Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal
Abteilung III
C-261/2008
{T 0/2}
Urteil vom 27. Februar 2009
Besetzung
Richter Antonio Imoberdorf (Vorsitz),
Richter Andreas Trommer, Richterin Ruth Beutler,
Gerichtsschreiberin Susanne Stockmeyer.
Parteien
M._______,
vertreten durch Fürsprecher Werner Spirig,
Beschwerdeführer,
gegen
Bundesamt für Migration (BFM),
Quellenweg 6, 3003 Bern,
Vorinstanz.
Gegenstand
Nichtigerklärung erleichterte Einbürgerung.
Sachverhalt:
A.
Der aus Somalia stammende Beschwerdeführer (geb. 1970), gelangte im August 1996 als Asylsuchender in die Schweiz. Das zuständige Bundesamt lehnte das Asylgesuch mit Verfügung vom 7. November 1996 ab. Dieser Entscheid erwuchs unangefochten in Rechtskraft, der Beschwerdeführer konnte jedoch im Rahmen der vorläufigen Aufnahme vorerst in der Schweiz bleiben.
B.
Am 26. März 1999 heiratete der Beschwerdeführer in Bern die Schweizer Bürgerin E._______ (geb. 1958) und erhielt danach eine ordentliche Aufenthaltsbewilligung im Kanton Bern.
C.
Gestützt auf seine Ehe ersuchte der Beschwerdeführer am 15. April 2002 um die erleichterte Einbürgerung nach Art. 27
SR 141.0 Legge federale del 20 giugno 2014 sulla cittadinanza svizzera (Legge sulla cittadinanza, LCit) - Legge sulla cittadinanza LCit Art. 27 Reintegrazione in seguito a perenzione, svincolo o perdita della cittadinanza - 1 Chiunque ha perduto la cittadinanza svizzera può, entro un termine di dieci anni, presentare una domanda di reintegrazione. |
|
1 | Chiunque ha perduto la cittadinanza svizzera può, entro un termine di dieci anni, presentare una domanda di reintegrazione. |
2 | Il richiedente che risiede in Svizzera da tre anni può presentare la domanda di reintegrazione anche dopo la scadenza del termine di cui al capoverso 1. |
Zu Handen des Einbürgerungsverfahrens unterzeichneten die Ehegatten am 19. Oktober 2002 eine gemeinsame Erklärung, wonach sie in einer tatsächlichen, ungetrennten, stabilen ehelichen Gemeinschaft an derselben Adresse zusammenlebten und weder Trennungs- noch Scheidungsabsichten bestünden. Die Ehegatten nahmen ferner unterschriftlich zur Kenntnis, dass die erleichterte Einbürgerung nicht möglich ist, wenn vor oder während des Einbürgerungsverfahrens einer der Ehegatten die Trennung oder Scheidung beantragt hat oder keine tatsächliche eheliche Gemeinschaft mehr besteht, und dass die Verheimlichung dieser Umstände zur Nichtigerklärung der Einbürgerung nach Art. 41
SR 141.0 Legge federale del 20 giugno 2014 sulla cittadinanza svizzera (Legge sulla cittadinanza, LCit) - Legge sulla cittadinanza LCit Art. 41 Cittadini di più Cantoni - 1 Gli Svizzeri che possiedono la cittadinanza di più Cantoni possono depositare la domanda presso uno dei Cantoni d'origine. |
|
1 | Gli Svizzeri che possiedono la cittadinanza di più Cantoni possono depositare la domanda presso uno dei Cantoni d'origine. |
2 | Se un Cantone d'origine pronuncia lo svincolo, la notificazione della decisione implica la perdita della cittadinanza svizzera e di tutte le cittadinanze cantonali e le attinenze comunali. |
3 | Il Cantone che pronuncia lo svincolo informa d'ufficio gli altri Cantoni d'origine. |
Am 29. November 2002 wurde der Beschwerdeführer erleichtert eingebürgert. Nebst dem Schweizer Bürgerrecht erwarb er die Bürgerrechte des Kantons Bern und der Gemeinde Schelten/BE.
D.
Am 28. April 2003 verliess der Beschwerdeführer die eheliche Wohnung und am 13. Oktober 2003 reichten die Eheleute beim zuständigen Zivilgericht ein gemeinsames Scheidungsbegehren ein. Seit dem 6. April 2004 ist die Ehe rechtskräftig geschieden.
E.
Am 5. Juli 2004 heiratete der Beschwerdeführer eine Landsfrau (geb. 1975). Mit dieser Frau hat er seit dem 25. Juni 2003 ein gemeinsames Kind.
F.
Auf Grund dieser Umstände eröffnete die Vorinstanz ein Verfahren auf Nichtigerklärung der erleichterten Einbürgerung, in dessen Rahmen sie dem Beschwerdeführer am 6. Juli 2004 - bei gleichzeitiger Aufforderung zur Einwilligung in die Einsicht der Scheidungsakten - sowie am 18. Oktober 2007 Gelegenheit zur Stellungnahme einräumte. Von dieser Möglichkeit machte der Beschwerdeführer mit Eingaben vom 21. Juli 2004 und 21. November 2007 Gebrauch. Die Einwilligung des Beschwerdeführers zur Einsichtnahme in die Scheidungsakten erfolgte am 22. Juli 2004.
G.
Nach Einsichtnahme in die Akten des Scheidungsverfahrens veranlasste die Vorinstanz beim Migrationsdienst des Kantons Bern eine rogatorische Befragung der Ex-Ehefrau. Diese Befragung wurde am 27. September 2007 vom Bürgerrechtsdienst der Stadt Bern durchgeführt.
