Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal
Corte I
A-8467/2010
Sentenza del 10 giugno 2011
Giudici Salome Zimmermann (presidente del collegio),
Composizione Pascal Mollard, Michael Beusch,
cancelliera Sara Friedli.
A._______,
Parti patrocinata da ...,
ricorrente,
contro
Amministrazione federale delle contribuzioni,
Assistenza amministrativa USA,
Eigerstrasse 65, 3003 Berna,
autorità inferiore.
Oggetto Assistenza amministrativa (CDI-USA).
Fatti:
A.
La Confederazione Svizzera (di seguito: Svizzera) e gli Stati Uniti d'America (di seguito: USA) hanno concluso il 19 agosto 2009 un Accordo concernente la domanda di assistenza amministrativa presentata dall'Internal Revenue Service degli USA relativa a UBS SA, una società anonima di diritto svizzero (di seguito: Accordo 09; RU 2009 5669). La Svizzera si è impegnata a esaminare la domanda di assistenza amministrativa presentata dagli USA sulla base dei criteri stabiliti nell'Allegato all'Accordo 09 e conformemente alla Convenzione del 2 ottobre 1996 tra la Confederazione Svizzera e gli Stati Uniti d'America per evitare le doppie imposizioni in materia di imposta sul reddito (di seguito: CDI-USA 96; RS 0.672.933.61). Tramite il suddetto Accordo, la Svizzera si è altresì impegnata a dare seguito alla domanda di assistenza amministrativa formulata dagli USA riguardante circa 4'450 conti aperti o chiusi presso UBS SA e a istituire un'unità operativa speciale mediante la quale l'Amministrazione federale delle contribuzioni (di seguito: AFC) fosse in grado di emanare le prime 500 decisioni finali riguardanti la trasmissione delle informazioni richieste entro 90 giorni dalla ricezione della domanda di assistenza amministrativa e le decisioni rimanenti, progressivamente entro 360 giorni dalla ricezione della domanda.
B.
Il 31 agosto 2009 l'autorità fiscale americana (Internal Revenue Service in Washington, di seguito: IRS) ha presentato all'AFC una domanda di assistenza amministrativa sulla base dell'Accordo 09. Tale domanda fondata sull'art. 26 CDI-USA 96, sul relativo Protocollo d'Accordo e sul Mutuo accordo del 23 gennaio 2003 concernente l'interpretazione dell'art. 26 CDI-USA 96 (di seguito: Accordo 03; pubblicato in: Pestalozzi/Lachenal/Patry [curato da Silvia Zimmermann con la collaborazione di Marion Vollenweider], Rechtsbuch der schweizerischen Bundessteuern, Therwil, gennaio 2010, vol. 4, cifra I B h 69, allegato 1 per la versione in inglese e allegato 4 per la versione in tedesco). L'IRS ha richiesto informazioni concernenti i contribuenti americani che nel periodo 1° gennaio 2001 - 31 dicembre 2008 disponevano del diritto di firma o di un altro diritto di disposizione dei conti bancari detenuti, sorvegliati o gestiti da una divisione di UBS SA oppure da una delle sue succursali o filiali in Svizzera (di seguito: UBS SA). Trattavasi dei conti per i quali UBS SA (1) non era in possesso del modulo "W-9" sottoscritto dal contribuente e (2) non aveva annunciato al fisco statunitense tramite il modulo "1099" a nome del relativi contribuenti, nei tempi e nella forma richiesti, i prelevamenti effettuati da questi ultimi.
C.
Il 1° settembre 2009 l'AFC ha emanato una decisione nei confronti di UBS SA concernente l'edizione di documenti ai sensi dell'art. 20d cpv. 2 dell'Ordinanza del 15 giugno 1998 concernente la convenzione svizzero-americana di doppia imposizione (OCDI-USA, RS 672.933.61). Tramite detta decisione, l'autorità federale ha deciso di avviare la procedura di assistenza amministrativa e ha richiesto all'istituto bancario, nei termini di cui all'art. 4 dell'Accordo 09, di trasmettere l'intera documentazione relativa ai clienti la cui situazione poteva rientrare nel campo di applicazione dei criteri previsti nell'Allegato all'Accordo 09.
D.
Il Tribunale amministrativo federale (TAF), nella sentenza A-7789/2009 del 21 gennaio 2010 (pubblicata parzialmente in DTAF 2010/7) ha accolto un ricorso contro una decisione finale dell'AFC concernente una contestazione di cui alla categoria cifra 2 A lett. b (in seguito: categoria 2/A/b) dell'Allegato all'Accordo 09, sancendo che tale Accordo rappresenta una cosiddetta composizione amichevole ai sensi dell'art. 25 CDI-USA che non può né modificare né completare la vigente CDI-USA 96. Dovendo quindi far riferimento a tale Convenzione, l'assistenza amministrativa dev'essere accordata unicamente in caso di frode fiscale ma non di sottrazione d'imposta. Sulla base della succitata sentenza, dopo ulteriori negoziazioni, Svizzera e USA hanno quindi sottoscritto il 31 marzo 2010 un Protocollo d'emendamento dell'Accordo tra la Confederazione Svizzera e gli Stati Uniti d'America concernente la domanda di assistenza amministrativa relativa a UBS SA, una società di diritto svizzero, presentata dall'Internal Revenue Service degli Stati Uniti d'America, firmato a Washington il 19 agosto 2009 (Protocollo d'emendamento dell'Accordo di assistenza amministrativa; pubblicato in via straordinaria il 7 aprile 2010, RU 2010 1459; di seguito: Protocollo 10). Giusta l'art. 3 cpv. 2 Protocollo 10, esso è stato applicato a titolo provvisorio fin dalla sua sottoscrizione, ovverosia dal 31 marzo 2010.
E.
L'Accordo 09 e il Protocollo 10 sono quindi stati approvati dall'Assemblea federale tramite il Decreto federale del 17 giugno 2010 che approva l'Accordo tra la Confederazione Svizzera e gli Stati Uniti d'America concernente la domanda di assistenza amministrativa relativa a UBS SA e il Protocollo d'emendamento (RU 2010 2907) e il Consiglio federale è stato autorizzato a ratificare l'Accordo 09 e il Protocollo 10. La versione consolidata dell'Accordo 09 e del Protocollo 10 è denominata qui di seguito Trattato 10 (RS 0.672.933.612). Il testo originale è in lingua inglese. Il succitato Decreto non è stato sottoposto a referendum in materia di trattati internazionali giusta l'art. 141 cpv. 1 lett. d
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 141 Referendum facoltativo - 1 Se 50 000 aventi diritto di voto o otto Cantoni ne fanno richiesta entro cento giorni dalla pubblicazione ufficiale dell'atto, sono sottoposti al voto del Popolo:122 |
|
1 | Se 50 000 aventi diritto di voto o otto Cantoni ne fanno richiesta entro cento giorni dalla pubblicazione ufficiale dell'atto, sono sottoposti al voto del Popolo:122 |
a | le leggi federali; |
b | le leggi federali dichiarate urgenti e con durata di validità superiore a un anno; |
c | i decreti federali, per quanto previsto dalla Costituzione o dalla legge; |
d | i trattati internazionali: |
d1 | di durata indeterminata e indenunciabili, |
d2 | prevedenti l'adesione a un'organizzazione internazionale, |
d3 | comprendenti disposizioni importanti che contengono norme di diritto o per l'attuazione dei quali è necessaria l'emanazione di leggi federali. |
2 | ...124 |
F.
Il 15 luglio 2010, tramite la sentenza A-4013/2010 (pubblicata parzialmente in DTAF 2010/40) il TAF ha statuito in merito alla validità del Trattato 10 giudicandolo vincolante nell'ordinamento giuridico svizzero ai sensi dell'art. 190
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 190 Diritto determinante - Le leggi federali e il diritto internazionale sono determinanti per il Tribunale federale e per le altre autorità incaricate dell'applicazione del diritto. |
G.
Il dossier relativo a A._______ è stato trasmesso da UBS SA all'AFC il 9 dicembre 2009. Il 23 agosto 2010 l'AFC ha reso una prima decisione finale accordante l'assistenza amministrativa all'IRS nell'ambito del presente incarto. Questa decisione è poi stata annullata dall'AFC con scritto 22 settembre 2010, a seguito dell'istanza di riesame 21 settembre 2010 inoltrata dal patrocinatore di A._______, che evidenziava come l'AFC si era basata su alcuni dati scorretti forniti da UBS SA.
H.
Il 27 settembre 2010 UBS SA ha inoltrato all'AFC dei documenti complementari riguardanti la relazione bancaria oggetto del presente procedimento. Il 13 ottobre 2010 questi documenti sono stati trasmessi al patrocinatore di A._______, con invito a prendere posizione.
I.
Nella sua seconda decisione finale 4 novembre 2010, sulla base della nuova documentazione in suo possesso, l'autorità ha considerato che essendo adempiute tutte le condizioni poste, poteva essere concessa l'assistenza amministrativa all'IRS e di conseguenza, potevano essere trasmesse le informazioni detenute dall'istituto bancario.
J.
Per il tramite del suo patrocinatore, A._______ (di seguito: ricorrente) è insorta contro tale decisione con ricorso 7 dicembre 2010 davanti al Tribunale amministrativo federale. Protestando tasse, spese e ripetibili, con tale atto la ricorrente postula l'annullamento della decisione pronunciata dall'AFC il 4 novembre 2010 che concede l'assistenza amministrativa nella procedura che la concerne, previo alcune domande processuali. In sintesi, la ricorrente sostiene che poiché è venuto meno il provvedimento John Doe Summons, vengono meno pure le premesse perché possano essere attivati i meccanismi di cui all'Accordo 09, stando a significare che tutte le domande di assistenza amministrativa ancora non eseguite devono essere ritenute prive d'oggetto. In subordine, essa ritiene che essendo venuti meno l'applicabilità e il ruolo dell'Accordo 09, torna ad essere applicabile alla fattispecie la regolare CDI-USA 96 i cui presupposti enunciati all'art. 26 non sono adempiuti nel caso concreto. La ricorrente lamenta altresì una violazione del diritto di essere sentito, ritenendo lacunosa la motivazione della decisione qui impugnata. Per finire sostiene di non essere soggetta all'assistenza amministrativa, non adempiendo i criteri della categoria 2/A/b dell'Allegato all'Accordo 09. In particolare, la ricorrente sostiene di non essere l'avente diritto economico del conto in oggetto e di non aver commesso alcun comportamento fraudolento. I profitti realizzati nel periodo rilevante sarebbero inferiori ai quantitativi richiesti dalla categoria 2/A/b.
K.
Con risposta dell'8 febbraio 2010, l'AFC, riconfermandosi nelle sue argomentazioni, ha postulato il rigetto integrale del ricorso, ribadendo la fondatezza della sua decisione.
L.
Ulteriori fatti e argomentazioni verranno ripresi, per quanto necessario, nei considerandi in diritto del presente giudizio.
Diritto:
1.
1.1. Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'art. 5
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
|
1 | Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
a | la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi; |
b | l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi; |
c | il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi. |
2 | Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24 |
3 | Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni. |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni: |
|
a | del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente; |
b | del Consiglio federale concernenti: |
b1 | la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale, |
b10 | la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie; |
b2 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari, |
b3 | il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita, |
b4 | il divieto di determinate attività secondo la LAIn30, |
b4bis | il divieto di organizzazioni secondo la LAIn, |
b5 | la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia, |
b6 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori, |
b7 | la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici, |
b8 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione, |
b9 | la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato, |
c | del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cbis | del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cquater | del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione; |
cquinquies | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria; |
cter | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria; |
d | della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente; |
e | degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione; |
f | delle commissioni federali; |
g | dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende; |
h | delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione; |
i | delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale. |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 32 Eccezioni - 1 Il ricorso è inammissibile contro: |
|
1 | Il ricorso è inammissibile contro: |
a | le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale pubblico non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale; |
b | le decisioni in materia di diritto di voto dei cittadini nonché di elezioni e votazioni popolari; |
c | le decisioni in materia di salario al merito del personale federale, in quanto non concernano la parità dei sessi; |
d | ... |
e | le decisioni nel settore dell'energia nucleare concernenti: |
e1 | le autorizzazioni di massima per impianti nucleari, |
e2 | l'approvazione del programma di smaltimento, |
e3 | la chiusura di depositi geologici in profondità, |
e4 | la prova dello smaltimento; |
f | le decisioni in materia di rilascio o estensione di concessioni di infrastrutture ferroviarie; |
g | le decisioni dell'autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva; |
h | le decisioni in materia di rilascio di concessioni per case da gioco; |
i | le decisioni in materia di rilascio, modifica o rinnovo della concessione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR); |
j | le decisioni in materia di diritto ai sussidi di una scuola universitaria o di un altro istituto accademico. |
2 | Il ricorso è inoltre inammissibile contro: |
a | le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante opposizione o ricorso dinanzi a un'autorità ai sensi dell'articolo 33 lettere c-f; |
b | le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante ricorso dinanzi a un'autorità cantonale. |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA). |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA). |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 37 Principio - La procedura dinanzi al Tribunale amministrativo federale è retta dalla PA56, in quanto la presente legge non disponga altrimenti. |
1.2. L'interessata ha la qualità per ricorrere (art. 48 cpv. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi: |
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1 | Ha diritto di ricorrere chi: |
a | ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo; |
b | è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e |
c | ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa. |
2 | Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 20 - 1 Un termine computato in giorni, se deve essere notificato alle parti, comincia a decorrere il giorno dopo la notificazione. |
|
1 | Un termine computato in giorni, se deve essere notificato alle parti, comincia a decorrere il giorno dopo la notificazione. |
2 | Se non deve essere notificato alle parti, esso comincia a decorrere il giorno dopo l'evento che lo fa scattare. |
2bis | Una notificazione recapitabile soltanto dietro firma del destinatario o di un terzo autorizzato a riceverla è reputata avvenuta al più tardi il settimo giorno dopo il primo tentativo di consegna infruttuoso.49 |
3 | Se l'ultimo giorno del termine è un sabato, una domenica o un giorno riconosciuto festivo dal diritto federale o cantonale, il termine scade il primo giorno feriale seguente. È determinante il diritto del Cantone ove ha domicilio o sede la parte o il suo rappresentante.50 |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 50 - 1 Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
|
1 | Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Il ricorso per denegata o ritardata giustizia può essere interposto in ogni tempo. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente. |
|
1 | L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente. |
2 | Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi. |
3 | Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso. |
2.
2.1. Con ricorso al Tribunale amministrativo federale possono essere invocati la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento (art. 49 lett. a
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
|
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
|
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
|
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 49 - Il ricorrente può far valere: |
|
a | la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento; |
b | l'accertamento inesatto o incompleto di fatti giuridicamente rilevanti; |
c | l'inadeguatezza; questa censura non è ammissibile quando un'autorità cantonale ha giudicato come autorità di ricorso. |
2.2. Il Tribunale amministrativo federale non è vincolato né dai motivi addotti (art. 62 cpv. 4
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 62 - 1 L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte. |
|
1 | L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte. |
2 | Essa può modificare a pregiudizio di una parte la decisione impugnata quando questa violi il diritto federale o poggi su un accertamento inesatto o incompleto dei fatti; per inadeguatezza, la decisione impugnata non può essere modificata a pregiudizio di una parte, a meno che la modificazione giovi ad una controparte. |
3 | L'autorità di ricorso che intenda modificare la decisione impugnata a pregiudizio di una parte deve informarla della sua intenzione e darle la possibilità di esprimersi. |
4 | L'autorità di ricorso non è vincolata in nessun caso dai motivi del ricorso. |
L'autorità di ricorso non deve quindi stabilire i fatti ab ovo. Nel contesto della presente procedura occorre piuttosto verificare i fatti ritenuti dall'autorità inferiore e correggerli o eventualmente completarli (cfr. decisione del Tribunale amministrativo federale A-6258/2010 del 14 febbraio 2011 consid. 2.3 con riferimenti ivi citati; cfr. parimenti Moser/Beusch/Kneubühler, op. cit., n. m. 1.52).
2.3. Il Tribunale amministrativo federale valuta le prove liberamente (art. 19
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 19 - Alla procedura probatoria sono, inoltre, applicabili per analogia gli articoli 37, 39 a 41 e 43 a 61 della legge di procedura civile federale, del 4 dicembre 194748; le sanzioni penali previste in detta legge contro le parti e i terzi renitenti sono sostituite con quelle previste nell'articolo 60 della presente legge. |
SR 273 Legge del 4 dicembre 1947 di procedura civile federale PC Art. 40 - Il giudice valuta le prove secondo il suo libero convincimento. Egli prende in considerazione il contegno delle parti nel processo, per esempio il rifiuto di ottemperare ad una citazione personale, di rispondere a domande del giudice o di produrre i mezzi di prova richiesti. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 12 - L'autorità accerta d'ufficio i fatti e si serve, se necessario, dei seguenti mezzi di prova: |
|
a | documenti; |
b | informazioni delle parti; |
c | informazioni o testimonianze di terzi; |
d | sopralluoghi; |
e | perizie. |
SR 210 Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907 CC Art. 9 - 1 I registri pubblici ed i pubblici documenti fanno piena prova dei fatti che attestano, finché non sia dimostrata l'inesattezza del loro contenuto. |
|
1 | I registri pubblici ed i pubblici documenti fanno piena prova dei fatti che attestano, finché non sia dimostrata l'inesattezza del loro contenuto. |
2 | Questa prova non è soggetta ad alcuna forma speciale. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 12 - L'autorità accerta d'ufficio i fatti e si serve, se necessario, dei seguenti mezzi di prova: |
|
a | documenti; |
b | informazioni delle parti; |
c | informazioni o testimonianze di terzi; |
d | sopralluoghi; |
e | perizie. |
Con particolare riferimento alle dichiarazioni in forma autentica agli atti, occorre osservare quanto segue. Le norme per la celebrazione degli atti pubblici sono stabilite dai Cantoni ex art. 55
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 12 - L'autorità accerta d'ufficio i fatti e si serve, se necessario, dei seguenti mezzi di prova: |
|
a | documenti; |
b | informazioni delle parti; |
c | informazioni o testimonianze di terzi; |
d | sopralluoghi; |
e | perizie. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 12 - L'autorità accerta d'ufficio i fatti e si serve, se necessario, dei seguenti mezzi di prova: |
|
a | documenti; |
b | informazioni delle parti; |
c | informazioni o testimonianze di terzi; |
d | sopralluoghi; |
e | perizie. |
3.
La ricorrente lamenta una violazione del suo diritto di essere sentito siccome la decisione impugnata non sarebbe stata sufficientemente motivata. In particolare, sostiene che, tenuto conto della presa di posizione dettagliata e documentata da lei presentata nel corso della procedura, l'autorità avrebbe dovuto determinarsi in merito alle censure ivi sollevate.
3.1. Il diritto di essere sentito è una garanzia di natura formale, la cui violazione implica, di principio, l'annullamento della decisione resa dall'autorità, indipendentemente dalle possibilità di successo del ricorso nel merito (cfr. DTF 132 V 387 consid. 5.1 con rinvii, DTAF 2009/36 consid. 7). Tale doglianza deve quindi essere esaminata prioritariamente dall'autorità di ricorso (cfr. DTF 127 V 431 consid. 3d/aa e DTF 124 I 49 consid. 1).
3.2. Il diritto di essere sentito, sancito dall'art. 29 cpv. 2
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 29 Garanzie procedurali generali - 1 In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
|
1 | In procedimenti dinanzi ad autorità giudiziarie o amministrative, ognuno ha diritto alla parità ed equità di trattamento, nonché ad essere giudicato entro un termine ragionevole. |
2 | Le parti hanno diritto d'essere sentite. |
3 | Chi non dispone dei mezzi necessari ha diritto alla gratuità della procedura se la sua causa non sembra priva di probabilità di successo. Ha inoltre diritto al patrocinio gratuito qualora la presenza di un legale sia necessaria per tutelare i suoi diritti. |
3.3. La giurisprudenza ha dedotto il dovere per l'autorità di motivare la sua decisione dal diritto di essere sentito. A livello procedurale, tale garanzia è ancorata all'art. 35
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 35 - 1 Le decisioni scritte, anche se notificate in forma di lettera, devono essere designate come tali, motivate, e indicare il rimedio giuridico. |
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1 | Le decisioni scritte, anche se notificate in forma di lettera, devono essere designate come tali, motivate, e indicare il rimedio giuridico. |
2 | L'indicazione del rimedio giuridico deve menzionare il rimedio giuridico ordinario ammissibile, l'autorità competente e il termine per interporlo. |
3 | L'autorità può rinunciare a indicare i motivi e il rimedio giuridico allorché la decisione sia interamente conforme alle domande delle parti e nessuna parte chieda la motivazione. |
3.4. Nel caso in esame, dopo aver illustrato i requisiti posti dalla categoria 2/A/b che interessa il caso concreto, l'autorità inferiore spiega i motivi per i quali l'assistenza amministrativa dev'essere accordata. In particolare, risulta dai documenti bancari in possesso dell'autorità che la ricorrente era residente negli Stati Uniti d'America durante il periodo rilevante del presente procedimento e che ella è stata l'avente diritto economico e la titolare della relazione bancaria oggetto della procedura. Alcun formulario W-9 è stato inoltrato durante il periodo rilevante. Il 31 dicembre 2001 gli averi totali in conto superavano la somma determinante di fr. 1'000'000.--. Durante gli anni 2000, 2001 e 2002 sono stati realizzati redditi di fr. 351'590.-- e quindi, nell'ambito di un triennio è stata superata la media annuale di fr. 100'000.--. In siffatte circostanze, l'AFC ha quindi considerato che tutte le condizioni di cui alla categoria 2/A/b dell'Allegato al Trattato 10 sono adempiute. A comprova dei profitti realizzati dalla ricorrente, l'AFC ha elaborato una tabella riassuntiva nella quale ha indicato precisamente gli importi ritenuti, nonché i documenti bancari sui quali si è basata per ottenere dette informazioni (cfr. decisione impugnata, consid. 4). Con riferimento agli argomenti sollevati dalla ricorrente, l'autorità inferiore ha osservato come risulta dalla documentazione bancaria che essa medesima ha sottoscritto dei documenti dichiarandosi titolare e avente diritto economico del conto oggetto del presente procedimento. Ribadisce quindi l'adempimento di tutte le condizioni poste nell'Allegato al Trattato 10 (cfr. decisione impugnata, consid. 6).
Sulla base delle indicazioni dettagliate figuranti nella decisione impugnata, la ricorrente è certo stata in grado di cogliere i motivi sui quali l'autorità si è fondata per rendere il proprio giudizio. Contrariamente a quanto ella pretende, l'autorità non è tenuta a prendere posizione su tutti i fatti, le censure e i mezzi di prova invocati, ma può limitarsi ad esporre le sole circostanze rilevanti per la decisione (cfr. consid. 3.3 del presente giudizio). Ciò che l'AFC ha fatto con la decisione impugnata, la quale soddisfa quindi l'esigenza di motivazione derivante dal diritto di essere sentito. La censura della ricorrente non può pertanto trovare accoglimento.
4.
La ricorrente sostiene dipoi che visto che l'autorità americana ha ritirato completamente e definitivamente l'azione civile avviata a suo tempo nei confronti di UBS SA ("John Doe Summons"), l'Accordo 09 - recte Trattato 10 - non può essere applicato ulteriormente. Ne discende, a suo dire, che tutte le domande di assistenza amministrativa per le quali alcun dato è stato comunicato all'autorità rogante, devono essere ritenute prive di oggetto. In tali circostanze, torna ad essere applicabile la regolare CDI-USA 96, i cui presupposti enunciati all'art. 26 nella fattispecie non sono adempiuti.
4.1. Con sentenza A-6258/2010 del 14 febbraio 2011 il Tribunale amministrativo federale ha giudicato che il fatto che l'IRS ha ritirato completamente e definitivamente il provvedimento "John Doe Summons" non incide in alcun modo sulla validità del Trattato 10 (cfr. la citata sentenza, consid. 8). Ciò poiché in ragione dei principi interpretativi sanciti dall'art. 31 cpv. 1
IR 0.111 Convenzione di Vienna del 23 maggio 1969 sul diritto dei trattati (con. All.) CV Art. 31 Regola generale per l'interpretazione - 1. Un trattato deve essere interpretato in buona fede in base al senso comune da attribuire ai termini del trattato nel loro contesto ed alla luce dei suo oggetto e del suo scopo. |
|
1 | Un trattato deve essere interpretato in buona fede in base al senso comune da attribuire ai termini del trattato nel loro contesto ed alla luce dei suo oggetto e del suo scopo. |
2 | Ai fini dell'interpretazione di un trattato, il contesto comprende, oltre al testo, preambolo e allegati inclusi: |
a | ogni accordo relativo al trattato e che sia intervenuto tra tutte le parti in occasione della sua conclusione; |
b | ogni strumento disposto da una o più parti in occasione della conclusione del trattato ed accettato dalle altre parti in quanto strumento relativo al trattato. |
3 | Verrà tenuto conto, oltre che del contesto: |
a | di ogni accordo ulteriore intervenuto tra le parti circa l'interpretazione del trattato o l'attuazione delle disposizioni in esso contenute; |
b | di ogni ulteriore pratica seguita nell'applicazione del trattato con la quale venga accertato l'accordo delle parti relativamente all'interpretazione del trattato; |
c | di ogni norma pertinente di diritto internazionale, applicabile alle relazioni fra le parti. |
4 | Si ritiene che un termine o un'espressione abbiano un significato particolare se verrà accertato che tale era l'intenzione delle parti. |
4.2. Alla luce di quanto sopra esposto, la censura della ricorrente si rivela priva di fondamento. Ne consegue che per la concessione dell'assistenza amministrativa agli USA sono determinanti i criteri contenuti nell'Allegato al Trattato 10 e non - come sostenuto dalla ricorrente - soltanto l'art. 26 CDI-USA 96. Lo scrivente Tribunale procede quindi nell'esame della fattispecie secondo questi criteri.
5.
5.1. I criteri per la concessione dell'assistenza amministrativa in base alla domanda di assistenza amministrativa presentata dall'IRS sono definiti nell'Allegato del Trattato 10. La versione inglese del medesimo è la sola determinante (cfr. sentenza del Tribunale amministrativo federale A-4013/2010 del 15 luglio 2010 consid. 7.1).
