Bundesstrafgericht Tribunal pénal fédéral Tribunale penale federale Tribunal penal federal
Numero dell’incarto: BB.2017.132
Decisione del 27 settembre 2017 Corte dei reclami penali
Composizione
Giudici penali federali Stephan Blättler, presidente, Tito Ponti e Emanuel Hochstrasser, Cancelliere Giampiero Vacalli
Parti
A., Ricorrente
contro
1. Ministero pubblico della Confederazione, Controparte
2. Tribunale penale federale, Corte penale, Istanza precedente
Oggetto
Retribuzione del difensore d'ufficio (art. 135 cpv. 3
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 135 Retribuzione del difensore d'ufficio - 1 Il difensore d'ufficio è retribuito secondo la tariffa d'avvocatura della Confederazione o del Cantone in cui si svolge il procedimento. |
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1 | Il difensore d'ufficio è retribuito secondo la tariffa d'avvocatura della Confederazione o del Cantone in cui si svolge il procedimento. |
2 | Il pubblico ministero o l'autorità giudicante stabilisce l'importo della retribuzione al termine del procedimento. Se il mandato del difensore d'ufficio è di lunga durata o per altri motivi non è opportuno attendere la fine del procedimento, al difensore sono accordati anticipi la cui entità è stabilita da chi dirige il procedimento.67 |
3 | In materia di retribuzione, il difensore d'ufficio può interporre il rimedio giuridico ammesso contro la decisione finale.68 |
4 | Non appena le sue condizioni economiche glielo permettano, l'imputato condannato a pagare le spese procedurali è tenuto a rimborsare la retribuzione alla Confederazione o al Cantone.69 |
5 | La pretesa della Confederazione o del Cantone si prescrive in dieci anni dal momento in cui la decisione passa in giudicato. |
Fatti:
A. Con sentenza del 29 agosto 2016, la Corte penale del Tribunale penale federale ha statuito sull'indennità attribuita all'avvocato A., difensore d’ufficio di B. nell'ambito di un procedimento penale a carico di quest’ultimo per svariati reati, fissando la stessa a fr. 338'125.80 (IVA inclusa), di cui 183'663.40 già versati a titolo di acconto e fr. 154'462.40.-- (IVA inclusa) ancora a carico della Confederazione (v. act. 1.1 pag. 209).
B. Il 7 agosto 2017, l’avv. A. ha interposto reclamo contro la suddetta decisione dinanzi alla Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale, chiedendo che gli venga riconosciuto un indennizzo per ulteriori 268,5 ore di lavoro a una tariffa oraria di fr. 230.--, rispettivamente fr. 200.-- per il tempo relativo ai viaggi. A titolo subordinato, l’avvocato chiede che il dispositivo venga annullato e la decisione rimandata alla Corte penale.
C. Nelle sue osservazioni del 31 agosto 2017 il Ministero pubblico della Confederazione (in seguito: MPC) ha osservato come la Corte penale abbia concesso al difensore una più che congrua retribuzione per la difesa d’ufficio e ha quindi chiesto di respingere il reclamo nella misura in cui è ammissibile, con spese e ripetibili a carico del reclamante (v. act. 5).
D. Con replica del 14 settembre 2017, trasmessa al MPC per informazione (v. act. 8), il reclamante, riconoscendo un suo errore di fatturazione, ha modificato parzialmente le sue conclusioni, postulando l'indennizzo di 267,8 ore di lavoro al posto di 268,5. Egli ha confermato per il resto le sue pretese ricorsuali (v. act. 7).
Diritto:
1.