H.
Am 14. November 2007 erteilte der Kanton Bern als Heimatkanton des Beschwerdeführers seine Zustimmung zur Nichtigerklärung der erleichterten Einbürgerung.
I.
Mit Verfügung vom 28. November 2007 erklärte die Vorinstanz die erleichterte Einbürgerung des Beschwerdeführers für nichtig.
J.
Mit Rechtsmitteleingabe vom 14. Januar 2008 erhob der Beschwerdeführer beim Bundesverwaltungsgericht Beschwerde und ersuchte um Aufhebung der vorinstanzlichen Verfügung.
K.
Mit Zwischenverfügung vom 11. März 2008 wurde einem Gesuch des Beschwerdeführers um Gewährung der unentgeltlichen Rechtspflege nicht stattgegeben. Mit Schreiben vom 3. April 2008 nahm der Beschwerdeführer diesbezüglich Stellung.
L.
Die Vorinstanz beantragt in ihrer Vernehmlassung vom 17. April 2008 die Abweisung der Beschwerde.
M.
Der Beschwerdeführer nahm mit Replik vom 6. Juni 2008 zur Vernehmlassung der Vorinstanz Stellung.
N.
Auf den weiteren Akteninhalt wird, soweit rechtserheblich, in den Erwägungen eingegangen.
Das Bundesverwaltungsgericht zieht in Erwägung:
1.
1.1 Verfügungen des BFM über die Nichtigerklärung einer erleichterten Einbürgerung können mit Beschwerde beim Bundesverwaltungsgericht angefochten werden (Art. 51 Abs. 1
SR 141.0 Legge federale del 20 giugno 2014 sulla cittadinanza svizzera (Legge sulla cittadinanza, LCit) - Legge sulla cittadinanza LCit Art. 51 Acquisizione della cittadinanza svizzera secondo il diritto transitorio - 1 Il figlio straniero nato dal matrimonio di una cittadina svizzera con un cittadino straniero e la cui madre possedeva la cittadinanza svizzera al momento o prima del parto può, se ha stretti vincoli con la Svizzera, presentare una domanda di naturalizzazione agevolata. |
|
1 | Il figlio straniero nato dal matrimonio di una cittadina svizzera con un cittadino straniero e la cui madre possedeva la cittadinanza svizzera al momento o prima del parto può, se ha stretti vincoli con la Svizzera, presentare una domanda di naturalizzazione agevolata. |
2 | Il figlio straniero nato da padre svizzero prima del 1° gennaio 2006 può presentare una domanda di naturalizzazione agevolata se adempie le condizioni di cui all'articolo 1 capoverso 2 e ha stretti vincoli con la Svizzera. |
3 | Il figlio straniero nato da padre svizzero prima del 1° gennaio 2006 e i cui genitori si uniscono in matrimonio acquisisce la cittadinanza svizzera dalla nascita se adempie le condizioni di cui all'articolo 1 capoverso 2. |
4 | Il figlio acquisisce la cittadinanza cantonale e l'attinenza comunale che il genitore svizzero ha o aveva da ultimo, e con ciò la cittadinanza svizzera. |
5 | Le condizioni di cui all'articolo 20 si applicano per analogia. |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA). |
1.2 Gemäss Art. 37
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 37 Principio - La procedura dinanzi al Tribunale amministrativo federale è retta dalla PA56, in quanto la presente legge non disponga altrimenti. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 2 - 1 Gli articoli 12 a 19 e 30 a 33 non si applicano alla procedura in materia fiscale. |
|
1 | Gli articoli 12 a 19 e 30 a 33 non si applicano alla procedura in materia fiscale. |
2 | Gli articoli 4 a 6, 10, 34, 35, 37 e 38 si applicano alla procedura delle prove negli esami professionali, negli esami di maestro e negli altri esami di capacità. |
3 | In caso di espropriazione, la procedura è retta dalla presente legge, in quanto la legge federale del 20 giugno 193012 sull'espropriazione non vi deroghi.13 |
4 | La procedura davanti al Tribunale amministrativo federale è retta dalla presente legge, in quanto la legge del 17 giugno 200514 sul Tribunale amministrativo federale non vi deroghi.15 |
1.3 Der Beschwerdeführer ist als Verfügungsadressat zur Ergreifung des Rechtsmittels legitimiert. Auf seine frist- und formgerecht eingereichte Beschwerde ist einzutreten (Art. 48 ff
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi: |
|
1 | Ha diritto di ricorrere chi: |
a | ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo; |
b | è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e |
c | ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa. |
2 | Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto. |
2.
Mit Beschwerde an das Bundesverwaltungsgericht kann die Verletzung von Bundesrecht einschliesslich Überschreitung oder Missbrauch des Ermessens, die unrichtige oder unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhaltes und - soweit nicht eine kantonale Behörde als Rechtsmittelinstanz verfügt hat - die Unangemessenheit gerügt werden (Art. 49
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
|
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 62 - 1 L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte. |
|
1 | L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte. |
2 | Essa può modificare a pregiudizio di una parte la decisione impugnata quando questa violi il diritto federale o poggi su un accertamento inesatto o incompleto dei fatti; per inadeguatezza, la decisione impugnata non può essere modificata a pregiudizio di una parte, a meno che la modificazione giovi ad una controparte. |
3 | L'autorità di ricorso che intenda modificare la decisione impugnata a pregiudizio di una parte deve informarla della sua intenzione e darle la possibilità di esprimersi. |
4 | L'autorità di ricorso non è vincolata in nessun caso dai motivi del ricorso. |
3.
