Bundesverwaltungsgericht
Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal


Abteilung V

E-1775/2016

Urteil vom 3. Dezember 2018

Richterin Constance Leisinger (Vorsitz),

Besetzung Richter Gérard Scherrer, Richterin Muriel Beck Kadima,

Gerichtsschreiberin Sandra Bodenmann.

A._______, geboren am (...),

Afghanistan,
Parteien
vertreten durch lic. iur. Ursina Bernhard, Beratungsstelle für Asylsuchende der Region Basel,

Beschwerdeführer,

gegen

Staatssekretariat für Migration (SEM),

Quellenweg 6, 3003 Bern,

Vorinstanz.

Gegenstand Asyl und Wegweisung;
Verfügung des SEM vom 19. Februar 2016 / N (...).

Sachverhalt:

I

A.
Der Beschwerdeführer, ein afghanischer Staatsangehöriger tadschikischer Ethnie aus der Provinz Pandjscher, verliess seinen Heimatstaat gemäss eigenen Angaben anfangs 2010 und reiste in den Iran. Anschliessend hielt er sich bis November 2014 illegal im Iran auf. Weil die iranischen Behörden afghanische Flüchtlinge ausgeschafft hätten, habe er den Iran verlassen und sei über die Türkei, Bulgarien, Serbien, Ungarn und Deutschland am 30. November 2014 in die Schweiz eingereist. Am 1. Dezember 2014 ersuchte er im Empfangs- und Verfahrenszentrum (EVZ) Basel um Asyl.

B.
Anlässlich der Befragung zur Person (BzP) im EVZ vom 10. Dezember 2014 trug der Beschwerdeführer im Wesentlichen vor, er habe wegen des Krieges in Afghanistan nur bis zur 6. Klasse zur Schule gehen können. Er habe sich von 2001 bis 2008 als Flüchtling in Pakistan aufgehalten. Von 2008 bis Ende 2010 habe er in Kabul gelebt. Während dieser Zeit habe er einen militärischen Kurs besucht und sei in der Folge einfacher Soldat beim afghanischen und ausländischen Militär geworden. Nachdem er den Polizeikurs absolviert habe, habe er für die US-amerikanischen Streitkräfte gearbeitet und sich als Chauffeur betätigt.

Seine Eltern seien beide verstorben. Sein Vater habe früher für die Taliban gearbeitet und von diesen in Kabul ein Haus erhalten. Als die Taliban nicht mehr an der Macht gewesen seien, sei die Familie des Beschwerdeführers anlässlich einer bewaffneten Auseinandersetzung aus diesem Haus vertrieben worden. Sein Bruder sei dabei verletzt worden und seither verschollen. Der Beschwerdeführer sei von seiner Schwester B._______ nach Pakistan gebracht worden. Vom Bruder habe er nichts mehr gehört; seine Schwester B._______ sei wieder nach Afghanistan zurückgekehrt. Ansonsten habe er sechs weitere, verheiratete und in Kabul lebende Schwestern. Seine Original-Identitätskarte befinde sich bei der Schwester C._______ in Afghanistan; er werde diese nachreichen.

Er habe Afghanistan verlassen, weil er mit seiner Familie Probleme bekommen habe wegen seiner Stellung als Soldat.

Eine Befragung zu den Asylgesuchsgründen fand im Rahmen der BzP nicht statt.

C.
Mit Verfügung vom 30. Dezember 2014 trat das damals zuständige BFM gestützt auf Art. 31a Abs. 1 Bst. b
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 31a Decisioni della SEM - 1 Di norma la SEM non entra nel merito della domanda d'asilo se il richiedente:
1    Di norma la SEM non entra nel merito della domanda d'asilo se il richiedente:
a  può ritornare in uno Stato terzo sicuro secondo l'articolo 6a capoverso 2 lettera b nel quale aveva soggiornato precedentemente;
b  può partire alla volta di uno Stato terzo cui compete, in virtù di un trattato internazionale, l'esecuzione della procedura d'asilo e d'allontanamento;
c  può ritornare in uno Stato terzo nel quale aveva soggiornato precedentemente;
d  può recarsi in uno Stato terzo per il quale possiede un visto e in cui può chiedere protezione;
e  può recarsi in uno Stato terzo nel quale vivono suoi parenti prossimi o persone con cui intrattiene rapporti stretti;
f  può essere allontanato nel suo Stato d'origine o di provenienza secondo l'articolo 31b.
2    Il capoverso 1 lettere c-e non si applica se vi sono indizi che, nel singolo caso, nello Stato terzo non vi sia una protezione effettiva dal respingimento ai sensi dell'articolo 5 capoverso 1.
3    La SEM non entra nel merito della domanda se non sono soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 18. Questa disposizione si applica segnatamente se la domanda d'asilo è presentata esclusivamente per motivi economici o medici.
4    Negli altri casi, la SEM respinge la domanda d'asilo se non è stata dimostrata o resa verosimile la qualità di rifugiato o se sussiste un motivo d'esclusione ai sensi degli articoli 53 e 54.97
AsylG auf das Asylgesuch des Beschwerdeführers nicht ein und wies diesen nach Ungarn weg.

D.
Gemäss Rechtskraftmitteilung des SEM vom 3. Februar 2015 erwuchs die Verfügung des SEM vom 30. Dezember 2014 am 27. Januar 2015 unangefochten in Rechtskraft.

E.
Mit Schreiben vom 25. März 2015 erkundigte sich der vom Beschwerdeführer damals neu mandatierte Rechtsanwalt Bernhard Zollinger beim SEM, ob das Asylverfahren des Beschwerdeführers abgeschlossen und ob gegen diesen eine Einreisesperre verhängt worden sei.

F.
Mit Schreiben vom 27. März 2015 teilte das SEM Rechtsanwalt Zollinger mit, der Beschwerdeführer sei nach rechtkräftigem Asylentscheid am 29. Januar 2015 nach Ungarn überstellt worden. Der Kanton D._______ habe dem SEM am 16. März 2015 mitgeteilt, dass sich der Beschwerdeführer wieder in der Schweiz aufhalte. Bis zum jetzigen Zeitpunkt sei beim SEM kein Asylgesuch eingegangen; ein weiteres Asylgesuch müsse gemäss Art. 111c
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 111c Domande multiple - 1 Le domande d'asilo presentate entro cinque anni dal passaggio in giudicato della decisione in materia d'asilo e di allontanamento devono essere motivate e presentate per scritto. Non si svolge alcuna fase preparatoria. Si applicano i motivi di non entrata nel merito di cui all'articolo 31a capoversi 1-3.390
1    Le domande d'asilo presentate entro cinque anni dal passaggio in giudicato della decisione in materia d'asilo e di allontanamento devono essere motivate e presentate per scritto. Non si svolge alcuna fase preparatoria. Si applicano i motivi di non entrata nel merito di cui all'articolo 31a capoversi 1-3.390
2    Le domande multiple infondate o presentate ripetutamente con gli stessi motivi sono stralciate senza formalità.
AsylG schriftlich und begründet erfolgen. Gegen den Beschwerdeführer bestehe ein gültiges Einreiseverbot. Im Weiteren wurde Rechtsanwalt Zollinger ersucht, dem SEM den Aufenthaltsort des Beschwerdeführers mitzuteilen.

II

G.
Mit einer an das SEM gerichteten Eingabe seines Rechtsvertreters vom 1. Juni 2015 beantragte der Beschwerdeführer, es sei ihm Asyl zu gewähren; eventualiter sei von der Wegweisung abzusehen und er sei vorläufig aufzunehmen; die Einreisesperre sei aufzuheben; die kantonale Fremdenpolizei sei anzuweisen, Vollzugsmassnahmen zu unterlassen; ihm sei der Aufenthalt in der Schweiz bis zum Gesuchsentscheid zu gestatten.

Zur Begründung wurde im Wesentlichen ausgeführt, eine Rückführung des Beschwerdeführers nach Afghanistan sei aufgrund der derzeitigen Kriegswirren nicht zumutbar. Er sei bereits nach Ungarn ausgeschafft worden, befinde sich jedoch wieder in der Schweiz. Die Zustände für Flüchtlinge in Ungarn seien unhaltbar. Es mangle unter anderem an Infrastruktur und Nahrung. Er sei selbst über vier Tage lang in einem Polizeigefängnis festgehalten worden, habe sich nicht waschen können und habe lediglich zweimal eine kleine Mahlzeit erhalten. Zudem bestehe in Ungarn kein Schutz vor einer Rückschaffung in den Heimatstaat. Es werde daher um ordentliche Prüfung des Asylgesuchs ersucht.

H.
Mit Schreiben vom 7. Juli 2015 ersuchte das SEM den Rechtsvertreter unter Verweis auf Art. 8 Abs. 3
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 8 Obbligo di collaborare - 1 Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare:
1    Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare:
a  dichiarare le sue generalità;
b  consegnare i documenti di viaggio e d'identità;
c  indicare, in occasione dell'audizione, le ragioni della sua domanda d'asilo;
d  designare in modo completo eventuali mezzi di prova e fornirli immediatamente oppure adoperarsi per procurarseli entro un termine adeguato, sempre che sia ragionevole esigerlo;
e  collaborare al rilevamento dei dati biometrici;
f  sottoporsi a un esame medico ordinato dalla SEM (art. 26a).
2    Si può esigere dal richiedente che faccia tradurre in una lingua ufficiale svizzera i documenti redatti in una lingua straniera.
3    Nel corso del procedimento, il richiedente che soggiorna in Svizzera deve tenersi a disposizione delle autorità federali e cantonali. Deve comunicare immediatamente alle autorità del Cantone o del Comune (autorità cantonale) competenti secondo il diritto cantonale il suo indirizzo e ogni mutamento dello stesso.
3bis    Il richiedente che senza un valido motivo viola il suo obbligo di collaborare o non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo per più di 20 giorni rinuncia di fatto alla continuazione del procedimento. Lo stesso vale per il richiedente che senza un valido motivo non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo in un centro della Confederazione per più di cinque giorni. La domanda è stralciata in entrambi i casi senza formalità. Una nuova domanda può essere presentata al più presto dopo tre anni. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 195121 sullo statuto dei rifugiati.22
4    In caso di decisione esecutiva d'allontanamento, il richiedente è tenuto a collaborare all'ottenimento di documenti di viaggio validi.
und 8 Abs. 3bis
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 8 Obbligo di collaborare - 1 Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare:
1    Il richiedente l'asilo è tenuto a collaborare all'accertamento dei fatti. Deve in particolare:
a  dichiarare le sue generalità;
b  consegnare i documenti di viaggio e d'identità;
c  indicare, in occasione dell'audizione, le ragioni della sua domanda d'asilo;
d  designare in modo completo eventuali mezzi di prova e fornirli immediatamente oppure adoperarsi per procurarseli entro un termine adeguato, sempre che sia ragionevole esigerlo;
e  collaborare al rilevamento dei dati biometrici;
f  sottoporsi a un esame medico ordinato dalla SEM (art. 26a).
2    Si può esigere dal richiedente che faccia tradurre in una lingua ufficiale svizzera i documenti redatti in una lingua straniera.
3    Nel corso del procedimento, il richiedente che soggiorna in Svizzera deve tenersi a disposizione delle autorità federali e cantonali. Deve comunicare immediatamente alle autorità del Cantone o del Comune (autorità cantonale) competenti secondo il diritto cantonale il suo indirizzo e ogni mutamento dello stesso.
3bis    Il richiedente che senza un valido motivo viola il suo obbligo di collaborare o non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo per più di 20 giorni rinuncia di fatto alla continuazione del procedimento. Lo stesso vale per il richiedente che senza un valido motivo non si tiene a disposizione delle autorità preposte all'asilo in un centro della Confederazione per più di cinque giorni. La domanda è stralciata in entrambi i casi senza formalità. Una nuova domanda può essere presentata al più presto dopo tre anni. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 195121 sullo statuto dei rifugiati.22
4    In caso di decisione esecutiva d'allontanamento, il richiedente è tenuto a collaborare all'ottenimento di documenti di viaggio validi.
AsylG, den Aufenthaltsort des Beschwerdeführers mitzuteilen.

Mit Schreiben vom 23. Juli 2015 teilte der Rechtsvertreter die aktuelle Adresse des Beschwerdeführers in E._______ mit.

I.
Am 31. August 2015 wurde dem Rechtsvertreter des Beschwerdeführers mitgeteilt, dass das Dublin-Verfahren beendet und das nationale Asyl- und Wegweisungsverfahren durchgeführt werde.

J.
Am 28. September 2015 wurde eine einlässliche Anhörung des Beschwerdeführers zu den Asylgründen durchgeführt.

Dabei gab der Beschwerdeführer im Wesentlichen zu Protokoll, seine Probleme hätten im Jahr 2000 angefangen. Sein Vater habe beim damaligen Regime (für die Taliban und bei den Masud) als einfacher Angestellter und Koch gearbeitet; seine Familie habe dafür ein leerstehendes Haus erhalten und von 2000 bis 2001 darin gewohnt. Als die Taliban gekommen seien, hätten diese seiner Familie das Haus weiterhin zur Verfügung gestellt. Dann habe eine Familie aus der Nachbarschaft das Haus für sich beansprucht. Damals sei sein Vater bereits verstorben. Der Bruder F._______ des Beschwerdeführers sei mit dieser Familie in einen Konflikt geraten. Er - der Beschwerdeführer - sei damals zu jung gewesen und habe nicht viel von diesem Konflikt mitbekommen. Anlässlich dieses Streits sei eine Person gestorben. Sein Bruder habe der verfeindeten Familie viel Schmerzensgeld zahlen und das Haus übergeben müssen. Zudem habe die Regierung das Ackerland der Familie in Pandjscher weggenommen. Es habe eine schriftliche, vom Dorfältesten vermittelte Vereinbarung dazu gegeben. In dieser sei mit dem Dorfältesten vereinbart worden, dass der Beschwerdeführer und seine Geschwister (ausser der Bruder F._______) in Ruhe gelassen würden. Wegen dieses Konflikts sei der Beschwerdeführer mit seiner Schwester nach Peshawar, Pakistan geflohen, wo sie von 2001 bis 2007 ohne Aufenthaltsbewilligung gelebt hätten. Weil seine Situation in Pakistan sehr schwierig geworden sei und die Probleme mit ihrem Haus in Afghanistan gelöst worden seien, sei er 2007 heimlich nach Kabul gegangen. Er habe sich aber vom Quartier G._______, wo das ehemalige Haus seiner Familie gelegen habe, ferngehalten. Nach seiner Rückkehr habe er keinen Kontakt gehabt mit der Opferfamilie. Es sei nichts mehr vorgefallen im Zusammenhang mit dem Streit um ihr Haus; er habe sich aber trotzdem bedroht gefühlt.

In Kabul habe er sich mit Vermittlung seines Schwagers bei der Ausbildungsabteilung der Polizei beim Innenministerium in Kabul gemeldet. Er habe in der Folge von 2007 bis 2010 bei der Polizei, Abteilung Flughafen, insbesondere als Chauffeur für die US-Amerikaner gearbeitet und sich von diesen militärisch ausbilden lassen. Er sei auch als Leibwächter für die US-Amerikaner tätig gewesen.

Während seines Einsatzes für die US-Amerikaner sei er auch in den gefährlichen Regionen von Helmand, Kandahar und Ghazni eingesetzt worden. Dabei sei er immer bewaffnet und einsatzbereit gewesen. Die Reisen von Kabul nach Kandahar oder Helmand hätten sie per Flugzeug unternommen; nach Ghazni seien sie notgedrungen mit dem Auto gereist, obwohl dies viel gefährlicher gewesen sei. Er sei während dieser Tätigkeit telefonisch bedroht worden. Dabei habe man ihm seine Arbeit für die US-Amerikaner vorgeworfen. Einmal sei er zusammengeschlagen und mit einem Messer verletzt sowie mit einem Stock in den Nacken geschlagen worden, worauf er sich in Spitalpflege habe begeben müssen. Die US-Amerikaner seien für die Pflegekosten seiner Körperverletzungen aufgekommen. Er habe auch nicht nach Hause in die Region Pandjscher gehen können, weil seine Verwandten ihm Vorwürfe gemacht hätten wegen seines Einsatzes für die US-amerikanischen Streitkräfte. Weil die Bedrohungen zugenommen hätten, habe er Ende 2010 in den Iran fliehen müssen, wo er sich von 2010 bis Ende 2014 aufgehalten habe und nur illegal habe arbeiten können. Die Situation sei immer prekärer geworden, weil die iranische Regierung die illegalen Ausländer als Kämpfer nach Syrien gesandt habe.

Zur Stützung seiner Vorbringen reichte der Beschwerdeführer folgende Beweismittel ein:

- Bestätigung Nr. (...) über die Absolvierung eines Kurses im Rahmen der "International Police Training Mission (International Criminal Investigative Training Assistance Programm [ICITAP]" vom (...) 2008 bis (...) 2008);

- Arbeitsausweis, mit Gültigkeitsdauer von Dezember 2009 bis Dezember 2010 (Kopie);

- Polizeiausweis Nr. (...) (Original);

- fremdsprachiges Schreiben (gemäss Übersetzung: Bestätigungsschreiben, ausgestellt durch das Innenministerium, Kommandantsstelle Flughafen, über die Anstellung als Soldat, datiert vom (...) 1396 [(...) 2007]);

- Foto (mit Abbildung einer Gruppe von Soldaten);

- Zugangskarte zum Verteidigungsministerium mit Foto.

K.
Mit Verfügung vom 19. Februar 2016, dem damaligen Rechtsvertreter am 24. Februar 2016 eröffnet, lehnte das SEM das Asylgesuch des Beschwerdeführers ab und ordnete dessen Wegweisung aus der Schweiz sowie den Wegweisungsvollzug an.

Zur Begründung führte das SEM aus, die Vorbringen des Beschwerdeführers würden den Anforderungen an die Flüchtlingseigenschaft gemäss Art. 3
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi.
1    Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi.
2    Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile.
3    Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5
4    Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7
AsylG nicht standhalten.

Bei den vorgetragenen Streitigkeiten um das Haus der Familie des Beschwerdeführers in Kabul im Jahr 2001 liege kein zeitlicher oder sachlicher Kausalzusammenhang zu seiner Ausreise aus Afghanistan im Jahr 2010 vor. Der Beschwerdeführer habe angegeben, dass es seit seiner Rückkehr aus Pakistan Ende 2007 zu keinen Vorfällen gekommen sei, die in einem Zusammenhang mit den Streitigkeiten seiner Familie um das Haus in Kabul gestanden hätten. Er habe auch keinen Kontakt zu Angehörigen der Opferfamilie gehabt. Zudem sei auf Vermittlung der Dorfältesten durch die Opferfamilie festgehalten worden, dass der Beschwerdeführer und seine Geschwister, bis auf den ältesten Bruder, in Ruhe gelassen würden. Der Beschwerdeführer habe auch angegeben, aus Pakistan nach Afghanistan zurückgekehrt zu sein, weil die diesbezüglichen Probleme gelöst gewesen worden seien.

Übergriffe durch Dritte oder Befürchtungen, künftig solchen ausgesetzt zu sein, seien nur dann asylrelevant, wenn der Staat seiner Schutzpflicht nicht nachkomme oder nicht in der Lage sei, Schutz zu gewähren. Generell sei Schutz gewährleistet, wenn der Staat geeignete Massnahmen treffe, um die Verfolgung zu verhindern, beispielsweise durch wirksame Polizei- und Justizorgane zur Ermittlung, Strafverfolgung und Ahndung von Verfolgungshandlungen und wenn Antragsteller Zugang zu diesem Schutz hätten. Gemäss Rechtsprechung (Grundsatzurteil des Bundesverwaltungsgerichts E-7625/2008 vom 16. Juni 2011 [BVGE 2011/7] respektive Urteil
D-5595/2014 vom 23. März 2015) sei für Kabul von einer funktionierenden Schutzinfrastruktur auszugehen. Die Behörden in Kabul seien bei Drohungen gegen afghanische Sicherheitskräfte durch regierungsfeindliche Personen und Gruppierungen wie die Taliban sowohl schutzwillig als auch schutzfähig. Auch wenn die Behörden nicht absolute Sicherheit gewähren könnten, sei von einem adäquaten staatlichen Schutz auszugehen, insbesondere da der Beschwerdeführer als Angehöriger der Sicherheitskräfte über einen privilegierten und direkten Zugang zur entsprechenden Schutzinfrastruktur verfügen dürfte.

Die Frage, ob der Beschwerdeführer nach einer erneuten Rückkehr nach Kabul nach wie vor im Visier regierungsfeindlicher Kräfte stehe, könne offengelassen werden. Angesichts des längeren Auslandaufenthalts im Iran seit 2010 und in Europa seit 2014 sowie der ausgeübten Tätigkeiten als lediglich einfache Sicherheitskraft und Chauffeur seien jedoch Zweifel angebracht, dass die regierungsfeindlichen Kräfte ein erhöhtes Interesse an seiner Person hätten. Die eingereichten Beweismittel würden zu keiner anderen Einschätzung führen; sie seien einzig dazu geeignet, die Tätigkeit bei den Sicherheitskräften zu untermauern, welche nicht angezweifelt werde.

Der Wegweisungsvollzug sei zulässig, zumutbar und möglich. Eine Rückkehr nach Kabul sei nicht generell unzumutbar und könne unter begünstigenden Umständen - auch im Sinne einer Aufenthaltsalternative - als zumutbar erkannt werden. Seit dem kontinuierlichen Abzug der International Security Assistance Force (ISAF) im Jahr 2014 sei eine Zunahme von Sicherheitsvorfällen zu beobachten. Trotzdem könne nicht auf eine Situation allgemeiner Gewalt geschlossen werden. Der Beschwerdeführer stamme aus Kabul; er habe seine Kindheit dort verbracht und erneut von Ende 2007 bis zur letztmaligen Ausreise aus Afghanistan 2010 dort gelebt. Seine Schwester B._______ lebe seinen Angaben zufolge nach wie vor in Kabul. Der Beschwerdeführer habe zudem sechs verheiratete Schwestern, zu denen er guten Kontakt gepflegt habe, sowie einen Onkel, die alle in Kabul leben würden. Er verfüge somit über ein stabiles, familiäres Beziehungsnetz in Kabul. Es sei davon auszugehen, dass er nach einer Rückkehr auf die Unterstützung seiner Schwestern und deren Familien zurückgreifen könne. Da er bereits zuvor mit seiner Schwester B._______ zusammengelebt habe, sei davon auszugehen, dass er zumindest für die Anfangszeit nach seiner Rückkehr gesicherte Wohnverhältnisse vorfinde. Er sei jung, arbeitsfähig und gemäss eigenen Angaben gesund. Er verfüge über eine schulische Grundausbildung und habe sich einige Jahre Berufserfahrung in Kabul und während seines mehrjährigen Aufenthalts im Iran angeeignet. Es würden demnach keine Hinweise dafür vorliegen, dass es ihm unmöglich wäre, in Kabul wieder eine Existenz aufzubauen.

L.
Mit Eingabe seines damaligen Rechtsvertreters vom 21. März 2016 liess der Beschwerdeführer gegen die Verfügung des SEM vom 19. Februar 2016 Beschwerde einreichen und beantragte die Asylgewährung; eventualiter sei die vorläufige Aufnahme anzuordnen; subenventualiter sei die Sache an die Vorinstanz zurückzuweisen.

Zur Begründung wurde ausgeführt, es sei aufgrund der Vorgeschichte davon auszugehen, dass der Beschwerdeführer bei einer Rückkehr nach Kabul wieder in den Fokus regierungsfeindlicher Kräfte gerate. Entgegen der Annahme des SEM sei er nicht nur einfacher Sicherheitsmann gewesen, sondern habe Zugang zum Verteidigungsministerium gehabt. Zudem sei seit dem kontinuierlichen Abzug der ISAF im Jahr 2014 ein Anstieg von Sicherheitsvorfällen zu beobachten, was auch vom SEM festgestellt worden sei. Der Beschwerdeführer müsse befürchten, dass er von der Armee eingezogen werde und ausserhalb Kabuls in Kampfgebieten zum Einsatz komme. Seine Tätigkeit als Sicherheitsmann für die Amerikaner und der Abzug der ISAF seien nicht als begünstigende Umstände für die Zumutbarkeit zu bewerten. Die Behausung seiner Familie sei bereits 2001 anlässlich des Nachbarschaftskonflikts unter Beschuss geraten; es würden keine gefestigten Wohnverhältnisse vorliegen.

M.
Mit Zwischenverfügung vom 5. April 2016 hielt das Bundesverwaltungsgericht fest, der Beschwerdeführer könne den Ausgang des Verfahrens in der Schweiz abwarten. Gleichzeitig wurde ein Kostenvorschuss in der Höhe von Fr. 600.- erhoben. Dieser Kostenvorschuss wurde am 15. April 2016 fristgerecht einbezahlt.

N.
Mit Eingabe vom 5. April 2016 liess der Beschwerdeführer drei weitere fremdsprachige Beweismittel im Original, jeweils mit "Serial Number (...)" (datiert [...], [...] und [...]), mit Übersetzung nachreichen.

Ergänzend wurde ausgeführt, diese Beweismittel würden die Verfolgung des Beschwerdeführers und seiner Familie in Afghanistan belegen. Der Beschwerdeführer gelte als Verräter, was schwerwiegende Folgen nach sich ziehen würde.

O.
Mit Vernehmlassung vom 12. Dezember 2016 hielt das SEM an seinen bisherigen Erwägungen fest. Ergänzend wurde ausgeführt, die Beschwerdeschrift beschränke sich auf die Wiederholung der bereits bekannten, in der angefochtenen Verfügung abgehandelten Vorbringen. Der Beschwerdeführer habe einzig neu die Befürchtung vorgetragen, in die Armee eingezogen und ins Kampfgebiet geschickt zu werden und habe dazu drei Schreiben nachgereicht, wonach er in Afghanistan als Deserteur und Verräter gelte. Beim Militärdienst handle es sich um eine staatsbürgerliche Pflicht. Ernsthafte Nachteile aufgrund von Wehrdienstverweigerung oder Desertion würden nicht zur Anerkennung der Flüchtlingseigenschaft führen. Deshalb könne darauf verzichtet werden, auf allfällige Unglaubhaftigkeitselemente innerhalb der Vorbringen, die im bisherigen Verfahren ohne zwingenden Grund nicht geltend gemacht worden seien, oder auf die Authentizität der eingereichten Beweismittel einzugehen. Zudem habe das SEM im Rahmen seiner Erwägungen zu den gesicherten Wohnverhältnissen in Kabul nicht - wie in der Beschwerdeschrift ausgeführt - auf das Haus der Familie des Beschwerdeführers, sondern auf den Umstand verwiesen, dass seine Schwester B._______ weiterhin in Kabul lebe und er bereits von 2007 bis 2010 mit ihr zusammengelebt habe.

P.
Mit Replikeingabe vom 5. Januar 2017 reichte der Beschwerdeführer weitere Beweismittel nach:

- Identitätskarte (Taskara) in Kopie mit Markierung des Eintritts in die Polizeibehörde;

- ein fremdsprachiges Dokument (gemäss eigenen Angaben: Passierschein);

- vier Farbfotokopien betreffend Besuch Polizeischule und bewaffneten Einsatz im damaligen Kampfgebiet.

Der Beschwerdeführer brachte weiter vor, der Eintrag in seinem Identitätsausweis würde ihn im Fall einer Rückreise nach Afghanistan offensichtlich als Deserteur erkennbar machen. Er würde sofort von der Armee wieder eingezogen und direkt im Kampfgebiet von Bagram zum Einsatz kommen, wo er Repressalien seitens der Armee und einer Gefährdung durch die anwesenden Terroristen ausgesetzt würde. In Afghanistan sei von einer existenzbedrohenden Situation auszugehen. Begünstigende Umstände seien nicht vorhanden. Die Schwester B._______ sei mit einem Mann aus einem anderen Clan verheiratet; er unterhalte keinen Kontakt mehr zu seiner Schwester, weshalb nicht davon ausgegangen werden könne, dass er bei ihr Unterschlupf finden würde.

Q.
Mit Zwischenverfügung vom 8. Februar 2017 hielt das Bundesverwaltungsgericht fest, der Beschwerdeführer habe in seiner Rechtsmitteleingabe neu geltend gemacht, er müsse befürchten, von der afghanischen Armee eingezogen zu werden und ausserhalb Kabuls in Kampfgebiete eingezogen zu werden. Ihm wurde Gelegenheit gegeben, dieses Vorbringen zu konkretisieren und Ergänzungen in Bezug auf die eingereichten Beweismittel anzubringen.

R.
Mit Eingabe vom 22. Februar 2017 wurde eine Übersetzung des Identitätsausweises (Taskara) nachgereicht. Zu den übrigen Aspekten äusserte sich der Beschwerdeführer respektive sein Rechtsvertreter nicht.

S.
Am 24. Oktober 2017 lud das Bundesverwaltungsgericht das SEM zu einer ergänzenden Vernehmlassung ein und forderte es auf, zur Aktualisierung der Lage in Afghanistan im Referenzurteil D-5800/2016 vom 13. Oktober 2017 Stellung zu nehmen.

Im Rahmen der zweiten Vernehmlassung vom 2. November 2017 verwies das SEM auf seinen Entscheid vom 19. Februar 2016 und auf die vorliegend bestehenden, besonders begünstigenden Faktoren im Sinne des Referenzurteils. Der Beschwerdeführer verfüge zudem nicht lediglich über lose Kontakte zur Schwester B._______. Nach seiner Rückkehr aus Pakistan habe er während rund drei Jahren mit ihr in Kabul zusammengelebt und durch Vermittlung ihres Ehemannes eine Arbeitsstelle erhalten. Es sei daher von einem tragfähigen Beziehungsnetz auszugehen.

T.
Mit Eingabe vom 30. November 2017 hielt der Beschwerdeführer an seinen bisher gestellten Anträgen fest und bestritt die vom SEM dargelegten familiären Verbindungen. Seine Schwester B._______ habe zwischenzeitlich Afghanistan verlassen, mutmasslich Richtung Pakistan; die diesbezüglichen Kontakte des Beschwerdeführers seien abgebrochen.

U.
Mit Eingaben vom 24. Oktober und 12. November 2018 teilte der Beschwerdeführer, nunmehr vertreten durch lic. iur. Ursina Bernhard, Beratungsstelle für Asylsuchende der Region Basel, dem Bundesverwaltungsgericht mit, sein bisheriger Rechtsvertreter habe das Vertretungsmandat niedergelegt. Gleichzeitig ersuchte er um Erteilung der unentgeltlichen Rechtspflege im Sinne von Art. 65 Abs. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 65 - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110
1    Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione la dispensa, a domanda, dopo il deposito del ricorso, dal pagamento delle spese processuali.110
2    Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, l'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione le designa inoltre un avvocato.111
3    L'onorario e le spese d'avvocato sono messi a carico conformemente all'articolo 64 capoversi 2 a 4.
4    La parte, ove cessi d'essere nel bisogno, deve rimborsare l'onorario e le spese d'avvocato all'ente o all'istituto autonomo che li ha pagati.
5    Il Consiglio federale disciplina la determinazione degli onorari e delle spese.112 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005113 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010114 sull'organizzazione delle autorità penali.115
VwVG und um Beiordnung der neu mandatierten Rechtsvertreterin als amtliche Rechtsbeiständin.

Diesen Eingaben wurden ein Schreiben von Rechtsanwalt Bernhard Zollinger vom 26. September 2018, eine Kostennote (letzter Stand: 7. November 2018) sowie zwei Farbfotos [die Aufenthaltsbestätigung seines Schwagers in Pakistan betreffend] beigelegt.

Das Bundesverwaltungsgericht zieht in Erwägung:

1.

1.1
Gemäss Art. 31
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 31 Principio - Il Tribunale amministrativo federale giudica i ricorsi contro le decisioni ai sensi dell'articolo 5 della legge federale del 20 dicembre 196819 sulla procedura amministrativa (PA).
VGG beurteilt das Bundesverwaltungsgericht Beschwerden gegen Verfügungen nach Art. 5
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 5 - 1 Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
1    Sono decisioni i provvedimenti delle autorità nel singolo caso, fondati sul diritto pubblico federale e concernenti:
a  la costituzione, la modificazione o l'annullamento di diritti o di obblighi;
b  l'accertamento dell'esistenza, dell'inesistenza o dell'estensione di diritti o di obblighi;
c  il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità d'istanze dirette alla costituzione, alla modificazione, all'annullamento o all'accertamento di diritti o di obblighi.
2    Sono decisioni anche quelle in materia d'esecuzione (art. 41 cpv. 1 lett. a e b), le decisioni incidentali (art. 45 e 46), le decisioni su opposizione (art. 30 cpv. 2 lett. b e 74), le decisioni su ricorso (art. 61), le decisioni in sede di revisione (art. 68) e l'interpretazione (art. 69).24
3    Le dichiarazioni di un'autorità che rifiuta o solleva pretese da far valere mediante azione non sono considerate decisioni.
VwVG. Das SEM gehört zu den Behörden nach Art. 33
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 33 Autorità inferiori - Il ricorso è ammissibile contro le decisioni:
a  del Consiglio federale e degli organi dell'Assemblea federale in materia di rapporti di lavoro del personale federale, compreso il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente;
b  del Consiglio federale concernenti:
b1  la destituzione di un membro del Consiglio della banca o della direzione generale o di un loro supplente secondo la legge del 3 ottobre 200325 sulla Banca nazionale,
b10  la revoca di un membro del consiglio d'amministrazione del Servizio svizzero di assegnazione delle tracce o l'approvazione della risoluzione del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio d'amministrazione secondo la legge federale del 20 dicembre 195743 sulle ferrovie;
b2  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 22 giugno 200726 sulla vigilanza dei mercati finanziari,
b3  il blocco di valori patrimoniali secondo la legge del 18 dicembre 201528 sui valori patrimoniali di provenienza illecita,
b4  il divieto di determinate attività secondo la LAIn30,
b4bis  il divieto di organizzazioni secondo la LAIn,
b5  la revoca di un membro del Consiglio d'istituto dell'Istituto federale di metrologia secondo la legge federale del 17 giugno 201133 sull'Istituto federale di metrologia,
b6  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'Autorità federale di sorveglianza dei revisori o l'approvazione dello scioglimento del rapporto di lavoro del direttore da parte del consiglio di amministrazione secondo la legge del 16 dicembre 200535 sui revisori,
b7  la revoca di un membro del Consiglio dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici secondo la legge del 15 dicembre 200037 sugli agenti terapeutici,
b8  la revoca di un membro del consiglio di amministrazione dell'istituto secondo la legge del 16 giugno 201739 sui fondi di compensazione,
b9  la revoca di un membro del consiglio d'Istituto dell'Istituto svizzero di diritto comparato secondo la legge federale del 28 settembre 201841 sull'Istituto svizzero di diritto comparato,
c  del Tribunale penale federale in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cbis  del Tribunale federale dei brevetti in materia di rapporti di lavoro dei suoi giudici e del suo personale;
cquater  del procuratore generale della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei procuratori pubblici federali da lui nominati e del personale del Ministero pubblico della Confederazione;
cquinquies  dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro del personale della sua segreteria;
cter  dell'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in materia di rapporti di lavoro dei membri del Ministero pubblico della Confederazione eletti dall'Assemblea federale plenaria;
d  della Cancelleria federale, dei dipartimenti e dei servizi dell'Amministrazione federale loro subordinati o aggregati amministrativamente;
e  degli stabilimenti e delle aziende della Confederazione;
f  delle commissioni federali;
g  dei tribunali arbitrali costituiti in virtù di contratti di diritto pubblico sottoscritti dalla Confederazione, dai suoi stabilimenti o dalle sue aziende;
h  delle autorità o organizzazioni indipendenti dall'Amministrazione federale che decidono nell'adempimento di compiti di diritto pubblico loro affidati dalla Confederazione;
i  delle autorità cantonali, in quanto una legge federale preveda che le loro decisioni sono impugnabili mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale.
VGG und ist daher eine Vorinstanz des Bundesverwaltungsgerichts. Eine das Sachgebiet betreffende Ausnahme im Sinne von Art. 32
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 32 Eccezioni - 1 Il ricorso è inammissibile contro:
1    Il ricorso è inammissibile contro:
a  le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale pubblico non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale;
b  le decisioni in materia di diritto di voto dei cittadini nonché di elezioni e votazioni popolari;
c  le decisioni in materia di salario al merito del personale federale, in quanto non concernano la parità dei sessi;
d  ...
e  le decisioni nel settore dell'energia nucleare concernenti:
e1  le autorizzazioni di massima per impianti nucleari,
e2  l'approvazione del programma di smaltimento,
e3  la chiusura di depositi geologici in profondità,
e4  la prova dello smaltimento;
f  le decisioni in materia di rilascio o estensione di concessioni di infrastrutture ferroviarie;
g  le decisioni dell'autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva;
h  le decisioni in materia di rilascio di concessioni per case da gioco;
i  le decisioni in materia di rilascio, modifica o rinnovo della concessione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR);
j  le decisioni in materia di diritto ai sussidi di una scuola universitaria o di un altro istituto accademico.
2    Il ricorso è inoltre inammissibile contro:
a  le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante opposizione o ricorso dinanzi a un'autorità ai sensi dell'articolo 33 lettere c-f;
b  le decisioni che, in virtù di un'altra legge federale, possono essere impugnate mediante ricorso dinanzi a un'autorità cantonale.
VGG liegt nicht vor. Das Bundesverwaltungsgericht ist daher zuständig für die Beurteilung der vorliegenden Beschwerde und entscheidet auf dem Gebiet des Asyls in der Regel - so auch vorliegend - endgültig (Art. 105
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 105 Ricorsi contro le decisioni della SEM - Contro le decisioni della SEM può essere interposto ricorso secondo la legge federale del 17 giugno 2005357 sul Tribunale amministrativo federale.
AsylG [SR 142.31]; Art. 83 Bst. d Ziff. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria
LTF Art. 83 Eccezioni - Il ricorso è inammissibile contro:
a  le decisioni in materia di sicurezza interna o esterna del Paese, neutralità, protezione diplomatica e altri affari esteri, in quanto il diritto internazionale non conferisca un diritto al giudizio da parte di un tribunale;
b  le decisioni in materia di naturalizzazione ordinaria;
c  le decisioni in materia di diritto degli stranieri concernenti:
c1  l'entrata in Svizzera,
c2  i permessi o autorizzazioni al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto,
c3  l'ammissione provvisoria,
c4  l'espulsione fondata sull'articolo 121 capoverso 2 della Costituzione federale e l'allontanamento,
c5  le deroghe alle condizioni d'ammissione,
c6  la proroga del permesso per frontalieri, il cambiamento di Cantone, il cambiamento d'impiego del titolare di un permesso per frontalieri, nonché il rilascio di documenti di viaggio a stranieri privi di documenti;
d  le decisioni in materia d'asilo pronunciate:
d1  dal Tribunale amministrativo federale, salvo quelle che concernono persone contro le quali è pendente una domanda d'estradizione presentata dallo Stato che hanno abbandonato in cerca di protezione,
d2  da un'autorità cantonale inferiore e concernenti un permesso o un'autorizzazione al cui ottenimento né il diritto federale né il diritto internazionale conferiscono un diritto;
e  le decisioni concernenti il rifiuto dell'autorizzazione a procedere penalmente contro membri di autorità o contro agenti della Confederazione;
f  le decisioni in materia di appalti pubblici se:
fbis  le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti decisioni secondo l'articolo 32i della legge del 20 marzo 200963 sul trasporto di viaggiatori;
f1  non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale; sono fatti salvi i ricorsi contro gli appalti del Tribunale amministrativo federale, del Tribunale penale federale, del Tribunale federale dei brevetti, del Ministero pubblico della Confederazione e delle autorità giudiziarie cantonali superiori, o
f2  il valore stimato della commessa non raggiunge il valore soglia determinante secondo l'articolo 52 capoverso 1 in combinato disposto con l'allegato 4 numero 2 della legge federale del 21 giugno 201961 sugli appalti pubblici;
g  le decisioni in materia di rapporti di lavoro di diritto pubblico, in quanto concernano una controversia non patrimoniale, ma non la parità dei sessi;
h  le decisioni concernenti l'assistenza amministrativa internazionale, eccettuata l'assistenza amministrativa in materia fiscale;
i  le decisioni in materia di servizio militare, civile o di protezione civile;
j  le decisioni in materia di approvvigionamento economico del Paese adottate in situazioni di grave penuria;
k  le decisioni concernenti i sussidi al cui ottenimento la legislazione non conferisce un diritto;
l  le decisioni concernenti l'imposizione di dazi operata in base alla classificazione tariffaria o al peso delle merci;
m  le decisioni concernenti il condono o la dilazione del pagamento di tributi; in deroga alla presente disposizione, il ricorso è ammissibile contro le decisioni concernenti il condono dell'imposta federale diretta o dell'imposta cantonale o comunale sul reddito e sull'utile se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o se si tratta per altri motivi di un caso particolarmente importante;
n  le decisioni in materia di energia nucleare concernenti:
n1  l'esigenza di un nulla osta o la modifica di un'autorizzazione o di una decisione,
n2  l'approvazione di un piano d'accantonamenti per le spese di smaltimento antecedenti lo spegnimento di un impianto nucleare,
n3  i nulla osta;
o  le decisioni in materia di circolazione stradale concernenti l'omologazione del tipo di veicoli;
p  le decisioni del Tribunale amministrativo federale in materia di traffico delle telecomunicazioni, radiotelevisione e poste concernenti:68
p1  concessioni oggetto di una pubblica gara,
p2  controversie secondo l'articolo 11a della legge del 30 aprile 199769 sulle telecomunicazioni;
p3  controversie secondo l'articolo 8 della legge del 17 dicembre 201071 sulle poste;
q  le decisioni in materia di medicina dei trapianti concernenti:
q1  l'iscrizione nella lista d'attesa,
q2  l'attribuzione di organi;
r  le decisioni in materia di assicurazione malattie pronunciate dal Tribunale amministrativo federale in virtù dell'articolo 3472 della legge del 17 giugno 200573 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF);
s  le decisioni in materia di agricoltura concernenti:
s1  ...
s2  la delimitazione delle zone nell'ambito del catasto della produzione;
t  le decisioni concernenti l'esito di esami e di altre valutazioni della capacità, segnatamente nei settori della scuola, della formazione continua e dell'esercizio della professione;
u  le decisioni in materia di offerte pubbliche di acquisto (art. 125-141 della L del 19 giu. 201577 sull'infrastruttura finanziaria);
v  le decisioni del Tribunale amministrativo federale concernenti divergenze d'opinione tra autorità in materia di assistenza amministrativa o giudiziaria a livello nazionale;
w  le decisioni in materia di diritto dell'elettricità concernenti l'approvazione dei piani di impianti elettrici a corrente forte e di impianti elettrici a corrente debole e l'espropriazione dei diritti necessari per la costruzione o l'esercizio di siffatti impianti, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale;
x  le decisioni concernenti la concessione di contributi di solidarietà ai sensi della legge federale del 30 settembre 201681 sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981, tranne se si pone una questione di diritto di importanza fondamentale o si tratta di un caso particolarmente importante per altri motivi;
y  le decisioni pronunciate dal Tribunale amministrativo federale nelle procedure amichevoli per evitare un'imposizione non conforme alla convenzione internazionale applicabile in ambito fiscale;
z  le decisioni concernenti le autorizzazioni edilizie di impianti eolici d'interesse nazionale secondo l'articolo 71c capoverso 1 lettera b della legge federale del 30 settembre 201684 sull'energia e le autorizzazioni di competenza cantonale a esse necessariamente connesse, se non si pone alcuna questione di diritto d'importanza fondamentale.
BGG).

1.2 Das Verfahren richtet sich nach dem VwVG, dem VGG und dem BGG, soweit das AsylG nichts anderes bestimmt (Art. 37
SR 173.32 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale amministrativo federale (LTAF)
LTAF Art. 37 Principio - La procedura dinanzi al Tribunale amministrativo federale è retta dalla PA56, in quanto la presente legge non disponga altrimenti.
VGG und Art. 6
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 6 Norme procedurali - Le procedure sono rette dalla legge federale del 20 dicembre 196811 sulla procedura amministrativa (PA), dalla legge del 17 giugno 200512 sul Tribunale amministrativo federale e dalla legge del 17 giugno 200513 sul Tribunale federale, in quanto la presente legge non preveda altrimenti.
AsylG).

1.3 Die Beschwerde ist frist- und formgerecht eingereicht. Der Beschwerdeführer hat am Verfahren vor der Vorinstanz teilgenommen, ist durch die angefochtene Verfügung besonders berührt und hat ein schutzwürdiges Interesse an deren Aufhebung beziehungsweise Änderung. Er ist daher zur Einreichung der Beschwerde legitimiert (Art. 105
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 105 Ricorsi contro le decisioni della SEM - Contro le decisioni della SEM può essere interposto ricorso secondo la legge federale del 17 giugno 2005357 sul Tribunale amministrativo federale.
und 108 Abs. 1
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 108 Termini di ricorso - 1 Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione.
1    Nella procedura celere, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro sette giorni lavorativi o, se si tratta di decisioni incidentali, entro cinque giorni dalla notificazione della decisione.
2    Nella procedura ampliata, il ricorso contro una decisione secondo l'articolo 31a capoverso 4 deve essere interposto entro 30 giorni o, se si tratta di una decisione incidentale, entro dieci giorni dalla notificazione della decisione.
3    Il ricorso contro le decisioni di non entrata nel merito e contro le decisioni di cui agli articoli 23 capoverso 1 e 40 in combinato disposto con l'articolo 6a capoverso 2 lettera a deve essere interposto entro cinque giorni lavorativi dalla notificazione della decisione.
4    Il ricorso contro il rifiuto dell'entrata in Svizzera secondo l'articolo 22 capoverso 2 può essere interposto fino al momento della notificazione di una decisione secondo l'articolo 23 capoverso 1.
5    La verifica della legalità e dell'adeguatezza dell'assegnazione di un luogo di soggiorno all'aeroporto o in un altro luogo appropriato conformemente all'articolo 22 capoversi 3 e 4 può essere chiesta in qualsiasi momento mediante ricorso.
6    Negli altri casi il termine di ricorso è di 30 giorni dalla notificazione della decisione.
7    Gli atti scritti trasmessi per telefax sono considerati consegnati validamente se pervengono tempestivamente al Tribunale amministrativo federale e sono regolarizzati mediante l'invio ulteriore dell'originale firmato, conformemente alle norme dell'articolo 52 capoversi 2 e 3 PA365.
AsylG; Art. 48 Abs. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 48 - 1 Ha diritto di ricorrere chi:
1    Ha diritto di ricorrere chi:
a  ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo;
b  è particolarmente toccato dalla decisione impugnata; e
c  ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa.
2    Ha inoltre diritto di ricorrere ogni persona, organizzazione o autorità cui un'altra legge federale riconosce tale diritto.
sowie Art. 52 Abs. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 52 - 1 L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
1    L'atto di ricorso deve contenere le conclusioni, i motivi, l'indicazione dei mezzi di prova e la firma del ricorrente o del suo rappresentante; devono essere allegati la decisione impugnata e i documenti indicati come mezzi di prova, se sono in possesso del ricorrente.
2    Se il ricorso non soddisfa a questi requisiti o se le conclusioni o i motivi del ricorrente non sono sufficientemente chiari, e il ricorso non sembra manifestamente inammissibile, l'autorità di ricorso assegna al ricorrente un breve termine suppletorio per rimediarvi.
3    Essa gli assegna questo termine con la comminatoria che, decorrendo infruttuoso, deciderà secondo l'inserto o, qualora manchino le conclusioni, i motivi oppure la firma, non entrerà nel merito del ricorso.
VwVG). Auf die Beschwerde ist einzutreten.

1.4 Aus organisatorischen Gründen im Geschäftsbetrieb der Abteilung V ist die bisherige Instruktionsrichterin, Christa Luterbacher, für das vorliegende Beschwerdeverfahren nicht mehr zuständig. Am 1. November 2018 ist Constance Leisinger als zuständige Instruktionsrichterin und vorsitzende Richterin im vorliegenden Beschwerdeverfahren eingesetzt worden.

2.
Die Kognition des Bundesverwaltungsgerichts und die zulässigen Rügen richten sich im Asylbereich nach Art. 106 Abs. 1
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 106 Motivi di ricorso - 1 Il ricorrente può far valere:
1    Il ricorrente può far valere:
a  la violazione del diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento;
b  l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.
c  ...
2    Rimangono salvi gli articoli 27 capoverso 3 e 68 capoverso 2.359
AsylG (vgl.BVGE 2014/2016 E. 5).

3.

3.1 Gemäss Art. 2 Abs. 1
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 2 Asilo - 1 La Svizzera, su domanda, accorda asilo ai rifugiati secondo le disposizioni della presente legge.
1    La Svizzera, su domanda, accorda asilo ai rifugiati secondo le disposizioni della presente legge.
2    L'asilo comprende la protezione e lo statuto accordati a persone in Svizzera in ragione della loro qualità di rifugiati. Esso comprende il diritto di risiedere in Svizzera.
AsylG gewährt die Schweiz Flüchtlingen grundsätzlich Asyl. Flüchtlinge sind Personen, die in ihrem Heimatstaat oder im Land, in dem sie zuletzt wohnten, wegen ihrer Rasse, Religion, Nationalität, Zugehörigkeit zu einer bestimmten sozialen Gruppe oder wegen ihrer politischen Anschauungen ernsthaften Nachteilen ausgesetzt sind oder begründete Furcht haben, solchen Nachteilen ausgesetzt zu werden (Art. 3 Abs. 1
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi.
1    Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi.
2    Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile.
3    Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5
4    Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7
AsylG). Als ernsthafte Nachteile gelten die Gefährdung des Leibes, des Lebens oder der Freiheit sowie Massnahmen, die einen unerträglichen psychischen Druck bewirken.

3.2 Wer um Asyl nachsucht, muss die Flüchtlingseigenschaft nachweisen oder zumindest glaubhaft machen. Diese ist glaubhaft gemacht, wenn die Behörde ihr Vorhandensein mit überwiegender Wahrscheinlichkeit für gegeben hält. Unglaubhaft sind insbesondere Vorbringen, die in wesentlichen Punkten zu wenig begründet oder in sich widersprüchlich sind, den Tatsachen nicht entsprechen oder massgeblich auf gefälschte oder verfälschte Beweismittel abgestützt werden (Art. 7
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 7 Prova della qualità di rifugiato - 1 Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato.
1    Chiunque domanda asilo deve provare o per lo meno rendere verosimile la sua qualità di rifugiato.
2    La qualità di rifugiato è resa verosimile se l'autorità la ritiene data con una probabilità preponderante.
3    Sono inverosimili in particolare le allegazioni che su punti importanti sono troppo poco fondate o contraddittorie, non corrispondono ai fatti o si basano in modo determinante su mezzi di prova falsi o falsificati.
AsylG).

4.

4.1 Nach Lehre und Rechtsprechung erfüllt eine asylsuchende Person die Flüchtlingseigenschaft im Sinne von Art. 3
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi.
1    Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi.
2    Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile.
3    Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5
4    Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7
AsylG, wenn sie Nachteile von bestimmter Intensität erlitten hat, beziehungsweise solche mit beachtlicher Wahrscheinlichkeit und in absehbarer Zukunft befürchten muss, sofern ihr die Nachteile gezielt und aufgrund bestimmter, in Art. 3 Abs. 1
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi.
1    Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi.
2    Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile.
3    Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5
4    Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7
AsylG aufgezählter Verfolgungsmotive zugefügt worden sind, respektive zugefügt zu werden drohen, und vor denen sie keinen ausreichenden staatlichen Schutz erwarten kann (vgl. BVGE 2007/31 E. 5.2 f. und 2008/4 E. 5.2, je m.w.H.).

4.2 Eine begründete Furcht vor Verfolgung im Sinne dieser Bestimmung liegt vor, wenn ein konkreter Anlass zur Annahme besteht, Letztere hätte sich - aus der Sicht im Zeitpunkt der Ausreise - mit beachtlicher Wahrscheinlichkeit und in absehbarer Zeit verwirklicht oder werde sich - auch aus heutiger Sicht - mit ebensolcher Wahrscheinlichkeit in absehbarer Zukunft verwirklichen. Es müssen demnach hinreichende Anhaltspunkte für eine konkrete Bedrohung vorhanden sein, die bei jedem Menschen in vergleichbarer Lage Furcht vor Verfolgung und damit den Entschluss zur Flucht hervorrufen würden. Die erlittene Verfolgung oder die begründete Furcht vor zukünftiger Verfolgung muss zudem sachlich und zeitlich kausal für die Ausreise aus dem Heimat- oder Herkunftsstaat und grundsätzlich auch im Zeitpunkt des Asylentscheides noch aktuell sein.

4.3 Aufgrund der Subsidiarität des flüchtlingsrechtlichen Schutzes setzt die Anerkennung der Flüchtlingseigenschaft ausserdem voraus, dass die betroffene Person in ihrem Heimat- oder Herkunftsstaat keinen ausreichenden Schutz finden kann (vgl. BVGE 2011/51 E. 7.1 ff. m.w.H.). Ausgangspunkt für die Beurteilung der Flüchtlingseigenschaft ist die Frage nach der im Zeitpunkt der Ausreise vorhandenen Verfolgung oder begründeten Furcht vor einer solchen. Die Situation im Zeitpunkt des Asylentscheides ist jedoch im Rahmen der Prüfung nach der Aktualität der Verfolgungsfurcht ebenfalls wesentlich. Veränderungen der objektiven Situation im Heimatstaat zwischen Ausreise und Asylentscheid sind deshalb zugunsten und zulasten der das Asylgesuch stellenden Person zu berücksichtigen (vgl. BVGE 2010/57 E. 2 m.w.H.).

4.4 Die Asylgründe sind sodann glaubhaft zu machen. Eine Glaubhaftmachung ist zu bejahen, wenn das Vorbringen genügend substanziiert, in sich schlüssig und plausibel ist. Es darf sich nicht in vagen Schilderungen erschöpfen, in wesentlichen Punkten nicht widersprüchlich sein, der inneren Logik entbehren oder den Tatsachen oder der allgemeinen Erfahrung widersprechen. Glaubhaftmachen bedeutet ferner - im Gegensatz zum strikten Beweis - ein reduziertes Beweismass und lässt durchaus Raum für gewisse Einwände und Zweifel am Vorbringen der gesuchstellenden Person. Entscheidend ist, ob die Gründe, welche für die Richtigkeit der Sachverhaltsdarstellung sprechen, überwiegen oder nicht. Dabei ist auf eine objektivierte Sichtweise abzustellen (vgl. BVGE 2010/57 E. 2.2. m.w.H.).

5.

5.1 Der Beschwerdeführer macht geltend, er habe von 2008 bis Ende 2010 in Kabul einen militärischen Kurs besucht, sei Polizist geworden und als einfacher Soldat bei der afghanischen Armee respektive bei den US-amerikanischen Streitkräften in Afghanistan eingesetzt worden. Dabei habe er sich insbesondere als Chauffeur und Leibwächter für die US-Amerikaner betätigt. Er macht teilweise ausführliche Angaben zu seinen Tätigkeiten; er nennt beispielsweise Namen von Kommandanten und eines Kursleiters und konkrete Einsatzgebiete (vgl. B26, Antworten 44-68). Er belegt seine Ausbildung auch mit entsprechenden Beweismitteln (B25). Im Zusammenhang mit dieser Tätigkeit für die militärischen Streitkräfte machte er geltend, regelmässig von regierungsfeindlichen Personen telefonisch bedroht worden zu sein. Zudem sei er mit einem Messer am Kopf und Körper verletzt worden und habe sich in Spitalpflege begeben müssen. Wegen dieser ständigen Drohungen habe er im Jahr 2010 Afghanistan Richtung Iran verlassen.

5.2 Die Vorinstanz bestreitet weder in der angefochtenen Verfügung noch im Rahmen des Schriftenwechsels auf Beschwerdeebene den vom Beschwerdeführer vorgetragenen Einsatz bei den afghanischen und US-amerikanischen Streitkräften; es werden auch keine Zweifel am Inhalt der eingereichten Beweismittel und Ausweise angebracht. Das SEM lässt die Frage, ob der Beschwerdeführer im Falle einer Rückkehr nach Afghanistan nach wie vor im Visier regierungsfeindlicher Kräfte stehen würde, explizit offen und schliesst gleichzeitig ein diesbezügliches erhöhtes Interesse an seiner Person aufgrund seines längeren Aufenthalts im Iran und in Europa aus. Die vom Beschwerdeführer vorgetragenen Drohungen und erlittenen Verletzungen nahm das SEM im zugrundeliegenden Sachverhalt auf und brachte auch keine diesbezüglichen Zweifel vor. Vielmehr verwies das SEM auf die grundsätzliche Schutzwilligkeit und -fähigkeit der staatlichen Behörden in Kabul (vgl. angefochtene Verfügung, Ziffer II, S. 4).

5.3 Das Bundesverwaltungsgericht hat aufgrund der in sich schlüssigen und konzisen Schilderungen des Beschwerdeführers ebenfalls keinen Zweifel an der vom Beschwerdeführer geltend gemachten Tätigkeit vor seiner Ausreise aus Kabul. Seine Tätigkeit wird überdies durch verschiedene Zutrittsausweise und Diplome im Original belegt (vgl. B25).

6.

6.1 Das Bundesverwaltungsgericht hat mit Urteil D-5800/2016 vom 13. Oktober 2017 (als Referenzurteil publiziert) eine neue Lagebeurteilung zu Afghanistan vorgenommen. Zusammenfassend ergibt sich eine deutliche Verschlechterung der Sicherheitslage seit dem letzten Länderurteil des Bundesverwaltungsgerichts im Jahr 2011 (BVGE 2011/7) und dem Abzug der ISAF über alle Regionen hinweg. Seit dem Übergang der Kontrolle von den ISAF-Kampftruppen auf die Afghan National Security Forces (ANSF) hat der Konflikt mehr und mehr den Charakter eines Bürgerkrieges angenommen, wovon grosse Teile des Staatsgebiets direkt von Kampfhandlungen betroffen sind. Hinzu kommen terroristische Anschläge in den von offenen Gefechten weitgehend ausgenommenen urbanen Zentren. Im Visier stehen vor allem die Grossstädte Kabul und Kandahar, aber auch kleinere Städte wie Dschalalabad und Kunduz (vgl. dazu ausführlich E. 7.3 und E. 7.4 sowie zu den jüngsten Anschlägen: Neue Zürcher Zeitung vom 22. Oktober 2018: Taliban versuchen, Wahlen zu sabotieren).

Es erscheint unklar, ob sich die afghanischen Sicherheitskräfte gegen die regierungsfeindlichen Gruppierungen werden behaupten können, zumal die Desertions- und Abgangsrate sehr hoch sowie der Ausbildungsstand der Rekruten schlecht ist und eine Infiltrierung durch regierungsfeindliche Gruppierungen stattfindet. Zudem gilt die Afghan Local Police (ALP) in der afghanischen Bevölkerung als korrupt und wird für gravierende Menschenrechtsverletzungen und Missbräuche verantwortlich gemacht. Hinzu kommt die Tatsache, dass Angehörige der ALP für die von ihnen begangenen Vergehen nicht zur Rechenschaft gezogen werden und teilweise unter der Kontrolle lokaler Machthaber stehen (vgl. zum Ganzen SFH, Afghanistan: Update, Die aktuelle Sicherheitslage, Bern, 30. September 2016, S. 6 ff.; Bertelsmann Stiftung, BTI 2016 - Afghanistan Country Report, https://www.bti-project.org/fileadmin/files/BTI/Downloads/Reports/2016/p df/BTI_2016_Afghanistan.pdf , abgerufen am 12.11.2018; vgl. auch Urteil des BVGer E-5522/2017 vom 30. Januar 2018 mit weiteren Verweisen).

6.2

6.2.1 Bei der Beurteilung der Sicherheitslage lassen sich sodann Gruppen von Personen definieren, die aufgrund ihrer Exponiertheit einem erhöhten Verfolgungsrisiko ausgesetzt sind. Dazu gehören unter anderem Personen, welche der afghanischen Regierung oder der internationalen Gemeinschaft inklusive den internationalen Militärkräften nahestehen oder als Unterstützer derselben wahrgenommen werden sowie westlich orientierte
oder der afghanischen Gesellschaftsordnung aus anderen Gründen nicht entsprechende Personen (vgl. dazu: UNHCR Eligibility Guidelines for Assessing the International Needs of Asylum-Seekers from Afghanistan, 30. August 2018, A. Risk Profiles, S. 39 ff., insbesondere Bst. d, S. 43 sowie die beiden EASO Berichte: "Country of Origin Information Report: Afghanistan: Indiviudals targeted by armed actors in the conflict" vom Dezember 2017, S. 34 und 35 und "Country Guidance: Afghanistan: Guidance note and common analysis", Juni 2018, S. 41-43).

6.2.2 Gemäss den Angaben des UN Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA) kam es im Jahr 2017 zu 388 Vorfällen gegenüber solche Personen (im Vergleich: rund 200 im Jahr 2016), worunter namentlich Entführungen und Angriffe fallen, bei denen die Betroffenen verletzt oder gar getötet worden sind (UN OCHA, Humanitarian Bulletin Afghanistan, Issue 72; 1. Bis 31. Januar 2018, https://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/20180215_ocha_afghanistan_monthly_humanitarian_bulletin_january_2018_en_0.pdf, abgerufen am 12.11.2018).

6.2.3 Auch andere Quellen berichten von gezielten Angriffen auf Mitarbeiter der afghanischen Regierung oder internationaler Organisationen und einem erhöhten Risiko dieser Personen, einem Gewaltakt - insbesondere durch die Hände der Taliban - ausgesetzt zu werden (vgl. Australian Department of Foreign Affairs and Trade [DFAT], Country Information Report Afghanistan, vom 18.09.2017, Ziff. 3.19 und 3.23; Schweizerische Flüchtlingshilfe [SFH]: Afghanistan: Die aktuelle Sicherheitslage, 12. September 2018, insbesondere S. 9; Austrian Centre for Country of Origin and Asylum Research and Documentation [ACCORD]: Aktuelle Sicherheitslage in Afghanistan und Chronologie für Kabul, 11. September 2018, Kapitel 1.2.2 und US Department of State, Country Report on Human Rights Practices for 2016, 03.03.2017, Abschnitt 1g).

6.3 Nach Einschätzung des Gerichts gehörte der Beschwerdeführer als ehemaliger Soldat, Chauffeur und Leibwächter der afghanischen und US-amerikanischen Streitkräfte im Zeitpunkt seiner Ausreise aus Afghanistan im Jahr 2010 zur Personengruppe, welche aufgrund ihrer Exponiertheit bereits an sich einem erhöhten Verfolgungsrisiko ausgesetzt war. Er wurde im Umgang mit Waffen ausgebildet (vgl. B26, Antwort 44), nahm an militärischen Trainings teil und begleitete Angehörige der US-amerikanischen Truppen als Chauffeur und Leibwächter auf dem Luft- und Landweg in Einsatzgebiete in Kandahar, Helmland und Ghazni. Dabei soll er stets bewaffnet gewesen sein (vgl. B26, Antworten 56-62). Aufgrund seiner Schilderungen und der eingereichten Fotoaufnahmen ist zudem davon auszugehen, dass der Beschwerdeführer bei seinem Einsatz eine Uniform trug (vgl. B26 Antworten 74 und 77) und daher als Angehöriger der Streitkräfte erkennbar war. Es ist zudem davon auszugehen, dass der Beschwerdeführer einer erhöhten Gefahr der Verfolgung durch die Taliban oder andere regierungsfeindliche Organisationen ausgesetzt war und in der Folge mehrfach bedroht, einmal auch körperlich angegriffen wurde.

6.4 Nach dem Gesagten gelangt das Gericht zum Schluss, dass der Beschwerdeführer im Zeitpunkt seiner Ausreise aus Afghanistan im Jahr 2010 aufgrund seines Profils eine begründete Furcht vor Verfolgung durch die Taliban und regierungsfeindlichen Gruppierungen im Sinne von Art. 3
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi.
1    Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi.
2    Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile.
3    Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5
4    Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7
AsylG hatte. Nachdem sich die Sicherheits- und Verfolgungslage in Afghanistan seit seiner Ausreise im Jahr 2010 keineswegs verbessert, sondern vielmehr über alle Regionen hinweg weiter verschlechtert hat (vgl. Referenzurteil D-5800/2016 E. 7.6) und ehemalige Angehörige der ausländischen Militärtruppen nach wie vor im Visier der regierungsfeindlichen Truppen stehen (vgl. die oben erwähnten UNHCR Eligibility Guidelines sowie die zitierten EASO-Berichte), ist davon auszugehen, dass er im Falle einer Rückkehr nach Afghanistan begründeterweise auch aktuell künftige Verfolgung vor Übergriffen seitens der Taliban oder anderer regierungsfeindlicher Gruppierungen zu befürchten hat (vgl. zur Regelvermutung, dass von erlittener, mit der Ausreise in Kausalzusammenhang stehender Vorverfolgung ohne Weiteres auf das Bestehen einer begründeten Furcht vor künftiger Verfolgung zu schliessen ist: BVGE 2009/51 E. 4.2.5 mit weiteren Verweisen).

6.5 Nachdem die festgestellte Verfolgungsgefahr nicht von staatlichen Organen, sondern von Dritten ausgeht, bleibt die Frage zu prüfen, ob für den Beschwerdeführer eine innerstaatliche Flucht- beziehungsweise Schutzalternative besteht. Gemäss Rechtsprechung des Bundesverwaltungsgerichts bedingt die Annahme einer innerstaatlichen Schutzalternative im Lichte der Schutztheorie, dass am Zufluchtsort eine funktionierende und effiziente Schutzinfrastruktur besteht und der Staat gewillt ist, der in einem anderen Landesteil von Verfolgung betroffenen Person am Zufluchtsort Schutz zu gewähren. Praxisgemäss sind an die Effektivität des Schutzes am Zufluchtsort hohe Anforderungen zu stellen. Namentlich genügt es nicht, dass der Verfolger am Zufluchtsort nicht präsent ist, sondern es muss auch die Möglichkeit ausgeschlossen werden können, dass er seinen Einfluss auf diesen Ort ausdehnen kann (vgl. BVGE 2013/5 E. 5.4.3, BVGE 2011/51 E. 8.5.1 und 8.6). Schliesslich muss es dem Betreffenden individuell zuzumuten sein, den am Zufluchtsort erhältlichen Schutz längerfristig in Anspruch nehmen zu können. Dabei sind die allgemeinen Verhältnisse am Zufluchtsort und die persönlichen Umstände der betroffenen Person zu beachten und es ist unter Berücksichtigung des länderspezifischen Kontextes im Rahmen einer individuellen Einzelfallprüfung zu beurteilen, ob ihr angesichts der sich konkret abzeichnenden Lebenssituation am Zufluchtsort realistischerweise zugemutet werden kann, sich dort niederzulassen und sich eine neue Existenz aufzubauen. Für die Frage der Zumutbarkeit kommt der Zumutbarkeitsbegriff gemäss Art. 83
SR 142.20 Legge federale del 16 dicembre 2005 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)
LStrI Art. 83 Decisione d'ammissione provvisoria - 1 Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.249
1    Se l'esecuzione dell'allontanamento non è possibile, ammissibile o ragionevolmente esigibile, la SEM dispone l'ammissione provvisoria.249
2    L'esecuzione non è possibile se lo straniero non può partire né alla volta dello Stato d'origine o di provenienza o di uno Stato terzo, né esservi trasportato.
3    L'esecuzione non è ammissibile se la prosecuzione del viaggio dello straniero verso lo Stato d'origine o di provenienza o verso uno Stato terzo è contraria agli impegni di diritto internazionale pubblico della Svizzera.
4    L'esecuzione può non essere ragionevolmente esigibile qualora, nello Stato d'origine o di provenienza, lo straniero venisse a trovarsi concretamente in pericolo in seguito a situazioni quali guerra, guerra civile, violenza generalizzata o emergenza medica.
5    Il Consiglio federale designa gli Stati d'origine o di provenienza o le regioni di tali Stati nei quali il ritorno è ragionevolmente esigibile.250 Se gli stranieri allontanati provengono da uno di tali Stati o da uno Stato membro dell'UE o dell'AELS, si ritiene che l'esecuzione dell'allontanamento sia di norma ragionevolmente esigibile.251
5bis    Il Consiglio federale verifica periodicamente la decisione di cui al capoverso 5.252
6    L'ammissione provvisoria può essere proposta dalle autorità cantonali.
7    L'ammissione provvisoria secondo i capoversi 2 e 4 è esclusa se lo straniero allontanato:253
a  è stato condannato in Svizzera o all'estero a una pena detentiva di lunga durata o nei suoi confronti è stata ordinata una misura penale ai sensi degli articoli 59-61 o 64 CP255;
b  ha violato in modo rilevante o ripetutamente o espone a pericolo la sicurezza e l'ordine pubblici in Svizzera o all'estero o costituisce una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera; o
c  ha causato, con il suo comportamento, l'impossibilità di eseguire l'allontanamento.
8    I rifugiati per i quali esistono motivi di esclusione dall'asilo secondo gli articoli 53 e 54 LAsi257 sono ammessi provvisoriamente.
9    L'ammissione provvisoria non è disposta o si estingue con il passaggio in giudicato dell'espulsione ai sensi dell'articolo 66a o 66abis CP, dell'articolo 49a o 49abis CPM258 o dell'articolo 68 della presente legge.259
10    Le autorità cantonali possono concludere accordi d'integrazione con persone ammesse provvisoriamente se, alla luce dei criteri di cui all'articolo 58a, vi è un bisogno d'integrazione particolare.260
AuG zur Anwendung (vgl. BVGE 2011/51 E. 8).

Vorliegend ist zu berücksichtigen, dass die Taliban landesweit aktiv sind und in den vergangenen Jahren eine Entwicklung hin zu einer gut organisierten Bewegung durchlaufen haben, wodurch sie in verschiedenen Provinzen an Einfluss, Macht und Stärke gewonnen haben. Sie verübten auch mehrere komplexe Angriffe in Kabul. Die afghanischen Sicherheitskräfte können die feindlich gesinnten Konfliktparteien kaum in genügender Weise zurückdrängen oder kontrollieren (vgl. Referenzurteil D-5800/2016, E. 7.3.1 und 7.3.2). Daraus folgt, dass die afghanischen Sicherheitskräfte - auch in Kabul - für Angehörige von Personengruppen mit einem hohen Risikoprofil - zu welchen der Beschwerdeführer gehört - keine funktionierende und effiziente Schutzinfrastruktur zur Verfügung stellen können (vgl. Urteile des BVGer D-3402/2017 vom 14. Dezember 2017 E. 7.2; E-117/2016 vom 31. Oktober 2017 E. 7.4; D-416/2015 vom 25. August 2017 E. 6.9.3 und E-4394/2016 vom 19. April 2018). Eine Schutzalternative im Sinne der Rechtsprechung besteht offensichtlich auch in anderen Teilen Afghanistans nicht, zumal die Taliban in allen Landesteilen ihre Aktivitäten entfalten und die Schutzinfrastruktur gegenüber derjenigen von Kabul auch in anderen grossen Städten nicht effizienter ist.

6.6 Bei dieser Sachlage erübrigt es sich, auf die übrigen Vorbringen des Beschwerdeführers und die entsprechenden Erwägungen des SEM weiter einzugehen.

7.
Nach dem Gesagten ist festzustellen, dass der Beschwerdeführer die Flüchtlingseigenschaft im Sinne von Art. 3
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 3 Definizione del termine «rifugiato» - 1 Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi.
1    Sono rifugiati le persone che, nel Paese di origine o di ultima residenza, sono esposte a seri pregiudizi a causa della loro razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche, ovvero hanno fondato timore di essere esposte a tali pregiudizi.
2    Sono pregiudizi seri segnatamente l'esposizione a pericolo della vita, dell'integrità fisica o della libertà, nonché le misure che comportano una pressione psichica insopportabile. Occorre tenere conto dei motivi di fuga specifici della condizione femminile.
3    Non sono rifugiati le persone che sono esposte a seri pregiudizi o hanno fondato timore di esservi esposte per aver rifiutato di prestare servizio militare o per aver disertato. È fatto salvo il rispetto della Convenzione del 28 luglio 19514 sullo statuto dei rifugiati.5
4    Non sono rifugiati le persone che fanno valere motivi sorti a causa del loro comportamento dopo la partenza dal loro Paese d'origine o di provenienza e che non sono l'espressione o la continuazione di una convinzione o di un orientamento già ivi esistente. Rimangono salve le disposizioni della Convenzione del 28 luglio 19516 sullo statuto dei rifugiati.7
AsylG erfüllt. Anhaltspunkte für das Vorliegen von Asylausschlussgründen im Sinne von Art. 53
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 53 Indegnità - Non è concesso asilo al rifugiato:
a  che ne sembri indegno per avere commesso atti riprensibili;
b  che abbia attentato alla sicurezza interna o esterna della Svizzera o la comprometta; o
c  nei confronti del quale sia stata ordinata l'espulsione ai sensi dell'articolo 66a o 66abis CP157 o dell'articolo 49a o 49abis CPM158.
AsylG gehen aus den Akten nicht hervor, weshalb ihm Asyl zu gewähren ist (Art. 49
SR 142.31 Legge del 26 giugno 1998 sull'asilo (LAsi)
LAsi Art. 49 Principio - L'asilo è accordato alle persone che hanno qualità di rifugiato e se non vi sono motivi d'esclusione.
AsylG).

8.
Die Verfügung des SEM vom 19. Februar 2016 ist aufzuheben und die
Vorinstanz ist anzuweisen, dem Beschwerdeführer in der Schweiz in Anerkennung der Flüchtlingseigenschaft Asyl zu gewähren.

9.

9.1 Bei diesem Ausgang des Verfahrens sind keine Kosten aufzuerlegen (Art. 63 Abs. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
1    L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
2    Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi.
3    Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura.
4    L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100
4bis    La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla:
a  da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario;
b  da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101
5    Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105
und 2
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 63 - 1 L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
1    L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
2    Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi.
3    Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura.
4    L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100
4bis    La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla:
a  da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario;
b  da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101
5    Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105
VwVG). Der am 15. April 2016 geleistete Kostenvorschuss von Fr. 600. - ist zurückzuerstatten.

9.2 Dem vertretenen Beschwerdeführer ist angesichts seines Obsiegens in Anwendung von Art. 64
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 64 - 1 L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato.
1    L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato.
2    Il dispositivo indica l'ammontare dell'indennità e l'addossa all'ente o all'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, in quanto non possa essere messa a carico di una controparte soccombente.
3    Se una controparte soccombente ha presentato conclusioni indipendenti, l'indennità può essere messa a suo carico, secondo la propria solvenza.
4    L'ente o l'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, risponde dell'indennità addossata a una controparte soccombente, in quanto non possa essere riscossa.
5    Il Consiglio federale disciplina la determinazione delle spese ripetibili.106 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005107 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010108 sull'organizzazione delle autorità penali.109
VwVG und Art. 7 Abs. 1
SR 173.320.2 Regolamento del 21 febbraio 2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TS-TAF)
TS-TAF Art. 7 Principio
1    La parte vincente ha diritto alle ripetibili per le spese necessarie derivanti dalla causa.
2    Se la parte vince solo parzialmente, le spese ripetibili sono ridotte in proporzione.
3    Le autorità federali e, di regola, le altre autorità con qualità di parte non hanno diritto a un'indennità a titolo di ripetibili.
4    Se le spese sono relativamente modeste, si può rinunciare a concedere alla parte un'indennità a titolo di ripetibili.
5    L'articolo 6a è applicabile per analogia.7
des Reglements vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE, SR 173.320.2) zu Lasten der Vorinstanz eine Entschädigung für die ihm notwendigerweise erwachsenen Parteikosten zuzusprechen. Die mit Eingabe vom 12. November 2018 eingereichte Kostennote weist für den Zeitraum ab der Mandatsübernahme der neuen Rechtsvertreterin einen Aufwand von acht Stunden bei einem Stundenansatz von Fr. 200.- sowie Auslagen von Fr. 50. - auf. Der Aufwand scheint - unter Berücksichtigung auch der Eingabe vom 12. November 2018 - gesamthaft als angemessen. Auch der Stundenansatz von Fr. 200.- ist für die Parteientschädigung als angemessen zu erachten, weswegen die an die heutige Rechtsvertreterin auszurichtende Parteientschädigung auf Fr. 1'650.- festzusetzen ist. Hinzu kommt eine mangels Vorliegens einer Kostennote vom Gericht auf Fr. 400.- zu schätzende Parteientschädigung für die Aufwendungen des ersten Rechtsvertreters. Die von der Vorinstanz dem Beschwerdeführer auszurichtende Parteientschädigung wird insgesamt auf Fr. 2'050.- festgesetzt.

(Dispositiv nächst Seite)

Demnach erkennt das Bundesverwaltungsgericht:

1.
Die Beschwerde wird gutgeheissen.

2.
Die Verfügung vom 19. Februar 2016 wird aufgehoben und das SEM wird angewiesen, den Beschwerdeführer als Flüchtling anzuerkennen und ihm Asyl zu gewähren.

3.
Es werden keine Verfahrenskosten auferlegt. Der am 15. April 2016 geleistete Kostenvorschuss in der Höhe von Fr. 600.- wird zurückerstattet.

4.
Das SEM wird angewiesen, dem Beschwerdeführer für das Verfahren vor dem Bundesverwaltungsgericht eine Parteientschädigung von insgesamt Fr. 2'050.- auszurichten.

5.
Dieses Urteil geht an den Beschwerdeführer, das SEM und die zuständige kantonale Behörde.

Die vorsitzende Richterin: Die Gerichtsschreiberin:

Constance Leisinger Sandra Bodenmann