Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal
Abteilung IV
D-5079/2013
D-1133/2015
Urteil vom 21. August 2015
Richterin Contessina Theis (Vorsitz),
Besetzung Richter Thomas Wespi, Richterin Daniela Brüschweiler,
Gerichtsschreiberin Anne Kneer.
A._______, geboren (...),
B._______,geboren (...),
und deren Kinder,
C._______,geboren (...),
Parteien
D._______,geboren (...),
Syrien,
alle vertreten durch lic. iur. Michael Steiner, Rechtsanwalt, (...),
Beschwerdeführende,
gegen
Staatssekretariat für Migration (SEM;
zuvor Bundesamt für Migration, BFM),
Quellenweg 6, 3003 Bern,
Vorinstanz.
Asyl und Wegweisung (ohne Vollzug);
Gegenstand Verfügung des BFM vom 8. August 2013,
Verfügung des SEM vom 15. Januar 2015 / N (...).
Sachverhalt:
A.
Die Beschwerdeführenden - die syrische Beschwerdeführerin kurdischer Ethnie zusammen mit ihren beiden minderjährigen Kindern - verliessen gemäss eigenen Angaben am 29. Oktober 2011 Syrien und reisten über die Türkei und Griechenland am 4. Januar 2012 in die Schweiz ein, wo sie gleichentags um Asyl ersuchten. Die Beschwerdeführerin wurde am 17. Januar 2012 summarisch befragt und am 19. Juli 2013 eingehend angehört.
Zur Begründung ihres Asylgesuchs führte sie im Wesentlichen aus, ihr Ehemann (Beschwerdeführer A._______) habe an Demonstrationen gegen die syrische Regierung teilgenommen. Anfang Oktober 2011 seien zwei Polizisten deshalb zu ihnen nach Hause gekommen und hätten sich nach ihm erkundigt. Sie könne keine genauen Angaben zur Uhrzeit machen, da sie Analphabetin sei. Da der Ehemann abwesend gewesen sei, habe sie ihn nach dem Besuch der Polizisten telefonisch darüber informiert und ihn gebeten, sich zu verstecken. Sie habe Angst gehabt, dass ihr Ehemann ins Militär geschickt werde. Es könne aber auch sein, dass er während einer Demonstration fotografiert worden sei und die syrischen Behörden ihn deswegen verhaften wollten. Sie habe nicht gewusst, wo sich ihr Ehemann befinde; er habe ihr am Telefon gesagt, er sei auf dem Markt. Wenige Tage später hätten wieder zwei Polizisten sie zu Hause aufgesucht und erneut nach dem Ehemann gefragt. Da er nicht anwesend gewesen sei, sei sie nach der Telefonnummer gefragt worden. Sie habe gesagt, sie habe die Nummer nicht, da er kein Handy besitze. Obwohl die Polizisten gemeint hätten, dies sei unmöglich, seien sie nach knapp fünf Minuten wieder gegangen. Wiederum habe sie danach mit ihrem Ehemann Kontakt aufgenommen. Dabei habe ihr dieser versichert, keine Probleme mit den Behörden zu haben und nur an Demonstrationen teilgenommen zu haben. Zudem sei die Lage in Syrien allgemein sehr schwierig gewesen. Sie habe um sich und ihre Kinder, welche traumatisiert seien, Angst gehabt. Daher sei sie daraufhin mit den Kindern zu ihrer Schwester nach Z._______ gefahren und habe sich versteckt. Ihr Ehemann habe dann bei ihrem Schwager angerufen und ihm gesagt, sie solle mit den Kindern ins Ausland gehen, weshalb sie am 29. Oktober 2011 schliesslich in die Türkei ausgereist seien.
Zur Bestätigung ihrer Identität reichten sie Fotokopien der Identitätskarten der Beschwerdeführerin und des Ehemannes sowie einen Auszug aus dem Familienbüchlein ein.
B.
Mit Verfügung vom 8. August 2013 - eröffnet am 12. August 2013 - stellte das BFM fest, die Beschwerdeführenden erfüllten die Flüchtlingseigenschaft nicht, lehnte ihre Asylgesuche ab, ordnete die Wegweisung aus der Schweiz an und schob den Vollzug jedoch wegen Unzumutbarkeit zu Gunsten einer vorläufigen Aufnahme auf. Die beiden minderjährigen Kinder der Beschwerdeführerin wurden in ihre vorläufige Aufnahme mit einbezogen.
C.
Gegen die Verfügung vom 8. August 2013 erhoben die Beschwerdeführenden - handelnd durch ihren Rechtsvertreter - am 11. September 2013 Beschwerde. In ihrer Eingabe beantragten sie, es sei festzustellen, dass die angefochtene Verfügung betreffend die Feststellung der Unzumutbarkeit des Wegweisungsvollzugs in Rechtskraft erwachsen sei. Im Übrigen sei die Verfügung des BFM aufzuheben und die Sache dem BFM zur vollständigen und richtigen Abklärung und Feststellung des rechtserheblichen Sachverhalts und zur Neubeurteilung zurückzuweisen, eventualiter sei den Beschwerdeführenden Asyl zu gewähren, subeventualiter seien sie als Flüchtlinge vorläufig aufzunehmen und subsubeventualiter sei die Unzulässigkeit des Wegweisungsvollzugs festzustellen. In prozessualer Hinsicht ersuchten sie vorab um die Einsichtsgewährung in die Akte A11, eventualiter um eine schriftliche Begründung betreffend diese Akte und anschliessend um Ansetzung einer angemessenen Frist zur Einreichung einer Beschwerdeergänzung.
Zur Stützung ihrer Vorbringen reichten die Beschwerdeführenden je eine Visitenkarte einer Psychologin und eines Assistenzarztes ein.
D.
Mit Zwischenverfügung vom 16. September 2013 stellte die Instruktionsrichterin fest, die Beschwerdeführenden könnten den Ausgang des Verfahrens in der Schweiz abwarten, und forderte sie auf, innert Frist einen Kostenvorschuss einzubezahlen, unter Androhung des Nichteintretens im Unterlassungsfall (vgl. dazu Art. 63 Abs. 4
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
|
1 | L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
2 | Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi. |
3 | Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura. |
4 | L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100 |
4bis | La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla: |
a | da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101 |
5 | Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105 |
E.
Mit Eingabe vom 30. September 2013 ersuchten die Beschwerdeführenden um Verzicht auf Erhebung des Kostenvorschusses und um Gewährung der unentgeltlichen Rechtspflege gemäss Art. 65 Abs. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 65 - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
|
1 | Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
2 | Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione le designa inoltre un avvocato.111 |
3 | L'onorario e le spese d'avvocato sono messi a carico conformemente all'articolo 64 capoversi 2 a 4. |
4 | La parte, ove cessi d'essere nel bisogno, deve rimborsare l'onorario e le spese d'avvocato all'ente o all'istituto autonomo che li ha pagati. |
5 | Il Consiglio federale disciplina la determinazione degli onorari e delle spese.112 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005113 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010114 sull'organizzazione delle autorità penali.115 |
F.
Mit Zwischenverfügung vom 3. Oktober 2013 hiess die Instruktionsrichterin das Gesuch um unentgeltliche Rechtspflege gemäss Art. 65 Abs. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 65 - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
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1 | Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
2 | Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione le designa inoltre un avvocato.111 |
3 | L'onorario e le spese d'avvocato sono messi a carico conformemente all'articolo 64 capoversi 2 a 4. |
4 | La parte, ove cessi d'essere nel bisogno, deve rimborsare l'onorario e le spese d'avvocato all'ente o all'istituto autonomo che li ha pagati. |
5 | Il Consiglio federale disciplina la determinazione degli onorari e delle spese.112 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005113 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010114 sull'organizzazione delle autorità penali.115 |
G.
In der Vernehmlassung vom 9. Oktober 2013 - welche den Beschwerdeführenden am 17. Oktober 2013 zur Kenntnisnahme zugestellt wurde - hielt das BFM vollumfänglich an seinen bisherigen Ausführungen fest, da keine neuen erheblichen Tatsachen oder Beweismittel eingereicht worden seien.
H.
Mit Schreiben vom 16. Januar 2014 machten die Beschwerdeführenden das Gericht auf die Einreise des Ehemannes und dessen Asylgesuchstellung in der Schweiz aufmerksam.
I.
Am 16. Januar 2014 ersuchte der Beschwerdeführer (Ehemann bzw. Vater) - nach schriftlicher Ankündigung durch seinen Rechtsvertreter - um Asyl in der Schweiz. Gemäss eigenen Aussagen verliess er Syrien am 16. September 2012 in Richtung Türkei, um danach in den Libanon auszureisen, wo er für fünf Monate inhaftiert worden sei. Im Juli 2013 sei er zurück nach Istanbul gegangen, bevor er am 19. Dezember 2013 mit einem Visum in die Schweiz eingereist sei. Am 31. Januar 2014 wurde er summarisch befragt und am 4. April 2014 eingehend angehört.
Zur Begründung seines Asylgesuchs machte er im Wesentlichen geltend, er habe seit Frühling 2011 oft - jeden zweiten oder dritten Tag - an Demonstrationen teilgenommen, wobei Fotos von ihm gemacht worden seien. Im Oktober 2011 sei er zweimal innerhalb von rund einer Woche von Sicherheitskräften zu Hause gesucht worden. Er sei jedoch zu diesem Zeitpunkt auf dem Markt gewesen, weshalb sie nur mit seiner Frau gesprochen hätten, welche ihn danach telefonisch über den Besuch der Sicherheitsleute informiert habe. Die Leute vom Sicherheitsdienst würden ihn kennen, da ihr Heimatdorf sehr klein sei. Nach dem ersten Besuch habe er sich weiterhin zu Hause aufgehalten, erst nach dem zweiten Besuch der Sicherheitsleute habe er sich für rund einen oder eineinhalb Monate in einem anderen Dorf versteckt. Danach sei er zu den Volksverteidigungseinheiten (YPG, Yekîneyên Parastina Gel) gegangen, welche ihn beschützt hätten. Dafür habe er sich bei Wachaufgaben an Checkpoints beteiligt. Er sei aber nie Mitglied der YPG gewesen. Nach einer Demonstration sei er einmal auf dem Rückweg von syrischen Sicherheitskräften bedroht und nochmals aufgefordert worden, nicht mehr an den Demonstrationen teilzunehmen. Ein Kadermitglied der YPG, welches er persönlich gekannt habe, habe ihn noch im Jahr 2011 aufgefordert, zusammen mit anderen Personen nach Kurdistan zu gehen und an der Grenze Gebühren zu verlangen respektive den Grenzgängern Geld abnehmen und diese umzubringen. Er dürfe aber niemandem davon berichten, andernfalls werde er als Verräter angesehen. Er habe sich jedoch geweigert und sich bis zu seiner Ausreise in einem Dorf versteckt, wo er jedoch nach wie vor Wachtätigkeiten für eine Untergruppe der YPG übernommen habe. Bis zur Ausreise im September 2012 sei er nie mehr in Kontakt mit den Sicherheitsleuten gekommen. In der Türkei habe ihn sein Neffe beschuldigt, ein Verhältnis mit seiner Frau zu haben, weshalb er (der Neffe) ihm und seiner ganzen Familie mit dem Tod gedroht habe. Er habe auch hier in der Schweiz Angst, dass dieser ihn finden würde.
Zur Stützung seiner Vorbringen reichte der Beschwerdeführer seinen Pass, seine Identitätskarte sowie diejenige seiner Frau (beide im Original), diverse Fotos von Demonstrationen, eine Kopie seines Militärausweises, eine Kopie seines Militärbüchleins, Boardingtickets seiner Reise und einen Beleg der syrisch-türkischen Grenze zu den Akten.
J.
Mit Verfügung vom 11. Februar 2014 sistierte die Instruktionsrichterin das Verfahren der Beschwerdeführerin und der Kinder, bis das BFM über das Asylgesuch des Ehemannes entschieden habe.
K.
Am 10. April 2014 (Eingang BFM) wurden ein den Beschwerdeführer betreffender Austrittsbericht aus dem Y._______ Kantonsspital vom 1. April 2014, ein ärztliches Zeugnis vom 28. März 2014, ein vorläufiger Austrittsbericht vom 28. März 2014 sowie diverse Kopien in arabischer Sprache zu den Akten gereicht.
L.
Mit Schreiben vom 28. April 2014 reichte der Beschwerdeführer ein ärztliches Zeugnis zu den Akten.
M.
Mit Verfügung vom 15. Januar 2015 - eröffnet am 22. Januar 2015 - stellte das SEM fest, der Beschwerdeführer erfülle die Flüchtlingseigenschaft nicht, lehnte sein Asylgesuch ab, ordnete die Wegweisung aus der Schweiz an und schob den Vollzug jedoch wegen Unzumutbarkeit zu Gunsten einer vorläufigen Aufnahme auf.
N.
Der Beschwerdeführer - handelnd durch seinen Rechtsvertreter - erhob gegen diese Verfügung mit Eingabe vom 23. Februar 2015 beim Bundes-verwaltungsgericht Beschwerde und beantragte zur Hauptsache die Aufhebung der angefochtenen Verfügung und Rückweisung der Sache ans SEM zur vollständigen und richtigen Abklärung und Feststellung des rechtserheblichen Sachverhalts und zur Neubeurteilung, eventualiter die Aufhebung der angefochtenen Verfügung, die Feststellung der Flüchtlingseigenschaft und die Gewährung von Asyl, subeventualiter die Anordnung der vorläufigen Aufnahme als Flüchtling sowie subsubeventualiter die Feststellung der Unzulässigkeit des Wegweisungsvollzuges. Ferner beantragte er, es sei festzustellen, dass die Rechtswirkungen der vorläufigen Aufnahme im Falle der Aufhebung der angefochtenen Verfügung ab Datum der angefochtenen Verfügung fortbestehe. In formeller Hinsicht ersuchte er um unentgeltliche Rechtspflege im Sinne von Art. 65 Abs. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 65 - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
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1 | Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
2 | Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione le designa inoltre un avvocato.111 |
3 | L'onorario e le spese d'avvocato sono messi a carico conformemente all'articolo 64 capoversi 2 a 4. |
4 | La parte, ove cessi d'essere nel bisogno, deve rimborsare l'onorario e le spese d'avvocato all'ente o all'istituto autonomo che li ha pagati. |
5 | Il Consiglio federale disciplina la determinazione degli onorari e delle spese.112 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005113 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010114 sull'organizzazione delle autorità penali.115 |
O.
Die Instruktionsrichterin stellte mit Zwischenverfügung vom 27. Februar 2015 fest, der Beschwerdeführer könne den Ausgang des Verfahrens in der Schweiz abwarten, hiess das Gesuch um Gewährung der unentgeltlichen Rechtspflege im Sinne von Art. 65 Abs. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 65 - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
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1 | Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
2 | Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione le designa inoltre un avvocato.111 |
3 | L'onorario e le spese d'avvocato sono messi a carico conformemente all'articolo 64 capoversi 2 a 4. |
4 | La parte, ove cessi d'essere nel bisogno, deve rimborsare l'onorario e le spese d'avvocato all'ente o all'istituto autonomo che li ha pagati. |
5 | Il Consiglio federale disciplina la determinazione degli onorari e delle spese.112 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005113 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010114 sull'organizzazione delle autorità penali.115 |
D-1133/2015) fortan vom Bundesverwaltungsgericht koordiniert behandelt würden.
P.
Mit Eingabe vom 12. März 2015 reichte der Beschwerdeführer eine Fürsorgebestätigung vom 3. März 2015 zu den Akten.
Q.
Mit Zwischenverfügung vom 20. März 2015 wurden dem Beschwerdeführer die Akten B3/2 B17/4, B20/2, B21/1 und B23/10 in Kopie zur Einsicht zugestellt und ihm wurde Gelegenheit eingeräumt, bis zum 7. April 2015 eine Beschwerdeergänzung einzureichen. Im Unterlassungsfall werde das Verfahren aufgrund der bisherigen Akten fortgeführt.
R.
Mit Schreiben vom 2. April 2015 reichte der Beschwerdeführer eine Beschwerdeergänzung ein.
S.
In der Vernehmlassung vom 5. Mai 2015 - welche dem Beschwerdeführer am 6. Mai 2015 zur Kenntnisnahme zugestellt wurde - hielt das SEM vollumfänglich an seinen bisherigen Ausführungen fest, da keine neuen erheblichen Tatsachen oder Beweismittel eingereicht worden seien.
T.
Am 24. Juni 2015 wurden die Beschwerdeführerin und ihre Kinder informiert, dass ihr Verfahren nun weitergeführt werde, die beiden Verfahren (D-5079/2013 und D-1133/2015) koordiniert behandelt würden und sie nun Gelegenheit erhalte, innert Frist weitere Ergänzungen zum Sachverhalt einzureichen.
U.
Mit Eingabe vom 9. Juli 2015 ergänzten die Beschwerdeführenden den Sachverhalt und reichten eine E-Mail bezüglich der Kontaktdaten der Psychiaterin der Beschwerdeführerin zu den Akten.
Das Bundesverwaltungsgericht zieht in Erwägung:
1.
1.1 Gemäss Art. 31
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA). |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
|
1 | Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
a | la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi; |
b | l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi; |
c | il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi. |
2 | Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24 |
3 | Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni. |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni: |
|
a | del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente; |
b | del Consiglio federale concernenti: |
b1 | la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale, |
b10 | la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie; |
b2 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari, |
b3 | il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita, |
b4 | il divieto di determinate attività secondo la LAIn30, |
b4bis | il divieto di organizzazioni secondo la LAIn, |
b5 | la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia, |
b6 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori, |
b7 | la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici, |
b8 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione, |
b9 | la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato, |
c | del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cbis | del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cquater | del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione; |
cquinquies | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria; |
cter | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria; |
d | della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente; |
e | degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione; |
f | delle commissioni federali; |
g | dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende; |
h | delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione; |
i | delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale. |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 32 Eccezioni - 1 Il ricorso è inammissibile contro: |
|
1 | Il ricorso è inammissibile contro: |
a | le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale pubblico non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale; |
b | le decisioni in materia di diritto di voto dei cittadini nonché di elezioni e votazioni popolari; |
c | le decisioni in materia di salario al merito del personale federale, in quanto non concernano la parità dei sessi; |
d | ... |
e | le decisioni nel settore dell'energia nucleare concernenti: |
e1 | le autorizzazioni di massima per impianti nucleari, |
e2 | l'approvazione del programma di smaltimento, |
e3 | la chiusura di depositi geologici in profondità, |
e4 | la prova dello smaltimento; |
f | le decisioni in materia di rilascio o estensione di concessioni di infrastrutture ferroviarie; |
g | le decisioni dell'autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva; |
h | le decisioni in materia di rilascio di concessioni per case da gioco; |
i | le decisioni in materia di rilascio, modifica o rinnovo della concessione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR); |
j | le decisioni in materia di diritto ai sussidi di una scuola universitaria o di un altro istituto accademico. |
2 | Il ricorso è inoltre inammissibile contro: |
a | le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante opposizione o ricorso dinanzi a un'autorità ai sensi dell'articolo 33 lettere c-f; |
b | le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante ricorso dinanzi a un'autorità cantonale. |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 105 Ricorsi contro le decisioni della SEM - Contro le decisioni della SEM può essere interposto ricorso secondo la legge federale del 17 giugno 2005357 sul Tribunale amministrativo federale. |
[SR 142.31]; Art. 83 Bst. d Ziff. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 83 Eccezioni - Il ricorso è inammissibile contro: |
|
a | le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale; |
b | le decisioni in materia di naturalizzazione ordinaria; |
c | le decisioni in materia di diritto degli stranieri concernenti: |
c1 | l'entrata in Svizzera, |
c2 | i permessi o autorizzazioni al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto, |
c3 | l'ammissione provvisoria, |
c4 | l'espulsione fondata sull'articolo 121 capoverso 2 della Costituzione federale e l'allontanamento, |
c5 | le deroghe alle condizioni d'ammissione, |
c6 | la proroga del permesso per frontalieri, il cambiamento di Cantone, il cambiamento d'impiego del titolare di un permesso per frontalieri, nonché il rilascio di documenti di viaggio a stranieri privi di documenti; |
d | le decisioni in materia d'asilo pronunciate: |
d1 | dal Tribunale amministrativo federale, salvo quelle che concernono persone contro le quali è pendente una domanda d'estradizione presentata dallo Stato che hanno abbandonato in cerca di protezione, |
d2 | da un'autorità cantonale inferiore e concernenti un permesso o un'autorizzazione al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto; |
e | le decisioni concernenti il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente contro membri di autorità o contro agenti della Confederazione; |
f | le decisioni in materia di appalti pubblici se: |
fbis | le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti decisioni secondo l'articolo 32i della legge del 20 marzo 200963 sul trasporto di viaggiatori; |
f1 | non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; sono fatti salvi i ricorsi contro gli appalti del Tribunale amministrativo federale, del Tribunale penale federale, del Tribunale federale dei brevetti, del Ministero pubblico della Confederazione e delle autorità giudiziarie cantonali superiori, o |
f2 | il valore stimato della commessa non raggiunge il valore soglia determinante secondo l'articolo 52 capoverso 1 in combinato disposto con l'allegato 4 numero 2 della legge federale del 21 giugno 201961 sugli appalti pubblici; |
g | le decisioni in materia di rapporti di lavoro di diritto pubblico, in quanto concernano una controversia non patrimoniale, ma non la parità dei sessi; |
h | le decisioni concernenti l'assistenza amministrativa internazionale, eccettuata l'assistenza amministrativa in materia fiscale; |
i | le decisioni in materia di servizio militare, civile o di protezione civile; |
j | le decisioni in materia di approvvigionamento economico del Paese adottate in situazioni di grave penuria; |
k | le decisioni concernenti i sussidi al cui ottenimento la legislazione non conferisce un diritto; |
l | le decisioni concernenti l'imposizione di dazi operata in base alla classificazione tariffaria o al peso delle merci; |
m | le decisioni concernenti il condono o la dilazione del pagamento di tributi; in deroga alla presente disposizione, il ricorso è ammissibile contro le decisioni concernenti il condono dell'imposta federale diretta o dell'imposta cantonale o comunale sul reddito e sull'utile se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o se si tratta per altri motivi di un caso particolarmente importante; |
n | le decisioni in materia di energia nucleare concernenti: |
n1 | l'esigenza di un nulla osta o la modifica di un'autorizzazione o di una decisione, |
n2 | l'approvazione di un piano d'accantonamenti per le spese di smaltimento antecedenti lo spegnimento di un impianto nucleare, |
n3 | i nulla osta; |
o | le decisioni in materia di circolazione stradale concernenti l'omologazione del tipo di veicoli; |
p | le decisioni del Tribunale amministrativo federale in materia di traffico delle telecomunicazioni, radiotelevisione e poste concernenti:68 |
p1 | concessioni oggetto di una pubblica gara, |
p2 | controversie secondo l'articolo 11a della legge del 30 aprile 199769 sulle telecomunicazioni; |
p3 | controversie secondo l'articolo 8 della legge del 17 dicembre 201071 sulle poste; |
q | le decisioni in materia di medicina dei trapianti concernenti: |
q1 | l'iscrizione nella lista d'attesa, |
q2 | l'attribuzione di organi; |
r | le decisioni in materia di assicurazione malattie pronunciate dal Tribunale amministrativo federale in virtù dell'articolo 3472 della legge del 17 giugno 200573 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF); |
s | le decisioni in materia di agricoltura concernenti: |
s1 | ... |
s2 | la delimitazione delle zone nell'ambito del catasto della produzione; |
t | le decisioni concernenti l'esito di esami e di altre valutazioni della capacità, segnatamente nei settori della scuola, della formazione continua e dell'esercizio della professione; |
u | le decisioni in materia di offerte pubbliche di acquisto (art. 125-141 della L del 19 giu. 201577 sull'infrastruttura finanziaria); |
v | le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti divergenze d'opinione tra autorità in materia di assistenza amministrativa o giudiziaria a livello nazionale; |
w | le decisioni in materia di diritto dell'elettricità concernenti l'approvazione dei piani di impianti elettrici a corrente forte e di impianti elettrici a corrente debole e l'espropriazione dei diritti necessari per la costruzione o l'esercizio di siffatti impianti, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; |
x | le decisioni concernenti la concessione di contributi di solidarietà ai sensi della legge federale del 30 settembre 201681 sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981, tranne se si pone una questione di diritto di importanza fondamentale o si tratta di un caso particolarmente importante per altri motivi; |
y | le decisioni pronunciate dal Tribunale amministrativo federale nelle procedure amichevoli per evitare un'imposizione non conforme alla convenzione internazionale applicabile in ambito fiscale; |
z | le decisioni concernenti le autorizzazioni edilizie di impianti eolici d'interesse nazionale secondo l'articolo 71c capoverso 1 lettera b della legge federale del 30 settembre 201684 sull'energia e le autorizzazioni di competenza cantonale a esse necessariamente connesse, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 83 Eccezioni - Il ricorso è inammissibile contro: |
|
a | le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale; |
b | le decisioni in materia di naturalizzazione ordinaria; |
c | le decisioni in materia di diritto degli stranieri concernenti: |
c1 | l'entrata in Svizzera, |
c2 | i permessi o autorizzazioni al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto, |
c3 | l'ammissione provvisoria, |
c4 | l'espulsione fondata sull'articolo 121 capoverso 2 della Costituzione federale e l'allontanamento, |
c5 | le deroghe alle condizioni d'ammissione, |
c6 | la proroga del permesso per frontalieri, il cambiamento di Cantone, il cambiamento d'impiego del titolare di un permesso per frontalieri, nonché il rilascio di documenti di viaggio a stranieri privi di documenti; |
d | le decisioni in materia d'asilo pronunciate: |
d1 | dal Tribunale amministrativo federale, salvo quelle che concernono persone contro le quali è pendente una domanda d'estradizione presentata dallo Stato che hanno abbandonato in cerca di protezione, |
d2 | da un'autorità cantonale inferiore e concernenti un permesso o un'autorizzazione al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto; |
e | le decisioni concernenti il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente contro membri di autorità o contro agenti della Confederazione; |
f | le decisioni in materia di appalti pubblici se: |
fbis | le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti decisioni secondo l'articolo 32i della legge del 20 marzo 200963 sul trasporto di viaggiatori; |
f1 | non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; sono fatti salvi i ricorsi contro gli appalti del Tribunale amministrativo federale, del Tribunale penale federale, del Tribunale federale dei brevetti, del Ministero pubblico della Confederazione e delle autorità giudiziarie cantonali superiori, o |
f2 | il valore stimato della commessa non raggiunge il valore soglia determinante secondo l'articolo 52 capoverso 1 in combinato disposto con l'allegato 4 numero 2 della legge federale del 21 giugno 201961 sugli appalti pubblici; |
g | le decisioni in materia di rapporti di lavoro di diritto pubblico, in quanto concernano una controversia non patrimoniale, ma non la parità dei sessi; |
h | le decisioni concernenti l'assistenza amministrativa internazionale, eccettuata l'assistenza amministrativa in materia fiscale; |
i | le decisioni in materia di servizio militare, civile o di protezione civile; |
j | le decisioni in materia di approvvigionamento economico del Paese adottate in situazioni di grave penuria; |
k | le decisioni concernenti i sussidi al cui ottenimento la legislazione non conferisce un diritto; |
l | le decisioni concernenti l'imposizione di dazi operata in base alla classificazione tariffaria o al peso delle merci; |
m | le decisioni concernenti il condono o la dilazione del pagamento di tributi; in deroga alla presente disposizione, il ricorso è ammissibile contro le decisioni concernenti il condono dell'imposta federale diretta o dell'imposta cantonale o comunale sul reddito e sull'utile se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o se si tratta per altri motivi di un caso particolarmente importante; |
n | le decisioni in materia di energia nucleare concernenti: |
n1 | l'esigenza di un nulla osta o la modifica di un'autorizzazione o di una decisione, |
n2 | l'approvazione di un piano d'accantonamenti per le spese di smaltimento antecedenti lo spegnimento di un impianto nucleare, |
n3 | i nulla osta; |
o | le decisioni in materia di circolazione stradale concernenti l'omologazione del tipo di veicoli; |
p | le decisioni del Tribunale amministrativo federale in materia di traffico delle telecomunicazioni, radiotelevisione e poste concernenti:68 |
p1 | concessioni oggetto di una pubblica gara, |
p2 | controversie secondo l'articolo 11a della legge del 30 aprile 199769 sulle telecomunicazioni; |
p3 | controversie secondo l'articolo 8 della legge del 17 dicembre 201071 sulle poste; |
q | le decisioni in materia di medicina dei trapianti concernenti: |
q1 | l'iscrizione nella lista d'attesa, |
q2 | l'attribuzione di organi; |
r | le decisioni in materia di assicurazione malattie pronunciate dal Tribunale amministrativo federale in virtù dell'articolo 3472 della legge del 17 giugno 200573 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF); |
s | le decisioni in materia di agricoltura concernenti: |
s1 | ... |
s2 | la delimitazione delle zone nell'ambito del catasto della produzione; |
t | le decisioni concernenti l'esito di esami e di altre valutazioni della capacità, segnatamente nei settori della scuola, della formazione continua e dell'esercizio della professione; |
u | le decisioni in materia di offerte pubbliche di acquisto (art. 125-141 della L del 19 giu. 201577 sull'infrastruttura finanziaria); |
v | le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti divergenze d'opinione tra autorità in materia di assistenza amministrativa o giudiziaria a livello nazionale; |
w | le decisioni in materia di diritto dell'elettricità concernenti l'approvazione dei piani di impianti elettrici a corrente forte e di impianti elettrici a corrente debole e l'espropriazione dei diritti necessari per la costruzione o l'esercizio di siffatti impianti, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; |
x | le decisioni concernenti la concessione di contributi di solidarietà ai sensi della legge federale del 30 settembre 201681 sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981, tranne se si pone una questione di diritto di importanza fondamentale o si tratta di un caso particolarmente importante per altri motivi; |
y | le decisioni pronunciate dal Tribunale amministrativo federale nelle procedure amichevoli per evitare un'imposizione non conforme alla convenzione internazionale applicabile in ambito fiscale; |
z | le decisioni concernenti le autorizzazioni edilizie di impianti eolici d'interesse nazionale secondo l'articolo 71c capoverso 1 lettera b della legge federale del 30 settembre 201684 sull'energia e le autorizzazioni di competenza cantonale a esse necessariamente connesse, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale. |
1.2 Das Verfahren richtet sich nach dem VwVG, dem VGG und dem BGG, soweit das AsylG nichts anderes bestimmt (Art. 37
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 37 Principio - La procedura dinanzi al Tribunale amministrativo federale è retta dalla PA56, in quanto la presente legge non disponga altrimenti. |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 6 Norme procedurali - Le procedure sono rette dalla legge federale del 20 dicembre 196811 sulla procedura amministrativa (PA), dalla legge del 17 giugno 200512 sul Tribunale amministrativo federale e dalla legge del 17 giugno 200513 sul Tribunale federale, in quanto la presente legge non preveda altrimenti. |
1.3 Die Beschwerden wurden frist- und formgerecht eingereicht. Die Beschwerdeführenden haben am Verfahren vor der Vorinstanz teilgenommen, sind durch die angefochtenen Verfügungen besonders berührt und haben ein schutzwürdiges Interesse an deren Aufhebung beziehungsweise Änderung. Sie sind daher zur Einreichung der Beschwerden legitimiert, soweit um Gewährung von Asyl und Feststellung der Flüchtlingseigenschaft ersucht wird (Art. 105
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 105 Ricorsi contro le decisioni della SEM - Contro le decisioni della SEM può essere interposto ricorso secondo la legge federale del 17 giugno 2005357 sul Tribunale amministrativo federale. |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 108 Termini di ricorso - 1 Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
|
1 | Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Nella procedura ampliata, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro 30 giorni o, se si tratta di una decisione incidentale, entro dieci giorni dalla notificazione della decisione. |
3 | Il ricorso contro le decisioni di non entrata nel merito e contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a deve essere interposto entro cinque giorni lavorativi dalla notificazione della decisione. |
4 | Il ricorso contro il rifiuto dell'entrata in Svizzera secondo l'articolo 22 capoverso 2 può essere interposto fino al momento della notificazione di una decisione secondo l'articolo 23 capoverso 1. |
5 | La verifica della legalità e dell'adeguatezza dell'assegnazione di un luogo di soggiorno all'aeroporto o in un altro luogo appropriato conformemente all'articolo 22 capoversi 3 e 4 può essere chiesta in qualsiasi momento mediante ricorso. |
6 | Negli altri casi il termine di ricorso è di 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
7 | Gli atti scritti trasmessi per telefax sono considerati consegnati validamente se pervengono tempestivamente al Tribunale amministrativo federale e sono regolarizzati mediante l'invio ulteriore dell'originale firmato, conformemente alle norme dell'articolo 52 capoversi 2 e 3 PA365. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi: |
|
1 | Ha diritto di ricorrere chi: |
a | ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo; |
b | è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e |
c | ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa. |
2 | Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente. |
|
1 | L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente. |
2 | Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi. |
3 | Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso. |
1.4 Der im Widerspruch zu den weiteren Begehren stehende Antrag, es sei festzustellen, dass die angefochtene Verfügung betreffend die Feststellung der Unzumutbarkeit des Wegweisungsvollzugs bereits in Rechtskraft erwachsen ist, ist abzuweisen. So ist die Anordnung der vorläufigen Aufnahme als Folge und Ersatzmassnahme einer undurchführbaren Wegweisung gerade wegen der Anfechtung der Asylverweigerung und Wegweisung nicht in Kraft getreten und die blosse Begründung einer Anordnung (Unzumutbarkeit) vermag dies ohnehin nie zu tun.
2.
Bei den Beschwerdeführenden handelt es sich um die Mitglieder einer Familie (Vater, Mutter und zwei minderjährige Kinder), welche alle im Wesentlichen denselben fluchtauslösenden Sachverhalt geltend machen. Aufgrund des engen persönlichen und sachlichen Zusammenhangs werden die Verfahren antragsgemäss vereinigt und es wird in einem Urteil über die beiden Beschwerden entschieden.
3.
Mit Beschwerde kann im Geltungsbereich des AsylG die Verletzung von Bundesrecht (einschliesslich Missbrauch und Überschreiten des Ermessens) sowie die unrichtige und unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhalts gerügt werden (Art. 106 Abs. 1
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 106 Motivi di ricorso - 1 Il ricorrente può far valere: |
|
1 | Il ricorrente può far valere: |
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti. |
c | ... |
2 | Rimangono salvi gli articoli 27 capoverso 3 e 68 capoverso 2.359 |
4.
In den beiden Beschwerden werden verschiedene formelle Rügen erhoben, welche vorab zu beurteilen sind, da sie allenfalls geeignet wären, eine Kassation der vorinstanzlichen Verfügungen zu bewirken. Die Beschwerdeführenden rügen zur Hauptsache eine Verletzung des rechtlichen Gehörs sowie der Pflicht zur vollständigen und richtigen Abklärung des rechtserheblichen Sachverhalts.
4.1
4.1.1 Die Beschwerdeführenden rügen in beiden Beschwerden die Verletzung des Akteneinsichtsrechts. In der Beschwerde der Beschwerdeführerin und der Kinder wird die Einsicht in den internen VA-Antrag beantragt. In der Beschwerde des Beschwerdeführers wurde die vollumfängliche Einsicht in diverse Akten beantragte, darunter auch den internen VA-Antrag.
4.1.2 Der Anspruch auf rechtliches Gehör (Art. 29
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 29 - La parte ha il diritto d'essere sentita. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
|
1 | In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
2 | Le parti hanno diritto d'essere sentite. |
3 | Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 26 - 1 Nella sua causa, la parte o il suo rappresentante ha il diritto di esaminare alla sede dell'autorità che decide o d'una autorità cantonale, designata da questa, gli atti seguenti: |
|
1 | Nella sua causa, la parte o il suo rappresentante ha il diritto di esaminare alla sede dell'autorità che decide o d'una autorità cantonale, designata da questa, gli atti seguenti: |
a | le memorie delle parti e le osservazioni delle autorità; |
b | tutti gli atti adoperati come mezzi di prova; |
c | le copie delle decisioni notificate. |
1bis | Se la parte o il suo rappresentante vi acconsente, l'autorità può notificare per via elettronica gli atti da esaminare.64 |
2 | L'autorità che decide può riscuotere una tassa per l'esame degli atti d'una causa definita; il Consiglio federale stabilisce la tariffa delle tasse. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 26 - 1 Nella sua causa, la parte o il suo rappresentante ha il diritto di esaminare alla sede dell'autorità che decide o d'una autorità cantonale, designata da questa, gli atti seguenti: |
|
1 | Nella sua causa, la parte o il suo rappresentante ha il diritto di esaminare alla sede dell'autorità che decide o d'una autorità cantonale, designata da questa, gli atti seguenti: |
a | le memorie delle parti e le osservazioni delle autorità; |
b | tutti gli atti adoperati come mezzi di prova; |
c | le copie delle decisioni notificate. |
1bis | Se la parte o il suo rappresentante vi acconsente, l'autorità può notificare per via elettronica gli atti da esaminare.64 |
2 | L'autorità che decide può riscuotere una tassa per l'esame degli atti d'una causa definita; il Consiglio federale stabilisce la tariffa delle tasse. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 27 - 1 L'autorità può negare l'esame degli atti solamente se: |
|
1 | L'autorità può negare l'esame degli atti solamente se: |
a | un interesse pubblico importante della Confederazione o del Cantone, in particolare la sicurezza interna o esterna della Confederazione, esiga l'osservanza del segreto; |
b | un interesse privato importante, in particolare d'una controparte, esiga l'osservanza del segreto; |
c | l'interesse di un'inchiesta ufficiale in corso lo esiga. |
2 | Il diniego d'esame dev'essere ristretto agli atti soggetti a segreto. |
3 | A una parte non può essere negato l'esame delle sue memorie, dei documenti da essa prodotti come mezzi di prova e delle decisioni notificatele; l'esame dei processi verbali delle sue dichiarazioni le può essere negato soltanto fino alla chiusura dell'inchiesta. |
4.1.3 Die Gesuche um Akteneinsicht wurden mit Zwischenverfügungen vom 3. Oktober 2013 und vom 20. März 2015 bereits beurteilt. Die Einsicht in den internen Antrag um vorläufige Aufnahme wurde dabei jeweils aufgrund der zutreffenden Qualifikation der Akte als intern verweigert. Dies gilt auch für die Akten B4/1, B15/10, B19/1, B24/1, B26/2 B27/1. Die Akten B3/2 B17/4, B20/2 und B21/1 wurden als bekannte Akten qualifiziert und dem Beschwerdeführer ergänzend zugestellt. Bezüglich der Nicht-Gewährung der Akteneinsicht in die Akte B23/10 (vgl. Bst. K, wobei nicht klar war, wie das SEM zu diesen Akten gelangt war) wurde eine Verletzung des rechtlichen Gehörs festgestellt. Diese Verletzung ist jedoch als geheilt zu erachten, da der Verfahrensschritt mit der nachträglichen Zustellung nachgeholt wurde und der Beschwerdeführer Gelegenheit zur Stellungnahme erhielt, die Verletzung nicht als schwerwiegend bezeichnet werden kann und die Überprüfungsbefugnis des Bundesverwaltungsgerichts in dieser Frage nicht eingeschränkt ist.
4.1.4 Bezüglich der gerügten Aktenführungspflicht kann keine Verletzung festgestellt werden. Zwar sind tatsächlich lediglich die eingereichten Fotos der Demonstrationen im Beweismittelumschlag enthalten. Die übrigen eingereichten Beweismittel wurden von der Vorinstanz jedoch korrekt im Dossier abgelegt, was auch aus deren detaillierten Aufzählung in der angefochtenen Verfügung des Beschwerdeführers ersichtlich ist.
4.2
4.2.1 In den Beschwerden wird jeweils gerügt, die Vorinstanz habe wesentliche Elemente in den Verfügungen nicht berücksichtigt und dadurch die Begründungspflicht verletzt. So wird vorgebracht, das Vorbringen, die Beschwerdeführerin sei kurdischer Ethnie und bis vor einigen Jahren Maktumin gewesen, sei nicht berücksichtigt worden. In seiner Beschwerde wird zur Hauptsache gerügt, das SEM habe die Ausreise und die Anwesenheit von Familienangehörigen in der Schweiz, seinen Militärdienst, den vorgebrachten Schuss der syrischen Behörden auf ihn sowie deren Besuch bei ihm zu Hause, sein Verstecken nach dem zweiten Besuch und seine genaue Tätigkeit bei der YPG nicht gewürdigt. Zudem seien bei allen Beschwerdeführenden die gesundheitlichen Probleme und insbesondere seine Traumatisierung und die damit verursachten Erinnerungslücken und seine Suizidgefährdung nicht erwähnt und somit nicht gewürdigt worden.
4.2.2 Mit dem Gehörsanspruch korreliert die Pflicht der Behörden, die Vorbringen tatsächlich zu hören, ernsthaft zu prüfen und in ihrer Entscheidfindung angemessen zu berücksichtigen. Das gilt für alle form- und fristgerechten Äusserungen, Eingaben und Anträge, die zur Klärung der konkreten Streitfrage geeignet und erforderlich erscheinen. Die Begründung muss so abgefasst sein, dass der oder die Betroffene den Entscheid gegebenenfalls sachgerecht anfechten kann. Sie muss kurz die wesentlichen Überlegungen nennen, von denen sich die Behörde hat leiten lassen und auf die sie ihren Entscheid stützt. Nicht erforderlich ist, dass sich die Begründung mit allen Parteistandpunkten einlässlich auseinandersetzt und jedes einzelne Vorbringen ausdrücklich widerlegt. Somit darf die Vorinstanz sich bei der Begründung der Verfügung auf die für den Entscheid wesentlichen Gesichtspunkte beschränken und ist nicht gehalten, sich ausdrücklich mit jeder tatbeständlichen Behauptung auseinander zu setzen (vgl. BGE 136 I 184 E. 2.2.1, 126 I 97 E. 2.b).
4.2.3 Das Bundesverwaltungsgericht kann vorliegend keine Verletzung der Begründungspflicht feststellen. Zwar trifft es zu, dass die Vorinstanz die genannten Elemente nicht ausdrücklich in der Verfügung erwähnt hat. Dabei handelt es sich aber um unwesentliche oder nebensächliche Vorbringen. Illustrativ kann diesbezüglich die nicht erwähnte kurdische Ethnie der Beschwerdeführerin genannt werden. Jene kann in anderen Verfahren - beispielsweise bereits im Verfahren des Beschwerdeführers - zwar als relevant erscheinen. In den Schilderungen der Beschwerdeführerin rückte dies nie in den Fokus der Vorbringen, weshalb auf eine explizite Nennung verzichtet werden konnte. Dasselbe gilt unter anderem auch für den längst vergangenen Militärdienst des Beschwerdeführers, auf welchen er in der Begründung seines Asylgesuchs nicht weiter eingegangen ist. Es ist an dieser Stelle ergänzend auf die Mitwirkungspflicht im Sinne von Art. 8
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 8 Obbligo di collaborare - 1 Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare: |
|
1 | Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare: |
a | dichiarare le sue generalità; |
b | consegnare i documenti di viaggio e d'identità; |
c | indicare, in occasione dell'audizione, le ragioni della sua domanda d'asilo; |
d | designare in modo completo eventuali mezzi di prova e fornirli immediatamente oppure adoperarsi per procurarseli entro un termine adeguato, sempre che sia ragionevole esigerlo; |
e | collaborare al rilevamento dei dati biometrici; |
f | sottoporsi a un esame medico ordinato dalla SEM (art. 26a). |
2 | Si può esigere dal richiedente che faccia tradurre in una lingua ufficiale svizzera i documenti redatti in una lingua straniera. |
3 | Nel corso del procedimento, il richiedente che soggiorna in Svizzera deve tenersi a disposizione delle autorità federali e cantonali. Deve comunicare immediatamente alle autorità del Cantone o del Comune (autorità cantonale) competenti secondo il diritto cantonale il suo indirizzo e ogni mutamento dello stesso. |
3bis | Il richiedente che senza un valido motivo viola il suo obbligo di collaborare o non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo per più di 20 giorni rinuncia di fatto alla continuazione del procedimento. Lo stesso vale per il richiedente che senza un valido motivo non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo in un centro della Confederazione per più di cinque giorni. La domanda è stralciata in entrambi i casi senza formalità. Una nuova domanda può essere presentata al più presto dopo tre anni. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 195121 sullo statuto dei rifugiati.22 |
4 | In caso di decisione esecutiva d'allontanamento, il richiedente è tenuto a collaborare all'ottenimento di documenti di viaggio validi. |
4.2.4 Bezüglich der Begründung der Unzumutbarkeit ist vollständigkeitshalber auf die alternative Natur der drei Bedingungen für einen Verzicht auf den Vollzug der Wegweisung (Unzulässigkeit, Unzumutbarkeit, Unmöglichkeit) zu verweisen. Sobald eine von ihnen erfüllt ist, ist der Vollzug der Wegweisung als undurchführbar zu betrachten und die weitere Anwesenheit in der Schweiz gemäss den Bestimmungen über die vorläufige Aufnahme zu regeln (BVGE 2009/51 E. 5.4). Falls die Bedingungen für eine vorläufige Aufnahme bereits aus einem Grund erfüllt sind, ist das SEM nicht verpflichtet, alle zusätzlichen Gründe, welche ebenfalls gegen einen Wegweisungsvollzug sprechen, weiter zu prüfen, zumal im Falle einer aufgrund einer Lageveränderung beabsichtigten Aufhebung der vorläufigen Aufnahme allemal zu prüfen wäre, ob individuelle, in den persönlichen Vorbringen des Asylsuchenden liegende Gründe einem Vollzug (weiterhin) entgegenstünden. Somit ist auch diesbezüglich keine Verletzung des rechtlichen Gehörs ersichtlich.
4.3
4.3.1 Die Beschwerdeführenden rügen in ihren Beschwerden weiter, das SEM habe den Sachverhalt ungenügend respektive unvollständig abgeklärt. So habe die Vorinstanz die genaueren Fluchtumstände der Beschwerdeführerin sowie die Militärdienstpflicht des Beschwerdeführers nicht genauer abgeklärt. Weiter habe das SEM die gesundheitliche Situation des Beschwerdeführers - insbesondere in Bezug auf den Einfluss eines erhöhten (...) auf die Denkfähigkeit - ungenügend abgeklärt und das Dossier seiner Familienangehörigen nicht beigezogen. Zudem sei die zumutbare Anhörungsdauer beim Beschwerdeführer mit sechs Stunden 15 Minuten überschritten worden.
4.3.2 Gemäss Art. 6
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 6 Norme procedurali - Le procedure sono rette dalla legge federale del 20 dicembre 196811 sulla procedura amministrativa (PA), dalla legge del 17 giugno 200512 sul Tribunale amministrativo federale e dalla legge del 17 giugno 200513 sul Tribunale federale, in quanto la presente legge non preveda altrimenti. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 12 - L'autorità accerta d'ufficio i fatti e si serve, se necessario, dei seguenti mezzi di prova: |
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a | documenti; |
b | informazioni delle parti; |
c | informazioni o testimonianze di terzi; |
d | sopralluoghi; |
e | perizie. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
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a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 106 Motivi di ricorso - 1 Il ricorrente può far valere: |
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1 | Il ricorrente può far valere: |
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti. |
c | ... |
2 | Rimangono salvi gli articoli 27 capoverso 3 e 68 capoverso 2.359 |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
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a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 8 Obbligo di collaborare - 1 Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare: |
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1 | Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare: |
a | dichiarare le sue generalità; |
b | consegnare i documenti di viaggio e d'identità; |
c | indicare, in occasione dell'audizione, le ragioni della sua domanda d'asilo; |
d | designare in modo completo eventuali mezzi di prova e fornirli immediatamente oppure adoperarsi per procurarseli entro un termine adeguato, sempre che sia ragionevole esigerlo; |
e | collaborare al rilevamento dei dati biometrici; |
f | sottoporsi a un esame medico ordinato dalla SEM (art. 26a). |
2 | Si può esigere dal richiedente che faccia tradurre in una lingua ufficiale svizzera i documenti redatti in una lingua straniera. |
3 | Nel corso del procedimento, il richiedente che soggiorna in Svizzera deve tenersi a disposizione delle autorità federali e cantonali. Deve comunicare immediatamente alle autorità del Cantone o del Comune (autorità cantonale) competenti secondo il diritto cantonale il suo indirizzo e ogni mutamento dello stesso. |
3bis | Il richiedente che senza un valido motivo viola il suo obbligo di collaborare o non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo per più di 20 giorni rinuncia di fatto alla continuazione del procedimento. Lo stesso vale per il richiedente che senza un valido motivo non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo in un centro della Confederazione per più di cinque giorni. La domanda è stralciata in entrambi i casi senza formalità. Una nuova domanda può essere presentata al più presto dopo tre anni. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 195121 sullo statuto dei rifugiati.22 |
4 | In caso di decisione esecutiva d'allontanamento, il richiedente è tenuto a collaborare all'ottenimento di documenti di viaggio validi. |
4.3.3 Die von den Beschwerdeführenden genannten Elemente wurden vom SEM tatsächlich nicht explizit in der Verfügung gewürdigt. Jedoch wurden diese auch von den Beschwerdeführenden, welche überdies auch die Substanziierungslast tragen, im vorinstanzlichen Verfahren nicht weiter erläutert. So basieren auch ihre zentralen Asylvorbringen nicht auf diesen Elementen, weshalb die Vorinstanz nicht von sich aus davon ausgehen musste, dass diese für die Beurteilung der Asylgesuche von zentraler Bedeutung sind und deshalb näherer Abklärung bedurften. Darüber hinaus war das SEM sich der gesundheitlichen Situation des Beschwerdeführers durch die in den Akten befindlichen ärztlichen Berichte offenbar bewusst und auch die Existenz der Familienangehörigen war mit der Aufnahme des Beschwerdeführers ins gleiche N-Dossier seiner Familie offenkundig. Inwiefern in diesem Zusammenhang mit der Bezeichnung der Asylakten des Beschwerdeführers als B-Akten prozessuale Vorschriften verletzt sein könnten, ist nicht ersichtlich und wird von ihm auch nicht begründet. Die Anhörung von etwas mehr als sechs Stunden mit drei kleineren Pausen unter Einschluss der Rückübersetzung ist in Berücksichtigung des Gesundheitszustandes des Beschwerdeführers zwar als eher lang zu bezeichnen. Jedoch veranlasst diese Dauer das Bundesverwaltungsgericht nicht dazu, deshalb eine unrichtige oder unvollständige Abklärung des Sachverhalts festzustellen. Demnach sind den Akten keine Hinweise zu entnehmen, wonach die Vorinstanz den Sachverhalt ungenügend festgestellt beziehungsweise sich mit diesem nicht auseinandergesetzt hätte.
4.4 Die weiteren Ausführungen bezüglich des unvollständigen Erstellens des Sachverhalts sowie der Verletzung des Gehörsanspruchs richten sich nicht gegen die Sachverhaltsfeststellungen der Vorinstanz und das dazugehörige Verfahren, sondern gegen die ihr zugrundliegende Beweiswürdigung und die rechtliche Würdigung der Vorbringen. Darauf ist nachfolgend in der Erwägung zur Glaubhaftigkeit einzugehen. So kommt das Bundesverwaltungsgericht zum Schluss, dass in beiden vorinstanzlichen Verfahren - mit Ausnahme der Verletzung der Akteneinsicht, welche zwar als geheilt erachtet, der aber im Kostenpunkt Rechnung zu tragen ist - ansonsten keine Verletzung der Verfahrensgarantie festgestellt werden können. Das Verfahren wurde mit genügender Sorgfalt geführt. Der Rückweisungsantrag ist abzuweisen. Mit der Abweisung des Rückweisungsantrages sind auch sämtliche Beweisanträge (u.a. weitere Anhörung der Beschwerdeführerin und des Beschwerdeführers, Durchführung einer Botschaftsabklärung) abgewiesen.
5.
5.1 Gemäss Art. 2 Abs. 1
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 2 Asilo - 1 La Svizzera, su domanda, accorda asilo ai rifugiati secondo le disposizioni della presente legge. |
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1 | La Svizzera, su domanda, accorda asilo ai rifugiati secondo le disposizioni della presente legge. |
2 | L'asilo comprende la protezione e lo statuto accordati a persone in Svizzera in ragione della loro qualità di rifugiati. Esso comprende il diritto di risiedere in Svizzera. |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |
5.2 Wer um Asyl nachsucht, muss die Flüchtlingseigenschaft nachweisen oder zumindest glaubhaft machen. Diese ist glaubhaft gemacht, wenn die Behörde ihr Vorhandensein mit überwiegender Wahrscheinlichkeit für gegeben hält. Unglaubhaft sind insbesondere Vorbringen, die in wesentlichen Punkten zu wenig begründet oder in sich widersprüchlich sind, den Tatsachen nicht entsprechen oder massgeblich auf gefälschte oder verfälschte Beweismittel abgestützt werden (Art. 7
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
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1 | Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
2 | La qualità di rifugiato è resa verosimile se l'autorità la ritiene data con una probabilità preponderante. |
3 | Sono inverosimili in particolare le allegazioni che su punti importanti sono troppo poco fondate o contraddittorie, non corrispondono ai fatti o si basano in modo determinante su mezzi di prova falsi o falsificati. |
6.
6.1 Zur Begründung der Verfügung der Beschwerdeführerin und der beiden Kinder führte das BFM im Wesentlichen aus, syrische Behörden würden bekanntlich energisch gegen Personen sowie deren Angehörige vorgehen, falls sie diese als Bedrohung wahrnehmen würden oder sich unkooperativ verhielten. Das beschriebene Verhalten der Polizisten entbehre jeglicher Logik. Es sei nicht nachvollziehbar und erfahrungswidrig, dass sich die Polizei nach zweimaligem erfolglosem Besuch zufrieden geben und nicht auf Informationen bezüglich des Aufenthalts des Ehemannes beharren würde. Es bestünden erhebliche Zweifel, dass die Beschwerdeführerin jemals Kontakt mit den syrischen Behörden gehabt habe. Hätte sich der Ehemann tatsächlich an oppositionellen Aktivitäten beteiligt, könne davon ausgegangen werden, dass dieser sie darüber in Kenntnis gesetzt hätte, zumal er durch solche Tätigkeiten seine nächsten Angehörigen möglichen Repressalien ausgesetzt hätte. Weiter sei es nicht nachvollziehbar, dass sie, obwohl sie in Kontakt mit dem Ehemann stehe, nicht wisse, weshalb dieser gesucht werde, wo er sich in Syrien über die gesamte Zeit aufgehalten habe und wann er letztlich selbst aus Syrien ausgereist sei. Zudem habe sie sich widersprüchlich und ausweichend geäussert. So sei sie nicht in der Lage gewesen, widerspruchsfrei zu erklären, ob ihr Ehemann nur vereinzelt oder oft an Demonstrationen teilgenommen habe oder ob ihr der Aufenthaltsort des Ehemannes, während der polizeilichen Suche nach ihm, bekannt gewesen sei. Dem Vorhalt dieser Widersprüche sei sie nur mit Ausflüchten begegnet. Weiter seien ihre Ausführungen zum genauen Ablauf der beiden Besuche der Polizei sowie zum Verbleib ihres Ehemannes und den Gründen für das Interesse der Polizei an ihm mutmassend, stereotyp und mager ausgefallen. Ausserdem seien ihre Schilderungen frei von jeglichen Details und liessen keine - zu erwartende - gedankliche und emotionale Auseinandersetzung mit dem angeblich Erlebten erkennen. Sie habe nicht den Eindruck vermitteln können, dass sie die Ereignisse tatsächlich erlebt habe. Auch ihre Aussagen bezüglich der Ausreise aus Syrien verdeutlichten, dass ihr eine begründete Furcht vor einer Verfolgung in ihrem Heimatland nicht geglaubt werden könne. Die einzelnen Organe des staatlichen Sicherheitsapparats seien in Syrien überall gegenwärtig. Wäre die syrische Polizei tatsächlich in irgendeiner Form an der Beschwerdeführerin oder ihrem Ehemann interessiert oder hätte sie eine allfällige Reflexverfolgung zu befürchten, wäre ihre legale Ausreise undenkbar gewesen. Somit hielten die Vorbringen den Anforderungen an die Glaubhaftigkeit nicht stand. Weitere Vorbringen seien auf die Asylrelevanz zu prüfen. Aus ihren Aussagen würden sich keine Hinweise
finden, dass die im Rahmen von Krieg oder Situationen allgemeiner Gewalt erlittenen Nachteile eine Verfolgung im Sinne des Asylgesetzes darstellten, da sie nicht auf der Absicht beruhen würden, die Beschwerdeführenden aus einem der in Art. 3
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |
6.2 In der Beschwerde der Beschwerdeführerin und der Kinder wird dem im Wesentlichen entgegnet, das BFM sei fälschlicherweise von der Unglaubhaftigkeit ihrer Vorbringen ausgegangen. Bezüglich des von ihr beschriebenen Handelns der Polizisten sei festzuhalten, dass das BFM die Unglaubhaftigkeit mit dem unlogischen Verhalten von Drittpersonen begründe. Es entbehre nicht der allgemeinen Logik, dass die Behörden den Ehemann gesucht hätten, und ausserdem sei es nicht ihnen anzulasten, wie sich die syrischen Behörden verhielten. Vielmehr unterstreiche es die Glaubhaftigkeit der Vorbringen, dass sie die Ereignisse so dargestellt habe, wie sie sich wirklich zugetragen hätten. Es sei auch glaubhaft geschildert worden, dass die syrischen Behörden beim zweiten Mal intensiv darauf bestanden hätten, dass sie die Telefonnummer ihres Ehemannes herausrücke. Sie habe keine weiteren Informationen über die Suche nach ihr und ihrem Ehemann, da sie geflüchtet sei. Auch bezüglich der oppositionellen Tätigkeiten des Ehemanns begründe das die Vorinstanz die Unglaubhaftigkeit mit Fragen Dritter. Ihr Ehemann habe seine Teilnahme an Demonstrationen vorerst negiert, dann minimiert und letztlich auf ausdrückliche Anfrage hin ansatzweise geschildert. Sie habe nicht mehr weiter mit ihrem Ehemann über dessen Aktivitäten sprechen wollen. Sie habe glaubhaft geschildert, dass ihre Sorge in erster Linie ihrer Sicherheit und derjenigen der Kinder gegolten habe. Für die konkreten Aktivitäten des Ehemannes habe sie sich nicht interessiert. Sie habe sich dadurch einen gewissen Schutz erhofft. Das anfängliche Verheimlichen der Teilnahme an den Demonstrationen und der Umstand, dass die Polizei nach dem Ehemann gesucht habe, habe ihr genügt, um zu beurteilen, dass sie und die Kinder konkret gefährdet gewesen seien, weshalb sie geflüchtet seien. Unter diesen Umständen hätten die detaillierten Aktivitäten des Ehemanns im Zusammenhang mit den wenigen Kontaktmöglichkeiten keine grosse Bedeutung mehr gehabt. Weiter seien ihre Angaben auch nicht widersprüchlich und unsubstanziiert gewesen. Sie habe wiederholt dargelegt, dass sie nicht definitiv wisse, weshalb ihr Ehemann gesucht worden sei. Daraus könne nichts zu ihren Ungunsten abgeleitet werden. Es könne ihr nicht vorgeworfen werden, widersprüchliche Aussagen betreffend die Anzahl der Demonstrationsteilnahmen des Ehemannes gemacht zu haben. Sodann habe das BFM pauschale und oberflächliche Behauptungen betreffend weitere Widersprüche sowie angeblich mutmassende, stereotype und magere Aussagen gemacht. Es habe diesbezüglich pauschal auf insgesamt sechs Seiten des Anhörungsprotokolls verwiesen, ohne einzelne Aussagen und Fragen genau zu würdigen. So sei es denn auch nicht nachvollziehbar, inwiefern
der genaue Verbleib des Ehemannes nach ihrer Flucht von Bedeutung sein solle, zumal sie grosse Mühe gehabt habe, überhaupt Neuigkeiten von ihm zu erfahren. Ferner habe das BFM nicht begründet, inwiefern sie unglaubhafte Aussagen betreffend die beiden Besuche der Polizei gemacht habe. So sei sie beispielsweise bei der Befragung nicht konkret gefragt worden, bei welchem der beiden Besuche der Polizei sie nicht gewusst habe, wo sich der Ehemann aufhalte. Sie habe ausführliche Aussagen über die erlittene Verfolgung gemacht. Ausserdem leide sie unter gesundheitlichen Problemen. Sie habe in einer von ihr zu erwartenden und der Situation angemessenen Emotionalität gesprochen. Seit den fluchtauslösenden Ereignissen sei über ein Jahr und acht Monate vergangen, bis sie sich in der Anhörung ausführlich zu den Problemen habe äussern können. Ihre Ausführungen seien somit gedanklich und emotional so ausgeprägt, wie es von ihr - als Analphabetin - erwartet werden könne. Obwohl die Behörden die Gründe für die Suche nie ausdrücklich mitgeteilt hätten, sei davon auszugehen, dass die Suche wegen der Demonstrationsteilnahmen beziehungsweise wegen der Verweigerung des Militärdiensts beziehungsweise wegen der Kombination der beiden Gründe erfolgt und somit politischer und ethnischer Natur sei. Die Weigerung, in den Militärdienst eingezogen zu werden, stelle einen Ausdruck einer politischen Gesinnung dar. Sie litten deshalb unter einer asylrelevanten Reflexverfolgung und sie hätten befürchten müssen, im Falle eines weiteren Besuchs der syrischen Behörden selber festgenommen oder anderweitig verfolgt zu werden. Die Behörden hätten keine Aufforderungsbelege für den Militärdienst mehr abgegeben, sondern die Verwandten zwecks Druckausübung zur Auslieferung der Militärdienstpflichtigen verfolgt. Somit hätten sie bei Verbleib in Syrien selber mit einer Verhaftung beziehungsweise Entführung oder Tötung rechnen müssen. Sie seien bereits durch das syrische Regime bedroht worden, weshalb sie aufgrund der immer fortschreitenden Stärkung und der brutalen Vorgehensweise des syrischen Regimes im Fall einer Rückkehr nach Syrien einer asylrelevanten Verfolgung ausgesetzt wären. Die Vorinstanz weigere sich standhaft, die Gefährdungslage von auszuschaffenden, abgewiesenen Asylsuchenden anzuerkennen. Die illegale Ausreise, das Stellen eines Asylantrags sowie der langjährige Auslandsaufenthalt würden vom syrischen Staat unabhängig von einer oppositionellen Haltung des Einzelnen als Ausdruck regimefeindlicher Gesinnung aufgefasst, weshalb den abgewiesenen Asylgesuchstellenden Folter und andere unmenschliche Behandlungen drohten. Der alleinige Status eines abgewiesenen Asylbewerbers reiche, um bei der Rückreise nach Syrien ins Visier der
Behörden zu geraten. Die oppositionellen Tätigkeiten des Ehemannes seien den syrischen Behörden bekannt. Die Familie befinde sich daher auf einer der Listen des Geheimdiensts, weshalb sie im Fall der Rückkehr nach Syrien am Flughafen identifiziert, danach der zuständigen Geheimdienststelle übergeben und asylrelevant verfolgt würden.
6.3 Zur Begründung der Verfügung des Beschwerdeführers führte das SEM im Wesentlichen aus, bezüglich der Demonstrationsteilnahmen und der daraus folgenden Konsequenzen hätten sich zahlreiche zeitliche Unstimmigkeiten ergeben. Anlässlich der Befragung habe er gesagt, dass er immer, wenn er frei gehabt habe, an Demonstrationen teilgenommen habe. Die erste Teilnahme sei vor dem Newroz-Fest 2011, die letzte kurz vor seiner Ausreise gewesen. Dies habe er auch zu Beginn der Anhörung wiederholt. Später habe er in der Anhörung erklärt, dass die erste Demonstrationsteilnahme im Frühling 2011 gewesen sei und er sich an das letzte Mal nicht erinnern könne, dies jedoch vor der Aufforderung des Kadermitglieds der YPG Ende 2011 gewesen sei. Damit widerspreche er seinen Aussagen, dass er bis zur Ausreise an Demonstrationen teilgenommen habe. Zwar habe er kurz vor Ende ausgesagt, dass er auch während des Verstecktseins an Demonstrationen teilgenommen habe. Aufgrund der eingereichten Fotos sei zwar belegt, dass er an Demonstrationen teilgenommen habe, jedoch könnten diese aufgrund der Widersprüche zeitlich nicht eingeordnet werden. Auch die Antworten zu den Aufenthaltsorten seien von erheblichen Widersprüchen geprägt. Zunächst habe er ausgesagt, bis zur eigenen Ausreise zu Hause gelebt zu haben, später habe er sich leicht korrigiert, indem er ausgesagt habe, er habe sich nach der Ausreise der Familie ein bis zwei Monate versteckt und sei danach zurück ins Haus, wo er bis zur Ausreise geblieben sei. Schliesslich habe er sich zu einem späteren Zeitpunkt korrigiert und gesagt, er sei gar nicht mehr nach Hause zurückgekehrt. Nachgefragt, wo er nach dem Verstecken im Dorf gewesen sei, habe er zunächst angegeben, sich bei den PKK-Leuten (recte: YPG, gilt für nachfolgende Erwähnungen) versteckt zu haben, dann gesagt, er sei in Istanbul gewesen, und schliesslich nach Wiederholung der Frage gesagt, er habe zu Hause im Ort für die YPG als Wächter gearbeitet. Die YPG habe ihn wiederum vor den syrischen Sicherheitskräften beschützt. Diese Widersprüchlichkeiten habe er auch in der Anhörung wiederholt. Zunächst habe er erklärt, am 16. September 2012 mit einem Schlepper in die Türkei gegangen zu sein. Später habe er ausgeführt, er sei zur YPG gegangen, wo er bis zur besagten Aufforderung des Kadermitglieds geblieben sei, und habe sich dann in einem Dorf versteckt. Später habe er gesagt, bis zur Ausreise im Heimatort bei der Untergruppe der YPG geblieben zu sein, er aber sein Versteck immer gewechselt habe. Schliesslich habe er noch angefügt, sich auch bei Verwandten versteckt haben zu können. Auch bei der Darstellung der Suchen nach ihm habe er sich in Widersprüche verstrickt. Bezüglich des Zeitpunkts der beiden Suchen nach ihm habe
er in der Befragung geantwortet, dass er diesen nicht wisse respektive dies Ende 2011 gewesen sein müsse. Er wisse auch nicht mehr, wann er das Haus verlassen habe, und habe sich einen Monat bis 45 Tage in einem Dorf, von welchem er den Namen nicht kenne, versteckt. In der Anhörung habe er gesagt, dass beim ersten Mal seine Frau zu Hause gewesen und gewarnt worden sei. Beim zweiten Mal sei er da gewesen und sei von den Sicherheitsleuten gewarnt worden. Als er sie habe ignorieren wollen, hätten sie auf ihn geschossen. Er sei daraufhin abgehauen und zur YPG gegangen. Später habe er gesagt, dass er bei beiden Besuchen der Sicherheitskräfte auf dem Markt gewesen sei. Erst nach dem zweiten Besuch habe er das Zuhause verlassen und habe einen bis eineinhalb Monate in einem Dorf gelebt. Wiederum später habe er gesagt, dass er insgesamt drei Mal gesucht worden sei, nämlich zwei Mal zu Hause, und einmal sei er unterwegs angehalten worden. Auch zur Anhörung der Beschwerdeführerin hätten sich Widersprüche ergeben. Gemäss ihren Aussagen sei er nach dem ersten Besuch der Sicherheitsleute nicht mehr nach Hause gekommen. Er habe aber gesagt, dass er nach dem ersten Besuch zu Hause geblieben sei. Auf die Aussage der Ehefrau angesprochen, habe er erwidert, dass dies nicht stimme. Ferner würden sich Zweifel bezüglich des Kadermitglieds der YPG ergeben. Erst habe er geschildert, dass dieser ihm Schutz zugesagt habe, ihn dann aber zu kriminellen Tätigkeiten habe anstiften wollen, weshalb er geflohen sei. Später habe er gesagt, dass er zu einer anderen Gruppe der YPG gegangen sei, die gegen das Kadermitglied gewesen sei, und er sich dort versteckt habe. Wiederum später habe er erklärt, dass er sich zunächst in einem Dorf versteckt habe, bevor er sich der anderen Gruppe angeschlossen habe. An den Namen der Gruppe könne er sich aber nicht erinnern. Auffällig sei, dass seine Antwort die entsprechende Frage häufig nicht beantwortet habe, er aber immer wieder betont habe, am 15. September 2012 ausgereist zu sein. Bezeichnenderweise habe er auf die Frage, weshalb er erst dann ausgereist sei, zur Antwort gegeben, er habe kein Geld gehabt und erst welches sammeln müssen, in der Zwischenzeit habe er aber nichts Spezielles gemacht. Dies lasse vermuten, dass er sämtliche Ereignisse, die nach dem angeblichen Verstecken im Dorf stattgefunden hätten, nicht in der geschilderten Art erlebt habe, sondern sich auf eine konstruierte Asylbegründung stütze. Neben diesen Widersprüchen sei auch festzustellen, dass seine Erklärung, wie die Behörden ihn identifiziert hätten, stereotyp ausgefallen sei, indem er gesagt habe, dass die Behörden alles über jeden Bürger wüssten, sein Dorf klein sei und er vielleicht während einer Demonstration
aufgenommen worden sei. Es vermöge jedoch angesichts der Behördenbesuche zu erstaunen, dass er nicht mitgenommen worden wäre. Er habe zudem gesagt, dass er die Behörden sehr gut kennen würde, sie ihn im Laden besucht hätten und von ihm zum Kaffee eingeladen worden seien. Dies unterstütze die Einschätzung, dass er nicht im Visier der syrischen Behörden gestanden habe, da sie ihn sehr leicht hätten verhaften können. Zudem habe er auch nach vielen Fragen zu der Anhaltung nach der Demonstration, an deren Zeitpunkt er sich nicht erinnern könne, unklare Aussagen gemacht. Da er Syrien im September 2012 verlassen habe, müssten die Behörden ihn im Juli/August 2012 gewarnt haben, was jedoch nicht geglaubt werden könne, da er zu diesem Zeitpunkt sich versteckt oder als Wächter gearbeitet habe. Zusammenfassend sei festzustellen, dass es ihm nicht gelungen sei, eine begründete Furcht vor einer künftigen Verfolgung glaubhaft zu machen. Trotz Anerkennung seiner persönlichen schwierigen gesundheitlichen Situation und damit allenfalls einhergehenden Erinnerungslücken bezüglich Daten und Zeitdauern sei vorliegend festzustellen, dass seine Schilderungen zur Abfolge der Ereignisse derart widersprüchlich seien, dass von einer konstruierten Asylbegründung auszugehen sei.
6.4 In der Beschwerde des Beschwerdeführers wird zur Hauptsache geltend gemacht, er sei aufgrund der Geschehnisse in Syrien und aufgrund seiner Inhaftierung im Libanon schwerwiegend traumatisiert, psychisch angeschlagen und verwirrt. Sein Gedächtnis weise zahlreiche Erinnerungslücken auf und er könne sich nicht genau an Datumsangaben erinnern. Dies sei auch von der Hilfswerksvertretung bestätigt worden. Abgesehen von gewissen Datumsangaben seien seine Aussagen stringent und glaubhaft. Ausserdem deckten sich die Aussagen der Befragung inhaltlich mit jenen der Anhörung. Sie wiesen zudem zahlreiche Realkennzeichen auf wie beispielsweise aussergewöhnliche Details. Auch die Tatsache, dass er Erinnerungslücken zugebe und nicht zu vertuschen versuche, deute auf den Wahrheitsgehalt seiner Aussagen hin. Da er seine Teilnahme an Demonstrationen mit Fotos habe beweisen können, könne das SEM nicht nur aufgrund der Unmöglichkeit der zeitlichen Einordnung der Fotos von der Unglaubhaftigkeit der Vorbringen ausgehen. Hinzu komme, dass die Ereignisse bereits mehrere Jahre zurückliegen würden. Das SEM stütze sich bezüglich seines Aufenthaltsortes vor der Ausreise in erster Linie auf die Anhörung. An diesem Tag sei er sehr verwirrt und nicht in der Lage gewesen, der Anhörung zu folgen. Allfällige Widersprüche seien auf den schlechten psychischen Zustand zurückzuführen und könnten ihm nicht vorgehalten werden. In Bezug auf das Kadermitglied sei kein Widerspruch ersichtlich. Er habe auf nachvollziehbare Art und Weise geschildert, dass die anderen Mitglieder der YPG nichts von den kriminellen Machenschaften gewusst hätten, weshalb er sich einer anderen Untergruppierung habe anschliessen und sich örtlich vom Kadermitglied habe distanzieren können. Er habe auch gesagt, dass die YPG ihm immer wieder neue Verstecke zur Verfügung gestellt habe, um sich vor den Behörden und dem Kadermitglied zu verstecken. Es sei kein Widerspruch ersichtlich. Ferner sei es bekannt, dass für eine Flucht Geld notwendig sei. Die Behauptung, die Asylgründe seien deshalb konstruiert, sei unlogisch. Weiter habe er nachvollziehbar geschildert, dass die syrischen Behörden zweimal bei ihm zu Hause gewesen seien, ihn gesucht und verwarnt hätten. Da sämtliche Familienmitglieder geflohen seien und er sich versteckt habe, könne er nicht beurteilen, ob die Behörden weiterhin nach ihm gesucht hätten. Die Kaffeerunden mit den Behörden hätten stattgefunden, als er noch in seinem Laden gearbeitet habe. Da er diesen im Jahr 2010 aufgegeben habe, stehe fest, dass jene vor dem Ausbruch des Bürgerkriegs stattgefunden hätten und deshalb nicht für die Begründung der Unglaubhaftigkeit herbeigezogen werden könnten. Das SEM habe zu Unrecht die Vorbringen als unglaubhaft
qualifiziert. Seine Vorbringen seien zudem asylrelevant. Er sei aufgrund seiner politischen Aktivitäten sowie seiner kurdischen Ethnie von den Behörden gezielt gesucht und verfolgt worden. Es brauche sehr wenig, um als Feind einer der involvierten Parteien zu gelten und verfolgt zu werden. Bei den allermeisten Asylsuchenden aus Syrien könne gemäss dem Amt des Hohen Flüchtlingskommissars der Vereinten Nationen (UNHCR) von einer glaubhaften und begründeten Furcht ausgegangen werden, weshalb die Schwelle zur Erfüllung der Flüchtlingseigenschaft sehr tief angesetzt werden müsse. Er werde von der Regierung als Oppositioneller wahrgenommen, womit er einer vom UNHCR definierten Risikogruppe angehöre. Er habe als kurdischer Regimekritiker, ehemaliger Mitarbeiter der YPG und engagierter Aktivist für die kurdischen Anliegen die Schwelle der Exponiertheit und der asylrelevanten Gefährdung längst überschritten. Zudem werde auf verschiedene Berichte hinsichtlich der Bedrohung durch die YPG verwiesen. Da er es abgelehnt habe, sich am bewaffneten Widerstand der YPG zu beteiligen, werde er als Verräter angesehen und habe auch diesbezüglich eine begründete Furcht vor asylrelevanter Verfolgung. Er werde von den syrischen Behörden zudem als Dienstverweigerer, der im Ausland Asyl beantragt habe, angesehen und somit als Staatsfeind betrachtet. Aufgrund seines Alters und der Tatsache, dass er seinen Militärdienst bereits geleistet habe und somit jederzeit wieder einberufen werden könne, liege es auf der Hand, dass er spätestens bei der Einreise nach Syrien rekrutiert respektive verhaftet werden könne. Somit komme zu seinem Status als gesuchter Regierungsgegner und abgewiesener Asylgesuchsteller jener des Dienstverweigerers hinzu, der sich als Kurde ohnehin verdächtig mache. So sei zumindest die Flüchtlingseigenschaft im heutigen Zeitpunkt festzustellen. Der Konflikt in Syrien verschlimmere sich stets, werde komplexer und aussichtsloser. Die diesbezügliche Argumentation des SEM sei veraltet. So solle das SEM beispielsweise auf neuere Urteile des Bundesverwaltungsgerichts Bezug nehmen. Würde er nach Syrien zurück geschickt, wäre er einer asylrelevanten Verfolgung durch islamistische Gruppen ausgeliefert. Kurden seien ausserordentlich stark in diese sich zuspitzende Lage eingebunden. Das Territorium der Dschihadisten des Islamischen Staats umfasse beinahe ganz Syrien und einen grossen Teil des Iraks. Die Kurden mit Unterstützung der USA und Israels würden dem IS nun als geeinte Front entgegenstehen. Kurden seien für den IS ein Feind, der verfolgt und getötet werden müsse. Es sei zudem zu klären, ob den Kurden in Syrien eine Kollektivverfolgung drohe. Bei Personen wie ihm, welche sich längere Zeit im Ausland aufgehalten
hätten, sei eine ausführliche Befragung bei der Einreise die Regel. Wenn sich der Verdacht auf oppositionelle Exilaktivitäten erhärte, würde er an den Geheimdienst überstellt. Es liege auf der Hand, dass er als kurdischer Oppositioneller, der bereits im Jahr 2012 ausgereist sei und ein Asylgesuch gestellt habe, bei einer Rückkehr verhört und wohl asylrelevanten Massnahmen ausgesetzt werden würde.
6.5 Im Schreiben vom 9. Juli 2015 machte die Beschwerdeführerin ergänzend zum bereits Vorgebrachten geltend, sie befinde sich in einer psychiatrischen Klinik in ärztlicher Behandlung und sei im März 2015 mehrere Tage hospitalisiert gewesen. Die Aussagen des Ehemannes würden ihre Ausführungen bestätigen. Gemäss dem Urteil des Bundesverwaltungsgerichts D-5779/2013 vom 25. Februar 2015 hätten Personen, die durch die staatlichen syrischen Sicherheitskräfte als Regimegegner identifiziert worden seien, eine flüchtlingsrechtlich relevante Verfolgung zu erwarten. Dies treffe aufgrund der Tätigkeiten und der Gesinnung des Ehemannes auch auf sie zu.
7.
7.1 Im Gefolge der politischen Umwälzungen des sogenannten Arabischen Frühlings in verschiedenen arabischen und nordafrikanischen Staaten - so namentlich in Ägypten, Libyen und Tunesien - wurden in Syrien seit Beginn des Jahres 2011 ebenfalls Forderungen nach demokratischen Reformen laut. Die politische Unrast wurde dabei nicht zuletzt durch Ereignisse in der Stadt Dar'a im März 2011 entfacht, als staatliche Sicherheitskräfte Kinder verhafteten und bei anschliessenden Protesten mehrere Demonstrierende töteten. Durch das zunehmend gewaltsame Vorgehen des syrischen Regimes gegen eine landesweite Protestwelle mit Hunderten von Todesopfern, der Inhaftierung und Folterung Zehntausender von Personen, darunter selbst Kindern, folgte eine Eskalation des Konflikts, die schliesslich in einen offenen Bürgerkrieg mündete. Dieser Bürgerkrieg ist zum einen durch die Beteiligung an den Kampfhandlungen einer Vielzahl von Parteien und rivalisierenden Gruppierungen mit unterschiedlicher politischer, ethnischer und religiöser Prägung gekennzeichnet, die zudem in wechselnden Koalitionen zueinander stehen. Zum anderen ist insbesondere zu beobachten, dass im Konflikt auch gegen die Zivilbevölkerung in willkürlicher Weise, mit massivster Gewalt und unter Einsatz von Kriegswaffen vorgegangen wird, so mittels Artillerie- und Bombenangriffen sowie sogar der Verwendung von Giftgas. Gemäss Einschätzung des UNHCR gehört zu den Methoden und Taktiken der Kriegsführung in Syrien insbesondere seitens des staatlichen Regimes die kollektive Bestrafung jener, denen die tatsächliche oder vermeintliche Unterstützung einer gegnerischen Konfliktpartei zugeschrieben wird, durch systematische Belagerung, Bombardierung, Plünderung und Zerstörung von Wohnungen und sonstiger ziviler Infrastruktur. Infolge der das ganze Land erfassenden Kriegshandlungen kamen nach Schätzungen der Vereinten Nationen bis Dezember 2014 mindestens 191'000 Menschen ums Leben, mehr als 3,2 Millionen Menschen sind aus Syrien geflohen, und 7,6 Millionen Menschen gelten als intern vertrieben (Sicherheitsrat der Vereinten Nationen, Resolution 2191 vom 17. Dezember 2014), wobei die Zahl der Flüchtlinge monatlich im Durchschnitt um 100'000 Personen ansteigt. Sämtliche Bemühungen, eine friedliche Beilegung des Konflikts zu erreichen, sind bislang gescheitert (vgl. dazu eingehend das Urteil des Bundesverwaltungsgerichts D-5779/2013 25. Februar 2015 E. 5.3.1 [als Referenzurteil publiziert] und BVGE 2015/3 E. 6.2.1 je mit weiteren Hinweisen).
7.2 Die Region rund um al-Qamishli (arabisch) beziehungsweise Qami lo (kurdisch) in der syrischen Provinz al-Hasakah (arabisch) beziehungsweise Hesiça (kurdisch) wird zum heutigen Zeitpunkt zu einem bedeutenden Teil von der syrisch-kurdischen Partei PYD und der YPG kontrolliert, während sich die Truppen des staatlichen syrischen Regimes in gewissem Ausmass zurückgezogen haben. Die PYD als derzeit stärkste syrisch-kurdische Partei zeigt sich zwar stark bemüht, ihre politische und militärische Kontrolle über die mehrheitlich kurdisch besiedelten Teile Nordsyriens - so insbesondere die nordöstliche Region um die Städte Qami lo und Dêrik, etwas weniger ausgeprägt die Regionen um die Städte Afrin (arabisch) beziehungsweise Efrîn (kurdisch) sowie Ayn al-Arab (arabisch) beziehungsweise Kobanê (kurdisch) - auszubauen und zu festigen. Dabei wurden in diesen durch die PYD kontrollierten, als "Kantone" bezeichneten Gebieten im Verlauf der beiden letzten Jahre gewisse behördliche Strukturen aufgebaut, und seit Juli 2014 soll hier auch eine militärische Wehrpflicht im Rahmen der YPG gelten. Indessen kann zum heutigen Zeitpunkt nicht davon ausgegangen werden, dass die genannten kurdischen Akteure ihre Machtposition in einem Ausmass zu konsolidieren vermochten oder in naher Zukunft werden konsolidieren können, sodass von einer stabilen und uneingeschränkten Autorität gesprochen werden könnte. Nicht nur sind in der fraglichen Region nach wie vor syrische Regierungstruppen präsent und zeigt sich die Entwicklung der Lage generell instabil, sondern in jüngster Zeit sind die PYD und die YPG zunehmend von verschiedener Seite unter Druck geraten. So sind im ersten Halbjahr 2014 grosse Teile Nord- und Ostsyriens unter die Kontrolle einer transnational operierenden, ursprünglich aus dem Irak stammenden extremistisch-islamistischen Organisation unter der Bezeichnung "Islamischer Staat" (zuvor "Islamischer Staat im Irak und in der Levante" [ISIL] beziehungsweise "Islamischer Staat im Irak und Syrien" [ISIS]) gefallen. Die Kampfverbände des sogenannten "Islamischen Staats" gehen dabei nicht nur gegen die staatlichen syrischen Truppen vor, sondern stellen auch eine militärische Bedrohung für die mehrheitlich kurdisch kontrollierten Gebiete Nordsyriens dar. Ausserhalb der kurdisch kontrollierten "Kantone", in der an die Türkei und die Provinz Aleppo angrenzenden Provinz Idlib, unternahm ausserdem im Oktober und November 2014 eine weitere extremistisch-islamistische Kampforganisation, die mit dem Terrornetzwerk al-Qaida kooperierende Jabhat al-Nusra (al-Nusra-Front), eine Offensive und brachte weite Teile dieser nordsyrischen Region unter ihre Kontrolle, indem die (das staatliche Regime bekämpfende) Freie Syrische Armee vertrieben
wurde. Zu erwähnen ist ferner, dass die Jabhat al-Nusra und der sogenannte "Islamische Staat" im November 2014 - nachdem sie zunächst in Rivalität zueinander standen - eine strategische Zusammenarbeit vereinbart zu haben scheinen. Angesichts der erwähnten Faktoren ist die Lage in und um die kurdisch kontrollierten Teilgebiete ("Kantone") Nordsyriens offensichtlich als ausgesprochen volatil zu bezeichnen, und die weitere Entwicklung der militärischen und politischen Situation muss auch für diese Teile Syriens als ungewiss eingestuft werden (vgl. BVGE 2015/3 E. 6.7.5 und Urteil des Bundesverwaltungsgerichts D-5779/2013 vom 25. Februar 2015 E. 5.9 [als Referenzurteil publiziert] je mit weiteren Hinweisen).
7.3 Über diese kurze Zusammenfassung der wesentlichen Entwicklungen seit März 2011 hinaus lässt sich die Feststellung treffen, dass die Situation in Syrien anhaltend instabil und in stetiger Veränderung begriffen ist. Angesichts des Scheiterns aller bisherigen Bemühungen um eine Beilegung des Konflikts sind zum heutigen Zeitpunkt keinerlei Anzeichen für eine baldige substantielle Verbesserung der Lage erkennbar. Im Gegenteil ist davon die Rede, dass sich die Situation zunehmend und in dramatischer Weise weiter verschlechtert. Ebenso ist in keiner Weise abzuschätzen, ob eine Beibehaltung oder eine (wie auch immer beschaffene) Änderung des bisherigen staatlichen Regimes zu erwarten ist. Dabei ist ebenfalls als vollkommen offen zu bezeichnen, in welcher Weise ethnische, religiöse und/oder politische Zugehörigkeiten im Rahmen einer künftigen Herrschaftsordnung eine Rolle spielen werden (vgl. BVGE 2015/3 E. 6.2.2 und Urteil des Bundesverwaltungsgerichts D-5779/2013 vom 25. Februar 2015 E. 5.3.2 [als Referenzurteil publiziert]).
8.
8.1 Grundsätzlich sind Vorbringen dann glaubhaft, wenn sie genügend substanziiert, in sich schlüssig und plausibel sind; sie dürfen sich nicht in vagen Schilderungen erschöpfen, in wesentlichen Punkten widersprüchlich sein oder der inneren Logik entbehren und auch nicht den Tatsachen oder der allgemeinen Erfahrung widersprechen. Darüber hinaus muss die asylsuchende Person persönlich glaubwürdig erscheinen, was insbesondere dann nicht der Fall ist, wenn sie ihre Vorbringen auf gefälschte oder verfälschte Beweismittel abstützt (vgl. Art. 7 Abs. 3
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
|
1 | Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
2 | La qualità di rifugiato è resa verosimile se l'autorità la ritiene data con una probabilità preponderante. |
3 | Sono inverosimili in particolare le allegazioni che su punti importanti sono troppo poco fondate o contraddittorie, non corrispondono ai fatti o si basano in modo determinante su mezzi di prova falsi o falsificati. |
8.2 Im Folgenden wird in einem ersten Schritt das Kernvorbringen beider Beschwerdeführenden - der mehrfache Besuch der syrischen Behörden - in Bezug auf dessen Glaubhaftigkeit geprüft. In einem zweiten Schritt sind anschliessend die weiteren Vorbringen des Beschwerdeführers nach Ausreise der Beschwerdeführerin und der Kinder zu prüfen.
8.3 Durch die eingereichten Fotos des Beschwerdeführers erscheint es zwar zunächst unbestritten, dass dieser an Demonstrationen teilgenommen hat. Auch wenn er diese zeitlich nicht mehr genau einzuordnen vermag, ist es doch als glaubhaft zu erachten, dass diese Demonstrationen im Zusammenhang mit den Protesten gegen das syrische Regime stehen. Jedoch weisen die Schilderungen der Beschwerdeführenden in Bezug auf das damit zusammenhängende Kernvorbringen der Asylgesuche - der Besuch der Sicherheitskräfte - wesentliche Unstimmigkeiten auf. So fällt zunächst auf, dass der Beschwerdeführer in der Anhörung vorbrachte, nach dem ersten Erscheinen der Sicherheitskräfte wieder ins Haus zurückgekehrt zu sein und zu Hause gewohnt zu haben. Erst beim zweiten Erscheinen habe er sich anschliessend versteckt und sei nicht zurückgekehrt (vgl. Akten SEM B18/24 F84 ff, F92, F67). Die Beschwerdeführerin sagte demgegenüber klar aus, dass sie ihren Ehemann vor dem ersten Erscheinen der Behörden das letzte Mal gesehen habe (vgl. A10/12 F27 f.). Dieser Widerspruch erscheint im Hinblick auf die Relevanz für das Vorbringen als solches als auch in Bezug auf die persönliche Bedeutung für die Beschwerdeführenden als wesentlich. Die Begründung des Beschwerdeführers, als er mit diesem Widerspruch konfrontiert wurde, die Aussagen seiner Ehefrau würden nicht stimmen, vermögen nicht zu überzeugen. Aufgrund dieses Widerspruchs kommen erste Zweifel an der Glaubhaftigkeit des Vorbringens auf. Diese Zweifel werden durch mehrere kleinere Elemente erhärtet. So brachte der Beschwerdeführer in seiner freien Erzählung vor, die Behörden hätten bei einem Besuch auf ihn geschossen (vgl. B18/24 F47). Dieses Vorbringen wird jedoch im weiteren Verlauf der Anhörung weder nochmals erwähnt, noch erwähnte dies die Beschwerdeführerin in ihrer Anhörung, was jedoch aufgrund der Bedeutung dieses Sachverhaltselements von ihr hätte erwartet werden dürfen. Weiter kann der Beschwerdeführer auch die Kontrolle der Sicherheitsbehörden auf dem Weg zum Markt nur sehr unsubstanziiert schildern und vermag diese auch zeitlich nicht einzuordnen. Zunächst gab der Beschwerdeführer an, dies sei der erste derartige Kontakt mit den Sicherheitsbehörden gewesen (vgl. B18 F76). Nur wenige Fragen später gab er jedoch klar an, diese Kontrolle habe nach dem Erscheinen der Sicherheitskräfte zu Hause stattgefunden (vgl. B18 F81). Auffällig ist zudem, dass er die Frage danach, was bei dieser Kontrolle genau passiert sei, beantwortete mit: "Leider erinnere ich mich nicht." (vgl. B18 F74). Auch nach mehrmaligem Nachfragen (vgl. B18 F75 ff.) der befragenden Person wird diese Kontrolle nicht konkreter und substantiierter, weshalb auch diese als unglaubhaft erachtet wird. Generell vermag
der Beschwerdeführer die Ereignisse zeitlich nicht einzuordnen. Dies mit Ausnahme der Ausreise der Beschwerdeführerin und der Kinder, welche er mit genauem - und im Vergleich mit den Befragungen der Beschwerdeführerin übereinstimmendem - Datum schildern kann. Dies deutet jedoch eher auf einen Bruch im Erzählstil des Beschwerdeführers hin, als dass es die Vorbringen zu bestätigen respektive glaubhaft darzustellen vermag. Auch in den beiden Beschwerden wird diesen Widersprüchen nichts Stichhaltiges entgegengehalten. Im Übrigen kann auch auf die zutreffenden, ausführlichen und sorgfältigen Erwägungen der Vorinstanz in der angefochtenen Verfügung verwiesen werden.
Somit ist im Sinne eines Zwischenresultats festzuhalten, dass die beiden Besuche der syrischen Sicherheitsbehörden bei den Beschwerdeführenden zu Hause sowie auch die vorgebrachte Kontrolle des Beschwerdeführers auf dem Weg zum Markt trotz der unbestrittenen Teilnahmen des Beschwerdeführers an den Demonstrationen als nicht glaubhaft im Sinne von Art. 7
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
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1 | Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
2 | La qualità di rifugiato è resa verosimile se l'autorità la ritiene data con una probabilità preponderante. |
3 | Sono inverosimili in particolare le allegazioni che su punti importanti sono troppo poco fondate o contraddittorie, non corrispondono ai fatti o si basano in modo determinante su mezzi di prova falsi o falsificati. |
8.4 In einem weiteren Schritt ist die Glaubhaftigkeit der Vorbringen des Beschwerdeführers bezüglich der Ereignisse nach Ausreise der Beschwerdeführerin und der Kinder zu beurteilen.
Vorwegzunehmen ist, dass aufgrund der unglaubhaften Vorbringen des Beschwerdeführers bezüglich der Kontrollen durch die Sicherheitskräfte bereits auch Zweifel an den Aussagen zur Tätigkeit bei der YPG bestehen. Diese Zweifel werden sodann durch die Aussagen des Beschwerdeführers in der Anhörung bestärkt. Neben den Ungereimtheiten, welche in der angefochtenen Verfügung erwähnt werden und auf welche wiederum verwiesen werden kann, ist die Schilderung des Gesprächs mit dem Kadermitglied der YPG als unsubstanziiert und detailarm zu bezeichnen. So nannte der Beschwerdeführer, als er nach dem genauen Ablauf des Moments, als ihm dieses Kadermitglied das Angebot machte, gefragt wurde, keine Details oder Nebensächlichkeiten, welche auf tatsächlich Erlebtes hindeuten. Auch beispielsweise die genaue Örtlichkeit, wo sich dies abgespielt hatte, sowie auch Ausführungen zur zeitlichen Dimension fehlen. Zudem fällt auf, dass der Beschwerdeführer auch nie in direkter oder indirekter Rede von dem Gespräch erzählte, was ebenfalls ein Indiz für die Glaubhaftigkeit wäre (vgl. B18 F123 ff.). Auch den weiteren Verlauf dieses Ereignisses schilderte der Beschwerdeführer schematisch und ohne Emotionen und führte lediglich aus, er habe sich verstecken müssen und sei zu einer anderen Gruppe gegangen. Sein tatsächliches Handeln und der konkrete Ablauf in dem Moment werden aus diesen Aussagen nicht ersichtlich (vgl. B18 F126 f.). Diesbezüglich ist auch darauf hinzuweisen, dass der Beschwerdeführer sich in Bezug auf die Untergruppe in einen Widerspruch verstrickt. So machte er zunächst geltend, zuerst zur YPG und anschliessend zur einer Untergruppe gegangen zu sein (vgl. B18 F127) - wobei er deren Namen sowie auch die Dauer, wie lange er sich dort aufgehalten habe, nicht nennen konnte (vgl. B18 F128 und 130). Wenig später führte er jedoch aus, er sei immer bei dieser Untergruppe gewesen (vgl. B18 F138). Es ist ergänzend darauf hinzuweisen, dass es zudem zu erstaunen vermag, dass der Beschwerdeführer sich gemäss eigenen Angaben zunächst einen bis eineinhalb Monate in einem Dorf versteckte, bevor er zur YPG gegangen sei, und sich auch nach dem Gespräch mit dem Kadermitglied einen bis eineinhalb Monate im selben Dorf vor diesem versteckte (vgl. B18 F86 und F142). Auch diese identische Handlungsweise, welche darüber hinaus ebenfalls unsubstanziiert und substanzarm dargelegt wird, deutet schliesslich auf ein Sachverhaltskonstrukt hin. Aus dem Gesagten folgt, dass auch das angebliche Engagement bei der YPG und das damit verbundene Angebot des Kadermitglieds nicht geglaubt werden können, weshalb auch aus diesen Vorbringen keine glaubhafte asylrelevante Verfolgung abgeleitet werden kann.
8.5 Im Sinne einer Gesamtbetrachtung und einer Abwägung der Argumente, die für die Glaubhaftigkeit, und denjenigen, die dagegen sprechen, kommt das Bundesverwaltungsgericht - auch unter Berücksichtigung des Gesundheitszustandes des Beschwerdeführers - zum Schluss, dass die Vorbringen der Beschwerdeführenden bezüglich Kontrollen durch die syrischen Sicherheitsbehörden sowie das Engagement des Beschwerdeführers bei der YPG den Anforderungen an die Glaubhaftigkeit von Art. 7
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
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1 | Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
2 | La qualità di rifugiato è resa verosimile se l'autorità la ritiene data con una probabilità preponderante. |
3 | Sono inverosimili in particolare le allegazioni che su punti importanti sono troppo poco fondate o contraddittorie, non corrispondono ai fatti o si basano in modo determinante su mezzi di prova falsi o falsificati. |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
|
1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |
8.6 Der Vollständigkeit halber ist anzumerken, dass dem vorgebrachten Konflikt mit dem Neffen kein asylrelevantes Motiv zugrunde liegt und es sich zudem um eine Streitigkeit zwischen Privaten handelt. Somit ist auch dieses Vorbringen im Sinne von Art. 3
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |
9.
Die Beschwerdeführenden machen weiter eine Gefährdung aufgrund der vorgebrachten Dienstverweigerung des Beschwerdeführers, des IS insbesondere für Kurden und des Stellens eines Asylgesuchs im Ausland geltend.
9.1 Das Bundesverwaltungsgericht gelangte in BVGE 2015/3 als Ergebnis einer Auslegung von Art. 3 Abs. 3
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |
9.2 Vorliegend weisen indessen weder der Beschwerdeführer noch seine Familienangehörigen ein Profil auf, das mit der Situation vergleichbar wäre, die dem zitierten Leitentscheid zugrunde lag. Zwar sind die Beschwerdeführenden auch kurdischer Ethnie. Dennoch ergeben sich insbesondere nach den vorangehenden Erwägungen sowie aus den Akten keine substanziierten Hinweise dafür, dass er oder seine Familie sich innerhalb oder ausserhalb ihres Heimatlandes in regimekritischer Weise engagiert hätten oder aus anderen Gründen die besondere Aufmerksamkeit der syrischen Regierungsbehörden erregt haben und von diesen als Gegner des Regimes identifiziert worden sein könnten. Die Furcht des Beschwerdeführers vor asylrelevanter Verfolgung wegen seiner geltend gemachten, aber nicht weiter substanziierten Wehrdienstverweigerung erscheint vor diesem Hintergrund nicht als begründet. Der Vollständigkeit halber kann festgehalten werden, dass sowohl die Asylgesuchstellung in der Schweiz als auch die Tatsache einer illegalen Ausreise aus Syrien in diesem Zusammenhang für eine asylrelevante Gefährdung ebenfalls nicht ausreicht.
9.3 Auch die subjektiv durchaus nachvollziehbare Furcht vor Nachteilen seitens des IS erscheint objektiv nicht als begründet. Dabei ist die Gefahr, die vom IS ausgeht, nicht zu verharmlosen, geht doch diese Kriegspartei mit unvorstellbarer Härte und Brutalität auch gegen Zivilisten vor. Bei den entsprechenden Drohungen durch den IS handelt es sich jedoch nicht um gezielt gegen die Beschwerdeführenden gerichtete und damit asylrechtlich relevante Verfolgungsmassnahmen, sondern vielmehr um Drohungen gegen alle Kriegsgegner. Übergriffe gegen die Beschwerdeführenden können vor diesem Hintergrund zwar nicht ausgeschlossen werden, erscheinen aber nicht als genügend beachtlich wahrscheinlich, um von einer asylrechtlich relevanten Gefährdungslage ausgehen zu können. Entgegen den Aussagen der Beschwerdeführenden kann schliesslich auch aus der zusätzlichen Zugehörigkeit zu der Gruppe der Kurden keine begründete Furcht vor einer gezielt gegen sie gerichteten Verfolgung durch den IS abgeleitet werden. Insgesamt kann festgehalten werden, dass es sich bei den Vorbringen der Beschwerdeführenden um eine allgemeine Gefährdung aufgrund der Bürgerkriegslage handelt, welcher mit der vorläufigen Aufnahme wegen Unzumutbarkeit des Wegweisungsvollzugs genügend Rechnung getragen wurde.
