Tribunale federale
Tribunal federal

{T 0/2}
1B 47/2007 /biz

Sentenza del 28 giugno 2007
I Corte di diritto pubblico

Composizione
Giudici federali Féraud, presidente,
Reeb, Eusebio,
cancelliere Crameri.

Parti
Avv. A.A.________,
Avv. B.A.________,
ricorrenti,
patrocinati dagli avv.ti Mario Postizzi e Goran Mazzucchelli,

contro

Amministrazione federale delle contribuzioni, Eigerstrasse 65, 3003 Berna,
Tribunale penale federale, I. Corte dei reclami penali, casella postale 2720, 6501 Bellinzona.

Oggetto
richiesta di levata dei sigilli,

ricorso in materia penale contro la sentenza emanata
il 20 febbraio 2007 dalla I. Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale.

Fatti:
A.
Il 24 dicembre 2004 l'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) è stata autorizzata ad aprire un'inchiesta fiscale speciale nei confronti degli avvocati A.A.________ e B.A.________, quest'ultima titolare di uno studio legale e notarile a Lugano. Il legale è sospettato d'aver commesso gravi infrazioni fiscali per aver sottaciuto al fisco federale una parte importante della sua sostanza e dei suoi redditi imponibili, ricorrendo in particolare a conti bancari non dichiarati intestati a società di tipo "off-shore". Il 2/3 febbraio 2005 la Divisione delle inchieste speciali dell'AFC ha perquisito il citato studio legale, sequestrando numerosi documenti cartacei e informatici, posti sotto suggello. L'11 aprile 2005 l'AFC ha presentato alla Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale una richiesta di levata dei sigilli sui documenti e sui supporti informatici sequestrati.
B.
Con sentenza dell'8 agosto 2005 la Corte dei reclami penali ha accolto la richiesta di dissuggellamento stabilendo per la cernita, che sarà effettuata dalla Corte medesima, una procedura in tre fasi, confermata il 6 febbraio 2006 dal Tribunale federale nella DTF 132 IV 63. Questa procedura prevede dapprima la separazione dei documenti utili all'inchiesta da quelli che non lo sono, la distinzione in seguito di quelli coperti dal segreto professionale dell'avvocato da quelli che non lo sono e, infine, per i documenti restanti e utili all'inchiesta, a protezione dei clienti, la depennazione o la codificazione, se del caso, dei loro nomi, facendo capo, se necessario, alla collaborazione di un esperto.
C.
L'8 giugno 2006 le parti e il giudice delegato, considerata la voluminosa documentazione sequestrata (126 cartoni), si sono riuniti per definire preliminarmente gli aspetti pratici della levata dei sigilli, prevista su più giorni. Viste le insormontabili divergenze sull'utilità o no della documentazione sotto suggello, il giudice delegato ha comunicato alle parti che il tribunale avrebbe statuito autonomamente su tutti gli incarti sequestrati. Le parti si sono dichiarate d'accordo con questo approccio, rinunciando alla procedura in contraddittorio. In seguito, con decisioni del 14 settembre, 28 settembre e 31 ottobre 2006 la Corte dei reclami penali ha statuito sulla maggior parte della documentazione dissuggellata, decidendo quali incarti erano necessari ai fini dell'inchiesta e quali dovevano essere restituiti, in quanto inutili, ai proprietari.
D.
Con decisione del 20 febbraio 2007, la I. Corte dei reclami penali ha accolto la richiesta di versare agli atti tutti i documenti ancora in sospeso, concernenti la contabilità dello studio legale in discussione. Ha inoltre vietato all'AFC di utilizzare o trasmettere a terzi, per altre procedure, documenti o informazioni concernenti clienti potenzialmente protetti dal segreto professionale senza l'accordo preliminare dei ricorrenti.
E.
Avverso questo giudizio gli avvocati A.A.________ e B.A.________ presentano un ricorso in materia penale al Tribunale federale. Chiedono di annullarlo e di ordinare alla I. Corte dei reclami penali di procedere alla cernita della documentazione secondo quanto previsto nella sentenza dell'8 agosto 2005, garantendo la protezione dei clienti attraverso la cancellazione dei loro nomi o sostituendoli con dei codici.

La I. Corte dei reclami penali, senza formulare particolari osservazioni e riconfermandosi nella decisione impugnata, propone di respingere il gravame, in quanto ammissibile. Nelle sue osservazioni l'AFC conclude per la reiezione dell'impugnativa. Con scritto dell'8 maggio 2007, i ricorrenti, precisato di non sollecitare un ulteriore scambio di scritti e censurati nuovi mezzi di prova prodotti dall'AFC, si confermano nelle loro tesi e conclusioni.

Con decreto presidenziale del 27 marzo 2007 al ricorso è stato conferito effetto sospensivo.

Diritto:
1.
1.1 La decisione impugnata è stata pronunciata dopo l'entrata in vigore, il 1° gennaio 2007 (RU 2006 I 1205), della legge federale sul Tribunale federale del 17 giugno 2005 (LTF; RS 173.110): il ricorso è quindi disciplinato dal nuovo diritto (art. 132 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 132 Übergangsbestimmungen - 1 Dieses Gesetz ist auf die nach seinem Inkrafttreten eingeleiteten Verfahren des Bundesgerichts anwendbar, auf ein Beschwerdeverfahren jedoch nur dann, wenn auch der angefochtene Entscheid nach dem Inkrafttreten dieses Gesetzes ergangen ist.
1    Dieses Gesetz ist auf die nach seinem Inkrafttreten eingeleiteten Verfahren des Bundesgerichts anwendbar, auf ein Beschwerdeverfahren jedoch nur dann, wenn auch der angefochtene Entscheid nach dem Inkrafttreten dieses Gesetzes ergangen ist.
2    ...118
3    Die Amtsdauer der ordentlichen und nebenamtlichen Bundesrichter und Bundesrichterinnen, die gestützt auf das Bundesrechtspflegegesetz vom 16. Dezember 1943119 oder den Bundesbeschluss vom 23. März 1984120 über die Erhöhung der Zahl der nebenamtlichen Richter des Bundesgerichts gewählt worden sind oder die in den Jahren 2007 und 2008 gewählt werden, endet am 31. Dezember 2008.121
4    Die zahlenmässige Begrenzung der nebenamtlichen Bundesrichter und Bundesrichterinnen gemäss Artikel 1 Absatz 4 gilt erst ab 2009.122
LTF).
1.2 Presentato dagli imputati, le cui conclusioni sono state disattese (art. 81 cpv. 1 lett. b n. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 81 Beschwerderecht - 1 Zur Beschwerde in Strafsachen ist berechtigt, wer:
1    Zur Beschwerde in Strafsachen ist berechtigt, wer:
a  vor der Vorinstanz am Verfahren teilgenommen hat oder keine Möglichkeit zur Teilnahme erhalten hat; und
b  ein rechtlich geschütztes Interesse an der Aufhebung oder Änderung des angefochtenen Entscheids hat, insbesondere:
b1  die beschuldigte Person,
b2  ihr gesetzlicher Vertreter oder ihre gesetzliche Vertreterin,
b3  die Staatsanwaltschaft, ausser bei Entscheiden über die Anordnung, die Verlängerung und die Aufhebung der Untersuchungs- und Sicherheitshaft,
b4  ...
b5  die Privatklägerschaft, wenn der angefochtene Entscheid sich auf die Beurteilung ihrer Zivilansprüche auswirken kann,
b6  die Person, die den Strafantrag stellt, soweit es um das Strafantragsrecht als solches geht,
b7  die Staatsanwaltschaft des Bundes und die beteiligte Verwaltung in Verwaltungsstrafsachen nach dem Bundesgesetz vom 22. März 197455 über das Verwaltungsstrafrecht.
2    Eine Bundesbehörde ist zur Beschwerde berechtigt, wenn das Bundesrecht vorsieht, dass ihr der Entscheid mitzuteilen ist.56
3    Gegen Entscheide nach Artikel 78 Absatz 2 Buchstabe b steht das Beschwerderecht auch der Bundeskanzlei, den Departementen des Bundes oder, soweit das Bundesrecht es vorsieht, den ihnen unterstellten Dienststellen zu, wenn der angefochtene Entscheid die Bundesgesetzgebung in ihrem Aufgabenbereich verletzen kann.
LTF), contro una decisione resa dalla I. Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale in materia di provvedimenti coattivi (art. 79
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 79 Ausnahme - Die Beschwerde ist unzulässig gegen Entscheide der Beschwerdekammer des Bundesstrafgerichts, soweit es sich nicht um Entscheide über Zwangsmassnahmen handelt.
LTF; cfr. DTF 131 I 52 consid. 1.2.2; 130 II 302 consid. 3.1), il ricorso in materia penale (art. 78 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 78 Grundsatz - 1 Das Bundesgericht beurteilt Beschwerden gegen Entscheide in Strafsachen.
1    Das Bundesgericht beurteilt Beschwerden gegen Entscheide in Strafsachen.
2    Der Beschwerde in Strafsachen unterliegen auch Entscheide über:
a  Zivilansprüche, wenn diese zusammen mit der Strafsache zu behandeln sind;
b  den Vollzug von Strafen und Massnahmen.
LTF), tempestivo (art. 100 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 100 Beschwerde gegen Entscheide - 1 Die Beschwerde gegen einen Entscheid ist innert 30 Tagen nach der Eröffnung der vollständigen Ausfertigung beim Bundesgericht einzureichen.
1    Die Beschwerde gegen einen Entscheid ist innert 30 Tagen nach der Eröffnung der vollständigen Ausfertigung beim Bundesgericht einzureichen.
2    Die Beschwerdefrist beträgt zehn Tage:
a  bei Entscheiden der kantonalen Aufsichtsbehörden in Schuldbetreibungs- und Konkurssachen;
b  bei Entscheiden auf den Gebieten der internationalen Rechtshilfe in Strafsachen und der internationalen Amtshilfe in Steuersachen;
c  bei Entscheiden über die Rückgabe eines Kindes nach dem Europäischen Übereinkommen vom 20. Mai 198089 über die Anerkennung und Vollstreckung von Entscheidungen über das Sorgerecht für Kinder und die Wiederherstellung des Sorgerechts oder nach dem Übereinkommen vom 25. Oktober 198090 über die zivilrechtlichen Aspekte internationaler Kindesentführung;
d  bei Entscheiden des Bundespatentgerichts über die Erteilung einer Lizenz nach Artikel 40d des Patentgesetzes vom 25. Juni 195492.
3    Die Beschwerdefrist beträgt fünf Tage:
a  bei Entscheiden der kantonalen Aufsichtsbehörden in Schuldbetreibungs- und Konkurssachen im Rahmen der Wechselbetreibung;
b  bei Entscheiden der Kantonsregierungen über Beschwerden gegen eidgenössische Abstimmungen.
4    Bei Entscheiden der Kantonsregierungen über Beschwerden gegen die Nationalratswahlen beträgt die Beschwerdefrist drei Tage.
5    Bei Beschwerden wegen interkantonaler Kompetenzkonflikte beginnt die Beschwerdefrist spätestens dann zu laufen, wenn in beiden Kantonen Entscheide getroffen worden sind, gegen welche beim Bundesgericht Beschwerde geführt werden kann.
6    ...93
7    Gegen das unrechtmässige Verweigern oder Verzögern eines Entscheids kann jederzeit Beschwerde geführt werden.
LTF), è di massima ammissibile.
1.3 Il ricorso può essere presentato per violazione del diritto, conformemente a quanto stabilito dagli art. 95 e
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 100 Beschwerde gegen Entscheide - 1 Die Beschwerde gegen einen Entscheid ist innert 30 Tagen nach der Eröffnung der vollständigen Ausfertigung beim Bundesgericht einzureichen.
1    Die Beschwerde gegen einen Entscheid ist innert 30 Tagen nach der Eröffnung der vollständigen Ausfertigung beim Bundesgericht einzureichen.
2    Die Beschwerdefrist beträgt zehn Tage:
a  bei Entscheiden der kantonalen Aufsichtsbehörden in Schuldbetreibungs- und Konkurssachen;
b  bei Entscheiden auf den Gebieten der internationalen Rechtshilfe in Strafsachen und der internationalen Amtshilfe in Steuersachen;
c  bei Entscheiden über die Rückgabe eines Kindes nach dem Europäischen Übereinkommen vom 20. Mai 198089 über die Anerkennung und Vollstreckung von Entscheidungen über das Sorgerecht für Kinder und die Wiederherstellung des Sorgerechts oder nach dem Übereinkommen vom 25. Oktober 198090 über die zivilrechtlichen Aspekte internationaler Kindesentführung;
d  bei Entscheiden des Bundespatentgerichts über die Erteilung einer Lizenz nach Artikel 40d des Patentgesetzes vom 25. Juni 195492.
3    Die Beschwerdefrist beträgt fünf Tage:
a  bei Entscheiden der kantonalen Aufsichtsbehörden in Schuldbetreibungs- und Konkurssachen im Rahmen der Wechselbetreibung;
b  bei Entscheiden der Kantonsregierungen über Beschwerden gegen eidgenössische Abstimmungen.
4    Bei Entscheiden der Kantonsregierungen über Beschwerden gegen die Nationalratswahlen beträgt die Beschwerdefrist drei Tage.
5    Bei Beschwerden wegen interkantonaler Kompetenzkonflikte beginnt die Beschwerdefrist spätestens dann zu laufen, wenn in beiden Kantonen Entscheide getroffen worden sind, gegen welche beim Bundesgericht Beschwerde geführt werden kann.
6    ...93
7    Gegen das unrechtmässige Verweigern oder Verzögern eines Entscheids kann jederzeit Beschwerde geführt werden.
96 LTF. Il Tribunale federale applica d'ufficio il diritto (art. 106 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 106 Rechtsanwendung - 1 Das Bundesgericht wendet das Recht von Amtes wegen an.
1    Das Bundesgericht wendet das Recht von Amtes wegen an.
2    Es prüft die Verletzung von Grundrechten und von kantonalem und interkantonalem Recht nur insofern, als eine solche Rüge in der Beschwerde vorgebracht und begründet worden ist.
LTF). Secondo l'art. 42 cpv. 1 e
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 42 Rechtsschriften - 1 Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
1    Rechtsschriften sind in einer Amtssprache abzufassen und haben die Begehren, deren Begründung mit Angabe der Beweismittel und die Unterschrift zu enthalten.
2    In der Begründung ist in gedrängter Form darzulegen, inwiefern der angefochtene Akt Recht verletzt. Ist eine Beschwerde nur unter der Voraussetzung zulässig, dass sich eine Rechtsfrage von grundsätzlicher Bedeutung stellt oder aus anderen Gründen ein besonders bedeutender Fall vorliegt, so ist auszuführen, warum die jeweilige Voraussetzung erfüllt ist. 14 15
3    Die Urkunden, auf die sich die Partei als Beweismittel beruft, sind beizulegen, soweit die Partei sie in Händen hat; richtet sich die Rechtsschrift gegen einen Entscheid, so ist auch dieser beizulegen.
4    Bei elektronischer Einreichung muss die Rechtsschrift von der Partei oder ihrem Vertreter beziehungsweise ihrer Vertreterin mit einer qualifizierten elektronischen Signatur gemäss Bundesgesetz vom 18. März 201616 über die elektronische Signatur versehen werden. Das Bundesgericht bestimmt in einem Reglement:
a  das Format der Rechtsschrift und ihrer Beilagen;
b  die Art und Weise der Übermittlung;
c  die Voraussetzungen, unter denen bei technischen Problemen die Nachreichung von Dokumenten auf Papier verlangt werden kann.17
5    Fehlen die Unterschrift der Partei oder ihrer Vertretung, deren Vollmacht oder die vorgeschriebenen Beilagen oder ist die Vertretung nicht zugelassen, so wird eine angemessene Frist zur Behebung des Mangels angesetzt mit der Androhung, dass die Rechtsschrift sonst unbeachtet bleibt.
6    Unleserliche, ungebührliche, unverständliche, übermässig weitschweifige oder nicht in einer Amtssprache verfasste Rechtsschriften können in gleicher Weise zur Änderung zurückgewiesen werden.
7    Rechtsschriften, die auf querulatorischer oder rechtsmissbräuchlicher Prozessführung beruhen, sind unzulässig.
2 LTF, il ricorso dev'essere motivato in modo sufficiente. Il Tribunale federale esamina in linea di principio solo le censure sollevate; esso non è tenuto a vagliare, come lo farebbe un'autorità di prima istanza, tutte le questioni giuridiche che si pongono, se queste ultime non sono presentate nella sede federale.
2.
2.1 Nella decisione impugnata è stato rilevato che, come precisato nella precedente sentenza del 14 settembre 2006, la Corte dei reclami penali ha esaminato in maniera esaustiva tutti gli incarti sequestrati e visionato i supporti informatici dello studio legale, conformemente alla citata procedura in tre fasi, versando agli atti la documentazione utile all'inchiesta e non coperta dal segreto professionale dell'avvocato e restituendo ai ricorrenti gli incarti non pertinenti per le indagini. Gli atti restanti, ossia quelli potenzialmente soggetti al segreto professionale, sono stati oggetto delle decisioni del 28 settembre e del 31 ottobre 2006, ad eccezione di gran parte della contabilità dello studio legale tema del giudizio impugnato. Constatate asserite difficoltà oggettive legate alla cernita di questi atti, l'AFC, invitata a esprimersi al riguardo, ha chiesto che tutta la documentazione contabile restante sia messa agli atti.
2.2 La I. Corte dei reclami penali, affermato che l'anonimizzazione di tutti gli atti rimanenti imporrebbe un lavoro considerevole e di dubbia proporzionalità, ritiene che, nella fattispecie, le sarebbe impossibile, come anche per un eventuale esperto, distinguere i clienti protetti dal segreto professionale dell'avvocato da quelli che non lo sono. Si tratterrebbe, secondo l'istanza precedente, di un impedimento oggettivo all'anonimizzazione degli incarti restanti. Essa aggiunge che la confusione tra l'attività tipica di avvocato e quella di fiduciario commercialista non permetterebbe ai ricorrenti di appellarsi al segreto professionale dell'avvocato e che nella fattispecie i ricorrenti, sebbene invitati a farlo, non hanno neppure cercato di stilare una lista dei loro clienti non commerciali. L'istanza precedente, ritenuto che gli incarti litigiosi non sarebbero manifestamente inutili all'inchiesta, ciò che non sarebbe d'altra parte contestato dai ricorrenti, li ha versati agli atti in forma non anonimizzata.
2.3 I ricorrenti fondano la legittimazione a ricorrere sulla loro qualità di imputati e sul fatto che la ricorrente è titolare dello studio legale colpito dal sequestro. Certo, questo rilievo è esatto riguardo ai requisiti posti dall'art. 81 cpv. 1 lett. b n. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 81 Beschwerderecht - 1 Zur Beschwerde in Strafsachen ist berechtigt, wer:
1    Zur Beschwerde in Strafsachen ist berechtigt, wer:
a  vor der Vorinstanz am Verfahren teilgenommen hat oder keine Möglichkeit zur Teilnahme erhalten hat; und
b  ein rechtlich geschütztes Interesse an der Aufhebung oder Änderung des angefochtenen Entscheids hat, insbesondere:
b1  die beschuldigte Person,
b2  ihr gesetzlicher Vertreter oder ihre gesetzliche Vertreterin,
b3  die Staatsanwaltschaft, ausser bei Entscheiden über die Anordnung, die Verlängerung und die Aufhebung der Untersuchungs- und Sicherheitshaft,
b4  ...
b5  die Privatklägerschaft, wenn der angefochtene Entscheid sich auf die Beurteilung ihrer Zivilansprüche auswirken kann,
b6  die Person, die den Strafantrag stellt, soweit es um das Strafantragsrecht als solches geht,
b7  die Staatsanwaltschaft des Bundes und die beteiligte Verwaltung in Verwaltungsstrafsachen nach dem Bundesgesetz vom 22. März 197455 über das Verwaltungsstrafrecht.
2    Eine Bundesbehörde ist zur Beschwerde berechtigt, wenn das Bundesrecht vorsieht, dass ihr der Entscheid mitzuteilen ist.56
3    Gegen Entscheide nach Artikel 78 Absatz 2 Buchstabe b steht das Beschwerderecht auch der Bundeskanzlei, den Departementen des Bundes oder, soweit das Bundesrecht es vorsieht, den ihnen unterstellten Dienststellen zu, wenn der angefochtene Entscheid die Bundesgesetzgebung in ihrem Aufgabenbereich verletzen kann.
LTF. Diversa è tuttavia la questione della loro facoltà a prevalersi del segreto professionale, non opponibile riguardo a informazioni connesse ad attività dove prevale il carattere commerciale o quando l'avvocato stesso sia imputato. Quest'ultima fattispecie è adempiuta nei confronti del ricorrente, come già rilevato nella sentenza del 6 febbraio 2006 (consid. 2.4, 3.2.1, 3.2.3 e 3.3.2), mentre non era chiaro se ciò fosse il caso anche nei confronti della ricorrente (consid. 3.3.1). Mal si comprende del resto perché, nel frattempo, la posizione processuale della ricorrente e di conseguenza l'opponibilità da parte sua del segreto professionale, non sia stata chiarita.
3.
3.1 Essi fanno valere la violazione degli art. 45
SR 313.0 Bundesgesetz vom 22. März 1974 über das Verwaltungsstrafrecht (VStrR)
VStrR Art. 45 - 1 Bei einer Beschlagnahme, Durchsuchung, vorläufigen Festnahme oder Verhaftung ist mit der dem Betroffenen und seinem Eigentum gebührenden Schonung zu verfahren.
1    Bei einer Beschlagnahme, Durchsuchung, vorläufigen Festnahme oder Verhaftung ist mit der dem Betroffenen und seinem Eigentum gebührenden Schonung zu verfahren.
2    Im Falle einer Ordnungswidrigkeit sind Zwangsmassnahmen nicht zulässig.
, 46
SR 313.0 Bundesgesetz vom 22. März 1974 über das Verwaltungsstrafrecht (VStrR)
VStrR Art. 46 - 1 Vom untersuchenden Beamten sind mit Beschlag zu belegen:
1    Vom untersuchenden Beamten sind mit Beschlag zu belegen:
a  Gegenstände, die als Beweismittel von Bedeutung sein können;
b  Gegenstände und andere Vermögenswerte, die voraussichtlich der Einziehung unterliegen;
c  die dem Staate verfallenden Geschenke und anderen Zuwendungen.
2    Andere Gegenstände und Vermögenswerte, die zur Begehung der Widerhandlung gedient haben oder durch die Widerhandlung hervorgebracht worden sind, können beschlagnahmt werden, wenn es zur Verhinderung neuer Widerhandlungen oder zur Sicherung eines gesetzlichen Pfandrechtes als erforderlich erscheint.
