212 I. Entscheidungen der Schuldbetreibungs-

canisme de la procédure exécutoire, telle qu'elle a été établie par
la loi federale, prouve qu'une fois le délai d'opposition expiré,
ou l'opposition écartée par un arrèt judiciaire, la poursuite suit
son cours, a moins que les conditions des articles 77 ou 85 ne soient
remplies. Aussi l'établissernent de l'état des charges n'est-il qu'une
mesure préparatoire en vue de la re'alisation de 1'immeuble saisi ou
engagé. Si l'article 140 porte que cet état doit étre communiqué au
debiteur, c'est parce que le débiteur, non moins que le créancier au-teur
de la poursuite, peut avoir un intérét à ce que le produit de la vente
ne serve pas à couvrir des prétentions mal fondées contre lesquelles il
n'a pas encore eu l'occasion de former Opposition. (Voir d'ailleurs,
pour ce qui concerne le but de l'état des charges, Bec. off. Edition
spéc. des errets concernant la loi federale sur la poursuite pour dettes
et la faillite, Ier volume p. 62.*) Le renvoi aux articles 106 et 107
prouve qu'en admettant une Opposition à l'état des charges (art. 140),
le législateur n'a eu sous les yeux que le cas où un iiers revendique
un droit de propriété ou de gage. En effet, les articles 106 et 107 ne
traitent que des droits revendiqués par un te'-era ou attribués à. un
tz'ers; c'est le tiers qui en cas d'opposition doit ouvrir action, et
c'est le tiers qui a défaut (l'action est répnté renoncer à sa prétention.

Il est vrai que bien que le législateur ne paraisse avoir visé que le cas
du Stars revendiquant un droit de propriété ou de gage, une procédure
analogue doit avoir lieu dans le cas où c'est le créancier autem de la
poursuiie qui, à l'occasion de l'établissement de l'état des charges,
fait valoir une nouvelle prétention. Mais tel n'est pas le cas dans
l'espèce. Au conti-aire, l'acte d'opposition des débiteurs ne mentionne
que des sommes qui auraient été percues ou retenues par le créancier
et que celui-ci aurait eu l'obligation, à. l'avis des opposants, de
déduire de la créance objet de la poursuite ou d'employer dans l'intérét
des débiteurs. C'est donc bien une diminution de la créance objet de
la pour-Froste que les debiteurs cherchent ä. obtenir par le moyen de
l'opposition à

* Rec. off, XXIV, !, p. 330.und Konkurskammer. N° 52. 213

l'état des charges, ce qui est inadmissible, ainsi qu'il a été démontré
plus haut.

L'opposition formulée par les débiteurs, le 17 février 1902, n'étant
ainsi pas une Opposition dans le sens de l'article 1 10 LP, la mesure
par laquelle elle fut traitée comme telle, doit etre annulée.

Par ces motifs, La Chambre des Poursuites et des Faillites prononce:

Le recours est déclaré fonde et la decision de l'Office des poursuites
d'Yverdon, du 24 février 1902, annnlée.

52. Sentenza del 10 giugno Î902 nella causa Bella Santa.

Precetto eseoutîvo annullato e sostituito da un altro precetto senza
nuova domanda di esecuzione. Regolarità di questo procedere. Realizzazione
del pegno: tenore del precetto esecutivo. Art. 69, 1-51, 152 L. E. F.

I. A domanda degli Eredi Banchetti, l'Ufficio di Lugano notificava
il 17/18 maggio 1901 un precetto esecutivo a Della Santa Carlo ed a
Della Santa Catterina, vedova Gilardoni, per la somma di fr. 1829,
nella. forma di realizzazione di pegno. Carlo Della Santa fece
opposizione e, nello stesso tempo, ricorse all'Autorità di sorveglianza
domandando l'annullazione del precetto perchè, in urto coi disposti
degli art. 69 e 151 della Legge ted., non conteneva l'indicazione dell'
ipoteca. Avendo l'Ufficio di Lugano riconosciuto l'errore commesso,
ed essendosi dichiarato disposto ad intimare nuove copie del precetto
N° MBM/11,893, ritenendo come nulle quelle in data del 17 maggio, il
presidente del tribunale di Lugano dichiarò cloversi il ricorso Della
Santa ritenere come evaso. Il 10 giugno l'Ufficio di Lugano staccava le
nuove copie del precetto. In esse era detto che il precetto sostituiva
quello intimato il 18 maggio, e, come oggetto dell' ipoteca, veniva
indicata l'inscrizione ipotecaria del 21

214 l. Entscheidungen der Schuldhetreihungs--

maggio 1900, N° 208, del volume XVI. Il 16 giugno succ. il Della Santa
ricorreva di nuovo all' Autorità, di vigilanza domandando l'annullazione
del nuovo precetto per due motivi: 1° perchè un atto annullato non
poteva essere sostituito ; 2° perchè il nuovo precetto violava di
nuovo l'art. 151 della Legge fed. non indicando quale fosse l'oggetto
dell'ipoteca. Ambedue le istanze cantonali respinsero il ricorso,
l'Autorità superiore pei motivi segnenti: L'irregolarità di un precetto
risultante da irregolarità nelle indicazioni richieste dalla legge non
può essere diversamente sanata che colla intimazione di altre copie
contenenti le indicazioni volute. Ora il nuovo precetto è regolare,
dal momento che contiene l'indicazione dell' ipoteca. Non è diffatti
necessario che l'oggetto del pegno vi sia indicate nominatamente ;
basta che l'indicazione sia tale che il debitore, e chi per esso, possa
desumere con esattezza quali Siano gli oggetti affetti dal pegno. In
concreto ciò era perfettamente possibile.

II. E contro questa decisione che il Della Santa ricorre attualmente al
Tribunale federale.

In diritto:

:l. Il primo dei titoli invocati dal Della Santa, in appoggio al ricorso,
che in seguito al distacco irregolare del precetto 17 maggio 1902, la
domanda di esecuzione allora inoltrata si dovesse ritenere annullata e che
l'Ufficio non poteva notificare un nuovo precetto senza una nuova domanda
di eeecuzione, non è giustificato. L'errore avvenuto nel distacco del
primo precetto concerne esclusivamente l'operato dell' Ufficio; la domanda
di esecnzione sembra invece essere stata, perfettamente regolare. La
decisione 8 giugno 1901 del presidente del tribunale di Lugano, passata
in cosa giudicata, lo constata espreseamente. Ciò essendo, l'Ufficio
ha agito in modo corretto sostitncudo altri precetti ai primi staccati,
nenza aspettare una nuova domanda. di esecnzione da parte del debitore.

?. Il ricorso è invece fondato per ciò che riguarda' il secondo punto.

Secondo i combinati disposti degli art. 69, 151 e 152,i1und
Konkurskammer. N° 52. 215

precetto esecutivo con cui si inizia l'esezuzione per la realizzazione del
pegno, deve contenere l'indicazione del suo oggetto. Questa disposizione
ha un duplice scopo. In primo luogo di far conoscere al debitore quali
sono i beni sui quali il creditore procedente pretende di avere un diritto
di pegno onde permettergli al caso di contestarne l'esistenza mediante
opposizione. In secondo luogo di permettere all'Ufficio di sapere quali
sono i beni da vendersi nel case ehe l'esecuzione debba essere continuata.

Nel fattispecie, la menzione: Iscrizione ipotecaria del 21 maggio 1900,
N° 283, del nol. XVI non soddisfa all'esigenze di legge, poichè essa
non indica l'oggetto, ma colt-auto la natura Speciale ossia la forma
giuridica del pegno. E bensi vero che si l'Ufficio che il debitore possono
conoscerne l'oggetto consultando i registri ipotecari per rilevare quali
sono i beni compresi nell' iscrizione, ma lo scopo della legge non è
raggiunto, perchè essa ha voluto che essi potessei-o conoscerli col
semplice esame del precetto, senza dover ricorrere ad altre indagini,
il che non può avvenire se non mediante l'indicazione dei beni ipotecati
da farci nel precetto.

Può avvenire che in certi casi Speciali, quando trattasi di ipoteche
convenzionali concesse dal debitore, e quando il titolo costitutivo
dell'ipoteca, o della relativa iscrizione, è deposto a corredo della
domanda di esecuzione, si possa ritenere sufficiente la menzione del
titolo costitntivo dell' ipotecae dell'iscrizione, quando le circostanze
di fatto Siano tali che ai possa con Sicurezza ammettere che non vi
può essere dubbio, nè da parte dell' Ufficio, nè da parte del debitore,
sui beni che formano oggetto del pegno. Ma nel fattispecie è da avvertire
che si tratta di ipoteca giudiziale, la quale a norma dell' art. 22 della
legge ipotecaria ticinese può essere iscritta a scelta del creditore su
tutti i beni del debitore, e sopra alcuni di essi. La semplice menzione
dell'iscrizione è in questo caso assolutamente insufficiente per far
conoscere Sia all' Ufficio, che al debitore, su quali beni l'iscrizione
è stata effettivamente pr esa e quindi quali sono i beni di cui si chiede
la realizzazione.

216 I. Entscheidungen der Schuldbetreibungs--

Per questi motivi, la Camera Esecuzioni e Fallimenti pronuncia: Il ricorso
Della Santa è ammesso e quindi annullata la deeisione 29 aprile 1902 dell'
Autorità cantonale superiore di vigilanza.

53. Arrét da 24 juin 1902, dans la cause La Fontaine.

Art. 46 LPF. Definition du domicîle. Art. 3, loi concernant les
rapp. civ. des citoyens établis ou en séjour.

I. L'opposant an recours a fait notifier au recourant, par l'Office des
poursuites du Xe arrondissement (Lausanne), en date du 5 février 1902,
un commandement de payer pour parvenir au paiement, avec accessoires, d'un
capital de 5520 fr., montant de trois effets dont il est cessionnaire.

Le débiteur a forme opposition et porte plainte aux autorités inférieure
et snpérieure de surveillance a l'effet d'obtenir l'annulation du
commandement, par le motif qu'il ne serait a Lausanne qu'en séjour et
n'y aurait pas de domicile fixe.

II. Il est constant que le recourant & habité Constantinople jusqu'a
la fin de 1899. Depuis le mois de janvier 1900, il est à Lausanne, avec
sa femme et ses trois enfants mineurs. Trois autres enfants, dont deux
majeurs, sont restés à. Constantinople.

Le 12 janvier 1900, il a loué a Villa Mérymont, route d'Ouchy, un
appartement de cinq chambres, pour une durée de deux ans, seit jusqn'au
24. mars 1902, avec clause de tacite reconduction.

Pour aménager cet appartement, il a passé avec la maison Pochon frères,
à Lausanne, un acte de location portant sur un mobilier évalué a 2613
fr. Cette location a été convenue pour le terme de deux ans.

Le 19 janvier 1900, il lui a été délivré un permis de do--und
Konkurskammer. N° 53. 217

micile. Dès lors La Fontaine a constamment vecu a Lausanne. Il
declare toutefois n'y résider que pour l'éducation de ses enfants et
avoir l'intention de retourner en Torquie à l'explration de l'année
scolaire. Il n'exerce a Lausanne aucune profession et reconnaît n'avoir
garde à Constantinople aucune installation personnelle, mais il affirme
y avoir encore des affaires dont la liquidation serait confiée à son
fils. Ila donné a celui-ci une procuration générale pour gérer ses
intéréts a Constantinople.

Par declaration du 13 mars 1902, le Consulat britannique à Constantinople
certifie que le sieur Charles-Henry La Fontaine, sujet britannique,
a été enregistré dans ce Consulat depuis l'année 1869 jusqu'en 1899 et
que ce Consulat lui a visé son passeport pour l'Etranger en novembre 1899.

Une seconde declaration du méme Gonsulat, en date du 29 mars 1902,
porte que La Fontaine n'est plus domicilie' à Constantinople et n'y
occupo aucun poste ni emploi el; que, à la connaissance du Consul,
il n'est en rapport avec aucune entreprise de cette ville. '

Enfin dans une troisième declaration, en date du 12 mai 1902, le
Consul certifie que Charles-Henry La Fontaine a toujours résidé à
Gonstantinople et a été engagé dans des affaires dans cette ville.
Il certifie également que si le dit Charles-Henry La Fontaine devait
revenir à Cons tantinople et etre trouve sur le territoire sournis a
la juri diction de la Cour supérieure consulaire, une action pour rait
étre à bon droit intentée contre lui devant la dite Cour à l'instance
d'un ressortissant d'un Etat quelconque autre que l'Empire Ottoman ou
devant les Tribnnaux otto mans a l'instance d'un sujet ottoman .

III. Les deux instances cantonales, considérant que La Fontaine est
domicilié a Lausanne, ont écarté le recours. L'arrèt de l'instance
cantonale supérieure a été rendu le 27 mai 1902.

IV. Par mémoire du 6 juin 1902, déposé au Greffe du Tribunal cantonal et
transmis d'office au Tribunal fédéral, le Conseil de La Fontaine declare
recourir au Tribunal fédéral,

xxvm, l. 1902 15
Entscheidinformationen   •   DEFRITEN
Dokument : 28 I 213
Datum : 17. Februar 1902
Publiziert : 31. Dezember 1903
Quelle : Bundesgericht
Status : 28 I 213
Sachgebiet : BGE - Verfassungsrecht
Gegenstand : 212 I. Entscheidungen der Schuldbetreibungs- canisme de la procédure exécutoire,


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