10.
Zusammenfassend ist es den Beschwerdeführenden nicht gelungen, eine bestehende oder unmittelbar drohende asylrelevante Verfolgung gemäss Art. 3
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |
11.
11.1 Lehnt das SEM das Asylgesuch ab oder tritt es darauf nicht ein, so verfügt es in der Regel die Wegweisung aus der Schweiz und ordnet den Vollzug an; es berücksichtigt dabei den Grundsatz der Einheit der Familie (Art. 44
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 44 Allontanamento e ammissione provvisoria - Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia. All'esecuzione dell'allontanamento si applicano inoltre gli articoli 83 e 84 LStrI128. |
11.2 Die Beschwerdeführenden verfügen weder über eine ausländerrechtliche Aufenthaltsbewilligung noch über einen Anspruch auf Erteilung einer solchen. Die Wegweisung wurde demnach zu Recht angeordnet (Art. 44
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 44 Allontanamento e ammissione provvisoria - Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia. All'esecuzione dell'allontanamento si applicano inoltre gli articoli 83 e 84 LStrI128. |
11.3 In diesem Zusammenhang ist anzumerken, dass die Gründe für die Anordnung der vorläufigen Aufnahme im Einzelnen vom Bundesverwaltungsgericht nicht näher zu prüfen sind. Wie bereits ausgeführt, sind die drei Bedingungen für einen Verzicht auf den Vollzug der Wegweisung (Art. 83 Abs. 2
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.249 |
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1 | Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.249 |
2 | L'esecuzione non è possibile se lo straniero non può partire né alla volta dello Stato d'origine o di provenienza o di uno Stato terzo, né esservi trasportato. |
3 | L'esecuzione non è ammissibile se la prosecuzione del viaggio dello straniero verso lo Stato d'origine o di provenienza o verso uno Stato terzo è contraria agli impegni di diritto internazionale pubblico della Svizzera. |
4 | L'esecuzione può non essere ragionevolmente esigibile qualora, nello Stato d'origine o di provenienza, lo straniero venisse a trovarsi concretamente in pericolo in seguito a situazioni quali guerra, guerra civile, violenza generalizzata o emergenza medica. |
5 | Il Consiglio federale designa gli Stati d'origine o di provenienza o le regioni di tali Stati nei quali il ritorno è ragionevolmente esigibile.250 Se gli stranieri allontanati provengono da uno di tali Stati o da uno Stato membro dell'UE o dell'AELS, si ritiene che l'esecuzione dell'allontanamento sia di norma ragionevolmente esigibile.251 |
5bis | Il Consiglio federale verifica periodicamente la decisione di cui al capoverso 5.252 |
6 | L'ammissione provvisoria può essere proposta dalle autorità cantonali. |
7 | L'ammissione provvisoria secondo i capoversi 2 e 4 è esclusa se lo straniero allontanato:253 |
a | è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP255; |
b | ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o |
c | ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento. |
8 | I rifugiati per i quali esistono motivi di esclusione dall'asilo secondo gli articoli 53 e 54 LAsi257 sono ammessi provvisoriamente. |
9 | L'ammissione provvisoria non è disposta o si estingue con il passaggio in giudicato dell'espulsione ai sensi dell'articolo 66a o 66abis CP, dell'articolo 49a o 49abis CPM258 o dell'articolo 68 della presente legge.259 |
10 | Le autorità cantonali possono concludere accordi d'integrazione con persone ammesse provvisoriamente se, alla luce dei criteri di cui all'articolo 58a, vi è un bisogno d'integrazione particolare.260 |
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.249 |
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1 | Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.249 |
2 | L'esecuzione non è possibile se lo straniero non può partire né alla volta dello Stato d'origine o di provenienza o di uno Stato terzo, né esservi trasportato. |
3 | L'esecuzione non è ammissibile se la prosecuzione del viaggio dello straniero verso lo Stato d'origine o di provenienza o verso uno Stato terzo è contraria agli impegni di diritto internazionale pubblico della Svizzera. |
4 | L'esecuzione può non essere ragionevolmente esigibile qualora, nello Stato d'origine o di provenienza, lo straniero venisse a trovarsi concretamente in pericolo in seguito a situazioni quali guerra, guerra civile, violenza generalizzata o emergenza medica. |
5 | Il Consiglio federale designa gli Stati d'origine o di provenienza o le regioni di tali Stati nei quali il ritorno è ragionevolmente esigibile.250 Se gli stranieri allontanati provengono da uno di tali Stati o da uno Stato membro dell'UE o dell'AELS, si ritiene che l'esecuzione dell'allontanamento sia di norma ragionevolmente esigibile.251 |
5bis | Il Consiglio federale verifica periodicamente la decisione di cui al capoverso 5.252 |
6 | L'ammissione provvisoria può essere proposta dalle autorità cantonali. |
7 | L'ammissione provvisoria secondo i capoversi 2 e 4 è esclusa se lo straniero allontanato:253 |
a | è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP255; |
b | ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o |
c | ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento. |
8 | I rifugiati per i quali esistono motivi di esclusione dall'asilo secondo gli articoli 53 e 54 LAsi257 sono ammessi provvisoriamente. |
9 | L'ammissione provvisoria non è disposta o si estingue con il passaggio in giudicato dell'espulsione ai sensi dell'articolo 66a o 66abis CP, dell'articolo 49a o 49abis CPM258 o dell'articolo 68 della presente legge.259 |
10 | Le autorità cantonali possono concludere accordi d'integrazione con persone ammesse provvisoriamente se, alla luce dei criteri di cui all'articolo 58a, vi è un bisogno d'integrazione particolare.260 |
11.4 Im Sinne einer Klarstellung wird abschliessend festgehalten, dass sich aus den vorstehenden Erwägungen nicht der Schluss ergibt, die Beschwerdeführenden seien zum heutigen Zeitpunkt angesichts der Entwicklung in Syrien in ihrem Heimatstaat nicht gefährdet. Indessen ist eine solche Gefährdungslage unter dem Aspekt von Art. 83 Abs. 4
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.249 |
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1 | Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.249 |
2 | L'esecuzione non è possibile se lo straniero non può partire né alla volta dello Stato d'origine o di provenienza o di uno Stato terzo, né esservi trasportato. |
3 | L'esecuzione non è ammissibile se la prosecuzione del viaggio dello straniero verso lo Stato d'origine o di provenienza o verso uno Stato terzo è contraria agli impegni di diritto internazionale pubblico della Svizzera. |
4 | L'esecuzione può non essere ragionevolmente esigibile qualora, nello Stato d'origine o di provenienza, lo straniero venisse a trovarsi concretamente in pericolo in seguito a situazioni quali guerra, guerra civile, violenza generalizzata o emergenza medica. |
5 | Il Consiglio federale designa gli Stati d'origine o di provenienza o le regioni di tali Stati nei quali il ritorno è ragionevolmente esigibile.250 Se gli stranieri allontanati provengono da uno di tali Stati o da uno Stato membro dell'UE o dell'AELS, si ritiene che l'esecuzione dell'allontanamento sia di norma ragionevolmente esigibile.251 |
5bis | Il Consiglio federale verifica periodicamente la decisione di cui al capoverso 5.252 |
6 | L'ammissione provvisoria può essere proposta dalle autorità cantonali. |
7 | L'ammissione provvisoria secondo i capoversi 2 e 4 è esclusa se lo straniero allontanato:253 |
a | è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP255; |
b | ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o |
c | ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento. |
8 | I rifugiati per i quali esistono motivi di esclusione dall'asilo secondo gli articoli 53 e 54 LAsi257 sono ammessi provvisoriamente. |
9 | L'ammissione provvisoria non è disposta o si estingue con il passaggio in giudicato dell'espulsione ai sensi dell'articolo 66a o 66abis CP, dell'articolo 49a o 49abis CPM258 o dell'articolo 68 della presente legge.259 |
10 | Le autorità cantonali possono concludere accordi d'integrazione con persone ammesse provvisoriamente se, alla luce dei criteri di cui all'articolo 58a, vi è un bisogno d'integrazione particolare.260 |
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.249 |
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1 | Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.249 |
2 | L'esecuzione non è possibile se lo straniero non può partire né alla volta dello Stato d'origine o di provenienza o di uno Stato terzo, né esservi trasportato. |
3 | L'esecuzione non è ammissibile se la prosecuzione del viaggio dello straniero verso lo Stato d'origine o di provenienza o verso uno Stato terzo è contraria agli impegni di diritto internazionale pubblico della Svizzera. |
4 | L'esecuzione può non essere ragionevolmente esigibile qualora, nello Stato d'origine o di provenienza, lo straniero venisse a trovarsi concretamente in pericolo in seguito a situazioni quali guerra, guerra civile, violenza generalizzata o emergenza medica. |
5 | Il Consiglio federale designa gli Stati d'origine o di provenienza o le regioni di tali Stati nei quali il ritorno è ragionevolmente esigibile.250 Se gli stranieri allontanati provengono da uno di tali Stati o da uno Stato membro dell'UE o dell'AELS, si ritiene che l'esecuzione dell'allontanamento sia di norma ragionevolmente esigibile.251 |
5bis | Il Consiglio federale verifica periodicamente la decisione di cui al capoverso 5.252 |
6 | L'ammissione provvisoria può essere proposta dalle autorità cantonali. |
7 | L'ammissione provvisoria secondo i capoversi 2 e 4 è esclusa se lo straniero allontanato:253 |
a | è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP255; |
b | ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o |
c | ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento. |
8 | I rifugiati per i quali esistono motivi di esclusione dall'asilo secondo gli articoli 53 e 54 LAsi257 sono ammessi provvisoriamente. |
9 | L'ammissione provvisoria non è disposta o si estingue con il passaggio in giudicato dell'espulsione ai sensi dell'articolo 66a o 66abis CP, dell'articolo 49a o 49abis CPM258 o dell'articolo 68 della presente legge.259 |
10 | Le autorità cantonali possono concludere accordi d'integrazione con persone ammesse provvisoriamente se, alla luce dei criteri di cui all'articolo 58a, vi è un bisogno d'integrazione particolare.260 |
12.
Aus diesen Erwägungen ergibt sich, dass die angefochtenen Verfügungen Bundesrecht nicht verletzen und den rechtserheblichen Sachverhalt richtig und vollständig feststellen (Art. 106 Abs. 1
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 106 Motivi di ricorso - 1 Il ricorrente può far valere: |
|
1 | Il ricorrente può far valere: |
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti. |
c | ... |
2 | Rimangono salvi gli articoli 27 capoverso 3 e 68 capoverso 2.359 |
13.
13.1 Bei diesem Ausgang der Verfahren wären die Kosten den Beschwerdeführenden aufzuerlegen (Art. 63 Abs. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
|
1 | L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
2 | Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi. |
3 | Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura. |
4 | L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100 |
4bis | La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla: |
a | da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101 |
5 | Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105 |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 1 Spese processuali - 1 Le spese del procedimento dinanzi al Tribunale amministrativo federale (Tribunale) comprendono la tassa di giustizia e i disborsi. |
|
1 | Le spese del procedimento dinanzi al Tribunale amministrativo federale (Tribunale) comprendono la tassa di giustizia e i disborsi. |
2 | La tassa di giustizia copre le spese per la fotocopiatura delle memorie delle parti e gli oneri amministrativi normalmente dovuti per i servizi corrispondenti, quali le spese di personale, di locazione e di materiale, le spese postali, telefoniche e di telefax. |
3 | Sono disborsi, in particolare, le spese di traduzione e di assunzione delle prove. Le spese di traduzione non vengono conteggiate se si tratta di traduzioni tra lingue ufficiali. |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 3 Tassa di giustizia nelle cause senza interesse pecuniario - Nelle cause senza interesse pecuniario, la tassa di giustizia varia: |
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a | tra 200 e 3000 franchi se la causa è giudicata da un giudice unico; |
b | tra 200 e 5000 franchi negli altri casi. |
13.2 Angesichts des soeben Gesagten ist den Beschwerdeführenden schliesslich trotz des Umstandes, wonach sie im vorliegenden Beschwerdeverfahren mit ihren Rechtsbegehren letztlich nicht durchgedrungen sind, eine angemessene (reduzierte) Parteientschädigung für die ihnen aus der Beschwerdeführung im Rahmen des festgestellten Verfahrensmangels erwachsenen notwendigen Kosten zuzusprechen. Eine Kostennote wurde bisher in keinem der Verfahren zu den Akten gereicht. Auf das Nachfordern einer solchen kann indes verzichtet werden, da sich der diesbezüglich notwendige Vertretungsaufwand aufgrund der Akten hinreichend zuverlässig abschätzen lässt. Dementsprechend und in Berücksichtigung der in Betracht zu ziehenden Bemessungsfaktoren (Art. 8
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 8 Spese ripetibili - 1 Le ripetibili comprendono le spese di rappresentanza o di patrocinio ed eventuali altri disborsi di parte. |
|
1 | Le ripetibili comprendono le spese di rappresentanza o di patrocinio ed eventuali altri disborsi di parte. |
2 | Per spese non necessarie non vengono corrisposte indennità. |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 13 Altri disborsi necessari di parte - Gli altri disborsi necessari che danno diritto a rimborso sono: |
|
a | i disborsi di parte conformemente all'articolo 11 capoversi 1-4, in quanto superino 100 franchi; |
b | la perdita di guadagno, in quanto superiore alla retribuzione di una giornata lavorativa e sempreché la parte abbia un tenore di vita finanziariamente modesto. |
Demnach erkennt das Bundesverwaltungsgericht:
1.
Die Beschwerden werden abgewiesen, soweit darauf eingetreten wird.
2.
Es werden keine Verfahrenskosten auferlegt.
3.
Das SEM hat den Beschwerdeführenden für die Verfahren vor dem Bundesverwaltungsgericht eine Parteientschädigung in der Höhe von Fr. 300.- zu entrichten.
4.
Dieses Urteil geht an die Beschwerdeführenden, das SEM und die zuständige kantonale Behörde.
Die vorsitzende Richterin: Die Gerichtsschreiberin:
Contessina Theis Anne Kneer
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