Bundesstrafgericht Tribunal pénal fédéral Tribunale penale federale Tribunal penal federal

Numéro de dossier: BB.2017.227

Décision du 17 septembre 2019 Cour des plaintes

Composition

Les juges pénaux fédéraux Roy Garré, vice-président, Cornelia Cova et Patrick Robert-Nicoud, la greffière Claude-Fabienne Husson Albertoni

Parties

République de Tunisie, représentée par Me Pierluca Degni et Me Guillaume Tattevin, avocats, recourante

contre

1. Ministère public de la Confédération, 2. A., 3. B., 4. C., tous trois représentés par Me Nicholas Antenen, avocat, intimés

Objet

Classement de la procédure (art. 322 al. 2
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 322 Approvazione e impugnazione - 1 La Confederazione e i Cantoni possono prevedere che il decreto di abbandono debba essere approvato dal pubblico ministero superiore o generale.
1    La Confederazione e i Cantoni possono prevedere che il decreto di abbandono debba essere approvato dal pubblico ministero superiore o generale.
2    Le parti possono impugnare entro dieci giorni il decreto di abbandono dinanzi alla giurisdizione di reclamo.
3    Un'eventuale decisione di confisca emanata nell'ambito di un decreto di abbandono può essere impugnata con opposizione. La procedura d'opposizione è retta dalle disposizioni sul decreto d'accusa. Un'eventuale decisione del giudice è emanata in forma di decreto o di ordinanza.237
CPP); consultation des dossiers (art. 101 s
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 101 Esame degli atti di un procedimento pendente - 1 Le parti possono esaminare gli atti del procedimento penale al più tardi dopo il primo interrogatorio dell'imputato e dopo l'assunzione delle altre prove principali da parte del pubblico ministero; è fatto salvo l'articolo 108.
1    Le parti possono esaminare gli atti del procedimento penale al più tardi dopo il primo interrogatorio dell'imputato e dopo l'assunzione delle altre prove principali da parte del pubblico ministero; è fatto salvo l'articolo 108.
2    Altre autorità possono esaminare gli atti se necessario per la trattazione di procedimenti civili, penali o amministrativi pendenti e se non vi si oppongono interessi pubblici o privati preponderanti.
3    I terzi possono esaminare gli atti se fanno valere un interesse scientifico o un altro interesse degno di protezione e se non vi si oppongono interessi pubblici o privati preponderanti.
. en lien avec l'art. 107 al. 1 let. a
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 107 Diritto di essere sentiti - 1 Le parti hanno il diritto di essere sentite; segnatamente, hanno il diritto di:
1    Le parti hanno il diritto di essere sentite; segnatamente, hanno il diritto di:
a  esaminare gli atti;
b  partecipare agli atti procedurali;
c  far capo a un patrocinatore;
d  esprimersi sulla causa e sulla procedura;
e  presentare istanze probatorie.
2    Le autorità penali rendono attente ai loro diritti le parti prive di conoscenze giuridiche.
CPP)

Faits:

A. Dans le contexte des évènements survenus en Tunisie en 2011, le Ministère public de la Confédération a ouvert trois procédures pénales: le 31 janvier 2011 contre D. pour blanchiment d’argent (art. 305bis
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 305bis - 1. Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.420
1    Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.420
2    Nei casi gravi, la pena è una pena detentiva sino a cinque anni o una pena pecuniaria.424
a  agisce come membro di un'organizzazione criminale o terroristica (art. 260ter);
b  agisce come membro di una banda costituitasi per esercitare sistematicamente il riciclaggio;
c  realizza una grossa cifra d'affari o un guadagno considerevole facendo mestiere del riciclaggio.
3    L'autore è punibile anche se l'atto principale è stato commesso all'estero, purché costituisca reato anche nel luogo in cui è stato compiuto.
CP), le 24 février 2011 contre E. pour blanchiment d’argent – laquelle a ensuite été étendue à l’infraction d’organisation criminelle (art. 260ter
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 260ter - 1 È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque:
1    È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque:
a  partecipa a un'organizzazione che ha lo scopo di:
a1  commettere atti di violenza criminali o di arricchirsi con mezzi criminali, o
a2  commettere atti di violenza criminali volti a intimidire la popolazione o a costringere uno Stato o un'organizzazione internazionale a fare o ad omettere un atto; o
b  sostiene una tale organizzazione nella sua attività.
2    Il capoverso 1 lettera b non si applica ai servizi umanitari forniti da un'organizzazione umanitaria imparziale, quale il Comitato internazionale della Croce Rossa, conformemente all'articolo 3 comune alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949341.
3    Se esercita un'influenza determinante all'interno dell'organizzazione, l'autore è punito con una pena detentiva non inferiore a tre anni.
4    Il giudice può attenuare la pena (art. 48a) se l'autore si sforza di impedire la prosecuzione dell'attività dell'organizzazione.
5    È punibile anche chi commette il reato all'estero, se l'organizzazione esercita o intende esercitare l'attività criminale in tutto o in parte in Svizzera. L'articolo 7 capoversi 4 e 5 è applicabile.
CP) et corruption d’agents publics étrangers (art. 322septies
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 322septies - Chiunque offre, promette o procura un indebito vantaggio a un membro di un'autorità giudiziaria o di un'altra autorità, a un funzionario, a un perito, traduttore o interprete delegato dall'autorità, a un arbitro o a un militare di un Paese straniero o di un'organizzazione internazionale, a favore di lui o di terzi, per indurlo a commettere un atto o un'omissione in relazione con la sua attività ufficiale e contrastante coi doveri d'ufficio o sottostante al suo potere d'apprezzamento,
CP) – et le 31 mai 2011 contre F. et G. pour blanchiment d’argent. Le 5 septembre 2011, le MPC a ordonné la jonction de ces procédures; il a décidé par la suite leur extension à plusieurs reprises pour viser notamment C., A. et B. des chefs de blanchiment d’argent et organisation criminelle considérant en bref que les valeurs patrimoniales qui étaient déposées sur les comptes de ces derniers en Suisse étaient susceptibles d’être d’origine criminelle.

Le 27 octobre 2011, le MPC a admis la République de Tunisie en qualité de partie plaignante et lui a octroyé un accès restreint au dossier, ce qui a été confirmé par la Cour de céans le 20 mars 2012 (décision du Tribunal pénal fédéral BB.2011.130).

Par décision du 19 novembre 2014, cette Cour a annulé la levée des séquestres sur les comptes de A. et B. qui avait été décidée par le MPC en février 2014 (décision du Tribunal pénal fédéral BB.2014.27).

B. C. est mentionné en annexe de l’Ordonnance du 25 mai 2016 du Conseil fédéral de blocage de valeurs patrimoniales dans le contexte de la Tunisie (RS 196.127.58). A. et B. y ont également figuré mais en ont été retirés le 4 février 2011.

C. Le 25 juin 2012, le MPC a adressé une demande d’entraide à la République de Tunisie notamment aux fins de connaître l’état d’éventuelles procédures tunisiennes dirigées contre les frères A., B. et C. ainsi que l’obtention de moyens de preuve. Sans réponse des autorités tunisiennes, le MPC a réitéré sa demande les 24 juin 2013, 15 juillet 2016 et 30 mars 2017. Le 10 avril 2017, les autorités tunisiennes ont transmis des informations selon lesquelles une enquête a été ouverte en janvier 2011 sous le no 1/19592 en particulier contre l’ancien président et ses proches et que cette enquête a été étendue pour comprendre 65 personnes. Les autorités requises précisaient que A. et B. n’en faisaient pas partie.

D. Le 24 juillet 2017, le MPC a adressé un avis de prochaine clôture et de levée des séquestres aux parties (act. 1.4). Le 15 août 2017, la République de Tunisie (ci-après: la Tunisie) a demandé notamment l’audition de C., A. et B. (ci-après: les frères A., B. et C.), ce à quoi le MPC a donné une suite positive le 17 octobre 2017 (act. 1.5). Ce dernier a cependant refusé le même jour l’envoi d’une nouvelle commission rogatoire en Tunisie, des auditions des gestionnaires des comptes bancaires suisses des frères A., B. et C. ainsi que des membres du conseil de la fondation dont les frères A., B. et C. sont les bénéficiaires (act. 1.5).

E. Par décision du 11 décembre 2017, le MPC a classé la procédure ouverte contre les frères A., B. et C. et a levé les séquestres sur leurs relations bancaires ainsi que radié la mention de restriction du droit d’aliéner l’immeuble inscrit au nom de la Fondation H. dont les frères A., B. et C. sont bénéficiaires (act. 1.2).

F. Par acte du 22 décembre 2017, la République de Tunisie recourt contre ce classement devant l’autorité de céans. Elle conclut préalablement à autoriser ses conseils à recevoir une copie du procès-verbal de l’audition de C. du 16 novembre 2017 et de tous documents fournis par le prévenu sur lesquels le MPC a fondé l’ordonnance de classement et, cela fait, l’autoriser à faire valoir dans un mémoire complémentaire tout nouveau motif pertinent. Elle conclut principalement à l’annulation de l’ordonnance entreprise et cela fait, à ce que les séquestres des avoirs sur les comptes concernés soient maintenus, sous suite de frais et dépens (act. 1).

G. Dans sa réponse du 22 janvier 2018, le MPC s’en rapporte à justice quant à la requête de la recourante de pouvoir avoir accès à certaines pièces du dossier et conclut pour le reste au rejet du recours (act. 8).

Par acte du 2 février 2018, E. conclut au rejet du recours sous suite de frais et dépens (act. 10). Le même jour, les frères A., B. et C. en font de même (act. 11).

H. Suite à la décision rendue le 29 janvier 2018 par le MPC faisant interdiction aux avocats qui représentaient alors la Tunisie de continuer à défendre les intérêts de cette dernière (act. 13.1), l’autorité de céans a rendu une ordonnance de suspension de la procédure de recours jusqu’à ce que le nouveau domicile de notification de la recourante en Suisse lui soit communiqué (act. 15). La procédure a été reprise le 18 juillet 2018 (act. 23).

I. Dans sa réplique du 31 août 2018, la Tunisie persiste intégralement dans ses conclusions (act. 37).

J. Invité à dupliquer, le MPC relève le 14 septembre 2018 que les pièces produites par la recourante n’apportent aucun élément nouveau. Il persiste dès lors dans ses conclusions (act. 40). Le même jour, E. conclut pour sa part à l’irrecevabilité de la réplique ainsi que des pièces produites et partant au rejet du recours (act. 41). Dans le délai prolongé au 5 octobre 2018, les frères A., B. et C. persistent dans leurs conclusions, sous suite de frais et dépens (act. 43).

Le 19 octobre 2018, la recourante fait valoir spontanément des éléments complémentaires relatifs aux procédures encore en cours en Tunisie contre C. (act. 45).

Dans un courrier du 31 octobre 2018, le MPC fait parvenir à la Cour de céans des documents émanant de la Tunisie attestant de l’état de la procédure contre C. dans ce pays (act. 47 à 47.4).

En réponse, le représentant des frères A., B. et C. fait valoir le 1er novembre 2018 qu’en dépit des documents produits par la recourante, aucune poursuite tunisienne ne serait en cours contre ses mandants et plus particulièrement contre C. (act. 48).

Le 29 janvier 2019, le mandataire des frères A., B. et C. communique à cette Cour le règlement d’exécution 2019/132 du Conseil de l’Union européenne aux termes duquel le nom de C. est radié de la liste des personnes à l’encontre desquelles des mesures restrictives ont été prises (act. 50).

Interpellés à ce sujet, le MPC persiste dans ses conclusions le 11 février 2019 (act. 53) et la recourante précise le même jour que cela n’a aucune incidence sur les poursuites en Tunisie de sorte qu’elle maintient elle aussi ses conclusions (act. 54).

Le 22 février 2019, les frères A., B. et C. font valoir que dite radiation a été motivée par le fait que C. n’est pas responsable des détournements effectués au préjudice de la recourante (act. 56).

Les arguments et moyens de preuve invoqués par les parties seront repris, si nécessaire, dans les considérants en droit.

La Cour considère en droit:

1.

1.1 La Cour des plaintes, en tant qu'autorité de recours, examine avec plein pouvoir de cognition en fait et en droit les recours qui lui sont soumis (Moreillon/Parein-Reymond, Petit commentaire CPP, Code de procédure pénale, 2e éd. 2016, n° 3 ad art. 393; Keller, Donatsch/Hansjakob/Lieber [édit.], Kommentar zur Schweizerischen Strafprozessordnung [ci-après: Kommentar StPO], 2e éd. 2014, n° 39 ad art. 393; Message du 21 décembre 2005 relatif à l'unification du droit de la procédure pénale [ci-après: Message CPP], FF 2006 1057, p. 1296 in fine). Aux termes de l'art. 393 al. 2
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 393 Ammissibilità e motivi - 1 Il reclamo può essere interposto contro:
1    Il reclamo può essere interposto contro:
a  le decisioni e gli atti procedurali della polizia, del pubblico ministero e delle autorità penali delle contravvenzioni;
b  i decreti e le ordinanze, nonché gli atti procedurali dei tribunali di primo grado; sono eccettuate le decisioni ordinatorie;
c  le decisioni del giudice dei provvedimenti coercitivi, sempreché il presente Codice non le dichiari definitive.
2    Mediante il reclamo si possono censurare:
a  le violazioni del diritto, compreso l'eccesso e l'abuso del potere di apprezzamento e la denegata o ritardata giustizia;
b  l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti;
c  l'inadeguatezza.
CPP, le recours peut être formé pour violation du droit, y compris l'excès et l'abus du pouvoir d'appréciation, le déni de justice et le retard injustifié (let. a), la constatation incomplète ou erronée des faits (let. b) ou l'inopportunité (let. c).

1.2 Le recours contre les décisions notifiées par écrit ou oralement est motivé et adressé par écrit, dans le délai de dix jours, à l'autorité de recours (art. 396 al. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 396 Forma e termine - 1 I reclami contro decisioni comunicate per scritto od oralmente vanno presentati e motivati per scritto entro dieci giorni presso la giurisdizione di reclamo.
1    I reclami contro decisioni comunicate per scritto od oralmente vanno presentati e motivati per scritto entro dieci giorni presso la giurisdizione di reclamo.
2    I reclami per denegata o ritardata giustizia non sono subordinati al rispetto di alcun termine.
CPP). Déposé le 22 décembre 2017 contre une ordonnance de classement du 11 décembre 2017, le recours a été interjeté en temps utile.

1.3 Les frères A., B. et C. doutent de la qualité pour agir de la Tunisie: cette dernière ne serait pas directement touchée par les infractions poursuivies soit la participation à une organisation criminelle et le blanchiment d’argent (act. 11 p. 10; act. 43 p. 3).

1.3.1 Selon le Tribunal fédéral (arrêt du Tribunal fédéral 1B_489/2011 du 24 janvier 2012 consid 2.1), les ordonnances de classement peuvent faire l'objet d'un recours en vertu de l'art. 393 al. 1 let. a
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 393 Ammissibilità e motivi - 1 Il reclamo può essere interposto contro:
1    Il reclamo può essere interposto contro:
a  le decisioni e gli atti procedurali della polizia, del pubblico ministero e delle autorità penali delle contravvenzioni;
b  i decreti e le ordinanze, nonché gli atti procedurali dei tribunali di primo grado; sono eccettuate le decisioni ordinatorie;
c  le decisioni del giudice dei provvedimenti coercitivi, sempreché il presente Codice non le dichiari definitive.
2    Mediante il reclamo si possono censurare:
a  le violazioni del diritto, compreso l'eccesso e l'abuso del potere di apprezzamento e la denegata o ritardata giustizia;
b  l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti;
c  l'inadeguatezza.
CPP de la part de « toute partie qui a un intérêt juridiquement protégé à [leur] annulation ou à [leur] modification » (art. 382 al. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 382 Legittimazione delle altre parti - 1 Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa.
1    Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa.
2    L'accusatore privato non può impugnare una decisione riguardo alla sanzione inflitta.
3    Alla morte dell'imputato, del condannato o dell'accusatore privato, i congiunti giusta l'articolo 110 capoverso 1 CP263 sono legittimati, nell'ordine di successibilità, a interporre ricorso o a continuare la procedura di ricorso già avviata dal defunto, purché siano lesi nei loro interessi giuridicamente protetti.
CPP). La qualité pour recourir de la partie plaignante contre une ordonnance de classement ou de non-entrée en matière est ainsi subordonnée à la condition qu'elle soit directement touchée par l'infraction et puisse faire valoir un intérêt juridiquement protégé à l'annulation de la décision. En règle générale seul peut se prévaloir d'une atteinte directe le titulaire du bien juridique protégé par la disposition pénale qui a été enfreinte (ATF 129 IV 95 consid. 3.1 et les arrêts cités). Les droits touchés sont les biens juridiques individuels tels que la vie et l'intégrité corporelle, la propriété, l'honneur, etc. (Message CPP, p. 1148). En revanche, lorsque l'infraction protège en première ligne l'intérêt collectif, les particuliers ne sont considérés comme lésés que si leurs intérêts privés ont été effectivement touchés par les actes en cause, de sorte que leur dommage apparaît comme la conséquence directe de l'acte dénoncé (ATF 129 IV 95 consid. 3.1 et les arrêts cités; décision du Tribunal pénal fédéral BB.2015.68 du 7 juillet 2016 consid. 1.3).

1.3.2 N’en déplaise aux intimés, par décision BB.2011.130 du 20 mars 2012, la Cour de céans a confirmé la décision du MPC admettant la qualité de partie plaignante de la République de Tunisie dans l'enquête en cours. Elle considérait notamment que « [...] il est admis que les droits de la République de Tunisie peuvent avoir été lésés tant par l'infraction supposée de blanchiment d'argent (consid. 2.3.1) que par celle d’organisation criminelle (consid. 2.3.2) ». Par conséquent, dans la mesure où les relations bancaires encore bloquées aujourd’hui l'ont été à ces titres et que la République de Tunisie serait possiblement touchée par la restitution des sommes séquestrées à d'autres parties à la procédure, elle est légitimée à contester l'ordonnance rendue par le MPC.

1.4 Partant, le recours est recevable.

2. Dans ses conclusions du 22 décembre 2017, la recourante a demandé à pouvoir obtenir une copie du procès-verbal de l’audition de C. intervenue le 16 novembre 2017 et de tous documents fournis par le prévenu sur lesquels le MPC a fondé l’ordonnance de classement (act. 1 p. 2). Les intimés tiennent cette requête pour dilatoire dans la mesure où selon eux les représentants de la recourante auraient participé à dite audition.

A cet égard, il convient de rappeler d’abord que la recourante n’a encore aujourd’hui qu’un accès restreint au dossier qu’elle ne peut en effet que consulter sans pouvoir lever de copies (supra let. A; décision du Tribunal pénal fédéral BB.2011.130 déjà citée). Or, le MPC a relevé à plusieurs reprises que la recourante a pu consulter le dossier selon les modalités susmentionnées. Force est donc de conclure que la recourante a eu accès aux pièces dont elle demande ici la production et ce en parfaite adéquation avec le cadre restreint de son accès au dossier. Par ailleurs, elle était dûment représentée lors de l’audition de C. en novembre 2017 (pièce MPC 13.101-0003). Elle ne saurait obtenir plus dans le cadre de la présente procédure de recours. Par conséquent, sa requête est rejetée.

3. A l’appui de sa réplique, la recourante a produit deux nouvelles pièces. Les intimés en contestent la validité pour cause de tardiveté.

3.1 Les dispositions générales sur les voies de recours (art. 379
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 379 Norme applicabili - Se il presente titolo non prevede norme specifiche in merito, la procedura di ricorso è retta per analogia dalle disposizioni generali del presente Codice.
-392
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 392 Estensione degli effetti dell'accoglimento di un ricorso - 1 Nel caso in cui soltanto alcune delle persone imputate o condannate nel medesimo procedimento abbiano interposto ricorso e questo sia stato accolto, la decisione impugnata è annullata o modificata anche a favore di coloro che non hanno ricorso, se:
1    Nel caso in cui soltanto alcune delle persone imputate o condannate nel medesimo procedimento abbiano interposto ricorso e questo sia stato accolto, la decisione impugnata è annullata o modificata anche a favore di coloro che non hanno ricorso, se:
a  la giurisdizione di ricorso ha valutato diversamente i fatti; e
b  i considerandi sono applicabili anche alle altre persone coinvolte.
2    Se necessario, prima di decidere la giurisdizione di ricorso sente gli imputati e i condannati che non hanno ricorso, il pubblico ministero e l'accusatore privato.
CPP) ne prévoient aucune réglementation restrictive concernant le sort des faits et moyens de preuve nouveaux. Ainsi, l'art. 385 al. 1 let. c
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 385 Motivazione e forma - 1 Se il presente Codice esige che il ricorso sia motivato, la persona o l'autorità che lo interpone indica con precisione:
1    Se il presente Codice esige che il ricorso sia motivato, la persona o l'autorità che lo interpone indica con precisione:
a  i punti della decisione che intende impugnare;
b  i motivi a sostegno di una diversa decisione;
c  i mezzi di prova che invoca.
2    Se l'atto di ricorso non soddisfa tali requisiti, la giurisdizione di ricorso lo rinvia al mittente perché ne sani i difetti entro un breve termine suppletorio. Se l'atto di ricorso non soddisfa i requisiti neppure dopo lo scadere del termine suppletorio, la giurisdizione di ricorso non entra nel merito.
3    L'errata designazione di un ricorso non ne inficia la validità.
CPP prescrit uniquement au recourant d'indiquer, précisément mais sans autre restriction, les moyens de preuve qu'il invoque. Pour sa part, l'autorité se fonde sur les preuves administrées pendant la procédure préliminaire et la procédure de première instance (art. 389 al. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 389 Complementi di prova - 1 La procedura di ricorso si basa sulle prove assunte nel corso della procedura preliminare e della procedura dibattimentale di primo grado.
1    La procedura di ricorso si basa sulle prove assunte nel corso della procedura preliminare e della procedura dibattimentale di primo grado.
2    Le assunzioni di prove da parte del tribunale di primo grado vengono ripetute soltanto se:
a  sono state violate norme in materia di prova;
b  sono state incomplete;
c  i relativi atti appaiono inattendibili.
3    D'ufficio o ad istanza di parte, la giurisdizione di ricorso assume le necessarie prove supplementari.
CPP). L'administration des preuves peut être répétée aux conditions de l'art. 389 al. 2
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 389 Complementi di prova - 1 La procedura di ricorso si basa sulle prove assunte nel corso della procedura preliminare e della procedura dibattimentale di primo grado.
1    La procedura di ricorso si basa sulle prove assunte nel corso della procedura preliminare e della procedura dibattimentale di primo grado.
2    Le assunzioni di prove da parte del tribunale di primo grado vengono ripetute soltanto se:
a  sono state violate norme in materia di prova;
b  sono state incomplete;
c  i relativi atti appaiono inattendibili.
3    D'ufficio o ad istanza di parte, la giurisdizione di ricorso assume le necessarie prove supplementari.
CPP et l'autorité peut administrer d'office ou sur requête les preuves nécessaires au traitement du recours (al. 3). Les dispositions relatives au recours au sens strict (art. 393
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 393 Ammissibilità e motivi - 1 Il reclamo può essere interposto contro:
1    Il reclamo può essere interposto contro:
a  le decisioni e gli atti procedurali della polizia, del pubblico ministero e delle autorità penali delle contravvenzioni;
b  i decreti e le ordinanze, nonché gli atti procedurali dei tribunali di primo grado; sono eccettuate le decisioni ordinatorie;
c  le decisioni del giudice dei provvedimenti coercitivi, sempreché il presente Codice non le dichiari definitive.
2    Mediante il reclamo si possono censurare:
a  le violazioni del diritto, compreso l'eccesso e l'abuso del potere di apprezzamento e la denegata o ritardata giustizia;
b  l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti;
c  l'inadeguatezza.
-397
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 397 Procedura e decisione - 1 Il reclamo è esaminato nell'ambito di una procedura scritta.
1    Il reclamo è esaminato nell'ambito di una procedura scritta.
2    Se accoglie il reclamo, la giurisdizione di reclamo emana una nuova decisione o annulla la decisione impugnata, rinviandola alla giurisdizione inferiore perché statuisca nuovamente.
3    Se accoglie il reclamo contro un decreto d'abbandono, la giurisdizione di reclamo può impartire al pubblico ministero o all'autorità penale delle contravvenzioni istruzioni circa il seguito della procedura.
4    Se accerta che vi è stata denegata o ritardata giustizia, la giurisdizione di reclamo può impartire istruzioni all'autorità interessata, fissandole termini per sanare la situazione.
5    La giurisdizione di reclamo decide entro sei mesi.267
CPP) ne posent pas non plus de prescriptions particulières en matière de faits et de moyens de preuve nouveaux. Ainsi, le Code de procédure pénale a instauré de manière générale des voies de recours permettant à l'autorité cantonale de deuxième instance de disposer d'un plein pouvoir d'examen. Le législateur a renoncé à introduire un régime restrictif en matière d'allégations et de preuves nouvelles, sauf dans le cas très particulier de l'art. 398 al. 4
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 398 Ammissibilità e motivi - 1 L'appello può essere proposto contro le sentenze dei tribunali di primo grado che pongono fine, in tutto o in parte, al procedimento nonché contro le decisioni giudiziarie indipendenti successive e le decisioni di confisca indipendenti.268
1    L'appello può essere proposto contro le sentenze dei tribunali di primo grado che pongono fine, in tutto o in parte, al procedimento nonché contro le decisioni giudiziarie indipendenti successive e le decisioni di confisca indipendenti.268
2    Il tribunale d'appello può esaminare per estenso la sentenza in tutti i punti impugnati.
3    Mediante l'appello si possono censurare:
a  le violazioni del diritto, compreso l'eccesso e l'abuso del potere di apprezzamento e la denegata o ritardata giustizia;
b  l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti;
c  l'inadeguatezza.
4    Se la procedura dibattimentale di primo grado concerneva esclusivamente contravvenzioni, mediante l'appello si può far valere unicamente che la sentenza è giuridicamente viziata o che l'accertamento dei fatti è manifestamente inesatto o si fonda su una violazione del diritto. Non possono essere addotte nuove allegazioni o nuove prove.
5    Se l'appello concerne unicamente i punti relativi agli aspetti civili, la sentenza di primo grado è esaminata soltanto nella misura prevista dal diritto processuale civile del foro.
CPP. Par conséquent, le Tribunal fédéral a déjà retenu qu’il faut admettre que le recourant peut produire devant l'instance de recours des faits et des moyens de preuve nouveaux dont il ne pouvait se prévaloir auparavant (arrêts du Tribunal fédéral 1B_368/2014 du 5 février 2015 consid. 3; 1B_768/2012 du 13 janvier 2013 consid. 2.1 rendu en matière de détention provisoire et la doctrine citée; 1B_332/2013 du 20 décembre 2013 consid. 6.2; décision du Tribunal pénal fédéral BB.2012.52 du 6 novembre 2012 consid. 4.2).

3.2 En l’occurrence, les pièces nouvellement produite par la recourante sont d’abord un rapport du 26 mars 2016 établi dans le cadre de la procédure ouverte en France dans le même complexe de faits (act. 37.1). Compte tenu du fait que celui-ci date de 2016, soit d’avant le dépôt du recours, cette pièce ne peut être prise en considération. La seconde (act. 37.2) consiste en une liste des biens confisqués à « I. et ses fils » établie par la Commission de confiscation tunisienne le 29 août 2018 qui, au vu des développements qui précèdent, n’a pas lieu d’être écartée du dossier.

4. Aux termes de l’art. 319 al. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 319 Motivi - 1 Il pubblico ministero dispone l'abbandono totale o parziale del procedimento se:
1    Il pubblico ministero dispone l'abbandono totale o parziale del procedimento se:
a  non si sono corroborati indizi di reato tali da giustificare la promozione dell'accusa;
b  non sono adempiuti gli elementi costitutivi di un reato;
c  cause esimenti impediscono di promuovere l'accusa;
d  non possono definitivamente essere adempiuti presupposti processuali o sono intervenuti impedimenti a procedere;
e  una disposizione legale prevede la possibilità di rinunciare all'azione penale o alla punizione.
2    A titolo eccezionale, il pubblico ministero può pure abbandonare il procedimento se:
a  l'interesse di una vittima che non aveva ancora 18 anni al momento del reato lo esige imperativamente e tale interesse prevale manifestamente sull'interesse dello Stato al perseguimento penale; e
b  la vittima o, qualora la vittima sia incapace di discernimento, il suo rappresentante legale vi acconsente.
CPP, le ministère public ordonne le classement de tout ou partie de la procédure notamment lorsqu’aucun soupçon justifiant une mise en accusation n’est établi (let. a) ou lorsque les éléments constitutifs d’une infraction ne sont pas réunis (let. b).

4.1 Ces conditions doivent être interprétées à la lumière de la maxime « in dubio pro duriore » qui s’impose tant à l’autorité de poursuite qu’à l’autorité de recours durant l’instruction (ATF 138 IV 186 consid. 4.2.1); à l’inverse, le principe « in dubio pro reo » n’est pas applicable à ce stade (Message CPP, p. 1255). Cette maxime exige qu’en cas de doute quant aux faits pertinents ou au droit applicable, l’intimé soit mis en accusation. En effet, en cas de doute, il n’appartient pas à l’autorité d’instruction ou d’accusation de se prononcer, mais au juge du fond. Pratiquement, une mise en accusation s’impose lorsqu’une condamnation apparaît plus vraisemblable qu’un acquittement (ATF 143 IV 241 consid. 2.2.1 et les références citées; 138 IV 86 consid. 4.1.1). Lorsque les probabilités d’un acquittement et d’une condamnation apparaissent équivalentes et pour autant qu’une ordonnance pénale n’entre pas en considération (art. 352 al. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 352 Presupposti - 1 Se nell'ambito della procedura preliminare i fatti sono stati ammessi dall'imputato oppure sono stati sufficientemente chiariti, il pubblico ministero emette un decreto d'accusa qualora, tenuto conto di un'eventuale revoca della sospensione condizionale di una pena o di un'eventuale revoca della liberazione condizionale, ritenga sufficiente una delle seguenti pene:
1    Se nell'ambito della procedura preliminare i fatti sono stati ammessi dall'imputato oppure sono stati sufficientemente chiariti, il pubblico ministero emette un decreto d'accusa qualora, tenuto conto di un'eventuale revoca della sospensione condizionale di una pena o di un'eventuale revoca della liberazione condizionale, ritenga sufficiente una delle seguenti pene:
a  una multa;
b  una pena pecuniaria non superiore a 180 aliquote giornaliere;
c  ...
d  una pena detentiva non superiore a sei mesi.
2    Ciascuna delle pene di cui al capoverso 1 può essere cumulata con una misura di cui agli articoli 66 e 67e-73 CP244.245
3    Le pene di cui al capoverso 1 lettere b-d possono essere cumulate sempre che non risulti una pena detentiva complessiva superiore a sei mesi. Il cumulo con la multa è sempre possibile.
CPP), le ministère public est également tenu de mettre l’intimé en accusation en application de l’art. 324
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 324 Principi - 1 Il pubblico ministero promuove l'accusa dinanzi al giudice competente se, alla luce delle risultanze dell'istruzione, ritiene di disporre di sufficienti indizi di reato e non può emanare un decreto d'accusa.
1    Il pubblico ministero promuove l'accusa dinanzi al giudice competente se, alla luce delle risultanze dell'istruzione, ritiene di disporre di sufficienti indizi di reato e non può emanare un decreto d'accusa.
2    La promozione dell'accusa non è impugnabile.
CPP, ce d’autant plus lorsque les infractions sont graves (ATF 138 IV 86 consid. 4.1.2). L’autorité de recours ne saurait ainsi confirmer un classement au seul motif qu’une condamnation n’apparaît pas plus probable qu’un acquittement (arrêts du Tribunal fédéral 6B_874/2017 du 18 avril 2018 consid. 5.1; 6B_1177/2017 du 16 avril 2018 consid. 2.1; 6B_1356/2016 du 5 janvier 2018 consid. 3.3.3, non publié in ATF 144 I 37).

4.2 Dans les procédures où l’accusation repose essentiellement sur les déclarations de la victime, auxquelles s’opposent celles du prévenu, et lorsqu’il n’est pas possible d’estimer que certaines dispositions sont plus crédibles que d’autres, le principe « in dubio pro duriore » impose en règle générale que l’intimé soit mis en accusation (ATF 143 IV 241 consid. 2.2.2). Cela vaut en particulier lorsqu’il s’agit de délits commis typiquement « entre quatre yeux » pour lesquels il n’existe souvent aucune preuve objective (arrêts du Tribunal fédéral 6B_874/2017 précité consid. 5.1; 6B_698/2016 du 10 avril 2017 consid. 2.4.2). Il peut toutefois exceptionnellement être renoncé à une mise en accusation lorsque la partie plaignante fait des dépositions contradictoires, rendant ses accusations moins crédibles, lorsqu’une condamnation apparaît au vu de l’ensemble des circonstances a priori improbable pour d’autres motifs (ATF 143 IV 241 consid. 2.2.2 et les références citées) ou encore lorsqu’il n’est pas possible de se prononcer sur la crédibilité des différentes déclarations et qu’il y a lieu de penser qu’une administration des preuves complémentaire ne donnera aucun résultat (arrêt du Tribunal fédéral 6B_1356/2016 précité consid. 3.3.3; décision du Tribunal pénal fédéral BB.2017.100 du 5 octobre 2017 consid. 3.1).

5. Le litige porte sur la question de savoir si c’est à bon droit que le MPC a classé la procédure ouverte contre les intimés pour organisation criminelle (art. 260ter
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 260ter - 1 È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque:
1    È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque:
a  partecipa a un'organizzazione che ha lo scopo di:
a1  commettere atti di violenza criminali o di arricchirsi con mezzi criminali, o
a2  commettere atti di violenza criminali volti a intimidire la popolazione o a costringere uno Stato o un'organizzazione internazionale a fare o ad omettere un atto; o
b  sostiene una tale organizzazione nella sua attività.
2    Il capoverso 1 lettera b non si applica ai servizi umanitari forniti da un'organizzazione umanitaria imparziale, quale il Comitato internazionale della Croce Rossa, conformemente all'articolo 3 comune alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949341.
3    Se esercita un'influenza determinante all'interno dell'organizzazione, l'autore è punito con una pena detentiva non inferiore a tre anni.
4    Il giudice può attenuare la pena (art. 48a) se l'autore si sforza di impedire la prosecuzione dell'attività dell'organizzazione.
5    È punibile anche chi commette il reato all'estero, se l'organizzazione esercita o intende esercitare l'attività criminale in tutto o in parte in Svizzera. L'articolo 7 capoversi 4 e 5 è applicabile.
CP) et blanchiment d’argent (art. 305bis
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 305bis - 1. Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.420
1    Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.420
2    Nei casi gravi, la pena è una pena detentiva sino a cinque anni o una pena pecuniaria.424
a  agisce come membro di un'organizzazione criminale o terroristica (art. 260ter);
b  agisce come membro di una banda costituitasi per esercitare sistematicamente il riciclaggio;
c  realizza una grossa cifra d'affari o un guadagno considerevole facendo mestiere del riciclaggio.
3    L'autore è punibile anche se l'atto principale è stato commesso all'estero, purché costituisca reato anche nel luogo in cui è stato compiuto.
CP).

5.1

5.1.1 A teneur de l’art. 260ter
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 260ter - 1 È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque:
1    È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque:
a  partecipa a un'organizzazione che ha lo scopo di:
a1  commettere atti di violenza criminali o di arricchirsi con mezzi criminali, o
a2  commettere atti di violenza criminali volti a intimidire la popolazione o a costringere uno Stato o un'organizzazione internazionale a fare o ad omettere un atto; o
b  sostiene una tale organizzazione nella sua attività.
2    Il capoverso 1 lettera b non si applica ai servizi umanitari forniti da un'organizzazione umanitaria imparziale, quale il Comitato internazionale della Croce Rossa, conformemente all'articolo 3 comune alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949341.
3    Se esercita un'influenza determinante all'interno dell'organizzazione, l'autore è punito con una pena detentiva non inferiore a tre anni.
4    Il giudice può attenuare la pena (art. 48a) se l'autore si sforza di impedire la prosecuzione dell'attività dell'organizzazione.
5    È punibile anche chi commette il reato all'estero, se l'organizzazione esercita o intende esercitare l'attività criminale in tutto o in parte in Svizzera. L'articolo 7 capoversi 4 e 5 è applicabile.
CP, celui qui aura participé à une organisation qui tient sa structure et son effectif secrets et qui poursuit le but de commettre des actes de violence criminels ou de se procurer des revenus par des moyens criminels (al. 1), celui qui aura soutenu une telle organisation dans son activité criminelle (al. 2) sera puni d'une peine privative de liberté de cinq ans au plus ou d'une peine pécuniaire.

5.1.2 La notion d’organisation criminelle implique d’abord l’existence d’un groupe structuré de trois personnes au minimum, généralement plus, conçu pour durer indépendamment d’une modification de la composition de ses effectifs et se caractérisant notamment par la soumission à des règles, une répartition des tâches, l’absence de transparence ainsi que par le professionnalisme qui prévaut aux différents stades de son activité criminelle (ATF 132 IV 132 consid. 4.1.1; arrêt du Tribunal fédéral 6B_422/2013 du 6 mai 2014 consid. 8.2.1). Il faut de plus que cette organisation tienne sa structure et son effectif secret. Il doit s’agir d’une dissimulation qualifiée et systématique qui ne porte pas nécessairement sur l’existence de l’organisation elle-même mais sur sa structure interne et le cercle de ses membres auxiliaires (ATF 132 IV 132 consid. 4.1.1; arrêt du Tribunal fédéral 6B_422/2013 ibidem). En outre, l’organisation doit poursuivre le but de commettre des actes de violence criminels ou de se procurer des revenus par des moyens criminels. L’enrichissement par des moyens criminels suppose que l’organisation s’efforce de se procurer des avantages patrimoniaux illégaux en commettant des crimes, notamment contre le patrimoine (arrêt du Tribunal fédéral 6B_422/2013 du 6 mai 2013 ibidem).

Selon la jurisprudence, une participation occasionnelle à une opération déterminée ne suffit pas; participe comme membre de l’organisation celui qui s’y intègre et y déploie une activité concourant à la poursuite du but criminel de l’organisation. Il faut une coopération avec l’organisation qui indique l’appartenance à celle-ci (ATF 132 IV 132 consid. 4.1.3; 129 IV 271 consid. 2.4). Contrairement au participant, la personne qui soutient n’est pas intégrée à la structure de l’organisation criminelle. De son côté, le soutien au sens de l’art. 260ter ch. 1 al. 2
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 260ter - 1 È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque:
1    È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque:
a  partecipa a un'organizzazione che ha lo scopo di:
a1  commettere atti di violenza criminali o di arricchirsi con mezzi criminali, o
a2  commettere atti di violenza criminali volti a intimidire la popolazione o a costringere uno Stato o un'organizzazione internazionale a fare o ad omettere un atto; o
b  sostiene una tale organizzazione nella sua attività.
2    Il capoverso 1 lettera b non si applica ai servizi umanitari forniti da un'organizzazione umanitaria imparziale, quale il Comitato internazionale della Croce Rossa, conformemente all'articolo 3 comune alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949341.
3    Se esercita un'influenza determinante all'interno dell'organizzazione, l'autore è punito con una pena detentiva non inferiore a tre anni.
4    Il giudice può attenuare la pena (art. 48a) se l'autore si sforza di impedire la prosecuzione dell'attività dell'organizzazione.
5    È punibile anche chi commette il reato all'estero, se l'organizzazione esercita o intende esercitare l'attività criminale in tutto o in parte in Svizzera. L'articolo 7 capoversi 4 e 5 è applicabile.
CP vise les personnes qui ne sont pas intégrées dans la structure de l’organisation mais qui contribuent consciemment à la réalisation des activités de celles-ci (ATF 132 IV 132 consid 4.1.4).

5.2 L’art. 305bis
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 305bis - 1. Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.420
1    Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.420
2    Nei casi gravi, la pena è una pena detentiva sino a cinque anni o una pena pecuniaria.424
a  agisce come membro di un'organizzazione criminale o terroristica (art. 260ter);
b  agisce come membro di una banda costituitasi per esercitare sistematicamente il riciclaggio;
c  realizza una grossa cifra d'affari o un guadagno considerevole facendo mestiere del riciclaggio.
3    L'autore è punibile anche se l'atto principale è stato commesso all'estero, purché costituisca reato anche nel luogo in cui è stato compiuto.
CP prévoit pour sa part que celui qui aura commis un acte propre à entraver l'identification de l'origine, la découverte ou la confiscation de valeurs patrimoniales dont il savait ou devait présumer qu'elles provenaient d'un crime ou d'un délit fiscal qualifié, sera puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire. En se référant aux principes dégagés en matière de confiscation des valeurs patrimoniales au sens de l’art. 70 al. 1
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 70 - 1 Il giudice ordina la confisca dei valori patrimoniali che costituiscono il prodotto di un reato o erano destinati a determinare o a ricompensare l'autore di un reato, a meno che debbano essere restituiti alla persona lesa allo scopo di ripristinare la situazione legale.
1    Il giudice ordina la confisca dei valori patrimoniali che costituiscono il prodotto di un reato o erano destinati a determinare o a ricompensare l'autore di un reato, a meno che debbano essere restituiti alla persona lesa allo scopo di ripristinare la situazione legale.
2    La confisca non può essere ordinata se un terzo ha acquisito i valori patrimoniali ignorando i fatti che l'avrebbero giustificata, nella misura in cui abbia fornito una controprestazione adeguata o la confisca costituisca nei suoi confronti una misura eccessivamente severa.
3    Il diritto di ordinare la confisca si prescrive in sette anni; se il perseguimento del reato soggiace a una prescrizione più lunga, questa si applica anche alla confisca.
4    La confisca è pubblicata ufficialmente. Le pretese della persona lesa o di terzi si estinguono cinque anni dopo la pubblicazione ufficiale della confisca.
5    Se l'importo dei valori patrimoniali sottostanti a confisca non può essere determinato o può esserlo soltanto con spese sproporzionate, il giudice può procedere a una stima.
CP, la jurisprudence a déduite qu’en matière de blanchiment d’argent (art. 305bis
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 305bis - 1. Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.420
1    Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.420
2    Nei casi gravi, la pena è una pena detentiva sino a cinque anni o una pena pecuniaria.424
a  agisce come membro di un'organizzazione criminale o terroristica (art. 260ter);
b  agisce come membro di una banda costituitasi per esercitare sistematicamente il riciclaggio;
c  realizza una grossa cifra d'affari o un guadagno considerevole facendo mestiere del riciclaggio.
3    L'autore è punibile anche se l'atto principale è stato commesso all'estero, purché costituisca reato anche nel luogo in cui è stato compiuto.
CP), il doit exister entre le crime et l’obtention des valeurs patrimoniales un rapport de causalité tel que la seconde apparaît comme la conséquence directe et immédiate du premier (ATF 138 IV 1 consid. 4.2.3.2; 137 IV 79 consid. 3.2). En ce qui concerne le blanchiment des valeurs patrimoniales d’une organisation criminelle, la preuve de l’existence d’un crime préalable suffit, sans toutefois que la connaissance précise de celui-ci ou de son auteur soit nécessaire (ATF 138 IV 1 consid. 4.2.3.2 p. 8). Dans le contexte particulier du blanchiment des valeurs patrimoniales d’une organisation criminelle, il faut se demander si les valeurs patrimoniales auraient pu être obtenues sans les crimes commis par l’organisation (ATF 138 IV 1 consid. 4.2.3.3).

5.3 En l’espèce, le MPC a retenu dans son ordonnance de classement que A. et B., respectivement leurs activités respectives au sein des différentes sociétés fondées par feu leur père (ci-après: le Groupe) n’ont soulevé aucun soupçon et n’ont jamais fait l’objet de poursuites pénales en Tunisie. Par ailleurs, si la privatisation d’une des sociétés du Groupe – J. – a fait l’objet d’une instruction, C. a, dans ce contexte, bénéficié de la prescription. En outre, malgré la chute de l’ex-président Ben Ali, le Groupe a continué de prospérer. Le MPC a relevé également que la Fondation H. a été créée en 1955 et que les comptes suisses de cette dernière ont été alimentés par les loyers de l’immeuble qu’elle détient à Zurich. L’analyse des transactions effectuées sur les comptes bancaires des intimés n’aurait pas permis de mettre en évidence des éléments étayant l’appartenance, respectivement un soutien de la part des intimés à une organisation criminelle. Le mariage de C. avec la fille de l’ex-président tunisien ne saurait constituer un lien suffisant à cet égard. Le MPC précise encore qu’aucun élément concret ne permet de lier les fonds versés sur les comptes des intimés avec une quelconque activité criminelle opérée en Tunisie. En particulier, les versements effectués sur leurs comptes en Suisse proviendraient essentiellement de partenaires d’affaires internationaux et sociétés commerciales liées aux activités du Groupe qui n’ont pas fait l’objet de soupçon en Tunisie ou pour lesquels la procédure est close. La Tunisie n’aurait amené aucun élément permettant de contredire ces conclusions. La recourante conteste cette interprétation qui selon elle s’écarte des conclusions figurant dans les différents rapports commandés par le MPC lui-même. Elle fait valoir en outre que des procédures sont encore en cours contre C. et que les déclarations contraires que ce dernier aurait pu tenir à ce propos sont fausses. Quant aux frères A., B. et C., ils retiennent qu’aucun élément concret justifiant une mise en accusation n’est établi. Selon eux, le MPC n’a pas constaté que les activités du Groupe auraient prospéré grâce au système mis en place pendant le régime Ben Ali., le seul mariage de C. avec la fille de l’ex-président ne constituant pas un lien suffisant. Dès lors, les soupçons à leur encontre ne se sont pas
renforcés de sorte que les conditions du maintien des séquestres ne sont pas réalisées; les mesures de contrainte doivent donc être levées car devenues disproportionnées.

5.4

5.4.1 Il ressort des éléments au dossier que l’ancien président Ben Ali, respectivement ses proches se sont enrichis via un réseau d’entreprises et investissaient principalement dans les secteurs économiques procurant des gains comme le secteur des banques et des assurances, la finance, les télécommunications ou la grande distribution. L’ancien président et son épouse ont fait en sorte d’éviter qu’une ou plusieurs personnes, respectivement familles, n’aient une position de monopole dans l’un des secteurs de l’économie tunisienne. Ce mode de fonctionnement était fait pour durer.

5.4.2 Les intimés sont pour leur part les héritiers de feu K. décédé en 1999. Ce dernier a fondé dans les années 1950 un conglomérat dénommé « groupe A., B. et C. » (ci-après: le Groupe) actif principalement dans les domaines agro-alimentaires (biscuits, chocolat et fromage), la distribution (grande distribution et automobile) et les services. Avant 1995, seule trois entreprises faisaient partie du Groupe. Au décès de K., les secteurs du Groupe ont été diversifiés s’y ajoutant la banque assurance, le tourisme et le transport aérien. Le Groupe réalise la majorité de ses profits au travers de ses activités d’importations et de production dans les trois domaines principaux précités ainsi qu’avec des commissions liées à la distribution de véhicules à l’extérieur de la Tunisie. Dans ce secteur, le Groupe fait office d’intermédiaire pour les groupes L. et M., activités qui rapportent entre USD 6 à 10 mios par années (pièce MPC 11-00-118). Il s’occupe également d’importation de voitures de tourisme et de fabrication sous licence de bus L. et M. pour environ USD 100 mios par an (pièce MPC 11-00-0121). Entre 1995 et 2000, le Groupe a enregistré une hausse de son chiffre d’affaire passant de CHF 32 mios à CHF 854 mios. Les frères A., B. et C. travaillent en commun, se répartissent les responsabilités et le fruit de leur activité. Le Groupe est l’un des acteurs économiques les plus importants en Tunisie et emploie environ 12'000 personnes. Il travaille notamment avec l’Allemagne, la France, l’Italie et la Suisse. En […], C. a épousé N., fille de Ben Ali Ce mariage est aujourd’hui dissout.

5.4.3 Dans le cadre de la procédure suisse, un rapport du CCEF du 1er mai 2013 a analysé 20 relations bancaires liées aux intimés composées de 42 comptes et de 15 dépôts. A l’époque, les fonds faisant l’objet d’un blocage se montaient à environ CHF 9,6 mios. Les conclusions dudit rapport étaient qu’il ne pouvait se prononcer sur d’éventuels avantages ou protections gouvernementaux qui auraient permis au Groupe de se développer de manière importante depuis le mariage de C. avec la fille de l’ex-président Ben Ali, le Groupe étant par ailleurs très actif dans le domaine bancaire. Il précisait en outre que les comptes personnels des intimés ont enregistré plusieurs dizaines de mios de francs de virements en provenance directe ou indirecte de partenaires d’affaire, pour la plupart des grands groupes internationaux. Ces virements y étaient décrits comme des commissions, des commissions occultes, des droits d’exclusivité, des montants payés suite à des contrats de non concurrence, des commissions liées à des surfacturations et des commissions d’exportations/importations. Une fois versées sur les comptes suisses, ces commissions étaient équitablement réparties entre les trois frères (pièces MPC 11-00-0179 à 0181).

5.4.4 En Tunisie, après les évènements de 2011, des enquêtes ont été ouvertes dans lesquelles C. a été impliqué. Le 25 février 2015, la Cour d’appel de Tunis a ordonné que la cause instruite contre ce dernier soit disjointe de la procédure principale no 1/19592 ouverte notamment contre Ben Ali. La nouvelle procédure a été référencée sous le numéro 593/1 (act. 47.1). Cette procédure était ouverte en raison du fait que le prévenu usait du lien de parenté ou d’alliance avec l’ancien président tunisien afin de conclure des contrats fictifs et des marchés publics contrairement aux dispositions légales dans les domaines des marchés publics concernant les grands travaux de l’Etat, les terres, domaines de ce dernier, et l’import-export en relation avec les douanes (act. 47.1). Dans ce contexte, l’intimé a été entendu le 27 septembre 2016 (act. 1.8) puis le 13 septembre 2018 par le Juge d’instruction (act. 47.1). Les investigations ne semblent pas particulièrement soutenues et on ignore aujourd’hui où elles en sont. Certes, la recourante produit à ce sujet un procès-verbal (act. 45.2), mais il est libellé en arabe; elle n’en a pas fourni de traduction exhaustive (act. 45.3) dans une langue officielle suisse de sorte qu’il n’est pas utilisable (art. 3
SR 173.71 Legge federale del 19 marzo 2010 sull'organizzazione delle autorità penali della Confederazione (Legge sull'organizzazione delle autorità penali, LOAP) - Legge sull'organizzazione delle autorità penali
LOAP Art. 3 Lingua del procedimento - 1 La lingua del procedimento è il tedesco, il francese o l'italiano.
1    La lingua del procedimento è il tedesco, il francese o l'italiano.
2    Il Ministero pubblico della Confederazione determina la lingua del procedimento all'apertura dell'istruzione. Tiene conto segnatamente:
a  delle conoscenze linguistiche dei partecipanti al procedimento;
b  della lingua degli atti essenziali;
c  della lingua del luogo dei primi atti istruttori.
3    La lingua scelta vale fino alla chiusura del procedimento con decisione passata in giudicato.
4    Può essere cambiata a titolo eccezionale in presenza di gravi motivi, segnatamente nel caso di disgiunzione o riunione dei procedimenti.
5    Chi dirige il procedimento può determinare che singoli atti procedurali si svolgano in una delle altre due lingue del procedimento.
6    La lingua del procedimento dinanzi al giudice dei provvedimenti coercitivi è determinata dal diritto cantonale.
de la loi fédérale sur l’organisation des autorités pénales de la Confédération [LOAP]; RS 173.71). On ignore donc les faits sur lesquels il porte; aussi ne saurait il avoir la force probante que la recourante souhaiterait lui donner. Celle-ci a produit également une autre attestation du 13 septembre 2018 faisant référence à une procédure no 396/39 dans laquelle l’intimé est également impliqué du chef de complicité d’abus de qualité par un fonctionnaire public et de ce fait se procure à lui-même ou procure à un tiers un avantage injustifié, cause un préjudice à l’administration ou contrevient aux règlements régissant ces opérations en vue de la réalisation de l’avantage ou de préjudice précité (act. 47.3). Même si l’attestation y relative, fait mention de faits commis avant le 14 janvier 2011, on ne peut distinguer à quoi se réfère cette nouvelle procédure. Or, une procédure a bien été ouverte contre C. et l’ex-président Ben Ali pour la même infraction relative à l’abus de sa fonction par un fonctionnaire public, mais le Tribunal criminel de Tunis a déclaré
en ce qui concerne C. que l’action était prescrite et a prononcé l’acquittement de Ben Ali. La Cour d’appel de Tunis a confirmé ce jugement le 12 février 2014. La Cour de cassation de Tunis a rejeté les pourvois du ministère public et du chef du contentieux de l’Etat contre ce jugement le 5 novembre 2015 (act. 11 p. 7 et 17). Dans le contexte de ces enquêtes, il est vrai que les biens de l’intimé ont été saisis en application du Décret-loi tunisien du 14 mars 2011 portant confiscation d’avoirs et de biens meubles et immeubles (act. 1.9). Il apparaît toutefois que dans son audition du 16 novembre 2017, C. a précisé que désormais tous ses biens sont à sa libre disposition et toutes les interdictions de voyager qui avaient été prononcées à son encontre ont été levées (pièces MPC 13.101-0005 et 0006; voir également act. 43.1 et 43.2). La recourante ne le conteste d’ailleurs pas. En outre, en janvier 2019, le nom de C. a été radié du règlement d’exécution du Conseil de l’Union européenne concernant des mesures restrictives à l’encontre de certaines personnes au regard de la situation en Tunisie (act. 52.1). Il découle de ce qui précède que s’il semble que des procédures sont encore ouvertes en Tunisie contre le précité, on peine cependant à discerner d’abord quelles en sont les raisons et sur quels faits elles portent exactement. Par ailleurs, les informations fournies ne permettent pas de savoir à quel stade exact en sont ces investigations ni ce qu’elles ont pu apporter comme élément démontrant une favorisation de C. et du Groupe grâce à leur contact avec la famille de l’ex-président Ben Ali ni de leur éventuel soutien à l’égard de cette dernière.

5.4.5 S’agissant des poursuites ouvertes en Tunisie contre A. et B., il ressort des éléments au dossier et notamment des renseignements fournis aux autorités suisses par la recourante elle-même que les intimés n’avaient, en février 2014, jamais été entendus dans le cadre des procédures alors ouvertes dans ce pays. En outre, en avril 2017 ce dernier a précisé que les précités ne figuraient pas non plus parmi les personnes à l’encontre desquelles l’enquête ouverte en janvier 2011 sous le no 1/19592 contre l’ancien président et ses proches a été étendue. Les deux intimés n’ont par ailleurs pas été visés par le Décret-loi tunisien du 14 mars 2011 portant confiscation d’avoirs et de biens meubles et immeubles qui visaient pourtant 114 personnes dont leur frère C. (act. 1.9 p. 340). Les intimés ne figurent du reste pas sur la liste fournie par la recourante faisant inventaire des biens confisqués en lien avec la famille de A., B. et C. (act. 37.2). Il faut donc admettre qu’il n’y a pas de poursuites dirigées contre A. et B. en Tunisie.

5.4.6 La recourante fait valoir que ces différents éléments ne suffisent pas pour exonérer les intimés de toute charge. Il convient cependant de relever qu’elle n’a pas fourni d’indications plus récentes à leurs propos qui permettraient de contredire ces informations. Elle invoque certes que pour pouvoir aller de l’avant, elle dépend des informations que la Suisse pourrait lui livrer (act. 1 no 17). Cet argument ne peut être qu’écarté. En effet, depuis 2011, elle aurait eu la possibilité de réunir des informations nécessaires pour pouvoir procéder contre les intimés. Par ailleurs, l’absence d’information de la part des autorités helvétiques qu’elle allègue ne l’a pas empêchée d’ouvrir une procédure contre C.. Ainsi, force est de constater que s’agissant de A. et B., respectivement de leurs activités au sein du Groupe, ils n’ont pas soulevé de soupçon ni fait l’objet d’instructions pénales en Tunisie. Les soupçons d’une appartenance ou d’un soutien à une organisation criminelle de leur part ne sont donc pas avérés.

5.5 L’ordonnance entreprise a ordonné la levée des séquestres sur différents comptes au nom des intimés, déblocages que la recourante conteste.

5.5.1 Le séquestre prévu aux art. 263 ss
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 263 Principio - 1 All'imputato e a terzi possono essere sequestrati oggetti e valori patrimoniali se questi saranno presumibilmente:
1    All'imputato e a terzi possono essere sequestrati oggetti e valori patrimoniali se questi saranno presumibilmente:
a  utilizzati come mezzi di prova;
b  utilizzati per garantire le spese procedurali, le pene pecuniarie, le multe e le indennità;
c  restituiti ai danneggiati;
d  confiscati;
e  utilizzati a copertura delle pretese di risarcimento in favore dello Stato secondo l'articolo 71 CP144.
2    Il sequestro è disposto con un ordine scritto succintamente motivato. Nei casi urgenti può essere ordinato oralmente, ma deve successivamente essere confermato per scritto.
3    Se vi è pericolo nel ritardo, la polizia o privati possono mettere provvisoriamente al sicuro oggetti e valori patrimoniali, a disposizione del pubblico ministero o del giudice.
CPP est une mesure conservatoire provisoire. Conformément à l'art. 263 al. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 263 Principio - 1 All'imputato e a terzi possono essere sequestrati oggetti e valori patrimoniali se questi saranno presumibilmente:
1    All'imputato e a terzi possono essere sequestrati oggetti e valori patrimoniali se questi saranno presumibilmente:
a  utilizzati come mezzi di prova;
b  utilizzati per garantire le spese procedurali, le pene pecuniarie, le multe e le indennità;
c  restituiti ai danneggiati;
d  confiscati;
e  utilizzati a copertura delle pretese di risarcimento in favore dello Stato secondo l'articolo 71 CP144.
2    Il sequestro è disposto con un ordine scritto succintamente motivato. Nei casi urgenti può essere ordinato oralmente, ma deve successivamente essere confermato per scritto.
3    Se vi è pericolo nel ritardo, la polizia o privati possono mettere provvisoriamente al sicuro oggetti e valori patrimoniali, a disposizione del pubblico ministero o del giudice.
CPP, les objets et valeurs patrimoniales appartenant au prévenu ou à des tiers peuvent être mis sous séquestre, lorsqu'il est probable qu'ils seront utilisés comme moyens de preuve (let. a), pour garantir le paiement des frais de procédure, peines pécuniaires, amendes et indemnités (let. b), qu'ils devront être restitués au lésé (let. c), respectivement qu'ils pourraient faire l'objet d'une confiscation en application du droit pénal fédéral (let. d). Dès lors qu'il s'agit d'une mesure de contrainte au sens des art. 196 ss
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CPP Art. 196 Definizione - I provvedimenti coercitivi sono atti procedurali delle autorità penali che incidono sui diritti fondamentali degli interessati e sono intesi a:
a  assicurare le prove;
b  garantire la presenza di persone durante il procedimento;
c  garantire l'esecuzione della decisione finale.
CPP, pour pouvoir être mise en œuvre, il faut que des soupçons suffisants laissent présumer une infraction (art. 197 al. 1 let. b
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CPP Art. 197 Principi - 1 Possono essere adottati provvedimenti coercitivi soltanto se:
1    Possono essere adottati provvedimenti coercitivi soltanto se:
a  sono previsti dalla legge;
b  vi sono sufficienti indizi di reato;
c  gli obiettivi con essi perseguiti non possono essere raggiunti mediante misure meno severe;
d  l'importanza del reato li giustifica.
2    I provvedimenti coercitivi che incidono sui diritti fondamentali di chi non è imputato vanno adottati con particolare cautela.
CPP) et permettent de suspecter que les valeurs patrimoniales en cause ont servi à commettre celle-ci ou en sont le produit, indépendamment du fait que les infractions aient été commises par leur détenteur ou par un tiers (arrêt du Tribunal pénal fédéral BB.2005.42 du 14 septembre 2005 consid. 2.1; Heimgartner, Strafprozessuale Beschlagnahme, 2011, p. 125 ss).

5.5.2 Pour que le maintien du séquestre pendant une période prolongée se justifie, il importe que ces présomptions se renforcent en cours d'enquête et que l'existence d'un lien de causalité adéquat entre les valeurs saisies et les actes délictueux puisse être considéré comme hautement vraisemblable (ATF 122 IV 91 consid. 4; TPF 2010 22 consid. 2.1; Schmid/Jositsch, Schweizerische Strafprozessordnung, Praxiskommentar, 3e éd. 2017, n° 5 ad art. 263
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 263 Principio - 1 All'imputato e a terzi possono essere sequestrati oggetti e valori patrimoniali se questi saranno presumibilmente:
1    All'imputato e a terzi possono essere sequestrati oggetti e valori patrimoniali se questi saranno presumibilmente:
a  utilizzati come mezzi di prova;
b  utilizzati per garantire le spese procedurali, le pene pecuniarie, le multe e le indennità;
c  restituiti ai danneggiati;
d  confiscati;
e  utilizzati a copertura delle pretese di risarcimento in favore dello Stato secondo l'articolo 71 CP144.
2    Il sequestro è disposto con un ordine scritto succintamente motivato. Nei casi urgenti può essere ordinato oralmente, ma deve successivamente essere confermato per scritto.
3    Se vi è pericolo nel ritardo, la polizia o privati possono mettere provvisoriamente al sicuro oggetti e valori patrimoniali, a disposizione del pubblico ministero o del giudice.
CPP; Lembo/Julen Berthod, Kuhn/Jeanneret [édit.], Commentaire romand, Code de procédure pénale suisse, 2011, n° 26 ad art. 263
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 263 Principio - 1 All'imputato e a terzi possono essere sequestrati oggetti e valori patrimoniali se questi saranno presumibilmente:
1    All'imputato e a terzi possono essere sequestrati oggetti e valori patrimoniali se questi saranno presumibilmente:
a  utilizzati come mezzi di prova;
b  utilizzati per garantire le spese procedurali, le pene pecuniarie, le multe e le indennità;
c  restituiti ai danneggiati;
d  confiscati;
e  utilizzati a copertura delle pretese di risarcimento in favore dello Stato secondo l'articolo 71 CP144.
2    Il sequestro è disposto con un ordine scritto succintamente motivato. Nei casi urgenti può essere ordinato oralmente, ma deve successivamente essere confermato per scritto.
3    Se vi è pericolo nel ritardo, la polizia o privati possono mettere provvisoriamente al sicuro oggetti e valori patrimoniali, a disposizione del pubblico ministero o del giudice.
CPP). Tant que subsiste un doute sur la part des fonds qui pourrait provenir d'une activité criminelle, l'intérêt public commande que ceux-ci demeurent à la disposition de la justice (TPF 2010 22 consid. 2.1; arrêt du Tribunal pénal fédéral BB.2008.98 du 8 avril 2009 consid. 3; Moreillon/Dupuis/Mazou, La pratique judiciaire du Tribunal pénal fédéral, JdT 2012 IV 5 n° 43). En revanche, selon la jurisprudence, un séquestre peut apparaître disproportionné lorsque la procédure dans laquelle il s'inscrit se poursuit sans motif suffisant (ATF 132 I 229 consid. 11.6).

5.6 Ainsi que précisé supra (consid. 5.4.2), les comptes personnels des frères A., B. et C. ont enregistré de la fin des années 1990 à 2010 plusieurs dizaines de mios de francs de virements en provenance de partenaires d’affaire du Groupe. Des crédits d’un montant total d’environ EUR 33,4 mios, CHF 2,4 mios, USD 3,7 mios ont été transférés à ce titre pour la plupart en faveur de quatre relations principales. Il ressort de la documentation bancaire figurant au dossier que c’est uniquement le mariage entre la fille de l’ex-président Ben Ali et C. en […] qui a eu pour conséquence que ce dernier ainsi que ses frères ont été considérés comme suspects et a ultérieurement entraîné les blocages sur les comptes suivants:

5.6.1 la relation bancaire no 1. ouverte en novembre 2002 au nom de A. auprès de la banque P. SA. Son frère B. a eu une procuration sur ce compte jusqu’en février 2011. Il s’agissait d’un compte privé sur lequel pourtant ont été créditées des commissions de la part d’entreprises commerciales en raison de l’activité déployée par le Groupe avec ses partenaires étrangers. Une redistribution aux autres frères A., B. et C. était prévue d’emblée (pièce MPC 11-01-01-0310). L’intimé a précisé lors d’une rencontre en 2004 avec le représentant de la banque, que certaines des entrées de fonds attendues constituaient des commissions occultes sur des contrats de vente en lien avec les activités du Groupe (pièce MPC 11-01-01-0311). Sur la base des éléments au dossier, le compte en question a encaissé divers versements d’entreprises internationales telles Q., R. (pièce MPC 11-00-0041), S. (pièce MPC 11-00-0045), entreprises en lien avec le secteur agroalimentaire qui est une des principales branches d’activités du Groupe. Par ailleurs, différents transferts en faveur de comptes des autres frères sont intervenus peu de temps après réception desdits virements (pièce MPC 11-00-0047) et ce, pour un tiers chacun. Or, à ce propos, C. a rappelé lors de son audition que, hormis pour les deux sociétés du Groupe cotées en bourse, ils sont, ses frères et lui, les actionnaires de toutes leurs sociétés (pièce MPC 13.101-0016);

5.6.2 la relation no 2. ouverte auprès de la Banque T. par le père des intimés en 1983. Après son décès, les frères A., B. et C. en sont devenus les ayants droit économiques (pièce MPC 11-00-0056). Le compte a enregistré entre 2003 et 2010 des entrées de fonds équivalentes à EUR 9'493’719.-- pour des sorties à hauteur de EUR 9'259'183.--. Les entrées externes proviennent essentiellement de partenaires commerciaux tels AA., spécialisée dans la production d'huiles végétales servant à la production de chocolat ou encore BB., entreprise active dans le négoce de différentes matières premières (graines, cacao, sucre, café etc; pièce MPC 12-01-0010). Les raisons indiquées en étaient principalement des commissions en lien notamment avec des transactions d’exportation de marchandises de la Tunisie (pièces MPC 11-00-0062), soit essentiellement des activités en lien avec celles du Groupe. Les autres virements internes proviennent de transferts de la part de comptes dont l’un ou l’autre intimé est titulaire. Quant aux sorties de fonds, elles servaient principalement à couvrir des dépenses personnelles du titulaire, notamment l’achat d’un appartement à Paris (pièce MPC 11-00-0066);

5.6.3 le compte no 3. ouvert auprès de la Banque privée CC. SA dont l’ayant droit économique est C. Le compte en question a enregistré des entrées entre 2003 et 2010 de EUR 8’5010’260.-- pour des sorties de EUR 8'403'091.-- (pièce MPC 11-00-0120). Certaines entrées proviennent de M. et sont des commissions liées aux ventes de véhicules en Afrique du nord. Plusieurs autres versements sont identifiés par la mention de commissions (pièce MPC 11-00-0122) ce qui est en adéquation avec les activités du Groupe. Quant aux sorties d’argent, elles concernent soit des dépenses personnelles de l’ayant droit économique (pièce MPC 11-00-0124), soit des virements entre les comptes des intimés. Certains mouvements n’ont par contre pas permis d’identifier leurs causes ou leurs bénéficiaires;

5.6.4 la relation no 4. auprès de DD. dont B. était le titulaire. Cette relation bancaire a été clôturée le 21 juillet 2011. Deux entrées de fonds ont eu lieu en 2010 pour un total de EUR 619'867.-- de la part de EE. Les sorties se montent quant à elles à EUR 618'227.--. L’arrière-plan économique des transactions n’a pu être expliqué;

5.6.5 le compte no 5. auprès de FF. Il a été ouvert le 6 novembre 2008 par A., seul ayant droit économique. Durant la période sous examen, les entrées se montent à un total de CHF 1'219'948.-- dont une partie provient de la vente d’un tableau. Quant aux sorties, elles affèrent à CHF 696’795.-- notamment pour payer des dépenses courantes et liées à des cartes de crédit de A. S’agissant du compte en Euro, les entrées totalisent EUR 1'594'775.--. Certains versements – en espèce – ne permettent pas d’identifier qui les a effectués. Certains autres semblent l’avoir été par GG. qui siégeait au conseil d’administration de HH. avec A. (pièces MPC 11-00-0037). Différents versements ont par ailleurs été faits par l’intimé lui-même. Pour divers virements, les avocats de l’intimé ont en outre fourni des indications à la banque aux termes desquelles les versements encaissés ont pour origine un contrat du 16 février 2009 (pièce MPC 11-00-0153) passé entre A., agissant en nom propre ou à celui du Groupe, et une Holding constituant la base pour un projet lancé par l’intimé dans l'optique du développement d'un réseau de supermarchés et d'hypermarchés en Libye. Dans ce contrat figurent les honoraires pour l’intimé et leur échéance. Cela concorde avec les versements constatés sur le compte sous examen (pièce MPC 11-00-0154). Quant au compte en USD, il a enregistré des entrées pour un total de USD 205'155.-- à raison de deux versements effectués par l’intimé lui-même;

5.6.6 le compte no 6. ouvert au nom de C. le 10 juin 2003 auprès de la banque CC. SA. Sur ce compte différentes rentrées ont été réalisées pour un total de respectivement d'EUR 1’701'000.--, de USD 994'000.-- et de CHF 100'000.--; les sorties quant à elles atteignent EUR 1'755'208.-- et CHF 78'131.--, le tout entre 2003 et 2005 (pièces MPC 11-00-0129 à 11-00-0133). Pour certains des montants reçus, il n’a pas été possible d’identifier le donneur d’ordre; d’autres proviennent du titulaire du compte lui-même. Quant aux sorties, elles ont été faites notamment en faveur d’autres comptes de l’intimé lui-même et d’un cabinet d’avocat pour des paiements d’honoraires. L’achat de mobilier est également l’une des raisons de ces transferts;

5.6.7 la relation no 7. ouverte elle aussi au nom de C. auprès de la banque CC. SA le 22 mai 2003. Elle ne vise qu’à effectuer des paiements en lien avec une carte de crédit de l’intimé. Les fonds encaissés entre 2003 et 2004 se montent à EUR 1'077'391.--. Des virements proviennent des comptes 3. et 6. de l’intimé lui-même dans la mesure où les factures de sa carte de crédit American Express devaient être payées via le compte 7. mais couvertes par le compte 3. Les sorties à hauteur de EUR 1'014'587.-- ont servi essentiellement à payer des frais de dite carte de crédit (pièce MPC 11-00-0134-11-00-0136);

5.6.8 le compte no 8. ouvert au nom de B. auprès de la banque T. SA, clôturé le 21 juillet 2011. Entre 1999 et 2002, des montants atteignant EUR 6'953'124.-- ont été virés sur ce compte, trois d’entre eux étant de donneurs d’ordre inconnus alors que deux d’entre eux étaient des transferts provenant des comptes des frères A., B. et C. (pièce MPC 11-00-0070). Les sorties d’argent se sont montées pour ce même laps de temps à EUR 4'440'006.--. Une d’entre elles était destinée à des notaires en France relativement à une vente immobilière, les autres constituant deux transferts placés dans le dépôt en placement fiduciaire du compte (pièce MPC 11-00-0073);

5.6.9 les deux comptes liés à la Fondation H. dont les intimés sont les bénéficiaires (la relation 9. auprès de la banque T. et la relation 10. auprès de la Banque FF.; act. 11 p. 5). Ladite Fondation, fondée en 1955 par le père des intimés (act. MPC 11-00-0107) est une société de domicile visant à administrer sa fortune se présentant sous la forme d’un immeuble à Zurich. Or, ces comptes sont utilisés pour les dépenses courantes relatives à l’immeuble à Zurich qui est occupé par des locataires. Ces comptes sont alimentés exclusivement par les paiements des loyers versés par ces derniers (act. 11 p. 5; act. MPC 11-00-0109; 11-00-0111; 11-00-0115).

5.7 Sur la base de ces éléments, il est difficile de distinguer des mouvements qui pourraient paraître particulièrement suspects ou qui établiraient un quelconque lien des frères A., B. et C. avec le « clan Ben Ali » ou encore des avantages spécifiques obtenus par les intimés en fonction des liens existant avec l’ancien président tunisien. Les virements provenant de sources externes découlent la plupart d’entre eux des relations commerciales du Groupe avec ses partenaires internationaux aux Emirats Arabes Unis, en France (Q. et II.), à Hong Kong (JJ.), en Suisse (KK.) ou encore d’entreprises pour lesquelles A. et C. étaient des représentants officiels (L. et LL.; pièce MPC 11-00-0016). Plusieurs d’entre eux portent comme intitulés « commissions » et les éléments au dossier ne permettent pas de remettre en cause ce constat. Les nombreux transferts entre les différents comptes des intimés peuvent pour beaucoup s’expliquer par les opérations de netting qu’ils opèrent entre eux visant à répartir équitablement les montants qu’ils ont encaissés (pièce MPC 11-00-0046-00047; 11-00-0180). Le fait que les paiements reçus ont ensuite été virés non pour des investissements en faveur des sociétés du Groupe, mais sur des comptes privés pour des dépenses personnelles des intimés, met clairement en exergue qu’un éventuel dommage aurait été subi de ce fait par le Groupe – ce qui n’est nullement démontré –, mais pas par la recourante elle-même. Cette dernière n’a au demeurant apporté aucun élément permettant de démontrer le contraire. Elle n’a pas non plus fourni de précisions quant à des avantages particuliers dont auraient bénéficié les intimés en Tunisie. Deux d’entre eux n’ont d’ailleurs jamais fait l’objet de poursuites de sa part. Quant à C. s’il semble faire l’objet d’investigations en Tunisie, les pièces que cette dernière a fournies ne permettent pas de déterminer à quel propos exactement, à quel stade se trouvent ces enquêtes et surtout si cela a un lien – et concrètement lequel – avec le clan Ben Ali. Une des sociétés du Groupe, J., a certes fait l’objet d’une privatisation à propos de laquelle une procédure tunisienne a été ouverte. Toutefois dans ce contexte, C. a bénéficié de la prescription et l’ex-président a été acquitté, ce qui a été confirmé le 6 novembre 2015 par la Cour d’appel de Tunis (pièces MPC 16-03-0240 à 16-03-0266).

S’agissant de la Fondation H., il n’y’a pas lieu de considérer que les fonds figurant sur ses deux comptes provenant du paiement des loyers de son immeuble pourraient avoir une origine criminelle. Sur ce point la décision entreprise ne peut être que confirmée. Il en est de ce fait de même de la radiation de la mention de restriction du droit d’aliéner sur l’immeuble sis à U., propriété de dite Fondation.

5.8 Il découle de ce qui précède que malgré le temps écoulé et les mesures d’investigation effectuées depuis l’ouverture de la procédure en 2011, les soupçons à l’égard des intimés ne se sont pas renforcés, au contraire. Aussi, une condamnation paraît tout à fait improbable. C’est dès lors à bon droit que le MPC a considéré que le classement s’imposait. C’est par conséquent également à raison qu’il a estimé qu’il n’avait pas lieu d’instruire du chef de gestion déloyale.

6. Partant, le recours est rejeté.

7. Selon l’art. 428 al. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 428 Assunzione delle spese nella procedura di ricorso - 1 Le parti sostengono le spese della procedura di ricorso nella misura in cui prevalgono o soccombono nella causa. È ritenuta soccombente anche la parte che ha ritirato il ricorso o sul cui ricorso non si è entrati nel merito.
1    Le parti sostengono le spese della procedura di ricorso nella misura in cui prevalgono o soccombono nella causa. È ritenuta soccombente anche la parte che ha ritirato il ricorso o sul cui ricorso non si è entrati nel merito.
2    Se una parte ricorrente ottiene una decisione a lei più favorevole, le spese della procedura di impugnazione possono esserle addossate se:
a  i presupposti della prevalenza nella causa sono stati creati soltanto nell'ambito della procedura di ricorso; o
b  la decisione impugnata viene modificata soltanto riguardo ad aspetti non sostanziali.
3    Se emana essa stessa una nuova decisione, la giurisdizione di ricorso statuisce anche in merito alla liquidazione delle spese prevista dalla giurisdizione inferiore.
4    Se la giurisdizione di ricorso annulla una decisione e rinvia la causa alla giurisdizione inferiore perché statuisca nuovamente, la Confederazione o il Cantone sostengono le spese della procedura di ricorso e, secondo il libero apprezzamento della giurisdizione di ricorso, quelle della giurisdizione inferiore.
5    Se l'istanza di revisione è accolta, l'autorità penale chiamata in seguito a statuire sulla causa decide secondo libero apprezzamento in merito alle spese del primo procedimento.
CPP, les frais de la procédure sont mis à la charge des parties dans la mesure où elles ont obtenu gain de cause ou succombé. La recourante succombe en l’espèce et s’acquittera d’un émolument qui, en application de l’art. 8
SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF)
RSPPF Art. 8 Emolumenti riscossi davanti alla Corte dei reclami penali - (art. 73 cpv. 3 lett. c LOAP, art. 63 cpv. 4bis e 5 PA, art. 25 cpv. 4 DPA)
1    Per la procedura di reclamo ai sensi degli articoli 393 e seguenti del CPP12 e secondo il DPA possono essere riscossi degli emolumenti da 200 a 50 000 franchi.
2    Gli emolumenti per le altre procedure condotte secondo il CPP variano tra 200 e 20 000 franchi.
3    Gli emolumenti riscossi per le procedure ai sensi della PA variano:
a  per le cause in cui non entra in linea di conto alcun interesse finanziario: da 100 a 5000 franchi;
b  per le altre cause: da 100 a 50 000 franchi.
du règlement du Tribunal pénal fédéral du 31 août 2010 sur les frais, émoluments, dépens et indemnités de la procédure pénale fédérale (RFPPF; RS 173.713.162), sera fixé à CHF 5'000.--.

8. La partie qui obtient gain de cause a droit à une indemnité pour les dépenses occasionnées par l’exercice raisonnable de ses droits de procédure (art. 433 al. 1 let. a
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 433 Accusatore privato - 1 L'imputato deve indennizzare adeguatamente l'accusatore privato delle spese necessarie da lui sostenute nel procedimento se:
1    L'imputato deve indennizzare adeguatamente l'accusatore privato delle spese necessarie da lui sostenute nel procedimento se:
a  l'accusatore privato vince la causa; o
b  l'imputato è tenuto a rifondere le spese secondo l'articolo 426 capoverso 2.
2    L'accusatore privato inoltra l'istanza d'indennizzo all'autorità penale, quantificando e comprovando le proprie pretese. Se l'accusatore privato non ottempera a tale obbligo, l'autorità penale non entra nel merito dell'istanza.
CPP, applicable par renvoi de l’art. 436
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 436 Indennizzo e riparazione del torto morale nell'ambito della procedura di ricorso - 1 Le pretese di indennizzo e di riparazione del torto morale nell'ambito della procedura di ricorso sono rette dagli articoli 429-434.
1    Le pretese di indennizzo e di riparazione del torto morale nell'ambito della procedura di ricorso sono rette dagli articoli 429-434.
2    Se non beneficia di un'assoluzione piena o parziale, né dell'abbandono del procedimento, ma ottiene ragione su altre questioni, l'imputato ha diritto a una congrua indennità per le spese sostenute.
3    Se la giurisdizione di ricorso annulla una decisione secondo l'articolo 409, le parti hanno diritto a una congrua indennità per le spese sostenute nella procedura di ricorso e in relazione con la parte annullata del procedimento di primo grado.
4    L'imputato assolto o punito meno severamente a seguito di una revisione ha diritto a una congrua indennità per le spese sostenute nella procedura di revisione. Ha inoltre diritto a una riparazione del torto morale e a un'indennità per la privazione della libertà ingiustamente subita, eccetto che la stessa possa essere computata nelle sanzioni inflitte per altri reati.
CPP; décision du Tribunal pénal fédéral BB.2014.63 du 20 juin 2014). L’art. 12 al. 1
SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF)
RSPPF Art. 12 Onorari - 1 L'onorario è fissato secondo il tempo, comprovato e necessario, impiegato dall'avvocato per la causa e necessario alla difesa della parte rappresentata. L'indennità oraria ammonta almeno a 200 e al massimo a 300 franchi.
1    L'onorario è fissato secondo il tempo, comprovato e necessario, impiegato dall'avvocato per la causa e necessario alla difesa della parte rappresentata. L'indennità oraria ammonta almeno a 200 e al massimo a 300 franchi.
2    Se l'avvocato non presenta alcuna nota delle spese entro la conclusione dell'udienza finale o entro un termine fissato da chi dirige il procedimento oppure, nelle procedure davanti alla Corte dei reclami penali, al più tardi al momento dell'inoltro dell'unica o ultima memoria, il giudice fissa l'onorario secondo libero apprezzamento.
RFPPF prévoit que les honoraires des avocats sont fixés en fonction du temps effectivement consacré à la cause et nécessaire à la défense de la partie représentée. Selon l'art. 12 al. 2
SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF)
RSPPF Art. 12 Onorari - 1 L'onorario è fissato secondo il tempo, comprovato e necessario, impiegato dall'avvocato per la causa e necessario alla difesa della parte rappresentata. L'indennità oraria ammonta almeno a 200 e al massimo a 300 franchi.
1    L'onorario è fissato secondo il tempo, comprovato e necessario, impiegato dall'avvocato per la causa e necessario alla difesa della parte rappresentata. L'indennità oraria ammonta almeno a 200 e al massimo a 300 franchi.
2    Se l'avvocato non presenta alcuna nota delle spese entro la conclusione dell'udienza finale o entro un termine fissato da chi dirige il procedimento oppure, nelle procedure davanti alla Corte dei reclami penali, al più tardi al momento dell'inoltro dell'unica o ultima memoria, il giudice fissa l'onorario secondo libero apprezzamento.
RFPPF, lorsque, comme en l'occurrence, le conseil ne fait pas parvenir le décompte de ses prestations avant la clôture des débats ou dans le délai fixé par la direction de la procédure, ou encore, dans la procédure devant la Cour des plaintes, avec son unique ou sa dernière écriture, le montant des honoraires est fixé selon l'appréciation de la Cour.

En l'espèce, une indemnité de CHF 3’000.-- en faveur des intimés et de E. (TVA incluse) paraît équitable et sera mise à la charge de la recourante.

Par ces motifs, la Cour des plaintes prononce:

1. Le recours est rejeté.

2. Les frais de justice à hauteur de CHF 5'000.-- sont mis à la charge de la recourante.

3. Une indemnité de dépens de CHF 3’000.-- est allouée aux intimés et de

CHF 3’000.-- à E. à charge de la recourante.

Bellinzone, le 17 septembre 2019

Au nom de la Cour des plaintes

du Tribunal pénal fédéral

Le vice-président: La greffière:

Distribution

- Mes Pierluca Degni et Guillaume Tattevin, avocats

- Ministère public de la Confédération

- Me Nicholas Antenen, avocat

- Me Jean-Marc Carnicé, avocat

- Me Alexandre Montavon, avocat

Indication des voies de recours

Il n’existe pas de voie de droit ordinaire contre la présente décision.
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : BB.2017.227
Data : 17. settembre 2019
Pubblicato : 29. ottobre 2019
Sorgente : Tribunale penale federale
Stato : Inedito
Ramo giuridico : Corte dei reclami penali: procedimenti penali
Oggetto : Classement de la procédure (art. 322 al. 2 CPP); consultation des dossiers (art. 101 s. en lien avec l'art. 107 al. 1 let. a CPP).


Registro di legislazione
CP: 70 
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 70 - 1 Il giudice ordina la confisca dei valori patrimoniali che costituiscono il prodotto di un reato o erano destinati a determinare o a ricompensare l'autore di un reato, a meno che debbano essere restituiti alla persona lesa allo scopo di ripristinare la situazione legale.
1    Il giudice ordina la confisca dei valori patrimoniali che costituiscono il prodotto di un reato o erano destinati a determinare o a ricompensare l'autore di un reato, a meno che debbano essere restituiti alla persona lesa allo scopo di ripristinare la situazione legale.
2    La confisca non può essere ordinata se un terzo ha acquisito i valori patrimoniali ignorando i fatti che l'avrebbero giustificata, nella misura in cui abbia fornito una controprestazione adeguata o la confisca costituisca nei suoi confronti una misura eccessivamente severa.
3    Il diritto di ordinare la confisca si prescrive in sette anni; se il perseguimento del reato soggiace a una prescrizione più lunga, questa si applica anche alla confisca.
4    La confisca è pubblicata ufficialmente. Le pretese della persona lesa o di terzi si estinguono cinque anni dopo la pubblicazione ufficiale della confisca.
5    Se l'importo dei valori patrimoniali sottostanti a confisca non può essere determinato o può esserlo soltanto con spese sproporzionate, il giudice può procedere a una stima.
260ter 
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 260ter - 1 È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque:
1    È punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria chiunque:
a  partecipa a un'organizzazione che ha lo scopo di:
a1  commettere atti di violenza criminali o di arricchirsi con mezzi criminali, o
a2  commettere atti di violenza criminali volti a intimidire la popolazione o a costringere uno Stato o un'organizzazione internazionale a fare o ad omettere un atto; o
b  sostiene una tale organizzazione nella sua attività.
2    Il capoverso 1 lettera b non si applica ai servizi umanitari forniti da un'organizzazione umanitaria imparziale, quale il Comitato internazionale della Croce Rossa, conformemente all'articolo 3 comune alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949341.
3    Se esercita un'influenza determinante all'interno dell'organizzazione, l'autore è punito con una pena detentiva non inferiore a tre anni.
4    Il giudice può attenuare la pena (art. 48a) se l'autore si sforza di impedire la prosecuzione dell'attività dell'organizzazione.
5    È punibile anche chi commette il reato all'estero, se l'organizzazione esercita o intende esercitare l'attività criminale in tutto o in parte in Svizzera. L'articolo 7 capoversi 4 e 5 è applicabile.
305bis 
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 305bis - 1. Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.420
1    Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine o da un delitto fiscale qualificato, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.420
2    Nei casi gravi, la pena è una pena detentiva sino a cinque anni o una pena pecuniaria.424
a  agisce come membro di un'organizzazione criminale o terroristica (art. 260ter);
b  agisce come membro di una banda costituitasi per esercitare sistematicamente il riciclaggio;
c  realizza una grossa cifra d'affari o un guadagno considerevole facendo mestiere del riciclaggio.
3    L'autore è punibile anche se l'atto principale è stato commesso all'estero, purché costituisca reato anche nel luogo in cui è stato compiuto.
322septies
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937
CP Art. 322septies - Chiunque offre, promette o procura un indebito vantaggio a un membro di un'autorità giudiziaria o di un'altra autorità, a un funzionario, a un perito, traduttore o interprete delegato dall'autorità, a un arbitro o a un militare di un Paese straniero o di un'organizzazione internazionale, a favore di lui o di terzi, per indurlo a commettere un atto o un'omissione in relazione con la sua attività ufficiale e contrastante coi doveri d'ufficio o sottostante al suo potere d'apprezzamento,
CPP: 101 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 101 Esame degli atti di un procedimento pendente - 1 Le parti possono esaminare gli atti del procedimento penale al più tardi dopo il primo interrogatorio dell'imputato e dopo l'assunzione delle altre prove principali da parte del pubblico ministero; è fatto salvo l'articolo 108.
1    Le parti possono esaminare gli atti del procedimento penale al più tardi dopo il primo interrogatorio dell'imputato e dopo l'assunzione delle altre prove principali da parte del pubblico ministero; è fatto salvo l'articolo 108.
2    Altre autorità possono esaminare gli atti se necessario per la trattazione di procedimenti civili, penali o amministrativi pendenti e se non vi si oppongono interessi pubblici o privati preponderanti.
3    I terzi possono esaminare gli atti se fanno valere un interesse scientifico o un altro interesse degno di protezione e se non vi si oppongono interessi pubblici o privati preponderanti.
107 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 107 Diritto di essere sentiti - 1 Le parti hanno il diritto di essere sentite; segnatamente, hanno il diritto di:
1    Le parti hanno il diritto di essere sentite; segnatamente, hanno il diritto di:
a  esaminare gli atti;
b  partecipare agli atti procedurali;
c  far capo a un patrocinatore;
d  esprimersi sulla causa e sulla procedura;
e  presentare istanze probatorie.
2    Le autorità penali rendono attente ai loro diritti le parti prive di conoscenze giuridiche.
196 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 196 Definizione - I provvedimenti coercitivi sono atti procedurali delle autorità penali che incidono sui diritti fondamentali degli interessati e sono intesi a:
a  assicurare le prove;
b  garantire la presenza di persone durante il procedimento;
c  garantire l'esecuzione della decisione finale.
197 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 197 Principi - 1 Possono essere adottati provvedimenti coercitivi soltanto se:
1    Possono essere adottati provvedimenti coercitivi soltanto se:
a  sono previsti dalla legge;
b  vi sono sufficienti indizi di reato;
c  gli obiettivi con essi perseguiti non possono essere raggiunti mediante misure meno severe;
d  l'importanza del reato li giustifica.
2    I provvedimenti coercitivi che incidono sui diritti fondamentali di chi non è imputato vanno adottati con particolare cautela.
263 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 263 Principio - 1 All'imputato e a terzi possono essere sequestrati oggetti e valori patrimoniali se questi saranno presumibilmente:
1    All'imputato e a terzi possono essere sequestrati oggetti e valori patrimoniali se questi saranno presumibilmente:
a  utilizzati come mezzi di prova;
b  utilizzati per garantire le spese procedurali, le pene pecuniarie, le multe e le indennità;
c  restituiti ai danneggiati;
d  confiscati;
e  utilizzati a copertura delle pretese di risarcimento in favore dello Stato secondo l'articolo 71 CP144.
2    Il sequestro è disposto con un ordine scritto succintamente motivato. Nei casi urgenti può essere ordinato oralmente, ma deve successivamente essere confermato per scritto.
3    Se vi è pericolo nel ritardo, la polizia o privati possono mettere provvisoriamente al sicuro oggetti e valori patrimoniali, a disposizione del pubblico ministero o del giudice.
319 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 319 Motivi - 1 Il pubblico ministero dispone l'abbandono totale o parziale del procedimento se:
1    Il pubblico ministero dispone l'abbandono totale o parziale del procedimento se:
a  non si sono corroborati indizi di reato tali da giustificare la promozione dell'accusa;
b  non sono adempiuti gli elementi costitutivi di un reato;
c  cause esimenti impediscono di promuovere l'accusa;
d  non possono definitivamente essere adempiuti presupposti processuali o sono intervenuti impedimenti a procedere;
e  una disposizione legale prevede la possibilità di rinunciare all'azione penale o alla punizione.
2    A titolo eccezionale, il pubblico ministero può pure abbandonare il procedimento se:
a  l'interesse di una vittima che non aveva ancora 18 anni al momento del reato lo esige imperativamente e tale interesse prevale manifestamente sull'interesse dello Stato al perseguimento penale; e
b  la vittima o, qualora la vittima sia incapace di discernimento, il suo rappresentante legale vi acconsente.
322 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 322 Approvazione e impugnazione - 1 La Confederazione e i Cantoni possono prevedere che il decreto di abbandono debba essere approvato dal pubblico ministero superiore o generale.
1    La Confederazione e i Cantoni possono prevedere che il decreto di abbandono debba essere approvato dal pubblico ministero superiore o generale.
2    Le parti possono impugnare entro dieci giorni il decreto di abbandono dinanzi alla giurisdizione di reclamo.
3    Un'eventuale decisione di confisca emanata nell'ambito di un decreto di abbandono può essere impugnata con opposizione. La procedura d'opposizione è retta dalle disposizioni sul decreto d'accusa. Un'eventuale decisione del giudice è emanata in forma di decreto o di ordinanza.237
324 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 324 Principi - 1 Il pubblico ministero promuove l'accusa dinanzi al giudice competente se, alla luce delle risultanze dell'istruzione, ritiene di disporre di sufficienti indizi di reato e non può emanare un decreto d'accusa.
1    Il pubblico ministero promuove l'accusa dinanzi al giudice competente se, alla luce delle risultanze dell'istruzione, ritiene di disporre di sufficienti indizi di reato e non può emanare un decreto d'accusa.
2    La promozione dell'accusa non è impugnabile.
352 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 352 Presupposti - 1 Se nell'ambito della procedura preliminare i fatti sono stati ammessi dall'imputato oppure sono stati sufficientemente chiariti, il pubblico ministero emette un decreto d'accusa qualora, tenuto conto di un'eventuale revoca della sospensione condizionale di una pena o di un'eventuale revoca della liberazione condizionale, ritenga sufficiente una delle seguenti pene:
1    Se nell'ambito della procedura preliminare i fatti sono stati ammessi dall'imputato oppure sono stati sufficientemente chiariti, il pubblico ministero emette un decreto d'accusa qualora, tenuto conto di un'eventuale revoca della sospensione condizionale di una pena o di un'eventuale revoca della liberazione condizionale, ritenga sufficiente una delle seguenti pene:
a  una multa;
b  una pena pecuniaria non superiore a 180 aliquote giornaliere;
c  ...
d  una pena detentiva non superiore a sei mesi.
2    Ciascuna delle pene di cui al capoverso 1 può essere cumulata con una misura di cui agli articoli 66 e 67e-73 CP244.245
3    Le pene di cui al capoverso 1 lettere b-d possono essere cumulate sempre che non risulti una pena detentiva complessiva superiore a sei mesi. Il cumulo con la multa è sempre possibile.
379 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 379 Norme applicabili - Se il presente titolo non prevede norme specifiche in merito, la procedura di ricorso è retta per analogia dalle disposizioni generali del presente Codice.
382 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 382 Legittimazione delle altre parti - 1 Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa.
1    Sono legittimate a ricorrere contro una decisione le parti che hanno un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della stessa.
2    L'accusatore privato non può impugnare una decisione riguardo alla sanzione inflitta.
3    Alla morte dell'imputato, del condannato o dell'accusatore privato, i congiunti giusta l'articolo 110 capoverso 1 CP263 sono legittimati, nell'ordine di successibilità, a interporre ricorso o a continuare la procedura di ricorso già avviata dal defunto, purché siano lesi nei loro interessi giuridicamente protetti.
385 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 385 Motivazione e forma - 1 Se il presente Codice esige che il ricorso sia motivato, la persona o l'autorità che lo interpone indica con precisione:
1    Se il presente Codice esige che il ricorso sia motivato, la persona o l'autorità che lo interpone indica con precisione:
a  i punti della decisione che intende impugnare;
b  i motivi a sostegno di una diversa decisione;
c  i mezzi di prova che invoca.
2    Se l'atto di ricorso non soddisfa tali requisiti, la giurisdizione di ricorso lo rinvia al mittente perché ne sani i difetti entro un breve termine suppletorio. Se l'atto di ricorso non soddisfa i requisiti neppure dopo lo scadere del termine suppletorio, la giurisdizione di ricorso non entra nel merito.
3    L'errata designazione di un ricorso non ne inficia la validità.
389 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 389 Complementi di prova - 1 La procedura di ricorso si basa sulle prove assunte nel corso della procedura preliminare e della procedura dibattimentale di primo grado.
1    La procedura di ricorso si basa sulle prove assunte nel corso della procedura preliminare e della procedura dibattimentale di primo grado.
2    Le assunzioni di prove da parte del tribunale di primo grado vengono ripetute soltanto se:
a  sono state violate norme in materia di prova;
b  sono state incomplete;
c  i relativi atti appaiono inattendibili.
3    D'ufficio o ad istanza di parte, la giurisdizione di ricorso assume le necessarie prove supplementari.
392 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 392 Estensione degli effetti dell'accoglimento di un ricorso - 1 Nel caso in cui soltanto alcune delle persone imputate o condannate nel medesimo procedimento abbiano interposto ricorso e questo sia stato accolto, la decisione impugnata è annullata o modificata anche a favore di coloro che non hanno ricorso, se:
1    Nel caso in cui soltanto alcune delle persone imputate o condannate nel medesimo procedimento abbiano interposto ricorso e questo sia stato accolto, la decisione impugnata è annullata o modificata anche a favore di coloro che non hanno ricorso, se:
a  la giurisdizione di ricorso ha valutato diversamente i fatti; e
b  i considerandi sono applicabili anche alle altre persone coinvolte.
2    Se necessario, prima di decidere la giurisdizione di ricorso sente gli imputati e i condannati che non hanno ricorso, il pubblico ministero e l'accusatore privato.
393 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 393 Ammissibilità e motivi - 1 Il reclamo può essere interposto contro:
1    Il reclamo può essere interposto contro:
a  le decisioni e gli atti procedurali della polizia, del pubblico ministero e delle autorità penali delle contravvenzioni;
b  i decreti e le ordinanze, nonché gli atti procedurali dei tribunali di primo grado; sono eccettuate le decisioni ordinatorie;
c  le decisioni del giudice dei provvedimenti coercitivi, sempreché il presente Codice non le dichiari definitive.
2    Mediante il reclamo si possono censurare:
a  le violazioni del diritto, compreso l'eccesso e l'abuso del potere di apprezzamento e la denegata o ritardata giustizia;
b  l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti;
c  l'inadeguatezza.
396 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 396 Forma e termine - 1 I reclami contro decisioni comunicate per scritto od oralmente vanno presentati e motivati per scritto entro dieci giorni presso la giurisdizione di reclamo.
1    I reclami contro decisioni comunicate per scritto od oralmente vanno presentati e motivati per scritto entro dieci giorni presso la giurisdizione di reclamo.
2    I reclami per denegata o ritardata giustizia non sono subordinati al rispetto di alcun termine.
397 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 397 Procedura e decisione - 1 Il reclamo è esaminato nell'ambito di una procedura scritta.
1    Il reclamo è esaminato nell'ambito di una procedura scritta.
2    Se accoglie il reclamo, la giurisdizione di reclamo emana una nuova decisione o annulla la decisione impugnata, rinviandola alla giurisdizione inferiore perché statuisca nuovamente.
3    Se accoglie il reclamo contro un decreto d'abbandono, la giurisdizione di reclamo può impartire al pubblico ministero o all'autorità penale delle contravvenzioni istruzioni circa il seguito della procedura.
4    Se accerta che vi è stata denegata o ritardata giustizia, la giurisdizione di reclamo può impartire istruzioni all'autorità interessata, fissandole termini per sanare la situazione.
5    La giurisdizione di reclamo decide entro sei mesi.267
398 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 398 Ammissibilità e motivi - 1 L'appello può essere proposto contro le sentenze dei tribunali di primo grado che pongono fine, in tutto o in parte, al procedimento nonché contro le decisioni giudiziarie indipendenti successive e le decisioni di confisca indipendenti.268
1    L'appello può essere proposto contro le sentenze dei tribunali di primo grado che pongono fine, in tutto o in parte, al procedimento nonché contro le decisioni giudiziarie indipendenti successive e le decisioni di confisca indipendenti.268
2    Il tribunale d'appello può esaminare per estenso la sentenza in tutti i punti impugnati.
3    Mediante l'appello si possono censurare:
a  le violazioni del diritto, compreso l'eccesso e l'abuso del potere di apprezzamento e la denegata o ritardata giustizia;
b  l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti;
c  l'inadeguatezza.
4    Se la procedura dibattimentale di primo grado concerneva esclusivamente contravvenzioni, mediante l'appello si può far valere unicamente che la sentenza è giuridicamente viziata o che l'accertamento dei fatti è manifestamente inesatto o si fonda su una violazione del diritto. Non possono essere addotte nuove allegazioni o nuove prove.
5    Se l'appello concerne unicamente i punti relativi agli aspetti civili, la sentenza di primo grado è esaminata soltanto nella misura prevista dal diritto processuale civile del foro.
428 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 428 Assunzione delle spese nella procedura di ricorso - 1 Le parti sostengono le spese della procedura di ricorso nella misura in cui prevalgono o soccombono nella causa. È ritenuta soccombente anche la parte che ha ritirato il ricorso o sul cui ricorso non si è entrati nel merito.
1    Le parti sostengono le spese della procedura di ricorso nella misura in cui prevalgono o soccombono nella causa. È ritenuta soccombente anche la parte che ha ritirato il ricorso o sul cui ricorso non si è entrati nel merito.
2    Se una parte ricorrente ottiene una decisione a lei più favorevole, le spese della procedura di impugnazione possono esserle addossate se:
a  i presupposti della prevalenza nella causa sono stati creati soltanto nell'ambito della procedura di ricorso; o
b  la decisione impugnata viene modificata soltanto riguardo ad aspetti non sostanziali.
3    Se emana essa stessa una nuova decisione, la giurisdizione di ricorso statuisce anche in merito alla liquidazione delle spese prevista dalla giurisdizione inferiore.
4    Se la giurisdizione di ricorso annulla una decisione e rinvia la causa alla giurisdizione inferiore perché statuisca nuovamente, la Confederazione o il Cantone sostengono le spese della procedura di ricorso e, secondo il libero apprezzamento della giurisdizione di ricorso, quelle della giurisdizione inferiore.
5    Se l'istanza di revisione è accolta, l'autorità penale chiamata in seguito a statuire sulla causa decide secondo libero apprezzamento in merito alle spese del primo procedimento.
433 
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 433 Accusatore privato - 1 L'imputato deve indennizzare adeguatamente l'accusatore privato delle spese necessarie da lui sostenute nel procedimento se:
1    L'imputato deve indennizzare adeguatamente l'accusatore privato delle spese necessarie da lui sostenute nel procedimento se:
a  l'accusatore privato vince la causa; o
b  l'imputato è tenuto a rifondere le spese secondo l'articolo 426 capoverso 2.
2    L'accusatore privato inoltra l'istanza d'indennizzo all'autorità penale, quantificando e comprovando le proprie pretese. Se l'accusatore privato non ottempera a tale obbligo, l'autorità penale non entra nel merito dell'istanza.
436
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale
CPP Art. 436 Indennizzo e riparazione del torto morale nell'ambito della procedura di ricorso - 1 Le pretese di indennizzo e di riparazione del torto morale nell'ambito della procedura di ricorso sono rette dagli articoli 429-434.
1    Le pretese di indennizzo e di riparazione del torto morale nell'ambito della procedura di ricorso sono rette dagli articoli 429-434.
2    Se non beneficia di un'assoluzione piena o parziale, né dell'abbandono del procedimento, ma ottiene ragione su altre questioni, l'imputato ha diritto a una congrua indennità per le spese sostenute.
3    Se la giurisdizione di ricorso annulla una decisione secondo l'articolo 409, le parti hanno diritto a una congrua indennità per le spese sostenute nella procedura di ricorso e in relazione con la parte annullata del procedimento di primo grado.
4    L'imputato assolto o punito meno severamente a seguito di una revisione ha diritto a una congrua indennità per le spese sostenute nella procedura di revisione. Ha inoltre diritto a una riparazione del torto morale e a un'indennità per la privazione della libertà ingiustamente subita, eccetto che la stessa possa essere computata nelle sanzioni inflitte per altri reati.
LOAP: 3
SR 173.71 Legge federale del 19 marzo 2010 sull'organizzazione delle autorità penali della Confederazione (Legge sull'organizzazione delle autorità penali, LOAP) - Legge sull'organizzazione delle autorità penali
LOAP Art. 3 Lingua del procedimento - 1 La lingua del procedimento è il tedesco, il francese o l'italiano.
1    La lingua del procedimento è il tedesco, il francese o l'italiano.
2    Il Ministero pubblico della Confederazione determina la lingua del procedimento all'apertura dell'istruzione. Tiene conto segnatamente:
a  delle conoscenze linguistiche dei partecipanti al procedimento;
b  della lingua degli atti essenziali;
c  della lingua del luogo dei primi atti istruttori.
3    La lingua scelta vale fino alla chiusura del procedimento con decisione passata in giudicato.
4    Può essere cambiata a titolo eccezionale in presenza di gravi motivi, segnatamente nel caso di disgiunzione o riunione dei procedimenti.
5    Chi dirige il procedimento può determinare che singoli atti procedurali si svolgano in una delle altre due lingue del procedimento.
6    La lingua del procedimento dinanzi al giudice dei provvedimenti coercitivi è determinata dal diritto cantonale.
RSPPF: 8 
SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF)
RSPPF Art. 8 Emolumenti riscossi davanti alla Corte dei reclami penali - (art. 73 cpv. 3 lett. c LOAP, art. 63 cpv. 4bis e 5 PA, art. 25 cpv. 4 DPA)
1    Per la procedura di reclamo ai sensi degli articoli 393 e seguenti del CPP12 e secondo il DPA possono essere riscossi degli emolumenti da 200 a 50 000 franchi.
2    Gli emolumenti per le altre procedure condotte secondo il CPP variano tra 200 e 20 000 franchi.
3    Gli emolumenti riscossi per le procedure ai sensi della PA variano:
a  per le cause in cui non entra in linea di conto alcun interesse finanziario: da 100 a 5000 franchi;
b  per le altre cause: da 100 a 50 000 franchi.
12
SR 173.713.162 Regolamento del Tribunale penale federale del 31 agosto 2010 sulle spese, gli emolumenti, le ripetibili e le indennità della procedura penale federale (RSPPF)
RSPPF Art. 12 Onorari - 1 L'onorario è fissato secondo il tempo, comprovato e necessario, impiegato dall'avvocato per la causa e necessario alla difesa della parte rappresentata. L'indennità oraria ammonta almeno a 200 e al massimo a 300 franchi.
1    L'onorario è fissato secondo il tempo, comprovato e necessario, impiegato dall'avvocato per la causa e necessario alla difesa della parte rappresentata. L'indennità oraria ammonta almeno a 200 e al massimo a 300 franchi.
2    Se l'avvocato non presenta alcuna nota delle spese entro la conclusione dell'udienza finale o entro un termine fissato da chi dirige il procedimento oppure, nelle procedure davanti alla Corte dei reclami penali, al più tardi al momento dell'inoltro dell'unica o ultima memoria, il giudice fissa l'onorario secondo libero apprezzamento.
Registro DTF
122-IV-91 • 129-IV-271 • 129-IV-95 • 132-I-229 • 132-IV-132 • 137-IV-79 • 138-IV-1 • 138-IV-186 • 138-IV-86 • 143-IV-241 • 144-I-37
Weitere Urteile ab 2000
1B_332/2013 • 1B_368/2014 • 1B_489/2011 • 1B_768/2012 • 6B_1177/2017 • 6B_1356/2016 • 6B_422/2013 • 6B_698/2016 • 6B_874/2017
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
tunisia • tribunale penale federale • bonifico • organizzazione criminale • tribunale federale • valore patrimoniale • riciclaggio di denaro • mezzo di prova • assoluzione • menzione • procedura penale • corte dei reclami penali • avente diritto economico • autorità di ricorso • carta di credito • procedura di pubblico concorso • verbale • pena pecuniaria • dubbio • appalti pubblici
... Tutti
BstGer Leitentscheide
TPF 2010 22
Sentenze TPF
BB.2014.63 • BB.2008.98 • BB.2012.52 • BB.2014.27 • BB.2017.100 • BB.2017.227 • BB.2015.68 • BB.2005.42 • BB.2011.130
FF
2006/1057
JdT
2012 IV 5