S. 293 / Nr. 64 Zollgesetz (i)

BGE 76 IV 293

64. Sentenza della Corte dl cassazione penale 22 dicembre 1950 nella causa
Ministero pubblico della Confederazione contro Cattaneo.

Regeste:
Art. 75 e 77 LP: Criteri per la commicurazionc delle multe doganali.
Art. 75, 77 ZO: Grundsätze für die Bemessung der Zollbussen.
Art. 75
SR 631.0 Loi du 18 mars 2005 sur les douanes (LD)
LD Art. 75 Prescription
1    La dette douanière se prescrit par cinq ans à compter de la fin de l'année civile durant laquelle elle est échue.
2    La prescription est interrompue par tout acte tendant au recouvrement et par toute rectification de la part de l'autorité compétente. Elle est suspendue tant que le débiteur ne peut être poursuivi en Suisse ou que la dette douanière fait l'objet d'une procédure de recours.
3    L'interruption et la suspension ont effet à l'égard de tous les débiteurs.
4    La dette douanière se prescrit dans tous les cas par quinze ans à compter de la fin de l'année civile durant laquelle elle a pris naissance. Des délais de prescription plus longs selon les art. 11 et 12 DPA30 sont réservés.
et 77
SR 631.0 Loi du 18 mars 2005 sur les douanes (LD)
LD Art. 77 Contenu et forme
1    Le cautionnement douanier en tant que cautionnement solidaire garantit:
a  une créance douanière déterminée (cautionnement individuel);
b  toutes les créances douanières à l'égard du débiteur (cautionnement général).
2    Le cautionnement doit être établi sur un formulaire officiel; celui-ci doit indiquer le montant maximal garanti par la caution.
LD: Critères applicables au calcul des amendes douanières.

A. - Dall'autunno 1948 al gennaio 1949, Cattaneo comperava a Chiasso
complessivamente 16500 monete d'oro francesi da 20 fr., in transito attraverso
la Svizzera. Egli incaricava in seguito certo Luigi Mascetti, abitante in
Italia, di farsi consegnare dette monete dai fornitori, di esportarle
regolarmente in Italia, mediante liberamento della bolletta di cauzione, e di
reimportarle poi in Isvizzera di contrabbando. In questo modo tutte le 16500
monete tornavano in possesso del Cattaneo, che le vendeva poi al mercato nero.
Non disponendo di sufficienti capitali per provvedere da solo alle ordinazioni
d'oro ricevute, Cattaneo accettava la cooperazione di Antonio Monti e di un
suo compagno, coi quali si accordava nel senso ch'essi avrebbero acquistato
delle monete d'oro in transito attraverso la Svizzera, le avrebbero esportate
regolarmente in Italia e importate di nuovo in Isvizzera di contrabbando per
consegnarle

Seite: 294
poi al Cattaneo. In esecuzione di quest'accordo egli riceveva altre 10500
monete d'oro da 20 fr. importate clandestinamente.
Cattaneo acquistava inoltre a Losanna 20 kg. d'oro in lingotti e 1000 monete
d'oro da 20 fr. che consegnava ad un terzo con l'incarico di esportarli in
Italia di contrabbando. Cattaneo prendeva in consegna detti valori a Milano,
ove li negoziava alla borsa.
B. - Per questi fatti, riconosciuti esatti dal Cattaneo, il Dipartimento
federale delle finanze e delle dogane gli infiggeva:
a) per infrazione dei divieti e sottrazione dell'imposta sulla cifra d'affari,
commesse facendo importare di contrabbando 16 500 monete d'oro, una multa di
fr. 100650.-, pari ad 1/5 del valore della merce, accertato in fr. 503 250.
b) per ricettazione di 10 500 monete d'oro, di etti sapeva ch'erano state
importate di contrabbando per opera d'altri, una multa di fr. 53 315.-, pari
ad 1/6 del vallore della merce, accertato in fr. 320 250.-
c) per infrazione dei divieti, commessa facendo esportare di contrabbando kg
20 di oro in lingotti e 1000 monete d'oro, una multa di fr. 80 650.-, pari a
3/4 del valore dell'oro greggio (fr. 99 400.-) e ad 1/5 del valore dell'oro
monetato (fr. 30 500.-).
L'ammontare dell'imposta sulla cifra d'affari elusa era determinato in 20 130
fr.
L'incolpato faceva opposizione alla decisione amministrativa e chiedeva di
essere deferito all'autorità giudiziaria.
C. - Con sentenza 22 maggio 1950 la Corte delle assisi pretoriali del
Distretto di Mendrisio riconosceva Cattaneo colpevole dei reati doganali
addebitatigli e lo condannava
a) per infrazione dei divieti all'importazione e sottrazione dell'imposta
sulla cifra d'affari ad una multa di fr. 16 75.-, pari ad 1/30 del valore
della merce
b) per ricettazione ad una multa di fr. 9150.-, pari ad 1/35 del valore della
merce.
c) per infrazione dei divieti all'esportazione ad una multa di fr. 3711.-,
pari ad 1/35 del valore della merce,
nonchè al pagamento delle spese administrative e giudiziarie.
La Corte motivava la riduzione delle multe in sostanza come segue:
L'ammontare delle multe inflitte dall'autorità amministrativa è eccessivo e
manifestamente sproporzionato

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all'entità, dei reati, alla colpa del delinquente, come pure al danno (reale o
potenziale) derivato all'economia nazionale e alla collettività.
L'esagerazione nella quantità della pena costituisce un'inutile, anzi dannosa
severità. E nell'Interesse del fisco di moderare la misura delle multe in modo
che possano essere pagate dal multato. La prassi adottata dall'Amministrazione
federale delle dogane d'infliggere delle pene pecuniarie inesigibili conduce
inevitabilmente alla loro commutazione in arresto, sanzione che è contraria al
principio statuito dall'art. 59 cp. 3 CF. Questi motivi consigliano e
giustificano di ridurre le inulte proposte.
D. - il Ministero pubblico della Confederazione si è aggravato alla Corte di
cassazione del Tribunale federale, chiedendo l'annullamento della sentenza
querelata e il rinvio degli atti all'autorità cantonale per nuovo giudizio.
Considerando in diritto:
1.- (Rilevabilità.)
2.- La materialità e la qualifica giuridica dei fatti addebitati al convenuto
non sono controverse. Litigiosa è soltanto la misura della pena.
a) Opina la precedente giurisdizione che la multa doganale dovrebbe essere
commisurata in modo che il multato possa pagarla, evitando così ch'essa debba
essere commutata in arresto. Questo ragionamento, in quanto tien conto
essenzialmente della situazione materiale del reo, non fa che applicare
indirettamente l'art. 48
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 48 - Le juge atténue la peine:
a  si l'auteur a agi:
a1  en cédant à un mobile honorable;
a2  dans une détresse profonde;
a3  sous l'effet d'une menace grave;
a4  sous l'ascendant d'une personne à laquelle il devait obéissance ou de laquelle il dépendait;
b  si l'auteur a été induit en tentation grave par la conduite de la victime;
c  si l'auteur a agi en proie à une émotion violente que les circonstances rendaient excusable ou s'il a agi dans un état de profond désarroi;
d  si l'auteur a manifesté par des actes un repentir sincère, notamment s'il a réparé le dommage autant qu'on pouvait l'attendre de lui;
e  si l'intérêt à punir a sensiblement diminué en raison du temps écoulé depuis l'infraction et que l'auteur s'est bien comporté dans l'intervalle.
cifra 2 CP, il che costituisce violazione del diritto
federale. infatti, per le ragioni diffusamente esposte da questa Corte nella
sua sentenza Desaules (RU 72 IV 188 sgg.) e ribadite, da ultimo, nella
sentenza 29 novembre 1949 su ricorso Mascetti, il disposto menzionato non
trova applicazione nel campo doganale.
Sostiene in questo connesso l'autorità cantonale che la conversione in arresto
della multa rimasta inconseguita per inopia del contravventore è contraria
all'art. 59 cp.

Seite: 296
3 CF, che abolisce l'arresto personale per debiti. E di giurisprudenza
costante che l'arresto è conciliabile con la garanzia costituzionale invocata,
purché non sia ordinato quale mezzo coercitivo nell'Interesse privato del
creditore pel soddisfacimento di un suo credito, ma quale pena, nell'Interesse
pubblico (RU 12, 526). E così è appunto in materia di conversione delle multe
doganali.
b) In urto col diritto federale è ugualmente l'opinione dell'autorità
cantonale, secondo cui la multa dovrebbe essere commisurata anche al danno che
dalla contravvenzione può essere derivato al fisco o all'economia nazionale.
Sta bene che la riparazione di siffatto nocumento è una delle finalità
precipue della repressione in diritto doganale; il danno non è invece, come
questa Corte già ebbe a dichiarare nella succitata sentenza Mascetti, il
criterio per il computo della multa. Nulla è stato addotto dall'autorità
cantonale che giusti fichi di dipartirsi da questa prassi, la quale è conforme
al tenore e allo spirito della legge.
c) Se l'autorità cantonale, dichiarando che il convenuto è condannato
«complessivamente ad una multa di 29 636 fr.», avesse inteso infliggergli una
multa unica per i tre reati indipendenti (infrazione dei divieti
all'importazione, ricettazione e infrazione dei divieti all'esportazione),
l'addebito mossogli dal ricorrente di aver violato il diritto federale sarebbe
fondato. L'art. 85
SR 631.0 Loi du 18 mars 2005 sur les douanes (LD)
LD Art. 85 Perception subséquente des droits de douane - Si l'OFDF a, par erreur, omis de percevoir un droit de douane, fixé un droit de douane insuffisant ou effectué un remboursement de droit de douane trop élevé, il peut recouvrer le montant dû si il communique au débiteur son intention de le faire dans un délai d'un an à compter de l'établissement de la décision de taxation.
cp. 1 LD, che statuisce il principio della pena unificata,
contempla, nonostante il tenore della nota marginale, soltanto il concorso
ideale. Il fatto che la legge non disciplina espressamente il concorso reale
non autorizza però d'inferire che per quest'ipotesi faccia stato, in virtù
dell'art. 333
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 333 - 1 Les dispositions générales du présent code sont applicables aux infractions prévues par d'autres lois fédérales, à moins que celles-ci ne contiennent des dispositions sur la matière.
1    Les dispositions générales du présent code sont applicables aux infractions prévues par d'autres lois fédérales, à moins que celles-ci ne contiennent des dispositions sur la matière.
2    Dans les autres lois fédérales:
a  la réclusion est remplacée par une peine privative de liberté de plus d'un an;
b  l'emprisonnement est remplacé par une peine privative de liberté de trois ans au plus ou par une peine pécuniaire;
c  l'emprisonnement de moins de six mois est remplacé par la peine pécuniaire, un mois d'emprisonnement valant 30 jours-amende d'au maximum 3000 francs.
3    L'infraction passible de l'amende ou des arrêts, ou de l'amende exclusivement, est une contravention. Les art. 106 et 107 sont applicables. Est réservé l'art. 8 de la loi fédérale du 22 mars 1974 sur le droit pénal administratif531. L'infraction passible, en vertu d'une autre loi fédérale entrée en vigueur avant 1942, d'une peine d'emprisonnement ne dépassant pas trois mois est également une contravention.
4    Sont réservées les durées des peines qui dérogent à l'al. 2, les montants des amendes qui dérogent à l'art. 106, ainsi que l'art. 41.
5    Si une autre loi fédérale prévoit l'amende pour un crime ou un délit, l'art. 34 est applicable. Les règles sur la fixation de l'amende qui dérogent à cet article ne sont pas applicables. Est réservé l'art. 8 de la loi fédérale du 22 mars 1974 sur le droit pénal administratif. Si l'amende est limitée à un montant inférieur à 1 080 000 francs, cette limitation est supprimée; au-delà, elle est maintenue. En pareil cas, le nombre maximum de jours-amende équivaut au montant maximum de l'amende encourue jusqu'alors divisé par 3000.
6    ...532
6bis    Si une infraction est punie soit d'une peine privative de liberté soit d'une peine pécuniaire d'un nombre minimal de jours-amende, cette limite inférieure vaut aussi pour la durée minimale en jours de la peine privative de liberté.533
7    Les contraventions prévues par d'autres lois fédérales sont punissables même quand elles ont été commises par négligence, à moins qu'il ne ressorte de la disposition applicable que la contravention est réprimée seulement si elle a été commise intentionnellement.
cp. 1 CP, il principio sancito dall'art. 68
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 68 - 1 Si l'intérêt public, l'intérêt du lésé ou l'intérêt de la personne habilitée à porter plainte l'exigent, le juge ordonne la publication du jugement aux frais du condamné.
1    Si l'intérêt public, l'intérêt du lésé ou l'intérêt de la personne habilitée à porter plainte l'exigent, le juge ordonne la publication du jugement aux frais du condamné.
2    Si l'intérêt public, l'intérêt de l'accusé acquitté ou l'intérêt de la personne libérée de toute inculpation l'exigent, le juge ordonne la publication du jugement d'acquittement ou de la décision de libération de la poursuite pénale aux frais de l'État ou du dénonciateur.
3    La publication dans l'intérêt du lésé, de la personne habilitée à porter plainte, de l'accusé acquitté ou de la personne libérée de toute inculpation n'a lieu qu'à leur requête.
4    Le juge fixe les modalités de la publication.
cifra 1 cp. 2 CP,
secondo cui chi incorre in più multe è condannato ad una multa corrispondente
alla colpevolezza. Quest'illazione misconoscerebbe infatti che la repressione
in diritto doganale non mira, come nel diritto penale comune, essenzialmente
all'espiazione e all'emendamento del condannato, ma a riparare la

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perdita subita dal fisco e a proteggere la collettività (RU 72 IV 190).
Corollario di questa concezione della repressione doganale è il cumulo
materiale delle multe. Se così non fosse, mal si comprenderebbe perché la
legge prevede esplicitamente il cumulo delle pene all'art. 85 cp. 2 per talune
forme del concorso ideale (RU 68 IV 108 sgg. e le sentenze non pubblicate 14
febbraio 1949 nella causa Riat e 17 marzo 1949 nella causa Agazzi).
3.- Come si legge nella sentenza Mascetti, già menzionata, la commisurazione
della multe doganali ubbidisce a due criteri: quello dell'entità della
contravvenzione e quello del grado della colpevolezza.
Questi criteri, riconosciuti dal Tribunale federale siccome i soli conformi
alla legge, debbono servire di guida all'amministrazione e al giudice
nell'esercizio del potere discrezionale che loro è conferito per
l'individuazione della pena, potere invero particolarmente ampio, se si
considera che la legge prevede bensì un massimo (art. 75 e
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 68 - 1 Si l'intérêt public, l'intérêt du lésé ou l'intérêt de la personne habilitée à porter plainte l'exigent, le juge ordonne la publication du jugement aux frais du condamné.
1    Si l'intérêt public, l'intérêt du lésé ou l'intérêt de la personne habilitée à porter plainte l'exigent, le juge ordonne la publication du jugement aux frais du condamné.
2    Si l'intérêt public, l'intérêt de l'accusé acquitté ou l'intérêt de la personne libérée de toute inculpation l'exigent, le juge ordonne la publication du jugement d'acquittement ou de la décision de libération de la poursuite pénale aux frais de l'État ou du dénonciateur.
3    La publication dans l'intérêt du lésé, de la personne habilitée à porter plainte, de l'accusé acquitté ou de la personne libérée de toute inculpation n'a lieu qu'à leur requête.
4    Le juge fixe les modalités de la publication.
77 LD), peraltro
assai elevato, ma non un minimo della pena. Non basta dunque che la pena
irrogata sia contenuta entro il massimo comminato per il singolo reato
contravvenzione; occorre altresì ch'essa sia proporzionata e all'entità
concreta del fatto illecito, da desumersi dall'importo del dazio frodato o
tentato di frodare, rispettivamente dal valore della merce oggetto del reato,
e al grado della colpevolezza, tenuto conto delle circostanze attenuanti o
aggravanti.
Perché non vi sia sproporzione è d'uopo inoltre che nell'individuazione della
pena il magistrato eviti due estremi ugualmente sconsigliabile: l'eccessiva
severità e l'eccessiva indulgenza. Se è vero che le sanzioni troppo severe
ripugnano al senso di giustizia e di equità, ciò è altrettanto vero per le
sanzioni troppo miti, le quali hanno inoltre per conseguenza d'in firmare
quell'efficacia repressiva e preventiva che è inerente ad ogni penalità.
Ora non v'è dubbio che quest'efficacia vien meno alla pena segnatamente quando
abbandona nelle mani del colpevole una parte del lucro illecitamente
conseguito,

Seite: 298
il che costituisce per lui un premio, per altri un incentivo al reato. Multe
che non privano il reo neppure dei frutti del reato sono un abuso del potere
discrezionale è in'irrisione ad ogni concetto di giustizia e di equità.
È ovvio che, per adempiere i fini che le sono propri, la multa deve
innanzitutto privare il reo del profitto ricavato dall'operazione illecita e
colpirlo inoltre con un soprappiù, da determinarsi secondo il prudente
apprezzamento del magistrato, in modo però da costituire un aggravio
sensibile, e ciò anche per la persona abbiente. In altre parole. la multa deve
conservare il suo carattere afflittivo.
4.- Orbene, basta considerare le multe inflitte al convenuto per costatare
ch'esse sono manifestamente abusive. Non occorre infatti fornire la prova che
delle Inulte di complessivamente 29 636 fr. per un traffico d'oro clandestino
di 953 400 fr. lasciano nelle mani del reo parte dell'illecito profitto e
tolgono alla pena il suo carattere afflittivo. E superfluo è pure dimostrare
ch'esse non sono adeguate nè all'entità delle contravvenzioni, nè olla
colpevolezza del convenuto.
La sentenza querelnta deve quindi essere annullata e gli atti rinviati
all'autorità cantonale per nuovo giudizio a norma dei consideranti. Giova
avvertire che, per rispettare questi consideranti, l'aumento delle pene dovrà
essere sostanziale.
Information de décision   •   DEFRITEN
Document : 76 IV 293
Date : 01 janvier 1949
Publié : 22 décembre 1950
Source : Tribunal fédéral
Statut : 76 IV 293
Domaine : ATF - Droit pénal et procédure penale
Objet : Art. 75 e 77 LP: Criteri per la commicurazionc delle multe doganali.Art. 75, 77 ZO: Grundsätze für...


Répertoire des lois
CP: 48 
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 48 - Le juge atténue la peine:
a  si l'auteur a agi:
a1  en cédant à un mobile honorable;
a2  dans une détresse profonde;
a3  sous l'effet d'une menace grave;
a4  sous l'ascendant d'une personne à laquelle il devait obéissance ou de laquelle il dépendait;
b  si l'auteur a été induit en tentation grave par la conduite de la victime;
c  si l'auteur a agi en proie à une émotion violente que les circonstances rendaient excusable ou s'il a agi dans un état de profond désarroi;
d  si l'auteur a manifesté par des actes un repentir sincère, notamment s'il a réparé le dommage autant qu'on pouvait l'attendre de lui;
e  si l'intérêt à punir a sensiblement diminué en raison du temps écoulé depuis l'infraction et que l'auteur s'est bien comporté dans l'intervalle.
68 
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 68 - 1 Si l'intérêt public, l'intérêt du lésé ou l'intérêt de la personne habilitée à porter plainte l'exigent, le juge ordonne la publication du jugement aux frais du condamné.
1    Si l'intérêt public, l'intérêt du lésé ou l'intérêt de la personne habilitée à porter plainte l'exigent, le juge ordonne la publication du jugement aux frais du condamné.
2    Si l'intérêt public, l'intérêt de l'accusé acquitté ou l'intérêt de la personne libérée de toute inculpation l'exigent, le juge ordonne la publication du jugement d'acquittement ou de la décision de libération de la poursuite pénale aux frais de l'État ou du dénonciateur.
3    La publication dans l'intérêt du lésé, de la personne habilitée à porter plainte, de l'accusé acquitté ou de la personne libérée de toute inculpation n'a lieu qu'à leur requête.
4    Le juge fixe les modalités de la publication.
333
SR 311.0 Code pénal suisse du 21 décembre 1937
CP Art. 333 - 1 Les dispositions générales du présent code sont applicables aux infractions prévues par d'autres lois fédérales, à moins que celles-ci ne contiennent des dispositions sur la matière.
1    Les dispositions générales du présent code sont applicables aux infractions prévues par d'autres lois fédérales, à moins que celles-ci ne contiennent des dispositions sur la matière.
2    Dans les autres lois fédérales:
a  la réclusion est remplacée par une peine privative de liberté de plus d'un an;
b  l'emprisonnement est remplacé par une peine privative de liberté de trois ans au plus ou par une peine pécuniaire;
c  l'emprisonnement de moins de six mois est remplacé par la peine pécuniaire, un mois d'emprisonnement valant 30 jours-amende d'au maximum 3000 francs.
3    L'infraction passible de l'amende ou des arrêts, ou de l'amende exclusivement, est une contravention. Les art. 106 et 107 sont applicables. Est réservé l'art. 8 de la loi fédérale du 22 mars 1974 sur le droit pénal administratif531. L'infraction passible, en vertu d'une autre loi fédérale entrée en vigueur avant 1942, d'une peine d'emprisonnement ne dépassant pas trois mois est également une contravention.
4    Sont réservées les durées des peines qui dérogent à l'al. 2, les montants des amendes qui dérogent à l'art. 106, ainsi que l'art. 41.
5    Si une autre loi fédérale prévoit l'amende pour un crime ou un délit, l'art. 34 est applicable. Les règles sur la fixation de l'amende qui dérogent à cet article ne sont pas applicables. Est réservé l'art. 8 de la loi fédérale du 22 mars 1974 sur le droit pénal administratif. Si l'amende est limitée à un montant inférieur à 1 080 000 francs, cette limitation est supprimée; au-delà, elle est maintenue. En pareil cas, le nombre maximum de jours-amende équivaut au montant maximum de l'amende encourue jusqu'alors divisé par 3000.
6    ...532
6bis    Si une infraction est punie soit d'une peine privative de liberté soit d'une peine pécuniaire d'un nombre minimal de jours-amende, cette limite inférieure vaut aussi pour la durée minimale en jours de la peine privative de liberté.533
7    Les contraventions prévues par d'autres lois fédérales sont punissables même quand elles ont été commises par négligence, à moins qu'il ne ressorte de la disposition applicable que la contravention est réprimée seulement si elle a été commise intentionnellement.
LD: 75 
SR 631.0 Loi du 18 mars 2005 sur les douanes (LD)
LD Art. 75 Prescription
1    La dette douanière se prescrit par cinq ans à compter de la fin de l'année civile durant laquelle elle est échue.
2    La prescription est interrompue par tout acte tendant au recouvrement et par toute rectification de la part de l'autorité compétente. Elle est suspendue tant que le débiteur ne peut être poursuivi en Suisse ou que la dette douanière fait l'objet d'une procédure de recours.
3    L'interruption et la suspension ont effet à l'égard de tous les débiteurs.
4    La dette douanière se prescrit dans tous les cas par quinze ans à compter de la fin de l'année civile durant laquelle elle a pris naissance. Des délais de prescription plus longs selon les art. 11 et 12 DPA30 sont réservés.
75e  77 
SR 631.0 Loi du 18 mars 2005 sur les douanes (LD)
LD Art. 77 Contenu et forme
1    Le cautionnement douanier en tant que cautionnement solidaire garantit:
a  une créance douanière déterminée (cautionnement individuel);
b  toutes les créances douanières à l'égard du débiteur (cautionnement général).
2    Le cautionnement doit être établi sur un formulaire officiel; celui-ci doit indiquer le montant maximal garanti par la caution.
85
SR 631.0 Loi du 18 mars 2005 sur les douanes (LD)
LD Art. 85 Perception subséquente des droits de douane - Si l'OFDF a, par erreur, omis de percevoir un droit de douane, fixé un droit de douane insuffisant ou effectué un remboursement de droit de douane trop élevé, il peut recouvrer le montant dû si il communique au débiteur son intention de le faire dans un délai d'un an à compter de l'établissement de la décision de taxation.
Répertoire ATF
68-IV-108 • 72-IV-188 • 76-IV-293
Répertoire de mots-clés
Trié par fréquence ou alphabet
questio • autorité cantonale • italie • défendeur • impôt sur le chiffre d'affaires • cio • mention • tribunal fédéral • concours idéal • dépendance • droit fédéral • ministère public • vente • calcul • sommation • fruit • pratique judiciaire et administrative • autorité administrative • pouvoir d'appréciation • droits de douane
... Les montrer tous