3.1 Gemäss Art. 27 Abs. 1
SR 141.0 Legge federale del 20 giugno 2014 sulla cittadinanza svizzera (Legge sulla cittadinanza, LCit) - Legge sulla cittadinanza LCit Art. 27 Reintegrazione in seguito a perenzione, svincolo o perdita della cittadinanza - 1 Chiunque ha perduto la cittadinanza svizzera può, entro un termine di dieci anni, presentare una domanda di reintegrazione. |
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1 | Chiunque ha perduto la cittadinanza svizzera può, entro un termine di dieci anni, presentare una domanda di reintegrazione. |
2 | Il richiedente che risiede in Svizzera da tre anni può presentare la domanda di reintegrazione anche dopo la scadenza del termine di cui al capoverso 1. |
3.2 Der Begriff der ehelichen Gemeinschaft bedeutet nach der bundesgerichtlichen Rechtsprechung mehr als nur das formelle Bestehen einer Ehe. Verlangt wird eine tatsächliche Lebensgemeinschaft, getragen vom Willen, die Ehe auch künftig aufrecht zu erhalten (BGE 130 ll 482 E. 2 S. 483 f., BGE 130 ll 169 E. 2.3.1 S. 171 f., BGE 128 ll 97 E. 3a S. 98 f., BGE 121 ll 49 E. 2b S. 52). Denn der Gesetzgeber wollte dem ausländischen Ehegatten einer Schweizer Bürgerin die erleichterte Einbürgerung ermöglichen, um die Einheit des Bürgerrechts im Hinblick auf ihre gemeinsame Zukunft zu fördern (vgl. Botschaft des Bundesrats zur Änderung des Bürgerrechtsgesetzes vom 27. August 1987, BBl 1987 III 310). Ein Hinweis auf den fehlenden Willen der Ehegatten, die eheliche Gemeinschaft aufrecht zu erhalten, kann im Umstand liegen, dass kurze Zeit nach der erleichterten Einbürgerung die Trennung erfolgt oder die Scheidung eingeleitet wird (BGE 130 ll 482 E. 2 S. 483 f., BGE 128 ll 97 E. 3a S. 98 f.).
3.3 Die erleichterte Einbürgerung kann mit Zustimmung der Behörde des Heimatkantons innert fünf Jahren für nichtig erklärt werden, wenn sie durch falsche Angaben oder Verheimlichung erheblicher Tatsachen "erschlichen" (Art. 41 Abs. 1
SR 141.0 Legge federale del 20 giugno 2014 sulla cittadinanza svizzera (Legge sulla cittadinanza, LCit) - Legge sulla cittadinanza LCit Art. 41 Cittadini di più Cantoni - 1 Gli Svizzeri che possiedono la cittadinanza di più Cantoni possono depositare la domanda presso uno dei Cantoni d'origine. |
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1 | Gli Svizzeri che possiedono la cittadinanza di più Cantoni possono depositare la domanda presso uno dei Cantoni d'origine. |
2 | Se un Cantone d'origine pronuncia lo svincolo, la notificazione della decisione implica la perdita della cittadinanza svizzera e di tutte le cittadinanze cantonali e le attinenze comunali. |
3 | Il Cantone che pronuncia lo svincolo informa d'ufficio gli altri Cantoni d'origine. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 13 - 1 Le parti sono tenute a cooperare all'accertamento dei fatti: |
|
1 | Le parti sono tenute a cooperare all'accertamento dei fatti: |
a | in un procedimento da esse proposto; |
b | in un altro procedimento, se propongono domande indipendenti; |
c | in quanto un'altra legge federale imponga loro obblighi più estesi d'informazione o di rivelazione. |
1bis | L'obbligo di cooperazione non comprende la consegna di oggetti e documenti inerenti ai contatti tra una parte e il suo avvocato autorizzato a esercitare la rappresentanza in giudizio in Svizzera secondo la legge del 23 giugno 200033 sugli avvocati.34 |
2 | L'autorità può dichiarare inammissibili le domande formulate nei procedimenti menzionati alle lettere a e b, qualora le parti neghino la cooperazione necessaria e ragionevolmente esigibile. |
4.
