Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal
6B 145/2019
Urteil vom 28. August 2019
Strafrechtliche Abteilung
Besetzung
Bundesrichter Denys, Präsident,
Bundesrichterinnen Jacquemoud-Rossari, Jametti,
Gerichtsschreiberin Unseld.
Verfahrensbeteiligte
X.________,
vertreten durch Advokat Alexander Sami,
Beschwerdeführer,
gegen
1. Staatsanwaltschaft des Kantons Basel-Stadt,
2. A.________,
vertreten durch Advokatin Margrit Wenger,
Beschwerdegegnerinnen.
Gegenstand
Vergewaltigung, sexuelle Nötigung, Förderung der Prostitution, Freiheitsberaubung; rechtliches Gehör etc.,
Beschwerde gegen das Urteil des Appellationsgerichts des Kantons Basel-Stadt, Kammer, vom 26. November 2018 (SB.2017.34).
Sachverhalt:
A.
Das Strafgericht Basel-Stadt sprach X.________ am 2. Dezember 2016 der qualifizierten sexuellen Nötigung, der mehrfachen Vergewaltigung (zum Nachteil von B.________), der mehrfachen sexueller Nötigung, der Förderung der Prostitution, der mehrfachen Freiheitsberaubung, der Veruntreuung, der versuchten einfachen Körperverletzung, der mehrfachen Drohung, der mehrfachen Sachbeschädigung, der Tätlichkeiten und der mehrfachen Übertretung des Betäubungsmittelgesetzes im Sinne von Art. 19a
SR 812.121 Legge federale del 3 ottobre 1951 sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope (Legge sugli stupefacenti, LStup) - Legge sugli stupefacenti LStup Art. 19a - 1. Chiunque, senza essere autorizzato, consuma intenzionalmente stupefacenti oppure chiunque commette un'infrazione giusta l'articolo 19 per assicurarsi il proprio consumo, è punito con la multa95. |
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1 | Chiunque, senza essere autorizzato, consuma intenzionalmente stupefacenti oppure chiunque commette un'infrazione giusta l'articolo 19 per assicurarsi il proprio consumo, è punito con la multa95. |
2 | Nei casi poco gravi si può abbandonare il procedimento o prescindere da ogni pena. Può essere pronunciato un avvertimento. |
3 | Si può prescindere dall'azione penale se l'autore, per aver consumato stupefacenti, sottostà o si sottopone a un'assistenza sorvegliata dal medico. L'azione penale è eseguita se l'autore si sottrae all'assistenza o al trattamento. |
4 | Se l'autore è tossicomane, il giudice può ordinare il collocamento in una struttura specializzata. Gli articoli 60 e 63 del Codice penale96 si applicano per analogia.97 |
einer Busse von Fr. 800.--. Zudem verpflichtete es X.________, A.________ eine Genugtuung von Fr. 8'000.-- zzgl. Zins zu bezahlen. Die Zivilforderungen der übrigen Privatkläger verwies es auf den Zivilweg. Die Staatsanwaltschaft sowie X.________ erhoben gegen dieses Urteil Berufung und A.________ Anschlussberufung.
B.
Das Appellationsgericht des Kantons Basel-Stadt sprach X.________ mit Urteil vom 26. November 2018 der Vergewaltigung, der sexuellen Nötigung (Anklagepunkt I.3.2 Abs. 1), der Förderung der Prostitution, der Freiheitsberaubung und der Tätlichkeiten zum Nachteil von A.________ sowie der Sachentziehung zum Nachteil von C.________ schuldig. Von den Vorwürfen der qualifizierten sexuellen Nötigung, der mehrfachen Vergewaltigung, der mehrfachen Drohung und der Freiheitsberaubung zum Nachteil von B.________ sowie der mehrfachen Vergewaltigung und der mehrfachen sexuellen Nötigung zum Nachteil von A.________ sprach es ihn frei. Die Schuldsprüche wegen mehrfacher Übertretung des Betäubungsmittelgesetzes sowie mehrfacher Sachbeschädigung erwuchsen unangefochten in Rechtskraft. Es verurteilte X.________ zu einer Freiheitsstrafe von 31/2 Jahren, zu einer Geldstrafe von 10 Tagessätzen zu Fr. 10.-- und zu einer Busse von Fr. 800.--. Von einer Rückversetzung in den Strafvollzug für die Reststrafe von 339 Tagen sah es in Anwendung von Art. 89 Abs. 4
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 89 - 1 Se, durante il periodo di prova, il liberato condizionalmente commette un crimine o un delitto, il giudice competente per giudicare il nuovo reato ordina il ripristino dell'esecuzione. |
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1 | Se, durante il periodo di prova, il liberato condizionalmente commette un crimine o un delitto, il giudice competente per giudicare il nuovo reato ordina il ripristino dell'esecuzione. |
2 | Se, nonostante il crimine o il delitto commesso durante il periodo di prova, non vi è da attendersi che il condannato commetta nuovi reati, il giudice rinuncia al ripristino dell'esecuzione. Può ammonire il condannato e prorogare il periodo di prova della metà al massimo della durata stabilita inizialmente dall'autorità competente. Se subentra al termine del periodo di prova, la proroga decorre a partire dal giorno in cui è stata ordinata. Le disposizioni sull'assistenza riabilitativa e sulle nome di condotta (art. 93-95) sono applicabili. |
3 | Se il liberato condizionalmente si sottrae all'assistenza riabilitativa o disattende le norme di condotta, è applicabile l'articolo 95 capoversi 3-5. |
4 | Il ripristino dell'esecuzione non può più essere ordinato trascorsi tre anni dalla fine del periodo di prova. |
5 | Il carcere preventivo sofferto durante la procedura di ripristino dell'esecuzione è computato nel resto della pena. |
6 | Se in seguito al nuovo reato risultano adempiute le condizioni per una pena detentiva senza condizionale e tale pena è in concorso con il resto della pena divenuta esecutiva a motivo della revoca, il giudice pronuncia una pena unica in applicazione dell'articolo 49. Alla pena unica sono nuovamente applicabili le norme della liberazione condizionale. Se deve essere eseguito soltanto il resto della pena è applicabile l'articolo 86 capoversi 1-4. |
7 | Se il resto di una pena divenuta esecutiva in seguito a una decisione di ripristino dell'esecuzione è in concorso con una delle misure previste negli articoli 59-61, è applicabile l'articolo 57 capoversi 2 e 3. |
C.
X.________ beantragt mit Beschwerde in Strafsachen, er sei von den Vorwürfen der Vergewaltigung, der sexuellen Nötigung, der Förderung der Prostitution und der Freiheitsberaubung zum Nachteil von A.________ freizusprechen, deren Zivilforderung sei auf den Zivilweg zu verweisen und er sei für die erstandene Haft zu entschädigen. Eventualiter sei die Sache zur Neubeurteilung an die Vorinstanz zurückzuweisen. X.________ ersucht um unentgeltliche Rechtspflege.
Erwägungen:
1.
1.1. Der Beschwerdeführer wendet sich gegen den Schuldspruch der Vergewaltigung zum Nachteil der Beschwerdegegnerin 2 (Anklagepunkt I.3.1). Er rügt, die Vorinstanz verneine zu Unrecht eine Verletzung des Anklageprinzips. Die ihm vorgeworfene Vergewaltigung der Beschwerdegegnerin 2 werde in der Anklageschrift nicht mit der nötigen Präzision umschrieben, da eine klare Zeitangabe fehle und keine konkrete Vergewaltigung geschildert werde. Aus der Anklage gehe zudem nicht hervor, welche Tatbestandsvariante von Art. 190 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 190 - 1 Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni. |
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1 | Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni. |
2 | Chiunque costringe una persona a compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con una pena detentiva da uno a dieci anni. |
3 | Se il colpevole secondo il capoverso 2 ha agito con crudeltà oppure se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è una pena detentiva non inferiore a tre anni. |
1.2. Die Anklageschrift bezeichnet gemäss Art. 325 Abs. 1 lit. f
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 325 Contenuto dell'atto d'accusa - 1 L'atto d'accusa indica: |
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1 | L'atto d'accusa indica: |
a | il luogo e la data; |
b | il pubblico ministero che sostiene l'accusa; |
c | il giudice cui è indirizzato; |
d | l'imputato e il suo difensore; |
e | il danneggiato; |
f | in modo quanto possibile succinto, ma preciso, i fatti contestati all'imputato, specificando dove, quando, come e con quali effetti sono stati commessi; |
g | le fattispecie penali che il pubblico ministero ritiene adempiute, con indicazione delle disposizioni di legge applicabili. |
2 | Il pubblico ministero può presentare un atto d'accusa alternativo o, per il caso in cui l'atto d'accusa principale venga respinto, un atto d'accusa subordinato. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
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1 | In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
2 | Le parti hanno diritto d'essere sentite. |
3 | Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 32 Procedura penale - 1 Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con sentenza passata in giudicato. |
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1 | Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con sentenza passata in giudicato. |
2 | L'accusato ha diritto di essere informato il più presto possibile e compiutamente sulle imputazioni contestategli. Deve essergli data la possibilità di far valere i diritti di difesa che gli spettano. |
3 | Il condannato ha il diritto di far esaminare la sentenza da un tribunale superiore. Sono eccettuati i casi in cui il Tribunale federale giudica come istanza unica. |
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
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1 | Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
2 | Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata. |
3 | Ogni accusato ha segnatamente diritto a: |
a | essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; |
b | disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa; |
c | difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia; |
d | interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico; |
e | farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza. |
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
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1 | Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
2 | Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata. |
3 | Ogni accusato ha segnatamente diritto a: |
a | essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; |
b | disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa; |
c | difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia; |
d | interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico; |
e | farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 9 Principio accusatorio - 1 Un reato può essere sottoposto a giudizio soltanto se, per una fattispecie oggettiva ben definita, il pubblico ministero ha promosso l'accusa contro una determinata persona dinanzi al giudice competente. |
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1 | Un reato può essere sottoposto a giudizio soltanto se, per una fattispecie oggettiva ben definita, il pubblico ministero ha promosso l'accusa contro una determinata persona dinanzi al giudice competente. |
2 | Sono fatte salve la procedura del decreto d'accusa e la procedura penale in materia di contravvenzioni. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 325 Contenuto dell'atto d'accusa - 1 L'atto d'accusa indica: |
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1 | L'atto d'accusa indica: |
a | il luogo e la data; |
b | il pubblico ministero che sostiene l'accusa; |
c | il giudice cui è indirizzato; |
d | l'imputato e il suo difensore; |
e | il danneggiato; |
f | in modo quanto possibile succinto, ma preciso, i fatti contestati all'imputato, specificando dove, quando, come e con quali effetti sono stati commessi; |
g | le fattispecie penali che il pubblico ministero ritiene adempiute, con indicazione delle disposizioni di legge applicabili. |
2 | Il pubblico ministero può presentare un atto d'accusa alternativo o, per il caso in cui l'atto d'accusa principale venga respinto, un atto d'accusa subordinato. |
ihrer Verteidigung richtig vorbereiten kann. Sie darf nicht Gefahr laufen, erst an der Gerichtsverhandlung mit neuen Anschuldigungen konfrontiert zu werden (BGE 143 IV 63 E. 2.2 S. 65 mit Hinweisen). Das Gericht ist an den in der Anklage wiedergegebenen Sachverhalt gebunden (Immutabilitätsprinzip), nicht aber an dessen rechtliche Würdigung durch die Anklagebehörde (Art. 350 Abs. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 350 Carattere vincolante dell'accusa, elementi alla base della sentenza - 1 Il giudice è vincolato ai fatti descritti nell'atto di accusa, ma non alla relativa qualificazione. |
|
1 | Il giudice è vincolato ai fatti descritti nell'atto di accusa, ma non alla relativa qualificazione. |
2 | Il giudice tiene conto delle prove raccolte nella procedura preliminare e nella procedura dibattimentale. |
1.3.
1.3.1. Die Anklageschrift vom 11. Juli 2016 schildert sowohl den Ort als auch den Zeitpunkt der Tatbegehung. Der Beschwerdeführer (Jahrgang 1978) lernte die damals 21-jährige Beschwerdegegnerin 2 gemäss der Anklage nach seiner Entlassung aus der Untersuchungshaft am 10. April 2015 ev. noch im April 2015, spätestens aber im Mai 2015 kennen. Dem Beschwerdeführer wird vorgeworfen, er habe, nachdem es anfänglich noch zu einvernehmlichem Geschlechtsverkehr gekommen sei, bis ca. anfangs Juni 2015 in der Wohnung von D.________ an der E.________-Strasse xxx sowie im Logis im F.________ yyy in Basel ca. 5 bis 8 Mal gegen den Willen der Beschwerdegegnerin 2 den Geschlechtsverkehr an dieser vollzogen. Damit wird der Vergewaltigungsvorwurf in zeitlicher Hinsicht ausreichend präzise umschrieben, da der Tatzeitraum lediglich rund einen Monat umfasst (angefochtenes Urteil S. 11). Nach der Rechtsprechung genügt die Angabe eines bestimmten Tatzeitraums, wenn sich die zeitlichen Verhältnisse nicht exakt rekonstruieren lassen, solange für die beschuldigte Person kein Zweifel besteht, welches Verhalten ihr vorgeworfen wird (Urteil 6B 489/2018 vom 31. Oktober 2018 E. 2.3 mit Hinweis). Dies ist vorliegend der Fall. Bei gehäuften und regelmässigen
Delikten wird dem Anklagegrundsatz nach der Rechtsprechung Genüge getan, wenn die Handlungen in zeitlicher und örtlicher Hinsicht lediglich approximativ umschrieben werden. Insbesondere bei Familiendelikten kann nicht erwartet werden, dass über jeden einzelnen Vorfall Buch geführt wird (Urteil 6B 103/2017 vom 21. Juli 2017 E. 1.5.2).
