dello smaltimento;
f  le decisioni in materia di rilascio o estensione di concessioni di infrastrutture ferroviarie;
g  le decisioni dell'autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva;
h  le decisioni in materia di rilascio di concessioni per case da gioco;
i  le decisioni in materia di rilascio, modifica o rinnovo della concessione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR);
j  le decisioni in materia di diritto ai sussidi di una scuola universitaria o di un altro istituto accademico.
2    Il ricorso è inoltre inammissibile contro:
a  le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante opposizione o ricorso dinanzi a un'autorità ai sensi dell'articolo 33 lettere c-f;
b  le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante ricorso dinanzi a un'autorità cantonale.
33 
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni:
a  del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente;
b  del Consiglio federale concernenti:
b1  la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale,
b10  la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie;
b2  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari,
b3  il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita,
b4  il divieto di determinate attività secondo la LAIn30,
b4bis  il divieto di organizzazioni secondo la LAIn,
b5  la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia,
b6  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori,
b7  la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici,
b8  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione,
b9  la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato,
c  del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cbis  del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cquater  del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione;
cquinquies  dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria;
cter  dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria;
d  della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente;
e  degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione;
f  delle commissioni federali;
g  dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende;
h  delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione;
i  delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale.
37
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 37 Principio - La procedura dinanzi al Tribunale amministrativo federale è retta dalla PA56, in quanto la presente legge non disponga altrimenti.
LTB: 5
SR 641.10 Legge federale del 27 giugno 1973 sulle tasse di bollo (LTB)
LTB Art. 5 - 1 Soggiacciono alla tassa:
1    Soggiacciono alla tassa:
a  la costituzione e l'aumento del valore nominale a titolo oneroso o gratuito di diritti di partecipazione in forma di:
b  ...
2    Alla costituzione di diritti di partecipazione giusta il capoverso 1 lettera a sono equiparati:
a  i versamenti suppletivi che i soci fanno alla società, senza una corrispondente controprestazione e senza aumento del capitale sociale iscritto nel registro di commercio o dell'ammontare versato sulle quote sociali della società cooperativa;
b  il trasferimento della maggioranza delle azioni e, ove trattasi di società a garanzia limitata e di società cooperative, delle quote sociali di una società svizzera economicamente liquidata o i cui attivi sono stati convertiti in mezzi liquidi;
c  ...
LTF: 42 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 42 Atti scritti - 1 Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati.
1    Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati.
2    Nei motivi occorre spiegare in modo conciso perché l'atto impugnato viola il diritto. Qualora il ricorso sia ammissibile soltanto se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o un caso particolarmente importante per altri motivi, occorre spiegare perché la causa adempie siffatta condizione.14 15
3    Se sono in possesso della parte, i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati; se l'atto scritto è diretto contro una decisione, anche questa deve essere allegata.
4    In caso di trasmissione per via elettronica, la parte o il suo patrocinatore deve munire l'atto scritto di una firma elettronica qualificata secondo la legge del 18 marzo 201616 sulla firma elettronica. Il Tribunale federale determina mediante regolamento:
a  il formato dell'atto scritto e dei relativi allegati;
b  le modalità di trasmissione;
c  le condizioni alle quali può essere richiesta la trasmissione successiva di documenti cartacei in caso di problemi tecnici.17
5    Se mancano la firma della parte o del suo patrocinatore, la procura dello stesso o gli allegati prescritti, o se il patrocinatore non è autorizzato in quanto tale, è fissato un congruo termine per sanare il vizio, con la comminatoria che altrimenti l'atto scritto non sarà preso in considerazione.
6    Gli atti illeggibili, sconvenienti, incomprensibili, prolissi o non redatti in una lingua ufficiale possono essere del pari rinviati al loro autore affinché li modifichi.
7    Gli atti scritti dovuti a condotta processuale da querulomane o altrimenti abusiva sono inammissibili.
48 
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 48 Osservanza - 1 Gli atti scritti devono essere consegnati al Tribunale federale oppure, all'indirizzo di questo, alla posta svizzera o a una rappresentanza diplomatica o consolare svizzera al più tardi l'ultimo giorno del termine.
1    Gli atti scritti devono essere consegnati al Tribunale federale oppure, all'indirizzo di questo, alla posta svizzera o a una rappresentanza diplomatica o consolare svizzera al più tardi l'ultimo giorno del termine.
2    In caso di trasmissione per via elettronica, per il rispetto di un termine è determinante il momento in cui è rilasciata la ricevuta attestante che la parte ha eseguito tutte le operazioni necessarie per la trasmissione.19
3    Il termine è reputato osservato anche se l'atto scritto perviene in tempo utile all'autorità inferiore o a un'autorità federale o cantonale incompetente. In tal caso, l'atto deve essere trasmesso senza indugio al Tribunale federale.
