S. 85 / Nr. 26 Schuldbetreibungs- und Konkursrecht (f)

BGE 63 III 85

26. Arrêt de 24 Septembre 1937 dans la cause Soutter & Cie .


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Regeste:
Art. 231 al. 3
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 231 - 1 L'ufficio dei fallimenti propone al giudice del fallimento di procedere alla liquidazione secondo la procedura sommaria quando constata che:
1    L'ufficio dei fallimenti propone al giudice del fallimento di procedere alla liquidazione secondo la procedura sommaria quando constata che:
1  il ricavo della realizzazione dei beni inventariati non sarà prevedibilmente sufficiente per coprire le spese della procedura ordinaria; o
2  il caso è semplice.
2    Se il giudice è dello stesso parere, la massa è liquidata con la procedura sommaria, sempreché prima della ripartizione della somma ricavata nessun creditore chieda che si proceda secondo la procedura ordinaria di fallimento, fornendo una garanzia sufficiente per le spese presumibilmente non coperte.
3    La liquidazione sommaria ha luogo secondo le regole della procedura ordinaria, fatte salve le eccezioni seguenti:
1  Di regola non hanno luogo assemblee dei creditori. Tuttavia, se in ragione di circostanze particolari una consultazione dei creditori sembra opportuna, l'ufficio dei fallimenti può riunirli in assemblea o provocare una loro risoluzione per mezzo di circolare.
2  Allo scadere del termine per le insinuazioni (art. 232 cpv. 2 n. 2), l'ufficio dei fallimenti procede alla realizzazione; esso osserva le disposizioni degli articoli 256 capoversi 2 a 4 e tiene conto con il maggior riguardo possibile degli interessi dei creditori. I fondi possono essere realizzati soltanto dopo che sia stato allestito l'elenco degli oneri.
3  L'ufficio dei fallimenti designa i beni necessari nell'inventario e lo deposita insieme con la graduatoria.
4  Non è necessario depositare lo stato di ripartizione.
et 256 al. 1
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 256 - 1 I beni appartenenti alla massa sono realizzati per cura dell'amministrazione ai pubblici incanti o, se i creditori lo deliberano, a trattative private.
1    I beni appartenenti alla massa sono realizzati per cura dell'amministrazione ai pubblici incanti o, se i creditori lo deliberano, a trattative private.
2    I beni costituiti in pegno non possono essere realizzati in modo diverso dai pubblici incanti se non col consenso dei creditori pignoratizi.
3    I beni di cospicuo valore e i fondi possono essere realizzati a trattative private soltanto se è stata data la possibilità ai creditori di formulare offerte superiori.458
4    Le pretese fondate sugli articoli 286 a 288 non possono essere realizzate ai pubblici incanti né altrimenti alienate.459
LP. Dans une liquidation sommaire, l'office des
faillites ne peut procéder à une vente de gré à gré sans que tous les
créanciers aient eu l'occasion de faire des offres. A défaut d'assemblée des
créanciers, ceux-ci doivent être informés de la vente par publication,
circulaire ou de toute autre manière.
Un créancier peut demander l'annulation de la vente opérée à son insu s'il
rend vraisemblable que la publicité donnée à celle-ci eût permis d'obtenir un
meilleur résultat.
Art. 231 Abs. 3 und 256 Abs. 1 SchKG. Im summarischen Konkursverfahren kann
das Konkursamt einen Verkauf aus freier Hand nicht abschliessen, bevor alle
Gläubiger Gelegenheit erhalten haben, Angebote zu machen. Mangels Einberufung
einer Gläubigerversammlung ist die Verkaufsabsicht den Gläubigern durch
öffentliche Bekanntmachung, Rundschreiben oder auf andere Weise zur Kenntnis
zu bringen.
Ein Gläubiger kann die Aufhebung eines ohne sein Wissen vollzogenen Verkaufes
verlangen, wenn er glaubhaft macht, dass die gehörige Bekanntmachung zu einem
bessern Verwertungsergebnis geführt hätte.
Art. 231, cpv. 3 e 256 cpv. 1 LEF. Nella procedura sommaria di fallimento
l'Ufficio dei fallimenti non può procedere ad una vendita a trattative private
prima che tutti i creditori abbiano avuto occasione di fare delle offerte. Se
non viene convocata un'assemblea dei creditori, questi vanno informati della
vendita mediante avviso pubblico, circolare o in altro modo. Un creditore può
demandare l'annullamento di una vendita operata a sua insaputa, se può
asserire in maniera attendibile che la pubblicità data alla vendita avrebbe
premesso di ottenere un migliore risultato.

A. - La société en nom collectif Soutter & Cie est intervenue comme créancière
hypothécaire en troisième rang et, pour le découvert, de sa créance, comme
créancière en cinquième classe, dans la faillite de Jean Hauswirth, ouverte le
29 avril 1936 et traitée en la forme sommaire. Par lettre du 16 avril 1937, la
créancière a demandé à l'office des faillites d'Aigle quand aurait lieu la
vente aux enchères de la part d'une obligation hypothécaire en

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2e rang revenant au failli sur ses propres immeubles. Il lui fut répondu, le
19 avril, que cette part, après réalisation des immeubles, avait été vendue de
gré à gré à Walter Grimm le 11 mars 1937, et que l'usufruitière de
l'obligation hypothécaire avait ratifié la vente. L'office précisa par la
suite que la créance du failli, couverte par l'adjudication des immeubles à
concurrence de 4784 fr. 10, avait été réalisée pour le prix de 100 francs.
B. - La société créancière s'est adressée à l'autorité inférieure de
surveillance, puis, sur rejet de sa plainte, à l'Autorité cantonale, en
concluant à ce que la vente de gré à gré opérée par l'office fût annulée. Elle
soutenait notamment qu'en vendant pour une somme de 100 fr. une créance
hypothécaire couverte à concurrence de 4784 fr. 10, l'office avait, en
violation de l'art. 231
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 231 - 1 L'ufficio dei fallimenti propone al giudice del fallimento di procedere alla liquidazione secondo la procedura sommaria quando constata che:
1    L'ufficio dei fallimenti propone al giudice del fallimento di procedere alla liquidazione secondo la procedura sommaria quando constata che:
1  il ricavo della realizzazione dei beni inventariati non sarà prevedibilmente sufficiente per coprire le spese della procedura ordinaria; o
2  il caso è semplice.
2    Se il giudice è dello stesso parere, la massa è liquidata con la procedura sommaria, sempreché prima della ripartizione della somma ricavata nessun creditore chieda che si proceda secondo la procedura ordinaria di fallimento, fornendo una garanzia sufficiente per le spese presumibilmente non coperte.
3    La liquidazione sommaria ha luogo secondo le regole della procedura ordinaria, fatte salve le eccezioni seguenti:
1  Di regola non hanno luogo assemblee dei creditori. Tuttavia, se in ragione di circostanze particolari una consultazione dei creditori sembra opportuna, l'ufficio dei fallimenti può riunirli in assemblea o provocare una loro risoluzione per mezzo di circolare.
2  Allo scadere del termine per le insinuazioni (art. 232 cpv. 2 n. 2), l'ufficio dei fallimenti procede alla realizzazione; esso osserva le disposizioni degli articoli 256 capoversi 2 a 4 e tiene conto con il maggior riguardo possibile degli interessi dei creditori. I fondi possono essere realizzati soltanto dopo che sia stato allestito l'elenco degli oneri.
3  L'ufficio dei fallimenti designa i beni necessari nell'inventario e lo deposita insieme con la graduatoria.
4  Non è necessario depositare lo stato di ripartizione.
LP, manifestement lésé les intérêts des créanciers;
une vente aux enchères eût donné un résultat beaucoup plus avantageux, la
plaignante déclarant qu'elle eût elle-même fait une offre sensiblement
supérieure.
Statuant le 6 juillet 1937, la Cour des Poursuites et Faillites du Tribunal
cantonal vaudois a confirmé le rejet de la plainte. Se fondant sur un rapport
de l'office, elle considère que les droits des créanciers n'ont pas été lésés
par l'opération incriminée, attendu que, si l'immeuble devait être réalisé
actuellement, le produit de la vente suffirait à peine à désintéresser le
créancier hypothécaire en premier rang, et que, au surplus, l'obligation en
second rang est grevée d'un usufruit. L'Autorité cantonale estime d'autre part
que, si la recourante entendait faire des offres supérieures, elle devait
s'enquérir en temps utile auprès de l'office des conditions dans lesquelles
aurait lieu la réalisation des biens du failli: le préposé n'avait pas
l'obligation de convoquer une assemblée des créanciers, ou d'aviser ceux-ci
par circulaire de l'offre de Grimm.
C. - Par acte du 27 août 1937, la société en nom collectif Soutter & Cie a
déféré cette décision au Tribunal fédéral.

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Considérant en droit:
Dans une faillite traitée en la forme sommaire, l'office réalise en principe
librement les biens de la masse, sous réserve de la sauvegarde des intérêts
des créanciers (art. 231 al. 3
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 231 - 1 L'ufficio dei fallimenti propone al giudice del fallimento di procedere alla liquidazione secondo la procedura sommaria quando constata che:
1    L'ufficio dei fallimenti propone al giudice del fallimento di procedere alla liquidazione secondo la procedura sommaria quando constata che:
1  il ricavo della realizzazione dei beni inventariati non sarà prevedibilmente sufficiente per coprire le spese della procedura ordinaria; o
2  il caso è semplice.
2    Se il giudice è dello stesso parere, la massa è liquidata con la procedura sommaria, sempreché prima della ripartizione della somma ricavata nessun creditore chieda che si proceda secondo la procedura ordinaria di fallimento, fornendo una garanzia sufficiente per le spese presumibilmente non coperte.
3    La liquidazione sommaria ha luogo secondo le regole della procedura ordinaria, fatte salve le eccezioni seguenti:
1  Di regola non hanno luogo assemblee dei creditori. Tuttavia, se in ragione di circostanze particolari una consultazione dei creditori sembra opportuna, l'ufficio dei fallimenti può riunirli in assemblea o provocare una loro risoluzione per mezzo di circolare.
2  Allo scadere del termine per le insinuazioni (art. 232 cpv. 2 n. 2), l'ufficio dei fallimenti procede alla realizzazione; esso osserva le disposizioni degli articoli 256 capoversi 2 a 4 e tiene conto con il maggior riguardo possibile degli interessi dei creditori. I fondi possono essere realizzati soltanto dopo che sia stato allestito l'elenco degli oneri.
3  L'ufficio dei fallimenti designa i beni necessari nell'inventario e lo deposita insieme con la graduatoria.
4  Non è necessario depositare lo stato di ripartizione.
LP). Il lui appartient notamment, en lieu et
place de l'assemblée des créanciers, de décider du mode de réalisation (art.
256 al. 1
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 256 - 1 I beni appartenenti alla massa sono realizzati per cura dell'amministrazione ai pubblici incanti o, se i creditori lo deliberano, a trattative private.
1    I beni appartenenti alla massa sono realizzati per cura dell'amministrazione ai pubblici incanti o, se i creditori lo deliberano, a trattative private.
2    I beni costituiti in pegno non possono essere realizzati in modo diverso dai pubblici incanti se non col consenso dei creditori pignoratizi.
3    I beni di cospicuo valore e i fondi possono essere realizzati a trattative private soltanto se è stata data la possibilità ai creditori di formulare offerte superiori.458
4    Le pretese fondate sugli articoli 286 a 288 non possono essere realizzate ai pubblici incanti né altrimenti alienate.459
LP). Mais si l'office peut, sans avoir à consulter les créanciers,
ordonner une vente de gré à gré, il ne s'ensuit pas qu'il puisse y procéder
sans que les créanciers en soient informés.
Dans un arrêt Kunz (RO 50 III 66), le Tribunal fédéral a déclaré que, lorsque
l'assemblée des créanciers décide une vente de gré à gré, c'est dans l'idée
que tous les créanciers participeront à droits égaux à cette vente. Il se
demandait dès lors s'il n'y avait pas lieu d'envisager cette condition comme
un élément implicite d'une décision semblable, auquel cas il faudrait admettre
que la favorisation d'un créancier constitue sans autre considération un juste
motif de plainte. Cette question, laissée ouverte en son temps, doit être
résolue affirmativement pour la raison que dessus. La solution ne saurait
d'ailleurs être différente lorsque, comme en l'espèce, c'est un tiers qui est
favorisé au détriment de l'ensemble des créanciers. Il n'y a d'autre part
aucun motif de ne pas appliquer les mêmes principes dans le cas d'une
liquidation sommaire, où l'office représente les créanciers et doit
sauvegarder leurs droits.
Il résulte de ce qui précède que l'office, dans une faillite traitée en la
forme sommaire, ne peut procéder à une vente de gré à gré sans donner à tous
les créanciers l'occasion de faire des offres. A défaut d'assemblée des
créanciers (art. 96 litt. a OF), ceux-ci doivent donc, d'une manière
quelconque, par circulaire, publication ou par toute autre voie, être informés
de la vente. On ne peut exiger, comme le voudrait l'Autorité cantonale, qu'ils
prennent eux-mêmes l'initiative de se renseigner, sous prétexte qu'ils
devraient

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savoir que les biens peuvent être réalisés en tout temps par l'office. Ce
serait les priver de toute sécurité et les obliger à des démarches
continuelles. Si la liquidation se prolonge, les créanciers peuvent même
facilement oublier qu'il s'agit d'une faillite sommaire....
La société créancière était donc en droit de demander l'annulation de la vente
de gré à gré opérée à son insu, en tant du moins qu'elle rendait vraisemblable
que la publicité donnée à la vente eût permis d'obtenir un meilleur résultat.
Or, en affirmant qu'elle eût elle-même été disposée à offrir un prix
sensiblement supérieur, la plaignante apportait à cet égard une justification
suffisante. Elle n'avait plus à entreprendre d'autres preuves. Il devenait
constant que la vente lésait les intérêts des créanciers. Au surplus, il était
d'emblée singulier, malgré les explications de l'office, qu'une créance
hypothécaire couverte à raison de 4784 fr. 10 par une vente antérieure fût
cédée pour le prix de 100 fr. au premier amateur venu.
C'est à tort, dans ces conditions, que les Autorités cantonales ont rejeté la
plainte. Le recours doit donc être admis et la vente de gré à gré annulée. Il
n'est pas nécessaire de décider si, vu la valeur aléatoire de la créance, une
vente aux enchères serait indiquée; la recourante ne formule à ce sujet
aucunes conclusions. L'office devra, à tout le moins, donner à la nouvelle
vente une publicité restreinte, par avis aux créanciers.
Par ces motifs, la Chambre des Poursuites et des Faillites
admet le recours et annule la vente de gré à gré opérée par l'office.