70 Oòiigationenrecht. N° 12;

schäftskundschaft beeinträchtigt und in deren Besitz bedroht hat, sind
die Voraussetzungen des unlauteren Wettbewerbes im Sinne von Art. 48 OR
erfüllt. Die Klägerin kann daher die Einstellung des Geschäftsge-bahrens
des Beklagten verlangen, in der Weise, dass ihm untersagt wird, die
Firma Jean Studer, Waagenfabrik Olten ohne Anfügung eines Zusatzes zu
gebrauchen, durch den eine Verwechslung mit dem Geschäfte der Klägerin
vermieden wird. In diesem Sinne ist Dispositiv ] des vorinstanzlichen
Urteils zu bestätigen.

Z.. .Die Begründetheit des Klagebegehrens 2 ergibt sich aus dem soeben
Gesagten ohne weiteres; Die Fassung des bezügliclien Urteilsdispositivs
der Vorinstanz ist aber insofern missverständlich, als der Name des
Beklagten mit demjenigen seines Vaters ja genau übereinstimmt. Es handelt
sich in Wirklichkeit darum, dem Beklagten zu verbieten, sich in Zukunft
als Reisenden, Mitarbeiter oder Teilhaber des ehemaligen väterlichen
Geschäfts auszugeben, und dadurch Verwechslungen mit der klägerischen
Firma als Rechtsnachfolgerin von Jean Studer Vater herbeizuführen.

4. Auch die Schadensersatzpflicht des Beklagten ist grundsätzlich
zu bejahen, da neben den allgemeinen Voraussetzungen des unlauteren
Wettbewerbes ein für den eingetretenen Schaden kausales Verschulden
des Beklagten anzunehmen ist. Der Schaden ist, weil nicht ziifermässig
nachweisbar, auf Grund der von der Klägerin gelieferten Anhaltspunkte
nach richterlichem Ermessen abzuschätzen. So wenig nun ein Grund
bez-. steht, die von der Vorinstanz in Würdigung aller Umstände auf
5000 Fr. festgesetzte Entschädigung zu ermässigen, so wenig würde
es sich andrerseits mit Rücksicht auf den gewöhnlichen Lauf der
Dinge rechtfertigen, diesen Betrag gemäss dem von der Klägerin in der
'Anschlussherufung gestellten Begehren zu erhöhen ; dabei ist zubeachten,
dass angesichts der sehr früh erfolgten Klageanhebung nur eine kurze
Zeitspanne inObligationenrecht. N° 13. 7 1

Betracht kommt, und ferner, dass die Bekanntmachung der Firma des
Beklagten im Handelsamtsblatt durch vorsorgliche richterliche Verfügung
untersagt worden ist

Demnach erkennt das Bundesgericht :

Die Hauptherufung und die Anschlussherufung werden abgewiesen, und das
Urteil des Obergerichts des Kantons Solothurn vom 22. Juli 1920 wird im
Sinne der Erwägungen bestätigt.

13. Sentenza 4 febbraio 1921 della zazione di diritto publico nella
causa Lombardi centro Confederazione. '

Azione di risarcimento per danno causato ad un albergatore da divieti e
restrizioni di circolazione ordinati dalle competenti autorità militari
per la djfesa del paese. Competenza. A difetto di norme Speciali, il
diritto svizzersio nonammette, in Via di massima, ragione a risarcimento
per

atti legittimi eommessi dallo Stato. Giurisprudenza. Inapplicabilità
dei principi di diritto che riflettono l'espopriazione forzata e le
requisizioni. Teoria del saeriiicio

(Opfer-theorie), dei diritti acquisiti e dei diritti individuali.

'A. Gottardo Lombardi in Airolo è proprietario dell'albergo Monte Prosa
e dipendenze sul colle del Gottardo. L'albergo, sito in luogo ameno
e pittoresco lungo la strada cantonale Airolo-Hospental, è, in tempi
normali, assai frequentato da passanti, turisti, rscuole e societä,
per ascensioni di carattere scientifico, Sportivo 0 semplicemente a
scopo di diporto. --

Scoppiata la guerra, le competenti Autorità militari trovarono
necessario di sottoporre a restrizioni e controllo la circolazione ed
il transito nella regione dei forti, dalia Furka e dall'Oberalp fino
al Gottardo. Queste misure, più severe per la zona del Gottardo che per
quelle della Furka e. dell'Oberalp e per la parte Sud che per

72 Ubligationenrecht. N° 13.

la parte Nord, erano, in sostanza, le seguenti : Vietata la circolazione
agli stranieri, lecita agli svizzeri muniti da permessi (ordine del
23 agosto 1914); nella regione dei forti ogni operazione di fotografia
severamente proibita, pena la confisea degli apparecchi ecc. I permessi
venivano rilasciati dagli uffici militari competenti in Airolo ed
Andermatt dietro presentazione di atto d'origine o ricapito equivalente
(libretto militare ecc.). Fino al principio del 1918 fu vietato anche
alle persone munite da permesso di allontanarsi dalla strada principale
e di fermarsi nelle vicinanze dei forti. Più tardi furono aperte alcune
strade turistiche ed alpestri (strada dall'ospisizio del Gottardo, cioè
dall'hotel Lombardi al lago Lucendro, sentiero al colle di Sella, alla
Unteralp,' al Pizzo centrale, alle valli Canaria e Cadlimo ecc.}. Anche
il transito postale fu sottoposto a vigilanza ed a_restrizioni. Sospeso
pel 1914, dal 10 agosto in poi, fu ripreso negli anni 1915-1917 in misura
ridotta e nel 1918 fu limitato ad una corsa andata e ritorno all'ospizio
(albergo Prosa). I viaggiatori venivano pur essi sottomessi al controllo.

B. Con petizione 27 gennaio 1919 Gottardi Lombardi ha citato la
Confederazione svizzera direttamente davanti il Tribunale federale
per renderla responsabile del danno subito dalle restrizioni
suaccennate. Secondo la petizione, la replica, le dichiarazioni ed
ammissioni fatte dall'attore nell'odierna 'discussione, l'azione poggia
in sostanza sulle affermazioni seguenti: Prima della guerra e dell'inizio
delle restrizioni suaccennate, gli affari dell'attore prosperavano e gli
permettevano di realizzare un utile annuo di fr 12-15 000. lnterdetta la
libera circolazione gli utili cessarono, l'albergo lavorò con perdita e
per far fronte ai snoi impegni, l'attore dovette indebitarsi per oltre
fr. 55000. Il Gottardo fu chinso alla circolazione in modo più severo
degli altri colli : più rigorose le formalità di transito ivi applicate
in modo sovente arbitrario e non di rado addiritturaObligationenrecbt. N°
13 7-i

ridicolo. Prima della chiusura del colle, l'attore forniva

'alla Confederazione i cavalli della poeta. Chiuso il tran: ·sito,
i cavalli restarono disoccupati, dovettero essere dati

a sverno dove in parte perirono. L'occupazione degli stabili dell'albergo
da parte della truppa e le relative requisizioni furono fatte in modo
arbitrario e poco riguardoso; i prezzi imposti all'attore per l'alloggio
ed il tattodei militari erano derisori e la presenza della truppa negli
stabili dell'albergo allontana anche quei pochi ed ultimi forestieri che
intendevano soggiornarvi. L'attore sioonchiude domananto un indennizzo
di fr. 50 009 ed accessori. _ _

In diritto l'azione è basata sostanzialmente sm disposti degli art. 41
e seg., Specialmente 52 CO, art. 2 CCS, art. 226 legge federale
sull'organizzazione militare del 12 novembre 1874, art. 203 di quella
del 12 aprile 1907, art. 298 del regolamento di amministrazione mihtare
27 marzo 1885, art. 4 e 31 CF. L'attore invoca inoltre la dottrina,
i principi generali di diritto e, in modo particolareggiato, la
giurisprudenza del Tribunale fede rale in materia di risarcimento per
danno causato dalla Confederazioni e dai Cantoni. .

