Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal
6B 982/2018
Urteil vom 6. Februar 2019
Strafrechtliche Abteilung
Besetzung
Bundesrichter Denys, Präsident,
Bundesrichter Oberholzer,
Bundesrichterin Jametti,
Gerichtsschreiber Boog.
Verfahrensbeteiligte
X.________,
vertreten durch Rechtsanwalt Oliver Lücke,
Beschwerdeführerin,
gegen
1. Generalstaatsanwaltschaft des Kantons Bern,
2. A.________,
Beschwerdegegner.
Gegenstand
Strafverfahren; Ausstand;
Einfache Körperverletzung; Willkür,
Beschwerde gegen das Urteil des Obergerichts des Kantons Bern, 2. Strafkammer, vom 24. August 2018 (SK 18 33 + SK 18 34).
Sachverhalt:
A.
X.________ wird vorgeworfen, sie habe am 27. November 2015 gegen 23.35 Uhr im Parkplatzbereich des Restaurants U.________ in Bern absichtlich den für die Zuweisung von Parkplätzen zuständigen Security Mitarbeiter A.________ (nachfolgend: Privatkläger) mit ihrem Personenwagen angefahren. Dabei habe sich der Privatkläger X.________ zunächst in den Weg gestellt, um sie an der Weiterfahrt zu hindern, da es keine freien Parkplätze mehr gab. Diese habe daraufhin ihr Fahrzeug beschleunigt und sei gegen das rechte Knie des Privatklägers gefahren wobei dieser eine Kontusion lateral mit Irritation eines Nervs erlitten habe, welche zu einer Sensibilitätsstörung geführt habe. Nach dem Vorfall habe X.________ ihren Personenwagen ausserhalb eines Parkfelds abgestellt.
B.
Die regionale Staatsanwaltschaft Bern-Mittelland verurteilte X.________ mit Strafbefehl vom 14. Juni 2016 wegen einfacher Körperverletzung und Widerhandlung gegen das Strassenverkehrsgesetz durch einfache Verkehrsregelverletzung zu einer bedingten Geldstrafe von 60 Tagessätzen zu Fr. 100.-- und einer Busse von Fr. 40.--, bei schuldhafter Nichtbezahlung umwandelbar in eine Ersatzfreiheitsstrafe von einem Tag. Vom Widerruf einer mit Urteil vom 25. November 2016 von der Staatsanwaltschaft Baden bedingt aufgeschobenen Geldstrafe von 80 Tagessätzen zu Fr. 80.-- sah sie ab, verlängerte indes die Probezeit um ein Jahr. Die Zivilforderung des Privatklägers verwies sie auf den Zivilweg.
Dagegen erhob X.________ Einsprache. Mit Verfügung vom 5. April 2017 hielt die Staatsanwaltschaft am Strafbefehl fest und überwies die Akten dem Regionalgericht Bern-Mittelland zur Durchführung des Hauptverfahrens. Dieses bestätigte mit Urteil vom 16. November 2017 den Strafbefehl im Schuldspruch und verurteilte X.________ zu einer Geldstrafe von 60 Tagessätzen zu Fr. 30.-- und einer Busse von Fr. 40.--. Die Ersatzfreiheitsstrafe für den Fall der schuldhaften Nichtbezahlung setzte sie auf einen Tag fest. Ferner verurteilte es sie zur Leistung einer Parteientschädigung und einer Genugtuung von Fr. 300.-- an den Privatkläger. Im weiteren Umfang wies es die Genugtuungsforderung ab; die Schadenersatzforderung verwies es auf den Zivilweg. Vom Widerruf der bedingt aufgeschobenen Vorstrafe sah es ab und verwarnte X.________.
Auf Berufung der Beurteilten erklärte das Obergericht des Kantons Bern X.________ am 24. August 2018 der einfachen Körperverletzung schuldig und verurteilte sie zu einer Geldstrafe von 60 Tagessätzen zu Fr. 10.-- und zu einer Parteientschädigung von Fr. 100.-- an den Privatkläger. Hinsichtlich des Verzichts auf den Widerruf der bedingt aufgeschobenen Vorstrafe und die Verwarnung bestätigte es den erstinstanzlichen Entscheid. In Bezug auf den Schuldspruch der einfachen Verkehrsregelverletzung, der Übertretungsbusse sowie die Zivilforderungen des Privatklägers stellte sie die Rechtskraft des erstinstanzlichen Urteils fest.
C.
Das Obergericht des Kantons Bern hatte mit Beschluss vom 14. März 2018 ein von X.________ gegen das Obergericht in seiner vorgesehenen Besetzung gerichtetes Ausstandsgesuch abgewiesen. Die gegen diesen Beschluss gerichtete Beschwerde in Strafsachen wies die I. Öffentlich-rechtliche Abteilung des Bundesgerichts mit Entscheid vom 4. Juni 2018 ab, soweit es darauf eintrat (Verfahren 1B 197/2018).
D.
X.________ führt Beschwerde in Strafsachen. Sie beantragt, das angefochtene Urteil sei wegen nicht behebbarer Verstösse gegen Art. 6
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
|
1 | Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
2 | Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata. |
3 | Ogni accusato ha segnatamente diritto a: |
a | essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; |
b | disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa; |
c | difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia; |
d | interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico; |
e | farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza. |
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
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1 | Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
2 | Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata. |
3 | Ogni accusato ha segnatamente diritto a: |
a | essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; |
b | disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa; |
c | difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia; |
d | interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico; |
e | farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza. |
die Bekanntgabe des Spruchkörpers und des Referenten vor der Fällung des Urteils und ersucht um Gewährung der unentgeltlichen Rechtspflege.
Erwägungen:
1.
Die Beschwerdeführerin beantragt zunächst, es sei vor Urteilsfällung bekannt zu geben, welche Bundesrichter am Entscheid mitwirken. Sie begründet den Antrag indes nicht weiter. Ihre Beschwerde ist insofern unzureichend begründet (Art. 42 Abs. 2
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 42 Atti scritti - 1 Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
|
1 | Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
2 | Nei motivi occorre spiegare in modo conciso perché l'atto impugnato viola il diritto. Qualora il ricorso sia ammissibile soltanto se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o un caso particolarmente importante per altri motivi, occorre spiegare perché la causa adempie siffatta condizione.14 15 |
3 | Se sono in possesso della parte, i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati; se l'atto scritto è diretto contro una decisione, anche questa deve essere allegata. |
4 | In caso di trasmissione per via elettronica, la parte o il suo patrocinatore deve munire l'atto scritto di una firma elettronica qualificata secondo la legge del 18 marzo 201616 sulla firma elettronica. Il Tribunale federale determina mediante regolamento: |
a | il formato dell'atto scritto e dei relativi allegati; |
b | le modalità di trasmissione; |
c | le condizioni alle quali può essere richiesta la trasmissione successiva di documenti cartacei in caso di problemi tecnici.17 |
5 | Se mancano la firma della parte o del suo patrocinatore, la procura dello stesso o gli allegati prescritti, o se il patrocinatore non è autorizzato in quanto tale, è fissato un congruo termine per sanare il vizio, con la comminatoria che altrimenti l'atto scritto non sarà preso in considerazione. |
6 | Gli atti illeggibili, sconvenienti, incomprensibili, prolissi o non redatti in una lingua ufficiale possono essere del pari rinviati al loro autore affinché li modifichi. |
7 | Gli atti scritti dovuti a condotta processuale da querulomane o altrimenti abusiva sono inammissibili. |
2.
2.1. Die Beschwerdeführerin rügt im Weiteren eine Verletzung von Art. 6
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
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1 | Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
2 | Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata. |
3 | Ogni accusato ha segnatamente diritto a: |
a | essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; |
b | disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa; |
c | difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia; |
d | interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico; |
e | farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza. |
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
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1 | Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
2 | Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata. |
3 | Ogni accusato ha segnatamente diritto a: |
a | essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; |
b | disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa; |
c | difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia; |
d | interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico; |
e | farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza. |
2.2. Der Rechtsvertreter der Beschwerdeführerin hat die Rügen der Konventionswidrigkeit von Spruchkörperbildung und Fallzuteilung des Bundesgerichts bereits bei früherer Gelegenheit erhoben. Das Bundesgericht ist in zahlreichen Urteilen jeweils zum Schluss gelangt, dass die Besetzung des Spruchkörpers am Bundesgericht verfassungs- und konventionskonform geregelt ist, und hat die Rüge dementsprechend als unbegründet erachtet (BGE 144 I 37 E. 2; zuletzt Urteile 5A 900/2018 vom 24. Januar 2019 E. 2; 6B 1447/2017 vom 21. Dezember 2018 E. 2; 9C 550/2018 vom 26. November 2018 E. 1; 6B 1442/2017 vom 24. Oktober 2018 E. 3; ferner Urteil 1B 197/2018 vom 4. Juni 2018 E. 2.3 [die Beschwerdeführerin betreffend]). Es besteht im vorliegenden Verfahren kein Anlass, hierauf zurückzukommen. Für die Begründung kann auf die bisher ergangene und dem Rechtsvertreter bekannte Rechtsprechung des Bundesgerichts verwiesen werden.
Dasselbe gilt, soweit die Beschwerdeführerin unter Hinweis auf frühere, in der Presse bzw. in Fachartikeln thematisierte Druckversuche auf einzelne Richter infolge missliebiger Urteile, auf Versuche politischer Einflussnahme über die Androhung der Nichtwiederwahl sowie auf die Mandatssteuer generell eine Beeinträchtigung der Unabhängigkeit der Bundesrichter geltend macht (vgl. Urteile 1B 491/2018 vom 11. Januar 2019 E. 3.4; 1B 275/2018 vom 28. Juni 2018 E. 3.4; 1B 197/2018 vom 4. Juni 2018 E. 2.4). Auch insofern kann auf die einschlägigen Entscheide verwiesen werden. Dass die Richter der strafrechtlichen Abteilung in Bezug auf den konkreten Fall befangen wären, macht sie nicht geltend. Soweit sie ein Gesuch um Ausstand von Bundesrichter Yves Rüedi stellt, enthält ihr Antrag keine Begründung. Auf dieses Begehren kann daher nicht eingetreten werden.
3.
3.1. Die Beschwerdeführerin beanstandet weiter die Spruchkörperbildung vor dem Obergericht des Kantons Bern. Der Umstand, dass das Organisationsreglement des Obergerichts nunmehr angepasst worden sei, belege, dass die gesetzliche Regelung zum Zeitpunkt der Fällung des angefochtenen Urteils unzureichend gewesen sei. Die Beschwerdeführerin rügt in diesem Kontext wiederum eine Verletzung von Art. 6 Ziff. 1
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
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1 | Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
2 | Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata. |
3 | Ogni accusato ha segnatamente diritto a: |
a | essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; |
b | disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa; |
c | difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia; |
d | interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico; |
e | farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza. |
3.2. Das Bundesgericht hat in seiner jüngeren Rechtsprechung erkannt, die Spruchkörperbildung des Kantons Bern sei mit den verfassungs- und konventionsrechtlichen Vorgaben vereinbar. Die Kriterien ergäben sich in hinreichender Klarheit aus Art. 44 Abs. 1 GSOG und der dazugehörigen Praxis. Das Bundesgericht hat sich mit der Kritik an der Wahl der für das Ausstandsverfahren zuständigen Richter auseinandergesetzt und festgestellt, dass sich das Obergericht von sachlichen Gesichtspunkten hat leiten lassen (BGE 144 IV 70 E. 5 und 6, insb. E. 6.3: vgl. auch Urteile 1B 197/2018 E. 3.4; 1B 275/2018 vom 28. Juni 2018 E. 4.2; 1B 137/2018 vom 4. Juni 2018 E. 5.6; 1B 547/2017 vom 11. Mai 2018 E. 4.5). Die von der Beschwerdeführerin vorgetragene Kritik an den betreffenden Erwägungen, die auch im vorliegenden Verfahren Gültigkeit beanspruchen, gibt keinen Anlass, darauf zurückzukommen. Der Umstand, dass das Bundesgericht in anderen Entscheiden zum Schluss gelangt ist, die sich auf Art. 44 Abs. 1 und 2 des bernischen Gesetzes vom 11. Juni 2009 über die Organisation der Gerichtsbehörden und der Staatsanwaltschaft (GSOG; BSG 161.1) stützende Spruchkörperbildung erscheine äusserst problematisch (vgl. Urteile 6B 63/2018 und 6B 1458/2017 vom 21. Juni
2018 je E. 3.2.3), und dass das Organisationsreglement des Obergerichts des Kantons Bern (OrR OG; BSG 162.11) um die Bestimmung von Art. 27a, welche die Fallzuteilung neu regelt (vom 2. Juli 2018 (in Kraft seit 1. September 2018; vgl. auch angefochtenes Urteil S. 8), ergänzt worden ist, führen zu keinem anderen Ergebnis, zumal das Bundesgericht die frühere Regelung jedenfalls als Übergangslösung akzeptiert und gegen die Spruchkörperbildung geführten Beschwerden abgewiesen hat.
4.
4.1. Die Beschwerdeführerin erblickt im Weiteren eine Verletzung des in Art. 6
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
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1 | Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
2 | Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata. |
3 | Ogni accusato ha segnatamente diritto a: |
a | essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; |
b | disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa; |
c | difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia; |
d | interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico; |
e | farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza. |
Das Bundesgericht habe in dem sie selbst betreffenden Entscheid vom 4. Juni 2018 die entsprechende Rüge nicht behandelt. Es habe erwogen, die Frage, ob das Sachgericht als parteilich erscheine, weil es in Abwesenheit der Staatsanwaltschaft deren Rolle übernehme, hänge von den Umständen des Einzelfalls ab. Die Frage der Verletzung von Art. 6 Abs. 1
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
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1 | Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
2 | Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata. |
3 | Ogni accusato ha segnatamente diritto a: |
a | essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; |
b | disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa; |
c | difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia; |
d | interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico; |
e | farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza. |
4.2. Das Bundesgericht hat die Frage, ob durch die Abwesenheit des Staatsanwalts in der Hauptverhandlung vor den kantonalen Instanzen den Anspruch auf ein unabhängiges und unparteiisches Gericht sowie auf kontradiktorisches Verfahren verletzt wird, in dem die Beschwerdeführerin betreffenden Verfahren nicht abschliessend beantwortet (Urteil 1B 197/2018 vom 4. Juni 2018 E. 4.4), da die oberinstanzliche Verhandlung noch nicht stattgefunden hatte und von daher nicht endgültig klar war, ob der Staatsanwalt daran teilnehmen wird oder nicht. Es hat indes in mehreren Entscheiden zur Frage Stellung genommen und ist zum Schluss gelangt, die Schweizerische Strafprozessordnung (StPO) weise dem Gericht unabhängig davon, ob die Staatsanwaltschaft an der Gerichtsverhandlung anwesend sei oder nicht, bei der Beweisführung eine aktive Rolle zu. Insbesondere obliege die Befragungspflicht - auch bei Anwesenheit der Staatsanwaltschaft - der Verfahrensleitung des Gerichts (Art. 341 Abs. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 341 Interrogatori - 1 Chi dirige il procedimento o un membro dell'autorità giudicante da lui designato effettua gli interrogatori. |
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1 | Chi dirige il procedimento o un membro dell'autorità giudicante da lui designato effettua gli interrogatori. |
2 | Gli altri membri dell'autorità giudicante e le parti possono far porre domande completive da chi dirige il procedimento o porle di persona previa sua autorizzazione. |
3 | All'inizio della procedura probatoria, chi dirige il procedimento interroga in modo dettagliato l'imputato riguardo alla sua persona, all'accusa e alle risultanze della procedura preliminare. |
Publ. bestimmt; vgl. auch Urteile 6B 1330/2017 vom 10. Januar 2019 E. 2.3; 6B 1447/2017 vom 21. Dezember 2018 E. 4; 6B 601/2018 vom 4. Dezember 2018 E. 4.3.4; 6B 598/2018 vom 7. November 2018 E. 2.3.3; 6B 211/2018 vom 3. Oktober 2018 E. 6.3; 6B 373/2018 vom 7. September 2018 E. 3.3.1). Dass die kantonalen Gerichte bei den Befragungen den Anschein der Befangenheit erweckt hätten, macht die Beschwerdeführerin nicht geltend.
Die Beschwerde erweist sich in diesen Punkten als unbegründet.
5.
Soweit der Rechtsvertreter der Beschwerdeführerin einen Verstoss gegen Art. 3
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 3 Divieto di tortura - Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti. |
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 14 Divieto di discriminazione - Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato, senza distinzione di alcuna specie, come di sesso, di razza, di colore, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di appartenenza a una minoranza nazionale di ricchezza, di nascita o di altra condizione. |
6.
6.1. In der Sache rügt die Beschwerdeführerin eine offensichtlich unrichtige Feststellung des Sachverhalts. Der Schluss der Vorinstanz, die Aussagen des Privatklägers seien konstant, sei willkürlich und verletze die Unschuldsvermutung. Das ergebe sich schon daraus, dass dieser nicht mehr genau habe angeben können, welches Knie verletzt worden sei. Das eine Mal habe er angegeben, sie (sc. die Beschwerdeführerin) sei ihm ins rechte Knie gefahren, das andere Mal sei es das linke Knie gewesen. Zudem habe er die Darstellung, wonach er auf die Motorhaube und hernach auf den Boden gefallen sei, erst anlässlich der staatsanwaltlichen Einvernahme vorgebracht. In der vorinstanzlichen Verhandlung habe der Privatkläger sodann nicht aus eigener Erinnerung angegeben, auf die Motorhaube gefallen zu sein. Auf entsprechenden Vorhalt habe er angegeben, dies vergessen zu haben. Der Sturz über die Motorhaube hätte dem Privatkläger aber als Kerngeschehen präsent sein müssen. Da er diesen Sturz im Übrigen am Tag des Vorfalls auch bei der Polizei nicht erwähnt habe, sei davon auszugehen, dass er so nicht stattgefunden habe. Die Beschwerdeführerin räumt weiter ein, es habe vor dem angeblichen Vorfall zwar eine verbale Auseinandersetzung mit dem
Privatkläger gegeben, eine Körperverletzung habe indes nicht stattgefunden. Die Aussagen des Privatklägers seien widersprüchlich. So habe der Chef des Privatklägers dessen Aussage, wonach er am Tag des Vorfalls nicht mehr lange gearbeitet habe, nicht bestätigt. Vielmehr habe dieser angegeben, der Privatkläger habe normal weitergearbeitet und Feierabend gemacht. Diese Angaben stünden im Widerspruch zur Schilderung des Privatklägers, wonach er unter starken Schmerzen gelitten habe. Zudem sei nicht erklärbar, weshalb er, wenn er doch starke Schmerzen gehabt habe, erst drei Tage nach dem Vorfall einen Arzt aufgesucht habe. Bei der Würdigung der Aussagen des Privatklägers hätte die Vorinstanz schliesslich besonders berücksichtigen müssen, dass jener ein erhebliches Interesse an ihrer Verurteilung gehabt habe, zumal er eine Genugtuung in der Höhe von mehreren tausend Franken gefordert habe. Insgesamt sei die Behauptung des Sturzes über die Motorhaube unglaubhaft und der sich darauf stützende Schuldspruch unhaltbar (Beschwerde S. 21 ff.).
6.2. Die Vorinstanz stellt in tatsächlicher Hinsicht fest, die Beschwerdeführerin sei mit ihrem Personenwagen von der V.________strasse her kommend in den W.________quai eingebogen, wo sie auf einen Sicherheitsmitarbeiter traf, der ihr mitteilte, dass es beim U.________ keine freien Parkplätze mehr gebe und sie deshalb nicht weiter fahren dürfe. Die Beschwerdeführerin habe sich über diese Anweisung hinweggesetzt und sei in der Folge vom Privatkläger, der über Funk benachrichtigt worden war, angehalten und angewiesen worden, zu wenden. Da die Beschwerdeführerin sich auch dieser Anweisung widersetzt habe, sei es zu einem Disput gekommen. Der Privatkläger habe sich dabei vor das Auto der Beschwerdeführerin gestellt und sei in einem Abstand von wenigen Metern fahrerseitig vor der Motorhaube gestanden. Gestützt auf die objektiven Beweismittel, namentlich den Anzeigerapport der wenige Minuten nach dem Zusammentreffen mit der Beschwerdeführerin avisierten Kantonspolizei, das Arztzeugnis vom 11. Dezember 2015 und den Arztbericht vom 2. Februar 2017 sowie die Aussagen der Beteiligten ist die Vorinstanz zum Schluss gelangt, die Beschwerdeführerin habe, als sie die Möglichkeit gesehen habe, eine Parklücke zu "erben", ihr Fahrzeug
beschleunigt und den in geringem Abstand vor ihrem Wagen stehenden Privatkläger mit nicht besonders hoher, aber nicht unerheblicher Geschwindigkeit mit der Stossstange im Bereich des rechten Knies touchiert, wobei dieser eine schmerzhafte Prellung erlitten habe (angefochtenes Urteil S. 10 ff., 28 ff., 35).
6.3. Dem Sachgericht steht im Bereich der Beweiswürdigung ein erheblicher Ermessensspielraum zu (BGE 134 IV 132 E. 4.2; 129 IV 6 E. 6.1). Die Sachverhaltsfeststellung der Vorinstanz kann nur gerügt werden, wenn sie offensichtlich unrichtig ist oder auf einer Rechtsverletzung im Sinne von Art. 95
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione: |
|
a | del diritto federale; |
b | del diritto internazionale; |
c | dei diritti costituzionali cantonali; |
d | delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari; |
e | del diritto intercantonale. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 9 Protezione dall'arbitrio e tutela della buona fede - Ognuno ha diritto d'essere trattato senza arbitrio e secondo il principio della buona fede da parte degli organi dello Stato. |
6.4. Was die Beschwerdeführerin gegen die tatsächlichen Feststellungen der Vorinstanz einwendet, erschöpft sich in weiten Teilen in einer blossen appellatorischen Kritik am angefochtenen Urteil, die für die Begründung einer willkürlichen Feststellung des Sachverhalts nicht genügt. Die Beschwerdeführerin beschränkt sich darauf, noch einmal alle Einwendungen vorzubringen, die sie im kantonalen Verfahren vorgetragen hat, und darzulegen, wie die Ereignisse sich ihrer Ansicht nach zugetragen haben. Insofern genügt ihre Beschwerde den gesetzlichen Begründungsanforderungen nicht. Das Bundesgericht ist keine Appellationsinstanz, die eine freie Prüfung in tatsächlicher Hinsicht vornimmt. Die Beschwerdeführerin hätte vielmehr darlegen müssen, inwiefern die tatsächlichen Feststellungen der Vorinstanz nach ihrer Auffassung offensichtlich unhaltbar sind oder mit der tatsächlichen Situation in klarem Widerspruch stehen und die vorhandenen Beweise andere Schlussfolgerungen geradezu aufdrängen. Diesen Anforderungen wird ihre Beschwerde nicht gerecht. Im Übrigen ist in der Sache selbst nicht ersichtlich, inwiefern die Vorinstanz in Willkür verfallen sein soll. Die Vorinstanz stützt sich für ihren Schuldspruch unter anderem auf objektive Beweise,
namentlich die ärztlichen Berichte. Nach diesen hat sich der Privatkläger beim Vorfall vom 27. November 2015 am rechten Kniegelenk eine Kontusion lateral mit Irritation eines Nervs zugezogen, was zu einer Sensibilitätsstörung und zu einer vorübergehenden Einschränkung der Beugefähigkeit geführt hat. Der Arzt hat sich aufgrund des Befunds veranlasst gesehen, das Knie röntgen zu lassen, wobei das Bild keine Knochenveränderungen gezeigt hat (angefochtenes Urteil S. 12 f.; Untersuchungsakten act. 48). Mit diesen Erwägungen setzt sich die Beschwerdeführerin nicht auseinander. Dasselbe gilt, soweit die Vorinstanz deren eigene Aussagen zu den entscheidenden Ereignissen als wenig glaubhaft erachtet (angefochtenes Urteil S. 23 ff., 30). Die Beschwerdeführerin führt für ihren Standpunkt lediglich ins Feld, der Privatkläger habe sich anlässlich der Verhandlungen vor den kantonalen Instanzen nicht mehr mit Sicherheit daran erinnern können, ob er am linken oder am rechten Knie verletzt worden und ob er beim Zusammenstoss auf die Motorhaube gefallen sei. Die Vorinstanz ist indes mit nachvollziehbaren Gründen zum Schluss gelangt, die Aussagen des Privatklägers seien insgesamt glaubhaft und die späteren Unsicherheiten in seinen Angaben vermöchten
keine erheblichen Zweifel hinsichtlich seiner Erstaussagen zu begründen (angefochtenes Urteil S. 14 ff., 19). Auch in Bezug auf die Angaben zur Fortsetzung der Arbeit am Abend des Vorfalls und zu dem erst am folgenden Montag erfolgten Arztbesuch erachtet die Vorinstanz die Aussagen des Privatklägers mit guten Gründen als nachvollziehbar und lebensnah. Dass der Privatkläger aus verletztem Stolz, weil die Beschwerdeführerin sich nicht seinen Anweisungen unterzogen habe, seinem Arbeitskollegen und dem Dienstchef über Funk mitgeteilt haben soll, diese habe ihn angefahren, und er hernach die Polizei eingeschaltet sowie für den Rest des Abends eine Verletzung entweder simuliert oder sich diese selbst beigebracht haben soll (Beschwerde S. 26; vgl. auch angefochtenes Urteil S. 24, 32), erachtet die Vorinstanz zu Recht als abwegig (angefochtenes Urteil S. 30). Jedenfalls erscheint der Schluss der Vorinstanz nicht als schlechterdings unhaltbar. Es mag zutreffen, dass eine Würdigung der Beweise, wie sie die Beschwerdeführerin für richtig ansieht, ebenso in Betracht gezogen werden könnte. Doch genügt für die Begründung von Willkür praxisgemäss nicht, dass das angefochtene Urteil mit der Darstellung der beschwerdeführenden Partei nicht
übereinstimmt oder eine andere Lösung oder Würdigung der Beweise vertretbar erscheint (BGE 144 V 50 E. 4.2 S. 53; 143 IV 241 E. 2.3.1 S. 244; 141 IV 305 E. 1.2 S. 308 f. und 369 E. 6.3 S. 375).
Die Beschwerde erweist sich in diesem Punkt als unbegründet, soweit sie überhaupt den Anforderungen an die Beschwerdebegründung genügt.
7.
Aus diesen Gründen ist die Beschwerde abzuweisen, soweit darauf eingetreten werden kann. Bei diesem Ausgang trägt die Beschwerdeführerin die Kosten des bundesgerichtlichen Verfahrens (Art. 66 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
|
1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 64 Gratuito patrocinio - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, il Tribunale federale la dispensa, su domanda, dal pagamento delle spese giudiziarie e dalla prestazione di garanzie per le spese ripetibili. |
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1 | Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, il Tribunale federale la dispensa, su domanda, dal pagamento delle spese giudiziarie e dalla prestazione di garanzie per le spese ripetibili. |
2 | Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, il Tribunale federale le designa un avvocato. Questi ha diritto a un'indennità adeguata, versata dalla cassa del Tribunale, in quanto le spese di patrocinio non possano essere coperte dalle spese ripetibili. |
3 | La corte decide sulla domanda di gratuito patrocinio nella composizione di tre giudici. Rimangono salvi i casi trattati in procedura semplificata secondo l'articolo 108. Il gratuito patrocinio può essere concesso dal giudice dell'istruzione se è indubbio che le relative condizioni sono adempiute. |
4 | Se in seguito è in grado di farlo, la parte è tenuta a risarcire la cassa del Tribunale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 65 Spese giudiziarie - 1 Le spese giudiziarie comprendono la tassa di giustizia, l'emolumento per la copia di atti scritti, le spese per le traduzioni in o da una lingua non ufficiale e le indennità versate a periti e testimoni. |
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1 | Le spese giudiziarie comprendono la tassa di giustizia, l'emolumento per la copia di atti scritti, le spese per le traduzioni in o da una lingua non ufficiale e le indennità versate a periti e testimoni. |
2 | La tassa di giustizia è stabilita in funzione del valore litigioso, dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. |
3 | Di regola, il suo importo è di: |
a | 200 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | 200 a 100 000 franchi nelle altre controversie. |
4 | È di 200 a 1000 franchi, a prescindere dal valore litigioso, nelle controversie: |
a | concernenti prestazioni di assicurazioni sociali; |
b | concernenti discriminazioni fondate sul sesso; |
c | risultanti da un rapporto di lavoro, sempreché il valore litigioso non superi 30 000 franchi; |
d | secondo gli articoli 7 e 8 della legge del 13 dicembre 200223 sui disabili. |
5 | Se motivi particolari lo giustificano, il Tribunale federale può aumentare tali importi, ma al massimo fino al doppio nei casi di cui al capoverso 3 e fino a 10 000 franchi nei casi di cui al capoverso 4. |
Demnach erkennt das Bundesgericht:
1.
Die Beschwerde wird abgewiesen, soweit darauf einzutreten ist.
2.
Das Gesuch um unentgeltliche Rechtspflege wird abgewiesen.
3.
Die Gerichtskosten von Fr. 1'200.-- werden der Beschwerdeführerin auferlegt.
4.
Dieses Urteil wird den Parteien und dem Obergericht des Kantons Bern, 2. Strafkammer, schriftlich mitgeteilt.
Lausanne, 6. Februar 2019
Im Namen der Strafrechtlichen Abteilung
des Schweizerischen Bundesgerichts
Der Präsident: Denys
Der Gerichtsschreiber: Boog