BGE-71-II-245 - 1945-01-01 - DTF - Diritto civile - Compétence du Tribunal fédéral comme juridiction unique (art. 41 OJ). La tierce revendication d'un...

S. 245 / Nr. 56 Prozessrecht (f)

BGE 71 II 245

56. Arrêt de In II e Cour civile du 3 octobre 1945 dans la cause Dumont c.
Confédération suisse.

Regeste:
Compétence du Tribunal fédéral comme juridiction unique (art. 41

OJ). La
tierce revendication d'un objet saisi (art. 106 ss . LP) dirigée par un
particulier ou une collectivité contre la Confédération ne peut être portée
directement devant le Tribunal fédéral conformément à l'art. 41 lit. b OJ.
Zuständigkeit des Bundesgerichtes als einzige Instanz (Art. 41 OG). Die
Widerspruchsklage (Art. 106 ff. SchKG) eines Privaten oder einer Korporation
gegen den Bund kann nicht gemäss Art 41 lit. b OG direkt beim Bundesgericht
angebracht werden.
Competenza del Tribunale federale quale giurisdizione unica (art. 41 OGF).
L'azione di rivendicazione d'un oggetto pignorato (art. 106 e seg. LEF)
promossa da un privato o da un ente collettivo contro la Confederazione non
può essere portata direttamente davanti al Tribunale federale conformemente
all'art. 41 lett. b.

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A. Dans des poursuites exercées par la Confédération suisse contre Jacques
et René Harder, l'office des poursuites a saisi divers objets dont Dumont
revendiqua la propriété. L'office assigna à Dumont un délai de 10 jours pour
ouvrir action en revendication (art. 107 et sv. LP.)
B. Par la présente demande, formée devant le Tribunal fédéral, Dumont
conclut à ce que soit déclarée nulle la saisie pratiquée au profit de la
Confédération suisse sur les biens revendiqués.
Considérant en droit:
Selon l'arrêt Harder contre Confédération suisse, du 7 juin 1945 (RO 71 II
171) la demande en validation d'une participation à une saisie (art. 111 al. 3
LP) dirigée par un particulier ou une collectivité contre la Confédération ne
peut être portée directement devant le Tribunal fédéral comme juridiction
unique en vertu de l'art. 41 lit. b OJ. Il en va de même de la tierce
revendication d'un objet saisi:
Comme la demande en validation d'une participation, la tierce revendication
proprement dite (art. 107 et sv. LP) ressortit en réalité à la procédure. Elle
a pour objet la validité de la saisie. La propriété du tiers revendiquant n'en
est que la cause; elle n'est mise en question qu'à titre préjudiciel. Elle ne
pourrait constituer l'objet du litige et l'action n'aurait le cas échéant un
caractère réel que si les deux parties revendiquaient la propriété des choses
saisies. Il en irait peut-être ainsi dans l'éventualité où le procès
opposerait le tiers au débiteur lui-même (RO 35 II 6). Quoi qu'il en soit, du
reste, cette éventualité n'est pas réalisée en l'espèce; c'est essentiellement
la validité de la saisie qui est en jeu et la présente action, de même que la
demande de participation à la saisie, n'est pas de pur droit matériel. Elle
apparaît bien plutôt comme un incident de la poursuite.
Il s'ensuit, comme dans le cas de la demande de participation à la saisie, que
le demandeur ne veut prétériter

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la juridiction cantonale. En effet, l'art. 22 de la loi sur la poursuite pour
dettes et la faillite dispose que «les cantons désignent les autorités
judiciaires chargées de statuer dans les matières dont la présente loi
attribue la connaissance au juge». Par là, le législateur a voulu que les
autorités cantonales fussent toujours appelées à se prononcer sur les actions
prévues par ladite loi, tout au moins sur les actions de poursuite. Dans ce
nombre, certaines ont indirectement des effets de fond et il faut réserver
pour elles le recours en réforme au Tribunal fédéral si les conditions en sont
remplies. L'existence de ce recours suffit en ces matières pour garantir
l'unité de la jurisprudence (cf. l'arrêt Harder contre Confédération suisse
précité). La présente action, qui, comme on l'a vu, est une action de
poursuite, doit donc être soumise au juge cantonal en première instance tout
au moins et non pas au Tribunal fédéral.
S'agissant de la demande de participation à une saisie, le Tribunal fédéral
avait aussi invoqué, comme motif d'irrecevabilité, que la loi prescrit la
procédure accélérée (art. 111 al. 3 i.f. LP), alors que la loi sur la
procédure à suivre par devant le Tribunal fédéral en matière civile ne connaît
pas cette forme. Ce motif ne saurait être invoqué en l'espèce, s'agissant
d'une tierce revendication, car la loi, pour une telle action, ne prescrit pas
de forme spéciale. Mais cette pure question de forme n'est en aucune manière
décisive; ce qui l'est uniquement, c'est la nature de l'action considérée.
Par ces motifs, le Tribunal fédéral
déclare la demande irrecevable.

SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) LEF Art. 106 - 1 Se vien fatto valere che sul bene pignorato un terzo è titolare di un diritto di proprietà, di pegno o di un altro diritto incompatibile con il pignoramento o che deve essere preso in considerazione in proseguimento di esecuzione, l'ufficio d'esecuzione ne fa menzione nel verbale di pignoramento o, se questo è già stato notificato, ne dà speciale avviso alle parti.
¹	Se vien fatto valere che sul bene pignorato un terzo è titolare di un diritto di proprietà, di pegno o di un altro diritto incompatibile con il pignoramento o che deve essere preso in considerazione in proseguimento di esecuzione, l'ufficio d'esecuzione ne fa menzione nel verbale di pignoramento o, se questo è già stato notificato, ne dà speciale avviso alle parti.
²	I terzi possono notificare le loro pretese fintanto che la somma ricavata dalla realizzazione del bene pignorato non sia stata ripartita.
³	Dopo la realizzazione, i terzi possono far valere al di fuori della procedura esecutiva le pretese fondate sul diritto civile in caso di furto, smarrimento o privazione contro la sua volontà di cosa mobile (art. 934 e 935 CC230) oppure in caso di acquisizione in mala fede (art. 936 e 974 cpv. 3 CC). La vendita a trattative private giusta l'articolo 130 della presente legge è equiparata alla vendita all'asta pubblica ai sensi dell'articolo 934 capoverso 2 CC.

SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) LEF Art. 106 - 1 Se vien fatto valere che sul bene pignorato un terzo è titolare di un diritto di proprietà, di pegno o di un altro diritto incompatibile con il pignoramento o che deve essere preso in considerazione in proseguimento di esecuzione, l'ufficio d'esecuzione ne fa menzione nel verbale di pignoramento o, se questo è già stato notificato, ne dà speciale avviso alle parti.
¹	Se vien fatto valere che sul bene pignorato un terzo è titolare di un diritto di proprietà, di pegno o di un altro diritto incompatibile con il pignoramento o che deve essere preso in considerazione in proseguimento di esecuzione, l'ufficio d'esecuzione ne fa menzione nel verbale di pignoramento o, se questo è già stato notificato, ne dà speciale avviso alle parti.
²	I terzi possono notificare le loro pretese fintanto che la somma ricavata dalla realizzazione del bene pignorato non sia stata ripartita.
³	Dopo la realizzazione, i terzi possono far valere al di fuori della procedura esecutiva le pretese fondate sul diritto civile in caso di furto, smarrimento o privazione contro la sua volontà di cosa mobile (art. 934 e 935 CC230) oppure in caso di acquisizione in mala fede (art. 936 e 974 cpv. 3 CC). La vendita a trattative private giusta l'articolo 130 della presente legge è equiparata alla vendita all'asta pubblica ai sensi dell'articolo 934 capoverso 2 CC.

SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) LEF Art. 107 - 1 Il debitore e il creditore possono contestare presso l'ufficio d'esecuzione la pretesa del terzo, quando questa riguarda:
¹	Il debitore e il creditore possono contestare presso l'ufficio d'esecuzione la pretesa del terzo, quando questa riguarda:
¹	un bene mobile in possesso esclusivo del debitore;
²	un credito o un altro diritto, se la pretesa del debitore appare più fondata di quella del terzo;
³	un fondo, se la pretesa non risulta dal registro fondiario.
²	L'ufficio d'esecuzione impartisce loro un termine di dieci giorni per far valere questo diritto.
³	Su domanda del debitore o del creditore, il terzo è invitato a produrre i suoi mezzi di prova all'ufficio d'esecuzione entro lo spirare del termine d'opposizione. L'articolo 73 capoverso 2 si applica per analogia.
⁴	Se la pretesa del terzo non è contestata, si ritiene che essa sia ammessa nell'esecuzione in atto.
⁵	Se la pretesa è contestata, l'ufficio d'esecuzione impartisce al terzo un termine di venti giorni per promuovere l'azione di accertamento del suo diritto nei confronti di colui che lo contesta. Se il terzo non promuove l'azione, la sua pretesa non è presa in considerazione nell'esecuzione in atto.

SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) LEF Art. 111 - 1 Hanno diritto di partecipare, senza preventiva esecuzione, al pignoramento durante quaranta giorni a contare dall'esecuzione del pignoramento:
¹	Hanno diritto di partecipare, senza preventiva esecuzione, al pignoramento durante quaranta giorni a contare dall'esecuzione del pignoramento:
¹	il coniuge o il partner registrato del debitore;
²	i figli del debitore per i crediti inerenti ai rapporti con i genitori e le persone maggiorenni per i crediti derivanti da un mandato precauzionale (art. 360-369 CC240);
³	i figli maggiorenni e gli abiatici del debitore per i crediti fondati sugli articoli 334 e 334bis CC241;
⁴	il costituente di un contratto di vitalizio per i crediti fondati sull'articolo 529 CO242.
²	Le persone di cui al capoverso 1 numeri 1 e 2 possono esercitare tale diritto soltanto se il pignoramento è avvenuto durante il matrimonio, l'unione domestica registrata, l'autorità parentale o l'efficacia del mandato precauzionale, oppure nel termine di un anno dopo la loro fine; la durata di un processo o di un procedimento esecutivo non viene computata. Per i minorenni o le persone sottoposte a una misura di protezione degli adulti la dichiarazione di partecipazione al pignoramento può essere fatta anche dall'autorità di protezione dei minori e da quella di protezione degli adulti.243
³	In quanto da esso conosciuti, l'ufficio d'esecuzione informa, con lettera semplice, gli aventi diritto di partecipazione al pignoramento.
⁴	L'ufficio d'esecuzione dà avviso della domanda di partecipazione al debitore e ai creditori, impartendo loro un termine di dieci giorni per contestarla.
⁵	Se viene contestata, la partecipazione è ammessa soltanto con gli effetti di un pignoramento provvisorio, e l'istante deve promuovere l'azione entro venti giorni al luogo dell'esecuzione; trascorso infruttuosamente il termine, la sua partecipazione è caduca. ...244

SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) LEF Art. 106 - 1 Se vien fatto valere che sul bene pignorato un terzo è titolare di un diritto di proprietà, di pegno o di un altro diritto incompatibile con il pignoramento o che deve essere preso in considerazione in proseguimento di esecuzione, l'ufficio d'esecuzione ne fa menzione nel verbale di pignoramento o, se questo è già stato notificato, ne dà speciale avviso alle parti.
¹	Se vien fatto valere che sul bene pignorato un terzo è titolare di un diritto di proprietà, di pegno o di un altro diritto incompatibile con il pignoramento o che deve essere preso in considerazione in proseguimento di esecuzione, l'ufficio d'esecuzione ne fa menzione nel verbale di pignoramento o, se questo è già stato notificato, ne dà speciale avviso alle parti.
²	I terzi possono notificare le loro pretese fintanto che la somma ricavata dalla realizzazione del bene pignorato non sia stata ripartita.
³	Dopo la realizzazione, i terzi possono far valere al di fuori della procedura esecutiva le pretese fondate sul diritto civile in caso di furto, smarrimento o privazione contro la sua volontà di cosa mobile (art. 934 e 935 CC230) oppure in caso di acquisizione in mala fede (art. 936 e 974 cpv. 3 CC). La vendita a trattative private giusta l'articolo 130 della presente legge è equiparata alla vendita all'asta pubblica ai sensi dell'articolo 934 capoverso 2 CC.