C. Con risposta del 15 maggio 1919 la convenuta. conchiude domandando
il rigetto della petizione.

Delle allegazioni della convenuta, dei risultatidelle prove assunte, che
furono documentario e testrmonrah, e delle dichiarazioni ed ammissioni
delle parti nell'odierna seduto si dirà, per quanto accora, nelle seguenti
considerazione. -

Considerando in diritto :

1° La competenza di questa Corte è stata esplicitamente ammessa dalla
convenuta; tuttavia, trattandosi di questione da esaminarsi d'ufficio,
essa dà luogo ai rilievi seguenti: Gli estremi di applrcazrone dell
art. 48 cif. 2 OGF ricorrono incontestabilimente per quanto concerne le
parti in causa (contesa tra la Confederazrone

' 74 Obligationenrecht. N ° 13.

ed un privato) ed il valore della lite. Dubbio può essere .solo se
la causa attuale sia una causa di diritto civile nel sense del primo
capoverso di quel disposto, comme quella che ha la sua base in atti
compiuti dallo Stato in esercizio della sua sovranità (cfr. BUBCKHARDT,
Commentario della CF II' ed. p. 770; FLEINER, Istitu .zioni di diritto
amministrativo germanico, III' ed. p. 52 e seg. ; RU 29 II p. 424). Ma il
dubbio è tolto ove si consideri che la giurisprudenza ormai costante di
questa Corte, indagata la genesi della legge e la scopo prefissosi dal
legislatore, ritiene che il concetto di causa civile di cui all'art._
48 OG non possa es'sere interpretato in senso stretto. Essa tende a
considerare come pretesa di diritto civile anche quella che, pur avendo
origine in rapporti di diritto pubblico, miri a far valere contro la
Stato ragioni di risarcimento o pretese valutabili in denaro per atti
da esso compiuti nell'esercizio della sua .sovranità, pur che questi
rapporti non abbiano indubbiamente ed evidentemente il carattere di
contestazione meramente amministrativa (BURCKHARDT, 1. c. p. 771 i. f. e
le sentenze del Tribunale federale in materia di privilegi fiscali citate
nella sentenza RU 38 II p. 737; di Violazione di diritti acquisiti : 39
II p. 451 ; di indennità per arresto illegale e per carcere preventivo:
37 II p. 610; 22 p. 246, e -specialemente sentenza 14 settembre 1911
nella causa Ferrovia Langenthal-,Huttwil contro il Cantone di Berna e 22
dicembre 1916 nella causa Società Fraubrunnen-Jàgensdorf contro Berna). -

2° Nel merita occorre anzitutto determinare esattamente i limiti della
controversia :

a) Negli allegati di causa e secondo le affermazioni fatte in come
d'istruzione, l'attore sembrava voler dedurre ragione a risarcimento anche
dalle operazioni di requisizione cui procedette la truppa all'inizio
del periodo bellico e dagli atti ad esse inerenti imputati, a militari
(guasti agli stabili 'e ai mobili ecc.) : in secondo luogo, dal fatto
che essendo state limitate negli anniOhligationenreclit. N 'T 13. 7,5

1914-1918 le corse postali Airolo al San Gottardo, per le quali forniva i
cavalli, l'attore ne avrebbe soiferto. Ma in occasione dell'escussione
testimoniale e del sopraluogo del 9 settembre 1919siegli ebbe a
dichiarare che ogni sua pretesa dipendente dalle requisizioni era stata
liquidata. Risulta inoltre da una dichiarazione ufficiale 21 luglio 1919
della Direzione postale, rimasta incontestata, che per le limitazioni
delle corse postali in questione Lombardi ricevette un indennizzo di
500 franchi. Qnesti due punti restano dunque eliminati dall'indagine.