5.2. Il caso oggetto del presente giudizio concerne la categoria 2/A/b di cui al citato Allegato. Giusta la cifra 1 lettera A del medesimo, l'assistenza amministrativa deve essere concessa ai clienti di UBS SA domiciliati negli Stati Uniti che, in un momento qualsiasi del periodo 2001-2008, erano i titolari diretti e gli aventi diritto economico di conti di deposito titoli non dichiarati tramite il formulario W-9 e di conti di deposito di importo superiore a fr. 1'000'000.-- presso UBS SA, per i quali è possibile dimostrare un fondato sospetto di truffe e reati analoghi. I criteri per determinare l'esistenza di "truffe o reati analoghi", condizione essenziale giusta la cifra 2/A/b dell'Allegato, sono soddisfatti nel caso in cui (i) il contribuente domiciliato negli Stati Uniti non ha presentato i modulo W-9 per un periodo di almeno tre anni (di cui almeno uno coperto dalla domanda di assistenza amministrativa) e (ii) il conto in essere presso UBS SA ha generato in media profitti per oltre fr. 100'000.-- l'anno per un qualsiasi periodo di tre anni, di cui almeno uno coperto dalla domanda di assistenza amministrativa. Secondo la cifra 2/A/b, i profitti sono definiti come reddito lordo (interessi e dividendi) e utili di capitale, equivalenti, ai fini della domanda di assistenza amministrativa, al 50% dei ricavi lordi delle vendite conseguiti sui conti durante il periodo in questione.
5.3. In merito all'esigenza di un "fondato sospetto", il Tribunale amministrativo federale ha stabilito che non è necessario mostrarsi troppo severi nell'ammetterne l'esistenza, visto che al momento della presentazione della domanda di assistenza o di trasmissione delle informazioni richieste, non è ancora possibile determinare se queste saranno utili o meno all'autorità richiedente. In generale, è sufficiente dimostrare in modo adeguato che tali informazioni sono necessarie perché l'inchiesta possa essere portata avanti dall'autorità richiedente. In concreto, la fattispecie esposta deve lasciare apparire un fondato sospetto, le condizioni di cui alle basi legali applicabili alla richiesta d'assistenza devono essere adempiute e le informazioni e i documenti richiesti dall'autorità devono essere descritti. A questo stadio della procedura non ci si può tuttavia aspettare che la fattispecie non presenti lacuna alcuna o eventuali contraddizioni. Non spetta quindi al giudice dell'assistenza amministrativa il compito di verificare se sia stato commesso o meno un atto punibile. L'esame da parte dello scrivente Tribunale è limitato a verificare se la soglia del fondato sospetto è stata raggiunta o se la fattispecie constatata dall'autorità inferiore è manifestamente lacunosa, falsa o contraddittoria (cfr. decisioni del Tribunale amministrativo federale A-8361/2010 dell'11 aprile 2011 consid. 2.3, A-6302/2010 del 28 marzo 2011 consid 2.4 e A-6933/2010 del 17 marzo 2011 consid. 2.4 con referenze citate).
È poi compito della persona interessata dalla richiesta di assistenza amministrativa confutare in modo chiaro e decisivo il fondato sospetto, rispettivamente l'ipotesi sulla quale si è basata l'autorità inferiore per ammettere che i criteri dell'Allegato del Trattato 10 sono adempiuti. Se vi perviene, l'assistenza amministrativa deve essere rifiutata. Ciò presuppone che la persona interessata da tale procedura porti tempestivamente e senza riserva le prove che attestino che essa è stata coinvolta a torto nella procedura. Il Tribunale amministrativo federale non ordina al riguardo alcun atto istruttorio (cfr. decisioni del Tribunale amministrativo federale A-8361/2010 dell'11 aprile 2011 consid. 2.3, A-6302/2010 del 28 marzo 2011 consid 2.4 e A-6933/2010 del 17 marzo 2011 consid. 2.4 con referenze citate).
5.4. Nel caso concreto la ricorrente sostiene di non essere "l'avente diritto economico" della relazione bancaria oggetto della presente procedura.
5.4.1. Sulla base della documentazione trasmessa da UBS SA, l'AFC ha rilevato che la ricorrente era la titolare diretta e l'avente diritto economico della relazione bancaria numero 1 (cfr. doc. n. ***_4_00046). Dai documenti bancari emerge infatti che la ricorrente ha firmato dei documenti dichiarandosi titolare, nonché "Beneficial Owner", della relazione bancaria (cfr. sentenza impugnata, consid. 4 e 6).
5.4.2. La ricorrente sostiene invece che la relazione bancaria oggetto della presente procedura non è de facto a lei riconducibile, benché ella ne sia l'intestataria e figuri quale avente diritto economico. A suo dire, lei ha sempre agito a titolo fiduciario per conto di suo fratello B._______, unico proprietario effettivo degli averi in conto, come si evince dall'origine dei fondi, dal loro utilizzo e dalla destinazione degli stessi alla chiusura del conto. I fondi depositati sul conto a lei intestato provengono da un vecchio conto appartenente a suo fratello, di cui non rimane alcuna traccia. La ricorrente spiega che il fratello negli anni settanta ha aperto un primo conto numero 2 intestandolo a lei, in quanto la situazione in Italia in quel periodo non gli permetteva di farlo a suo nome, rischiando enormi sanzioni secondo le leggi fiscali italiane allora vigenti. Nel 1976 questo conto è poi stato chiuso e i relativi averi sono stati girati sul nuovo conto numero 1, sempre a lei intestato (docc. 19 e 26). A partire dal 2002 i fondi presenti sul conto numero 1 sono stati versati dal fratello presso la Banca X.________ sulla base di un mandato fiduciario (n. 1) a lei intestato. Il 16 ottobre 2009 questo mandato è stato chiuso e i relativi averi intestati al fratello sulla base di un nuovo mandato fiduciario (n. 2), nell'ottica di permettere a quest'ultimo di regolarizzare la propria situazione fiscale in Italia (docc. 27-28 e 40-41).
A comprova che lei agiva a titolo fiduciario, la ricorrente afferma che vi sono le numerose procure attestanti che de facto era suo fratello B._______, insieme alla moglie C._______ e al figlio D._______, a gestire la relazione bancaria (docc. 20-24). Diversi documenti bancari sottoscritti dal fratello mostrano come questi gestiva autonomamente la relazione bancaria (docc. 30-37). A conferma ulteriore che lei non è l'avente diritto economico vi sarebbero inoltre le dichiarazioni giurate della stessa ricorrente (doc. 14), del fratello (doc. 25), del consulente bancario presso UBS E._______ (doc. 39), nonché la dichiarazione della banca X._______ (doc. 40). Precisa che la stessa banca UBS è sempre stata al corrente che il vero avente diritto economico era B._______ (cfr. ricorso 7 dicembre 2010, pagg. 7-14).
5.4.3. Con sentenza A-6053/2010 del 10 gennaio 2011, il Tribunale amministrativo federale ha avuto modo di pronunciarsi riguardo al criterio degli "aventi diritto economico" (nella versione inglese di cui all'Allegato del Trattato 10 definito come "beneficially owned") nel contesto di una fattispecie concernente la categoria 2/B/b dell'Allegato (cfr. in particolare consid. 7.3). Ispirandosi al concetto di "beneficial owner" della CDI-USA 96, rispettivamente del Modello di Convenzione fiscale riguardante il reddito e il patrimonio elaborato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) (di seguito: Modello OCSE), il Tribunale statuente ha rilevato che nel Trattato 10 tale criterio permette di assicurare che le informazioni bancarie di un cittadino statunitense possano essere trasmesse alle autorità fiscali americane, allorquando esso crea un veicolo finanziario al fine di sottrarsi al proprio obbligo di dichiarare il patrimonio e i profitti conseguiti depositati sul conto bancario detenuto da tale entità. Il concetto di "avente diritto economico" serve quindi a includere nel Trattato 10, da un punto di vista economico, le situazioni nelle quali ci si avvale di una società offshore unicamente per eludere l'obbligo di dichiarazione fiscale, rispettivamente la si utilizza ai fini di sottrazione fiscale nei confronti degli USA. Per ammettere una possibile appartenenza economica ("beneficially owned") di un conto di una società offshore ai sensi del Trattato 10, è determinante in che misura la "US Person" ha economicamente il controllo e la disposizione sul proprio patrimonio e sui profitti generati depositati sul conto UBS della società offshore (cfr. consid. 7.3.2 della citata sentenza). Dal punto di vista economico, per considerare se un cittadino statunitense si è spossessato del proprio patrimonio e/o dei profitti conseguiti, occorre dunque valutare come viene esercitato il potere di disposizione sugli averi in conto e/o sui profitti generati, nonché la loro gestione e il loro utilizzo. Se dall'esame della fattispecie risulta che la "US Person" interessata ha economicamente il controllo e il potere di disposizione sul conto della società offshore, in applicazione del principio della "substance over form" ai sensi del Trattato 10 (cfr. consid. 7.3.2 della citata sentenza), tale società dev'essere reputata come trasparente e di conseguenza la "US Person" va ritenuta l'avente diritto economico degli averi in conto. Occorre quindi valutare gli elementi del caso concreto per determinare se, e in quale misura, il potere di disporre economicamente degli averi nonché il controllo del patrimonio depositato sul conto UBS e dei profitti conseguiti sussistono effettivamente nel periodo
1999 - 2010 (cfr. decisioni del Tribunale amministrativo federale A-6873/2010 del 7 marzo 2011 considd. 6.2.1 e 6.2.2, A-6538/2010 del 20 gennaio 2011 consid. 3.2.1, A-6053/2010 del 10 gennaio 2011 consid. 7.3.2 con le referenze ivi citate).
