VPB 65.131

(Déc. rendue en anglais[110] par la Cour eur. DH le 12 avril 2001, déclarant irrecevable la req. n° 55641/00, Faruk KAPTAN c / Suisse)

Beschlagnahme und Einziehung von Propagandaschriften der Kurdischen Arbeiterpartei, die Gewalt als einzige Alternative gegen den «türkischen Terrorstaat» anpriesen und Verunglimpfungen von Mitgliedern der türkischen Regierung enthielten.

Art. 10 Abs. 2
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU)
CEDU Art. 10 Libertà di espressione - 1. Ogni persona ha diritto alla libertà d'espressione. Tale diritto include la libertà d'opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza alcuna da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera. Il presente articolo noti impedisce che gli Stati sottopongano a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione, di cinema o di televisione.
1    Ogni persona ha diritto alla libertà d'espressione. Tale diritto include la libertà d'opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza alcuna da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera. Il presente articolo noti impedisce che gli Stati sottopongano a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione, di cinema o di televisione.
2    L'esercizio di queste libertà, comportando doveri e responsabilità, può essere sottoposto a determinate formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni previste dalla legge e costituenti misure necessarie in una società democratica, per la sicurezza nazionale, l'integrità territoriale o l'ordine pubblico, la prevenzione dei reati, la protezione della salute e della morale, la protezione della reputazione o dei diritti altrui, o per impedire la divulgazione di informazioni confidenziali o per garantire l'autorità e la imparzialità del potere giudiziario.
EMRK. Eingriff in die Freiheit der Meinungsäusserung.

- Der Eingriff in die Meinungsäusserungsfreiheit des Beschwerdeführers stützte sich auf Art. 1 des Bundesratsbeschlusses betreffend staatsgefährliches Propagandamaterial[108], war mithin gesetzlich vorgesehen.

- Er verfolgte ein zulässiges Ziel im Sinne dieser Bestimmung. Die fraglichen Publikationen waren nicht zum persönlichen Gebrauch, sondern zum Verkauf und zur Verteilung in der Schweiz bestimmt. Sie beschränkten sich auch nicht auf Kritik an einem ausländischen Staat. Sie verherrlichten im Gegenteil Gewalt, und es sollten möglichst viele Leute für den gewaltsamen Widerstand gegen die türkischen Behörden gewonnen werden. Zudem dienten sie dazu, innertürkische Spannungen in die Schweiz zu exportieren und auf diese Weise Druck auf kurdische Emigranten auszuüben.

- Da die Gewaltaufrufe sich jeweils flächendeckend über die gesamten Schriften verteilten, konnte der Eingriff nicht auf einzelne unmittelbar betroffene Passagen beschränkt werden. Er erweist sich deshalb als für die nationale Sicherheit sowie zur Aufrechterhaltung der Ordnung und zur Verhütung von Straftaten notwendig in einer demokratischen Gesellschaft.

Art. 6 Abs. 1
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU)
CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia.
1    Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia.
2    Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata.
3    Ogni accusato ha segnatamente diritto a:
a  essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico;
b  disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa;
c  difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia;
d  interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico;
e  farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza.
EMRK. Recht auf Zugang zu einem Gericht und auf öffentliche Verhandlung.

- Das Bundesgericht hat die Beschwerden des Beschwerdeführers materiell behandelt. Da der Einziehungsbeschluss des Bundesrates an die Stelle der Beschlagnahmeverfügung trat, ist nicht zu beanstanden, dass es in Bezug auf letztere den Wegfall des aktuellen Rechtsschutzinteresses des Beschwerdeführers feststellte.

- Im Weiteren hat der Beschwerdeführer vom Bundesgericht die Abhaltung einer öffentlichen Verhandlung nicht verlangt.

Séquestre et confiscation d'écrits de propagande du Parti des travailleurs du Kurdistan faisant l'éloge de la violence en tant qu'unique moyen contre «l'Etat terroriste turc» et calomniant des membres du gouvernement turc.

Art. 10 § 2 CEDH. Ingérence dans la liberté d'expression.

- L'ingérence dans l'exercice de la liberté d'expression du requérant repose sur l'art. 1 de l'arrêté du Conseil fédéral visant la propagande subversive[107] et était par conséquent prévue par la loi.

- Son but était légitime au sens de cette disposition. Les publications en cause n'étaient pas destinées à son usage personnel, mais à la vente et à la diffusion en Suisse. Elles ne se limitaient pas à critiquer un Etat étranger. Elles faisaient l'apologie de la violence et cherchaient à gagner le plus de personnes possibles à la résistance active contre les autorités turques. Elles ont servi en outre à exporter en Suisse les tensions internes à la Turquie, afin d'exercer des pressions sur les émigrants kurdes.

- Etant donné que les appels à la violence étaient répartis dans tout le contenu de ces publications, il n'était pas possible de limiter l'ingérence à certains passages directement concernés. Cette ingérence s'avère par conséquent nécessaire à la sécurité nationale, à la défense de l'ordre et à la prévention du crime dans une société démocratique.

Art. 6 § 1 CEDH. Droit d'accès à un tribunal et droit à une audience publique.

- Le Tribunal fédéral a examiné le fond des griefs du requérant. Etant donné que la décision de confiscation du Conseil fédéral a pris la place de l'ordonnance de séquestre, c'est à raison que le Tribunal fédéral a constaté l'absence d'intérêt juridique actuel au sujet de cette dernière.

- Par ailleurs, le requérant n'avait pas demandé au Tribunal fédéral la tenue d'une audience publique.

Sequestro e confisca di scritti propagandistici del Partito dei lavoratori del Kurdistan inneggianti alla violenza quale unico mezzo contro «lo Stato terrorista turco» e calunniosi nei confronti dei membri del governo turco.

Art. 10 § 2 CEDU. Ingerenza nella libertà di espressione.

- L'ingerenza nell'esercizio della libertà di espressione del richiedente si basa sull'art. 1 del decreto del Consiglio federale concernente la propaganda sovversiva[109] ed era quindi prevista dalla legge.

- Il suo scopo, ossia «la protezione dei diritti altrui», era legittimo ai sensi di questa disposizione. Le pubblicazioni in questione non erano destinate ad uso personale, ma alla vendita e alla diffusione in Svizzera. Esse non si limitavano a criticare uno Stato straniero, ma facevano l'apologia della violenza e cercavano di ottenere il sostegno del maggior numero possibile di persone per la resistenza attiva contro le autorità turche. Le pubblicazioni sono inoltre servite a esportare in Svizzera le tensioni interne presenti in Turchia, in modo da esercitare pressioni sugli emigranti curdi.

- Visto che vi erano appelli alla violenza sparsi in tutto il contenuto delle pubblicazioni, non era possibile limitare l'ingerenza solo a taluni passaggi. Questa ingerenza si rivela quindi necessaria per la sicurezza nazionale, la difesa dell'ordine e la prevenzione del crimine in una società democratica.

Art. 6 § 1 CEDU. Diritto d'accesso a un tribunale e diritto a un'udienza pubblica.

- Il Tribunale federale ha esaminato il merito degli argomenti invocati dal richiedente. Poiché la decisione di confisca emanata dal Consiglio federale ha sostituito l'ordine di sequestro, il Tribunale federale ha correttamente constatato l'assenza di un interesse giuridico attuale riguardante quest'ultimo.

- Del resto, il richiedente non aveva chiesto al Tribunale federale lo svolgimento di un'udienza pubblica.

[107] RO 1948 1271; abrogé avec effet le 1er juillet 1998, RO 1998 1559.
[108] AS 1948 1282; aufgehoben auf den 1. Juli 1998, AS 1998 1559.
[109] RU 1948 1244; abrogato il 1° luglio 1998, RU 1998 1559.

Homepage des Europäischen Gerichtshofs für Menschenrechte
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : VPB-65.131
Data : 12. aprile 2001
Pubblicato : 12. aprile 2001
Sorgente : Autorità che hanno preceduto la LPP fino al 2006
Stato : Pubblicato come VPB-65.131
Ramo giuridico : Corte europea dei diritti dell'uomo (Corte eur. DU)
Oggetto : Beschlagnahme und Einziehung von Propagandaschriften der Kurdischen Arbeiterpartei, die Gewalt als einzige Alternative gegen...


Registro di legislazione
CEDU: 6 
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU)
CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia.
1    Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia.
2    Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata.
3    Ogni accusato ha segnatamente diritto a:
a  essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico;
b  disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa;
c  difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia;
d  interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico;
e  farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza.
10
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU)
CEDU Art. 10 Libertà di espressione - 1. Ogni persona ha diritto alla libertà d'espressione. Tale diritto include la libertà d'opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza alcuna da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera. Il presente articolo noti impedisce che gli Stati sottopongano a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione, di cinema o di televisione.
1    Ogni persona ha diritto alla libertà d'espressione. Tale diritto include la libertà d'opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza alcuna da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera. Il presente articolo noti impedisce che gli Stati sottopongano a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione, di cinema o di televisione.
2    L'esercizio di queste libertà, comportando doveri e responsabilità, può essere sottoposto a determinate formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni previste dalla legge e costituenti misure necessarie in una società democratica, per la sicurezza nazionale, l'integrità territoriale o l'ordine pubblico, la prevenzione dei reati, la protezione della salute e della morale, la protezione della reputazione o dei diritti altrui, o per impedire la divulgazione di informazioni confidenziali o per garantire l'autorità e la imparzialità del potere giudiziario.
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
tribunale federale • sequestro • ordine pubblico • posto • pressione • mais • consiglio federale • accesso ad un tribunale • corte europea dei diritti dell'uomo • stato estero
AS
AS 1998/1559 • AS 1948/1244 • AS 1948/1271 • AS 1948/1282