Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal
Cour II
B-5719/2020
Arrêt du 9 mai 2022
Pietro Angeli-Busi (président du collège),
Composition Mia Fuchs, Eva Schneeberger, juges,
Yann Grandjean, greffier.
X._______,
Parties représenté parMaître Jonathan Bory, avocat,
recourant,
contre
Commission des professions de la psychologie PsyCo,
autorité inférieure.
Objet Reconnaissance de diplôme.
Faits :
A.
A.a X._______ (ci-après : l'intéressé ou le recourant), ressortissant français, a obtenu plusieurs diplômes et titres français et canadiens dans le domaine de la psychothérapie cognitive-comportementale.
A.b Par acte daté du 2 juin 2014 et enregistré le 23 juin 2014, l'intéressé a déposé une demande de reconnaissance d'un titre postgrade en psychologie étranger auprès de la Commission fédérale de la psychologie PsyCo (ci-après : l'autorité inférieure).
A.c Dans sa décision du 14 octobre 2020, l'autorité inférieure a estimé, au vu du parcours de formation et de la pratique clinique que les séances de supervision et de travail thérapeutique personnel prises en considération dans le cadre de sa demande de reconnaissance du titre postgrade en psychothérapie ont été effectuées auprès de la même personne. Ce fait constituerait une différence substantielle par rapport à la formation postgrade en psychothérapie en Suisse. De plus, l'expérience professionnelle avérée en tant que psychothérapeute ne permettrait pas de compenser entièrement le manque de qualité de la formation. Au vu de ce qui précède, l'autorité inférieure a rejeté la demande de reconnaissance de l'équivalence du titre postgrade en psychothérapie de l'intéressé. Afin que l'équivalence de son titre postgrade en psychothérapie basé sur son parcours de formation et sa pratique clinique de la psychothérapie puisse être reconnue, deux mesures de compensation lui étaient ouvertes : a) un stage d'adaptation, consistant en l'exercice de la profession de psychothérapeute pendant au minimum un an à plein temps, au terme duquel les 100 heures d'expérience thérapeutique personnelle doivent être attestées ou b) une épreuve d'aptitude, d'une durée d'au moins un jour garantissant que les concepts théoriques puissent être mis en pratique de manière appropriée et que les outils reçus pendant la formation et l'expérience thérapeutique personnelle puissent être appliqués.
B.
Par acte du 16 novembre 2020, l'intéressé a déposé un recours contre cette décision auprès du Tribunal administratif fédéral (ci-après : le Tribunal ou le TAF). Il a conclu à l'admission de son recours et, principalement, à l'admission de sa demande de reconnaissance, subsidiairement, à l'annulation de la décision attaquée et au renvoi de la cause devant l'autorité inférieure pour nouvelle décision dans le sens des considérants et, plus subsidiairement, à l'annulation de la décision attaquée en ce qui concerne les mesures de compensation et au renvoi de la cause sur ce seul point, toujours avec suite de frais et dépens. A l'appui de ses conclusions, le recourant se plaint d'une constatation incomplète des faits pertinents, d'une violation du droit fédéral et européen applicable, d'une violation des principes de l'interdiction de l'arbitraire et de la protection de la bonne foi, ainsi que d'une restriction injustifiée de sa liberté économique.
C.
Dans sa réponse du 22 février 2021, l'autorité inférieure conclut au rejet du recours avec suite de frais et de dépens à la charge du recourant. A l'appui de ses conclusions, l'autorité inférieure revient et développe son argumentation.
D.
Le recourant confirme ses conclusions au terme de sa réplique du 16 avril 2021.
E.
Il en est de même pour l'autorité inférieure au terme de sa duplique du 24 juin 2021.
F.
Le recourant a encore versé au dossier une version actualisée de son curriculum vitae en date du 16 mars 2022.
Les autres éléments du dossier et les arguments avancés par les parties au cours de la procédure seront repris plus loin dans la mesure nécessaire.
Droit :
1.
Le Tribunal est compétent pour statuer sur le présent recours (art. 31
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA). |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 32 Eccezioni - 1 Il ricorso è inammissibile contro: |
|
1 | Il ricorso è inammissibile contro: |
a | le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale pubblico non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale; |
b | le decisioni in materia di diritto di voto dei cittadini nonché di elezioni e votazioni popolari; |
c | le decisioni in materia di salario al merito del personale federale, in quanto non concernano la parità dei sessi; |
d | ... |
e | le decisioni nel settore dell'energia nucleare concernenti: |
e1 | le autorizzazioni di massima per impianti nucleari, |
e2 | l'approvazione del programma di smaltimento, |
e3 | la chiusura di depositi geologici in profondità, |
e4 | la prova dello smaltimento; |
f | le decisioni in materia di rilascio o estensione di concessioni di infrastrutture ferroviarie; |
g | le decisioni dell'autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva; |
h | le decisioni in materia di rilascio di concessioni per case da gioco; |
i | le decisioni in materia di rilascio, modifica o rinnovo della concessione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR); |
j | le decisioni in materia di diritto ai sussidi di una scuola universitaria o di un altro istituto accademico. |
2 | Il ricorso è inoltre inammissibile contro: |
a | le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante opposizione o ricorso dinanzi a un'autorità ai sensi dell'articolo 33 lettere c-f; |
b | le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante ricorso dinanzi a un'autorità cantonale. |
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF) LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni: |
|
a | del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente; |
b | del Consiglio federale concernenti: |
b1 | la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale, |
b10 | la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie; |
b2 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari, |
b3 | il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita, |
b4 | il divieto di determinate attività secondo la LAIn30, |
b4bis | il divieto di organizzazioni secondo la LAIn, |
b5 | la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia, |
b6 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori, |
b7 | la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici, |
b8 | la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione, |
b9 | la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato, |
c | del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cbis | del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale; |
cquater | del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione; |
cquinquies | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria; |
cter | dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria; |
d | della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente; |
e | degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione; |
f | delle commissioni federali; |
g | dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende; |
h | delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione; |
i | delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
|
1 | Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti: |
a | la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi; |
b | l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi; |
c | il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi. |
2 | Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24 |
3 | Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi: |
|
1 | Ha diritto di ricorrere chi: |
a | ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo; |
b | è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e |
c | ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa. |
2 | Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 11 - 1 In ogni stadio del procedimento, la parte può farsi rappresentare, sempreché non sia tenuta ad agire personalmente, o farsi patrocinare, in quanto non sia escluso dall'urgenza di un'inchiesta ufficiale.29 |
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1 | In ogni stadio del procedimento, la parte può farsi rappresentare, sempreché non sia tenuta ad agire personalmente, o farsi patrocinare, in quanto non sia escluso dall'urgenza di un'inchiesta ufficiale.29 |
2 | L'autorità può esigere che il rappresentante giustifichi i suoi poteri con una procura scritta. |
3 | Fintanto che la parte non revochi la procura l'autorità comunica con il rappresentante. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 50 - 1 Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
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1 | Il ricorso dev'essere depositato entro 30 giorni dalla notificazione della decisione. |
2 | Il ricorso per denegata o ritardata giustizia può essere interposto in ogni tempo. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente. |
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1 | L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente. |
2 | Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi. |
3 | Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
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1 | L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
2 | Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi. |
3 | Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura. |
4 | L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100 |
4bis | La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla: |
a | da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101 |
5 | Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105 |
Le recours est ainsi recevable.