Con sentenza A-7024/2010 del 4 febbraio 2011, il Tribunale amministrativo federale, pronunciandosi su un caso riferito alla categoria 2/A/b, ha già avuto modo di osservare che il concetto di "beneficially owned" riferito a tale categoria dev'essere inteso alla stregua di quello della categoria 2/B/b, discusso in precedenza, non essendovi motivo alcuno che giustifichi una diversa interpretazione (cfr. decisione citata consid. 4.2.2; A-8462/2010 del 2 marzo 2011 consid. 5.2.2 e A-6672/2010 del 24 febbraio 2011 consid. 4.2).
Lo scrivente Tribunale ritiene che alcun motivo giustifichi di ridiscutere la giurisprudenza sancita con le sentenze A-6053/2010 del 10 gennaio 2011 e A-7024/2010 del 4 febbraio 2011. La medesima è quindi qui confermata.
5.4.4. Da un esame degli atti risulta che il fondato sospetto riguardo alla titolarità e all'avente diritto economico della relazione bancaria numero 1, oggetto della presente procedura, è in casu stato stabilito dall'AFC. In effetti, dal documento n. ***_4_00046 intitolato "dichiarazione all'atto dell'apertura di un conto o di un deposito" - il cosiddetto formulario A - datato 27 dicembre 1990 risulta chiaramente che la relazione bancaria è stata aperta presso UBS a nome della ricorrente, la quale è indicata quale unica avente diritto economico (cfr. doc. n. ***_4_00046). Più precisamente si evince che alla domanda "con la presente il sottoscritto dichiara", la ricorrente ha risposto "quale titolare del conto o del deposito, di essere l'avente diritto economico dei valori da conferire alla banca", escludendo che l'avente diritto economico fosse un'altra persona. In tal caso avrebbe potuto infatti indicare "quale titolare del conto o del deposito, che l'avente diritto economico dei valori da conferire alla banca è Nome/Cognome (o ragione sociale), Indirizzo/Stato o Sede" (cfr. doc. n. ***_4_00046). Va altresì rilevato che tutti i documenti bancari importanti inerenti alla gestione del conto - ad esempio l'apertura del conto, la non dichiarazione dei propri averi all'IRS, le varie procure ai famigliari, l'apertura di una cassetta di sicurezza, ecc. - sono stati sempre sottoscritti dalla ricorrente, in qualità di titolare e avente diritto economico (cfr. ad esempio docc. n. ***_4_00001, _00007, _00008, _00009, _00011, _00015, _00036, _00039, _00046 e _00047).
L'AFC disponeva dunque di elementi sufficienti per considerare la ricorrente quale unica titolare e avente diritto economico della relazione bancaria numero 1. La fattispecie così ritenuta dall'autorità inferiore nella sua decisione 4 novembre 2010 non risulta quindi manifestamente lacunosa, falsa o contraddittoria. Occorre quindi procedere qui di seguito ad esaminare se la ricorrente è pervenuta a confutare in maniera chiara e decisiva il sospetto ritenuto dall'autorità inferiore circa la sua qualità di avente diritto economico degli averi in conto.
5.4.5. In sostanza la ricorrente sostiene che gli averi presenti sul conto numero 1, oggetto del presente procedimento, appartengono in realtà a suo fratello, effettivo avente diritto economico. Lei si sarebbe limitata a gestire il conto a titolo fiduciario, per suo conto.
A comprova di ciò - come enunciato al consid. 5.4.2 - fa valere che detti averi proverrebbero da un vecchio conto intestato a suo fratello. Essi alla chiusura del conto numero 1, sarebbero poi stati versati presso la Banca X._______, dapprima a nome della ricorrente (mandato fiduciario n. 1), successivamente a nome del fratello (mandato fiduciario n. 2). Tali allegazioni non trovano tuttavia un chiaro riscontro nei documenti agli atti. Da un'analisi dei documenti dell'incarto non emerge infatti alcuna traccia riguardo ad un vecchio conto intestato a suo fratello, tantomeno un legame dello stesso con i conti numero 2 e numero 1 in essere presso UBS SA, entrambi intestati a nome della ricorrente. Dai documenti bancari risulta unicamente che alla chiusura del conto numero 1 i relativi averi sono stati trasferiti dal fratello presso la Banca X._______, in virtù del mandato fiduciario n. 1 intestato alla ricorrente (cfr. doc. n. ***_5_00020, _5_00021, _3_00005 e _4_00002). Non risulta invece un legame tra i due mandati fiduciari (n. 1 e n. 2) in essere presso la Banca X._______. In tali circostanze, l'origine degli importi presenti sul conto numero 1 non può essere determinata con chiarezza. Alcun documento prodotto dalla ricorrente permette di stabilire in modo chiaro e univoco che il vero proprietario degli averi in conto è suo fratello.
Peraltro, il fatto che gli averi in conto provengano da una relazione bancaria intestata a suo tempo a nome del fratello, estranea alla ricorrente - ciò che, come detto, non è comunque stato provato - non significa ancora che il patrimonio depositato non le appartenga. I motivi che inducono una persona ad alimentare un conto possono difatti essere svariati e non sono decisivi per giudicare in merito all'identità dell'avente diritto economico (cfr. per analogia, decisioni del Tribunale amministrativo federale A-8462/2010 del 2 marzo 2011 consid. 5.3.3 e A-7024/2010 del 4 febbraio 2011 consid. 4.5.2).
Dai documenti dell'incarto risulta poi che la ricorrente ha autorizzato mediante procura il fratello a gestire la cassetta di sicurezza relativa al conto in oggetto, in qualità di procuratore (cfr. docc. n. ***_4_00009, _00012, _00015, _00016, _00017 e 00042). Il fratello, oltre a questa procura, possiede una procura generale per gestire i beni patrimoniali della ricorrente (cfr. doc. n. ***_4_00026). Si rileva altresì, che allo stesso titolo, C._______ e D._______ - moglie e figlio del fratello - sono stati autorizzati a gestire la cassetta di sicurezza relativa al conto in oggetto, quali suoi procuratori (cfr. docc. n. ***_4_00010, _00013, _00014, _00015, _00016, _00017, _00040 e _00044). Queste procure dimostrano che la ricorrente ha autorizzato i suoi famigliari a gestire i suoi averi, per suo conto e in suo nome, in qualità di suoi procuratori. Esse non provano tuttavia che i suoi famigliari - in particolare suo fratello - siano gli aventi diritto economico del conto in oggetto.
Dalla documentazione bancaria emerge che in alcune occasioni il fratello B._______ si è effettivamente occupato della gestione del conto intestato alla ricorrente, sottoscrivendo dei documenti bancari e impartendo degli ordini alla banca in merito agli investimenti da eseguire. Ciò tuttavia dimostra unicamente ch'egli lo ha gestito durante il periodo rilevante, ma non che lui era l'avente diritto economico del conto. In effetti, da alcuni documenti risulta ch'egli ha agito in qualità di rappresentante della ricorrente, designandosi quale suo "procuratore" (cfr. ad esempio docc. ***_5_00021 e _4_00005). Si rileva altresì che, ad eccezione della chiusura del conto bancario in oggetto, la ricorrente si è sempre occupata degli atti importanti relativi alla sua gestione, in qualità di avente diritto economico (cfr. ad esempio docc. n. ***_4_00001, _00007, _00008, _00009, _00011, _00015, _00036, _00039, _00046 e _00047). Viste le varie procure sottoscritte dalla ricorrente in favore di suo fratello, nonché i documenti bancari nei quali ella si è chiaramente dichiarata quale unica avente diritto economico, appare plausibile ritenere che il fratello - nella gestione del conto - abbia sempre agito quale suo procuratore.
Si rileva inoltre, che neppure le dichiarazioni giurate della ricorrente, del fratello e del consulente bancario permettono di concludere diversamente (cfr. docc. 14, 25 e 39). Tali dichiarazioni, sebbene siano state redatte nella forma autentica, non hanno una valenza probatoria accresciuta. In effetti, il pubblico notaio, occupatosi della redazione dei brevetti notarili, ha certificato l'identità del comparente e si è sincerato che le sue dichiarazioni corrispondessero alla sua volontà, senza tuttavia indagare sulla veridicità delle medesime (cfr. consid. 2.3). Ne discende che dette dichiarazioni vanno considerate alla stregua di semplici dichiarazioni di parte.
Va infine rilevato che neanche la dichiarazione della Banca X._______, inerente ai mandati fiduciari aperti dal fratello, inficia detta conclusione (cfr. doc. 40). Essa non permette infatti di stabilire l'avente diritto economico della relazione bancaria in oggetto.
5.4.6. Alla luce di quanto appena esposto, si rileva che dalla documentazione prodotta e dai motivi addotti dalla ricorrente, non emerge alcun elemento che permetta di confutare in modo chiaro e decisivo il fondato sospetto stabilito dall'AFC e quindi di comprovare la tesi secondo cui lei non sarebbe l'avente diritto economico della relazione bancaria in oggetto. È dunque a giusto titolo che l'AFC ha considerato la ricorrente quale avente diritto economico di detta relazione bancaria. Spetterà semmai a quest'ultima far valere ulteriormente dinanzi alle competenti autorità americane la propria posizione. La censura da lei sollevata va pertanto respinta.
5.5. La ricorrente contesta inoltre l'esistenza di un comportamento fraudolento, ritenendo che i profitti realizzati nel periodo rilevante sarebbero inferiori ai quantitativi di cui alla categoria 2/A/b.
5.5.1. Dall'analisi dei documenti bancari, l'AFC ha stabilito che non risulta alcun indizio che un formulario W-9 sia stato inoltrato dalla ricorrente durante il periodo rilevante per la procedura. Il 31 dicembre 2001 la somma totale degli averi sul conto superava la somma determinante di fr. 1'000'000.-- (cfr. doc. n. ***_6_00004). Durante gli anni 2000, 2001 e 2002 sono stati realizzati guadagni di almeno fr. 351'590.-- e quindi nell'ambito di un triennio, è stata superata la media di fr. 100'000.-- l'anno. A comprova del calcolo da essa effettuato, l'AFC nella propria decisione ha inserito una tabella riassuntiva indicante tutti i profitti presi in considerazione, il tipo di guadagno, la data del loro conseguimento, la valuta, l'importo, il tasso di cambio giornaliero, il valore in franchi, nonché il riferimento preciso al documento bancario UBS (cfr. decisione impugnata, consid. 4).
5.5.2. La ricorrente sostiene invece che non sarebbero dati i presupposti quantitativi della categoria 2/A/b. Essa contesta la realizzazione di un profitto di fr. 351'590.-- durante gli anni 2000, 2001 e 2002, nonché il calcolo effettuato dall'AFC per giungere a detto risultato, così come riportato nella tabella al consid. 4 della decisione impugnata. A suo avviso, non si comprende sulla base di quale documentazione la tabella è stata allestita: mancherebbero i riferimenti documentali e probatori tali da consentirle di esperire una verifica dei dati considerati dall'AFC. Al posto di questa tabella, afferma che dovrebbe essere preso quale punto di riferimento la tabella di cui al doc. n. ***_2_00002 (cfr. doc. 11 e doc. 12: documento da cui è stato estratto il doc. 11), la quale riassume i redditi annuali conseguiti fra il 1999 e il 2005. La ricorrente ritiene che questa tabella e gli "Income Statement" degli anni 2002, 2003 e 2004 (cfr. doc. 13) devono essere ritenuti corretti e vincolanti. Dalla tabella di cui al doc. 11 risulterebbe per il triennio 1999, 2000 e 2001 un profitto inferiore a fr. 300'000.--, di modo che non sarebbero dati i presupposti quantitativi per la concessione dell'assistenza amministrativa (cfr. ricorso 7 dicembre 2010, pagg. 3-6).
5.5.3. Nella sentenza A-4013/2010 del 15 luglio 2010, il Tribunale amministrativo federale ha ammesso che l'Allegato al Trattato 10 indica chiaramente ciò che deve essere considerato come profitto generato da un conto in essere presso UBS. Costituiscono dei profitti ai sensi del Trattato 10 "i redditi lordi (interessi e dividendi) e utili di capitale (equivalenti, ai fini della domanda di assistenza amministrativa, al 50% dei ricavi lordi delle vendite conseguite sui conti durante il periodo in questione)" (cfr. decisione citata consid. 8.3.3; decisioni del Tribunale amministrativo federale A-7094/2010 del 21 gennaio 2011 consid. 5.3 e A-7156/2010 del 15 gennaio 2011 consid. 6.2).
Il Tribunale ha ritenuto che - conformemente al testo del Trattato 10 - gli utili in capitale rappresentano un elemento della definizione dei profitti generati da un conto in essere presso UBS, profitti che partecipano loro stessi alla definizione di "truffe e reati analoghi". Di conseguenza, non si tratta di criteri confutabili, bensì di criteri oggettivi che devono essere realizzati per far sì che l'assistenza amministrativa sia concessa. La realizzazione di questi criteri - che conviene di qualificare di presunzione legale inconfutabile - è sufficiente per concedere l'assistenza amministrativa. Pertanto, le persone interessate non possono opporsi all'assistenza amministrativa che provando che i suddetti criteri sono stati applicati in modo erroneo o dimostrando che il calcolo effettuato dall'AFC è scorretto. Il Tribunale ha inoltre rilevato che la versione inglese dell'Allegato al Trattato 10 indica espressamente, per quanto concernente la categoria 2/A/b, "revenues are defined as gross income (interest and dividends) and capital gains (which [...] are calculated as 50% of the gross sales proceeds [...])". Ha dunque ritenuto che questa definizione di "profitti" (in inglese "revenues") è propria al Trattato 10 e può senz'altro discostarsi dal significato dato comunemente al termine in questione (cfr. decisioni del Tribunale amministrativo federale A-4161/2010 del 3 febbraio 2011 consid. 8.3 e A-4013/2010 del 15 luglio 2010 consid. 8.3.3 con riferimenti ivi citati).
Il Tribunale ha inoltre stabilito che la realizzazione effettiva di un utile in capitale imponibile non costituisce di per sé un fondato sospetto di "truffe e reati analoghi". A contrario, qualora il contribuente fornisca la prova che ha subito effettivamente una perdita in capitale, quest'ultima non inficia il fondato sospetto. In effetti, questo sospetto non risulta dalla realizzazione di un profitto imponibile, bensì dall'omissione della compilazione dei formulari di dichiarazione indicati per la categoria interessata per il periodo considerato dal Trattato 10. Per quel che concerne la categoria 2/A/b, il criterio determinante è l'omissione della compilazione del formulario W-9 per un periodo di almeno tre anni. Qualora siano realizzati i criteri relativi al conto - in particolare il calcolo schematico dei profitti medi annui generati durante un periodo di tre anni - si è in presenza di "truffe e reati analoghi" e l'assistenza deve essere concessa. In tal senso, il metodo di calcolo di cui all'Allegato al Trattato 10 non è un metodo di calcolo qualunque, di cui si può prescindere qualora venga fornita la prova degli utili o delle perdite effettive. Tenuto conto della definizione precisa dei profitti prevista dal Trattato 10, non resta in effetti alcun spazio per un altro metodo di calcolo, rispettivamente per portare la prova dei profitti effettivi (cfr. decisioni del Tribunale amministrativo federale A-6258/2010 del 14 febbraio 2011 consid. 9.2.1, A-7156/2010 del 17 gennaio 2011 consid. 6.2 e A-6053/2010 del 10 gennaio 2011 consid. 2.3 e 2.4).
5.5.4. Il Tribunale amministrativo federale ha poi rilevato che l'AFC ha effettuato i propri calcoli sulla base dei corsi giornalieri, rispettivamente dei corsi annuali più bassi. Poiché il Trattato 10 non indica un metodo di conversione della valuta estera in franchi svizzeri, l'AFC è in principio libera di scegliere un fattore di conversione, purché quest'ultimo non sia arbitrario. Per determinare se in casu i tassi di cambio ritenuti dall'AFC siano arbitrari, si deve tener conto del gran numero di casi che questa ha dovuto trattate in breve tempo. Non è in ogni caso arbitrario prendere in considerazione i tassi di cambio giornalieri applicabili, rispettivamente i tassi di cambio annuali più bassi, quest'ultimi essendo in regola generali più favorevoli per le persone interessate. Tale modalità è conforme alle esigenze restrittive in materia di conversione della moneta. Essa corrisponde inoltre alle regole fissate da diverse leggi fiscali (cfr. Martin Kocher, Fremdwährungsaspekte im schweizerischen Steuerrecht, Bedeutung, Umrechnung und Bewertung fremder Währungen im steuerlichen Einzelabschluss, in: Archives de droit fiscal suisse [Archives] 78, pag. 437 e segg., pag. 479 e segg.). Si deve pertanto concludere che l'AFC ha proceduto in modo corretto al momento della conversione in franchi svizzeri (cfr. decisioni del Tribunale amministrativo federale A-6873/2010 del 7 marzo 2011 consid. 7.2, A-7156/2010 del 17 gennaio 2011 consid. 6.3 e A-4013/2010 del 15 luglio 2010 consid. 8.3.3).
5.5.5. Il Tribunale amministrativo ha successivamente stabilito che, conformemente ai criteri definiti nell'Allegato al Trattato 10, l'AFC era tenuta a calcolare gli utili in capitale tenendo conto del 50% dei ricavi lordi delle vendite conseguiti sui conti durante il periodo rilevante, indipendentemente dal risultato contabile effettivo. Nel caso concreto l'AFC ha tuttavia applicato dei tassi differenziati del 12.50% e del 50% a seconda del tipo di transazione, verosimilmente allo scopo di tener conto il più correttamente possibile della realtà. L'AFC ha dunque calcolato i profitti medi annui in modo più favorevole per la ricorrente, rispetto a quanto previsto dal Trattato 10. I calcoli effettuati dall'AFC, mediante applicazione di tassi differenziati a seconda del tipo di transazione, non possono essere contestati in alcun modo (cfr. decisione del Tribunale amministrativo federale A-7156/2010 del 17 gennaio 2011 consid. 6.4.2).
5.5.6. Il Tribunale statuente ritiene che alcun motivo giustifichi di ridiscutere la summenzionata giurisprudenza, tant'è che neppure la ricorrente la contesta, motivo per cui essa è integralmente confermata.
5.5.7. In concreto, l'AFC ha osservato che non risulta alcun indizio che dimostri che un formulario W-9 sia stato inoltrato durante il periodo rilevante. Il 31 dicembre 2001 la somma totale degli averi sul conto superava la somma determinante di fr. 1'000'000.--. Durante gli anni 2000, 2001 e 2002 sono stati realizzati guadagni di almeno fr. 351'590.-- e quindi, nell'ambito di un triennio, è stata superata la media di fr. 100'000.-- l'anno. A comprova dei dati da essa ritenuti, l'AFC ha allestito una tabella riassuntiva nella quale ha indicato precisamente gli importi ritenuti, il tasso di cambio giornaliero considerato, il tasso effettivo applicato a seconda del tipo di guadagno, nonché i documenti bancari (cfr. docc. PDF NL, PDF 6.2 e PDF 2) sui quali si è basata per ottenere dette informazioni. Tutti i dati contenuti in questa tabella risultano chiaramente dal doc. PDF 2 (cfr. doc. n. ***_2). Il calcolo dei profitti eseguito dall'AFC si basa sui criteri indicati per la categoria 2/A/b dall'Allegato al Trattato 10, riconosciuti per costante giurisprudenza come pienamente validi dallo scrivente Tribunale.
Ne consegue che il fondato sospetto in merito al comportamento fraudolento è stato correttamente accertato dall'AFC. In tali circostanze, la ricorrente può contestare i dati ritenuti dall'autorità inferiore, unicamente provando che detti criteri sono stati applicati in modo erroneo o dimostrando che il calcolo effettuato dall'AFC è scorretto.
5.5.8. Nel proprio ricorso, la ricorrente contesta la validità della tabella allestita dall'AFC, ritenendola incomprensibile, senza tuttavia prendere posizione sui vari dati ivi contenuti. Essa non contesta né il tasso di cambio giornaliero ritenuto, né il tasso effettivo applicato ai vari utili in capitale dall'AFC, tantomeno i documenti ivi indicati (PDF NL, PDF 6.2. e PDF 2). La ricorrente non indica poi quali importi sarebbero sbagliati e per quali motivi. Essa sostiene che al posto della tabella dell'AFC andrebbero presi in considerazione la tabella di cui al doc. 11 - il quale riassume i redditi annuali conseguiti tra il 1999 e il 2005 - e gli "Income Statement" degli anni 2002, 2003 e 2004, che ritiene corretti e vincolanti. Da questi documenti non risulterebbero realizzati i quantitativi richiesti per la categoria 2/A/b dell'Allegato al Trattato 10.
A tal proposito si rileva che la tabella da lei indicata (cfr. doc. 11) è stata estratta dal doc. 12, il quale coincide con il doc. PDF 2 (cfr. doc. n. ***_2). Poiché la ricorrente ritiene che entrambi i docc. 11 e 12 devono essere presi in considerazione, si deve concludere che ella non contesta né la validità del doc. PDF 2, né la validità dei dati ivi contenuti. Questo doc. PDF 2 è inoltre stato indicato dall'AFC nella tabella da essa allestita nella propria decisione, quale documento di riferimento (cfr. decisione impugnata, pag. 12). Da esso emergono chiaramente tutti gli importi riportati nella tabella allestita dall'AFC nella propria decisione. Ne discende che - contrariamente a quanto sostenuto dalla ricorrente - entrambe le parti, facendo di fatto riferimento allo stesso doc. PDF 2, risultano concordi sui dati contabili di base da considerare per il calcolo dei profitti. In tali circostante si deve concludere che gli importi ritenuti dall'AFC per il calcolo dei profitti appaiono corretti.
Va poi osservato che l'AFC - contrariamente a quanto sostenuto dalla ricorrente - non deve tener conto degli "Income Statement" degli anni 2003 e 2004, in quanto per il calcolo dei profitti ha preso in considerazione il triennio 2000, 2001 e 2002. Si ricorda che, per il calcolo dei profitti di cui alla categoria 2/A/b dell'Allegato al Trattato 10, l'AFC è libera di prendere in considerazione un qualsiasi periodo di tre anni all'interno del periodo rilevante, di cui almeno uno coperto dalla domanda di assistenza. Ciò significa ch'essa non è obbligata a scegliere un periodo di tre anni indicato dalla ricorrente, unicamente perché questo le risulta più favorevole. I criteri fissati dall'Allegato al Trattato 10 sono a tal proposito sufficientemente precisi e vincolano il Tribunale amministrativo federale in virtù dell'art. 190
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 190 Diritto determinante - Le leggi federali e il diritto internazionale sono determinanti per il Tribunale federale e per le altre autorità incaricate dell'applicazione del diritto. |
5.5.9. A titolo abbondanziale si rileva che il doc. PDF 2 tiene conto di tutti i profitti generati dal conto in oggetto tra il 1999 e il 2005, distinguendo il tipo di guadagno realizzato (ad es. fondo, azioni, interessi, dividendo). Gli utili in capitale sono stati calcolati tenendo conto del fattore effettivo applicabile (cfr. doc. n. ***_2_00004). La tabella indicata dalla ricorrente riassume la totalità dei redditi e utili in capitale totali conseguiti tra il 1999 e il 2005. Contrariamente a quanto da lei sostenuto, se si tenesse conto di questa tabella, sommando i "revenues" con i "saled Proceeds" - conformemente alla definizione di profitti ai sensi della categoria 2/A/b dell'Allegato al Trattato 10 - i profitti realizzati tra il 2000 e il 2002 risulterebbero ben superiori ai fr. 351'590.-- ritenuti dall'AFC nella decisione qui impugnata. Si ricorda che nella propria decisione, l'AFC ha tenuto conto solo di una parte dei profitti generati tra il 2000 e il 2002, rilevando che per questo periodo sono stati realizzati almeno fr. 351'590.--. Ciò non esclude che tra il 2000 e il 2002 siano stati realizzati profitti maggiori, come risulta dalla tabella di cui al doc. PDF 2.
5.5.10. Alla luce di quanto appena esposto, si deve concludere che i calcoli effettuati dall'AFC appaiono corretti e che quindi i requisiti quantitativi della categoria 2/A/b sono adempiuti. La censura sollevata dalla ricorrente deve essere pertanto respinta.
6.
La ricorrente censura altresì la violazione dell'art. 26 CDI-USA 96. Essa ritiene di non aver commesso alcun reato fiscale siccome non era tenuta a comunicare alle autorità americane l'esistenza di un conto i cui averi non erano di sua pertinenza. In tali circostanze, un comportamento fraudolento non sussisterebbe.
Lo scrivente Tribunale ha sancito che il Trattato 10 ha il medesimo rango della CDI-USA 96. Essendo tuttavia quest'ultima Convenzione anteriore al Trattato 10, essa trova applicazione, per quanto le sue norme non siano in contraddizione con quelle del citato Trattato (cfr. decisione del Tribunale amministrativo federale A-4013/2010 del 15 luglio 2010 consid. 6.2.2).
Come visto, il Trattato 10 è applicabile alla fattispecie e i suoi criteri oggettivi e vincolanti sono nel caso in esame adempiuti. In concreto, lo scrivente Tribunale ha infatti stabilito che l'AFC ha giustamente considerato la ricorrente quale titolare diretta, nonché avente diritto economico della relazione bancaria in oggetto. In siffatte circostanze essa avrebbe quindi dovuto dichiarare tale conto per mezzo dei moduli W-9 alle competenti autorità americane, ciò che non ha fatto e peraltro non contesta di aver fatto. Ne discende che anche tale censura proposta dalla ricorrente va respinta.
7.
La ricorrente si duole infine che gli averi del conto numero 1 sono stati regolarmente fiscalizzati in Italia motivo per cui la rogatoria sarebbe inammissibile. Sostiene che le informazioni da trasmettere non sarebbero suscettibili di scaturire in sanzioni fiscali, essendo il patrimonio in questione già stato tassato in Italia In effetti, suo fratello B._______ - a suo dire, effettivo avente diritto economico del patrimonio - ha a suo tempo rimpatriato questi averi in Italia, sottoponendoli a tassazione ordinaria.
Anche tale censura risulta tuttavia inefficace. Non è difatti rilevante ai fini del presente giudizio che il patrimonio di cui al conto numero 1 sia stato regolarizzato in Italia. Come giustamente sostiene l'autorità inferiore, spetterà semmai al ricorrente far valere i suoi argomenti dinanzi alle autorità americane che sono competenti per decidere del merito.
8.
In conclusione si constata che durante il periodo rilevante, la ricorrente aveva il suo domicilio negli Stati Uniti. Essa è stata considerata dall'AFC quale titolare diretta e avente diritto economico della relazione bancaria numero 1 in essere presso UBS. La ricorrente non è stata in grado di dimostrare in modo chiaro e decisivo di non essere l'avente diritto economico della suddetta relazione bancaria. Non risulta che il formulario W-9 sia stato inoltrato dalla ricorrente durante il periodo rilevante. Il 31 dicembre 2001 la somma totale degli averi sul conto in oggetto superava la somma determinante di fr. 1'000'000.--. Durante gli anni 2000, 2001 e 2002 sono stati realizzati guadagni di almeno fr. 351'590.-- e quindi nell'ambito di un triennio, è stata superata la media di fr. 100'000.-- l'anno. In considerazione di quanto precede, tutte le condizioni di cui alla categoria 2/A/b dell'Allegato al Trattato 10 sono quindi adempiute.
9.
Alla luce di quanto esposto nei precedenti considerandi, il presente ricorso va integralmente respinto.
In considerazione dell'esito della lite, giusta l'art. 63 cpv. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
|
1 | L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
2 | Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi. |
3 | Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura. |
4 | L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100 |
4bis | La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla: |
a | da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101 |
5 | Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105 |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 1 Spese processuali - 1 Le spese del procedimento dinanzi al Tribunale amministrativo federale (Tribunale) comprendono la tassa di giustizia e i disborsi. |
|
1 | Le spese del procedimento dinanzi al Tribunale amministrativo federale (Tribunale) comprendono la tassa di giustizia e i disborsi. |
2 | La tassa di giustizia copre le spese per la fotocopiatura delle memorie delle parti e gli oneri amministrativi normalmente dovuti per i servizi corrispondenti, quali le spese di personale, di locazione e di materiale, le spese postali, telefoniche e di telefax. |
3 | Sono disborsi, in particolare, le spese di traduzione e di assunzione delle prove. Le spese di traduzione non vengono conteggiate se si tratta di traduzioni tra lingue ufficiali. |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 4 Tassa di giustizia per le cause con interesse pecuniario - Nelle cause con interesse pecuniario, la tassa di giustizia ammonta a: |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 64 - 1 L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato. |
|
1 | L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato. |
2 | Il dispositivo indica l'ammontare dell'indennità e l'addossa all'ente o all'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, in quanto non possa essere messa a carico di una controparte soccombente. |
3 | Se una controparte soccombente ha presentato conclusioni indipendenti, l'indennità può essere messa a suo carico, secondo la propria solvenza. |
4 | L'ente o l'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, risponde dell'indennità addossata a una controparte soccombente, in quanto non possa essere riscossa. |
5 | Il Consiglio federale disciplina la determinazione delle spese ripetibili.106 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005107 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010108 sull'organizzazione delle autorità penali.109 |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 7 Principio - 1 La parte vincente ha diritto alle ripetibili per le spese necessarie derivanti dalla causa. |
|
1 | La parte vincente ha diritto alle ripetibili per le spese necessarie derivanti dalla causa. |
2 | Se la parte vince solo parzialmente, le spese ripetibili sono ridotte in proporzione. |
3 | Le autorità federali e, di regola, le altre autorità con qualità di parte non hanno diritto a un'indennità a titolo di ripetibili. |
4 | Se le spese sono relativamente modeste, si può rinunciare a concedere alla parte un'indennità a titolo di ripetibili. |
5 | L'articolo 6a è applicabile per analogia.7 |
10.
Il presente giudizio non può essere ulteriormente impugnato davanti al Tribunale federale e ha quindi carattere definitivo (art. 83 lett. h
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 83 Eccezioni - Il ricorso è inammissibile contro: |
|
a | le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale; |
b | le decisioni in materia di naturalizzazione ordinaria; |
c | le decisioni in materia di diritto degli stranieri concernenti: |
c1 | l'entrata in Svizzera, |
c2 | i permessi o autorizzazioni al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto, |
c3 | l'ammissione provvisoria, |
c4 | l'espulsione fondata sull'articolo 121 capoverso 2 della Costituzione federale e l'allontanamento, |
c5 | le deroghe alle condizioni d'ammissione, |
c6 | la proroga del permesso per frontalieri, il cambiamento di Cantone, il cambiamento d'impiego del titolare di un permesso per frontalieri, nonché il rilascio di documenti di viaggio a stranieri privi di documenti; |
d | le decisioni in materia d'asilo pronunciate: |
d1 | dal Tribunale amministrativo federale, salvo quelle che concernono persone contro le quali è pendente una domanda d'estradizione presentata dallo Stato che hanno abbandonato in cerca di protezione, |
d2 | da un'autorità cantonale inferiore e concernenti un permesso o un'autorizzazione al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto; |
e | le decisioni concernenti il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente contro membri di autorità o contro agenti della Confederazione; |
f | le decisioni in materia di appalti pubblici se: |
fbis | le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti decisioni secondo l'articolo 32i della legge del 20 marzo 200963 sul trasporto di viaggiatori; |
f1 | non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; sono fatti salvi i ricorsi contro gli appalti del Tribunale amministrativo federale, del Tribunale penale federale, del Tribunale federale dei brevetti, del Ministero pubblico della Confederazione e delle autorità giudiziarie cantonali superiori, o |
f2 | il valore stimato della commessa non raggiunge il valore soglia determinante secondo l'articolo 52 capoverso 1 in combinato disposto con l'allegato 4 numero 2 della legge federale del 21 giugno 201961 sugli appalti pubblici; |
g | le decisioni in materia di rapporti di lavoro di diritto pubblico, in quanto concernano una controversia non patrimoniale, ma non la parità dei sessi; |
h | le decisioni concernenti l'assistenza amministrativa internazionale, eccettuata l'assistenza amministrativa in materia fiscale; |
i | le decisioni in materia di servizio militare, civile o di protezione civile; |
j | le decisioni in materia di approvvigionamento economico del Paese adottate in situazioni di grave penuria; |
k | le decisioni concernenti i sussidi al cui ottenimento la legislazione non conferisce un diritto; |
l | le decisioni concernenti l'imposizione di dazi operata in base alla classificazione tariffaria o al peso delle merci; |
m | le decisioni concernenti il condono o la dilazione del pagamento di tributi; in deroga alla presente disposizione, il ricorso è ammissibile contro le decisioni concernenti il condono dell'imposta federale diretta o dell'imposta cantonale o comunale sul reddito e sull'utile se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o se si tratta per altri motivi di un caso particolarmente importante; |
n | le decisioni in materia di energia nucleare concernenti: |
n1 | l'esigenza di un nulla osta o la modifica di un'autorizzazione o di una decisione, |
n2 | l'approvazione di un piano d'accantonamenti per le spese di smaltimento antecedenti lo spegnimento di un impianto nucleare, |
n3 | i nulla osta; |
o | le decisioni in materia di circolazione stradale concernenti l'omologazione del tipo di veicoli; |
p | le decisioni del Tribunale amministrativo federale in materia di traffico delle telecomunicazioni, radiotelevisione e poste concernenti:68 |
p1 | concessioni oggetto di una pubblica gara, |
p2 | controversie secondo l'articolo 11a della legge del 30 aprile 199769 sulle telecomunicazioni; |
p3 | controversie secondo l'articolo 8 della legge del 17 dicembre 201071 sulle poste; |
q | le decisioni in materia di medicina dei trapianti concernenti: |
q1 | l'iscrizione nella lista d'attesa, |
q2 | l'attribuzione di organi; |
r | le decisioni in materia di assicurazione malattie pronunciate dal Tribunale amministrativo federale in virtù dell'articolo 3472 della legge del 17 giugno 200573 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF); |
s | le decisioni in materia di agricoltura concernenti: |
s1 | ... |
s2 | la delimitazione delle zone nell'ambito del catasto della produzione; |
t | le decisioni concernenti l'esito di esami e di altre valutazioni della capacità, segnatamente nei settori della scuola, della formazione continua e dell'esercizio della professione; |
u | le decisioni in materia di offerte pubbliche di acquisto (art. 125-141 della L del 19 giu. 201577 sull'infrastruttura finanziaria); |
v | le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti divergenze d'opinione tra autorità in materia di assistenza amministrativa o giudiziaria a livello nazionale; |
w | le decisioni in materia di diritto dell'elettricità concernenti l'approvazione dei piani di impianti elettrici a corrente forte e di impianti elettrici a corrente debole e l'espropriazione dei diritti necessari per la costruzione o l'esercizio di siffatti impianti, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; |
x | le decisioni concernenti la concessione di contributi di solidarietà ai sensi della legge federale del 30 settembre 201681 sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981, tranne se si pone una questione di diritto di importanza fondamentale o si tratta di un caso particolarmente importante per altri motivi; |
y | le decisioni pronunciate dal Tribunale amministrativo federale nelle procedure amichevoli per evitare un'imposizione non conforme alla convenzione internazionale applicabile in ambito fiscale; |
z | le decisioni concernenti le autorizzazioni edilizie di impianti eolici d'interesse nazionale secondo l'articolo 71c capoverso 1 lettera b della legge federale del 30 settembre 201684 sull'energia e le autorizzazioni di competenza cantonale a esse necessariamente connesse, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale. |
Per questi motivi, il Tribunale amministrativo federale pronuncia:
1.
Il ricorso è respinto.
2.
Le spese processuali di fr. 20'000.-- sono poste a carico della ricorrente e interamente compensate con l'anticipo spese da lei versato.
3.
Non vengono assegnate ripetibili.
4.
Comunicazione a:
- ricorrente (raccomandata),
- autorità inferiore (n. di rif. ***; raccomandata).
La presidente del collegio: La cancelliera:
Salome Zimmermann Sara Friedli
Data di spedizione: