218 Familienreeht. N° 37.

quitter en lui versant 1500 francs francais (c'est-à-dire au cours
actuel du change 1050 francs seulement, argent suisse). La question du
domicile de la crèancière ne joue à cet égard aucun ròle. Sans doute
d'après l'art. 84
SR 220 Parte prima: Disposizioni generali Titolo primo: Delle cause delle obbligazioni Capo primo: Delle obbligazioni derivanti da contratto
CO Art. 84 - 1 I debiti pecuniari devono essere pagati con mezzi legali di pagamento della moneta in cui è stato contratto il debito.
1    I debiti pecuniari devono essere pagati con mezzi legali di pagamento della moneta in cui è stato contratto il debito.
2    Se il debito è espresso in una moneta che non è moneta del Paese nel luogo di pagamento, questo potrà farsi in moneta del Paese al corso del giorno della scadenza, a meno che con la parola «effettiva» o con altra simile aggiunta non sia stato stipulato l'adempimento letterale del contratto.
al. l CO le paiement d'une dette quia pour objet une
somme d'argent se fait en monnaie du pays . Mais cela signikie simplement
que de Uribarren doit s'acquitter au domicile de sa créancière à Paris
en monnaie francaise et qu'il ne pourrait exiger qu'elle acceptàt de
la monnaje suisse. Sur ce point tout le monde est d'accord et jamais
dame de Uribarren n'a demande que son mari lui envoyàt de la monnaie
suisse. Tout ce qu'elle veut c'est qu'il lui paie (en monnaie francaise)
le montant de la dette qu'il a envers elle, c'est-à dire l'équivalent de
1500 fr. suisses. Cette prétention est entièrement justifiée et c'est
à tort que la Cour de Justice a eru pouvoir lui opposer la règle de
l'art. 84 qui indique comment le débiteur doit payer,

mais non pas cambian il doit payer. Si dame de Uriharren

fixait son domjcile en Angleterre, en Italie ou aux EtatsUnis d'Amérique,
le paiement devrait, d'après l'art. 84,

ètre effectué en livres sterling, en lires ou en dollars, mais--

il devrait naturellement comporter une quantità de ces monnaies
correspondant à la valeur de 1500 francs suisses au cours du jour. Il en
est exactement de meme à l'égard d'un créancier domicilié en France, ear
le fait qu'il se trouve que la monuaie francaise porte le nom de franc
comme la monnaie suisse est sans aucune importance (ainsi qu'on l'a vu
ci dessus) et ne saurait avoir pour effet de permettre au débiteur de ne
payer que l'equivalent nominal de sa dette. Tant que cette dette n'a pas
été modifiée par un nouveau jugement, sa quotité ne saurait dépendre d'un
changement du domicile de la créancière : suivant qu'elle se rendra dans
un pays dont le change est tavorahle (par exemple les pays indiques),
ou defavorahle à la Suisse (par exemple l'Espagne), la valeur nominale
des monnaies. qu'elle recevra sera supérieure ou au contraire inférieure
au montant .de la co-ndamnation, mais leur Familienrecht. N° 38. 219

valeur réelle devra toujours etre égale à ce montant, o'està-dire
que dans n'importe quel pays elle devra recevoir, en monnaie du pays,
la contre-valeur de 1500 francs suisses. Ne l'ayant pas recue par les
chèques de 1500 fr. argent francais qui lui ont été envoyés, elle est
en droit d'exiger que son débiteur lui bom'fie la difference entre la
somme qu'il devait lui payer (1500 francs suisses) et la somme qu'il
lui a payée (1500 francs francais).

Le Tribunal fédéral prononce:

Le recours est admis et l'arrèt cantonai est réÎOrmé dans ce sens que
les conclusions de la demande sont déclarées fondées.

38. Sentenza 5 luglio 1918 della seconds seziene civile nella causa
Sahera contro Gereghetti.

La madre illegittima ha veste per proporre, anche da sola, (cioè
senza l'intervento in causa del figlio illegittimo, rappres-entato dal
curatore), l'azione tendente a farlo attribuire al padre con effetti di
Stato civile : ma, attri-

buito il figlio al padre con effetti di stato civile, cade ogni ragione
di condanna di quest'ultimo ad un contributo alla madre per l'allevamento
ed il=simantenimento della prole illegittima.

A. In seguito a denunzia di illegittima gravidanza della gestante
Cereghetti Maria, da Muggio, domiciliata ai Dossi d'Intelvi (Italia),
la Municipalità di Muggio nominava il 2 settembre 1914'al nascituro un
cura tore a sensi dell'art. 311 CCS e lo autorizzava a promuovere cansa
per la ricerca della paternità e per le prestazioni alla madre. Come
risulta da un certificato del breiotroiio di Camerlata (prov. di Como),
il puerperio ebbe luogo in quell'istituto il 25 settembre 1914: al
bambino fu dato il nome di Mario Cereghetti. La nascita non fu' iscritta
al registro di stato 'civile svizzero (di Muggio) e non risult'a dagli
atti se e come essa figuri nel registro di stato civile italiano.

o ...26 Familienrecht. N° 38.

B. Nella causa promossa dalla madre illegittima sola l'attrice domandava :

1° che il bambino Mario Cereghetti losse attribuito al padre
illegittimo Sahera Antonio di' Muggio con effetti di state civile a
sensi dell'art. 323 CCS ·

2° subordinatamente : che il convenuto fasse conclaimato a contribuire,
con un sussidio mensile di 40 fr alle spese di allevamento e di
mantenimento del han-: lime, dal giorno della nascita fino all'età di
18 anni:

3° in ogni caso; che il convenuto iosse "tenuto a pagare all'attrice
300 fr. per le'spcse di parto nonchè 1000 fr per danno morale. ' .

C. Con sentenza 8 febbraio 1918 il Tribunale di Appello del Cantone
Ticino, confermando il giudizio di prima 'istanza, accoglieva l'azione,
attribuivsia il tiglio illegittimo Mario Cereglietti al convenuto con
effetti di state civile e condannava quest'ultimo a pagare all'ai-tricsie
: 150 fr. per spese di parto, "750 ir. a titolo di dem-O morale, e a
contribuire con 30 fr. al mese al mantenimento ed allevamento del figlio
fino all'età di 16 anni (rii certe restrizioni contenute nella sentenza
a proposito della pensione alimentare. non occorre far parolai.

D. j La causa essendo stata deferita dal convenuto al 'i'ribunale
federale, questa Corte ebbe, tra altre a etaturre sulla questions della
legitimazione della medicillegittima a proporre da sola l'azione di cui
all'art. 323 CCS. e su quella di sapere, se, in case di attribuzione
della prole al padre, la madre potesse far valere un contributo per il
mantenimento e l'allevamento.

_La Corte si pronunciò in senso affermativo Zulin prima ed in senso
negativo sulla fseeonda questions per } seguenti

Considerandi :

2? Altra questione preliminare è quella di sapere se lattrice abbia veste
a proporre da sola (cioè senza ]mtervento m eausa del figlio illegittimo,
rappresen-.....3.

Familienrecht. N° 38.

tato dal curatore) l'azione tendente a farlo attribuire. al convenuto con
effetti di state civile. Questa ques'lione non fu sollevata dalle parti,
nè esaminata d'ufllcio dall'istanza cantonale. Nondimeno il Tribunale
federale ha qualità per farlo, poichè si tratta di una

questione di diritto che sorge direttamente dallo stato

di fatto constatato dall'istanza cantonale e che questa

Corte può esaminare d'ufficio senza essere vincolata dagli argomenti di
diritto invocati dalle parti (RU 26 II p. 482 /3).

La questions è dubbia, e il dubbio deriva principalmente dalla
consideiazione, che l'attribuzione della paternità con effetto di state
civile e giudizio che concerne lo stato di una persona, che opera quindi
oggetti--

cioè di fronte ad ogni interessato: dunque

vamente, intervenuto in.

anche di fronte al figlio illegittimo non cause : il quale potrebbe
per avventura avere interesse a non essere attribuito al padre colle
conseguenze di cui all'art. 325 CCS. D'altro canto, non può essere
conlestato, che anche la madre non abbia un legittimo interesse a
far attribuire la prole illegittima al padre. Coll'atlribuzione della
paternità l'obbligo al mantenimento ed all'educazione della prole passano
al padre, il Quale dovrà provvedere per essa come se fosse legittima (arl.

325 cap. 2 CCS). Decisivo nella questi virtù dell'art. 307 CCS l'azione di
paternità Spetta madre ed al figlio e l'art. 309 dichiara che l'oggetto di
tra altro, l'attribuzione del figlio con effetti di state civile. Inoltre,
secondo l'art. 323 il figlio dev'essere attribuito al padre ad istanza
dell'attore e da un confronto del teste italiano col testo iraneese e
tedesco ( sur la eonclusion de la partie demanderessesi auf Begehren
des Klägers) risulta, che il termine alLore dev'essere preso nel senso
generico e equivale quindi a chi propone l'azione , sia costui il figlio
o la madre.. Questa soiuzio'ness è confortata anche dalla

one è il tenore della legge. In alla

ques-ta azione è,

2-2Familienrecht. N° 38.

considerazione che i fatti, donde la legge la sorgere il diritto a
far attribuire al padre il figlio illegittimo, sono fatti compiuti a
danno della madre. L'attribuzione del figlio Significa, in certo sense,
giustificazione morale

della condotta della madre ed atto .di riparazione in-

sno favore: ne segue che ad essa pure deve spettare il diritto di far
valere l'azione tendente a tali scopi.

ss A favore della soluzione accettata da questa Corte si si è pronunciata
la dottrina quasi unanime (conf. EGGER, art. 307 N .2: Silbemagel nel
comm. Gmùr 033. 12 all'art. 307 e 11 all'art. 319 e gli autori ivi
citati): e sta altresi la genesi istorica dell'istituto della ricerca
della pater-

nità nel diritto svizzero. Le legislazioni cantonali infatti,...

che ammettevano l'azione della ricerca della paternità colle ragioni
che ne dipendono, accordavano il diritto di farla valere alla madre
sola, anche se il prodedimento tendeva all'attribuzione dell'infante al
padre con effetti di stato civile. Estendendo questo diritto al figlio,
il CCS non si propose altro, che di meglio tutelarne le ragioni : nulla
induce ad ammettere, che ciò facendo, abbia inteso privare la madre di
una facoltà che già le spettava sotto l'antico regime. '

3° .....

4° La querelata sentenza à incompatibile colla legge laddove, oltreche
attribuire il figlio al convenuto, lo condanna ad una pensione a sensi
dell'art. 319 CCS. A parte la questione di sapere, se l'attrice aveva
veste a proporre da sola quest'azione, occorre osservare che essa non l'ha
preposta se non subordinatamente (v. petizione), e cioè per il caso in cui
fosse respinta l'azione di attribuzione del figlio al convenuto. Le due
domande infatti sono inconciliabili e si escludono a vicenda. Se il figlio
viene attribuito all'attore, a questi Spetterà l'onere 'di allevamento
e di mantenimento: il figlio dovrà essere allevato nella famiglia del
padre che dovrà considerarlo como figlio legittimo (art. 325 ciÎr. 3);
il 'che, del resto, la legge dice. espressarnente (art. 309

Familienrecht. N° 39. 223

cap. 3). Non può dunque essere questione di contributo. all'attrice
al soddisi'acimento di un onere, che nello stato attuale degli atti,
spetta eolo al convenuto. Se,

s in seguito, l'autorità tutoria (art. 325 cap. 3) attribuirà

la potestà sul figlio all'attrice, il convenuto dòvra vers earle l'importo
necessario per l'allevamento ed il mantenimento: ma questa ipotesi non
si è ancora verificata. Il dispositivo 2 b della sentenza di primo grado
(confermata dal giudizio querelato) deve quindi essere riformato . . .

39. Anét de la ZW Section civile da 6 juillet 1918 dans la cause Ministère
public vendola contre . dame Jaggi et consorts.

L'action en contestation de la légitimitsié d'enfants nés pendant lc
mariage ne peut étre intentée que par le inanQnalité du Minist'ère
public vaudois pour recourir contre un sijugement admettant de telles
conclusions pnses par la mère et les enfants.

La demanderesse Henriette Jaggi née Molle a épousé en premières noees le
21 mars 1901 Claude Etienne dit Gabriel Rouillersi de Martigny. Depuis
1904 les époux ont vécu séparés, dame Rouiller s'étant rendue à
Bex et Rouiller ayant continui: a vivre à Saxon, puis ayant en 1909
émigré en Amérique où il réside encore actuellement. En 1908, 1910 et
1912 dame Rouiller a eu trois enfants, Olga Germaine, Jean-Albert et
Marcelle-Hélène, qui ont été inscrits aux registres de l'état civil
comme enfants Iégitimes des époux Rouiller. .

Le .22 avril 1913 le mariage Rouiller a été diss0us par le divorce. La
femme s'est remariée en 1914 avec Francois Jaggi de Gsteig, à Bex, et
en 1917 dame Jaggi aisnsi que les trois enfants prénommés représentès
par leur curateur ont ouvert action devant les tribunaux vaudois au
defendeur Rouiller en concluasint à ce qu'il soit prononcé que

AS ll 1918 16