2.
2.1 La loi sur les professions de la psychologie vise à garantir la protection de la santé et celle des personnes qui ont recours à des prestations dans les domaines de la psychologie (art. 1 al. 1 let. a
SR 935.81 Legge federale del 18 marzo 2011 sulle professioni psicologiche (LPPsi) LPPsi Art. 1 - 1 La presente legge si prefigge di: |
|
1 | La presente legge si prefigge di: |
a | proteggere la salute; |
b | proteggere da inganni e raggiri le persone che ricorrono a prestazioni nel settore della psicologia. |
2 | A tal fine disciplina: |
a | i diplomi in psicologia rilasciati da scuole universitarie svizzere riconosciuti conformemente alla presente legge; |
b | le esigenze in materia di perfezionamento; |
c | le condizioni per ottenere un titolo federale di perfezionamento; |
d | l'accreditamento periodico dei cicli di perfezionamento; |
e | il riconoscimento dei diplomi e dei titoli di perfezionamento esteri; |
f | le esigenze che lo psicoterapeuta deve adempiere per esercitare la psicoterapia ...4 sotto la propria responsabilità professionale; |
g | le condizioni per l'impiego di denominazioni professionali protette e titoli federali di perfezionamento. |
3 | Per i titolari di un diploma federale in medicina umana, il perfezionamento in psicoterapia e l'esercizio della professione in tale settore sono retti dalla legge del 23 giugno 20065 sulle professioni mediche. |
SR 935.81 Legge federale del 18 marzo 2011 sulle professioni psicologiche (LPPsi) LPPsi Art. 1 - 1 La presente legge si prefigge di: |
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1 | La presente legge si prefigge di: |
a | proteggere la salute; |
b | proteggere da inganni e raggiri le persone che ricorrono a prestazioni nel settore della psicologia. |
2 | A tal fine disciplina: |
a | i diplomi in psicologia rilasciati da scuole universitarie svizzere riconosciuti conformemente alla presente legge; |
b | le esigenze in materia di perfezionamento; |
c | le condizioni per ottenere un titolo federale di perfezionamento; |
d | l'accreditamento periodico dei cicli di perfezionamento; |
e | il riconoscimento dei diplomi e dei titoli di perfezionamento esteri; |
f | le esigenze che lo psicoterapeuta deve adempiere per esercitare la psicoterapia ...4 sotto la propria responsabilità professionale; |
g | le condizioni per l'impiego di denominazioni professionali protette e titoli federali di perfezionamento. |
3 | Per i titolari di un diploma federale in medicina umana, il perfezionamento in psicoterapia e l'esercizio della professione in tale settore sono retti dalla legge del 23 giugno 20065 sulle professioni mediche. |
2.2 Selon l'art. 9
SR 935.81 Legge federale del 18 marzo 2011 sulle professioni psicologiche (LPPsi) LPPsi Art. 9 Riconoscimento di titoli esteri di perfezionamento - 1 Un titolo estero di perfezionamento è riconosciuto se la sua equivalenza con un titolo federale di perfezionamento: |
|
1 | Un titolo estero di perfezionamento è riconosciuto se la sua equivalenza con un titolo federale di perfezionamento: |
a | è prevista da un accordo sul reciproco riconoscimento concluso con lo Stato interessato o con un'organizzazione sovrastatale; o |
b | è dimostrata nel singolo caso. |
2 | Un titolo estero di perfezionamento riconosciuto ha in Svizzera i medesimi effetti del corrispondente titolo federale di perfezionamento. |
3 | Il riconoscimento è di competenza della Commissione federale delle professioni psicologiche. |
4 | Se non riconosce un titolo estero di perfezionamento, la Commissione delle professioni psicologiche decide le condizioni che devono essere adempiute per l'ottenimento del corrispondente titolo federale di perfezionamento. |
SR 935.81 Legge federale del 18 marzo 2011 sulle professioni psicologiche (LPPsi) LPPsi Art. 9 Riconoscimento di titoli esteri di perfezionamento - 1 Un titolo estero di perfezionamento è riconosciuto se la sua equivalenza con un titolo federale di perfezionamento: |
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1 | Un titolo estero di perfezionamento è riconosciuto se la sua equivalenza con un titolo federale di perfezionamento: |
a | è prevista da un accordo sul reciproco riconoscimento concluso con lo Stato interessato o con un'organizzazione sovrastatale; o |
b | è dimostrata nel singolo caso. |
2 | Un titolo estero di perfezionamento riconosciuto ha in Svizzera i medesimi effetti del corrispondente titolo federale di perfezionamento. |
3 | Il riconoscimento è di competenza della Commissione federale delle professioni psicologiche. |
4 | Se non riconosce un titolo estero di perfezionamento, la Commissione delle professioni psicologiche decide le condizioni che devono essere adempiute per l'ottenimento del corrispondente titolo federale di perfezionamento. |
SR 935.81 Legge federale del 18 marzo 2011 sulle professioni psicologiche (LPPsi) LPPsi Art. 36 Composizione e organizzazione - 1 Il Consiglio federale istituisce una Commissione delle professioni psicologiche e ne nomina i membri. |
|
1 | Il Consiglio federale istituisce una Commissione delle professioni psicologiche e ne nomina i membri. |
2 | Esso provvede affinché vi siano adeguatamente rappresentati le cerchie scientifiche, le scuole universitarie, i Cantoni e le cerchie professionali interessate. |
3 | La Commissione delle professioni psicologiche dispone di una segreteria. |
4 | La Commissione emana un regolamento interno; vi disciplina segnatamente la procedura di decisione. Il regolamento interno deve essere sottoposto per approvazione al DFI. |
SR 935.81 Legge federale del 18 marzo 2011 sulle professioni psicologiche (LPPsi) LPPsi Art. 36 Composizione e organizzazione - 1 Il Consiglio federale istituisce una Commissione delle professioni psicologiche e ne nomina i membri. |
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1 | Il Consiglio federale istituisce una Commissione delle professioni psicologiche e ne nomina i membri. |
2 | Esso provvede affinché vi siano adeguatamente rappresentati le cerchie scientifiche, le scuole universitarie, i Cantoni e le cerchie professionali interessate. |
3 | La Commissione delle professioni psicologiche dispone di una segreteria. |
4 | La Commissione emana un regolamento interno; vi disciplina segnatamente la procedura di decisione. Il regolamento interno deve essere sottoposto per approvazione al DFI. |
SR 935.81 Legge federale del 18 marzo 2011 sulle professioni psicologiche (LPPsi) LPPsi Art. 37 Compiti e competenze - 1 La Commissione delle professioni psicologiche ha i compiti e le competenze seguenti: |
|
1 | La Commissione delle professioni psicologiche ha i compiti e le competenze seguenti: |
a | prestare consulenza al Consiglio federale e al DFI per le questioni relative all'applicazione della presente legge; |
b | decidere sul riconoscimento dei diplomi e dei titoli di perfezionamento esteri; |
c | esprimere un parere sulle proposte di introduzione di titoli federali di perfezionamento; |
d | esprimere un parere sulle proposte di accreditamento; |
e | esprimere un parere in merito alle denominazioni professionali dei titolari di titoli federali di perfezionamento; |
f | riferire regolarmente al DFI. |
2 | Il Consiglio federale può attribuirle altri compiti. |
3 | La Commissione delle professioni psicologiche può trattare dati personali per quanto necessario all'adempimento dei suoi compiti. |
SR 935.811 Ordinanza del 15 marzo 2013 sulle professioni psicologiche (OPPsi) OPPsi Art. 3 Riconoscimento di diplomi e titoli di perfezionamento esteri - L'equivalenza dei diplomi e dei titoli di perfezionamento rilasciati dagli Stati membri dell'UE e dell'AELS è valutata conformemente alla direttiva 2005/36/CE4. |
SR 935.81 Legge federale del 18 marzo 2011 sulle professioni psicologiche (LPPsi) LPPsi Art. 36 Composizione e organizzazione - 1 Il Consiglio federale istituisce una Commissione delle professioni psicologiche e ne nomina i membri. |
|
1 | Il Consiglio federale istituisce una Commissione delle professioni psicologiche e ne nomina i membri. |
2 | Esso provvede affinché vi siano adeguatamente rappresentati le cerchie scientifiche, le scuole universitarie, i Cantoni e le cerchie professionali interessate. |
3 | La Commissione delle professioni psicologiche dispone di una segreteria. |
4 | La Commissione emana un regolamento interno; vi disciplina segnatamente la procedura di decisione. Il regolamento interno deve essere sottoposto per approvazione al DFI. |
3.
3.1 L'Accord du 21 juin 1999 entre la Confédération suisse, d'une part, et la Communauté européenne et ses Etats membres, d'autre part, sur la libre circulation des personnes (ALCP, RS 0.142.112.681) et la directive 2005/36/CE du Parlement européen et du Conseil du 7 septembre 2005 relative à la reconnaissance des qualifications professionnelles (ci-après : la directive 2005/36/CE ; Journal officiel de l'Union européenne L 255 du 30 septembre 2005 p. 22) sont applicables à la présente procédure.
3.2
3.2.1 L'art. 13 par. 1 de la directive 2005/36/CE prévoit que lorsque, dans un Etat membre d'accueil, l'accès à une profession réglementée ou son exercice est subordonné à la possession de qualifications professionnelles déterminées, l'autorité compétente de l'Etat membre d'accueil accorde l'accès à cette profession et son exercice dans les mêmes conditions que pour les nationaux. Il faut pour cela que les demandeurs possèdent l'attestation de compétences ou le titre de formation qui est prescrit par un autre Etat membre pour accéder à cette même profession sur son territoire ou l'y exercer. Les attestations de compétences ou les titres de formation doivent avoir été délivrés par une autorité compétente dans un Etat membre, désignée conformément aux dispositions législatives, réglementaires ou administratives de cet Etat (point a) et attester d'un niveau de qualification professionnelle au moins équivalent au niveau immédiatement inférieur à celui exigé dans l'Etat membre d'accueil, tel que décrit à l'art. 11 (point b). En vertu de l'art. 13 par. 2 de la directive 2005/36/CE, l'accès à la profession et son exercice, visés au par. 1, doivent également être accordés aux demandeurs qui ont exercé à plein temps la profession visée audit paragraphe pendant deux ans au cours des dix années précédentes dans un autre Etat membre qui ne règlemente pas cette profession, à condition qu'ils détiennent une ou plusieurs attestations de compétence ou un ou plusieurs titres de formation. Les attestations de compétences ou les titres de formation doivent avoir été délivrés par une autorité compétente dans un Etat membre, désignée conformément aux dispositions législatives, réglementaires ou administratives de cet Etat, attester d'un niveau de qualification professionnelle au moins équivalent au niveau immédiatement inférieur à celui exigé dans l'Etat membre d'accueil, tel que décrit à l'art. 11 et attester la préparation du titulaire à l'exercice de la profession concernée.
3.2.2 En vertu de l'art. 14 par. 1 de la directive 2005/36/CE, l'art. 13 ne fait pas obstacle à ce que l'Etat membre d'accueil exige du demandeur qu'il accomplisse un stage d'adaptation pendant trois ans au maximum ou se soumette à une épreuve d'aptitude dans un des cas suivants :
a) lorsque la durée de la formation dont il fait état en vertu de l'art. 13, par. 1 ou 2, est inférieure d'au moins un an à celle requise dans l'Etat membre d'accueil ;
b) lorsque la formation qu'il a reçue porte sur des matières substantiellement différentes de celles couvertes par le titre de formation requis dans l'Etat membre d'accueil ;
c) lorsque la profession réglementée dans l'Etat membre d'accueil comprend une ou plusieurs activités professionnelles réglementées qui n'existent pas dans la profession correspondante dans l'Etat membre d'origine du demandeur, au sens de l'art. 4, par. 2, et que cette différence est caractérisée par une formation spécifique qui est requise dans l'Etat membre d'accueil et qui porte sur des matières substantiellement différentes de celles couvertes par l'attestation de compétences ou le titre de formation dont le demandeur fait état.
3.3
3.3.1 L'Etat d'accueil se trouve en droit de définir les connaissances et les qualifications nécessaires à l'exercice d'une profession réglementée. Les autorités dudit Etat doivent, lors de la reconnaissance, tenir compte de celles déjà acquises par le demandeur dans un autre Etat membre, notamment son expérience professionnelle, de manière à éviter d'entraver de manière injustifiée l'exercice des libertés fondamentales (arrêts de la Cour de justice de l'Union européenne [ci-après : la CJUE] C-426/09 du 2 décembre 2010, Askoxilakis, par. 66 à 72 et C-345/08 du 10 décembre 2009, Pelsa, par. 34-37 ; voir aussi arrêt du TF 2C_422/2020 du 5 janvier 2021 consid. 6.3.3 ; arrêts du TAF B-1184/2020 du 25 mai 2021 consid. 3.3.1 et B-3198/2019 du 11 août 2020 consid. 5.1.1).
3.3.2 S'agissant des matières de l'enseignement, seules les différences substantielles doivent être prises en compte (art. 14 par. 1 point b de la directive 2005/36/CE) ; il doit s'agir de matières dont la connaissance est essentielle à l'exercice de la profession et pour lesquelles la formation reçue par le migrant présente des différences importantes en matière de durée ou de contenu par rapport à la formation exigée dans l'Etat d'accueil (art. 14 par. 4 de la directive 2005/36/CE). A titre d'exemple d'une matière dont la connaissance n'apparaît pas essentielle à l'exercice de la profession, on peut citer un cours d'histoire relatif au développement de la profession en cause, fréquemment enseigné dans le cadre d'une formation (Joel A. Günthardt, Switzerland and the European Union - The implications of the institutional framework and the right of free movement for the mutual recognition of professional qualifications, 2020, chap. 6.4.2 ; Nina Gammenthaler, Diplomanerkennung und Freizügigkeit unter besonderer Berücksichtigung der Richtlinie über die Anerkennung von Berufsqualifikationen 2005/36/EG und ihrer möglichen Umsetzung in der Schweiz, 2010, p. 207) ou une matière facultative en Suisse (Office fédéral de la formation professionnelle OFFT, Rapport explicatif relatif à la Nouvelle directive européenne sur la reconnaissance des qualifications professionnelles, p. 30). Des lacunes dans de telles branches ne constituent pas une différence substantielle.
Il faut comparer les matières théoriques/ pratiques couvertes par la formation (et non la qualité de la formation). L'autorité compétente comparera ainsi la liste des matières d'enseignement avec la dotation horaire de chaque branche, sans demander un degré de détail excessif (Frédéric Berthoud, La reconnaissance des qualifications professionnelles, Union européenne et Suisse-Union européenne, 2016, p. 309). Il faut que cette différence fasse obstacle à un exercice satisfaisant de la profession en Suisse (Rapport précité, ibidem). Si des mesures de compensation sont exigées, le demandeur doit avoir en principe le choix entre le stage d'adaptation, d'une durée de trois ans maximum, et l'épreuve d'aptitude (art. 14 par. 1, 2 et 3 de la directive 2005/36/CE ; arrêts du TAF B-1184/2020 du 25 mai 2021 consid. 3.3.2, B-3198/2019 du 11 août 2020 consid. 5.1.2, B-5446/2015 du 15 août 2016 consid. 6.1, B-1330/2014 du 7 mai 2015 consid. 4.2.1 et A-368/2014 du 6 juin 2014 consid. 5.2 et les références citées).
3.3.3 En outre, il convient de garder à l'esprit que la notion de différences substantielles (art. 14 par. 4 de la directive 2005/36/CE) est une notion juridique indéterminée ou imprécise et que l'autorité appelée à se prononcer sur de telles notions dispose d'une latitude de jugement (Beurteilungsspielraum). Néanmoins, afin de garantir le bon fonctionnement du système, on peut partir du principe que le concept de différences substantielles doit être interprété de manière restrictive (ATAF 2012/29 consid. 5.4). En outre, conformément à l'art. 14 par. 5 de la directive 2005/36/CE, l'art. 14 par. 1 est appliqué dans le respect du principe de proportionnalité. En particulier, si l'Etat membre d'accueil envisage d'exiger du demandeur qu'il accomplisse un stage d'adaptation ou passe une épreuve d'aptitude, il doit d'abord vérifier si les connaissances acquises par le demandeur au cours de son expérience professionnelle dans un Etat membre ou dans un pays tiers sont de nature à couvrir, en tout ou en partie, la différence substantielle visée au par. 4. La comparaison des formations ne vise donc pas à rechercher une comparabilité absolue des formations, mais à trouver un juste équilibre entre les intérêts que protège la réglementation et les droits du migrant. Le système requiert une balance des intérêts entre les droits du migrant à librement circuler et les droits de l'Etat d'accueil à fixer un certain standard de formation, afin de protéger les intérêts que la réglementation vise à préserver (Berthoud, op. cit., p. 306).
3.3.4 Le Tribunal, suivant en cela le Tribunal fédéral, examine librement l'interprétation et l'application des notions juridiques indéterminées. Cependant, il observe une certaine retenue dans cet examen lorsque l'autorité inférieure jouit d'une certaine latitude de jugement. Une telle retenue s'impose tout particulièrement lorsque l'application d'une telle norme nécessite, comme c'est le cas en l'espèce, des connaissances particulières. Aussi longtemps que l'interprétation de l'autorité de décision paraît défendable, à savoir qu'elle n'est pas insoutenable ou qu'une erreur manifeste d'appréciation n'a pas été commise, les autorités de contrôle n'interviennent pas (arrêts du TAF B-1184/2020 du 25 mai 2021 consid. 3.3.2, B-3198/2019 du 11 août 2020 consid. 6.3, B-4128/2011 du 11 septembre 2012 consid. 4 et B-2673/2009 du 14 juillet 2010 consid. 4.2 et les références citées).
3.3.5 En outre, en matière de reconnaissance des qualifications professionnelles, la maxime inquisitoire prévaut (Berthoud, op. cit., p. 349 s.). Il appartient ainsi à l'autorité compétente du pays d'accueil de prouver que la formation reconnue à l'étranger s'écarte de ses propres exigences, le requérant étant toutefois tenu de fournir toutes informations utiles à cet égard (art. 50 de la directive 2005/36/CE). C'est également elle qui a la charge de démontrer que la formation reconnue à l'étranger s'écarte de ses propres exigences au sens de l'art. 14 par. 1 de la directive 2005/36/CE dans des matières dont la connaissance est essentielle à l'exercice de la profession et pour lesquelles la formation reçue par le migrant présente des différences importantes en matière de durée ou de contenu par rapport à la formation exigée dans l'Etat d'accueil. L'autorité inférieure supporte le fardeau de la preuve des différences importantes au terme de la comparaison des formations ; elle ne peut dès lors pas imposer de mesures de compensation si elle ne peut pas les démontrer. Ce système établit, en substance, une présomption selon laquelle les qualifications d'un demandeur habilité à exercer une profession réglementée dans un Etat membre sont suffisantes pour l'exercice de cette même profession dans les autres Etats membres (arrêt de la CJCE C-286/06 du 23 octobre 2008, Commission c. Espagne, par. 65 ; mutatis mutandis ATF 140 II 185 consid. 4.2 ; arrêt du TF 2C_493/2017 du 5 février 2018 consid. 5.3 ; arrêt du TAF B-1184/2020 du 25 mai 2021 consid. 3.4.1).
4.
Les positions respectives des parties sont en l'espèce les suivantes.
4.1 L'autorité inférieure explique que, selon la réglementation applicable, l'étendue de la formation suisse d'un titre postgrade en psychothérapie comprend les éléments suivants : connaissances et savoir-faire, supervision, expérience thérapeutique personnelle, unités supplémentaires de supervision ou d'expérience thérapeutique personnelle, activité psychothérapeutique individuelle et pratique clinique. Les différents rôles et fonctions des différents formateurs, notamment des enseignants, des superviseurs et des psychothérapeutes formateurs (dans le cadre de l'expérience thérapeutique personnelle) au sein de la filière de formation postgrade sont définis et délimités de façon appropriée. Selon la législation, cette délimitation est importante pour garantir une haute qualité de la formation postgrade et, par ce biais, pour éviter le conflit d'intérêts et garantir l'impartialité de la fonction. D'après l'étude du parcours de formation et pratique clinique du recourant, l'autorité inférieure constate que les séances de supervision et de travail thérapeutique personnel prises en considération dans le cadre de sa demande de reconnaissance du titre postgrade en psychothérapie ont été effectuées auprès de la même personne, à savoir le psychothérapeute A._______. Ce fait constituerait une différence substantielle par rapport à la formation postgrade en psychothérapie en Suisse. Le fait qu'une partie de la supervision ainsi que l'expérience thérapeutique personnelle se soit faite auprès de la même personne ne répond pas au standard de qualité cité plus haut (décision attaquée nos 15 à 17).
Dans sa réponse, l'autorité inférieure ajoute que le standard suisse demande 100 unités d'expérience thérapeutique personnelle auprès d'une personne ayant achevé une formation postgrade qualifiée en psychothérapie psychologique et attestant de cinq ans d'activité professionnelle au moins depuis l'obtention de son diplôme. Le but de l'expérience thérapeutique personnelle est de permettre aux personnes en formation d'analyser leur vécu et leur comportement en vue de leur future profession de psychothérapeute, de développer leur personnalité et de mener une réflexion critique sur leur comportement relationnel (p. 3 s.).
Selon l'autorité inférieure, la délimitation entre les fonctions d'enseignant, de superviseur et de psychothérapeute formateur est importante pour garantir une haute qualité de la formation postgrade et, par ce biais, pour éviter le conflit d'intérêts et garantir l'impartialité de la fonction. Si une partie de la supervision ainsi que l'expérience thérapeutique personnelle sont faites auprès de la même personne, l'on déduit que l'expérience personnelle ne respecte pas le critère de qualité qui consiste à la réaliser dans un climat de neutralité, de bienveillance et de non-jugement. Pour cette raison, l'expérience personnelle ne devrait pas être effectuée auprès d'un superviseur ou d'un membre de la hiérarchie. En effet, ces deux fonctions impliquent nécessairement une forme de jugement, d'évaluation, sur l'étudiant en formation ; que ce soit en supervision ou dans une relation hiérarchique, la notion de jugement de ce qui est correctement ou incorrectement réalisé est prépondérante, le jugement des actes et des prestations en est une composante inhérente et indissociable (p. 4).
Toujours selon l'autorité inférieure, une expérience thérapeutique personnelle réalisée avec un enseignant porte atteinte à la garantie de la qualité des prestations qui seront proposées aux patients, ainsi qu'à l'objectif de protection des futurs patients de l'étudiant, afin qu'ils puissent compter sur un professionnel correctement et complètement formé, qui ait eu l'occasion de réellement et intégralement analyser son vécu, ses comportements en vue de leur future profession de psychothérapeute, sa personnalité et de mener une réflexion critique (p. 4).
4.2 Le recourant explique pour l'essentiel que la jurisprudence du Tribunal distingue le contenu d'une formation et sa qualité. Il explique que ce sont les matières théoriques et pratiques couvertes par la formation qui doivent être comparées, et non la qualité de la formation (recours p. 7 s.). Il estime que la décision attaquée se fonde sur un critère de qualité et non sur la matière de la formation (p. 8). Considérant que le concept de différence substantielle doit être interprétée restrictivement, il estime que les critiques de l'autorité inférieure en ce qui concerne les rôles de formateurs et de psychothérapeutes ne sauraient être retenues. Il avance que les "conflits d'intérêts" et "l'impartialité de la fonction" sont des notions vagues et indéfinies (p. 8). Le recourant explique que B._______ était sa superviseuse durant sa formation, et non A._______ (recours p. 9, 12 et notes 31 et 32). Le recourant explique aussi que les standards européens en matière de formation pour les thérapies cognitives-comportementales n'exigent pas, mais ne font que recommander, une expérience thérapeutique personnelle (p. 11).
Dans sa réplique, le recourant estime que la notion de "formation complète" varie d'un pays européen à l'autre et que l'autorité inférieure ne peut dès lors pas exiger que la formation délivrée au recourant en France corresponde en tous points à celle délivrée en Suisse (p. 2). Il rappelle également qu'il a exercé durant de nombreuses années la psychothérapie déléguée en Suisse (p. 4).
5.
Appelé à statuer, le Tribunal retient ce qui suit.
5.1 A titre liminaire, il rappelle les éléments suivants.
5.1.1 A la lecture de la décision attaquée, l'autorité inférieure critique l'expérience thérapeutique personnelle du recourant au motif que celle-ci a été menée auprès d'un thérapeute qui était aussi son enseignant. Selon elle, l'absence de délimitation des rôles d'enseignant et de psychothérapeute constituerait une lacune substantielle dans la formation du recourant (décision attaquée no 11 ss).
5.1.2 Il appartient au Tribunal de s'assurer que l'autorité inférieure pouvait poser cette exigence sur le fondement de la notion juridique indéterminée de différence substantielle. Pour cela, il faut examiner si l'expérience thérapeutique personnelle menée auprès d'un thérapeute qui n'est pas en même temps l'enseignant du futur psychothérapeute est essentielle à l'exercice de la profession au point que la réunion de ces deux rôles ferait obstacle à un exercice satisfaisant de la profession en Suisse (consid. 3.3.2).
5.1.3 Il faut rappeler à ce stade que, dans le parcours de formation d'un psychothérapeute, est exigée une expérience thérapeutique personnelle, qui a pour but de permettre aux étudiants d'analyser leur vécu et leur comportement en vue de leur future profession de psychothérapeute, de développer leur personnalité et de mener une réflexion critique sur leur comportement relationnel (annexe 1, lettre B, ch. 2.5 de l'ordonnance du DFI du 25 novembre 2013 sur l'étendue et l'accréditation des filières de formation postgrade des professions de la psychologie [AccredO-LPsy, RS 935.811.1] qui fixe l'étendue et les standards de qualité pour l'accréditation pour la formation postgrade dans les domaines de la psychologie [art. 1 let. a
SR 935.811.1 Ordinanza del DFI del 25 novembre 2013 sull'entità e l'accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche (OEAc-LPPsi) OEAc-LPPsi Art. 1 Oggetto - La presente ordinanza definisce, per i cicli di perfezionamento nei settori specialistici della psicologia secondo l'articolo 8 capoverso 1 lettere a e b della legge del 18 marzo 20112 sulle professioni psicologiche (LPPsi): |
|
a | l'entità; |
b | gli standard di qualità per l'accreditamento; |
c | i dettagli della procedura di accreditamento. |
5.1.4 En l'espèce, l'on ne saurait pas reprocher au recourant de ne pas avoir fait d'expérience thérapeutique personnelle. Nul ne conteste qu'elle a eu lieu. C'est uniquement la manière dont elle s'est déroulée qui est en cause. A ce sujet, l'autorité inférieure rappelle que l'expérience thérapeutique personnelle doit avoir lieu auprès d'une personne ayant achevé une formation postgrade qualifiée en psychothérapie psychologique et attestant de cinq ans d'activité professionnelle au moins depuis l'obtention de son diplôme. Elle ne prétend nullement que le psychothérapeute A._______ ne remplirait pas cette exigence.
5.2
5.2.1 D'une manière générale, l'autorité inférieure estime que la qualité des soins apportés aux patients du futur psychothérapeute serait touchée, si son expérience thérapeutique personnelle est menée avec une personne qui est à la fois son enseignante et son thérapeute.
L'autorité inférieure commence par expliquer que le futur psychothérapeute doit avoir eu l'occasion de réellement et intégralement analyser son vécu et ses comportements. Cela correspond aux standards suisses exposés plus haut (consid. 5.1.3), à savoir la nécessité d'avoir vécu une expérience thérapeutique personnelle, mais cela reste sans rapport avec la manière dont cette expérience s'est déroulée.
A ce sujet, l'autorité inférieure prétend qu'une expérience thérapeutique personnelle conduite par l'un des enseignants du futur psychothérapeute serait insuffisante. Elle explique que la notion de jugement est prépondérante dans une relation hiérarchique (enseignement ou supervision) et que l'expérience thérapeutique personnelle menée par l'un des enseignants du futur psychothérapeute atteindrait "le climat de neutralité, de bienveillance et de non-jugement". Cela étant, l'autorité inférieure n'apporte aucun élément concret pour étayer son appréciation. Elle ne définit pas les termes de "neutralité", "bienveillance" et "non-jugement", pas plus qu'elle ne décrit les "conflits d'intérêts" qui pourraient survenir. Il va de soi que l'enseignement et l'expérience thérapeutique personnelle sont deux processus différents. Ils ne poursuivent pas les mêmes buts et se déroulent dans des contextes, y compris des lieux, différents. Le succès de l'un et de l'autre ne dépend pas seulement de ce que le thérapeute de l'étudiant n'est pas en même temps son enseignant. C'est bien plus les qualifications de l'enseignant-thérapeute et son professionnalisme qui déterminent la qualité de chacun de ces deux processus (consid. 5.1.4). Le seul fait qu'un enseignant soit le thérapeute de l'un de ses étudiants ne lui fait pas perdre ses qualifications et ne péjore pas forcément la qualité de la relation thérapeutique qui est primordiale. Autrement dit, l'autorité inférieure ne démontre pas qu'une expérience thérapeutique personnelle menée avec un psychothérapeute qui a aussi un rôle d'enseignant ou de superviseur, empêche nécessairement la réalisation du but poursuivi par l'expérience thérapeutique personnelle.
5.2.2 Plus généralement, l'autorité inférieure ne peut pas soutenir que l'expérience thérapeutique personnelle d'un étudiant conduite par l'un de ses enseignants est un obstacle insurmontable à l'exercice de la profession de psychothérapeute en Suisse (consid. 3.3.1).
Tout au plus, au vu du droit interne suisse, l'on peut estimer que l'expérience thérapeutique personnelle (quel que soit celui qui la mène) relève des standards suisses. En effet, l'autorité inférieure se fonde sur I'annexe 1 AccredO-LPsy qui traite, selon son titre, de l'étendue de la formation postgrade et standards de qualité pour l'accréditation dans le domaine de la psychothérapie. Il est vrai qu'au moment où la décision a été rendue (14 octobre 2020) le ch. 2.2.2 de la lettre B de cette annexe disposait que les différents rôles et fonctions des différents formateurs, notamment des enseignants, des superviseurs et des psychothérapeutes formateurs au sein de la filière de formation postgrade devaient être définis et délimités de façon appropriée (RO 2013 4319). Cependant, cette disposition a été modifiée après que la décision attaquée a été rendue. A la suite de l'ordonnance du DFI du 17 novembre 2020, en vigueur depuis le 15 décembre 2020 (RO 2020 5167), l'annexe 1 de l'AccredO-Psy ne contient plus cette exigence. Elle ne peut donc plus servir de fondement à l'exigence posée par l'autorité inférieure.
5.2.3 Autrement dit, l'autorité inférieure, en posant une telle exigence, se méprend sur la notion de différence substantielle. Son raisonnement équivaut à critiquer les standards de formation français et européen, lesquels n'exigent pas que l'expérience thérapeutique personnelle soit conduite par un thérapeute indépendant de l'étudiant, voire n'en n'exige pas du tout (p. ex. Association européenne pour les thérapies comportementales et cognitives [EABCT], Standards for Training and Accreditation of Cognitive and/or Behaviour Therapists, consultable à l'adresse : https://eabct.eu/wp-content/uploads/2019/01/Thomas-Kalpa koglou-Training-and-Accreditation-2002-2013.pdf, p. 12). Cela revient à demander une parfaite concordance des formations suisse et étrangère, ce qui est contraire au droit européen (consid. 3.3.3).
5.2.4 Au vu de ce qui précède, peu importe que B._______ ait été ou non sa superviseuse durant sa formation, et non A._______, comme le soutient le recourant.
5.2.5 En conclusion, la décision attaquée doit être annulée dans la mesure où la seule différence substantielle retenue par l'autorité inférieure doit être niée.
6.
Il faut, à stade, décider quelle issue donner à ce litige.
6.1 Aux termes de l'art. 61 al. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 61 - 1 L'autorità di ricorso decide la causa o eccezionalmente la rinvia, con istruzioni vincolanti, all'autorità inferiore. |
|
1 | L'autorità di ricorso decide la causa o eccezionalmente la rinvia, con istruzioni vincolanti, all'autorità inferiore. |
2 | La decisione del ricorso deve contenere la ricapitolazione dei fatti rilevanti, i motivi e il dispositivo. |
3 | Essa è notificata alle parti e all'autorità inferiore. |
6.2 Bien que le Tribunal ait écarté la seule différence substantielle détectée par l'autorité inférieure, il n'est pas en mesure de statuer définitivement sur ce cas. En effet, selon le droit applicable, l'autorité inférieure aurait dû procéder à une comparaison de la liste des matières d'enseignement avec la dotation horaire de chaque branche (consid. 3.3.2). Force est de constater que la décision attaquée ne comprend aucune évaluation de cet ordre. Elle se focalise sur une seule lacune (consid. 5.2) sans se prononcer, d'une manière ou d'une autre, sur l'équivalence de la formation étrangère du recourant avec les standards suisses (décision attaquée no 10 s.).
A défaut de comparaison entre la formation du recourant et les standards suisses, l'autorité inférieure ne s'est pas prononcée correctement sur des questions où elle demeure l'autorité spécialisée et où le Tribunal ne saurait pas se substituer à elle (dans ce sens : arrêts du TAF B-374/2021 du 29 octobre 2021 consid. 7.2 et B-5081/2020 du 1er septembre 2021 consid. 11.1). Pour ce motif, la cause doit être renvoyée devant l'autorité inférieure pour qu'elle statue une nouvelle fois.
6.3 En vue du réexamen du cas, le Tribunal relève encore un point à l'attention de l'autorité inférieure.
6.3.1 En vertu de l'art. 14 par. 5 de la directive 2005/36/CE, le par. 1 est appliqué dans le respect du principe de proportionnalité. En particulier, si l'Etat membre d'accueil envisage d'exiger du demandeur qu'il accomplisse un stage d'adaptation ou passe une épreuve d'aptitude, il doit d'abord vérifier si les connaissances acquises par le demandeur au cours de son expérience professionnelle dans un Etat membre ou dans un pays tiers sont de nature à couvrir, en tout ou en partie, la différence substantielle visée au par. 4 (voir aussi ATF 133 V 33 consid. 9.4). Il sied néanmoins de tenir également compte du fait qu'en principe, l'expérience professionnelle ne remplace que difficilement les connaissances théoriques (arrêt du TF 2C_1010/2019 du 21 février 2020 consid. 4.5 in fine ; arrêts du TAF B-1184/2020 du 25 mai 2021 consid. 5.1 et B-4060/2019 du 11 novembre 2019 consid. 4.4). Au demeurant, il appartient au demandeur d'établir la pertinence de son expérience par le biais de documents (par exemple un certificat de travail décrivant précisément la nature et le contenu de son activité). II doit également mettre en corrélation son expérience passée avec les exigences actuelles de la technique (Berthoud, op. cit., p. 312 s.).
6.3.2 En lien avec la lacune que l'autorité inférieure avait - à tort - décelée, la décision attaquée signale simplement que l'expérience professionnelle avérée du recourant en tant que psychothérapeute ne permet pas de compenser entièrement le manque de qualité de la formation induit par le fait qu'une partie de la supervision et l'expérience thérapeutique personnelle aient été effectuées auprès de la même personne (no 18). L'autorité inférieure ne revient pas sur cette question dans sa réponse, comme dans sa duplique.
6.3.3 Le Tribunal relève que la motivation de l'autorité inférieure sur ce point, à la fois brève et laconique, se contente d'affirmer ce qu'elle devrait démontrer. Elle n'explique pas pourquoi l'expérience professionnelle ne permet pas de compenser la lacune substantielle constatée. Elle indique pourtant que l'expérience professionnelle du recourant est "avérée", c'est-à-dire que l'autorité inférieure estime après vérification qu'elle est authentique et substantielle. Ce faisant, elle n'explique pas pourquoi cette expérience pourtant attestée ne suffit pas. Plus encore, l'autorité inférieure dit que cette expérience ne compense pas "complètement" les lacunes constatées. Elle n'explique pas en quoi la compensation ne serait que partielle et surtout dans quelle mesure elle a tenu compte de cette compensation.
Dans le cadre du renvoi de l'affaire devant elle, l'autorité inférieure, si elle devait constater d'autres lacunes substantielles, ne pourra pas se limiter à une appréciation aussi sommaire.
6.4 Au vu de l'ensemble de ce qui précède, à l'occasion du réexamen du cas, l'autorité inférieure devra respecter les instructions suivantes.
Il lui appartiendra de reprendre l'instruction du cas et de comparer de manière circonstanciée la formation du recourant avec les standards suisses, de manière à détecter d'éventuelles lacunes substantielles (consid. 3.3). Dans ce cadre, le seul fait que son expérience thérapeutique personnelle a été conduite par l'un de ses enseignants ne saurait être considérée comme une lacune substantielle. Si, dans le cadre de la nouvelle instruction à mener, l'autorité inférieure devait détecter une autre lacune substantielle, elle devrait examiner, là aussi de manière circonstanciée, si l'expérience professionnelle du recourant n'aurait pas comblé cette lacune. Si l'autorité inférieure devait ne détecter aucune autre différence substantielle, elle délivrera l'équivalence demandée par le recourant.
7.
Vu l'issue du litige, point n'est besoin d'examiner plus avant les griefs du recourant tirés du principe de la bonne foi et de la liberté économique.
8.
Il reste à statuer sur les frais de procédure et les dépens.
8.1 Les frais de procédure, comprenant l'émolument judiciaire et les débours, sont mis à la charge de la partie qui succombe (art. 63 al. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
|
1 | L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
2 | Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi. |
3 | Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura. |
4 | L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100 |
4bis | La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla: |
a | da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101 |
5 | Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105 |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 1 Spese processuali - 1 Le spese del procedimento dinanzi al Tribunale amministrativo federale (Tribunale) comprendono la tassa di giustizia e i disborsi. |
|
1 | Le spese del procedimento dinanzi al Tribunale amministrativo federale (Tribunale) comprendono la tassa di giustizia e i disborsi. |
2 | La tassa di giustizia copre le spese per la fotocopiatura delle memorie delle parti e gli oneri amministrativi normalmente dovuti per i servizi corrispondenti, quali le spese di personale, di locazione e di materiale, le spese postali, telefoniche e di telefax. |
3 | Sono disborsi, in particolare, le spese di traduzione e di assunzione delle prove. Le spese di traduzione non vengono conteggiate se si tratta di traduzioni tra lingue ufficiali. |
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
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1 | L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali. |
2 | Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi. |
3 | Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura. |
4 | L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100 |
4bis | La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla: |
a | da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101 |
5 | Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105 |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 2 Calcolo della tassa di giustizia - 1 La tassa di giustizia è calcolata in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Sono fatte salve le norme in materia di tasse e spese previste da leggi speciali. |
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1 | La tassa di giustizia è calcolata in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Sono fatte salve le norme in materia di tasse e spese previste da leggi speciali. |
2 | Il Tribunale può aumentare la tassa di giustizia al di là degli importi massimi previsti dagli articoli 3 e 4 se particolari motivi, segnatamente un procedimento temerario o necessitante un lavoro fuori dall'ordinario, lo giustificano.2 |
3 | In caso di procedimenti che hanno causato un lavoro trascurabile, la tassa di giustizia può essere ridotta se si tratta di decisioni concernenti le misure provvisionali, la ricusazione, la restituzione di un termine, la revisione o l'interpretazione, come pure di ricorsi contro le decisioni incidentali. L'importo minimo previsto dall'articolo 3 o dall'articolo 4 deve essere rispettato. |
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF) TS-TAF Art. 2 Calcolo della tassa di giustizia - 1 La tassa di giustizia è calcolata in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Sono fatte salve le norme in materia di tasse e spese previste da leggi speciali. |
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1 | La tassa di giustizia è calcolata in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Sono fatte salve le norme in materia di tasse e spese previste da leggi speciali. |
2 | Il Tribunale può aumentare la tassa di giustizia al di là degli importi massimi previsti dagli articoli 3 e 4 se particolari motivi, segnatamente un procedimento temerario o necessitante un lavoro fuori dall'ordinario, lo giustificano.2 |
3 | In caso di procedimenti che hanno causato un lavoro trascurabile, la tassa di giustizia può essere ridotta se si tratta di decisioni concernenti le misure provvisionali, la ricusazione, la restituzione di un termine, la revisione o l'interpretazione, come pure di ricorsi contro le decisioni incidentali. L'importo minimo previsto dall'articolo 3 o dall'articolo 4 deve essere rispettato. |
Vu l'issue de la procédure, il n'y a pas lieu de percevoir des frais de procédure. L'avance sur les frais de procédure présumés de 1'500 francs versée par le recourant durant l'instruction lui sera restituée dès l'entrée en force du présent arrêt.
8.2 Par ailleurs, l'autorité de recours peut allouer, d'office ou sur requête, à la partie ayant entièrement ou partiellement gain de cause, une indemnité pour les frais indispensables et relativement élevés qui lui ont été occasionnés (art. 64 al. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA) PA Art. 64 - 1 L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato. |
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1 | L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato. |
2 | Il dispositivo indica l'ammontare dell'indennità e l'addossa all'ente o all'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, in quanto non possa essere messa a carico di una controparte soccombente. |
3 | Se una controparte soccombente ha presentato conclusioni indipendenti, l'indennità può essere messa a suo carico, secondo la propria solvenza. |
4 | L'ente o l'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, risponde dell'indennità addossata a una controparte soccombente, in quanto non possa essere riscossa. |
5 | Il Consiglio federale disciplina la determinazione delle spese ripetibili.106 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005107 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010108 sull'organizzazione delle autorità penali.109 |
En l'espèce, le recourant qui obtient gain de cause et qui est représenté par un avocat a droit à des dépens. Faute de décompte de prestations remis par celui-ci, il convient de lui allouer, au vu du travail accompli par son représentant, à savoir un échange d'écritures complet, une indemnité de 4'000 francs et de mettre celle-ci à la charge de l'autorité inférieure.
Par ces motifs, le Tribunal administratif fédéral prononce :
1.
Le recours est admis. La décision attaquée est annulée et la cause est renvoyée devant l'autorité inférieure pour qu'elle statue à nouveau dans le sens des considérants.
2.
Il n'est pas perçu de frais de procédure. L'avance sur les frais de procédure présumés de 1'500 francs sera restituée au recourant une fois l'arrêt entré en force.
3.
Un montant de 4'000 francs est alloué au recourant à titre de dépens et mis à la charge de l'autorité inférieure.
4.
Le présent arrêt est adressé au recourant, à l'autorité inférieure et au Département fédéral de l'intérieur DFI.
Le président du collège : Le greffier :
Pietro Angeli-Busi Yann Grandjean
Indication des voies de droit :
Pour autant que les conditions au sens des art. 82 ss
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 82 Principio - Il Tribunale federale giudica i ricorsi: |
|
a | contro le decisioni pronunciate in cause di diritto pubblico; |
b | contro gli atti normativi cantonali; |
c | concernenti il diritto di voto dei cittadini nonché le elezioni e votazioni popolari. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 90 Decisioni finali - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni che pongono fine al procedimento. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 48 Osservanza - 1 Gli atti scritti devono essere consegnati al Tribunale federale oppure, all'indirizzo di questo, alla posta svizzera o a una rappresentanza diplomatica o consolare svizzera al più tardi l'ultimo giorno del termine. |
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1 | Gli atti scritti devono essere consegnati al Tribunale federale oppure, all'indirizzo di questo, alla posta svizzera o a una rappresentanza diplomatica o consolare svizzera al più tardi l'ultimo giorno del termine. |
2 | In caso di trasmissione per via elettronica, per il rispetto di un termine è determinante il momento in cui è rilasciata la ricevuta attestante che la parte ha eseguito tutte le operazioni necessarie per la trasmissione.19 |
3 | Il termine è reputato osservato anche se l'atto scritto perviene in tempo utile all'autorità inferiore o a un'autorità federale o cantonale incompetente. In tal caso, l'atto deve essere trasmesso senza indugio al Tribunale federale. |
4 | Il termine per il versamento di anticipi o la prestazione di garanzie è osservato se, prima della sua scadenza, l'importo dovuto è versato alla posta svizzera, o addebitato a un conto postale o bancario in Svizzera, in favore del Tribunale federale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 42 Atti scritti - 1 Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
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1 | Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
2 | Nei motivi occorre spiegare in modo conciso perché l'atto impugnato viola il diritto. Qualora il ricorso sia ammissibile soltanto se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o un caso particolarmente importante per altri motivi, occorre spiegare perché la causa adempie siffatta condizione.14 15 |
3 | Se sono in possesso della parte, i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati; se l'atto scritto è diretto contro una decisione, anche questa deve essere allegata. |
4 | In caso di trasmissione per via elettronica, la parte o il suo patrocinatore deve munire l'atto scritto di una firma elettronica qualificata secondo la legge del 18 marzo 201616 sulla firma elettronica. Il Tribunale federale determina mediante regolamento: |
a | il formato dell'atto scritto e dei relativi allegati; |
b | le modalità di trasmissione; |
c | le condizioni alle quali può essere richiesta la trasmissione successiva di documenti cartacei in caso di problemi tecnici.17 |
5 | Se mancano la firma della parte o del suo patrocinatore, la procura dello stesso o gli allegati prescritti, o se il patrocinatore non è autorizzato in quanto tale, è fissato un congruo termine per sanare il vizio, con la comminatoria che altrimenti l'atto scritto non sarà preso in considerazione. |
6 | Gli atti illeggibili, sconvenienti, incomprensibili, prolissi o non redatti in una lingua ufficiale possono essere del pari rinviati al loro autore affinché li modifichi. |
7 | Gli atti scritti dovuti a condotta processuale da querulomane o altrimenti abusiva sono inammissibili. |
Expédition : 12 mai 2022
Le présent arrêt est adressé :
- au recourante (acte judiciaire ; annexe : formulaire "adresse de paiement")
- à l'autorité inférieure (no de réf. [...] ; acte judiciaire )
- au Département fédéral de l'intérieur DFI (acte judiciaire)