Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal
6B 645/2022
Urteil vom 7. Oktober 2022
Strafrechtliche Abteilung
Besetzung
Bundesrichterin Jacquemoud-Rossari, Präsidentin,
Bundesrichter Rüedi, Hurni,
Gerichtsschreiber Matt.
Verfahrensbeteiligte
A.________,
vertreten durch Advokat Daniel Olstein,
Beschwerdeführer,
gegen
1. Staatsanwaltschaft des Kantons Basel-Stadt, Binningerstrasse 21, 4051 Basel,
2. B.________ AG,
vertreten durch Rechtsanwalt Gabriel Nigon,
Beschwerdegegnerinnen.
Gegenstand
Mehrfache qualifizierte ungetreue Geschäftsbesorgung,
Beschwerde gegen das Urteil des Appellationsgerichts des Kantons Basel-Stadt, Dreiergericht, vom 25. Februar 2022 (SB.2018.99).
Sachverhalt:
A.
Die schweizerische B.________ AG mit Sitz in Y.________ bezweckt den Handel mit Textilien und Modeartikeln aller Art. Das Unternehmen wurde 1984 von C.________ und D.________ gegründet.
A.________ wird vorgeworfen, er habe sich zum Nachteil der B.________ AG bereichert, indem er von drei Lieferanten Zahlungen von USD 352'174.04 entgegen genommen habe.
B.
Das Strafgericht des Kantons Basel-Stadt sprach A.________ am 7. Juni 2018 frei.
Die dagegen gerichtete Berufung der B.________ AG hiess das Appellationsgericht des Kantons Basel-Stadt am 25. Februar 2022 gut, während es die Anschlussberufung von A.________ abwies. Es verurteilte ihn wegen mehrfacher qualifizierter ungetreuer Geschäftsbesorgung zu einer bedingten Freiheitsstrafe von 2 Jahren und zu Schadenersatz von USD 352'174.04 nebst Zins an die B.________ AG.
C.
A.________ beantragt mit Beschwerde in Strafsachen, das appellationsgerichtliche Urteil sei teilweise aufzuheben. Er sei freizusprechen und die Zivilforderung sei abzuweisen. Eventualiter sei die Sache zu neuer Entscheidung an das Appellationsgericht zurückzuweisen.
Erwägungen:
1.
Der Beschwerdeführer bestreitet die Zuständigkeit der schweizerischen Gerichte.
1.1. Gemäss Art. 3 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 3 - 1 Il presente Codice si applica a chiunque commette un crimine o un delitto in Svizzera. |
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1 | Il presente Codice si applica a chiunque commette un crimine o un delitto in Svizzera. |
2 | Se, per il medesimo fatto, l'autore è stato condannato all'estero e vi ha scontato totalmente o parzialmente la pena, il giudice computa la pena scontata all'estero in quella da pronunciare. |
3 | Fatta salva una crassa violazione dei principi della Costituzione federale e della Convenzione del 4 novembre 19505 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), l'autore perseguito all'estero a richiesta dell'autorità svizzera non è più perseguito in Svizzera per il medesimo fatto se: |
a | è stato assolto con sentenza definitiva dal tribunale estero; |
b | la sanzione inflittagli all'estero è stata eseguita o condonata oppure è caduta in prescrizione. |
4 | Se l'autore perseguito all'estero a richiesta dell'autorità svizzera non ha scontato o ha solo parzialmente scontato la pena all'estero, l'intera pena o la parte residua è eseguita in Svizzera. Il giudice decide se una misura non eseguita o solo parzialmente eseguita all'estero debba essere eseguita o continuata in Svizzera. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 8 - 1 Un crimine o un delitto si reputa commesso tanto nel luogo in cui l'autore lo compie o omette di intervenire contrariamente al suo dovere, quanto in quello in cui si verifica l'evento. |
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1 | Un crimine o un delitto si reputa commesso tanto nel luogo in cui l'autore lo compie o omette di intervenire contrariamente al suo dovere, quanto in quello in cui si verifica l'evento. |
2 | Il tentativo si reputa commesso tanto nel luogo in cui l'autore lo compie quanto in quello in cui, secondo la sua concezione, avrebbe dovuto verificarsi l'evento. |
Passiven oder Nicht-Vermehrung der Aktiven sowie dann, wenn das Vermögen in einem Masse gefährdet wird, dass es in seinem wirtschaftlichen Wert vermindert ist; eine vorübergehende Schädigung genügt (BGE 121 IV 104 E. 2c; Urteil 6B 140/2020 vom 3. Juni 2021 E. 3.3.2 mit Hinweisen). Als Erfolgsort der ungetreuen Geschäftsbesorgung gilt der Ort, wo der Schaden eingetreten ist. Das Bundesstrafgericht anerkennt mit Blick auf den Tatbestand der qualifizierten ungetreuen Geschäftsbesorgung zudem eine selbständige Zuständigkeit schweizerischer Behörden am Ort des Eintritts der ungerechtfertigten Bereicherung (SCHEIDEGGER/VON WURSTEMBERGER, Commentaire Romand, Code pénal II, 2017, N. 5 und N. 128 ff. zu Art. 158).
1.2. Die Rüge ist unbegründet. Die Vorinstanz legt überzeugend dar, weshalb die schweizerischen Gerichte zuständig sind.
Wenn der Beschwerdeführer vorbringt, er sei in Frankreich tätig gewesen, dann zielt er ins Leere. Denn die Vorinstanz knüpft die Zuständigkeit der schweizerischen Gerichte nicht am Begehungs- sondern am Erfolgsort an. Sie hält ausdrücklich fest, die Tathandlung habe sich nicht in der Schweiz abgespielt.
Der Beschwerdeführer macht geltend, die Vorinstanz sei zu Unrecht davon ausgegangen, dass der Erfolg in der Schweiz eingetreten sei. Auch diese Rüge verfängt nicht. Die Vorinstanz zeigt schlüssig auf, dass sich aus dem vom Beschwerdeführer ins Recht gelegten Gutachten nichts zur strafrechtlichen Zuständigkeit ableiten lässt. Denn das Gutachten setze die örtliche Zuständigkeit im Zivilrecht und Strafrecht gleich. Ein zivilrechtlicher Nichteintretensentscheid sei für das Strafverfahren aber nicht von Belang. Die Vorinstanz stellt fest, die Beschwerdegegnerin 2 handle mit den Lieferanten die Konditionen aus. Sodann kaufe eine deutsche Konzerngesellschaft die Ware und begleiche die Rechnungen der Lieferanten. Die Beschwerdegegnerin 2 ersetze der deutschen Konzerngesellschaft die Rechnungsbeträge. Die Ware werde an ein Zollfreilager in Deutschland geliefert und von dort im Auftrag der Beschwerdegegnerin 2 an diverse Verteilstellen in Europa und der Schweiz weitergeleitet. Die Vorinstanz hält fest, der Vermögensschaden und damit der Erfolg im Sinne von Art. 8 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 8 - 1 Un crimine o un delitto si reputa commesso tanto nel luogo in cui l'autore lo compie o omette di intervenire contrariamente al suo dovere, quanto in quello in cui si verifica l'evento. |
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1 | Un crimine o un delitto si reputa commesso tanto nel luogo in cui l'autore lo compie o omette di intervenire contrariamente al suo dovere, quanto in quello in cui si verifica l'evento. |
2 | Il tentativo si reputa commesso tanto nel luogo in cui l'autore lo compie quanto in quello in cui, secondo la sua concezione, avrebbe dovuto verificarsi l'evento. |
sollte und bei der deutschen Konzerngesellschaft ein vorübergehender Schaden entstanden sein sollte, läge der Erfolgsort in Y.________. Die Beschwerdegegnerin 2 habe die Rechnungen der deutschen Konzerngesellschaft automatisch ausgeglichen, womit der Vermögensschaden ohne menschliches Zutun an die Beschwerdegegnerin 2 weitergegeben worden sei. Diesen überzeugenden Erwägungen ist nichts beizufügen.
1.3. Nach dem Gesagten geht die Vorinstanz zu Recht davon aus, dass der Erfolg in Y.________ eingetreten ist. Die schweizerischen Gerichte sind zuständig.
2.
Der Beschwerdeführer wirft der Vorinstanz verschiedene Verfahrensfehler im Zusammenhang mit der Berufungsverhandlung vor.
Die Rügen sind offensichtlich unbegründet. Der Beschwerdeführer macht geltend, während der Berufungsverhandlung sei eine lange Diskussionen zwischen der Vorsitzenden und der Auskunftsperson D.________ nicht sofort übersetzt worden. Selbst wenn dies zutreffen sollte, bestand kein Anlass, den Wortwechsel zwischen der Vorsitzenden und der Auskunftsperson D.________ sofort zu übersetzen. Denn gemäss Art. 68 Abs. 2
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 68 Traduzioni - 1 Se un partecipante al procedimento non comprende la lingua in cui si svolge il medesimo o non è in grado di esprimersi sufficientemente bene nella stessa, chi dirige il procedimento fa capo a un traduttore o interprete. Nei casi semplici o urgenti può rinunciare al traduttore o all'interprete se egli stesso e l'estensore del verbale padroneggiano sufficientemente la lingua del diretto interessato e questi vi acconsente. |
|
1 | Se un partecipante al procedimento non comprende la lingua in cui si svolge il medesimo o non è in grado di esprimersi sufficientemente bene nella stessa, chi dirige il procedimento fa capo a un traduttore o interprete. Nei casi semplici o urgenti può rinunciare al traduttore o all'interprete se egli stesso e l'estensore del verbale padroneggiano sufficientemente la lingua del diretto interessato e questi vi acconsente. |
2 | Anche se assistito da un difensore, l'imputato è informato in una lingua a lui comprensibile, oralmente o per scritto, almeno del contenuto essenziale degli atti procedurali più importanti. Non può essere pretesa una traduzione integrale di tutti gli atti procedurali e degli atti di causa. |
3 | Gli atti che non sono memorie o istanze delle parti sono all'occorrenza tradotti per scritto o tradotti oralmente per il verbale. |
4 | Per la traduzione dell'interrogatorio della vittima di un reato contro l'integrità sessuale si fa capo a una persona dello stesso sesso se la vittima lo domanda e se ciò è possibile senza ritardare indebitamente il procedimento. |
5 | Ai traduttori e agli interpreti si applicano per analogia le disposizioni concernenti i periti (art. 73, 105, 182-191). |
Voreingenommenheit kann keine Rede sein.
3.
Der Beschwerdeführer wendet sich gegen den Schuldspruch wegen mehrfacher qualifizierter ungetreuer Geschäftsbesorgung.
3.1.
3.1.1. Den Tatbestand der ungetreuen Geschäftsbesorgung (Art. 158 Ziff. 1 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
Geschäftsführer im Sinne von Art. 158
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
Geschütztes Rechtsgut ist das anvertraute Vermögen des Geschäftsherrn bzw. Treugebers (vgl. BGE 81 IV 276 E. 2a; Urteil 6B 1422/2019 vom 28. Mai 2021 E. 5.3.1). Der Tatbestand ist erfüllt, wenn der Täter in der Stellung eines Geschäftsführers treuwidrig eine Schutzpflicht zur Wahrung fremder Vermögensinteressen verletzt hat und es dadurch zu einer Schädigung des anvertrauten Vermögens gekommen ist. Ein Vermögensschaden liegt vor bei tatsächlicher Schädigung durch Verminderung der Aktiven, Vermehrung der Passiven, Nicht-Verminderung der Passiven oder Nicht-Vermehrung der Aktiven sowie dann, wenn das Vermögen in einem Masse gefährdet wird, dass es in seinem wirtschaftlichen Wert vermindert ist. Letzteres ist der Fall, wenn der Gefährdung im Rahmen einer sorgfältigen Bilanzierung durch Wertberichtigung oder Rückstellung Rechnung getragen werden muss (BGE 142 IV 346 E. 3.2; 129 IV 124 E. 3.1; 123 IV 17 E. 3d; 122 IV 279 E. 2a).
Auf der subjektiven Seite ist Vorsatz erforderlich, wobei Eventualvorsatz genügt (BGE 129 IV 124 E. 3.1).
3.1.2. Das Bundesgericht legt seinem Urteil den Sachverhalt zugrunde, den die Vorinstanz festgestellt hat (Art. 105 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 105 Fatti determinanti - 1 Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
|
1 | Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
2 | Può rettificare o completare d'ufficio l'accertamento dei fatti dell'autorità inferiore se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95. |
3 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, il Tribunale federale non è vincolato dall'accertamento dei fatti operato dall'autorità inferiore.96 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione: |
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a | del diritto federale; |
b | del diritto internazionale; |
c | dei diritti costituzionali cantonali; |
d | delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari; |
e | del diritto intercantonale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
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1 | Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
2 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 105 Fatti determinanti - 1 Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
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1 | Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
2 | Può rettificare o completare d'ufficio l'accertamento dei fatti dell'autorità inferiore se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95. |
3 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, il Tribunale federale non è vincolato dall'accertamento dei fatti operato dall'autorità inferiore.96 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 105 Fatti determinanti - 1 Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
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1 | Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
2 | Può rettificare o completare d'ufficio l'accertamento dei fatti dell'autorità inferiore se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95. |
3 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, il Tribunale federale non è vincolato dall'accertamento dei fatti operato dall'autorità inferiore.96 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
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1 | Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
2 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87 |
Die Rüge der Verletzung von Grundrechten (einschliesslich Willkür bei der Sachverhaltsfeststellung) muss in der Beschwerde explizit vorgebracht und substanziiert begründet werden (Art. 106 Abs. 2
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
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1 | Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
2 | Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura. |
Das Sachgericht würdigt die Beweise frei nach seiner aus dem gesamten Verfahren gewonnenen Überzeugung (Art. 10 Abs. 2
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 10 Presunzione d'innocenza e valutazione delle prove - 1 Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato. |
|
1 | Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato. |
2 | Il giudice valuta liberamente le prove secondo il convincimento che trae dall'intero procedimento. |
3 | Se vi sono dubbi insormontabili quanto all'adempimento degli elementi di fatto, il giudice si fonda sulla situazione oggettiva più favorevole all'imputato. |
Als Beweiswürdigungsregel besagt der Grundsatz "in dubio pro reo", dass sich das Strafgericht nicht von der Existenz eines für die beschuldigte Person ungünstigen Sachverhalts überzeugt erklären darf, wenn bei objektiver Betrachtung erhebliche und nicht zu unterdrückende Zweifel bestehen, ob sich der Sachverhalt so verwirklicht hat (BGE 127 I 38 E. 2a mit Hinweisen). Verurteilt das Strafgericht die beschuldigte Person, obwohl bei objektiver Betrachtung des gesamten Beweisergebnisses unüberwindliche, schlechterdings nicht zu unterdrückende Zweifel an deren Schuld bestehen, liegt auch immer Willkür vor. Dem Grundsatz "in dubio pro reo" kommt in seiner Funktion als Beweiswürdigungsregel im Verfahren vor Bundesgericht keine über das Willkürverbot von Art. 9
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 9 Protezione dall'arbitrio e tutela della buona fede - Ognuno ha diritto d'essere trattato senza arbitrio e secondo il principio della buona fede da parte degli organi dello Stato. |
3.2.
3.2.1. Die Vorinstanz stellt fest, gemäss Arbeitsvertrag habe die Beschwerdegegnerin 2 den Beschwerdeführer als "Head of Development & Strategies" eingestellt. Nach seiner Beförderung zum "Brand Director" habe er monatlich Fr. 27'500.-- zuzüglich Boni verdient. Dieses Salär lasse auf seine hohe Stellung schliessen. Es sei unbestritten, dass der Beschwerdeführer hierarchisch nur den Firmengründern D.________ und C.________ unterstanden habe. Gemäss Vorinstanz kann nicht auf die Stellenbeschreibung abgestellt werden. Denn es sei nicht belegt, dass diese dem Beschwerdeführer effektiv vorgelegt worden sei. Der Beschwerdeführer habe das Vertrauen von D.________ genossen. Dieser habe den Beschwerdeführer sogar als seinen möglichen Nachfolger angesehen. Der Beschwerdeführer habe bei der Beschwerdegegnerin 2 stets eine Kaderstellung auf der obersten Hierarchiestufe direkt unter den Firmengründern bekleidet. Durch sein Engagement in verschiedenen Abteilungen habe er auch faktisch grossen Einfluss auf das wirtschaftliche Fortkommen des Konzerns genommen.
Die Vorinstanz stellt fest, der Beschwerdeführer habe bei der Beschwerdegegnerin 2 eigenständig strategische und operative Entscheide in diversen Geschäftsbereichen gefällt, und zwar bereits vor seiner Beförderung zum "Brand Director". Dies begründet die Vorinstanz ausführlich und überzeugend. Sie relativiert, dass der Beschwerdeführer nie als Zeichnungsberechtigter im Handelsregister erschien. Denn für diverse Verträge seien keine Unterschriften benötigt worden. So seien Bestellungen an Textilfabrikanten per E-Mail übermittelt worden. Diese hätten die Bestellung ohne formelle Bestätigung ausgeführt. Zudem hätten die Firmengründer ihre Unterschriften beispielsweise bei Personalentscheiden vorbehaltlos und ohne Gegenprüfung erteilt, solange der Budgetrahmen eingehalten worden sei. So erstaune nicht, dass in den Akten kein vom Beschwerdeführer unterschriebener Arbeitsvertrag zu finden sei. Er habe autonom Personalentscheide getroffen und D.________ nachträglich darüber in Kenntnis gesetzt. Weiter hält die Vorinstanz fest, der Beschwerdeführer sei entgegen den Erwägungen der Erstinstanz für den Wareneinkauf verantwortlich gewesen. Auch dies belegt sie mit einschlägigen Aktenverweisen. Zudem weist die Vorinstanz darauf hin, dass der
Beschwerdeführer gemäss eigenen Angaben für das Budget der Beschwerdegegnerin 2 verantwortlich gewesen sei. Weiter entnimmt sie den Akten, dass der Beschwerdeführer bei der Qualitätskontrolle der Waren das letzte Wort hatte. Vor dem Hintergrund aussagekräftiger objektiver Beweismittel verwirft die Vorinstanz die anderslautenden Behauptungen des Beschwerdeführers zu seiner Rolle bei der Beschwerdegegnerin 2.
3.2.2. Sodann wendet sich die Vorinstanz den Zahlungen der drei Lieferanten zu. Der Beschwerdeführer habe eingestanden, während seiner Tätigkeit für die Beschwerdegegnerin 2 veranlasst zu haben, dass die E.________ Ltd. gegründet, eine Managerin eingesetzt und bei der F.________ in U.________ ein Konto auf die Gesellschaft eröffnet wird.
Die Vorinstanz gelangt zum Schluss, der Beschwerdeführer habe gemeinsam mit einem ihm unterstellten chinesischen Mitarbeiter von drei Lieferanten der Beschwerdegegnerin 2 Zahlungen von USD 352'174.04 vereinnahmt. Das Geld sei auf die Konten der E.________ Ltd. und der G.________ Ltd. geflossen. Der Beschwerdeführer habe auf das Konto der G.________ Ltd. Zugriff gehabt, die E.________ Ltd. habe er sogar selbst gegründet.
Der Beschwerdeführer bestritt bereits im kantonalen Verfahren, in einer Verbindung zur in V.________ domizilierten G.________ Ltd. gestanden zu haben. Diese Bestreitung widerlegt die Vorinstanz überzeugend und unter Hinweis auf zahlreiche Aktenstücke. Zwar habe der Beschwerdeführer bei der G.________ Ltd. keine offizielle Funktion ausgeübt. Doch habe er Zugang zum Konto dieser Gesellschaft bei der F.________ gehabt.
Der Beschwerdeführer hatte bereits vor Erstinstanz eingewendet, bei den Zahlungen der drei Lieferanten handle es sich um Beratungshonorare. Dass dies eine bloss Schutzbehauptung ist, begründet die Vorinstanz unter Verweis auf die erstinstanzlichen Erwägungen ausführlich und überzeugend. So legt sie dar, dass insgesamt USD 281'670.85 an die E.________ Ltd. und USD 70'503.19 an die G.________ Ltd. überwiesen wurden. Die resultierende Gesamtsumme von USD 352'174.04 lasse sich nicht mit dem vom Beschwerdeführer behaupteten Beratungsmandat in Übereinstimmung bringen. Die Summe stehe in keinem Verhältnis zu den angeblichen Dienstleistungen des Beschwerdeführers. Zudem weist die Vorinstanz darauf hin, dass die einzelnen Zahlungen zweier Lieferanten jeweils 3 % des Auftragsvolumens der Beschwerdegegnerin 2 entspreche. Beim dritten Lieferanten seien es 2 %. Da es sich um insgesamt 32 Überweisungen handle, könne eine zufällige Übereinstimmung ausgeschlossen werden. Es handle sich somit eindeutig um Zahlungen der Lieferanten an den Beschwerdeführer im Zusammenhang mit Bestellungen der Beschwerdegegnerin 2. Diese Feststellung steht überdies im Einklang mit eidesstattlichen Erklärungen der Lieferanten.
3.3. In rechtlicher Hinsicht erwägt die Vorinstanz, der Beschwerdeführer habe den Tatbestand der mehrfachen qualifizierten ungetreuen Geschäftsbesorgung erfüllt, indem er die Zahlungen von USD 352'174.04 entgegennahm.
3.3.1. Die Vorinstanz qualifiziert den Beschwerdeführer zutreffend als Geschäftsführer im Sinne von Art. 158
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
zumindest als faktisches Organ der Beschwerdegegnerin 2 qualifiziert. Unerheblich ist dabei, dass er nicht zur Zeichnung berechtigt war. Denn die Zeichnungsberechtigung ist höchstens ein Indiz für die Selbständigkeit eines Geschäftsführers. Die Vorinstanz fährt fort, der Beschwerdeführer sei mit der Beschwerdegegnerin 2 in einem Arbeitsverhältnis gestanden. Seine Pflichten hätten gerade darin bestanden, die Vermögensinteressen der Beschwerdegegnerin 2 zu wahren. Die Vorinstanz nimmt zu Recht an, dass die vom Beschwerdeführer verwalteten Vermögensinteressen durchaus bedeutsam und von Gewicht waren (vgl. dazu BGE 105 IV 307 E. 2b; zum Massstab: BGE 86 IV 12 E. 3).
3.3.2. Die Vorinstanz bejaht zu Recht eine Tathandlung im Sinne von Art. 158 Ziff. 1 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
3.3.3. Schliesslich erkennt die Vorinstanz zu Recht auf einen Vermögensschaden. Wie sie zutreffend ausführt, reicht es aus, dass der Beschwerdeführer die Vermögenswerte auf eigene Konten transferierte. Denn dadurch standen sie der Beschwerdegegnerin 2 nicht mehr zur Verfügung (Urteil 6B 494/2015 vom 25. Mai 2016 E. 2.3.2). Die Vorinstanz führt aus, dass der Beschwerdeführer durch das Einfordern der Zahlungen von USD 352'174.04 günstigere Einkaufsmodalitäten für die Beschwerdegegnerin 2 vereitelte. Sie kommt zum zutreffenden Schluss, dass der Beschwerdegegnerin 2 ein Vermögensschaden im Umfang dieser Zahlungen entstand. Der Kausalzusammenhang zwischen dem treuwidrigen Verhalten des Beschwerdeführers und diesem Vermögensschaden liegt auf der Hand (vgl. dazu BGE 142 IV 346 E. 3.2).
3.3.4. Was den subjektiven Tatbestand betrifft, schliesst die Vorinstanz zu Recht auf einen direkten Vorsatz. Denn es war dem Beschwerdeführer klar, dass er gegen seine arbeitsvertragliche Treuepflicht gegenüber der Beschwerdegegnerin 2 verstiess. Ihm war auch bewusst, dass er durch die Vereinnahmung der Zahlungen einen Vermögensschaden der Beschwerdegegnerin 2 verursachte. Die Vorinstanz bejaht zu Recht eine Absicht des Beschwerdeführers, sich im Umfang der kassierten USD 352'174.04 zu bereichern, weshalb der qualifizierte Tatbestand von Art. 158 Ziff. 1 Abs. 3
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 158 - 1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
3 | L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte. |
3.4. Was der Beschwerdeführer gegen die vorinstanzlichen Erwägungen vorbringt, verfängt nicht.
3.4.1. Der Beschwerdeführer beanstandet die vorinstanzliche Feststellung, wonach er als faktisches Organ der Beschwerdegegnerin 2 agierte. Er trägt er vor, die Vorinstanz stelle einzig auf die Aussagen von D.________ ab. Dies ist offensichtlich unzutreffend. Die Vorinstanz würdigt darüber hinaus zahlreiche Aktenstücke und legt überzeugend dar, weshalb es nicht allein auf den Arbeitsvertrag und die Stellenbeschreibung ankommen kann.
3.4.2. Die Ausführungen des Beschwerdeführers erschöpfen sich weitgehend in einer unzulässigen appellatorischen Kritik am angefochtenen Urteil. Dies ist etwa der Fall, wenn er auf die E-Mails über die Kontoeröffnung bei der F.________ Bezug nimmt, ohne im Ansatz darzutun, inwiefern die Vorinstanz in Willkür verfallen sein soll. Gleiches gilt, wenn er auf das chinesische Strafurteil gegen den ihm unterstellten chinesischen Mitarbeiter verweist. Selbst wenn dieser chinesische Mitarbeiter bereits unzulässige Zahlungen angenommen haben sollte, lange bevor der Beschwerdeführer sein Vorgesetzter wurde, schliesst dies nicht aus, dass er solche Praktiken gemeinsam mit dem Beschwerdeführer fortführte. Dass der Beschwerdeführer im chinesischen Strafurteil nicht erwähnt wird, lässt die vorinstanzliche Sachverhaltsfeststellung keineswegs als willkürlich erscheinen.
3.4.3. Der Beschwerdeführer scheint der Vorinstanz vorwerfen zu wollen, sie habe den Grundsatz "in dubio pro reo" als Beweislastmaxime verletzt, indem sie verlangt habe, dass er mittels E-Mail hätte beweisen müssen, dass er nicht in den Entscheidungsprozess involviert gewesen sei. Solches trifft offensichtlich nicht zu. Die Vorinstanz verurteilt den Beschwerdeführer nicht mit der Begründung, er habe seine Unschuld nicht nachgewiesen. Vielmehr legt sie in ihrer ausführlichen Urteilsbegründung unter sorgfältiger Würdigung zahlreicher Beweismittel überzeugend dar, weshalb der Beschwerdeführer schuldig ist. Es kann keine Rede davon sein, dass die Vorinstanz von der falschen Meinung ausgegangen wäre, der Beschwerdeführer habe seine Unschuld zu beweisen.
3.4.4. Der Beschwerdeführer rügt eine unzulässige Berücksichtigung von "bestellten" und nachträglich eingereichten E-Mails. Hier übergeht er, dass die Vorinstanz die Unterlagen aus dem Recht weist, welche die Beschwerdegegnerin 2 erst an der Berufungsverhandlung einreichte. Die Vorinstanz begründet dies damit, dass es der Beschwerdegegnerin 2 möglich gewesen wäre, die entsprechenden Beweismittel bereits früher zu den Akten zu geben, wodurch dem Beschwerdeführer ermöglicht worden wäre, sich eingehend damit auseinanderzusetzen und dazu Stellung zu nehmen. Die Vorinstanz ergänzt, der Beweiswert der Schreiben vom 15. November 2021 und 14. November 2021 und des E-Mails vom 15. November 2021 sei ohnehin zu relativieren, da D.________ diese Dokumente mit Blick auf die Berufungsverhandlung bestellt zu haben scheine. Der Beschwerdeführer legt nicht dar und es ist auch nicht ersichtlich, weshalb die Einschätzung der Vorinstanz zu beanstanden wäre.
3.4.5. Der Beschwerdeführer bestreitet einen Schaden. Er beanstandet die vorinstanzliche Feststellung, wonach der Beschwerdegegnerin 2 Gewinn im Umfang von USD 352'174.04 entging, weil der Beschwerdeführer günstigere Einkaufsmodalitäten verhinderte. Auch hier stellt er den sorgfältigen vorinstanzlichen Erwägungen bloss seine eigene Sicht der Dinge gegenüber, ohne im Ansatz Willkür darzutun.
3.4.6. Der Beschwerdeführer beruft sich auf BGE 129 IV 124, wonach der Tatbestand der ungetreuen Geschäftsführung nur erfüllt ist, wenn der Empfänger durch die Zahlung von Provisionen oder Schmiergeldern (als Gegenleistung für eine Bevorzugung) zu einem Verhalten verleitet wird, das sich gegen die Vermögensinteressen des Geschäftsherrn richtet und sich somit schädigend auswirkt (E. 4.1 S. 128). Dieses Präjudiz hilft dem Beschwerdeführer nicht. Denn die Vorinstanz legt überzeugend dar, dass sich das Verhalten des Beschwerdeführers gegen die Vermögensinteressen der Beschwerdegegnerin 2 richtete und schädigend für sie auswirkte.
3.5. Die Verurteilung des Beschwerdeführers wegen mehrfacher qualifizierter ungetreuer Geschäftsbesorgung hält vor Bundesrecht stand.
Die vorinstanzliche Strafzumessung ficht der Beschwerdeführer nicht an. Seinen Antrag auf Abweisung der Zivilforderung begründet er nicht oder nur implizit mit dem erfolglos beantragten Freispruch. Damit hat es sein Bewenden.
Schliesslich trägt der Beschwerdeführer vor, eventualiter seien "die exorbitanten Parteientschädigungen der Beschwerdegegnerin 2 massiv zu kürzen". Auch hier lässt er eine Begründung vermissen und verweist bloss auf Eingaben der Staatsanwaltschaft und eine eigene Eingabe an die Vorinstanz. Darauf ist nicht einzugehen.
4.
Die Beschwerde ist abzuweisen, soweit darauf einzutreten ist. Ausgangsgemäss trägt der Beschwerdeführer die bundesgerichtlichen Kosten (Art. 66 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
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1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
Demnach erkennt das Bundesgericht:
1.
Die Beschwerde wird abgewiesen, soweit darauf eingetreten wird.
2.
Die Gerichtskosten von Fr. 3'000.-- werden dem Beschwerdeführer auferlegt.
3.
Dieses Urteil wird den Parteien und dem Appellationsgericht des Kantons Basel-Stadt, Dreiergericht, schriftlich mitgeteilt.
Lausanne, 7. Oktober 2022
Im Namen der Strafrechtlichen Abteilung
des Schweizerischen Bundesgerichts
Die Präsidentin: Jacquemoud-Rossari
Der Gerichtsschreiber: Matt