b) Nell'odierna dibattimento, l'attore, riconfermandosi del resto
nel modo di vedere esposto negli allegati, ebbe esplicitamente a
riconoscere come legittime le misure di restrizione e di controllo
prese dalle Autorità militari e, parimenti, esso non insistette i'n
modo speciale sugli abusi cui l'esecuzione di detti ordini militari
ha potuto dar luogo, nè diede opera a dedurre da essi motivo Speciale
di risarcimento. A ragione. Da un canto infatti non è contestabile che
le misure in questione prese dalle competenti Autorità militari per la
difesa del paese e per la salvaguardia della sua neutralità non fossero,
in sè stesse ed oggettivamente, perfettamente legali e legittime e se poi,
nella loro esecuzione, è incorso qualche abuse, ciò era inevitabile, come
ha dichiarato il' rappresentante dell'attore. Solo potrebbesi chiedere,
se le lamentate irregolarità nell'esecuzione o nell'interpretazione degli
ordini non possano costituire base di an'one contro gli agenti stessi
che ne sono responsabili conformemente agli art. 41 e seg. CO od in hase
ai disposti della legge federale 9 dicembre 1850 sulla respon,_sahilitä
delle Autorità e dei funzionari della Confederazione (cfr. art. 3 al. 3
secondo il quale, in ogni modo, la responsabilità della Confederazione
non è che Bussi? diaria). Ma di qnesta questione non occorre oceuparsi
nella presente controversia. -

Da quanto precede risulta che, trattandosi di misure la cui liceità non
è contestata o che per la loro esecu--

76 Obligationenreclit. N° 13.

zione non possono essere impugnate in questa sedel'attore ha anzitutto
invocato a torto i disposti degli art. 41 e seg. 52 (30 e 2' CCS, loro
requisito essenziale d'applicazione essendo l'esistenza di atto illecito
o di abuso di diritto.

3. Rettamente quindi l'attore ha imperniato tutta la sua argomentazione
sulla questione di sapere se laConfederazione sia responsabile del
preteso danno pur ammettendo che le Autorità militari hanno agito nei
limiti delle loro attribuzioni, in altri termini, concedendo che gli
atti fattivi di danno sono legittimi e leciti.

Il diritto amministrativo moderno ammette, in via di massima, clie la
Stato puo portar pregiudizio agli interessi privati quando l'interesse
pubblico lo esige. Che mis'ure dirette alla difesa della nazione ed
alla garanzia della sera neutralità costituiscano atti d'ordine e di
interesse pubblico, non occorre rilevare. Dottrina e giurisprudenza
non escludono però in modo assoluto la rssesponsabilità dello Stato
ma, all'infuori di casi speciali, di cui si tratterà in seguito, il
diritto svizzero ammette ragione a risarcimento solo quando esiste norma
Speciale di diritto che tale risarcimento sancisca, norma che del resto
puo essere dedotta dalla legislazione positiva ed anche (come ammettono
alcuni autori, la cui opinione fu, in certi casi, presa in considerazione
dal Tribunale federale) dalla giurisprudenza considerata come fonte di
diritto conSuetudinario (BURCKHARDT, ]. c. p. 798; Enron VOGT, Eingriffe
des Staates, p. 67 e seg.; messsiagio del Consiglio federale sul divieto
di fabbricazione e di Spaccio, dell'assenzio, foglio federale svizzero
ed. francese 1910 vol. III p. 333 ; RU 4 p. 471 ; 6 p. 162 ecc., più
recentemente, 36 II p. 314 e sentenza 7 aprile 1916 nella causa Bijoux
e LLCC contro Confederazione). Occorre dunque separatamente esaminare
se esiste norma positiva di diritto federale che nell'ipotesi del caso
statuisca obbligo a risarcimento; secondariamente, se tale norma possa
dedursi dai giudicati di questaObligationenrecht. N° 13. _ 77

Corte che col presente caso abbiano punti essenziali di analogia.