4.1 In der Bundesverwaltungsrechtspflege gilt der Grundsatz der freien Beweiswürdigung (Art. 19
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 19 - Alla procedura probatoria sono, inoltre, applicabili per analogia gli articoli 37, 39 a 41 e 43 a 61 della legge di procedura civile federale, del 4 dicembre 194748; le sanzioni penali previste in detta legge contro le parti e i terzi renitenti sono sostituite con quelle previste nell'articolo 60 della presente legge. |
SR 273 Legge del 4 dicembre 1947 di procedura civile federale PC Art. 40 - Il giudice valuta le prove secondo il suo libero convincimento. Egli prende in considerazione il contegno delle parti nel processo, per esempio il rifiuto di ottemperare ad una citazione personale, di rispondere a domande del giudice o di produrre i mezzi di prova richiesti. |
4.2 Im Zusammenhang mit der Nichtigerklärung einer erleichterten Einbürgerung ist von der Verwaltung zu untersuchen, ob die Ehe im Zeitpunkt der Gesuchseinreichung und der Einbürgerung tatsächlich gelebt wurde (BGE 130 ll 169 E. 2.3.1 S. 172). Hierbei geht es im Wesentlichen um innere Vorgänge, die der Behörde oft nicht bekannt und schwierig zu beweisen sind. In derartigen Situationen ist es zulässig, von bekannten Tatsachen (Vermutungsbasis) auf unbekannte (Vermutungsfolge) zu schliessen. Solche tatsächlichen Vermutungen können sich in allen Bereichen der Rechtsanwendung ergeben, namentlich auch im öffentlichen Recht. Es handelt sich um Wahrscheinlichkeitsfolgerungen, die auf Grund der Lebenserfahrung gezogen werden (ULRICH HÄFELIN, Vermutungen im öffentlichen Recht, in: Festschrift für Kurt Eichenberger, Basel 1982, S. 625 ff., S. 626; vgl. auch PETER SUTTER, Die Beweislastregeln unter besonderer Berücksichtigung des verwaltungsrechtlichen Streitverfahrens, Diss. Zürich 1988, S. 56 ff. und 178 ff., und GYGI, a.a.O., S. 282 ff; zu Art. 8
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 8 - Ove la legge non disponga altrimenti, chi vuol dedurre il suo diritto da una circostanza di fatto da lui asserita, deve fornirne la prova. |
4.3 Als Problem der Beweiswürdigung berührt die tatsächliche Vermutung weder die Beweislast noch die das Verwaltungsverfahren beherrschende Untersuchungsmaxime. Letztere gebietet zwar, dass die Verwaltung auch nach entlastenden, das heisst die Vermutung erschütternden Elementen sucht. Bei Konstellationen im Zusammenhang mit der erleichterten Einbürgerung liegt es aber in der Natur der Sache, dass solche entlastenden Elemente der Verwaltung oft nicht bekannt sein dürften und nur die Betroffenen darüber Bescheid wissen können. Es obliegt daher dem erleichtert Eingebürgerten, der dazu nicht nur aufgrund seiner Mitwirkungspflicht (Art. 13
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 13 - 1 Le parti sono tenute a cooperare all'accertamento dei fatti: |
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1 | Le parti sono tenute a cooperare all'accertamento dei fatti: |
a | in un procedimento da esse proposto; |
b | in un altro procedimento, se propongono domande indipendenti; |
c | in quanto un'altra legge federale imponga loro obblighi più estesi d'informazione o di rivelazione. |
1bis | L'obbligo di cooperazione non comprende la consegna di oggetti e documenti inerenti ai contatti tra una parte e il suo avvocato autorizzato a esercitare la rappresentanza in giudizio in Svizzera secondo la legge del 23 giugno 200033 sugli avvocati.34 |
2 | L'autorità può dichiarare inammissibili le domande formulate nei procedimenti menzionati alle lettere a e b, qualora le parti neghino la cooperazione necessaria e ragionevolmente esigibile. |
5.
Die erleichterte Einbürgerung des Beschwerdeführers wurde innert der gesetzlichen Frist von fünf Jahren und mit Zustimmung des Heimatkantons Bern für nichtig erklärt. Die formellen Voraussetzungen des Art. 41 Abs. 1
SR 141.0 Legge federale del 20 giugno 2014 sulla cittadinanza svizzera (Legge sulla cittadinanza, LCit) - Legge sulla cittadinanza LCit Art. 41 Cittadini di più Cantoni - 1 Gli Svizzeri che possiedono la cittadinanza di più Cantoni possono depositare la domanda presso uno dei Cantoni d'origine. |
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1 | Gli Svizzeri che possiedono la cittadinanza di più Cantoni possono depositare la domanda presso uno dei Cantoni d'origine. |
2 | Se un Cantone d'origine pronuncia lo svincolo, la notificazione della decisione implica la perdita della cittadinanza svizzera e di tutte le cittadinanze cantonali e le attinenze comunali. |
3 | Il Cantone che pronuncia lo svincolo informa d'ufficio gli altri Cantoni d'origine. |
6.
6.1 Aus den Akten ergibt sich, dass der Beschwerdeführer nach seiner Einreise in die Schweiz im August 1996 ein Asylgesuch stellte, welches von der zuständigen Behörde mit Verfügung vom 7. November 1996 abgewiesen wurde. Im Rahmen der vorläufigen Aufnahme konnte er jedoch vorerst in der Schweiz bleiben. Am 26. März 1999 heiratete er eine 12 Jahre ältere Schweizer Bürgerin und am 15. April 2002, d.h. nur gerade 20 Tage nach Erfüllung der zeitlichen Minimalvoraussetzung des Art. 27 Abs. 1 Bst. c
SR 141.0 Legge federale del 20 giugno 2014 sulla cittadinanza svizzera (Legge sulla cittadinanza, LCit) - Legge sulla cittadinanza LCit Art. 27 Reintegrazione in seguito a perenzione, svincolo o perdita della cittadinanza - 1 Chiunque ha perduto la cittadinanza svizzera può, entro un termine di dieci anni, presentare una domanda di reintegrazione. |
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1 | Chiunque ha perduto la cittadinanza svizzera può, entro un termine di dieci anni, presentare una domanda di reintegrazione. |
2 | Il richiedente che risiede in Svizzera da tre anni può presentare la domanda di reintegrazione anche dopo la scadenza del termine di cui al capoverso 1. |
6.2 Diese äusseren Umstände - insbesondere die relativ rasche Trennung nach erfolgter Einbürgerung, aber auch die Zeugung eines ausserehelichen Kindes mit einer gegenüber der Schweizer Ehefrau wesentlich jüngeren Frau aus dem Kulturkreis des Beschwerdeführers und die Heirat mit der Kindsmutter kurz nach der Scheidung von der Schweizer Ehefrau - rechtfertigen die tatsächliche Vermutung, dass die Ehegatten zum Zeitpunkt der gemeinsamen Erklärung vom 19. Oktober 2002 bzw. der erleichterten Einbürgerung vom 29. November 2002 nicht mehr in einer stabilen ehelichen Gemeinschaft lebten (zur Bedeutung und Tragweite der natürlichen Vermutung im Verfahren auf Nichtigerklärung der erleichterten Einbürgerung vgl. grundlegend BGE 130 II 482 E. 3.2 S. 485 f.). Es ist daher zu prüfen, ob der Beschwerdeführer in der Lage ist, diese tatsächliche Vermutung zu widerlegen. Dazu braucht er nicht den Nachweis zu erbringen, dass die Ehe mit der Schweizer Bürgerin zum massgeblichen Zeitpunkt intakt war, denn eine tatsächliche Vermutung führt nicht zur Umkehr der Beweislast. Es genügt, wenn der Beschwerdeführer eine plausible Alternative zu der dargestellten Vermutungsfolge präsentieren kann. Er kann den Gegenbeweis erbringen, sei es indem er glaubhaft den Eintritt eines ausserordentlichen Ereignisses dartut, das geeignet ist, den raschen Verfall der ehelichen Bande zu erklären, sei es indem er glaubhaft darlegt, dass er sich der ehelichen Probleme nicht bewusst gewesen sei und er demzufolge zum massgeblichen Zeitpunkt von einer stabilen ehelichen Beziehung ausgegangen sei, die er auch weiterhin habe aufrecht erhalten wollen (vgl. das zur Publikation bestimmte Urteil des Bundesgerichts 1C_190/2008 vom 29. Januar 2009 E.3 mit Hinweisen).