1.3.2. Hinsichtlich der Tatausführung wirft die Anklage dem Beschwerdeführer vor, er sei an die Beschwerdegegnerin 2 herangetreten, habe begonnen, sie jeweils am Körper zu berühren, und versucht, sie zu weitergehenden sexuellen Handlungen zu überreden. Als die Beschwerdegegnerin 2 ihn weggestossen und ihre Ablehnung zusätzlich verbal kundgetan habe, habe er nicht von ihr abgelassen, sondern er habe sie jeweils derart stark bedrängt, dass die körperlich und mental unterlegene Geschädigte schliesslich keinen anderen Ausweg mehr gesehen habe, als den ihr unerwünschten Geschlechtsverkehr über sich ergehen zu lassen, damit er endlich von ihr ablasse (Anklage Ziff. I.3.1). Die Anklage erwähnt zudem, der Beschwerdeführer habe schon früh von den psychischen Problemen der Beschwerdegegnerin 2 gewusst, welche emotional instabil sei und namentlich an einer posttraumatischen Belastungsstörung sowie an einer depressiven und schweren dissoziativen Störung leide. Er habe dies für die Durchsetzung seiner eigenen, egoistischen Interessen auszunutzen begonnen und sich dabei über allfällige Widerstände der Beschwerdegegnerin 2 hinweggesetzt. Die Beschwerdegegnerin 2 sei dem Beschwerdeführer nicht nur emotional, sondern auch körperlich deutlich
unterlegen gewesen. Die Anklageschrift schildert weiter, dass sich der Beschwerdeführer gegenüber der Beschwerdegegnerin 2 zusehends respektlos, fordernd und dominant verhielt und immer wieder seine Wutausbrüche über sie ergehen liess, so dass sich diese schon früh im Verlauf der einseitigen Beziehung nicht mehr gewagt habe, ihm ernsthaft zu widersprechen oder sich seinen Ansinnen zu widersetzen, zumal sie Kenntnis davon gehabt habe, dass der Beschwerdeführer gegenüber seiner von ihm getrennt lebenden Ehefrau Gewalt ausgeübt hatte, und sie miterlebt habe, wie er gegenüber G.________, zu welcher er ebenfalls eine Beziehung unterhalten habe, gewalttätig vorgegangen sei (Anklage Ziff. I.3).
Damit wusste der Beschwerdeführer auch, von welcher Tatausführung die Anklage ausging. Die Schilderung des Tathergangs ist ausreichend präzise.
1.4. Die Vorinstanz stellt für den Schuldspruch wegen Vergewaltigung auf die Aussagen der Beschwerdegegnerin 2 ab. Diese gab an, sie und der Beschwerdeführer hätten in der Wohnung von D.________ an der E.________-Strasse als Gäste auf dem Sofa übernachtet. Als sie aufgewacht seien, habe der Beschwerdeführer Sex haben wollen, sie jedoch nicht, was sie ihm gesagt habe. Schlussendlich sei es dennoch zum Sex gekommen, weil er seine Finger einfach nicht weggenommen habe und sie nicht gelassen habe. Sie habe versucht, seine Hände "wegzumachen" bzw. ihm auch mit den Händen klarzumachen, dass sie nicht wolle. Er habe jedoch physisch insistiert. Er sei mit den Händen überall gewesen und sie habe keine Chance gehabt wegzukommen. Irgendwann habe sie aufgegeben (angefochtenes Urteil S. 12). Der Vorwurf der Vorinstanz an den Beschwerdeführer, er habe die körperliche Gegenwehr der Beschwerdegegnerin 2 überwunden, deckt sich mit dem in der Anklageschrift erwähnten Vorwurf, wonach die Beschwerdegegnerin 2 ihre Ablehnung nicht nur verbal kundtat, sondern auch dadurch, dass sie die Berührungen durch den Beschwerdeführer durch Wegstossen zu verhindern versuchte. Eine Verletzung des sich aus dem Anklagegrundsatz ergebenden Immutabilitätsprinzips
liegt entgegen der Kritik des Beschwerdeführers nicht vor.
1.5. Ob das in der Anklageschrift geschilderte Tatvorgehen rechtlich als Gewaltanwendung oder vielmehr als psychische Druckausübung zu qualifizieren ist, ist eine Frage der Rechtsanwendung. Insofern genügt gemäss Art. 325 Abs. 1 lit. g
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 325 Contenuto dell'atto d'accusa - 1 L'atto d'accusa indica: |
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1 | L'atto d'accusa indica: |
a | il luogo e la data; |
b | il pubblico ministero che sostiene l'accusa; |
c | il giudice cui è indirizzato; |
d | l'imputato e il suo difensore; |
e | il danneggiato; |
f | in modo quanto possibile succinto, ma preciso, i fatti contestati all'imputato, specificando dove, quando, come e con quali effetti sono stati commessi; |
g | le fattispecie penali che il pubblico ministero ritiene adempiute, con indicazione delle disposizioni di legge applicabili. |
2 | Il pubblico ministero può presentare un atto d'accusa alternativo o, per il caso in cui l'atto d'accusa principale venga respinto, un atto d'accusa subordinato. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 350 Carattere vincolante dell'accusa, elementi alla base della sentenza - 1 Il giudice è vincolato ai fatti descritti nell'atto di accusa, ma non alla relativa qualificazione. |
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1 | Il giudice è vincolato ai fatti descritti nell'atto di accusa, ma non alla relativa qualificazione. |
2 | Il giudice tiene conto delle prove raccolte nella procedura preliminare e nella procedura dibattimentale. |
2.
2.1. Der Beschwerdeführer beanstandet, die Vorinstanz habe die Aussagen der Beschwerdegegnerin 2 zu Unrecht nicht gutachterlich auf ihre Glaubhaftigkeit hin überprüfen lassen, dies obschon die Beschwerdegegnerin 2 emotional instabil sei und an einer posttraumatischen Belastungsstörung sowie einer depressiven und schweren dissoziativen Störung leide. Die Beschwerdegegnerin 2 sei gemäss dem Arztbericht vom 3. Februar 2016 offenbar im Jahr 2011 Opfer sexuellen Missbrauchs geworden. Es sei von einer Fachperson abzuklären, inwiefern die damaligen traumatischen Erlebnisse ihre Schilderungen und ihr Erleben beeinflussen würden. Die Beschwerdegegnerin 2 habe aufgrund ihrer Vergangenheit ein problematisches Verhältnis zur Sexualität.
2.2.
2.2.1. Die Prüfung der Glaubhaftigkeit von Aussagen ist primär Sache des Gerichts. Eine Glaubwürdigkeitsbegutachtung durch eine sachverständige Person drängt sich nur bei Vorliegen besonderer Umstände auf. Dies ist etwa der Fall, wenn schwer interpretierbare Äusserungen eines Kleinkinds zu beurteilen sind, bei Anzeichen ernsthafter geistiger Störungen, welche die Aussageehrlichkeit des Zeugen beeinträchtigen könnten, oder wenn Anhaltspunkte dafür bestehen, dass der Zeuge einer Beeinflussung durch Drittpersonen ausgesetzt war (BGE 129 IV 179 E. 2.4 S. 184; 129 I 49 E. 4 S. 57; 128 I 81 E. 2 S. 84 ff.). Das Gericht verfügt bei der Beantwortung der Frage, ob aufgrund der konkreten Umstände des Einzelfalles ein Sachverständiger beigezogen werden muss, über einen Ermessensspielraum (Urteile 6B 738/2018 vom 27. März 2019 E. 1.3.1; 6B 1006/2017 vom 24. Oktober 2018 E. 2.3.1; 6B 23/2017 vom 14. November 2017 E. 1.2; je mit Hinweisen).
2.2.2. Die Feststellung des Sachverhalts kann vor Bundesgericht nur gerügt werden, wenn sie willkürlich im Sinne von Art. 9
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 9 Protezione dall'arbitrio e tutela della buona fede - Ognuno ha diritto d'essere trattato senza arbitrio e secondo il principio della buona fede da parte degli organi dello Stato. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione: |
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a | del diritto federale; |
b | del diritto internazionale; |
c | dei diritti costituzionali cantonali; |
d | delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari; |
e | del diritto intercantonale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
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1 | Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
2 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 105 Fatti determinanti - 1 Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
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1 | Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
2 | Può rettificare o completare d'ufficio l'accertamento dei fatti dell'autorità inferiore se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95. |
3 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, il Tribunale federale non è vincolato dall'accertamento dei fatti operato dall'autorità inferiore.96 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 105 Fatti determinanti - 1 Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
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1 | Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
2 | Può rettificare o completare d'ufficio l'accertamento dei fatti dell'autorità inferiore se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95. |
3 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, il Tribunale federale non è vincolato dall'accertamento dei fatti operato dall'autorità inferiore.96 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
|
1 | Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
2 | Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura. |
2.3. Die Vorinstanz legt dar, weshalb sie die Aussagen der Beschwerdegegnerin 2 als glaubhaft einstuft. Sie erwägt insbesondere, diese habe einen glaubwürdigen Eindruck hinterlassen, da sie den Beschwerdeführer nicht über Gebühr belaste. Sie dramatisiere nicht, sondern räume durchgehend ein, dass der Beschwerdeführer sie im Zusammenhang mit sexuellen Handlungen nie geschlagen habe (angefochtenes Urteil E. 2.2.1 S. 9). Das Strafgericht, auf dessen Erwägungen die Vorinstanz verweist, führte zudem aus, die Beschwerdegegnerin 2 habe vor Schranken einen sehr guten und insbesondere authentischen Eindruck hinterlassen. Sie habe die Vorfälle im Kerngeschehen erneut frei und detailliert geschildert. Ihre Aussagen seien sehr differenziert. Sie sage deutlich, wenn sie sich nicht mehr richtig erinnern könne, und gebe auch an, wenn sie etwas lediglich vom Hörensagen wisse. Ihre Aussagen würden eine Fülle von Realitätskriterien enthalten. Ihre Darstellung weise einen enormen Detailreichtum auf, wobei insbesondere auffalle, dass sie sich nicht nur auf die strafrechtlich relevanten Verhaltensweisen versteife, sondern vielmehr darauf bedacht sei, ein ausgewogenes Bild zu zeichnen (erstinstanzliches Urteil S. 46).
2.4. Der Beschwerdeführer setzt sich damit sowie mit den Aussagen der Beschwerdegegnerin 2 nicht ansatzweise auseinander. Er verkennt, dass nicht jede psychische Störung geeignet ist, Zweifel an der Aussageehrlichkeit der betroffenen Person hervorzurufen. Die Vorinstanz verneint mit überzeugenden Argumenten Anhaltspunkte dafür, dass die Beschwerdegegnerin 2 den Beschwerdeführer (aufgrund ihrer psychischen Probleme) falsch belastet haben könnte. Sie war daher nicht verpflichtet, ein aussagepsychologisches Gutachten einzuholen. Die Rüge des Beschwerdeführers ist unbegründet.
3.
3.1. Der Beschwerdeführer kritisiert die rechtliche Würdigung der Vorinstanz als Vergewaltigung. Er rügt, die Aussagen der Beschwerdegegnerin 2 würden, selbst wenn darauf abzustellen sei, keinen Schuldspruch wegen Vergewaltigung zulassen, da sie unklar bzw. mehr als vage seien. Gewalt als Nötigungsmittel sei nicht erstellt. Er habe die Beschwerdegegnerin 2 auch nicht psychisch unter Druck gesetzt. Die Vorinstanz selber erachte nicht als erstellt, dass sich die Beschwerdegegnerin 2 in einem dauernden Zustand von Einschüchterung und Angst befunden habe und deshalb nicht in der Lage gewesen sei, sich gegen von ihm verlangte Handlungen zur Wehr zu setzen. Aus den Aussagen der Beschwerdegegnerin 2 lasse sich schliessen, dass ihr die sexuellen Handlungen allenfalls unerwünscht gewesen seien, sie sich jedoch dazu habe überreden lassen und es schliesslich zu einvernehmlichen sexuellen Handlungen gekommen sei. Die Zwangssituation müsse objektiv von einer gewissen Intensität sein. Überrede er die Beschwerdegegnerin 2 zu sexuellen Handlungen, möge er sie dazu auch berühren, und willige diese dann ein, weil es ihr "zu blöd" werde, sei die erforderliche Intensität des Zwangs nicht erreicht.
3.2.
3.2.1. Eine Vergewaltigung im Sinne von Art. 190 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 190 - 1 Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni. |
|
1 | Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni. |
2 | Chiunque costringe una persona a compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con una pena detentiva da uno a dieci anni. |
3 | Se il colpevole secondo il capoverso 2 ha agito con crudeltà oppure se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è una pena detentiva non inferiore a tre anni. |
3.2.2. Art. 190
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 190 - 1 Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni. |
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1 | Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni. |
2 | Chiunque costringe una persona a compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con una pena detentiva da uno a dieci anni. |
3 | Se il colpevole secondo il capoverso 2 ha agito con crudeltà oppure se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è una pena detentiva non inferiore a tre anni. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 189 - 1 Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire un atto sessuale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire un atto sessuale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque costringe una persona a compiere o subire un atto sessuale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria. |
3 | Se il colpevole secondo il capoverso 2 ha agito con crudeltà oppure se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è una pena detentiva non inferiore a un anno. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 189 - 1 Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire un atto sessuale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire un atto sessuale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque costringe una persona a compiere o subire un atto sessuale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria. |
3 | Se il colpevole secondo il capoverso 2 ha agito con crudeltà oppure se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è una pena detentiva non inferiore a un anno. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 190 - 1 Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni. |
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1 | Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni. |
2 | Chiunque costringe una persona a compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con una pena detentiva da uno a dieci anni. |
3 | Se il colpevole secondo il capoverso 2 ha agito con crudeltà oppure se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è una pena detentiva non inferiore a tre anni. |
3.2.3. Gewalt im Sinne von Art. 189 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 189 - 1 Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire un atto sessuale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire un atto sessuale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque costringe una persona a compiere o subire un atto sessuale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria. |
3 | Se il colpevole secondo il capoverso 2 ha agito con crudeltà oppure se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è una pena detentiva non inferiore a un anno. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 190 - 1 Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni. |
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1 | Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni. |
2 | Chiunque costringe una persona a compiere o subire la congiunzione carnale o un atto analogo che implica una penetrazione corporale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con una pena detentiva da uno a dieci anni. |
3 | Se il colpevole secondo il capoverso 2 ha agito con crudeltà oppure se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è una pena detentiva non inferiore a tre anni. |
aufgibt (BGE 126 IV 124 E. 3c S. 130; 118 IV 52 E. 2b S. 54 mit Hinweisen; Urteile 6B 95/2015 vom 25. Januar 2016 E. 5.1; 6B 1149/2014 vom 16. Juli 2015 E. 5.1.3).
3.2.4. Die Tatbestandsvariante des Unter-Druck-Setzens stellt klar, dass sich die Ausweglosigkeit der Situation auch ergeben kann, ohne dass der Täter eigentliche Gewalt anwendet. Es kann vielmehr genügen, dass dem Opfer eine Widersetzung unter den gegebenen Umständen aus anderen Gründen nicht zuzumuten ist. Durch Art. 189 f
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 189 - 1 Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire un atto sessuale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire un atto sessuale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque costringe una persona a compiere o subire un atto sessuale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria. |
3 | Se il colpevole secondo il capoverso 2 ha agito con crudeltà oppure se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è una pena detentiva non inferiore a un anno. |
persönlichen Verhältnisse verständlicherweise kein Widerstand erwartet werden kann bzw. ihm ein solcher nicht zuzumuten ist, der Täter mithin gegen den Willen des Opfers an sein Ziel gelangt, ohne dafür Gewalt oder Drohungen anwenden zu müssen (BGE 131 IV 167 E. 3.1 S. 170 f. mit Hinweisen). Die Auslegung der Art. 189 f
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 189 - 1 Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire un atto sessuale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire un atto sessuale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque costringe una persona a compiere o subire un atto sessuale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria. |
3 | Se il colpevole secondo il capoverso 2 ha agito con crudeltà oppure se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è una pena detentiva non inferiore a un anno. |
3.3. Die Kritik des Beschwerdeführers ist unbegründet. Der Beschwerdeführer beschränkte sich gemäss den verbindlichen Feststellungen der Vorinstanz nicht darauf, die Beschwerdegegnerin 2 zum Sex zu überreden. Die Vorinstanz legt vielmehr dar, er habe sich über den expliziten Willen der Beschwerdegegnerin 2 hinweggesetzt und unter Überwindung von körperlicher Gegenwehr den Geschlechtsverkehr an ihr vollzogen (angefochtenes Urteil S. 12). Die Beschwerdegegnerin 2 sagte dem Beschwerdeführer am besagten Morgen, dass sie keinen Sex mit ihm haben wollte. Anlässlich der erstinstanzlichen Hauptverhandlung sagte sie aus, der Beschwerdeführer habe sie dennoch überall angefasst, weil er Sex haben wollte. Sie habe sich verbal gewehrt und dadurch, dass sie versucht habe, mit ihren Händen seine Hände wegzumachen. Schlussendlich hätten sie Sex gehabt, weil er seine Finger nicht weggenommen habe und sie nicht gelassen habe (kant. Akten, pag. 1504). Im Berufungsverfahren gab sie zudem an, sie habe dem Beschwerdeführer auch mit den Händen klarzumachen versucht, dass sie keinen Sex haben wollte. Es sei dennoch dazu gekommen, weil dieser physisch insistiert habe. Er sei mit den Händen überall auf den Beinen gewesen. Sie habe keine Chance gehabt
wegzukommen. Irgendwann habe sie aufgegeben (kant. Akten, pag. 2100). Die Vorinstanz verfällt nicht in Willkür, wenn sie auf die Aussagen der Beschwerdegegnerin 2 abstellt. Daraus geht hervor, dass der Beschwerdeführer sie trotz ihrer körperlichen Gegenwehr (Hände wegmachen) anfasste und mit körperlicher Kraft physisch derart insistierte, dass es ihr nicht gelang, von ihm wegzukommen. Dies ist nach der Rechtsprechung als Gewaltanwendung zu qualifizieren, da sich der Beschwerdeführer mit körperlicher Kraft den Abwehrhandlungen der Beschwerdegegnerin 2 widersetzte. Von einem harmlosen Berühren kann unter den von der Beschwerdegegnerin 2 geschilderten Umständen keine Rede sein.
Unbegründet ist auch die Kritik des Beschwerdeführers, die Beschwerdegegnerin 2 habe einen schwarzen Gurt im Judo und nehme an sportlichen Wettkämpfen in dieser Sportart teil, weshalb sie in der Lage gewesen wäre, sich gegen ihn zu wehren (Beschwerde Ziff. 43 und 49). Die Vorinstanz erwägt willkürfrei, die Judokenntnisse hätten der Beschwerdegegnerin 2 gegen einen grösseren und stärkeren Mann nichts genutzt (angefochtenes Urteil S. 12). Im Übrigen verkennt der Beschwerdeführer, dass vom Opfer nach der Rechtsprechung nicht verlangt werden kann, dass es sich mit dem Täter auf einen Kampf einlässt, um sich gegen die sexuellen Handlungen zu wehren. Der vorinstanzliche Schuldspruch wegen Vergewaltigung verstösst nicht gegen Bundesrecht.
4.
4.1. Der Beschwerdeführer ficht den Schuldspruch wegen sexueller Nötigung zum Nachteil der Beschwerdegegnerin 2 durch vaginales Einführen eines Schraubenziehergriffs an. Er argumentiert, die Beschwerdegegnerin 2 sei damit einverstanden gewesen. Als sie geäussert habe, sie habe Schmerzen, habe er kurz aufgehört. Danach habe er weitergemacht, da die Beschwerdegegnerin 2 zu Beginn mit der Handlung einverstanden gewesen sei. Danach sei von dieser kein Zeichen mehr gekommen, dass sie mit dem Fortfahren nicht einverstanden war. Die Beschwerdegegnerin 2 habe sich zu den sexuellen Handlungen überreden lassen. Eine offensichtliche Missbilligung sei für ihn nicht ersichtlich gewesen. Die Vorinstanz äussere sich auch nicht zum angewandten Nötigungsmittel, was eine Verletzung der Begründungspflicht darstelle. Der Beschwerdegegnerin 2 hätten genügend Selbstschutzmöglichkeiten (Abwehr mittels leichter Gewalt, Hand vor Vagina, Schreien, Hilfe suchen bei weiteren anwesenden Personen etc.) zur Verfügung gestanden, um sich gegen die Handlung zu wehren.
4.2. Die Vorinstanz erwägt, die Beschwerdegegnerin 2 habe eingeräumt, dass sie mit dem Einführen des Schraubenziehergriffs zunächst einverstanden gewesen sei, wenn auch nur deshalb, weil sie diese Handlung dem "normalen Sex" mit dem Beschwerdeführer vorgezogen habe. Als sie ihm gesagt habe, dass sie Schmerzen verspüre, sei ihm dies egal gewesen. Er habe kurz aufgehört, dann aber weitergemacht. Die sexuelle Handlung möge nicht dem Wunsch der Beschwerdegegnerin 2 entsprochen haben. Diese habe sich jedoch dazu überreden lassen, weshalb zu Beginn noch keine sexuelle Nötigung vorgelegen habe. Hingegen habe der Beschwerdeführer die sexuelle Handlung gegen den Willen der Beschwerdegegnerin 2 weitergeführt, nachdem diese Schmerzen geäussert habe, womit er sich wissentlich über den klar kommunizierten Willen der Beschwerdegegnerin 2 hinweggesetzt habe. Ab diesem Zeitpunkt habe eine sexuelle Nötigung vorgelegen.
4.3. Die Vorinstanz geht davon aus, die Beschwerdegegnerin 2 habe dem Beschwerdeführer, als sie sich über die Schmerzen beklagte, mitgeteilt, er solle mit der sexuellen Handlung aufhören. Der Beschwerdeführer behauptet abweichend davon, die Beschwerdegegnerin 2 habe nie einen entsprechenden Willen geäussert. Darauf ist nicht einzutreten, da der Beschwerdeführer nicht ansatzweise aufzeigt, weshalb die vorinstanzliche Sachverhaltsfeststellung willkürlich sein soll (oben E. 2.2.2).
4.4.
4.4.1. Den Tatbestand der sexuellen Nötigung im Sinne von Art. 189 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 189 - 1 Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire un atto sessuale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, contro la volontà di una persona, le fa compiere o subire un atto sessuale, o a tale scopo sfrutta lo stato di choc di una persona, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria. |
2 | Chiunque costringe una persona a compiere o subire un atto sessuale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria. |
3 | Se il colpevole secondo il capoverso 2 ha agito con crudeltà oppure se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è una pena detentiva non inferiore a un anno. |
4.4.2. Das Bundesgericht wendet das Recht von Amtes wegen an (Art. 106 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
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1 | Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
2 | Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura. |
4.5. Die Beschwerdegegnerin 2 sagte aus, sie habe dem Beschwerdeführer von Beginn weg mitgeteilt, dass sie mit dem Einführen eines Schraubenziehers nicht einverstanden sei. Dieser habe sie aber so lange bearbeitet, bis sie es mit sich habe machen lassen. Sie habe sich nicht gegen ihn wehren können. Mit seiner Gestik und seiner Mimik habe er es dann tun können. Vielleicht habe sie auch befürchtet, dass er ansonsten normalen Sex gegen ihren Willen möchte (kant. Akten, pag. 909 f.). Sie habe dem Beschwerdeführer gesagt, dass sie die sexuelle Handlung mit dem Schraubenzieher nicht wolle. Als Reaktion darauf habe er versucht, sie zu überreden. Er habe auf sie eingeredet (kant. Akten, pag. 910 f.). Als sie dem Beschwerdeführer während der Handlung gesagt habe, dass sie Schmerzen verspüre, sei ihm dies egal gewesen (kant. Akten, pag. 910).
4.6. Die Vorinstanz äussert sich zwar nicht explizit zum angewandten Nötigungsmittel. Aus den Aussagen der Beschwerdegegnerin 2, auf welche die Vorinstanz abstellt, geht jedoch klar hervor, dass diese nicht aus freiem Willen in die sexuelle Handlung mit dem Schraubenzieher einwilligte. Sie wurde vom Beschwerdeführer verbal vielmehr solange bearbeitet, bis sie die Handlung über sich ergehen liess. Bereits insofern befand sie sich in einer schwierigen Situation, als ihr der Beschwerdeführer emotional und körperlich überlegen war und sie sich vor seinen Wutausbrüchen fürchtete. Zwar lässt die Vorinstanz - anders als noch das Strafgericht (vgl. erstinstanzliches Urteil S. 51 ff.) - den vom Beschwerdeführer ausgeübten psychischen Druck für eine sexuelle Nötigung nicht genügen. Für den weiteren Verlauf der sexuellen Handlung mit dem Schraubenzieher kommt indes noch hinzu, dass die Beschwerdegegnerin 2 - nachdem der Beschwerdeführer den Schraubenzieher bereits vaginal in sie eingeführt hatte - zusätzlich in ihrer körperlichen Gegenwehr eingeschränkt war, zumal sie auch Schmerzen verspürte. Der Beschwerdeführer hätte den Willen der Beschwerdegegnerin 2 spätestens dann respektieren müssen, als diese ihm mitteilte, sie habe Schmerzen und er
solle mit der sexuellen Handlung aufhören. Das Einführen des Schraubenziehers stellt ein körperlicher Akt dar, welchem sich die Beschwerdegegnerin 2 nur durch körperliche Gegenwehr hätte entziehen können. Solche war ihr aufgrund der von ihr geschilderten Situation und angesichts des auf sie ausgeübten psychischen Drucks nicht zuzumuten.
Dass die weiteren anwesenden Personen zusätzlich zur Demütigung der Beschwerdegegnerin 2 beitrugen und sie von diesen keine Hilfe erwarten konnte, legte bereits die erste Instanz dar. Das Strafgericht erwägt nachvollziehbar, die Anwesenheit der Freunde des Beschwerdeführers habe den Druck auf die Beschwerdegegnerin 2 noch verstärkt und ihr den Widerstand erschwert, weil sie komplett auf sich allein gestellt gewesen sei (vgl. erstinstanzliches Urteil S. 52).
Der Schuldspruch wegen sexueller Nötigung verstösst nicht gegen Bundesrecht.
5.
5.1. Der Beschwerdeführer ficht den Schuldspruch wegen Förderung der Prostitution an. Er rügt auch insofern eine Verletzung der Begründungspflicht, da nicht ersichtlich sei, welche Tatbestandsvariante von Art. 195
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
|
a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
d | mantiene una persona nella prostituzione. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
|
a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
d | mantiene una persona nella prostituzione. |
5.2. Die Vorinstanz erwägt unter Verweis auf das erstinstanzliche Urteil (angefochtenes Urteil S. 15; erstinstanzliches Urteil S. 53 f.), die Beschwerdegegnerin 2 habe finanzielle Probleme gehabt. Als der Beschwerdeführer sie gefragt habe, ob sie mit Prostitution viel Geld verdienen wolle, habe sie zugesagt. Da die Beschwerdegegnerin 2 selbst angegeben habe, sich freiwillig in die Prostitution begeben zu haben, könne dem Beschwerdeführer nicht angelastet werden, er habe diese der Prostitution zugeführt, auch wenn er die Idee dafür gehabt habe. Die Vorinstanz geht demgegenüber davon aus, der Beschwerdeführer habe die Tätigkeit der Beschwerdegegnerin 2 als Prostituierte überwacht. Er habe mit den Kunden der Beschwerdegegnerin 2 verhandelt und einen Grossteil der Einnahmen einbehalten. Zudem habe er sich oft im Nebenzimmer aufgehalten, wenn sie einen Freier bedient habe, wodurch er eine gewisse Kontrolle über ihre Tätigkeit gehabt habe. Die Vorinstanz erwähnt dabei den Fall des Freiers, welcher der Beschwerdegegnerin 2 Fr. 300.-- anbot. Der Beschwerdeführer habe mit dem Kunden nachverhandelt und vereinbart, dass die Beschwerdegegnerin 2 für weitere Fr. 500.-- mitgehen dürfe. Von den Fr. 800.-- habe diese nichts gesehen, da der
Beschwerdeführer die Fr. 500.-- an sich genommen und die Bardame die Fr. 300.-- für eine angebliche Schuld des Beschwerdeführers einbehalten habe (angefochtenes Urteil S. 15).
5.3.