4    Il termine per il versamento di anticipi o la prestazione di garanzie è osservato se, prima della sua scadenza, l'importo dovuto è versato alla posta svizzera, o addebitato a un conto postale o bancario in Svizzera, in favore del Tribunale federale.
82e
OIPrev: 20 
SR 642.211 Ordinanza del 19 dicembre 1966 sull'imposta preventiva (OIPrev)
OIPrev Art. 20 - 1 Si considera reddito imponibile di azioni, di quote sociali in società a garanzia limitata e in cooperative, ogni prestazione valutabile in denaro corrisposta dalla società ai titolari di diritti di partecipazione, o a terze persone loro vicine, che non ha il carattere di rimborso delle quote di capitale sociale versato esistenti all'atto della prestazione (dividendi, abbuoni, azioni gratuite, buoni di partecipazione gratuiti, eccedenze di liquidazione, ecc.).24
1    Si considera reddito imponibile di azioni, di quote sociali in società a garanzia limitata e in cooperative, ogni prestazione valutabile in denaro corrisposta dalla società ai titolari di diritti di partecipazione, o a terze persone loro vicine, che non ha il carattere di rimborso delle quote di capitale sociale versato esistenti all'atto della prestazione (dividendi, abbuoni, azioni gratuite, buoni di partecipazione gratuiti, eccedenze di liquidazione, ecc.).24
2    Si considera reddito imponibile di buoni di partecipazione, buoni di godimento e buoni di partecipazione di una banca cooperativa ogni prestazione valutabile in denaro corrisposta ai titolari di buoni di partecipazione, buoni di godimento o buoni di partecipazione di una banca cooperativa; il rimborso del valore nominale dei buoni di partecipazione o dei buoni di partecipazione di una banca cooperativa emessi gratuitamente non costituisce reddito imponibile in quanto la società o la banca cooperativa provi di aver pagato l'imposta preventiva sul valore nominale al momento dell'emissione dei titoli.25
3    ...26
21
SR 642.211 Ordinanza del 19 dicembre 1966 sull'imposta preventiva (OIPrev)
OIPrev Art. 21 - 1 Ogni società anonima o società a garanzia limitata svizzera (art. 9 cpv. 1 LIP) è tenuta a consegnare spontaneamente all'AFC, nei 30 giorni successivi all'approvazione del conto annuale, il rapporto di gestione o una copia firmata del conto annuale (bilancio e conto dei profitti e delle perdite), come pure una distinta su modulo ufficiale che indichi il capitale esistente alla fine dell'esercizio, la data dell'assemblea generale, l'ammontare e la scadenza della ripartizione dell'utile, e a pagare l'imposta sui redditi maturati in seguito all'approvazione del conto annuale, se:
1    Ogni società anonima o società a garanzia limitata svizzera (art. 9 cpv. 1 LIP) è tenuta a consegnare spontaneamente all'AFC, nei 30 giorni successivi all'approvazione del conto annuale, il rapporto di gestione o una copia firmata del conto annuale (bilancio e conto dei profitti e delle perdite), come pure una distinta su modulo ufficiale che indichi il capitale esistente alla fine dell'esercizio, la data dell'assemblea generale, l'ammontare e la scadenza della ripartizione dell'utile, e a pagare l'imposta sui redditi maturati in seguito all'approvazione del conto annuale, se:
a  la somma di bilancio ammonta a oltre cinque milioni di franchi;
b  dalla decisione di ripartizione dell'utile deriva una prestazione imponibile;
c  dall'esercizio commerciale risulta una prestazione imponibile;
d  la società è tassata in base all'articolo 69 della legge federale del 14 dicembre 199027 sull'imposta federale diretta o all'articolo 28 della legge federale del 14 dicembre 199028 sull'armonizzazione delle imposte dirette dei Comuni e dei Cantoni; oppure
e  la società ha fatto valere una convenzione di doppia imposizione conclusa dalla Svizzera con un altro Stato.29
1bis    Negli altri casi i documenti vanno presentati su richiesta dell'AFC.30
2    L'imposta sui redditi non maturati in seguito all'approvazione del conto annuale o che non sono versati in base al conto annuale (acconti di dividendo, interessi per il periodo di avviamento, azioni gratuite, eccedenze di liquidazione, riscatto di buoni di godimento, prestazioni valutabili in denaro di altro genere) deve essere pagata spontaneamente all'AFC nei 30 giorni successivi alla scadenza del reddito, in base ad un rendiconto da farsi su modulo ufficiale.
3    Se non è stabilita la data di scadenza del reddito, il termine di 30 giorni decorre dal giorno in cui viene deliberata la distribuzione o, non dandosi una deliberazione, dal giorno della distribuzione del reddito.
4    Se il conto annuale non è approvato nei sei mesi successivi alla fine del relativo esercizio, la società è tenuta ad informare l'AFC, prima della scadenza del settimo mese, dei motivi del ritardo e della data alla quale i conti verranno presumibilmente approvati.
PA: 2 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 2 - 1 Gli articoli 12 a 19 e 30 a 33 non si applicano alla procedura in materia fiscale.
1    Gli articoli 12 a 19 e 30 a 33 non si applicano alla procedura in materia fiscale.
2    Gli articoli 4 a 6, 10, 34, 35, 37 e 38 si applicano alla procedura delle prove negli esami professionali, negli esami di maestro e negli altri esami di capacità.
3    In caso di espropriazione, la procedura è retta dalla presente legge, in quanto la legge federale del 20 giugno 193012 sull'espropriazione non vi deroghi.13
4    La procedura davanti al Tribunale amministrativo federale è retta dalla presente legge, in quanto la legge del 17 giugno 200514 sul Tribunale amministrativo federale non vi deroghi.15
5 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
1    Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
a  la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi;
b  l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi;
c  il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi.
2    Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24
3    Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni.
20 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 20 - 1 Un termine computato in giorni, se deve essere notificato alle parti, comincia a decorrere il giorno dopo la notificazione.
1    Un termine computato in giorni, se deve essere notificato alle parti, comincia a decorrere il giorno dopo la notificazione.
2    Se non deve essere notificato alle parti, esso comincia a decorrere il giorno dopo l'evento che lo fa scattare.
2bis    Una notificazione recapitabile soltanto dietro firma del destinatario o di un terzo autorizzato a riceverla è reputata avvenuta al più tardi il settimo giorno dopo il primo tentativo di consegna infruttuoso.49
3    Se l'ultimo giorno del termine è un sabato, una domenica o un giorno riconosciuto festivo dal diritto federale o cantonale, il termine scade il primo giorno feriale seguente. È determinante il diritto del Cantone ove ha domicilio o sede la parte o il suo rappresentante.50
48 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi:
1    Ha diritto di ricorrere chi:
a  ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo;
b  è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e
c  ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa.
2    Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto.
49 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere:
a  la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento;
b  l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti;
c  l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso.
50 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 50 - 1 Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione.
1    Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione.
2    Il ricorso per denegata o ritardata giustizia può essere interposto in ogni tempo.
52 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
1    L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
2    Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi.
3    Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso.
61 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 61 - 1 L'autorità di ricorso decide la causa o eccezionalmente la rinvia, con istruzioni vincolanti, all'autorità inferiore.
1    L'autorità di ricorso decide la causa o eccezionalmente la rinvia, con istruzioni vincolanti, all'autorità inferiore.
2    La decisione del ricorso deve contenere la ricapitolazione dei fatti rilevanti, i motivi e il dispositivo.
3    Essa è notificata alle parti e all'autorità inferiore.
62 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 62 - 1 L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte.
1    L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte.
2    Essa può modificare a pregiudizio di una parte la decisione impugnata quando questa violi il diritto federale o poggi su un accertamento inesatto o incompleto dei fatti; per inadeguatezza, la decisione impugnata non può essere modificata a pregiudizio di una parte, a meno che la modificazione giovi ad una controparte.
3    L'autorità di ricorso che intenda modificare la decisione impugnata a pregiudizio di una parte deve informarla della sua intenzione e darle la possibilità di esprimersi.
4    L'autorità di ricorso non è vincolata in nessun caso dai motivi del ricorso.
63
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
1    L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
2    Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi.
3    Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura.
4    L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100
4bis    La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla:
a  da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario;
b  da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101
5    Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105
TS-TAF: 4 
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF)
TS-TAF Art. 4 Tassa di giustizia per le cause con interesse pecuniario - Nelle cause con interesse pecuniario, la tassa di giustizia ammonta a:
7
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF)
TS-TAF Art. 7 Principio - 1 La parte vincente ha diritto alle ripetibili per le spese necessarie derivanti dalla causa.
1    La parte vincente ha diritto alle ripetibili per le spese necessarie derivanti dalla causa.
2    Se la parte vince solo parzialmente, le spese ripetibili sono ridotte in proporzione.
3    Le autorità federali e, di regola, le altre autorità con qualità di parte non hanno diritto a un'indennità a titolo di ripetibili.
4    Se le spese sono relativamente modeste, si può rinunciare a concedere alla parte un'indennità a titolo di ripetibili.
5    L'articolo 6a è applicabile per analogia.7
Registro DTF
115-II-468 • 119-III-70 • 121-V-204 • 122-V-157 • 128-II-139 • 129-II-438 • 133-II-153 • 133-II-384 • 134-II-142 • 137-III-460 • 138-III-204 • 139-V-176 • 140-I-285 • 140-III-533 • 141-I-60 • 141-II-83 • 141-V-234 • 142-V-551 • 143-II-425 • 143-II-8 • 143-III-120 • 144-II-427 • 146-II-6
Weitere Urteile ab 2000
2A.196/1988 • 2C_1095/2015 • 2C_115/2007 • 2C_116/2010 • 2C_157/2010 • 2C_576/2020 • 2C_730/2013 • 2C_810/2017 • 2C_814/2010 • 2C_907/2012 • 2C_911/2013 • 2C_912/2013 • 2C_993/2018 • 2P.3/2002 • 4A_248/2012 • 4A_516/2016
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
allontanamento • analogia • annotazione • anticipo delle spese • apertura • apporto • apprendista • assemblea generale • assoggettamento • attestato • atto giudiziario • aumento • autenticazione • autorità di ricorso • autorità fiscale • autorità inferiore • autorizzazione o approvazione • avvertimento • avviso • azione di accertamento • azione gratuita • azione • azionista minoritario • banca dati • base di calcolo • bilancio • budget • buona fede soggettiva • buono di godimento • buono di partecipazione • calcolo • calcolo dell'imposta • campo d'applicazione • capitale proprio • capitale sociale • carattere oneroso • cifra d'affari • cio • circo • commento • comunicazione • concordanza • condizione • condono dell'imposta • consiglio d'amministrazione • conteggio • conto di gruppo • conto economico • contratto di lavoro • contribuente • coscienza • cumulo • d'ufficio • debito della società • decisione • del credere • detenuto • dibattimento • dichiarazione fiscale • dichiarazione • difetto della cosa • dipartimento federale • direttiva • direttiva • direttive anticipate del paziente • direttore • diritto civile • diritto delle società • diritto di essere sentito • diritto imperativo • diritto pubblico • diritto tributario • dispensa • disposizione statutaria • documento giustificativo • domicilio in svizzera • dovere di assistenza • effetto • effetto devolutivo • equivalenza • errore contabile • esaminatore • esattezza • esclusione • ex nunc • ex tunc • fattispecie • federalismo • fine • forma e contenuto • forza di cosa giudicata • frutto • giornalista • illuminazione • immediatamente • importanza • imposta federale diretta • imposta preventiva • incarto • inchiesta penale • informazione • inizio • interesse degno di protezione • interesse di mora • internet • interpretazione a contrario • irrilevanza • lavoratore • legge federale su l'imposta preventiva • legge federale sull'imposta federale diretta • legge federale sulle tasse di bollo • limitazione • lingua ufficiale • losanna • mania • manifestazione • massima inquisitoria • materia d'insegnamento • materiale • menzione • merce • mese • mezzo di prova • modifica • motivazione della decisione • motivo • nato • numero • obbligo di collaborare • obbligo di mantenimento • oggetto dell'imposta • onere della prova • orario d'esercizio • ordinanza amministrativa • ordinanza sull'imposta preventiva • ordine militare • organizzazione • ottico • parallelismo delle forme • partecipazione all'utile • penuria • perdita • posta a • potere d'apprezzamento • prassi giudiziaria e amministrativa • presentazione • prestazione di servizi • prestazione valutabile in denaro • principio contabile e allestimento del bilancio • principio della buona fede • procedura preparatoria • prolungamento • prova facilitata • pubblicazione • quesito • questio • quota sociale • rapporto tra • rappresentanza diplomatica • registro di commercio • relazione di revisione • replica • resoconto • restituzione dell'imposta • rettifica del valore • rettifica • riconsiderazione • ricorrente • ricorso al tribunale amministrativo federale • ricorso in materia di diritto pubblico • ricostruzione • riduzione • rimborso dei contributi agli stranieri • rimedio giuridico • ripartizione dei compiti • ripetibili • riporto • riscossione dell'imposta • riserva legale • salario • scopo • sicurezza del diritto • situazione finanziaria • società a garanzia limitata • società anonima • soppressione • sorveglianza • sostanza • sostanza determinante • spese di procedura • spese • stagione • storno • svolgimento della procedura • t • tassa di bollo • tempo atmosferico • terzo • titolo • tolleranza • tribunale amministrativo federale • tribunale federale • turista • ufficio di revisione • utile d'esercizio • utile netto • veduta • vendita di liquidazione • verbale • versamento supplementare • violazione del diritto • vizio formale
BVGE
2007/41 • 2007/27
BVGer
A-1360/2006 • A-2164/2020 • A-2176/2020 • A-2845/2020 • A-2888/2016 • A-5070/2013 • A-5576/2018 • A-570/2014 • A-5842/2020 • A-8035/2015
AS
AS 2012/6679 • AS 1992/733