1.1 In virtù degli art. 135 cpv. 3 lett. a
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 135 Retribuzione del difensore d'ufficio - 1 Il difensore d'ufficio è retribuito secondo la tariffa d'avvocatura della Confederazione o del Cantone in cui si svolge il procedimento. |
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1 | Il difensore d'ufficio è retribuito secondo la tariffa d'avvocatura della Confederazione o del Cantone in cui si svolge il procedimento. |
2 | Il pubblico ministero o l'autorità giudicante stabilisce l'importo della retribuzione al termine del procedimento. Se il mandato del difensore d'ufficio è di lunga durata o per altri motivi non è opportuno attendere la fine del procedimento, al difensore sono accordati anticipi la cui entità è stabilita da chi dirige il procedimento.67 |
3 | In materia di retribuzione, il difensore d'ufficio può interporre il rimedio giuridico ammesso contro la decisione finale.68 |
4 | Non appena le sue condizioni economiche glielo permettano, l'imputato condannato a pagare le spese procedurali è tenuto a rimborsare la retribuzione alla Confederazione o al Cantone.69 |
5 | La pretesa della Confederazione o del Cantone si prescrive in dieci anni dal momento in cui la decisione passa in giudicato. |
1.2 Trattandosi di un reclamo contro una conseguenza economica accessoria di una decisione, e superando il valore litigioso i 5’000.-- franchi, questo è deciso da tre giudici in conformità agli art. 38
SR 173.71 Legge federale del 19 marzo 2010 sull'organizzazione delle autorità penali della Confederazione (Legge sull'organizzazione delle autorità penali, LOAP) - Legge sull'organizzazione delle autorità penali LOAP Art. 38 Composizione - Le corti dei reclami penali giudicano nella composizione di tre giudici, salvo che la presente legge attribuisca tale competenza a chi dirige il procedimento. |
1.3 In qualità di autorità di ricorso, la Corte dei reclami penali esamina con pieno potere cognitivo in fatto ed in diritto i reclami che gli sono sottoposti (Messaggio del 21 dicembre 2005 concernente l'unificazione del diritto processuale penale, FF 2005 989, pag. 1214; Guidon, Commentario basilese, 2a ediz., Basilea 2014, n. 15 ad art. 393
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 393 Ammissibilità e motivi - 1 Il reclamo può essere interposto contro: |
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1 | Il reclamo può essere interposto contro: |
a | le decisioni e gli atti procedurali della polizia, del pubblico ministero e delle autorità penali delle contravvenzioni; |
b | i decreti e le ordinanze, nonché gli atti procedurali dei tribunali di primo grado; sono eccettuate le decisioni ordinatorie; |
c | le decisioni del giudice dei provvedimenti coercitivi, sempreché il presente Codice non le dichiari definitive. |
2 | Mediante il reclamo si possono censurare: |
a | le violazioni del diritto, compreso l'eccesso e l'abuso del potere di apprezzamento e la denegata o ritardata giustizia; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti; |
c | l'inadeguatezza. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 393 Ammissibilità e motivi - 1 Il reclamo può essere interposto contro: |
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1 | Il reclamo può essere interposto contro: |
a | le decisioni e gli atti procedurali della polizia, del pubblico ministero e delle autorità penali delle contravvenzioni; |
b | i decreti e le ordinanze, nonché gli atti procedurali dei tribunali di primo grado; sono eccettuate le decisioni ordinatorie; |
c | le decisioni del giudice dei provvedimenti coercitivi, sempreché il presente Codice non le dichiari definitive. |
2 | Mediante il reclamo si possono censurare: |
a | le violazioni del diritto, compreso l'eccesso e l'abuso del potere di apprezzamento e la denegata o ritardata giustizia; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti; |
c | l'inadeguatezza. |
1.4 Interposto tempestivamente contro la sopraccitata decisione relativa alla retribuzione del difensore d'ufficio, il reclamo è ricevibile sotto il profilo dell'art. 396 cpv. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 396 Forma e termine - 1 I reclami contro decisioni comunicate per scritto od oralmente vanno presentati e motivati per scritto entro dieci giorni presso la giurisdizione di reclamo. |
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1 | I reclami contro decisioni comunicate per scritto od oralmente vanno presentati e motivati per scritto entro dieci giorni presso la giurisdizione di reclamo. |
2 | I reclami per denegata o ritardata giustizia non sono subordinati al rispetto di alcun termine. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 382 Legittimazione delle altre parti - 1 Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa. |
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1 | Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa. |
2 | L'accusatore privato non può impugnare una decisione riguardo alla sanzione inflitta. |
3 | Alla morte dell'imputato, del condannato o dell'accusatore privato, i congiunti giusta l'articolo 110 capoverso 1 CP263 sono legittimati, nell'ordine di successibilità, a interporre ricorso o a continuare la procedura di ricorso già avviata dal defunto, purché siano lesi nei loro interessi giuridicamente protetti. |
2. Nella fattispecie, il reclamante contesta parzialmente la riduzione operata dalla Corte penale dell’importo relativo al suo onorario da fr. 389'019.70 a fr. 338'125.80. Egli sostiene che quest'ultima avrebbe defalcato in maniera ingiustificata ed immotivata il dispendio delle ore relativo ad alcune prestazioni da lui fornite. In concreto, il reclamante chiede il riconoscimento dell’indennizzo di ulteriori 267,8 ore di lavoro a una tariffa oraria di fr. 230.--, rispettivamente fr. 200.-- per il tempo dedicato ai viaggi.
2.1
2.1.1 Giusta l'art. 135 cpv. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 135 Retribuzione del difensore d'ufficio - 1 Il difensore d'ufficio è retribuito secondo la tariffa d'avvocatura della Confederazione o del Cantone in cui si svolge il procedimento. |
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1 | Il difensore d'ufficio è retribuito secondo la tariffa d'avvocatura della Confederazione o del Cantone in cui si svolge il procedimento. |
2 | Il pubblico ministero o l'autorità giudicante stabilisce l'importo della retribuzione al termine del procedimento. Se il mandato del difensore d'ufficio è di lunga durata o per altri motivi non è opportuno attendere la fine del procedimento, al difensore sono accordati anticipi la cui entità è stabilita da chi dirige il procedimento.67 |
3 | In materia di retribuzione, il difensore d'ufficio può interporre il rimedio giuridico ammesso contro la decisione finale.68 |
4 | Non appena le sue condizioni economiche glielo permettano, l'imputato condannato a pagare le spese procedurali è tenuto a rimborsare la retribuzione alla Confederazione o al Cantone.69 |
5 | La pretesa della Confederazione o del Cantone si prescrive in dieci anni dal momento in cui la decisione passa in giudicato. |
2.1.2 In applicazione degli art. 11 e
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 135 Retribuzione del difensore d'ufficio - 1 Il difensore d'ufficio è retribuito secondo la tariffa d'avvocatura della Confederazione o del Cantone in cui si svolge il procedimento. |
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1 | Il difensore d'ufficio è retribuito secondo la tariffa d'avvocatura della Confederazione o del Cantone in cui si svolge il procedimento. |
2 | Il pubblico ministero o l'autorità giudicante stabilisce l'importo della retribuzione al termine del procedimento. Se il mandato del difensore d'ufficio è di lunga durata o per altri motivi non è opportuno attendere la fine del procedimento, al difensore sono accordati anticipi la cui entità è stabilita da chi dirige il procedimento.67 |
3 | In materia di retribuzione, il difensore d'ufficio può interporre il rimedio giuridico ammesso contro la decisione finale.68 |
4 | Non appena le sue condizioni economiche glielo permettano, l'imputato condannato a pagare le spese procedurali è tenuto a rimborsare la retribuzione alla Confederazione o al Cantone.69 |
5 | La pretesa della Confederazione o del Cantone si prescrive in dieci anni dal momento in cui la decisione passa in giudicato. |
2.1.3 Secondo la giurisprudenza del Tribunale federale, la retribuzione del difensore d'ufficio deve stare in un rapporto ragionevole con la prestazione fornita e la responsabilità del libero professionista, in considerazione della natura, dell'importanza, della complessità, delle difficoltà particolari in fatto o in diritto della causa, del tempo consacrato dal difensore allo studio e alla trattazione dell'incarto, segnatamente quello destinato ai colloqui e alle udienze presso le autorità di ogni istanza, e il risultato ottenuto (DTF 122 I 1 consid. 3a; 117 Ia 22 consid. 3a; sentenza del Tribunale federale 6B_810/2010 del 25 maggio 2011, consid. 2). Ciò che risulta decisivo per la fissazione della remunerazione dell'avvocato è il numero di ore necessarie per assicurare la difesa d'ufficio del prevenuto (sentenza del Tribunale federale 2C_509/2007 del 19 novembre 2007, consid. 4). Di regola, le spese sono rimborsate secondo i costi effettivi; se circostanze particolari lo giustificano, invece dei costi effettivi può essere versato un importo forfettario (art. 13
SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF) RSPPF Art. 13 Spese - 1 Le spese sono rimborsate secondo i costi effettivi. |
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1 | Le spese sono rimborsate secondo i costi effettivi. |
2 | Sono rimborsati al massimo: |
a | per le trasferte in Svizzera: il costo del biglietto ferroviario di prima classe con l'abbonamento a metà prezzo; |
b | per le trasferte in aereo dall'estero: il prezzo del volo in classe economica; |
c | per il pranzo e la cena: gli importi di cui all'articolo 43 dell'ordinanza del DFF del 6 dicembre 200114 concernente l'ordinanza sul personale federale (O-OPers); |
d | per il pernottamento colazione compresa: il costo di una camera singola in un albergo di categoria tre stelle, nel luogo dell'atto di procedura; |
e | per fotocopia 50 centesimi, rispettivamente 20 centesimi per grandi quantità. |
3 | Invece del prezzo del biglietto ferroviario può essere accordata a titolo eccezionale, in particolare in caso di notevole risparmio di tempo, un'indennità per l'utilizzo del veicolo privato; tale indennità è fissata in funzione dei chilometri percorsi, conformemente all'articolo 46 O-OPers. |
4 | Se circostanze particolari lo giustificano, invece dei costi effettivi di cui al capoverso 2 può essere versato un importo forfettario. |
SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF) RSPPF Art. 13 Spese - 1 Le spese sono rimborsate secondo i costi effettivi. |
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1 | Le spese sono rimborsate secondo i costi effettivi. |
2 | Sono rimborsati al massimo: |
a | per le trasferte in Svizzera: il costo del biglietto ferroviario di prima classe con l'abbonamento a metà prezzo; |
b | per le trasferte in aereo dall'estero: il prezzo del volo in classe economica; |
c | per il pranzo e la cena: gli importi di cui all'articolo 43 dell'ordinanza del DFF del 6 dicembre 200114 concernente l'ordinanza sul personale federale (O-OPers); |
d | per il pernottamento colazione compresa: il costo di una camera singola in un albergo di categoria tre stelle, nel luogo dell'atto di procedura; |
e | per fotocopia 50 centesimi, rispettivamente 20 centesimi per grandi quantità. |
3 | Invece del prezzo del biglietto ferroviario può essere accordata a titolo eccezionale, in particolare in caso di notevole risparmio di tempo, un'indennità per l'utilizzo del veicolo privato; tale indennità è fissata in funzione dei chilometri percorsi, conformemente all'articolo 46 O-OPers. |
4 | Se circostanze particolari lo giustificano, invece dei costi effettivi di cui al capoverso 2 può essere versato un importo forfettario. |
SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF) RSPPF Art. 14 Imposta sul valore aggiunto (IVA) - Gli onorari e le spese si intendono IVA esclusa. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 393 Ammissibilità e motivi - 1 Il reclamo può essere interposto contro: |
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1 | Il reclamo può essere interposto contro: |
a | le decisioni e gli atti procedurali della polizia, del pubblico ministero e delle autorità penali delle contravvenzioni; |
b | i decreti e le ordinanze, nonché gli atti procedurali dei tribunali di primo grado; sono eccettuate le decisioni ordinatorie; |
c | le decisioni del giudice dei provvedimenti coercitivi, sempreché il presente Codice non le dichiari definitive. |
2 | Mediante il reclamo si possono censurare: |
a | le violazioni del diritto, compreso l'eccesso e l'abuso del potere di apprezzamento e la denegata o ritardata giustizia; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti; |
c | l'inadeguatezza. |
prese in considerazione le operazioni in rapporto diretto con la procedura penale; in questo contesto, l'avvocato deve rispettare il principio della proporzionalità (sentenza del Tribunale federale 6B_130/2007 dell’11 ottobre 2007, consid. 3.2.5; decisione del Tribunale penale federale BB.2016.91 del 27 luglio 2016, consid. 4.2; Hauser/Schweri/Hartmann, Schweizerisches Strafprozessrecht, 6a ediz., Basilea 2005, n. 5 ad § 109).
2.1.4 Il diritto di ottenere una decisione motivata è parte integrante del diritto di essere sentito e deriva dall'art. 29 cpv. 2
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
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1 | In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
2 | Le parti hanno diritto d'essere sentite. |
3 | Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti. |
2.2 Innanzitutto, il reclamante ritiene abusiva la decurtazione operata dalla Corte penale per le prestazioni fornite nell’ambito del procedimento della Procura di Zurigo (6,75 ore), del procedimento della Procura di Milano (44,5 ore) e in quello rogatoriale con la Procura di Varese (45,55 ore). A sostegno delle sue richieste l’avv. A. afferma che la partecipazione a tali procedimenti era necessaria per assicurare al suo cliente il diritto alla difesa e alla partecipazione alla raccolta delle prove, poiché inizialmente contro il predetto era stata formulata l’accusa di riciclaggio di denaro a favore dell’organizzazione criminale ‘Ndrangheta, tanto più che anche il MPC, con i suoi collaboratori, ne aveva preso parte.
2.2.1 Ora, il MPC ha avviato un’istruzione penale per i reati di riciclaggio di denaro, organizzazione criminale, infrazione aggravata alla legge federale sugli stupefacenti, falsità in documenti e ottenimento fraudolento di una falsa attestazione sulla base delle ipotesi sostenute dalla Procura di Zurigo; questa indagine ha portato le autorità penali svizzere ad una stretta collaborazione con le autorità italiane, sfociata nella stipulazione di un accordo volto alla costituzione di una squadra investigativa comune fra il MPC e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese (allegato 4 al ricorso). Tuttavia, le prestazioni non riconosciute dalla Corte penale e contestate dal reclamante risultano essere esterne al procedimento federale e quindi sono state correttamente decurtate. Vi è oltretutto da rilevare che gli atti di interesse per il procedimento dinnanzi alla Corte penale sono stati acquisiti mediante attività rogatoriale e che il reclamante è stato indennizzato per lo studio di tale documentazione. Vi è inoltre da aggiungere che il cliente del reclamante era parimenti patrocinato da un legale nell’ambito del parallelo procedimento italiano, ciò che doveva permettere all’avvocato A., mediante una normale ed auspicabile collaborazione difensiva, di usufruire di informazioni in maniera facilitata, efficiente e tempestiva. Se ciò non è avvenuto, non sta alla Confederazione assumere le spese maggiori che ne derivano. Le decurtazioni operate dalla Corte penale vanno dunque confermate.
2.3 Contestata è anche la decurtazione relativa alle attività svolte dal reclamante a favore dell’imputato nell’ambito delle procedure di ricorso tematizzata al punto 6.3.2 della sentenza della Corte penale. In primo luogo egli contesta il mancato riconoscimento di 2,5 ore di lavoro (3,2 ore a cui vanno sottratte 0,7 ore conformemente alla modifica delle conclusioni ricorsuali di cui in replica; v. act. 7 pag. 3) dedicate all’esame di una presa di posizione del MPC, comprensiva di allegati, redatta nell'ambito di una procedura di ricorso e legata ad un rifiuto di scarcerazione del suo cliente. A sostegno di tale censura, egli afferma che per motivi “tattici” l’autorità inquirente non gli avrebbe garantito all’epoca un accesso completo agli atti, i quali sarebbero poi serviti a garantire i diritti alla difesa del suo cliente nel processo dinnanzi alla Corte penale.
Secondariamente il reclamante contesta la decurtazione di 51 ore di lavoro così composte: 10 ore al posto di 19 a titolo di “Gesuch um Haftenlassung”, “Haftenlassungsgesuch” e “Entwurf Gesuch um Haftenlassung”; 25 ore al posto di 50 fatturate a titolo di telefonate e colloqui con il cliente e 5 ore al posto di 22 a titolo di colloqui e telefonate con gli avv. C. e D. In merito a tali decurtazioni, il reclamante sostiene che la Corte penale non avrebbe sufficientemente motivato la sua decisione e che le stesse risulterebbero abusive viste le dimensioni eccezionali dell’incarto.
2.3.1 In concreto, ritenuto che secondo giurisprudenza costante le spese e indennità delle procedure di ricorso sono indipendenti da quelle della procedura di fondo (sentenze del Tribunale penale federale BK.2015.5 del 21 dicembre 2010, consid. 3.7; SK.2011.8 del 13 gennaio 2012, consid. 14.1; SK.2011.27 del 19 agosto 2014, sentenza del Tribunale federale 6B_118/2016 del 20 marzo 2017, consid. 4.5.2), è a giusto titolo che la Corte penale ha effettuato la decurtazione di 3,2 ore di lavoro.
2.3.2 Per quanto riguarda la richiesta di scarcerazione del 1° ottobre 2004, essendo questa di 8 pagine, si ritiene che le 19 ore indicate dal reclamante nella nota d’onorario risultano, come giustamente ritenuto dalla Corte penale, eccessive. Anche su tale punto la decisione va confermata.
2.3.3 Il reclamante sostiene che – viste le dimensioni straordinarie dell’incarto e i 15 interrogatori sostenuti dal suo cliente – le ore fatturate a titolo di colloqui e telefonate siano giustificate. Ora, aderendo alle valutazioni effettuate dalla Corte penale a tal proposito, occorre evidenziare che tali prestazioni non sono sempre state correttamente dettagliate e laddove sono state quantificate, esse risultano eccessive. A titolo di esempio possono essere citate la telefonata del 1° ottobre 2004, della durata di 1,50 ore, e la telefonata del 7 ottobre 2004, della durata di 50 minuti, le quali sono state effettuate una a pochi giorni dall’altra. Ritenuto che una telefonata di una mezzoretta con il cliente può già essere considerata sufficiente per fornirgli o ottenere spiegazioni o informazioni, la riduzione operata dalla Corte penale è da confermare.
2.3.4 Lo stesso ragionamento vale per quanto riguarda le telefonate e i colloqui con gli avvocati C. e D. Questa Corte ritiene che sia il numero di suddette attività che il tempo impiegato, ovvero 22 ore secondo il reclamante, risultano eccessivi.
2.3.5 Infine, per quanto attiene all’asserita carenza di motivazione, si rileva che la Corte penale, seppure in maniera sintetica, ha sufficientemente esposto le ragioni alla base delle sue decurtazioni, le quali, oltre a non apparire abusive, sono state contestate dal reclamante mediante articolate censure, segno che il medesimo ne ha colto i motivi essenziali. Tale censura va pertanto respinta.
2.4 Il reclamante contesta inoltre la decurtazione legata alla nota d’onorario per le prestazioni fornite dal 9 giugno 2010 al 6 febbraio 2015 per un totale di 38 ore, in quanto, a suo dire, la partecipazione al procedimento penale dinnanzi al Tribunale di Milano e la visione del rispettivo incarto sarebbero stati necessari per assicurare la difesa d'ufficio del cliente. Sempre in relazione a tale nota d’onorario l’avv. A. sostiene che la decurtazione di 9 ore per la lettura dei verbali di interrogatorio di E., F. e G. sarebbe abusiva e senza sufficiente motivazione.
2.4.1 In merito alle ore fatturate per prestazioni profuse nell’ambito del procedimento pendente in Italia nei confronti di B., legate alla partecipazione ad udienze a Milano, incluse le relative trasferte e colloqui col cliente e con i suoi difensori nel procedimento italiano, ovvero 38 ore in totale, si rinvia a quanto evidenziato al punto 2.2.1, ragione per cui va confermato anche su questo punto quanto deciso dalla Corte penale.
2.4.2 Per quanto riguarda lo studio dei verbali d'interrogatorio di E., F. e G., se è vero che per la fatturazione va anche considerata l’ampiezza della documentazione da esaminare, altrettanto vero è che il tempo indicato dal reclamante risulta eccessivo, ciò che permette di concludere che la decurtazione operata dalla Corte penale non risulta né abusiva né sproporzionata e va pertanto confermata.
2.4.3 Quanto alla censura di mancata motivazione della sentenza della Corte penale su tale punto, valgono le considerazioni già espresse in precedenza (v. supra consid. 2.3.5).
2.5 Infine, il reclamante contesta la decurtazione effettuata dalla Corte penale per le prestazioni fornite dal 7 aprile 2006 al 17 maggio 2010, in particolare in relazione alle 58,5 ore fatturate per prestazioni attinenti al procedimento penale in Italia presso il Tribunale di Milano, alle 4 ore fatturate per un colloquio in carcere a Pavia e alle 8 ore per la trasferta per un colloquio in carcere sempre a Pavia.
2.5.1 Relativamente alle ore fatturate per prestazioni profuse nell’ambito del procedimento pendente in Italia nei confronti di B. composte da: 13 ore fatturate dal 27 marzo 2008 al 28 marzo 2008 per la partecipazione agli interrogatori di B. a Milano e le relative trasferte; 26,5 ore concernenti quattro colloqui con i difensori di B. in Italia, avvenuti il 6 febbraio, il 5 e il 30 marzo 2009 nonché il 15 febbraio 2010, e le relative trasferte; 9,5 ore relative alla partecipazione a un’udienza a Milano il 15 marzo 2010 e alla relativa trasferta; 9,5 ore riguardanti l’interrogatorio di H. a Milano del 26 aprile 2010; per un totale complessivo quindi di 58,5 ore, come per il considerando 2.4.1, si rinvia a quanto evidenziato al punto 2.2.1, con conferma quindi di quanto stabilito dalla Corte penale.
2.5.2 Per quanto concerne il colloquio di 4 ore con il cliente del 12 settembre 2008 in carcere a Pavia, il reclamante sostiene che la durata elevata sarebbe stata causata da problemi organizzativi interni del carcere, i quali avrebbero causato ritardi nella conduzione del detenuto al locale destinato ai colloqui. Ora, premesso che il reclamante non ha fornito la prova concreta di quanto da lui asserito, non sta alla Confederazione indennizzare il reclamante per i problemi in questione. Essendo il tempo per il colloquio eccessivo, oltre al fatto che lo stesso è esterno al procedimento federale, la decisione in questo ambito va confermata.
2.5.3 La Corte penale ha inoltre decurtato dalla nota d’onorario 8 ore legate alla trasferta a Pavia per il colloquio di cui sopra. Il reclamante ha fornito una lettera da lui scritta all’allora giudice istruttore federale straordinario I. (allegato 5 al reclamo), inviata il 3 settembre 2008, nella quale egli aveva espresso la necessità di avere un colloquio con il proprio assistito nel carcere di Pavia, proponendo la data del 12 settembre 2008 e chiedendo al giudice di inviargli per posta un documento certificante il suo ruolo di difensore di B. nell’ambito del procedimento svizzero. Egli ha quindi prodotto l’attestato in questione fornitogli dal giudice il 5 settembre 2008, consegnato all'epoca alle autorità italiane per incontrare il suo cliente, pretendendo che tale documento costituisca la prova della necessità del colloquio del 12 settembre 2008. Ora, tale scritto attesta unicamente la posizione del reclamante nel procedimento svizzero e null'altro, ragione per cui anche tale censura va disattesa.
3. In definitiva, visto tutto quanto precede, la decisione della Corte penale va confermata e il reclamo integralmente respinto.
4. Conformemente all’art. 428 cpv. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 428 Assunzione delle spese nella procedura di ricorso - 1 Le parti sostengono le spese della procedura di ricorso nella misura in cui prevalgono o soccombono nella causa. È ritenuta soccombente anche la parte che ha ritirato il ricorso o sul cui ricorso non si è entrati nel merito. |
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1 | Le parti sostengono le spese della procedura di ricorso nella misura in cui prevalgono o soccombono nella causa. È ritenuta soccombente anche la parte che ha ritirato il ricorso o sul cui ricorso non si è entrati nel merito. |
2 | Se una parte ricorrente ottiene una decisione a lei più favorevole, le spese della procedura di impugnazione possono esserle addossate se: |
a | i presupposti della prevalenza nella causa sono stati creati soltanto nell'ambito della procedura di ricorso; o |
b | la decisione impugnata viene modificata soltanto riguardo ad aspetti non sostanziali. |
3 | Se emana essa stessa una nuova decisione, la giurisdizione di ricorso statuisce anche in merito alla liquidazione delle spese prevista dalla giurisdizione inferiore. |
4 | Se la giurisdizione di ricorso annulla una decisione e rinvia la causa alla giurisdizione inferiore perché statuisca nuovamente, la Confederazione o il Cantone sostengono le spese della procedura di ricorso e, secondo il libero apprezzamento della giurisdizione di ricorso, quelle della giurisdizione inferiore. |
5 | Se l'istanza di revisione è accolta, l'autorità penale chiamata in seguito a statuire sulla causa decide secondo libero apprezzamento in merito alle spese del primo procedimento. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 428 Assunzione delle spese nella procedura di ricorso - 1 Le parti sostengono le spese della procedura di ricorso nella misura in cui prevalgono o soccombono nella causa. È ritenuta soccombente anche la parte che ha ritirato il ricorso o sul cui ricorso non si è entrati nel merito. |
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1 | Le parti sostengono le spese della procedura di ricorso nella misura in cui prevalgono o soccombono nella causa. È ritenuta soccombente anche la parte che ha ritirato il ricorso o sul cui ricorso non si è entrati nel merito. |
2 | Se una parte ricorrente ottiene una decisione a lei più favorevole, le spese della procedura di impugnazione possono esserle addossate se: |
a | i presupposti della prevalenza nella causa sono stati creati soltanto nell'ambito della procedura di ricorso; o |
b | la decisione impugnata viene modificata soltanto riguardo ad aspetti non sostanziali. |
3 | Se emana essa stessa una nuova decisione, la giurisdizione di ricorso statuisce anche in merito alla liquidazione delle spese prevista dalla giurisdizione inferiore. |
4 | Se la giurisdizione di ricorso annulla una decisione e rinvia la causa alla giurisdizione inferiore perché statuisca nuovamente, la Confederazione o il Cantone sostengono le spese della procedura di ricorso e, secondo il libero apprezzamento della giurisdizione di ricorso, quelle della giurisdizione inferiore. |
5 | Se l'istanza di revisione è accolta, l'autorità penale chiamata in seguito a statuire sulla causa decide secondo libero apprezzamento in merito alle spese del primo procedimento. |
Per questi motivi, la Corte dei reclami penali pronuncia:
1. Il reclamo è respinto.
2. La tassa di giustizia di fr. 2'000.-- è posta a carico del reclamante.
Bellinzona, 27 settembre 2017
In nome della Corte dei reclami penali
del Tribunale penale federale
Il Presidente: Il Cancelliere:
Comunicazione a:
- Avv. A.
- Tribunale penale federale, Corte penale
- Ministero pubblico della Confederazione
Informazione sui rimedi giuridici
Contro questa decisione non è dato alcun rimedio giuridico ordinario.