5.3.1. Der Förderung der Prostitution im Sinne von Art. 195
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
|
a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
d | mantiene una persona nella prostituzione. |
5.3.2. Der Prostitution führt im Sinne von Art. 195 lit. b
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
|
a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
d | mantiene una persona nella prostituzione. |
Das Zuführen einer mündigen Person zur Prostitution ist gemäss Art. 195 lit. b
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
|
a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
d | mantiene una persona nella prostituzione. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 188 - Chiunque, profittando di rapporti di educazione, di fiducia, di lavoro o comunque di dipendenza, compie un atto sessuale con un minorenne di almeno sedici anni di età, |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 192 |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 193 - Chiunque, sfruttandone lo stato di bisogno o profittando di rapporti di lavoro o comunque di dipendenza, determina una persona a compiere o a subire un atto sessuale, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
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a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
d | mantiene una persona nella prostituzione. |
Die zweite Form des strafbaren Zuführens von mündigen Personen zur Prostitution im Sinne von Art. 195 lit. b
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
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a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
d | mantiene una persona nella prostituzione. |
5.3.3. Nach Art. 195 lit. c
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
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a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
d | mantiene una persona nella prostituzione. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
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a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
d | mantiene una persona nella prostituzione. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 19 - 1 Non è punibile colui che al momento del fatto non era capace di valutarne il carattere illecito o di agire secondo tale valutazione. |
|
1 | Non è punibile colui che al momento del fatto non era capace di valutarne il carattere illecito o di agire secondo tale valutazione. |
2 | Se al momento del fatto l'autore era soltanto in parte capace di valutarne il carattere illecito o di agire secondo tale valutazione, il giudice attenua la pena. |
3 | Possono tuttavia essere disposte le misure previste negli articoli 59-61, 63, 64, 67, 67b e 67e.14 |
4 | I capoversi 1-3 non sono applicabili se l'autore poteva evitare l'incapacità o la scemata imputabilità e prevedere così l'atto commesso in tale stato. |
Opfer sich auf die Ausbeutung einlässt. Art. 195 lit. c
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
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a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
d | mantiene una persona nella prostituzione. |
5.4. Die Vorinstanz geht davon aus, der Beschwerdeführer habe die Tätigkeit der Beschwerdegegnerin 2 als Prostituierte überwacht und namentlich mit den Freiern verhandelt. Soweit der Beschwerdeführer geltend macht, er habe nur deren Lohn aus der Tätigkeit als Prostituierte an sich genommen, wendet er sich erneut gegen die vorinstanzliche Beweiswürdigung, ohne jedoch Willkür darzutun. Darauf ist nicht einzutreten (vgl. oben E. 2.2.2).
5.5.
5.5.1. Der Beschwerdeführer beschränkte sich nicht darauf, der Beschwerdegegnerin 2 die Idee zu unterbreiten, sie könnte sich prostituieren. Er führte diese auch in das ihr zuvor unbekannte Gewerbe ein, brachte sie in die entsprechenden Lokalitäten und verhandelte mit den Freiern, wobei er selber angibt, er habe die Beschwerdegegnerin 2 "beraten", da sie von der Prostitution keine Ahnung gehabt habe. Dies geht klar über ein blosses Verleiten zur Prostitution hinaus und ist als "Zuführen zur Prostitution" im Sinne von Art. 195 lit. b
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
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a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
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5.5.2. Ob unter den von der Vorinstanz festgestellten und sich aus der Anklageschrift ergebenden Umständen von einer freiwilligen Prostitution oder vielmehr von der Ausnutzung eines Abhängigkeitsverhältnisses auszugehen ist, ist eine Rechtsfrage, welche das Bundesgericht im Verfahren der Beschwerde in Strafsachen frei prüft (oben E. 4.4.2). Die Beschwerdegegnerin 2, welche sich mit dem Beschwerdeführer in einer Liebesbeziehung wähnte, war gemäss den verbindlichen Feststellungen der Vorinstanz emotional instabil und dem Beschwerdeführer emotional unterlegen. Hinzu kommt, dass sie drogenabhängig sowie ohne Arbeit und mittellos war. Sie war daher dringend auf finanzielle Mittel angewiesen, was der Beschwerdeführer wusste. Dieser lockte die Beschwerdegegnerin 2 mit dem falschen Versprechen in die Prostitution, sie könne damit schnell viel Geld verdienen. Gleichzeitig versorgte er sie mit Kokain. Dies ist als Ausnutzen einer Abhängigkeit im Sinne von Art. 195 lit. b
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
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a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
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Die Beschwerdegegnerin 2 gab zwar an, der Beschwerdeführer sei nicht ihr Zuhälter gewesen und sie habe sich freiwillig prostituiert bzw. sie sei vom Beschwerdeführer dazu nicht gezwungen worden (erstinstanzliches Urteil S. 54, auf welches die Vorinstanz verweist; kant. Akten, pag. 839 f.). Auf die Frage, wie es dazu gekommen sei, dass sie sich durch den Beschwerdeführer dazu habe bewegen lassen, der Prostitution nachzugehen, sagte sie allerdings auch aus, sie habe gedacht, er und sie seien ein Paar. Sie "habe eine Scheisssituation gehabt" und nicht gewusst, auf was sie sich einlasse. Sie habe gedacht, sie könne so zu Geld kommen. Wie heftig das Ganze sei, habe sie erst erlebt, als sie es gemacht habe. Sie sei öfters auch unter Betäubungsmitteln gestanden, um das zu ertragen (kant. Akten, pag. 915). Daraus geht hervor, dass sich die Beschwerdegegnerin 2 aus einer (finanziellen) Not heraus und weil der Beschwerdeführer ihr falsche finanzielle Versprechungen machte, bereit erklärte, sich zu prostituieren. Davon, dass der Beschwerdeführer Druck auf die Beschwerdegegnerin 2 ausübte, geht auch die Vorinstanz aus, da sie diesem vorwirft, er habe die Beschwerdegegnerin 2 bei ihrer Tätigkeit als Prostituierte überwacht. Letztlich anerkennt
auch der Beschwerdeführer in seiner Beschwerde an das Bundesgericht, "die Beschwerdegegnerin 2 sei durch Liebe und/oder Drogen in gewisser Weise von ihm abhängig gewesen" (vgl. Beschwerde Ziff. 83 S. 21). Dass die Beschwerdegegnerin 2 selber angab, sie habe sich freiwillig in die Prostitution begeben bzw. sie sei vom Beschwerdeführer dazu nicht gezwungen worden, steht einem Schuldspruch wegen Förderung der Prostitution nicht entgegen. Das Verhalten des Beschwerdeführers ist als Zuführen zur Prostitution nach Art. 195 lit. b
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
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a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
d | mantiene una persona nella prostituzione. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 195 - È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque: |
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a | sospinge alla prostituzione un minorenne o, per trarne un vantaggio patrimoniale, ne promuove la prostituzione; |
b | sospinge altri alla prostituzione profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale; |
c | lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione o altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione; |
d | mantiene una persona nella prostituzione. |
6.
6.1. Den Schuldspruch wegen Freiheitsberaubung zum Nachteil der Beschwerdegegnerin 2 ficht der Beschwerdeführer mit der Begründung an, ein kurzes Packen bzw. Festhalten und Stossen genüge für die Annahme einer Freiheitsberaubung nicht. Die Beschwerdegegnerin 2 betreibe auf hohem Niveau Judo. Dass sie sich offensichtlich rasch überzeugen bzw. überreden lasse, dürfe ihm nicht angelastet werden. Entscheidend sei auch, dass sich Personen im gleichen Raum aufgehalten hätten, welche der Beschwerdegegnerin 2 durchaus hätten behilflich sein können. Die Türe sei zudem nicht verschlossen gewesen.
6.2.
6.2.1. Den Tatbestand der Freiheitsberaubung im Sinne von Art. 183 Ziff. 1 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 183 - 1. Chiunque indebitamente arresta o tiene sequestrata una persona o la priva in altro modo della libertà personale, |
|
1 | Chiunque indebitamente arresta o tiene sequestrata una persona o la priva in altro modo della libertà personale, |
2 | Parimenti è punito chiunque rapisce una persona incapace di discernimento, inetta a resistere o minore di sedici anni. |
6.2.2. Freiheitsberaubung ist die Aufhebung der körperlichen Bewegungsfreiheit. Die unzulässige Beschränkung der Fortbewegungsfreiheit liegt darin, dass jemand daran gehindert wird, sich selbstständig, mit Hilfsmitteln oder mit Hilfe Dritter nach eigener Wahl vom Ort, an dem er sich befindet, an einen anderen Ort zu begeben oder bringen zu lassen (BGE 141 IV 10 E. 4.4.1 S. 13). Die Rechtsprechung bejahte einen Freiheitsentzug unter anderem, als eine Ehefrau die Familienwohnung nicht verlassen durfte, beim Festhalten in einer Wohnung während 20 bis 30 Minuten, beim Einschliessen in der Waschküche sowie bei einer Fahrt in einem Auto gegen den Willen des Opfers (BGE 141 IV 10 E. 4.4.1 S. 14 mit Hinweisen). Nicht verlangt wird, dass der Freiheitsentzug von langer Dauer ist. Einige Minuten genügen. Einer Person kann die körperliche Bewegungsfreiheit durch Drohung, physische Gewalt oder Wegnahme der notwendigen Fortbewegungsmittel entzogen werden oder auf andere Weise, indem sie in eine Situation versetzt wird, in welcher sie sich nicht in der Lage sieht, ihren aktuellen Aufenthaltsort zu verlassen (Urteile 6B 86/2019 vom 8. Februar 2019 E. 3.1; 6B 1070/2017 vom 20. April 2018 E. 4.2; je mit Hinweis). Beim Tatmittel der psychischen
Einwirkung bzw. Drohung muss das Nachgeben des Opfers unter den konkreten Umständen verständlich erscheinen. Dabei ist insbesondere auch die individuelle Fähigkeit des Opfers zu berücksichtigen, den Widerstand bzw. die Schranke zu überwinden. Die völlige Aufhebung der Bewegungsfreiheit des Opfers ist nicht Tatbestandsvoraussetzung. Dem Opfer muss die Überwindung der Freiheitsbeschränkung nicht gänzlich unmöglich sein. Es genügt, wenn dies unverhältnismässig gefährlich oder schwierig ist (Urteil 6B 139/2013 vom 20. Juni 2013 E. 2.2 mit Hinweisen).
6.3. Die Vorinstanz stellt fest, der Beschwerdeführer habe die Beschwerdegegnerin 2, als diese um 12.30 Uhr die Wohnung für eine Verabredung wegen eines Spanischaustausches habe verlassen wollen, gepackt und aufs Sofa geworfen, um sie am Weggehen zu hindern, worauf sie sich bis um 21 Uhr nicht getraut habe, die Wohnung zu verlassen. Dass weitere Personen anwesend waren, hätte der Beschwerdegegnerin 2 nur etwas genutzt, wenn sich jene für sie eingesetzt und damit gegen den Beschwerdeführer gestellt hätten, wofür es keine Anhaltspunkte gebe. Es sei ohne Weiteres nachvollziehbar, das sich die Beschwerdegegnerin 2 nicht getraut habe, die Wohnung zu verlassen, nachdem der Beschwerdeführer sie kurz zuvor mit körperlicher Gewalt daran gehindert habe. Ob die Wohnungstür verschlossen gewesen sei oder nicht, spiele daher keine Rolle. Die Schilderung der Beschwerdegegnerin 2 sei glaubhaft. Sie lege anschaulich dar, dass der Beschwerdeführer eifersüchtig gewesen sei, weil sie sich mit einem anderen Mann habe treffen wollen (angefochtenes Urteil S. 14 f.).
6.4. Die Vorinstanz bejaht zu Recht eine Freiheitsberaubung im Sinne von Art. 183 Ziff. 1 Abs. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 183 - 1. Chiunque indebitamente arresta o tiene sequestrata una persona o la priva in altro modo della libertà personale, |
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1 | Chiunque indebitamente arresta o tiene sequestrata una persona o la priva in altro modo della libertà personale, |
2 | Parimenti è punito chiunque rapisce una persona incapace di discernimento, inetta a resistere o minore di sedici anni. |
7.
Den Antrag auf Zusprechung einer Haftentschädigung begründet der Beschwerdeführer nicht bzw. ausschliesslich mit den beantragten Freisprüchen. Da es bei den vorinstanzlichen Schuldsprüchen bleibt, ist darauf nicht weiter einzugehen.
8.
Die Beschwerde ist abzuweisen. Bei diesem Ausgang des Verfahrens hat der Beschwerdeführer die Gerichtskosten zu tragen (Art. 66 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
|
1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 65 Spese giudiziarie - 1 Le spese giudiziarie comprendono la tassa di giustizia, l'emolumento per la copia di atti scritti, le spese per le traduzioni in o da una lingua non ufficiale e le indennità versate a periti e testimoni. |
|
1 | Le spese giudiziarie comprendono la tassa di giustizia, l'emolumento per la copia di atti scritti, le spese per le traduzioni in o da una lingua non ufficiale e le indennità versate a periti e testimoni. |
2 | La tassa di giustizia è stabilita in funzione del valore litigioso, dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. |
3 | Di regola, il suo importo è di: |
a | 200 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | 200 a 100 000 franchi nelle altre controversie. |
4 | È di 200 a 1000 franchi, a prescindere dal valore litigioso, nelle controversie: |
a | concernenti prestazioni di assicurazioni sociali; |
b | concernenti discriminazioni fondate sul sesso; |
c | risultanti da un rapporto di lavoro, sempreché il valore litigioso non superi 30 000 franchi; |
d | secondo gli articoli 7 e 8 della legge del 13 dicembre 200223 sui disabili. |
5 | Se motivi particolari lo giustificano, il Tribunale federale può aumentare tali importi, ma al massimo fino al doppio nei casi di cui al capoverso 3 e fino a 10 000 franchi nei casi di cui al capoverso 4. |
Der Beschwerdegegnerin 2 ist keine Entschädigung zuzusprechen, da sie vor Bundesgericht keine Umtriebe hatte.
Demnach erkennt das Bundesgericht:
1.
Die Beschwerde wird abgewiesen, soweit darauf einzutreten ist.
2.
Das Gesuch um unentgeltliche Rechtspflege wird abgewiesen.
3.
Die Gerichtskosten von Fr. 1'200.-- werden dem Beschwerdeführer auferlegt.
4.
Dieses Urteil wird den Parteien und dem Appellationsgericht des Kantons Basel-Stadt, Kammer, schriftlich mitgeteilt.
Lausanne, 28. August 2019
Im Namen der Strafrechtlichen Abteilung
des Schweizerischen Bundesgerichts
Der Präsident: Denys
Die Gerichtsschreiberin: Unseld