3    Gegenstände und Unterlagen aus dem Verkehr einer Person mit ihrem Anwalt dürfen nicht beschlagnahmt werden, sofern dieser nach dem Anwaltsgesetz vom 23. Juni 200052 zur Vertretung vor schweizerischen Gerichten berechtigt ist und im gleichen Sachzusammenhang nicht selber beschuldigt ist.53
e 50
SR 313.0 Bundesgesetz vom 22. März 1974 über das Verwaltungsstrafrecht (VStrR)
VStrR Art. 50 - 1 Papiere sind mit grösster Schonung der Privatgeheimnisse zu durchsuchen; insbesondere sollen Papiere nur dann durchsucht werden, wenn anzunehmen ist, dass sich Schriften darunter befinden, die für die Untersuchung von Bedeutung sind.
1    Papiere sind mit grösster Schonung der Privatgeheimnisse zu durchsuchen; insbesondere sollen Papiere nur dann durchsucht werden, wenn anzunehmen ist, dass sich Schriften darunter befinden, die für die Untersuchung von Bedeutung sind.
2    Bei der Durchsuchung sind das Amtsgeheimnis sowie Geheimnisse, die Geistlichen, Rechtsanwälten, Notaren, Ärzten, Apothekern, Hebammen und ihren beruflichen Gehilfen in ihrem Amte oder Beruf anvertraut wurden, zu wahren.
3    Dem Inhaber der Papiere ist wenn immer möglich Gelegenheit zu geben, sich vor der Durchsuchung über ihren Inhalt auszusprechen. Erhebt er gegen die Durchsuchung Einsprache, so werden die Papiere versiegelt und verwahrt, und es entscheidet die Beschwerdekammer des Bundesstrafgerichts über die Zulässigkeit der Durchsuchung (Art. 25 Abs. 1).
DPA, 9 13 e 29 Cost. e 6 e 8 CEDU, senza poi precisare meglio le asserite violazioni delle invocate norme, e censurano, parzialmente, l'accertamento dei fatti rilevanti, ritenendolo manifestamente inesatto. Essi adducono che il gravame è determinato dalla volontà di tutelare la clientela degli studi legali e, su un piano generale, di salvaguardare la fiducia nella categoria professionale dell'avvocato.
I ricorrenti rilevano in particolare che nell'ambito dell'udienza di levata dei sigilli del 27 luglio 2006 è stata offerta la possibilità alla ricorrente di presentare alla Corte dei reclami penali un elenco degli incarti che riteneva soggetti al segreto professionale. Al suo dire, problemi di salute del ricorrente le avrebbero impedito di concretare tale opportunità, pur manifestando la disponibilità a rispondere, ove la Corte lo avesse richiesto, a eventuali domande inerenti determinati incarti. Ella sostiene che l'istanza precedente ha poi proceduto in modo autonomo alla cernita, secondo la citata procedura in tre fasi, senza chiedere ulteriori indicazioni ai ricorrenti.
3.2 In tale ambito i ricorrenti fanno valere la violazione della buona fede processuale e, in particolare, del diritto di essere sentiti, perché la Corte dei ricorsi penali avrebbe mutato la propria prassi relativa alla cernita, non offrendo loro la possibilità di parteciparvi.
3.2.1 La censura è manifestamente infondata. Certo, l'istanza inferiore non si esprime del tutto sulla questione, sebbene nel verbale dell'8 giugno 2006 della riunione preliminare in vista dell'udienza di levata dei sigilli il giudice delegato precisava che riteneva indispensabile la presenza dei ricorrenti. Dagli atti di causa risulta nondimeno quanto segue. Nel verbale dell'udienza di levata dei sigilli, avvenuta il 27 luglio 2006 alla presenza della ricorrente e del suo patrocinatore, è stato precisato che, viste le divergenze insormontabili tra le parti circa l'utilità della documentazione rimanente per l'inchiesta, la Corte avrebbe statuito su tutti gli incarti, applicando essa medesima la procedura in tre fasi: le parti si sono dichiarate d'accordo con questo approccio, rinunciando quindi alla procedura in contraddittorio, ma lasciando tuttavia alla ricorrente la possibilità di presentare alla Corte, entro il 20 agosto 2006, una lista degli incarti sigillati per i quali ritiene sia da salvaguardare il segreto professionale dell'avvocato.
3.2.2 Ciò nondimeno, con lettera del 10 agosto 2006, la ricorrente ha semplicemente comunicato che "alcuni impegni lavorativi urgenti" non le avrebbero permesso di prendere tempestivamente posizione: sottolineava che avrebbe provveduto a indicare gli incarti rientranti nell'attività tipica dell'avvocato entro il 1° settembre seguente. Con scritto del 31 agosto 2006, il suo patrocinatore ha poi semplicemente ribadito di non aver dato seguito alla prospettata comunicazione a dipendenza dello stato di salute generale (non meglio precisato) del ricorrente, che non avrebbe permesso a quest'ultimo né alla ricorrente di indicargli i dati necessari. Il 1° settembre 2006 la Corte ha comunicato al patrocinatore che i verbali della menzionata udienza, trasmessi per firma e per eventuali osservazioni, non erano ancora stati ritornati. Dall'incarto non risulta, né i ricorrenti lo sostengono, d'aver nondimeno trasmesso, durante i mesi seguenti, la prospettata lista e ciò prima dell'emanazione della decisione impugnata, del 20 febbraio 2007. Un simile modo di procedere, dilatorio, non merita chiaramente protezione. L'accenno dei ricorrenti, nelle osservazioni del 9 febbraio 2007, della loro disponibilità ad assistere l'istanza precedente nel
lavoro di anonimizzazione non è, in siffatte circostanze, decisivo (sull'obbligo di collaborazione e sul dovere di dimostrazione nella procedura fiscale cfr. DTF 132 IV 63 consid. 4.6). Ciò non toglie, come ancora si vedrà, che l'istanza precedente doveva comunque procedere alla prospettata cernita.
3.3 Certo, riguardo alla questione dell'impossibilità di distinguere i dati protetti dal segreto professionale da quelli che non lo sono, i ricorrenti sostengono che si sarebbe in presenza di un accertamento manifestamente inesatto e contraddittorio dei fatti, visto che, al loro dire, le fatture inviate ai clienti sarebbero di colore giallo per le attività riguardanti l'avvocatura (tipica e non tipica) e verde per quella notarile, anch'essa tutelata dal segreto professionale.

Questa distinzione cromatica, contrariamente all'assunto ricorsuale, non implica manifestamente la restituzione delle fatture verdi ai ricorrenti, ritenuto che dal colore delle stesse non risulta affatto se si tratti di un'attività dove prevale l'attività tipica del notaio, rispettivamente dell'avvocato o quella commerciale, non soggetta al segreto. Poiché, sempre al loro dire, per le fatture di colore giallo è indicato il nome del cliente, sarebbe sufficiente attribuire la fattura agli incarti dello studio legale, segnatamente a una delle seguenti categorie: incarti non asportati dallo studio legale (A), incarti esaminati dal TPF e restituiti poiché ritenuti inutili (B), incarti consegnati all'AFC poiché utili e non coperti dal segreto (C) e, infine, incarti consegnati all'AFC in forma anonimizzata poiché coperti dal segreto (D). Essi ne deducono, in maniera invero poco comprensibile, che risulterebbe in modo automatico se la fattura concerne o no l'attività protetta dal segreto (D) o quella commerciale (C), visto ch'esse indicherebbero altresì quasi sempre la natura della pratica.
3.4 I ricorrenti sostengono poi che una volta classificati i nomi dei clienti (secondo la distinzione cliente tipico/cliente commerciale) partendo dalle fatture, l'anonimizzazione della restante documentazione contabile si ridurrebbe a un'operazione puramente meccanica. Affermano nondimeno, che vi sarebbero comunque altri atti, che non presenterebbero tuttavia alcun interesse per l'autorità fiscale, oltre a numerosi doppioni. Ne deducono, che la criticata consegna della documentazione contabile restante - senza cernita e anonimizzazione - sarebbe arbitraria, vista la possibilità di procedere alla suddivisione appena esposta. Aggiungono che ciò vanificherebbe inoltre il lavoro di cernita già svolto dall'istanza precedente.
3.5 Essi, proponendo questa nuova tesi, disconoscono tuttavia che il Tribunale federale fonda la sua sentenza sui fatti accertati dall'autorità inferiore (art. 105 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 105 Massgebender Sachverhalt - 1 Das Bundesgericht legt seinem Urteil den Sachverhalt zugrunde, den die Vorinstanz festgestellt hat.
1    Das Bundesgericht legt seinem Urteil den Sachverhalt zugrunde, den die Vorinstanz festgestellt hat.
2    Es kann die Sachverhaltsfeststellung der Vorinstanz von Amtes wegen berichtigen oder ergänzen, wenn sie offensichtlich unrichtig ist oder auf einer Rechtsverletzung im Sinne von Artikel 95 beruht.
3    Richtet sich die Beschwerde gegen einen Entscheid über die Zusprechung oder Verweigerung von Geldleistungen der Militär- oder Unfallversicherung, so ist das Bundesgericht nicht an die Sachverhaltsfeststellung der Vorinstanz gebunden.95
LTF). Può scostarsi da questo accertamento solo qualora esso sia avvenuto in modo manifestamente inesatto o in violazione del diritto ai sensi dell'art. 95
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 95 Schweizerisches Recht - Mit der Beschwerde kann die Verletzung gerügt werden von:
a  Bundesrecht;
b  Völkerrecht;
c  kantonalen verfassungsmässigen Rechten;
d  kantonalen Bestimmungen über die politische Stimmberechtigung der Bürger und Bürgerinnen und über Volkswahlen und -abstimmungen;
e  interkantonalem Recht.
LTF (art. 105 cpv. 2
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 105 Massgebender Sachverhalt - 1 Das Bundesgericht legt seinem Urteil den Sachverhalt zugrunde, den die Vorinstanz festgestellt hat.
1    Das Bundesgericht legt seinem Urteil den Sachverhalt zugrunde, den die Vorinstanz festgestellt hat.
2    Es kann die Sachverhaltsfeststellung der Vorinstanz von Amtes wegen berichtigen oder ergänzen, wenn sie offensichtlich unrichtig ist oder auf einer Rechtsverletzung im Sinne von Artikel 95 beruht.
3    Richtet sich die Beschwerde gegen einen Entscheid über die Zusprechung oder Verweigerung von Geldleistungen der Militär- oder Unfallversicherung, so ist das Bundesgericht nicht an die Sachverhaltsfeststellung der Vorinstanz gebunden.95
LTF). La parte ricorrente che intende contestare i fatti accertati dall'autorità inferiore deve quindi spiegare, in maniera circostanziata, per quale motivo ritiene che le condizioni di una delle citate eccezioni previste dall'art. 105 cpv. 2
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 105 Massgebender Sachverhalt - 1 Das Bundesgericht legt seinem Urteil den Sachverhalt zugrunde, den die Vorinstanz festgestellt hat.
1    Das Bundesgericht legt seinem Urteil den Sachverhalt zugrunde, den die Vorinstanz festgestellt hat.
2    Es kann die Sachverhaltsfeststellung der Vorinstanz von Amtes wegen berichtigen oder ergänzen, wenn sie offensichtlich unrichtig ist oder auf einer Rechtsverletzung im Sinne von Artikel 95 beruht.
3    Richtet sich die Beschwerde gegen einen Entscheid über die Zusprechung oder Verweigerung von Geldleistungen der Militär- oder Unfallversicherung, so ist das Bundesgericht nicht an die Sachverhaltsfeststellung der Vorinstanz gebunden.95
LTF sarebbero realizzate; in caso contrario non si può tener conto di uno stato di fatto diverso da quello posto a fondamento della decisione impugnata (cfr. DTF 130 III 136 consid. 1.4 pag. 140; sentenza 1C 3/2007 del 20 giugno 2007 consid. 1.4.3 destinata a pubblicazione). I citati accenni di critica non dimostrano l'esistenza di siffatti presupposti.
3.6 I ricorrenti nemmeno tentano di spiegare perché, durante i mesi che hanno preceduto l'emanazione del contestato giudizio, non avrebbero potuto indicare questo sistema all'istanza precedente. Ora, secondo l'art. 99 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 99 - 1 Neue Tatsachen und Beweismittel dürfen nur so weit vorgebracht werden, als erst der Entscheid der Vorinstanz dazu Anlass gibt.
1    Neue Tatsachen und Beweismittel dürfen nur so weit vorgebracht werden, als erst der Entscheid der Vorinstanz dazu Anlass gibt.
2    Neue Begehren sind unzulässig.
LTF, possono essere addotti fatti nuovi e nuovi mezzi di prova soltanto se ne dà motivo la decisione dell'autorità inferiore. Limitandosi ad accennare al fatto che dopo la ricezione della decisione impugnata, ai fini del ricorso in esame, avrebbero potuto accedere alla documentazione contabile residua, da essi peraltro compiutamente conosciuta, essi non dimostrano l'impossibilità di presentare all'autorità precedente questo sistema, avendo avuto a disposizione vari mesi per farlo. Questi fatti e mezzi di prova, nuovi, sono quindi inammissibili.
3.7 Certo, i ricorrenti affermano che il rimprovero mosso nei loro confronti, di non aver assistito l'istanza precedente nel lavoro di identificazione della clientela tipica, poggerrebbe anch'esso su un accertamento manifestamente inesatto dei fatti. Al riguardo si limitano tuttavia a rilevare che la mancata presentazione della prospettata lista degli incarti tipici sarebbe dovuta, a torto come si è visto, a ragioni oggettive. Aggiungono ch'essa non sarebbe comunque stata determinante, visto che l'istanza inferiore, come risulta dalle precedenti sentenze da essa emanate, ha potuto procedere autonomamente alla cernita degli altri incarti, distinguendovi l'attività tipica dell'avvocato da quella commerciale.
4.
4.1 I ricorrenti criticano poi il rimprovero mosso loro di carenza di diligenza, per non aver separato l'attività tipica dell'avvocato da quella commerciale, poiché non vi sarebbe alcuna norma che imporrebbe a uno studio legale di tenere due contabilità distinte (cfr. tuttavia, riguardo agli intermediari finanziari, come la ricorrente, per esempio l'art. 7 della legge federale relativa alla lotta contro il riciclaggio, del 10 ottobre 1997; RS 955.0, concernente l'obbligo di allestire documenti; Michael Pfeifer, in Walter Fellmann/Gaudenz G. Zindel [editori], Kommentar zum zum Anwaltsgesetz, Zurigo 2005, n. 35 e 36 all'art. 13). Accennano inoltre, in maniera generica, alla violazione del principio della proporzionalità, poiché nella decisione impugnata il criterio qualitativo soccomberebbe a quello quantitativo. Sostengono poi che il divieto imposto dall'istanza precedente all'AFC di utilizzare o trasmettere a terzi le informazioni potenzialmente protette dal segreto professionale sarebbe inidoneo e, di fatto, non verificabile. Essi censurano l'affermazione dell'istanza precedente (consid. 4.3) secondo cui gli incarti in sospeso non risultano manifestamente inutili all'inchiesta, "ciò che gli imputati d'altronde non contestano":
essi non cercano tuttavia di dimostrare l'arbitrarietà di detto accertamento.
4.2 Nella decisione impugnata l'istanza precedente si è limitata ad affermare che "l'anonimizzazione di tutti gli atti in questione imporrebbe un lavoro considerevole di dubbia proporzionalità", ritenendo che "determinante nella fattispecie è la constatazione dell'impossibilità, per la Corte dei reclami penali - ma anche per un eventuale esperto designato dall'autorità - di distinguere i clienti protetti dal segreto professionale dell'avvocato da quelli che non lo sono", ciò che costituirebbe un "impedimento oggettivo all'anonimizzazione degli incarti restanti". Essa ha poi stabilito che la giurisprudenza del Tribunale federale dovrebbe essere compresa nel senso che la distinzione tra ciò che dev'essere restituito al detentore delle carte poste sotto suggello, inutili all'inchiesta, e quanto dev'essere versato agli atti, se del caso in forma anonimizzata, "deve aver luogo sin quando tale operazione è possibile. Quando la stessa diviene impossibile, perché l'avvocato non ha separato in maniera diligente l'attività tipica dell'avvocato dall'attività commerciale" il segreto professionale non sarebbe più tutelato.
4.3 Questa tesi, sbrigativa e superficiale, non può essere condivisa già per il fatto che nella fattispecie non sono ravvisabili impedimenti oggettivi alla cernita che, come stabilito all'udienza di levata dei sigilli del 27 luglio 2006, la Corte, a conoscenza della mole degli incarti da esaminare, aveva deciso di effettuare autonomamente applicando lei stessa la citata procedura in tre fasi, rinunciando, con l'accordo delle parti, alla procedura in contraddittorio. La circostanza che i ricorrenti non abbiano separato diligentemente l'attività tipica dell'avvocato da quella commerciale (cfr. al riguardo DTF 114 III 105 consid. 3b e c) e non abbiamo prodotto la nota lista, non comporta di per sé la decadenza della cernita e del segreto professionale (al riguardo vedi DTF 132 IV 63 consid. 2.3 e 2.4 e 3.3.2 inediti; 132 II 103 consid. 2.1), ma, semmai, in caso di dubbio, che si concluda più facilmente sulla natura di attività commerciale, non soggetta al segreto. D'altra parte, dalle fatture prodotte dalla ricorrente si evince ch'esse in effetti indicano la natura dell'attività svolta: il loro esame non è quindi impossibile ma, ciò che è indubbio, implica un notevole, di per sé evitabile, dispendio di tempo.
4.4 In siffatte circostanze la I. Corte dei reclami penali, senza neppure procedere a una cernita sommaria, non poteva semplicemente limitarsi a rilevare che i motivi invocati dall'AFC sono "apparentemente fondati" e che gli incarti ancora in sospeso non risulterebbero manifestamente inutili all'inchiesta, ciò che gli imputati non contesterebbero (assunto peraltro non corretto, visto che nelle osservazioni del 9 febbraio 2007 hanno criticato le tesi dell'AFC e insistito sull'applicazione della menzionata procedura in tre fasi), versando quindi tutta la documentazione agli atti senza anonimizzarla. L'importante mole della documentazione da esaminare ed eventualmente da anonimizzare, quale criterio meramente quantitativo, e il relativo importante dispendio di tempo per procedervi, non possono infatti di per sé comportare un indebolimento della tutela del segreto professionale dell'avvocato e del notaio e la mancata applicazione della procedura scelta dall'istanza precedente con cognizione di causa, ricordato che la quantità della documentazione suggellata le era nota fin dall'inizio (cfr. Lorenz Erni, Anwaltsgeheimnis und Strafverfahren, in: Das Anwaltsgeheimnis, Zurigo 1997, pag. 32 n. 69). È nondimeno chiaro che il ricorrente,
quale imputato, non può prevalersi del segreto professionale e che, viste le particolarità della fattispecie e le molteplici attività commerciali svolte dai ricorrenti e la loro carente collaborazione, l'anonimizzazione potrà limitarsi ai documenti che rientrano chiaramente nell'attività tipica dell'avvocato.
5.
5.1 Ne segue che la decisione impugnata dev'essere annullata. La I. Corte dei reclami penali dovrà quindi, in applicazione della procedura in tre fasi, procedere alla necessaria cernita. Essa potrà avvalersi della collaborazione dei ricorrenti, i quali, in caso di assenza, potranno istruire o farsi rappresentare dal loro legale.
5.2 Si giustifica di non prelevare spese giudiziarie (art. 66
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 66 Erhebung und Verteilung der Gerichtskosten - 1 Die Gerichtskosten werden in der Regel der unterliegenden Partei auferlegt. Wenn die Umstände es rechtfertigen, kann das Bundesgericht die Kosten anders verteilen oder darauf verzichten, Kosten zu erheben.
1    Die Gerichtskosten werden in der Regel der unterliegenden Partei auferlegt. Wenn die Umstände es rechtfertigen, kann das Bundesgericht die Kosten anders verteilen oder darauf verzichten, Kosten zu erheben.
2    Wird ein Fall durch Abstandserklärung oder Vergleich erledigt, so kann auf die Erhebung von Gerichtskosten ganz oder teilweise verzichtet werden.
3    Unnötige Kosten hat zu bezahlen, wer sie verursacht.
4    Dem Bund, den Kantonen und den Gemeinden sowie mit öffentlich-rechtlichen Aufgaben betrauten Organisationen dürfen in der Regel keine Gerichtskosten auferlegt werden, wenn sie in ihrem amtlichen Wirkungskreis, ohne dass es sich um ihr Vermögensinteresse handelt, das Bundesgericht in Anspruch nehmen oder wenn gegen ihre Entscheide in solchen Angelegenheiten Beschwerde geführt worden ist.
5    Mehrere Personen haben die ihnen gemeinsam auferlegten Gerichtskosten, wenn nichts anderes bestimmt ist, zu gleichen Teilen und unter solidarischer Haftung zu tragen.
LTF). Nella fissazione delle ripetibili occorre tener conto dell'agire dilatorio dei ricorrenti e della circostanza che gran parte delle censure ricorsuali erano infondate o inammissibili, per cui l'indennità per ripetibili della sede federale dev'essere ridotta (art. 68 cpv. 1
SR 173.110 Bundesgesetz vom 17. Juni 2005 über das Bundesgericht (Bundesgerichtsgesetz, BGG) - Bundesgerichtsgesetz
BGG Art. 68 Parteientschädigung - 1 Das Bundesgericht bestimmt im Urteil, ob und in welchem Mass die Kosten der obsiegenden Partei von der unterliegenden zu ersetzen sind.
1    Das Bundesgericht bestimmt im Urteil, ob und in welchem Mass die Kosten der obsiegenden Partei von der unterliegenden zu ersetzen sind.
2    Die unterliegende Partei wird in der Regel verpflichtet, der obsiegenden Partei nach Massgabe des Tarifs des Bundesgerichts alle durch den Rechtsstreit verursachten notwendigen Kosten zu ersetzen.
3    Bund, Kantonen und Gemeinden sowie mit öffentlich-rechtlichen Aufgaben betrauten Organisationen wird in der Regel keine Parteientschädigung zugesprochen, wenn sie in ihrem amtlichen Wirkungskreis obsiegen.
4    Artikel 66 Absätze 3 und 5 ist sinngemäss anwendbar.
5    Der Entscheid der Vorinstanz über die Parteientschädigung wird vom Bundesgericht je nach Ausgang des Verfahrens bestätigt, aufgehoben oder geändert. Dabei kann das Gericht die Entschädigung nach Massgabe des anwendbaren eidgenössischen oder kantonalen Tarifs selbst festsetzen oder die Festsetzung der Vorinstanz übertragen.
LTF).

Per questi motivi, il Tribunale federale pronuncia:
1.
Nella misura in cui è ammissibile, il ricorso è accolto e la decisione impugnata è annullata.
2.
Non si prelevano spese giudiziarie. L'Amministrazione federale delle contribuzioni rifonderà ai ricorrenti un'indennità ridotta di fr. 1'500.-- per ripetibili della sede federale.
3.
Comunicazione ai patrocinatori dei ricorrenti, all'Amministrazione federale delle contribuzioni e alla I. Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale.
Losanna, 28 giugno 2007
In nome della I Corte di diritto pubblico
del Tribunale federale svizzero
Il presidente: Il cancelliere: