H 153/00 Go
IIIa Camera
composta dei giudici federali Borella, Presidente, Rüedi,
Gianella, supplente; Schäuble, cancelliere
Sentenza del 24 aprile 2002
nella causa
G.________, ricorrente, rappresentato dall'avv. dott.
Franco Gianoni, Via Visconti 5, 6500 Bellinzona,
contro
Cassa di compensazione del Cantone Ticino, Via Ghirin- ghelli 15a, 6501 Bellinzona, opponente,
e
Tribunale cantonale delle assicurazioni, Lugano
Fatti :
A.- Il consiglio di amministrazione della L.________ SA, costituita l'8 gennaio 1986 con sede a B.________, era composto, dal 22 gennaio 1986, di P.________, presidente, e G.________, vicepresidente, entrambi con diritto di firma individuale. P.________ è poi divenuto amministratore unico il 10 maggio 1996, dopo che G.________, a seguito delle sue dimissioni, è stato alla stessa data radiato dal registro di commercio. Con decreto pretorile 6 dicembre 1996 è stato pronunciato il fallimento della società.
Mediante decisione 8 gennaio 1998 la Cassa cantonale di compensazione del Cantone Ticino, costatato di aver subito un danno di fr. 501'614. 30 a causa del mancato versamento dei contributi paritetici da parte della fallita riferiti al 1995, a tre acconti mensili del 1996 nonché alla ripresa salariale per gli anni 1990-1993, ne ha preteso il pagamento, in via solidale, da G.________ e P.________.
B.- A seguito dell'opposizione di G.________, la Cassa il 19 febbraio 1998 ha promosso nei suoi confronti una petizione al Tribunale delle assicurazioni del Cantone Ticino, postulandone la condanna al risarcimento del predetto importo, sempre in solido con P.________, il quale aveva accettato la decisione amministrativa.
Per giudizio 28 febbraio 2000 l'autorità giudiziaria cantonale ha accolto la petizione contro G.________, ritenendolo responsabile del danno. In sostanza i primi giudici gli hanno addebitato grave negligenza per non essersi sufficientemente preoccupato del pagamento dei contributi.
In data 4 aprile 2000, la Corte cantonale ha poi dichiarato irricevibile un'istanza di revisione inoltrata dall'interessato il 30 marzo 2000, adducendo di non essere competente a decidere, poiché il giudizio 28 febbraio 2000, intimato il successivo 16 marzo, non era ancora cresciuto in giudicato.
C.- Avverso le due pronunzie cantonali G.________, patrocinato dall'avv. Franco Gianoni di Bellinzona, insorge al Tribunale federale delle assicurazioni con un unico ricorso di diritto amministrativo. Postula, in via principale, l'annullamento del giudizio 4 aprile 2000 relativo all'istanza di revisione e il conseguente rinvio degli atti all'autorità inferiore per statuire nel merito dell'istanza medesima. In via subordinata chiede, invece, la riforma del giudizio 28 febbraio 2000 nel senso di respingere la petizione della Cassa. Dei motivi si dirà, per quanto occorra, nei considerandi.
La Cassa e l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali rinunciano a determinarsi.
Diritto :
1.- Il giudizio di merito 28 febbraio 2000, intimato alle parti il 16 marzo successivo, è stato reso dalla Corte cantonale prima che sul settimanale ticinese/ "X" del 19 marzo 2000 apparisse un'intervista rilasciata da P.________ dall'A. _________. G.________, che se ne prevale, è dell'avviso che la testimonianza di quest'ultimo possa ora dimostrare che i contributi sociali sarebbero certamente stati pagati, avuto riguardo alla disponibilità di mezzi finanziari che P.________ asserisce di avere sempre avuto.
Il ricorrente chiede pertanto, in via principale, di annullare la pronunzia d'irricevibilità del 4 aprile 2000 e di rinviare gli atti ai primi giudici affinché, previa assunzione dei nuovi mezzi di prova richiesti con la domanda di revisione del 30 marzo 2000 (testimonianze di P.________, del giornalista intervistatore e dei funzionari del fisco ticinese incaricati di occuparsi della vicenda P.________), emanino un nuovo giudizio.
