Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal
6B 596/2021
Urteil vom 30. Januar 2023
Strafrechtliche Abteilung
Besetzung
Bundesrichterin Jacquemoud-Rossari, Präsidentin,
Bundesrichterin Koch,
Bundesrichter Hurni,
Gerichtsschreiberin Frey Krieger.
Verfahrensbeteiligte
A.________,
vertreten durch Rechtsanwalt Matthias Hotz,
Beschwerdeführer,
gegen
1. Generalstaatsanwaltschaft des Kantons Thurgau,
Maurerstrasse 2, 8510 Frauenfeld,
2. B.________,
3. Versicherung C.________,
Beschwerdegegner.
Gegenstand
Anstiftung zur Brandstiftung; willkürliche Beweiswürdigung,
Beschwerde gegen den Entscheid des Obergerichts des Kantons Thurgau vom 3. März 2021 (SBR.2020.58).
Sachverhalt:
A.
A.a. Am 28. März 2014, kurz nach 22.00 Uhr, brannte in U.________ die Lagerhalle an der V.________-strasse xx. Es entstand Totalschaden. Eigentümerin der Halle, die von A.________ seit November 2005 gemietet und von ihm als Lager für Trödelware genutzt wurde, war die D.________ AG. Die Ware und Einrichtungen waren ursprünglich mit einem Betrag von Fr. 300'000.-- gegen Feuer versichert. B.________ steckte die Lagerhalle durch Entzünden zuvor mit Brandbeschleuniger getränkter Tücher und Kleider in Brand. Kurz nach dem Ereignis meldete A.________ den Schaden mündlich der Versicherung. Diese verweigerte jegliche Entschädigung, da A.________ die Versicherungsprämien nicht fristgerecht bezahlt hatte.
A.________ wird vorgeworfen, er habe B.________ (nachfolgend Beschwerdegegner 2) den Auftrag erteilt, die Lagerhalle in Brand zu setzen, um die Versicherungssumme zu erlangen.
A.b. A.________ wird ferner vorgeworfen, bei Hausräumungen von nicht bekannt gegebenen Personen und in nicht eruierbaren Zeitpunkten drei Schalldämpfer und einen Schlagring erworben und in Besitz genommen zu haben, ohne über den erforderlichen Waffenerwerbsschein zu verfügen.
B.
Das Bezirksgericht Münchwilen erklärte A.________ mit Urteil vom 24. Juni 2020 der Anstiftung zur Brandstiftung sowie des versuchten Betruges schuldig. Vom Vorwurf des mehrfachen Vergehens gegen das Waffengesetz sprach es ihn frei. Unter Ansetzung einer Probezeit von zwei Jahren und Anrechnung der erstandenen Untersuchungshaft von 97 Tagen verurteilte es ihn zu einer bedingt ausgesprochenen Freiheitsstrafe von 18 Monaten. Die Zivilforderungen der Versicherung C.________ verwies es auf den Zivilweg. Die Zivilforderungen von A.________ wies es ab, soweit es darauf eintrat.
Gegen diesen Entscheid führte A.________ Berufung. Das Obergericht des Kantons Thurgau bestätigte das erstinstanzliche Urteil sowohl im Schuld- als auch im Strafpunkt. Die Entschädigungs- und Zivilforderungen von A.________ wies es ab, soweit es auf diese eintrat. Die Zivilforderungen der Versicherung C.________ verwies es auf den Zivilweg.
C.
A.________ führt Beschwerde in Strafsachen mit dem Antrag, das angefochtene Urteil sei aufzuheben und er sei vollumfänglich freizusprechen. Ferner sei er für die zu Unrecht erlittene Untersuchungshaft mit Fr. 19'400.--, für die weitere besonders schwere Verletzung seiner persönlichen Verhältnisse mit mindestens Fr. 30'000.-- und für seine wirtschaftlichen Einbussen mit mindestens Fr. 102'196.-- durch den Staat zu entschädigen. B.________ sei zu verpflichten, ihm den Wert der in der Halle eingelagerten Ware von Fr. 300'000.--, Räumungs- und Entsorgungskosten von Fr. 19'715.40 nebst Zins zu 5 % seit 19. März 2015, Fr. 1'280.-- für Gerichts- und Friedensrichterkosten, Fr. 3'500.-- für die Kosten einer Notunterkunft und Fr. 1'500.-- für die Laptops sowie eine Genugtuung von Fr. 10'000.-- zu bezahlen. Die Zivilforderungen der Privatklägerin seien abzuweisen. Eventualiter sei das Verfahren zur Neubeurteilung an die Vorinstanz zurückzuweisen. Schliesslich ersucht er um aufschiebende Wirkung der Beschwerde und um Gewährung der unentgeltlichen Rechtspflege. Mit Verfügung vom 10. Juni 2021 trat die Präsidentin der Strafrechtlichen Abteilung des Bundesgericht auf das Gesuch um aufschiebende Wirkung nicht ein.
Erwägungen:
1.
Insoweit der Beschwerdeführer in formeller Hinsicht geltend machen will, die Vorinstanz hätte den Beschwerdegegner 2 anlässlich der Berufungsverhandlung persönlich anhören müssen, genügt seine Beschwerde nicht den formellen Anforderungen (Art. 42 Abs. 2
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 42 Atti scritti - 1 Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
|
1 | Gli atti scritti devono essere redatti in una lingua ufficiale, contenere le conclusioni, i motivi e l'indicazione dei mezzi di prova ed essere firmati. |
2 | Nei motivi occorre spiegare in modo conciso perché l'atto impugnato viola il diritto. Qualora il ricorso sia ammissibile soltanto se concerne una questione di diritto di importanza fondamentale o un caso particolarmente importante per altri motivi, occorre spiegare perché la causa adempie siffatta condizione.14 15 |
3 | Se sono in possesso della parte, i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati; se l'atto scritto è diretto contro una decisione, anche questa deve essere allegata. |
4 | In caso di trasmissione per via elettronica, la parte o il suo patrocinatore deve munire l'atto scritto di una firma elettronica qualificata secondo la legge del 18 marzo 201616 sulla firma elettronica. Il Tribunale federale determina mediante regolamento: |
a | il formato dell'atto scritto e dei relativi allegati; |
b | le modalità di trasmissione; |
c | le condizioni alle quali può essere richiesta la trasmissione successiva di documenti cartacei in caso di problemi tecnici.17 |
5 | Se mancano la firma della parte o del suo patrocinatore, la procura dello stesso o gli allegati prescritti, o se il patrocinatore non è autorizzato in quanto tale, è fissato un congruo termine per sanare il vizio, con la comminatoria che altrimenti l'atto scritto non sarà preso in considerazione. |
6 | Gli atti illeggibili, sconvenienti, incomprensibili, prolissi o non redatti in una lingua ufficiale possono essere del pari rinviati al loro autore affinché li modifichi. |
7 | Gli atti scritti dovuti a condotta processuale da querulomane o altrimenti abusiva sono inammissibili. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione: |
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a | del diritto federale; |
b | del diritto internazionale; |
c | dei diritti costituzionali cantonali; |
d | delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari; |
e | del diritto intercantonale. |
2.
2.1. Der Beschwerdeführer bringt vor, die Vorinstanz verletze den Untersuchungsgrundsatz (Art. 6
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 6 Principio della verità materiale - 1 Le autorità penali accertano d'ufficio tutti i fatti rilevanti per il giudizio, sia riguardo al reato sia riguardo all'imputato. |
|
1 | Le autorità penali accertano d'ufficio tutti i fatti rilevanti per il giudizio, sia riguardo al reato sia riguardo all'imputato. |
2 | Esse esaminano con la medesima cura le circostanze a carico e a discarico. |
2.2. Im Strafverfahren gilt der Untersuchungsgrundsatz (Art. 6 Abs. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 6 Principio della verità materiale - 1 Le autorità penali accertano d'ufficio tutti i fatti rilevanti per il giudizio, sia riguardo al reato sia riguardo all'imputato. |
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1 | Le autorità penali accertano d'ufficio tutti i fatti rilevanti per il giudizio, sia riguardo al reato sia riguardo all'imputato. |
2 | Esse esaminano con la medesima cura le circostanze a carico e a discarico. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 139 Principi - 1 Per l'accertamento della verità le autorità penali si avvalgono di tutti i mezzi di prova leciti e idonei secondo le conoscenze scientifiche e l'esperienza. |
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1 | Per l'accertamento della verità le autorità penali si avvalgono di tutti i mezzi di prova leciti e idonei secondo le conoscenze scientifiche e l'esperienza. |
2 | I fatti irrilevanti, manifesti, noti all'autorità penale oppure già comprovati sotto il profilo giuridico non sono oggetto di prova. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
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1 | Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
2 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87 |
Willkür bei der Sachverhaltsfeststellung liegt nach ständiger Rechtsprechung vor, wenn die vorinstanzliche Beweiswürdigung schlechterdings unhaltbar ist, d.h. wenn die Behörde in ihrem Entscheid von Tatsachen ausgeht, die mit der tatsächlichen Situation in klarem Widerspruch stehen oder auf einem offenkundigen Fehler beruhen (BGE 147 IV 73 E. 4.1.2; 146 IV 88 E. 1.3.1; je mit Hinweisen). Dass eine andere Lösung ebenfalls möglich erscheint, genügt nicht (BGE 146 IV 88 E. 1.3.1; 143 IV 241 E. 2.3.1; je mit Hinweisen; vgl. ergänzend zur Willkür E. 3.3.1 unten).
Die Rüge der Verletzung von Grundrechten (einschliesslich Willkür bei der Sachverhaltsfeststellung) muss in der Beschwerde anhand des angefochtenen Entscheids präzise vorgebracht und substanziiert begründet werden, anderenfalls darauf nicht eingetreten wird (Art. 106 Abs. 2
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
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1 | Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
2 | Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura. |
2.3. Diesen Begründungsanforderungen genügt der Beschwerdeführer nicht. Die Vorinstanz legt einlässlich dar, weshalb sie dessen zur Abnahme beantragten Beweise als nicht entscheiderheblich erachtet respektive inwiefern sie diesen im Rahmen der Beweiswürdigung Rechnung trägt (angefochtenes Urteil S. 14 f.). Demgegenüber begnügt sich der Beschwerdeführer mit dem pauschalen Hinweis, dass die Vorinstanz die unvollständigen Beweismittel als ausreichend angesehen habe, obwohl diverse entlastende Beweismittel nicht abgenommen worden seien, womit die Strafuntersuchung unvollständig sei. Soweit darauf überhaupt einzutreten ist, vermag der Beschwerdeführer damit keine Willkür in der vorinstanzlichen Würdigung aufzuzeigen. Aus dem angefochtenen Urteil ergibt sich überdies, dass der Beschwerdeführer die von der Verfahrensleitung abgewiesenen Beweisergänzungsanträge an der Berufungsverhandlung nicht wiederholt hat.
In Bezug auf E.________ hat bereits die erste Instanz ausgeführt, dass deren nicht formell zu Protokoll genommenen Aussagen über ein ein oder zwei Tage vor dem Brand in der Halle vernommenes Klappern unspezifisch seien und weder zeitlich noch inhaltlich klar oder zwingend auf vorbereitende Einbruchs- oder eigentliche Diebstahlshandlungen hinweisen würden (erstinstanzliches Urteil S. 50). Der Beschwerdeführer macht nicht geltend und ergibt sich wiederum nicht aus dem angefochtenen Urteil, dass er vor Vorinstanz die Befragung von E.________ beantragt hätte. Dass und inwiefern diese in Willkür verfällt, wenn sie von deren Befragung absieht, respektive weshalb bei der Bestätigung von E.________ wahrgenommener Geräusche zwingend auf die vom Beschwerdeführer geltend gemachte Sachverhaltsvariante zu schliessen wäre, wird von ihm nicht dargetan und ist auch nicht ersichtlich. Insofern der Beschwerdeführer schliesslich rügt, Randdaten hätten ausgewertet werden müssen, zeigt er nicht auf, inwiefern die Vorinstanz in Willkür verfällt, wenn sie unabhängig von den nachweislich Fragen aufwerfenden Telefonaten und Randdaten von einer schlüssigen Indizienkette ausgeht, welche auf eine Anstiftung durch den Beschwerdeführer schliessen lässt (vgl.
angefochtenes Urteil S. 40 und nachfolgend E. 3.2, 3.2.1 und 3.3.6).
3.
3.1. Der Beschwerdeführer rügt eine willkürliche Würdigung der Beweise respektive eine offensichtlich unrichtige Feststellung des Sachverhalts (Art. 9
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 9 Protezione dall'arbitrio e tutela della buona fede - Ognuno ha diritto d'essere trattato senza arbitrio e secondo il principio della buona fede da parte degli organi dello Stato. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 10 Presunzione d'innocenza e valutazione delle prove - 1 Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato. |
|
1 | Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato. |
2 | Il giudice valuta liberamente le prove secondo il convincimento che trae dall'intero procedimento. |
3 | Se vi sono dubbi insormontabili quanto all'adempimento degli elementi di fatto, il giudice si fonda sulla situazione oggettiva più favorevole all'imputato. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 10 Presunzione d'innocenza e valutazione delle prove - 1 Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato. |
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1 | Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato. |
2 | Il giudice valuta liberamente le prove secondo il convincimento che trae dall'intero procedimento. |
3 | Se vi sono dubbi insormontabili quanto all'adempimento degli elementi di fatto, il giudice si fonda sulla situazione oggettiva più favorevole all'imputato. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 32 Procedura penale - 1 Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con sentenza passata in giudicato. |
|
1 | Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con sentenza passata in giudicato. |
2 | L'accusato ha diritto di essere informato il più presto possibile e compiutamente sulle imputazioni contestategli. Deve essergli data la possibilità di far valere i diritti di difesa che gli spettano. |
3 | Il condannato ha il diritto di far esaminare la sentenza da un tribunale superiore. Sono eccettuati i casi in cui il Tribunale federale giudica come istanza unica. |
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
|
1 | Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
2 | Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata. |
3 | Ogni accusato ha segnatamente diritto a: |
a | essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; |
b | disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa; |
c | difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia; |
d | interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico; |
e | farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza. |
3.2.
Die Vorinstanz erachtet den zur Anklage erhobenen Sachverhalt als erstellt und damit, dass der Beschwerdeführer den Beschwerdegegner 2 angestiftet hat, die Lagerhalle in Brand zu setzen, damit ihm die Versicherungssumme ausbezahlt würde. Sie stützt ihr Ergebnis auf eine Würdigung direkter und indirekter Beweise und schliesst auf eine schlüssige Indizienkette, welche die vom Beschwerdeführer geltend gemachten Einwände nicht zu durchbrechen vermöchten (angefochtenes Urteil S. 40). Als primäres und direktes Beweismittel erachtet die Vorinstanz die Aussagen des Beschwerdegegners 2. Sie berücksichtigt ferner objektivierte Tatsachen, welche in Verbindung mit der allgemeinen Lebenserfahrung Rückschlüsse auf die Täterschaft zuliessen. Sie würdigt die Aussagen von Drittpersonen und setzt sich mit den Aussagen des Beschwerdeführers auseinander.
3.2.1. Zu den objektiven Beweismitteln führt die Vorinstanz im Einzelnen aus, dass aufgrund des Ursachenberichts der Kriminalpolizei Thurgau, Abteilung Brände & Explosionen vom 22. August 2014, der Schlafzimmerbereich im hinteren Teil der Halle als eigentlicher Brandherd zu gelten habe. Anhand der Angaben des ersten Feuerwehroffiziers vor Ort und der Fotodokumentation der Kantonspolizei Thurgau ergäben sich sodann die Schliessverhältnisse und damit, dass das linke Schiebetor nicht verriegelt bzw. dass der Schliessriegel zurückgeschoben gewesen sei. Auch die Bürotüre im Inneren der Halle sei unverschlossen gewesen. Im Rahmen der Brandschuttausräumung seien kein Vorhängeschloss oder Überreste eines solchen gefunden worden. Unbestritten sei, dass die bei der F.________ AG abgeschlossene Versicherung den Beschwerdeführer betroffen habe. Aus der Versicherungspolice ergebe sich, dass Waren zum Marktpreis und die Einrichtungen zum Neuwert bis zu einer Versicherungssumme von Fr. 300'000.-- versichert gewesen seien. Der Beschwerdeführer habe nicht bestritten, den Schaden gemeldet zu haben. Ferner habe die von der Kriminalpolizei Thurgau, Abteilung IT-Forensic durchgeführte Auswertung des Mobiltelefons des Beschwerdeführers ergeben,
dass ab diesem Gerät am 28. März 2014 um 20.15.32 Uhr die Nummer des Beschwerdegegners 2 gewählt worden sei; um 21.39.47 Uhr sei auf dem Gerät des Beschwerdeführers ein (versäumter) Anruf ab dem Gerät des Beschwerdegegners 2 verzeichnet. Aus der rückwirkenden Erhebung der Telefonranddaten ergebe sich indes ein Widerspruch zur polizeilich erfolgten Auswertung, welchem im Rahmen der Beweiswürdigung Rechnung getragen werde. Schliesslich habe der Beschwerdeführer anerkannt, Nutzer des VW-Buses mit dem bulgarischen Kennzeichen und Eigentümer der in diesem aufgefundenen Gegenstände zu sein.
3.2.2. In einem weiteren Schritt setzt sich die Vorinstanz mit Aussagen von nicht in das Strafverfahren involvierten Personen auseinander und analysiert alsdann die Aussagen des Beschwerdegegners 2. Letztere qualifiziert sie als konstant im Hinblick auf das Kerngeschehen bzw. stellt fest, dass sie wesentliche Realkennzeichen aufwiesen und sich stimmig mit den objektiven Beweismitteln verknüpfen liessen. Zurückhaltend bzw. unter dem Aspekt, dass der Beschwerdegegner 2 sich dahingehend geäussert habe, der Beschwerdeführer sei ihm "in den Rücken gefallen", würdigt sie indes seine unbewiesen gebliebene Mehrbelastung und - zufolge nicht übereinstimmender Randdaten - das "Indiz des Telefonanrufes".
3.2.3. Alsdann erwägt die Vorinstanz, dass der vom Beschwerdeführer vertretene Alternativsachverhalt "nicht von vornherein völlig" von der Hand gewiesen werden könne und setzt sich mit dessen Aussagen auseinander, anhand welcher darauf zu schliessen sei, dass der Beschwerdegegner 2 Waren gestohlen und alsdann zwecks Vertuschung des Diebstahls die Halle in Brand gesteckt habe (angefochtenes Urteil S. 34 ff.). Dabei erachtet die Vorinstanz die Angaben des Beschwerdeführers in Bezug auf die Schliessverhältnisse der Halle, den Bolzenschneider und brandbeschleunigende Flüssigkeiten als von den objektiven Befunden divergierend, jene in Bezug auf übergebene Edelsteine als widersprüchlich. Auch im Zusammenhang mit den zur Versicherung gemachten Angaben setze sich der Beschwerdeführer in Widerspruch und sei sein diesbezügliches Aussageverhalten ausweichend und vage. Mithin seien seine Aussagen teilweise widerlegt, teilweise unglaubhaft. Die Inkonsistenzen belasteten seine Sachverhaltsschilderung und seine allgemeine Glaubwürdigkeit.
3.2.4. Mit dem Hinweis auf zwei bzw. drei mögliche Tathergangsvarianten verwirft die Vorinstanz in der Folge die vom Beschwerdeführer zu seiner Entlastung vertretene Sachverhaltsvariante. Dies u.a. mit der Begründung, dass nicht nachvollziehbar sei, weshalb der Beschwerdegegner 2 nach einem zuvor zu einem unbekannten Zeitpunkt begangenen Diebstahl die Halle genau in dieser Nacht hätte in Brand setzen bzw. weshalb er überhaupt einen Brand hätte legen sollen. Weder bedürfe es eines solchen, um einen Einbruchdiebstahl zu kaschieren noch sei ersichtlich, weshalb ein Dieb zur Vertuschung eines Einbruchdiebstahls ein noch schwereres Delikt begehen sollte, das ebenfalls Spuren hinterlassen könne. Im Gegensatz dazu stimme der zur Anklage erhobene Sachverhalt mit der finanziellen Interessenlage des Beschwerdeführers überein. Auch die im Kerngeschehen glaubhaften Aussagen des Beschwerdegegners 2 bestätigten die zur Anklage erhobene Sachverhaltsvariante und erklärten, weshalb sämtliche Türen der Halle offen gewesen seien und der Beschwerdegegner 2 über den Schlüssel für den VW-Bus verfügt habe. Der Einbruch in die Lagerhalle liefere zudem keine Erklärung dafür, weshalb der Beschwerdegegner 2 mit dem vom Beschwerdeführer genutzten VW-Bus nach
Schaffhausen gefahren sei. Erst das Sachverhaltselement, das einen Tatbeitrag des Beschwerdeführers in die Handlungskette einfüge, ergebe ein stimmiges Bild. Schliesslich sei im Hinblick auf eine Minimierung des Verhaftungsrisikos nicht nachvollziehbar, weshalb der Beschwerdegegner 2 statt mit einem neutralen Fahrzeug mit dem mit bulgarischen Kennzeichen versehenen und vom Beschwerdeführer benutzten VW-Bus hätte nach München fahren sollen. Daran vermöchten dessen Vorbringen zu zeitlichen Aspekten nichts zu ändern.
Gegen die zur Anklage erhobene Sachverhaltsvariante sprächen damit lediglich die Aussagen des Beschwerdeführers, welche indes in verschiedener Hinsicht nicht mit den objektiven Befunden vereinbar und insgesamt als wenig glaubhaft einzustufen seien. Auch sei kein Motiv erkennbar, welches die Selbstbelastung des Beschwerdegegners 2 erkläre, respektive verschaffe ihm das Eingeständnis der Brandstiftung keinen Vorteil im Hinblick auf die im Raum stehenden Vorwürfe des Diebstahls und Fahrens ohne Berechtigung. Der Beschwerdeführer hätte einen allfälligen Diebstahl ohne weiteres eingestehen können, ohne zusätzlich eine Brandstiftung zuzugeben.
3.3.
3.3.1. Nach Art. 10 Abs. 2
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 10 Presunzione d'innocenza e valutazione delle prove - 1 Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato. |
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1 | Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato. |
2 | Il giudice valuta liberamente le prove secondo il convincimento che trae dall'intero procedimento. |
3 | Se vi sono dubbi insormontabili quanto all'adempimento degli elementi di fatto, il giudice si fonda sulla situazione oggettiva più favorevole all'imputato. |
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 350 Carattere vincolante dell'accusa, elementi alla base della sentenza - 1 Il giudice è vincolato ai fatti descritti nell'atto di accusa, ma non alla relativa qualificazione. |
|
1 | Il giudice è vincolato ai fatti descritti nell'atto di accusa, ma non alla relativa qualificazione. |
2 | Il giudice tiene conto delle prove raccolte nella procedura preliminare e nella procedura dibattimentale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 95 Diritto svizzero - Il ricorrente può far valere la violazione: |
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a | del diritto federale; |
b | del diritto internazionale; |
c | dei diritti costituzionali cantonali; |
d | delle disposizioni cantonali in materia di diritto di voto dei cittadini e di elezioni e votazioni popolari; |
e | del diritto intercantonale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
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1 | Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
2 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 105 Fatti determinanti - 1 Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
|
1 | Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
2 | Può rettificare o completare d'ufficio l'accertamento dei fatti dell'autorità inferiore se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95. |
3 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, il Tribunale federale non è vincolato dall'accertamento dei fatti operato dall'autorità inferiore.96 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 105 Fatti determinanti - 1 Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
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1 | Il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore. |
2 | Può rettificare o completare d'ufficio l'accertamento dei fatti dell'autorità inferiore se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95. |
3 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, il Tribunale federale non è vincolato dall'accertamento dei fatti operato dall'autorità inferiore.96 |
Offensichtlich unrichtig im Sinne von Art. 97 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 97 Accertamento inesatto dei fatti - 1 Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
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1 | Il ricorrente può censurare l'accertamento dei fatti soltanto se è stato svolto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'articolo 95 e l'eliminazione del vizio può essere determinante per l'esito del procedimento. |
2 | Se il ricorso è diretto contro una decisione d'assegnazione o rifiuto di prestazioni pecuniarie dell'assicurazione militare o dell'assicurazione contro gli infortuni, può essere censurato qualsiasi accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti.87 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 106 Applicazione del diritto - 1 Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
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1 | Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto. |
2 | Esamina la violazione di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale soltanto se il ricorrente ha sollevato e motivato tale censura. |
nicht darauf beschränken aufzuzeigen, wie einzelne Indizien willkürfrei zu würdigen gewesen wären. Sie muss sich vielmehr mit der gesamten Beweislage befassen und darlegen, inwiefern aus ihrer Sicht auch der aus der Gesamtheit der verschiedenen Indizien gezogene Schluss geradezu willkürlich ist (Urteile 6B 747/2022 vom 9. November 2022 E. 2.1; 6B 1029/2021 vom 24. August 2022 E. 2.1.1; 6B 1302/2020 vom 3. Februar 2021 E. 1.2.4, nicht publ. in: BGE 147 IV 176; 6B 1031/2019 vom 1. September 2020 E. 1.2.2, nicht publ. in: BGE 146 IV 311; je mit Hinweisen).
3.3.2. Gemäss Art. 10 Abs. 3
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 10 Presunzione d'innocenza e valutazione delle prove - 1 Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato. |
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1 | Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con decisione passata in giudicato. |
2 | Il giudice valuta liberamente le prove secondo il convincimento che trae dall'intero procedimento. |
3 | Se vi sono dubbi insormontabili quanto all'adempimento degli elementi di fatto, il giudice si fonda sulla situazione oggettiva più favorevole all'imputato. |
SR 101 Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 Cost. Art. 32 Procedura penale - 1 Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con sentenza passata in giudicato. |
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1 | Ognuno è presunto innocente fintanto che non sia condannato con sentenza passata in giudicato. |
2 | L'accusato ha diritto di essere informato il più presto possibile e compiutamente sulle imputazioni contestategli. Deve essergli data la possibilità di far valere i diritti di difesa che gli spettano. |
3 | Il condannato ha il diritto di far esaminare la sentenza da un tribunale superiore. Sono eccettuati i casi in cui il Tribunale federale giudica come istanza unica. |
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 6 Diritto ad un processo equo - 1. Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
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1 | Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti a un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge, al fine della determinazione sia dei suoi diritti e dei suoi doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o una parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la tutela della vita privata delle parti nel processo, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale quando, in speciali circostanze, la pubblicità potrebbe pregiudicare gli interessi della giustizia. |
2 | Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata. |
3 | Ogni accusato ha segnatamente diritto a: |
a | essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; |
b | disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie per preparare la sua difesa; |
c | difendersi da sé o avere l'assistenza di un difensore di propria scelta e, se non ha i mezzi per ricompensare un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio quando lo esigano gli interessi della giustizia; |
d | interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico; |
e | farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nell'udienza. |
zur Feststellung derjenigen Tatsachen, aus denen sich das Tatsachenfundament eines Schuldspruchs zusammensetzt (BGE 144 IV 345 E. 2.2.3.1 f.; Urteile 6B 257/2020 vom 24. Juni 2021 E. 4.8.1, nicht publ. in: BGE 147 IV 409; 6B 986/2020 vom 6. Januar 2021 E. 2; je mit Hinweisen).
3.3.3. Das angefochtene Urteil verletzt kein Bundesrecht. Mit seinen gegen die tatsächlichen Feststellungen der Vorinstanz vorgebrachten Einwänden beschränkt sich der Beschwerdeführer darauf aufzuzeigen, wie einzelne Beweise und Indizien aus seiner Sicht willkürfrei zu würdigen wären und damit einhergehend, wie der Sachverhalt aus seiner Sicht festzustellen wäre. Dabei benennt er im Wesentlichen seine bereits im kantonalen Verfahren vorgetragenen Argumente, welche gegen eine Anstiftung seinerseits bzw. für eine aus eigener Initiative begangenen Brandstiftung des Beschwerdegegners 2 sprechen sollen, ohne sich indes mit der gesamten Beweislage zu befassen.
Konkret vermag er mit seinen Vorbringen zur Frage, welches Tor bzw. welche Türe (Aussentor oder Schiebetüre im Innern der Halle) mit einem Vorhängeschloss gesichert gewesen sein soll, nicht darzutun, inwiefern die Vorinstanz in Willkür verfällt, wenn sie anhand des polizeilichen Ursachenberichts, der darin festgehaltenen, vom ersten Feuerwehroffizier vor Ort gemachten Feststellungen, anhand der Fotodokumentation und der damit korrespondierenden Aussagen des Beschwerdegegners 2 und einer Analyse der hiervon divergierenden Angabe des Beschwerdeführers davon ausgeht, dass weder die Halle noch die inneren Räumlichkeiten derselben verschlossen waren. Daran ändert nichts, wenn sie es ergänzend als nicht nachvollziehbar erachtet, wie das Aussentor mit einem sich im Innern der Halle befindlichen Bolzenschneider hätte geöffnet werden sollen. Anhand des von ihr zitierten Untersuchungsberichts gelangt sie willkürfrei zum Schluss, dass keine Überreste eines Vorhängeschlosses gefunden werden konnten; überdies, dass anlässlich der Brandschuttausräumung explizit der Bereich der inneren Schiebetür - welche der Beschwerdeführer mit einem Vorhängeschloss gesichert gehabt haben will - "sehr sorgfältig durchmustert" worden sei, indes keinerlei
Überreste eines Vorhängeschloss gefunden werden konnten (Untersuchungsakten [UA] S1/58). Zusammenfassend ist damit unter Willkürgesichtspunkten weder zu beanstanden, wenn die Vorinstanz sowohl von unverschlossenen Aussen- als auch Innentüren ausgeht und sie die gegenteiligen Aussagen des Beschwerdeführers - der konstant daran festhielt, alle Türen verschlossen zu haben - als unglaubhaft qualifiziert. Nicht entscheidend ist damit, wann und von wem der fragliche Bolzenschneider vor der (inneren) Schiebetüre deponiert worden ist.
Alsdann mag zutreffen, dass das vom Beschwerdegegner 2 geschilderte Kerngeschehen insoweit erlebnisbasiert ist, als er zugestanden hat, den Brand gelegt zu haben. Daraus ergibt sich aber keineswegs, dass seine Angaben keiner Aussagenanalyse zugänglich wären, zumal der Beschwerdeführer mit Blick auf den konkreten Geschehensablauf und damit namentlich in Bezug auf vom Beschwerdegegner 2 angeblich zu überwindende geschlossene Türen und Tore und (nicht) bereit gelegtem bzw. nicht vorhandenem Material zwecks Brandverursachung (Textilien und Brandbeschleuniger in schwarzer Flasche mit rotem Deckel) explizit und implizit von anderen Geschehensabläufen ausgeht. Entgegen dessen Ausführungen lassen sich diese zudem und offensichtlich weder mit den von der Vorinstanz willkürfrei festgestellten Schliessverhältnissen noch mit anderen objektiven Beweismitteln (konkret sichergestellte schwarze Flasche mit rotem Deckel) vereinbaren. Mit letzterem setzt sich der Beschwerdeführer nicht auseinander. Unter Willkürgesichtspunkten ebenso wenig zu beanstanden ist, wenn die Vorinstanz die im Zusammenhang mit angeblich als "Startsignal" verabredeten Telefonanrufen geschilderten Komplikationen als Realkennzeichen wertet, auch wenn die genauen Umstände
derselben letztlich unklar geblieben sind. Im Übrigen trägt die Vorinstanz diesen Unklarheiten Rechnung. Entgegen den Ausführungen des Beschwerdeführers trifft dies auch auf den Umstand zu, dass der Beschwerdegegner 2 anlässlich seiner ersten polizeilichen Einvernahme die Aussage verweigerte, er mithin "anlässlich seiner Verhaftung vom 28. März 2014 die Brandlegung vollumfänglich" verschwiegen hat (vgl. angefochtenes Urteil S. 24 und Beschwerde S. 12). Darüber hinaus, mithin dem Umstand Rechnung tragend, dass sich der Beschwerdegegner 2 vom Beschwerdeführer hintergangen fühlte, trägt die Vorinstanz in ihrer Aussagenanalyse auch dessen nicht bestätigten Mehrbelastungen bezüglich Förderung der Prostitution und Menschenhandels Rechnung (angefochtenes Urteil S. 28).
Zusammenfassend vermag der Beschwerdeführer nicht darzutun, inwiefern die Vorinstanz bei der Würdigung der Aussagen des Beschwerdegegners 2 in Willkür verfällt respektive deren Schluss, dass diese im Kerngeschehen als glaubhaft bzw. glaubhafter als jene des Beschwerdeführers erscheinen und sich im Gegensatz zu dessen Angaben stimmig mit den objektiven Beweismitteln verknüpfen lassen, schlechterdings unhaltbar sein soll. Solches ergibt sich auch und erst recht nicht aus Begebenheiten im Zusammenhang mit Edelsteinen, bezüglich welcher sich der Beschwerdeführer bereits zu einem früheren Zeitpunkt "über den Tisch gezogen" fühlt und die nicht Gegenstand des vorliegenden Verfahrens sind, ebenso wenig anhand seiner Ausführungen zur Versicherungsdeckung und der Aufbewahrung von Waffen in seinem Personenwagen. Selbst wenn die Vorinstanz einzelne Abläufe in der Meldung des Schadens respektive der Geltendmachung der Versicherungssumme oder aber Aspekte im Hinblick auf die Aufbewahrung von Waffen (im Personenwagen G.________) nicht in allen Teilen richtig gewürdigt und zu Unrecht auf die Unglaubhaftigkeit dieser (Teil-) Aspekte geschlossen haben sollte, führt dies nicht zwingend zur Aufhebung des angefochtenen Urteils. Umso weniger, als der
Beschwerdeführer mit seinem Hinweis, dass er "daran war, [die in der Halle gelagerten Gegenstände] zu verkaufen", nicht aufzuzeigen vermag, inwiefern die Vorinstanz in Willkür verfällt, wenn sie im Grundsatz davon ausgeht, dass die finanziellen Möglichkeiten des Beschwerdeführers beschränkt waren, die fragliche Versicherungspolice auf ihn lautete, er den Schadensfall gemeldet hat und eine allfällige Auszahlung der Versicherungssumme ihm "auf einen Schlag die Summe von Fr. 300'000.-- beschert" hätte und damit in seinem Interesse lag (vgl. angefochtenes Urteil S. 19 f., 20 f., 35 und 38). Dasselbe gilt, wenn die Vorinstanz - unabhängig von den in seinem Personenwagen aufbewahrten Waffenbestandteilen - zum Schluss gelangt, dass der Beschwerdeführer vorgängig zum Brand "Hab und Gut vor den Flammen in Sicherheit" gebracht hat, mithin selbst den VW-Bus mit solchen Gegenständen beladen hatte (angefochtenes Urteil S. 37 und 38). Angesichts der im VW-Bus sichergestellten Gegenstände (vgl. angefochtenes Urteil S. 29 und ergänzend das erstinstanzliche Urteil S. 34 f. und 51 f.) genügt der pauschale Hinweis, dass er, der Beschwerdeführer, diesfalls nicht die "alte Polstergruppe" mit nach Bulgarien genommen hätte, nicht, um die entsprechende
Sachverhaltsfeststellung schlechterdings als unhaltbar erscheinen zu lassen.
3.3.4. Die Vorinstanz legt alsdann im Rahmen der von ihr evaluierten Tathergangshypothesen einlässlich und nachvollziehbar dar (angefochtenes Urteil S. 36 ff.), weshalb sie in der vom Beschwerdeführer vertretenen Variante respektive in deren Handlungslogik einen Brand als schlicht nicht nachvollziehbar erachtet und weshalb einzig der zur Anklage erhobene Sachverhalt erkläre, dass sämtliche Türen der Halle offen gewesen seien. Weder damit noch mit deren Erwägung, dass erst das Sachverhaltselement seines Tatbeitrages in der Handlungskette ein stimmiges Bild ergebe, setzt sich der Beschwerdeführer rechtsgenüglich auseinander. Ebenso wenig befasst er sich mit den Erwägungen der Vorinstanz, gemäss welchen sie als nicht nachvollziehbar erachtet, dass der Beschwerdegegner 2 (im Nachgang an den angeblich begangenen Diebstahl) mit dem vom Beschwerdeführer benützten Fahrzeug mit bulgarischen Kennzeichen statt mit einem neutralen Fahrzeug hätte unterwegs sein sollen, respektive vermag er mit seinem pauschalen Hinweis auf eine "offensichtliche" Flucht des Beschwerdegegners 2 im Gesamtkontext keine Willkür darzutun. Dasselbe gilt für seinen Einwand, dass von ihm angesichts der durch den Brand verursachten Zerstörung nicht verlangt werden
dürfe, konkret anzugeben, welche Gegenstände gestohlen worden seien oder aber wenn er pauschal vorbringt, das von der Vorinstanz verfworfene Argument zeitlicher Ungereimtheiten sei auch mit der von ihm vertretenen Sachverhaltsvariante vereinbar.
3.3.5. Insofern der Beschwerdeführer geltend macht, die Vorinstanz habe ihn entlastende Aussagen willkürlich ausser acht gelassen, trifft dies nicht zu. Die Vorinstanz berücksichtigt, dass sein Begleiter H.________ ihn am Morgen nach dem Brand als "gebrochenen Mann" bezeichnet hat bzw. dass er unmittelbar nach dem Brand geschockt gewesen sei (angefochtenes Urteil S. 23 und 33); überdies, dass der Beschwerdeführer die Halle als "seine Existenz" qualifiziert und geltend gemacht hat, dass er diese aufgebaut und alles verloren habe (angefochtenes Urteil S. 31). Unter anderem anhand dieser (Dritt-) Aussagen gelangt die Vorinstanz zum Schluss, dass sich grundsätzlich drei Hypothesen verdichten würden, unter anderem eben jene des Diebstahls mit anschliessender Brandlegung zwecks Spurenverwischung, welche sie alsdann aber mit einlässlicher Begründung verwirft (vgl. wiederum angefochtenes Urteil S. 36 ff.). Mit seiner Darstellung, wie die fraglichen Drittaussagen aus seiner Sicht zu würdigen wären, vermag der Beschwerdeführer wiederum keine Willkür darzutun bzw. ergibt sich daraus nicht, dass und weshalb die Vorinstanz anhand der Schilderung emotionaler Betroffenheit zwingend darauf hätte schliessen müssen, dass der Beschwerdeführer keine
Anstiftung begangen hat. Dasselbe gilt, wenn er sich wegen der konkreten Versicherungsdeckung gegenüber Drittpersonen allenfalls unsicher zeigte, zumal von ihm unbestritten geblieben ist, dass er per 1. Januar 2014 (wiederum) mit der Bezahlung in Verzug geraten war (angefochtenes Urteil S. 20), er indes von diesem Verzug keine Kenntnis hatte (vgl. erstinstanzliches Urteil S. 39 f.).
3.3.6. Schliesslich vermag der Beschwerdeführer auch mit seinem Hinweis auf "Ungereimtheiten" keine willkürliche Sachverhaltsfeststellung darzutun. Die Vorinstanz analysiert und plausibilisiert schlüssig den zeitlichen Ablauf der Geschehnisse nach der Brandlegung bis zur Festnahme des Beschwerdegegners 2 in Schaffhausen. Mit dem Beschwerdeführer geht sie alsdann aber davon aus, dass letztlich unklar bleibe, was der Beschwerdegegner 2 nach dem Verlassen des Tatortes getan habe. Als fraglich erachtet sie auch, ob er tatsächlich alleine war, zumal er zugegeben habe, (vor dem Brandereignis bereits) die Fahrt von V.________ nach W.________ mit einem "Kollegen" bestritten zu haben (angefochtenes Urteil S. 39). Auf das Verhältnis zu einer Person namens "I.________" geht die Vorinstanz mangels erkennbarem Zusammenhang mit dem Anklagesachverhalt nicht weiter ein und erachtet dieses für den Kernsachverhalt als irrelevant (angefochtenes Urteil S. 26 und 28). Damit korrespondierend hat bereits die Vorinstanz festgehalten, dass der Beschwerdegegner diverse zeitliche und personenbezogene Umstände nicht habe offen legen wollen, konkret Umstände, welche sowohl die Phase vor dem Brandereignis als auch den Tattag betreffen würden und dass sowohl
der Beschwerdeführer als auch der Beschwerdegegner 2 "jeder für sich oder allenfalls miteinander undurchsichtige Geschäfte und Kontakte gepflegt" hätten (erstinstanzliches Urteil S. 43 f.).
Unter Willkürgesichtspunkten ist damit nicht zu beanstanden, wenn sich die Vorinstanz nicht weiter mit ausserhalb des Kerngeschehens liegenden Umständen wie namentlich einer Konkretisierung des Deliktslohns (Grundstück in Ungarn oder in Polen; vgl. so bereits wiederum das erstinstanzliche Urteil S. 47 f.), der Bewerkstelligung einer mutmasslichen Rückreise des Beschwerdegegners 2 in die Schweiz oder aber sich im Zusammenhang mit allenfalls als Startsignal für den Brand getätigter Anrufe stellenden Fragen (versandte SMS; Aufladen von Guthaben) befasst. Letzteres insbesondere deswegen nicht, weil sie diesen mutmasslichen Anrufen im Kontext der übrigen Beweismittel keine entscheidende Bedeutung beimisst (vgl. hierzu oben E. 2.3).
3.3.7. Zusammenfassend vermag der Beschwerdeführer mit seinen Vorbringen nicht aufzuzeigen, inwiefern der von der Vorinstanz aus der Gesamtheit der verschiedenen Indizien gezogene Schluss geradezu unhaltbar ist respektive dass die Vorinstanz ernsthafte Zweifel am zur Anklage erhobenen Sachverhalt und damit an der Schuld des Beschwerdeführers hätte haben müssen. Der Grundsatz in dubio pro reo ist nicht verletzt. Die Beschwerde erweist sich als unbegründet.
4.
Aus den genannten Gründen ist die Beschwerde abzuweisen, soweit darauf eingetreten werden kann. Bei diesem Ausgang trägt der Beschwerdeführer die Kosten des bundesgerichtlichen Verfahrens (Art. 66 Abs. 1
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
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1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 64 Gratuito patrocinio - 1 Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, il Tribunale federale la dispensa, su domanda, dal pagamento delle spese giudiziarie e dalla prestazione di garanzie per le spese ripetibili. |
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1 | Se una parte non dispone dei mezzi necessari e le sue conclusioni non sembrano prive di probabilità di successo, il Tribunale federale la dispensa, su domanda, dal pagamento delle spese giudiziarie e dalla prestazione di garanzie per le spese ripetibili. |
2 | Se è necessario per tutelare i diritti di tale parte, il Tribunale federale le designa un avvocato. Questi ha diritto a un'indennità adeguata, versata dalla cassa del Tribunale, in quanto le spese di patrocinio non possano essere coperte dalle spese ripetibili. |
3 | La corte decide sulla domanda di gratuito patrocinio nella composizione di tre giudici. Rimangono salvi i casi trattati in procedura semplificata secondo l'articolo 108. Il gratuito patrocinio può essere concesso dal giudice dell'istruzione se è indubbio che le relative condizioni sono adempiute. |
4 | Se in seguito è in grado di farlo, la parte è tenuta a risarcire la cassa del Tribunale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 65 Spese giudiziarie - 1 Le spese giudiziarie comprendono la tassa di giustizia, l'emolumento per la copia di atti scritti, le spese per le traduzioni in o da una lingua non ufficiale e le indennità versate a periti e testimoni. |
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1 | Le spese giudiziarie comprendono la tassa di giustizia, l'emolumento per la copia di atti scritti, le spese per le traduzioni in o da una lingua non ufficiale e le indennità versate a periti e testimoni. |
2 | La tassa di giustizia è stabilita in funzione del valore litigioso, dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. |
3 | Di regola, il suo importo è di: |
a | 200 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario; |
b | 200 a 100 000 franchi nelle altre controversie. |
4 | È di 200 a 1000 franchi, a prescindere dal valore litigioso, nelle controversie: |
a | concernenti prestazioni di assicurazioni sociali; |
b | concernenti discriminazioni fondate sul sesso; |
c | risultanti da un rapporto di lavoro, sempreché il valore litigioso non superi 30 000 franchi; |
d | secondo gli articoli 7 e 8 della legge del 13 dicembre 200223 sui disabili. |
5 | Se motivi particolari lo giustificano, il Tribunale federale può aumentare tali importi, ma al massimo fino al doppio nei casi di cui al capoverso 3 e fino a 10 000 franchi nei casi di cui al capoverso 4. |
Demnach erkennt das Bundesgericht:
1.
Die Beschwerde wird abgewiesen, soweit darauf einzutreten ist.
2.
Das Gesuch um unentgeltliche Rechtspflege wird abgewiesen.
3.
Die Gerichtskosten von Fr. 1'200.-- werden dem Beschwerdeführer auferlegt.
4.
Dieses Urteil wird den Parteien und dem Obergericht des Kantons Thurgau schriftlich mitgeteilt.
Lausanne, 30. Januar 2023
Im Namen der Strafrechtlichen Abteilung
des Schweizerischen Bundesgerichts
Die Präsidentin: Jacquemoud-Rossari
Die Gerichtsschreiberin: Frey Krieger