Tribunal federal
{T 0/2}
2A.540/2002 /bom
Sentenza del 13 novembre 2002
II Corte di diritto pubblico
Giudici federali Wurzburger, presidente,
Hungerbühler e Müller,
cancelliera Ieronimo Perroud.
A.A.________,
ricorrente, patrocinato dall'avv. Yasar Ravi, via Greina 2,
casella postale 2250, 6901 Lugano,
contro
Consiglio di Stato del Cantone Ticino, residenza governativa, 6500 Bellinzona,
Tribunale amministrativo del Cantone Ticino, via Pretorio 16, 6901 Lugano.
rilascio di un permesso di dimora
(ricorso di diritto amministrativo contro la sentenza
del 26 settembre 2002 del Tribunale amministrativo
del Cantone Ticino)
Fatti:
A.
Il 21 ottobre 1998 le competenti autorità ticinesi hanno rilasciato al cittadino senegalese A.A.________(1974), intenzionato a frequentare un corso presso il Dipartimento di arte applicata della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, un permesso di dimora temporaneo per motivi di studio, il quale è stato regolarmente rinnovato, l'ultima volta con scadenza al 19 ottobre 2001. Dopo avere revocato, il 17 luglio 2001, il citato permesso dato che l'interessato aveva terminato i suoi studi, la Sezione dei permessi e dell'immigrazione del Cantone Ticino ha concesso a A.A.________ una proroga del termine di partenza impartitogli, in quanto questi era intenzionato a convolare a nozze con una cittadina svizzera.
B.
Il 21 settembre 2001 A.A.________ si è sposato con B.A.________ (1982), già sua compagna di studi, e ha successivamente chiesto il rilascio di un permesso di dimora per vivere con la moglie. Il 26 settembre 2001 B.A.________ ha informato la Sezione dei permessi e dell'immigrazione di essersi sposata sotto le pressioni e minacce del marito. Con istanza del 5 febbraio 2002 ella ha chiesto al Pretore della Giurisdizione di Leventina l'annullamento del matrimonio, procedura tuttora in corso.
C.
Richiamandosi al rapporto allestito in seguito all'interrogatorio dei coniugi A.________ il 13 febbraio 2002 dalla Polizia cantonale - da cui risultava, tra l'altro, che gli stessi non avevano mai vissuto insieme - la Sezione dei permessi e dell'immigrazione ha respinto, in data 8 marzo 2002, l'istanza di A.A.________ volta al rilascio di un permesso di dimora, ritenendo che fosse manifestamente abusivo appellarsi al connubio per ottenere un'autorizzazione di soggiorno.
Detta decisione è stata confermata su ricorso dapprima dal Consiglio di Stato del Cantone Ticino, il 14 maggio 2002, poi dal Tribunale cantonale amministrativo, con sentenza del 26 settembre 2002.
D.
Il 4 novembre 2002 A.A.________ ha presentato dinanzi al Tribunale federale un ricorso di diritto amministrativo, con cui chiede che la sentenza cantonale sia annullata. Censura, in sostanza, una violazione del diritto federale determinante, un accertamento arbitrario dei fatti, la violazione del principio della parità di trattamento nonché un'applicazione arbitraria del diritto cantonale. Postula inoltre il beneficio dell'assistenza giudiziaria, con nomina di un avvocato d'ufficio.
Il Tribunale federale non ha ordinato uno scambio di allegati scritti.
Diritto:
1.
Il Tribunale federale si pronuncia d'ufficio e con pieno potere d'esame sull'ammissibilità del rimedio sottopostogli (DTF 126 II 106 consid. 1).
1.1 In materia di diritto degli stranieri, il ricorso di diritto amministrativo non è proponibile contro il rilascio o il rifiuto di un permesso di dimora o di domicilio, salvo laddove un diritto all'ottenimento di un simile permesso si fonda su una disposizione del diritto federale o di un trattato internazionale (art. 100 cpv. 1 lett. b n. 3
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1.2 Giusta l'art. 7 cpv. 1
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2.
2.1 I fatti accertati dal Tribunale amministrativo sono vincolanti per questa Corte (art. 105 cpv. 2
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2.2 Visto quanto precede, i motivi che hanno indotto il ricorrente a venire in Svizzera, le condizioni nelle quali egli ha conosciuto la moglie come pure le circostanze in cui è stato concluso il matrimonio ossia, in altre parole, la questione di sapere se si tratta di un matrimonio fittizio o no - aspetto che peraltro non è stato valutato dai giudici cantonali - non erano e non sono di rilievo ai fini del giudizio. Di conseguenza, il fatto che i giudici cantonali non abbiano assunto le prove proposte al riguardo né abbiano personalmente sentito il ricorrente su questo punto non viola pertanto il diritto di essere sentito di costui né implica un accertamento arbitrario dei fatti rilevanti.
2.3 Il ricorrente si richiama poi all'Accordo del 21 giugno 1999 tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Confederazione svizzera, dall'altra, sulla libera circolazione delle persone, in vigore dal 1° giugno 2002 (ALC; FF 1999 VI 5978 e segg.), e in particolare al diritto per i familiari di un cittadino comunitario, con diritto di soggiorno in Svizzera, di stabilirsi con esso in quest'ultimo Paese (art. 3
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IR 0.142.112.681 Accord du 21 juin 1999 entre la Confédération suisse d'une part, et la Communauté européenne et ses Etats membres, d'autre part, sur la libre circulation des personnes (avec annexes, prot. et acte final) ALCP Art. 3 Droit d'entrée - Le droit d'entrée des ressortissants d'une partie contractante sur le territoire d'une autre partie contractante est garanti conformément aux dispositions arrêtées dans l'annexe I. |
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IR 0.142.112.681 Accord du 21 juin 1999 entre la Confédération suisse d'une part, et la Communauté européenne et ses Etats membres, d'autre part, sur la libre circulation des personnes (avec annexes, prot. et acte final) ALCP Art. 1 Objectif - L'objectif de cet accord, en faveur des ressortissants des États membres de la Communauté européenne et de la Suisse, est: |
|
a | d'accorder un droit d'entrée, de séjour, d'accès à une activité économique salariée, d'établissement en tant qu'indépendant et le droit de demeurer sur le territoire des parties contractantes; |
b | de faciliter la prestation de services sur le territoire des parties contractantes, en particulier de libéraliser la prestation de services de courte durée; |
c | d'accorder un droit d'entrée et de séjour, sur le territoire des parties contractantes, aux personnes sans activité économique dans le pays d'accueil; |
d | d'accorder les mêmes conditions de vie, d'emploi et de travail que celles accordées aux nationaux. |
disparità di trattamento.
2.4 Visto quanto precede è dunque senza incorrere nella violazione del diritto federale che il Tribunale cantonale amministrativo è giunto alla conclusione che il ricorrente, abusando dei diritti che gli derivano dall'art. 7 cpv. 1
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3.
Il ricorrente rimprovera ai giudici ticinesi di avergli negato arbitrariamente il beneficio dell'assistenza (art. 30 della legge di procedura per le cause amministrative, del 19 aprile 1966, LPAmm) al motivo che, come rilevato nella sentenza querelata, il suo gravame era destinato all'insuccesso sin dall'inizio. A parere del ricorrente, se ciò fosse stato effettivamente il caso, i giudici cantonali non avrebbero ordinato un doppio scambio di allegati scritti in virtù dell'art. 49 LPAmm, ma avrebbero immediatamente evaso la causa conformemente a quanto previsto dall'art. 48 LPAmm. La tesi è inconferente. In effetti lo scambio di allegati serve a tutelare i diritti di parte (permettendo ad esempio al ricorrente di esprimersi su eventuali nuove allegazioni) nonché a permettere all'autorità di precisare l'oggetto del contendere (cfr. Marco Borghi/Guido Corti, Compendio di procedura amministrativa ticinese, Lugano 1997, n. 1 all'art. 49); lo stesso non ha invece niente a che vedere con la fondatezza del gravame. In altre parole, il fatto di ordinare uno scambio di allegati non preclude all'autorità la facoltà di dichiarare poi l'inammissibilità del ricorso.
4.
Per il resto, si può rinviare ai pertinenti considerandi della sentenza contestata (art. 36a cpv. 3
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IR 0.142.112.681 Accord du 21 juin 1999 entre la Confédération suisse d'une part, et la Communauté européenne et ses Etats membres, d'autre part, sur la libre circulation des personnes (avec annexes, prot. et acte final) ALCP Art. 1 Objectif - L'objectif de cet accord, en faveur des ressortissants des États membres de la Communauté européenne et de la Suisse, est: |
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a | d'accorder un droit d'entrée, de séjour, d'accès à une activité économique salariée, d'établissement en tant qu'indépendant et le droit de demeurer sur le territoire des parties contractantes; |
b | de faciliter la prestation de services sur le territoire des parties contractantes, en particulier de libéraliser la prestation de services de courte durée; |
c | d'accorder un droit d'entrée et de séjour, sur le territoire des parties contractantes, aux personnes sans activité économique dans le pays d'accueil; |
d | d'accorder les mêmes conditions de vie, d'emploi et de travail que celles accordées aux nationaux. |
5.
5.1 Stante tutto quanto precede, il ricorso - ai limiti della temerarietà - dev'essere respinto e il giudizio querelato confermato.
5.2 Poiché il ricorso era sin dall'inizio privo di possibilità di esito favorevole, l'istanza volta ad ottenere il beneficio dell'assistenza giudiziaria con nomina di un patrocinatore d'ufficio va respinta (art. 152
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IR 0.142.112.681 Accord du 21 juin 1999 entre la Confédération suisse d'une part, et la Communauté européenne et ses Etats membres, d'autre part, sur la libre circulation des personnes (avec annexes, prot. et acte final) ALCP Art. 1 Objectif - L'objectif de cet accord, en faveur des ressortissants des États membres de la Communauté européenne et de la Suisse, est: |
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a | d'accorder un droit d'entrée, de séjour, d'accès à une activité économique salariée, d'établissement en tant qu'indépendant et le droit de demeurer sur le territoire des parties contractantes; |
b | de faciliter la prestation de services sur le territoire des parties contractantes, en particulier de libéraliser la prestation de services de courte durée; |
c | d'accorder un droit d'entrée et de séjour, sur le territoire des parties contractantes, aux personnes sans activité économique dans le pays d'accueil; |
d | d'accorder les mêmes conditions de vie, d'emploi et de travail que celles accordées aux nationaux. |
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a | d'accorder un droit d'entrée, de séjour, d'accès à une activité économique salariée, d'établissement en tant qu'indépendant et le droit de demeurer sur le territoire des parties contractantes; |
b | de faciliter la prestation de services sur le territoire des parties contractantes, en particulier de libéraliser la prestation de services de courte durée; |
c | d'accorder un droit d'entrée et de séjour, sur le territoire des parties contractantes, aux personnes sans activité économique dans le pays d'accueil; |
d | d'accorder les mêmes conditions de vie, d'emploi et de travail que celles accordées aux nationaux. |
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a | d'accorder un droit d'entrée, de séjour, d'accès à une activité économique salariée, d'établissement en tant qu'indépendant et le droit de demeurer sur le territoire des parties contractantes; |
b | de faciliter la prestation de services sur le territoire des parties contractantes, en particulier de libéraliser la prestation de services de courte durée; |
c | d'accorder un droit d'entrée et de séjour, sur le territoire des parties contractantes, aux personnes sans activité économique dans le pays d'accueil; |
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a | d'accorder un droit d'entrée, de séjour, d'accès à une activité économique salariée, d'établissement en tant qu'indépendant et le droit de demeurer sur le territoire des parties contractantes; |
b | de faciliter la prestation de services sur le territoire des parties contractantes, en particulier de libéraliser la prestation de services de courte durée; |
c | d'accorder un droit d'entrée et de séjour, sur le territoire des parties contractantes, aux personnes sans activité économique dans le pays d'accueil; |
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a | d'accorder un droit d'entrée, de séjour, d'accès à une activité économique salariée, d'établissement en tant qu'indépendant et le droit de demeurer sur le territoire des parties contractantes; |
b | de faciliter la prestation de services sur le territoire des parties contractantes, en particulier de libéraliser la prestation de services de courte durée; |
c | d'accorder un droit d'entrée et de séjour, sur le territoire des parties contractantes, aux personnes sans activité économique dans le pays d'accueil; |
d | d'accorder les mêmes conditions de vie, d'emploi et de travail que celles accordées aux nationaux. |
Per questi motivi, visto l'art. 36a
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a | d'accorder un droit d'entrée, de séjour, d'accès à une activité économique salariée, d'établissement en tant qu'indépendant et le droit de demeurer sur le territoire des parties contractantes; |
b | de faciliter la prestation de services sur le territoire des parties contractantes, en particulier de libéraliser la prestation de services de courte durée; |
c | d'accorder un droit d'entrée et de séjour, sur le territoire des parties contractantes, aux personnes sans activité économique dans le pays d'accueil; |
d | d'accorder les mêmes conditions de vie, d'emploi et de travail que celles accordées aux nationaux. |
1.
Il ricorso è respinto.
2.
La domanda di assistenza giudiziaria è respinta.
3.
La tassa di giustizia di fr. 2'000.-- è posta a carico del ricorrente.
4.
Comunicazione al patrocinatore del ricorrente, al Consiglio di Stato e al Tribunale amministrativo del Cantone Ticino nonché all'Ufficio federale degli stranieri.
Losanna, 13 novembre 2002
In nome della II Corte di diritto pubblico
del Tribunale federale svizzero
Il presidente: La cancelliera: