Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal

6B 122/2021

Sentenza del 5 dicembre 2022

Corte di diritto penale

Composizione
Giudici federali Jacquemoud-Rossari, Presidente,
Denys, Muschietti,
Cancelliera Ortolano Ribordy.

Partecipanti al procedimento
A.________,
patrocinata dall'avv. Daniele Timbal,
ricorrente,

contro

Ministero pubblico del Cantone Ticino, Palazzo di giustizia, via Pretorio 16, 6901 Lugano,
opponente.

Oggetto
Coazione, pornografia; arbitrio,

ricorso contro la sentenza emanata il 16 dicembre 2020 dalla Corte di appello e di revisione penale del
Cantone Ticino (n. 17.2019.256).

Fatti:

A.
Il 1° marzo 2017 B.________ ha presentato una denuncia contro ignoti per delle molestie ricevute a partire dal 1° gennaio 2016 dapprima su Instagram e poi su Facebook, tramite l'invio di fotografie della stessa denunciante, alcune rubate dal suo profilo e una in topless, accompagnate da messaggi molesti anche a sfondo sessuale, e il tentativo di entrare in contatto con lei con profili falsi. B.________ ha inoltre indicato di aver scoperto a fine febbraio 2017 un forellino nella tapparella della porta finestra della sua camera da letto ubicata al pianterreno.
Il 23 ottobre 2017 B.________ ha inoltrato una seconda denuncia sempre contro ignoti, in cui ha segnalato diversi profili falsi su Instagram e su Facebook con sue fotografie rubate e poi modificate in Photoshop con contenuti a sfondo sessuale. Uno dei profili forniva il suo precedente numero di cellulare e il numero di telefono fisso dei suoi genitori. Ha inoltre indicato di aver ricevuto, il 19 ottobre 2017 al suo domicilio, un pacco contenente un dildo di gomma ordinato a suo nome alla ditta C.________ con un indirizzo di posta elettronica falso costituito con il suo nome e cognome. Il 30 ottobre 2017 B.________ ha informato il Ministero pubblico di aver ricevuto, pochi giorni dopo la seconda denuncia, da D.________ AG 10 fotografie dal contenuto pornografico costituite dal fotomontaggio di un'immagine di una donna nuda intenta a utilizzare un dildo e di un'immagine del viso della denunciante rubata dal suo profilo Facebook, fotografie ordinate utilizzando lo stesso indirizzo fasullo di posta elettronica impiegato per l'ordinazione da C.________. Il 23 novembre 2017 B.________ ha segnalato al Ministero pubblico l'esistenza di ulteriori profili falsi sui social network, a suo nome con indicazione del numero di telefono dei suoi
genitori e dal contenuto pornografico, nonché di una nuova consegna di un vibratore ordinato a suo nome alla ditta C.________.
L'8 gennaio 2018 B.________ ha sporto una terza denuncia diretta questa volta contro E.________, con il quale aveva intrattenuto una relazione tra il 2008 e il 2013. La denunciante ha riferito che a F.________, sua precedente datrice di lavoro, è stato recapitato un quadro con il medesimo fotomontaggio da lei stessa ricevuto nell'ottobre 2017 e che ad G.________, amico di famiglia, padre della sua migliore amica e vicino di casa dei suoi genitori nonché collega di suo padre, è stato recapitato un calendario composto da fotografie della denunciante, rubate dal suo profilo Facebook e trasformate in modo da renderle di natura pornografica, nonché dal già menzionato fotomontaggio. In merito alle ragioni per cui dirigeva la sua denuncia contro E.________, B.________ ha spiegato che la sua fotografia in topless, di cui alla sua prima denuncia penale, era in possesso unicamente del suo precedente compagno e che ella non l'ha mai condivisa sui social network; ha poi osservato che in alcuni dei profili falsi si allude al rifiuto di sesso orale e che nel corso della loro relazione ella non l'ha mai soddisfatto praticando sesso orale; ha infine rilevato che E.________ conosceva molto bene G.________. Il 27 gennaio 2018 B.________ ha
informato il Ministero pubblico di aver ricevuto un pacchetto con un reggiseno di pizzo rosso.

Una denuncia è stata inoltrata pure da F.________ e da G.________, quest'ultimo indicando di aver anche ricevuto dalla ditta C.________ lo stesso vibratore recapitato a B.________. Un'ulteriore denuncia è stata presentata da H.________ in relazione alla consegna, il 7 febbraio 2018, di materiale pornografico e diffamatorio nei confronti di B.________, ex dipendente.

B.
In esito all'inchiesta, il Ministero pubblico del Cantone Ticino ha emanato un decreto di abbandono nei confronti di E.________ e un decreto d'accusa nei confronti di A.________, attuale compagna di quest'ultimo, ritenendola autrice colpevole di coazione, ripetuta calunnia e ripetuta pornografia in relazione ai fatti denunciati nonché di ripetuta contravvenzione alla LStup.
A.________ ha interposto opposizione.

C.
Con sentenza del 12 luglio 2019, il Presidente della Pretura penale ha riconosciuto A.________ colpevole di coazione, ripetuta calunnia, ripetuta pornografia e ripetuta contravvenzione alla LStup e l'ha condannata alla pena pecuniaria di 90 aliquote giornaliere di fr. 60.--, sospesa condizionalmente per un periodo di prova di 2 anni, e alla multa di fr. 4'000.--.

D.
Adita da A.________, con sentenza del 16 dicembre 2020 la Corte di appello e di revisione penale del Cantone Ticino (CARP) ha accolto parzialmente il suo appello. Constatato il passaggio in giudicato della condanna per titolo di ripetuta contravvenzione alla LStup, non oggetto di impugnazione, la CARP ha riconosciuto A.________ autrice colpevole di ripetuta calunnia, di ripetuta pornografia e di coazione per tutti i fatti imputatile ad eccezione del piccolo foro nella tapparella, infliggendole la stessa pena pronunciata in prima istanza.

E.
Contro questo giudizio, A.________ si aggrava al Tribunale federale con un ricorso in materia penale postulando in sostanza, previa concessione dell'effetto sospensivo, l'annullamento della sentenza impugnata e, in via principale, il suo proscioglimento dai "reati di coazione e pornografia per assenza di prove", subordinatamente, il suo proscioglimento dall'accusa di coazione con conseguente riduzione della pena pecuniaria e dell'eventuale multa nonché un nuovo riparto delle spese di giustizia e il riconoscimento di un indennizzo per le spese legali.
Con decreto presidenziale del 18 febbraio 2021, l'istanza di conferimento dell'effetto sospensivo è stata respinta.
Invitati a esprimersi sul gravame, la CARP rinuncia a presentare osservazioni, rinviando ai considerandi della sentenza impugnata, mentre il Ministero pubblico è rimasto silente.

Diritto:

1.
Presentato dall'imputata (art. 81 cpv. 1
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 81 Qualité pour recourir - 1 A qualité pour former un recours en matière pénale quiconque:
1    A qualité pour former un recours en matière pénale quiconque:
a  a pris part à la procédure devant l'autorité précédente ou a été privé de la possibilité de le faire, et
b  a un intérêt juridique à l'annulation ou à la modification de la décision attaquée, soit en particulier:
b1  l'accusé,
b2  le représentant légal de l'accusé,
b3  le ministère public, sauf pour les décisions relatives à la mise en détention provisoire ou pour des motifs de sûreté, à la prolongation de la détention ou à sa levée,
b4  ...
b5  la partie plaignante, si la décision attaquée peut avoir des effets sur le jugement de ses prétentions civiles,
b6  le plaignant, pour autant que la contestation porte sur le droit de porter plainte,
b7  le Ministère public de la Confédération et les autorités administratives participant à la poursuite et au jugement des affaires pénales administratives selon la loi fédérale du 22 mars 1974 sur le droit pénal administratif56.
2    Une autorité fédérale a qualité pour recourir si le droit fédéral prévoit que la décision doit lui être communiquée.57
3    La qualité pour recourir contre les décisions visées à l'art. 78, al. 2, let. b, appartient également à la Chancellerie fédérale, aux départements fédéraux ou, pour autant que le droit fédéral le prévoie, aux unités qui leur sont subordonnées, si l'acte attaqué est susceptible de violer la législation fédérale dans leur domaine d'attributions.
LTF) e diretto contro una decisione finale (art. 90
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 90 Décisions finales - Le recours est recevable contre les décisions qui mettent fin à la procédure.
LTF), resa in materia penale (art. 78
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 78 Principe - 1 Le Tribunal fédéral connaît des recours contre les décisions rendues en matière pénale.
1    Le Tribunal fédéral connaît des recours contre les décisions rendues en matière pénale.
2    Sont également sujettes au recours en matière pénale:
a  les décisions sur les prétentions civiles qui doivent être jugées en même temps que la cause pénale;
b  les décisions sur l'exécution de peines et de mesures.
LTF) da un'autorità cantonale di ultima istanza (art. 80
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 80 Autorités précédentes - 1 Le recours est recevable contre les décisions prises par les autorités cantonales de dernière instance ou par la Cour des plaintes et la Cour d'appel du Tribunal pénal fédéral.49
1    Le recours est recevable contre les décisions prises par les autorités cantonales de dernière instance ou par la Cour des plaintes et la Cour d'appel du Tribunal pénal fédéral.49
2    Les cantons instituent des tribunaux supérieurs comme autorités cantonales de dernière instance. Ces tribunaux statuent sur recours. Sont exceptés les cas dans lesquels le code de procédure pénale du 5 octobre 2007 (CPP)50 prévoit un tribunal des mesures de contrainte ou un autre tribunal comme instance cantonale unique.51
LTF), il ricorso in materia penale è proponibile e di massima ammissibile, anche perché inoltrato nelle forme richieste (art. 42 cpv. 1
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 42 Mémoires - 1 Les mémoires doivent être rédigés dans une langue officielle, indiquer les conclusions, les motifs et les moyens de preuve, et être signés.
1    Les mémoires doivent être rédigés dans une langue officielle, indiquer les conclusions, les motifs et les moyens de preuve, et être signés.
2    Les motifs doivent exposer succinctement en quoi l'acte attaqué viole le droit. Si le recours n'est recevable que lorsqu'il soulève une question juridique de principe ou qu'il porte sur un cas particulièrement important pour d'autres motifs, il faut exposer en quoi l'affaire remplit la condition exigée.15 16
3    Les pièces invoquées comme moyens de preuve doivent être jointes au mémoire, pour autant qu'elles soient en mains de la partie; il en va de même de la décision attaquée si le mémoire est dirigé contre une décision.
4    En cas de transmission électronique, le mémoire doit être muni de la signature électronique qualifiée de la partie ou de son mandataire au sens de la loi du 18 mars 2016 sur la signature électronique17. Le Tribunal fédéral détermine dans un règlement:
a  le format du mémoire et des pièces jointes;
b  les modalités de la transmission;
c  les conditions auxquelles il peut exiger, en cas de problème technique, que des documents lui soient adressés ultérieurement sur papier.18
5    Si la signature de la partie ou de son mandataire, la procuration ou les annexes prescrites font défaut, ou si le mandataire n'est pas autorisé, le Tribunal fédéral impartit un délai approprié à la partie pour remédier à l'irrégularité et l'avertit qu'à défaut le mémoire ne sera pas pris en considération.
6    Si le mémoire est illisible, inconvenant, incompréhensible ou prolixe ou qu'il n'est pas rédigé dans une langue officielle, le Tribunal fédéral peut le renvoyer à son auteur; il impartit à celui-ci un délai approprié pour remédier à l'irrégularité et l'avertit qu'à défaut le mémoire ne sera pas pris en considération.
7    Le mémoire de recours introduit de manière procédurière ou à tout autre égard abusif est irrecevable.
LTF) e nei termini legali (art. 100 cpv. 1
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 100 Recours contre une décision - 1 Le recours contre une décision doit être déposé devant le Tribunal fédéral dans les 30 jours qui suivent la notification de l'expédition complète.
1    Le recours contre une décision doit être déposé devant le Tribunal fédéral dans les 30 jours qui suivent la notification de l'expédition complète.
2    Le délai de recours est de dix jours contre:
a  les décisions d'une autorité cantonale de surveillance en matière de poursuite pour dettes et de faillite;
b  les décisions en matière d'entraide pénale internationale et d'assistance administrative internationale en matière fiscale;
c  les décisions portant sur le retour d'un enfant fondées sur la Convention européenne du 20 mai 1980 sur la reconnaissance et l'exécution des décisions en matière de garde des enfants et le rétablissement de la garde des enfants92 ou sur la Convention du 25 octobre 1980 sur les aspects civils de l'enlèvement international d'enfants93.
d  les décisions du Tribunal fédéral des brevets concernant l'octroi d'une licence visée à l'art. 40d de la loi du 25 juin 1954 sur les brevets95.
3    Le délai de recours est de cinq jours contre:
a  les décisions d'une autorité cantonale de surveillance en matière de poursuite pour effets de change;
b  les décisions d'un gouvernement cantonal sur recours concernant des votations fédérales.
4    Le délai de recours est de trois jours contre les décisions d'un gouvernement cantonal sur recours touchant aux élections au Conseil national.
5    En matière de recours pour conflit de compétence entre deux cantons, le délai de recours commence à courir au plus tard le jour où chaque canton a pris une décision pouvant faire l'objet d'un recours devant le Tribunal fédéral.
6    ...96
7    Le recours pour déni de justice ou retard injustifié peut être formé en tout temps.
LTF).

2.
Invocando il diritto di essere sentito, la ricorrente si duole della mancata verbalizzazione dell'arringa difensiva. Il verbale del dibattimento non indicherebbe neppure la consegna di una copia riassuntiva della stessa, rispettivamente la produzione di documenti idonei a suffragare o confutare la valenza probatoria degli indizi ritenuti dal giudice di prime cure. La loro mancata menzione nel verbale e il loro sommario accenno nella sentenza impugnata comporterebbero la violazione del diritto a una decisione motivata.

2.1. L'art. 80 cpv. 2
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale
CPP Art. 80 Forme - 1 Les prononcés qui tranchent des questions civiles ou pénales sur le fond ainsi que les décisions judiciaires ultérieures indépendantes et les décisions de confiscation indépendantes revêtent la forme de jugements.34 Les autres prononcés revêtent la forme de décisions, lorsqu'ils émanent d'une autorité collégiale, ou d'ordonnances, lorsqu'ils sont rendus par une seule personne. Les dispositions régissant la procédure de l'ordonnance pénale sont réservées.
1    Les prononcés qui tranchent des questions civiles ou pénales sur le fond ainsi que les décisions judiciaires ultérieures indépendantes et les décisions de confiscation indépendantes revêtent la forme de jugements.34 Les autres prononcés revêtent la forme de décisions, lorsqu'ils émanent d'une autorité collégiale, ou d'ordonnances, lorsqu'ils sont rendus par une seule personne. Les dispositions régissant la procédure de l'ordonnance pénale sont réservées.
2    Les prononcés sont rendus par écrit et motivés. Ils sont signés par la direction de la procédure et par le préposé au procès-verbal et sont notifiés aux parties.
3    Les décisions et ordonnances simples d'instruction ne doivent pas nécessairement être rédigées séparément ni être motivées; elles sont consignées au procès-verbal et notifiées aux parties de manière appropriée.
prima frase CPP sancisce un obbligo di motivazione. Il diritto a una decisione motivata è un aspetto del diritto di essere sentito. Esso impone all'autorità di menzionare almeno brevemente le ragioni che l'hanno indotta a decidere in un senso piuttosto che nell'altro e di porre così l'interessato nelle condizioni di rendersi conto della portata del giudizio e delle eventuali possibilità di impugnazione (DTF 145 III 324 consid. 6.1). L'autorità non è tuttavia tenuta a pronunciarsi in modo esplicito ed esaustivo su tutti gli argomenti sollevati (fatti, mezzi di prova, censure), potendo limitarsi a quelli che, senza arbitrio, appaiono rilevanti per il giudizio, in quanto atti a influire sulla decisione (DTF 147 IV 409 consid. 5.3.4; 146 II 335 consid. 5.1). Inoltre, purché la comprensione non ne sia ostacolata, la motivazione di una decisione può anche essere implicita, risultare dai diversi considerandi della stessa o da rinvii ad altri atti (DTF 141 V 557 consid. 3.2.1).
Nel procedimento penale vige un obbligo di documentazione: tutti gli atti procedurali delle autorità penali e delle parti non effettuati per iscritto devono essere messi a verbale. L'obbligo di verbalizzazione, che discende dal diritto di essere sentito (art. 3 cpv. 2 lett. c
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale
CPP Art. 3 Respect de la dignité et procès équitable - 1 Les autorités pénales respectent la dignité des personnes impliquées dans la procédure, à tous les stades de celle-ci.
1    Les autorités pénales respectent la dignité des personnes impliquées dans la procédure, à tous les stades de celle-ci.
2    Elles se conforment notamment:
a  au principe de la bonne foi;
b  à l'interdiction de l'abus de droit;
c  à la maxime voulant qu'un traitement équitable et le droit d'être entendu soient garantis à toutes les personnes touchées par la procédure;
d  à l'interdiction d'appliquer des méthodes d'enquête qui sont attentatoires à la dignité humaine.
CPP e art. 29 cpv. 2
SR 101 Constitution fédérale de la Confédération suisse du 18 avril 1999
Cst. Art. 29 Garanties générales de procédure - 1 Toute personne a droit, dans une procédure judiciaire ou administrative, à ce que sa cause soit traitée équitablement et jugée dans un délai raisonnable.
1    Toute personne a droit, dans une procédure judiciaire ou administrative, à ce que sa cause soit traitée équitablement et jugée dans un délai raisonnable.
2    Les parties ont le droit d'être entendues.
3    Toute personne qui ne dispose pas de ressources suffisantes a droit, à moins que sa cause paraisse dépourvue de toute chance de succès, à l'assistance judiciaire gratuite. Elle a en outre droit à l'assistance gratuite d'un défenseur, dans la mesure où la sauvegarde de ses droits le requiert.
Cost.), è disciplinato dagli art. 76
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale
CPP Art. 76 Dispositions générales - 1 Les dépositions des parties et les prononcés des autorités ainsi que tous les actes de procédure qui ne sont pas accomplis en la forme écrite sont consignés au procès-verbal.
1    Les dépositions des parties et les prononcés des autorités ainsi que tous les actes de procédure qui ne sont pas accomplis en la forme écrite sont consignés au procès-verbal.
2    Le préposé au procès-verbal, la direction de la procédure et, le cas échéant, le traducteur ou l'interprète attestent l'exactitude du procès-verbal.
3    La direction de la procédure répond de l'enregistrement complet et exact de tous les actes de procédure au procès-verbal.
4    Elle peut ordonner que les actes de procédure soient intégralement ou partiellement enregistrés sur support-son ou support-image, en plus d'être consignés par écrit. Elle en informe au préalable les personnes présentes.
segg. CPP, disposizioni applicabili a ogni stadio del procedimento, dalla procedura investigativa della polizia fino al dibattimento dinanzi alle autorità di ricorso (sentenza 6B 492/2012 del 22 febbraio 2013 consid. 1.3). Il verbale assolve tre distinte funzioni: innanzitutto riporta le dichiarazioni verbali dei partecipanti al procedimento e in tal senso funge da base per l'accertamento dei fatti; fornisce poi informazioni sul rispetto delle norme processuali e garantisce dunque una corretta procedura conforme allo stato di diritto; infine permette al tribunale e a eventuali istanze ricorsuali di verificare la fondatezza materiale e la regolarità procedurale della decisione impugnata (DTF 143 IV 408 consid. 8.2). Secondo la giurisprudenza, gli atti processuali compiuti oralmente direttamente dinanzi al tribunale di merito soggiacciono a norme di verbalizzazione meno rigorose, atteso che il verbale in
tal caso è di rilievo unicamente nell'ottica di un successivo procedimento ricorsuale (sentenza 6B 315/2020 del 18 maggio 2022 consid. 2.2.1). Le argomentazioni essenziali per il giudizio, nondimeno, devono essere messe a verbale, segnatamente le conclusioni delle parti come pure i punti fondamentali delle loro motivazioni (sentenza 6B 257/2018 del 12 dicembre 2018 consid. 3.2).

2.2. In concreto, contrariamente a quanto preteso nel gravame, il verbale del dibattimento di appello indica che la difesa ha prodotto, oltre alle note d'onorario del patrocinatore e dell'ingegnere, anche un documento tecnico, designato quale "doc. dib. 2" (verbale del dibattimento del 9 dicembre 2020 pag. 8, atto XXXII incarto CARP). La ricorrente non sostiene di aver presentato ulteriori documenti oltre a quelli appena indicati in occasione del dibattimento di appello. Vero è che la CARP non ha menzionato la produzione della copia riassuntiva dell'arringa, il verbale nondimeno riportando le conclusioni formulate dalla difesa e, benché in modo assai conciso, anche le argomentazioni difensive. Ciò posto, la lamentata violazione del diritto a una decisione motivata non va esaminata alla luce del verbale dibattimentale, quanto piuttosto sulla scorta del giudizio in quanto tale, oggetto delle censure trattate di seguito.

3.
La ricorrente considera lacunoso l'esposto dei fatti della sentenza impugnata. Esso si limiterebbe a riassumere le denunce, a riprodurre l'atto di accusa, a esporre le tappe procedurali, dal decreto d'accusa alla sua condanna di primo grado, e infine a riportare, in modo approssimativo, le conclusioni difensive formulate in appello. Secondo l'insorgente, farebbe difetto un'esposizione ordinata e dettagliata dei fatti; non si distinguerebbero segnatamente i fatti ammessi da quelli contestati e neppure le risultanze probatorie in merito a questioni essenziali ai fini del giudizio e non sarebbe con ciò possibile distinguere esattamente cosa sarebbe stato accertato. Nella parte in diritto, la CARP riprodurrebbe le argomentazioni del tribunale di primo grado, omettendo di confrontarsi con gli argomenti difensivi e addirittura di riportare in modo completo e ordinato gli elementi addotti dalla difesa. Non avrebbe citato e neppure rinviato agli atti istruttori che conterrebbero riscontri contrari o che comunque relativizzerebbero gli accertamenti di colpevolezza. I giudici cantonali avrebbero dovuto comparare i diversi elementi e constatare il risultato dell'amministrazione delle prove. Gli "elementi su cui fondare un dubbio" non
sarebbero stati esaurientemente e correttamente analizzati. Secondo l'insorgente, gli indizi ritenuti a suo carico sarebbero frutto di accertamenti manifestamente inesatti, rispettivamente di valutazioni di probabilità che ometterebbero di considerare la possibile sussistenza di spiegazioni alternative. Per queste ragioni la ricorrente ritiene che sarebbe stato disatteso l'obbligo di una sufficiente motivazione e la sentenza impugnata dovrebbe essere annullata già solo per tale ragione.

Così com'è formulata, la censura è astratta e vana. Non basta alla ricorrente affermare genericamente che gli argomenti difensivi non sarebbero stati menzionati compiutamente nella sentenza impugnata né valutati a dovere. Occorre piuttosto indicare precisamente quali elementi addotti siano stati ignorati dall'autorità cantonale, malgrado la loro rilevanza per la valutazione delle prove e l'accertamento dei fatti. Si rileva viepiù che l'art. 82 cpv. 4
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale
CPP Art. 82 Restrictions à l'obligation de motiver - 1 Le tribunal de première instance renonce à une motivation écrite du jugement aux conditions suivantes:
1    Le tribunal de première instance renonce à une motivation écrite du jugement aux conditions suivantes:
a  il motive le jugement oralement;
b  il ne prononce pas de peine privative de liberté supérieure à deux ans, d'internement au sens de l'art. 64 CP36, de traitement au sens de l'art. 59 CP ou, lors de la révocation d'un sursis, de privation de liberté de plus de deux ans.
2    Le tribunal notifie ultérieurement aux parties un jugement motivé dans les cas suivants:
a  une partie le demande dans les dix jours qui suivent la notification du dispositif du jugement;
b  une partie forme un recours.
3    Si la partie plaignante est seule à demander un jugement motivé ou à former un recours, le jugement n'est motivé que dans la mesure où il concerne le comportement punissable à l'origine du préjudice subi par la partie plaignante ainsi que les prétentions civiles de celle-ci.
4    Lors de la procédure de recours, le tribunal peut, s'agissant de l'appréciation en fait et en droit des faits faisant l'objet de l'accusation, renvoyer à l'exposé des motifs de l'autorité inférieure.
CPP consente esplicitamente all'autorità di ricorso di rimandare, per motivi di economia processuale, alla motivazione della giurisdizione inferiore per quanto concerne l'apprezzamento di fatto e di diritto dei fatti contestati all'imputato, facoltà di cui ha fatto uso la CARP. In realtà la critica appare piuttosto come il prologo delle censure successive, esaminate di seguito.

4.

4.1. Quello nei confronti della ricorrente è un processo indiziario. La CARP, facendo proprie le considerazioni del giudice di prima istanza, ha premesso che all'origine delle condotte denunciate c'era qualcuno che conosceva la denunciante, o quantomeno che disponeva di informazioni sul suo conto (il passato, le abitudini - anche intime -, le passioni, gli affetti), e che nutriva un malsano piacere nell'offenderla e umiliarla, anche di fronte a parenti, amici e conoscenti. Ha poi aggiunto che i numerosi atti oggetto dell'accusa erano riconducibili a un'unica persona, sia per l'impiego delle medesime fotografie (apparse sui primi profili falsi e ricomparse regolarmente nel corso dei mesi), sia per le modalità utilizzate (creazione di profili falsi simili, diffusione di fotomontaggi osceni, uso di indirizzi di posta elettronica composti dalle vere generalità delle persone) perfezionate nel tempo. La CARP ha quindi enumerato una serie di indizi che gravavano sulla ricorrente. Ha rilevato la sua delicata situazione personale, familiare e finanziaria e i diversi fattori di stress all'epoca dei fatti; un rapporto non proprio roseo con E.________ tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016; il ritrovamento nell'appartamento dell'uomo di
alcuni effetti personali appartenenti alla denunciante, tra cui probabilmente l'album contenente la fotografia di quest'ultima in topless, nonché le discussioni sorte tra i due a proposito della precedente compagna. E.________ ha peraltro raccontato all'insorgente i contorni della sua precedente relazione con la denunciante, riferendo anche alcuni dettagli intimi, quali la mancata pratica di rapporti orali, circostanza che la ricorrente ha inizialmente negato, salvo poi ammettere la possibilità che ne fosse a conoscenza. Sempre tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016, E.________ ha poi rivelato all'insorgente di essere stato riavvicinato dalla precedente compagna. Oltre a sapere molte cose di quest'ultima, la ricorrente era anche ben consapevole che il compagno aveva a lungo sofferto per la precedente delusione amorosa e che la denunciante era in parte fonte del malessere di E.________ e, di riflesso, della coppia. Proprio a inizio 2016, quando sono sorte le discussioni nella coppia, la denunciante è stata bersaglio per la prima volta di un profilo fasullo. Le molestie si sono intensificate a partire da settembre 2017, corrispondente al periodo in cui l'insorgente era alla ricerca di un impiego dopo la fine della propria
formazione, e sono cessate nel febbraio 2018, ovvero quando la ricorrente è stata direttamente coinvolta nell'inchiesta. Dagli atti è inoltre emerso che l'insorgente aveva familiarità con Instagram, social network su cui è stata ripetutamente perseguitata la denunciante, e con l'applicazione di filtri alle immagini fotografiche. La CARP ha ancora osservato che all'indirizzo di posta elettronica della ricorrente giungeva una newsletter di D.________ AG, che la relativa applicazione era presente nel suo iPad, che l'ordinazione di materiale fotografico a carattere pornografico recapitato a H.________ è stato eseguito il 2 febbraio 2018 dall'indirizzo IP intestato all'insorgente e che proprio quel giorno ella ha cancellato la cronologia di Safari sull'iPad. Confrontandosi in seguito con le censure sollevate dalla ricorrente, la CARP ha scartato l'ipotesi, per nulla convincente, che un terzo sia in realtà l'autore degli atti imputati all'insorgente.

4.2. La ricorrente contesta di essere l'autrice delle condotte a lei rimproverate e lamenta la violazione del divieto dell'arbitrio, rispettivamente del principio in dubio pro reo sotto vari aspetti.

4.3. Prima di esaminare l'argomentazione ricorsuale, incentrata in larga misura sull'accertamento dei fatti e la valutazione delle prove, è opportuno rammentare che in questa sede l'accertamento dei fatti può essere censurato unicamente se è stato svolto in modo manifestamente inesatto, vale a dire arbitrario (DTF 147 I 77 consid. 2.2), o in violazione del diritto ai sensi dell'art. 95
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 95 Droit suisse - Le recours peut être formé pour violation:
a  du droit fédéral;
b  du droit international;
c  de droits constitutionnels cantonaux;
d  de dispositions cantonales sur le droit de vote des citoyens ainsi que sur les élections et votations populaires;
e  du droit intercantonal.
LTF e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento (art. 97 cpv. 1
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 97 Établissement inexact des faits - 1 Le recours ne peut critiquer les constatations de fait que si les faits ont été établis de façon manifestement inexacte ou en violation du droit au sens de l'art. 95, et si la correction du vice est susceptible d'influer sur le sort de la cause.
1    Le recours ne peut critiquer les constatations de fait que si les faits ont été établis de façon manifestement inexacte ou en violation du droit au sens de l'art. 95, et si la correction du vice est susceptible d'influer sur le sort de la cause.
2    Si la décision qui fait l'objet d'un recours concerne l'octroi ou le refus de prestations en espèces de l'assurance-accidents ou de l'assurance militaire, le recours peut porter sur toute constatation incomplète ou erronée des faits.89
LTF).

Per costante giurisprudenza, l'arbitrio non si realizza già qualora la soluzione proposta con il ricorso possa apparire sostenibile o addirittura preferibile a quella contestata; il Tribunale federale annulla la pronuncia criticata solo se il giudice del merito ha emanato un giudizio che appare - e ciò non solo nella motivazione bensì anche nell'esito - manifestamente insostenibile, in aperto contrasto con la situazione reale, gravemente lesivo di una norma o di un principio giuridico chiaro e indiscusso oppure in contraddizione urtante con il sentimento della giustizia e dell'equità (DTF 147 I 241 consid. 6.2.1). Per quanto riguarda in particolare la valutazione delle prove e l'accertamento dei fatti, il giudice - che in questo ambito dispone di un ampio margine di apprezzamento - incorre nell'arbitrio se misconosce manifestamente il senso e la portata di un mezzo di prova, se omette senza valida ragione di tener conto di un elemento di prova importante, suscettibile di modificare l'esito della vertenza, oppure se ammette o nega un fatto ponendosi in aperto contrasto con gli atti di causa o interpretandoli in modo insostenibile (DTF 143 IV 500 consid. 1.1).
Con riferimento alla valutazione delle prove, la presunzione di innocenza (art. 32 cpv. 1
SR 101 Constitution fédérale de la Confédération suisse du 18 avril 1999
Cst. Art. 32 Procédure pénale - 1 Toute personne est présumée innocente jusqu'à ce qu'elle fasse l'objet d'une condamnation entrée en force.
1    Toute personne est présumée innocente jusqu'à ce qu'elle fasse l'objet d'une condamnation entrée en force.
2    Toute personne accusée a le droit d'être informée, dans les plus brefs délais et de manière détaillée, des accusations portées contre elle. Elle doit être mise en état de faire valoir les droits de la défense.
3    Toute personne condamnée a le droit de faire examiner le jugement par une juridiction supérieure. Les cas où le Tribunal fédéral statue en instance unique sont réservés.
Cost., art. 10
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale
CPP Art. 10 Présomption d'innocence et appréciation des preuves - 1 Toute personne est présumée innocente tant qu'elle n'est pas condamnée par un jugement entré en force.
1    Toute personne est présumée innocente tant qu'elle n'est pas condamnée par un jugement entré en force.
2    Le tribunal apprécie librement les preuves recueillies selon l'intime conviction qu'il retire de l'ensemble de la procédure.
3    Lorsque subsistent des doutes insurmontables quant aux éléments factuels justifiant une condamnation, le tribunal se fonde sur l'état de fait le plus favorable au prévenu.
CPP) e il principio in dubio pro reo, che ne è il corollario, implicano che il giudice penale non può dichiararsi convinto dell'esistenza di una fattispecie più sfavorevole all'imputato quando, secondo una valutazione oggettiva del materiale probatorio, sussistono dubbi che i fatti si siano verificati proprio in quel modo. Poiché sempre possibili, semplici dubbi astratti e teorici non sono tuttavia sufficienti, non potendo essere esatta una certezza assoluta. Il principio è disatteso solo quando il giudice penale avrebbe dovuto nutrire, dopo un'analisi globale e oggettiva delle prove, rilevanti e insopprimibili dubbi sulla colpevolezza dell'imputato. Nell'ambito della valutazione delle prove nella procedura dinanzi al Tribunale federale, il principio in dubio pro reo non assume una portata che travalica quella del divieto dell'arbitrio (DTF 146 IV 88 consid. 1.3.1; 145 IV 154 consid. 1.1 con rinvii).
Se, come in concreto, in merito ai fatti l'autorità precedente ha forgiato la sua convinzione sulla base di un insieme di elementi o d'indizi convergenti, non basta che l'uno o l'altro di questi o addirittura ciascuno di essi, preso isolatamente, risulti insufficiente. La valutazione delle prove dev'essere esaminata nel suo insieme. Non sussiste arbitrio se i fatti accertati possono essere dedotti in modo sostenibile dal collegamento dei diversi elementi o indizi. Analogamente non vi è arbitrio per il solo fatto che uno o più argomenti corroborativi appaiono fragili, nella misura in cui la soluzione ritenuta può essere giustificata in modo sostenibile con altri argomenti atti a portare a un convincimento (sentenza 6B 565/2015 del 10 febbraio 2016 consid. 1.1, non pubblicato in DTF 142 IV 49).

5.

5.1. L'insorgente rileva come la ritenuta falsità dei profili tailandesi sarebbe sprovvista di qualsiasi riscontro probatorio e non poggerebbe su alcun accertamento. La loro falsità non potrebbe essere desunta dai successivi messaggi in italiano giunti alla denunciante con riferimenti a circostanze locali che non avrebbero potuto essere note a un cittadino tailandese, come invece ritenuto nella sentenza impugnata. Senza fornire alcuna motivazione, la CARP darebbe infatti per scontata anche la falsità dei profili di persone apparentemente residenti in Svizzera, da cui provenivano detti messaggi, malgrado l'assenza di qualsiasi atto di indagine al riguardo, e riterrebbe implicitamente che dietro di essi di celerebbe la ricorrente, benché non sia stata accertata una sua conoscenza diretta o indiretta di queste persone. La condanna dell'insorgente per tutti gli atti commessi mediante social network sarebbe quindi priva di prove e viziata dall'accertamento, senza riscontri, che dietro tutti i messaggi e le pubblicazioni dei vari profili si celasse un'unica persona, identificata immotivatamente nella ricorrente. Relativamente alle ordinazioni di merce (foto e oggettistica erotica), l'insorgente evidenzia l'assenza di qualsiasi riscontro
tecnico e obiettivo suscettibile di comprovare che sarebbero state effettuate attraverso dispositivi in dotazione sua o del suo compagno e ritiene di conseguenza che nulla permetterebbe di ricondurle alla sua persona. La CARP, continua la ricorrente, l'avrebbe condannata per tutti gli invii senza accertare l'esistenza di prove per ogni singolo episodio, convinta che, tenuto conto del modus operandi, vi sarebbe un unico responsabile individuato nell'insorgente, sebbene l'assenza di qualsiasi riscontro oggettivo avrebbe imposto il suo proscioglimento in applicazione del principio in dubio pro reo.

5.2. Con la sua argomentazione, la ricorrente formula una serie di critiche che, prese a sé stanti, potrebbero apparire pertinenti. Sennonché, sembra non avvedersi che il ragionamento della CARP poggia su una premessa fattuale, in relazione alla quale non si duole di alcuna violazione del diritto. L'autorità cantonale ha infatti ritenuto che, alla luce dell'impiego delle stesse fotografie, nonché delle modalità utilizzate e perfezionate nel tempo con un preoccupante salto di qualità, i numerosi atti oggetto dell'accusa erano l'opera di un'unica persona. Trattasi di un accertamento di fatto e l'insorgente non sostanza arbitrio di sorta al riguardo con una motivazione conforme all'art. 106 cpv. 2
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 106 Application du droit - 1 Le Tribunal fédéral applique le droit d'office.
1    Le Tribunal fédéral applique le droit d'office.
2    Il n'examine la violation de droits fondamentaux ainsi que celle de dispositions de droit cantonal et intercantonal que si ce grief a été invoqué et motivé par le recourant.
LTF, in particolare non pretendendo che sia insostenibile considerare che nella fattispecie il modus operandi permetta di attribuire tutti gli atti a un solo autore. Tale modus operandi costituisce in concreto precisamente un riscontro suscettibile di ritenere in modo sostenibile che dietro a tutti gli invii si celasse in realtà un'unica persona e consente senza arbitrio di ascrivere a quest'ultima anche gli episodi per i quali non sussistono indizi specifici idonei a collegarli alla stessa. Proprio in virtù di tale premessa non può dunque
risultare arbitrario ritenere che dietro ai profili di utenti tailandesi e a quelli di utenti più locali vi fosse un'unica persona, tenuto conto della facilità, evidenziata dalla CARP e non contestata, con cui è possibile creare dei profili, anche fasulli. Il fatto che vi figurassero immagini di paesaggi e di persone asiatiche, rispettivamente che fossero redatti in lingua e carattere tailandesi, come obiettato nel gravame, nulla muta, essendo notoriamente semplice reperire in rete tali immagini come pure ricorrere a traduttori automatici.
Resta dunque da esaminare se, sulla base degli indizi disponibili, la CARP poteva identificare nella ricorrente l'autrice degli atti oggetto di accusa, ciò che è contestato nel gravame.

5.3. L'insorgente rileva come la denunciante avrebbe cominciato a essere molestata da qualcuno in possesso di una sua fotografia in topless, quando ancora il suo profilo era pubblico. Non sarebbe tuttavia minimamente provato che la sua foto in topless sarebbe stata in possesso unicamente di E.________ e neppure che si tratterebbe della medesima fotografia data a quest'ultimo, peraltro mai rinvenuta nei supporti elettronici dell'uomo o dell'insorgente. La CARP avrebbe stabilito che il possessore della fotografia in topless sia anche la persona sospettata dei fotomontaggi pornografici. Sennonché, l'insorgente rileva che questi non sarebbero stati elaborati a partire dalla foto in topless. La Corte cantonale avrebbe pertanto arbitrariamente desunto dall'eventuale possesso di E.________ della fotografia in topless un elemento sufficiente per ritenere che la stessa ricorrente ne fosse entrata in possesso e per dedurne la sua responsabilità per tutti gli atti commessi via social network. L'ammissione possibilistica di E.________ di avere a suo tempo ricevuto la fotografia in topless della denunciante non sarebbe in ogni caso né sufficiente né determinante per ritenere lui e a fortiori l'insorgente gli effettivi mittenti delle
pubblicazioni nei social network. Del resto, nel decreto di abbandono emanato nei confronti di E.________, il pubblico ministero avrebbe ammesso l'impossibilità di accertare l'autore e l'indirizzo IP degli invii oggetto della prima denuncia. Non sarebbe peraltro stata effettuata alcuna verifica volta a escludere che altre persone potessero avercela con la denunciante ed essere gli autori delle molestie da questa subite. La condanna dell'insorgente per tutti gli episodi sui social network sarebbe stata pronunciata in assenza di qualsiasi prova oggettiva, viziata viepiù dall'accertamento, anch'esso privo di riscontro probatorio, che tutti i messaggi e le pubblicazioni fossero riconducibili a un unico autore, identificato senza motivi nella ricorrente. Con riferimento alle ordinazioni di merci, l'insorgente si duole di una carente motivazione della sentenza impugnata e della violazione dell'art. 10 cpv. 2
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale
CPP Art. 10 Présomption d'innocence et appréciation des preuves - 1 Toute personne est présumée innocente tant qu'elle n'est pas condamnée par un jugement entré en force.
1    Toute personne est présumée innocente tant qu'elle n'est pas condamnée par un jugement entré en force.
2    Le tribunal apprécie librement les preuves recueillies selon l'intime conviction qu'il retire de l'ensemble de la procédure.
3    Lorsque subsistent des doutes insurmontables quant aux éléments factuels justifiant une condamnation, le tribunal se fonde sur l'état de fait le plus favorable au prévenu.
CPP. La CARP non avrebbe riportato in modo chiaro ed esplicito gli accertamenti, dal profilo tecnico e oggettivo, circa la riconducibilità delle ordinazioni oggetto di accusa, omettendo altresì di esporre e analizzare gli argomenti e i mezzi di prova della difesa. Nella valutazione degli indizi, sarebbe inoltre incorsa in un errore
manifesto, ritenendo che l'app di D.________ sarebbe stata cancellata nell'iPad in uso alla ricorrente, laddove invece sarebbe stata solo disinstallata, di modo che eventuali dati sarebbero stati recuperabili e, se disponibili, recuperati dagli inquirenti. Pertanto, in assenza di un riscontro riferito all'ordinazione del 2 febbraio 2018, non sussisterebbe la prova regina che permetterebbe di imputare all'insorgente quell'ordinazione. Secondo la ricorrente, la CARP avrebbe anche valutato in modo arbitrario il rapporto della polizia sull'analisi degli apparecchi in dotazione alla coppia, analisi da cui non sarebbe emerso proprio nulla. A ciò aggiungasi che la ricorrente si sarebbe sempre dichiarata estranea ai fatti. Non risulterebbe peraltro che la denunciante le abbia mai dato ragioni per nutrire della gelosia o del risentimento, né che l'insorgente si fosse attivata per ottenere informazioni sul recapito delle persone destinatarie delle varie ordinazioni. Tali elementi sarebbero stati ignorati dalla CARP, che si sarebbe limitata a rilevare il periodo psicologicamente non facile in cui si sarebbe trovata la ricorrente all'epoca dei fatti. Sennonché, in assenza di riscontri su eventuali sentimenti ostili nutriti verso la
denunciante, tale periodo non avrebbe alcuna rilevanza "per l'accertamento della sua responsabilità quale autrice mossa da un plausibile movente". L'insorgente avrebbe inoltre fornito la prova di essersi trovata in una città vietnamita il giorno in cui sarebbe stata trasmessa l'ordinazione del calendario recapitato ad G.________. La CARP tuttavia la riterrebbe responsabile anche di questo invio, basandosi non su riscontri concreti di senso contrario, bensì su considerazioni di carattere generico e teorico, omettendo viepiù di considerare la deposizione di E.________. Avrebbe così valutato in modo arbitrario le prove ed escluso un ragionevole dubbio in favore dell'insorgente. La ricorrente rileva poi che il procedimento contro E.________ sarebbe stato promosso a suo tempo a causa delle allusioni dei post alle abitudini sessuali della denunciante a lui note, ipotesi d'inchiesta che non avrebbe trovato conferma, ciò che avrebbe condotto al decreto di abbandono. Orbene, se tale elemento è stato ritenuto improprio a procedere contro di lui, a maggior ragione dovrebbe essere del tutto inconferente per condannare l'insorgente, considerando inoltre l'assenza di motivi per ritenere che la vicenda del sesso orale fosse nota solo ad
E.________.

5.4. La ricorrente propone una cesura tra gli invii sui social networke le ordinazioni di merce. La CARP ha però considerato tutti questi atti come l'opera di un'unica persona, accertamento non debitamente contestato (v. supra consid. 5.2). Si osserva di transenna, a conferma della bontà di tale accertamento, come dalla lettura della sentenza impugnata traspaia ad esempio che i fotomontaggi dapprima apparsi sui falsi profili sono poi stati oggetto di stampa e recapito alla denunciante, rispettivamente a suoi conoscenti.

5.4.1. Riferendosi alle dichiarazioni della denunciante, la CARP ha ritenuto che la sua fotografia in topless non è mai stata da lei pubblicata sui social network. La denunciante ha spiegato inoltre che la foto figurava in un album dato a E.________, suo compagno dell'epoca, ed era salvata nel suo vecchio computer portatile. Invero, ella ha anche aggiunto di aver "dato l'accesso a delle persone via telefono", la CARP avendone dedotto l'accesso al computer portatile. Contrariamente a quanto preteso nel gravame, la Corte cantonale non ha ignorato che tale accesso era suscettibile di estendere la cerchia dei potenziali possessori della foto e quindi dei possibili autori. Tuttavia, da un lato, ha osservato che durante l'istruttoria la denunciante è stata interrogata sulla sua vita sentimentale, filone d'inchiesta che non ha sortito alcun risultato; dall'altro lato, ha rilevato come l'ordinazione del materiale recapitato a H.________ è stata effettuata mediante la rete wi-fi, protetta da password, della ricorrente. Benché non sia stato chiesto esplicitamente alla denunciante se qualcuno potesse nutrire sentimenti di ostilità nei suoi confronti, come evidenziato dalla ricorrente, non appare arbitrario ritenere che l'inchiesta abbia
scandagliato la sua vita sentimentale e che nulla di utile sia emerso ai fini dell'individuazione di terzi sospetti. Risulta invece dalle dichiarazioni di E.________, riprodotte nella sentenza impugnata, che la denunciante è stata suo malgrado la causa di discussioni nella coppia, in particolare dopo il ritrovamento da parte dell'insorgente di suoi effetti personali nell'appartamento tra fine 2015 e inizio 2016, tra cui appunto anche l'album fotografico, e che egli aveva raccontato alla ricorrente che la denunciante non praticava sesso orale. Invano l'insorgente tenta di avvalersi del decreto di abbandono emanato nei confronti del compagno. Infatti si evince dallo stesso che l'abbandono non è stato decretato, come preteso nell'impugnativa, a causa dell'impossibilità di accertare l'autore e l'indirizzo IP con riferimento agli invii oggetto della prima denuncia, o a causa dell'assenza di rilevanza ai fini d'inchiesta delle allusioni alle abitudini sessuali della denunciante, a lui note. Il pubblico ministero ha invece rilevato che l'ordinazione del 2 febbraio 2018, alle ore 17.25, di diverse cartoline con le stesse immagini pornografiche della denunciante utilizzate in precedenza è partita dall'indirizzo IP intestato proprio alla
ricorrente. Poiché è stato accertato che E.________ non poteva essere a casa per connettersi ad Internet ed effettuare tale ordinazione, egli non poteva dunque esserne l'autore e, di riflesso, nemmeno l'autore delle altre condotte collegate direttamente a tale ordinazione, trattandosi sempre delle stesse fotografie manipolate. È pertanto solo sulla scorta degli accertamenti relativi all'ordinazione in questione che è stato escluso il coinvolgimento diretto di E.________ negli atti in giudizio. È quindi a torto che l'insorgente rimprovera alla CARP di non aver tenuto conto del decreto di abbandono emanato nei confronti di quest'ultimo.

5.4.2. Con riferimento a quello che il ricorso definisce quale accertamento tecnico oggettivo, la motivazione della sentenza impugnata appare assai concisa, non riportando quanto riferito dal perito di parte. Ciò non implica tuttavia necessariamente una violazione dell'art. 10 cpv. 2
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale
CPP Art. 10 Présomption d'innocence et appréciation des preuves - 1 Toute personne est présumée innocente tant qu'elle n'est pas condamnée par un jugement entré en force.
1    Toute personne est présumée innocente tant qu'elle n'est pas condamnée par un jugement entré en force.
2    Le tribunal apprécie librement les preuves recueillies selon l'intime conviction qu'il retire de l'ensemble de la procédure.
3    Lorsque subsistent des doutes insurmontables quant aux éléments factuels justifiant une condamnation, le tribunal se fonde sur l'état de fait le plus favorable au prévenu.
CPP né dell'obbligo di motivazione. Il mezzo probatorio deve infatti apparire rilevante ai fini del giudizio. Orbene, la ricorrente ritiene che le prove offerte e raccolte si riferivano alla "non certezza dell'esistenza di una password " del suo collegamento Internet. Sennonché la CARP ha accertato che tale password esisteva, fondandosi sia su quanto attestato dall'operatore dell'insorgente sia sulle dichiarazioni dello stesso E.________. Il perito di parte, dal canto suo, non ha preteso il contrario, pronunciandosi unicamente sulla possibilità per un informatico di scoprire una password, rispettivamente sulla possibilità che delle reti wi-fi siano sprovviste di password, rilievi privi però di pertinenza nel caso concreto. La CARP ha anche aggiunto che, se si volesse per ipotesi ammettere che la rete wi-fi non fosse stata protetta da password, non è ragionevolmente immaginabile che qualcuno si sia collocato nelle vicinanze della rete wi-fi della
ricorrente per procedere all'ordinazione di prodotti destinati a mettere in cattiva luce la denunciante. In relazione all'ordinazione effettuata il 2 febbraio 2018, alle ore 17.25, dall'indirizzo IP intestato all'insorgente, la CARP ha inoltre osservato che quest'ultima, invitata due settimane e mezzo più tardi a indicare dove si trovasse in quel momento, ha dichiarato di essere stata al lavoro. Ciò si è poi rivelato errato, avendo ella dato la disdetta con effetto immediato il 1° febbraio 2018, al termine del primo giorno di lavoro, circostanza che secondo la CARP rende poco comprensibile un'amnesia e poco probabile una confusione. Proprio il 2 febbraio 2018 la ricorrente ha inoltre cancellato la cronologia di Safari.

5.4.3. La CARP ha accertato che l'ordinazione a D.________ AG del calendario con le foto pornografiche, fatto pervenire ad G.________, è stata effettuata il 29 dicembre 2017 alle ore 14.25. Malgrado quel giorno la ricorrente si trovasse in una grande città del Vietnam, i giudici cantonali hanno comunque rilevato la possibilità di connettersi a Internet in quella città, di quasi 9 milioni di abitanti (mediante wi-fi, 3G o 4G), e osservato che non vi era pertanto ragione di dubitare della fattibilità tecnica di ordinare online il calendario in questione. Questi accertamenti appaiono scevri di arbitrio. Certo, non sussiste un accertamento tecnico che riconduca l'ordinazione a un IP source (vietnamita) e la CARP non ha considerato le dichiarazioni di E.________, in vacanza con l'insorgente, secondo cui non si sarebbero recati in alcun caffè o bar provvisto di wi-fi. Sennonché tali dichiarazioni non sono idonee a escludere la ritenuta fattibilità per la ricorrente di procedere all'ordinazione, avendo la CARP rilevato la possibilità di agire in tal senso collegandosi alla rete 3G o 4G, aspetto su cui E.________ nulla ha riferito.

5.4.4. È vero che dalla verifica degli apparecchi tecnici non è emerso nulla. Sulla scorta del rapporto d'esecuzione della polizia, la CARP tuttavia ha rilevato che l'estrazione file system del dispositivo, privo di jailbreak, non ha permesso il recupero di eventuali e-mail e contenuti delle cartelle di sistema, precisando che il metodo di estrazione file system consente di eseguire un'estrazione completa del dispositivo, non includendo purtuttavia lo spazio non allocato e la decodifica per i file cancellati. Considerata l'attestata impossibilità di recuperare eventuali mail nonché di decodificare file cancellati, essa ha considerato che i dispositivi della ricorrente non hanno potuto essere sottoposti a una verifica integrale, perché quanto (eventualmente) cancellato non ha potuto essere esaminato. La CARP ha anche rilevato che l'insorgente era destinataria di una newsletter di D.________ AG, che aveva cancellato dal suo iPad l'applicazione di D.________ e che pertanto conosceva il sito e la relativa applicazione. Benché le censure di arbitrio relative alla ritenuta cancellazione dell'applicazione non appaiano d'acchito prive di una certa pertinenza, non rendono tuttavia insostenibile la valutazione della CARP sulla rilevanza
delle verifiche dei dispositivi in uso all'insorgente. Infatti nulla indica che l'ordinazione del 2 febbraio 2018 sia stata effettuata mediante l'applicazione in questione e non, ad esempio, semplicemente attraverso il sito Internet. In proposito si osserva come sia stato accertato (v. supra consid. 5.4.2) che proprio quel medesimo giorno la ricorrente ha cancellato la cronologia di Safari. L'assenza di riscontri in esito alle verifiche dei dispositivi non esclude quindi l'implicazione dell'insorgente nei fatti in giudizio.

5.4.5. In sintesi la CARP non ha violato il suo dovere di motivazione né ha commesso alcun arbitrio nella valutazione delle prove e degli indizi. Il ricorso peraltro sottace alcune circostanze considerate dai giudici cantonali nell'esame complessivo, come ad esempio il fatto che la denunciante sia stata fonte di attrito nella coppia dell'insorgente, o che, a partire dal coinvolgimento di quest'ultima nel procedimento penale, sono d'un tratto cessate le molestie ai danni della denunciante. Malgrado considerati isolatamente essi siano insufficienti, valutati nella loro globalità gli indizi permettono senza arbitrio, e quindi senza violare il principio in dubio pro reo, di ricondurre gli atti in giudizio alla ricorrente.

6.
L'insorgente lamenta la violazione dell'art. 181
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 181 - Quiconque, en usant de violence envers une personne ou en la menaçant d'un dommage sérieux, ou en l'entravant de quelque autre manière dans sa liberté d'action, l'oblige à faire, à ne pas faire ou à laisser faire un acte est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
CP, non essendo riuniti gli estremi per considerare realizzato il reato di coazione nella forma dello stalking. La CARP non indicherebbe su quali accertamenti riterrebbe che gli atti imputati sarebbero stati concretamente idonei a limitare la libertà con un effetto coercitivo paragonabile alla violenza o alla minaccia. Benché la condanna per coazione concernerebbe il periodo compreso tra il 1° gennaio 2016 e il 14 febbraio 2018, la denunciante si sarebbe rivolta alle autorità solo il 2 marzo 2017, mantenendo il suo profilo pubblico per lungo tempo e pubblicando un annuncio sul sito dell'università con i propri dati. Ciò dimostrerebbe che gli invii in giudizio, sia presi singolarmente sia nel loro insieme, non avrebbero avuto alcun effetto coercitivo tale da indurre la denunciante a cambiare le sue abitudini. In realtà, quest'ultima si sarebbe sentita minacciata solo dopo aver scoperto il forellino nella tapparella, circostanza che, secondo la ricorrente, avrebbe dovuto essere considerata "ai fini della sussunzione di tutti i fatti pregressi quali comportamenti costitutivi di coazione". Sarebbe del resto stata la stessa denunciante a non collegare tale episodio con l'autore dei
messaggi ricevuti in precedenza. Tali accertamenti sarebbero sufficienti per escludere che tutte le condotte anteriori a questa data siano state proprie a modificare le sue abitudini sui social networke i numeri telefonici, onde evitare di essere continuamente importunata. L'insorgente ritiene in ogni caso che il recapito di un mazzo di tulipani non possa essere considerato un comportamento tipico costitutivo di coazione. Altrettanto dicasi degli invii di oggetti o di fotomontaggi a partire dal 18 ottobre 2017. Se costitutivi del reato di pornografia giusta l'art. 197 cpv. 2
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 197 - 1 Quiconque offre, montre, rend accessibles à une personne de moins de 16 ans ou met à sa disposition des écrits, enregistrements sonores ou visuels, images ou autres objets pornographiques ou des représentations pornographiques, ou les diffuse à la radio ou à la télévision, est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
1    Quiconque offre, montre, rend accessibles à une personne de moins de 16 ans ou met à sa disposition des écrits, enregistrements sonores ou visuels, images ou autres objets pornographiques ou des représentations pornographiques, ou les diffuse à la radio ou à la télévision, est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
2    Quiconque expose ou montre en public des objets ou des représentations visés à l'al. 1, ou les offre à une personne sans y avoir été invité, est puni de l'amende. Quiconque, lors d'expositions ou de représentations dans des locaux fermés, attire d'avance l'attention des spectateurs sur le caractère pornographique de celles-ci n'est pas punissable.
3    Quiconque recrute un mineur pour qu'il participe à une représentation pornographique ou favorise sa participation à une telle représentation est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
4    Quiconque fabrique, importe, prend en dépôt, met en circulation, promeut, expose, offre, montre, rend accessible, met à disposition, acquiert, obtient par voie électronique ou d'une autre manière ou possède des objets ou représentations visés à l'al. 1, ayant comme contenu des actes d'ordre sexuel avec des animaux ou des actes d'ordre sexuel non effectifs avec des mineurs, est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
5    Quiconque consomme ou, pour sa propre consommation, fabrique, importe, prend en dépôt, acquiert, obtient par voie électronique ou d'une autre manière ou possède des objets ou représentations visés à l'al. 1, ayant comme contenu des actes d'ordre sexuel avec des animaux ou des actes d'ordre sexuel non effectifs avec des mineurs, est puni d'une peine privative de liberté d'un an au plus ou d'une peine pécuniaire.
6    En cas d'infraction au sens des al. 4 et 5, les objets sont confisqués.
7    ...298
8    Quiconque fabrique, possède ou consomme des objets ou des représentations au sens de l'al. 1 impliquant un mineur, ou les lui rend accessibles, n'est pas punissable:
a  si le mineur y a consenti;
b  si la personne qui fabrique les objets ou représentations ne fournit ou ne promet pas de rémunération, et
c  si la différence d'âge entre les personnes concernées ne dépasse pas trois ans.299
8bis    Quiconque, étant mineur, fabrique, possède ou consomme des objets ou des représentations au sens de l'al. 1 qui l'impliquent lui-même ou les rend accessibles à une autre personne avec son consentement n'est pas punissable.
a  si elle ne fournit ou ne promet pas de rémunération;
b  si les personnes concernées se connaissent personnellement, et
c  si les personnes concernées sont majeures ou, si l'une d'elles au moins est mineure, que leur différence d'âge ne dépasse pas trois ans.300
9    Les objets et représentations visés aux al. 1 à 5 qui présentent une valeur culturelle ou scientifique digne de protection ne sont pas de nature pornographique.
prima frase CP, essi non entrerebbero a ogni buon conto in concorso ideale con il reato di coazione ai sensi dell'art. 181
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 181 - Quiconque, en usant de violence envers une personne ou en la menaçant d'un dommage sérieux, ou en l'entravant de quelque autre manière dans sa liberté d'action, l'oblige à faire, à ne pas faire ou à laisser faire un acte est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
CP. Poiché l'art. 197
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 197 - 1 Quiconque offre, montre, rend accessibles à une personne de moins de 16 ans ou met à sa disposition des écrits, enregistrements sonores ou visuels, images ou autres objets pornographiques ou des représentations pornographiques, ou les diffuse à la radio ou à la télévision, est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
1    Quiconque offre, montre, rend accessibles à une personne de moins de 16 ans ou met à sa disposition des écrits, enregistrements sonores ou visuels, images ou autres objets pornographiques ou des représentations pornographiques, ou les diffuse à la radio ou à la télévision, est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
2    Quiconque expose ou montre en public des objets ou des représentations visés à l'al. 1, ou les offre à une personne sans y avoir été invité, est puni de l'amende. Quiconque, lors d'expositions ou de représentations dans des locaux fermés, attire d'avance l'attention des spectateurs sur le caractère pornographique de celles-ci n'est pas punissable.
3    Quiconque recrute un mineur pour qu'il participe à une représentation pornographique ou favorise sa participation à une telle représentation est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
4    Quiconque fabrique, importe, prend en dépôt, met en circulation, promeut, expose, offre, montre, rend accessible, met à disposition, acquiert, obtient par voie électronique ou d'une autre manière ou possède des objets ou représentations visés à l'al. 1, ayant comme contenu des actes d'ordre sexuel avec des animaux ou des actes d'ordre sexuel non effectifs avec des mineurs, est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
5    Quiconque consomme ou, pour sa propre consommation, fabrique, importe, prend en dépôt, acquiert, obtient par voie électronique ou d'une autre manière ou possède des objets ou représentations visés à l'al. 1, ayant comme contenu des actes d'ordre sexuel avec des animaux ou des actes d'ordre sexuel non effectifs avec des mineurs, est puni d'une peine privative de liberté d'un an au plus ou d'une peine pécuniaire.
6    En cas d'infraction au sens des al. 4 et 5, les objets sont confisqués.
7    ...298
8    Quiconque fabrique, possède ou consomme des objets ou des représentations au sens de l'al. 1 impliquant un mineur, ou les lui rend accessibles, n'est pas punissable:
a  si le mineur y a consenti;
b  si la personne qui fabrique les objets ou représentations ne fournit ou ne promet pas de rémunération, et
c  si la différence d'âge entre les personnes concernées ne dépasse pas trois ans.299
8bis    Quiconque, étant mineur, fabrique, possède ou consomme des objets ou des représentations au sens de l'al. 1 qui l'impliquent lui-même ou les rend accessibles à une autre personne avec son consentement n'est pas punissable.
a  si elle ne fournit ou ne promet pas de rémunération;
b  si les personnes concernées se connaissent personnellement, et
c  si les personnes concernées sont majeures ou, si l'une d'elles au moins est mineure, que leur différence d'âge ne dépasse pas trois ans.300
9    Les objets et représentations visés aux al. 1 à 5 qui présentent une valeur culturelle ou scientifique digne de protection ne sont pas de nature pornographique.
CP tutelerebbe la libertà di determinare autonomamente se, quando e dove fare uso di oggetti e rappresentazioni pornografiche, la lesione della latitudine decisionale potrebbe essere punita solo da questa norma, soprattutto qualora, come nella fattispecie, non risulterebbe affatto che la ricezione di questi invii indesiderati abbia avuto un qualsiasi effetto coercitivo della libertà personale dei relativi destinatari.

6.1. Si rende colpevole di coazione giusta l'art. 181
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 181 - Quiconque, en usant de violence envers une personne ou en la menaçant d'un dommage sérieux, ou en l'entravant de quelque autre manière dans sa liberté d'action, l'oblige à faire, à ne pas faire ou à laisser faire un acte est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
CP chiunque, usando violenza o minaccia di grave danno contro una persona, o intralciando in altro modo la libertà di agire di lei, la costringe a fare, omettere o tollerare un atto. La norma tutela la libertà d'azione e di decisione (DTF 141 437 consid. 3.2.1).
Oltre che usando la violenza o la minaccia di grave danno, la coazione può essere commessa "intralciando in altro modo la libertà di agire" di una persona. Questa formulazione generale del comportamento punibile dev'essere interpretata in modo restrittivo. Non è sufficiente una pressione qualsiasi di poco conto. Come per la violenza e la minaccia di grave danno, il mezzo coercitivo utilizzato dev'essere idoneo a impressionare una persona di media sensibilità e a intralciarla in modo sostanziale nella sua libertà di decisione o d'azione. In altre parole, deve trattarsi di mezzi coercitivi che, per la loro intensità e il loro effetto, sono analoghi a quelli espressamente menzionati dalla legge (DTF 141 IV 437 consid. 3.2.1).
Secondo la giurisprudenza, le molestie assillanti (cosiddetto stalking) possono configurare il reato di coazione. Tuttavia, in assenza di una norma specifica che sanzioni tali fatti come un insieme di atti che formano un'unità, l'applicazione dell'art. 181
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 181 - Quiconque, en usant de violence envers une personne ou en la menaçant d'un dommage sérieux, ou en l'entravant de quelque autre manière dans sa liberté d'action, l'oblige à faire, à ne pas faire ou à laisser faire un acte est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
CP presuppone, da un lato, che il comportamento dell'autore obblighi la vittima ad agire, a tollerare o a omettere un atto e, dall'altro lato, che ciò possa essere considerato come il risultato di un comportamento coercitivo circoscritto in modo più preciso (DTF 141 IV 437 consid. 3.2.2). Non è sufficiente il semplice richiamo a un insieme di atti molto diversi commessi su un lungo periodo, rispettivamente a una modifica delle abitudini della vittima, non risultando in modo chiaro quale comportamento abbia potuto indurre quale risultato e in quale momento (DTF 129 IV 262 consid. 2.4). I singoli atti, tuttavia, devono essere valutati alla luce di tutte le circostanze del caso, segnatamente degli antefatti. Se le molestie sono ripetute e prolungate nel tempo, i loro effetti si cumulano. L'intensità esatta dall'art. 181
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 181 - Quiconque, en usant de violence envers une personne ou en la menaçant d'un dommage sérieux, ou en l'entravant de quelque autre manière dans sa liberté d'action, l'oblige à faire, à ne pas faire ou à laisser faire un acte est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
CP può dunque risultare dal cumulo di comportamenti diversi o dalla ripetizione di comportamenti identici su un periodo prolungato. Raggiunta tale intensità, ogni
singolo atto, che preso a sé stante non adempirebbe i requisiti dell'art. 181
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 181 - Quiconque, en usant de violence envers une personne ou en la menaçant d'un dommage sérieux, ou en l'entravant de quelque autre manière dans sa liberté d'action, l'oblige à faire, à ne pas faire ou à laisser faire un acte est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
CP, può essere idoneo a intralciare la libertà di agire della vittima in una misura tale da determinare un effetto coercitivo paragonabile alla violenza o alla minaccia (DTF 141 IV 437 consid. 3.2.2).

6.2. In concreto, come a ragione rilevato dalla ricorrente, non è dato di reperire nella sentenza impugnata quali atti precisi sono stati considerati, nel contesto globale, per ritenere il reato di coazione. Riprendendo le considerazioni del giudice di primo grado, la CARP ha rilevato come l'insorgente abbia ripetutamente e per lungo tempo importunato la denunciante, "sfruttando il potenziale legato alle moderne tecniche di comunicazione, sino a insinuarle l'angoscia di essere seguita anche nella sua sfera privata e costringerla a modificare le sue abitudini nell'uso dei social networke a cambiare i recapiti telefonici e i profili social ". In tal modo la CARP si è in sostanza limitata a richiamare un insieme di atti non meglio definiti ("importunato [...] sfruttando il potenziale legato alle moderne tecniche di comunicazione") e una modifica delle abitudini della denunciante nell'uso dei social network. La sua argomentazione è troppo imprecisa per poter stabilire, come richiesto dalla giurisprudenza, un nesso causale tra un atto, o un insieme di atti dell'autore sufficientemente identificati e un comportamento almeno sufficientemente circoscritto della vittima. L'istanza precedente ha ritenuto la fattispecie alla stregua di un
insieme di atti formanti un'unità, ciò che è contrario all'art. 181
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 181 - Quiconque, en usant de violence envers une personne ou en la menaçant d'un dommage sérieux, ou en l'entravant de quelque autre manière dans sa liberté d'action, l'oblige à faire, à ne pas faire ou à laisser faire un acte est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
CP (v. supra consid. 6.1).
La condanna per titolo di coazione deve dunque essere annullata e la causa rinviata alla CARP, affinché completi l'accertamento della fattispecie e proceda a una nuova sussunzione.

6.3. Atteso che la CARP dovrà nuovamente chinarsi sul reato di coazione, non occorre qui esaminare se vi sia concorso ideale tra i reati di coazione e di pornografia in relazione agli invii di materiale pornografico.

7.
La ricorrente, che non contesta la realizzazione dei reati di calunnia e di pornografia, censura infine anche la pena inflittale.
Considerato che la condanna per titolo di coazione dev'essere annullata (v. supra consid. 6.2), e di riflesso la pena, non occorre esaminare la commisurazione della pena irrogatale, la CARP dovendo rendere una nuova decisione.

8.
Risultando solo in parte fondato, il ricorso merita parziale accoglimento. Eccezion fatta per la pronuncia di condanna per i titoli di ripetuta contravvenzione alla LStup, di ripetuta calunnia e di ripetuta pornografia, la sentenza impugnata dev'essere annullata e la causa rinviata alla CARP per nuovo giudizio sull'imputazione di coazione, sulla pena e sulle spese.
Le spese e le ripetibili seguono la soccombenza (art. 66 cpv. 1
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 66 Recouvrement des frais judiciaires - 1 En règle générale, les frais judiciaires sont mis à la charge de la partie qui succombe. Si les circonstances le justifient, le Tribunal fédéral peut les répartir autrement ou renoncer à les mettre à la charge des parties.
1    En règle générale, les frais judiciaires sont mis à la charge de la partie qui succombe. Si les circonstances le justifient, le Tribunal fédéral peut les répartir autrement ou renoncer à les mettre à la charge des parties.
2    Si une affaire est liquidée par un désistement ou une transaction, les frais judiciaires peuvent être réduits ou remis.
3    Les frais causés inutilement sont supportés par celui qui les a engendrés.
4    En règle générale, la Confédération, les cantons, les communes et les organisations chargées de tâches de droit public ne peuvent se voir imposer de frais judiciaires s'ils s'adressent au Tribunal fédéral dans l'exercice de leurs attributions officielles sans que leur intérêt patrimonial soit en cause ou si leurs décisions font l'objet d'un recours.
5    Sauf disposition contraire, les frais judiciaires mis conjointement à la charge de plusieurs personnes sont supportés par elles à parts égales et solidairement.
nonché art. 68 cpv. 1
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 68 Dépens - 1 Le Tribunal fédéral décide, dans son arrêt, si et dans quelle mesure les frais de la partie qui obtient gain de cause sont supportés par celle qui succombe.
1    Le Tribunal fédéral décide, dans son arrêt, si et dans quelle mesure les frais de la partie qui obtient gain de cause sont supportés par celle qui succombe.
2    En règle générale, la partie qui succombe est tenue de rembourser à la partie qui a obtenu gain de cause, selon le tarif du Tribunal fédéral, tous les frais nécessaires causés par le litige.
3    En règle générale, aucuns dépens ne sont alloués à la Confédération, aux cantons, aux communes ou aux organisations chargées de tâches de droit public lorsqu'ils obtiennent gain de cause dans l'exercice de leurs attributions officielles.
4    L'art. 66, al. 3 et 5, est applicable par analogie.
5    Le Tribunal fédéral confirme, annule ou modifie, selon le sort de la cause, la décision de l'autorité précédente sur les dépens. Il peut fixer lui-même les dépens d'après le tarif fédéral ou cantonal applicable ou laisser à l'autorité précédente le soin de les fixer.
LTF). Il grado di soccombenza della ricorrente può essere valutato al 50 %. Le spese giudiziarie vanno quindi poste per metà a carico dell'insorgente. Avendo agito nell'esercizio delle sue attribuzioni ufficiali, al pubblico ministero non possono essere addossate spese (art. 66 cpv. 4
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 66 Recouvrement des frais judiciaires - 1 En règle générale, les frais judiciaires sont mis à la charge de la partie qui succombe. Si les circonstances le justifient, le Tribunal fédéral peut les répartir autrement ou renoncer à les mettre à la charge des parties.
1    En règle générale, les frais judiciaires sont mis à la charge de la partie qui succombe. Si les circonstances le justifient, le Tribunal fédéral peut les répartir autrement ou renoncer à les mettre à la charge des parties.
2    Si une affaire est liquidée par un désistement ou une transaction, les frais judiciaires peuvent être réduits ou remis.
3    Les frais causés inutilement sont supportés par celui qui les a engendrés.
4    En règle générale, la Confédération, les cantons, les communes et les organisations chargées de tâches de droit public ne peuvent se voir imposer de frais judiciaires s'ils s'adressent au Tribunal fédéral dans l'exercice de leurs attributions officielles sans que leur intérêt patrimonial soit en cause ou si leurs décisions font l'objet d'un recours.
5    Sauf disposition contraire, les frais judiciaires mis conjointement à la charge de plusieurs personnes sont supportés par elles à parts égales et solidairement.
LTF). Per la parte in cui risulta vincente, la ricorrente ha diritto a un'indennità a titolo di ripetibili a carico dello Stato del Cantone Ticino. Non si accordano ripetibili al pubblico ministero (art. 68 cpv. 3
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 68 Dépens - 1 Le Tribunal fédéral décide, dans son arrêt, si et dans quelle mesure les frais de la partie qui obtient gain de cause sont supportés par celle qui succombe.
1    Le Tribunal fédéral décide, dans son arrêt, si et dans quelle mesure les frais de la partie qui obtient gain de cause sont supportés par celle qui succombe.
2    En règle générale, la partie qui succombe est tenue de rembourser à la partie qui a obtenu gain de cause, selon le tarif du Tribunal fédéral, tous les frais nécessaires causés par le litige.
3    En règle générale, aucuns dépens ne sont alloués à la Confédération, aux cantons, aux communes ou aux organisations chargées de tâches de droit public lorsqu'ils obtiennent gain de cause dans l'exercice de leurs attributions officielles.
4    L'art. 66, al. 3 et 5, est applicable par analogie.
5    Le Tribunal fédéral confirme, annule ou modifie, selon le sort de la cause, la décision de l'autorité précédente sur les dépens. Il peut fixer lui-même les dépens d'après le tarif fédéral ou cantonal applicable ou laisser à l'autorité précédente le soin de les fixer.
LTF).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:

1.
Il ricorso è parzialmente accolto. La sentenza impugnata è annullata e la causa è rinviata alla Corte di appello e di revisione penale del Cantone Ticino per nuovo giudizio.

2.
Le spese giudiziarie di fr. 1'500.-- sono poste a carico della ricorrente.

3.
Lo Stato del Cantone Ticino verserà alla ricorrente fr. 1'500.-- a titolo di ripetibili per la procedura innanzi al Tribunale federale.

4.
Comunicazione al patrocinatore della ricorrente, al Ministero pubblico e alla Corte di appello e di revisione penale del Cantone Ticino.

Losanna, 5 dicembre 2022

In nome della Corte di diritto penale
del Tribunale federale svizzero

La Presidente: Jacquemoud-Rossari

La Cancelliera: Ortolano Ribordy
Information de décision   •   DEFRITEN
Document : 6B_122/2021
Date : 05 décembre 2022
Publié : 23 décembre 2022
Source : Tribunal fédéral
Statut : Non publié
Domaine : Infractions
Objet : Coazione, pornografia; arbitrio


Répertoire des lois
CP: 181 
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 181 - Quiconque, en usant de violence envers une personne ou en la menaçant d'un dommage sérieux, ou en l'entravant de quelque autre manière dans sa liberté d'action, l'oblige à faire, à ne pas faire ou à laisser faire un acte est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
197
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 197 - 1 Quiconque offre, montre, rend accessibles à une personne de moins de 16 ans ou met à sa disposition des écrits, enregistrements sonores ou visuels, images ou autres objets pornographiques ou des représentations pornographiques, ou les diffuse à la radio ou à la télévision, est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
1    Quiconque offre, montre, rend accessibles à une personne de moins de 16 ans ou met à sa disposition des écrits, enregistrements sonores ou visuels, images ou autres objets pornographiques ou des représentations pornographiques, ou les diffuse à la radio ou à la télévision, est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
2    Quiconque expose ou montre en public des objets ou des représentations visés à l'al. 1, ou les offre à une personne sans y avoir été invité, est puni de l'amende. Quiconque, lors d'expositions ou de représentations dans des locaux fermés, attire d'avance l'attention des spectateurs sur le caractère pornographique de celles-ci n'est pas punissable.
3    Quiconque recrute un mineur pour qu'il participe à une représentation pornographique ou favorise sa participation à une telle représentation est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
4    Quiconque fabrique, importe, prend en dépôt, met en circulation, promeut, expose, offre, montre, rend accessible, met à disposition, acquiert, obtient par voie électronique ou d'une autre manière ou possède des objets ou représentations visés à l'al. 1, ayant comme contenu des actes d'ordre sexuel avec des animaux ou des actes d'ordre sexuel non effectifs avec des mineurs, est puni d'une peine privative de liberté de trois ans au plus ou d'une peine pécuniaire.
5    Quiconque consomme ou, pour sa propre consommation, fabrique, importe, prend en dépôt, acquiert, obtient par voie électronique ou d'une autre manière ou possède des objets ou représentations visés à l'al. 1, ayant comme contenu des actes d'ordre sexuel avec des animaux ou des actes d'ordre sexuel non effectifs avec des mineurs, est puni d'une peine privative de liberté d'un an au plus ou d'une peine pécuniaire.
6    En cas d'infraction au sens des al. 4 et 5, les objets sont confisqués.
7    ...298
8    Quiconque fabrique, possède ou consomme des objets ou des représentations au sens de l'al. 1 impliquant un mineur, ou les lui rend accessibles, n'est pas punissable:
a  si le mineur y a consenti;
b  si la personne qui fabrique les objets ou représentations ne fournit ou ne promet pas de rémunération, et
c  si la différence d'âge entre les personnes concernées ne dépasse pas trois ans.299
8bis    Quiconque, étant mineur, fabrique, possède ou consomme des objets ou des représentations au sens de l'al. 1 qui l'impliquent lui-même ou les rend accessibles à une autre personne avec son consentement n'est pas punissable.
a  si elle ne fournit ou ne promet pas de rémunération;
b  si les personnes concernées se connaissent personnellement, et
c  si les personnes concernées sont majeures ou, si l'une d'elles au moins est mineure, que leur différence d'âge ne dépasse pas trois ans.300
9    Les objets et représentations visés aux al. 1 à 5 qui présentent une valeur culturelle ou scientifique digne de protection ne sont pas de nature pornographique.
CPP: 3 
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale
CPP Art. 3 Respect de la dignité et procès équitable - 1 Les autorités pénales respectent la dignité des personnes impliquées dans la procédure, à tous les stades de celle-ci.
1    Les autorités pénales respectent la dignité des personnes impliquées dans la procédure, à tous les stades de celle-ci.
2    Elles se conforment notamment:
a  au principe de la bonne foi;
b  à l'interdiction de l'abus de droit;
c  à la maxime voulant qu'un traitement équitable et le droit d'être entendu soient garantis à toutes les personnes touchées par la procédure;
d  à l'interdiction d'appliquer des méthodes d'enquête qui sont attentatoires à la dignité humaine.
10 
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale
CPP Art. 10 Présomption d'innocence et appréciation des preuves - 1 Toute personne est présumée innocente tant qu'elle n'est pas condamnée par un jugement entré en force.
1    Toute personne est présumée innocente tant qu'elle n'est pas condamnée par un jugement entré en force.
2    Le tribunal apprécie librement les preuves recueillies selon l'intime conviction qu'il retire de l'ensemble de la procédure.
3    Lorsque subsistent des doutes insurmontables quant aux éléments factuels justifiant une condamnation, le tribunal se fonde sur l'état de fait le plus favorable au prévenu.
76 
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale
CPP Art. 76 Dispositions générales - 1 Les dépositions des parties et les prononcés des autorités ainsi que tous les actes de procédure qui ne sont pas accomplis en la forme écrite sont consignés au procès-verbal.
1    Les dépositions des parties et les prononcés des autorités ainsi que tous les actes de procédure qui ne sont pas accomplis en la forme écrite sont consignés au procès-verbal.
2    Le préposé au procès-verbal, la direction de la procédure et, le cas échéant, le traducteur ou l'interprète attestent l'exactitude du procès-verbal.
3    La direction de la procédure répond de l'enregistrement complet et exact de tous les actes de procédure au procès-verbal.
4    Elle peut ordonner que les actes de procédure soient intégralement ou partiellement enregistrés sur support-son ou support-image, en plus d'être consignés par écrit. Elle en informe au préalable les personnes présentes.
80 
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale
CPP Art. 80 Forme - 1 Les prononcés qui tranchent des questions civiles ou pénales sur le fond ainsi que les décisions judiciaires ultérieures indépendantes et les décisions de confiscation indépendantes revêtent la forme de jugements.34 Les autres prononcés revêtent la forme de décisions, lorsqu'ils émanent d'une autorité collégiale, ou d'ordonnances, lorsqu'ils sont rendus par une seule personne. Les dispositions régissant la procédure de l'ordonnance pénale sont réservées.
1    Les prononcés qui tranchent des questions civiles ou pénales sur le fond ainsi que les décisions judiciaires ultérieures indépendantes et les décisions de confiscation indépendantes revêtent la forme de jugements.34 Les autres prononcés revêtent la forme de décisions, lorsqu'ils émanent d'une autorité collégiale, ou d'ordonnances, lorsqu'ils sont rendus par une seule personne. Les dispositions régissant la procédure de l'ordonnance pénale sont réservées.
2    Les prononcés sont rendus par écrit et motivés. Ils sont signés par la direction de la procédure et par le préposé au procès-verbal et sont notifiés aux parties.
3    Les décisions et ordonnances simples d'instruction ne doivent pas nécessairement être rédigées séparément ni être motivées; elles sont consignées au procès-verbal et notifiées aux parties de manière appropriée.
82
SR 312.0 Code de procédure pénale suisse du 5 octobre 2007 (Code de procédure pénale, CPP) - Code de procédure pénale
CPP Art. 82 Restrictions à l'obligation de motiver - 1 Le tribunal de première instance renonce à une motivation écrite du jugement aux conditions suivantes:
1    Le tribunal de première instance renonce à une motivation écrite du jugement aux conditions suivantes:
a  il motive le jugement oralement;
b  il ne prononce pas de peine privative de liberté supérieure à deux ans, d'internement au sens de l'art. 64 CP36, de traitement au sens de l'art. 59 CP ou, lors de la révocation d'un sursis, de privation de liberté de plus de deux ans.
2    Le tribunal notifie ultérieurement aux parties un jugement motivé dans les cas suivants:
a  une partie le demande dans les dix jours qui suivent la notification du dispositif du jugement;
b  une partie forme un recours.
3    Si la partie plaignante est seule à demander un jugement motivé ou à former un recours, le jugement n'est motivé que dans la mesure où il concerne le comportement punissable à l'origine du préjudice subi par la partie plaignante ainsi que les prétentions civiles de celle-ci.
4    Lors de la procédure de recours, le tribunal peut, s'agissant de l'appréciation en fait et en droit des faits faisant l'objet de l'accusation, renvoyer à l'exposé des motifs de l'autorité inférieure.
Cst: 29 
SR 101 Constitution fédérale de la Confédération suisse du 18 avril 1999
Cst. Art. 29 Garanties générales de procédure - 1 Toute personne a droit, dans une procédure judiciaire ou administrative, à ce que sa cause soit traitée équitablement et jugée dans un délai raisonnable.
1    Toute personne a droit, dans une procédure judiciaire ou administrative, à ce que sa cause soit traitée équitablement et jugée dans un délai raisonnable.
2    Les parties ont le droit d'être entendues.
3    Toute personne qui ne dispose pas de ressources suffisantes a droit, à moins que sa cause paraisse dépourvue de toute chance de succès, à l'assistance judiciaire gratuite. Elle a en outre droit à l'assistance gratuite d'un défenseur, dans la mesure où la sauvegarde de ses droits le requiert.
32
SR 101 Constitution fédérale de la Confédération suisse du 18 avril 1999
Cst. Art. 32 Procédure pénale - 1 Toute personne est présumée innocente jusqu'à ce qu'elle fasse l'objet d'une condamnation entrée en force.
1    Toute personne est présumée innocente jusqu'à ce qu'elle fasse l'objet d'une condamnation entrée en force.
2    Toute personne accusée a le droit d'être informée, dans les plus brefs délais et de manière détaillée, des accusations portées contre elle. Elle doit être mise en état de faire valoir les droits de la défense.
3    Toute personne condamnée a le droit de faire examiner le jugement par une juridiction supérieure. Les cas où le Tribunal fédéral statue en instance unique sont réservés.
LTF: 42 
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 42 Mémoires - 1 Les mémoires doivent être rédigés dans une langue officielle, indiquer les conclusions, les motifs et les moyens de preuve, et être signés.
1    Les mémoires doivent être rédigés dans une langue officielle, indiquer les conclusions, les motifs et les moyens de preuve, et être signés.
2    Les motifs doivent exposer succinctement en quoi l'acte attaqué viole le droit. Si le recours n'est recevable que lorsqu'il soulève une question juridique de principe ou qu'il porte sur un cas particulièrement important pour d'autres motifs, il faut exposer en quoi l'affaire remplit la condition exigée.15 16
3    Les pièces invoquées comme moyens de preuve doivent être jointes au mémoire, pour autant qu'elles soient en mains de la partie; il en va de même de la décision attaquée si le mémoire est dirigé contre une décision.
4    En cas de transmission électronique, le mémoire doit être muni de la signature électronique qualifiée de la partie ou de son mandataire au sens de la loi du 18 mars 2016 sur la signature électronique17. Le Tribunal fédéral détermine dans un règlement:
a  le format du mémoire et des pièces jointes;
b  les modalités de la transmission;
c  les conditions auxquelles il peut exiger, en cas de problème technique, que des documents lui soient adressés ultérieurement sur papier.18
5    Si la signature de la partie ou de son mandataire, la procuration ou les annexes prescrites font défaut, ou si le mandataire n'est pas autorisé, le Tribunal fédéral impartit un délai approprié à la partie pour remédier à l'irrégularité et l'avertit qu'à défaut le mémoire ne sera pas pris en considération.
6    Si le mémoire est illisible, inconvenant, incompréhensible ou prolixe ou qu'il n'est pas rédigé dans une langue officielle, le Tribunal fédéral peut le renvoyer à son auteur; il impartit à celui-ci un délai approprié pour remédier à l'irrégularité et l'avertit qu'à défaut le mémoire ne sera pas pris en considération.
7    Le mémoire de recours introduit de manière procédurière ou à tout autre égard abusif est irrecevable.
66 
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 66 Recouvrement des frais judiciaires - 1 En règle générale, les frais judiciaires sont mis à la charge de la partie qui succombe. Si les circonstances le justifient, le Tribunal fédéral peut les répartir autrement ou renoncer à les mettre à la charge des parties.
1    En règle générale, les frais judiciaires sont mis à la charge de la partie qui succombe. Si les circonstances le justifient, le Tribunal fédéral peut les répartir autrement ou renoncer à les mettre à la charge des parties.
2    Si une affaire est liquidée par un désistement ou une transaction, les frais judiciaires peuvent être réduits ou remis.
3    Les frais causés inutilement sont supportés par celui qui les a engendrés.
4    En règle générale, la Confédération, les cantons, les communes et les organisations chargées de tâches de droit public ne peuvent se voir imposer de frais judiciaires s'ils s'adressent au Tribunal fédéral dans l'exercice de leurs attributions officielles sans que leur intérêt patrimonial soit en cause ou si leurs décisions font l'objet d'un recours.
5    Sauf disposition contraire, les frais judiciaires mis conjointement à la charge de plusieurs personnes sont supportés par elles à parts égales et solidairement.
68 
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 68 Dépens - 1 Le Tribunal fédéral décide, dans son arrêt, si et dans quelle mesure les frais de la partie qui obtient gain de cause sont supportés par celle qui succombe.
1    Le Tribunal fédéral décide, dans son arrêt, si et dans quelle mesure les frais de la partie qui obtient gain de cause sont supportés par celle qui succombe.
2    En règle générale, la partie qui succombe est tenue de rembourser à la partie qui a obtenu gain de cause, selon le tarif du Tribunal fédéral, tous les frais nécessaires causés par le litige.
3    En règle générale, aucuns dépens ne sont alloués à la Confédération, aux cantons, aux communes ou aux organisations chargées de tâches de droit public lorsqu'ils obtiennent gain de cause dans l'exercice de leurs attributions officielles.
4    L'art. 66, al. 3 et 5, est applicable par analogie.
5    Le Tribunal fédéral confirme, annule ou modifie, selon le sort de la cause, la décision de l'autorité précédente sur les dépens. Il peut fixer lui-même les dépens d'après le tarif fédéral ou cantonal applicable ou laisser à l'autorité précédente le soin de les fixer.
78 
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 78 Principe - 1 Le Tribunal fédéral connaît des recours contre les décisions rendues en matière pénale.
1    Le Tribunal fédéral connaît des recours contre les décisions rendues en matière pénale.
2    Sont également sujettes au recours en matière pénale:
a  les décisions sur les prétentions civiles qui doivent être jugées en même temps que la cause pénale;
b  les décisions sur l'exécution de peines et de mesures.
80 
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 80 Autorités précédentes - 1 Le recours est recevable contre les décisions prises par les autorités cantonales de dernière instance ou par la Cour des plaintes et la Cour d'appel du Tribunal pénal fédéral.49
1    Le recours est recevable contre les décisions prises par les autorités cantonales de dernière instance ou par la Cour des plaintes et la Cour d'appel du Tribunal pénal fédéral.49
2    Les cantons instituent des tribunaux supérieurs comme autorités cantonales de dernière instance. Ces tribunaux statuent sur recours. Sont exceptés les cas dans lesquels le code de procédure pénale du 5 octobre 2007 (CPP)50 prévoit un tribunal des mesures de contrainte ou un autre tribunal comme instance cantonale unique.51
81 
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 81 Qualité pour recourir - 1 A qualité pour former un recours en matière pénale quiconque:
1    A qualité pour former un recours en matière pénale quiconque:
a  a pris part à la procédure devant l'autorité précédente ou a été privé de la possibilité de le faire, et
b  a un intérêt juridique à l'annulation ou à la modification de la décision attaquée, soit en particulier:
b1  l'accusé,
b2  le représentant légal de l'accusé,
b3  le ministère public, sauf pour les décisions relatives à la mise en détention provisoire ou pour des motifs de sûreté, à la prolongation de la détention ou à sa levée,
b4  ...
b5  la partie plaignante, si la décision attaquée peut avoir des effets sur le jugement de ses prétentions civiles,
b6  le plaignant, pour autant que la contestation porte sur le droit de porter plainte,
b7  le Ministère public de la Confédération et les autorités administratives participant à la poursuite et au jugement des affaires pénales administratives selon la loi fédérale du 22 mars 1974 sur le droit pénal administratif56.
2    Une autorité fédérale a qualité pour recourir si le droit fédéral prévoit que la décision doit lui être communiquée.57
3    La qualité pour recourir contre les décisions visées à l'art. 78, al. 2, let. b, appartient également à la Chancellerie fédérale, aux départements fédéraux ou, pour autant que le droit fédéral le prévoie, aux unités qui leur sont subordonnées, si l'acte attaqué est susceptible de violer la législation fédérale dans leur domaine d'attributions.
90 
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 90 Décisions finales - Le recours est recevable contre les décisions qui mettent fin à la procédure.
95 
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 95 Droit suisse - Le recours peut être formé pour violation:
a  du droit fédéral;
b  du droit international;
c  de droits constitutionnels cantonaux;
d  de dispositions cantonales sur le droit de vote des citoyens ainsi que sur les élections et votations populaires;
e  du droit intercantonal.
97 
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 97 Établissement inexact des faits - 1 Le recours ne peut critiquer les constatations de fait que si les faits ont été établis de façon manifestement inexacte ou en violation du droit au sens de l'art. 95, et si la correction du vice est susceptible d'influer sur le sort de la cause.
1    Le recours ne peut critiquer les constatations de fait que si les faits ont été établis de façon manifestement inexacte ou en violation du droit au sens de l'art. 95, et si la correction du vice est susceptible d'influer sur le sort de la cause.
2    Si la décision qui fait l'objet d'un recours concerne l'octroi ou le refus de prestations en espèces de l'assurance-accidents ou de l'assurance militaire, le recours peut porter sur toute constatation incomplète ou erronée des faits.89
100 
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 100 Recours contre une décision - 1 Le recours contre une décision doit être déposé devant le Tribunal fédéral dans les 30 jours qui suivent la notification de l'expédition complète.
1    Le recours contre une décision doit être déposé devant le Tribunal fédéral dans les 30 jours qui suivent la notification de l'expédition complète.
2    Le délai de recours est de dix jours contre:
a  les décisions d'une autorité cantonale de surveillance en matière de poursuite pour dettes et de faillite;
b  les décisions en matière d'entraide pénale internationale et d'assistance administrative internationale en matière fiscale;
c  les décisions portant sur le retour d'un enfant fondées sur la Convention européenne du 20 mai 1980 sur la reconnaissance et l'exécution des décisions en matière de garde des enfants et le rétablissement de la garde des enfants92 ou sur la Convention du 25 octobre 1980 sur les aspects civils de l'enlèvement international d'enfants93.
d  les décisions du Tribunal fédéral des brevets concernant l'octroi d'une licence visée à l'art. 40d de la loi du 25 juin 1954 sur les brevets95.
3    Le délai de recours est de cinq jours contre:
a  les décisions d'une autorité cantonale de surveillance en matière de poursuite pour effets de change;
b  les décisions d'un gouvernement cantonal sur recours concernant des votations fédérales.
4    Le délai de recours est de trois jours contre les décisions d'un gouvernement cantonal sur recours touchant aux élections au Conseil national.
5    En matière de recours pour conflit de compétence entre deux cantons, le délai de recours commence à courir au plus tard le jour où chaque canton a pris une décision pouvant faire l'objet d'un recours devant le Tribunal fédéral.
6    ...96
7    Le recours pour déni de justice ou retard injustifié peut être formé en tout temps.
106
SR 173.110 Loi du 17 juin 2005 sur le Tribunal fédéral (LTF) - Organisation judiciaire
LTF Art. 106 Application du droit - 1 Le Tribunal fédéral applique le droit d'office.
1    Le Tribunal fédéral applique le droit d'office.
2    Il n'examine la violation de droits fondamentaux ainsi que celle de dispositions de droit cantonal et intercantonal que si ce grief a été invoqué et motivé par le recourant.
Répertoire ATF
129-IV-262 • 141-IV-437 • 141-V-557 • 142-IV-49 • 143-IV-408 • 143-IV-500 • 145-III-324 • 145-IV-154 • 146-II-335 • 146-IV-88 • 147-I-241 • 147-I-73 • 147-IV-409
Weitere Urteile ab 2000
6B_122/2021 • 6B_257/2018 • 6B_315/2020 • 6B_492/2012 • 6B_565/2015
Répertoire de mots-clés
Trié par fréquence ou alphabet
recourant • questio • photographe • dépens • cio • tribunal fédéral • ministère public • examinateur • appréciation des preuves • mention • report • constatation des faits • doute • in dubio pro reo • violation du droit • sexe • moyen de preuve • internet • première instance • prolongation • décision • vietnam • autorité cantonale • droit d'être entendu • déclaration • motivation de la décision • répartition des tâches • avis • frais judiciaires • recours en matière pénale • prévenu • modification • calcul • peine pécuniaire • interdiction de l'arbitraire • droit pénal • concours idéal • effets personnels • plaidoirie • analogie • frais d'établissement • autorité de recours • débat • communication • expressément • tribunal • importance notable • dossier • attribution de l'effet suspensif • e-mail • affection • enquête pénale • but • pression • action en justice • titre • enquête • autorisation ou approbation • état de droit • accès • publication • connaissance • empêchement • fruit • reconsidération • détresse • fenêtre • question • persécution • éclairage • autorité inférieure • photographie • état de fait • utilisation • dénonciation pénale • période d'essai • rapport entre • pouvoir d'appréciation • offre de contracter • décision relative à des prestations • motivation de la demande • chose jugée • défaut de la chose • forme et contenu • bilan • fin • preuve facilitée • maxime du procès • nom de domaine • motif • manifestation • directive • auteur • travailleur • directeur • ordre militaire • lettre • concordance • condition • café • attestation • signal • début • conclusions • exclusion • principe de la réception • commentaire • réception • chambre • opposition • marchandise • route • salaire • traitement • expéditeur • économie de procédure • fixation de la peine • dernière instance • mois • jalousie • circonstances personnelles • décision finale • ingénieur • appareil technique • lésé • délai légal • lausanne • cirque • interprète • sphère privée • mobile • courrier a • principe juridique • présentation • liberté personnelle • champignon • circonstances locales • effet suspensif • opticien • fédéralisme • autorité de poursuite pénale • lien de causalité • nouvelle attribution • italie
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