7.
7.1 In seiner ersten Stellungnahme vom 21. Juli 2004 führte der Beschwerdeführer aus, dass nach der Heirat mit seiner Schweizer Ehefrau kulturelle Unterschiede aufgetaucht seien. So habe er ihren offenen Umgang mit Männern nicht gutgeheissen. Uneinig seien sich die beiden auch in Geldfragen gewesen. Zudem sei seine Frau durch seine berufsbedingte Abwesenheit zunehmend frustriert gewesen. Ein ausserordentliches Ereignis sei gemäss Beschwerdeführer jedoch im März 2003 eingetreten, als er und seine Schweizer Ehefrau sich über den Umgang mit Geld uneinig gewesen seien: Er habe Geld sparen wollen, um damit später ein Geschäft zu eröffnen; sie hingegen habe das Geld für Ferien verwenden wollen. Daraufhin habe man beschlossen, sich zu trennen und er sei dann am 28. April 2003 aus der ehelichen Wohnung ausgezogen. Obwohl beide noch für die Ehe gekämpft und aus diesem Grund zweimal einen Imam konsultiert hätten und seine Ehefrau auch eine Beratungsstelle aufgesucht habe, sei eine Versöhnung nicht mehr möglich gewesen. Nach der Trennung hätten beide wieder neue Bekanntschaften geschlossen. Gegen Ende 2003 habe seine damaligen Frau beschlossen, das Scheidungsverfahren einzuleiten.
Dass eine angebliche Uneinigkeit über den Umgang mit Geld im März 2003 zur unvorsehbaren und plötzlichen Zerrüttung der noch vier Monate zuvor stabilen ehelichen Gemeinschaft geführt haben soll, kann nicht überzeugen. Bestärkt werden die sich ergebenden Zweifel auch durch die Aussagen der Ex-Ehefrau des Beschwerdeführers, welche sie anlässlich einer Befragung vom 27. September 2007 durch das Polizeiinspektorat der Stadt Bern tätigte. So führte sie aus, die Probleme in der Ehe seien schleichend aufgetreten. Schlussendlich hätten aber kulturelle Gegensätze zum Scheitern der Ehe geführt. Auch sei der Kinderwunsch bei ihrem Ex-Mann sehr gross gewesen, wogegen es ihr nicht vergönnt gewesen sei, Mutter zu werden. Ab wann Schwierigkeiten in der Ehe augfgetreten seien, könne sie nicht sagen. Die Frage, was nach der Einbürgerung des Beschwerdeführers geschehen sei, das eine Fortführung der Ehe unmöglich gemacht habe, beantwortete sie mit "nichts". Im Frühling 2003 sei der Beschwerdeführer mehr oder weniger kommentarlos ausgezogen. Sie habe lange Zeit überhaupt nicht gewusst, wo er sich aufhalte. Was aber genau der Anlass für die Trennung vom 28. April 2003 gewesen sei, wisse sie bis heute nicht. Von einer Trennung oder Scheidung sei erstmals die Rede gewesen, als sie dahinter gekommen sei, dass der Beschwerdeführer eine Freundin gehabt habe und diese schwanger gewesen sei. Da sei ihr klar geworden, dass sie keine gemeinsame Zukunft hätten. Ein ausserordentliches Ereignis, welches geeignet gewesen wäre, den raschen Verfall der Ehe zu erklären, wurde von der Ex-Ehefrau somit nicht geltend gemacht. Insbesondere findet in ihren Aussagen auch der vom Beschwerdeführer geltend gemachte Konflikt zwischen den Eheleuten über den Umgang mit Geld keinerlei Niederschlag, obwohl dies gemäss Schreiben des Beschwerdeführers vom 21. Juli 2004 der Grund gewesen sei, der schlussendlich zum Scheitern der Ehe geführt habe. Die Ausführungen der Ex-Ehefrau zeichnen hingegen vielmehr das Bild einer Ehe auf, welche aufgrund zahlreicher Probleme bereits weit vor dem vom Beschwerdeführer geschilderten Ereignis vom März 2003 und damit während dem Verfahren auf erleichterte Einbürgerung nicht mehr intakt war.
7.2 Merkwürdig erscheint auch die Tatsache, dass der Beschwerdeführer drei Jahre nach seiner ersten Stellungnahme nebst der Geldproblematik, welche wie oben dargelegt, als Grund für das überraschende Scheitern der bis dahin intakten Ehe nach erfolgter Einbürgerung nicht zu überzeugen vermag, einen zweiten Grund aufführt. So erklärte er in seiner abschliessenden Stellungnahme vom 21. November 2007 erneut, die Eheleute seien sich uneinig über den Umgang mit Geld gewesen. Ergänzend machte er nun jedoch geltend, ein zweiter Grund für das Scheitern der Ehe sei das Fremdgehen seiner Ehefrau gewesen. Dies sei auch der Grund gewesen, wieso er die eheliche Wohnung im April 2003 verlassen habe. Der Kontakt zwischen den Eheleuten sei jedoch nicht abgebrochen, da seine Frau gewollt habe, dass er zu ihr zurückkehre. Als er seine Frau jedoch anlässlich eines Besuches mit ihrem Liebhaber überrascht habe, habe dies das Aus für die Ehe bedeutet.
Wieso der Beschwerdeführer diesen Grund erst drei Jahre nach Eröffnung des Verfahrens geltend machte, ist nicht nachvollziehbar. Handelt es sich doch immerhin um einen so wichtigen Grund, dass er das "Aus für die Ehe" bedeutet haben soll. Dass dies eben nicht geschah, ist hingegen als Indiz dafür zu werten, dass es sich beim Vorwurf des Ehebruchs lediglich um eine Schutzbehauptung des Beschwerdeführers handelt. Gestützt wird diese Annahme auch von den Aussagen des Beschwerdeführers bezüglich dem Paarverhalten nach der Trennung. Weist er doch in seiner ersten Stellungnahme vom 21. Juli 2004 darauf hin, dass er und seine Schweizer Ehefrau für ihre Ehe gekämpft hätten und seine Ex-Ehefrau schlussendlich beschlossen habe, das Scheidungsverfahren einzuleiten. In seiner Stellungnahme vom 21. November 2007 ist nichts mehr von den gemeinsamen Anstrengungen zur Rettung der Ehe zu lesen; vielmehr erklärt der Beschwerdeführer nun, dass der Kontakt zu seiner Frau nach dem Auszug aus der ehelichen Wohnung nicht abgebrochen sei, da sie gewollt habe, dass er zurückkomme.
7.3 Zwar wurde der Vorwurf des Fremdgehens vom Beschwerdeführer in seiner Replik vom 6. Juni 2008 erläutert, nachdem ihm die Vorin-stanz in ihrer Vernehmlassung vom 17. April 2008 dessen unbestimmte Formulierung vorhielt. Allerdings sind auch die replikweise geltend gemachten detaillierten Ausführungen nicht geeignet, die bereits bestehenden Zweifel an dem vom Beschwerdeführer geltend gemachten Grund für die Zerrüttung der Ehe - eine eheliche Untreue seiner Ex-Ehefrau - zu beseitigen.
Im Konkreten schilderte der Beschwerdeführer drei Ereignisse betreffend die eheliche Untreue seiner Ex-Ehefrau: So habe er anlässlich eines Besuches bei seiner Schwester in London seine ebenfalls anwesende Ex-Ehefrau zweimal dabei ertappt, wie diese den Ehemann seiner Schwester geküsst habe. Ein weiteres Ereignis habe sich einige Monate später ereignet, als ihn ein Kollege telefonisch darauf hingewiesen habe, dass er seine Ex-Ehefrau zusammen mit einem anderen Mann - ebenfalls einem Kollegen von ihm - in Bern gesehen habe. Darauf angesprochen habe der besagte Kollege zugegeben, die Ex-Ehefrau des Beschwerdeführers geküsst zu haben. Im April 2003 sei es dann zur Trennung von seiner damaligen Ehefrau gekommen. Anfänglich habe sie noch den Wunsch geäussert, sich als Paar wieder zu finden, weshalb man sich hin und wieder getroffen habe. Eines Tages habe sie plötzlich nach Ausreden gesucht, um sich nicht mehr mit ihm treffen zu müssen. Der Beschwerdeführer habe sie daraufhin einmal unangemeldet besucht; als er in ihre Wohnung eingetreten sei, habe alles nach einem dritten Mann gerochen. Sie habe aber bestritten, dass sie einen Liebhaber habe.
Die beiden Ereignisse, welche sich vor der Trennung im April 2003 ereignet hätten, wurden - aus nicht nachvollziehbaren Gründen - erst in der Replik vom 6. Juni 2008 geltend gemacht. Im Übrigen fehlen diesbezüglich auch genaue zeitliche Angaben. Das Ereignis, welches sich nach der Trennung im April 2003 ereignet haben soll, wird zwar bereits zu einem früheren Verfahrenszeitpunkt - anlässlich der Stellungnahme des Beschwerdeführers vom 21. November 2007 - beschrieben, allerdings auf so unterschiedliche Weise, dass dessen Darstellung unglaubwürdig erscheint: Habe der Beschwerdeführer gemäss Stellungnahme vom 21. November 2007 seine Frau im Mai 2003 noch bei einem unangemeldeten Besuch mit ihrem Liebhaber - der im Ehebett gelegen habe - überrascht, was endgültig zum Scheitern der Ehe geführt habe, wurde replikweise lediglich geltend gemacht, bei einem unangemeldeten Besuch in der Wohnung seiner Frau habe alles nach einem anderen Mann gerochen. Sie habe jedoch nicht zugegeben, dass sie einen Liebhaber habe. Ende April 2003 habe seine Frau dann die Scheidung verlangt.
Aus diesen Ausführungen folgt, dass die eheliche Untreue der Ex-Ehefrau als Grund für ein überraschendes Scheitern der Ehe nach der Einbürgerung des Beschwerdeführers nicht als glaubhaft erscheinen kann.
7.4 Ein weiteres starkes Indiz dafür, dass die Ehe im massgeblichen Zeitraum nicht intakt war, bilden die Zeugung eines ausserehelichen Kindes und die umgehende Heirat der Kindsmutter nach der Scheidung von der Schweizer Ehefrau. Das Kind wurde im Herbst 2002 gezeugt. In dieser Zeit befand sich der Beschwerdeführer noch im Einbürgerungsverfahren und er unterzeichnete damals auch die Erklärung betreffend die eheliche Gemeinschaft. Damit widerspricht schon das Faktum des Seitensprungs in gewisser Weise einer angeblichen intakten, auf Zukunft ausgerichteten Ehe, welche der Beschwerdeführer zu jener Zeit geführt haben will (vgl. dazu Urteil des Bundesverwaltungsgerichts C-1142/2006 vom 19. Juni 2008 E. 6.3.5).
Wenn nun der Beschwerdeführer ausführt, dass ein Seitensprung kein Indiz für eine zerrüttete Ehe sein müsse, so ist dem zu entgegnen, dass in casu der Seitensprung, welcher zur Zeugung eines Kindes führte, in Verbindung mit der Heirat der Kindsmutter ein gewichtiges Indiz für die vorinstanzliche Tatsachenvermutung darstellt; dies gilt umso mehr, als der Beschwerdeführer die Ehe mit der zweiten Ehefrau bereits am 5. Juli 2004, also auffallend rasch nach der Scheidung, nämlich lediglich drei Monate später, einging.
Aber auch die vom Beschwerdeführer geschilderten Umstände der Begegnung mit der Kindsmutter und sein Verhalten danach können in ihrer Gesamtheit nicht geglaubt werden und wirken reichlich konstruiert. Der Beschwerdeführer selbst verheimlichte die Zeugung und Geburt seines Kindes vorerst nicht nur, sondern gab in der Beschwerdeschrift sogar noch an, keine ausserehelichen Kinder gezeugt zu haben. Erst als er mit Zwischenverfügung vom 11. März 2008 mit dem Vorwurf des ausserehelich gezeugten Kindes konfrontiert wurde, erklärte der Beschwerdeführer mit Schreiben vom 3. April 2008, dass seine Vaterschaft nicht bewiesen sei und er das Kind lediglich anerkannt habe. Dennoch führte er aus, dass er die Kindsmutter anlässlich eines Besuches bei einem somalischen Freund kennengelernt habe. Sie habe seine Telefonnummer verlangt und ihn dann auch angerufen. In der Folge habe er sich mit der Frau getroffen und sich - auch in Anbetracht, dass seine Schweizer Ehefrau mehr als einmal fremd gegangen sei - zu einem einmaligen Seitensprung hinreissen lassen, dies nachdem er reichlich Alkohol getrunken habe. Aus dieser Begegnung sei ein Kind gezeugt worden, welches er nach der Trennung von seiner Schweizer Frau anerkannt habe. Dies wohlgemerkt, ohne zuvor seine von ihm selbst in Zweifel gezogene Vaterschaft durch einen Vaterschaftstest mittels DNA-Analyse abzuklären, welcher die Vaterschaft des Beschwerdeführers mit an Sicherheit grenzender Wahrscheinlichkeit hätte nachweisen können.
8.
Dem Beschwerdeführer ist es somit nicht gelungen, die gegen ihn sprechende Vermutung überzeugend in Frage zu stellen, dass zum Zeitpunkt der gemeinsamen Erklärung vom 19. Oktober 2002 und der erleichterten Einbürgerung am 29. November 2002 zwischen ihm und seiner schweizerischen Ehefrau keine stabile und auf Zukunft ausgerichtete, eheliche Gemeinschaft bestanden hat. Auf Grund der gesamten Umstände muss im Gegenteil davon ausgegangen werden, dass die Trennung Ergebnis eines sich über längere Zeit erstreckenden Zerrüttungsprozesses gewesen ist, der schon lange vor Erteilung der erleichterten Einbürgerung eingesetzt hatte. An der Ehe wurde schlussendlich nur festgehalten, um dem Beschwerdeführer zum Schweizer Bürgerrecht zu verhelfen. Indem der Beschwerdeführer in der gemeinsamen Erklärung den Bestand einer intakten und stabilen Ehe versicherte, bzw. eine Änderung des Sachverhalts nicht anzeigte, hat er die Behörden über eine wesentliche Tatsache getäuscht und die erleichterte Einbürgerung im Sinne von Artikel 41 Absatz 1
SR 141.0 Legge federale del 20 giugno 2014 sulla cittadinanza svizzera (Legge sulla cittadinanza, LCit) - Legge sulla cittadinanza LCit Art. 41 Cittadini di più Cantoni - 1 Gli Svizzeri che possiedono la cittadinanza di più Cantoni possono depositare la domanda presso uno dei Cantoni d'origine. |
|
1 | Gli Svizzeri che possiedono la cittadinanza di più Cantoni possono depositare la domanda presso uno dei Cantoni d'origine. |
2 | Se un Cantone d'origine pronuncia lo svincolo, la notificazione della decisione implica la perdita della cittadinanza svizzera e di tutte le cittadinanze cantonali e le attinenze comunali. |
3 | Il Cantone che pronuncia lo svincolo informa d'ufficio gli altri Cantoni d'origine. |
9.
Die angefochtene Verfügung erweist sich demnach als rechtmässig (Art. 49
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
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a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |
10.
Dem Ausgang des Verfahrens entsprechend wird der unterliegende Beschwerdeführer kostenpflichtig (Art. 63 Abs. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
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1 | L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
2 | Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi. |
3 | Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura. |
4 | L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100 |
4bis | La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla: |
a | da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101 |
5 | Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105 |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 1 Spese processuali - 1 Le spese del procedimento dinanzi al Tribunale amministrativo federale (Tribunale) comprendono la tassa di giustizia e i disborsi. |
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1 | Le spese del procedimento dinanzi al Tribunale amministrativo federale (Tribunale) comprendono la tassa di giustizia e i disborsi. |
2 | La tassa di giustizia copre le spese per la fotocopiatura delle memorie delle parti e gli oneri amministrativi normalmente dovuti per i servizi corrispondenti, quali le spese di personale, di locazione e di materiale, le spese postali, telefoniche e di telefax. |
3 | Sono disborsi, in particolare, le spese di traduzione e di assunzione delle prove. Le spese di traduzione non vengono conteggiate se si tratta di traduzioni tra lingue ufficiali. |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 2 Calcolo della tassa di giustizia - 1 La tassa di giustizia è calcolata in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Sono fatte salve le norme in materia di tasse e spese previste da leggi speciali. |
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1 | La tassa di giustizia è calcolata in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Sono fatte salve le norme in materia di tasse e spese previste da leggi speciali. |
2 | Il Tribunale può aumentare la tassa di giustizia al di là degli importi massimi previsti dagli articoli 3 e 4 se particolari motivi, segnatamente un procedimento temerario o necessitante un lavoro fuori dall'ordinario, lo giustificano.2 |
3 | In caso di procedimenti che hanno causato un lavoro trascurabile, la tassa di giustizia può essere ridotta se si tratta di decisioni concernenti le misure provvisionali, la ricusazione, la restituzione di un termine, la revisione o l'interpretazione, come pure di ricorsi contro le decisioni incidentali. L'importo minimo previsto dall'articolo 3 o dall'articolo 4 deve essere rispettato. |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 3 Tassa di giustizia nelle cause senza interesse pecuniario - Nelle cause senza interesse pecuniario, la tassa di giustizia varia: |
|
a | tra 200 e 3000 franchi se la causa è giudicata da un giudice unico; |
b | tra 200 e 5000 franchi negli altri casi. |
(Dispositiv nächste Seite)
Demnach erkennt das Bundesverwaltungsgericht:
1.
Die Beschwerde wird abgewiesen.
2.
Die Verfahrenskosten von Fr. 800.- werden dem Beschwerdeführer auferlegt. Sie werden mit dem in gleicher Höhe geleisteten Kostenvorschuss von Fr. 800.- verrechnet.
3.
Dieses Urteil geht an:
den Beschwerdeführer (Gerichtsurkunde)
die Vorinstanz (gegen Empfangsbestätigung; Beilage: Akten Ref-Nr. [...] zurück)
den Zivilstands- und Bürgerrechtsdienst des Kantons Bern (Ref.-Nr. [...])
Für die Rechtsmittelbelehrung wird auf die nächste Seite verwiesen.
Der vorsitzende Richter: Die Gerichtsschreiberin:
Antonio Imoberdorf Susanne Stockmeyer
Rechtsmittelbelehrung:
Gegen diesen Entscheid kann innert 30 Tagen nach Eröffnung beim Bundesgericht, 1000 Lausanne 14, Beschwerde in öffentlich-rechtlichen Angelegenheiten geführt werden (Art. 82 ff
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 82 Principio - Il Tribunale federale giudica i ricorsi: |
|
a | contro le decisioni pronunciate in cause di diritto pubblico; |
b | contro gli atti normativi cantonali; |
c | concernenti il diritto di voto dei cittadini nonché le elezioni e votazioni popolari. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 42 Atti scritti - 1 Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
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1 | Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
2 | Nei motivi occorre spiegare in modo conciso perché l'atto impugnato viola il diritto. Qualora il ricorso sia ammissibile soltanto se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o un caso particolarmente importante per altri motivi, occorre spiegare perché la causa adempie siffatta condizione.14 15 |
3 | Se sono in possesso della parte, i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati; se l'atto scritto è diretto contro una decisione, anche questa deve essere allegata. |
4 | In caso di trasmissione per via elettronica, la parte o il suo patrocinatore deve munire l'atto scritto di una firma elettronica qualificata secondo la legge del 18 marzo 201616 sulla firma elettronica. Il Tribunale federale determina mediante regolamento: |
a | il formato dell'atto scritto e dei relativi allegati; |
b | le modalità di trasmissione; |
c | le condizioni alle quali può essere richiesta la trasmissione successiva di documenti cartacei in caso di problemi tecnici.17 |
5 | Se mancano la firma della parte o del suo patrocinatore, la procura dello stesso o gli allegati prescritti, o se il patrocinatore non è autorizzato in quanto tale, è fissato un congruo termine per sanare il vizio, con la comminatoria che altrimenti l'atto scritto non sarà preso in considerazione. |
6 | Gli atti illeggibili, sconvenienti, incomprensibili, prolissi o non redatti in una lingua ufficiale possono essere del pari rinviati al loro autore affinché li modifichi. |
7 | Gli atti scritti dovuti a condotta processuale da querulomane o altrimenti abusiva sono inammissibili. |
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