Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal
1B 616/2020
Urteil vom 22. Dezember 2020
I. öffentlich-rechtliche Abteilung
Besetzung
Bundesrichter Chaix, Präsident,
Bundesrichter Kneubühler, Müller,
Gerichtsschreiberin Hänni.
Verfahrensbeteiligte
A.________,
Beschwerdeführer,
vertreten durch Rechtsanwältin Michèle Binggeli,
gegen
Staatsanwaltschaft Abteilung 1 Luzern,
Eichwilstrasse 2, Postfach 1662, 6011 Kriens.
Gegenstand
Anordnung von Untersuchungshaft,
Beschwerde gegen den Beschluss des Kantonsgerichts
Luzern, 1. Abteilung, vom 2. November 2020
(2N 20 135).
Sachverhalt:
A.
Die Staatsanwaltschaft Abteilung 1 Luzern (nachfolgend Staatsanwaltschaft) führt gegen A.________ ein Strafverfahren wegen gewerbsmässigen Diebstahls, mehrfachen Hausfriedensbruchs, mehrfacher Sachbeschädigung, Entwendung eines Fahrrades zum Gebrauch, Besitzes von Betäubungsmitteln zum Eigenkonsum und Konsums von Betäubungsmitteln. Das Zwangsmassnahmengericht (nachfolgend ZMG) wies den Antrag der Staatsanwaltschaft vom 6. Oktober 2020 auf Anordnung von Untersuchungshaft gegen A.________ wegen Kollusions- und Wiederholungsgefahr mit Verfügung vom 7. Oktober 2020 ab.
B.
Die Staatsanwaltschaft erhob gegen die Verfügung vom 7. Oktober 2020 am gleichen Tag Beschwerde beim Kantonsgericht. Dieses hiess die Beschwerde mit Beschluss vom 2. November 2020 gut und ordnete die Fortsetzung der Untersuchungshaft bis am 3. Januar 2021 an.
C.
Dagegen führt A.________ mit Eingabe vom 3. Dezember 2020 Beschwerde in Strafsachen an das Bundesgericht. Er beantragt die Aufhebung des angefochtenen Entscheids und die sofortige Freilassung aus der Untersuchungshaft.
Das Kantonsgericht beantragt die Abweisung der Beschwerde, soweit darauf einzutreten ist. Die Staatsanwaltschaft beantragt die Abweisung der Beschwerde.
Erwägungen:
1.
Der angefochtene Entscheid betrifft die Anordnung der Untersuchungshaft (Art. 220 Abs. 1
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 220 Definizioni - 1 La carcerazione preventiva comincia quando è disposta dal giudice dei provvedimenti coercitivi e termina con il deposito dell'atto d'accusa presso il tribunale di primo grado, con l'inizio anticipato di una sanzione privativa della libertà o con la liberazione dell'imputato nel corso dell'istruzione. |
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1 | La carcerazione preventiva comincia quando è disposta dal giudice dei provvedimenti coercitivi e termina con il deposito dell'atto d'accusa presso il tribunale di primo grado, con l'inizio anticipato di una sanzione privativa della libertà o con la liberazione dell'imputato nel corso dell'istruzione. |
2 | La carcerazione di sicurezza è quella durante il periodo tra il deposito dell'atto d'accusa presso il tribunale di primo grado e il giudicato della sentenza, l'inizio di una sanzione privativa della libertà, l'esecuzione dell'espulsione o la liberazione.109 |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 78 Principio - 1 Il Tribunale federale giudica i ricorsi contro le decisioni pronunciate in materia penale. |
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1 | Il Tribunale federale giudica i ricorsi contro le decisioni pronunciate in materia penale. |
2 | Al ricorso in materia penale soggiacciono anche le decisioni concernenti: |
a | le pretese civili trattate unitamente alla causa penale; |
b | l'esecuzione di pene e misure. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 81 Diritto di ricorso - 1 Ha diritto di interporre ricorso in materia penale chi: |
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1 | Ha diritto di interporre ricorso in materia penale chi: |
a | ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore o è stato privato della possibilità di farlo; e |
b | ha un interesse giuridicamente protetto all'annullamento o alla modifica della decisione impugnata, segnatamente: |
b1 | l'imputato, |
b2 | il rappresentante legale dell'accusato, |
b3 | il pubblico ministero, salvo se si tratta di decisioni che ordinano, prorogano o mettono fine alla carcerazione preventiva o di sicurezza, |
b4 | ... |
b5 | l'accusatore privato, se la decisione impugnata può influire sul giudizio delle sue pretese civili, |
b6 | il querelante, per quanto trattasi del diritto di querela come tale, |
b7 | nelle cause penali amministrative secondo la legge federale del 22 marzo 197455 sul diritto penale amministrativo, il pubblico ministero della Confederazione e l'amministrazione interessata. |
2 | Un'autorità federale è legittimata a ricorrere se il diritto federale prevede che la decisione deve esserle comunicata.56 |
3 | Il diritto di ricorrere contro le decisioni di cui all'articolo 78 capoverso 2 lettera b spetta inoltre alla Cancelleria federale, ai dipartimenti federali o, in quanto lo preveda il diritto federale, ai servizi loro subordinati, se la decisione impugnata viola la legislazione federale nella sfera dei loro compiti. |
2.
Der Beschwerdeführer beantragt, es sei festzustellen, dass die Vorinstanz bei der Beurteilung der Haftbeschwerde das Beschleunigungsgebot (Art. 5
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 5 Imperativo di celerità - 1 Le autorità penali avviano senza indugio i procedimenti penali e li portano a termine senza ritardi ingiustificati. |
|
1 | Le autorità penali avviano senza indugio i procedimenti penali e li portano a termine senza ritardi ingiustificati. |
2 | Se l'imputato è in stato di carcerazione, il procedimento a suo carico ha priorità. |
Die Staatsanwaltschaft hat den gutheissenden Entscheid des ZMG vom 7. Oktober 2020 noch am selben Tag angefochten. Mit vorsorglicher Verfügung vom 8. Oktober 2020 hat der Präsident des Kantonsgerichts den provisorischen Verbleib des Beschwerdeführers in Haft angeordnet und dem ZMG sowie dem Beschuldigten eine dreitägige Frist zur Stellungnahme angesetzt. Diese Stellungnahmen gingen am 13. Oktober (ZMG) bzw. am 15. Oktober 2020 (Beschwerdeführer) beim Kantonsgericht ein. Dessen Verfügung vom selben Tag, mit der es der Staatsanwaltschaft die Möglichkeit einer Replik innert dreier Tagen einräumte, ging bei dieser am 19. Oktober ein, so dass diese Frist am 22. Oktober 2020 ablief. Die Stellungnahme der Staatsanwaltschaft ging am 23. Oktober 2020 beim Kantonsgericht ein. Dieses gab dem ZMG und dem Beschwerdeführer die Möglichkeit, bis zum 29. Oktober 2020 eine Duplik einzureichen (Verfügung vom 26. Oktober 2020). Von dieser Möglichkeit machte nur der Beschwerdeführer Gebrauch; seine Eingabe ging beim Kantonsgericht am 29. Oktober 2020 ein, worauf dieses rasch, am 2. November 2020, den hier angefochtenen Beschluss fällte. Dieser Ablauf zeigt, dass sich im Verfahren vor dem Kantonsgericht keine Perioden der Inaktivität ergaben; vielmehr
hat dieses Rechtsschriften der Beteiligten umgehend nach deren Eingang zugestellt und diesen jeweils nur kurze Fristen zur Stellungnahme eingeräumt. Der Vorinstanz kann daher keine ungebührliche Verzögerung vorgeworfen werden (vgl. etwa Urteil 1B 2008/2019 vom 29. Mai 2019 E. 6.2).
3.
Der Beschwerdeführer macht eine Verletzung von Bundesrecht betreffend die Untersuchungshaft geltend. Er verzichtet vor Bundesgericht auf Ausführungen zum Tatverdacht. Er macht jedoch geltend, es liege keine Wiederholungsgefahr vor.
3.1. Gemäss Art. 221 Abs. 1 lit. c
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 221 Presupposti - 1 La carcerazione preventiva o di sicurezza è ammissibile soltanto quando l'imputato è gravemente indiziato di un crimine o un delitto e vi è seriamente da temere che: |
|
1 | La carcerazione preventiva o di sicurezza è ammissibile soltanto quando l'imputato è gravemente indiziato di un crimine o un delitto e vi è seriamente da temere che: |
a | si sottragga con la fuga al procedimento penale o alla prevedibile sanzione; |
b | influenzi persone o inquini mezzi di prova, compromettendo in tal modo l'accertamento della verità; o |
c | minacci seriamente e in modo imminente la sicurezza altrui commettendo crimini o gravi delitti, dopo aver già commesso in precedenza reati analoghi. |
1bis | La carcerazione preventiva o di sicurezza è ammissibile in via eccezionale se: |
a | l'imputato è gravemente indiziato di aver seriamente leso una persona nella sua integrità fisica, psichica o sessuale mediante un crimine o un grave delitto; e |
b | vi è il pericolo serio e imminente che l'imputato commetta un grave crimine analogo.111 |
2 | La carcerazione è pure ammissibile se vi è il pericolo serio e imminente che chi ha proferito la minaccia di commettere un grave crimine lo compia effettivamente.112 |
3.2. Nach der Rechtsprechung kann die Anordnung von Untersuchungshaft wegen Wiederholungsgefahr gemäss Art. 221 Abs. 1 lit. c
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 221 Presupposti - 1 La carcerazione preventiva o di sicurezza è ammissibile soltanto quando l'imputato è gravemente indiziato di un crimine o un delitto e vi è seriamente da temere che: |
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1 | La carcerazione preventiva o di sicurezza è ammissibile soltanto quando l'imputato è gravemente indiziato di un crimine o un delitto e vi è seriamente da temere che: |
a | si sottragga con la fuga al procedimento penale o alla prevedibile sanzione; |
b | influenzi persone o inquini mezzi di prova, compromettendo in tal modo l'accertamento della verità; o |
c | minacci seriamente e in modo imminente la sicurezza altrui commettendo crimini o gravi delitti, dopo aver già commesso in precedenza reati analoghi. |
1bis | La carcerazione preventiva o di sicurezza è ammissibile in via eccezionale se: |
a | l'imputato è gravemente indiziato di aver seriamente leso una persona nella sua integrità fisica, psichica o sessuale mediante un crimine o un grave delitto; e |
b | vi è il pericolo serio e imminente che l'imputato commetta un grave crimine analogo.111 |
2 | La carcerazione è pure ammissibile se vi è il pericolo serio e imminente che chi ha proferito la minaccia di commettere un grave crimine lo compia effettivamente.112 |
IR 0.101 Convenzione del 4 novembre 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) CEDU Art. 5 Diritto alla libertà e alla sicurezza - 1. Ogni persona ha diritto alla libertà e alla sicurezza. Nessuno può essere privato della libertà salvo che nei casi seguenti e nei modi previsti dalla legge: |
|
1 | Ogni persona ha diritto alla libertà e alla sicurezza. Nessuno può essere privato della libertà salvo che nei casi seguenti e nei modi previsti dalla legge: |
a | se è detenuto regolarmente in seguito a condanna da parte di un tribunale competente; |
b | se è in regolare stato di arresto o di detenzione per violazione di un provvedimento legittimamente adottato da un tribunale ovvero per garantire l'esecuzione di un obbligo imposto dalla legge; |
c | se è stato arrestato o detenuto per essere tradotto dinanzi all'autorità giudiziaria competente quando vi sono ragioni plausibili per sospettare che egli abbia commesso un reato o ci sono motivi fondati per ritenere necessario di impedirgli di commettere un reato o di fuggire dopo averlo commesso; |
d | se si tratta della detenzione regolare di un minore, decisa per sorvegliare la sua educazione, o di sua legale detenzione al fine di tradurlo dinanzi all'autorità competente; |
e | se si tratta della detenzione regolare di una persona per prevenire la propagazione di una malattia contagiosa, di un alienato, di un alcoolizzato, di un tossicomane o di un vagabondo; |
f | se si tratta dell'arresto o della detenzione regolari di una persona per impedirle di penetrare irregolarmente nel territorio, o contro la quale è in corso un procedimento d'espulsione o d'estradizione. |
2 | Ogni persona che venga arrestata deve essere informata al più presto e in una lingua a lei comprensibile dei motivi dell'arresto e di ogni accusa elevata a suo carico. |
3 | Ogni persona arrestata o detenuta nelle condizioni previste dal paragrafo 1 c) del presente articolo, deve essere tradotta al più presto dinanzi a un giudice o a un altro magistrato autorizzato dalla legge ad esercitare funzioni giudiziarie e ha diritto di essere giudicata entro un termine ragionevole o di essere posta in libertà durante l'istruttoria. La scarcerazione può essere subordinata ad una garanzia che assicuri la comparizione della persona all'udienza. |
4 | Ogni persona privata della libertà mediante arresto o detenzione ha diritto di indirizzare un ricorso ad un tribunale affinché esso decida, entro brevi termini, sulla legalità della sua detenzione e ne ordini la scarcerazione se la detenzione è illegale. |
5 | Ogni persona vittima di arresto o di detenzione in violazione a una delle disposizioni di questo articolo ha diritto ad una riparazione. |
werden, reichen dagegen nicht aus, um eine Präventivhaft zu begründen. Schliesslich gilt auch bei der Präventivhaft - wie bei den übrigen Haftarten - dass sie nur als "ultima ratio" angeordnet oder aufrechterhalten werden darf. Wo sie durch mildere Massnahmen ersetzt werden kann, muss von der Anordnung oder Fortdauer der Haft abgesehen und an ihrer Stelle eine dieser Ersatzmassnahmen verfügt werden (zum Ganzen BGE 143 IV 9 E. 2.2 S. 11 f. mit Hinweisen).
Art. 221 Abs. 1 lit. c
SR 312.0 Codice di diritto processuale penale svizzero del 5 ottobre 2007 (Codice di procedura penale, CPP) - Codice di procedura penale CPP Art. 221 Presupposti - 1 La carcerazione preventiva o di sicurezza è ammissibile soltanto quando l'imputato è gravemente indiziato di un crimine o un delitto e vi è seriamente da temere che: |
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1 | La carcerazione preventiva o di sicurezza è ammissibile soltanto quando l'imputato è gravemente indiziato di un crimine o un delitto e vi è seriamente da temere che: |
a | si sottragga con la fuga al procedimento penale o alla prevedibile sanzione; |
b | influenzi persone o inquini mezzi di prova, compromettendo in tal modo l'accertamento della verità; o |
c | minacci seriamente e in modo imminente la sicurezza altrui commettendo crimini o gravi delitti, dopo aver già commesso in precedenza reati analoghi. |
1bis | La carcerazione preventiva o di sicurezza è ammissibile in via eccezionale se: |
a | l'imputato è gravemente indiziato di aver seriamente leso una persona nella sua integrità fisica, psichica o sessuale mediante un crimine o un grave delitto; e |
b | vi è il pericolo serio e imminente che l'imputato commetta un grave crimine analogo.111 |
2 | La carcerazione è pure ammissibile se vi è il pericolo serio e imminente che chi ha proferito la minaccia di commettere un grave crimine lo compia effettivamente.112 |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 139 - 1. Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, sottrae al fine di appropriarsene una cosa mobile altrui, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
|
1 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, sottrae al fine di appropriarsene una cosa mobile altrui, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
2 | ... 198 |
3 | Il colpevole è punito con una pena detentiva da sei mesi a dieci an-ni se: |
a | fa mestiere del furto; |
b | ha perpetrato il furto come associato ad una banda intesa a commettere furti o rapine; |
c | per commettere il furto si è munito di un'arma da fuoco o di un'altra arma pericolosa o ha cagionato un'esplosione; o |
d | per il modo in cui ha perpetrato il furto, si dimostra comunque particolarmente pericoloso.199 |
4 | Il furto a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punito soltanto a querela di parte. |
SR 311.0 Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 CP Art. 146 - 1 Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l'errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
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1 | Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l'errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui, è punito con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. |
2 | La pena è una pena detentiva da sei mesi a dieci anni se il colpevole fa mestiere della truffa.206 |
3 | La truffa a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punita soltanto a querela di parte. |
3.3. Ob ein besonders schweres Vermögensdelikt droht, das die Geschädigten besonders hart bzw. ähnlich trifft wie ein Gewaltdelikt, kann nicht abstrakt gesagt werden. Es kommt auf die Umstände des Einzelfalles an.
Für die erhebliche Sicherheitsgefährdung spricht es, wenn konkrete Anhaltspunkte dafür bestehen, dass die beschuldigte Person bei künftigen Vermögensdelikten Gewalt anwenden könnte. So verhält es sich insbesondere, wenn sie bei früheren Vermögensstraftaten beispielsweise eine Waffe mit sich geführt oder gar eingesetzt hat.
Zu berücksichtigen ist sodann die Schwere der von der beschuldigten Person begangenen Vermögensdelikte. Je gravierender diese sind, desto eher spricht dies für die Sicherheitsgefährdung. Ist der Deliktsbetrag - wie zum Beispiel bei Anlagebetrug - sehr hoch, lässt das befürchten, dass die beschuldigte Person auch künftig schwere Vermögensdelikte begehen wird.
Rechnung zu tragen ist weiter der persönlichen, namentlich finanziellen Lage der Geschädigten. Zielen die Taten der beschuldigten Person beispielsweise insbesondere auf schwache und finanziell in bescheidenen Verhältnissen lebende Geschädigte, braucht es für die Bejahung der Sicherheitsgefährdung weniger und genügt ein geringerer Deliktsbetrag.
Eine Rolle spielen auch die Verhältnisse der beschuldigten Person. Hat sie z.B. weder Einkommen noch Vermögen und gleichwohl einen grossen Finanzbedarf, etwa weil sie einen luxuriösen Lebensstil pflegt oder an Spielsucht leidet, lässt das darauf schliessen, dass sie schwere Vermögensdelikte begehen könnte.
Ob die erhebliche Sicherheitsgefährdung zu bejahen ist, ist aufgrund einer Gesamtwürdigung der im Einzelfall gegebenen Umstände zu entscheiden (BGE 146 IV 136 E. 2.5 S. 141 f.).
3.4. Eine ungünstige Rückfallprognose genügt für die Bejahung der Wiederholungsgefahr nicht, da dem Kriterium der erheblichen Sicherheitsgefährdung eine eigenständige Tragweite zukommt. Für eine ungünstige Prognose spricht es insbesondere, wenn die beschuldigte Person bereits zahlreiche Vortaten verübt und sich auch durch Vorstrafen nicht von der Fortsetzung seiner deliktischen Tätigkeit hat abhalten lassen. Ist die Prognose zwar ungünstig, sind von der beschuldigten Person aber keine Vermögensdelikte zu erwarten, welche die Geschädigten besonders hart bzw. ähnlich treffen wie ein Gewaltdelikt, lässt sich keine Präventivhaft rechtfertigen. So verhält es sich namentlich beim Serienbetrüger oder bei der Serienbetrügerin, die nie jemanden schwer geschädigt haben (BGE 146 IV 136 E. 2.6 S. 142).
4.
4.1. Die Vorinstanz führt aus, das Vortatenerfordernis und die ungünstige Rückfallprognose bezüglich zumindest drohender schwerer Vergehen seien gegeben. Der Beschwerdeführer habe sich dazu in seiner Stellungnahme nicht substanziiert geäussert.
Der Beschwerdeführer sei vorliegend grundsätzlich geständig, im Zeitraum zwischen dem 13. und 29. Juli 2020 (Beginn der ersten Untersuchungshaft) sowie dem 28. September 2020 (Haftentlassung) und 4. Oktober 2020 - d.h. innert 23 Tagen - sieben Einbruch- bzw. Einschleichdiebstähle begangen zu haben. Er stehe zudem im Verdacht, am 4. Oktober 2020 erneut in ein Haus eingedrungen zu sein und dort einen Sachschaden verursacht zu haben. Bei Einbruchdiebstählen seien gleichzeitig Hausfriedensbruch und häufig auch Sachbeschädigungen die Folge. Diese Begleitumstände seien für die Geschädigten erfahrungsgemäss zusätzlich belastend. Hinzu komme, dass die Einbruchdiebstähle bei den Geschädigten psychosomatische Leiden wie Verängstigung, Verunsicherung und Schlafstörungen auslösen können. Der Beschuldigte habe sich besonders dreist und rücksichtslos verhalten, da er sich um die Anwesenheit der Bewohner im Haus nicht gekümmert habe und während des Schlafes oder Nachtessens in die Wohnungen der Geschädigten eingedrungen sei, was Traumatisierungen auslösen könne. Es sei bloss dem Zufall zu verdanken, dass es in keiner Wohnung zu direkten Konfrontationen gekommen sei. In einem Fall betreffend einen Diebstahlversuch aus einem Personenwagen habe
eine Rangelei stattgefunden und der Beschuldigte habe gemäss Darstellung der Staatsanwaltschaft Gewalt angewandt.
Unter diesen Umständen sei es naheliegend, dass der unverbesserliche Beschuldigte aufgrund seiner unerschrockenen Vorgehensweise bei künftigen Vermögensdelikten gewalttätig werden könnte. Zu bedenken sei auch die starke Drogensucht des Beschuldigten, die ihn zwanghaft zur Beschaffungskriminalität verleite. Darauf wiesen auch seine Vorstrafen wegen Drogenkonsums und der Umstand hin, dass er während des laufenden Strafverfahrens innert weniger Tage nach seiner Entlassung aus der Haft erneut unter Verdacht der Begehung eines Einbruchdiebstahls stehe. Zwar habe er bislang nie jemanden ernsthaft verletzt, allerdings könne es bei ihm im Fall von Entzugserscheinungen oder im Drogenrausch zu gewaltgeneigten unkontrollierten und unberechenbaren Reaktionen bei der Konfrontation mit Geschädigten beispielsweise in deren Wohnung kommen. Das Tragen oder Verwenden gefährlicher Gegenstände werde für die Bejahung der Wiederholungsgefahr nicht vorausgesetzt; es genüge, dass die Delikte die Geschädigten besonders hart bzw. ähnlich treffen würden wie ein Gewaltdelikt.
Gemäss Staatsanwaltschaft belaufe sich der Deliktsbetrag auf rund Fr. 18'000.-- und der Sachschaden auf rund Fr. 3'500.-- Der einzelne Betrag sei mit Blick auf die finanzielle Situation der Geschädigten für diese teilweise als nicht unerheblicher Verlust zu betrachten. So seien beispielsweise einer Anwaltssekretärin Wertgegenstände und Bargeld von insgesamt Fr. 5'624.-- entwendet worden.
Es fehlten Anzeichen dafür, dass der Beschuldigte in Freiheit ernsthafte Anstrengungen unternehmen würde, seine Lebenssituation nachhaltig zu verändern und seine Drogensucht zu überwinden. Seine beharrlich deliktsorientierte Lebensführung erschwere die beförderliche Durchführung des Strafverfahrens erheblich. Insbesondere trage sein andauerndes Deliktsverhalten dazu bei, dass sich das Verfahren kompliziere und erheblich in die Länge ziehe.
Unter diesen Umständen sei eine Wiederholungsgefahr zu bejahen.
4.2. Nach Auffassung des Beschwerdeführers liegt keine erhebliche Sicherheitsgefährdung vor. Der Beschwerdeführer habe zu keinem Zeitpunkt eine Waffe mitgeführt und habe auch nicht versucht, sich einer solcher zu behändigen. Der Beschwerdeführer habe sich bei der Festnahme ruhig und kooperativ verhalten.
Weiter seien nur bei drei der sechs bzw. sieben Einbruchdiebstähle Privatwohnungen betroffen gewesen. In den restlichen Fällen habe es sich um eine unverschlossene Garage oder Restaurants gehandelt, in denen zur Tatzeit keine Personen anwesend gewesen seien. Es könne zutreffen, dass Geschädigte durch einen Einbruchdiebstahl verängstigt und verunsichert seien. Die Beeinträchtigungen würden jedoch nicht das Mass eines Gewaltdelikts erreichen. Keiner der geschädigten Personen habe ausserdem zu Protokoll gegeben, dass sie sich durch seine Delikte erheblich in ihrer Sicherheit gefährdet fühlten.
Der Vorfall an der X.________strasse xxx (Rangelei) könne nicht als Begründung für seine Gewaltbereitschaft herangezogen werden. Wie das Zwangsmassnahmengericht richtig ausgeführt habe, könne dies nicht als Gewalt im Zusammenhang mit einem Vermögensdelikt gesehen werden, wie dies bei einem Raub oder räuberischen Diebstahl der Fall sei. Vielmehr habe er sich aus Angst losgerissen, als er gepackt worden sei und er gesehen habe, dass jemand die Polizei alarmiert habe. Diese Reaktion lasse nicht auf ein bei ihm vorhandenes Gewaltpotential schliessen und es bestehe keine von ihm konkret ausgehende Gefährlichkeit.
Weiter verzeichne sein Strafregisterauszug keine Vorstrafen, die ein Gewaltdelikt betreffen würden. Die Deliktssumme von Fr. 18'000.-- sei vorliegend zudem sehr gering und seine Taten zielten offensichtlich nicht auf schwache und finanziell in bescheidenen Verhältnissen lebende Geschädigte ab.
Es könne vorliegend folglich nicht davon ausgegangen werden, dass er bei künftigen Vermögensdelikten Gewalt anwenden könnte. Die Wiederholungsgefahr sei zu verneinen.
4.3. Aufgrund seiner Drogensucht, der Arbeitslosigkeit und dem Umstand, dass er wenige Tage nach seiner Freilassung aus der Untersuchungshaft bereits wieder unter Verdacht steht, einen Einbruchdiebstahl begangen zu haben, ist der Vorinstanz darin zuzustimmen, dass für den Beschwerdeführer eine ungünstige Rückfallprognose besteht. Eine ungünstige Rückfallprognose genügt jedoch für die Bejahung der Wiederholungsgefahr nicht, da dem Kriterium der erheblichen Sicherheitsgefährdung eine eigenständige Tragweite zukommt (vgl. oben E. 2.4). Vorliegend ist somit zu ermitteln, ob aufgrund einer Gesamtwürdigung der Umstände vorliegend eine erhebliche Sicherheitsgefährdung besteht (vgl. oben. E. 2.3).
4.3.1. Vorliegend hat der Beschwerdeführer nie eine Waffe mit sich geführt. Weiter kann - wie dieser zu Recht ausführt - die von der Vorinstanz zitierte Rangelei infolge eines versuchten Diebstahls aus einem Personenwagen nicht als Begründung seiner Gewaltbereitschaft herangezogen werden. Der Beschwerdeführer behauptet, er habe sich losreissen wollen, als er gepackt worden sei und gesehen habe, wie jemand die Polizei alarmiert habe. Dies erscheint plausibel; auf jeden Fall ermittelt die Staatsanwaltschaft nicht wegen eines Gewaltdelikts gegen den Beschwerdeführer. Diese Reaktion des Beschwerdeführers lässt nicht auf ein Gewaltpotential schliessen.
Die Vorinstanz stellt ausserdem eine blosse Hypothese auf, wenn sie ausführt, es sei lediglich dem Zufall zu verdanken, dass es in keiner Wohnung zur direkten Konfrontation gekommen sei. Aus dem Umstand, dass der Beschwerdeführer zweimal bei Anwesenheit der Geschädigten in deren Wohnungen eingedrungen war, zeigt nicht, dass er bei einer Konfrontation Gewalt angewendet hätte und auch nicht, das er dies in Zukunft tun würde.
Schliesslich stützt sich die Vorinstanz auch auf keine konkreten Elemente, wenn sie ausführt, es könne im Fall von Entzugserscheinungen oder im Drogenrausch zu gewaltgeneigten unkontrollierten und unberechenbaren Reaktionen bei der Konfrontation mit Geschädigten kommen. Der Beschwerdeführer ist zwar wegen Drogenkonsums vorbestraft, nicht jedoch wegen eines Gewaltdelikts. Es handelt sich auch hier um eine Mutmassung der Vorinstanz, die aufgrund mangelnder konkreter Anhaltspunkte nicht berücksichtigt werden darf.
4.3.2. Die vom Beschwerdeführer begangenen Delikte sind zwar nicht sehr leicht; sie sind aber auch nicht schwer. Die Deliktssumme beläuft sich gemäss Vorinstanz auf rund Fr. 18'000.-- und der Sachschaden auf rund Fr. 3'500.--. Zwar ist der Deliktszeitraum von wenigen Wochen ziemlich kurz; die Deliktssumme ist jedoch im Vergleich zu anderen Fällen als gering einzustufen. In BGE 146 IV 136 belief sich diese auf Fr. 206'000.--, wobei das Bundesgericht ausführte, dass diese im unteren Bereich des Betrags liege, der dem Urteil 1B 247/2016 vom 27. Juli 2016 zugrunde lag, in welchem das Vorliegen eines besonders schweren Falles verneint wurde. Im Urteil 1B 548/2020 vom 6. November 2020 wurde eine Deliktssumme von knapp Fr. 8'000.-- ebenfalls als gering beurteilt. Insgesamt lässt sich aufgrund der Deliktssumme im vorliegenden Fall nicht befürchten, dass der Beschwerdeführer künftig schwere Vermögensdelikte begehen wird.
4.3.3. Die Einbruchdiebstähle betrafen zum einen Restaurants und eine Garage, zum anderen Privatwohnungen. Die finanzielle Lage der Geschädigten ist zwar im Einzelnen nicht bekannt und sind Wertgegenstände und Bargeld von insgesamt Fr. 5'624.-- ein nicht unerheblicher Betrag für eine Anwaltssekretärin. Dies reicht jedoch noch nicht, um aufzuzeigen, dass die Taten des Beschwerdeführers insgesamt auf schwache und finanziell in bescheidenen Verhältnissen lebende Geschädigte abzielen.
Weiter kann es zwar - wie die Vorinstanz ausführt - zutreffen, dass Einbruchsdiebstähle für die Geschädigten belastend sind und psychosomatische Leiden auslösen können. Nach der bundesgerichtlichen Rechtsprechung fallen Vermögensdelikte unter dem Blickwinkel der erheblichen Sicherheitsrelevanz jedoch nur in Betracht, wenn sie die Sicherheit der Geschädigten vergleichbar schwer beeinträchtigen wie ein Gewaltdelikt (vgl. oben E. 2.2). Die Vorinstanz führt in ihrem Urteil nicht aus, inwiefern die aufgeführten psychosomatischen Leiden die Geschädigten vergleichbar schwer beeinträchtigen wie ein Gewaltdelikt; sie hält lediglich abstrakt fest, dass Einbruchdiebstähle zu diesen Leiden führen können. Im vorliegenden Fall ist überdies nicht ersichtlich, inwiefern eine der geschädigten Personen vergleichbar schwer beeinträchtigt wurde wie durch ein Gewaltdelikt.
4.4. Aufgrund der eben aufgeführten Umstände liegen keine konkreten Anhaltspunkte dafür vor, dass der Beschwerdeführer bei künftigen Vermögensdelikten Gewalt anwenden könnte. Eine erhebliche Sicherheitsgefährdung anderer im Sinne der bundesgerichtlichen Rechtsprechung liegt nicht vor und die Wiederholungsgefahr ist somit zu verneinen.
5.
Die Beschwerde ist somit gutzuheissen, soweit darauf einzutreten ist. Der angefochtene Entscheid ist aufzuheben und der Beschwerdeführer unverzüglich aus der Haft zu entlassen. Bei diesem Ausgang des Verfahrens sind keine Kosten zu erheben (Art. 66 Abs. 4
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 66 Onere e ripartizione delle spese giudiziarie - 1 Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
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1 | Di regola, le spese giudiziarie sono addossate alla parte soccombente. Se le circostanze lo giustificano, il Tribunale federale può ripartirle in modo diverso o rinunciare ad addossarle alle parti. |
2 | In caso di desistenza o di transazione, il Tribunale federale può rinunciare in tutto o in parte a riscuotere le spese giudiziarie. |
3 | Le spese inutili sono pagate da chi le causa. |
4 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non possono di regola essere addossate spese giudiziarie se, senza avere alcun interesse pecuniario, si rivolgono al Tribunale federale nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali o se le loro decisioni in siffatte controversie sono impugnate mediante ricorso. |
5 | Salvo diversa disposizione, le spese giudiziarie addossate congiuntamente a più persone sono da queste sostenute in parti eguali e con responsabilità solidale. |
SR 173.110 Legge del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF) - Organizzazione giudiziaria LTF Art. 68 Spese ripetibili - 1 Nella sentenza il Tribunale federale determina se e in che misura le spese della parte vincente debbano essere sostenute da quella soccombente. |
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1 | Nella sentenza il Tribunale federale determina se e in che misura le spese della parte vincente debbano essere sostenute da quella soccombente. |
2 | La parte soccombente è di regola tenuta a risarcire alla parte vincente, secondo la tariffa del Tribunale federale, tutte le spese necessarie causate dalla controversia. |
3 | Alla Confederazione, ai Cantoni, ai Comuni e alle organizzazioni incaricate di compiti di diritto pubblico non sono di regola accordate spese ripetibili se vincono una causa nell'esercizio delle loro attribuzioni ufficiali. |
4 | Si applica per analogia l'articolo 66 capoversi 3 e 5. |
5 | Il Tribunale federale conferma, annulla o modifica, a seconda dell'esito del procedimento, la decisione sulle spese ripetibili pronunciata dall'autorità inferiore. Può stabilire esso stesso l'importo di tali spese secondo la tariffa federale o cantonale applicabile o incaricarne l'autorità inferiore. |
Demnach erkennt das Bundesgericht:
1.
Die Beschwerde wird gutgeheissen, soweit darauf einzutreten ist. Der angefochtene Entscheid des Kantonsgerichts des Kantons Luzern vom 2. November 2020 wird aufgehoben. Der Beschwerdeführer ist unverzüglich aus der Untersuchungshaft zu entlassen.
2.
Es werden keine Kosten erhoben.
3.
Der Kanton Luzern hat Rechtsanwältin Michèle Binggeli für das bun-desgerichtliche Verfahren mit Fr. 2'000.-- zu entschädigen.
4.
Dieses Urteil wird dem Beschwerdeführer, der Staatsanwaltschaft Abteilung 1 Luzern und dem Kantonsgericht Luzern, 1. Abteilung, schriftlich mitgeteilt.
Lausanne, 22. Dezember 2020
Im Namen der I. öffentlich-rechtlichen Abteilung
des Schweizerischen Bundesgerichts
Der Präsident: Chaix
Die Gerichtsschreiberin: Hänni