Liao Obligatienenrecht. N° 44.

wertem Umfangs bewirkt worden. Erst im Prozesse ist denn auch die
Beklagte auf den Gedanken gekommen, dass die fragliche Bestimmung des
mit dem Kläger abgeschlossenen Vertrages gegen den Art. 628 verstossen
könnte.Von einer nachteiligen Schwächung des 250,000 Fr. nom. betragenden
Aktienkapitals oder der Gefahr einer missbräuehlichen Verwendung der
erworbenen Aktien bei Abstimmungen in der Generalversammlung kann bei
der kleinen Zahl dieser Titel kaum die Rede sein. Wohl aber haben die
Parteien mit dem Verkaufe der Aktien freilich auf unriehtigem Wege
ein Ziel erfolgt-. das durchaus berechtigten anderweitigen Interessen
der Gesellschaft dient: Der Kläger wollte sich zur Entäusserung seines
Aktienbesitzes verstehen, damit er künftig nicht einmal mehr als blosser
Aktionär einen Einfluss auf die Gesellschaft ausüben könne, aus deren
Dienst er aus-schied und zu deren Organen er nicht mehr in dem Verhältnis
gegenseitigen Einvernehmens stand, wie es das Gesellschaftsinteresse
erfordert hätte. Und ferner wurde durch diese Entäusserung die nötige
Zahl der vom Nachfolger des Klägers zu erwerhenden Pflichtaktien
verfügbar. Einer Ahrede dieser Art die Rechtsgültigkei': zu versagen,
entspräche der Billigkeit und den Bedürfnissen des wirtschaftlichen Lebens
nicht, um so weniger, wenn sie, wie hier, Bestandteil eines umfangreichem
Vertrages bildet, aus dessen Zusammenhang sie sich nicht leslösen lässt
und der daher in seiner Gesamtheit dahinfallen müsste. --

3. Abznweisen ist endlich auch die Weitere EinWendung der Beklagten, sie
sei vertraglich nicht verpflichtet worden, weil nur ein einziges Mitglied
des Verwaltungsrates für sie den Vertrag unterzeichnet habe. Dem steht
das Verhalten der Beklagten nach dem Vertragsabschlusse, namentlich ihre
Bezahlung der ersten Salärrate des Klägers von 2000 Fr. entgegen. Aus
diesem Verhalten muss auf eine (allfällige) nachträgliche Genehmigung
des Vertragsabschlusses im Sinne von A r t. 3 8

. -. H-Ohllgaüonenrecht. N° 45. . 301 O R geschlossen werden. Dass sich
die Beklagte späterhin

auf den gegenteiligen Standpunkt gestellt und die Ver--

bindlichkeit des Vertrages bestritten hat, kann hieran nichts ändern.

Nach dem allem hat also der Kläger Anspruch auf Bezahlung des für die
Aktien hedungenen und eingeklagten Kaufpreises.

Demnach hat das Bundesgericht erkannt :

Die Berufung wird begründet erklärt und die Klage zugesprochen.

45. Sentenza 2 giugno 1917 della 1a Sezione civile nella causa Plattner,
attore, contro Bacilieri, convenuto.

Pretesa nullità di una clausola contrattuale per mancanza di
eausa. -Criterii dell'atto liberale. Contratto di compera vendita
sottoposto a condizione sospensiva 0 promessa di garanzia sottoposta a
termine ? Scadenza del termme.

A. ll Dre Luciano Bacilieri, medico-chirurgo in Locarno promosse nel
1910 colla Banea Popolare di Zurigo la fondazione della S. A. Kurhotel
Esplanade in Locarno, che eonstrui poscia l'albergo-sanatorio
omonimo. Esso vi investi ingenti capitali (oltre 400,000 fr. parte in
azioni e parte in obbligazioni): divenne presidente del consiglio di
amministrazione e indi medico curante dell' istituto. L'albergo ebbe nel
1912 un suo primo direttore nella persone di certo Joos Pohl, il quale,
onde essere nominato, dovette acquistare 80 azioni della Società ( a 500
fr. cadauna) per 30,000 fr. Pare che la sua amministrazione non abbia
avuto l'esito ehe da essa si ripromettevano i dirigenti dell' impresa,
i quali pertanto diedero opera & cercargli un successore e lo rinvennero
nell' odierno attore Tomaso Plattner, allem direttore dell' albergo Wald-

-.302 Obllgationenrecht. N.45;

ssstàtterhof in Brunnen. Condizione della sua nomina era che assumesse
e deponesse nelle mani del Cousiglio d'Amministrazione le 60 azioni
acquistatesi dal sig. Joos Pohl e il cui rimborso questi esigeva onde
accettare il licenziamento : ma a questa. condizione Plattner esitava ad
accedere. Per vincere le sue riluttanze il DI Luciano Bacilieri, quale
uno dei principali azi'onisti, si lasciò persuadere dal sig. Kiinzli,
direttore della Banca Popolare di Zurigo e da altri interessati, di tener
sollevato il sig. Planner dall' alea per l'acquisto delle azioni e cosi
si addivenne il 18/27 luglie 1913 tra la Società, Plattner e Bacilieri ad
un contratto di impiego, redatto in tedesco, il quale contiene sotto il
§ 8 N° 3 la stipulazione che, nella sua versione ufficiale insilingua
italiana, ha il seguente tenore: Il sig. Dre Bacilieri si [obbliga
personalmente nel caso dell' uscita del sig. Plattner di comperare le 30
azioni (rec-te : 60) da lui depositate e ciò al eorso di ... giornata,
in ogni caso però al loro valore nominale e di pagarle in contanti il
giorno della sua uscita in quanto l'importo non debba essere ritenuto
dalla società.

Il 7 gennaio 1915 fu dichiarato il fallimento della società. La
liquidazione iu disastrosa, tutto il capitale azioni e gran parte
del capitale obbligazioni andarono p'ersi. Durante il periodo della
liquidazione l'albergo fu tenuto aperto per qualche tempo sotto la
sorveglianza del sig. Plattner, ma l'amministrazione fallimentare non
volle assumere il Contratto di impiego 18/27 luglio 1913. Anche dopo
l'incanto e poscia che l'albergo fu assunto da altra società, Plattner
Vi rimase quale gerente e vi è tuttora, a quali condizioni non risulta
dall' incartosi

B. Con lettera del -27 Settembre 1915 Plat-mer, basandosi sul succitato
art. 8, 3 del contratto 18/27 luglio 1913, invitò il DM Bacilieri a
versargli 30,000 fr. corrispondenti alla perdita da esse subita Sii
lle 60 azioni. Non avendo ottenuto rispos'ta, promosse esecuZione con
precetto esecutivo del "5 novembre 1915. L'escusso sollevò opposizione
e Plattner, dopo averlo dinuovo il 3 marzo 1916

lObligationenrecht. N° 45. 303

diffidato a pagare, met tendo i titoli a sua disposizione, lo citò,
con petizione del 12 marzo 1916, direttamente davanti il Tribunale di
Appello domandando: ,

1° Che il convenuto fosse condannato a pagargli #30 ,000 fr. coll'
interesse al 5 % dal 7 gennaio 1915 (data del fallimento della Società).
2° Fosse rigettata in via definitiva l'o'pposizione sollevata contro il
precetto eseeutivo.

C. Con sentenza dell' 8 novembre 1916 il Tribunale di Appello giudicavza

1° La domanda di pagamento contenuta nella petizione di causa è
respinta. -

2° Le spese giudiziarie sono a carico dell' attore, che rifonderà al
convenuto 5011. per ripetibili.

D. Da questa sentenza l'attore ricorre al Tribunale federale nei modi
e nei termini di legge. '

Nell' odierna discussione della causa esse ripropone a decidere le
conclusioni dedotte davanti I'istanza cantonale, mentre il convenuto
chiede che, rigettata l'appellazione, venga confermato il giudizio
denunziato. ss

Delle argomentazioni delle parti e dei motivi della querelato sentenza
si dirà in seguito, per quanto occorra; -

Considerando in diritto:

1° Col primo mezzo il convenuto investe di nullità la stipulazione di
cui al § 8 cis. 3 succitata cosi argomentando: l'obbligo di assumere le
azioni al valore del giorno e, in ogni caso, al 1010 valore nominale,
si risolve in una pu1a liberalità verso l'attore: ma poiché esso,
convenuto, non aveva né ha nessun ragionevole motivo per gratificarlo,
la stipulazione è senza causale e, come tale, nulla.

L'argomento non 1egge. L'obbligo assunto dal conve-_ noto non costituisce
atto di pura liberalità verso l'attore ed ha causa anche senza ammettere
che sia stato dettato da intenzione di gratificme (animus donandi). Non v
'ha atto liberale se non ove esse produca arricchimento gm -

394 0dlj8ationc:.:si-:iii. A eu.

tuito in ciri lo riceve (vedi ()snn, diritto delle obbligazioni, nota
ll all' art. 17). Nel case in esame, ciò è escluso : l'operazione della
compera delle azioni non avrebbe in niun case potuto risolversi in un
arricchimento dell' attore. L'onere del riscatto delle azioni non era
senza eontro-prestazione : l'attore, dal canto sun, si obbligava ad
acquistare per 30,000 fr. di titoli di un' impresa assai aleatoria cui,
già allora, la fortuna non semhrava arriderc e assumeva quindi il rischio
di perdere almeno gn intcressi della somma impiegata e forse anche il
capitale o parte di esso nel caso in cui, perseverando l'avversa fortuna,
anche il capitale azioni dell' azienda a'esse snbito svalutazione e il
convenuto, fortemente interessato nell' impresa, avesse poi dovuto venir
meno alla sua promessa.

Non è dunque per l'aiatto di pura liberalità sei-so l'attore che il
convenuto assunse l'obbligo di cui Si tratta. Se si considerano le
condizioni dell' azienda al momento in cui il patto fu conchiuso è
invece facile scorgere cluesse avvenne nell'interesse della società
medesima, il cui consiglio di amministrazionc, latta cattiva prova col
precedente direttore, si rlpromctteva miglior fortuna dal successore,
il quale, dal canto suo, non voleva assumerc nenza garanzia dei titoli
che già 'allora non avevano più il loro valore nominale. Non è dunque
l'animo donandi Ver-so l'attore che indusse il convenuto a stipulare il
suecitato § 8, sibbene l'interesse, vero o presunto, della società alla
quale esso, presidente del consiglio di amministrazione, medico-curante e
azionista per sommc rilevantissime veva, si può dire, vincolato le proprie
sorti. Quest' interesse che, indirettamente, era anche l'inter-esse del
convenuto stesso, appare causale legittima e sufficiente del negozio.

2° Ammessa la validità originale della stipulazione occorre ricercare
se, come adduce il convenuto, gli avvenimenti che susseguirono non
l'abbiano resa inefficace o almeno improduttiva degli effetti giuridici
che l'attoreObligationenrechtsi N° 45. 305

intende dedurne. A questo proposito il convenuto obbietta : La
stipulazione in qnestione costitusice contratto di compera-vendita
condizionato o suhordinato & determinata circostanza : il convenuto ha
assunto il riseatto delle azioni solo per il easo in cui l'attore fosse
useito dalla carica di direttore dell' hotel : solo in questa eventualità
la pattuizione deve Spiegare i suoi effetti (art. 151
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 151 - 1 Un contratto si ritiene condizionale, quando la sua obbligatorietà si faccia dipendere da un avvenimento incerto.
1    Un contratto si ritiene condizionale, quando la sua obbligatorietà si faccia dipendere da un avvenimento incerto.
2    Esso diventa efficace dal momento in cui la condizione si verifica, a meno che i contraenti non abbiano manifestato una diversa intenzione.
CO). Lacompera
avvenne quindi, a parere del convenuto, Sotto condizione sospensiva : ma
questa condizione non si è ancora verificata perchè, di fatto, l'attore
e ancora direttore dell' Esplanade : l'efficacia del negozio e'. dunque
ancora sospesa (art. 151 GO). Del resto, soggiunge il convenuto, anche. se
la condizione si kosse avverata, essa non sarebbe produttiva di effetti
poiché, nel frattempo, per l'intervenuto fallimento, le azioni hanno
perduto ogni valore e hanno in tal modo cessato. di essere oggetto
patrimoniale suscettihile di transazione. Quindi è, conchiude la parte
convenuta, che, poichè giusta l'art. 185 al. 3
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 185 - 1 Salve le eccezioni giustificate da convenzioni o circostanze speciali, gli utili e i rischi della cosa passano all'acquirente con la perfezione del contratto.
1    Salve le eccezioni giustificate da convenzioni o circostanze speciali, gli utili e i rischi della cosa passano all'acquirente con la perfezione del contratto.
2    Se la cosa alienata è determinata soltanto nella sua specie, si richiede inoltre che sia individualizzata, e, ove debba essere spedita, che sia stata consegnata per la spedizione.
3    Nei contratti conclusi sotto condizione sospensiva gli utili ed i rischi della cosa alienata passano all'acquirente soltanto dopo il verificarsi della condizione.
CO, nej contratti di
compera-vendita conchiusi sotto condizione sospensiva i rischi della
cosa alienate passano all'acquirente soltanto dopo il verifiearsi della
condizione, l'attore, che non è in istato di adempiere ai suoi obblighi,
non può esigere prestazione di sorta e quindi neanche il valore nominale
dei titoli. Ma anche questa tesi è errata: non si tratta di un contratto
di compera-vendita e neanche si può a giusto titolo sostenere che il
negozio sia sottoposto a condizione s_ospenSiva.

Stipulando l'art. 8, 3 del contratto, il convenuto non mirava a renderei
acquirente di altre azioni della società, di cui teneva già numero
rilevante, sihbene, come fu detto, a sollevare l'attore dal riscliio da
esso adsunto acquistandole. Il che non è dubbio : la clausola in litigio
prevede l'obbligo del convenuto & riscattare i titoli, ma no 11 quello a
cederli dell ' a tto re, il quale, invece, Sarebbe stato affatto libero,
ritirandosi dall' impiego, di conservarli, qualora, volgendo le sorti

306 Obllgntlonenmcht. N° 45.

della societä a miglior fortuna, avesse poi trovato ocreduto trovare il
suo tornaconto a ciò fare. Ora un con--

tratto che ponga la cessione della cosa' venduta nek-'

beneplacito del preteso venditore, non può costituirecontratto di
vendita, il quale, per sua essenza, mira a. vin c o la r i o , sia pure
a termine o sotto condizione, a cedere al compratore la proprietà della
cosa venduta.. Ciò posto, la tesi del convenuto cade e con essa cadono
le ragioni addotte in suo suffragio dal giudice cantonale.. Del resto,
anche, nell' ipotesi contraria l'obbiezione del convenuto non starebbe,
poichè, in ogni caso, non Si tratta di negozio sottoposto a condizione
s o s p e n s iv a , come è facile dimostrare. _Che Plattner dovesse
tostoo tardi, per un motivo o per l'altro uscire dal suoimpiego (per
il decorSo del contratto, per licenziamento, infine per morte ecc.),
non era e non poteva essere casa incerta e imprevedibile : indeterminato
era solo il m o me nto in cui l'uscita si sarebbe verificata. Ora, per
definizione, un contratto non può ritenersi condizionale se non quando
la sua obligatorietà dipenda da un avvenimento in e e r t o (art. 151
C0) : la modalità del patto in questione non era quindi una condizione,
ma untermine. Indarno quindi il convenuto fa capo al l'art. 185 al. 3 :
questo disposto non è applicabile se non a contratto _che soggiace a
condizione sospensiva, ed èescluso ove si tratti di negozio sottoposto &
termine (FICK, nota-all'art. 185; OSER, commento 2 a questodisposto).

3° Inammissihile è pure l'altro argomento, accettatodal giudice cantonale,
consistente nel dire che il convenutoabbia inteso obbligarsi solo in
caso di svalutazione parzrale delle azioni. L'inanità dell' obbiezione si
appalesass _subito qualora si voglia poi determinare, in questa ipotesi,
il limite della garanzia del convenuto: se essa fosse cessata con una
Svalutazione del 20 o'del 50 o solo del' 99 %: e non v'è chi non veda
l'inconseguenza di una tesi che ammetta la garanzia del convenuto per
una dimi -Obligationenrecht. N° 45. 307

nozione del valore delle azioni, puta caso, del 99 % ma la escluda
quando la perdita oltrepassi questo limite dell' 1 %. In realtà ogni
limitazione della garanzia è inaccettabile, anzi affatto arbitraria. Non
occorre quindi addentrarsi nell' esame delle prove, colle quali.
la ssede cantonale ha creduto poter suffragare l'ipotssesi suesposta
: basteràsirilevare che esse so-no inconcludenti, inconciliabili,
nonchè colla lettera del patto, col suo intento, e che del resto
il teste Leuzinger (la cui attendibilità non è messa in dubbio dal
giudice cantonale, che. invece censura, ma in altro ordine di fatti,
la rilevanza di certe sue allegazioni), constata espressamente che il
convenuto, accettando la clausola, era d'accordo che il sig. Plattner
non dovesse perdere e che non si voleva assolutamente che qualora la
società andasse & male Plattner perdesse questa somma (30,000 fr.).
' 4° Da quanto precede risulta ancora l'inammissibilità dell' obbiezione
che il termine (scorrettamente chiamato condizione) del riscatto non sia
scaduto perchè l'attore riveste tuttora la carica di direttore dell'
Esplanade. Dato che, per l'inter-venuto fallimento e il susseguente
scioglimento della società fondatrice dell' Esplanade, le azioni sono
completamente e irrimediabilmente svalutate, non c'è motivo per protrarre
l'adempimento del patto di garanzia. Nè vale il far capo in contrario
a dei rapporti tra l'attore e dei terzi che sono affatto estranei al
convenuto. Il contratto di impiego, a riguardo del quale il convenuto
assunse la garanzia, diventò caduco poichè l'amministrazione fallimentare
non volle assumerlo: i diritti 'dell'attore a prestare i suoi servizi
contro il compenso pattuito si mutarono in credito pecunario che, per
quanto infruttuosamente, fu ammesso nel fallimento (art. 211
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 211 - 1 I crediti che non hanno per oggetto il pagamento di una somma di danaro si risolvono in crediti pecuniari di valore corrispondente.
1    I crediti che non hanno per oggetto il pagamento di una somma di danaro si risolvono in crediti pecuniari di valore corrispondente.
2    Tuttavia, l'amministrazione del fallimento ha il diritto di adempiere in luogo del debitore i crediti risultanti da contratti bilaterali non ancora eseguiti o eseguiti solo in parte al momento della dichiarazione di fallimento. Il cocontraente può pretendere garanzia per l'adempimento.384
2bis    Il diritto dell'amministrazione del fallimento previsto dal capoverso 2 è tuttavia escluso in caso di obbligazioni a tempo determinato (art. 108 n. 3 CO385), come pure in caso di operazioni finanziarie a termine, swaps e opzioni, qualora il valore delle prestazioni contrattuali il giorno della dichiarazione di fallimento sia determinabile in base al prezzo di mercato o al corso di borsa. L'amministrazione del fallimento e il cocontraente hanno entrambi il diritto di far valere la differenza tra il valore convenuto delle prestazioni contrattuali e il valore di mercato al momento della dichiarazione di fallimento.386
3    Sono salve le disposizioni di altre leggi federali sullo scioglimento di contratti in caso di fallimento, come pure le disposizioni sulla riserva di proprietà (art. 715 e 716 CC387).388
LEF). Collo
scioglimento della società, l'attore cessò di esserne l'impiegato : esso
usci quindi nel vero senso del termine dalla carica ;) r e vis ta dal
contratto :indifferente essendo che a l tr a società, e' presumibilmente
ad altre condizioni, l'abbia assunto ad un poste-

308 Obiigatienenrecht. N° 45.

che forse corrisponde solo di nome a quello in vista del quale la garanzia
venne assunta dall' attore.

5° Da questa consideraziene risulta che il convenuto è tenuto a versare
all' attore 1a somma di 30,000 fr., per il pagamento della quale cadde in
mora colla lettera di diffida del 27 settembre 1915 : da questo momento
decorrono gli interessi moratori del 5 %. La domanda seconda tendente a
che sia tolta l'opposizione contre iI precetto esecutivo del 5 novembre
1915 non può invece venir accolta in ordine perchè il Tribunale federale
non è sede di rigetto di opposizione ; "

il Tribunale federale p r o n u n e i a : L'appellazione PIattner
è ammessa e la domanda accolta quindi nel sense che il convenuto è
condannato a

pagare all' attore la somma di 30,000 fr., coll' interesse al 5 % dal
27 settembre 1915.*Obligationenrecht. N° 46. 309

46. Urteil der I. Zivilahteilung vom 15. Juni 1917 i. S. A., Kläger und
Berufungskläger, gegen B., Beklagten und Berufungsbeklagter. '

Unerlaubte Handlung, begangengegenüber einem Ehemann durch Anknüpfung
und Unterhaltung eines Liebesverhältnisses mit dessen Ehefrau. Begehren
um Zusprechung einer Genugtuungssumme und um Ersatz materiellen
Schadens. -Oertlich anwendb ares Recht,weundieTeilhandlungendesunerlaubten
Verhaltens teils in der Schweiz, teils im Ausland begangen wurden. Verj
ährnngs einrede, Erfordernis der Kenntnis vom Schaden nach Art. 601 ORss
in Hinsicht auf die Mehrheit der Teilhandlungen. Für die Zusprechung
einer G e n u g t u u n g s s u m m e nötige S c h w e r e der Verletzung
und des Schadens ? A bstufung des Geldbetrages nach dem Masse der zu
gewährenden Genugtuung ? Ersatzpflicht m a t e r i e 1 l e n S c h a d
e n s daraus, dass mit der Untergrabung der Ehe des Verletzten zugleich
seine geschäftlichen Beziehungen mit seinem Schwiegervater und mit einer
befreundeten Firma verunmöglicht wurden. K a u s a l z u s a m m e n hang?

1. Der KlägerA und der BeklagteB waren als Schulkameraden in C (KtBern)
aufgewachsen. Der Kläger stand nach Beendigung seiner Schulund Lehrzeit
einige Jahre als Reisender im Dienste der Grosshandlung B. &Cle in C.,
die damals von den Brüdern des Beklagten betrieben wurde und in die später
auch der Beklagte als Teilhaber eintrat. In der Folge siedelte der Kläger
dann nach Kopenhagen über und verheiratete sich daselbst mit D. E.,
aus welcher Ehe zwei Kinder, ein Knabe und ein Mädchen, erwuchsen. Von
seinem Schwiegervater erwarb der Kläger ein Laehskleinhandelsgeschäit
und übernahm dazu einige Verkaufsvertretungen, namentlich auch die der
Firma B. & Cie für Dänemark. Die regen Geschäftsbeziehungen des Klägers
mit dieser Firma führten den Beklagten als deren Teilhaber häufig nach
Kopenhagen. Vom Kläger wurde er dabei jeweilen gast-

AS 43 u _ 1917 21
Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : 43 II 301
Data : 01. giugno 1917
Pubblicato : 31. dicembre 1918
Sorgente : Tribunale federale
Stato : 43 II 301
Ramo giuridico : DTF - Diritto civile
Oggetto : Liao Obligatienenrecht. N° 44. wertem Umfangs bewirkt worden. Erst im Prozesse ist


Registro di legislazione
CO: 151 
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 151 - 1 Un contratto si ritiene condizionale, quando la sua obbligatorietà si faccia dipendere da un avvenimento incerto.
1    Un contratto si ritiene condizionale, quando la sua obbligatorietà si faccia dipendere da un avvenimento incerto.
2    Esso diventa efficace dal momento in cui la condizione si verifica, a meno che i contraenti non abbiano manifestato una diversa intenzione.
185
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 185 - 1 Salve le eccezioni giustificate da convenzioni o circostanze speciali, gli utili e i rischi della cosa passano all'acquirente con la perfezione del contratto.
1    Salve le eccezioni giustificate da convenzioni o circostanze speciali, gli utili e i rischi della cosa passano all'acquirente con la perfezione del contratto.
2    Se la cosa alienata è determinata soltanto nella sua specie, si richiede inoltre che sia individualizzata, e, ove debba essere spedita, che sia stata consegnata per la spedizione.
3    Nei contratti conclusi sotto condizione sospensiva gli utili ed i rischi della cosa alienata passano all'acquirente soltanto dopo il verificarsi della condizione.
LEF: 211
SR 281.1 Legge federale dell'11 aprile 1889 sulla esecuzione e sul fallimento (LEF)
LEF Art. 211 - 1 I crediti che non hanno per oggetto il pagamento di una somma di danaro si risolvono in crediti pecuniari di valore corrispondente.
1    I crediti che non hanno per oggetto il pagamento di una somma di danaro si risolvono in crediti pecuniari di valore corrispondente.
2    Tuttavia, l'amministrazione del fallimento ha il diritto di adempiere in luogo del debitore i crediti risultanti da contratti bilaterali non ancora eseguiti o eseguiti solo in parte al momento della dichiarazione di fallimento. Il cocontraente può pretendere garanzia per l'adempimento.384
2bis    Il diritto dell'amministrazione del fallimento previsto dal capoverso 2 è tuttavia escluso in caso di obbligazioni a tempo determinato (art. 108 n. 3 CO385), come pure in caso di operazioni finanziarie a termine, swaps e opzioni, qualora il valore delle prestazioni contrattuali il giorno della dichiarazione di fallimento sia determinabile in base al prezzo di mercato o al corso di borsa. L'amministrazione del fallimento e il cocontraente hanno entrambi il diritto di far valere la differenza tra il valore convenuto delle prestazioni contrattuali e il valore di mercato al momento della dichiarazione di fallimento.386
3    Sono salve le disposizioni di altre leggi federali sullo scioglimento di contratti in caso di fallimento, come pure le disposizioni sulla riserva di proprietà (art. 715 e 716 CC387).388
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
assunzione • autorizzazione o approvazione • azione • calcolo • cio • clausola contrattuale • compera e vendita • compratore • condizione sospensiva • contratto • convenuto • decisione • dibattimento • direttive anticipate del paziente • direttore • diritto delle obbligazioni • dubbio • efficacia • fine • hotel • illuminazione • india • lavoratore • mania • motivo • nullità • ordine militare • precetto esecutivo • questio • rapporto tra • ripartizione dei compiti • ripetibili • salario • scioglimento della società • soppressione • sostanza • spese giudiziarie • t • tedesco • transazione • tribunale federale • usciere • valore nominale • veduta