Tribunal administratif fédéral
Tribunale amministrativo federale
Tribunal administrativ federal
Corte VI
F-1719/2018
Sentenza del 2 settembre 2020
Giudici Daniele Cattaneo (presidente del collegio),
Composizione Fulvio Haefeli, Andreas Trommer,
cancelliere Dario Quirici.
A._______,
patrocinato dall'avv. Yasar Ravi,
Studio legale e notarile,
Parti
Via Soldino 22, casella postale 747,
6903 Lugano,
ricorrente,
contro
Segreteria di Stato della migrazione SEM,
Quellenweg 6,
3003 Berna,
autorità inferiore.
Oggetto Annullamento della naturalizzazione agevolata.
Fatti:
A.
Il ... 2003, A._______ (il ricorrente), cittadino nigeriano nato a ... (Nigeria) il ... 1971, ha sposato in questa stessa località B._______, cittadina svizzera nata a ... il ... 1964.
Il 1° settembre 2003, la coppia si è stabilita nel Cantone Ticino, più precisamente nel comune di C._______.
B.
Il 18 settembre 2008, il ricorrente ha presentato, con sua moglie, una domanda di naturalizzazione agevolata all'allora Ufficio federale della migrazione (UFM), corredata di una "Dichiarazione concernente l'unione coniugale", di una "Dichiarazione di osservanza dell'ordine giuridico" e di una "Autorizzazione nei confronti dell'UFM".
C.
Il 9 marzo 2009, dando inizio all'istruzione della domanda, l'UFM ha invitato il Servizio naturalizzazioni del Dipartimento delle istituzioni del Cantone Ticino (DICT) a redigere un rapporto d'accertamento sul ricorrente, contenente le informazioni richieste secondo la lettera circolare dell'UFM applicabile.
Il 30 marzo 2009, l'Ufficio cantonale di vigilanza sullo stato civile ha chiesto al ricorrente di produrre le dichiarazioni sul pagamento delle imposte comunali, cantonali e federali, come pure la dichiarazione sulla sua situazione debitoria. Il ricorrente ha fornito tempestivamente i documenti richiesti.
Il 13 maggio 2009, il comune di C._______ ha compilato l'apposito "Rapporto d'inchiesta sulla naturalizzazione agevolata".
Il 29 maggio 2009, la Polizia cantonale ha confermato per scritto l'assenza di procedimenti penali, di polizia o di altra natura nei confronti del ricorrente.
Il 10 novembre 2009, l'UFM ha invitato il ricorrente a sottoscrivere nuovamente, insieme a sua moglie, la "Dichiarazione concernente l'unione coniugale" e la "Dichiarazione di osservanza dell'ordine pubblico", ciò che la coppia ha fatto il 13 novembre successivo. Parallelamente, l'UFM ha proceduto a raccogliere, presso le referenze fornite dalla stessa coppia, informazioni scritte sull'effettività e sulla stabilità della loro unione coniugale.
D.
L'8 febbraio 2010, in accoglimento della sua domanda, l'UFM ha accordato la cittadinanza svizzera al ricorrente, il quale ha nel contempo acquisito la cittadinanza cantonale (Ticino) e l'attinenza comunale (...).
Il 12 marzo 2010, la decisione dell'UFM è cresciuta in giudicato.
E.
Il 29 maggio 2012, il ricorrente e sua moglie hanno presentato alla Pretura di Lugano una richiesta comune di divorzio, corredata di una convenzione completa sulle conseguenze accessorie del divorzio. In quest'ultima è constatato che i loro rapporti "sono a tal punto pregiudicati che una prosecuzione dell'unione coniugale è improponibile, ciò che rende necessario lo scioglimento del matrimonio tramite divorzio" (convenzione, premessa d), ed è riportato, alla rubrica "Assegnazione domicilio familiare", che il ricorrente "a seguito della definitiva separazione dalla moglie, occupa da due anni un piccolo appartamento sito al piano inferiore [dello stabile di proprietà della comunione ereditaria di cui la moglie del ricorrente fa parte]" (convenzione, punto 5a).
Il 20 luglio 2012, dopo le relative audizioni, la Pretura di Lugano ha pronunciato il divorzio della coppia, omologando, con due modifiche, la corrispondente convenzione al punto 2 del dispositivo della decisione.
Il 28 agosto susseguente, la decisione di divorzio è cresciuta in giudicato incontestata.
F.
Il 3 settembre 2012, il Servizio naturalizzazioni del DICT ha comunicato all'UFM che il matrimonio del ricorrente era stato, nel frattempo, sciolto per divorzio.
Il 6 settembre successivo, la detta comunicazione è pervenuta all'UFM.
G.
Il ... 2013, il ricorrente ha sposato una cittadina nigeriana, dalla quale ha avuto tre figli, nati rispettivamente nel 2014, 2016 e 2017.
H.
Il 12 febbraio 2014, l'UFM ha informato il ricorrente dell'apertura di un procedimento amministrativo volto a verificare se l'ottenimento della sua naturalizzazione agevolata fosse stato viziato da irregolarità, per cui gli ha concesso un termine fino al 15 marzo 2014 allo scopo di esprimersi in proposito ed esibire tutta la documentazione inerente alla procedura di divorzio.
I.
Il 12 marzo 2014, il ricorrente ha preso posizione sulla comunicazione dell'UFM, sottolineando che, quando aveva sottoscritto con sua moglie la dichiarazione concernente l'unione coniugale, il 13 novembre 2009, "non avevamo alcuna intenzione di porre fine al nostro matrimonio o di separarci. Quella dichiarazione fu fatta con onestà e confermava le nostre intenzioni e le nostre prospettive future in quel momento [...] Uno degli elementi che ha condotto poi alla decisione di divorziare è legato al fatto che non abbiamo avuto figli".
J.
L'11 febbraio 2016, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM), subentrata all'UFM il 1° gennaio 2015, ha sottoposto al ricorrente un catalogo di sette domande, vertenti sulla vita coniugale dell'ex coppia, invitandolo a "rispondere in modo completo e veritiero" entro il 12 marzo susseguente.
K.
Il 29 febbraio 2016, il ricorrente ha risposto per scritto alle domande postegli. Egli ha sottolineato, tra le altre cose, che i problemi con la sua ex moglie erano iniziati nel 2010, dopo essersi accorto, verso la fine di quell'anno, che quest'ultima "frequentava un altro uomo", continuando che "anche la questione dei figli ha creato un disaccordo tra di noi [...]. In sostanza, quando abbiamo scoperto che mia moglie non poteva avere figli, da quel momento, lentamente, la nostra unione ha cominciato a traballare". Egli ha inoltre indicato di avere conosciuto in un ospedale nigeriano, all'inizio del 2012, durante un suo ricovero "a causa della malaria", la sua attuale moglie, che vi lavorava come infermiera.
L.
Il 13 dicembre 2017, la SEM ha trasmesso all'ex moglie del ricorrente un catalogo di sei domande, con diverse sotto domande, inerenti alla loro vita di coppia, invitandola a "rispondere in modo completo e veritiero" entro l'11 gennaio 2018.
M.
Il 28 gennaio 2018, l'ex moglie del ricorrente ha risposto alle domande ricevute, sottolineando, tra le altre cose, che "nel 2009 vivevamo ancora insieme ma i problemi c'erano già", che il ricorrente "si è trasferito nell'appartamento che prima era di mia madre [...] al piano inferiore [...] nel corso del 2010", che al momento della crescita in giudicato della decisione di naturalizzazione "la nostra unione coniugale non era stabile e non era orientata vero il futuro", che "non abbiamo avuto figli perché non ne sono arrivati", che "ci siamo sottoposti tutti e due a degli esami e apparentemente non risultavano problemi fisici, a parte il suo sperma che risultava debole. Io mi sono sottoposta ad una terapia ormonale ma non ha dato esito positivo", che "forse ne abbiamo parlato a suo tempo, ma alla fine non abbiamo preso in considerazione seriamente l'adozione", e che non è sopravvenuto "nessun avvenimento straordinario. Nessun tradimento o altro. Solo una presa di coscienza da parte mia che una relazione così priva di dialogo e con un'incompatibilità caratteriale non aveva molto senso continuarla".
N.
Il 31 gennaio 2018, la SEM ha fatto pervenire al ricorrente una copia del catalogo di domande sottoposte alla sua ex moglie, con le relative risposte, fissandogli un termine, non prorogabile, fino al 10 febbraio 2018, per pronunciarsi in proposito.
O.
Il 12 febbraio 2018, il ricorrente ha inoltrato alla SEM la sua presa di posizione. Rilevando che il 10 febbraio scadeva di sabato, il ricorrente ha precisato che "le risposte fornite dalla mia ex moglie conducono a ritenere che la nostra è stata una unione coniugale effettiva e stabile, fondata sull'amore e sul rispetto reciproco. Credo che da questo punto di vista, siano significative le risposte di mia moglie a proposito della prospettiva di avere figli. Li volevamo ma purtroppo non sono arrivati". Per quanto riguarda i loro problemi coniugali, il ricorrente ha dichiarato di non essere d'accordo con la sua ex moglie.
P.
Il 14 febbraio 2018, mediante uno scritto a cui ha allegato il progetto di decisione di annullamento della naturalizzazione agevolata del ricorrente, corredato del relativo incarto, la SEM si è rivolta al Servizio naturalizzazioni del DICT al fine di ottenere, nei tempi più brevi possibili, il suo consenso per attuare il provvedimento prospettato.
Q.
Il 16 febbraio 2018, il Servizio naturalizzazioni del DICT ha trasmesso alla SEM il suo consenso all'annullamento della naturalizzazione agevolata del ricorrente, esprimendo il parere che "il susseguirsi logico e cronologico degli eventi evidenzia che l'unione coniugale non era effettiva e stabile né al momento della firma della dichiarazione, né al momento della naturalizzazione".
R.
Il 19 febbraio 2018, la SEM ha quindi pronunciato l'annullamento della naturalizzazione agevolata del ricorrente. Ritenuti osservati i termini legali per poter emanare la decisione, la SEM ha effettuato, fondamentalmente, un confronto delle dichiarazioni del ricorrente con quelle della sua ex moglie, giungendo alla conclusione che, "contrariamente alla dichiarazione del 13 novembre 2009, sia all'epoca di tale dichiarazione, sia al momento della decisione di naturalizzazione, il matrimonio dell'interessato non costituiva un'unione coniugale effettiva e stabile come richiesta dalla legge e definita dalla giurisprudenza".
S.
Il 21 marzo 2018, dopo aver ottenuto dalla SEM l'accesso all'incarto privo di alcuni documenti "per ragioni di interesse pubblico", il ricorrente, tramite il suo legale, ha adito il Tribunale amministrativo federale (TAF), chiedendo di annullare la decisione del 19 febbraio 2018. All'impugnativa ha allegato una "dichiarazione all'attenzione della SEM", non datata, della sua ex moglie (doc. C), nella quale quest'ultima, con riferimento al proprio scritto del 28 gennaio 2018 (cfr. consid. M), ha voluto "precisare" alcuni aspetti della loro vita di coppia, segnatamente che "nel 2009 [...] non vi era assolutamente nessuna intenzione di separarci o di divorziare", che "nel 2010, quando il mio ex marito ha ricevuto la naturalizzazione [...], la nostra unione era effettiva", e che, dopo avere scoperto, nel 2004, la difficoltà ad avere dei figli, " tale questione è diventata un serio problema unicamente nel 2012, quando [...] ci siamo resi conto che si trattava di un problema che non ci permetteva più di essere felici insieme".
In sostanza, proponendo l'audizione della sua ex moglie "se necessario", il ricorrente rimprovera alla SEM di non aver accertato e apprezzato i fatti correttamente (cfr. ricorso, §§ 7, 9 e 14). In proposito, egli afferma di avere confermato, con la sua ex moglie, che "i problemi coniugali sono iniziati nel corso del 2010, per cui, al momento della sottoscrizione delle due dichiarazioni [concernenti l'unione coniugale], ossia nel 2008 e nel 2009, la coppia viveva insieme e non era intenzionata a separarsi" (cfr. ricorso, § 13, pag. 7). Inoltre, egli giudica "del tutto credibile il fatto che la coppia abbia maturato dopo sette anni di matrimonio la decisione di separarsi a motivo che l'impossibilità di avere figli ha portato ad un'insanabile rottura", precisando che "l'allontanamento della coppia ha fatto sì che a fine 2011 ed inizio 2012 entrambi i coniugi hanno iniziato delle nuove relazioni sentimentali" (cfr. ricorso, § 13, pag. 7). In questo senso, egli sostiene di non avere "sottaciuto né occultato alcun fatto essenziale durante la sua procedura di naturalizzazione agevolata" (cfr. ricorso, § 13, pag. 8). In aggiunta a ciò, il ricorrente considera la decisione impugnata come inadeguata, senza tuttavia esplicitare le sue ragioni (cfr. ricorso, § 9).
T.
Il 23 marzo 2018, il ricorrente ha rispedito a questo Tribunale la "dichiarazione all'attenzione della SEM" della sua ex moglie (doc. C), datata del 18 marzo 2018.
U.
Il 19 aprile 2018, mediante decisione incidentale, questo Tribunale ha invitato il ricorrente a versare, entro il 22 maggio susseguente, un anticipo equivalente alle presunte spese processuali di fr. 1'200.-.
Il 2 maggio 2018, il ricorrente ha chiesto di poter pagare l'anticipo in tre rate di fr. 400.- ciascuna, rispettivamente entro il 31 luglio, il 29 giugno e il 31 luglio 2018.
Il 14 maggio 2018, annullando la decisione incidentale precedente, questo Tribunale ha accolto la richiesta del ricorrente, il quale ha in seguito pagato puntualmente le tre rate.
V.
Il 12 settembre 2018, su invito di questo Tribunale, la SEM ha risposto al ricorso. A proposito della dichiarazione dell'ex moglie del ricorrente, del 18 marzo 2018 (doc. C), la SEM pretende che il suo contenuto sia "in piena contraddizione" con quello della dichiarazione del 28 maggio 2018 (cfr. consid. M), concludendone che la "richiesta di audizione dell'ex moglie è superflua, anche in considerazione del fatto che in corso di procedura le è già stato concesso il diritto di prendere posizione". Per quanto concerne l'impossibilità di avere figli, la SEM esclude che si tratti di un "avvenimento straordinario tale da giustificare la rottura dell'unione coniugale" nel 2012, dato che, a quella data, "l'ex moglie aveva ormai 48 anni", e che "nel 2004 i coniugi erano già consapevoli di non poter avere dei figli". Ribadendo la propria "convinzione che l'interessato ha reso dichiarazioni false e occultato fatti essenziali in vista di ottenere la naturalizzazione agevolata", la SEM riafferma la necessità di confermare la decisione impugnata e rigettare il ricorso.
W.
L'11 gennaio 2019, invitato da questo Tribunale, il ricorrente ha replicato alla SEM. Innanzitutto, egli sostiene che il firmatario della risposta della SEM, siccome non è la stessa persona che ha sottoscritto la decisione impugnata, avrebbe agito senza procura o delega, per cui lo scritto della SEM "non può essere considerato come un allegato di risposta e deve quindi essere estromesso dall'incarto". In secondo luogo, il ricorrente, che si lamenta del fatto di non essere stato sentito dalla SEM nella misura in cui non gli è stato permesso di porre domande alla sua ex moglie, chiede l'audizione di quest'ultima come "teste". In terzo luogo, il ricorrente contesta che il contenuto della "dichiarazione all'attenzione della SEM" della sua ex moglie (doc. C) sia in contraddizione con quello della sua dichiarazione precedente (cfr. consid. M), sottolineando che, se sussistono dubbi sotto questo profilo, "in virtù del diritto di essere sentito si ritiene necessaria l'audizione" dell'ex moglie. In quarto luogo, il ricorrente nega di avere fatto dichiarazioni false o di avere occultato dei fatti essenziali per ottenere la naturalizzazione facilitata. In quinto luogo, egli ribatte alla SEM che "con le nuove tecniche di procreazione, oggi, [...], è possibile concepire figli anche oltre i 40 anni". In sesto luogo, egli critica l'affermazione della SEM, secondo cui "nel 2004 i coniugi erano già consapevoli di non poter avere dei figli", sottolineando che all'epoca era stato loro detto che "avrebbero riscontrato delle difficoltà di concepimento, non che non ne potevano avere del tutto", ciò a cui non avevano dato troppo peso, essendo all'inizio ella loro vita comune. Egli aggiunge che, siccome questa situazione non è cambiata con il tempo, "l'infertilità [...] ha purtroppo causato la rottura della coppia". In ultimo luogo, il ricorrente biasima la SEM per avere sviluppato i suoi argomenti sull'infertilità "senza alcun fondamento scientifico" e quelli sull'effettività dell'unione coniugale "senza alcun elemento probatorio".
X.
Il 1° marzo 2019, dando seguito alla richiesta di questo Tribunale, la SEM ha trasmesso una breve duplica, in cui confuta che l'allegato di risposta non sia stato firmato "dalla persona competente" e che il ricorrente non sia stato sentito, e ripropone il respingimento del ricorso con la conferma della decisione impugnata.
Y.
Il 26 marzo 2019, questo Tribunale ha fatto pervenire al ricorrente, per conoscenza, una copia della duplica della SEM, concludendo nel contempo lo scambio degli scritti, riservate eventuali ulteriori misure istruttorie o memorie delle parti.
Z.
Il 7 maggio 2020, riferendosi al punto 5a della convenzione di divorzio nonché agli scritti del 28 gennaio e 18 marzo 2018 (cfr. consid. E, M, S e T), questo Tribunale ha sottoposto all'ex moglie del ricorrente quattro domande vertenti sulle differenze di contenuto dei suoi due scritti, sulle circostanze che l'hanno indotta a stilare il secondo e sui problemi che hanno influenzato la volontà di divorziare, invitandola a rispondere entro il 20 maggio 2020.
AA.
Il 15 maggio 2020, l'ex moglie del ricorrente ha trasmesso a questo Tribunale una missiva, datata del 13 maggio 2020, in cui riconduce la differenza di contenuto tra i suoi due scritti al fatto che, al momento di redigere il primo, era "forse arrabbiata con il mio ex", e spiega di aver stilato il secondo su richiesta del ricorrente, con il quale è "rimasta in buoni rapporti", concludendo che "non ci sono altri motivi e mi rifaccio a quanto dichiarato il 18.3.2018".
BB.
Il 20 maggio 2020, questo Tribunale ha invitato la SEM a prendere posizione, entro il 2 giugno successivo, sulla missiva dell'ex moglie del ricorrente. La SEM non ha tuttavia reagito a questo invito.
Il 17 giugno 2020, questo Tribunale ha quindi fissato alla SEM un nuovo termine, fino al 24 giugno seguente, per pronunciarsi sulla missiva in questione.
Il 22 giugno 2020, la SEM si è manifestata, osservando brevemente, con riferimento agli argomenti esposti nel corso della presente procedura, di non ravvisare motivi per modificare la decisione impugnata.
CC.
L'8 e il 15 luglio 2020, questo Tribunale ha fatto pervenire al ricorrente, per conoscenza, un esemplare delle ultime osservazioni della SEM e una copia della missiva della sua ex moglie, datata del 13 maggio 2020.
Diritto:
1.
1.1 Secondo l'art. 31

SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 31 Grundsatz - Das Bundesverwaltungsgericht beurteilt Beschwerden gegen Verfügungen nach Artikel 5 des Bundesgesetzes vom 20. Dezember 196822 über das Verwaltungsverfahren (VwVG). |

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 5 - 1 Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben: |
|
1 | Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben: |
a | Begründung, Änderung oder Aufhebung von Rechten oder Pflichten; |
b | Feststellung des Bestehens, Nichtbestehens oder Umfanges von Rechten oder Pflichten; |
c | Abweisung von Begehren auf Begründung, Änderung, Aufhebung oder Feststellung von Rechten oder Pflichten oder Nichteintreten auf solche Begehren. |
2 | Als Verfügungen gelten auch Vollstreckungsverfügungen (Art. 41 Abs. 1 Bst. a und b), Zwischenverfügungen (Art. 45 und 46), Einspracheentscheide (Art. 30 Abs. 2 Bst. b und 74), Beschwerdeentscheide (Art. 61), Entscheide im Rahmen einer Revision (Art. 68) und die Erläuterung (Art. 69).25 |
3 | Erklärungen von Behörden über Ablehnung oder Erhebung von Ansprüchen, die auf dem Klageweg zu verfolgen sind, gelten nicht als Verfügungen. |

SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 33 Vorinstanzen - Die Beschwerde ist zulässig gegen Verfügungen: |

SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 32 Ausnahmen - 1 Die Beschwerde ist unzulässig gegen: |

SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 37 Grundsatz - Das Verfahren vor dem Bundesverwaltungsgericht richtet sich nach dem VwVG61, soweit dieses Gesetz nichts anderes bestimmt. |
La SEM fa parte delle dette autorità (art. 33 lett. d

SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 33 Vorinstanzen - Die Beschwerde ist zulässig gegen Verfügungen: |

SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 32 Ausnahmen - 1 Die Beschwerde ist unzulässig gegen: |

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 5 - 1 Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben: |
|
1 | Als Verfügungen gelten Anordnungen der Behörden im Einzelfall, die sich auf öffentliches Recht des Bundes stützen und zum Gegenstand haben: |
a | Begründung, Änderung oder Aufhebung von Rechten oder Pflichten; |
b | Feststellung des Bestehens, Nichtbestehens oder Umfanges von Rechten oder Pflichten; |
c | Abweisung von Begehren auf Begründung, Änderung, Aufhebung oder Feststellung von Rechten oder Pflichten oder Nichteintreten auf solche Begehren. |
2 | Als Verfügungen gelten auch Vollstreckungsverfügungen (Art. 41 Abs. 1 Bst. a und b), Zwischenverfügungen (Art. 45 und 46), Einspracheentscheide (Art. 30 Abs. 2 Bst. b und 74), Beschwerdeentscheide (Art. 61), Entscheide im Rahmen einer Revision (Art. 68) und die Erläuterung (Art. 69).25 |
3 | Erklärungen von Behörden über Ablehnung oder Erhebung von Ansprüchen, die auf dem Klageweg zu verfolgen sind, gelten nicht als Verfügungen. |

SR 173.32 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesverwaltungsgericht (Verwaltungsgerichtsgesetz, VGG) - Verwaltungsgerichtsgesetz VGG Art. 1 Grundsatz - 1 Das Bundesverwaltungsgericht ist das allgemeine Verwaltungsgericht des Bundes. |

SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz BGG Art. 83 Ausnahmen - Die Beschwerde ist unzulässig gegen: |
|
a | Entscheide auf dem Gebiet der inneren oder äusseren Sicherheit des Landes, der Neutralität, des diplomatischen Schutzes und der übrigen auswärtigen Angelegenheiten, soweit das Völkerrecht nicht einen Anspruch auf gerichtliche Beurteilung einräumt; |
b | Entscheide über die ordentliche Einbürgerung; |
c | Entscheide auf dem Gebiet des Ausländerrechts betreffend: |
c1 | die Einreise, |
c2 | Bewilligungen, auf die weder das Bundesrecht noch das Völkerrecht einen Anspruch einräumt, |
c3 | die vorläufige Aufnahme, |
c4 | die Ausweisung gestützt auf Artikel 121 Absatz 2 der Bundesverfassung und die Wegweisung, |
c5 | Abweichungen von den Zulassungsvoraussetzungen, |
c6 | die Verlängerung der Grenzgängerbewilligung, den Kantonswechsel, den Stellenwechsel von Personen mit Grenzgängerbewilligung sowie die Erteilung von Reisepapieren an schriftenlose Ausländerinnen und Ausländer; |
d | Entscheide auf dem Gebiet des Asyls, die: |
d1 | vom Bundesverwaltungsgericht getroffen worden sind, ausser sie betreffen Personen, gegen die ein Auslieferungsersuchen des Staates vorliegt, vor welchem sie Schutz suchen, |
d2 | von einer kantonalen Vorinstanz getroffen worden sind und eine Bewilligung betreffen, auf die weder das Bundesrecht noch das Völkerrecht einen Anspruch einräumt; |
e | Entscheide über die Verweigerung der Ermächtigung zur Strafverfolgung von Behördenmitgliedern oder von Bundespersonal; |
f | Entscheide auf dem Gebiet der öffentlichen Beschaffungen, wenn: |
fbis | Entscheide des Bundesverwaltungsgerichts über Verfügungen nach Artikel 32i des Personenbeförderungsgesetzes vom 20. März 200964; |
f1 | sich keine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt; vorbehalten bleiben Beschwerden gegen Beschaffungen des Bundesverwaltungsgerichts, des Bundesstrafgerichts, des Bundespatentgerichts, der Bundesanwaltschaft sowie der oberen kantonalen Gerichtsinstanzen, oder |
f2 | der geschätzte Wert des zu vergebenden Auftrags den massgebenden Schwellenwert nach Artikel 52 Absatz 1 in Verbindung mit Anhang 4 Ziffer 2 des Bundesgesetzes vom 21. Juni 201962 über das öffentliche Beschaffungswesen nicht erreicht; |
g | Entscheide auf dem Gebiet der öffentlich-rechtlichen Arbeitsverhältnisse, wenn sie eine nicht vermögensrechtliche Angelegenheit, nicht aber die Gleichstellung der Geschlechter betreffen; |
h | Entscheide auf dem Gebiet der internationalen Amtshilfe, mit Ausnahme der Amtshilfe in Steuersachen; |
i | Entscheide auf dem Gebiet des Militär-, Zivil- und Zivilschutzdienstes; |
j | Entscheide auf dem Gebiet der wirtschaftlichen Landesversorgung, die bei schweren Mangellagen getroffen worden sind; |
k | Entscheide betreffend Subventionen, auf die kein Anspruch besteht; |
l | Entscheide über die Zollveranlagung, wenn diese auf Grund der Tarifierung oder des Gewichts der Ware erfolgt; |
m | Entscheide über die Stundung oder den Erlass von Abgaben; in Abweichung davon ist die Beschwerde zulässig gegen Entscheide über den Erlass der direkten Bundessteuer oder der kantonalen oder kommunalen Einkommens- und Gewinnsteuer, wenn sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder es sich aus anderen Gründen um einen besonders bedeutenden Fall handelt; |
n | Entscheide auf dem Gebiet der Kernenergie betreffend: |
n1 | das Erfordernis einer Freigabe oder der Änderung einer Bewilligung oder Verfügung, |
n2 | die Genehmigung eines Plans für Rückstellungen für die vor Ausserbetriebnahme einer Kernanlage anfallenden Entsorgungskosten, |
n3 | Freigaben; |
o | Entscheide über die Typengenehmigung von Fahrzeugen auf dem Gebiet des Strassenverkehrs; |
p | Entscheide des Bundesverwaltungsgerichts auf dem Gebiet des Fernmeldeverkehrs, des Radios und des Fernsehens sowie der Post betreffend:69 |
p1 | Konzessionen, die Gegenstand einer öffentlichen Ausschreibung waren, |
p2 | Streitigkeiten nach Artikel 11a des Fernmeldegesetzes vom 30. April 199770, |
p3 | Streitigkeiten nach Artikel 8 des Postgesetzes vom 17. Dezember 201072; |
q | Entscheide auf dem Gebiet der Transplantationsmedizin betreffend: |
q1 | die Aufnahme in die Warteliste, |
q2 | die Zuteilung von Organen; |
r | Entscheide auf dem Gebiet der Krankenversicherung, die das Bundesverwaltungsgericht gestützt auf Artikel 3473 des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 200574 (VGG) getroffen hat; |
s | Entscheide auf dem Gebiet der Landwirtschaft betreffend: |
s1 | ... |
s2 | die Abgrenzung der Zonen im Rahmen des Produktionskatasters; |
t | Entscheide über das Ergebnis von Prüfungen und anderen Fähigkeitsbewertungen, namentlich auf den Gebieten der Schule, der Weiterbildung und der Berufsausübung; |
u | Entscheide auf dem Gebiet der öffentlichen Kaufangebote (Art. 125-141 des Finanzmarktinfrastrukturgesetzes vom 19. Juni 201577); |
v | Entscheide des Bundesverwaltungsgerichts über Meinungsverschiedenheiten zwischen Behörden in der innerstaatlichen Amts- und Rechtshilfe; |
w | Entscheide auf dem Gebiet des Elektrizitätsrechts betreffend die Plangenehmigung von Starkstromanlagen und Schwachstromanlagen und die Entscheide auf diesem Gebiet betreffend Enteignung der für den Bau oder Betrieb solcher Anlagen notwendigen Rechte, wenn sich keine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt; |
x | Entscheide betreffend die Gewährung von Solidaritätsbeiträgen nach dem Bundesgesetz vom 30. September 201681 über die Aufarbeitung der fürsorgerischen Zwangsmassnahmen und Fremdplatzierungen vor 1981, ausser wenn sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt; |
y | Entscheide des Bundesverwaltungsgerichts in Verständigungsverfahren zur Vermeidung einer den anwendbaren internationalen Abkommen im Steuerbereich nicht entsprechenden Besteuerung; |
z | Entscheide betreffend die in Artikel 71c Absatz 1 Buchstabe b des Energiegesetzes vom 30. September 201684 genannten Baubewilligungen und notwendigerweise damit zusammenhängenden in der Kompetenz der Kantone liegenden Bewilligungen für Windenergieanlagen von nationalem Interesse, wenn sich keine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt. |
1.2 Ha diritto di ricorrere chi ha partecipato al procedimento dinanzi all'autorità inferiore, è particolarmente toccato dalla decisione impugnata e ha un interesse degno di protezione all'annullamento o alla modificazione della stessa (art. 48 cpv. 1

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 48 - 1 Zur Beschwerde ist berechtigt, wer: |
|
1 | Zur Beschwerde ist berechtigt, wer: |
a | vor der Vorinstanz am Verfahren teilgenommen hat oder keine Möglichkeit zur Teilnahme erhalten hat; |
b | durch die angefochtene Verfügung besonders berührt ist; und |
c | ein schutzwürdiges Interesse an deren Aufhebung oder Änderung hat. |
2 | Zur Beschwerde berechtigt sind ferner Personen, Organisationen und Behörden, denen ein anderes Bundesgesetz dieses Recht einräumt. |

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 50 - 1 Die Beschwerde ist innerhalb von 30 Tagen nach Eröffnung der Verfügung einzureichen. |
|
1 | Die Beschwerde ist innerhalb von 30 Tagen nach Eröffnung der Verfügung einzureichen. |
2 | Gegen das unrechtmässige Verweigern oder Verzögern einer Verfügung kann jederzeit Beschwerde geführt werden. |

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 52 - 1 Die Beschwerdeschrift hat die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift des Beschwerdeführers oder seines Vertreters zu enthalten; die Ausfertigung der angefochtenen Verfügung und die als Beweismittel angerufenen Urkunden sind beizulegen, soweit der Beschwerdeführer sie in Händen hat. |
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1 | Die Beschwerdeschrift hat die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift des Beschwerdeführers oder seines Vertreters zu enthalten; die Ausfertigung der angefochtenen Verfügung und die als Beweismittel angerufenen Urkunden sind beizulegen, soweit der Beschwerdeführer sie in Händen hat. |
2 | Genügt die Beschwerde diesen Anforderungen nicht oder lassen die Begehren des Beschwerdeführers oder deren Begründung die nötige Klarheit vermissen und stellt sich die Beschwerde nicht als offensichtlich unzulässig heraus, so räumt die Beschwerdeinstanz dem Beschwerdeführer eine kurze Nachfrist zur Verbesserung ein. |
3 | Sie verbindet diese Nachfrist mit der Androhung, nach unbenutztem Fristablauf auf Grund der Akten zu entscheiden oder, wenn Begehren, Begründung oder Unterschrift fehlen, auf die Beschwerde nicht einzutreten. |

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 63 - 1 Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden. |
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1 | Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden. |
2 | Keine Verfahrenskosten werden Vorinstanzen oder beschwerdeführenden und unterliegenden Bundesbehörden auferlegt; anderen als Bundesbehörden, die Beschwerde führen und unterliegen, werden Verfahrenskosten auferlegt, soweit sich der Streit um vermögensrechtliche Interessen von Körperschaften oder autonomen Anstalten dreht. |
3 | Einer obsiegenden Partei dürfen nur Verfahrenskosten auferlegt werden, die sie durch Verletzung von Verfahrenspflichten verursacht hat. |
4 | Die Beschwerdeinstanz, ihr Vorsitzender oder der Instruktionsrichter erhebt vom Beschwerdeführer einen Kostenvorschuss in der Höhe der mutmasslichen Verfahrenskosten. Zu dessen Leistung ist dem Beschwerdeführer eine angemessene Frist anzusetzen unter Androhung des Nichteintretens. Wenn besondere Gründe vorliegen, kann auf die Erhebung des Kostenvorschusses ganz oder teilweise verzichtet werden.102 |
4bis | Die Spruchgebühr richtet sich nach Umfang und Schwierigkeit der Streitsache, Art der Prozessführung und finanzieller Lage der Parteien. Sie beträgt: |
a | in Streitigkeiten ohne Vermögensinteresse 100-5000 Franken; |
b | in den übrigen Streitigkeiten 100-50 000 Franken.103 |
5 | Der Bundesrat regelt die Bemessung der Gebühren im Einzelnen.104 Vorbehalten bleiben Artikel 16 Absatz 1 Buchstabe a des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005105 und Artikel 73 des Strafbehördenorganisationsgesetzes vom 19. März 2010106.107 |
In concreto, il ricorrente, destinatario della decisione impugnata, ha presentato il suo gravame tempestivamente e nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge, versando inoltre l'anticipo di fr. 1'200.-, relativo alle presunte spese processuali, nei termini impartitigli. Ne discende che il ricorso è ammissibile e nulla osta quindi all'esame del merito del litigio.
2.
2.1 Con il deposito del ricorso, la trattazione della causa, oggetto della decisone impugnata, passa a questo Tribunale (effetto devolutivo), che ha un pieno potere d'esame riguardo all'applicazione del diritto, compreso l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento, all'accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti, come pure, in linea di principio, all'inadeguatezza (art. 49 e

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 63 - 1 Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden. |
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1 | Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden. |
2 | Keine Verfahrenskosten werden Vorinstanzen oder beschwerdeführenden und unterliegenden Bundesbehörden auferlegt; anderen als Bundesbehörden, die Beschwerde führen und unterliegen, werden Verfahrenskosten auferlegt, soweit sich der Streit um vermögensrechtliche Interessen von Körperschaften oder autonomen Anstalten dreht. |
3 | Einer obsiegenden Partei dürfen nur Verfahrenskosten auferlegt werden, die sie durch Verletzung von Verfahrenspflichten verursacht hat. |
4 | Die Beschwerdeinstanz, ihr Vorsitzender oder der Instruktionsrichter erhebt vom Beschwerdeführer einen Kostenvorschuss in der Höhe der mutmasslichen Verfahrenskosten. Zu dessen Leistung ist dem Beschwerdeführer eine angemessene Frist anzusetzen unter Androhung des Nichteintretens. Wenn besondere Gründe vorliegen, kann auf die Erhebung des Kostenvorschusses ganz oder teilweise verzichtet werden.102 |
4bis | Die Spruchgebühr richtet sich nach Umfang und Schwierigkeit der Streitsache, Art der Prozessführung und finanzieller Lage der Parteien. Sie beträgt: |
a | in Streitigkeiten ohne Vermögensinteresse 100-5000 Franken; |
b | in den übrigen Streitigkeiten 100-50 000 Franken.103 |
5 | Der Bundesrat regelt die Bemessung der Gebühren im Einzelnen.104 Vorbehalten bleiben Artikel 16 Absatz 1 Buchstabe a des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005105 und Artikel 73 des Strafbehördenorganisationsgesetzes vom 19. März 2010106.107 |
2.2 Questo Tribunale accerta d'ufficio i fatti, con l'ausilio, dove necessario, dei mezzi di prova previsti dalla legge, ossia documenti, informazioni delle parti, informazioni o testimonianze di terzi, sopralluoghi e perizie (art. 12

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 12 - Die Behörde stellt den Sachverhalt von Amtes wegen fest und bedient sich nötigenfalls folgender Beweismittel: |
|
a | Urkunden; |
b | Auskünfte der Parteien; |
c | Auskünfte oder Zeugnis von Drittpersonen; |
d | Augenschein; |
e | Gutachten von Sachverständigen. |

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 19 - Auf das Beweisverfahren finden ergänzend die Artikel 37, 39-41 und 43-61 BZP50 sinngemäss Anwendung; an die Stelle der Straffolgen, die die BZP gegen säumige Parteien oder Dritte vorsieht, tritt die Straffolge nach Artikel 60 dieses Gesetzes. |

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 12 - Die Behörde stellt den Sachverhalt von Amtes wegen fest und bedient sich nötigenfalls folgender Beweismittel: |
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a | Urkunden; |
b | Auskünfte der Parteien; |
c | Auskünfte oder Zeugnis von Drittpersonen; |
d | Augenschein; |
e | Gutachten von Sachverständigen. |
2.3 Questo Tribunale è, in linea di massima, vincolato dalle conclusioni delle parti (principio dispositivo), a meno che, nell'ambito dell'oggetto del litigio, siano soddisfatte le condizioni per concedere di più ("reformatio in melius") o di meno ("reformatio in peius") rispetto a quanto richiesto (art. 62 cpv. 1 a

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 62 - 1 Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern. |
|
1 | Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern. |
2 | Zuungunsten einer Partei kann sie die angefochtene Verfügung ändern, soweit diese Bundesrecht verletzt oder auf einer unrichtigen oder unvollständigen Feststellung des Sachverhaltes beruht; wegen Unangemessenheit darf die angefochtene Verfügung nicht zuungunsten einer Partei geändert werden, ausser im Falle der Änderung zugunsten einer Gegenpartei. |
3 | Beabsichtigt die Beschwerdeinstanz, die angefochtene Verfügung zuungunsten einer Partei zu ändern, so bringt sie der Partei diese Absicht zur Kenntnis und räumt ihr Gelegenheit zur Gegenäusserung ein. |
4 | Die Begründung der Begehren bindet die Beschwerdeinstanz in keinem Falle. |

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 62 - 1 Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern. |
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1 | Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern. |
2 | Zuungunsten einer Partei kann sie die angefochtene Verfügung ändern, soweit diese Bundesrecht verletzt oder auf einer unrichtigen oder unvollständigen Feststellung des Sachverhaltes beruht; wegen Unangemessenheit darf die angefochtene Verfügung nicht zuungunsten einer Partei geändert werden, ausser im Falle der Änderung zugunsten einer Gegenpartei. |
3 | Beabsichtigt die Beschwerdeinstanz, die angefochtene Verfügung zuungunsten einer Partei zu ändern, so bringt sie der Partei diese Absicht zur Kenntnis und räumt ihr Gelegenheit zur Gegenäusserung ein. |
4 | Die Begründung der Begehren bindet die Beschwerdeinstanz in keinem Falle. |

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 62 - 1 Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern. |
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1 | Die Beschwerdeinstanz kann die angefochtene Verfügung zugunsten einer Partei ändern. |
2 | Zuungunsten einer Partei kann sie die angefochtene Verfügung ändern, soweit diese Bundesrecht verletzt oder auf einer unrichtigen oder unvollständigen Feststellung des Sachverhaltes beruht; wegen Unangemessenheit darf die angefochtene Verfügung nicht zuungunsten einer Partei geändert werden, ausser im Falle der Änderung zugunsten einer Gegenpartei. |
3 | Beabsichtigt die Beschwerdeinstanz, die angefochtene Verfügung zuungunsten einer Partei zu ändern, so bringt sie der Partei diese Absicht zur Kenntnis und räumt ihr Gelegenheit zur Gegenäusserung ein. |
4 | Die Begründung der Begehren bindet die Beschwerdeinstanz in keinem Falle. |
3.
Il 1° gennaio 2018, con l'entrata in vigore della nuova legge federale sulla cittadinanza svizzera del 20 giugno 2014 (LCit, RS 141.0), la vecchia legge federale sull'acquisto e la perdita della cittadinanza svizzera del 29 settembre 1952 (vLCit) è stata abrogata (art. 49

SR 141.0 Bundesgesetz vom 20. Juni 2014 über das Schweizer Bürgerrecht (Bürgerrechtsgesetz, BüG) - Bürgerrechtsgesetz BüG Art. 49 Aufhebung und Änderung anderer Erlasse - Die Aufhebung und Änderung anderer Erlasse werden im Anhang geregelt. |
Secondo le disposizioni transitorie della LCit, l'acquisizione e la perdita della cittadinanza svizzera sono rette dal diritto vigente nel momento in cui è avvenuto il fatto determinante (art. 50 cpv. 1

SR 141.0 Bundesgesetz vom 20. Juni 2014 über das Schweizer Bürgerrecht (Bürgerrechtsgesetz, BüG) - Bürgerrechtsgesetz BüG Art. 50 Nichtrückwirkung - 1 Erwerb und Verlust des Schweizer Bürgerrechts richten sich nach dem Recht, das bei Eintritt des massgebenden Tatbestandes in Kraft steht. |
|
1 | Erwerb und Verlust des Schweizer Bürgerrechts richten sich nach dem Recht, das bei Eintritt des massgebenden Tatbestandes in Kraft steht. |
2 | Vor dem Inkrafttreten dieses Gesetzes eingereichte Gesuche werden bis zum Entscheid über das Gesuch nach den Bestimmungen des bisherigen Rechts behandelt. |
4.
Prima di trattare il merito del ricorso è necessario esaminare, da un lato, la censura formale relativa alla pretesa violazione, da parte della SEM, del diritto di essere sentito del ricorrente, e, dall'altro lato, la richiesta che egli formula di procedere ad un'audizione della sua ex moglie davanti a questo Tribunale (cfr. consid. S e W).
4.1 Il diritto di essere sentiti fa parte delle garanzie procedurali generali previste all'art. 29

SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999 BV Art. 29 Allgemeine Verfahrensgarantien - 1 Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist. |

SR 101 Bundesverfassung der Schweizerischen Eidgenossenschaft vom 18. April 1999 BV Art. 29 Allgemeine Verfahrensgarantien - 1 Jede Person hat in Verfahren vor Gerichts- und Verwaltungsinstanzen Anspruch auf gleiche und gerechte Behandlung sowie auf Beurteilung innert angemessener Frist. |
In concreto, il ricorrente si lamenta di non essere stato sentito dalla SEM perché non gli sarebbe stato permesso di porre delle domande alla sua ex moglie (cfr. consid. W). Egli si riferisce al fatto che la SEM, il 31 gennaio 2018, gli ha trasmesso una copia del catalogo di domande poste alla sua ex moglie, con le relative risposte, fissandogli un termine fino al 10 febbraio seguente per esprimersi in proposito (cfr. consid. L, M e N). In questo senso corrisponde al vero che la SEM non ha sottoposto al ricorrente la lista delle domande prima di trasmetterla alla sua ex moglie, per permettergli di formulare eventuali obiezioni o proporre domande supplementari. Tuttavia, non procedendo in questa maniera, la SEM non ha violato il diritto di essere sentito del ricorrente, dato che egli ha potuto, prima che la SEM adottasse la decisione impugnata (cfr. art. 30 cpv. 1

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 30 - 1 Die Behörde hört die Parteien an, bevor sie verfügt. |
|
1 | Die Behörde hört die Parteien an, bevor sie verfügt. |
2 | Sie braucht die Parteien nicht anzuhören vor: |
a | Zwischenverfügungen, die nicht selbständig durch Beschwerde anfechtbar sind; |
b | Verfügungen, die durch Einsprache anfechtbar sind; |
c | Verfügungen, in denen die Behörde den Begehren der Parteien voll entspricht; |
d | Vollstreckungsverfügungen; |
e | anderen Verfügungen in einem erstinstanzlichen Verfahren, wenn Gefahr im Verzuge ist, den Parteien die Beschwerde gegen die Verfügung zusteht und ihnen keine andere Bestimmung des Bundesrechts einen Anspruch auf vorgängige Anhörung gewährleistet. |
Ne consegue che la censura relativa alla pretesa violazione del diritto di essere sentito è infondata.
4.2 Il ricorrente propone, nell'impugnativa, che la sua ex moglie sia sentita oralmente "se necessario" (cfr. consid. S), mentre nella replica chiede la sua audizione come "teste" senza condizioni (cfr. consid. W).
In proposito, occorre sottolineare due cose. In generale, secondo la giurisprudenza, l'obbligo di organizzare un dibattimento governato dall'oralità, dall'immediatezza e dal contraddittorio, in conformità con l'art. 6

IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK) EMRK Art. 6 Recht auf ein faires Verfahren - (1) Jede Person hat ein Recht darauf, dass über Streitigkeiten in Bezug auf ihre zivilrechtlichen Ansprüche und Verpflichtungen oder über eine gegen sie erhobene strafrechtliche Anklage von einem unabhängigen und unparteiischen, auf Gesetz beruhenden Gericht in einem fairen Verfahren, öffentlich und innerhalb angemessener Frist verhandelt wird. Das Urteil muss öffentlich verkündet werden; Presse und Öffentlichkeit können jedoch während des ganzen oder eines Teiles des Verfahrens ausgeschlossen werden, wenn dies im Interesse der Moral, der öffentlichen Ordnung oder der nationalen Sicherheit in einer demokratischen Gesellschaft liegt, wenn die Interessen von Jugendlichen oder der Schutz des Privatlebens der Prozessparteien es verlangen oder - soweit das Gericht es für unbedingt erforderlich hält - wenn unter besonderen Umständen eine öffentliche Verhandlung die Interessen der Rechtspflege beeinträchtigen würde. |
|
a | innerhalb möglichst kurzer Frist in einer ihr verständlichen Sprache in allen Einzelheiten über Art und Grund der gegen sie erhobenen Beschuldigung unterrichtet zu werden; |
b | ausreichende Zeit und Gelegenheit zur Vorbereitung ihrer Verteidigung zu haben; |
c | sich selbst zu verteidigen, sich durch einen Verteidiger ihrer Wahl verteidigen zu lassen oder, falls ihr die Mittel zur Bezahlung fehlen, unentgeltlich den Beistand eines Verteidigers zu erhalten, wenn dies im Interesse der Rechtspflege erforderlich ist; |
d | Fragen an Belastungszeugen zu stellen oder stellen zu lassen und die Ladung und Vernehmung von Entlastungszeugen unter denselben Bedingungen zu erwirken, wie sie für Belastungszeugen gelten; |
e | unentgeltliche Unterstützung durch einen Dolmetscher zu erhalten, wenn sie die Verhandlungssprache des Gerichts nicht versteht oder spricht. |

IR 0.101 Konvention vom 4. November 1950 zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten (EMRK) EMRK Art. 6 Recht auf ein faires Verfahren - (1) Jede Person hat ein Recht darauf, dass über Streitigkeiten in Bezug auf ihre zivilrechtlichen Ansprüche und Verpflichtungen oder über eine gegen sie erhobene strafrechtliche Anklage von einem unabhängigen und unparteiischen, auf Gesetz beruhenden Gericht in einem fairen Verfahren, öffentlich und innerhalb angemessener Frist verhandelt wird. Das Urteil muss öffentlich verkündet werden; Presse und Öffentlichkeit können jedoch während des ganzen oder eines Teiles des Verfahrens ausgeschlossen werden, wenn dies im Interesse der Moral, der öffentlichen Ordnung oder der nationalen Sicherheit in einer demokratischen Gesellschaft liegt, wenn die Interessen von Jugendlichen oder der Schutz des Privatlebens der Prozessparteien es verlangen oder - soweit das Gericht es für unbedingt erforderlich hält - wenn unter besonderen Umständen eine öffentliche Verhandlung die Interessen der Rechtspflege beeinträchtigen würde. |
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a | innerhalb möglichst kurzer Frist in einer ihr verständlichen Sprache in allen Einzelheiten über Art und Grund der gegen sie erhobenen Beschuldigung unterrichtet zu werden; |
b | ausreichende Zeit und Gelegenheit zur Vorbereitung ihrer Verteidigung zu haben; |
c | sich selbst zu verteidigen, sich durch einen Verteidiger ihrer Wahl verteidigen zu lassen oder, falls ihr die Mittel zur Bezahlung fehlen, unentgeltlich den Beistand eines Verteidigers zu erhalten, wenn dies im Interesse der Rechtspflege erforderlich ist; |
d | Fragen an Belastungszeugen zu stellen oder stellen zu lassen und die Ladung und Vernehmung von Entlastungszeugen unter denselben Bedingungen zu erwirken, wie sie für Belastungszeugen gelten; |
e | unentgeltliche Unterstützung durch einen Dolmetscher zu erhalten, wenn sie die Verhandlungssprache des Gerichts nicht versteht oder spricht. |
Ne discende che, siccome il ricorrente non dispone di un diritto di essere sentito oralmente in questa sede, neanche la sua richiesta d'audizione della sua ex moglie può essere accolta, tantomeno nell'ambito di un dibattimento. Peraltro, considerato che questo Tribunale ha proceduto ad un complemento istruttorio dopo la conclusione dello scambio delle memorie, sottoponendo all'ex moglie del ricorrente, come persona chiamata a dare informazioni scritte (artt. 12 lett. c PA e 49 PC), quattro domande complementari a quelle della SEM (cfr. consid. Z a CC), un'audizione personale, nel quadro di un'udienza istruttoria, non sarebbe nemmeno opportuna.
Può essere ancora utile aggiungere che il Tribunale federale ha avuto modo di puntualizzare, riguardo alla distinzione tra persona chiamata a dare informazioni (artt. 12 lett. c PA e 49 PC) e persona chiamata a dare testimonianze (artt. 12 lett. c, 14 e 15 PA in combinato disposto con l'art. 49

SR 273 Bundesgesetz vom 4. Dezember 1947 über den Bundeszivilprozess BZP Art. 49 - Der Richter kann von Amtsstellen und ausnahmsweise auch von Privatpersonen schriftliche Auskunft einziehen. Er befindet nach freiem Ermessen, ob sie zum Beweise tauglich ist oder der Bekräftigung durch gerichtliches Zeugnis bedarf. |

SR 273 Bundesgesetz vom 4. Dezember 1947 über den Bundeszivilprozess BZP Art. 42 - 1 Das Zeugnis kann verweigert werden: |
|
1 | Das Zeugnis kann verweigert werden: |
a | von folgenden Personen, wenn die Beantwortung der Frage sie der Gefahr der strafgerichtlichen Verfolgung oder einer schweren Benachteiligung der Ehre aussetzen kann oder ihnen einen unmittelbaren vermögensrechtlichen Schaden verursachen würde: |
abis | von Personen, gegen die nach Artikel 28a des Strafgesetzbuchs20 für die Verweigerung des Zeugnisses keine Strafen oder prozessualen Massnahmen verhängt werden dürfen; |
a1 | dem Zeugen, seinem Ehegatten, seiner eingetragenen Partnerin, seinem eingetragenen Partner oder einer Person, mit der er eine faktische Lebensgemeinschaft führt, |
a2 | Verwandten oder Verschwägerten des Zeugen in gerader Linie und im zweiten Grad der Seitenlinie; |
b | von den in Artikel 321 Ziffer 1 des Strafgesetzbuches genannten Personen über Tatsachen, die nach dieser Vorschrift unter das Berufsgeheimnis fallen, sofern der Berechtigte nicht in die Offenbarung des Geheimnisses eingewilligt hat. |
2 | Die Offenbarung anderer Berufsgeheimnisse sowie eines Geschäftsgeheimnisses kann der Richter dem Zeugen erlassen, wenn dessen Interesse an der Geheimhaltung auch bei Berücksichtigung der Sicherungsmassnahmen gemäss Artikel 38 das Interesse des Beweisführers an der Preisgabe überwiegt. |
3 | Für die Zeugnispflicht von Beamten und deren Hilfspersonen über Wahrnehmungen in Ausübung ihres Amtes oder ihrer Hilfstätigkeit sind die einschränkenden Vorschriften des Verwaltungsrechtes des Bundes und der Kantone massgebend.21 |
5.
Secondo l'art. 27 cpv. 1 vLCit, il coniuge straniero di un cittadino svizzero può presentare una domanda di naturalizzazione agevolata se ha risieduto complessivamente cinque anni in Svizzera (lett. a), vi risiede da un anno (lett. b) e vive da tre anni in unione coniugale con il cittadino svizzero (lett. c).
5.1 La nozione di comunione coniugale sancita dall'art. 27 cpv. 1 lett. c vLCit presuppone non soltanto l'esistenza formale di un matrimonio, ossia di un'unione coniugale secondo l'art. 159 cpv. 1

SR 210 Schweizerisches Zivilgesetzbuch vom 10. Dezember 1907 ZGB Art. 159 - 1 Durch die Trauung werden die Ehegatten zur ehelichen Gemeinschaft verbunden. |
|
1 | Durch die Trauung werden die Ehegatten zur ehelichen Gemeinschaft verbunden. |
2 | Sie verpflichten sich gegenseitig, das Wohl der Gemeinschaft in einträchtigem Zusammenwirken zu wahren und für die Kinder gemeinsam zu sorgen. |
3 | Sie schulden einander Treue und Beistand. |
In questo senso, la comunione coniugale presuppone l'esistenza, al momento del deposito della domanda di naturalizzazione agevolata e durante tutta la conseguente procedura fino alla pronuncia della decisione, di una volontà matrimoniale intatta e orientata verso il futuro ("wenn der gemeinsame Wille zu einer stabilen ehelichen Gemeinschaft intakt ist"; "ein auf die Zukunft gerichteter Ehewille"), in altri termini la ferma intenzione dei coniugi di mantenere la comunione coniugale al di là della decisione di naturalizzazione agevolata; una separazione sopraggiunta poco dopo l'ottenimento della naturalizzazione costituisce un indizio dell'assenza di questa volontà al momento dell'ottenimento della cittadinanza svizzera (cfr. DTF 135 II 161 consid. 2 e le sentenze del Tribunale federale 1C_588/2017 del 30 novembre 2017 consid. 5.1 e 1C_362/2017, sopraccitata, consid. 2.2.1, come pure DTAF 2010/16 consid. 4.4).
5.2 Il legislatore federale, introducendo l'istituzione della naturalizzazione agevolata a favore del coniuge straniero di un cittadino svizzero, si è riferito alla concezione del matrimonio contemplata dal CC, vale a dire un'unione contratta per amore in vista di costituire una comunione di vita stretta ("di tetto, di tavolo e di letto"), in seno alla quale i coniugi sono pronti ad assicurarsi, in modo duraturo, reciproca fedeltà ed assistenza nella prospettiva di creare una famiglia ("comunità di destino"; cfr. l'art. 159 cpv. 2 e

SR 210 Schweizerisches Zivilgesetzbuch vom 10. Dezember 1907 ZGB Art. 159 - 1 Durch die Trauung werden die Ehegatten zur ehelichen Gemeinschaft verbunden. |
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1 | Durch die Trauung werden die Ehegatten zur ehelichen Gemeinschaft verbunden. |
2 | Sie verpflichten sich gegenseitig, das Wohl der Gemeinschaft in einträchtigem Zusammenwirken zu wahren und für die Kinder gemeinsam zu sorgen. |
3 | Sie schulden einander Treue und Beistand. |
Malgrado l'evoluzione dei costumi e delle mentalità, è unicamente questa concezione del matrimonio, comunemente ammessa e giudicata degna di protezione dal legislatore, che può giustificare, alle condizioni dell'art. 27 vLCit, la concessione della naturalizzazione agevolata al coniuge straniero di un cittadino svizzero (cfr. DTAF 2010/16 consid. 4.4). Facilitando la naturalizzazione del coniuge straniero di un cittadino svizzero, il legislatore ha inteso favorire l'unità della nazionalità, della cittadinanza cantonale e dell'attinenza comunale, nell'ottica di una vita comune che si protragga oltre la decisione di concessione della cittadinanza svizzera (cfr. DTF 135 II 161 consid. 2). L'istituzione della naturalizzazione agevolata si basa, infatti, sull'idea che il coniuge straniero di un cittadino svizzero, a patto che costituisca con quest'ultimo una comunione coniugale come appena definita, si adeguerà più rapidamente al modo di vita e ai costumi svizzeri rispetto ad uno straniero che, non sposato con un cittadino svizzero, rimane sottoposto alle regole della naturalizzazione ordinaria (cfr. Messaggio del Consiglio federale del 26 agosto 1987 relativo alla modifica della legge sulla cittadinanza, Foglio federale [FF] 1987 III 245, pagg. 261 a 263, cifre 22.12 22.13, ad art. 26 e 27 del progetto; cfr., inoltre, DTF 130 II 482 consid. 2 e 128 II 97 consid. 3a, nonché DTAF 2010/16 consid. 4.3).
6.
6.1 Con il consenso dell'autorità del Cantone d'origine, la SEM può (in tedesco: "kann"; in francese: "peut") annullare la naturalizzazione conseguita mediante dichiarazioni false o in seguito all'occultamento di fatti essenziali (art. 41 cpv. 1 vLCit). La naturalizzazione può essere annullata entro due anni dal giorno in cui la SEM è venuta a conoscenza dell'evento giuridicamente rilevante, ma non oltre otto anni dall'acquisto della cittadinanza svizzera; dopo ogni atto istruttorio comunicato alla persona naturalizzata decorre un nuovo termine di prescrizione di due anni; durante la procedura di ricorso i termini sono sospesi (art. 41 cpv. 1bis vLCit). Salvo esplicita decisione contraria, l'annullamento implica la perdita della cittadinanza svizzera anche per i membri della famiglia che l'hanno acquisita in virtù della decisione annullata (art. 41 cpv. 3 vLCit).
6.2 L'annullamento della naturalizzazione presuppone che essa sia stata conseguita in maniera fraudolenta, vale a dire tramite un comportamento sleale ed ingannevole. A questo proposito, non è necessario che si sia in presenza di un "inganno con astuzia" ("Arglist") nel senso di una truffa secondo il diritto penale, ma è comunque necessario che l'interessato abbia, in modo consapevole, fornito false indicazioni all'autorità oppure che abbia lasciato credere alla medesima, erroneamente, di trovarsi nella situazione prevista all'art. 27 cpv. 1 lett. c vLCit, violando così il suo dovere d'informazione che discende da questa norma (cfr. DTF 135 II 161 consid. 2; cfr., inoltre, le sentenze del Tribunale federale 1C_158/2011 del 26 agosto 2011 consid. 4.2.1 e 1C_250/2011 del 21 luglio 2011 consid. 3). Questo è il caso, in particolare, se il richiedente dichiara di vivere in una comunione stabile con il suo coniuge anche se intende separarsi una volta ottenuta la naturalizzazione facilitata, poco importando che il suo matrimonio si sia sviluppato fino ad allora in modo armonioso (cfr., tra le altre, le sentenze del Tribunale federale 1C_646/2013 del 7 novembre 2013 consid. 4.1.1 e 1C_587/2013 del 29 agosto 2013 consid. 3.2.1).
6.3 Il carattere potestativo dell'art. 41 vLCit conferisce un ampio potere di apprezzamento all'autorità chiamata a decidere, la quale non deve però abusarne fondandosi su criteri inappropriati, non considerando circostanze rilevanti oppure emanando una decisione inopportuna, contraria allo scopo della legge o al principio della proporzionalità (cfr., in particolare, DTF 130 III 176 consid. 1.2 e 129 III 400 consid. 3.1, nonché la sentenza del Tribunale federale 1C_155/2012 del 26 luglio 2012 consid. 2.2.1). Nella misura in cui annulla la naturalizzazione agevolata, l'onere della prova incombe all'autorità, la quale deve verificare il carattere verace o mendace della dichiarazione del coniuge naturalizzato sulla stabilità dell'unione con il suo consorte svizzero. Siccome si tratta di una questione che pertiene al foro interiore dell'amministrato ("innere Vorgänge"), e i cui fatti sono spesso sconosciuti all'autorità e difficili da provare, la medesima può ricorrere a presunzioni, ricavando da fatti noti l'esistenza plausibile di fatti ignorati ("von bekannten Tatsachen [Vermutungsbasis] auf unbekannte [Vermutungsfolge] schliessen": cfr. DTF 135 II 161 consid. 3; cfr. sopra, consid. 2.2).
In particolare, una concatenazione cronologica rapida di determinati avvenimenti può fondare la presunzione di fatto che la naturalizzazione sia stata ottenuta in maniera fraudolente. Conformemente alla giurisprudenza, una tale concatenazione è da considerarsi data se i coniugi si sono separati e/o se hanno inoltrato una domanda di divorzio entro 20 mesi circa a decorrere dalla pronuncia della decisione di naturalizzazione agevolata (cfr., a questo proposito, le sentenze del Tribunale federale 1C_796/2013 del 13 marzo 2014 consid. 3.2 [20 mesi] e 1C_172/2012 dell'11 maggio 2012 consid. 2.3 [22 mesi]). Infatti, secondo l'esperienza generale della vita, i problemi che spingono una coppia a separarsi non sorgono e non si sviluppano fino al punto di non ritorno in pochi mesi, se i coniugi hanno vissuto diversi anni in una comunione di vita effettiva, intatta e stabile; al contrario, la separazione è la conseguenza di una degradazione prolungata del rapporto coniugale, normalmente intramezzata da tentativi di riconciliazione. Nello stesso senso, una coppia unita da diversi anni non si scompone in un breve lasso di tempo senza un avvenimento straordinario come causa scatenante, e senza che i coniugi ne abbiano avuto il presentimento, e questo a prescindere dalla presenza o meno di figli o di altre circostanze particolari, come ad esempio l'esistenza di un patrimonio o la dipendenza finanziaria di uno dei coniuge dall'altro (cfr., in questo senso, le sentenze del Tribunale federale 1C_587/2013 del 29 agosto 2013 consid. 3.4, 1C_493/2010 del 28 febbraio 2011 consid. 6 e 1C_228/2009 del 31 agosto 2009 consid. 3).
Se la concatenazione cronologica rapida di determinati avvenimenti fonda la presunzione di fatto che la naturalizzazione è stata ottenuta in modo fraudolente, spetta all'amministrato, non solo in virtù del suo obbligo di collaborare alla determinazione dei fatti (art. 13 cpv. 1

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 13 - 1 Die Parteien sind verpflichtet, an der Feststellung des Sachverhaltes mitzuwirken: |
|
1 | Die Parteien sind verpflichtet, an der Feststellung des Sachverhaltes mitzuwirken: |
a | in einem Verfahren, das sie durch ihr Begehren einleiten; |
b | in einem anderen Verfahren, soweit sie darin selbständige Begehren stellen; |
c | soweit ihnen nach einem anderen Bundesgesetz eine weitergehende Auskunfts- oder Offenbarungspflicht obliegt. |
1bis | Die Mitwirkungspflicht erstreckt sich nicht auf die Herausgabe von Gegenständen und Unterlagen aus dem Verkehr einer Partei mit ihrem Anwalt, wenn dieser nach dem Anwaltsgesetz vom 23. Juni 200034 zur Vertretung vor schweizerischen Gerichten berechtigt ist.35 |
2 | Die Behörde braucht auf Begehren im Sinne von Absatz 1 Buchstabe a oder b nicht einzutreten, wenn die Parteien die notwendige und zumutbare Mitwirkung verweigern. |
7.
In concreto, si deve innanzitutto constatare che le condizioni formali per l'annullamento della naturalizzazione agevolata, secondo l'art. 41 cpv. 1bis vLCit (cfr. consid. 6.1), sono adempiute, come giustamente esposto dalla SEM (cfr. decisione impugnata, pag. 4, § 3) e dal ricorrente (cfr. ricorso, § 10). Infatti, l'UFM è venuto a conoscenza dell'avvenuto divorzio della coppia il 6 settembre 2012 (cfr. consid. F) ed ha comunicato al ricorrente l'apertura del procedimento amministrativo il 12 settembre 2014 (cfr. consid. H), cosicché il termine relativo di due anni è rispettato; peraltro, siccome la decisione di naturalizzazione agevolata è cresciuta in giudicato il 12 marzo 2010 (cfr. consid. D) e che la stessa è stata annullata il 19 febbraio 2018 (cfr. consid. R), anche il termine assoluto di otto anni è osservato.
8.
Si tratta in seguito di verificare se le condizioni materiali per pronunciare l'annullamento della naturalizzazione agevolata del ricorrente, così come contemplate dalle norme legali applicabili e dalla giurisprudenza corrispondente, siano soddisfatte.
A questo proposto è utile menzionare ed analizzare, separatamente, i due elementi decisivi per l'esito della causa: la sospensione della vita comune (separazione definitiva) degli ex coniugi e il problema dell'assenza di figli.
9.
Rispetto alla sospensione della vita comune (separazione definitiva), si osservi quanto segue.
9.1 L'8 febbraio 2010, mediante decisione dell'UFM passata in giudicato il 12 marzo seguente, il ricorrente ha ottenuto la naturalizzazione agevolata (cfr. consid. D). Il 29 maggio 2012, l'ex coppia ha presentato alla Pretura di Lugano una richiesta comune di divorzio, corredata della relativa convenzione, ai sensi dell'art. 111

SR 210 Schweizerisches Zivilgesetzbuch vom 10. Dezember 1907 ZGB Art. 111 - 1 Verlangen die Ehegatten gemeinsam die Scheidung und reichen sie eine vollständige Vereinbarung über die Scheidungsfolgen mit den nötigen Belegen und mit gemeinsamen Anträgen hinsichtlich der Kinder ein, so hört das Gericht sie getrennt und zusammen an. Die Anhörung kann aus mehreren Sitzungen bestehen. |
|
1 | Verlangen die Ehegatten gemeinsam die Scheidung und reichen sie eine vollständige Vereinbarung über die Scheidungsfolgen mit den nötigen Belegen und mit gemeinsamen Anträgen hinsichtlich der Kinder ein, so hört das Gericht sie getrennt und zusammen an. Die Anhörung kann aus mehreren Sitzungen bestehen. |
2 | Hat sich das Gericht davon überzeugt, dass das Scheidungsbegehren und die Vereinbarung auf freiem Willen und reiflicher Überlegung beruhen und die Vereinbarung mit den Anträgen hinsichtlich der Kinder genehmigt werden kann, so spricht das Gericht die Scheidung aus. |
9.2 La prima versione è la seguente. Al punto 5a della convenzione di divorzio del 29 maggio 2012, omologata dal pretore al punto 2 del dispositivo della decisione di divorzio del 20 luglio 2012, cresciuta in giudicato il 28 agosto successivo, è riportato che il ricorrente "a seguito della definitiva separazione dalla moglie, occupa da due anni un piccolo appartamento sito al piano inferiore [dello stabile di proprietà della comunione ereditaria di cui la moglie del ricorrente fa parte]" (cfr. consid. E). L'ex moglie ha confermato questa affermazione il 28 gennaio 2018, comunicando alla SEM che il ricorrente "si è trasferito nell'appartamento che prima era di mia madre [...] al piano inferiore [...] nel corso del 2010" (cfr. consid. M). Stando a questa configurazione fattuale, è presumibile che la separazione definitiva degli ex coniugi, materializzatasi nel fatto che il ricorrente si è trasferito nell'appartamento della defunta madre della sua ex moglie nel maggio 2010, sia stata preceduta dalla sospensione della loro vita comune, intesa come separazione provvisoria, non ancora irreversibile, manifestatasi, ad esempio, nella cessazione della loro comunione di letto (cfr. consid. 5.2). In effetti, non è verosimile, secondo l'esperienza della vita, che l'ex coppia abbia vissuto da aprile 2003 una vita coniugale normale e si sia poi separata definitivamente, all'improvviso, a fine maggio 2010. Siccome la separazione definitiva (fatto noto) è occorsa suppergiù tre mesi e mezzo dopo la decisione di naturalizzazione agevolata, durata che rientra ampiamente nel periodo di venti mesi circa per ammettere, con la giurisprudenza, una concatenazione cronologica rapida, la presunzione che l'unione coniugale non fosse né intatta, né stabile e nemmeno orientata verso il futuro nel febbraio 2010, è operante (cfr. consid. 6.3.).
9.3 La seconda versione dei fatti è la seguente. Nel suo scritto del 21 marzo 2018, l'ex moglie ha sostenuto che "nel 2010, quando il mio ex marito ha ricevuto la naturalizzazione [...], la nostra unione era effettiva", e che è soltanto nel 2012 che gli ex coniugi si sono resi conti che l'assenza di figli era divenuto un "problema che non ci permetteva più di essere felici insieme" (cfr. consid. S). Seguendo questa versione, sovrapponibile alla rappresentazione esposta al consid. 9.1, la presunzione che l'unione coniugale non fosse né intatta, né stabile e nemmeno orientata verso il futuro nel febbraio 2010, è invece inoperante (cfr. consid. 6.3).
9.4 Per risolvere questa impasse probatoria, dovuta all'inconciliabilità delle due versioni dei fatti appena descritte, è utile soffermarsi brevemente sulla natura dell'omologazione della convenzione di divorzio.
9.4.1 Conformemente all'art. 279

SR 272 Schweizerische Zivilprozessordnung vom 19. Dezember 2008 (Zivilprozessordnung, ZPO) - Gerichtsstandsgesetz ZPO Art. 279 Genehmigung der Vereinbarung - 1 Das Gericht genehmigt die Vereinbarung über die Scheidungsfolgen, wenn es sich davon überzeugt hat, dass die Ehegatten sie aus freiem Willen und nach reiflicher Überlegung geschlossen haben und sie klar, vollständig und nicht offensichtlich unangemessen ist; vorbehalten bleiben die Bestimmungen über die berufliche Vorsorge. |
|
1 | Das Gericht genehmigt die Vereinbarung über die Scheidungsfolgen, wenn es sich davon überzeugt hat, dass die Ehegatten sie aus freiem Willen und nach reiflicher Überlegung geschlossen haben und sie klar, vollständig und nicht offensichtlich unangemessen ist; vorbehalten bleiben die Bestimmungen über die berufliche Vorsorge. |
2 | Die Vereinbarung ist erst rechtsgültig, wenn das Gericht sie genehmigt hat. Sie ist in das Dispositiv des Entscheids aufzunehmen. |
Questa caratterizzazione rispecchia la giurisprudenza consolidata, secondo la quale "wird die Ehescheidungskonvention mit der richterlichen Genehmigung, [...], vollwertiger Urteilsbestandteil. Sie verliert daher anders als der Prozessvergleich ihren privatrechtlichen Charakter" (DTF 119 II 297 consid. 3).
9.4.2 In concreto, considerato che la convenzione di divorzio dell'ex coppia è stata omologata al punto 2 del dispositivo della decisione di divorzio, cresciuta in giudicato incontestata, si deve presumere che il suo contenuto, anche in relazione ai fatti riportati, corrisponda alla realtà. Questo implica che bisogna dare la preferenza alla prima versione dei fatti (cfr. consid. 9.2), e ciò per le ragioni seguenti.
Innanzitutto, va rimarcato che, durante la procedura di divorzio, l'ex moglie era patrocinata da un'avvocata, per cui, anche soltanto da una prospettiva deontologica (buona fede processuale), non si può partire dal presupposto che la versione dei fatti riportata nella convenzione di divorzio sia insussistente. In secondo luogo, l'ex moglie ha confermato i fatti riferiti nella convenzione di divorzio con il suo scritto del 28 gennaio 2018 (prima versione dei fatti [cfr. consid. M e 9.2]), aumentandone ancora la credibilità. In terzo luogo, la seconda versione dei fatti è apparsa nel marzo 2018, ossia non solo dopo la prima versione, ma anche tra i sei e gli otto anni dopo la separazione degli ex coniugi (2010 - 2012 circa): si tratta di un periodo relativamente lontano, quindi non così facile da rimemorare in dettaglio, ciò che tende a sminuire l'attendibilità della seconda versione dei fatti. In quarto luogo, per sua stessa ammissione, l'ex moglie ha presentato la seconda versione dei fatti su richiesta del ricorrente (cfr. consid. AA): considerato l'interesse di quest'ultimo a fare in modo che l'esito della presente procedura corrisponda alle sue conclusioni, è difficile sottrarsi all'impressione che l'ex moglie abbia acconsentito ad intercedere a suo favore. In quinto luogo, la questione dello stato dell'unione coniugale al momento della sottoscrizione delle due relative dichiarazioni, nel 2008 e, soprattutto, nel 2009 (cfr. consid. B e C), può anche, a questo stadio della riflessione, rimanere aperta, dato che la volontà matrimoniale intatta e orientata verso il futuro deve sussistere dal momento del deposito della domanda di naturalizzazione agevolata fino alla pronuncia della decisione (cfr. consid. 5.1); comunque, alla luce del fatto che la seconda dichiarazione sull'unione matrimoniale è stata sottoscritta il 13 novembre 2009, e che la separazione definitiva degli ex coniugi è sopravvenuta nel maggio 2010, è già da ora legittimo dubitare dell'esistenza di una volontà matrimoniale intatta e orientata verso il futuro nel novembre 2009 (cfr. consid. 10.1).
9.5 Di conseguenza, in base all'argomentazione che precede, si deve constatare che l'unione coniugale non era, con ogni probabilità, né intatta, né stabile e nemmeno orientata verso il futuro nel febbraio 2010, al momento della pronuncia della decisione di naturalizzazione agevolata.
10.
Rispetto al problema dell'assenza di figli, va puntualizzato quanto segue.
10.1 Il ricorrente non riconosce la prima versione dei fatti e tenta di schivare, per quanto si possa intendere, la presunzione che la fonda riferendosi alla questione della mancanza di figli, che sarebbe diventata "un problema serio unicamente nel 2012" (missiva dell'ex moglie del 18 marzo 2018 [cfr. consid. S]). In questo senso, egli sembra riferirsi all'assenza di coscienza dei suoi problemi di coppia sia al momento della firma, il 13 novembre 2009, della dichiarazione sull'unione coniugale, sia al momento della decisione di naturalizzazione agevolata, emanata l'8 febbraio 2010 (cfr. consid. 6.3). Non è invece rilevante, ai fini della presente procedura, in quanto scoperto soltanto verso la fine del 2010, il tradimento, peraltro confutato dall'ex moglie, che il ricorrente pare invocare come avvenimento eccezionale all'origine del degradamento repentino, fino al punto di non ritorno, del vincolo matrimoniale (cfr. consid. K, M e 6.3).
10.2 Riguardo alla presa di coscienza progressiva, da parte dell'ex coppia, del peso che l'assenza di figli rappresentava per la loro unione, si rilevi quanto segue.
Dall'incarto traspare chiaramente che il desiderio di avere figli è stato al centro dell'unione coniugale fin dall'inizio, e che entrambi gli ex coniugi erano da esso animati. In proposito, risulta con sufficiente certezza che gli ex coniugi hanno saputo, nel 2004, che avrebbero avuto delle difficoltà ad avere dei figli (fatto noto), tanto che l'ex moglie si è sottoposta ad una terapia ormonale, la quale non ha tuttavia avuto l'effetto sperato (cfr. consid. M, O e S). Per contro, il parere della SEM che gli ex coniugi fossero, già nel 2004, consapevoli di non poter avere figli (cfr. consid. V), non è suffragato da alcun documento e non può dunque essere seguito.
Stando così le cose, si tratta di valutare se, e in che misura, al momento di sottoscrivere la dichiarazione sull'unione coniugale, il 13 novembre 2009, gli ex coniugi non avessero (ancora) coscienza che la mancanza di figli rendeva la loro unione instabile e senza prospettive a corto o medio termine, come ciò si è poi avverato. Ora, dal 2004 al 2009 sono trascorsi circa cinque anni, un lasso di tempo non indifferente per una coppia, durante i quali gli ex coniugi non hanno potuto sottrarsi all'evidenza, che li deludeva, di non riuscire ad avere figli. In questo modo, essi hanno dovuto prendere coscienza lentamente, ma inesorabilmente, che la loro vita comune era minata da un problema senza soluzione, che riguardava la, o comunque, una delle ragioni d'essere del loro vincolo matrimoniale, ossia il desiderio di diventare genitori. Su questa scia, si deve presumere che gli ex coniugi erano consapevoli, già nel novembre 2009, che rischiavano di separarsi, a corto o medio termine, a causa della mancanza di figli e dell'assenza di prospettive di averne in futuro. Questo significa che, al momento di sottoscrivere, il 13 novembre 2009, la relativa dichiarazione, la loro unione coniugale non era, verosimilmente, né intatta, né stabile e neppure orientata verso il futuro, in contrasto con quanto esigono la legge e la giurisprudenza per poter acquisire la naturalizzazione agevolata (cfr. consid. 5).
11.
Sulla scorta di quanto precede, va così constatato che il ricorrente non è riuscito, in definitiva, a capovolgere né la presunzione che l'unione coniugale non fosse intatta, stabile e orientata verso il futuro, al momento della pronuncia, l'8 febbraio 2010, della decisione di naturalizzazione agevolata, né la presunzione che lo stato dell'unione coniugale presentava queste stesse caratteristiche già il 13 novembre 2009, quando l'ex coppia ha sottoscritto la corrispondente dichiarazione.
12.
In conclusione, annullando la naturalizzazione agevolata del ricorrente, la SEM non ha violato il diritto federale (art. 49

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 49 - Der Beschwerdeführer kann mit der Beschwerde rügen: |
|
a | Verletzung von Bundesrecht einschliesslich Überschreitung oder Missbrauch des Ermessens; |
b | unrichtige oder unvollständige Feststellung des rechtserheblichen Sachverhaltes; |
c | Unangemessenheit; die Rüge der Unangemessenheit ist unzulässig, wenn eine kantonale Behörde als Beschwerdeinstanz verfügt hat. |
L'esito della presente procedura implica, in mancanza di una esplicita decisione contraria, la perdita della cittadinanza svizzera anche per i figli del ricorrente, nati nel 2014, 2016 e 2017 (cfr. consid. G), che l'avevano acquisita in virtù della decisione annullata dalla SEM (cfr. consid. 6.2 e punto 3 del dispositivo della decisione impugnata).
13.
Le spese processuali sono, di regola, messe a carico della parte soccombente e, in caso di soccombenza parziale, sono ridotte (art. 63 cpv. 1

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 63 - 1 Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden. |
|
1 | Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden. |
2 | Keine Verfahrenskosten werden Vorinstanzen oder beschwerdeführenden und unterliegenden Bundesbehörden auferlegt; anderen als Bundesbehörden, die Beschwerde führen und unterliegen, werden Verfahrenskosten auferlegt, soweit sich der Streit um vermögensrechtliche Interessen von Körperschaften oder autonomen Anstalten dreht. |
3 | Einer obsiegenden Partei dürfen nur Verfahrenskosten auferlegt werden, die sie durch Verletzung von Verfahrenspflichten verursacht hat. |
4 | Die Beschwerdeinstanz, ihr Vorsitzender oder der Instruktionsrichter erhebt vom Beschwerdeführer einen Kostenvorschuss in der Höhe der mutmasslichen Verfahrenskosten. Zu dessen Leistung ist dem Beschwerdeführer eine angemessene Frist anzusetzen unter Androhung des Nichteintretens. Wenn besondere Gründe vorliegen, kann auf die Erhebung des Kostenvorschusses ganz oder teilweise verzichtet werden.102 |
4bis | Die Spruchgebühr richtet sich nach Umfang und Schwierigkeit der Streitsache, Art der Prozessführung und finanzieller Lage der Parteien. Sie beträgt: |
a | in Streitigkeiten ohne Vermögensinteresse 100-5000 Franken; |
b | in den übrigen Streitigkeiten 100-50 000 Franken.103 |
5 | Der Bundesrat regelt die Bemessung der Gebühren im Einzelnen.104 Vorbehalten bleiben Artikel 16 Absatz 1 Buchstabe a des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005105 und Artikel 73 des Strafbehördenorganisationsgesetzes vom 19. März 2010106.107 |

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 63 - 1 Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden. |
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1 | Die Beschwerdeinstanz auferlegt in der Entscheidungsformel die Verfahrenskosten, bestehend aus Spruchgebühr, Schreibgebühren und Barauslagen, in der Regel der unterliegenden Partei. Unterliegt diese nur teilweise, so werden die Verfahrenskosten ermässigt. Ausnahmsweise können sie ihr erlassen werden. |
2 | Keine Verfahrenskosten werden Vorinstanzen oder beschwerdeführenden und unterliegenden Bundesbehörden auferlegt; anderen als Bundesbehörden, die Beschwerde führen und unterliegen, werden Verfahrenskosten auferlegt, soweit sich der Streit um vermögensrechtliche Interessen von Körperschaften oder autonomen Anstalten dreht. |
3 | Einer obsiegenden Partei dürfen nur Verfahrenskosten auferlegt werden, die sie durch Verletzung von Verfahrenspflichten verursacht hat. |
4 | Die Beschwerdeinstanz, ihr Vorsitzender oder der Instruktionsrichter erhebt vom Beschwerdeführer einen Kostenvorschuss in der Höhe der mutmasslichen Verfahrenskosten. Zu dessen Leistung ist dem Beschwerdeführer eine angemessene Frist anzusetzen unter Androhung des Nichteintretens. Wenn besondere Gründe vorliegen, kann auf die Erhebung des Kostenvorschusses ganz oder teilweise verzichtet werden.102 |
4bis | Die Spruchgebühr richtet sich nach Umfang und Schwierigkeit der Streitsache, Art der Prozessführung und finanzieller Lage der Parteien. Sie beträgt: |
a | in Streitigkeiten ohne Vermögensinteresse 100-5000 Franken; |
b | in den übrigen Streitigkeiten 100-50 000 Franken.103 |
5 | Der Bundesrat regelt die Bemessung der Gebühren im Einzelnen.104 Vorbehalten bleiben Artikel 16 Absatz 1 Buchstabe a des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005105 und Artikel 73 des Strafbehördenorganisationsgesetzes vom 19. März 2010106.107 |
In concreto, considerato l'esito negativo del ricorso, le spese processuali di fr. 1'200.- sono poste a carico del ricorrente e prelevate sull'anticipo, dello stesso importo, da lui già versato.
Per la stessa ragione, al ricorrente non sono assegnate spese ripetibili (art. 64 cpv. 1

SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz VwVG Art. 64 - 1 Die Beschwerdeinstanz kann der ganz oder teilweise obsiegenden Partei von Amtes wegen oder auf Begehren eine Entschädigung für ihr erwachsene notwendige und verhältnismässig hohe Kosten zusprechen. |
|
1 | Die Beschwerdeinstanz kann der ganz oder teilweise obsiegenden Partei von Amtes wegen oder auf Begehren eine Entschädigung für ihr erwachsene notwendige und verhältnismässig hohe Kosten zusprechen. |
2 | Die Entschädigung wird in der Entscheidungsformel beziffert und der Körperschaft oder autonomen Anstalt auferlegt, in deren Namen die Vorinstanz verfügt hat, soweit sie nicht einer unterliegenden Gegenpartei auferlegt werden kann. |
3 | Einer unterliegenden Gegenpartei kann sie je nach deren Leistungsfähigkeit auferlegt werden, wenn sich die Partei mit selbständigen Begehren am Verfahren beteiligt hat. |
4 | Die Körperschaft oder autonome Anstalt, in deren Namen die Vorinstanz verfügt hat, haftet für die einer unterliegenden Gegenpartei auferlegte Entschädigung, soweit sich diese als uneinbringlich herausstellt. |
5 | Der Bundesrat regelt die Bemessung der Entschädigung.108 Vorbehalten bleiben Artikel 16 Absatz 1 Buchstabe a des Verwaltungsgerichtsgesetzes vom 17. Juni 2005109 und Artikel 73 des Strafbehördenorganisationsgesetzes vom 19. März 2010110.111 |

SR 173.320.2 Reglement vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE) VGKE Art. 7 Grundsatz - 1 Obsiegende Parteien haben Anspruch auf eine Parteientschädigung für die ihnen erwachsenen notwendigen Kosten. |
|
1 | Obsiegende Parteien haben Anspruch auf eine Parteientschädigung für die ihnen erwachsenen notwendigen Kosten. |
2 | Obsiegt die Partei nur teilweise, so ist die Parteientschädigung entsprechend zu kürzen. |
3 | Keinen Anspruch auf Parteientschädigung haben Bundesbehörden und, in der Regel, andere Behörden, die als Parteien auftreten. |
4 | Sind die Kosten verhältnismässig gering, so kann von einer Parteientschädigung abgesehen werden. |
5 | Artikel 6a ist sinngemäss anwendbar.7 |

SR 173.320.2 Reglement vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE) VGKE Art. 7 Grundsatz - 1 Obsiegende Parteien haben Anspruch auf eine Parteientschädigung für die ihnen erwachsenen notwendigen Kosten. |
|
1 | Obsiegende Parteien haben Anspruch auf eine Parteientschädigung für die ihnen erwachsenen notwendigen Kosten. |
2 | Obsiegt die Partei nur teilweise, so ist die Parteientschädigung entsprechend zu kürzen. |
3 | Keinen Anspruch auf Parteientschädigung haben Bundesbehörden und, in der Regel, andere Behörden, die als Parteien auftreten. |
4 | Sind die Kosten verhältnismässig gering, so kann von einer Parteientschädigung abgesehen werden. |
5 | Artikel 6a ist sinngemäss anwendbar.7 |
(dispositivo alla pagina seguente)
Per questi motivi, il Tribunale amministrativo federale pronuncia:
1.
Il ricorso è respinto.
2.
Le spese processuali di fr. 1'200.- sono poste a carico del ricorrente e prelevate sull'anticipo, dello stesso importo, da lui già versato.
3.
Non si assegnano indennità per spese ripetibili.
4.
Comunicazione:
- al ricorrente (atto giudiziario);
- alla SEM (restituzione dell'incarto K ...).
I rimedi giuridici sono menzionati alla pagina seguente.
Il presidente del collegio: Il cancelliere:
Daniele Cattaneo Dario Quirici
Rimedi giuridici:
Contro la presente decisione può essere interposto ricorso in materia di diritto pubblico al Tribunale federale, 1000 Losanna 14, entro un termine di 30 giorni dalla sua notificazione (art. 82 e

SR 173.320.2 Reglement vom 21. Februar 2008 über die Kosten und Entschädigungen vor dem Bundesverwaltungsgericht (VGKE) VGKE Art. 7 Grundsatz - 1 Obsiegende Parteien haben Anspruch auf eine Parteientschädigung für die ihnen erwachsenen notwendigen Kosten. |
|
1 | Obsiegende Parteien haben Anspruch auf eine Parteientschädigung für die ihnen erwachsenen notwendigen Kosten. |
2 | Obsiegt die Partei nur teilweise, so ist die Parteientschädigung entsprechend zu kürzen. |
3 | Keinen Anspruch auf Parteientschädigung haben Bundesbehörden und, in der Regel, andere Behörden, die als Parteien auftreten. |
4 | Sind die Kosten verhältnismässig gering, so kann von einer Parteientschädigung abgesehen werden. |
5 | Artikel 6a ist sinngemäss anwendbar.7 |

SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz BGG Art. 48 Einhaltung - 1 Eingaben müssen spätestens am letzten Tag der Frist beim Bundesgericht eingereicht oder zu dessen Handen der Schweizerischen Post oder einer schweizerischen diplomatischen oder konsularischen Vertretung übergeben werden. |
|
1 | Eingaben müssen spätestens am letzten Tag der Frist beim Bundesgericht eingereicht oder zu dessen Handen der Schweizerischen Post oder einer schweizerischen diplomatischen oder konsularischen Vertretung übergeben werden. |
2 | Im Falle der elektronischen Einreichung ist für die Wahrung einer Frist der Zeitpunkt massgebend, in dem die Quittung ausgestellt wird, die bestätigt, dass alle Schritte abgeschlossen sind, die auf der Seite der Partei für die Übermittlung notwendig sind.20 |
3 | Die Frist gilt auch als gewahrt, wenn die Eingabe rechtzeitig bei der Vorinstanz oder bei einer unzuständigen eidgenössischen oder kantonalen Behörde eingereicht worden ist. Die Eingabe ist unverzüglich dem Bundesgericht zu übermitteln. |
4 | Die Frist für die Zahlung eines Vorschusses oder für eine Sicherstellung ist gewahrt, wenn der Betrag rechtzeitig zu Gunsten des Bundesgerichts der Schweizerischen Post übergeben oder einem Post- oder Bankkonto in der Schweiz belastet worden ist. |

SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz BGG Art. 42 Rechtsschriften - 1 Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten. |
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1 | Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten. |
1bis | Wurde in einer Zivilsache das Verfahren vor der Vorinstanz in englischer Sprache geführt, so können Rechtsschriften in dieser Sprache abgefasst werden.14 |
2 | In der Begründung ist in gedrängter Form darzulegen, inwiefern der angefochtene Akt Recht verletzt. Ist eine Beschwerde nur unter der Voraussetzung zulässig, dass sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt, so ist auszuführen, warum die jeweilige Voraussetzung erfüllt ist. 15 16 |
3 | Die Urkunden, auf die sich die Partei als Beweismittel beruft, sind beizulegen, soweit die Partei sie in Händen hat; richtet sich die Rechtsschrift gegen einen Entscheid, so ist auch dieser beizulegen. |
4 | Bei elektronischer Einreichung muss die Rechtsschrift von der Partei oder ihrem Vertreter beziehungsweise ihrer Vertreterin mit einer qualifizierten elektronischen Signatur gemäss Bundesgesetz vom 18. März 201617 über die elektronische Signatur versehen werden. Das Bundesgericht bestimmt in einem Reglement: |
a | das Format der Rechtsschrift und ihrer Beilagen; |
b | die Art und Weise der Übermittlung; |
c | die Voraussetzungen, unter denen bei technischen Problemen die Nachreichung von Dokumenten auf Papier verlangt werden kann.18 |
5 | Fehlen die Unterschrift der Partei oder ihrer Vertretung, deren Vollmacht oder die vorgeschriebenen Beilagen oder ist die Vertretung nicht zugelassen, so wird eine angemessene Frist zur Behebung des Mangels angesetzt mit der Androhung, dass die Rechtsschrift sonst unbeachtet bleibt. |
6 | Unleserliche, ungebührliche, unverständliche, übermässig weitschweifige oder nicht in einer Amtssprache verfasste Rechtsschriften können in gleicher Weise zur Änderung zurückgewiesen werden. |
7 | Rechtsschriften, die auf querulatorischer oder rechtsmissbräuchlicher Prozessführung beruhen, sind unzulässig. |
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