a) Vista sotto il primo aspetto la questione, già sovente e
esaurientemente esaminata da questa Corte non può avere che risposta
negativa. Infatti il Tribunale federale ha ripetutamente ammesso che non
esiste norma positiva di diritto federale che sancisca in modo generico la
responsabilità della Confederazione e dei Cantoni per atti legittimi presi
nell'ambito delle loro attribuzioni (V. le sentenze precitate e sopratutto
RU 38 II p. 314 ; cfr. inoltre le sentenze 28 settembre 1889 nella causa
Bassler e LLCC contro Friborgc, RU 15 p. 552, cons. 2-4; del 27 giugno
1900 nella causa Betschart e LLCC contro Nidwalden, RU 26 II p. 491;
17 luglio 1905 nella causa Koch-Zeller contro Basel Stadt, RU 31 II
p. 543). Indarno l'attore fa capo in contrario al disposto dell'art. 203
della legge sull'organizzazione militare del 1907 ed all'art. 298 al. 2
del regolamento d'amministrazione per l'armata svizzera del 1885. Questi
disposti si appalesano senz'altro inapplicabili per motivi d'ordine e di
merito. Di merito, perchè l'art. 203 della legge precitata concerne solo
il danno fatto alle proprietà mobili ed immobili messe & disposizione
dei comandanti della truppa _e delle autorità militari, vale a dire il
danno derivante dalle cosidette requisizioni militari, ipotesi questa
che non ha riscontro nella fattispecie. Per motivi d'ordine, avvegnacchè,
comunqueil Tribunale federale non sarehbe

_compctente a'deeidere, sia perchè, secondo l'art. 298 al. 3 del
regolamento di amministrazione precitato, ques-ta Corte

,non è che istanza di ricorso contro le decisioni delle commissioni di
stima (art. 283 e seg. ibidem), sia e principalmente perchè il Consiglio
federale, con decreto 18 s_ettembre 1914 ancora in vigore, ha deferito
alla sede am.ministrativa (Commissari di campagna, periti e nei ,easi
più importanti, al Dipartimento militare federale), ad esclusione della
Via giudiziaria, la liquidazione dei danni causati alle culture e per
l'uso di proprietà mobiliare

78 Obligationeiir'echt. N° 13-

ed irnmobiliare all'occasisione del servizio attivo dell'ar--

mata (cfr. art. 2, 4, 5 e 7 di detto regolamento, raccolta

delle leggi federali 1914 p. 461, RU 45 II p. 360 e seg.).

Altra ipotesi, in cui la legislazione accorda, in base

a disposti Speciali, a chi è danneggiato per'atto lecito

dello Stato equo risarcimento è quella dell'espropriazione

forzata per 'causa di interesse publico e l'attore non ha--

mancato di rammentarla. Ma non è chi non veda che

fra-il "caso dell'espropriazione e quello presente la diffe-

renza è essenziale. L'espropriazione è misura fondata

sull'interesse pubblico che tende a togliere ai privati

dei diritti di natura civile per devolverli allo Stato ed

a altri enti che lo Stato ha autorizzato all'espropriazione.

Criterio essenziale dell'espropriazioue è quindi, da un

lato, che la misura sia d'ordine Speciale, vale a dire non

"concerna che uno e più Singoli, dall'altro, che il diritto sottratto
alla disposizione privata venga devoluto allo-

"Stato od all'ente autorizzato. Nulla di ciò nel caso in 'es'ame, nel
quale si tratta di una misura generale che ecl'pisce indistintamente
tutte le persone che si trovano

in date condizioni e la quale, pur limitandone la libertà

'di azione, non le priva di un diritto per investirne l'ente-

Statale. Del resto, le norme di risarcimento in seguito ad e_spropriazione
poggiano ovunque su leggi Speciali, come Speggia su decreto Speciale
l'indennità che la Confederazione credette dover accordare a persone
colpite in 'ifiòdoss Speciale da provvedimenti e da misure d'interesse'
pubblico (per es. ai fabricanti d'assenzio, in occasssioness del
sssidivieto di fabbricazione e dello srnercio di que-itoarticole);
L'analogia quindi ehe l'attore intende dedurre-ida-"queste discipline
sta contro la sua stessa tesi e, anziche infirmare, conferma il principio
che il diritto Svizzero, all'infuori di disposti _speciali, non ammette
risarcimento'da parte dello Stato per atti leciti che esse

() Per quanto è della pratica di quffita Corte, che ' l'attore ha
largamente commentata, troppo lungo sa--

Obligationenrecht. N° 13. 79"

rebbe l'esaminare partitamente ogni caso da esse addotto. Basta rilevare
che fra tutti i giudicati da essemenzionati-, in due soli la Situazione
di fatto e; in qualche punto, anche quella di diritto presenta col
caso. attuale qualche analogia: la sentenza nella causa Società sdegli
alberghi di Lavey contro la Confederazione dell'òi maggio 1903 e quella
nella causa Veddva Sutter contro la Confederazione del 26 gennaio 1908 (RU
29 II p. 428 eseg.; 24 II p. 257 e seg.). In ambedue i casi ' nel primo
il Tribunale non statui che sulla questione di competenza e il Consiglio
federale accordò un indennizzo si, trattava, come nella fattispecie, di
provvedimenti che rientravano indubbiamente nelle attribuzioni dellostate
e ehe furono presi nell'interesse della difesa della nazione : esercizi di
tiri militari nel primo ; Stabilimento ed esercizio di un polverificio
nel seeondo. Ma sotto altri aspetti quelle ipotesi si diversificano
essenzialmentedal caso presente. Anzitutto concernono provvedimenti
Speciali che interessavano solo Singole persone anzichè, come nel caso
in esame, tutto un ceto od una classe di privati. In secondo luogo la
base giuridica dell'azione

_ era diver-Sa. La Confederazione aveva agito come proprie-

taria di fondi limitrofi a quelli dei danneggiati e aveva

. usato del suo diritto di proprietà in modo non consen-

tito dai principi di diritto civile che lo limitano di fronteal diritto
del proprietario vicino (cfr. art . 66? e seg.,si Specialmente art. 684
CCS). Si è dunque dal punto di ' vista dei rapporti di vicinato e per
la considerazioneche la Confederazione aveva ecceduto nell'uso del
suo diritto di proprietà, come qualsiasi altro proprietario avrebbe
potuto fare, che le indennità furono eoncesse. Ma questa Situazione di
diritto non trova riscontro nella fattispecie. Qualche analogia col caso
Lavey contro Confederazione precitato presentano ancora alcune s'entenze
concernenti imposizi'oni ad un fondo di -serviti'r di tiro (RU 20 p. 327,
16 p. 709, 15 p 735). Ma anche qusiestieasi furono risoltisi'inss base
a principi evidente -

·80 Ohligationenrecht. N° 13.

mente inapplicabili al caso in esame, cioè dal punto di vista dell'obbligo
a risarcimento in seguito ad espropriazione (cosi di espropriazione
materiale, Enron Voor. ]. 0. p. 82).

4° A conforto della sua tesi l'attore ha finalmente fatto capo alla teoria
dei cosi detti diritti individuali ed a quella sui diritti acquisiti (iura
quaesita). Vero si e che la dottrina annovera la Libertà dell'industria e
del commercio tra i diritti individuali (AFFOLTER, I diritti individuali,
II' ed. p. 90 e seg.) ed è pure fuori di dubbio che le restrizioni in
questions si risolvono, oggettivamente , in una limitazione di questa
libertà come quelle che incagliano il libero svolgimento dell'attività
economica delle persone che ne sono colpite. Sotto questo aspetto
si può quindi parlare di restn'zione di un diritto individuale. Ma
la pretesa a risarcimento che l'attore ne deduce non risulta meno
inammissibile. Infatti la libertà dell'industria non è assoluta ed
illimitata, ma soggetta a numerose eccezioni e restrizioni (art. 31 lett;
a-e e 32 CF) di ordine pubblico che non danno luogo a risarcimento, ed
e intuitivo che siffatte' restrizioni debbano essere ammesse anche ove
si tratti di provvedimenti che interessano la difesa dello Stato e la sua

esistenza. In secondo luogo, la Violazione di questo-

principio non giustifica, per sè stessa, domanda di risarcimento ma solo
l'annullamento della misura querelato. B, al postutto, la questione sarà
poi sernpre di sapere se lo Stato debba rispondere di violazione legittima
e legale di interessi privati, questione che fu risolta dianzi nel senso
negativo. , _ Per quanto e della teoria dei diritti acquisiti, i quali,
per definizione, sono diritti originariamente di ordine pubblico che per
concessione da parte dello Stato sono entrati a far parte del patrimonio
(in bonis) del titolare .acquistando, per tal modo, carattere di diritti
privati (AFFOLTER, I diritti individuali, I' ed. p. 16 e 17), non si
scorge quale sia il diritto dell'attore che possa avere

Obligationenrecht. N° 13. 81

questa natura. . L'attore non pretende neanchedi avere acquisito
dallo Stato diritto privato di transito sulla strada o sulle strade
che conducono al suo albergo.[1 diritto di transito che gli Spetta,
come Spetta ad ogni altra persona, è meramente di natura pubblica e come
tale soggetto ad ogni restrizione che lo Stato possaprendere per motivi
di polizia, di Sicurezza e, a fortion', anche a quelle che tendono alla
difesa del paese.

E neppure è il caso di far capo alla cosidetta teoria del sacrificio
(Opfertheorie), la quale, avversata da nnmerosi autori, non vien
accettata da altri che in Via di eccezione, quando cioè si tratta di un
Sacrificio Speciale imposto a Singoli individui per motivi e per interesse
d'ordine pubblico (FLEINER, 1. c. p. 284 e sog.). Quest'ipo-tesi non
trova riscontro nel caso in esame, in cui il sacrificio non sifu imposto
all'attore solo, ma a tutta una classe di esercenti, non solamente della
regione del Gottardo ma, più o meno severamente secondo le necessità
del luogo,'di ovunque in Isvizzera dove identiche condizioni di fatto
si sono verificate (nel Giura, alla Furka, all'Oberalp ecc.): dovendosi
poi anche considerare che, anche all'infuori del ceto degli albergatori,
altre'e numerose classi della popolazione furono c'olpite dalle misure che
durante la guerra le supreme Autorità amministrative dovettero prendere
nell'interesse del paese; misure che in sè costituiscono senza dubbio
Violazioni gravissimedella libertà di commercio e dell'industria ed in
genere delle libertà individuali (monopoli di ogni sorta, restrizioni di
importazione e di' esportazione, controllo di circolazione e di soggiorno,
fissazione ufficiale dei prezzi delle merci, limitazioni degli acquisti
ecc.). E se da questi provvedimenti alcuni trassero vantaggio, ipiù
furono danneggiati e molti rovinati. In tutti ques-ti casi si tratta
piuttosto di lesione d'interessi contrastantisisi che di violazione di
veri e propri diritti (FLEINER,' l. e. p. 284) ; in altre parole, di un
conflitto di interessi legittimi tra lo Stato ed isingoli cittadini per

AS u 1921 6

82 Obligaüonenrecht. N°14.

misure e provvedimenti intesi alla difesa ed alla conservazion'e della
_nazione. Che i Singoli non siano stati colpiti nella .stessa misura
era cosa inevitabile, ma non dipendeva da disparità di trattamento
(art. 4 CF), sehbene dalla diversità della loro Situazione economica.
In questi casi, come il Tribunale federale ha già rilevato (RU 4 p. 471),
il danno deve essere considerato come una pubblica calamità e sopportato
da quelli che ne furono colpiti. Decidendo altrimenti esi trattandosi di
provvedimenti che danneggiarono si può dire la totalità dei cittadini,
si esporrebbe lo Stato a delle 'pretese che sorpasserebbero di gran
lunga i suoi mezzi, ne esau--

rirebbero le fonti economiche e lo condurrebbero ad"

indubbia ruina.

Il Tribunale federale pronuncia : La petizione è respinta.

_ 14. Urteil der I. Zivilabteilung vom 22. redi-ua1921 i. S Hausbau
gegen Reitman-k. K a u f. Wandelung.Pflicht zur Rückerstattung des
Kaufpreises. Unter den Begriff des durch die Lieferung fehler-

heiter Ware unmittelbar verursachten Schadens im Sinne von Art. 208
Abs. 2 OR kann auch ein Kursverlust fallen.

A. Der Kläger Kaltenmark bestellte im September 1918 bei dem Beklagten
Hausheer 104 Stück japanischen Crépe-Stoffes. Die Ware wurde vom
Beklagtenaus Japan importiert, und dem Kläger am 3. und 22. April 1919,
fakturiert. Die Zahlung erfolgte laut Vereinbarung. in französischen
Franken, nachdem der Kläger sich schon am 9. Oktober 1918 behufs Eröffnung
des vom Beklagten ausbedungenen Akkreditivs bei der Schweizerischen
Bankgcsellschaft Deckung in dieser Wàhrung beschafftObligationenrecht. No
14. 83

hatte. Die Ware wurde sofort nach ihrer Ablieferung, im Juli 1919, vom
Kläger heanstandet. Die Folge davon war, dass der Beklagte bei 84 Stück
einen ,Preisnachlass von 15 % gewährte; ferner verpflichtete er sich,
16 Stück, die nach seiner eigenen Zugabe bezüglich Farbe und Dessin dem
Vertrag nicht entsprachen, und 4 Stück, welche erhebliche Webfehler
und Löcher aufwiesen, zurückzunehmen. Die entsprechenden Beträge
(Preisnachlass, plus Kaufpreis für die 20 Stück) hat der Beklagte dann
am 22. Februar 1920 dem Kläger in französischen Franken zurückerstattet.

,B. Mit der vorliegenden Klage verlangt der Kläger Vergütung des
Kursverlustes, den er nach seinen Angaben dadurch erlitten hat, dass er
sich 3. Z. den Kaufpreis zum Kurse von 86,75 beschafft hatte, Während
im Zeitpunkt der Rückzahlung des Kaufpreises für die 20 Stück Crépe
der französische Kurs auf 45,5 gefallen war. Die Differenz macht den
eingeklagten Betrag von 2004 Fr. 08 Cts; ans, welcher vom Kläger als
Teil des Wandelungsanspruches, nämlich als unmittelbarer } schaden im
Sinne von Art. 208 GR, bezeichnet wird.

C. Der Beklagte bestreitet in erster Linie, das die beanstandeten 20
Stück Crépe derart vertragswidrig geliefert worden seien, dass dem Kläger
hieraus ein Wan--

' delungsanspruch erwachsen sei ; er behauptet, die Rück-

nahme dieses Teils der Sendung sei lediglich deshalb erfolgt, Weil man
sich mit Rücksicht auf die Liquidation des klägerischen Geschäftes über
die Aufhebung des Kaufvertrages frei verständigt habe. Ferner bestreitet
der Beklagte, dass es sich im vorliegenden Fall um die Geltendmachung
von unmittelbarem Schaden handeln Würde; die Geltendmachung eines
mittelbaren Schadens aber erfordere nach Art. 208 Abs. 3 OR den Nachweis
eines Verschuldens, welcher nicht erbracht werden könnte.

D. Durch Urteil vom 20. September 1920 hat das Handelsgericht des Kantons
Zürich, nach vorgenom-
Decision information   •   DEFRITEN
Document : 47 II 71
Date : 04. Februar 1921
Published : 31. Dezember 1921
Source : Bundesgericht
Status : 47 II 71
Subject area : BGE - Zivilrecht
Subject : 70 Oòiigationenrecht. N° 12; schäftskundschaft beeinträchtigt und in deren Besitz


Legislation register
: 48
OR: 41e
Keyword index
Sorted by frequency or alphabet
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