Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal
Corte IV
D-4134/2020
Sentenza del 14 settembre 2020
Giudici Daniele Cattaneo (presidente del collegio),
Composizione Barbara Balmelli, Daniela Brüschweiler,
cancelliera Alissa Vallenari.
A._______, nata il (...), alias
B._______, nata il (...), con la figlia
C._______, nata il (...),
Parti
Nigeria,
entrambe rappresentate dalla signora Roberta Condemi,
ricorrenti,
contro
Segreteria di Stato della migrazione (SEM),
Quellenweg 6, 3003 Berna,
autorità inferiore.
Oggetto Asilo ed allontanamento (termine del ricorso accorciato);
decisione della SEM del 20 luglio 2020 / N (...).
Fatti:
A.
A._______, e per suo tramite anche la figlia C._______ - nata in Svizzera il (...) (cfr. atti della Segreteria di Stato della migrazione [di seguito: SEM] n. [...]-48/3 e n. 53/12) - entrambe asserite di nazionalità nigeriana, hanno presentato una domanda d'asilo in Svizzera il (...) settembre 2019 (cfr. atto SEM n. [...]-1/2).
B.
Nel corso dell'audizione sul rilevamento dei dati personali, tenutasi il
(...) settembre 2019, A._______ ha segnatamente dichiarato di essere di etnia (...), sposata consuetudinariamente dal (...) con D._______
(N [...]), ma di non ricordare la data esatta del matrimonio e di aver vissuto quale ultimo domicilio nel Paese d'origine, a E._______. Ella avrebbe lasciato la Nigeria nel (...) del 2016, espatriando verso la F._______ e poi proseguendo per l'G._______ nell'(...) del 2016 (cfr. atto SEM n. [...]-13/7, pag. 3 segg.).
C.
Il (...) ottobre 2019 si è svolto con l'interessata il colloquio personale ai sensi dell'art. 5 del regolamento (UE) n. 604/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide (rifusione) (Gazzetta ufficiale dell'Unione europea [GU] L 180/31 del 29.06.2013; di seguito: Regolamento Dublino III) (cfr. atto SEM n. [...]-16/2). In data (...) ottobre 2019, durante un colloquio a complemento del precitato, l'interessata è stata in particolare questionata circa la sua relazione con D._______ (cfr. atto SEM n. [...]-26/5), rispettivamente, è stata sentita in merito alla tratta di esseri umani di cui poteva essere stata potenziale vittima (cfr. atto SEM n. [...]-19/12).
Nell'ambito delle predette audizioni, la richiedente asilo ha, in sostanza e per quanto qui di rilievo, dichiarato che avrebbe conosciuto il partner D._______ ad inizio del (...), mentre che si sarebbero sposati con rito tradizionale attorno al mese di (...) dello stesso anno, allorché ella aveva (...) anni. Dopo il matrimonio avrebbero convissuto fino al (...) del (...) a E._______, allorché un giorno il marito non avrebbe più fatto rientro a casa, mentre che lei il medesimo giorno sarebbe stata picchiata e ricoverata in ospedale. Durante la sua degenza all'ospedale avrebbe fatto conoscenza di "H._______", un uomo che si sarebbe interessato a quanto a lei accaduto e le avrebbe riferito di volerla aiutare, proponendole di farla arrivare in G._______, ove avrebbe avuto una sorella presso la quale avrebbe potuto vivere e lavorare come (...). Una volta dimessa dall'ospedale, ella avrebbe pertanto preso contatto con H._______ e lo avrebbe incontrato presso un albergo indicatogli da quest'ultimo, dove le avrebbe riferito che in cambio del suo aiuto lei avrebbe dovuto pagare (...), nonché che necessitava di una persona quale garante. In tal senso, malgrado le prime reticenze, la madre dell'interessata avrebbe acconsentito alla sua partenza ed a farle da garante, accompagnandola prima della sua partenza per l'G._______ a compiere un rito sciamanico per suggellare il suo giuramento del debito contratto. Alla fine del rito, la madre avrebbe fatto ritorno a casa, mentre ella sarebbe dapprima rimasta con H._______ per (...) giorni in albergo, dopodiché sarebbe salita senza accompagnatore su di un bus con altre persone verso I._______ (Nigeria), e transitando per la F._______, avrebbe raggiunto l'G._______ tra la fine di (...) e l'inizio di (...) del 2016.
Quivi avrebbe depositato una domanda d'asilo il (...), ed in primo luogo avrebbe vissuto in un centro per richiedenti asilo a J._______ per (...) mesi, dopo i quali si sarebbe trasferita nel centro di K._______ per ulteriori (...) mesi. Nel frattempo, dopo un mese dal suo arrivo in G._______, avrebbe telefonato ad H._______ ed in tale evenienza avrebbe appreso che non vi era alcuna sorella, ed H._______ le avrebbe detto di guardarsi"intorno e fare quello che facevano gli altri" (cfr. atto SEM n. 19/12, D79, pag. 10) per rimborsare il suo debito. A seguito delle insistenze di H._______ presso i suoi famigliari in Nigeria, ella si sarebbe vista costretta a lasciare il centro di K._______ e prostituirsi per poter versare quanto pattuito ad H._______, nonché a trasferirsi con un'altra ragazza nigeriana, pure lei prostituta, in un appartamento. I soldi guadagnati con l'esercizio del meretricio, sarebbero stati versati quasi tutti mensilmente a H._______, l'unico con il quale ella avrebbe avuto contatti telefonici e che poteva rivendicare il suo debito, nonché le sarebbero serviti in particolare per pagare l'affitto ed il pezzo di marciapiede. Quest'ultimo sarebbe stato versato alla coinquilina, che in seguito avrebbe girato i soldi alla "Madame" che gestiva la zona dove esercitavano la prostituzione. Ella però non avrebbe mai incontrato quest'ultima, lavorava in modo indipendente e senza controllo, gestendo i suoi guadagni. Nel (...) del 2018 l'interessata ha narrato che sarebbe stata ricontattata telefonicamente dal marito, pure lui giunto in G.______ nel frattempo, ed avrebbe deciso di raggiungerlo a L.______. Ivi, prima avrebbe vissuto da sola presso un amico del marito, vedendo quest'ultimo soltanto nei fine settimana. Soltanto una volta che il centro richiedenti l'asilo dove si trovava il compagno sarebbe stato chiuso, il marito l'avrebbe raggiunta (ad [...]). Dal momento in cui sarebbe stata ricontattata dal coniuge, avrebbe smesso di versare soldi ad H._______, al quale era riuscita a corrispondere in totale (...). Tramite la madre avrebbe appreso nel (...) 2018 che quest'ultimo era nel frattempo deceduto. Da allora nessuno l'avrebbe più ricontattata od infastidito la sua famiglia circa il debito contratto con H._______. A seguito della partenza dell'amico del marito all'estero nel (...) del 2019, essi non avrebbero più potuto affrontare le spese dell'affitto, e con i soldi ricevuti dal primo e di elemosina, avrebbero dapprima vissuto alla stazione di L._______ per (...) giorni ed in seguito raggiunto la Svizzera insieme.
Questionata in merito ai motivi che si opporrebbero ad un suo ritorno in G._______, l'interessata ha riferito che, si ritroverebbe senza alcun sostentamento ed alloggio come in passato, nonché sarebbe incinta (cfr. atto SEM n. 19/12, D86 segg., pag. 10 seg.). Il padre del nascituro sarebbe il compagno D._______ (cfr. atto SEM n. 26/5, pag. 5).
Al termine dell'audizione complementare dell'(...) ottobre 2019, la funzionaria incaricata ha informato la richiedente che nel suo caso vi erano indizi che lei fosse una potenziale vittima di tratta di esseri umani, e che in tal senso l'autorità era tenuta, ex art. 22adella Legge sul personale federale del 24 marzo 2000 (LPers, RS 172.220.1), ad annunciare la sua fattispecie all'organo di polizia competente, ma che la stessa non equivaleva ad una denuncia, né che ella avrebbe dovuto partecipare ad un'eventuale procedura penale aperta senza il suo consenso (cfr. atti SEM n. 19/12, D85, pag. 10; n. 42/3). Inoltre, l'interessata è stata resa edotta del fatto che il matrimonio tradizionale da loro contratto non era un matrimonio riconosciuto in Svizzera e, tenuto conto anche del breve periodo in cui ella avrebbe vissuto con il presunto marito, le è stata prospettata la possibilità che le domande d'asilo sua e del compagno sarebbero state trattate separatamente, scindendo pure i loro dossier, nonché di registrarli soltanto come amici. Anche in tale contesto, è stata data la possibilità all'interessata di esprimersi (cfr. atto SEM n. 26/5, pag. 5). Gli incarti sono stati effettivamente trattati in seguito separatamente dalla SEM (cfr. atto SEM n. [...]-27/1).
D.
D.a Il (...), la SEM ha presentato alle competenti autorità (...), una richiesta di ripresa in carico della richiedente, fondata sull'art. 18 par. 1 lett. b Regolamento Dublino III (cfr. atti SEM n. [...]-28/4, n. 29/1 e n. 30/1), che è stata rifiutata dall'G._______ in data (...) (cfr. atti SEM n. 31/1 e n. 32/1).
D.b Con missiva del (...), l'autorità elvetica preposta ha chiesto all'omologa (...) un riesame del loro rifiuto di ripresa in carico, entro il (...) (cfr. atti SEM n. [...]-33/2, n. 34/1 e n. 35/1). A seguito di solleciti (cfr. atto SEM n. [...]-38/2), l'G._______ ha risposto affermativamente alla richiesta di ripresa in carico della richiedente, ma soltanto in data (...) (cfr. atto SEM n. [...]-40/1), allorché era già scaduto il termine prescritto dall'art. 5 par. 2 del regolamento (CE) n. 1560/2003 della Commissione delle comunità europee del
2 settembre 2003 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 343/2003 del Consiglio che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda d'asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo ([GU] L 222/3 del 05.09.2003; modificato parzialmente dal regolamento di esecuzione [UE] n. 118/2014 della Commissione del
30 gennaio 2014 [GU L 39/1 del 08.02.2014]). Per questa ragione, nel frattempo la SEM aveva già pronunciato il (...) la fine della procedura Dublino dell'interessata, e l'aveva informata che la sua domanda d'asilo sarebbe stata esaminata in Svizzera (cfr. atto SEM n. [...]-39/1).
E.
In data (...), l'M._______ (N._______), ha risposto alla segnalazione del caso di potenziale tratta di esseri umani dell'interessata presentata dall'autorità inferiore il (...), riferendo che visti gli elementi della fattispecie forniti, non sarebbe stata aperta alcuna inchiesta (cfr. atto SEM n. 42/3).
F.
Con scritto del 23 dicembre 2019, la rappresentante legale dell'interessata ha allegato tre rapporti del (...) rispettivamente del (...), (...) e (...) inerenti la situazione di quest'ultima ed il presunto compagno e padre del nascituro,
nonché copie di due dichiarazioni di paternità, entrambe datate
(...), sottoscritte l'una da A._______ e l'altra da D._______ (cfr. atto SEM n. 46/13). Di tale documentazione si dirà, per quanto necessario, ai considerandi che seguono.
G.
Con decisione del 2 marzo 2020, la richiedente con la figlia sono state attribuite al O._______ (cfr. atto SEM n. 56/1).
H.
Il (...) luglio 2020, si è svolta con l'interessata un'audizione sui suoi motivi d'asilo (cfr. atto SEM n. 60/15). Durante la stessa ella ha in particolare narrato di avere frequentato sei anni di scuola, nel corso dei quali avrebbe anche iniziato ad apprendere la professione di (...), interrotta a causa di motivi finanziari. In seguito sarebbe stata sostentata dalla madre, (...), nonché dai proventi della sua attività saltuaria di (...). Nel (...) del (...), allorché ella avrebbe vissuto con il marito D._______, quest'ultimo sarebbe uscito una mattina dicendole che sarebbe rientrato di lì a poco, portandosi però via alcuni abiti. Di fatto ella, da quella mattina, non lo avrebbe però più visto né sentito sino al 2018 in G._______. Durante la medesima giornata si sarebbero presentate delle persone a casa sua facenti parte del gruppo (...) che cercavano il marito, in quanto le avrebbero riferito che egli era il colpevole dell'(...), (...), avvenuta durante un (...) di un altro gruppo denominato (...), del quale il suo compagno ne avrebbe fatto pure parte a sua insaputa. Non trovando il marito, l'avrebbero minacciata di ucciderla ed in seguito iniziato a picchiarla, sino a quando ella avrebbe perso i sensi. Si sarebbe risvegliata all'ospedale, ove le sarebbe stato riferito dal medico che a causa delle percosse avrebbe subito un aborto (sarebbe stata invero incinta di [...]), nonché avrebbe riportato delle lesioni ad un piede, alla schiena e ad un dente. Il giorno seguente tali fatti, una vicina le avrebbe reso visita in ospedale, portandole da mangiare, e riferendole che gli autori della sua aggressione sarebbero ritornati ed in seguito si sarebbe presentata a casa sua anche la polizia. Ella non avrebbe però sporto denuncia in merito a tali eventi, in quanto avrebbe avuto timore di essere arrestata a causa dell'appartenenza del marito al gruppo (...), ed al fatto che egli fosse fuggito. Nel mese di (...) del 2016 ella sarebbe espatriata grazie all'aiuto prestatole da H._______. Altresì, non avrebbe più avuto alcuna notizia in merito ai suoi aggressori una volta partita dalla Nigeria, ma nel (...) del 2020 la (...), (...), sarebbe stata uccisa durante una sparatoria. Nel caso di un suo ritorno nel Paese d'origine ha asserito di temere di essere uccisa dai membri del culto (...).
A supporto delle sue allegazioni, l'interessata non ha presentato alcun documento (cfr. atto SEM n. 60/15, D36 seg., pag. 4).
I.
Tramite lo scritto del 17 luglio 2020, le richiedenti hanno inoltrato il loro parere in merito al progetto di decisione della SEM emesso il 16 luglio 2020 (cfr. atti SEM n. [...]-63/8 e n. 64/4).
J.
Con decisione del 20 luglio 2020, notificata lo stesso giorno (cfr. atto SEM n. [...]-67/1), l'autorità inferiore non ha riconosciuto la qualità di rifugiato alle richiedenti ed ha respinto la loro domanda d'asilo, pronunciando nel contempo il loro allontanamento dalla Svizzera e l'esecuzione della precitata misura, siccome ammissibile, ragionevolmente esigibile e possibile.
K.
Il 19 agosto 2020 (cfr. risultanze processuali), le insorgenti hanno inoltrato il loro ricorso avverso la succitata decisione dinanzi al Tribunale amministrativo federale (di seguito: il Tribunale), chiedendo in via principale l'annullamento della decisione avversata e la restituzione degli atti alla SEM per il completamento dell'istruzione ed un nuovo esame delle allegazioni; ed in via subordinata la concessione dell'ammissione provvisoria, per inammissibilità e/o inesigibilità dell'esecuzione dell'allontanamento. Contestualmente, le ricorrenti hanno interposto istanza di concessione dell'assistenza giudiziaria, nel senso dell'esenzione dal versamento delle spese processuali e del relativo anticipo.
Al ricorso, quale nuovo documento, è stata allegata copia della procura
di rappresentanza legale per la bambina C._______ del
(...).
L.
Ulteriori fatti ed argomenti addotti dalle parti negli scritti verranno ripresi nei considerandi qualora risultino decisivi per l'esito della vertenza.
Diritto:
1.
Le procedure in materia d'asilo sono rette dalla PA, dalla LTAF e dalla LTF, in quanto la legge sull'asilo (LAsi, RS 142.31) non preveda altrimenti
(art. 6

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 6 Norme procedurali - Le procedure sono rette dalla legge federale del 20 dicembre 196811 sulla procedura amministrativa (PA), dalla legge del 17 giugno 200512 sul Tribunale amministrativo federale e dalla legge del 17 giugno 200513 sul Tribunale federale, in quanto la presente legge non preveda altrimenti. |
Fatta eccezione per le decisioni previste all'art. 32

SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 32 Eccezioni - 1 Il ricorso è inammissibile contro: |
|
1 | Il ricorso è inammissibile contro: |
a | le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale pubblico non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale; |
b | le decisioni in materia di diritto di voto dei cittadini nonché di elezioni e votazioni popolari; |
c | le decisioni in materia di salario al merito del personale federale, in quanto non concernano la parità dei sessi; |
d | ... |
e | le decisioni nel settore dell'energia nucleare concernenti: |
e1 | le autorizzazioni di massima per impianti nucleari, |
e2 | l'approvazione del programma di smaltimento, |
e3 | la chiusura di depositi geologici in profondità, |
e4 | la prova dello smaltimento; |
f | le decisioni in materia di rilascio o estensione di concessioni di infrastrutture ferroviarie; |
g | le decisioni dell'autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva; |
h | le decisioni in materia di rilascio di concessioni per case da gioco; |
i | le decisioni in materia di rilascio, modifica o rinnovo della concessione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR); |
j | le decisioni in materia di diritto ai sussidi di una scuola universitaria o di un altro istituto accademico. |
2 | Il ricorso è inoltre inammissibile contro: |
a | le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante opposizione o ricorso dinanzi a un'autorità ai sensi dell'articolo 33 lettere c-f; |
b | le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante ricorso dinanzi a un'autorità cantonale. |

SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA). |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
|
1 | Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
a | la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi; |
b | l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi; |
c | il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi. |
2 | Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24 |
3 | Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni. |

SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni: |
|
a | del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente; |
b | del Consiglio federale concernenti: |
b1 | la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale, |
b10 | la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie; |
b2 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari, |
b3 | il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita, |
b4 | il divieto di determinate attività secondo la LAIn30, |
b4bis | il divieto di organizzazioni secondo la LAIn, |
b5 | la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia, |
b6 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori, |
b7 | la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici, |
b8 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione, |
b9 | la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato, |
c | del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cbis | del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cquater | del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione; |
cquinquies | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria; |
cter | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria; |
d | della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente; |
e | degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione; |
f | delle commissioni federali; |
g | dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende; |
h | delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione; |
i | delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 105 Ricorsi contro le decisioni della SEM - Contro le decisioni della SEM può essere interposto ricorso secondo la legge federale del 17 giugno 2005365 sul Tribunale amministrativo federale. |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
|
1 | Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
a | la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi; |
b | l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi; |
c | il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi. |
2 | Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24 |
3 | Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni. |
Le ricorrenti hanno partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore, sono particolarmente toccate dalla decisione impugnata e vantano un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa (art. 48 cpv. 1 lett. a

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi: |
|
1 | Ha diritto di ricorrere chi: |
a | ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo; |
b | è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e |
c | ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa. |
2 | Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto. |
I requisiti relativi ai termini di ricorso (art. 108 cpv. 1

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 108 Termini di ricorso - 1 Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
|
1 | Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Nella procedura ampliata, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro 30 giorni o, se si tratta di una decisione incidentale, entro dieci giorni dalla notificazione della decisione. |
3 | Il ricorso contro le decisioni di non entrata nel merito e contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a deve essere interposto entro cinque giorni lavorativi dalla notificazione della decisione. |
4 | Il ricorso contro il rifiuto dell'entrata in Svizzera secondo l'articolo 22 capoverso 2 può essere interposto fino al momento della notificazione di una decisione secondo l'articolo 23 capoverso 1. |
5 | La verifica della legalità e dell'adeguatezza dell'assegnazione di un luogo di soggiorno all'aeroporto o in un altro luogo appropriato conformemente all'articolo 22 capoversi 3 e 4 può essere chiesta in qualsiasi momento mediante ricorso. |
6 | Negli altri casi il termine di ricorso è di 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
7 | Gli atti scritti trasmessi per telefax sono considerati consegnati validamente se pervengono tempestivamente al Tribunale amministrativo federale e sono regolarizzati mediante l'invio ulteriore dell'originale firmato, conformemente alle norme dell'articolo 52 capoversi 2 e 3 PA373. |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente. |
|
1 | L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente. |
2 | Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi. |
3 | Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso. |
Occorre pertanto entrare nel merito del ricorso.
2.
Con ricorso al Tribunale possono essere invocati, in materia d'asilo, la violazione del diritto federale e l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti (art. 106 cpv. 1

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 106 Motivi di ricorso - 1 Il ricorrente può far valere: |
|
1 | Il ricorrente può far valere: |
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti. |
c | ... |
2 | Rimangono salvi gli articoli 27 capoverso 3 e 68 capoverso 2.367 |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
|
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 62 - 1 L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte. |
|
1 | L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte. |
2 | Essa può modificare a pregiudizio di una parte la decisione impugnata quando questa violi il diritto federale o poggi su un accertamento inesatto o incompleto dei fatti; per inadeguatezza, la decisione impugnata non può essere modificata a pregiudizio di una parte, a meno che la modificazione giovi ad una controparte. |
3 | L'autorità di ricorso che intenda modificare la decisione impugnata a pregiudizio di una parte deve informarla della sua intenzione e darle la possibilità di esprimersi. |
4 | L'autorità di ricorso non è vincolata in nessun caso dai motivi del ricorso. |
3.
Ai sensi dell'art. 111acpv. 1 LAsi, il Tribunale rinuncia allo scambio di scritti.
4.
4.1 Nella sua decisione, l'autorità resistente ha ritenuto innanzitutto che alcune dichiarazioni rese da A._______ nel corso delle diverse audizioni sostenute non soddisferebbero le condizioni di verosimiglianza ex art. 7

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
|
1 | Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
2 | La qualità di rifugiato è resa verosimile se l'autorità la ritiene data con una probabilità preponderante. |
3 | Sono inverosimili in particolare le allegazioni che su punti importanti sono troppo poco fondate o contraddittorie, non corrispondono ai fatti o si basano in modo determinante su mezzi di prova falsi o falsificati. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |
In seguito la SEM ha considerato che il suo caso non dovesse essere assegnato alla procedura ampliata di cui al disposto 26d LAsi, poiché non vi sarebbero né elementi all'inserto che giustificherebbero ulteriori misure istruttorie, né altri motivi che impedirebbero il trattamento del suo caso nella procedura celere. Invero, la sua attribuzione al Cantone, sarebbe avvenuta prima dell'audizione sui motivi d'asilo a causa della situazione particolare dovuta alla pandemia di Coronavirus ed alla presenza della figlia, nata il (...). Per di più, neppure le osservazioni espresse dalla rappresentante nel parere del 17 luglio 2020, condurrebbero l'autorità inferiore ad altre conclusioni rispetto a quelle espresse nella decisione impugnata.
4.2 Nel loro gravame, le ricorrenti, dopo aver rammentato e precisato alcuni fatti, avversano le conclusioni esposte dalla SEM nella decisione querelata.
In premessa ritengono che, vista la complessità del caso di specie, anche in relazione alla durata della procedura, alle garanzie procedurali nonché al trasferimento della ricorrente in un Cantone, l'emanazione della decisione impugnata in procedura celere, apparirebbe ingiustificata e non conforme né con la giurisprudenza attuale menzionata del Tribunale né con il diritto previgente. Osservano invero che la trattazione della loro domanda d'asilo secondo la procedura celere, avrebbe concorso all'accertamento inesatto ed incompleto dei fatti giuridicamente determinanti, violando inoltre il loro diritto alla difesa a causa dei termini stretti che caratterizzerebbero tale procedura. In riferimento a quest'ultimo asserto, per quanto infatti l'art. 10 dell'Ordinanza Covid-19 asilo abbia previsto l'estensione provvisoria a trenta giorni del termine ricorsuale nella procedura celere, permarrebbe tuttavia il termine di ventiquattro ore per la presentazione di un parere al progetto di decisione. Poiché per la preparazione dello stesso, si necessiterebbe di un colloquio con il richiedente asilo, nello specifico, trovandosi la ricorrente a risiedere a considerevole distanza dalla rappresentante legale, avrebbe implicato importanti complessità dal profilo organizzativo, come già brevemente descritto nel loro parere.
Nel merito, esse ritengono in primo luogo che le allegazioni della ricorrente circa i fatti che l'avrebbero condotta ad espatriare sarebbero complessivamente coerenti e plausibili, anche rispetto alla situazione previgente in Nigeria riguardo alle confraternite presenti ed al loro modus operandi. Non sarebbe in tale contesto imputabile alla ricorrente la mancanza di dettagli riguardo alla vicenda della confraternita che avrebbe riguardato il compagno e per la quale l'insorgente avrebbe subito e rischierebbe concretamente di subire in futuro delle persecuzioni. In relazione alla verosimiglianza delle dichiarazioni dell'interessata, occorrerebbe inoltre considerare il profilo particolare della ricorrente, quale vittima di tratta di esseri umani. Il suo vissuto drammatico influirebbe difatti non soltanto sulla sua capacità di rievocare dei ricordi precisi circa la tratta di cui sarebbe stata vittima, ma pure riguardo ai motivi del suo espatrio, in particolare legati all'episodio della violenza subita e della successiva ospedalizzazione. Gli eventuali elementi d'inverosimiglianza, andrebbero pertanto relativizzati, sia riguardo a tale condizione peculiare, che tenendo in considerazione dello stato di shock in cui ella si sarebbe trovata dopo aver subito le percosse, perso il bambino che attendeva, nonché avuto conoscenza del fatto che il compagno, scomparso, avrebbe fatto parte di una confraternita e sarebbe stato il presunto colpevole della morte di una ragazza. Infine, avrebbe pure reso una motivazione convincente circa il fatto di non aver sporto querela in polizia, anche ritenuta l'azione e l'opinione di quest'ultimo organo statale nel contesto nigeriano. In secondo luogo, visto l'ammontare del debito, le circostanze del patto, come pure il carattere organizzato della tratta, apparirebbe essere molto probabile che il debito contratto dalla ricorrente non soltanto sia tutt'ora attuale, ma che possa essere con ogni probabilità pure l'oggetto di pressione, pretese e sfruttamento futuri da parte di altri membri dell'organizzazione o di famigliari di H._______, per quanto non necessariamente conosciuti o riconosciuti in quanto tali dalla ricorrente medesima. In questo senso, il rischio di ri-vittimizzazione della ricorrente, non solo non parrebbe poter essere escluso, ma piuttosto sembrerebbe ancora concreto ed attuale, ciò che sarebbe pure dimostrato dalle allegazioni della richiedente, in punto all'uccisione recente della (...) in patria. Sulla questione dell'asilo, a mente delle insorgenti occorrerebbe quindi esaminare la pertinenza di tale condizione di rischio, valutando pure se l'appartenenza ad una "categoria specifica" - quella delle donne nigeriane provenienti da uno specifico contesto
territoriale e giunte in Europa per essere l'oggetto di sfruttamento sessuale - possa rientrare nella nozione di gruppo sociale determinato, permettendo quindi il riconoscimento della qualità di rifugiato all'interessata.
5.
Nel loro memoriale ricorsuale, le insorgenti si prevalgono dapprima, in relazione alla scelta della procedura celere da parte dell'autorità inferiore, di un accertamento inesatto ed incompleto dei fatti giuridicamente determinati della causa da parte della SEM, come pure della violazione del loro diritto di difesa, per il che risulta d'uopo esaminare in primo luogo il fondamento o meno di tali censure d'ordine formale.
5.1 Nelle procedure di natura amministrativa si applica il principio inquisitorio. Ciò significa che l'autorità competente deve procedere d'ufficio all'accertamento esatto e completo dei fatti giuridicamente rilevanti (art. 6

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 6 Norme procedurali - Le procedure sono rette dalla legge federale del 20 dicembre 196811 sulla procedura amministrativa (PA), dalla legge del 17 giugno 200512 sul Tribunale amministrativo federale e dalla legge del 17 giugno 200513 sul Tribunale federale, in quanto la presente legge non preveda altrimenti. |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 12 - L'autorità accerta d'ufficio i fatti e si serve, se necessario, dei seguenti mezzi di prova: |
|
a | documenti; |
b | informazioni delle parti; |
c | informazioni o testimonianze di terzi; |
d | sopralluoghi; |
e | perizie. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 106 Motivi di ricorso - 1 Il ricorrente può far valere: |
|
1 | Il ricorrente può far valere: |
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti. |
c | ... |
2 | Rimangono salvi gli articoli 27 capoverso 3 e 68 capoverso 2.367 |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 12 - L'autorità accerta d'ufficio i fatti e si serve, se necessario, dei seguenti mezzi di prova: |
|
a | documenti; |
b | informazioni delle parti; |
c | informazioni o testimonianze di terzi; |
d | sopralluoghi; |
e | perizie. |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 13 - 1 Le parti sono tenute a cooperare all'accertamento dei fatti: |
|
1 | Le parti sono tenute a cooperare all'accertamento dei fatti: |
a | in un procedimento da esse proposto; |
b | in un altro procedimento, se propongono domande indipendenti; |
c | in quanto un'altra legge federale imponga loro obblighi più estesi d'informazione o di rivelazione. |
1bis | L'obbligo di cooperazione non comprende la consegna di oggetti e documenti inerenti ai contatti tra una parte e il suo avvocato autorizzato a esercitare la rappresentanza in giudizio in Svizzera secondo la legge del 23 giugno 200033 sugli avvocati.34 |
2 | L'autorità può dichiarare inammissibili le domande formulate nei procedimenti menzionati alle lettere a e b, qualora le parti neghino la cooperazione necessaria e ragionevolmente esigibile. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 8 Obbligo di collaborare - 1 Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare: |
|
1 | Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare: |
a | dichiarare le sue generalità; |
b | consegnare i documenti di viaggio e d'identità; |
c | indicare, in occasione dell'audizione, le ragioni della sua domanda d'asilo; |
d | designare in modo completo eventuali mezzi di prova e fornirli immediatamente oppure adoperarsi per procurarseli entro un termine adeguato, sempre che sia ragionevole esigerlo; |
e | collaborare al rilevamento dei dati biometrici; |
f | sottoporsi a un esame medico ordinato dalla SEM (art. 26a); |
g | consegnare temporaneamente alla SEM i supporti elettronici di dati in suo possesso, qualora non sia possibile accertare la sua identità, cittadinanza o il suo itinerario di viaggio in virtù di un documento di identità oppure in altro modo; il trattamento dei dati personali ottenuti grazie a tali supporti elettronici di dati è retto dall'articolo 8a. |
2 | Si può esigere dal richiedente che faccia tradurre in una lingua ufficiale svizzera i documenti redatti in una lingua straniera. |
3 | Nel corso del procedimento, il richiedente che soggiorna in Svizzera deve tenersi a disposizione delle autorità federali e cantonali. Deve comunicare immediatamente alle autorità del Cantone o del Comune (autorità cantonale) competenti secondo il diritto cantonale il suo indirizzo e ogni mutamento dello stesso. |
3bis | Il richiedente che senza un valido motivo viola il suo obbligo di collaborare o non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo per più di 20 giorni rinuncia di fatto alla continuazione del procedimento. Lo stesso vale per il richiedente che senza un valido motivo non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo in un centro della Confederazione per più di cinque giorni. La domanda è stralciata in entrambi i casi senza formalità. Una nuova domanda può essere presentata al più presto dopo tre anni. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 195122 sullo statuto dei rifugiati.23 |
4 | ...24 |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 12 - L'autorità accerta d'ufficio i fatti e si serve, se necessario, dei seguenti mezzi di prova: |
|
a | documenti; |
b | informazioni delle parti; |
c | informazioni o testimonianze di terzi; |
d | sopralluoghi; |
e | perizie. |
5.2 Per quanto attiene la cernita tra la procedura celere ai sensi dell'art. 26c

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 26c Procedura celere - Al termine della fase preparatoria inizia immediatamente la procedura celere con l'audizione sui motivi d'asilo o la concessione del diritto di essere sentiti secondo l'articolo 36. Il Consiglio federale stabilisce le singole fasi procedurali. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 26d Procedura ampliata - Se dall'audizione del richiedente sui motivi d'asilo risulta che non è possibile pronunciare una decisione nel quadro della procedura celere, segnatamente perché sono necessari accertamenti supplementari, la domanda d'asilo è trattata nel quadro della procedura ampliata e il richiedente attribuito a un Cantone secondo l'articolo 27. |
9 giugno 2020 (prevista per la pubblicazione quale DTAF). Nella stessa il Tribunale ha in particolare rilevato come la procedura celere abbia come obiettivo di rendere entro il termine di 140 giorni, in casi non complessi, una decisione entrata in forza di cosa giudicata (a seguito del termine di una procedura ricorsuale) e di eseguirla. Per riuscire nell'intento temporale, la procedura dal profilo dell'autorità inferiore deve risultare rigorosamente nel tempo massimale di 21 giorni per la fase preparatoria seguita da una fase conclusiva di otto giorni per la presa di decisione. L'accertamento dei fatti giuridicamente determinanti, la concessione dei diritti alle parti, nonché la preparazione e la notificazione della decisione di prima istanza, seguono inoltre un preciso piano temporale predeterminato legalmente. La procedura celere è trattata nei Centri federali della Confederazione, mentre i richiedenti asilo interessati rimangono negli stessi durante la procedura, essendo che un'attribuzione al Cantone non avviene. Sia i termini ricorsuali come pure d'evasione dei ricorsi da parte del Tribunale amministrativo federale risultano accorciati. Ovvero - a differenza di quanto previsto di regola nelle procedure amministrative dall'art. 50 cpv. 1

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 50 - 1 Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
|
1 | Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Il ricorso per denegata o ritardata giustizia può essere interposto in ogni tempo. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 108 Termini di ricorso - 1 Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
|
1 | Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Nella procedura ampliata, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro 30 giorni o, se si tratta di una decisione incidentale, entro dieci giorni dalla notificazione della decisione. |
3 | Il ricorso contro le decisioni di non entrata nel merito e contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a deve essere interposto entro cinque giorni lavorativi dalla notificazione della decisione. |
4 | Il ricorso contro il rifiuto dell'entrata in Svizzera secondo l'articolo 22 capoverso 2 può essere interposto fino al momento della notificazione di una decisione secondo l'articolo 23 capoverso 1. |
5 | La verifica della legalità e dell'adeguatezza dell'assegnazione di un luogo di soggiorno all'aeroporto o in un altro luogo appropriato conformemente all'articolo 22 capoversi 3 e 4 può essere chiesta in qualsiasi momento mediante ricorso. |
6 | Negli altri casi il termine di ricorso è di 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
7 | Gli atti scritti trasmessi per telefax sono considerati consegnati validamente se pervengono tempestivamente al Tribunale amministrativo federale e sono regolarizzati mediante l'invio ulteriore dell'originale firmato, conformemente alle norme dell'articolo 52 capoversi 2 e 3 PA373. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 109 Termini d'evasione dei ricorsi - 1 Nella procedura celere, il Tribunale amministrativo federale decide entro 20 giorni sui ricorsi contro le decisioni di cui all'articolo 31a capoverso 4. |
|
1 | Nella procedura celere, il Tribunale amministrativo federale decide entro 20 giorni sui ricorsi contro le decisioni di cui all'articolo 31a capoverso 4. |
2 | Nella procedura ampliata, il Tribunale amministrativo federale decide entro 30 giorni sui ricorsi contro le decisioni di cui all'articolo 31a capoverso 4. |
3 | Il Tribunale amministrativo federale decide entro cinque giorni lavorativi sui ricorsi contro le decisioni di non entrata nel merito, nonché contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a. |
4 | I termini di cui ai capoversi 1 e 3 possono essere superati di alcuni giorni in presenza di motivi fondati. |
5 | Il Tribunale amministrativo federale decide senza indugio, sulla base degli atti, sui ricorsi contro le decisioni di cui all'articolo 22 capoversi 2-3 e 4. |
6 | Negli altri casi, il Tribunale amministrativo federale decide sui ricorsi entro 20 giorni. |
7 | Se il richiedente è incarcerato in vista d'estradizione su domanda dello Stato da cui cerca protezione in Svizzera, il Tribunale amministrativo federale decide in via prioritaria e senza indugio. Lo stesso vale anche se nei suoi confronti è stata pronunciata l'espulsione secondo l'articolo 66a o 66abis CP377, l'articolo 49a o 49abis CPM378 o l'articolo 68 LStrI379.380 |
accertamenti supplementari o atti processuali. Lo smistamento, avviene a seguito dell'audizione sui motivi d'asilo del richiedente l'asilo
(art. 20clett. d dell'ordinanza 1 sull'asilo relativa a questioni procedurali
dell'11 agosto 1999 [OAsi 1, RS 142.311]). Se risulta applicabile la procedura ampliata, i richiedenti l'asilo sono ripartiti ad un Cantone per la durata del seguito della procedura d'asilo e dell'esecuzione dell'allontanamento (art. 26dLAsi in finein combinato disposto con l'art. 27

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 27 - 1 I Cantoni s'intendono circa la ripartizione dei richiedenti. |
|
1 | I Cantoni s'intendono circa la ripartizione dei richiedenti. |
1bis | Nella ripartizione dei richiedenti l'asilo si tiene conto in modo adeguato delle prestazioni particolari fornite dai Cantoni in cui è ubicato un centro della Confederazione o un aeroporto.90 |
2 | Se i Cantoni non riescono a intendersi, il Consiglio federale, dopo averli consultati, stabilisce con un'ordinanza i criteri di ripartizione. |
3 | La SEM ripartisce i richiedenti fra i Cantoni (Cantoni d'attribuzione).91 Tiene conto degli interessi degni di protezione dei Cantoni e dei richiedenti. La decisione d'attribuzione può essere impugnata soltanto per violazione del principio dell'unità della famiglia. |
4 | Non sono attribuite ai Cantoni le persone per le quali è stata ordinata l'esecuzione dell'allontanamento e per le quali la decisione sull'asilo è passata in giudicato in un centro della Confederazione o la cui domanda d'asilo è stata stralciata in un centro della Confederazione.92 |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 108 Termini di ricorso - 1 Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
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1 | Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Nella procedura ampliata, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro 30 giorni o, se si tratta di una decisione incidentale, entro dieci giorni dalla notificazione della decisione. |
3 | Il ricorso contro le decisioni di non entrata nel merito e contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a deve essere interposto entro cinque giorni lavorativi dalla notificazione della decisione. |
4 | Il ricorso contro il rifiuto dell'entrata in Svizzera secondo l'articolo 22 capoverso 2 può essere interposto fino al momento della notificazione di una decisione secondo l'articolo 23 capoverso 1. |
5 | La verifica della legalità e dell'adeguatezza dell'assegnazione di un luogo di soggiorno all'aeroporto o in un altro luogo appropriato conformemente all'articolo 22 capoversi 3 e 4 può essere chiesta in qualsiasi momento mediante ricorso. |
6 | Negli altri casi il termine di ricorso è di 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
7 | Gli atti scritti trasmessi per telefax sono considerati consegnati validamente se pervengono tempestivamente al Tribunale amministrativo federale e sono regolarizzati mediante l'invio ulteriore dell'originale firmato, conformemente alle norme dell'articolo 52 capoversi 2 e 3 PA373. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 109 Termini d'evasione dei ricorsi - 1 Nella procedura celere, il Tribunale amministrativo federale decide entro 20 giorni sui ricorsi contro le decisioni di cui all'articolo 31a capoverso 4. |
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1 | Nella procedura celere, il Tribunale amministrativo federale decide entro 20 giorni sui ricorsi contro le decisioni di cui all'articolo 31a capoverso 4. |
2 | Nella procedura ampliata, il Tribunale amministrativo federale decide entro 30 giorni sui ricorsi contro le decisioni di cui all'articolo 31a capoverso 4. |
3 | Il Tribunale amministrativo federale decide entro cinque giorni lavorativi sui ricorsi contro le decisioni di non entrata nel merito, nonché contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a. |
4 | I termini di cui ai capoversi 1 e 3 possono essere superati di alcuni giorni in presenza di motivi fondati. |
5 | Il Tribunale amministrativo federale decide senza indugio, sulla base degli atti, sui ricorsi contro le decisioni di cui all'articolo 22 capoversi 2-3 e 4. |
6 | Negli altri casi, il Tribunale amministrativo federale decide sui ricorsi entro 20 giorni. |
7 | Se il richiedente è incarcerato in vista d'estradizione su domanda dello Stato da cui cerca protezione in Svizzera, il Tribunale amministrativo federale decide in via prioritaria e senza indugio. Lo stesso vale anche se nei suoi confronti è stata pronunciata l'espulsione secondo l'articolo 66a o 66abis CP377, l'articolo 49a o 49abis CPM378 o l'articolo 68 LStrI379.380 |

SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 29a Garanzia della via giudiziaria - Nelle controversie giuridiche ognuno ha diritto al giudizio da parte di un'autorità giudiziaria. In casi eccezionali, la Confederazione e i Cantoni possono escludere per legge la via giudiziaria. |

IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 13 Diritto ad un ricorso effettivo - Ogni persona i cui diritti e le cui libertà riconosciuti nella presente Convenzione siano stati violati, ha diritto a un ricorso effettivo davanti a un'istanza nazionale, anche quando la violazione sia stata commessa da persone agenti nell'esercizio delle loro funzioni ufficiali. |

IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 3 Divieto di tortura - Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti. |
5.3 Ora, nel caso in disamina, la SEM per la fase preparatoria - terminata con la richiesta di ripresa in carico della ricorrente all'G._______, nonché di richiesta di accertamenti alla N._______ del (...) - ha superato di pochi giorni il termine di 21 giorni disposto legalmente. Tuttavia, ciò non si può dire lo stesso della fase decisionale successiva, in quanto l'audizione sui motivi d'asilo è avvenuta soltanto il (...) luglio 2020, mentre che la decisione è stata emanata il 20 luglio 2020, superando quindi pacificamente gli otto giorni lavorativi legalmente previsti per tale fase decisionale. La SEM, a fronte della relativa complessità della fattispecie, in relazione in particolare agli elementi di tratta di esseri umani (di seguito: TEU) emersi nel verbale sui dati personali nonché durante il colloquio Dublino, oltreché del fatto che fosse prevedibile che i tempi d'evasione in procedura celere potevano essere difficilmente rispettati segnatamente a causa della gravidanza avanzata della ricorrente, avrebbe dovuto trattare la presente nel quadro della procedura ampliata. Difatti, in casu, il termine d'evasione è stato ampiamente superato, essendo la decisione stata emessa segnatamente ben oltre i 140 giorni complessivi previsti per il termine della procedura celere - attribuendo invero pure le ricorrenti al O._______ già con decisione del (...) (cfr. atto SEM n. 56/1). Ciò posto, il Tribunale ritiene che nella fattispecie, non sia tuttavia da annullare la decisione dell'autorità inferiore, in quanto la scelta della procedura celere non ha comportato per le ricorrenti, a differenza di quanto da loro sostenuto nel ricorso, alcuna violazione della via giudiziaria ai sensi dell'art. 29a

SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 29a Garanzia della via giudiziaria - Nelle controversie giuridiche ognuno ha diritto al giudizio da parte di un'autorità giudiziaria. In casi eccezionali, la Confederazione e i Cantoni possono escludere per legge la via giudiziaria. |
stabilire l'effettiva relazione tra la richiedente ed il presunto marito rispettivamente padre della bambina (cfr. atto SEM n. 26/5). La SEM ha inoltre puntualmente informato N._______, del fatto che la richiedente potesse essere una vittima potenziale di tratta, autorità competente che dopo ulteriori accertamenti ha deciso di non aprire alcuna inchiesta (cfr. atto SEM n. 42/3).
5.4 Alla luce di quanto sopra enucleato, il Tribunale ritiene che l'autorità resistente, abbia istruito correttamente la causa, in particolare adempiendo ai suoi obblighi di cui alla giurisprudenza inerente la tratta di esseri umani, esposta nella DTAF 2016/27 (cfr. in particolare consid. 5) alla quale si può per il resto rinviare, nonché che nel caso di specie non sia ravvisabile alcuna violazione delle disposizioni convenzionali, così come previste dalla giurisprudenza succitata, in relazione all'attribuzione delle ricorrenti alla procedura celere piuttosto che a quella ampliata (cfr. supraconsid. 5.2). Ne consegue che, né la censura relativa all'accertamento inesatto ed incompleto dei fatti determinanti da parte dell'autorità inferiore - e di convesso quindi alla violazione del principio inquisitorio - né quella inerente la violazione del suo diritto di difesa, non sono destinate ad esito favorevole.
6.
6.1 La Svizzera, su domanda, accorda asilo ai rifugiati secondo le disposizioni della LAsi (art. 2

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 2 Asilo - 1 La Svizzera, su domanda, accorda asilo ai rifugiati secondo le disposizioni della presente legge. |
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1 | La Svizzera, su domanda, accorda asilo ai rifugiati secondo le disposizioni della presente legge. |
2 | L'asilo comprende la protezione e lo statuto accordati a persone in Svizzera in ragione della loro qualità di rifugiati. Esso comprende il diritto di risiedere in Svizzera. |
6.2 Giusta l'art. 3 cpv. 1

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |
7.
7.1 A tenore dell'art. 7 cpv. 1

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
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1 | Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
2 | La qualità di rifugiato è resa verosimile se l'autorità la ritiene data con una probabilità preponderante. |
3 | Sono inverosimili in particolare le allegazioni che su punti importanti sono troppo poco fondate o contraddittorie, non corrispondono ai fatti o si basano in modo determinante su mezzi di prova falsi o falsificati. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
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1 | Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
2 | La qualità di rifugiato è resa verosimile se l'autorità la ritiene data con una probabilità preponderante. |
3 | Sono inverosimili in particolare le allegazioni che su punti importanti sono troppo poco fondate o contraddittorie, non corrispondono ai fatti o si basano in modo determinante su mezzi di prova falsi o falsificati. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
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1 | Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
2 | La qualità di rifugiato è resa verosimile se l'autorità la ritiene data con una probabilità preponderante. |
3 | Sono inverosimili in particolare le allegazioni che su punti importanti sono troppo poco fondate o contraddittorie, non corrispondono ai fatti o si basano in modo determinante su mezzi di prova falsi o falsificati. |
7.2 È pertanto necessario che i fatti allegati dal richiedente l'asilo siano sufficientemente sostanziati, plausibili e coerenti fra loro; in questo senso dichiarazioni vaghe, quindi suscettibili di molteplici interpretazioni, contraddittorie in punti essenziali, sprovviste di una logica interna, incongrue ai fatti o all'esperienza generale di vita, non possono essere considerate verosimili ai sensi dell'art. 7

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
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1 | Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
2 | La qualità di rifugiato è resa verosimile se l'autorità la ritiene data con una probabilità preponderante. |
3 | Sono inverosimili in particolare le allegazioni che su punti importanti sono troppo poco fondate o contraddittorie, non corrispondono ai fatti o si basano in modo determinante su mezzi di prova falsi o falsificati. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
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1 | Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
2 | La qualità di rifugiato è resa verosimile se l'autorità la ritiene data con una probabilità preponderante. |
3 | Sono inverosimili in particolare le allegazioni che su punti importanti sono troppo poco fondate o contraddittorie, non corrispondono ai fatti o si basano in modo determinante su mezzi di prova falsi o falsificati. |
7.3 Nel caso di specie, le allegazioni della ricorrente circa l'evento in cui ella avrebbe subito delle minacce e delle percosse da parte di appartenenti al gruppo (...), a causa dell'(...) durante un (...) che avrebbero coinvolto il presunto coniuge, nonché la sua ospedalizzazione seguente derivante da tali circostanze non convincono il Tribunale.
7.3.1 In primo luogo, non stupisce che l'autorità inferiore abbia considerato insufficientemente sostanziate le dichiarazioni della richiedente l'asilo circa tali evenienze. Si rammenta infatti che le informazioni in merito ai "culti studenteschi" detti anche "confraternite" presenti in Nigeria, ed in particolare proprio riguardo due delle bande maggiormente note e menzionate dall'insorgente ovvero "(...)" (anche noto come "[...]", il quale motto sarebbe "[...]") e "(...)", risultano ben notorie nel paese d'origine dell'insorgente, in particolare che sarebbero riconoscibili dal loro abbigliamento (cfr. BBC News, Nigeria's campus cults: Buccaneers, Black Axe, and other feared groups, 2 giugno 2020, < https://www.bbc.com/news/world-africa-52488922 >; Home Office, Country Background Note: Nigeria, gennaio 2020, < https://www.ecoi.net/ en/file/local/2022814/Nigeria_-_Background_-_CPIN _-_v2.0__January_ 2020__gov.uk.pdf >, p.to 9.1.1, pag. 22 seg.; SEM, Focus Nigeria, Profil de l'Etat d'Edo, 22 marzo 2019, < https://coi.easo.europa.eu/administration/switzerland/ PLib/Focus_Nigeria _20190322.pdf >, pag. 28 seg.;
European Asylum Support Office (EASO), Orientamenti per Paese: Nigeria, febbraio 2019, pag. 47 seg. e 65 seg.; [...], [...] , tutti consultati il 27.08.2020). Pertanto, ci si può attendere, da colui o colei che entra in contatto con tali culti, una caratterizzazione degli eventi che vada aldilà della generica descrizione di come si vestirebbero, nozione di facilmente fruizione per chiunque. Ciò posto, è indubbio che nella presente disamina la ricorrente si sia limitata ad un mero esercizio di reiterazione di quanto noto senza saper avanzare dettagli individualizzati. Ha invero unicamente riferito che gli appartenenti al gruppo (...) porterebbero un (...), mentre che la confraternita (...), avrebbe indossato un (...) (cfr. atto SEM n. 60/15, D43, pag. 6), e che si distinguerebbero dalla loro parlata (cfr. n. 60/15, D53 segg., pag. 7), senza tuttavia saper aggiungere altro né riguardo al gruppo (...) di cui il presunto marito ne avrebbe fatto parte (cfr. atto SEM n. 60/15, D43 seg., pag. 6), né circa il numero di persone che si sarebbe presentato a casa sua (cfr. n. 60/15, D69, pag. 9). Non ha inoltre fornito alcun dettaglio particolare riguardo alle percosse che avrebbe subito - a parte riferire che a causa delle stesse avrebbe abortito ed avrebbe riportato delle ferite su un piede, alla schiena e sul dente (cfr. atto n. 60/15, D39, pag. 5) - né spiega chi e come l'avrebbe trasportata in ospedale (cfr. atto n. 60/15, D39 segg., pag. 5 segg.). Inoltre, non maggiormente sostanziate, appaiono le sue asserzioni riguardo al fatto che il compagno avrebbe fatto parte del gruppo (...) e preso parte al (...) di una (...). Invero, a parte quanto le avrebbero riferito i suoi aggressori in merito al coinvolgimento del presunto marito nel (...) (cfr. atto SEM n. 60/15, D46 segg., pag. 6 segg.), non ha tuttavia saputo contestualizzare meglio né le persone coinvolte durante il (...) (cfr. atto SEM n. 60/15, D88 seg., pag. 10), né se il suo compagno sia ancora membro dello stesso gruppo (cfr. atto SEM n. 60/15, D111, pag. 12). Non ha inoltre saputo spiegare come mai, visto che tutti i membri porterebbero un (...) distintivo d'appartenenza alla confraternita (...) (cfr. atto n. 60/15, D56, pag. 7), ella non lo avrebbe mai visto addosso al supposto marito (cfr. atto n. 60/15, D57 segg., pag. 8). Tale mancanza di dettagli, appare ancora maggiormente inspiegabile, dato che la stessa ricorrente ha dichiarato di avere parlato della vicenda anche con il compagno (cfr. atto n. 60/15, D50, pag. 7 e D65, pag. 8).
7.3.2 Anche dal profilo della plausibilità, vi sono degli elementi nella narrazione dell'insorgente che risultano poco credibili per una persona che avrebbe realmente vissuto tali eventi. Dapprima, come a giusta ragione ritenuto dall'autorità inferiore nella decisione avversata - ed a differenza di quanto sostenuto nel gravame dalle interessate - la spiegazione da ella fornita per non aver depositato una denuncia, ovvero che temesse di essere arrestata, non appare essere convincente (cfr. atto n. 60/15, D81 segg., pag. 9 seg.). Invero, tale timore risulta essere incoerente ed infondato con il fatto che la polizia sarebbe intervenuta al suo domicilio (cfr. atto n. 60/15, D39, pag. 5 e D86, pag. 10), e quindi, di convesso, che se l'avessero voluta arrestare avrebbero saputo chi ricercare, tra l'altro essendo stata pure degente per un lungo periodo all'ospedale. Ulteriore elemento illogico, appare il fatto che l'insorgente, malgrado adduca che il motivo per il quale ella sarebbe partita dal Paese d'origine, fosse quello legato al gruppo di (...) e che temerebbe di essere uccisa da loro nel caso di un suo ritorno in Nigeria (cfr. atto n. 60/15, D111 seg., pag. 12), di fatto non si sia più interessata di ricevere delle notizie in merito ai medesimi autori una volta partita (cfr. atto n. 60/15, D119, pag. 13). Questo, anche considerato che ella ha asserito di non essere più rientrata a casa dopo la dimissione dall'ospedale, e che avrebbe abbandonato tutti i suoi effetti personali nella stessa abitazione (cfr. atto n. 60/15, D126, pag. 13). Tale comportamento disinteressato, non risulta spiegabile con il fatto che ella affermi in tale frangente di non avere avuto più contatti con la Nigeria, avendo dovuto vendere il suo telefono una volta arrivata in F._______ (cfr. atto n. 60/15, D119, pag. 13), in quanto perlomeno da quando era giunta in G._______, ella ha potuto avere dei contatti telefonici con i suoi famigliari, con il suo compagno (cfr. atto SEM n. 19/12, D45 segg., pag. 6; n. 26/5, pag. 3; n. 60/15, D27, pag. 4 e D107, pag. 12), nonché regolari con H._______ (cfr. atto n. 19/12, D49 seg., pag. 7).
7.3.3 Gli elementi vaghi ed illogici nelle dichiarazioni dell'insorgente sopra rilevati, appaiono nel loro complesso di un'importanza tale e decisiva - poiché riguardanti il motivo per il quale la ricorrente sarebbe espatriata dal Paese d'origine - che non possono essere relativizzabili e spiegabili come proposto dalle ricorrenti nel loro gravame, ovvero tenendo in considerazione la condizione di vittima di TEU della richiedente nonché dello shock che ella avrebbe riportato a causa delle circostanze che avrebbe vissuto in Nigeria prima dell'espatrio. Inoltre, visti i suesposti indicatori d'inverosimiglianza a riguardo delle circostanze che avrebbero indotto la ricorrente all'espatrio, quand'anche quanto riferito dall'insorgente circa l'uccisione della (...) fosse ritenuto corrispondere alla realtà (cfr. atto n. 60/15, D40, pag. 6), tuttavia ciò non è in grado di inficiare la valutazione esposta a margine.
7.3.4 In definitiva, le dichiarazioni della ricorrente non possono essere qualificate come verosimili. Non si può pertanto ritenere che quest'ultima sia espatriata a causa delle problematiche che avrebbe avuto in relazione al gruppo (...).
8.
Occorre ora esaminare se gli elementi di potenziale vittima di TEU emersi per la ricorrente A._______ dalle dichiarazioni da ella rilasciate - che al pari dell'autorità resistente il Tribunale non intende rimetterne in discussione la loro verosimiglianza, vista la coerenza, i dettagli forniti e la plausibilità dell'intero narrato desumibili dagli atti all'inserto - siano pertinenti o meno ai sensi dell'art. 3

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |
8.1 In tale contesto si rileva innanzitutto che, il fondato timore di esposizione a seri pregiudizi, come stabilito all'art. 3

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |
8.2 Per quanto attiene la problematica della tratta di esseri umani di donne nigeriane, in modo particolare provenienti da P._______ come la ricorrente, si rinvia a quanto già chiarito dal Tribunale nella DTAF 2016/27 (in particolare consid. 8 segg.), che risulta in merito tutt'ora attuale.
8.3 Nel caso di specie, il Tribunale rileva come la ricorrente, prima della sua partenza dalla Nigeria abbia dovuto compiere un rito sciamanico con la presenza di un garante - in casula madre dell'insorgente - per suggellare il patto di restituzione dei soldi che H._______ avrebbe speso per farla giungere in G._______ con la promessa di un lavoro. Ella avrebbe dipoi viaggiato con altre persone dalla Nigeria, nonché ci sarebbero state delle persone di collegamento che l'avrebbero aspettata e presa in consegna per la prosecuzione del viaggio. Tali elementi potrebbero essere riconducibili effettivamente ad una TEU. Tuttavia, sulla base delle allegazioni della ricorrente, il Tribunale osserva come ella è partita su base volontaria verso l'G._______, con l'accordo della madre, poiché temeva le ripercussioni della confraternita (...). Sarebbe stata attratta dalla promessa di un'attività lavorativa come (...) da una persona, H._______, conosciuta durante la sua degenza in ospedale. Soltanto una volta giunta in G._______, e dopo aver soggiornato in un centro per richiedenti l'asilo a J._______ per (...) mesi, nonché in seguito in un centro di K._______ per ulteriori (...) mesi, depositando anche una domanda d'asilo in G._______ il (...), avrebbe saputo che quanto riferitole da H._______ non fosse reale, contattando lo stesso. Visto che il medesimo avrebbe iniziato a disturbare i suoi famigliari in Nigeria, ciò l'avrebbe decisa a prostituirsi per restituirgli il debito con lui contratto, nonché a lasciare il centro per richiedenti l'asilo in cui si trovava e ad andare a vivere assieme ad un'altra prostituta. Ella avrebbe tuttavia continuato a gestire autonomamente i suoi guadagni e non avrebbe dipeso da alcuno per l'esercizio del meretricio, né avrebbe subito alcun controllo, versando unicamente l'affitto dell'appartamento, nonché il prezzo del marciapiede ove esercitava ad un'altra prostituta, oltreché inviare i soldi ad H._______. Sarebbe stata inoltre una sua scelta personale di abbandonare la prostituzione nel mese di (...) 2018, allorché l'avrebbe ricontattata il presunto marito. Dal momento in cui ella avrebbe appreso del decesso di H._______, ovvero dal mese di (...) 2018, non avrebbe più continuato a versare soldi ad alcuno al suo posto. Infine, né lei né i suoi famigliari, sarebbero stati più ricontattati per saldare il debito ancora aperto con H._______.
Alla luce di tali allegazioni, non appare quindi che l'insorgente sarebbe stata trasportata con la forza dal suo paese d'origine in F._______ e poi in G._______, con lo scopo di essere sfruttata sessualmente. Non vi sono quindi degli elementi concreti che permettano di concludere, aldilà di mere supposizioni ed ipotesi, che l'interessata sia stata presa all'interno di una rete di tratta di esseri umani al momento della sua partenza dal paese d'origine, o che ella rischierebbe seriamente di esserne vittima in caso di un suo ritorno. Pur non volendo in alcun modo minimizzare né il percorso migratorio né il difficile vissuto della ricorrente in G._______, tuttavia lo sfruttamento esercitato su di lei da H._______, appare rilevare da atti commessi da un individuo isolato per sfruttare la ricorrente, senza tuttavia legami con una rete di tratta di esseri umani od una struttura organizzata per lo sfruttamento sessuale.
8.4 Visto quanto precede, in assenza di elementi all'incarto, nulla lascia presagire che la ricorrente sia stata presa in una rete di prostituzione in Nigeria o avente delle ramificazioni in tale Paese e che ella avrebbe pertanto un timore fondato, dal profilo oggettivo, di subire delle persecuzioni in caso di un suo ritorno in patria. Non vi è quindi neppure, agli occhi del Tribunale, un rischio per la ricorrente di essere esposta ad una nuova vittimizzazione a causa dello sfruttamento su di lei compiuto da H._______ in caso di un suo ritorno in Nigeria. A tali condizioni, non v'è più luogo di determinare se l'interessata possa ottenere o meno nel suo paese d'origine una protezione adeguata da parte delle autorità nigeriane. Per gli stessi motivi, neppure risulta necessario procedere oltre come proposto nel gravame dalle ricorrenti, ovvero nell'esaminare se la ricorrente appartenga ad un gruppo sociale determinato - in quanto donna nigeriana proveniente da un contesto territoriale specifico e giunta in Europa per essere oggetto di sfruttamento sessuale - per il riconoscimento della qualità di rifugiato.
8.5
Nel complesso è dunque a giusto titolo che la SEM non ha riconosciuto lo statuto di rifugiato ed ha negato l'asilo alle interessate.
9.
Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia (art. 44

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 44 Allontanamento e ammissione provvisoria - Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia. All'esecuzione dell'allontanamento si applicano inoltre gli articoli 83 e 84 LStrI133. |
Le ricorrenti non adempiono le condizioni in virtù delle quali la SEM avrebbe dovuto astenersi dal pronunciare l'allontanamento dalla Svizzera (art. 14 cpv. 1 e

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 14 Relazione con la procedura prevista dalla legislazione sugli stranieri - 1 Dalla presentazione della domanda d'asilo fino alla partenza dalla Svizzera in seguito a un ordine di allontanamento passato in giudicato, dopo il ritiro della domanda d'asilo o fino a quando sia ordinata una misura sostitutiva nel caso l'esecuzione non sia possibile, il richiedente l'asilo non può avviare una procedura per il rilascio di un permesso di dimora secondo la legislazione sugli stranieri, a meno che non abbia diritto al permesso medesimo. |
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1 | Dalla presentazione della domanda d'asilo fino alla partenza dalla Svizzera in seguito a un ordine di allontanamento passato in giudicato, dopo il ritiro della domanda d'asilo o fino a quando sia ordinata una misura sostitutiva nel caso l'esecuzione non sia possibile, il richiedente l'asilo non può avviare una procedura per il rilascio di un permesso di dimora secondo la legislazione sugli stranieri, a meno che non abbia diritto al permesso medesimo. |
2 | Con il benestare della SEM il Cantone può rilasciare un permesso di dimora a una persona attribuitagli secondo la presente legge se:38 |
a | l'interessato si trova in Svizzera da almeno cinque anni dalla presentazione della domanda d'asilo; |
b | il luogo di soggiorno dell'interessato era sempre noto alle autorità; |
c | si è in presenza di un grave caso di rigore personale in considerazione del grado di integrazione dell'interessato; e |
d | non sussistono motivi di revoca secondo l'articolo 62 capoverso 1 della legge federale del 16 dicembre 200540 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)41. |
3 | Se intende fare uso di tale possibilità, il Cantone ne avvisa senza indugio la SEM. |
4 | L'interessato ha qualità di parte soltanto nella procedura di benestare della SEM. |
5 | Le procedure già pendenti in vista del rilascio di un permesso di dimora diventano senza oggetto con l'inoltro della domanda d'asilo. |
6 | I permessi di dimora già rilasciati rimangono validi e possono essere prorogati conformemente alle disposizioni della legislazione sugli stranieri. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 44 Allontanamento e ammissione provvisoria - Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia. All'esecuzione dell'allontanamento si applicano inoltre gli articoli 83 e 84 LStrI133. |

SR 142.311 Ordinanza 1 dell' 11 agosto 1999 sull'asilo relativa a questioni procedurali (Ordinanza 1 sull'asilo, OAsi 1) - Ordinanza 1 sull'asilo OAsi-1 Art. 32 Astensione dalla pronuncia dell'allontanamento - (art. 44 LAsi)96 |
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1 | L'allontanamento non è deciso se il richiedente l'asilo:97 |
a | possiede un permesso di soggiorno o di dimora valido; |
b | è colpito da una decisione di estradizione; |
c | è colpito da una decisione di espulsione secondo l'articolo 121 capoverso 2 della Costituzione federale99 o l'articolo 68 LStrI100; o |
d | è colpito da una decisione di espulsione ai sensi dell'articolo 66a o 66abis del Codice penale102 oppure dell'articolo 49a o 49abis del Codice penale militare del 13 giugno 1927103 (espulsione giudiziaria) passata in giudicato. |
2 | Nei casi di cui al capoverso 1 lettere c e d, l'autorità cantonale può sentire il parere della SEM circa eventuali impedimenti all'esecuzione.104 |
Pertanto, anche la pronuncia dell'allontanamento va confermata.
10.
10.1 L'esecuzione dell'allontanamento è regolamentata, per rinvio
dell'art. 44

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 44 Allontanamento e ammissione provvisoria - Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia. All'esecuzione dell'allontanamento si applicano inoltre gli articoli 83 e 84 LStrI133. |

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.253 |
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a | è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP259; |
b | ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o |
c | ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento. |

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.253 |
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a | è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP259; |
b | ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o |
c | ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento. |

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.253 |
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a | è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP259; |
b | ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o |
c | ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento. |

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.253 |
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a | è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP259; |
b | ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o |
c | ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 44 Allontanamento e ammissione provvisoria - Se respinge la domanda d'asilo o non entra nel merito, la SEM pronuncia, di norma, l'allontanamento dalla Svizzera e ne ordina l'esecuzione; tiene però conto del principio dell'unità della famiglia. All'esecuzione dell'allontanamento si applicano inoltre gli articoli 83 e 84 LStrI133. |

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.253 |
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a | è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP259; |
b | ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o |
c | ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento. |
10.2 Secondo prassi costante del Tribunale, circa l'apprezzamento degli ostacoli all'esecuzione dell'allontanamento, vale lo stesso apprezzamento della prova consacrato al riconoscimento della qualità di rifugiato, ovvero il ricorrente deve provare, o per lo meno rendere verosimile, l'esistenza
di un ostacolo all'esecuzione dell'allontanamento (cfr. DTAF 2011/24
consid. 10.2 e relativo riferimento).
11.
11.1 Nella decisione avversata, l'autorità inferiore ha ritenuto l'esecuzione dell'allontanamento delle interessate come ammissibile, ragionevolmente esigibile e possibile. In particolare, attinente l'esigibilità della misura, non vi sarebbero degli ostacoli personali riguardo le insorgenti ed inoltre A._______ potrebbe contare su di una solida rete familiare in patria, sia per reintegrarsi nell'ambiente in cui sarebbe nata e cresciuta, sia per l'accudimento della figlia.
11.2 Nel loro gravame, le ricorrenti avversano anche le precitate conclusioni esposte nella decisione impugnata. In primo luogo, l'esecuzione dell'allontanamento delle medesime in Nigeria sarebbe illecito. Questo in quanto - citando segnatamente una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (di seguito: CorteEDU), nonché un caso britannico (HD - Trafficked Women Nigeria CG [2-16] UKUT 00454 IAC) - un rischio di ri-vittimizzazione della ricorrente nella TEU parrebbe essere altamente probabile, considerata anche la carenza delle misure di protezione eventualmente disponibili in Nigeria. La valutazione effettuata dalla SEM nella decisione avversata, sembrerebbe infatti riferirsi ad informazioni risalenti al 2008, datate e verosimilmente non attuali. Esse ritengono inoltre come l'allontanamento dalla Svizzera per C._______, che si troverebbe separata dal padre biologico, risultando lo stesso stato rinviato in Q._______ tramite la procedura Dublino a seguito della sentenza del Tribunale D-6630/2019 del 23 dicembre 2019, come pure per la madre A._______, senza il compagno, inciderebbe in misura considerevole e duratura sulla loro possibilità di vita famigliare. Il quadro che si configurerebbe con il loro allontanamento, sarebbe per di più molto diverso da quello valutato nella sentenza D-6630/2019 succitata dallo scrivente Tribunale, con la ricorrente e la figlia soggiornanti in Svizzera. La lontananza dal padre, priverebbe inoltre la bambina C._______ della relazione affettiva ed educativa con il padre, ledendo sia l'art. 9 cifra 3 della Convenzione sui diritti del fanciullo (RS 0.107, di seguito: CDF) che l'interesse superiore del bambino. Infine, quanto ipotizzato dal Tribunale nella sua sentenza D-6630/2019 al consid. 7.6.6.1, ovvero che la relazione parentale poteva essere mantenuta, oltreché con contatti via telefono (o Skype) pure con soggiorni di breve durata di D._______, questi ultimi sarebbero impossibili da eseguire in Nigeria. Proseguendo, le ricorrenti ritengono pure l'esecuzione dell'allontanamento come inesigibile, in quanto A._______ si ritroverebbe in Nigeria quale donna sola, senza un compagno e senza attività lavorativa. In tale contesto, la ricorrente disporrebbe difatti di una formazione precaria ed avrebbe svolto in patria soltanto saltuariamente l'attività di (...), essendo il partner D._______ che avrebbe provveduto al loro sostentamento. La madre della ricorrente, non sarebbe dipoi da considerarsi quale sostegno economico solido, essendo vedova e mantenendo già altri quattro figli con la sua attività di (...).
12.
12.1 A norma dell'art. 83 cpv. 3

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.253 |
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a | è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP259; |
b | ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o |
c | ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento. |

IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 3 Divieto di tortura - Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti. |

IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 3 Divieto di tortura - Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti. |
12.2 Nella presente disamina, stante il fatto che le insorgenti non sono riuscite a rendere verosimili le loro dichiarazioni ex art. 7

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
|
1 | Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato. |
2 | La qualità di rifugiato è resa verosimile se l'autorità la ritiene data con una probabilità preponderante. |
3 | Sono inverosimili in particolare le allegazioni che su punti importanti sono troppo poco fondate o contraddittorie, non corrispondono ai fatti o si basano in modo determinante su mezzi di prova falsi o falsificati. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
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1 | Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi. |
2 | Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile. |
3 | Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5 |
4 | Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7 |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 5 Divieto di respingimento - 1 Nessuno può essere costretto in alcun modo a recarsi in un Paese dove la sua vita, la sua integrità fisica o la sua libertà sarebbero minacciate per uno dei motivi menzionati nell'articolo 3 capoverso 1, o dal quale rischierebbe d'essere costretto a recarsi in un Paese di tal genere. |
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1 | Nessuno può essere costretto in alcun modo a recarsi in un Paese dove la sua vita, la sua integrità fisica o la sua libertà sarebbero minacciate per uno dei motivi menzionati nell'articolo 3 capoverso 1, o dal quale rischierebbe d'essere costretto a recarsi in un Paese di tal genere. |
2 | Il divieto di respingimento non può essere fatto valere quando vi siano seri motivi per presumere che l'interessato comprometta la sicurezza della Svizzera o, essendo stato condannato con sentenza passata in giudicato per un crimine o delitto particolarmente grave, debba essere considerato di pericolo pubblico. |
12.3 Concernente il rischio di nuova vittimizzazione fatto valere dalle ricorrenti nel gravame, il Tribunale rileva dapprima come le decisioni delle autorità d'asilo straniere non risultino vincolanti per le autorità svizzere nell'apprezzamento di una domanda di protezione internazionale. In tal senso, e visto quanto già sopra esposto al consid. 8, il «Country guidance case» britannico citato nel gravame dalle ricorrenti (cfr. p.to IV, pag. 13 del ricorso), non appare essere rilevante per la fattispecie. In seguito, sulla base di quanto già sopra osservato (consid. 5.4 e 8), il Tribunale ritiene che la Svizzera abbia adempiuto in casuagli obblighi derivanti dal diritto internazionale e da quanto ricordato più volte anche dalla giurisprudenza della CorteEDU e da questo Tribunale (cfr. in particolare L.E. contro Grecia del 21 gennaio 2016, n. 71545/12, §§64-68 con riferimenti citati; DTAF 2016/27), in materia di lotta contro la tratta di esseri umani e di protezione della vittima reale o potenziale di tratta. Non è ravvisabile inoltre nella presente disamina, a differenza di quanto sostenuto nel ricorso dalle interessate, un pericolo reale ed immediato per la ricorrente di essere sottoposta alla tratta o allo sfruttamento ai sensi dell'art. 3 a) del Protocollo addizionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale per prevenire, reprimere e punire la tratta di persone, in particolare di donne e bambini del 15 novembre 2000 (RS 0.311.542, Protocollo di Palermo) o dell'art. 4 a) della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani del
16 maggio 2005 (RS 0.311.543), così da comportare una violazione dell'art. 4

IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 4 Divieto di schiavitù e lavori forzati - 1. Nessuno può essere tenuto in condizione di schiavitù o di servitù. |
|
1 | Nessuno può essere tenuto in condizione di schiavitù o di servitù. |
2 | Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio. |
3 | Non è considerato «lavoro forzato o obbligatorio» nel senso di questo articolo: |
a | ogni lavoro normalmente richiesto ad una persona detenuta alle condizioni previste dall'articolo 5 della presente Convenzione o nel periodo di libertà condizionata; |
b | ogni servizio di carattere militare o, nel caso di obiettori di coscienza nei paesi nei quali l'obiezione di coscienza è riconosciuta legittima, un altro servizio sostitutivo di quello militare obbligatorio; |
c | ogni servizio richiesto in caso di crisi o di calamità che minacciano la vita o il benessere della comunità; |
d | ogni lavoro o servizio che faccia parte dei normali doveri civici. |

IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 4 Divieto di schiavitù e lavori forzati - 1. Nessuno può essere tenuto in condizione di schiavitù o di servitù. |
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1 | Nessuno può essere tenuto in condizione di schiavitù o di servitù. |
2 | Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio. |
3 | Non è considerato «lavoro forzato o obbligatorio» nel senso di questo articolo: |
a | ogni lavoro normalmente richiesto ad una persona detenuta alle condizioni previste dall'articolo 5 della presente Convenzione o nel periodo di libertà condizionata; |
b | ogni servizio di carattere militare o, nel caso di obiettori di coscienza nei paesi nei quali l'obiezione di coscienza è riconosciuta legittima, un altro servizio sostitutivo di quello militare obbligatorio; |
c | ogni servizio richiesto in caso di crisi o di calamità che minacciano la vita o il benessere della comunità; |
d | ogni lavoro o servizio che faccia parte dei normali doveri civici. |
12.4 Ne consegue che, come rettamente ritenuto nel giudizio litigioso, l'esecuzione dell'allontanamento è ammissibile ai sensi delle norme di diritto pubblico internazionale nonché della LAsi.
13.
13.1 Giusta l'art. 83 cpv. 4

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.253 |
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a | è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP259; |
b | ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o |
c | ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento. |
13.2 La disposizione citata si applica principalmente ai «réfugiés de la violence», ovvero agli stranieri che non adempiono le condizioni della qualità di rifugiato, poiché non sono personalmente perseguiti, ma che fuggono da situazioni di guerra, di guerra civile o di violenza generalizzata. Essa vale anche nei confronti delle persone per le quali l'allontanamento comporterebbe un pericolo concreto, in particolare perché esse non potrebbero più ricevere le cure delle quali esse hanno bisogno o che sarebbero, con ogni probabilità, condannate a dover vivere durevolmente e irrimediabilmente in stato di totale indigenza e pertanto esposte alla fame, a una degradazione grave del loro stato di salute, all'invalidità o persino alla morte. Tuttavia, le difficoltà socio-economiche che costituiscono l'ordinaria quotidianità di una regione, in particolare la penuria di cure, di alloggi, di impieghi e di mezzi di formazione, non sono sufficienti, in sé, a concretizzare una tale esposizione al pericolo. L'autorità alla quale incombe la decisione deve dunque, in ogni singolo caso, confrontare se gli aspetti umanitari legati alla situazione nella quale si troverebbe lo straniero in questione nel suo Paese siano tali da esporlo ad un pericolo concreto (cfr. DTAF 2014/26
consid. 7.6-7.7 e relativi riferimenti).
Il Tribunale ha tuttavia già avuto modo di precisare come le esigenze al riguardo siano meno restrittive allorché vi sia da prendere in considerazione l'interesse superiore dei bambini in tenera età conformemente all'art. 3 cpv. 1

IR 0.107 Convenzione del 20 novembre 1989 sui diritti del fanciullo CDF Art. 3 - 1. In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione permanente. |
|
1 | In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione permanente. |
2 | Gli Stati parti si impegnano ad assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere, in considerazione dei diritti e dei doveri dei suoi genitori, dei suoi tutori o di altre persone che hanno la sua responsabilità legale, ed a tal fine essi adottano tutti i provvedimenti legislativi ed amministrativi appropriati. |
3 | Gli Stati parti vigilano affinché il funzionamento delle istituzioni, servizi ed istituti che hanno la responsabilità dei fanciulli e che provvedono alla loro protezione sia conforme alle norme stabilite dalle autorità competenti in particolare nell'ambito della sicurezza e della salute e per quanto riguarda il numero e la competenza del loro personale nonché l'esistenza di un adeguato controllo. |
D-2239/2016 del 6 giugno 2018 consid. 11.3).
13.3 In specie, la situazione personale delle interessate non risulta essere d'impedimento all'esecuzione dell'allontanamento. A differenza di quanto sostenuto nel gravame dalle ricorrenti, A._______ è giovane, in buona salute - essendo le uniche problematiche di salute inerente un dente trattate e terminate in Svizzera (cfr. atti SEM n. 22/2, n. 24/2, n. 60/15, D4, pag. 2 e D34, pag. 4) - e dispone sia di una certa istruzione, che può avvalersi di conoscenze e di una certa esperienza quale (...). Peraltro, al contrario di quanto sostenuto nel ricorso, appare dal rapporto (...) del (...), come la ricorrente avrebbe esercitato tale attività anche durante la convivenza con il partner (cfr. atto SEM n. [...]-25/5). Esse dispongono inoltre in patria, non soltanto della madre (rispettivamente nonna) sulla quale poter contare, come affermato nel ricorso, ma anche di tre fratelli ed una sorella che vivono con la madre a E._______, di cui perlomeno uno risulta essere maggiorenne, e viventi tutti allo stesso domicilio della madre (cfr. atti SEM n. 26/5, pag. 2 e n. 60/15, D15 seg., pag. 3). Inoltre esse dispongono in patria di svariati zie e zii paterni e materni (cfr. atto SEM n. 26/5, pag. 3 seg.). Tale rete sociale risulta essere sufficiente per permettere alle ricorrenti di sopperire alle loro necessità essenziali. Infine, sarà pure possibile sollecitare dalla SEM, in caso di necessità, un aiuto al ritorno secondo gli art. 73

SR 142.312 Ordinanza 2 dell' 11 agosto 1999 sull'asilo relativa alle questioni finanziarie (Ordinanza 2 sull'asilo, OAsi 2) - Ordinanza 2 sull'asilo OAsi-2 Art. 73 Premesse - All'aiuto individuale al ritorno può far capo chiunque abbia comprovatamente preso tutte le disposizioni necessarie per lasciare la Svizzera. |
13.4 Per quanto attiene la figlia della ricorrente, ovvero C._______, non è ravvisabile dagli atti all'incarto alcun elemento sfavorevole dal quale si possa desumere che l'esecuzione del suo allontanamento implicherebbe una sua messa in pericolo concreta. Al riguardo, il Tribunale rileva che la bambina è giovane ed in buona salute (cfr. atto SEM n. 60/15, D5, pag. 2), in quanto le sole problematiche valetudinarie riscontrate subito dopo la nascita della bambina risultano essere state trattate in Svizzera e non aver avuto alcun seguito di nota (cfr. atto SEM n. 53/12). Infine, agli atti non vi sono indizi che inducano a ritenere che l'esecuzione del suo allontanamento possa essere contraria all'art. 3 cpv. 1

IR 0.107 Convenzione del 20 novembre 1989 sui diritti del fanciullo CDF Art. 3 - 1. In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione permanente. |
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1 | In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione permanente. |
2 | Gli Stati parti si impegnano ad assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere, in considerazione dei diritti e dei doveri dei suoi genitori, dei suoi tutori o di altre persone che hanno la sua responsabilità legale, ed a tal fine essi adottano tutti i provvedimenti legislativi ed amministrativi appropriati. |
3 | Gli Stati parti vigilano affinché il funzionamento delle istituzioni, servizi ed istituti che hanno la responsabilità dei fanciulli e che provvedono alla loro protezione sia conforme alle norme stabilite dalle autorità competenti in particolare nell'ambito della sicurezza e della salute e per quanto riguarda il numero e la competenza del loro personale nonché l'esistenza di un adeguato controllo. |

IR 0.107 Convenzione del 20 novembre 1989 sui diritti del fanciullo CDF Art. 3 - 1. In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione permanente. |
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1 | In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione permanente. |
2 | Gli Stati parti si impegnano ad assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere, in considerazione dei diritti e dei doveri dei suoi genitori, dei suoi tutori o di altre persone che hanno la sua responsabilità legale, ed a tal fine essi adottano tutti i provvedimenti legislativi ed amministrativi appropriati. |
3 | Gli Stati parti vigilano affinché il funzionamento delle istituzioni, servizi ed istituti che hanno la responsabilità dei fanciulli e che provvedono alla loro protezione sia conforme alle norme stabilite dalle autorità competenti in particolare nell'ambito della sicurezza e della salute e per quanto riguarda il numero e la competenza del loro personale nonché l'esistenza di un adeguato controllo. |
13.5 Il rientro delle interessate in Nigeria è pertanto da considerarsi pure ragionevolmente esigibile.
14.
In ultima analisi, nemmeno risultano impedimenti sotto l'aspetto della possibilità dell'esecuzione dell'allontanamento (art. 83 cpv. 2

SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.253 |
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a | è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP259; |
b | ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o |
c | ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento. |

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 8 Obbligo di collaborare - 1 Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare: |
|
1 | Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare: |
a | dichiarare le sue generalità; |
b | consegnare i documenti di viaggio e d'identità; |
c | indicare, in occasione dell'audizione, le ragioni della sua domanda d'asilo; |
d | designare in modo completo eventuali mezzi di prova e fornirli immediatamente oppure adoperarsi per procurarseli entro un termine adeguato, sempre che sia ragionevole esigerlo; |
e | collaborare al rilevamento dei dati biometrici; |
f | sottoporsi a un esame medico ordinato dalla SEM (art. 26a); |
g | consegnare temporaneamente alla SEM i supporti elettronici di dati in suo possesso, qualora non sia possibile accertare la sua identità, cittadinanza o il suo itinerario di viaggio in virtù di un documento di identità oppure in altro modo; il trattamento dei dati personali ottenuti grazie a tali supporti elettronici di dati è retto dall'articolo 8a. |
2 | Si può esigere dal richiedente che faccia tradurre in una lingua ufficiale svizzera i documenti redatti in una lingua straniera. |
3 | Nel corso del procedimento, il richiedente che soggiorna in Svizzera deve tenersi a disposizione delle autorità federali e cantonali. Deve comunicare immediatamente alle autorità del Cantone o del Comune (autorità cantonale) competenti secondo il diritto cantonale il suo indirizzo e ogni mutamento dello stesso. |
3bis | Il richiedente che senza un valido motivo viola il suo obbligo di collaborare o non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo per più di 20 giorni rinuncia di fatto alla continuazione del procedimento. Lo stesso vale per il richiedente che senza un valido motivo non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo in un centro della Confederazione per più di cinque giorni. La domanda è stralciata in entrambi i casi senza formalità. Una nuova domanda può essere presentata al più presto dopo tre anni. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 195122 sullo statuto dei rifugiati.23 |
4 | ...24 |
12 agosto 2020, D-6884/2019 dell'11 agosto 2020 consid. 9.5 con ulteriori riferimenti ivi citati, E-6856/2017 del 6 aprile 2020 consid. 9).
15.
Ne consegue che, anche in materia di esecuzione dell'allontanamento, la decisione dell'autorità inferiore va confermata ed il ricorso respinto.
16.
Alla luce di tutto quanto sopra, con la decisione impugnata, la SEM non ha violato il diritto federale né abusato del suo potere d'apprezzamento ed inoltre non ha accertato in modo inesatto o incompleto i fatti giuridicamente rilevanti (art. 106 cpv. 1

SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi) LAsi Art. 106 Motivi di ricorso - 1 Il ricorrente può far valere: |
|
1 | Il ricorrente può far valere: |
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti. |
c | ... |
2 | Rimangono salvi gli articoli 27 capoverso 3 e 68 capoverso 2.367 |

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
|
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |
17.
Avendo il Tribunale statuito nel merito del ricorso, la domanda tendente all'esenzione dal versamento di un anticipo equivalente alle presumibili spese processuali è divenuta senza oggetto.
18.
Infine, visto l'esito della procedura, le spese processuali, che seguono la soccombenza, sarebbero da porre a carico delle ricorrenti (art. 63 cpv. 1 e

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
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1 | L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
2 | Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi. |
3 | Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura. |
4 | L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100 |
4bis | La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla: |
a | da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101 |
5 | Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105 |
21 febbraio 2008 [TS-TAF, RS 173.320.2]). Tuttavia, non essendo state le conclusioni ricorsuali al momento dell'inoltro del gravame sprovviste di possibilità di esito favorevole e potendo partire dal presupposto che le insorgenti sono indigenti, v'è luogo di accogliere la domanda di assistenza giudiziaria nel senso della dispensa dal pagamento delle spese di giustizia (art. 65 cpv. 1

SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 65 - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
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1 | Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110 |
2 | Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione le designa inoltre un avvocato.111 |
3 | L'onorario e le spese d'avvocato sono messi a carico conformemente all'articolo 64 capoversi 2 a 4. |
4 | La parte, ove cessi d'essere nel bisogno, deve rimborsare l'onorario e le spese d'avvocato all'ente o all'istituto autonomo che li ha pagati. |
5 | Il Consiglio federale disciplina la determinazione degli onorari e delle spese.112 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005113 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010114 sull'organizzazione delle autorità penali.115 |
19.
La presente decisione non concerne persone contro le quali è pendente una domanda d'estradizione presentata dallo Stato che hanno abbandonato in cerca di protezione, e pertanto non può essere impugnata con ricorso in materia di diritto pubblico dinanzi al Tribunale federale (art. 83 lett. d

SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 83 Eccezioni - Il ricorso è inammissibile contro: |
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a | le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale; |
b | le decisioni in materia di naturalizzazione ordinaria; |
c | le decisioni in materia di diritto degli stranieri concernenti: |
c1 | l'entrata in Svizzera, |
c2 | i permessi o autorizzazioni al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto, |
c3 | l'ammissione provvisoria, |
c4 | l'espulsione fondata sull'articolo 121 capoverso 2 della Costituzione federale e l'allontanamento, |
c5 | le deroghe alle condizioni d'ammissione, |
c6 | la proroga del permesso per frontalieri, il cambiamento di Cantone, il cambiamento d'impiego del titolare di un permesso per frontalieri, nonché il rilascio di documenti di viaggio a stranieri privi di documenti; |
d | le decisioni in materia d'asilo pronunciate: |
d1 | dal Tribunale amministrativo federale, salvo quelle che concernono persone contro le quali è pendente una domanda d'estradizione presentata dallo Stato che hanno abbandonato in cerca di protezione, |
d2 | da un'autorità cantonale inferiore e concernenti un permesso o un'autorizzazione al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto; |
e | le decisioni concernenti il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente contro membri di autorità o contro agenti della Confederazione; |
f | le decisioni in materia di appalti pubblici se: |
fbis | le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti decisioni secondo l'articolo 32i della legge del 20 marzo 200964 sul trasporto di viaggiatori; |
f1 | non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; sono fatti salvi i ricorsi contro gli appalti del Tribunale amministrativo federale, del Tribunale penale federale, del Tribunale federale dei brevetti, del Ministero pubblico della Confederazione e delle autorità giudiziarie cantonali superiori, o |
f2 | il valore stimato della commessa non raggiunge il valore soglia determinante secondo l'articolo 52 capoverso 1 in combinato disposto con l'allegato 4 numero 2 della legge federale del 21 giugno 201962 sugli appalti pubblici; |
g | le decisioni in materia di rapporti di lavoro di diritto pubblico, in quanto concernano una controversia non patrimoniale, ma non la parità dei sessi; |
h | le decisioni concernenti l'assistenza amministrativa internazionale, eccettuata l'assistenza amministrativa in materia fiscale; |
i | le decisioni in materia di servizio militare, civile o di protezione civile; |
j | le decisioni in materia di approvvigionamento economico del Paese adottate in situazioni di grave penuria; |
k | le decisioni concernenti i sussidi al cui ottenimento la legislazione non conferisce un diritto; |
l | le decisioni concernenti l'imposizione di dazi operata in base alla classificazione tariffaria o al peso delle merci; |
m | le decisioni concernenti il condono o la dilazione del pagamento di tributi; in deroga alla presente disposizione, il ricorso è ammissibile contro le decisioni concernenti il condono dell'imposta federale diretta o dell'imposta cantonale o comunale sul reddito e sull'utile se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o se si tratta per altri motivi di un caso particolarmente importante; |
n | le decisioni in materia di energia nucleare concernenti: |
n1 | l'esigenza di un nulla osta o la modifica di un'autorizzazione o di una decisione, |
n2 | l'approvazione di un piano d'accantonamenti per le spese di smaltimento antecedenti lo spegnimento di un impianto nucleare, |
n3 | i nulla osta; |
o | le decisioni in materia di circolazione stradale concernenti l'omologazione del tipo di veicoli; |
p | le decisioni del Tribunale amministrativo federale in materia di traffico delle telecomunicazioni, radiotelevisione e poste concernenti:69 |
p1 | concessioni oggetto di una pubblica gara, |
p2 | controversie secondo l'articolo 11a della legge del 30 aprile 199770 sulle telecomunicazioni; |
p3 | controversie secondo l'articolo 8 della legge del 17 dicembre 201072 sulle poste; |
q | le decisioni in materia di medicina dei trapianti concernenti: |
q1 | l'iscrizione nella lista d'attesa, |
q2 | l'attribuzione di organi; |
r | le decisioni in materia di assicurazione malattie pronunciate dal Tribunale amministrativo federale in virtù dell'articolo 3473 della legge del 17 giugno 200574 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF); |
s | le decisioni in materia di agricoltura concernenti: |
s1 | ... |
s2 | la delimitazione delle zone nell'ambito del catasto della produzione; |
t | le decisioni concernenti l'esito di esami e di altre valutazioni della capacità, segnatamente nei settori della scuola, della formazione continua e dell'esercizio della professione; |
u | le decisioni in materia di offerte pubbliche di acquisto (art. 125-141 della L del 19 giu. 201578 sull'infrastruttura finanziaria); |
v | le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti divergenze d'opinione tra autorità in materia di assistenza amministrativa o giudiziaria a livello nazionale; |
w | le decisioni in materia di diritto dell'elettricità concernenti l'approvazione dei piani di impianti elettrici a corrente forte e di impianti elettrici a corrente debole e l'espropriazione dei diritti necessari per la costruzione o l'esercizio di siffatti impianti, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; |
x | le decisioni concernenti la concessione di contributi di solidarietà ai sensi della legge federale del 30 settembre 201682 sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981, tranne se si pone una questione di diritto di importanza fondamentale o si tratta di un caso particolarmente importante per altri motivi; |
y | le decisioni pronunciate dal Tribunale amministrativo federale nelle procedure amichevoli per evitare un'imposizione non conforme alla convenzione internazionale applicabile in ambito fiscale; |
z | le decisioni concernenti le autorizzazioni edilizie di impianti eolici d'interesse nazionale secondo l'articolo 71c capoverso 1 lettera b della legge federale del 30 settembre 201685 sull'energia e le autorizzazioni di competenza cantonale a esse necessariamente connesse, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale. |
La pronuncia è quindi definitiva.
(dispositivo alla pagina seguente)
Per questi motivi, il Tribunale amministrativo federale pronuncia:
1.
Il ricorso è respinto.
2.
La domanda di assistenza giudiziaria, nel senso della dispensa dal versamento delle spese processuali, è accolta.
3.
Non si prelevano spese processuali.
4.
Questa sentenza è comunicata alle ricorrenti, alla SEM e all'autorità cantonale competente.
Il presidente del collegio: La cancelliera:
Daniele Cattaneo Alissa Vallenari
Data di spedizione: