Bundesstrafgericht
Tribunal pénal fédéral Tribunale penale federale Tribunal penal federal
Geschäftsnummer: BG.2020.9
Beschluss vom 1. Juli 2020 Beschwerdekammer
Besetzung
Bundesstrafrichter Roy Garré, Vorsitz, Cornelia Cova und Stephan Blättler, Gerichtsschreiber Martin Eckner
Parteien
Kanton Basel-Stadt, Staatsanwaltschaft, Gesuchsteller
gegen
Kanton Appenzell Ausserrhoden, Staatsanwaltschaft, Gesuchsgegner
Gegenstand
Gerichtsstandskonflikt (Art. 40 Abs. 2

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 40 Conflitti in materia di foro - 1 Se vi è contestazione fra le autorità penali del medesimo Cantone sul foro competente, decide il pubblico ministero superiore o generale oppure, in mancanza di siffatte funzioni, la giurisdizione cantonale di reclamo.18 |
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1 | Se vi è contestazione fra le autorità penali del medesimo Cantone sul foro competente, decide il pubblico ministero superiore o generale oppure, in mancanza di siffatte funzioni, la giurisdizione cantonale di reclamo.18 |
2 | Se le autorità di perseguimento penale di più Cantoni non riescono ad accordarsi sul foro competente, il pubblico ministero del Cantone che per primo si è occupato della causa sottopone senza indugio, in ogni caso prima della promozione dell'accusa, la questione al Tribunale penale federale affinché decida. |
3 | L'autorità competente a decidere sul foro può stabilire un foro diverso da quello previsto negli articoli 31-37 se il centro dell'attività penalmente rilevante, la situazione personale dell'imputato o altri motivi pertinenti lo esigono. |
Sachverhalt:
A. Die Staatsanwaltschaft des Kantons Basel-Stadt, Abteilung Wirtschaftsdelikte (nachfolgend «StA/BS»), führte eine Strafuntersuchung gegen A.B. wegen gewerbsmässigen Betrugs, mehrfacher Urkundenfälschung sowie Täuschung der Behörden. Die StA/BS warf A.B. insbesondere vor, Apple-Geräte in grösseren Mengen zu Lasten verschiedener Firmen bezogen aber nie bezahlt zu haben. Solche Geräte soll er an C. verkauft haben. A.B. sagte am 15. Februar 2018 aus, für seine Lieferungen die Anfragen von C. berücksichtigt zu haben.
Die StA/BS ordnete am 26. Februar 2018 die Vorführung/Festnahme von C. an und liess seine Wohnung durchsuchen. Sie vernahm ihn am 27. Februar 2018 ein und entliess ihn gleichentags. Sie warf ihm in der Einvernahme vor, vom 4. Januar bis 8. September 2017 zahlreiche fabrikneue Apple-Geräte (zumeist iPhones oder iPads) massiv unter dem Marktpreis (rund 35%) eingekauft zu haben. Gestützt auf WhatsAPP-Chatprotokolle, extrahiert von seinem Mobiltelefon, wurde C. vorgehalten, er soll eine gute Stückzahl, z.B. 10 oder 20 Geräte, aufs Mal bei einem «A.» [A.B.] bestellt und soweit erhalten bar bezahlt haben.
B. Anlässlich der Hausdurchsuchung vom 27. Februar 2018 bei C. wurden zahlreiche Rechnungen/Lieferscheine der D. AG gefunden. Sie lauteten auf tatsächlich existierende Gesellschaften (mit «zu Handen» auf seinen Namen) oder auch auf seine Freundin, mit der Wohnadresse von C. als Lieferadresse. Sie bezogen sich auf stets andere Kundennummern. Die Bestellungen wurden bei der D. AG von E. ausgelöst. C. sagte am 27. Februar 2018 aus, die Geräte jeweils vorab bei E. bezahlt zu haben. Die StA/BS schrieb der D. AG am 28. Februar 2018 betreffend die auffälligen Rechnungen/Lieferscheine. Die StA/BS weitete das Strafverfahren gegen C. wegen Hehlerei (Art. 160

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 160 - 1. Chiunque acquista, riceve in dono o in pegno, occulta o aiuta ad alienare una cosa che sa o deve presumere ottenuta da un terzo mediante un reato contro il patrimonio, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque acquista, riceve in dono o in pegno, occulta o aiuta ad alienare una cosa che sa o deve presumere ottenuta da un terzo mediante un reato contro il patrimonio, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Il colpevole è punito con una pena detentiva da sei mesi a dieci an-ni se fa mestiere della ricettazione.221 |
C. Die D. AG zeigte E. das als vertraulich bezeichnete Schreiben der StA/BS vom 28. Februar 2018 und begann am Folgetag mit internen Nachforschungen. Am 6. März 2018 entliess sie E. fristlos. Sein geschäftliches Mobiltelefon übergab die D. AG unmittelbar an einen anderen Aussendienstmitarbeiter zum Gebrauch. Der Geschäftsführer der D. AG erstattete am 12. März 2018 persönlich am Schalter des Regionalpolizeipostens Herisau Strafanzeige gegen E. E. war Verkäufer für Grosskunden und dabei für die ganze Bestell- und Vertragsabwicklung zuständig. Er habe teilweise über die Zugangsdaten zu den Onlinekonten der Kunden verfügt und so Bestellungen in deren Namen ausgelöst. Dies, wenn die Kunden die vom Backoffice aufgesetzten Zugangsdaten, welche E. auch erhalten habe, nicht änderten. Da er sich als Verantwortlicher der Kunden eingeloggt haben soll, erhielten diese keine Bestellbestätigung. Andere Bestellungen habe er über das interne Ticketingsystem oder via Abänderung der E-Mails von bestehenden Kundenbestellungen getätigt (ebenfalls ohne Bestellbestätigung). Die interne Überprüfung ergab, dass so eine grosse Zahl an iPhones bestellt worden seien.
Gemäss Rapport der Kantonspolizei Appenzell Ausserrhoden vom 20. Januar 2020 ermittelte sie gegen E. wegen Veruntreuung (Art. 138

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 138 - 1. Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, si appropria una cosa mobile altrui che gli è stata affidata, |
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1 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, si appropria una cosa mobile altrui che gli è stata affidata, |
2 | Il colpevole è punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria198 se ha commesso il fatto in qualità di membro di un'autorità, di funzionario, di tutore, di curatore, di gerente di patrimoni, o nell'esercizio di una professione, di un'industria o di un commercio, per il quale ha ottenuto l'autorizzazione da un'autorità. |

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 146 - 1 Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l'errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l'errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
2 | La pena è una pena detentiva da sei mesi a dieci anni se il colpevole fa mestiere della truffa.207 |
3 | La truffa a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punita soltanto a querela di parte. |

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 147 - 1 Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, servendosi in modo abusivo, incompleto o indebito di dati, oppure di un analogo procedimento, influisce su un processo elettronico o simile di trattamento o di trasmissione di dati e provoca, per mezzo dei risultati erronei così ottenuti, un trasferimento di attivi a danno di altri o dissimula un trasferimento di attivi appena effettuato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, servendosi in modo abusivo, incompleto o indebito di dati, oppure di un analogo procedimento, influisce su un processo elettronico o simile di trattamento o di trasmissione di dati e provoca, per mezzo dei risultati erronei così ottenuti, un trasferimento di attivi a danno di altri o dissimula un trasferimento di attivi appena effettuato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
2 | La pena è una pena detentiva da sei mesi a dieci anni se il colpevole fa mestiere di tali operazioni.208 |
3 | L'abuso di un impianto per l'elaborazione di dati a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punito soltanto a querela di parte. |

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 251 - 1. Chiunque, al fine di nuocere al patrimonio o ad altri diritti di una persona o di procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, |
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1 | Chiunque, al fine di nuocere al patrimonio o ad altri diritti di una persona o di procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, |
2 | ...330 |
Die Kantonspolizei Appenzell Ausserrhoden führte mit E. an fünf Daten acht Einvernahmen durch (9. April, 10. April, 29. April, 1. Mai und 23. Juli 2019). Er erklärte, im Jahr 2016 begonnen zu haben, im Namen von Grosskunden Mobiltelefone zu bestellen und sie an Drittpersonen (Abnehmer) zu verkaufen. Der Schwager (Bruder seiner Frau) sei Chef der D. AG. Er (E.) alleine sei für seine Taten bei der D. AG verantwortlich. Er habe von den Abnehmern 60% bis 70% des verbuchten Verkaufspreises erhalten. Mit dem Erlös habe er versucht, seine Spielsucht zu stillen sowie den Jackpot zu knacken. Er sei seit dem Jahr 2017 deswegen in therapeutischer Behandlung. Er habe zu spielen begonnen, als seine Ehe sich nach der Geburt des Kindes und dem Umzug in den Kanton Appenzell Ausserrhoden verschlechtert habe. Zuerst habe er sein privates Geld verspielt. Als seine Frau bei der Steuererklärung bemerkte, dass Geld auf dem Konto fehlte, hätte sie ihn gezwungen, sein Lohnkonto bei der Bank H. aufzulösen und den Lohn auf ihr gemeinsames Konto überweisen zu lassen. Weil er so in dieser Spielsucht, in einer ganz anderen Welt, gefangen gewesen sei, habe dann das mit der D. AG begonnen. Er habe kein Vorgehen geplant, er habe es einfach auf gut Glück gemacht. Am Tag seiner fristlosen Kündigung sei E. von seiner Frau aus dem gemeinsamen Haus geworfen worden. An jenem Abend sei er noch ins Casino Bregenz gegangen.
D. Die StA/BS sah die Staatsanwaltschaft des Kantons Appenzell Ausserrhoden (nachfolgend «StA/AR») als zuständig an, da C. durch seine Bestellungen und Käufe zum gewerbsmässigen Betrug von E. angestiftet und Beihilfe geleistet habe. Sie stellte ihr am 21. Februar 2020 eine Gerichtsstandsanfrage. Der fallführende Staatsanwalt der StA/AR lehnte die Übernahme am 5. März 2020 ab, da keine Teilnahmeform an der Vortat bestehe. C. habe mit seinen Bestellungen keinen Tatentschluss bei E. geweckt, vielmehr im Sinne eines klassischen Hehlers einfach fortgesetzt Waren von einem Lieferanten bezogen.
E. Die StA/BS rief am 11. März 2020 die Beschwerdekammer des Bundesstrafgerichts an zwecks Bestimmung des Gerichtsstands (act. 1). Sie beantragt, es sei die Zuständigkeit des Kantons Appenzell Ausserrhoden für das Strafverfahren gegen C. festzustellen. Der Kanton Appenzell Ausserrhoden sah seinerseits die Zuständigkeit für das Verfahren gegen C. beim Kanton Basel-Stadt (act. 4 Eingabe vom 20. April 2020).
Auf die Ausführungen der Parteien und die eingereichten Akten wird, soweit erforderlich, in den nachfolgenden rechtlichen Erwägungen Bezug genommen.
Die Beschwerdekammer zieht in Erwägung:
1.
1.1 Die Strafbehörden prüfen ihre Zuständigkeit von Amtes wegen und leiten einen Fall wenn nötig der zuständigen Stelle weiter (Art. 39 Abs. 1

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 39 Esame della competenza e intesa - 1 Le autorità penali esaminano d'ufficio la loro competenza e, se necessario, rimettono il caso all'autorità competente. |
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1 | Le autorità penali esaminano d'ufficio la loro competenza e, se necessario, rimettono il caso all'autorità competente. |
2 | Se più autorità penali risultano competenti per territorio, i pubblici ministeri interessati si comunicano senza indugio gli elementi essenziali del caso e si adoperano per raggiungere un'intesa il più rapidamente possibile. |

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 39 Esame della competenza e intesa - 1 Le autorità penali esaminano d'ufficio la loro competenza e, se necessario, rimettono il caso all'autorità competente. |
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1 | Le autorità penali esaminano d'ufficio la loro competenza e, se necessario, rimettono il caso all'autorità competente. |
2 | Se più autorità penali risultano competenti per territorio, i pubblici ministeri interessati si comunicano senza indugio gli elementi essenziali del caso e si adoperano per raggiungere un'intesa il più rapidamente possibile. |

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 40 Conflitti in materia di foro - 1 Se vi è contestazione fra le autorità penali del medesimo Cantone sul foro competente, decide il pubblico ministero superiore o generale oppure, in mancanza di siffatte funzioni, la giurisdizione cantonale di reclamo.18 |
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1 | Se vi è contestazione fra le autorità penali del medesimo Cantone sul foro competente, decide il pubblico ministero superiore o generale oppure, in mancanza di siffatte funzioni, la giurisdizione cantonale di reclamo.18 |
2 | Se le autorità di perseguimento penale di più Cantoni non riescono ad accordarsi sul foro competente, il pubblico ministero del Cantone che per primo si è occupato della causa sottopone senza indugio, in ogni caso prima della promozione dell'accusa, la questione al Tribunale penale federale affinché decida. |
3 | L'autorità competente a decidere sul foro può stabilire un foro diverso da quello previsto negli articoli 31-37 se il centro dell'attività penalmente rilevante, la situazione personale dell'imputato o altri motivi pertinenti lo esigono. |

SR 173.71 Legge federale del 19 marzo 2010 sull'organizzazione delle autorità penali della Confederazione (Legge sull'organizzazione delle autorità penali, LOAP) - Legge sull'organizzazione delle autorità penali LOAP Art. 37 Competenze - 1 Le corti dei reclami penali del Tribunale penale federale giudicano i casi in cui il CPP13 dichiara competente la giurisdizione di reclamo o il Tribunale penale federale. |
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1 | Le corti dei reclami penali del Tribunale penale federale giudicano i casi in cui il CPP13 dichiara competente la giurisdizione di reclamo o il Tribunale penale federale. |
2 | Le corti dei reclami penali giudicano inoltre: |
a | i reclami in materia di assistenza giudiziaria internazionale conformemente: |
a1 | alla legge federale del 20 marzo 198114 sull'assistenza internazionale in materia penale, |
a2 | alla legge federale del 21 dicembre 199515 concernente la cooperazione con i tribunali internazionali incaricati del perseguimento penale delle violazioni gravi del diritto internazionale umanitario, |
a3 | alla legge federale del 22 giugno 200116 sulla cooperazione con la Corte penale internazionale, |
a4 | alla legge federale del 3 ottobre 197517 relativa al trattato conchiuso con gli Stati Uniti d'America sull'assistenza giudiziaria in materia penale; |
b | i reclami loro sottoposti in virtù della legge federale del 22 marzo 197418 sul diritto penale amministrativo; |
c | i ricorsi contro le decisioni del Tribunale amministrativo federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale, nonché del personale delle segreterie permanenti delle commissioni federali di stima; |
d | i conflitti di competenza tra la giurisdizione militare e quella ordinaria; |
e | le contestazioni loro sottoposte per decisione in virtù della legge federale del 21 marzo 199720 sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna; |
f | le contestazioni loro sottoposte per decisione in virtù della legge federale del 7 ottobre 199421 sugli Uffici centrali di polizia giudiziaria della Confederazione; |
g | i conflitti di competenza secondo la legge federale del 29 settembre 201723 sui giochi in denaro. |

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 396 Forma e termine - 1 I reclami contro decisioni comunicate per scritto od oralmente vanno presentati e motivati per scritto entro dieci giorni presso la giurisdizione di reclamo. |
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1 | I reclami contro decisioni comunicate per scritto od oralmente vanno presentati e motivati per scritto entro dieci giorni presso la giurisdizione di reclamo. |
2 | I reclami per denegata o ritardata giustizia non sono subordinati al rispetto di alcun termine. |

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 14 Designazione e organizzazione delle autorità penali - 1 La Confederazione e i Cantoni determinano le proprie autorità penali e le rispettive denominazioni. |
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1 | La Confederazione e i Cantoni determinano le proprie autorità penali e le rispettive denominazioni. |
2 | Disciplinano la nomina, la composizione, l'organizzazione e le attribuzioni delle autorità penali in quanto il presente Codice o altre leggi federali non lo facciano in modo esaustivo. |
3 | La Confederazione e i Cantoni possono prevedere pubblici ministeri superiori o generali. |
4 | Eccezion fatta per la giurisdizione di reclamo e il tribunale d'appello, possono istituire più autorità penali dello stesso tipo; in tal caso definiscono la competenza per territorio e per materia di ciascuna di esse. |
5 | La Confederazione e i Cantoni disciplinano la vigilanza sulle rispettive autorità penali. |
1.2 Der Erste Staatsanwalt des Kantons Basel-Stadt ist berechtigt, den Gesuchsteller in interkantonalen Gerichtsstandskonflikten vor der Beschwerdekammer des Bundesstrafgerichts zu vertreten (Art. 40 Abs. 2

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 40 Conflitti in materia di foro - 1 Se vi è contestazione fra le autorità penali del medesimo Cantone sul foro competente, decide il pubblico ministero superiore o generale oppure, in mancanza di siffatte funzioni, la giurisdizione cantonale di reclamo.18 |
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1 | Se vi è contestazione fra le autorità penali del medesimo Cantone sul foro competente, decide il pubblico ministero superiore o generale oppure, in mancanza di siffatte funzioni, la giurisdizione cantonale di reclamo.18 |
2 | Se le autorità di perseguimento penale di più Cantoni non riescono ad accordarsi sul foro competente, il pubblico ministero del Cantone che per primo si è occupato della causa sottopone senza indugio, in ogni caso prima della promozione dell'accusa, la questione al Tribunale penale federale affinché decida. |
3 | L'autorità competente a decidere sul foro può stabilire un foro diverso da quello previsto negli articoli 31-37 se il centro dell'attività penalmente rilevante, la situazione personale dell'imputato o altri motivi pertinenti lo esigono. |
1.3 Die zuständigen Behörden der beteiligten Kantone führten einen erfolglosen Meinungsaustausch durch und riefen die Beschwerdekammer des Bundesstrafgerichts frist- und formgerecht an. Auf das Gesuch um Bestimmung des Gerichtsstands ist einzutreten.
2.
2.1 Die Beurteilung der Gerichtsstandsfrage richtet sich nach der aktuellen Verdachtslage. Massgeblich ist nicht, was dem Beschuldigten letztlich nachgewiesen werden kann, sondern der Tatbestand, der Gegenstand der Untersuchung bildet, es sei denn, dieser erweise sich von vornherein als haltlos oder sei sicher ausgeschlossen. Der Gerichtsstand bestimmt sich also nicht nach dem, was der Täter begangen hat, sondern nach dem, was ihm vorgeworfen wird, das heisst, was aufgrund der Aktenlage überhaupt in Frage kommt. Dabei stützt sich die Beschwerdekammer auf Fakten, nicht auf Hypothesen. Es gilt der aus dem Legalitätsprinzip fliessende Grundsatz in dubio pro duriore (BGE 138 IV 186 E. 4.1). Daraus leitet sich für die Bestimmung des Gerichtsstandes ab, dass im Zweifelsfall auf den für den Beschuldigten ungünstigeren Sachverhalt abzustellen bzw. das schwerere Delikt anzunehmen ist (statt vieler Beschluss des Bundesstrafgerichts BG.2019.14 vom 28. Mai 2019 E. 5).
Der Kanton Basel-Stadt ermittelt gegen C. wegen Hehlerei (Art. 160

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 160 - 1. Chiunque acquista, riceve in dono o in pegno, occulta o aiuta ad alienare una cosa che sa o deve presumere ottenuta da un terzo mediante un reato contro il patrimonio, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque acquista, riceve in dono o in pegno, occulta o aiuta ad alienare una cosa che sa o deve presumere ottenuta da un terzo mediante un reato contro il patrimonio, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Il colpevole è punito con una pena detentiva da sei mesi a dieci an-ni se fa mestiere della ricettazione.221 |

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 138 - 1. Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, si appropria una cosa mobile altrui che gli è stata affidata, |
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1 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, si appropria una cosa mobile altrui che gli è stata affidata, |
2 | Il colpevole è punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria198 se ha commesso il fatto in qualità di membro di un'autorità, di funzionario, di tutore, di curatore, di gerente di patrimoni, o nell'esercizio di una professione, di un'industria o di un commercio, per il quale ha ottenuto l'autorizzazione da un'autorità. |

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 146 - 1 Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l'errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l'errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
2 | La pena è una pena detentiva da sei mesi a dieci anni se il colpevole fa mestiere della truffa.207 |
3 | La truffa a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punita soltanto a querela di parte. |

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 147 - 1 Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, servendosi in modo abusivo, incompleto o indebito di dati, oppure di un analogo procedimento, influisce su un processo elettronico o simile di trattamento o di trasmissione di dati e provoca, per mezzo dei risultati erronei così ottenuti, un trasferimento di attivi a danno di altri o dissimula un trasferimento di attivi appena effettuato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, servendosi in modo abusivo, incompleto o indebito di dati, oppure di un analogo procedimento, influisce su un processo elettronico o simile di trattamento o di trasmissione di dati e provoca, per mezzo dei risultati erronei così ottenuti, un trasferimento di attivi a danno di altri o dissimula un trasferimento di attivi appena effettuato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
2 | La pena è una pena detentiva da sei mesi a dieci anni se il colpevole fa mestiere di tali operazioni.208 |
3 | L'abuso di un impianto per l'elaborazione di dati a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punito soltanto a querela di parte. |

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 251 - 1. Chiunque, al fine di nuocere al patrimonio o ad altri diritti di una persona o di procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, |
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1 | Chiunque, al fine di nuocere al patrimonio o ad altri diritti di una persona o di procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, |
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SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 160 - 1. Chiunque acquista, riceve in dono o in pegno, occulta o aiuta ad alienare una cosa che sa o deve presumere ottenuta da un terzo mediante un reato contro il patrimonio, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque acquista, riceve in dono o in pegno, occulta o aiuta ad alienare una cosa che sa o deve presumere ottenuta da un terzo mediante un reato contro il patrimonio, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Il colpevole è punito con una pena detentiva da sei mesi a dieci an-ni se fa mestiere della ricettazione.221 |

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 146 - 1 Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l'errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l'errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
2 | La pena è una pena detentiva da sei mesi a dieci anni se il colpevole fa mestiere della truffa.207 |
3 | La truffa a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punita soltanto a querela di parte. |

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 147 - 1 Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, servendosi in modo abusivo, incompleto o indebito di dati, oppure di un analogo procedimento, influisce su un processo elettronico o simile di trattamento o di trasmissione di dati e provoca, per mezzo dei risultati erronei così ottenuti, un trasferimento di attivi a danno di altri o dissimula un trasferimento di attivi appena effettuato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, servendosi in modo abusivo, incompleto o indebito di dati, oppure di un analogo procedimento, influisce su un processo elettronico o simile di trattamento o di trasmissione di dati e provoca, per mezzo dei risultati erronei così ottenuti, un trasferimento di attivi a danno di altri o dissimula un trasferimento di attivi appena effettuato, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
2 | La pena è una pena detentiva da sei mesi a dieci anni se il colpevole fa mestiere di tali operazioni.208 |
3 | L'abuso di un impianto per l'elaborazione di dati a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punito soltanto a querela di parte. |

SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 160 - 1. Chiunque acquista, riceve in dono o in pegno, occulta o aiuta ad alienare una cosa che sa o deve presumere ottenuta da un terzo mediante un reato contro il patrimonio, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque acquista, riceve in dono o in pegno, occulta o aiuta ad alienare una cosa che sa o deve presumere ottenuta da un terzo mediante un reato contro il patrimonio, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Il colpevole è punito con una pena detentiva da sei mesi a dieci an-ni se fa mestiere della ricettazione.221 |
2.2 Gegenstand des Gerichtsstandsverfahren ist die örtliche Zuständigkeit für das Strafverfahren gegen den mutmasslichen Hehler C. Die beteiligten Staatsanwaltschaften sind sich uneins, ob C. nicht nur Hehlerei, sondern auch eine Teilnahme (Anstiftung oder Beihilfe) an der mutmasslichen Vortat von E. vorzuwerfen sei.
Die Teilnehmerinnen und Teilnehmer einer Straftat werden von den gleichen Behörden verfolgt und beurteilt wie die Täterin oder der Täter (Art. 33 Abs. 1

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 33 Foro in caso di concorso di più persone - 1 I compartecipi sono perseguiti e giudicati dalle autorità competenti per il perseguimento e il giudizio dell'autore. |
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1 | I compartecipi sono perseguiti e giudicati dalle autorità competenti per il perseguimento e il giudizio dell'autore. |
2 | Se il reato è stato commesso da più autori, sono competenti le autorità del luogo in cui sono stati compiuti i primi atti di perseguimento. |
Wäre C. nicht nur Hehler, sondern auch Teilnehmer an einer vorherigen Beschaffung der Mobiltelefone, so müsste der Kanton Appenzell Ausserrhoden nach Art. 33 Abs. 1

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 33 Foro in caso di concorso di più persone - 1 I compartecipi sono perseguiti e giudicati dalle autorità competenti per il perseguimento e il giudizio dell'autore. |
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1 | I compartecipi sono perseguiti e giudicati dalle autorità competenti per il perseguimento e il giudizio dell'autore. |
2 | Se il reato è stato commesso da più autori, sono competenti le autorità del luogo in cui sono stati compiuti i primi atti di perseguimento. |
Der Gerichtsstandsstreit besteht vor dem Hintergrund von Unklarheiten beim Tatbestand der Hehlerei. So muss die Vortat zur Hehlerei abgeschlossen sein, doch ist unklar, ob sie vollendet oder beendet zu sein hat. Eine strafbare Handlung ist vollendet, wenn alle subjektiven und objektiven Merkmale des betreffenden Tatbestandes erfüllt worden sind. Beendet ist sie, wenn der Täter überdies sein Ziel erreichte, seine (Bereicherungs-)Absicht realisiert hat (Trechsel/Geth, Schweizerisches Strafgesetzbuch, 3. Aufl. 2018, vor Art. 22 N. 5, 6). Nach der Auffassung von Weissenberger genüge es, dass die Übertragung der Sache sich für den Vortäter als die rechtswidrige Tat darstellt, dass also z.B. eine Veruntreuung durch die Verfügung zugunsten des Hehlers begangen wird (Weissenberger, a.a.O., N. 29 bundesgerichtliche Rechtsprechung uneinheitlich). Die Abgrenzung ist schwierig, wenn sich die Vortat erst im Veräusserungsakt vollendet (Weissenberger, a.a.O., N. 89). Auch ist strittig, ob der Hehler sich als Teilnehmer an der Vortat strafbar machen kann, wobei das Bundesgericht echte Konkurrenz bei Gehilfenschaft und Anstiftung zulässt (Weissenberger, a.a.O., N. 95–98).
2.3 Für die StA/BS war E. zwar grundsätzlich tatbereit, deliktisch erlangte Mobiltelefone erhältlich zu machen. Der konkrete Tatentschluss für die deliktischen Erlangungen der einzelnen Geräte sei allerdings aufgrund der spezifischen Bestellungen von C. erfolgt. C. habe z.B. konkrete Bestellungen bezüglich der verlangten Modelle, Farben, Lieferzeiten und Stückzahl aufgegeben. Er habe etwa am 23. November 2017 14 iPhones bestellt (5 in schwarz, 5 in silber und 4 goldfarbene), worauf ihm E. am 27. November 2017 bestätigt habe, die geforderten 14 Mobiltelefone seien bestellt. Dadurch habe C. zumindest in einem Teil der Fälle den gewerbsmässig betrügerisch tätigen und tatbereiten E. zu den einzelnen deliktischen Bestellungen angestiftet. Dass E. bereits früher entsprechend deliktisch tätig gewesen sei, zeige nur seine grundsätzliche Tatbereitschaft. Überdies habe C. die Taten von E. auch als Gehilfe gefördert, indem er Lieferungen für Gesellschaften an seiner privaten Wohnadresse entgegengenommen habe. Dies führe nach Art. 33 Abs. 1

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 33 Foro in caso di concorso di più persone - 1 I compartecipi sono perseguiti e giudicati dalle autorità competenti per il perseguimento e il giudizio dell'autore. |
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1 | I compartecipi sono perseguiti e giudicati dalle autorità competenti per il perseguimento e il giudizio dell'autore. |
2 | Se il reato è stato commesso da più autori, sono competenti le autorità del luogo in cui sono stati compiuti i primi atti di perseguimento. |
Die StA/AR sieht keine konkreten Anhaltspunkte, dass C. konkret den Tatentschluss von E. beeinflusst habe. C. habe wie in einem ordentlichen Geschäftsbetrieb Bestellungen aufgegeben. Wohl habe er teilweise um bestimmte Modelle ersucht, jedoch keine konkreten Wünsche oder Bitten betreffend strafbarer Handlungen geäussert. Ebenso wenig habe er bei einer Deliktsbegehung Vorteile oder bei Unterlassen Nachteile in Aussicht gestellt. E. habe über weitere Abnehmer verfügt, sei nicht auf C. angewiesen gewesen und habe kein Beeinflussen benötigt. Gehilfenschaft scheide aus, da C. die Tatausführung nicht erleichtert oder erst möglich gemacht habe. Die Abnahme der Waren sei erst nach Vollendung der Vortat von E. erfolgt.
2.4 Vorliegend hatten sich Vortäter und Hehler, mutmasslich E. und C., über den Preis zu einigen und die Ware zu übergeben. Auf beiden Seiten bestand Interesse, Ware abzusetzen, also Umsatz zu erzielen. Über den Preis sei jedoch verhandelt worden wie auf dem türkischen Basar. Die Abnehmer hätten immer versucht, die Preise zu drücken, z.B. gesagt, dass sie an einem anderen Ort einkaufen würden. Dann sei er (E.) jeweils auf die niedrigen Preise eingestiegen (Einvernahme E. vom 23.07.2019 S. 23 f.). Die Chatprotokolle zeigen, dass bei den Lieferungen der Ware das Nadelöhr beim Vortäter lag: E. sei beim Bestand auf die Lagerliste angewiesen gewesen. Darauf habe er jeden Morgen gesehen, was es im Haus hatte, wobei Geräte auch schon verkauft sein konnten (S. 31 f.). Meistens habe sich C. mit der Farbe zufriedengegeben, die er bekommen habe (S. 26). E. habe seine Abnehmer auch immer wieder mal gefragt, ob sie Geräte brauchen (S. 21, 25, 31 f.).
2.5 Zwar kann der Vortäter nicht sein eigener Hehler sein (Weissenberger, a.a.O., N. 19), während ein Hehler auch an der Vortat (Beschaffung der Ware) als Anstifter oder Gehilfe teilnehmen kann (vgl. obige Erwägung 2.2). Dafür sind aber konkretere Anzeichen nötig: Eine Teilnahme ist vorliegend auch in dubio pro duriore nicht ohne weiteres zu bejahen. Denn Beschaffung und Absatz von deliktischen Waren setzen bereits gewisse Kontakte und Koordinationen zwischen den Beteiligten voraus. Hehlerei und ihre Vortat unterliegen auch der gleichen schweren Strafdrohung (vgl. obige Erwägung 2.1). Eine zusätzliche Strafschärfung beim Hehler aufgrund einer Teilnahme an der Vortat (und damit ein weiterer Strafrahmen als der Vortäter) setzt eine Mitwirkung voraus, die intensiver ist, als nur das Hehlen bereits mit sich bringt.
Die Verbindung zwischen E. und C. kann unterschiedlich gewürdigt werden. Aus dem Sachverhalt (vorstehende Erwägungen 2.4 sowie lit. C) eine Anstiftung abzuleiten, würde im konkreten Fall dem Verhältnis und den Interessen zwischen Vortäter und Hehler weniger gerecht. Es wirkt für das Gericht ähnlich einer legalen kaufmännischen Verhandlung zwischen eigenständigen Geschäftsleuten. E. begann die Beziehungen zu seinen Abnehmern denn auch stets via der Auktionsplattform I. (Einvernahme E. vom 09.04.2019 S. 6 f.). E. wie C. verfügten für ihre Umsätze über verschiedene Gegenparteien. E. schien für die Beschaffung der Ware sein Vorgehen zu haben, gab es eine Bestellung oder nicht. Dass C. nicht wusste, wer genau die Ware beschafft und wie (Einvernahme durch die StA/BS vom 27.02.2018 S. 13, 17; Einvernahme E. vom 23.07.2019 S. 12), spricht auch eher gegen eine Anstiftung. Schliesslich waren die Anregungen von C. für E. nicht ausschlaggebend: Er wollte einfach so schnell wie möglich Geld erhalten, um wieder ins Casino zu kommen (Einvernahme E. vom 23.07.2019 S. 31 f). Der Sachverhalt legt so keine Anstiftung nahe.
2.6 Das Gericht kann auch keine Beihilfe von C. an E., mutmasslich Hehler und Vortäter, bejahen. Beihilfe zur Vortat liege gemäss der StA/BS darin, dass C. auf seinem Briefkasten in einigen Fällen die Namen der Gesellschaften angebracht habe, welche E. als Bestellerinnen der Lieferungen im System seiner Arbeitgeberin erfasst habe (Einvernahme E. vom 09.04.2019, Vormittag, S. 38 f.; vgl. auch obige Erwägung lit. B). Dies kann ebenso gut der Sphäre des Hehlers zugeschrieben werden, der die Ware erhalten will. E. gab denn auch die Ware mit dem Versand aus seiner Hand. Die Vortat erscheint mit der Postaufgabe als vollendet, was gegen eine Beihilfe spricht. Die Vortat scheint auch beendet, habe E. doch gegen Vorkasse geliefert (Einvernahme C. vom 27.02.2018 S. 15). E. verneint zudem irgendwelche Abmachungen mit C. (Einvernahme E. vom 23.07.2019 S. 12 f., 25) und betont, alleine gehandelt zu haben (Einvernahme E. vom 09.04.2019, Vormittag, S. 4). Damit ist auch nicht von einer Gehilfenschaft von C. am Delikt von E. auszugehen.
2.7 Aus diesen Gründen verneint die Beschwerdekammer vorliegend eine Teilnahme (Anstiftung oder Gehilfenschaft) des Hehlers am Delikt des Vortäters. Es gibt damit keinen gemeinsamen gesetzlichen Gerichtsstand für C. und E.
Gründe, um von diesen gesetzlichen Gerichtsständen abzuweichen (vgl. Art. 40 Abs. 3

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 40 Conflitti in materia di foro - 1 Se vi è contestazione fra le autorità penali del medesimo Cantone sul foro competente, decide il pubblico ministero superiore o generale oppure, in mancanza di siffatte funzioni, la giurisdizione cantonale di reclamo.18 |
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1 | Se vi è contestazione fra le autorità penali del medesimo Cantone sul foro competente, decide il pubblico ministero superiore o generale oppure, in mancanza di siffatte funzioni, la giurisdizione cantonale di reclamo.18 |
2 | Se le autorità di perseguimento penale di più Cantoni non riescono ad accordarsi sul foro competente, il pubblico ministero del Cantone che per primo si è occupato della causa sottopone senza indugio, in ogni caso prima della promozione dell'accusa, la questione al Tribunale penale federale affinché decida. |
3 | L'autorità competente a decidere sul foro può stabilire un foro diverso da quello previsto negli articoli 31-37 se il centro dell'attività penalmente rilevante, la situazione personale dell'imputato o altri motivi pertinenti lo esigono. |
Dieser Zeitablauf deutet darauf hin, dass der Kanton Basel-Stadt im Sinne der Rechtsprechung (vgl. Baumgartner, Die Zuständigkeit im Strafverfahren, 2014, S. 385 ff., 386 und 402) seine Zuständigkeit konkludent (indem er nicht beizeiten den Gerichtsstand zu bestimmen suchte) anerkannt haben könnte. Indes ist der Kanton Basel-Stadt ohnehin bereits für das Strafverfahren gegen C. zuständig (vgl. vorstehende Erwägung 2.6) und E. kann als Vortäter nicht sein eigener Hehler sein. Die Frage einer konkludenten Anerkennung kann daher offen bleiben.
2.8 Insgesamt sind die Strafverfahren gegen den mutmasslichen Vortäter E. und den mutmasslichen Hehler C. getrennt je an ihren Tatorten zu führen. Demnach sind die Strafbehörden des Kantons Basel-Stadt berechtigt und verpflichtet, die C. zur Last gelegten Straftaten zu verfolgen und zu beurteilen.
3. Es sind keine Gerichtskosten zu erheben (vgl. Art. 423 Abs. 1

SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 423 Principi - 1 Le spese procedurali sono sostenute dalla Confederazione o dal Cantone che ha condotto il procedimento; sono fatte salve disposizioni derogatorie del presente Codice. |
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1 | Le spese procedurali sono sostenute dalla Confederazione o dal Cantone che ha condotto il procedimento; sono fatte salve disposizioni derogatorie del presente Codice. |
2 | e 3 ...274 |
Demnach erkennt die Beschwerdekammer:
1. Die Strafbehörden des Kantons Basel-Stadt sind berechtigt und verpflichtet, die C. zur Last gelegten Straftaten zu verfolgen und zu beurteilen.
2. Es wird keine Gerichtsgebühr erhoben.
Bellinzona, 1. Juli 2020
Im Namen der Beschwerdekammer des Bundesstrafgerichts
Der Präsident: Der Gerichtsschreiber:
Zustellung an
- Staatsanwaltschaft des Kantons Basel-Stadt
- Staatsanwaltschaft des Kantons Appenzell Ausserrhoden
Rechtsmittelbelehrung
Gegen diesen Entscheid ist kein ordentliches Rechtsmittel gegeben.