S. 76 / Nr. 19 Schuldbetreibungs- und Konkursrecht (i)

BGE 58 III 76

19. Sentenza del 28 aprile 1932 nella causa Jaeger.


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Regeste:
Art. 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
LEF. - La norma secondo cui l'impignorabilità del salario
indispensabile alla vita non può essere opposta al creditore, membro della
famiglia del debitore, cui questi deve dogli alimenti, non vale se all'epoca
dell' esecuzione il creditore non aveva più un diritto attuale agli alimenti.
Poco importa in tal caso che il credito su cui si fonda l'esecuzione sia
costituito da pensioni alimentari arretrate.
La regola sopraccennata non può essere invocata dal creditore, anche se ha un
diritto attuale agli alimenti, quando chiede coll' esecuzione il pagamento
d'un vero e proprio capitale, sia pure composto di pensioni alimentari
arretrate, il cui importo eccede i suoi bisogni attuali.
Art. 93 SchKG - Der Grundsatz, dass der Schuldner einem Familienangehörigen,
der ihn für Unterhaltsbeiträge betreibt, des unpfändbare Existenzminimum nicht
entgegenhalten kann, findet keine Anwendung, wenn der Unterhaltsanspruch im
Zeitpunkt der Betreibung nicht mehr besteht. Dass die Betreibung rückständige
Unterhaltsbeiträge zum Gegenstande hat, spielt keine Rolle.
Ebensowenig kann der Gläubiger den erwähnten Grundsatz anrufen, wenn ihm zwar
noch ein Unterhaltsanspruch zusteht, die in Betreibung gesetzten rückständigen
Unterhaltsbeiträge aber ein eigentliches Kapital ausmachen, dessen Betrag
seine gegenwärtigen Bedürfnisse übersteigt.
Art. 93 LP.-Il est de principe que le débiteur ne peut opposer
l'insaisissabilité de la quotité indispensable du salaire à un membre de sa
famille qui le poursuit en paiement d'une dette alimentaire. Ce principe est
inapplicable lorsque le créancier n'a plus droit à des aliments à l'époque de
la poursuite. Peu importe d'ailleurs que celle-ci ait pour objet des aliments
arriérés.
Le créancier ne peut pas non plus invoquer ledit principe lorsqu'il possède,
en vérité, une action alimentaire, mais que les arriérés forment un véritable
capital dont le montant dépasse ses besoins actuels.

A. - Mediante sentenza 9 luglio 1921 il Tribunale della Plessur pronunciava il
divorzio fra i coniugi Emilio Jaeger e Paolina Jaeger-Dietrich, assegnava alla
madre i tre figli Monica, Frieda e Hans nati dal matrimonio e

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condannava il padre a versarle un contributo mensile di 50 fchi. per ogni
figlio fino al diciottesimo anno di età.
Coll'esecuzione N. 15646 dell'Ufficio di Lugano Paolina Jaeger-Dietrich ha
escusso Emilio Jaeger in pagamento del contributo dovuto pei figli, il quale
era rimasto insoluto dal 1° ottobre 1923 in poi. Mediante sentenza 4 dicembre
1931 del Tribunale d'appello del Cantone Ticino, l'opposizione fatta dal
debitore fu respinta in via definitiva «per il quinquennio che precede
l'esecuzione» e mantenuta per il resto.
Nel pignoramento eseguito addì 12 febbraio 1932, l'Ufficio di Lugano staggì
fra altro frchi. 2,10 al giorno sul salario di 8 fchi. per giornata lavorativa
percepito dal debitore quale montatore presso la ditta Jon Mosca & Co. in
Lugano.
Il debitore insorse contro quest'atto adducendo che il suo salario,
corrispondente a circa 174 fchi. mensili, bastava a mala pena ai bisogni suoi
e della moglie e non era quindi pignorabile.
B. - L'Autorità di Vigilanza del Cantone Ticino ha respinto il reclamo
mediante decisione 6 aprile 1932, perchè trattavasi d'un credito per alimenti
ed il debitore non poteva quindi invocare, secondo la giurisprudenza federale
(RU 44 III 53 e 45 III 22), l'impignorabilità prevista dall'art. 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
LEF. Le
pensioni alimentari erano, è vero, scadute in gran parte già da tempo e la
figlia Monica compiva nel corrente anno il ventiquattresimo anno d'età, la
figlia Frieda il diciannovesimo, il figlio Hans il diciottesimo, ma queste
circostanze non erano però tali da influire sulla natura dell'obbligazione, la
quale era e rimaneva un debito alimentare.
C. - Emilio Jaeger ha ricorso contro questa decisione chiedendo alla Camera
Esecuzioni e Fallimenti del Tribunale federale d'annullarla e di dichiarare
impignorabile il ano salario.

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Considerando in diritto:
L'autorità cantonale ha dato ai principi sanciti dalle sentenze Meier e May
(RU 44 III 53 e 45 III 22) una portata che non hanno. Se il Tribunale federale
ha infatti ammesso che il debitore non può opporre la norma dell'art. 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
LEF -
secondo cui i salari non possono esser pignorati se non in quanto non siano
assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia -
ad un membro della famiglia col quale non convive, ma a cui deve gli alimenti,
la ragione ne è che il salario del debitore deve servire al mantenimento di
tutti i membri della famiglia verso cui questi ha degli obblighi alimentari,
anche se non vivono con lui. Queste condizioni non si verificano in concreto.
Dagli accertamenti dell'autorità cantonale risulta infatti che le figlie
Monica e Frieda, cui in forza della sentenza del Tribunale della Plessur il
ricorrente doveva corrispondere degli alimenti fino al diciottesimo anno,
hanno ora rispettivamente 24 e 19 anni (la seconda ebbe 19 anni 1'11 febbraio
1932), Poichè all'atto del pignoramento del salario (12 febbraio) l'una e
l'altra avevano più di diciotto anni, esse non sono quindi più comprese fra i
membri della famiglia, intesa nel senso dell'art. 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
LEF, cui il ricorrente
deve dogli alimenti e questi può senz'altro prevalersi rimpetto ad esse della
regola dell'art. 93 in un'esecuzione in cui, come in concreto, la madre chiede
in loro nome il pagamento di pensioni alimentari arretrate.
Il quesito si presenta invece sott'altra forma per quanto concerne il credito
del figlio Hans, il quale, secondo una dichiarazione della parte appellata,
compirebbe i 18 anni solo il 28 maggio prossimo. Anche in questo caso la
soluzione non può però essere diversa. Coll'esecuzione in esame la di lui
madre ha infatti reclamato, a nome dei tre figli, il pagamento d'una somma
globale corrispondente al totale delle pensioni alimentari arretrate. Poichè
il pignoramento deve essere necessariamente uno ed identico

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per tutto l'importo del credito, è pertanto praticamente impossibile
d'ammettere che il debitore possa invocare l'art. 93 per due delle poste che
lo costituiscono e non per la terza.
Si aggiunga a ciò che, se il credito su cui si fonda l'esecuzione deriva da un
obbligo alimentare, questo carattere non può invece più essergli riconosciuto
nel diritto d'esecuzione. Gli alimenti sono infatti destinati a servire ai
bisogni presenti e futuri. Ora, nella fattispecie il credito su cui si fonda
l'esecuzione, e pel quale fu respinta l'opposizione, si compone di ben cinque
annuità arretrate di pensione alimentare che addizionate formano un vero e
proprio capitale, capitale del quale la creditrice non abbisogna certo nella
sua totalità per provvedere ai bisogni attuali del figlio Hans.
La causa dev'essere quindi rinviata all'autorità cantonale affinchè decida se,
ed entro quali limiti, può essere operata una ritenuta sul salario del
debitore benchè questi possa prevalersi dell'art. 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
LEF.
La Camera Esecuzioni e Fallimenti
pronuncia:
La decisione 6 aprile 1932 è annullata e la causa è rinviata all'Autorità di
Vigilanza del Cantone Ticino affinchè proceda ad un nuovo giudizio nel senso
dei considerandi.
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : 58 III 76
Data : 01. gennaio 1931
Pubblicato : 28. aprile 1932
Sorgente : Tribunale federale
Stato : 58 III 76
Ramo giuridico : DTF - Diritto delle esecuzioni e del fallimento
Oggetto : Art. 93 LEF. - La norma secondo cui l'impignorabilità del salario indispensabile alla vita non può...


Registro di legislazione
LEF: 93
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 93 - 1 Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
1    Ogni provento del lavoro, gli usufrutti e il loro prodotto, le rendite vitalizie e gli alimenti, le pensioni e le prestazioni di qualsiasi tipo destinate a risarcire una perdita di guadagno o una pretesa derivante dal diritto al mantenimento, segnatamente le rendite e le indennità in capitale che non sono impignorabili giusta l'articolo 92, possono essere pignorati in quanto, a giudizio dell'ufficiale, non siano assolutamente necessari al sostentamento del debitore e della sua famiglia.
2    Tali redditi possono essere pignorati per un anno al massimo dal giorno dell'esecuzione del pignoramento. Se al pignoramento partecipano più creditori, il termine decorre dal primo pignoramento eseguito su richiesta di un creditore del gruppo in questione (art. 110 e 111).
3    Se durante il decorso di tale termine l'ufficio ha conoscenza di una modificazione determinante per l'importo da pignorare, esso commisura il pignoramento alle mutate circostanze.
4    Su istanza del debitore, l'ufficio ingiunge al datore di lavoro di quest'ultimo di versare all'ufficio, per la durata del pignoramento del salario, anche la somma necessaria per il pagamento dei crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, per quanto tali premi e partecipazioni ai costi facciano parte del minimo vitale del debitore. L'ufficio utilizza tale somma per pagare direttamente all'assicuratore i crediti correnti di premi e partecipazioni ai costi.215
Registro DTF
44-III-53 • 45-III-22 • 58-III-76
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
questio • membro della famiglia • autorità cantonale • ricorrente • decisione • calcolo • obbligo di mantenimento • autorità di vigilanza • tribunale federale • ripartizione dei compiti • pensione alimentare d'indigenza • coniuge • direttive anticipate del paziente • motivo • scopo • fine • circo • mais • nato • cio • del credere • federalismo • leso • quesito
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