50 Staatsrecht.

recourant, peu versé en affaires, risquait fort de ne pas prèter une
attention suifisante. Elle aurait dii ou mettre cette clause en evidence
par des moyens typographiques appropriés ouîen Signaler l'existence au
recourant lors de la conclusion du contrat. Or elle n'a fait ni l'un ni
l'autre. L'art. 12 des conditions generales n'est mis en relief ni par
la place qu'il occupe, ni par des caractères (l'impression spéciaux,
ni meme par un titre en precisant l'objet et, d'autre part, dans sa
réponse l'intimée n'a pas contredit les déclarations du recourant qui
af-firme que le représentant du Mercure ne lui a pas laissé le temps de
lire les conditions generales et n'y a fait aucune allusion. Etant donne
les circonstances particulières de la cause, on doit donc admettre que
la Signature du formulaire de contrat par le recourant n'a pas impliqué
renonciation de sa part au for de son domicile et que par conséquent il
ne saurait ètre assigné devant les tribunaux genevois.

Par ces motiis, le Tribunal fédéral prononce :

Le recours est admis et l'assignation du recourant devant le Tribunal
de première instance du canton de Genève est annulée. 'Eidgenössische
Stempeîabgabe. N° 94 51 -

VIII. EIDGENÖSSISCHE STEMPELABGABE DROIT DE TIMBRE FEDERAL

9. Sentenza 10 febbraio 1923 nella causa Polus S. A. contre Ticino.

Non è lecito sottoporre a bollo proporzionale cantonale il verbale di un'
assemblea degli azionisti relativo all' aumento del capitale. Art. 2
legge fed. 4 ott. 1917 sulle tasse di bollo; Art. 2 legge ticinese 29
ott. 1891 sui prezzi della carta bollata e relativa ordinanza 27 marzo
1918 del Consiglio di Stato ticinese.

A. L'art. 2 della legge ticinese 29 ottobre 1891 sui prezzi della carta
bollata dispone: Le copie degli atti notarili da insinuarsi all'
archivio devono essere stese in carta da bollo proporzionale al loro
valore (1 0/00)--

L'ordinanza 27 marzo 1918 del Consigljo di Stato del Cantone Ticino
tendente alla coordinazione delle leggi cantonali colla legge federale
snlle Tasse de bollo 4 ottobre 1917, premesso, sotto la lettera B,
che ri' mangono soggetti alla tassa di bollo cantonale tutti gli atti
contratti ed allegati e documenti che per le ; attuali leggi cantonali
sono soggetti al diritto di bollo , Specifica sotto la lettera d 2 quanto
seg'ue: Devono essere stese in carta da bollo proporzionale in ragione
dell' l %m o frazione di mille ......... 20 le copie degli istrumenti
notarili da presentarsi all' archivio, all' uffi zio del registro e da
destinarsi alle parti.

D' altro canto, la legge federale 4 ottobre 1917 (cfr. anche art. 41
bis i. i. CF) sulle tasse di bollo prescrive al suo art. 2°: Se in
conformità della presente legge un documento è gravato di tassa o ne
è dichiarato esente, i Cantoni non possono colpire di tassa da bollo

52 Staatsrecht.

o di registro il documento stesso, nè altro documento che si riferisce
al medesimo rapporto giuridico.

Tra gli atti o documenti sottoposti alla tassa da bollo ' federale,
la legge (art. 17) enumera le azioni delle società anonime stabilite
in Isvizzera.

B. Con risoluzione dell' assemhlea degli azionisti del 10 gennaio 1922,
la S. A. Polus in Balerna aumentava il 5110 capitale sociale da 500,000
schi. a schi. 1,400,000. Nel verbale dell' assemblea, redatto da pubblico
notaio in forma di istromento, è Specificato che l' aumento del capitale
sarà effettuato mediante emissione di 1000 nuove azioni ordinarie di
schi. 500 e di'1600 privilegiate di schi. 250 cadauna. Cepia di siffatto
,verhale venne in seguito insinuato dal notaio all' ufficio del registro
del commercio per l' iscrizione dell' aumento del capitale utilizzando
per la copia stessa "carta bollata da ch. 1. A norma della legge notarile
ticinese, altra copia dell' atto dovette venir insinuato all' archivio
notarile, utilizzando anche questa volta carta bollata da ico. l (tre
fogli). Ma l'archivista applicò un supplemento di bollo di schi. 899,
ritenendo l' istromento soggetto al bollo proîporzionale.

C. Da. questo provvedimento la Polus ricorse al Consiglio di Stato
chiedendo che, in applicazione dell' art. 2 della legge federale
precitata 4 ottobre 1917, l' atto in questione venisse esonerato dal
bollo proporzionale e le venisse quindi sirestituito il supplemento di
bollo di schi. 898 nel frattempo pagato.

D. ssC.on risoluzione 14 settembre 1922 il Consiglio di "Stato respinse
il gravame allegando in sostanza: l' archivio notarile è un institnto
cantonale destinato unicamente alla conservazione dei rogiti e la legge
cantonale (v. sotto A più sopra) prescrive che le copie destinate
all' archivio devono essere fatte su carta da bollo proporzionale
al valore. L'obbligo del bollo proporzionale non è' dunque altro che
il corrispettivo della prestazione dello Stato par la responsabilità
dellaEidgenössische Stempelahgabe. N° 9. 5"si

conservazione degli atti e per le spese di organizzazione dell'
archivio. Questo compenso non è vietato

s dalla legge federale sulla carta da bollo.

siE. 'Da questa risolnzione la Polus ricorre al Tri--

bunale federale con gravame di diritto pubblico inter-

posto nei temini e modi di legge.

Degli argomenti della ricorrente e dei motivi della risposta del Consiglio
di Stato si dirà, per quanto occorra, nei Beguenti' considerandi.

Considemndo in diritto :

1° Sostiene in sostanza la ricorrente le tesi seguenti :

a) che la legislazione cantonale non permette l' applicazione del bollo
proporzionale alla copia di atti della natura di quello in discorso;

b) che, ad ogni modo, la decisione gdvemativa querelata è inconciliabile
coll' art. 2 della legge federale sul bollo 4 ottobre 1917 (v. lett. A).

Sotto l' aspetto del primo argomento, il ricorso ris-vas veste il
carattere di un gravame di diniego di giustiziasi: per arbitraria
applicazione della legge cantonale sul ' bollo , sotto il secondo,
il ricorso lamenta una viola-'? zione della legge federale precitato
e propugna ciò che è indiscusso la prevalenza del diritto federale di
fronte al diritto cantonale (art. 3 e 2 disposizionssi transitorie CF).

2° -Esarninato il ricorso entro ques-ti limiti, occorre brevemente
osservare:

a) L' addebito che la Querelata decisione sia inconciliabile col diritto
cantonale stesso è manifestamente infondato. ]] tenore non dubbio dei
disposti precitati della legge cantonale del 1891 e dell' ordinanza 27
marzo 1918, non lascia sussistere dubbio che il legislatore ticinese ha
inteso sottoporre al bollo cantonale proporzionale un atto della natura
di quello in discorso. Che il contenuto di quest' atto, redatto in forma
di istromento, costituisca o meno un contratto o sia

54 Staatsrecht. '

invece un semplice processo verbale di un' assemblea, non monta, poichè
la legge cantonale non fa dipendere l' obbligo alla tassa proporzionale
dal contenuto dell'atto, sebbene dalla sua forma (istromento notarile).
premessa l' obligazione di deporlo all' archivio; la quale, nel caso
concreto, non viene neanche contestata.

b) Fondato appare invece l'addebito dedotto dalla legge federale 4
ottobre 1917.

Non è contestabile infatti né è contestato, che i titoli da emettersi in
base all' aumento del capitale risolto dall' assemblea della Polus il 20
gennaio 1922 non rientrino nel novero di quelli che la legge federale
assoggetta al bollo. Si tratta di azioni, cioè di valori previsti
dall' art. 17 di detta legge. Ora 1' art. 2, dichiarando che, quando un
titolo. è gravato dalla tassa federale, non solo esso è esente da tassa
cantonale, ma deve esserne esente ogni altro documento che si riferisce
al medesimo rapporto giuridico, tutta la questione sta nel sapere,
se il processo verbale dell' assemblea in discorso sia un documento
riferentesi al medesimo rapporto giuridico di quello che concerne l'
aumento del capitale azioni e l' emissione di nuovi titoli.

La riposta non può essere dubbia. L'istromento in questione costituisce
non sisolo la documentazione di quell' operazione, ma ne forma la
hase legale, poichè, secondo il decreto federale 8 luglio 1909 in
modifica-zione dell' art. 618, 619, 624' e 664 GO, le deliberazioni di un'
assemblea di azionisti concernenti la modificazione dello statuto devono
risultare da atto pubblico. E quindi fuori di dubbio che l' istromento
in discorso si riferisce al medesimo rapporto giuridico dal quale 1'
emissione delle nuove azioni, sottomesse alla tassa di bollo federale,
trae la sua origine.

Questo concetto è chiaramente espresso nella circolare 20 febbraio 1918
del Consiglio federale al Governi cantonali concernente l' applicazione
delle legge federale 4 ottobre 1917, nella quale Viene detto: Il

Eidgenössische Stempelabgabe. N° 9. 55

contratto sociale di una società anonima e l' azione stessa si
riferiscono al medesimo rapporto giuridico e sul medesimo rapporto
giuridico si basa il credito dell' azionista, di cui fa fede la cedola
di dividendo; tanto il contratto sociale che la cedola di dividendo sono
esenti dall' imposizione di qualsiasi tassa cantonale sis di bollo sia
di registro. (FO fed. ed. it. 1918 I p. 527.) Che, nel caso in esame, non
trattisi di contratto concernente la constituzione di una società anonima,
ma della modificazione dello statuto, non monta, poichè la legge equipara
i due atti per quanto concerne la loro forma e tanto i' uno come l' altro
si riferiscono alla emissione di titoli soggetti alla tassa federale.

3° Indarno il Consiglio di Stato ohhietta che nel caso in esame non
si tratta di una tassa e imposta indiretta propriamente detta, ma
di un emolumento' amministrativo, vale a dire di un compenso e di un
corrispettivo per la responsabilità che lo Stato incorre assu-mendo
la conservazione nell' archivio degli istromenti notarili e per le
spese di organizzazione di quell' istituto. L' argomento non vale. L'
enormità stessa del cosidetto compenso (che può raggiungere, come nella
fattispecie, somma affatto cospicusia) e la circonstanza che esso è
proporzionale al valore, dimostrano l' inanità dell' argomentazione. In
realtà, si è di fronte ,ad una vera tassa di bollo su} valore, cioè ad
un' imposta indiretta, che la legge federale ha avocato a sè, vietandola
ai Cantoni.

40 Da questo motivo risulta che il ricorso deve essere ammesso. s

Occorre tuttavia osservare, che la legge federale non vieta all' autorità
cantonale di riscuotere un modesto emolumento o compenso par le loro
prestazioni di iscrizione o di registro. Ciò vale in genere per ogni
prestazione amministrativa e deve valere anche in ispecie per riguardo
all' obbligo dell' iscrizione a s registro. o del deposito di certi
documenti agli archivi cantonali

56 Expropriaiionsrecht. N° 10.

(cfr. lett. A cif. 4 della precitata circolare federale 20 febbraio 1918,
F OF 1918 I p. 529). Ne segue che il ricorso non può essere ammesso se
non colla riserva, che lo Stato del Cantone Ticino, tenuto a restituire
alla ricorrente la somma di schi. 899 percepita a titolo di tassa di
hollo, avrà la facoltà di ritenersene un modesto importo (di qualche
franco o, al più, di una diecina di franchi) a titolo di compenso per
la conservazione del documento all' archivio e relative spese: a meno
che lo Stato non voglia considerare come corrispettivo sufficiente l'
importo della carta da bollo già utilizzata per il documento in questione.

Il tribunale federale pronuncia :

Il ricorso è ammesso nel senso dei considerandi (considerando 4°).

B.EXPROPBIATIONSRECHT

EXPROÎB IATION

10. Arrèt du 3 février 1923 dans la cause Bury fi'äres

contre chemins da far fédörau.

A.:-1.23 de la loi Iédéralc sur l'expropriation:

1. Conditions de recevabilité du procès direct.

2. Conditions d'applicabilité de l'art. 23: La portée de cette disposition
ne s 'étend pas aux conséquences dommageables de la situation de fait
créée par l'existence d'un plan d'entreprise avant qu'il soit dùment
publié. '

3. Calcul de l'indemnite' annuelle lorsque l'entrepreneur tarde à donner
suite au projet d'expropriation public.

A. Bory fréres sont propriétaires de deux parcelles de terrain sises dans
la commune du Petit-Saconnex, seit de la parcelle N° 3408 du oadastre,
d'une} contenance

de 1 hect. 2 ares et 31 m2 et de la parcelle N° 4878, d'une contenance
de 1 hect. 3 ares et 1 m*. Séparées par le chemin commune] des Onches,
elles ont une sifonne

_,_._........ss.........._. _vsssi , si

Expropriationsreeht. N° 10. 57

rectangulaire et sont limitées au nord-ouest par le chemin d'Aire à
Chàtelaine, la parcelle 3408 touchant au nord est la ligne du chemin de
fer de Lyon à Genève du P. L. M. La parcelle 4878 est grevée: a) d'une
servitude de canalisation; b) d'une servitude suivant laquelle il ne
pourra etre exereé aucune industrie dont le bruit ou l'odeur pourrait
constituer pour le voisinage une in-

commodité sérieuse, au profit de la parcelle 3910 du

Petit-Saconnex; c) d'une servitude portant interdiction de certaines
industries, au profit de la parcelle 3452 da Petit-Saconuex.

La propriété des frères Bory est touchée par le trace du projet de la
ligne de raccordement Genève-Cornavin et Eaux Vives, des C. F. F. Le
projet, qui a déjà Suhi des modifications, n'est pas encore approuvé
par les auton'tes fédérales, et aujourd'hui encore il'n'existe pas de
plan définitif. '

Le 10 aoùt 1917, la Direction du 161 arrondissement des C. F. F. a
communiqué au Conseil d'Etat de Genève Ie plan de situation de la ligne
de raccordement. Dans la lettre d'envoi elle precisait comme suit le but
de cette communication : En vous soumettant ce projet de raccordement,
nous vous prions de nous faire parvenir votre avis ainsi que celui
du Grand Conseil. Le plan soumis à l'Etat de Genève prévoyait sur la
propriété Bory une expropriation beaucoup plus restreintess que ce n'est
le cas actuellement dans le plan déposé en mars 1920. Sur la parcelle
3408 un soldepde forme régulière et en bordure de route, de plus de 4000
m2 restait disponihle. Quant à la parcelle 4878, elle n'était touchée que
dans un angle où la ligne passait en tunnel. Par lettre du 27 novembre
1917, le Conseil d'Etat a avisé les C. F. F. de l'approbation du projet
pour la partie comprise entre le Rhònc et la gare des Eaux-Vives. La
propriété Bory se trouve dans la partie non approuvée, et les plans
parcellaires de situation 'soumis à l'enquète d'expro-priation en mai
1918 ne la concemaient pas.