2.- In virtù di un principio generale del diritto processuale (Gygi, Bundesverwaltungsrechtspflege, 2a ed., pag. 260; Saladin, Das Verwaltungsverfahrensrecht des Bundes, pag. 214), la domanda di revisione ai sensi dell'art. 85 cpv. 2 lett. h
SR 831.10 Legge federale del 20 dicembre 1946 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) LAVS Art. 85 |
3.- Qualora la lite non verta sull'assegnazione o il rifiuto di prestazioni assicurative, il Tribunale federale delle assicurazioni deve limitarsi ad esaminare se il giudizio di primo grado abbia violato il diritto federale, compreso l'eccesso o l'abuso del potere d'apprezzamento, oppure se l'accertamento dei fatti sia manifestamente inesatto, incompleto od avvenuto violando norme essenziali di procedura (art. 132
SR 831.10 Legge federale del 20 dicembre 1946 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) LAVS Art. 85 |
a
SR 831.10 Legge federale del 20 dicembre 1946 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) LAVS Art. 85 |
SR 831.10 Legge federale del 20 dicembre 1946 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) LAVS Art. 85 |
SR 831.10 Legge federale del 20 dicembre 1946 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) LAVS Art. 85 |
SR 831.10 Legge federale del 20 dicembre 1946 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) LAVS Art. 85 |
4.- Nel caso di specie è di tutta evidenza che, conformemente ai principi appena citati, l'intervista sopra menzionata al considerando 1 non costituisce un fatto nuovo che possa ora essere fatto valere in sede di ultima istanza.
La domanda di revisione proposta contro il giudizio cantonale 28 febbraio 2000 disattende, infatti, le molteplici possibilità avute dal ricorrente in corso di procedura:
ove avesse fatto uso della diligenza richiesta dalle circostanze, egli avrebbe potuto presentare tempestivamente già davanti all'autorità precedente - in virtù del suo dovere di collaborazione, a maggior ragione trattandosi di vertenza in materia di contributi - la richiesta di audizione testimoniale, o quale parte, di P.________, se del caso anche in via rogatoriale. La domanda medesima si riduce in sostanza a un maldestro tentativo di recuperare mezzi di prova omessi per negligenza.
5.- Nel merito, si tratta ora di esaminare se si realizza la responsabilità giusta l'art. 52
SR 831.10 Legge federale del 20 dicembre 1946 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) LAVS Art. 52 Responsabilità - 1 Il datore di lavoro deve risarcire il danno che egli ha provocato violando, intenzionalmente o per negligenza grave, le prescrizioni dell'assicurazione. |
|
1 | Il datore di lavoro deve risarcire il danno che egli ha provocato violando, intenzionalmente o per negligenza grave, le prescrizioni dell'assicurazione. |
2 | Se il datore di lavoro è una persona giuridica, rispondono sussidiariamente i membri dell'amministrazione e tutte le persone che si occupano della gestione o della liquidazione. Se più persone sono responsabili dello stesso danno, esse rispondono solidalmente per l'intero danno.293 |
3 | Il diritto al risarcimento del danno si prescrive secondo le disposizioni del Codice delle obbligazioni294 sugli atti illeciti.295 |
4 | La cassa di compensazione competente fa valere il diritto al risarcimento del danno mediante decisione formale.296 |
5 | In deroga all'articolo 58 capoverso 1 LPGA297, in caso di ricorso è competente il tribunale delle assicurazioni del Cantone in cui il datore di lavoro è domiciliato. |
6 | La responsabilità di cui all'articolo 78 LPGA è esclusa. |
6.- Oggetto della lite è il risarcimento di danni per il mancato pagamento di contributi AVS/AI/IPG/AD e AF. Oraper quel che attiene a quest'ultima categoria di contributi, essa è di diritto cantonale, per cui sfugge al controllo giudiziale del Tribunale federale delle assicurazioni (DTF 119 V 80 consid. 1b, 118 V 69 consid. 1b, 101 V 3 consid. 1b). Nella misura in cui concerne danni addebitabili al non avvenuto versamento di simili contributi, il ricorso di diritto amministrativo è quindi irricevibile.
7.- Nei considerandi del giudizio querelato 28 febbraio 2000, cui si rinvia, la Corte cantonale ha già correttamente ricordato che i presupposti a fondamento dell'obbligo di risarcimento ai sensi dell'art. 52
SR 831.10 Legge federale del 20 dicembre 1946 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) LAVS Art. 52 Responsabilità - 1 Il datore di lavoro deve risarcire il danno che egli ha provocato violando, intenzionalmente o per negligenza grave, le prescrizioni dell'assicurazione. |
|
1 | Il datore di lavoro deve risarcire il danno che egli ha provocato violando, intenzionalmente o per negligenza grave, le prescrizioni dell'assicurazione. |
2 | Se il datore di lavoro è una persona giuridica, rispondono sussidiariamente i membri dell'amministrazione e tutte le persone che si occupano della gestione o della liquidazione. Se più persone sono responsabili dello stesso danno, esse rispondono solidalmente per l'intero danno.293 |
3 | Il diritto al risarcimento del danno si prescrive secondo le disposizioni del Codice delle obbligazioni294 sugli atti illeciti.295 |
4 | La cassa di compensazione competente fa valere il diritto al risarcimento del danno mediante decisione formale.296 |
5 | In deroga all'articolo 58 capoverso 1 LPGA297, in caso di ricorso è competente il tribunale delle assicurazioni del Cantone in cui il datore di lavoro è domiciliato. |
6 | La responsabilità di cui all'articolo 78 LPGA è esclusa. |
SR 831.10 Legge federale del 20 dicembre 1946 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) LAVS Art. 52 Responsabilità - 1 Il datore di lavoro deve risarcire il danno che egli ha provocato violando, intenzionalmente o per negligenza grave, le prescrizioni dell'assicurazione. |
|
1 | Il datore di lavoro deve risarcire il danno che egli ha provocato violando, intenzionalmente o per negligenza grave, le prescrizioni dell'assicurazione. |
2 | Se il datore di lavoro è una persona giuridica, rispondono sussidiariamente i membri dell'amministrazione e tutte le persone che si occupano della gestione o della liquidazione. Se più persone sono responsabili dello stesso danno, esse rispondono solidalmente per l'intero danno.293 |
3 | Il diritto al risarcimento del danno si prescrive secondo le disposizioni del Codice delle obbligazioni294 sugli atti illeciti.295 |
4 | La cassa di compensazione competente fa valere il diritto al risarcimento del danno mediante decisione formale.296 |
5 | In deroga all'articolo 58 capoverso 1 LPGA297, in caso di ricorso è competente il tribunale delle assicurazioni del Cantone in cui il datore di lavoro è domiciliato. |
6 | La responsabilità di cui all'articolo 78 LPGA è esclusa. |
8.- a) Il ricorrente asserisce che, pur essendo stato vicepresidente del consiglio di amministrazione della L.________ SA, quest'ultima dipendeva economicamente e finanziariamente dal gruppo P.________, e in particolare direttamente da P.________, "deus ex machina" del gruppo, motivo per cui egli non poteva né agire né disporre liberamente. La sua funzione si riduceva infatti a mera apparenza. Il ricorrente sostiene inoltre di non aver svolto compiti gestionali per la fallita, ma di aver operato quale responsabile di tutto il personale delle varie società facenti capo a P.________, di aver allestito sia i bilanci che le dichiarazioni fiscali delle diverse società nonché di essere intervenuto quando vi erano problemi di natura contabile. Afferma poi che nessun dipendente del gruppo avrebbe mai immaginato che vi potessero essere difficoltà finanziarie. Secondo l'insorgente, P.________ sarebbe stato in grado in ogni momento - così come lo sarebbe tuttora - di pagare il debito verso la Cassa, ritenuto che i problemi di liquidità del gruppo sono iniziati nella seconda metà del 1995 a causa di un contenzioso con il fisco ticinese che ne ha determinato, in seguito, il dissesto economico e finanziario.
b) Il ricorrente sembra misconoscere la portata dell'art. 52
SR 831.10 Legge federale del 20 dicembre 1946 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) LAVS Art. 52 Responsabilità - 1 Il datore di lavoro deve risarcire il danno che egli ha provocato violando, intenzionalmente o per negligenza grave, le prescrizioni dell'assicurazione. |
|
1 | Il datore di lavoro deve risarcire il danno che egli ha provocato violando, intenzionalmente o per negligenza grave, le prescrizioni dell'assicurazione. |
2 | Se il datore di lavoro è una persona giuridica, rispondono sussidiariamente i membri dell'amministrazione e tutte le persone che si occupano della gestione o della liquidazione. Se più persone sono responsabili dello stesso danno, esse rispondono solidalmente per l'intero danno.293 |
3 | Il diritto al risarcimento del danno si prescrive secondo le disposizioni del Codice delle obbligazioni294 sugli atti illeciti.295 |
4 | La cassa di compensazione competente fa valere il diritto al risarcimento del danno mediante decisione formale.296 |
5 | In deroga all'articolo 58 capoverso 1 LPGA297, in caso di ricorso è competente il tribunale delle assicurazioni del Cantone in cui il datore di lavoro è domiciliato. |
6 | La responsabilità di cui all'articolo 78 LPGA è esclusa. |
Certo è che il ricorrente avrebbe dovuto - quale organo di una società anonima e in particolare quale vicepresidente del consiglio di amministrazione della società medesima - prestare maggiore attenzione all'operato di colui che gestiva gli affari importanti della ditta, alle istruzioni che questi impartiva e alla sorveglianza. Segnatamente era suo preciso dovere vigilare affinché i contributi sociali venissero regolarmente versati. L'insorgente non poteva e non doveva né disinteressarsi del pagamento né tanto meno fidarsi in modo totale e acritico della personalità dominante di P.________, atteso che con l'accettazione del mandato di vicepresidente del consiglio di amministrazione si era assunto anche gli oneri che tale carica comporta.
Non si deve dimenticare che il ricorrente era responsabile dell'allestimento dei bilanci e delle dichiarazioni fiscali sia della fallita che delle altre società del gruppo P.________. Egli doveva, in tutta evidenza, essere a conoscenza che P.________ operava senza curarsi di distinguere tra il patrimonio proprio e quello delle società del gruppo. Doveva pure essergli noto che non esisteva una contabilità organica e che, in occasione della stesura dei bilanci annuali delle diverse società del gruppo, P.________ soleva eseguire trasferimenti disinvolti all'interno delle stesse per far emergere il risultato contabile voluto.
Orbene, gli aspetti contabili dovevano essere valutati con rigore critico dal ricorrente al fine di controllarne la conformità alle prescrizioni della legge e per poter riconoscere, con la celerità richiesta ad un vicepresidente del consiglio di amministrazione d'una società anonima, se vi fossero eventuali problemi finanziari in ordine al pagamento dei contributi alle assicurazioni sociali. La fiducia riposta dall'insorgente in P.________ gli ha impedito di agire secondo canoni di oggettività: infatti, dagli atti si evince come egli non fosse per nulla preoccupato né tantomeno avesse pensato che il modo d'operare di quest'ultimo non fosse tra i più trasparenti e controllabili neppure per un contabile-fiscalista.
Inoltre, non va neppure sottaciuto che la situazione finanziaria della L.________ SA - contrariamente a quanto riferito dall'insorgente nel suo ricorso, dove si è limitato ad indicare gli utili d'esercizio riferiti al 1993 e al 1994, tralasciando però di evidenziare che i bilanci 1995 e 1996 avevano registrato una perdita rispettivamente di fr. 7'642'451. 21 e di fr. 746'011. 28 - ha iniziato ad essere incerta con l'esercizio 1995. È a partire da questo momento che sono arrivati i primi solleciti per il mancato pagamento dei contributi sociali e che i dipendenti delle società del gruppo hanno avuto il sentore che vi fossero problemi d'ordine finanziario. L'argomentazione del ricorrente, secondo cui non sapeva delle condizioni critiche della ditta, è capziosa. Sostenere infatti che, non avendo partecipato all'ispezione effettuata dalla Cassa nel dicembre 1994, non poteva essere al corrente della situazione contabile, o asserire che non era preoccupato delle condizioni economiche della fallita in quanto determinante, per lui, era la situazione del gruppo e non quella delle singole società, o ancora affermare che non poteva conoscere il dissesto finanziario della L.________ SA poiché i conti potevano materialmente essere allestiti
solo nel corso del 1996, quando già aveva rassegnato le dimissioni, denota un modo di operare contrario al dovere di vigilanza che si era assunto con l'accettazione della carica di vicepresidente del consiglio di amministrazione.
L'interessato non può pertanto liberarsi dalle proprie responsabilità semplicemente facendo valere d'aver avuto una posizione subalterna e che P.________ era la persona dominante non solo del gruppo ma anche della fallita.
L'attribuire piena fiducia agli altri membri del consiglio di amministrazione, nel caso di specie al presidente, non può assurgere a motivo di discolpa per il ricorrente.
Proprio il disconoscimento dei suoi obblighi, quale vicepresidente del consiglio di amministrazione, rappresenta una grave violazione del dovere di diligenza.
c) Ne consegue che il ricorrente dovrà risarcire, in solido con P.________, il danno subito dalla Cassa.
9.- Riguardo alla quantificazione del danno bisogna ora stabilire quando siano state inoltrate le dimissioni da parte del ricorrente. Mentre la Cassa è dell'avviso che la responsabilità di quest'ultimo si estende fino al 26 aprile 1996, data in cui la L.________ SA ha preso atto delle dimissioni del suo vicepresidente nel corso di un'assemblea generale straordinaria, l'interessato si richiama a una deposizione testimoniale di M.________, procuratore della fallita ditta, che situa l'uscita dal consiglio di amministrazione nel gennaio/febbraio 1996. Orbene, secondo la giurisprudenza, ai fini dell'accertamento della durata della responsabilità dell'amministratore è determinante il momento dell'estinzione effettiva del mandato. Detto momento è decisivo pure qualora si sia omesso di procedere alla cancellazione dell'iscrizione nel registro di commercio (DTF 126 V 61). In concreto, dal verbale dell'assemblea svoltasi il 26 aprile 1996 emerge che sono state accettate le dimissioni del ricorrente e di M.________, pervenute alla società senza indicazione temporale del loro inoltro.
Dalla deposizione testimoniale M.________ del 7 giugno 1999 risulta che il momento della formulazione delle dimissioni - non è dato di sapere se in forma scritta o oralmente - si situa nel periodo gennaio/febbraio 1996. A mente del Tribunale federale delle assicurazioni, non vi è nessuna ragione per dubitare della veridicità di tale assunto. Ne consegue che per il computo del risarcimento dei danni si terrà conto - come assevera il ricorrente - che le dimissioni sono state rassegnate al più tardi alla fine di gennaio, rispettivamente all'inizio di febbraio del 1996, ossia entro la prima decade di quest'ultimo mese.
10.- a) L'art. 34 cpv. 1 lett. a
SR 831.101 Ordinanza del 31 ottobre 1947 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (OAVS) OAVS Art. 34 Periodi di pagamento - 1 Devono pagare i contributi alla cassa di compensazione: |
|
1 | Devono pagare i contributi alla cassa di compensazione: |
a | i datori di lavoro, ogni mese o, se la somma dei salari non supera i 200 000 franchi, ogni trimestre; |
b | le persone esercitanti un'attività lucrativa indipendente, le persone che non esercitano un'attività lucrativa e i salariati il cui datore di lavoro non è tenuto a pagare i contributi, di regola ogni trimestre; |
c | i datori di lavoro che applicano la procedura semplificata secondo gli articoli 2 e 3 della legge del 17 giugno 2005149 contro il lavoro nero (LLN), una volta all'anno. |
2 | In casi motivati, per le persone tenute a pagare contributi secondo il capoverso 1 lettere a e b il cui contributo annuo versato all'assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità e all'indennità per perdita di guadagno non supera i 3000 franchi, la cassa di compensazione può stabilire periodi di pagamento più lunghi ma non superiori a un anno.150 |
3 | I contributi devono essere pagati entro dieci giorni dalla scadenza del periodo di pagamento. In caso di procedura semplificata secondo gli articoli 2 e 3 LLN, i contributi vanno pagati entro 30 giorni a contare dalla fatturazione.151 |
b) Gli atti non permettono di stabilire l'ammontare dei contributi di diritto federale rimasti impagati fino a tale data. L'inserto viene pertanto rinviato alla precedente istanza perché accerti questo importo e renda nel seguito un nuovo giudizio nel quale pure statuirà, tenuto conto dell'esito della lite in sede federale, sulla questione delle spese ripetibili di prima istanza.
11.- Non trattandosi in concreto di una lite avente per oggetto l'assegnazione o il rifiuto di prestazioni assicurative, la procedura non è gratuita (art. 134
SR 831.101 Ordinanza del 31 ottobre 1947 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (OAVS) OAVS Art. 34 Periodi di pagamento - 1 Devono pagare i contributi alla cassa di compensazione: |
|
1 | Devono pagare i contributi alla cassa di compensazione: |
a | i datori di lavoro, ogni mese o, se la somma dei salari non supera i 200 000 franchi, ogni trimestre; |
b | le persone esercitanti un'attività lucrativa indipendente, le persone che non esercitano un'attività lucrativa e i salariati il cui datore di lavoro non è tenuto a pagare i contributi, di regola ogni trimestre; |
c | i datori di lavoro che applicano la procedura semplificata secondo gli articoli 2 e 3 della legge del 17 giugno 2005149 contro il lavoro nero (LLN), una volta all'anno. |
2 | In casi motivati, per le persone tenute a pagare contributi secondo il capoverso 1 lettere a e b il cui contributo annuo versato all'assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità e all'indennità per perdita di guadagno non supera i 3000 franchi, la cassa di compensazione può stabilire periodi di pagamento più lunghi ma non superiori a un anno.150 |
3 | I contributi devono essere pagati entro dieci giorni dalla scadenza del periodo di pagamento. In caso di procedura semplificata secondo gli articoli 2 e 3 LLN, i contributi vanno pagati entro 30 giorni a contare dalla fatturazione.151 |
Le spese processuali, che seguono la soccombenza, devono pertanto essere messe a carico del ricorrente nella misura di fr. 8000.- e della Cassa per fr. 2000.-.
Quest'ultima rifonderà inoltre all'insorgente, assistito da un legale, un'indennità ridotta di fr. 600.- per le spese ripetibili della sede federale (art. 156 e
SR 831.101 Ordinanza del 31 ottobre 1947 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (OAVS) OAVS Art. 34 Periodi di pagamento - 1 Devono pagare i contributi alla cassa di compensazione: |
|
1 | Devono pagare i contributi alla cassa di compensazione: |
a | i datori di lavoro, ogni mese o, se la somma dei salari non supera i 200 000 franchi, ogni trimestre; |
b | le persone esercitanti un'attività lucrativa indipendente, le persone che non esercitano un'attività lucrativa e i salariati il cui datore di lavoro non è tenuto a pagare i contributi, di regola ogni trimestre; |
c | i datori di lavoro che applicano la procedura semplificata secondo gli articoli 2 e 3 della legge del 17 giugno 2005149 contro il lavoro nero (LLN), una volta all'anno. |
2 | In casi motivati, per le persone tenute a pagare contributi secondo il capoverso 1 lettere a e b il cui contributo annuo versato all'assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità e all'indennità per perdita di guadagno non supera i 3000 franchi, la cassa di compensazione può stabilire periodi di pagamento più lunghi ma non superiori a un anno.150 |
3 | I contributi devono essere pagati entro dieci giorni dalla scadenza del periodo di pagamento. In caso di procedura semplificata secondo gli articoli 2 e 3 LLN, i contributi vanno pagati entro 30 giorni a contare dalla fatturazione.151 |
SR 831.101 Ordinanza del 31 ottobre 1947 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (OAVS) OAVS Art. 34 Periodi di pagamento - 1 Devono pagare i contributi alla cassa di compensazione: |
|
1 | Devono pagare i contributi alla cassa di compensazione: |
a | i datori di lavoro, ogni mese o, se la somma dei salari non supera i 200 000 franchi, ogni trimestre; |
b | le persone esercitanti un'attività lucrativa indipendente, le persone che non esercitano un'attività lucrativa e i salariati il cui datore di lavoro non è tenuto a pagare i contributi, di regola ogni trimestre; |
c | i datori di lavoro che applicano la procedura semplificata secondo gli articoli 2 e 3 della legge del 17 giugno 2005149 contro il lavoro nero (LLN), una volta all'anno. |
2 | In casi motivati, per le persone tenute a pagare contributi secondo il capoverso 1 lettere a e b il cui contributo annuo versato all'assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità e all'indennità per perdita di guadagno non supera i 3000 franchi, la cassa di compensazione può stabilire periodi di pagamento più lunghi ma non superiori a un anno.150 |
3 | I contributi devono essere pagati entro dieci giorni dalla scadenza del periodo di pagamento. In caso di procedura semplificata secondo gli articoli 2 e 3 LLN, i contributi vanno pagati entro 30 giorni a contare dalla fatturazione.151 |
Per questi motivi, il Tribunale federale delle assicurazioni
pronuncia :
I.In quanto rivolto contro il giudizio cantonale 4 aprile
2000, il ricorso di diritto amministrativo è respinto.
Nella misura in cui è invece diretto avverso
la pronunzia di primo grado 28 febbraio 2000, il gravame,
per quanto ricevibile, è parzialmente accolto
nel senso che, annullata la predetta seconda pronunzia
nella misura in cui si riferisce ai contributi di diritto
federale, gli atti sono rinviati al Tribunale
delle assicurazioni del Cantone Ticino perché proceda
all'allestimento di accertamenti completivi, conformemente
al considerando 10, e statuisca di nuovo.
II.Le spese giudiziarie, fissate in complessivi fr.10'000.-, sono poste a carico del ricorrente nella misura di fr. 8000.- e della Cassa cantonale di compensazione del Cantone Ticino nella misura di
fr. 2000.-. Le spese a carico del ricorrente sono
coperte dalle garanzie prestate di fr. 10'000.-.
L'importo della differenza di fr. 2000.- gli viene
retrocesso.
III. La Cassa cantonale di compensazione verserà al ricorrente la somma di fr. 600.- (comprensiva dell'imposta sul valore aggiunto) a titolo di indennità di parte
(ridotta) per la procedura federale.
IV.Il Tribunale cantonale delle assicurazioni statuirà sulla questione delle spese ripetibili di prima istanza, tenuto conto dell'esito del processo in sede federale.
V. La presente sentenza sarà intimata alle parti, al Tribunale
cantonale delle assicurazioni, Lugano, e all'Ufficio
federale delle assicurazioni sociali.
Lucerna, 24 aprile 2002
In nome del
Tribunale federale delle assicurazioni
Il Presidente della IIIa Camera :
Il Cancelliere :